Sinodo della Chiesa italiana Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/sinodo-della-chiesa-italiana/ Settimanale di informazione regionale Wed, 20 Nov 2024 15:00:54 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Sinodo della Chiesa italiana Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/sinodo-della-chiesa-italiana/ 32 32 Il Sinodo tiene aperti gli occhi https://www.lavoce.it/il-sinodo-tiene-aperti-gli-occhi/ https://www.lavoce.it/il-sinodo-tiene-aperti-gli-occhi/#respond Wed, 20 Nov 2024 15:00:54 +0000 https://www.lavoce.it/?p=78591 I sinodali seduti ai tavoli all'interno della basilica di San palo fuori le mura

Dire che Sinodo è innanzitutto “cammino” non è una banalità, soprattutto se si comprende la fatica di tenere ciascuno il passo dell’altro per procedere con un’andatura armonica, che rispetti la fatica dell’altro senza concentrarsi esclusivamente sulla propria. Significa abbandonare il sogno e il desiderio di mete personali per scrutare piuttosto l’orizzonte come bene comune.

L’Assemblea sinodale che si è realizzata nei giorni scorsi nella basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma è stata sì fortemente voluta, proposta e sospinta da Papa Francesco, ma è stata suggerita soprattutto dallo Spirito e generata dalla Storia. La scelta del luogo in cui avvenne il primo annuncio “giovanneo” diceva con tutta chiarezza che ci si poneva in continuità con quella primavera del Concilio il cui spirito attende ancora d’essere metabolizzato dalle Chiese locali.

D’altra parte non si possono più chiudere gli occhi di fronte al futuro disegnato dalla proiezione sociologica e statistica che parla di chiese, seminari e conventi che si svuotano. Nello stesso tempo – ha rilevato mons. Erio Castellucci in apertura - “per la scienza statistica una visita all’ammalato o un dialogo anche occasionale con un adolescente o l’accoglienza di un povero non ha rilevanza, a differenza delle percentuali dei praticanti o di chi si sposa in Chiesa o del numero dei seminaristi”.

Quindi l’evento-Sinodo è un ascolto dello Spirito santo e della Storia, e uno sguardo attento al bene e ai segni di speranza che sono enormemente di più di quelli che possiamo conoscere e immaginare. È questo che ha segnato la rotta dell’Assemblea sinodale, in cui è sembrato che i delegati delle Chiese si siano scrollati di dosso le preoccupazioni inutili e superflue, oltre che banali e inconcludenti, del politicamente/ecclesiasticamente corretto per risvegliare piuttosto la parresìa di chi sa di non avere nulla da perdere e tutto da guadagnare.

In questo si è respirata la profezia cui ha fatto riferimento esplicito Papa Francesco nel suo messaggio all’Assemblea: “I profeti vivono nel tempo - ha detto - , leggendolo con lo sguardo della fede, illuminato dalla Parola di Dio. Si tratta dunque di tradurre in scelte e decisioni evangeliche quanto raccolto in questi anni. E questo lo si fa nella docilità allo Spirito”.

Il mandato pertanto era a ricercare la concretezza della profezia che “è la capacità di declinare quello che del cristianesimo ‘fa la differenza’ nella cultura in cui esso è chiamato a vivere, non in un contesto ideale astorico e atemporale. La missione diventa cultura quando un’esperienza si presenta ragionevole e praticabile anche per gli altri. Qui sta la forza della profezia” (mons. Castellucci). Una profezia di popolo che è il carattere stesso della Pentecoste, che non fu un atto di singoli, dal momento che “tutti” sentivano gli apostoli parlare la propria lingua.

In questo senso sono preziose le scelte concrete rilanciate dai 100 tavoli dell’Assemblea per riformare la Chiesa nella sua capacità di comunicare, di educare all’iniziazione cristiana, di costruire la pace e la nonviolenza, di abbracciare il dialogo come cifra della relazione, di nuova corresponsabilità nelle scelte da operare, di revisione delle strutture di partecipazione, solo per fare alcuni esempi.

Temi che hanno originato proposte molte concrete che, se non vengono edulcorate da una sintesi atrofizzata dalla paura del nuovo, possono riuscire a cambiare il volto della comunità cristiana che assume lo stile della missione come battito del proprio cuore.

]]>
I sinodali seduti ai tavoli all'interno della basilica di San palo fuori le mura

Dire che Sinodo è innanzitutto “cammino” non è una banalità, soprattutto se si comprende la fatica di tenere ciascuno il passo dell’altro per procedere con un’andatura armonica, che rispetti la fatica dell’altro senza concentrarsi esclusivamente sulla propria. Significa abbandonare il sogno e il desiderio di mete personali per scrutare piuttosto l’orizzonte come bene comune.

L’Assemblea sinodale che si è realizzata nei giorni scorsi nella basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma è stata sì fortemente voluta, proposta e sospinta da Papa Francesco, ma è stata suggerita soprattutto dallo Spirito e generata dalla Storia. La scelta del luogo in cui avvenne il primo annuncio “giovanneo” diceva con tutta chiarezza che ci si poneva in continuità con quella primavera del Concilio il cui spirito attende ancora d’essere metabolizzato dalle Chiese locali.

D’altra parte non si possono più chiudere gli occhi di fronte al futuro disegnato dalla proiezione sociologica e statistica che parla di chiese, seminari e conventi che si svuotano. Nello stesso tempo – ha rilevato mons. Erio Castellucci in apertura - “per la scienza statistica una visita all’ammalato o un dialogo anche occasionale con un adolescente o l’accoglienza di un povero non ha rilevanza, a differenza delle percentuali dei praticanti o di chi si sposa in Chiesa o del numero dei seminaristi”.

Quindi l’evento-Sinodo è un ascolto dello Spirito santo e della Storia, e uno sguardo attento al bene e ai segni di speranza che sono enormemente di più di quelli che possiamo conoscere e immaginare. È questo che ha segnato la rotta dell’Assemblea sinodale, in cui è sembrato che i delegati delle Chiese si siano scrollati di dosso le preoccupazioni inutili e superflue, oltre che banali e inconcludenti, del politicamente/ecclesiasticamente corretto per risvegliare piuttosto la parresìa di chi sa di non avere nulla da perdere e tutto da guadagnare.

In questo si è respirata la profezia cui ha fatto riferimento esplicito Papa Francesco nel suo messaggio all’Assemblea: “I profeti vivono nel tempo - ha detto - , leggendolo con lo sguardo della fede, illuminato dalla Parola di Dio. Si tratta dunque di tradurre in scelte e decisioni evangeliche quanto raccolto in questi anni. E questo lo si fa nella docilità allo Spirito”.

Il mandato pertanto era a ricercare la concretezza della profezia che “è la capacità di declinare quello che del cristianesimo ‘fa la differenza’ nella cultura in cui esso è chiamato a vivere, non in un contesto ideale astorico e atemporale. La missione diventa cultura quando un’esperienza si presenta ragionevole e praticabile anche per gli altri. Qui sta la forza della profezia” (mons. Castellucci). Una profezia di popolo che è il carattere stesso della Pentecoste, che non fu un atto di singoli, dal momento che “tutti” sentivano gli apostoli parlare la propria lingua.

In questo senso sono preziose le scelte concrete rilanciate dai 100 tavoli dell’Assemblea per riformare la Chiesa nella sua capacità di comunicare, di educare all’iniziazione cristiana, di costruire la pace e la nonviolenza, di abbracciare il dialogo come cifra della relazione, di nuova corresponsabilità nelle scelte da operare, di revisione delle strutture di partecipazione, solo per fare alcuni esempi.

Temi che hanno originato proposte molte concrete che, se non vengono edulcorate da una sintesi atrofizzata dalla paura del nuovo, possono riuscire a cambiare il volto della comunità cristiana che assume lo stile della missione come battito del proprio cuore.

