umbria jazz Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/umbria-jazz/ Settimanale di informazione regionale Mon, 22 Jul 2019 13:36:14 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg umbria jazz Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/umbria-jazz/ 32 32 Umbria jazz 2019. Lauryn Hill e la sua “miseducation” https://www.lavoce.it/umbria-jazz-lauryn-hill/ Sun, 21 Jul 2019 22:42:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54984

L'ultima serata di Umbria Jazz 2019 era iniziata con "Spirit of joy", lo spirito di gioia suonato dalla Christian McBride band all'Arena Santa Giuliana. Gioia per i risultati ottenuti, ben oltre le previsioni e più dell'anno scorso: gli organizzatori hanno dichiarato 40mila biglietti venduti per i concerti a pagamento e un successo di presenze in città come online. 200.000 utenti raggiunti al giorno su Facebook per un totale di oltre 1.500.000 persone raggiunte. Poi, alle 22.20 circa della serata conclusiva il pubblico attende una Lauryn Hill che si fa aspettare più del dovuto. L'artista del trio dei "Fugees", che molti ricorderanno anche per alcune sue apparizioni cinematografiche come quella accanto ad Whoopi Goldberg in "Sister act 2", dovrebbe salire sul palco per un concerto a 20 anni dall'uscita del suo album più celebre "The miseducation of Lauryn Hill" (la "diseducazione" letteralmente). Invece tocca alla dj "Reborn" intrattenere una platea delusa per quasi un'ora e trenta. Il Facebook di Umbria Jazz vede un'impennata nelle sue visite, ma stavolta il dato non è positivo. I commenti di spettatori indignati per il ritardo (e forse l'assenza) dell'artista si sprecano. Alla fine la Hill comincia il concerto cinque minuti prima della mezzanotte. Richiamando spesso nei testi rappati delle canzoni la città di "Perugia", riesce pian piano a riconquistarsi gli applausi del Santa Giuliana, fino all'esecuzione magistrale di "Can't take mi eyes off you", "To Zion" e "The miseducation of Lauryn Hill". Un finale di edizione movimentato e sicuramente inaspettato.]]>

L'ultima serata di Umbria Jazz 2019 era iniziata con "Spirit of joy", lo spirito di gioia suonato dalla Christian McBride band all'Arena Santa Giuliana. Gioia per i risultati ottenuti, ben oltre le previsioni e più dell'anno scorso: gli organizzatori hanno dichiarato 40mila biglietti venduti per i concerti a pagamento e un successo di presenze in città come online. 200.000 utenti raggiunti al giorno su Facebook per un totale di oltre 1.500.000 persone raggiunte. Poi, alle 22.20 circa della serata conclusiva il pubblico attende una Lauryn Hill che si fa aspettare più del dovuto. L'artista del trio dei "Fugees", che molti ricorderanno anche per alcune sue apparizioni cinematografiche come quella accanto ad Whoopi Goldberg in "Sister act 2", dovrebbe salire sul palco per un concerto a 20 anni dall'uscita del suo album più celebre "The miseducation of Lauryn Hill" (la "diseducazione" letteralmente). Invece tocca alla dj "Reborn" intrattenere una platea delusa per quasi un'ora e trenta. Il Facebook di Umbria Jazz vede un'impennata nelle sue visite, ma stavolta il dato non è positivo. I commenti di spettatori indignati per il ritardo (e forse l'assenza) dell'artista si sprecano. Alla fine la Hill comincia il concerto cinque minuti prima della mezzanotte. Richiamando spesso nei testi rappati delle canzoni la città di "Perugia", riesce pian piano a riconquistarsi gli applausi del Santa Giuliana, fino all'esecuzione magistrale di "Can't take mi eyes off you", "To Zion" e "The miseducation of Lauryn Hill". Un finale di edizione movimentato e sicuramente inaspettato.]]>
Umbria jazz 2019. Le foto più belle e i momenti più significativi https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2019-foto/ Thu, 18 Jul 2019 13:17:42 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54921 jazz

Dopo l’anteprima di giovedì 11 luglio in piazza IV Novembre, ha preso il via sotto la pioggia l’edizione 2019 di Umbria Jazz, con il concerto di venerdì scorso che ha visto sul palco dell’arena Santa Giuliana Robben Ford e la sua band. E nella seconda parte della serata, a pioggia cessata, la formazione d’eccezione “In missione per conto di Dio” (come i Blues Brothers!) composta da Max Gazzè e Alex Britti.

Sabato, poi, nel pomeriggio e con un teatro Morlacchi pieno, si è esibito Gino Paoli accompagnato al piano da Danilo Rea e Rita Marcotulli e l’Orchestra da camera di Perugia diretta dal maestro Marcello Sirignano. 

La serata all’arena è stata celebrata nel modo migliore da una sempre poliedrica Diana Krall che è tornata a Perugia dopo tre anni. Un’arena stracolma si è vista domenica per il concerto-evento di Paolo Conte “50 years of Azzurro ”.

Mercoledì 17 si è svolto l’atteso ritorno di Chick Corea e nella serata di oggi, giovedì 18 luglio, il gruppo dei King Crimson celebra il suo 50° anniversario. A conclusione di Uj, venerdì avremo Kamasi Washington che spazierà tra i generi strumentali più diversi con una formazione musicale imponente, e sempre sul palco dell’arena potremo deliziarci nella serata di sabato con Thom Yorke, polistrumentista e cantautore britannico, cantante dei Radiohead, inserito nella lista dei 100 migliori cantanti di sempre secondo la rivista musicale Rolling Stone.

Ma si dovrebbero citare anche i tanti artisti che stanno allietando le serate nel centro storico di Perugia, tutti di ottimo livello e che contribuiscono al “tutto esaurito” negli alberghi della città, con un riscontro di biglietti già venduti di circa 32.000 unità e con concerti a pagamento di spicco ancora da seguire in questo secondo fine settimana.

Quindi un festival del jazz destinato a battere il proprio record d’incassi delle passate edizioni, con tantissimi appuntamenti di prestigio, compresi quelli alla sala Podiani alla Galleria nazionale dell’Umbria e l’iniziativa “Uj4Kids”, percorso didattico con laboratori musicali dedicato ai bambini.

