umbertide Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/umbertide/ Settimanale di informazione regionale Sun, 19 Mar 2023 20:32:38 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg umbertide Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/umbertide/ 32 32 Fratello Terremoto https://www.lavoce.it/fratello-terremoto/ Fri, 17 Mar 2023 17:30:17 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70849

Non bastavano tre anni di pandemia e oltre uno di guerra, accanto alla ultradecennale crisi economica e alle nuove questioni ambientali ed energetiche planetarie. Ci mancava un nuovo terremoto a sferzare la nostra terra umbra, che ormai da decenni sembra perennemente impegnata in una infinita fase di ricostruzione.

Quando la terra trema e provoca distruzione, l’uomo si sente quasi sempre impotente, percepisce il proprio “nulla” di fronte alle forze della natura. Quante volte - per lavoro - mi è capitato di raccontare la furia della terra e la disperazione delle persone… L’Umbria del 1997, L’Aquila e l’Abruzzo nel 2009, Spina e il Marcianese lo stesso anno, l’Emilia nel 2012, la devastazione e le vittime tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche nel 2016, e adesso ancora il nostro “Cuore verde”. Luoghi e situazioni anche molto diverse fra loro, che hanno però un unico comune denominatore: gli sguardi delle persone, gli occhi assonnati e stanchi, ma al tempo stesso persi e sbarrati, i volti tirati degli adulti e le domande spesso soffocate dei bambini.

Che succede ora? Che ne sarà di noi? Possibile che la nostra casa, all’improvviso, diventi un luogo ostile e pericoloso? Qualcuno potrà aiutarci? La sensazione di incertezza che segue l’essere sbattuti fuori dalla propria abitazione è una di quelle condanne che non si augurano a nessuno. Ma è proprio in un momento come questo che c’è bisogno di farsi forza gli uni con gli altri, di darsi la mano, di incoraggiarsi e di condividere fatiche e incertezze.

Gli aiuti economici per emergenze e ricostruzione che arriveranno - speriamo presto e bene - da Governo e Amministrazioni locali, da soli, non bastano. C’è bisogno di sentirsi ancora e più forte una comunità di persone che fanno squadra, che lottano insieme, che condividono speranze e rinascita. Solo così possiamo addomesticare, almeno in parte, la ferocia del sisma e imparare a convivere con fratello Terremoto.

Proprio come il lupo di Gubbio, la città medievale dove il terremoto ha colpito duramente tra il 1982 e il 1984. Il settore edile in questi quarant’anni ha saputo innovarsi e trovare le soluzioni tecniche per esorcizzare il terrore delle scosse. Quelle degli ultimi decenni hanno fatto molta meno paura e non hanno più provocato danni pesanti.

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Non bastavano tre anni di pandemia e oltre uno di guerra, accanto alla ultradecennale crisi economica e alle nuove questioni ambientali ed energetiche planetarie. Ci mancava un nuovo terremoto a sferzare la nostra terra umbra, che ormai da decenni sembra perennemente impegnata in una infinita fase di ricostruzione.

Quando la terra trema e provoca distruzione, l’uomo si sente quasi sempre impotente, percepisce il proprio “nulla” di fronte alle forze della natura. Quante volte - per lavoro - mi è capitato di raccontare la furia della terra e la disperazione delle persone… L’Umbria del 1997, L’Aquila e l’Abruzzo nel 2009, Spina e il Marcianese lo stesso anno, l’Emilia nel 2012, la devastazione e le vittime tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche nel 2016, e adesso ancora il nostro “Cuore verde”. Luoghi e situazioni anche molto diverse fra loro, che hanno però un unico comune denominatore: gli sguardi delle persone, gli occhi assonnati e stanchi, ma al tempo stesso persi e sbarrati, i volti tirati degli adulti e le domande spesso soffocate dei bambini.

Che succede ora? Che ne sarà di noi? Possibile che la nostra casa, all’improvviso, diventi un luogo ostile e pericoloso? Qualcuno potrà aiutarci? La sensazione di incertezza che segue l’essere sbattuti fuori dalla propria abitazione è una di quelle condanne che non si augurano a nessuno. Ma è proprio in un momento come questo che c’è bisogno di farsi forza gli uni con gli altri, di darsi la mano, di incoraggiarsi e di condividere fatiche e incertezze.