]]>
https://www.lavoce.it/il-sinodo-tiene-aperti-gli-occhi/feed/ 0
Cammino sinodale: in ascolto dei vicini e dei lontani, anche via web https://www.lavoce.it/cammino-sinodale-in-ascolto-dei-vicini-e-dei-lontani-anche-via-web/ Thu, 10 Feb 2022 13:51:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64906 cammino sinodale

La Chiesa eugubina entra nel vivo dell’ascolto, primo segmento della fase iniziale del cammino sinodale, quella narrativa. E lo fa avvicinando le persone e ascoltandole anche con gli strumenti della moderna tecnologia. Tutto in vista del Sinodo dei Vescovi previsto per ottobre 2023 e, in parallelo, con il percorso sulla sinodalità che sta facendo la stessa Chiesa italiana. Papa Francesco ha chiesto che ogni diocesi del mondo si metta in ascolto di tutti i suoi figli, sostenendo come l’ascolto reciproco sia un’autentica esperienza di discernimento della voce dello Spirito Santo. Un ascolto che coinvolge il popolo di Dio, specialmente coloro che si trovano ai margini o si sentono esclusi dalla vita della Chiesa, i cattolici che praticano raramente o non praticano mai la loro fede, come specifica l’introduzione al vademecum in preparazione al Sinodo.
"La fase di ascolto della nostra diocesi -spiega don Francesco Menichetti, referente della segreteria diocesana per il Sinodo- coinvolgerà parrocchie, movimenti, ordini religiosi ma anche studenti, bambini, famiglie, anziani.
Tutti potranno essere ascoltati. Se in questa fase di pandemia le occasioni di incontro sono notevolmente ridotte, allora il web, ci viene in aiuto".
Sul sito della Chiesa eugubina, all’indirizzo www.diocesigubbio.it/camminosinodale,  chiunque può sentirsi parte di questa consultazione sinodale, compilando i form online che sono disponibili.
"Chiunque desidera prendere parte a questo processo di ascolto e rinnovamento -aggiunge don Francesco- può essere protagonista. La segreteria diocesana ha predisposto strumenti semplici per poter diffondere l’ascolto sia ad intra, ovvero tra coloro che si sentono parte della comunità cristiana, sia ad extra, cioè coloro che hanno smarrito il senso di appartenenza. Iniziamo dai più piccoli ai quali chiediamo di disegnare la Chiesa che sognano: con quali materiali sarebbe costruita, quali colori, cosa ci dovrebbe essere dentro per sentirla bella e accogliente".
Per i ragazzi più grandi sono due le modalità: potranno scrivere una lettera a Papa Francesco per consigliarlo su come rendere la Chiesa casa di tutti, oppure rispondere a brevi domande come L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. Ti senti ascoltato dalla Chiesa?.
Anche le famiglie potranno rispondere ed esprimere la loro visione di Chiesa attraverso un form online oppure lasciando un vocale nella vocal box, al numero del Sinodo che si trova sempre nella sezione apposita del sito diocesano.
"Ascoltare tutti è la parola chiave -continua Menichetti- e l’esperienza da promuovere in questo tempo di Grazia. Più persone parteciperanno maggiore sarà la gioia. Sentiamoci parte di un processo di rinnovamento delle mentalità e strutture ecclesiali per vivere la chiamata di Dio e la Chiesa con rinnovato entusiasmo, a servizio del dialogo di Dio con l’umanità. Il Sinodo ci offre la possibilità di rinnovare il nostro essere Chiesa, attraverso un metodo di ascolto profondo delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini del nostro tempo, come riporta la costituzione pastorale Gaudium et Spes.
La sinodalità come metodo presuppone coraggio e onestà, verità e carità, apertura alla conversione e al cambiamento, cercando di sviluppare -conclude don Francesco- un nuovo modo di sentirsi ed essere Chiesa nel nostro tempo".
]]>
cammino sinodale

La Chiesa eugubina entra nel vivo dell’ascolto, primo segmento della fase iniziale del cammino sinodale, quella narrativa. E lo fa avvicinando le persone e ascoltandole anche con gli strumenti della moderna tecnologia. Tutto in vista del Sinodo dei Vescovi previsto per ottobre 2023 e, in parallelo, con il percorso sulla sinodalità che sta facendo la stessa Chiesa italiana. Papa Francesco ha chiesto che ogni diocesi del mondo si metta in ascolto di tutti i suoi figli, sostenendo come l’ascolto reciproco sia un’autentica esperienza di discernimento della voce dello Spirito Santo. Un ascolto che coinvolge il popolo di Dio, specialmente coloro che si trovano ai margini o si sentono esclusi dalla vita della Chiesa, i cattolici che praticano raramente o non praticano mai la loro fede, come specifica l’introduzione al vademecum in preparazione al Sinodo.
"La fase di ascolto della nostra diocesi -spiega don Francesco Menichetti, referente della segreteria diocesana per il Sinodo- coinvolgerà parrocchie, movimenti, ordini religiosi ma anche studenti, bambini, famiglie, anziani.
Tutti potranno essere ascoltati. Se in questa fase di pandemia le occasioni di incontro sono notevolmente ridotte, allora il web, ci viene in aiuto".
Sul sito della Chiesa eugubina, all’indirizzo www.diocesigubbio.it/camminosinodale,  chiunque può sentirsi parte di questa consultazione sinodale, compilando i form online che sono disponibili.
"Chiunque desidera prendere parte a questo processo di ascolto e rinnovamento -aggiunge don Francesco- può essere protagonista. La segreteria diocesana ha predisposto strumenti semplici per poter diffondere l’ascolto sia ad intra, ovvero tra coloro che si sentono parte della comunità cristiana, sia ad extra, cioè coloro che hanno smarrito il senso di appartenenza. Iniziamo dai più piccoli ai quali chiediamo di disegnare la Chiesa che sognano: con quali materiali sarebbe costruita, quali colori, cosa ci dovrebbe essere dentro per sentirla bella e accogliente".
Per i ragazzi più grandi sono due le modalità: potranno scrivere una lettera a Papa Francesco per consigliarlo su come rendere la Chiesa casa di tutti, oppure rispondere a brevi domande come L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. Ti senti ascoltato dalla Chiesa?.
Anche le famiglie potranno rispondere ed esprimere la loro visione di Chiesa attraverso un form online oppure lasciando un vocale nella vocal box, al numero del Sinodo che si trova sempre nella sezione apposita del sito diocesano.
"Ascoltare tutti è la parola chiave -continua Menichetti- e l’esperienza da promuovere in questo tempo di Grazia. Più persone parteciperanno maggiore sarà la gioia. Sentiamoci parte di un processo di rinnovamento delle mentalità e strutture ecclesiali per vivere la chiamata di Dio e la Chiesa con rinnovato entusiasmo, a servizio del dialogo di Dio con l’umanità. Il Sinodo ci offre la possibilità di rinnovare il nostro essere Chiesa, attraverso un metodo di ascolto profondo delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini del nostro tempo, come riporta la costituzione pastorale Gaudium et Spes.
La sinodalità come metodo presuppone coraggio e onestà, verità e carità, apertura alla conversione e al cambiamento, cercando di sviluppare -conclude don Francesco- un nuovo modo di sentirsi ed essere Chiesa nel nostro tempo".
]]>
Lettera del cardinale Bassetti alla comunità diocesana dedicata al Cammino sinodale https://www.lavoce.it/lettera-del-cardinale-bassetti-alla-comunita-diocesana-dedicata-al-cammino-sinodale/ Sat, 15 Jan 2022 11:10:36 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64522 lettera bassetti

 "Vorrei, per tutti coloro che, docili allo Spirito, si sono posti in un cammino sinodale, ripresentare tre parole espresse da Papa Francesco nell’incontro di Firenze del 2015: umiltà, disinteresse, beatitudine".

