social media Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/social-media/ Settimanale di informazione regionale Sat, 05 Feb 2022 18:54:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg social media Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/social-media/ 32 32 Fake news e fuga dai social https://www.lavoce.it/fake-news-e-fuga-dai-social/ Sat, 05 Feb 2022 18:54:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64859

Fa riflettere, e pure parecchio, che un italiano su cinque abbia abbandonato i social media nell’ultimo anno. Qualcuno l’ha definita un’autentica “fuga”, proprio perché il 22 per cento dei nostri connazionali nel 2021 non ha più frequentato almeno una tra le reti sociali nelle quali aveva aperto i suoi profili. Nella scelta di disconnettersi prevale il rifiuto di modelli frivoli e noiosi, e la stanchezza per le troppe fake news che lamenta almeno un internauta su quattro. Sono solo alcuni dei numeri in evidenza nel Digital consumer trends survey 2021 pubblicato da Deloitte.

Ciò che sono diventati i social media negli ultimi anni è davvero sotto gli occhi di tutti. Indagini, ricerche e rapporti - a livello nazionale e internazionale - non fanno altro che confermare la percezione che ciascuno di noi sperimenta ogni giorno, affacciandosi nel flusso incessante dei post che popolano le varie piattaforme. Come abbiamo già avuto modo di raccontare la scorsa settimana, presentando il messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, c’è una infodemia dilagante (una sempre più ampia “pandemia dell’informazione”) che ha bisogno di antidoti e anticorpi. Con estrema urgenza, per altro. Per questo il Santo Padre indica l’ascolto reciproco come possibile “vaccino” per contrastare il diffondersi del virus del parlarsi addosso, del ridicolizzare l’altro, dell’offesa gratuita e violenta, dell’imposizione del proprio punto di vista senza accendere un vero e fertile dialogo.

Rivolgendosi nei giorni scorsi al consorzio internazionale di media cattolici Catholic fact-checking , il Papa ha affermato che davanti al moltiplicarsi delle informazioni e al diffondersi di false notizie, in particolare sui vaccini anti-Covid, è necessario ricercare sempre la verità senza colpire chi le condivide, talvolta senza cognizione di causa. Il cristiano - altro grande insegnamento di Francesco - è contro le menzogne, ma sempre per le persone. Non bisogna dimenticare, avverte, la “distinzione tra le notizie e le persone”. Se è necessario contrastare le fake news , vanno sempre rispettate le persone che spesso inconsapevolmente vi aderiscono. Anche questo - per ogni credente e per i media cattolici - è autentico, complesso ma doveroso terreno di ‘missione’.

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Fa riflettere, e pure parecchio, che un italiano su cinque abbia abbandonato i social media nell’ultimo anno. Qualcuno l’ha definita un’autentica “fuga”, proprio perché il 22 per cento dei nostri connazionali nel 2021 non ha più frequentato almeno una tra le reti sociali nelle quali aveva aperto i suoi profili. Nella scelta di disconnettersi prevale il rifiuto di modelli frivoli e noiosi, e la stanchezza per le troppe fake news che lamenta almeno un internauta su quattro. Sono solo alcuni dei numeri in evidenza nel Digital consumer trends survey 2021 pubblicato da Deloitte.

Ciò che sono diventati i social media negli ultimi anni è davvero sotto gli occhi di tutti. Indagini, ricerche e rapporti - a livello nazionale e internazionale - non fanno altro che confermare la percezione che ciascuno di noi sperimenta ogni giorno, affacciandosi nel flusso incessante dei post che popolano le varie piattaforme. Come abbiamo già avuto modo di raccontare la scorsa settimana, presentando il messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, c’è una infodemia dilagante (una sempre più ampia “pandemia dell’informazione”) che ha bisogno di antidoti e anticorpi. Con estrema urgenza, per altro. Per questo il Santo Padre indica l’ascolto reciproco come possibile “vaccino” per contrastare il diffondersi del virus del parlarsi addosso, del ridicolizzare l’altro, dell’offesa gratuita e violenta, dell’imposizione del proprio punto di vista senza accendere un vero e fertile dialogo.

Rivolgendosi nei giorni scorsi al consorzio internazionale di media cattolici Catholic fact-checking , il Papa ha affermato che davanti al moltiplicarsi delle informazioni e al diffondersi di false notizie, in particolare sui vaccini anti-Covid, è necessario ricercare sempre la verità senza colpire chi le condivide, talvolta senza cognizione di causa. Il cristiano - altro grande insegnamento di Francesco - è contro le menzogne, ma sempre per le persone. Non bisogna dimenticare, avverte, la “distinzione tra le notizie e le persone”. Se è necessario contrastare le fake news , vanno sempre rispettate le persone che spesso inconsapevolmente vi aderiscono. Anche questo - per ogni credente e per i media cattolici - è autentico, complesso ma doveroso terreno di ‘missione’.

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Buone vacanze con “dieta digitale” https://www.lavoce.it/buone-vacanze-con-dieta-digitale/ Wed, 04 Aug 2021 14:34:26 +0000 https://www.lavoce.it/?p=61629

Nella calura estiva della nostra redazione, come accadeva un po’ in tutti i mezzi di comunicazione, quello a cavallo tra luglio e agosto di solito era un periodo abbastanza tranquillo. Tanto da rendere spesso difficile il reperimento di notizie, storie o approfondimenti da sottoporre all’attenzione dei nostri lettori. Stavolta, ma in parte già nel 2020, non è così.

