trevi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/trevi/ Settimanale di informazione regionale Fri, 29 Jan 2021 11:20:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg trevi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/trevi/ 32 32 Festeggiata a Trevi la solennità del patrono Sant’Emiliano https://www.lavoce.it/festeggiata-a-trevi-la-solennita-del-patrono-santemiliano/ Fri, 29 Jan 2021 11:17:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=59032

TREVI- Trevi ha reso omaggio al suo patrono Sant'Emiliano. Nella mattina di giovedì 28 gennaio, l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo ha presieduto il solenne pontificale nel Duomo della Città intitolato proprio al martire originario dell’Armenia. Emiliano, ricordiamo, fu inviato Vescovo a Trevi per evangelizzare la popolazione. Il 28 gennaio 304, dopo varie torture, fu legato ad un pianta di olivo e decapitato perché non rinnegò la fede in Cristo.

Alla celebrazione, animata dalla corale delle parrocchie del trevano, hanno partecipato diversi fedeli, tutti distanziarti nel rispetto delle norme per evitare la diffusione del Coronavirus. Col Presule hanno concelebrato i parroci di Trevi don Jozef Gercàk e don Kamil Ragan, il vicario generale dell’Archidiocesi don Sem Fioretti, il vicario episcopale per una pastorale missionaria don Vito Stramaccia, altri sacerdoti diocesani. Presente il sindaco Bernardino Sperandio, che ha offerto l’olio per alimentare la fiaccola accesa tutto l’anno a ricordo della testimonianza di Sant'Emiliano.

Nell’omelia, monsignor Renato Boccardo ha ricordato la fedeltà di Sant'Emiliano al Vangelo fino a dare la vita.

"Anche a noi -ha detto il Presule- è chiesta la stessa fedeltà; forse non ci è chiesto di dare la vita, anche se ancora oggi molti cristiani vengono uccisi per la loro fede, ma di andare e predicare la Buona Novella sì. Come? Con lo stile della vita quotidiana: oggi -ha sottolineato l’Arcivescovo- siamo immersi in un mare di parole, sono tanti quelli predicano, ci sono tati messaggi che sono solo di facciata. E allora noi cristiani, senza fare grandi discorsi, possiamo essere dei testimoni credibili solo se non ci adeguiamo alla moda del momento, al pensiero della maggioranza pur di non perdere la nostra posizione. Altrimenti saremo dei cristiani all’acqua di rosa".

Poi l’appello dell'Arcivescovo di Spoleto-Norcia alle famiglie, a quanti hanno responsabilità civili ed ecclesiali e a quanti lavorano nel mondo dell’informazione.

"Impegniamoci seriamente e senza riserve per trasmettere agli altri la passione di essere genitore, sindaco, vescovo o prete, deputato o giornalista. La nostra è una missione e non solo un mestiere. Siamo chiamati a metterci il cuore, dobbiamo essere di esempio per gli altri i quali, osservando la nostra passione, dovrebbero scendere dal balcone per vedere cosa succede in piazza e poi fare ognuno la propria parte.

Sant'Emiliano allora ci provoca: mettiamo testa e cuore nelle nostre giornate, consapevoli che a volte sperimenteremo il fallimento, ma l’importante è ricominciare sempre, come ci dice il Papa".

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TREVI- Trevi ha reso omaggio al suo patrono Sant'Emiliano. Nella mattina di giovedì 28 gennaio, l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo ha presieduto il solenne pontificale nel Duomo della Città intitolato proprio al martire originario dell’Armenia. Emiliano, ricordiamo, fu inviato Vescovo a Trevi per evangelizzare la popolazione. Il 28 gennaio 304, dopo varie torture, fu legato ad un pianta di olivo e decapitato perché non rinnegò la fede in Cristo.