È quanto scrive il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nella sua lettera di inizio 2022 alla comunità diocesana dedicata al Cammino sinodale della Chiesa italiana, a partire dalle sue 227 diocesi, consultabile integralmente sul sito: www.diocesi.perugia.it .

Una Chiesa pienamente credibile

"Certamente, una Chiesa che presenta questi tratti di umiltà, disinteresse, beatitudine - scrive il cardinale nella lettera- è una Chiesa che sa riconoscere l’azione di Dio, nei suoi confronti e nei confronti del mondo, attraverso la vita quotidiana della gente. Una chiesa che non si chiude, che offre ospitalità a tutti, rendendo presente il vangelo di Cristo, è pienamente credibile. Il Vangelo perciò deve diventare una presenza che abita la vita degli uomini, una presenza sempre nuova perché non può esistere condizione umana che non possa essere toccata dalla Parola di Dio. Solo una tale presenza, semplice, ma concreta, in mezzo agli uomini e alle donne e in seno alla società sfiduciata, apatica e delusa, quale è quella in cui viviamo, potrà essere una forza rigeneratrice.

Una Chiesa che accoglie Gesù, dice il Papa, è una chiesa che sperimenta, vive e annuncia, con la sua testimonianza, lo spirito delle Beatitudini. Ma per testimoniare occorre vedere e ascoltare, e l’ascolto è molto più che udire e sentire. Ascoltando gli altri, tutti abbiamo molto da imparare. Dice il Papa: Popolo fedele, Collegio Episcopale, Vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri, e tutti in ascolto dello Spirito Santo, lo spirito della verità, per conoscere ciò che Egli dice alle chiese.

Il Signore, per primo, dà l’esempio

"Mettiamoci all’opera, con coraggio, fiducia e tanta gioia, perché è il Signore che per primo ci dà l’esempio, la forza e il coraggio per intraprendere questo cammino, che è l’esatto contrario di tutte le chiusure e gli egoismi, che anche la diffusione del Covid ha alimentato".

Il cammino dal basso

"Fratelli e figli, amati nel Signore -prosegue nella lettera il presule- il mio episcopato sta per concludersi, ma per quel po’ che mi resta, assieme al vescovo ausiliare monsignor Marco e tutti voi, voglio continuare a camminare con questa nostra chiesa perusina-pievese e condividere le tappe del cammino sinodale dal basso, come ci ha chiesto Papa Francesco".

Nella lettera l’invito del pastore Bassetti

 "È però importante ricordare -conclude il cardinale- che nella vita cristiana per camminare un po’, occorre molto pregare. A questo vi invito con la sollecitudine di vostro pastore".

]]>
lettera bassetti

 "Vorrei, per tutti coloro che, docili allo Spirito, si sono posti in un cammino sinodale, ripresentare tre parole espresse da Papa Francesco nell’incontro di Firenze del 2015: umiltà, disinteresse, beatitudine".

È quanto scrive il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nella sua lettera di inizio 2022 alla comunità diocesana dedicata al Cammino sinodale della Chiesa italiana, a partire dalle sue 227 diocesi, consultabile integralmente sul sito: www.diocesi.perugia.it .

Una Chiesa pienamente credibile

"Certamente, una Chiesa che presenta questi tratti di umiltà, disinteresse, beatitudine - scrive il cardinale nella lettera- è una Chiesa che sa riconoscere l’azione di Dio, nei suoi confronti e nei confronti del mondo, attraverso la vita quotidiana della gente. Una chiesa che non si chiude, che offre ospitalità a tutti, rendendo presente il vangelo di Cristo, è pienamente credibile. Il Vangelo perciò deve diventare una presenza che abita la vita degli uomini, una presenza sempre nuova perché non può esistere condizione umana che non possa essere toccata dalla Parola di Dio. Solo una tale presenza, semplice, ma concreta, in mezzo agli uomini e alle donne e in seno alla società sfiduciata, apatica e delusa, quale è quella in cui viviamo, potrà essere una forza rigeneratrice.

Una Chiesa che accoglie Gesù, dice il Papa, è una chiesa che sperimenta, vive e annuncia, con la sua testimonianza, lo spirito delle Beatitudini. Ma per testimoniare occorre vedere e ascoltare, e l’ascolto è molto più che udire e sentire. Ascoltando gli altri, tutti abbiamo molto da imparare. Dice il Papa: Popolo fedele, Collegio Episcopale, Vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri, e tutti in ascolto dello Spirito Santo, lo spirito della verità, per conoscere ciò che Egli dice alle chiese.

Il Signore, per primo, dà l’esempio

"Mettiamoci all’opera, con coraggio, fiducia e tanta gioia, perché è il Signore che per primo ci dà l’esempio, la forza e il coraggio per intraprendere questo cammino, che è l’esatto contrario di tutte le chiusure e gli egoismi, che anche la diffusione del Covid ha alimentato".

Il cammino dal basso

"Fratelli e figli, amati nel Signore -prosegue nella lettera il presule- il mio episcopato sta per concludersi, ma per quel po’ che mi resta, assieme al vescovo ausiliare monsignor Marco e tutti voi, voglio continuare a camminare con questa nostra chiesa perusina-pievese e condividere le tappe del cammino sinodale dal basso, come ci ha chiesto Papa Francesco".

Nella lettera l’invito del pastore Bassetti

 "È però importante ricordare -conclude il cardinale- che nella vita cristiana per camminare un po’, occorre molto pregare. A questo vi invito con la sollecitudine di vostro pastore".

]]>
Assemblea diocesana della Chiesa di Spoleto-Norcia domenica 17 ottobre https://www.lavoce.it/assemblea-diocesana-della-chiesa-di-spoleto-norcia-domenica-17-ottobre/ Fri, 15 Oct 2021 11:28:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62747 assemblea diocesana

Con l'Assemblea diocesana, domenica 17 ottobre nella Basilica Cattedrale di Spoleto (dalle ore 15.30) la Chiesa di Spoleto-Norcia celebra l’avvio dell’anno pastorale 2021-2022 sul tema Chiesa di Cristo. Chiesa per il mondo. Dopo l’accoglienza dei partecipanti, ci sarà l’intervento di don Vito Stramaccia parroco di Montefalco e vicario episcopale per una pastorale missionaria e poi la Messa presieduta dall’Arcivescovo.

L’Assemblea diocesana di quest’anno ha un rilievo particolare: si avvia il percorso sinodale della Chiesa italiana, si apre la seconda Visita pastorale di monsignor Renato Boccardo alla diocesi di Spoleto-Norcia e il Presule consegnerà a presbiteri e fedeli la nuova Lettera pastorale che porta lo stesso titolo dell’assemblea, Chiesa di Cristo. Chiesa per il mondo.

"Mentre stiamo uscendo (lo speriamo tutti!) -afferma l’Arcivescovo- dal periodo difficile della pandemia, vogliamo riprendere, con le dovute precauzioni ma con altrettanta passione e generosità, il nostro cammino comunitario sulle strade del Vangelo e la missione ecclesiale di evangelizzazione e testimonianza. La Chiesa italiana celebra negli anni 2021-2025 un Cammino sinodale, fatto di ascolto, ricerca e proposte: invito tutti a partecipare di persona a questo evento che rinsalda la nostra comunione e manifesta la nostra appartenenza alla Chiesa locale".

Sull’avvio della seconda Visita pastorale monsignor Boccardo dice

"Memore e ancora ammirato dall’autentico tempo di grazia costituito dalla Visita pastorale che ho compiuto negli anni 2021-2014, a partire dalla festa di San Ponziano 2022 intendo riprendere il bastone del pellegrino per incontrare nuovamente tutte le comunità, con il proposito di seguire i passi di Gesù, pastore e custode delle nostre anime".