Ma uno su tutti importante per la location è il concerto che si svolgerà nella serata di venerdì all’auditorium San Francesco al Prato, dopo tantissimo tempo riaperto al pubblico.

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Anna Maria Angelelli Andrea Coli (foto)

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jazz

Dopo l’anteprima di giovedì 11 luglio in piazza IV Novembre, ha preso il via sotto la pioggia l’edizione 2019 di Umbria Jazz, con il concerto di venerdì scorso che ha visto sul palco dell’arena Santa Giuliana Robben Ford e la sua band. E nella seconda parte della serata, a pioggia cessata, la formazione d’eccezione “In missione per conto di Dio” (come i Blues Brothers!) composta da Max Gazzè e Alex Britti.

Sabato, poi, nel pomeriggio e con un teatro Morlacchi pieno, si è esibito Gino Paoli accompagnato al piano da Danilo Rea e Rita Marcotulli e l’Orchestra da camera di Perugia diretta dal maestro Marcello Sirignano. 

La serata all’arena è stata celebrata nel modo migliore da una sempre poliedrica Diana Krall che è tornata a Perugia dopo tre anni. Un’arena stracolma si è vista domenica per il concerto-evento di Paolo Conte “50 years of Azzurro ”.

Mercoledì 17 si è svolto l’atteso ritorno di Chick Corea e nella serata di oggi, giovedì 18 luglio, il gruppo dei King Crimson celebra il suo 50° anniversario. A conclusione di Uj, venerdì avremo Kamasi Washington che spazierà tra i generi strumentali più diversi con una formazione musicale imponente, e sempre sul palco dell’arena potremo deliziarci nella serata di sabato con Thom Yorke, polistrumentista e cantautore britannico, cantante dei Radiohead, inserito nella lista dei 100 migliori cantanti di sempre secondo la rivista musicale Rolling Stone.

Ma si dovrebbero citare anche i tanti artisti che stanno allietando le serate nel centro storico di Perugia, tutti di ottimo livello e che contribuiscono al “tutto esaurito” negli alberghi della città, con un riscontro di biglietti già venduti di circa 32.000 unità e con concerti a pagamento di spicco ancora da seguire in questo secondo fine settimana.

Quindi un festival del jazz destinato a battere il proprio record d’incassi delle passate edizioni, con tantissimi appuntamenti di prestigio, compresi quelli alla sala Podiani alla Galleria nazionale dell’Umbria e l’iniziativa “Uj4Kids”, percorso didattico con laboratori musicali dedicato ai bambini.

Ma uno su tutti importante per la location è il concerto che si svolgerà nella serata di venerdì all’auditorium San Francesco al Prato, dopo tantissimo tempo riaperto al pubblico.

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Anna Maria Angelelli Andrea Coli (foto)

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Umbria jazz 2019. Sotto le stelle del jazz con Paolo Conte (gallery) https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2019-paolo-conte/ https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2019-paolo-conte/#comments Sun, 14 Jul 2019 22:28:13 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54885 Paolo Conte

Serata "Sotto le stelle del jazz" quella di domenica 14 luglio all'Arena Santa Giuliana. Il jazz di Paolo Conte, che con questo genere musicale ha iniziato la sua carriera, prima come pianista e poi come vibrafonista. [gallery columns="5" ids="54900,54899,54898,54897,54896,54895,54894,54893,54892,54891"]   Accompagnato dalla sua fidata orchestra, di cui ha presentato i musicisti uno ad uno al termine di ogni brano, Conte ha portato sul palco di Umbria jazz 19 i suoi più grandi successi: tra i tanti "Come di", "Gli impermeabili", "Messico e nuvole" e "Via con me". Quest'ultima canzone è stata ripresa anche per il gran finale di concerto. E' mancata però "Azzurro", la canzone che dà il titolo al tour 2019 dell'artista ("50 years of Azzurro). Divenuta famosa grazie all'interpretazione di Adriano Celentano, ma composta proprio da Conte, "Azzurro" ha compiuto quest'anno 50 anni. Gran successo di pubblico e un'Arena pienissima per quello che è stato il quinto concerto a Perugia di Paolo Conte. L'esordio nel 1984 in piazza IV Novembre insieme a Pupi Avati e Renzo Arbore. Successivamente Conte è approdato ad Umbria jazz nelle edizioni del 2001, 2009 e 2015. La manifestazione accoglie sempre con grande calore questo artista che in molte sue canzoni esprime chiaramente le sue radici jazz. "Sotto le stelle del jazz, ma quanta notte è passata..."]]>
Paolo Conte

Serata "Sotto le stelle del jazz" quella di domenica 14 luglio all'Arena Santa Giuliana. Il jazz di Paolo Conte, che con questo genere musicale ha iniziato la sua carriera, prima come pianista e poi come vibrafonista. [gallery columns="5" ids="54900,54899,54898,54897,54896,54895,54894,54893,54892,54891"]   Accompagnato dalla sua fidata orchestra, di cui ha presentato i musicisti uno ad uno al termine di ogni brano, Conte ha portato sul palco di Umbria jazz 19 i suoi più grandi successi: tra i tanti "Come di", "Gli impermeabili", "Messico e nuvole" e "Via con me". Quest'ultima canzone è stata ripresa anche per il gran finale di concerto. E' mancata però "Azzurro", la canzone che dà il titolo al tour 2019 dell'artista ("50 years of Azzurro). Divenuta famosa grazie all'interpretazione di Adriano Celentano, ma composta proprio da Conte, "Azzurro" ha compiuto quest'anno 50 anni. Gran successo di pubblico e un'Arena pienissima per quello che è stato il quinto concerto a Perugia di Paolo Conte. L'esordio nel 1984 in piazza IV Novembre insieme a Pupi Avati e Renzo Arbore. Successivamente Conte è approdato ad Umbria jazz nelle edizioni del 2001, 2009 e 2015. La manifestazione accoglie sempre con grande calore questo artista che in molte sue canzoni esprime chiaramente le sue radici jazz. "Sotto le stelle del jazz, ma quanta notte è passata..."]]>
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Umbria Jazz 2019. Gino Paoli canta e racconta 60 anni di musica (gallery) https://www.lavoce.it/umbria-jazz-gino-paoli/ Sat, 13 Jul 2019 18:44:54 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54877 Gino Paoli

