treno Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/treno/ Settimanale di informazione regionale Fri, 26 Mar 2021 14:48:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg treno Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/treno/ 32 32 Il Governo ha perso il treno https://www.lavoce.it/governo-perso-treno/ Wed, 20 Feb 2019 17:45:08 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54051 di Nicola Salvagnin

Non c’è alcun beneficio economico a costruire un marciapiede, c’è solo una spesa. Non lo facciamo, allora? Secondo la fantasmagorica “analisi costibenefici”, no. Morire investiti da un’auto non rientra tra i benefici economici.

Realizzare una pista ciclabile non ha senso, disincentiverebbe l’uso dell’automobile, e quindi per lo Stato sarebbe una perdita economica: meno Iva sugli acquisti, meno bolli, meno accise sui carburanti… Con questa logica, la fantasmagorica Commissione che ha esaminato l’alta velocità ferroviaria tra Francia e Italia ha considerato un “costo” per lo Stato il fatto che più merci e più persone viaggeranno sull’ecologico treno piuttosto che su quattro ruote.

Addirittura ha messo tra i costi per la collettività i mancati pedaggi autostradali, che vanno a una società privata, tra l’altro molto osteggiata dal Governo… Ci voleva questa foglia di fico per mascherare una scelta che può avere le sue ragioni (ogni scelta di solito ne ha): il Movimento 5 stelle non vuole realizzare alcuna grande opera pubblica. Che sia una linea ferroviaria, un’Olimpiade, un gasdotto, la linea è “no”.

Tante le motivazioni addotte, i maligni affermano che a dire “no” si fa prima che a combinare qualcosa. Ma tant’è: se la volontà politica è quella, quella è. Ma perché nasconderla dietro dati ‘farlocchi’, Commissioni strampalate messe su alla bell’e meglio secondo i dettati ministeriali, una discussione pubblica pari a zero, ponendosi contro scelte che Francia e Unione europea hanno invece fatto in senso opposto, probabilmente valutandole pure loro? Tutti stupidi? Tutti “ladri”? Lo scopriremo solo vivendo.

Nel frattempo, questa posizione sta radicalizzando i fronti: da chi non vuole nemmeno più cambiare le gomme della bicicletta a chi sogna l’alta velocità pure tra Abruzzo e Ciociaria. La verità ha diverse sfaccettature. Però, senza i treni veloci, i parlamentari cinquestelle ci metterebbero ancora oltre sei ore per viaggiare dal Nord a Roma, oppure prenderebbero l’inquinantissimo aereo. Domani andremo in treno a Parigi in sei ore, a Londra in otto, a Barcellona pure.

Cambierà la nostra vita, com’è cambiata per il Mezzogiorno d’Italia quando fu realizzata la Salerno-Reggio Calabria. Che, per il Paese, è stata l’opera peggiore quanto ad “analisi costi-benefici” fatta alla carlona: solo una colossale spesa. Ma cosa sarebbe mezza Italia se nel 2019 si raggiungesse la Svezia in meno tempo rispetto alla famigerata Eboli? Poi, andiamo al dunque. Spendiamo il necessario; tracciamo percorsi intelligenti; realizziamo anche le opere di collegamento.

I treni non devono “passare per” l’Italia, ma fermarvi le persone e le merci. Sennò non cogliamo le opportunità. Che sono economiche, ma non solo. Perché la vita è fatta di tante cose, e non solo di simili “analisi”. Chi mai farebbe un figlio, se applicasse i teoremi del ministro Toninelli & compagnia?

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Il treno per il Nord, ma anche “dal” Nord! https://www.lavoce.it/treno-nord-anche-dal-nord/ Tue, 20 Feb 2018 11:00:29 +0000 https://www.lavoce.it/?p=51247 lente d'ingrandimento, logo rubrica De gustibus