Il pellegrinaggio del Vescovo alle diverse Pievanie della diocesi è il primo momento del Cammino sinodale, quello dell’ascolto. Ma sarà anche una preparazione diretta all’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale di Spoleto, da ottobre 2022 a ottobre 2023: un anno di diverse iniziative pastorali, culturali e artistiche.

"Sarà l’occasione -spiega monsignor Boccardo- per ripercorrerne la storia non come erudito ricordo di fatti e personaggi né come rievocazione di presunte passate glorie, ma come riflessione spirituale su quello che stiamo stati, su quello che siamo e su quello che siamo chiamati ad essere per edificare la nostra Chiesa locale con una vita santa e con scelte individuali e collettive conformi al Vangelo".

Un altro percorso nella prospettiva dell’anno sinodale dedicato all’ascolto che la Diocesi di Spoleto-Norcia propone è quello di educarsi a discernere la voce di Dio e la voce degli uomini nel rumore e nella confusione nei quali sono immerse le nostre giornate. A tal fine, monsignor Boccardo ha pensato di aprire gli incontri mensili del clero anche a quei laici che ne hanno la possibilità. Questi incontri (a Cannaiola di Trevi, dalle ore 10, 21 ottobre, il 4 novembre e 2 dicembre; 2 febbraio, 24 marzo e 12 maggio prossimi) saranno tenuti da suor Katia Roncalli, Responsabile della Fraternità Evangelii gaudium, e avranno come tema L’arte del discernimento. Per ricominciare nella vita spirituale.

]]>
assemblea diocesana

Con l'Assemblea diocesana, domenica 17 ottobre nella Basilica Cattedrale di Spoleto (dalle ore 15.30) la Chiesa di Spoleto-Norcia celebra l’avvio dell’anno pastorale 2021-2022 sul tema Chiesa di Cristo. Chiesa per il mondo. Dopo l’accoglienza dei partecipanti, ci sarà l’intervento di don Vito Stramaccia parroco di Montefalco e vicario episcopale per una pastorale missionaria e poi la Messa presieduta dall’Arcivescovo.

L’Assemblea diocesana di quest’anno ha un rilievo particolare: si avvia il percorso sinodale della Chiesa italiana, si apre la seconda Visita pastorale di monsignor Renato Boccardo alla diocesi di Spoleto-Norcia e il Presule consegnerà a presbiteri e fedeli la nuova Lettera pastorale che porta lo stesso titolo dell’assemblea, Chiesa di Cristo. Chiesa per il mondo.

"Mentre stiamo uscendo (lo speriamo tutti!) -afferma l’Arcivescovo- dal periodo difficile della pandemia, vogliamo riprendere, con le dovute precauzioni ma con altrettanta passione e generosità, il nostro cammino comunitario sulle strade del Vangelo e la missione ecclesiale di evangelizzazione e testimonianza. La Chiesa italiana celebra negli anni 2021-2025 un Cammino sinodale, fatto di ascolto, ricerca e proposte: invito tutti a partecipare di persona a questo evento che rinsalda la nostra comunione e manifesta la nostra appartenenza alla Chiesa locale".

Sull’avvio della seconda Visita pastorale monsignor Boccardo dice

"Memore e ancora ammirato dall’autentico tempo di grazia costituito dalla Visita pastorale che ho compiuto negli anni 2021-2014, a partire dalla festa di San Ponziano 2022 intendo riprendere il bastone del pellegrino per incontrare nuovamente tutte le comunità, con il proposito di seguire i passi di Gesù, pastore e custode delle nostre anime".

Il pellegrinaggio del Vescovo alle diverse Pievanie della diocesi è il primo momento del Cammino sinodale, quello dell’ascolto. Ma sarà anche una preparazione diretta all’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale di Spoleto, da ottobre 2022 a ottobre 2023: un anno di diverse iniziative pastorali, culturali e artistiche.

"Sarà l’occasione -spiega monsignor Boccardo- per ripercorrerne la storia non come erudito ricordo di fatti e personaggi né come rievocazione di presunte passate glorie, ma come riflessione spirituale su quello che stiamo stati, su quello che siamo e su quello che siamo chiamati ad essere per edificare la nostra Chiesa locale con una vita santa e con scelte individuali e collettive conformi al Vangelo".

Un altro percorso nella prospettiva dell’anno sinodale dedicato all’ascolto che la Diocesi di Spoleto-Norcia propone è quello di educarsi a discernere la voce di Dio e la voce degli uomini nel rumore e nella confusione nei quali sono immerse le nostre giornate. A tal fine, monsignor Boccardo ha pensato di aprire gli incontri mensili del clero anche a quei laici che ne hanno la possibilità. Questi incontri (a Cannaiola di Trevi, dalle ore 10, 21 ottobre, il 4 novembre e 2 dicembre; 2 febbraio, 24 marzo e 12 maggio prossimi) saranno tenuti da suor Katia Roncalli, Responsabile della Fraternità Evangelii gaudium, e avranno come tema L’arte del discernimento. Per ricominciare nella vita spirituale.

]]>
Il cardinale Gualtiero Bassetti da avvio a Perugia al cammino sinodale https://www.lavoce.it/il-cardinale-gualtiero-bassetti-da-avvio-a-perugia-al-cammino-sinodale/ Thu, 14 Oct 2021 09:05:27 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62730 cammino sinodale

"Prepariamoci con la preghiera e con piena disponibilità d’animo a questo tempo di grazia che si apre dinanzi a noi. La Vergine Maria e i Santi Patroni ci sostengano perché possiamo annunciare con nuova forza il Vangelo di Gesù, verità e vita".

A scriverlo è il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nella sua lettera-convocazione diocesana rivolta ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, ai consacrati, ai diaconi, ai membri del Consiglio pastorale diocesano, delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti ecclesiali, al popolo santo di Dio che è in Perugia-Città della Pieve, per la celebrazione eucaristica d’inizio del cammino sinodale, a livello diocesano, in programma domenica 17 ottobre, alle ore 18, nella Cattedrale di San Lorenzo. Celebrazione che sarà presieduta dal cardinale Bassetti insieme al vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi, con i vicari episcopali delle sette Zone pastorali, parroci e sacerdoti diocesani e religiosi.

Quattro anni di cammino sinodale

"Il tempo del cammino sinodale abbraccerà i prossimi quattro anni -ricorda il cardinale- con spazi di consultazione, di reciproco ascolto e di riflessione sulla vita delle nostre comunità, alla luce di quanto lo Spirito vorrà suggerire. Tale percorso culminerà, nel 2025, con un evento assembleare nazionale".

Sinodo e cammino

 Nei mesi di ottobre e novembre 2021 si terranno a Perugia due eventi di carattere teologico in cui verrà posta l’attenzione sul significato di Sinodo della Chiesa universale (2021-2023) e di Cammino sinodale della Chiesa italiana (2021-2025). Sul rilevante argomento il Servizio per l’Animazione Biblica (SAB) dell’Archidiocesi perugino-pievese dedica il suo anno pastorale 2021-2022 al tema: Il popolo di Dio in cammino sinodale, con incontri di approfondimento, studio e meditazione della Parola.

Due eventi sinodali

Giovedì 21 ottobre, ore 21, presso il Salone parrocchiale del nuovo complesso San Giovanni Paolo II di Prepo, si terrà l’incontro dal titolo: Tra Sinodo e cammino sinodale, con relatori padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell’Istituto Teologico di Assisi (ITA) e responsabile del SAB, e don Alberto Gildoni, cancelliere vescovile di Città di Castello e docente di Diritto Canonico presso l’ITA. L’incontro è promosso dal MEIC e dall’AC di Perugia con il patrocinio del SAB. Venerdì 19 novembre, ore 19.30, presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, si svolgerà l’incontro sul Fondamento biblico della sinodalità, con relatori il cardinale Bassetti e don Aldo Martin, rettore del Seminario diocesano di Vicenza e docente di Sacra scrittura, che presenterà il suo libro Sinodalità. Il fondamento biblico del camminare insieme, con la prefazione del cardinale Pietro Parolin (pubblicato dalle Edizioni Queriniana, nel 2021).