In 60 anni di carriera "c'è una costante: il rispetto totale per una signora che mi abbandonerà solo quando muoio, la libertà". E' cominciato così lo spettacolo "Una lunga storia" col quale Umbria jazz 19 ha voluto rendere omaggio allo speciale anniversario di Gino Paoli, uno degli artisti italiani più amati. [gallery ids="54878,54879,54880,54881,54882,54883"] Paoli, accompagnato al piano da Danilo Rea e dall'Orchestra da Camera di Perugia, ha esordito al teatro Morlacchi presentando il suo nuovo album in uscita, con canzoni prive di rime o ritornelli. "Non avevo voglia di essere imbrigliato nel solito schema della canzone - racconta Gino Paoli al pubblico -, ma non è una cosa nuova, anche quando scrissi Il cielo in una stanza mi dissero che mancava l'inciso. Io non corro con gli altri, corro da solo, sempre". Dopo aver ripercorso brevemente i lunghi anni di carriera, Paoli ha ricordato gli amici della "scuola genovese". Umberto Bindi, Fabrizio De André, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Giorgio Calabrese e Luigi Tenco. In particolare Paoli ha interpretato "Il nostro concerto" di Bindi, "La canzone dell'amore perduto" di De André e una toccante versione di "Vedrai, vedrai" di Tenco. Nella seconda parte Paoli, accompagnato dalla pianista jazz Rita Marcotulli, si è esibito nei suoi più grandi successi: La gatta, Il cielo in una stanza, Sapore di mare, Una lunga storia d'amore, per poi concludere, richiamato dagli applausi, con Ti lascio una canzone.  ]]>
Gino Paoli

In 60 anni di carriera "c'è una costante: il rispetto totale per una signora che mi abbandonerà solo quando muoio, la libertà". E' cominciato così lo spettacolo "Una lunga storia" col quale Umbria jazz 19 ha voluto rendere omaggio allo speciale anniversario di Gino Paoli, uno degli artisti italiani più amati. [gallery ids="54878,54879,54880,54881,54882,54883"] Paoli, accompagnato al piano da Danilo Rea e dall'Orchestra da Camera di Perugia, ha esordito al teatro Morlacchi presentando il suo nuovo album in uscita, con canzoni prive di rime o ritornelli. "Non avevo voglia di essere imbrigliato nel solito schema della canzone - racconta Gino Paoli al pubblico -, ma non è una cosa nuova, anche quando scrissi Il cielo in una stanza mi dissero che mancava l'inciso. Io non corro con gli altri, corro da solo, sempre". Dopo aver ripercorso brevemente i lunghi anni di carriera, Paoli ha ricordato gli amici della "scuola genovese". Umberto Bindi, Fabrizio De André, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Giorgio Calabrese e Luigi Tenco. In particolare Paoli ha interpretato "Il nostro concerto" di Bindi, "La canzone dell'amore perduto" di De André e una toccante versione di "Vedrai, vedrai" di Tenco. Nella seconda parte Paoli, accompagnato dalla pianista jazz Rita Marcotulli, si è esibito nei suoi più grandi successi: La gatta, Il cielo in una stanza, Sapore di mare, Una lunga storia d'amore, per poi concludere, richiamato dagli applausi, con Ti lascio una canzone.  ]]>
Umbria Jazz. Il concerto ‘bagnato’ dei Massive Attack https://www.lavoce.it/umbria-jazz-massive-attack/ Tue, 17 Jul 2018 20:32:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=52426

Nonostante la bomba d’acqua caduta su Perugia lunedì sera, oltre settemila persone hanno pagato il biglietto per assistere al concerto dei Massive Attack all’arena Santa Giuliana. Le quasi due ore di musica in stile ‘Bristol-sound’ hanno ampiamente ripagato il pubblico presente nonostante l’intensa pioggia. Suggestive le scritte luminose a fondo palco che si alternavano durante i brani: «Quale è lo scopo della vita? Servire il bene superiore», Qual è lo scopo della morte? Avere una vita»; «Perché siamo qui?»; «Cosa è l’altruismo? Se non credi in Dio non puoi capirlo». Quindici i brani eseguiti per un breve, intenso e coinvolgente spettacolo che ha caratterizzato in modo originale e indimenticabile questa quarantacinquesima edizione di Umbria Jazz.

Andrea Coli

[gallery ids="52428,52429,52430,52431,52432,52433"]]]>

Nonostante la bomba d’acqua caduta su Perugia lunedì sera, oltre settemila persone hanno pagato il biglietto per assistere al concerto dei Massive Attack all’arena Santa Giuliana. Le quasi due ore di musica in stile ‘Bristol-sound’ hanno ampiamente ripagato il pubblico presente nonostante l’intensa pioggia. Suggestive le scritte luminose a fondo palco che si alternavano durante i brani: «Quale è lo scopo della vita? Servire il bene superiore», Qual è lo scopo della morte? Avere una vita»; «Perché siamo qui?»; «Cosa è l’altruismo? Se non credi in Dio non puoi capirlo». Quindici i brani eseguiti per un breve, intenso e coinvolgente spettacolo che ha caratterizzato in modo originale e indimenticabile questa quarantacinquesima edizione di Umbria Jazz.

