teatro Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/teatro/ Settimanale di informazione regionale Thu, 01 Jun 2023 14:34:34 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg teatro Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/teatro/ 32 32 A teatro per raccogliere fondi per la Casa di riposo Andrea Rossi di Assisi https://www.lavoce.it/teatro-raccogliere-fondi-casa-riposo-andrea-rossi-assisi/ Thu, 01 Dec 2022 15:31:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69394

Risate per beneficenza: ad Assisi il 7 dicembre arriva il grande teatro dialettale perugino con Beniamino Ciofetta Appaltatore, una delle commedie più divertenti e piacevoli dell’indimenticato scultore, medaglista e autore, Artemio Giovagnoni, scomparso nel 2007. Obiettivo, raccogliere fondi per la Casa di riposo Andrea Rossi di Assisi, che da anni ospita gli anziani del comprensorio. "Tutto il direttivo e il personale della Casa di riposo Andrea Rossi di Assisi è quotidianamente impegnato per migliorare e implementare i servizi offerti agli ospiti della struttura e l'aiuto di imprese, associazioni e cittadini rappresenta una fondamentale risorsa per migliorare l'offerta. La generosità di queste azioni rappresenta un sostegno importante e uno stimolo per svolgerlo sempre al meglio. Siamo sicuri che Assisi e tutti i comuni del comprensorio sapranno rispondere all’invito", le parole del CdA della struttura presieduto da Giorgio Buini.

Appuntamento al Teatro "La Cittadella" di Assisi

Appuntamento dunque mercoledì 7 dicembre alle ore 21 presso il Teatro “La Cittadella” di Assisi in via degli Ancajani 3, con Beniamino Ciofetta Appaltatore, una commedia che, scritta negli anni '70, ha divertito intere generazioni. Sarà portata in scena dalla compagnia teatrale “La Turrenetta”, per la regia di Giampaolo Nicolia, con Giampaolo Nicolia, Gianluca Spaccini, Maurilio Breccolenti, Roberto Maranghi, Roberta Pennaforti, Stefania Sensi e Antonina Liuzza. Rappresentata per la prima volta al Teatrino dei Raspanti di Perugia nel 1971, Beniamino Ciofetta Appaltatore è stata replicata poi centinaia di volte, con grande successo di pubblico. Beniamino Ciofetta è un uomo di mezza età proprietario di una piccola impresa edile e quindi benestante, sposato con Cesira ha però una giovane amante alla quale sta ristrutturando un quartierino con l’aiuto di due manovali: Polpetta e Righetto. Cesira conosce tutta la storia e con l’aiuto di un’amica e dei due muratori studierá di tutto per fermare il marito e per dargli una sonora lezione. Il biglietto dello spettacolo ha un costo di 15 euro. Per prenotazioni ed informazioni 371 6265393. Se la disponibilità di posti non verrà esaurita con le prenotazioni sarà possibile acquistare il biglietto direttamente al botteghino. Nei pressi del teatro è a disposizione il parcheggio “Giovanni Paolo II”.]]>

Risate per beneficenza: ad Assisi il 7 dicembre arriva il grande teatro dialettale perugino con Beniamino Ciofetta Appaltatore, una delle commedie più divertenti e piacevoli dell’indimenticato scultore, medaglista e autore, Artemio Giovagnoni, scomparso nel 2007. Obiettivo, raccogliere fondi per la Casa di riposo Andrea Rossi di Assisi, che da anni ospita gli anziani del comprensorio. "Tutto il direttivo e il personale della Casa di riposo Andrea Rossi di Assisi è quotidianamente impegnato per migliorare e implementare i servizi offerti agli ospiti della struttura e l'aiuto di imprese, associazioni e cittadini rappresenta una fondamentale risorsa per migliorare l'offerta. La generosità di queste azioni rappresenta un sostegno importante e uno stimolo per svolgerlo sempre al meglio. Siamo sicuri che Assisi e tutti i comuni del comprensorio sapranno rispondere all’invito", le parole del CdA della struttura presieduto da Giorgio Buini.

Appuntamento al Teatro "La Cittadella" di Assisi

Appuntamento dunque mercoledì 7 dicembre alle ore 21 presso il Teatro “La Cittadella” di Assisi in via degli Ancajani 3, con Beniamino Ciofetta Appaltatore, una commedia che, scritta negli anni '70, ha divertito intere generazioni. Sarà portata in scena dalla compagnia teatrale “La Turrenetta”, per la regia di Giampaolo Nicolia, con Giampaolo Nicolia, Gianluca Spaccini, Maurilio Breccolenti, Roberto Maranghi, Roberta Pennaforti, Stefania Sensi e Antonina Liuzza. Rappresentata per la prima volta al Teatrino dei Raspanti di Perugia nel 1971, Beniamino Ciofetta Appaltatore è stata replicata poi centinaia di volte, con grande successo di pubblico. Beniamino Ciofetta è un uomo di mezza età proprietario di una piccola impresa edile e quindi benestante, sposato con Cesira ha però una giovane amante alla quale sta ristrutturando un quartierino con l’aiuto di due manovali: Polpetta e Righetto. Cesira conosce tutta la storia e con l’aiuto di un’amica e dei due muratori studierá di tutto per fermare il marito e per dargli una sonora lezione. Il biglietto dello spettacolo ha un costo di 15 euro. Per prenotazioni ed informazioni 371 6265393. Se la disponibilità di posti non verrà esaurita con le prenotazioni sarà possibile acquistare il biglietto direttamente al botteghino. Nei pressi del teatro è a disposizione il parcheggio “Giovanni Paolo II”.]]>
Terni. Spettacolo con Paolo Ruffini e 3 attori con sindrome di Down https://www.lavoce.it/terni-paolo-ruffini-down/ Wed, 05 Jun 2019 15:44:13 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54639 ruffini

Venerdì 7 giugno alle ore 21 presso il Cityplex Politeama a Terni si terrà la proiezione del film “Up & Down” e a seguire il talk show con la prestazione artistica di Paolo Ruffini. L’ingresso è gratuito.

Lo spettacolo "Up & Down"

Si tratta di un vero e proprio happening comico e al tempo stesso emozionante, che parla delle relazioni. Ironia e irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza che risiede nelle diversità. Paolo Ruffini va in scena con degli attori con la Sindrome di Down, affrontando insieme a loro il significato della parola “disabilità”, fino a dimostrare che la loro dovrebbe definirsi “Sindrome di UP”! La sindrome di Down non è sinonimo di “giù”, ma di “su”. È riportare “su” quelli che si sentono “giù”. Ridendo, cantando, ballando, ma soprattutto, semplicemente, vivendo.

Il progetto

Questo è l’obiettivo e lo spirito con cui è stato organizzato questo evento, che conclude il progetto “Presupposti filosofici del Volontariato: i diritti, il dono e la corresponsabilità”, finanziato dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dall’Impresa Sociale San Valentino e dalla idea Global Service. Il progetto è stato articolato in cinque seminari filosofici sul tema del volontariato e del dono che hanno coinvolto centinaia di studenti delle scuole medie superiori di Terni e dell’università a Narni; otto stage pedagogici e interculturali presso le opere segno della Caritas diocesana che hanno coinvolto 47 studenti dell’istituto Angeloni di Terni; tre cineforum; uno spettacolo nel carcere di Terni; la presentazione del libro “Il coraggio della libertà” sulla tratta delle donne; il concorso “Come ci vedete” rivolto ai migranti presenti nel territorio che hanno risposto inviando 25 video. Il progetto “Presupposti filosofici del Volontariato: i diritti, il dono e la corresponsabilità” grazie al quale si è riusciti a portare a Terni “Up & Down – Live Tour” con la partecipazione di Paolo Ruffini e tre attori con Sindrome di Down della compagnia Mayor Von, è stato realizzato dall’Associazione di Volontariato San Martino, dalla Comunità di Sant’Egidio sede di Terni, dall’Associazione di Promozione sociale Laboratorio Idea, in collaborazione con la Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia, con l’Associazione Aladino e con il supporto del Film Festival Popoli e Religioni promosso dall’Istess.]]>
ruffini

Venerdì 7 giugno alle ore 21 presso il Cityplex Politeama a Terni si terrà la proiezione del film “Up & Down” e a seguire il talk show con la prestazione artistica di Paolo Ruffini. L’ingresso è gratuito.

Lo spettacolo "Up & Down"

Si tratta di un vero e proprio happening comico e al tempo stesso emozionante, che parla delle relazioni. Ironia e irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza che risiede nelle diversità. Paolo Ruffini va in scena con degli attori con la Sindrome di Down, affrontando insieme a loro il significato della parola “disabilità”, fino a dimostrare che la loro dovrebbe definirsi “Sindrome di UP”! La sindrome di Down non è sinonimo di “giù”, ma di “su”. È riportare “su” quelli che si sentono “giù”. Ridendo, cantando, ballando, ma soprattutto, semplicemente, vivendo.