L’ambiente digitale

Il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia ha anche un ambiente digitale. Ad annunciarlo è il direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali (Cs) della Cei, Vincenzo Corrado, nella recente ‘newsletter’ agli incaricati regionali e ai direttori diocesani per le Comunicazioni sociali.

"È on line -scrive il direttore- il sito www.camminosinodale.net che accompagnerà l’intero percorso, articolato in tre fasi - narrativa, sapienziale e profetica - dal 2021 al 2025. L’immagine della testata esprime il senso del progetto: le cattedrali delle diocesi italiane sono unite graficamente a formare un’unica cupola, su di esse si snoda una strada tracciata da tanti volti. Il rimando è al Concilio Vaticano II e, in modo particolare, alla Costituzione Gaudium et Spes: Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore (n.1). Il sito offrirà nel tempo tutti gli strumenti testuali e video per l’animazione sul territorio e, allo stesso tempo, cercherà di puntare a uno stile di comunicazione integrato, integrale e inclusivo. Integrato, perché la visione ecclesiale non continui a essere letta e interpretata in settori distinti; integrale, perché si è parte di una grande comunità; inclusivo, perché nessuno deve essere escluso dalle comunità. Nella memoria di quanto vissuto fino ad oggi - e la tabella al centro del sito lo rappresenta efficacemente - si dipana l’orizzonte futuro".

]]>
cammino sinodale

"Prepariamoci con la preghiera e con piena disponibilità d’animo a questo tempo di grazia che si apre dinanzi a noi. La Vergine Maria e i Santi Patroni ci sostengano perché possiamo annunciare con nuova forza il Vangelo di Gesù, verità e vita".

A scriverlo è il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nella sua lettera-convocazione diocesana rivolta ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, ai consacrati, ai diaconi, ai membri del Consiglio pastorale diocesano, delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti ecclesiali, al popolo santo di Dio che è in Perugia-Città della Pieve, per la celebrazione eucaristica d’inizio del cammino sinodale, a livello diocesano, in programma domenica 17 ottobre, alle ore 18, nella Cattedrale di San Lorenzo. Celebrazione che sarà presieduta dal cardinale Bassetti insieme al vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi, con i vicari episcopali delle sette Zone pastorali, parroci e sacerdoti diocesani e religiosi.

Quattro anni di cammino sinodale

"Il tempo del cammino sinodale abbraccerà i prossimi quattro anni -ricorda il cardinale- con spazi di consultazione, di reciproco ascolto e di riflessione sulla vita delle nostre comunità, alla luce di quanto lo Spirito vorrà suggerire. Tale percorso culminerà, nel 2025, con un evento assembleare nazionale".

Sinodo e cammino

 Nei mesi di ottobre e novembre 2021 si terranno a Perugia due eventi di carattere teologico in cui verrà posta l’attenzione sul significato di Sinodo della Chiesa universale (2021-2023) e di Cammino sinodale della Chiesa italiana (2021-2025). Sul rilevante argomento il Servizio per l’Animazione Biblica (SAB) dell’Archidiocesi perugino-pievese dedica il suo anno pastorale 2021-2022 al tema: Il popolo di Dio in cammino sinodale, con incontri di approfondimento, studio e meditazione della Parola.

Due eventi sinodali

Giovedì 21 ottobre, ore 21, presso il Salone parrocchiale del nuovo complesso San Giovanni Paolo II di Prepo, si terrà l’incontro dal titolo: Tra Sinodo e cammino sinodale, con relatori padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell’Istituto Teologico di Assisi (ITA) e responsabile del SAB, e don Alberto Gildoni, cancelliere vescovile di Città di Castello e docente di Diritto Canonico presso l’ITA. L’incontro è promosso dal MEIC e dall’AC di Perugia con il patrocinio del SAB. Venerdì 19 novembre, ore 19.30, presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, si svolgerà l’incontro sul Fondamento biblico della sinodalità, con relatori il cardinale Bassetti e don Aldo Martin, rettore del Seminario diocesano di Vicenza e docente di Sacra scrittura, che presenterà il suo libro Sinodalità. Il fondamento biblico del camminare insieme, con la prefazione del cardinale Pietro Parolin (pubblicato dalle Edizioni Queriniana, nel 2021).

L’ambiente digitale

Il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia ha anche un ambiente digitale. Ad annunciarlo è il direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali (Cs) della Cei, Vincenzo Corrado, nella recente ‘newsletter’ agli incaricati regionali e ai direttori diocesani per le Comunicazioni sociali.

"È on line -scrive il direttore- il sito www.camminosinodale.net che accompagnerà l’intero percorso, articolato in tre fasi - narrativa, sapienziale e profetica - dal 2021 al 2025. L’immagine della testata esprime il senso del progetto: le cattedrali delle diocesi italiane sono unite graficamente a formare un’unica cupola, su di esse si snoda una strada tracciata da tanti volti. Il rimando è al Concilio Vaticano II e, in modo particolare, alla Costituzione Gaudium et Spes: Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore (n.1). Il sito offrirà nel tempo tutti gli strumenti testuali e video per l’animazione sul territorio e, allo stesso tempo, cercherà di puntare a uno stile di comunicazione integrato, integrale e inclusivo. Integrato, perché la visione ecclesiale non continui a essere letta e interpretata in settori distinti; integrale, perché si è parte di una grande comunità; inclusivo, perché nessuno deve essere escluso dalle comunità. Nella memoria di quanto vissuto fino ad oggi - e la tabella al centro del sito lo rappresenta efficacemente - si dipana l’orizzonte futuro".

]]>
Domenica prossima apertura del sinodo nelle diocesi. Papa Francesco ha aperto il cammino https://www.lavoce.it/domenica-prossima-apertura-del-sinodo-nelle-diocesi-papa-francesco-ha-aperto-il-cammino/ Sun, 10 Oct 2021 16:29:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62693

Oggi Papa Francesco ha apero in Vaticano il percorso che porterà alla celebrazione del Sinodo dei vescovi sulla Sinodalità. Domenica prossima in tutte le diocesi del mondo, anche in quelle umbre, si terrà la celebrazione di inizio del Cammino sinodale. Si è disposti “all’avventura del cammino” condividendo le vicende dell’umanità o si preferisce rifugiarsi nelle scuse del “non serve” o del “si è fatto sempre così”? È la domanda che il Papa ha posto nell'omelia della Messa di apertura del Sinodo sulla sinodalità, nella Basilica di San Pietro. (Leggi qui l'omelia) Erano presenti circa 3mila persone, fra cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici. Incontrare, ascoltare, discernere sono i tre verbi che il Papa offre alla riflessione della Chiesa come bussola, all’inizio di questo percorso sinodale, ricordando che fare Sinodo significa camminare insieme sulla stessa strada.