di Daris Giancarlini Il treno va a Nord, ma poi torna: spettacolare! Lo hanno strillato perfino i giornali, in settimana: il tanto agognato (ma da alcuni vituperato) Frecciarossa, convoglio superveloce e ipertecnologico, non soltanto porta passeggeri dall’Umbria in Lombardia e Piemonte, ma anche viceversa. Davvero esaltante... e davvero preoccupante, lo stupore con cui questo fenomeno è stato accolto e commentato. Come se chi di dovere soggetti istituzionali, politici, nonché operatori economici, a partire da quelli turistici - fossero stati colti di gran sorpresa dal fatto che non ci sono soltanto le prenotazioni (un migliaio in un mese) per andare da Perugia a Milano, ma anche quelle (in pari numero, se non di più) per venire da Milano in Umbria. Magari per fare affari, o per una fine settimana di relax e turismo. Chissà che a questo punto non meriti una maggiore attenzione e un maggior impegno, questo treno che si chiama Frecciarossa ma si deve leggere Opportunità storica, per un’Umbria che da secoli soffre di quell’isolamento infrastrutturale troppo spesso chiamato in causa come ragione principale del mancato decollo turistico regionale. Che so, magari strutturare una campagna promozionale ad hoc legata a questo evento, si potrebbe ipotizzare? Lo slogan è bello e pronto, per dei manifesti da installare a Milano: “Tre ore di treno e sei in Umbria”. Non reclamerò il copyright.  ]]>
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di Daris Giancarlini Il treno va a Nord, ma poi torna: spettacolare! Lo hanno strillato perfino i giornali, in settimana: il tanto agognato (ma da alcuni vituperato) Frecciarossa, convoglio superveloce e ipertecnologico, non soltanto porta passeggeri dall’Umbria in Lombardia e Piemonte, ma anche viceversa. Davvero esaltante... e davvero preoccupante, lo stupore con cui questo fenomeno è stato accolto e commentato. Come se chi di dovere soggetti istituzionali, politici, nonché operatori economici, a partire da quelli turistici - fossero stati colti di gran sorpresa dal fatto che non ci sono soltanto le prenotazioni (un migliaio in un mese) per andare da Perugia a Milano, ma anche quelle (in pari numero, se non di più) per venire da Milano in Umbria. Magari per fare affari, o per una fine settimana di relax e turismo. Chissà che a questo punto non meriti una maggiore attenzione e un maggior impegno, questo treno che si chiama Frecciarossa ma si deve leggere Opportunità storica, per un’Umbria che da secoli soffre di quell’isolamento infrastrutturale troppo spesso chiamato in causa come ragione principale del mancato decollo turistico regionale. Che so, magari strutturare una campagna promozionale ad hoc legata a questo evento, si potrebbe ipotizzare? Lo slogan è bello e pronto, per dei manifesti da installare a Milano: “Tre ore di treno e sei in Umbria”. Non reclamerò il copyright.  ]]>
Infrastrutture: la situazione di treni e strade in Umbria https://www.lavoce.it/infrastrutture-la-situazione-treni-strade-umbria/ Tue, 05 Dec 2017 11:00:17 +0000 https://www.lavoce.it/?p=50721

Treni, aerei e strade: tante promesse e, almeno per ora, pochi fatti per migliorare i servizi in Umbria. Si litiga, si polemizza, si discute sul Frecciarossa, il treno superveloce che in poco più di tre ore dovrebbe portare i passeggeri a Milano... “Perché l’alta velocità solo da Perugia e non anche da Assisi, Foligno, Spoleto e Terni?” protestano sindaci e politici per quella che lo stesso assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, definisce “per ora soltanto un’ipotesi” attuabile in tempi non ancora decisi. Così come non si sa quando verrà riaperta la Ferrovia centrale umbra, chiusa da settembre per lavori. Poi ci sono gli aerei, con tante nuove mete nazionali e internazionali per i passeggeri del “San Francesco”, pomposamente annunciate in due conferenze stampa, e che invece sono rimaste soltanto un miraggio. Tanto che un quotidiano umbro ha scritto che “sono volati via soltanto i soldi”, ben 500 mila euro per la caparra pagata a una compagnia con sede a Malta, che però non ha le autorizzazioni necessarie per i servizi promessi. Per gli automobilisti l’unica buona notizia è del 2016, quando è stata completata la bella superstrada che da Foligno consente di arrivare in circa un’ora sulle spiagge marchigiane. Per il completamento della Perugia-Ancona, dopo ben 16 inaugurazioni per aperture e chiusure dei vari cantieri, adesso si parla del 2018. Per le strade resta però una certezza: le buche da schivare su quelle urbane ed extraurbane sono ancora tante! Alta velocità in Umbria? Risale al 2013 l’intesa tra le Regioni Umbria e Toscana per avviare l’operazione Medioetruria. Una stazione per treni superveloci (costo previsto 40 milioni) al confine tra le due regioni. In quattro anni non è successo niente e non si è neanche trovato l’accordo su dove realizzarla. C’è invece un’altra proposta, quella di allungare il percorso del treno Frecciarossa che collega Arezzo con Milano. Nei prossimi giorni la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, dovrebbe incontrare a Roma i vertici di Trenitalia per discuterne. Attualmente il Frecciarossa parte da Arezzo alle 6.11 e arriva a Milano alle 8.30. La proposta è quella di farlo partire da Perugia alle 5.15, con ritorno serale in partenza alle 19.30 dal capoluogo lombardo. Un viaggio di poco più di tre ore. Continua a leggere sull'edizione digitale de La Voce.]]>