Andrea Coli

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Umbria jazz apre con il compleanno di Quincy Jones https://www.lavoce.it/umbria-jazz-compleanno-di-quincy-jones/ Sat, 14 Jul 2018 20:33:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=52408

La quarantacinquesima edizione di Umbria Jazz è partita alla grande. L’arena Santa Giuliana venerdì 13 luglio si è popolata di famiglie, di gente comune e appassionati di jazz provenienti da tutta Itala e non solo. Ad aprire la manifestazione l’ottantacinquenne Quincy Jones, trombettista , compositore, arrangiatore, produttore, direttore musicale, autore di colonne sonore per cinema, teatro e televisione. Una brillante carriera iniziata a Seattle all’età di 14 anni insieme ad un’altra icona mondiale della musica, Rey Charles. Sul palco del Santa Giuliana si sono esibiti per celebrare il compimento dei suoi 85 anni, alcuni dei più grandi artisti che hanno collaborato con Jones: la star della canzone americana Patti Austin, i virtuosi della vocalità jazz Take 6, Dee Dee Bridgewater, Noa, e il suo storico partner il chitarrista e compositore Gil Dor, un grande della musica brasiliana, Ivan Lins, e, da Cuba, Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez. Hanno arricchito la qualità della serata due tra le principali realtà del jazz italiano, la Umbria Jazz orchestra diretta da John Clayton che ha eseguito brani arrangiati dallo stesso Jones e il trombettista Paolo Fresu. [gallery columns="2" ids="52435,52436,52437,52438"]]]>

La quarantacinquesima edizione di Umbria Jazz è partita alla grande. L’arena Santa Giuliana venerdì 13 luglio si è popolata di famiglie, di gente comune e appassionati di jazz provenienti da tutta Itala e non solo. Ad aprire la manifestazione l’ottantacinquenne Quincy Jones, trombettista , compositore, arrangiatore, produttore, direttore musicale, autore di colonne sonore per cinema, teatro e televisione. Una brillante carriera iniziata a Seattle all’età di 14 anni insieme ad un’altra icona mondiale della musica, Rey Charles. Sul palco del Santa Giuliana si sono esibiti per celebrare il compimento dei suoi 85 anni, alcuni dei più grandi artisti che hanno collaborato con Jones: la star della canzone americana Patti Austin, i virtuosi della vocalità jazz Take 6, Dee Dee Bridgewater, Noa, e il suo storico partner il chitarrista e compositore Gil Dor, un grande della musica brasiliana, Ivan Lins, e, da Cuba, Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez. Hanno arricchito la qualità della serata due tra le principali realtà del jazz italiano, la Umbria Jazz orchestra diretta da John Clayton che ha eseguito brani arrangiati dallo stesso Jones e il trombettista Paolo Fresu. [gallery columns="2" ids="52435,52436,52437,52438"]]]>
Gli 85 anni di Quincy Jones a Uj https://www.lavoce.it/gli-85-anni-quincy-jones-uj/ Thu, 12 Jul 2018 14:25:58 +0000 https://www.lavoce.it/?p=52386

All’Arena Santa Giuliana Umbria jazz festeggerà gli 85 anni di Quincy Jones con uno spettacolo il 13 luglio (ore 21). Sarà una grande festa di compleanno con la quale la kermesse musicale perugina darà il via all’intero programma, che per questa 45a edizione si preannuncia speciale per la qualità delle proposte e la presenza di grandi artisti. Sul palco dell’Arena, presentati dallo stesso Jones, si alterneranno grandi artisti che in passato hanno lavorato con lui: Dee Dee Bridgewater, Noah, Gil Dor, Patti Austin, i Take 6, Ivan Lin, Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez. Ospite speciale Paolo Fresu. Insieme a loro, con gli arrangiamenti originali di Jones, la Umbria jazz orchestra diretta da John Clayton con Nathan East& Harvey Mason. Trombettista jazz, polistrumentista, compositore, arrangiatore, produttore, direttore musicale, autore di colonne sonore per cinema, teatro e televisione, titolare o responsabile di case discografiche, attore. Tanti i ruoli ricoperti dal grande artista in più di settant’anni di carriera nello show business, nonché i riconoscimenti ricevuti. Ha prodotto lui il disco più venduto della storia, il famoso Thriller di Michael Jackson. Dopo gli esordi come jazzman, nel corso degli anni i suoi orizzonti musicali si sono ampliati esplorando dal suo punto di vista pop l’hip hop, il soul, la musica africana e brasiliana e la musica classica, creando ibridi che sfuggono a qualsiasi limitazione di genere. Fino al 22 luglio il programma di questa 25 edizione di Uj promette grandi nomi uniti a grandi vocalità. Novità di quest’anno la presentazione, il pomeriggio (ore 17) del 13 luglio, al Teatro Morlacchi, di un concerto multimediale, “I Caraviaggianti”, ideazione e musiche composte da Rita Marcotulli (già sold out). Sabato 14 alle 17, all’arena del Santa Giuliana ci sarà il grande pianista Andrea Pozza, (un secondo concerto lo terrà domenica 15 alla stessa ora); alle ore 21 Gilberto Gil proporrà un disco dedicato alle favelas, soprattutto metropolitane, con “Refavela 40”, dal disco che Gil incise nel 1977 dopo aver partecipato al festival di musica africana di Lagos, Nigeria. Domenica 15 alle ore 21 sempre all’Arena Caetano Veloso porta sul palco i suoi tre figli, tutti musicisti di valore con il tour Ofertorio. Come ogni anno il programma di Uj 2018 propone la solita formula con i concerti gratuiti in piazza IV Novembre, a partire dalle ore 19 e quelli ai Giardini Carducci dalle 13 alle 1 di notte. Sempre graditi per il loro ritmo coinvolgente le street parade dei Funk Off nel centro storico di Perugia: quest’anno presenteranno il nuovo cd It’s ok. Tornano i concerti alla Sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria, ogni giorno alle ore 12 e quelli al Teatro Morlacchi, del pomeriggio, serali e “round midnight”. Un capitolo importante anche quest’anno è rappresentato dalle Clinics tenute in collaborazione con il Berklee College of music di Boston. Proseguendo nel programma venerdì 20, sempre al Santa Giuliana, concerto di David Byrne: fondatore della band di culto Talking Heads, avventura oggi chiusa, è musicista, produttore discografico, regista, autore, dal talento multiforme. Sabato 21 torna per l’edizione dei 45 anni Mario Biondi, uno dei beniamini del pubblico di Umbria jazz, soprattutto per quella voce baritonale che lo ha fatto soprannominare il “Barry White italiano”. Domenica 22 si chiude con Gregory Porter che, dal vivo, presenterà il suo omaggio a Nat King Cole, insieme alla Umbria jazz orchestra arrangiata e diretta da Vince Mendoza.