Nel video la Messa di apertura del Sinodo

https://youtu.be/0zSuaXfOs74

L'incontro di riflessione. “Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa diversa”

La celebrazione in San Pietro  è stata preceduta sabato mattina da un momento di riflessione sul percorso sinodale, nell’Aula nuova del Sinodo, con partecipanti provenienti da tutto il mondo. (Leggi qui il discorso) Il Papa ha preso in prestito una frase di padre Yves Congar: “Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa diversa”. “E questa è la sfida”, ha aggiunto sintetizzando gli obiettivi del Sinodo. “Il Sinodo non è un Parlamento”, ha esordito Francesco parlando a braccio. “Nell’unico Popolo di Dio, camminiamo insieme, per fare l’esperienza di una Chiesa che riceve e vive il dono dell’unità e si apre alla voce dello Spirito”. Il Papa si è soffermato sulle tre parole-chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione. E ha messo in guardia da tre rischi: il formalismo, l’intellettualismo e l’immobilismo, che “è un veleno nella vita della Chiesa”.]]>

Oggi Papa Francesco ha apero in Vaticano il percorso che porterà alla celebrazione del Sinodo dei vescovi sulla Sinodalità. Domenica prossima in tutte le diocesi del mondo, anche in quelle umbre, si terrà la celebrazione di inizio del Cammino sinodale. Si è disposti “all’avventura del cammino” condividendo le vicende dell’umanità o si preferisce rifugiarsi nelle scuse del “non serve” o del “si è fatto sempre così”? È la domanda che il Papa ha posto nell'omelia della Messa di apertura del Sinodo sulla sinodalità, nella Basilica di San Pietro. (Leggi qui l'omelia) Erano presenti circa 3mila persone, fra cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici. Incontrare, ascoltare, discernere sono i tre verbi che il Papa offre alla riflessione della Chiesa come bussola, all’inizio di questo percorso sinodale, ricordando che fare Sinodo significa camminare insieme sulla stessa strada.

Nel video la Messa di apertura del Sinodo

https://youtu.be/0zSuaXfOs74

L'incontro di riflessione. “Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa diversa”

La celebrazione in San Pietro  è stata preceduta sabato mattina da un momento di riflessione sul percorso sinodale, nell’Aula nuova del Sinodo, con partecipanti provenienti da tutto il mondo. (Leggi qui il discorso) Il Papa ha preso in prestito una frase di padre Yves Congar: “Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa diversa”. “E questa è la sfida”, ha aggiunto sintetizzando gli obiettivi del Sinodo. “Il Sinodo non è un Parlamento”, ha esordito Francesco parlando a braccio. “Nell’unico Popolo di Dio, camminiamo insieme, per fare l’esperienza di una Chiesa che riceve e vive il dono dell’unità e si apre alla voce dello Spirito”. Il Papa si è soffermato sulle tre parole-chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione. E ha messo in guardia da tre rischi: il formalismo, l’intellettualismo e l’immobilismo, che “è un veleno nella vita della Chiesa”.]]>
Cei: prossimi passi del Cammino sinodale italiano https://www.lavoce.it/cei-prossimi-passi-del-cammino-sinodale-italiano/ Sat, 10 Jul 2021 15:41:30 +0000 https://www.lavoce.it/?p=61373

La riflessione sul cammino sinodale, avviato dalla 74ª Assemblea Generale, e sulla scansione delle varie tappe è stata al centro della sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta in videoconferenza il 9 luglio 2021, sotto la guida del Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In apertura dei lavori, il Cardinale Presidente ha rinnovato la vicinanza della Chiesa che è in Italia a Papa Francesco, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo l’intervento chirurgico del 4 luglio scorso.

Cammino sinodale: voce profetica per le istanze dell’oggi e del futuro

Il cammino sinodale è stato al centro della riflessione dei Vescovi che si sono confrontati, secondo quanto previsto dalla mozione votata dalla 74ª Assemblea Generale, su alcune proposte per dare attuazione alla Carta d’intenti. Si tratta – è stato ribadito – di un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei Pontefici, da san Paolo VI a Francesco. Una ricchezza, questa, che si aggiunge al percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal Concilio Ecumenico Vaticano II a oggi, scandito dai Convegni nazionali che, con cadenza decennale, hanno fatto il punto della situazione e rilanciato le sfide individuate. Nel contesto attuale, in una fase ancora segnata sul piano sociale, economico ed ecclesiale dagli effetti della pandemia, il cammino sinodale costituisce un’occasione propizia di rilancio delle comunità oltre che una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro. Ecco, allora, che il tema “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione” riassume l’impegno della Chiesa che è in Italia, in continuità con quanto fatto e nell’orizzonte di un nuovo impulso. I Vescovi hanno infatti ricordato che, già nel 2019, il Consiglio episcopale permanente aveva deciso di adottare Orientamenti pastorali quinquennali, e non più decennali, prendendo atto di un’accelerazione dei cambiamenti in corso. Nel 2020, l’insorgere della pandemia aveva spinto a focalizzarsi sull’ascolto capillare del popolo di Dio fino alla decisione di avviare un cammino sinodale, in risposta alle sollecitazioni espresse da Papa Francesco il 30 gennaio 2021, in occasione dell’udienza concessa all’Ufficio Catechistico Nazionale, e in quella del 30 aprile all’Azione Cattolica Italiana.

Per il cammino sinodale “ascolto, ricerca e proposta”

La Carta d’intenti, approvata dall’Assemblea Generale il 27 maggio scorso, ricorda le tre direttrici su cui lavorare, ovvero . Questa triade, è stato sottolineato, aggiorna quella del “vedere-giudicare-agire” e può essere declinata in tre momenti: il primo, “narrativo”, volto a intercettare, dal basso, le domande di senso e i bisogni emergenti riguardo all’accompagnamento delle famiglie, ai giovani, ai poveri, alla Casa comune, ma anche all’annuncio e all’iniziazione cristiana, all’antropologia e al nuovo umanesimo, al ripensamento delle strutture e al rapporto con le istituzioni pubbliche; una seconda fase di discernimento o lettura “sapienziale” di quanto raccolto e una terza “profetica” di proposta, per un annuncio più snello, libero, evangelico e umile, come chiesto ripetutamente da Papa Francesco.

Cammino sinodale: attivo un contatto per le Conferenze episcopali regionali

I Vescovi hanno evidenziato la necessità di armonizzare il cammino sinodale italiano con quello delineato per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, valorizzando il ruolo delle Commissioni Episcopali e degli Uffici pastorali così come quello delle Conferenze Episcopali Regionali. Proprio per favorire la condivisione e una maggiore collaborazione, sarà messo a disposizione delle Conferenze Episcopali Regionali un indirizzo mail dove far giungere riflessioni, spunti e materiali elaborati a livello locale, che facciano tesoro dell’esperienza maturata con i Sinodi diocesani e provinciali.

Verifica nell'Assemblea straordinaria di novembre

Un ulteriore momento di verifica e analisi avrà luogo durante la sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente e durante l’Assemblea Generale straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana, sulla cui convocazione i Vescovi si sono espressi all’unanimità: dovrebbe svolgersi a Roma, dal 22 al 25 novembre 2021, salvo peggioramento della curva pandemica nel Paese.

Incontro del Mediterraneo e Congresso Eucaristico Nazionale

I membri del Consiglio Permanente hanno ricevuto un aggiornamento riguardante l’Incontro del Mediterraneo che si terrà nei mesi iniziali del nuovo anno a Firenze, la città di Giorgio La Pira. L’appuntamento darà continuità al progetto dell’“Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace”, che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Questo nuovo evento coinvolgerà le comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum e si svilupperà attorno al tema della cittadinanza e della fraternità. Il Mediterraneo, è stato ricordato, continua a essere centrale nelle strategie mondiali e in esso è custodito il futuro dell’Europa: se l’Europa riuscirà a riconquistare una leadership in quest’area, potrà rimettere in moto non solo l’economia, ma anche i valori spirituali che accomunano i diversi popoli. Un altro aggiornamento ha riguardato la preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale, in programma a Matera dal 22 al 25 settembre 2022. Nella sessione autunnale del Consiglio Permanente è previsto un “focus” su tema e contenuti. Entrambi gli eventi, è stato precisato, sono parte integrante del cammino sinodale: il primo come espressione di una Chiesa che si apre e dialoga, il secondo come manifestazione di una Chiesa che trae dall’Eucaristia il proprio paradigma sinodale.

Istituti di studi superiori.