Il progetto

Questo è l’obiettivo e lo spirito con cui è stato organizzato questo evento, che conclude il progetto “Presupposti filosofici del Volontariato: i diritti, il dono e la corresponsabilità”, finanziato dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dall’Impresa Sociale San Valentino e dalla idea Global Service. Il progetto è stato articolato in cinque seminari filosofici sul tema del volontariato e del dono che hanno coinvolto centinaia di studenti delle scuole medie superiori di Terni e dell’università a Narni; otto stage pedagogici e interculturali presso le opere segno della Caritas diocesana che hanno coinvolto 47 studenti dell’istituto Angeloni di Terni; tre cineforum; uno spettacolo nel carcere di Terni; la presentazione del libro “Il coraggio della libertà” sulla tratta delle donne; il concorso “Come ci vedete” rivolto ai migranti presenti nel territorio che hanno risposto inviando 25 video. Il progetto “Presupposti filosofici del Volontariato: i diritti, il dono e la corresponsabilità” grazie al quale si è riusciti a portare a Terni “Up & Down – Live Tour” con la partecipazione di Paolo Ruffini e tre attori con Sindrome di Down della compagnia Mayor Von, è stato realizzato dall’Associazione di Volontariato San Martino, dalla Comunità di Sant’Egidio sede di Terni, dall’Associazione di Promozione sociale Laboratorio Idea, in collaborazione con la Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia, con l’Associazione Aladino e con il supporto del Film Festival Popoli e Religioni promosso dall’Istess.]]>
20 anni di Festival Villa Solomei https://www.lavoce.it/20-anni-festival-villa-solomei/ Tue, 19 Jun 2018 11:02:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=52119

Il Giappone sarà il paese ospite della 20a edizione del Festival Villa Solomei. A presentare il programma della manifestazione nel delizioso borgo corcianese Federica Cucinelli e il maestro Fabio Ciofini, direttore artistico del festival musicale. Sarà un’edizione speciale - è stato sottolineato, in occasione proprio dei vent’anni, con ospiti d’eccezione. Cinque i concerti previsti ogni giorno, dalle ore 17 alle 21.15, dal 29 giugno al 1° luglio. Tutti i concerti saranno gratuiti. Il 21 giugno ci sarà un’anteprima per celebrare, come avviene in tutta Europa, la Festa della musica. Alle ore 17 nella chiesa di San Bartolomeo, “L’organo ritrovato” Maria Perrucki, violino, Roman Perucki, organo. Ore 18.30 al Teatro Cucinelli per la prima volta verrà proposto dal vivo al pubblico italiano Letters to friends con cui il compositore georgiano Giya Kancheli ripercorre il suo affascinante repertorio per il cinema e il teatro con un ciclo di 25 brani. La prima mondiale fu realizzata nel maggio 2017 a Tbilisi (Georgia) su invito dell’autore; a Solomeo Andrea Cortesi e l’Orchestra da Camera ARTeM la eseguiranno in prima italiana. Nel 2019 verrà pubblicato un Cd con la prima registrazione mondiale di Letters, che si è svolta a Tbilisi, con Andrea Cortesi e i Georgian Strings. Il programma riprenderà il 29 giugno alle 17 nella chiesa di San Bartolomeo con “L’organo ritrovato, Gustavo Delgado organo. Per le vie del borgo a partire dalle 17.30, Cantastorie, Decostruttori postmodernisti. Ore 18.00 - Teatro Cucinelli, Concerto aperitivo: Davide De Ascaniis violino, Daniele Rinaldo pianoforte. Ore 19.30 - Piazza del castello, Musica per le vie del borgo Cherries on a swing set, ore 21.15 - Anfiteatro, Concerto sotto le stelle, Come una specie di sorriso, omaggio a Fabrizio De Andrè, con Neri Marcorè, con GnuQuartet, Orchestra Sinfonica ARTeM, Carlo Moreno Volpini - direttore. Sabato 30 giugno sarà la giornata dedicata al Giappone, con musica, canti, danze legate al paese, e con protagonisti artisti giapponesi: la cadenza oraria giornaliera dei concerti sarà sempre la stessa a partire dalle 17 per finire alle 21.15 con il concerto sotto le stelle. Domenica 1° luglio altra giornata intera di concerti e musica con il gran finale del concerto sotto le stelle all’Antiteatro con Dan Forrest e il Requiem for the living, con la corale “Alboni” di Città di Castello, il Coro polifonico di Tolentino, il coro “Canticum Novum” di Solomeo e l’Orchestra da camera di Perugia. Dirigerà Fabio Ciofini.]]>

Il Giappone sarà il paese ospite della 20a edizione del Festival Villa Solomei. A presentare il programma della manifestazione nel delizioso borgo corcianese Federica Cucinelli e il maestro Fabio Ciofini, direttore artistico del festival musicale. Sarà un’edizione speciale - è stato sottolineato, in occasione proprio dei vent’anni, con ospiti d’eccezione. Cinque i concerti previsti ogni giorno, dalle ore 17 alle 21.15, dal 29 giugno al 1° luglio. Tutti i concerti saranno gratuiti. Il 21 giugno ci sarà un’anteprima per celebrare, come avviene in tutta Europa, la Festa della musica. Alle ore 17 nella chiesa di San Bartolomeo, “L’organo ritrovato” Maria Perrucki, violino, Roman Perucki, organo. Ore 18.30 al Teatro Cucinelli per la prima volta verrà proposto dal vivo al pubblico italiano Letters to friends con cui il compositore georgiano Giya Kancheli ripercorre il suo affascinante repertorio per il cinema e il teatro con un ciclo di 25 brani. La prima mondiale fu realizzata nel maggio 2017 a Tbilisi (Georgia) su invito dell’autore; a Solomeo Andrea Cortesi e l’Orchestra da Camera ARTeM la eseguiranno in prima italiana. Nel 2019 verrà pubblicato un Cd con la prima registrazione mondiale di Letters, che si è svolta a Tbilisi, con Andrea Cortesi e i Georgian Strings. Il programma riprenderà il 29 giugno alle 17 nella chiesa di San Bartolomeo con “L’organo ritrovato, Gustavo Delgado organo. Per le vie del borgo a partire dalle 17.30, Cantastorie, Decostruttori postmodernisti. Ore 18.00 - Teatro Cucinelli, Concerto aperitivo: Davide De Ascaniis violino, Daniele Rinaldo pianoforte. Ore 19.30 - Piazza del castello, Musica per le vie del borgo Cherries on a swing set, ore 21.15 - Anfiteatro, Concerto sotto le stelle, Come una specie di sorriso, omaggio a Fabrizio De Andrè, con Neri Marcorè, con GnuQuartet, Orchestra Sinfonica ARTeM, Carlo Moreno Volpini - direttore. Sabato 30 giugno sarà la giornata dedicata al Giappone, con musica, canti, danze legate al paese, e con protagonisti artisti giapponesi: la cadenza oraria giornaliera dei concerti sarà sempre la stessa a partire dalle 17 per finire alle 21.15 con il concerto sotto le stelle. Domenica 1° luglio altra giornata intera di concerti e musica con il gran finale del concerto sotto le stelle all’Antiteatro con Dan Forrest e il Requiem for the living, con la corale “Alboni” di Città di Castello, il Coro polifonico di Tolentino, il coro “Canticum Novum” di Solomeo e l’Orchestra da camera di Perugia. Dirigerà Fabio Ciofini.]]>
Castiglione del Lago, terra di cinema https://www.lavoce.it/castiglione-del-lago-terra-cinema/ Mon, 28 May 2018 11:00:26 +0000 https://www.lavoce.it/?p=51964 castiglione

Castiglione del Lago diventerà capitale del cinema? Chissà. Le premesse ci sono tutte. Intanto il 18 maggio scorso è stato presentato a Perugia il programma, in via di definizione, del festival che si terrà nel centro lacustre a ottobre per celebrare i 90 anni del Cinematografo, il più antico mensile italiano di critica cinematografica. Una rivista autorevole, edita dalla Fondazione Ente per lo spettacolo, in cui si può trovare tutto ciò che ruota intorno al mondo del cinema e della televisione: i film del mese, recensioni, tv, approfondimenti; sul numero di maggio spazio al Festival di Cannes con interviste, schede, approfondimenti. A presentare l’evento a Perugia erano presenti mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo e direttore della rivista, mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago e Piero Sacco gestore del cinema Teatro Caporali di Castiglione del Lago. “Non sarà un evento celebrativo – ha spiegato mons. Milani - ma un’occasione d’incontro per tutti coloro che amano il cinema e un’opportunità di promuovere un territorio che amiamo tantissimo, Castiglione del Lago. Verranno molti protagonisti del cinema italiano, dell’editoria, della filiera cinematografica, per affrontare la questione del futuro della comunicazione della settima arte”. Tra i nomi annunciati Alberto Barbera, direttore del Fe- stival di Venezia, Giacomo Poretti, Gianni Riotta. Verranno proposte 4 anteprime cinematografiche con la presenza di attori e registi, un seminario di studio sul futuro del cinema con critici, registi, produttori, comunicatori e attori. Tra i vari momenti formativi quello in collaborazione con le scuole con un corso intensivo su come usare il cinema a scopo didattico e percorsi di educazione all’immagine e di prevenzione del cyberbullismo. La trasmissione cult di cinema Rai Radio 3 Hollywood Party trasmetterà in diretta da Castiglione tutti i giorni del festival. Per mons. Giulietti l’iniziativa ha due meriti: “portare il cinema sul territorio e far percepire il potenziale educativo e sociale di questo strumento”. “Non potevamo non dare la nostra disponibilità ad una istituzione e ad una manifestazione così importante – ha detto il sindaco Batino - I centri storici vivono se vi portiamo iniziative come questa che possono tornare a farli vivere. Castiglione è molto legata al cinema grazie alla sua sala Caporali che sosteniamo”. Piero Sacco, direttore del cinema Caporali, ha definito la sua sala “un cinema di campagna, ma cerchiamo di fare programmazione di qualità. Questa iniziativa valorizzerà la sala”.  ]]>
castiglione