Manuela Acito

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All’Arena Santa Giuliana Umbria jazz festeggerà gli 85 anni di Quincy Jones con uno spettacolo il 13 luglio (ore 21). Sarà una grande festa di compleanno con la quale la kermesse musicale perugina darà il via all’intero programma, che per questa 45a edizione si preannuncia speciale per la qualità delle proposte e la presenza di grandi artisti. Sul palco dell’Arena, presentati dallo stesso Jones, si alterneranno grandi artisti che in passato hanno lavorato con lui: Dee Dee Bridgewater, Noah, Gil Dor, Patti Austin, i Take 6, Ivan Lin, Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez. Ospite speciale Paolo Fresu. Insieme a loro, con gli arrangiamenti originali di Jones, la Umbria jazz orchestra diretta da John Clayton con Nathan East& Harvey Mason. Trombettista jazz, polistrumentista, compositore, arrangiatore, produttore, direttore musicale, autore di colonne sonore per cinema, teatro e televisione, titolare o responsabile di case discografiche, attore. Tanti i ruoli ricoperti dal grande artista in più di settant’anni di carriera nello show business, nonché i riconoscimenti ricevuti. Ha prodotto lui il disco più venduto della storia, il famoso Thriller di Michael Jackson. Dopo gli esordi come jazzman, nel corso degli anni i suoi orizzonti musicali si sono ampliati esplorando dal suo punto di vista pop l’hip hop, il soul, la musica africana e brasiliana e la musica classica, creando ibridi che sfuggono a qualsiasi limitazione di genere. Fino al 22 luglio il programma di questa 25 edizione di Uj promette grandi nomi uniti a grandi vocalità. Novità di quest’anno la presentazione, il pomeriggio (ore 17) del 13 luglio, al Teatro Morlacchi, di un concerto multimediale, “I Caraviaggianti”, ideazione e musiche composte da Rita Marcotulli (già sold out). Sabato 14 alle 17, all’arena del Santa Giuliana ci sarà il grande pianista Andrea Pozza, (un secondo concerto lo terrà domenica 15 alla stessa ora); alle ore 21 Gilberto Gil proporrà un disco dedicato alle favelas, soprattutto metropolitane, con “Refavela 40”, dal disco che Gil incise nel 1977 dopo aver partecipato al festival di musica africana di Lagos, Nigeria. Domenica 15 alle ore 21 sempre all’Arena Caetano Veloso porta sul palco i suoi tre figli, tutti musicisti di valore con il tour Ofertorio. Come ogni anno il programma di Uj 2018 propone la solita formula con i concerti gratuiti in piazza IV Novembre, a partire dalle ore 19 e quelli ai Giardini Carducci dalle 13 alle 1 di notte. Sempre graditi per il loro ritmo coinvolgente le street parade dei Funk Off nel centro storico di Perugia: quest’anno presenteranno il nuovo cd It’s ok. Tornano i concerti alla Sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria, ogni giorno alle ore 12 e quelli al Teatro Morlacchi, del pomeriggio, serali e “round midnight”. Un capitolo importante anche quest’anno è rappresentato dalle Clinics tenute in collaborazione con il Berklee College of music di Boston. Proseguendo nel programma venerdì 20, sempre al Santa Giuliana, concerto di David Byrne: fondatore della band di culto Talking Heads, avventura oggi chiusa, è musicista, produttore discografico, regista, autore, dal talento multiforme. Sabato 21 torna per l’edizione dei 45 anni Mario Biondi, uno dei beniamini del pubblico di Umbria jazz, soprattutto per quella voce baritonale che lo ha fatto soprannominare il “Barry White italiano”. Domenica 22 si chiude con Gregory Porter che, dal vivo, presenterà il suo omaggio a Nat King Cole, insieme alla Umbria jazz orchestra arrangiata e diretta da Vince Mendoza.

Manuela Acito

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L’omaggio di Umbria jazz a Tenco e alle voci femminili https://www.lavoce.it/lomaggio-di-umbria-jazz-a-tenco-e-alle-voci-femminili/ Wed, 12 Jul 2017 15:15:08 +0000 https://www.lavoce.it/?p=49475 Ladies_umbria jazz_2017_santa_giuliana-CMYK-3L’edizione 2017 di Umbria Jazz è iniziata venerdì 7 luglio in maniera del tutto estranea alla cultura jazzistica, con l’unica tappa italiana dei Kraftwerk in un concerto che ha unito alla musica elettronica del gruppo anche l’arte visiva in 3D. Il gruppo tedesco, che negli anni ’70 sperimentava con la robotica e la tecnologia il proprio pensiero musicale, ha portato al Santa Giuliana amanti del genere di vecchia e nuova generazione.

Quella di domenica 9 è stata una serata interamente dedicata a Luigi Tenco, nel 50° anniversario della scomparsa, e ad altri cantautori italiani; con la partecipazione, tra gli altri, di Gaetano Curreri, voce storica degli Stadio, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e l’intramontabile Gino Paoli. I brani più celebri e anche quelli meno conosciuti di Tenco e degli altri artisti sono stati riproposti in chiave jazz grazie anche alla presenza di musicisti del calibro di Danilo Rea e Paolo Fresu e della Orchestra da camera di Perugia.

Lunedì, sempre all’arena Santa Giuliana, la serata è stata tutta al femminile grazie alla presenza delle sette bravissime musiciste di “Ladies!” provenienti da altrettanti diversi Paesi del mondo, che hanno presentato un repertorio di classici del jazz rivisitati.

A proseguire la “linea in rosa” la splendida voce di Dee Dee Bridgewater, artista di fama mondiale, che partecipò giovanissima addirittura all’edizione di UJ 1973. Vincitrice di ben tre Grammy Awards (l’equivalente musicale del premio Oscar), l’artista è molto apprezzata anche per il suo impegno sociale nella lotta per i diritti civili e lo sviluppo come ambasciatrice della Fao.