Ai Vescovi è stato infine offerto un aggiornamento sul lavoro seguito alla pubblicazione delle tre Istruzioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli Istituti di studi superiori (8 dicembre 2020).]]>

La riflessione sul cammino sinodale, avviato dalla 74ª Assemblea Generale, e sulla scansione delle varie tappe è stata al centro della sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta in videoconferenza il 9 luglio 2021, sotto la guida del Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In apertura dei lavori, il Cardinale Presidente ha rinnovato la vicinanza della Chiesa che è in Italia a Papa Francesco, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo l’intervento chirurgico del 4 luglio scorso.

Cammino sinodale: voce profetica per le istanze dell’oggi e del futuro

Il cammino sinodale è stato al centro della riflessione dei Vescovi che si sono confrontati, secondo quanto previsto dalla mozione votata dalla 74ª Assemblea Generale, su alcune proposte per dare attuazione alla Carta d’intenti. Si tratta – è stato ribadito – di un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei Pontefici, da san Paolo VI a Francesco. Una ricchezza, questa, che si aggiunge al percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal Concilio Ecumenico Vaticano II a oggi, scandito dai Convegni nazionali che, con cadenza decennale, hanno fatto il punto della situazione e rilanciato le sfide individuate. Nel contesto attuale, in una fase ancora segnata sul piano sociale, economico ed ecclesiale dagli effetti della pandemia, il cammino sinodale costituisce un’occasione propizia di rilancio delle comunità oltre che una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro. Ecco, allora, che il tema “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione” riassume l’impegno della Chiesa che è in Italia, in continuità con quanto fatto e nell’orizzonte di un nuovo impulso. I Vescovi hanno infatti ricordato che, già nel 2019, il Consiglio episcopale permanente aveva deciso di adottare Orientamenti pastorali quinquennali, e non più decennali, prendendo atto di un’accelerazione dei cambiamenti in corso. Nel 2020, l’insorgere della pandemia aveva spinto a focalizzarsi sull’ascolto capillare del popolo di Dio fino alla decisione di avviare un cammino sinodale, in risposta alle sollecitazioni espresse da Papa Francesco il 30 gennaio 2021, in occasione dell’udienza concessa all’Ufficio Catechistico Nazionale, e in quella del 30 aprile all’Azione Cattolica Italiana.

Per il cammino sinodale “ascolto, ricerca e proposta”

La Carta d’intenti, approvata dall’Assemblea Generale il 27 maggio scorso, ricorda le tre direttrici su cui lavorare, ovvero . Questa triade, è stato sottolineato, aggiorna quella del “vedere-giudicare-agire” e può essere declinata in tre momenti: il primo, “narrativo”, volto a intercettare, dal basso, le domande di senso e i bisogni emergenti riguardo all’accompagnamento delle famiglie, ai giovani, ai poveri, alla Casa comune, ma anche all’annuncio e all’iniziazione cristiana, all’antropologia e al nuovo umanesimo, al ripensamento delle strutture e al rapporto con le istituzioni pubbliche; una seconda fase di discernimento o lettura “sapienziale” di quanto raccolto e una terza “profetica” di proposta, per un annuncio più snello, libero, evangelico e umile, come chiesto ripetutamente da Papa Francesco.

Cammino sinodale: attivo un contatto per le Conferenze episcopali regionali

I Vescovi hanno evidenziato la necessità di armonizzare il cammino sinodale italiano con quello delineato per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, valorizzando il ruolo delle Commissioni Episcopali e degli Uffici pastorali così come quello delle Conferenze Episcopali Regionali. Proprio per favorire la condivisione e una maggiore collaborazione, sarà messo a disposizione delle Conferenze Episcopali Regionali un indirizzo mail dove far giungere riflessioni, spunti e materiali elaborati a livello locale, che facciano tesoro dell’esperienza maturata con i Sinodi diocesani e provinciali.

Verifica nell'Assemblea straordinaria di novembre

Un ulteriore momento di verifica e analisi avrà luogo durante la sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente e durante l’Assemblea Generale straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana, sulla cui convocazione i Vescovi si sono espressi all’unanimità: dovrebbe svolgersi a Roma, dal 22 al 25 novembre 2021, salvo peggioramento della curva pandemica nel Paese.

Incontro del Mediterraneo e Congresso Eucaristico Nazionale

I membri del Consiglio Permanente hanno ricevuto un aggiornamento riguardante l’Incontro del Mediterraneo che si terrà nei mesi iniziali del nuovo anno a Firenze, la città di Giorgio La Pira. L’appuntamento darà continuità al progetto dell’“Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace”, che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Questo nuovo evento coinvolgerà le comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum e si svilupperà attorno al tema della cittadinanza e della fraternità. Il Mediterraneo, è stato ricordato, continua a essere centrale nelle strategie mondiali e in esso è custodito il futuro dell’Europa: se l’Europa riuscirà a riconquistare una leadership in quest’area, potrà rimettere in moto non solo l’economia, ma anche i valori spirituali che accomunano i diversi popoli. Un altro aggiornamento ha riguardato la preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale, in programma a Matera dal 22 al 25 settembre 2022. Nella sessione autunnale del Consiglio Permanente è previsto un “focus” su tema e contenuti. Entrambi gli eventi, è stato precisato, sono parte integrante del cammino sinodale: il primo come espressione di una Chiesa che si apre e dialoga, il secondo come manifestazione di una Chiesa che trae dall’Eucaristia il proprio paradigma sinodale.

Istituti di studi superiori.

Ai Vescovi è stato infine offerto un aggiornamento sul lavoro seguito alla pubblicazione delle tre Istruzioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli Istituti di studi superiori (8 dicembre 2020).]]>
Boccardo: “Abbiamo bisogno di cristiani pensanti” https://www.lavoce.it/boccardo-abbiamo-bisogno-di-cristiani-pensanti/ Fri, 09 Jul 2021 13:26:39 +0000 https://www.lavoce.it/?p=61334 Mons. Renato Boccardo in ricordo del terremoto

La Chiesa sta riprendendo gradualmente l’azione pastorale in presenza dopo il lungo periodo di confinamento e restrizioni a causa del Covid-19. Cosa cambierà? Ne parliamo, di questo e altro, con il presidente della Conferenza episcopale umbra mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia.

Dopo la pandemia

“È fondamentale riprendere le attività pastorali e tutto ciò che occorre - risponde mons. Boccardo - perché la fede del popolo di Dio riceva il suo nutrimento quotidiano. Tuttavia questa crisi ci chiede di riflettere seriamente prima di riempire le nostre agende parrocchiali. Dobbiamo semplicemente ritornare come prima? Dobbiamo recuperare lo stesso impianto pastorale e appiccicarlo a questo tempo nuovo? Il seme della Parola, circolato nelle case e con ogni altro mezzo deve essere ritenuto un’eccezionalità da riporre velocemente nel dimenticatoio o, piuttosto, dovremmo considerare come l’avevamo trascurato, preferendo un cristianesimo devozionistico, superficiale, sacramentalizzato, senza percorsi formativi, senza spazi culturali, senza fede domestica e senza la centralità della Scrittura? Non ci sono risposte facili, ma almeno possiamo provare a porci le domande”.

Ddl Zan

Siamo nel bel mezzo della discussione sul disegno di legge anti-omofobia (ddl Zan, ndr) e anche la Chiesa fa sentire la sua voce. “Le discriminazioni – comprese quelle basate sull’orientamento sessuale – costituiscono una violazione della dignità della persona umana che, in quanto tale, deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. Tuttavia, questa proposta di legge – contrabbandata come ‘una conquista di civiltà’ - è una manovra che appare non solo e non tanto per voler combattere ogni forma di violenza e di discriminazione, ma anche e soprattutto un tentativo di equiparare con altre esperienze affettive ciò che si fonda sulla complementarietà tra maschio e femmina. Questo non significa che non si debbano accettare o accogliere scelte diverse. Però una legge deve tutelare le garanzie e i valori fondamentali; volendo giustamente contrastare la discriminazione, non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna. Come Chiesa rivendichiamo, ora e in futuro, il diritto di affermare apertamente e liberamente il nostro pensiero e la nostra visione di uomo e di società”.