Castiglione del Lago diventerà capitale del cinema? Chissà. Le premesse ci sono tutte. Intanto il 18 maggio scorso è stato presentato a Perugia il programma, in via di definizione, del festival che si terrà nel centro lacustre a ottobre per celebrare i 90 anni del Cinematografo, il più antico mensile italiano di critica cinematografica. Una rivista autorevole, edita dalla Fondazione Ente per lo spettacolo, in cui si può trovare tutto ciò che ruota intorno al mondo del cinema e della televisione: i film del mese, recensioni, tv, approfondimenti; sul numero di maggio spazio al Festival di Cannes con interviste, schede, approfondimenti. A presentare l’evento a Perugia erano presenti mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo e direttore della rivista, mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago e Piero Sacco gestore del cinema Teatro Caporali di Castiglione del Lago. “Non sarà un evento celebrativo – ha spiegato mons. Milani - ma un’occasione d’incontro per tutti coloro che amano il cinema e un’opportunità di promuovere un territorio che amiamo tantissimo, Castiglione del Lago. Verranno molti protagonisti del cinema italiano, dell’editoria, della filiera cinematografica, per affrontare la questione del futuro della comunicazione della settima arte”. Tra i nomi annunciati Alberto Barbera, direttore del Fe- stival di Venezia, Giacomo Poretti, Gianni Riotta. Verranno proposte 4 anteprime cinematografiche con la presenza di attori e registi, un seminario di studio sul futuro del cinema con critici, registi, produttori, comunicatori e attori. Tra i vari momenti formativi quello in collaborazione con le scuole con un corso intensivo su come usare il cinema a scopo didattico e percorsi di educazione all’immagine e di prevenzione del cyberbullismo. La trasmissione cult di cinema Rai Radio 3 Hollywood Party trasmetterà in diretta da Castiglione tutti i giorni del festival. Per mons. Giulietti l’iniziativa ha due meriti: “portare il cinema sul territorio e far percepire il potenziale educativo e sociale di questo strumento”. “Non potevamo non dare la nostra disponibilità ad una istituzione e ad una manifestazione così importante – ha detto il sindaco Batino - I centri storici vivono se vi portiamo iniziative come questa che possono tornare a farli vivere. Castiglione è molto legata al cinema grazie alla sua sala Caporali che sosteniamo”. Piero Sacco, direttore del cinema Caporali, ha definito la sua sala “un cinema di campagna, ma cerchiamo di fare programmazione di qualità. Questa iniziativa valorizzerà la sala”.  ]]>
Shakespeare a Bagliori d’autore https://www.lavoce.it/shakespeare-a-bagliori-dautore/ Thu, 10 Mar 2016 16:54:36 +0000 https://www.lavoce.it/?p=45681 Bagliori-d'autore2_CMYKE’ dedicata a William Shakespeare, per il secondo anno consecutivo, l’undicesima edizione del Festival nazionale di letteratura “Bagliori d’autore”. La grandezza del drammaturgo inglese, nonché la sua vasta produzione, non potevano esaurirsi in una sola edizione, così gli organizzatori hanno ben pensato di riproporlo. La manifestazione letteraria, che si svolge dall’11 marzo al 21 marzo a Perugia, cade inoltre proprio a pochi giorni dal quattrocentesimo anniversario della sua morte.

Nel segno di una ormai collaudata collaborazione e partecipazione dell’assessorato alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia, del Circolo dei lettori di Perugia, il Festival propone ancora una volta una ricca serie di eventi fra Perugia e Civitanova Marche, tesa ad approfondire e far gustare i drammi, le commedie e i sonetti che ormai fanno scuola nei corsi di teatro, di letteratura e di lingua inglese di tutto il mondo. Ospite d’eccezione in questa edizione è Alessandro Haber, celebre attore teatrale e cinematografico, che il 18 marzo nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia incontrerà il pubblico nell’evento “Shakespeare non l’ha mai fatto”, intervista sul tema “Follie teatrali e letteratura”.

Particolarmente ricca è l’offerta teatrale, che spazia nell’universo shakespeariano in un percorso dalle diverse tinte, dalla tragedia alla commedia: oltre al reading Tempest fragments che verrà presentato dal Teatro di Sacco il 16 marzo, “Bagliori d’autore” presenta ben cinque spettacoli teatrali, a cominciare da Hamlet travestie, in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria per la regia di Emanuele Valenti, che va in scena in anteprima il 4 marzo a Corciano. Da non mancare poi l’eccezionale spettacolo di danza “Otello”, che andrà in scena al Teatro Morlacchi l’11 marzo, in un bellissimo allestimento del Balletto di Roma, in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria, realizzato dal grande coreografo Fabrizio Monteverde. Ampio spazio è dedicato anche alle altre arti e ai percorsi che intersecano quelli della letteratura.

Due gli eventi dedicati al mondo della musica, il primo dei quali è un concerto del soprano Chiung Wen Chang, che interpreterà brani tratti dalle numerose opere liriche ispirate ai capolavori di Shakespeare. Il Festival propone inoltre una serie di altri eventi quali il Workshop in lingua inglese dell’epoca sull’Arte della drammatizzazione shakespeariana, a cura di Oliver Page, e una serie di approfondimenti sui temi e le suggestioni letterarie offerte dall’opera di Shakespeare. Anche quest’anno non mancano le proiezioni cinematografiche. Dopo il grande successo dello scorso anno, anche in questa edizione viene proposto “Il banchetto di Prospero”, cena Shakespeariana con atmosfere ispirate a “La Tempesta” di William Shakespeare, e “Boschi Shakespeariani” in una cornice d’eccezione, il Bosco San Francesco, ad Assisi, una suggestiva escursione letteraria in collaborazione con Fai regionale.

 

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Alda Merini, grande anima https://www.lavoce.it/alda-merini-grande-anima/ Sat, 05 Dec 2015 09:37:56 +0000 https://www.lavoce.it/?p=44581 alda-merini-spettacoloLa claustrofobia di un ospedale psichiatrico prima della riforma Basaglia, il dolore di chi si trova in una struttura spersonalizzante in cui il disagio mentale è trattato in modo brutale. E in questo inferno veder fiorire la poesia. Riesce a far vivere tutto questo lo spettacolo La pazza della porta accanto, prodotto dal Teatro stabile dell’Umbria e dedicato alla poetessa Alda Merini con la regia di Alessandro Gassman che abbraccia l’idea dell’autore, Claudio Fava, di raccontare la storia dalla parte degli ultimi, di chi è stato vittima di un approccio medico feroce.

Protagonista in scena la bravissima Anna Foglietta, attrice che, dopo importanti esperienze tra grande e piccolo schermo conferma a teatro il suo straordinario talento. Eppure la vera protagonista è un’altra, Alda Merini, con la sua vita e la sua poesia. La messinscena offre l’opportunità di conoscere veramente questa donna incredibile, mostrandola al di là di come i più la ricordano.

“L’immagine che avevo di lei – dice Anna Foglietta – era quella di una persona sul finire dei suoi anni, una autentica donna di spettacolo. Ricordo i suoi collegamenti con il Maurizio Costanzo Show che faceva dalla sua camera, i grandi cappelli, le unghie laccate con la smalto mal messo, era come se ti arrivasse il suo odore, sembrava una sirena dell’Odissea!”.

La storia messa in scena da una compagnia di bravissimi attori – da segnalare le prove recitative di Liborio Natali nel ruolo dell’amato Pierre e di Alessandra Costanzo, una delle degenti – racconta l’esperienza di quindici anni di manicomio vissuta dalla poetessa, in grado di mostrarne un lato sconosciuto e, così facendo, sottolinearne ancora di più la grandezza. Originale la scelta dell’impianto scenografico, di grande agilità, che deforma le dimensioni degli spazi nelle quali si svolge il racconto a seconda dell’umore della protagonista e di tutti gli altri attori.

“Alda Merini – chiarisce l’attrice, candidata a quattro David di Donatello – era una donna normale con momenti di bipolarismo e schizofrenia. Un giorno il marito decise di consegnarla all’ambulanza dicendo semplicemente ‘è pazza, prendetevela voi’. Mi sono avvicinata a questo personaggio in punta di piedi, avevo paura, poi ho trovato fiducia e mi sono buttata con il cuore e l’anima in modo impulsivo e istintivo”.

A 36 anni la Merini si trovò privata di colpo di tutti gli affetti, strappata ai due figli e rinchiusa in un manicomio. Lì si è svelata la “poetessa degli ultimi” che guardava ai più bisognosi e a loro si rivolgeva. “Noi guardiamo dove gli altri non sono capaci – dice a un certo punto dello spettacolo -, incapaci di leggere i codici dell’anima”.

Quello che va in scena è uno spettacolo di altissima arte e misera vita, di sentimenti universali ed esperienze tragiche, di storie e di anima. Un’opera complessa interpretata con grande personalità da Anna Foglietta, uno spettacolo che non racconta semplicemente “la Merini” ma una donna rinchiusa in quel luogo di terrore, con quel dono enorme che è la poesia.

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51° Corciano festival https://www.lavoce.it/51-corciano-festival/ Wed, 05 Aug 2015 10:03:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=41871 CorcianoFestival
Corciano Festival: la sfida dei Fanti

Pur in tempi di risorse finanziarie ridotte il Comune di Corciano non rinuncia a proporre il suo festival estivo, quest’anno dedicato alla memoria dei passati 50 anni.

Il Corciano festival quest’anno è infatti giunto alla 51esima edizione e forte di un passato glorioso, non si scoraggia e propone sì un programma ridotto, ma interessante dando spazio, come è ormai consuetudine consolidata, all’arte contemporanea, alla musica, cinema, arti visive, teatro e poesia.

Il tutto condito da serate gastronomiche, di folklore e rievocazioni storiche. Il programma è stato diviso in due tranche: dall’8 al 16 e dal 21 al 23 agosto.

Nell’anno dell’Expo non si poteva non dedicare attenzione al cibo, così dal 21 al 23 agosto spazio a “Nutre lo spirito solo ciò che lo rallegra” – Performances artistiche, letterarie e gastronomiche, a cura di Antonella Parlani in collaborazione con Slow Food Condotta Trasimeno.

Per commemorare i 50 anni di prolifica attività del festival il Comune ha chiesto alla Pro Loco di Corciano uno sforzo di creatività che si è concretizzato in un lavoro di ricerca e progettazione nei propri archivi e che ha portato alla realizzazione di tre mostre ed ha permesso la pubblicazione di un corposo volume che racconta la storia della manifestazione e dell’antico borgo.

Per il futuro – ha detto in sede di presentazione il sindaco di Corciano Cristian Betti – si dovrà ripensare a nuovi contenuti, in particolare per quanto riguarda le arti figurative e la musica. L’idea è di puntare maggiormente sul design, per attirare anche sponsor privati.

“Maestri del Novecento. Cinquanta anni di presenze a Corciano” è il tema delle tre mostre per i 50 anni del festival, a cura di Alessandra Migliorati, con la collaborazione di Alessandra Tiroli. Venti gli artisti selezionati, per ripercorrere il mezzo secolo nei suoi momenti più significativi: tra questi Alberto Burri, Leoncillo Leonardi, Gerardo Dottori, Brajo Fuso, Edgardo Abbozzo, Antonio Ranocchia, Alessandro Bruschetti, Maceo Angeli.