Questa è solo una piccola parte di tutto ciò che abbiamo visto e ascoltato finora in questa edizione di Umbria Jazz, ma c’è stato molto altro, sia al teatro Morlacchi che nella prestigiosa cornice della Galleria nazionale dell’Umbria, per quanto riguarda i concerti a pagamento, oltre a tutti gli appuntamenti gratuiti che si sono susseguiti ai giardini Carducci e sul palco di piazza IV Novembre.

Qualche malcontento si è avuto per questa edizione di UJ all’insegna della sicurezza: non a tutti sono piaciute le piazze “a numero chiuso”, ma tutto si è svolto con ordine anche se i controlli sul pubblico presente alla manifestazione sono stati capillari.

Infine una nota importante: nei giorni scorsi c’è stato il “via libera” da parte della Camera dei deputati alla proposta di legge per il sostegno e la valorizzazione del festival umbro. Il provvedimento ora passerà al Senato. Si tratta dell’erogazione di un contributo annuale che ha come scopo esplicito quello di assicurare la continuità della manifestazione.

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Umbria Jazz 2015 – Taylor McFirrin al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-taylor-mcfirrin-an-santa-giuliana/ Sun, 19 Jul 2015 21:17:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=39331 Ingresso gratuito e bella musica all’arena Santa Giuliana. Quanto serve per chiudere in bellezza l’edizione 2015 di Umbria Jazz. Prorogasti del palco,  il giovanissimo Taylor MCfirrin alla tastiera (figlio del maestro Bobby McFirrin), e Marcus Gilmore (batterista), nipote di uno dei più grandi batteristi della storia del Jazz: Roy Haynes. I due hanno proposto un repertorio radicato nella armonie del “soul” e del Jazz, attualizzate grazie al beatmaking e alle più contemporanee espressioni della musica elettronica.

19/07/2015 – Foto Andrea Coli

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Umbria Jazz 2015 – Caetano Veloso and Gilberto Gil https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-caetano-veloso-and-gilberto-gil/ Fri, 17 Jul 2015 20:53:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=39308 Il duo Gilberto Gil e Caetano Veloso torna ad esibirsi ad UmbriaJazz. L’ultima volta risale al 1994. Un concerto dedicato alla musica Brasiliana a cui ha assistito un pubblico numeroso e di tutte le età.

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17/07/2015 – Foto Andrea Coli

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Umbria Jazz 2015 – Herbie Hancock and Chick Corea al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-herbie-hancock-and-chick-corea-al-santa-giuliana/ Wed, 15 Jul 2015 08:53:37 +0000 https://www.lavoce.it/?p=38900 13/07/2015 Foto Andrea Coli

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Umbria Jazz 2015 – Stefano Bollani al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-stefano-bollani-al-santa-giuliana/ Mon, 13 Jul 2015 12:31:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=38499 12/07/2015 Foto Andrea Coli

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Umbria jazz anche per i non udenti https://www.lavoce.it/umbria-jazz-anche-per-i-non-udenti/ Mon, 13 Jul 2015 12:29:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=38529

12/07/2015 – La musica di Umbria Jazz arriva anche ai non udenti. Grazie a delle sfere luminose e vibranti, tutti coloro che hanno problemi di udito potranno gustarsi un concerto. Il debutto questa tecnologia è stato un successo.

Durante il concerto di Stefano Bollani al Santa Giuliana di Perugia, un po’ tutti, tra non udenti e curiosi, si  sono avvicinati per fare delle prove apprezzando sia l’idea che il funzionamento. Queste sfere vengono collegate all’impianto di amplificazione come i comuni altoparlanti.

Il segnale musicale, anziché propagarsi come lo conosciamo, si trasforma in vibrazioni e colori che cambiano a seconda del ritmo e dell’intensità del suono. Non solo. Con un apposita manopola è possibile scegliere anche lo strumento che si vuol ascoltare, escludendo tutti gli altri.

Ogni strumento infatti produce un suono e ad ogni suono corrisponde una certa frequenza. Grazie a questo principio è possibile scegliere su quale strumento concentrarsi.  Il “Toyota Sensitive Concert”, questo il nome del progetto dedicato ai non udenti e realizzato da Toyota Motor Italia (sponsor di Umbria Jazz 2015), in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, è apprezzato anche dalle istituzioni.

Il Sindaco di Perugia Andrea Romizi sostiene che “Umbria Jazz rappresenta per la città di Perugia un momento di grande aggregazione e di forte richiamo culturale per tutti gli appassionati del Jazz e della musica in generale. Abbiamo deciso di sostenere Toyota – prosegue il Sindaco – per la sua idea di condurre l’innovazione alla portata di tutti, senza escludere nessuno. Sono sicuro – conclude Romizi – che questo  evento sarà in grado di unire la nostra città dal punto di vista culturale e artistico, – rispecchiando sempre di più il valore sociale che si trova alla base della musica e di tutte le manifestazioni artistiche”.

Foto Andrea Coli

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Umbria Jazz 2015 – i Subsonica al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-i-subsonica-al-santa-giuliana/ Sun, 12 Jul 2015 12:54:42 +0000 https://www.lavoce.it/?p=38465 11/07/2015 Foto Andrea Coli

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Umbria Jazz 2015 – Paolo Conte al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-paolo-conte-al-santa-giuliana/ Sat, 11 Jul 2015 08:42:18 +0000 https://www.lavoce.it/?p=38418 10 luglio 2015 – Foto Andrea Coli

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Umbria jazz entra nel vivo https://www.lavoce.it/umbria-jazz-entra-nel-vivo/ Tue, 07 Jul 2015 14:17:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=37772 Tony Bennet e Lady Gaga
Tony Bennet e Lady Gaga, il duo più atteso del festival

La musica è arrivata. Da venerdì 10 luglio Umbria jazz entra nel vivo con tutto il carico di eventi, passione e musica live proposta da artisti italiani e internazionali.