Alla celebrazione, animata dalla corale delle parrocchie del trevano, hanno partecipato diversi fedeli, tutti distanziarti nel rispetto delle norme per evitare la diffusione del Coronavirus. Col Presule hanno concelebrato i parroci di Trevi don Jozef Gercàk e don Kamil Ragan, il vicario generale dell’Archidiocesi don Sem Fioretti, il vicario episcopale per una pastorale missionaria don Vito Stramaccia, altri sacerdoti diocesani. Presente il sindaco Bernardino Sperandio, che ha offerto l’olio per alimentare la fiaccola accesa tutto l’anno a ricordo della testimonianza di Sant'Emiliano.

Nell’omelia, monsignor Renato Boccardo ha ricordato la fedeltà di Sant'Emiliano al Vangelo fino a dare la vita.

"Anche a noi -ha detto il Presule- è chiesta la stessa fedeltà; forse non ci è chiesto di dare la vita, anche se ancora oggi molti cristiani vengono uccisi per la loro fede, ma di andare e predicare la Buona Novella sì. Come? Con lo stile della vita quotidiana: oggi -ha sottolineato l’Arcivescovo- siamo immersi in un mare di parole, sono tanti quelli predicano, ci sono tati messaggi che sono solo di facciata. E allora noi cristiani, senza fare grandi discorsi, possiamo essere dei testimoni credibili solo se non ci adeguiamo alla moda del momento, al pensiero della maggioranza pur di non perdere la nostra posizione. Altrimenti saremo dei cristiani all’acqua di rosa".

Poi l’appello dell'Arcivescovo di Spoleto-Norcia alle famiglie, a quanti hanno responsabilità civili ed ecclesiali e a quanti lavorano nel mondo dell’informazione.

"Impegniamoci seriamente e senza riserve per trasmettere agli altri la passione di essere genitore, sindaco, vescovo o prete, deputato o giornalista. La nostra è una missione e non solo un mestiere. Siamo chiamati a metterci il cuore, dobbiamo essere di esempio per gli altri i quali, osservando la nostra passione, dovrebbero scendere dal balcone per vedere cosa succede in piazza e poi fare ognuno la propria parte.

Sant'Emiliano allora ci provoca: mettiamo testa e cuore nelle nostre giornate, consapevoli che a volte sperimenteremo il fallimento, ma l’importante è ricominciare sempre, come ci dice il Papa".

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Il Museo della civiltà dell’Ulivo di Trevi tra i tre finalisti del Concorso nazionale Turismo dell’Olio https://www.lavoce.it/il-museo-di-trevi-tra-i-tre-finalisti-del-concorso-nazionale-turismo-dellolio/ Wed, 30 Dec 2020 17:03:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58626 Una delle sale del Museo dell'Ulivo di Trevi

Il Museo della civiltà dell'Ulivo di Trevi è tra i tre finalisti della prima edizione del Concorso nazionale turismo dell'olio indetto dall'Associazione nazionale Città dell'olio. Sono 17 le esperienze dell’olio finaliste del Concorso. La giuria di esperti presieduta dalla prof.ssa Roberta Garibaldi, le ha selezionate tra le 118 in gara nelle sei categorie previste.

Tra i tre finalisti della categoria Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici c’è anche il Museo della Civiltà dell’Ulivo di Trevi (Pg), il primo a carattere pubblico in Europa, nel centro storico del borgo medievale noto anche come Capitale dell’Olio, che si contende il titolo di vincitore con il Museo dell’Olio della Sabina di Castelnuovo di Farfa (Ri) ed il Museo dell’Olivo Carlo Carli – Fratelli Carli S.p.A. di Imperia (Im).

Il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio e Stefania Moccoli, assessore alla Promozione turistica del Comune di Trevi hanno accompagnato Roberta Garibaldi e la giuria del concorso nel sopralluogo al Museo della Civiltà dell’Olivo e si sono detti “molto soddisfatti del posizionamento tra i finalisti. Speriamo di essere premiati come vincitori di questa prima edizione del concorso e di ottenere così la visibilità che il Museo merita, che la città di Trevi merita, dal momento che stiamo investendo, da tempo, energie e risorse nella promozione della Fascia Olivata Assisi-Spoleto che vede Trevi quale centro geografico di questa azione di promozione”.