A cura di Andrea Baffoni e Francesca Duranti si terrà la mostra “Sapore d’incanto. Espressioni contemporanee di arte e design sui tempi del cibo”: la sezione contemporanea dedicata ai giovani artisti s’ispira al tema dell’alimentazione, affrontato attraverso i soggetti della fantasia e dell’immaginazione.

Per la sezione musica arrivano a Corciano (12 agosto) i “Pia – no – jaC”, un famoso duo giapponese, Hayato e Hiro, al piano e al Cajon, che proporranno musica classica e jazz, fino alla dance music.

Domenica 9 agosto appuntamento con il teatro con lo spettacolo “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame. Come ogni anno spazio anche alle rievocazioni storiche tra Medioevo e Rinascimento: il 13 agosto serenate dei Menestrelli, il 14 agosto processione del lume, il 15 agosto Corteo storico del Gonfalone.

Si chiude il 23 agosto con… “L magna” e “l beve”… a modo nostro, divagazioni enogastronomiche in dialetto perugino con il Trio perugino del Donca, ideazione e coordinamento di Sandro Allegrini.

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E festa sia! E grossa https://www.lavoce.it/e-festa-sia-e-grossa/ Thu, 30 Jul 2015 09:09:10 +0000 https://www.lavoce.it/?p=41115 Chiesa di Maria Assunta a Collestrada
L’interno della chiesa dell’Assunta a Collestrada

Sarà “Festa grossa” a Collestrada. Dal 6 al 15 agosto torna la festa della Madonna Assunta in cielo (meglio nota come Festa grossa), evento religioso e civile di antichissime origini, che si svolge nel borgo medievale della frazione perugina ogni cinque anni ad agosto.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Colle della Strada”, in collaborazione con il Comune di Perugia e con il patrocinio della Regione, della Provincia e di numerosi enti.

“Questa festa – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune, Teresa Severini, nel corso della conferenza di presentazione dell’evento – risponde a quella volontà di valorizzare i nostri borghi e la loro storia, peculiare in tanti suoi aspetti”.

“Collestrada – ha spiegato, a tal proposito, la prof.ssa Paola Monacchia – ha una storia unica nel suo genere, perché lo stesso soggetto che la fondò più di otto secoli fa, cioè il Comune di Perugia, ne è ancora oggi proprietario. Intorno al 1209, infatti, Perugia strappò il territorio ad Assisi e vi fondò l’unico lebbrosario del Comune. La storia narra che nel 1216 san Francesco d’Assisi, tornando da Perugia dove aveva incontrato Onorio III che gli aveva concesso l’indulgenza nota come ‘Perdono di Assisi’, vi si fermò a pernottare”.

“Intorno alla metà del Cinquecento poi – continua -, dopo aver debellato la malattia, i beni del lebbrosario vennero devoluti all’ospedale Santa Maria della Misericordia, che vi stabilì un’azienda agricola. Recentamente il borgo è tornato sotto il diretto controllo del Comune, anche se, in realtà, non lo aveva mai lasciato, dato che anche l’ospedale era, ai tempi, comunale”.

La Festa grossa risale a questo glorioso passato. La sua esistenza è documentata con certezza dal 1884, ma le sue origini sono sicuramente precedenti. Per l’edizione 2015 gli eventi proposti sono tanti ed eterogenei: da quelli religiosi con celebrazioni liturgiche, momenti di preghiera e riflessione, a quelli ricreativi con teatro, concerti, sport, giochi popolari. Ma anche mostre sul territorio, laboratori, lavorazione della creta, lettura animate. E ancora spazio alla storia del borgo e dei suoi mestieri con artigiani che, per le vie, si cimenteranno nella scultura, lavorazione del legno e del venco, telaio (per il programma dettagliato: www.colledellastrada.com).

Tenendo un occhio al passato, c’è, però, anche chi già pensa al futuro. È pronto – e in attesa di prendere corpo – un progetto di riqualificazione del borgo che ne prevede non solo il restauro architettonico, ma una vera e propria rinascita con nuove aree verdi, giardini, parcheggi ed edifici ristrutturati.

 

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Importanti novità all’Istituto Leonino https://www.lavoce.it/importanti-novita-allistituto-leonino/ Wed, 29 Jul 2015 10:40:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=40839 istituto-leonino-nons-piemontese
Un momento dell’incontro con il vescovo Giuseppe Piemontese

Nuovi progetti formativi per l’Istituto Leonino di Terni, la scuola cattolica paritaria gestita dalla Fondazione Tizzani, che nel nuovo anno scolastico si arricchisce di un liceo scientifico internazionale, con insegnamenti in lingua inglese, e del liceo dello sport.

Due progetti, insieme al potenziamento della scuola materna e primaria e la prossima apertura del nido nella sede di Stroncone, attivati dal nuovo Consiglio d’indirizzo che ha presentato un ampio resoconto dell’attività svolta e dei progetti che riguardano varie realtà formative e culturali, nel corso di un incontro al quale è intervenuto il vescovo Giuseppe Piemontese.

“L’intento della diocesi è di continuare e rafforzare il progetto dell’Istituto Leonino – ha spiegato il presule – quale presenza culturale e apporto della Chiesa alla crescita delle nuove generazioni e della cultura della città. Abbiamo avviato il nuovo Consiglio d’indirizzo e di amministrazione che ringrazio per il lavoro svolto. C’era la volontà di intraprendere un percorso nuovo, anche se ciò ha sollevato qualche polemica, ma era importante rivedere e ripensare il progetto per subentrare in una gestione complessa e articolata che presenta delle difficoltà. La diocesi intende portare avanti questo progetto e incoraggiare chi lavora, per questo ho partecipato alla vita della scuola in questi mesi per rendermi conto di quello che avviene”.

Il resoconto registra una tenuta delle iscrizioni che lo scorso anno erano di 275 unità, un progressivo incremento della presenza dei bambini nelle sedi periferiche di Campomaggio, di Cesi e di Stroncone e il particolare successo della sezione integrata, ossia in nido prematerna, nella sede centrale di via Saffi che ha avuto incremento notevole di iscrizioni nel corso dei mesi.

La scuola impiega circa 55 persone di cui 49 docenti per i quali è stato fatto un piano di riordino dei profili. Importante il contributo economico da parte della diocesi pari a 810.091 euro di cui 600 mila per ristrutturazione del debito proprio della Fondazione Tizzani e 210.091 euro per la chiusura delle posizioni pregresse alla Fondazione Tizzani, per conto di Sistemi educativi. Allo stato attuale restano posizioni scoperte bancarie di circa 200 mila euro.

Parole di elogio e di ringraziamento sono state rivolte al dirigente scolastico Fausto Dominici che lascia l’incarico per tornare alla cattedra di docente al liceo Tacito di Terni, che, ha ricordato il Vescovo “con il suo tratto umano e la sua professionalità ha raccolto questa importante eredità e ha saputo cogliere le peculiarità della scuola cattolica”.

Nell’immediato futuro il Leonino sarà arricchito di una nuova aula magna a piano terra, che potrà essere messa a disposizione anche per convegni e incontri, di nuovi locali per il nido e di una nuova presenza web, con sito, social e servizi online per famiglie e studenti. I progetti interessano anche la sede di Cesi rilevata dalle suore del Calvario che si dedicavano all’accoglienza di orfani, dove verrà proseguita l’accoglienza delle fasce più deboli come minori non accompagnati o gruppi monogenitoriali madre bambino.

E ancora il teatro Antoniano per il quale è stato stipulato con i frati di Santa Maria degli Angeli un contratto di gestione di affitto per 18 anni. Il teatro necessita di lavori di riqualificazione e messa a norma degli impianti. Avrà quattro destinazioni specifiche: cinema 3D, teatro, auditorium, sala convegni con una capienza di 500 posti.

Già è al lavoro un gruppo di professionisti che hanno iniziato a tratteggiare il progetto che prevede un impegno di circa 450 mila euro, reperendo fondi pubblici e privati con il contributo di enti e aziende disposte a dare il loro apporto a questo progetto del cinema Antoniano che potrebbe riaprire al massimo all’inizio del 2016.

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Un Festival ricco di appuntamenti https://www.lavoce.it/un-festival-ricco-di-appuntamenti/ Wed, 24 Jun 2015 12:16:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=36435 orchestra
L’orchestra giovanile “Luigi Cherubini” (Foto di Silvia Lelli)

Spoleto è pronta per accogliere la 58a edizione del festival dei 2Mondi. Musica, teatro, danza, prosa e mostre animeranno le vie, le piazze e i palazzi storici della città dal 26 giugno al 12 luglio.

Si parte venerdì 26 giugno, alle ore 19.30, al teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” con la lirica con “Così fan tutte” dramma giocoso in due atti di W. A. Mozart, con la direzione artistica di Giorgio Ferrara.

Le musiche del celebre compositore saranno interpretate dall’orchestra giovanile “Luigi Cherubini”, fondata da Riccardo Nuti e diretta dal maestro James Conlon. Per la sezione mostre grande attesa per quelle di due grandi artisti: Fernando Botero al Palazzo comunale di Spoleto e Leoncillo alle Fonti del Clitunno.

A Casa Menotti, come di consueto, oltre alla possibilità di visitare il palazzo dove abitò il maestro si potrà assistere ai vari concerti con “Musica da Casa Menotti” rassegna curata da Federico Mattia Papi: due concerti al giorno per un totale di 33 concerti, tutti gratuiti. A San Domenico (ore 17) tornano i sette incontri sulle “Parole per la felicità ” a cura dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia a partire dal percorso di conoscenza suggerito da Gesù nel discorso della montagna. Il primo appuntamento è il 27 giugno con fr. Enzo Bianchi, priore di Bose, su “Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli”.