Treni, aerei e strade: tante promesse e, almeno per ora, pochi fatti per migliorare i servizi in Umbria. Si litiga, si polemizza, si discute sul Frecciarossa, il treno superveloce che in poco più di tre ore dovrebbe portare i passeggeri a Milano... “Perché l’alta velocità solo da Perugia e non anche da Assisi, Foligno, Spoleto e Terni?” protestano sindaci e politici per quella che lo stesso assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, definisce “per ora soltanto un’ipotesi” attuabile in tempi non ancora decisi. Così come non si sa quando verrà riaperta la Ferrovia centrale umbra, chiusa da settembre per lavori. Poi ci sono gli aerei, con tante nuove mete nazionali e internazionali per i passeggeri del “San Francesco”, pomposamente annunciate in due conferenze stampa, e che invece sono rimaste soltanto un miraggio. Tanto che un quotidiano umbro ha scritto che “sono volati via soltanto i soldi”, ben 500 mila euro per la caparra pagata a una compagnia con sede a Malta, che però non ha le autorizzazioni necessarie per i servizi promessi. Per gli automobilisti l’unica buona notizia è del 2016, quando è stata completata la bella superstrada che da Foligno consente di arrivare in circa un’ora sulle spiagge marchigiane. Per il completamento della Perugia-Ancona, dopo ben 16 inaugurazioni per aperture e chiusure dei vari cantieri, adesso si parla del 2018. Per le strade resta però una certezza: le buche da schivare su quelle urbane ed extraurbane sono ancora tante! Alta velocità in Umbria? Risale al 2013 l’intesa tra le Regioni Umbria e Toscana per avviare l’operazione Medioetruria. Una stazione per treni superveloci (costo previsto 40 milioni) al confine tra le due regioni. In quattro anni non è successo niente e non si è neanche trovato l’accordo su dove realizzarla. C’è invece un’altra proposta, quella di allungare il percorso del treno Frecciarossa che collega Arezzo con Milano. Nei prossimi giorni la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, dovrebbe incontrare a Roma i vertici di Trenitalia per discuterne. Attualmente il Frecciarossa parte da Arezzo alle 6.11 e arriva a Milano alle 8.30. La proposta è quella di farlo partire da Perugia alle 5.15, con ritorno serale in partenza alle 19.30 dal capoluogo lombardo. Un viaggio di poco più di tre ore. Continua a leggere sull'edizione digitale de La Voce.]]>
Pellegrinaggio a Roma su treno storico https://www.lavoce.it/pellegrinaggio-roma-treno-storico/ Thu, 12 Oct 2017 17:37:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=50176

Domenica 8 ottobre un treno storico ha portato 600 pellegrini della diocesi di Perugia - Città della Pieve direttamente alla stazione di Città del Vaticano. Con i pellegrini viaggiavano anche il card. Gualtiero Bassetti e un'immagine della Madonna di Fatima che normalmente si trova nel santuario a Lei dedicato di Città della Pieve. I pellegrini hanno assistito all'Angelus in Piazza San Pietro e hanno ricevuto un saluto e della parole speciali da parte di Papa Francesco. Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale de "La Voce"]]>

Domenica 8 ottobre un treno storico ha portato 600 pellegrini della diocesi di Perugia - Città della Pieve direttamente alla stazione di Città del Vaticano. Con i pellegrini viaggiavano anche il card. Gualtiero Bassetti e un'immagine della Madonna di Fatima che normalmente si trova nel santuario a Lei dedicato di Città della Pieve. I pellegrini hanno assistito all'Angelus in Piazza San Pietro e hanno ricevuto un saluto e della parole speciali da parte di Papa Francesco. Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale de "La Voce"]]>