Il I Concorso nazionale Turismo dell'Olio

Dal 1° gennaio 2020 il turismo dell’olio ha la sua legge. Un emendamento approvato con la Legge di Bilancio 2020, ha dato un forte “input” all’oleoturismo, equiparando le sue attività a quelle che si realizzano in ambito enoturistico. L’Associazione nazionale Città dell’Olio, da sempre impegnata su questo tema, per dare ancora più slancio all’offerta turistica legata al mondo dell’olio di oliva in forte espansione, ha lanciato una nuova iniziativa: il I° Concorso nazionale Turismo dell’Olio con la direzione scientifica della prof.ssa Roberta Garibaldi tra i massimi esperti di turismo enogastronomico in Italia.

Sei sono le categorie in gara: Frantoi/ Aziende Olivicole; Oleoteche; Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici; Ristoranti/Osterie; Dimore Storiche/Hotel/B&B/Agriturismi; Tour operator/Agenzie di viaggio/Altri organizzatori di esperienze (ProLoco/Associazioni).

Obiettivo del Concorso è quello di raccogliere e raccontare le migliori esperienze legate al turismo dell’olio promosse dalle Città dell’Olio. Una grande opportunità per dare visibilità e valore alle proposte turistiche ed alle attività esperienziali che emergono dai nostri territori a cui viene poi dato risalto attraverso i media e la promozione sui canali di comunicazione web e social dell’Associazione Città dell’Olio.

Il Museo della civiltà dell'Ulivo di Trevi

Il museo ha sede nell’ex convento di S. Francesco, impianto duecentesco ristrutturato nel XIX sec., adiacente alla chiesa omonima e alla Pinacoteca comunale. L’allestimento, voluto e realizzato dal Comune di Trevi, è dedicato alla cultura dell’olio e dell’olivo. La visita inizia con il racconto del coltivatore locale che descrive la coltivazione dell'ulivo, tecnica di produzione e conservazione dell'olio, rituali, superstizioni, credenze religiose e locali. Il percorso prosegue nelle sezioni Botanica, Conosciamo l'olio e l'ulivo, l'Ulivo simbolo di pace, Storia dell'ulivo. Tra le attività esperienziali da poter fare, anche a livello didattico per le scuole troviamo il progetto “I 5 sensi dell'olio”, articolato in tre percorsi: “L'olio tra sacro e profano”, percorso uditivo-visivo, esamina riti, miti, leggende, dalla tradizione cristiana alle credenze popolari contadine; “In odore d'Olio”, percorso olfattivo, ne analizza storia e utilizzo (profumi di Cipro, uso culinario, moderna farmacoterapia); “Liscio come l'olio”, percorso tattile, porta alla scoperta della pianta, frutti e metodi di lavorazione dell'olio con immersione reale negli uliveti che cingono il Museo. Ai percorsi si affiancano il laboratorio cosmetico e il laboratorio “tradizionale” di degustazione dell'olio extra-vergine di oliva. Per info sul museo www.treviturismo.it

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Una delle sale del Museo dell'Ulivo di Trevi

Il Museo della civiltà dell'Ulivo di Trevi è tra i tre finalisti della prima edizione del Concorso nazionale turismo dell'olio indetto dall'Associazione nazionale Città dell'olio. Sono 17 le esperienze dell’olio finaliste del Concorso. La giuria di esperti presieduta dalla prof.ssa Roberta Garibaldi, le ha selezionate tra le 118 in gara nelle sei categorie previste.