Tornano sull’onda del successo gli appuntamenti con il giornalista e storico Paolo Mieli (fine settimana fra il 26 giugno e il 12 luglio) che intervisterà personaggi del mondo dell’arte, della politica e dell’economia. Per la sezione musica il primo appuntamento è al Teatro Nuovo G. Menotti il 27 giugno con un concerto di musica sufi prima tappa del gemellaggio Due Mondi e il BeiteddineArt festival fondato durante la guerra civile libanese. Il Beittedine presenterà “Burdah. La voce della rimembranza” con Karima Skalli & Asil Ensemble.

Per il teatro appuntamento con Adriana Asti con “Il mare è blu – Jadasmeeristblau” (al teatro Nuovo 4 – 5 luglio) un insieme di poesie, canzoni e teatro di Brecht e Weill. Al Caio Melisso tra danza e teatro appuntamento con Letter a man lo spettacolo tratto dai Diari di Vaslav Nijinsky che vede di nuovo insieme Mikhail Baryshnikov e Robert Wilson (8-11 luglio).

Per la danza si inaugura con Sara Baras, con Voces (27-28 giugno). Altro bell’appuntamento quello con Eleonora Abbagnato nella Soirèe Roland Petit (Teatro romano, 3 luglio) in cui l’étoile de l’Opera de Parigi danza su coreografie del repertorio del grande coreografo francese Petit che per primo ne scoprì il talento.

Info sul programma www.festivaldispoleto.com.

 

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Spoleto vetrina di artisti internazionali https://www.lavoce.it/vetrina-di-artisti-internazionali/ Thu, 11 Jun 2015 09:25:36 +0000 https://www.lavoce.it/?p=35381 Spoleto-Festival“Un appuntamento antico che si rinnova, mai eguale tuttavia, se non nei luoghi e nell’amore per ciò che è bello. Un appuntamento per ritrovarsi nel suono delle voci e delle musiche, per perdersi nel gridio delle rondini alto sulle piazze, in questi vicoli d’ombra e di sole”.

Sono le parole che Giorgio Ferrara, direttore artistico ormai da otto anni, ha dedicato alla prossima edizione del Festival dei Due mondi di Spoleto che si terrà dal 26 giugno al 12 luglio .

Parole che ben rispecchiano il senso di una manifestazione che anche quest’anno, pur nel solco della tradizione, apre i suoi confini a tutte le espressione artistiche più vitali creando come sempre un dialogo tra passato e presente, avanguardia e tradizione, nuove generazioni e mostri sacri, restando fedele alla qualità e all’eccellenza delle proposte.

Giunto alla sua 58a edizione, il Festival conferma il suo carattere originale e il prestigio di un importante appuntamento internazionale. Storico luogo di incontro tra culture diverse, offre ancora una consolidata vetrina ai grandi artisti e a quelli emergenti e soprattutto è inarrestabile officina di produzioni originali.

Il programma propone 17 giorni di grande spettacolo, con opere, concerti, balletti, recital, pièce teatrali, insieme a rassegne di cinema, laboratori, convegni, incontri, premi, concorsi, eventi speciali, con uno sguardo attento anche all’arte contemporanea.

L’appuntamento inaugurale del 26 giugno sarà con l’opera Così fan tutte dramma giocoso in due atti di W. A. Mozart, su libretto di Lorenzo Da Ponte, una nuova produzione in collaborazione con il Ravenna Festival e la Fondazione Teatro Coccia di Novara (al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, ore 19.30).

Il 10 luglio alle ore 21.30, piazza Duomo ospiterà in anteprima il più prestigioso omaggio mai realizzato alle colonne sonore italiane: La dolce vita, The Music of Italian Cinema. Un concerto-evento in cui il pubblico seguirà un percorso musicale creato dalle più belle e importanti colonne sonore della storia del cinema italiano. A eseguirli sarà una delle più importanti orchestre sinfoniche italiane, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Steven Mercurio.

La sezione Danza si apre con Sara Baras, fra le più rinomate e versatili stelle spagnole del flamenco, che porta lo spettacolo Voces, di cui è allo stesso tempo regale interprete e appassionata coreografa.

Per la sezione mostre per la prima volta ci sarà un’esposizione di quarantotto “gessi” provenienti dalla collezione privata di Fernando Botero che rappresenteranno un’ampia sintesi della sua attività scultorea.

Nel centenario della nascita di Leoncillo verranno promossi due convegni (9 luglio e 10 luglio) che riuniranno storici dell’arte, critici e collezionisti per riconsiderare la centralità nell’arte del Novecento del grande scultore spoletino. Il 10 luglio “Il festival per Luca Ronconi”, incontri e ricordi alla sala Frau.

A cura dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia in collaborazione con Spoleto58 Festival dei 2Mondi e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione anche quest’anno a San Domenico di Spoleto (ore 17) verranno proposte “Parole per la felicità” “Le beatitudini / Prediche, un itinerario proposto da voci diverse e autorevoli.

Tra gli altri appuntamenti i “Concerti in piazza” con gli studenti del Conservatorio “Morlacchi” di Perugia con musiche di vari autori (tutti i giorni ore 22), il concerto pianistico di Laura Magnani (28 giugno), gli “Incontri di Paolo Mieli”, storico e giornalista. In occasione del Concerto finale, Jeffrey Tate, tra i più rinomati e versatili direttori d’orchestra inglesi della sua generazione, conduce l’Orchestra giovanile italiana della Scuola di musica di Fiesole, con musiche di Franz Schubert e Johannes Brahms (Piazza Duomo, 12 luglio).

 

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A Perugia lo spettacolo “Il mio nome è Pietro” https://www.lavoce.it/a-perugia-lo-spettacolo-il-mio-nome-e-pietro/ Thu, 09 Jan 2014 17:05:37 +0000 https://www.lavoce.it/?p=21410 Pietro Sarubbi durante lo spettacolo “Il mio nome è Pietro”
Pietro Sarubbi durante lo spettacolo “Il mio nome è Pietro”

Chi era Pietro? Un semplice pescatore della Galilea, che dall’incontro con Gesù sulla spiaggia del lago di Genezareth è diventato un uomo nuovo. Con le parole: “Da ora in poi ti chiamerai Pietro”, Gesù lo scelse per diventare timoniere della sua Chiesa. La storia di Pietro è ora divenuta uno spettacolo teatrale, Il mio nome è Pietro, sulla base di un suggestivo testo di Giampiero Pizzol e la regia di Otello Cenci. Nei panni dell’apostolo, un appassionato Pietro Sarubbi, già incisivo interprete di Barabba nel film La Passione di Cristo di Mel Gibson.

Davanti ai sacerdoti che lo interrogano dopo il suo primo miracolo, Pietro rivive l’avventura con Cristo, il Maestro che in modo imprevedibile gli ha cambiato non solo il nome ma tutta la vita. Pietro è simile a ciascuno di noi, piange e ride, litiga con la suocera e agisce d’impulso, rinnega e ritorna. Trasformato da un incontro, quando parla di sé non può che raccontare anche del suo amico Gesù. È un santo semplice, impacciato con le parole ma svelto con i fatti: un pescatore di uomini, la cui vita testimonia che è possibile diventare davvero se stessi oltre ogni aspettativa, quando ci si lascia guardare da occhi così rivelatori che possono appartenere solo al Divino.

Il mio nome è Pietro sarà rappresentato a Perugia sabato 11 gennaio alle ore 21.30 presso il Centro congressi Capitini. Alle ore 20.30, come introduzione allo spettacolo, una testimonianza dell’attore Pietro Sarubbi, che racconterà la sua storia, anch’essa trasformata in profondità una serie di incontri, da Mel Gibson a James Caviezel a don Luigi Giussani.

Il ricavato della serata (ingresso unico 10 euro) andrà a favore dell’ente organizzatore, il Banco farmaceutico Fondazione onlus. La missione del Banco farmaceutico, da anni attivo anche in Umbria, è quella di rispondere alla povertà sanitaria e in particolare al bisogno di farmaci: un’emergenza che riguarda non più soltanto immigrati e profughi, ma un numero sempre crescente di persone, famiglie ed enti assistenziali anche del nostro Paese.

Grazie alla disponibilità di tante farmacie e all’impegno dei suoi volontari, con l’aiuto di Federfarma, il Banco organizza da anni la Giornata nazionale di raccolta del farmaco: giunta alla 14a edizione, quest’anno si svolgerà sabato 8 febbraio. Nel corso del tempo il Banco ha esteso la sua azione anche al recupero dei farmaci donati stabilmente dalle aziende farmaceutiche (ormai circa una trentina in tutta Italia) e sta ora avviando, nelle farmacie aderenti, un servizio di “recupero dei farmaci validi non scaduti” donati dai privati.

Alla realizzazione della serata presso il Capitini collabora anche il Centro culturale “Maestà delle Volte” di Perugia.

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Musica e… Segni barocchi https://www.lavoce.it/musica-e-a-segni-barocchi/ Thu, 29 Aug 2013 14:54:27 +0000 https://www.lavoce.it/?p=18694 “Les Flamants Roses ” - Compagnie Remue Mènage ” alla XXXIII edizione della Notte Barocca
“Les Flamants Roses ” – Compagnie Remue Mènage ” alla XXXIII edizione della Notte Barocca

Si apre sabato 31 agosto (ore 17.30) con l’inaugurazione a Palazzo Trinci di Foligno del progetto espositivo del capolavoro ritrovato del Guercino “Giuseppe e la moglie di Putifarre”, la XXXIV edizione di Segni Barocchi.

Un programma interdisciplinare che coinvolgerà, dal 31 agosto al 21 settembre, all’interno del percorso barocco e neobarocco della kermesse le arti gemelle della musica, della pittura, del teatro, della danza e delle arti visive. Il quinto intervento di mostre sulla fiaba barocca quest’anno è dedicato a “La Bella e la bestia e altre fiabe” di madame Jeanne – Marie Leprince de Beaumont: la mostra con dipinti e istallazioni di Ugo Levita, artista da anni residente in Umbria, viene inaugurata a Palazzo Trinci domenica 1° settembre, alle ore 17.30 e resterà aperta fino alla giornata conclusiva del festival. Veniamo alla musica: in collaborazione con il Festival di Froville, concours international de chant baroque, l’ensamble strumentale Le Concert de l’Hostel Dieu, diretto da Frank – Emmanuel Comte, presenta il concerto “Vivaldi e le sue muse.