Gli aiuti economici per emergenze e ricostruzione che arriveranno - speriamo presto e bene - da Governo e Amministrazioni locali, da soli, non bastano. C’è bisogno di sentirsi ancora e più forte una comunità di persone che fanno squadra, che lottano insieme, che condividono speranze e rinascita. Solo così possiamo addomesticare, almeno in parte, la ferocia del sisma e imparare a convivere con fratello Terremoto.

Proprio come il lupo di Gubbio, la città medievale dove il terremoto ha colpito duramente tra il 1982 e il 1984. Il settore edile in questi quarant’anni ha saputo innovarsi e trovare le soluzioni tecniche per esorcizzare il terrore delle scosse. Quelle degli ultimi decenni hanno fatto molta meno paura e non hanno più provocato danni pesanti.

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All’abbazia di Montecorona concerto di beneficenza “Per la pace e la libertà” https://www.lavoce.it/abbazia-montecorona-concerto-pace-e-liberta/ Mon, 18 Apr 2022 14:44:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66275

Si intitola "Per la Pace e la Libertà" ("Za Myr i Svobodu" in lingua ucraina) il concerto di beneficenza, promosso dal Chorus Fractae Ebe Igi e patrocinato dal Comune di Umbertide e dall'Associazione Regionale Cori dell'Umbria (Arcum), che viene prodotto da diverse realtà musicali della città e dal territorio, tutte unite dall'intento di aiutare le vittime della guerra in Ucraina.
Sabato 23 aprile alle 21 all'Abbazia di Montecorona la Banda Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini, l'orchestra giovanile "I Concertisti" diretta dal maestro Gianfranco Contadini, la soprano Alessandra Benedetti, il Chorus Fractae "Ebe Igi" (promotore dell'evento) e il coro gospel Altotiberino diretti dal maestro Paolo Fiorucci e il coro "Città di Piero-Domenico Stella" di Sansepolcro diretto dai maestri Bruno Sannai e Paolo Fiorucci, daranno vita a un ricco e assortito programma musicale. I tre cori saranno accompagnati al pianoforte e organo digitale dal maestro Lorenzo Tosi.
Sarà un vera e propria riscoperta del lavoro di queste importanti realtà musicali locali che dopo la pandemia tornano a diffondere le loro note armoniose; il tutto si unisce al nobile scopo dell'iniziativa. Infatti saranno raccolte offerte da devolvere al Comitato di Zona della Croce Rossa per supportare le famiglie ucraine presenti nel territorio.
Il concerto vuole portare un grande messaggio di pace, con tanti artisti all'interno dell'Abbazia, che vogliono ricordare l’urgenza di fermare le violenze che da settimane colpiscono la popolazione dell’Ucraina, sensibilizzando tutti al dialogo e alla cooperazione per una costruzione costante della pace.
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Si intitola "Per la Pace e la Libertà" ("Za Myr i Svobodu" in lingua ucraina) il concerto di beneficenza, promosso dal Chorus Fractae Ebe Igi e patrocinato dal Comune di Umbertide e dall'Associazione Regionale Cori dell'Umbria (Arcum), che viene prodotto da diverse realtà musicali della città e dal territorio, tutte unite dall'intento di aiutare le vittime della guerra in Ucraina.
Sabato 23 aprile alle 21 all'Abbazia di Montecorona la Banda Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini, l'orchestra giovanile "I Concertisti" diretta dal maestro Gianfranco Contadini, la soprano Alessandra Benedetti, il Chorus Fractae "Ebe Igi" (promotore dell'evento) e il coro gospel Altotiberino diretti dal maestro Paolo Fiorucci e il coro "Città di Piero-Domenico Stella" di Sansepolcro diretto dai maestri Bruno Sannai e Paolo Fiorucci, daranno vita a un ricco e assortito programma musicale. I tre cori saranno accompagnati al pianoforte e organo digitale dal maestro Lorenzo Tosi.
Sarà un vera e propria riscoperta del lavoro di queste importanti realtà musicali locali che dopo la pandemia tornano a diffondere le loro note armoniose; il tutto si unisce al nobile scopo dell'iniziativa. Infatti saranno raccolte offerte da devolvere al Comitato di Zona della Croce Rossa per supportare le famiglie ucraine presenti nel territorio.
Il concerto vuole portare un grande messaggio di pace, con tanti artisti all'interno dell'Abbazia, che vogliono ricordare l’urgenza di fermare le violenze che da settimane colpiscono la popolazione dell’Ucraina, sensibilizzando tutti al dialogo e alla cooperazione per una costruzione costante della pace.
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