Tra i tre finalisti della categoria Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici c’è anche il Museo della Civiltà dell’Ulivo di Trevi (Pg), il primo a carattere pubblico in Europa, nel centro storico del borgo medievale noto anche come Capitale dell’Olio, che si contende il titolo di vincitore con il Museo dell’Olio della Sabina di Castelnuovo di Farfa (Ri) ed il Museo dell’Olivo Carlo Carli – Fratelli Carli S.p.A. di Imperia (Im).

Il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio e Stefania Moccoli, assessore alla Promozione turistica del Comune di Trevi hanno accompagnato Roberta Garibaldi e la giuria del concorso nel sopralluogo al Museo della Civiltà dell’Olivo e si sono detti “molto soddisfatti del posizionamento tra i finalisti. Speriamo di essere premiati come vincitori di questa prima edizione del concorso e di ottenere così la visibilità che il Museo merita, che la città di Trevi merita, dal momento che stiamo investendo, da tempo, energie e risorse nella promozione della Fascia Olivata Assisi-Spoleto che vede Trevi quale centro geografico di questa azione di promozione”.

Il I Concorso nazionale Turismo dell'Olio

Dal 1° gennaio 2020 il turismo dell’olio ha la sua legge. Un emendamento approvato con la Legge di Bilancio 2020, ha dato un forte “input” all’oleoturismo, equiparando le sue attività a quelle che si realizzano in ambito enoturistico. L’Associazione nazionale Città dell’Olio, da sempre impegnata su questo tema, per dare ancora più slancio all’offerta turistica legata al mondo dell’olio di oliva in forte espansione, ha lanciato una nuova iniziativa: il I° Concorso nazionale Turismo dell’Olio con la direzione scientifica della prof.ssa Roberta Garibaldi tra i massimi esperti di turismo enogastronomico in Italia.

Sei sono le categorie in gara: Frantoi/ Aziende Olivicole; Oleoteche; Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici; Ristoranti/Osterie; Dimore Storiche/Hotel/B&B/Agriturismi; Tour operator/Agenzie di viaggio/Altri organizzatori di esperienze (ProLoco/Associazioni).

Obiettivo del Concorso è quello di raccogliere e raccontare le migliori esperienze legate al turismo dell’olio promosse dalle Città dell’Olio. Una grande opportunità per dare visibilità e valore alle proposte turistiche ed alle attività esperienziali che emergono dai nostri territori a cui viene poi dato risalto attraverso i media e la promozione sui canali di comunicazione web e social dell’Associazione Città dell’Olio.

Il Museo della civiltà dell'Ulivo di Trevi

Il museo ha sede nell’ex convento di S. Francesco, impianto duecentesco ristrutturato nel XIX sec., adiacente alla chiesa omonima e alla Pinacoteca comunale. L’allestimento, voluto e realizzato dal Comune di Trevi, è dedicato alla cultura dell’olio e dell’olivo. La visita inizia con il racconto del coltivatore locale che descrive la coltivazione dell'ulivo, tecnica di produzione e conservazione dell'olio, rituali, superstizioni, credenze religiose e locali. Il percorso prosegue nelle sezioni Botanica, Conosciamo l'olio e l'ulivo, l'Ulivo simbolo di pace, Storia dell'ulivo. Tra le attività esperienziali da poter fare, anche a livello didattico per le scuole troviamo il progetto “I 5 sensi dell'olio”, articolato in tre percorsi: “L'olio tra sacro e profano”, percorso uditivo-visivo, esamina riti, miti, leggende, dalla tradizione cristiana alle credenze popolari contadine; “In odore d'Olio”, percorso olfattivo, ne analizza storia e utilizzo (profumi di Cipro, uso culinario, moderna farmacoterapia); “Liscio come l'olio”, percorso tattile, porta alla scoperta della pianta, frutti e metodi di lavorazione dell'olio con immersione reale negli uliveti che cingono il Museo. Ai percorsi si affiancano il laboratorio cosmetico e il laboratorio “tradizionale” di degustazione dell'olio extra-vergine di oliva. Per info sul museo www.treviturismo.it

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