Ritratto di due dive veneziane” (giovedì 5 settembre, ore 21.15, Auditorium San Domenico). Due le soliste d’eccezione Heather Newhouse (soprano) e Giuseppina Bridelli (mezzosoprano). Sabato 7 settembre ci sarà la Notte barocca, (con apertura negozi, ristoranti, musei e taverne): si comincia alle ore 17.30 con una conferenza spettacolo con degustazioni a Palazzo Trinci, video proiezioni, sarà possibile visitare il museo della città e il museo capitolare diocesano. Dalle 21.30 in collaborazione con il laboratorio di Scienze sperimentali, l’associazione astronomica Antares propone visite guidate al planetario di via Isolabella. Nel corso della notte saranno proposti vari spettacoli che renderanno onore anche alla Francia. Domenica 8 settembre (ore 18) i Solisti Ambrosiani propongono, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Serrone di Foligno, il concerto “Suggestioni tra sacro e profano”. In collaborazione con il Festival musique et mèmoire, l’ensamble Correspondance, diretto da Sèbastien Daucé, presenta il concerto “La victoire de Milan. Storie sacre, messa e ‘Te deum’ di Marc – Antoine Charpentier” (1 settembre, ore 21.15, Auditorium di San Domenico di Foligno). Il concerto è un “Invito alla Francia” nell’ambito del progetto “Itinerari e Festival barocchi”, in onore di San Carlo Borromeo, anche per ricordarne l’attività umana e spirituale a Milano in occasione della peste. Il programma prevede inoltre cinema, teatro, per concludersi il 21 settembre con il concerto all’Auditorium Santa Caterina dell’Ensamble Rigel Quartet: con “Danze dal mare”.

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Estate in Umbria con l’arte https://www.lavoce.it/e-state-in-umbria-con-larte/ Thu, 27 Jun 2013 15:18:07 +0000 https://www.lavoce.it/?p=17733 spoleto-festivaLSaranno 17 giorni di grandi emozioni con oltre 120 aperture di sipario e la presenza di grandi star della scena. Dal 28 giugno al 14 luglio la città si apre al suo evento più significato la 56a edizione de Festival dei Due Mondi di Spoleto, con un programma ricco di proposte tra opere, concerti, balletti, recital, pièce teatrali. Nonché rassegne di cinema, laboratori, mostre d’arte, convegni, incontri, premi, concorsi, eventi speciali. Sotto la guida di Giorgio Ferrara, riconfermato direttore artistico del Festival per il secondo quinquennio, Spoleto è tornata a essere il luogo nel quale ogni estate, da ogni parte del mondo, convergono le grandi arti della scena. Anche quest’anno sarà terreno d’incontro tra avanguardia e tradizione, rivoluzione e conservazione, nuove generazioni e mostri sacri, restando comunque fedele alla qualità e all’eccellenza delle proposte e aprendo i suoi confini a tutte le espressioni artistiche più interessanti dai palcoscenici del mondo. All’interno della programmazione quest’anno ci sarà spazio anche per concerti gratuiti: si comincia domenica 30 giugno, al Teatro Romano, dove si esibirà alle ore 20 l’orchestra del Conservatorio di musica “Santa Cecilia” con musiche di G. Verdi e B. Britten, dirige Silvia Massarelli. Sempre al Teatro Romano martedì 2 luglio, alle ore 21 sarà la volta del concerto della banda Guardia di Finanza, che presenterà musiche di Giuseppe Verdi, Richard Wagner, Pietro Mascagni. Inoltre dal 2 al 7 luglio alle ore 18 e dal 9 al 13 luglio alle ore 18 e alle ore 19 in diversi luoghi di Spoleto, solisti ed ensemble del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia proporranno repertori musicali di ogni tempo e genere. Info: www.festivaldispoleto.com

PREDICHE

Le opere di misericordia

Dal 29 giugno al 13 luglio tornano le Prediche in collaborazione tra il Festival e il Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione quest’anno dedicate alle Opere di Misericordia spirituali. La cura sarà sempre di Lucetta Scaraffia. Tutti gli incontri (ingresso libero) si terranno nella chiesa dei Santi Domenico e Francesco alle ore 17. Il primo appuntamento sarà il 29 giugno “Consigliare i dubbiosi” con mons. Rino Fisichella. Seguiranno il 30 giugno “Insegnare agli ignoranti”, suor Catherine Aubin; 5 luglio “Ammonire i peccatori”, mons. Matteo Maria Zuppi; 6 luglio “Consolare gli afflitti” card. Francesco Coccopalmerio; 7 luglio “Perdonare le offese” mons. Giancarlo M. Bregantini; 12 luglio “Sopportare pazientemente le persone moleste”, Prof. Gianluigi Pasquale; 13 luglio, “Pregare per i vivi e per i morti” mons. Renato Boccardo.

 

TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

 

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Il Festival ricomincia da 55 https://www.lavoce.it/il-festival-ricomincia-da-55/ Fri, 22 Jun 2012 11:30:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=11543 Un Festival risorto a nuova vita. Questo in sintesi lo spirito con il quale il Festival dei Due mondi di Spoleto si presenterà quest’anno al pubblico degli appassionati. Lo ha sottolineato in sede di presentazione nei giorni scorsi il presidente della Fondazione Spoleto Festival Giorgio Ferrara. Una manifestazione che, pur con molti anni sulle spalle – è giunta alla 55a edizione -, vuole continuare a stupire con spettacoli che guardano alla modernità e che cercheranno di avvicinare un nuovo pubblico.

Ricco e variegato il calendario degli eventi, con un programma che dal 29 giugno al 15 luglio si dipanerà tra arte, musica, teatro, danza e altro ancora.

In tutto verranno proposti 41 spettacoli e 109 aperture di sipario, due rassegne di cinema, un laboratorio teatrale, tre convegni, due concorsi, quattro premi, oltre a diversi eventi speciali e mostre d’arte. Quest’anno si è puntato di più sulla cultura, considerandola strumento privilegiato per uscire dalla crisi. Luoghi preposti agli spettacoli e ai vari appuntamenti saranno come sempre il teatro Caio Melisso, il Teatro romano, San Nicolò, e in definitiva l’intera città di Spoleto.

A inaugurare la manifestazione l’opera Il giro di vite, capolavoro di Benjamin Britten dal celebre racconto di Henry James, per la regia di Giorgio Ferrara e con l’orchestra Verdi di Milano, diretta per l’occasione dal maestro Jahannes Debus. Seguirà un nutrito gruppo di concerti, da quelli di Mezzogiorno ai Blitz musicali: oltre cento studenti del Conservatorio Morlacchi di Perugia suoneranno in vari luoghi della città, con concerti solistici, da camera e orchesteali.

Per la danza, il Teatro romano e dieci titoli. Si comincia con i solisti del Wiener Staatsballett e si continua con il Pacific Northwest Ballet (che dedica uno spettacolo a Twyla Tharp e un programma tutto moderno a William Forsythe).

Per la prosa, un allestimento di riguardo riporta a Spoleto Bob Wilson, questa volta presente con la Lulu di Frank Wedekind, ovvero la “tragedia dell’adolescenza”, affidata all’interpretazione dei sempre magnifici attori del Berliner Ensemble. Le musiche sono, a sorpresa, di Lou Reed.

C’è poi una commedia di Dmitry Krimov prodotta e interpretata da Mikhail Baryshnikov insieme ad Anna Syniakina, In Paris, che vien definita “un’incantevole storia d’amore sul tema della perdita”.

Spazio all’arte a palazzo Collicola con “Sculture in città tra memoria (1962) e presente (2012)”, dal 25 giugno al 28 ottobre, a cura di Gianluca Marziani. La kermesse si svolgerà sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del ministero degli Affari esteri, ed è promosso dal Mibac, insieme a Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Spoleto.

Le prediche sui sette vizi capitali

Tra gli eventi-novità del programma di quest’anno, le predicazioni su “I vizi capitali”: sette appuntamenti, tutti alle ore 17, a San Domenico con predicatori d’eccellenza, in collaborazione con il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione. I sette predicatori saranno, a partire da venerdì 29 giugno, mons. Rino Fisichella (La superbia), don Fabio Rosini (30 giugno – La gola), mons. Vincenzo Paglia (1° luglio – L’invidia), mons. Pierangelo Sequeri (6 luglio – L’accidia), card. Gianfranco Ravasi (7 luglio – La lussuria), Fr. Enzo Bianchi (8 luglio – L’ira), mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia (14 luglio – L’avarizia). Fino al 1900 – almeno al di fuori delle città – le prediche costituivano, oltre ad un appuntamento religioso, anche un’occasione di incontro mondano, una sorta di spettacolo in cui veniva coinvolta tutta la comunità. Il predicatore doveva parlare alla coscienza dei fedeli, risvegliarla, ma questo risultato si otteneva solo esercitando al meglio la capacità retorica di incatenare la loro attenzione. E la gente accorreva a sentirli. Il proposito è di far gustare di nuovo quell’emozione, portando la parola cristiana in contesti dove abitualmente non si sente.