Giovedì 9 in piazza IV Novembre a Perugia la Faculty Band di Larry Monroe e Donna McElroy, Alissia Benveniste & The Funketeers hanno celebrato con un concerto anteprima il trentennale delle Clinics nate dalla collaborazione fra Uj e la Berklee College of Music di Boston; per l’occasione il Berklee College ha consegnato le lauree honoris causa a due dei maestri in cartellone Charles Lloyd e Paolo Fresu.

Le Clinics, che si svolgono dal 7 al 19 luglio, sono una parte integrante di Umbria Jazz perché danno l’opportunità a centinaia di ragazzi che ottengono i migliori risultati di usufruire di borse di studio e facilitazioni per continuare gli studi nella sede madre di Boston.

Uj quest’anno ha voluto ricordare anche un altro anniversario, il centenario dalla nascita dell’artista Alberto Burri (morto venti anni fa) che per l’occasione ha “firmato” i tre manifesti del Festival – quando solitamente per la kermesse musicale ogni anno ne è stato realizzato soltanto uno – tratti dal ciclo di serigrafie Sestante realizzato nel 1986.

Altro dovuto ricordo è quello nei confronti di Sergio Piazzoli, scomparso nel 2014, per anni direttore tecnico di Uj: venerdì 10 luglio al Santa Giuliana Paolo Conte , uno dei più originali cantautori italiani, che ben lo conosceva, e la sua orchestra gli tributano un concerto (ore 21) dando il via ufficiale alla manifestazione.

Anche quest’anno gli appuntamenti sono tantissimi, in tutto 250, che fino al 19 luglio animeranno piazze e strade di Perugia. Tra questi i concerti al Santa Giuliana come quello di sabato 11 (ore 21) con i Subsonica con Mauro Ottolini e il suo trombone, la tromba di Flavio Boltro, il sax di Emanuele Cisi.

Domenica 12, sempre alle 21, aprono i Brass Bang sotto la guida di Fresu, segue “Sheik yer Zappa” l’omaggio di Stefano Bollani a Frank Zappa insieme al vibrafono di Jason Adasiewicz, la batteria di Jim Black, il contrabbasso di Larry Grenadier e il trombone di Josh Roseman.

Il 14 nella stessa sede la coppia d’assi del piano jazz Chick Corea ed Herbie Hancock. Il 15 l’attesissimo appuntamento (unico in Italia) con Lady Gaga e Tony Bennet (ore 21.30) che presenteranno il loro acclamatissimo album di standard jazz Cheek to cheek, vincitore del Grammy 2015 come Best traditional pop vocal album. Il 17 luglio “Two friends, a century of music”, Caetano Veloso & Gilberto Gil”.

Per i concerti al Morlacchi, nello stesso giorno, alle ore 17 “Beautiful life”, Dianne Reeves, winner of the 2015 Grammy for best jazz vocal album.

Ai Giardini Carducci appuntamento come sempre con i concerti non stop gratuiti a partire dalle 13 fino a notte inoltrata, con gruppi che proporranno jazz e varie contaminazioni. Tutti i giorni nel centro storico Street parade Funk Off, la sera concerti in piazza IV Novembre.

Il 19 luglio, concerto di chiusura (gratuito) al Santa Giuliana con Taylor McFerrin, Orlando Julius & the Heliocentris. Il programma completo su www.umbriajazz.com.

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Alla cultura serve un “forte braccio” https://www.lavoce.it/alla-cultura-serve-un-forte-braccio/ Fri, 27 Mar 2015 13:20:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=31091 Teresa_Severini“Voglio portare Perugia nel mondo, e il mondo a Perugia”, questo lo slogan di Teresa Severini, assessore comunale alla Cultura, turismo e università. “Tre deleghe insieme – rileva – importanti, impegnative, che devono essere solidali tra loro, perché è l’arte che attrae il turismo, il turismo fa conoscere la città, e così si richiamano gli studenti”. Infatti, per liberare Perugia da un’immagine legata a un famigerato fatto di cronaca e alla droga, “è necessario aumentare la conoscenza della città fuori dai confini regionali e nazionali su livelli di qualità, di arte, con eventi che ne esaltino le bellezze dalle caratteristiche internazionali. Fino ad oggi non è stata fatta nessuna promozione turistica sulla città”.

“Perugia – aggiunge -, al di là di eventi come Eurochocolate e Umbria jazz, non ha una festa, una rievocazione storica che la identifichi per ciò che è: una città medievale meravigliosa, un museo a cielo aperto, con stratificazioni appartenenti a diverse epoche, che noi vorremmo valorizzare; con una Galleria nazionale, una piazza con una fontana bellissima, e la Rocca Paolina unica nel suo genere. Bisogna far parlare di Perugia e di un ‘bacino d’arte’ meraviglioso”.

A questo scopo sta lavorando un team di esperti di vari ambiti per valorizzare la storia di Perugia dal tardo Medioevo al Rinascimento, in particolare il periodo legato alla figura di Braccio Fortebraccio. Verrà fatto uno studio di ricerca su ogni Rione, partendo dal centro fino a tutto il contado, con la partecipazione dei rioni stessi, degli abitanti, gli artigiani, le scuole, coinvolgendo l’Accademia di Belle arti, il Conservatorio, l’università. Dovrà nascere un evento per i cittadini e i turisti che durerà tre giorni e che sfocerà l’anno prossimo, a maggio, in una grande festa in costume”. In cantiere anche una collaborazione con la Curia di Perugia, già avviata con la luminaria di san Costanzo, per valorizzare gli scavi sotto la cattedrale: “Sarebbe bello – dice ancora Severini – creare sotto le logge di Braccio un punto informativo sul Museo e sulla Perugia sotterranea”.