Bombardati dalle notizie

In questi giorni e in queste ore, siamo “bombardati” dalle notizie, belle e brutte. Lo spettro di una quarta ondata di Covid, le polemiche sui vaccini, l’Italia e il mondo intero divisi fra incendi e alluvioni, gioia e lacrime per i successi e le sconfitte sportive, la cronaca bianca e nera che non finisce mai di stupirci. A volte, sembriamo quasi dei fuscelli in balia di una vera e propria “alluvione”, prodotta da quello tsunami di dati e informazioni che sta sommergendo il nostro mondo. E le nostre vite.

Il sovraccarico delle informazioni

Studi e ricerche sui mass media - specie quelli digitali - arrivano a identificare in maniera assai nitida questo “sovraccarico informativo”  (information overload) che provoca nella persona una polarizzazione delle emozioni, la povertà di attenzione, l’aumento di iperattività, transitorietà, incertezza e una crescente difficoltà a riconoscere il vero dal falso. I meccanismi perversi della post-verità (nell’assimilazione di una notizia, sensazioni ed emozioni contano più dell’accertamento dei fatti) e delle echo chambers (camere di risonanza dove trovo individui con le mie stesse opinioni e, quindi, evito il confronto con chi la pensa in modo diverso) ci fanno capire come l’emotività possa dominare sempre più sulla razionalità, in una società ormai così “liquida” da essere incapace di fissare punti fermi e valori.

Il "vampirismo" dei social media

Una sorta di “bulimia digitale” che tira in ballo un altro rischio ipotizzato dai ricercatori: il cosiddetto “vampirismo” dei social media. Il sovraccarico dei contenuti (confezionati sempre più su misura per ciascuno di noi) consuma tempo e attenzione, ci induce a fare scelte senza razionalità e riflessione, fino a farci perdere l’abitudine a decidere e a formare un nostro pensiero autonomo.

Chiudiamo lo smartphone

Arrivo al punto. Nel chiudere l’ultimo numero de La Voce prima della nostra pausa estiva, vogliamo augurarvi di trovare tempo per voi, per amici e familiari, per le vostre passioni, per nutrire e ristorare anima e corpo, per la relazione e la condivisione. Quelle vere. Senza la preoccupazione di rimanere disconnessi, in assenza di campo e linea dati, lontani da una community digitale che spesso mostra tanti liker e follower, ma che non di rado nasconde solitudini inimmaginabili. Chiudiamo lo smartphone ogni tanto, aprendo la mente e il cuore. Buone vacanze!

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Nella calura estiva della nostra redazione, come accadeva un po’ in tutti i mezzi di comunicazione, quello a cavallo tra luglio e agosto di solito era un periodo abbastanza tranquillo. Tanto da rendere spesso difficile il reperimento di notizie, storie o approfondimenti da sottoporre all’attenzione dei nostri lettori. Stavolta, ma in parte già nel 2020, non è così.

Bombardati dalle notizie

In questi giorni e in queste ore, siamo “bombardati” dalle notizie, belle e brutte. Lo spettro di una quarta ondata di Covid, le polemiche sui vaccini, l’Italia e il mondo intero divisi fra incendi e alluvioni, gioia e lacrime per i successi e le sconfitte sportive, la cronaca bianca e nera che non finisce mai di stupirci. A volte, sembriamo quasi dei fuscelli in balia di una vera e propria “alluvione”, prodotta da quello tsunami di dati e informazioni che sta sommergendo il nostro mondo. E le nostre vite.

Il sovraccarico delle informazioni

Studi e ricerche sui mass media - specie quelli digitali - arrivano a identificare in maniera assai nitida questo “sovraccarico informativo”  (information overload) che provoca nella persona una polarizzazione delle emozioni, la povertà di attenzione, l’aumento di iperattività, transitorietà, incertezza e una crescente difficoltà a riconoscere il vero dal falso. I meccanismi perversi della post-verità (nell’assimilazione di una notizia, sensazioni ed emozioni contano più dell’accertamento dei fatti) e delle echo chambers (camere di risonanza dove trovo individui con le mie stesse opinioni e, quindi, evito il confronto con chi la pensa in modo diverso) ci fanno capire come l’emotività possa dominare sempre più sulla razionalità, in una società ormai così “liquida” da essere incapace di fissare punti fermi e valori.

Il "vampirismo" dei social media

Una sorta di “bulimia digitale” che tira in ballo un altro rischio ipotizzato dai ricercatori: il cosiddetto “vampirismo” dei social media. Il sovraccarico dei contenuti (confezionati sempre più su misura per ciascuno di noi) consuma tempo e attenzione, ci induce a fare scelte senza razionalità e riflessione, fino a farci perdere l’abitudine a decidere e a formare un nostro pensiero autonomo.

Chiudiamo lo smartphone

Arrivo al punto. Nel chiudere l’ultimo numero de La Voce prima della nostra pausa estiva, vogliamo augurarvi di trovare tempo per voi, per amici e familiari, per le vostre passioni, per nutrire e ristorare anima e corpo, per la relazione e la condivisione. Quelle vere. Senza la preoccupazione di rimanere disconnessi, in assenza di campo e linea dati, lontani da una community digitale che spesso mostra tanti liker e follower, ma che non di rado nasconde solitudini inimmaginabili. Chiudiamo lo smartphone ogni tanto, aprendo la mente e il cuore. Buone vacanze!

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