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Spettacolo teatrale mariano a La Bruna https://www.lavoce.it/spettacolo-teatrale-mariano-a-la-bruna/ Thu, 02 Jun 2011 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=9417 Il 6 giugno Castel Ritaldi celebra la festa della Madonna della Bruna. Per l’occasione, quest’anno, l’oratorio “Gio&Greg” ha voluto ricreare il miracolo dipinto da Tiberio d’Assisi all’interno del santuario della frazione, mettendo in scena una rappresentazione teatrale in un unico atto dal titolo “Maria vuole essere venerata qui”. È così che, domenica 5 giugno, alle 21, in piazza Partigiani a La Bruna, ci sarà un breve concerto introduttivo con musiche di vario genere della banda di S. Cecilia di Castel Ritaldi, a cui seguirà, alle 21.30, lo spettacolo nel quale interverrà lo stesso complesso. Lunedì 6, poi, giorno della festa, alle 20.30, ci sarà la celebrazione eucaristica nel santuario della Madonna Bruna, presieduta dall’arcivescovo mons. Renato Boccardo e, al termine, la processione in onore della Vergine. La rappresentazione teatrale è sicuramente la novità della festa di quest’anno, ma non solo: rappresenta un punto importantissimo per l’oratorio, che riprende così a pieno la sua attività, dopo l’unione delle attività parrocchiali di Castel Ritaldi e Castel S. Giovanni, come ci racconta Romina Ciri, la regista dello spettacolo.“In Castel Ritaldi, dopo un periodo piuttosto critico, è ripartita l’attività dell’Oratorio che i ragazzi insieme con gli animatori, hanno voluto chiamarlo Oratorio ‘Gio&Greg’ ricordando così l’unità esistente tra le due parrocchia presenti nel paese: quella di San Gregorio in Nido e quella di San Giovanni Battista”. “In realtà – prosegue – le attività oratoriali sono ripartite in punta di piedi già da qualche mese dopo un periodo di stasi con il ‘pretesto’ di realizzare una rappresentazione teatrale sulla storia del miracolo della Madonna Bruna avvenuto oltre 500 anni fa. Da tempo infatti serpeggiava la volontà tra genitori e ragazzi di riavviare l’esperienza oratoriale e gli animatori non si sono fatti scappare questa allettante occasione. Così si sono rimboccati le maniche dialogando non solo con i diretti interessati ma anche con il contesto che li circonda. Con i primi hanno cercato innanzitutto di far sentire loro il mondo-oratorio personalizzando le strutture, scegliendo il nome ed il logo. Con il secondo hanno coinvolto nel progetto teatrale figura esterne della parrocchia, e non solo, che presentavano delle competenze tecniche necessarie alla realizzazione del progetto. Fin da subito l’oratorio ha espresso ciò che vuole essere: uno strumento e metodo per la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni; una comunità che educa all’integrazione tra fede e vita; un luogo aperto a tutte le persone; un soggetto che si relaziona e comunica con l’esterno nella comunità cristiana, nella rete sociale ed istituzionale del proprio territorio”. “Dai primi riscontri – conclude – l’impostazione è stata ben accolta. L’avventura oratoriale è una scommessa piena di insidie e faticosa, soprattutto nel mondo in cui stiamo vivendo, ma entusiasmante che vale la pena affrontare; si nutre di poche cose come un sorriso di incoraggiamento, l’unione tra i collaboratori, l’approccio spumeggiante dei giovani”.

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Teatro, oratorio e… ristorante https://www.lavoce.it/teatro-oratorio-e-ristorante/ Fri, 13 May 2011 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=9354 Era il 12 maggio 1931 quando venne ufficialmente aperto, dopo alcuni anni di proiezioni “abusive”, il cinema teatro “Don Bosco” di Gualdo Tadino, destinato a diventare – dopo la chiusura del teatro Talìa – l’unica sala cinematografica e teatrale della città, come del resto oggi, visto che il progetto di recupero dell’altro antico teatro gualdese è naufragato nel mare della burocrazia.

I festeggiamenti per l’80° anniversario sono iniziati proprio ieri, giovedì 12 maggio, nel teatro salesiano, con il concerto di pianoforte delle sorelle Alessandra e Donatella Carlotti. Questa sera, 13 maggio, invece, la proiezione in revival del film Titanic e sabato 14 e domenica 15, alle 21.15, la rappresentazione di Appuntamento d’amore, di e con Carlo Biscontini, accompagnato dalla Filodrammatica gualdese. Si continuerà, poi, con la proiezione di film pluripremiati: sabato 21 maggio, alle ore 21, La donna che canta Incendies e sabato 28 maggio, sempre alle 21, Somewhere.

E si arriverà, così, all’annuale convegno degli ex allievi, quest’anno sul tema “Il tempo delle scelte – La sfida educativa”, nell’ambito di un progetto nazionale realizzato in tutte le sale cinematografiche salesiane italiane. Le novità non finiscono qui. In una conferenza stampa convocata qualche giorno fa, il direttore dell’opera salesiana, don Nicola Cupaiolo, ha annunciato ai giornalisti che, senza attendere il finanziamento della fascia G degli edifici danneggiati dal sisma del ’97-98, i salesiani cominceranno ugualmente i lavori di rifacimento di gran parte del tetto dell’oratorio.

“Una spesa di non meno di 125.000 euro – ha osservato don Cupaiolo – per affrontare la quale sarà necessaria la collaborazione dei gualdesi di buona volontà”. Ma non solo spese ed austerità. Dall’inizio del mese di giugno, infatti, l’hotel Verde Soggiorno – la struttura ricettiva in cui è stato trasformato l’istituto – si arricchierà di un punto di ristoro, il ristorante “Il verde soggiorno”, aperto non solo agli ospiti dell’albergo, con tutto vantaggio per l’offerta ricettiva del territorio. “Un ristorante spazioso e di qualità in grado di diventare un punto di riferimento per le cerimonie di tutti i gualdesi, e non solo”. Tra l’altro, con la realizzazione di un’altra cucina, i gruppi ospitati nell’hotel potranno scegliere anche la formula “autogestione completa”, con una spesa del tutto irrisoria. Insomma: cinema, teatro, oratorio, albergo, ristorante. Che cosa volete di più?

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Salute mentale, facciamo il Punto https://www.lavoce.it/salute-mentale-facciamo-il-punto/ Fri, 29 Apr 2011 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=9342 Promuovere la conoscenza in senso positivo del grande tema della salute mentale è l’obiettivo della manifestazione “Punti impropri – Gli spazi della salute mentale” in corso di svolgimento a Perugia dal 6 fino all’8 maggio. Promotori della serie di appuntamenti sul tema, in collaborazione con il servizio pubblico, sono enti, associazioni, cooperative sociali, consorzi che operano nel settore: cooperative aderenti al consorzio Auriga, cooperativa Actl, Casaligha, Cultura lavoro, il Quadrifoglio, Cipss, la Goccia, la Rondine, il Cerchio, associazione Itaca, San Costanzo, il Forum del terzo settore e tante altre.

Il concetto di Punto improprio rappresenta il punto all’infinito dove le rette parallele si intersecano: per questo motivo gli organizzatori sostengono che basta costruire “punti impropri” nella città perché la ricchezza di risorse, saperi ed opportunità di una comunità possano incontrarsi e generare nuovi spazi di benessere mentale.

La manifestazione prevede infatti una serie di appuntamenti dislocati per l’intero centro storico di Perugia: in corso Vannucci la fotografia, alla Rocca paolina i mercati dell’artigianato, in piazza Italia la pittura, alla sala dei Notari i dibattiti e il cinema, al “Brecht” di San Sisto il teatro, la Grifonissima per lo sport, alla terrazza del Mercato l’editoria, alla Casa dell’associazionismo la musica. Nell’ambito dell’iniziativa è stato allestito il mercato dei prodotti artigianali realizzati all’interno dei servizi semiresidenziali e residenziali di salute mentale della Regione, uno spazio riservato alle associazioni del territorio, una mostra delle opere realizzate il giorno dell’apertura, esposizione dei libri dell’Associazione editori umbri inerenti il disagio mentale.

Come spiega Lorenzo Rieti, coordinatore generale della salute mentale della cooperativa sociale Asad: “Questa iniziativa vuole mostrare la serie di punti di contatto che formano la rete di persone e volontari, di cooperative e di persone che ci sono intorno alla salute mentale”. Favorire la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, per il pieno recupero della dignità delle persone, è uno dei capiscaldi di questo evento, che vuole portare a conoscenza della cittadinanza l’esperienza conseguita negli anni e maturata sui tavoli di lavoro condivisi con le associazioni.

Si tratta di esperienze e di realtà in cui l’utente esce dai confini della malattia per riappropriarsi della sua dignità di uomo. La rete regionale delle cooperative aderenti alla Lega delle cooperative e a Confcooperative, in un rinnovato impegno sociale, ed in collaborazione con il servizio pubblico, ha fortemente voluto un evento che coinvolgesse e convogliasse l’interesse positivo sulla salute mentale, che nasce dall’esperienza conseguita negli anni e maturata sui tavoli di lavoro condivisi con le associazioni, per valorizzare il patrimonio di conoscenze maturate dalle associazioni di familiari ed utenti, dalle società cooperative di tipo “A” e “B”, dalle scuole e dagli enti pubblici.

In trent’anni di storia si è costruito un patrimonio culturale ed umano da valorizzare, attraverso la forte sensibilizzazione ed il coinvolgimento della comunità, per contrastare il disagio che si annida e trova nutrimento negli spazi della solitudine e per favorire la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, per il pieno recupero della dignità delle persone. Il lavoro svolto fino a oggi dai promotori ha consentito di rinsaldare un patrimonio importante, sviluppato in epoca post-manicomiale, fatto di esperienze e di realtà in cui l’utente esce dai confini della malattia per riappropriarsi, grazie anche al lavoro, della sua dignità di uomo.