Intanto è in programma entro l’estate la mostra di arte contemporanea di Pansa di Biumo, una delle collezioni di arte contemporanea più importanti al mondo, il cui nucleo principale si trova nella villa omonima a Verona. “Mi piace l’idea di mettere insieme Medioevo e contemporaneo – aggiunge – portando a Perugia opere contemporanee che attirino turisti, e mostrare una città che sa investire nel futuro. È un modo per dare maggiore appeal alla città. Non saranno opere già viste, come quelle esposte a Gubbio, come hanno scritto i quotidiani locali; le opere che porteremo a Perugia fanno parte di una collezione conservata in Svizzera, mai esposte. Purtroppo, per gli alti costi e il budget limitato, la mostra ridotta si farà solo a palazzo Penna e alla sala Podiani. L’idea iniziale era di distribuirla su sei contenitori museali e farla partire il 26 aprile, ma per pubblicizzare una mostra di questo tipo dovevo iniziare sei mesi prima una campagna mediatica oltreoceano, per attirare turisti americani; la maggior parte delle opere sono infatti di artisti americani”.

perugia-piazza-IV-novembreAntico e contemporaneo è insomma il binomio su cui l’assessore intende puntare per portare avanti la sua politica culturale. Per questo – spiega – “proseguono gli appuntamenti a palazzo Penna, che non si sta desertificando come sostenuto da qualcuno. Stiamo portando avanti incontri d’arte contemporanea, mostre di fotografia, prosegue il Circolo dei lettori con la presentazione dei libri. Stiamo anche pensando come sistemare la collezione di Dottori e Martinelli”. Invita inoltre i cittadini a inviare foto e documenti sulla Prima guerra mondiale per arricchire l’Archivio della memoria condivisa a Palazzo Penna.

Tutte iniziative che sono il proseguimento di quanto già avviato da chi l’ha preceduta, ma ora lo si intende fare in modo più ‘colloquiale’, “per avvicinare di più le persone all’arte contemporanea, e nello stesso tempo aiutare a far parlare i giovani, coinvolgerli e appassionarli attraverso i vari incontri che facciamo”. “Stiamo lavorando anche alla rivisitazione del portale turistico web di Perugia: è vecchio, è solo in italiano, non è navigabile… Le risorse non ci sono, ma ci stiamo impegnando. Vorremmo inoltre realizzare una segnaletica turistica per indicare con più precisione i luoghi dell’arte della città”.

Biografia in breve

Teresa Maria Severini, nata a Perugia nel 1954, è sposata con l’avv. Corrado Zaganelli e ha tre figli. Laureata in Enologia all’Agraria di Perugia, si è specializzata a Bordeaux. Conduce da tempo l’azienda di famiglia (cantine Lungarotti). È stata presidente regionale dell’Associazione imprenditrici (Aidda), presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile presso Unioncamere Umbria. È membro della Commissione cultura di Confindustria nazionale, nonché membro della Camera di commercio di Perugia e del Comitato per l’imprenditoria femminile. È inoltre presidente della Fondazione Post.

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UMBRIA JAZZ 2014 – Fiorella Mannoia al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2014-fiorella-mannoia-al-santa-giuliana/ Sat, 19 Jul 2014 08:29:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27172 19/07/2014 – Foto Andrea Coli
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UMBRIA JAZZ 2014 – Natalie Cole al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2014-natalie-cole-al-santa-giuliana/ Sat, 19 Jul 2014 08:25:38 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27170 19/07/2014 – Foto Andrea Coli
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“Umbria jazz clinics”: la scuola con quel qualcosa in più https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/ https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/#comments Fri, 18 Jul 2014 13:07:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27110 clinics2014-011
Foto Andrea Coli

18/07/2014 – Con un programma ampliamente rinnovato nella forma e nei contenuti, anche quest’anno la scuola di specializzazione “Umbria Jazz Clinics” presenta una nuova offerta formativa. Dodici giorni (dall’ 8 al 20 luglio) dedicati all’approfondimento del Jazz e all’ascolto degli artisti che si esibiranno durante la manifestazione.

Gli iscritti provengono da ogni parte del mondo e quasi sempre da Conservatori e scuole private. Le lezioni sono organizzate presso le aule della scuola elementare A. Fabbretti di Perugia, dove gli studenti, suddivisi in gruppi (ensambles), seguiranno la didattica del Berklee College of Music di Boston: dopo quasi trent’anni di attività formativa, dai banchi di Umbria Jazz Clinics sono usciti oltre 5000 studenti.

Anche l’edizione 2014 ha fatto registrare quota duecento iscrizioni, suddivise tra i corsi di batteria, chitarra, contrabbasso/basso elettrico, piano, sax, tromba, trombone e voce. Due le novità importanti. La prima consiste nella presenza di una nuova classe/laboratorio dedicata alle tecniche di arrangiamento e di “song writing” (composizione musicale) e la seconda che prevede tre classi di canto, ciascuna con un diverso docente e una propria identità didattica.

La crescita continua di allievi (soprattutto stranieri) – spiega il direttore della scuola Giovanni Tommaso – “è motivo di orgoglio e di soddisfazione professionale”. Famose e valide scuole di Jazz ci sono in tutto il mondo – spiega il direttore – “la nostra scuola offre però qualcosa di più: l’atmosfera tipica che suscita Umbria Jazz e la possibilità per gli studenti di ascoltare gratuitamente e dal vivo grandi artisti di fama mondiale”. La giornata di studio è molto impegnativa ed è suddivisa in periodi. Si inizia alle 10 del mattino con la teoria. Dalle 12.15 alle 13 gli studenti possono scegliere di partecipare alle “Master Class”, approfittando della presenza degli artisti presenti alla manifestazione per approfondire determinati argomenti. Il pomeriggio è dedicato sempre allo studio: dalle 18.30 in poi gli studenti si ritrovano nelle “Jam Session” per suonare tra di loro, mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti.

Rispetto al 2013, le lezioni pomeridiane sono organizzate per preparare il repertorio musicale dei saggi che, per la prima volta, saranno parte integrante dell’attività concertistica del festival e si terranno nel giardino della scuola alla presenza del pubblico. Il Berklee College of Music assegnerà borse di studio per una cifra complessiva di 100 mila dollari e la possibilità, agli studenti più meritevoli, di recarsi nel famoso College di Boston per una formazione più ricca e proficua. Anche se per iscriversi è necessario un piccolo sforzo economico (l’iscrizione ammonta a 490 euro), tra gli studenti e le famiglie è condivisa l’idea che “ogni soldo speso in tal senso è un investimento in arte e cultura, destinato a portare risultati”.

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