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È stata la Tenda di tutti https://www.lavoce.it/e-stata-la-tenda-di-tutti/ Thu, 27 May 2010 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=8489 Si è concluso domenica 23 maggio l’“evento” da tempo annunciato con qualche alone di mistero, ovvero la Tenda del Risorto, percorso religioso, spirituale, culturale dall’Ascensione alla Pentecoste, articolato, come già noto, in celebrazioni, occasioni di preghiera e meditazioni, canto delle lodi, dibattiti, riflessioni, testimonianze, concerti, iniziative musicali, spettacoli teatrali in prima visione… Oggi comunque senza esitazione va affermato che il luogo caratterizzante dell’evento trova identificazione in una semplice tenda di plastica quadrettata, trasparente, con un interno essenziale: un blocco di marmo sormontato dall’eucarestia e, dietro, l’altare, ai lati un crocefisso, un quadro, un gonfalone: una tenda montata tra il teatro Lyrick ed una adiacente struttura. È in questa tenda – con l’ingresso dominato da un fronzuto e stravagante albero dai quattro tronchi – che si sono raccolti, provenendo da ogni parte della diocesi, tanti fedeli ed anche alcuni distanti dalla fede o in cerca di fede, agnostici, “tiepidi” credenti: un fenomeno verificato nelle ore notturne di silenziosa adorazione, quando la Tenda appariva illuminata con discrezione da una serie di semplici globi. L’evento ha permesso l’approccio e l’approfondimento di varie tematiche. Quali concetti sono dunque emersi? La possibilità di uno sviluppo sostenibile attraverso l’uso di energie alternative in grado di ridurre le emissioni inquinanti abbassando la soglia della temperatura globale; la progressiva scarsità di acqua potabile e la sua assoluta mancanza per migliaia di uomini, lo spreco giornaliero di questo “oro bianco” che, come è stato rimarcato in un acceso intervento, non può essere soggetto a privatizzazione; la correlazione tra fede ed arte per rendere presente il Mistero, mostrare l’esistenza penetrata dallo Spirito santo, invitare alla redenzione che consente di conoscere l’unione tra Dio e mondo, ovvero il fondamento della creazione; l’economia di comunione secondo la teologia del lavoro espressa da Benedetto XVI nella Caritas in veritate; la ricomposizione tra lavoro, economia e socialità affinché ogni lavoratore trovi riconosciuta e rispettata la sua dignità; la crisi finanziaria-economica a livello globale quale proiezione di una forte carenza di valori. Ecco soltanto un cenno ad alcune problematiche trattate. Commossa la partecipazione che si è riscontrata nella celebrazione dedicata a malati e disabili presso la basilica di S. Maria degli Angeli. Parole che restano scolpite: l’idea di bellezza attualmente diffusa secondo un modello materialistico, che esalta l’aspetto fisico sacrificando l’interiorità, non corrisponde all’idea di bellezza integrale; concetto che suscita la tentazione di agganciare le parole al tema affrontato della bellezza cristologica. Senza ombra di retorica il ricordo del medico benefattore (peraltro compagno di scuola) Vittorio Trancanelli, prematuramente scomparso, dopo essersi speso, insieme a Lia, per il prossimo. Non sarebbe sufficiente una pagina intera per menzionare celebranti, animatori pastorali, relatori, moderatori, organizzatori preposti ai molteplici settori, uffici diocesani, parroci, sacerdoti, religiosi e religiose, movimenti, associazioni ed istituzioni ecclesiali, né vanno dimenticati i militanti delle Pro loco del comprensorio o i volontari addetti ai più umili servizi. Sarà possibile una riedizione di questa esperienza? La domanda è già stata girata al vescovo mons. Sorrentino. I partecipantiArduo appare un computo anche approssimativo di quanti hanno aderito all’evento Tenda del Risorto. In alcune circostanze la tenda plastificata non è riuscita a contenere i convenuti, che hanno assistito agli appuntamenti di vario tipo, anche dagli spazi esterni. Gremito il teatro Lyrick per gli spettacoli teatrali offerti in prima visione. Stracolma è apparsa la basilica di Santa Maria degli Angeli in occasione della celebrazione eucaristica dedicata a malati e disabili. Inseriti nella manifestazione vari movimenti come i focolari, carismatici, Cursillos, Comunione e liberazione; erano inoltre presenti il gruppo scout, le confraternite, l’Ac, le Acli e la Pro Civitate Christiana. Mons. Sorrentino: “La riuscitadell’evento supera ogni previsione” Mons. Sorrentino si presenta, al termine dell’evento Tenda del Risorto, stanco e provato, ma con un sorriso che lascia trapelare una grande soddisfazione: tanto ci incoraggia a trattenerlo mentre penetra il vocìo dei ragazzi – alcuni dei quali hanno in mattinata ricevuto la cresima – intrattenuti e divertiti ora dai giochi dei clown. Sta per prendere inizio per il Vescovo un altro impegno: l’incontro con le famiglie prima della conclusione che lo stesso mediterà in silenzio. Il Vescovo, coadiuvato da una schiera di collaboratori, è riuscito nell’intento: comunicare il Vangelo, rinnovare l’annuncio di Gesù e metterlo a contatto con la gente. Ma l’opera non si chiude con la Tenda del Risorto: lo stesso ne è ben consapevole. Ha avvertito preoccupazioni? Ecco la risposta: “Certamente, anche se nell’intimo percepivo la riuscita della manifestazione, ma non in tali proporzioni”. Tralasciando la simbologia biblica, come definirebbe l’iniziativa? “La proporrei – dichiara mons. Sorrentino – come comunione della realtà diocesana intorno al Cristo, un abbraccio a Cristo che ha esercitato una potente attrazione; occorre tornare alle radici convinti che fede e vita si intrecciano; le chiese, i nostri templi, che io ammiro, devono riacquistare l’agilità e la trasparenza di una tenda grazie a nuovi metodi e linguaggi”. Ha intenzione di ripetere l’esperienza? “Ho ricevuto molte istanze e insistenze – sottolinea il Vescovo -; mi ripropongo tuttavia di considerarle anche meditando sulla complessità della macchina organizzativa. Al momento esprimo gratitudine all’intera diocesi, anche per lo slancio verso il triennio della Parola che prevede la mia visita pastorale”. Padre Alex Zanotelli lancia la campagna in difesa del diritto universale all’acquaLa Tenda del Risorto ha ospitato padre Alex Zanotelli nell’incontro “Sora aqua e il futuro del mondo”. Il missionario comboniano, da tempo impegnato nella difesa dell’acqua come diritto per ogni vivente, partendo dalla Bibbia ha proposto una intensa e interessante analisi di quanto sta accadendo nel mondo, dove a 1,3 miliardi di persone che non hanno accesso all’acqua si contrappone la barbara privatizzazione delle risorse idriche che in un futuro, ormai prossimo, darà alle multinazionali dell’“oro blu” potere di vita e di morte sulle persone, in nome del profitto. Padre Zanotelli ha lanciato l’invito ai cristiani ad un impegno ancor più accorto nella salvaguardia di questa preziosa risorsa del creato. Citando la dura battaglia che si sta combattendo a Nocera Umbra, ha detto: “Vorrei lodare la bravissima gente di Boschetto, ed anche il parroco che suonava le campane quando arrivavano le ruspe ad effettuare gli scavi per ulteriori prelievi forzati. Ciò che avete fatto in difesa del Rio Fergia è bellissimo! Si tratta di un grande esempio di resistenza dal basso!”. La battaglia culturale in difesa dell’acqua si sta vincendo, ha detto; ora è necessario vincere quella politica e per questo ha parlato del referendum popolare che “dal basso” si sta promuovendo per abrogare la legge che va verso la privatizzazione dell’acqua nel nostro Paese. Ha concluso esortando tutti a seguire il sogno di Francesco affinché vinca la vita. Perché l’acqua è vita!

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Eolo, il vento della novità https://www.lavoce.it/eolo-il-vento-della-novita/ Fri, 21 Nov 2008 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=7131 Grandi novità dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cesi (alla periferia di Terni). Spira in fatti un vento nuovo, con Eolo che in questo caso non è il dio dei venti ritratto nella mitologia greca ma il nuovo giornalino promosso dalla parrocchia insieme alla Pro loco, cui saranno chiamati a collaborare anche tutte le altre associazioni e i gruppi. Si tratta di uno strumento di informazione che, a cadenza mensile, giungerà in tutte le case portando un pizzico di storia e cultura, e dove si potranno trovare gli appuntamenti che inviteranno a stare insieme.

Proprio lo spirito di unità è quello che ha mosso l’idea di questo notiziario comune, come spiega il parroco, don Davide Travagli. “In un paese così piccolo – afferma – in cui le persone sono sempre quelle, era inutile fare due fogli distinti. Il fatto che ci siano queste poche forze non rappresenta un limite bensì un’occasione per vivere un rapporto di qualità umana maggiore, spinti dal lavorare insieme. In un paese in cui di solito ci sono competizioni, Eolo dà la possibilità di un plus di unità”.

Il nome del giornale trae spunto dal fatto che sull’altura ternana sembra convergano i vari venti, da qui Eolo; che non è, però, l’unica novità. È stato inaugurato ufficialmente infatti, il 9 novembre, anche l’oratorio intitolato a Sant’Onofrio. “L’oratorio è il sogno con cui la nostra parrocchia vuole ridare speranza a chi sente nostalgia di quei valori evangelici per cui vale la pena di vivere”, è scritto sul volantino di presentazione. In questo progetto concreto ci sono tre fasi, che corrispondono a tre tipologie di spazio in cui tutti possono trovare collocazione, come afferma il parroco. C’è spazio per una prima fase di incontro (accoglienza), ovvero un luogo tutti i giorni “a porta aperta”, per accogliere, ascoltare, mettersi al fianco di ciascuno in una situazione informale. Per chi poi vuole fare qualcosa di più ci sono i laboratori che, attualmente, sono di musica, teatro, cinema e il doposcuola.

Infine, c’è la terza fase che si riconosce nel “cammino insieme dietro a Gesù”, ovvero l’esperienza della fede vissuta in gruppo e la catechesi. Qui, c’è distinzione per età, per ogni fascia c’è il proprio percorso da seguire, in maniera che risulti comprensibile: per bambini, ragazzi, giovani e adulti. “Si tratta di novità per Cesi – spiega don Davide – ma rappresentano anche i frutti di esperienze passate: a proporre ora sono i ragazzi, che avevano iniziato anni fa con il tentativo di mettere in scena lo spettacolo ‘Forza venite gente’ e altre iniziative”. Continua: “È importante puntare su tutto questo: mentre la società ci porta a concentrarci sull’io, i cristiani affermano ancora oggi la voglia e il coraggio di dire ‘noi’, di mettersi in discussione e formarsi. Fondamentale è anche il fatto che l’Oratorio rappresenta una famiglia di famiglie: non si può pensare di lavorare coi ragazzi se non ci sono i genitori a fare da ‘sponda’. Per avere un concreto aiuto nella formazione dei propri figli, i genitori, e non solo, sono chiamati a essere parte attiva del progetto di coeducazione, essendo presenti nella cosiddetta ‘camera dei potti’ (stanza delle attività dei figli)”.

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