Sinodo

La Chiesa italiana “viaggia” verso un Sinodo “diffuso”: l’Umbria potrebbe portare l’esperienza della già celebrata Assemblea ecclesiale regionale. “Il Papa ci chiede un tempo di ascolto reciproco, di fraternità, di ricerca di strade nuove per l’annuncio del Vangelo. Questo ci riporta alla bella esperienza vissuta a livello regionale prima nelle diocesi e poi tutti insieme per l’Assemblea ecclesiale di Foligno del 2019. Purtroppo, il Covid-19 ci ha impedito di approfondire e dare continuità a quel momento di grazia. Ora, in sintonia con il cammino di tutte le Chiese che sono in Italia, ci è offerta l’occasione per riprendere quei testi con intelligenza e generosità e dare realizzazione a quanto allora è stato delineato. Attribuire all’Assemblea di Foligno la qualifica di ‘prova generale’ di quanto vivremo a livello nazionale è improprio, ma sicuramente quella costituisce un’esperienza che ci ha aperto la strada, un tesoro che adesso deve portare frutto nelle singole comunità”.

Teologia

Lei è anche il moderatore degli istituti Teologico e Superiore di Scienze religiose di Assisi. Che futuro si delinea? “I due istituti sono il contributo che la nostra Chiesa regionale offre al ‘pensare la fede’. Non sono riservati a quanti si preparano al sacerdozio e alla vita consacrata, ma sono aperti a tutti coloro che vogliono approfondire le ragioni della propria fede, per alimentare non un vago sentimento ma uno studio e ragionamento che conduca all’adesione alla verità e alla scelta di un orientamento da dare alla vita. E oggi abbiamo un gran bisogno di avere cristiani pensanti! La settimana scorsa ho partecipato agli esami di grado e al collegio docenti: devo rendere omaggio alla serietà dei percorsi formativi degli istituti; ho visto la qualità degli esami, l’eccellenza degli studenti e la competenza e la dedizione dei docenti. Questi istituti sono una delle espressioni più belle della presenza della Chiesa in Umbria. La prospettiva è che possano sempre più e meglio proporre dei percorsi di formazione per rendere i cristiani capaci di abitare il tempo con fede coerente e coraggiosa”.

Chiese più vuote

Umbria regione ricca di Santi, ma sempre meno umbri frequentano la Chiesa. Un dato che preoccupa… “Siamo eredi di un grande patrimonio di santità e di testimonianza cristiana. Ma è come se tutto ciò appartenesse alla storia. Dobbiamo riconoscere che anche le nostre comunità sono un po’ ripiegate su stesse e hanno perso freschezza e fecondità nell’annuncio del Vangelo. Non dobbiamo però piangerci addosso dicendo che diminuiscono i cristiani; dobbiamo riscoprire sempre di nuovo la ricchezza del Vangelo, trarne ispirazione e regola per la vita, edificare comunità nelle quali i nostri contemporanei possano vedere che essere discepoli di Gesù è bello e dà senso all’esistenza”.

Abbandono

Eccellenza, nell’ultimo tempo alcuni sacerdoti hanno lasciato il ministero, ma altri giovani in diverse diocesi sono stati ordinati o lo saranno nei prossimi mesi. “Ci accostiamo con discrezione e rispetto alla storia personale di chi ha scelto un’altra strada: sono decisioni certamente non prese a cuor leggero e non senza sofferenza interiore. Accompagniamoli con la preghiera e con cordiale amicizia. Nello stesso tempo, ci rallegriamo nel vedere altri giovani accedere agli ordini sacri: è un segno di consolazione e speranza. Non possiamo, però, pensare che le vocazioni nascano dal deserto: abbiamo urgente bisogno di famiglie che sappiano coltivare in casa la dimensione dell’ascolto e della disponibilità, capaci di educare i figli a scoprire il progetto di Dio e a rispondervi con generosità”.]]>
Mons. Renato Boccardo in ricordo del terremoto

La Chiesa sta riprendendo gradualmente l’azione pastorale in presenza dopo il lungo periodo di confinamento e restrizioni a causa del Covid-19. Cosa cambierà? Ne parliamo, di questo e altro, con il presidente della Conferenza episcopale umbra mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia.

Dopo la pandemia

“È fondamentale riprendere le attività pastorali e tutto ciò che occorre - risponde mons. Boccardo - perché la fede del popolo di Dio riceva il suo nutrimento quotidiano. Tuttavia questa crisi ci chiede di riflettere seriamente prima di riempire le nostre agende parrocchiali. Dobbiamo semplicemente ritornare come prima? Dobbiamo recuperare lo stesso impianto pastorale e appiccicarlo a questo tempo nuovo? Il seme della Parola, circolato nelle case e con ogni altro mezzo deve essere ritenuto un’eccezionalità da riporre velocemente nel dimenticatoio o, piuttosto, dovremmo considerare come l’avevamo trascurato, preferendo un cristianesimo devozionistico, superficiale, sacramentalizzato, senza percorsi formativi, senza spazi culturali, senza fede domestica e senza la centralità della Scrittura? Non ci sono risposte facili, ma almeno possiamo provare a porci le domande”.

Ddl Zan

Siamo nel bel mezzo della discussione sul disegno di legge anti-omofobia (ddl Zan, ndr) e anche la Chiesa fa sentire la sua voce. “Le discriminazioni – comprese quelle basate sull’orientamento sessuale – costituiscono una violazione della dignità della persona umana che, in quanto tale, deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. Tuttavia, questa proposta di legge – contrabbandata come ‘una conquista di civiltà’ - è una manovra che appare non solo e non tanto per voler combattere ogni forma di violenza e di discriminazione, ma anche e soprattutto un tentativo di equiparare con altre esperienze affettive ciò che si fonda sulla complementarietà tra maschio e femmina. Questo non significa che non si debbano accettare o accogliere scelte diverse. Però una legge deve tutelare le garanzie e i valori fondamentali; volendo giustamente contrastare la discriminazione, non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna. Come Chiesa rivendichiamo, ora e in futuro, il diritto di affermare apertamente e liberamente il nostro pensiero e la nostra visione di uomo e di società”.

Sinodo

La Chiesa italiana “viaggia” verso un Sinodo “diffuso”: l’Umbria potrebbe portare l’esperienza della già celebrata Assemblea ecclesiale regionale. “Il Papa ci chiede un tempo di ascolto reciproco, di fraternità, di ricerca di strade nuove per l’annuncio del Vangelo. Questo ci riporta alla bella esperienza vissuta a livello regionale prima nelle diocesi e poi tutti insieme per l’Assemblea ecclesiale di Foligno del 2019. Purtroppo, il Covid-19 ci ha impedito di approfondire e dare continuità a quel momento di grazia. Ora, in sintonia con il cammino di tutte le Chiese che sono in Italia, ci è offerta l’occasione per riprendere quei testi con intelligenza e generosità e dare realizzazione a quanto allora è stato delineato. Attribuire all’Assemblea di Foligno la qualifica di ‘prova generale’ di quanto vivremo a livello nazionale è improprio, ma sicuramente quella costituisce un’esperienza che ci ha aperto la strada, un tesoro che adesso deve portare frutto nelle singole comunità”.

Teologia

Lei è anche il moderatore degli istituti Teologico e Superiore di Scienze religiose di Assisi. Che futuro si delinea? “I due istituti sono il contributo che la nostra Chiesa regionale offre al ‘pensare la fede’. Non sono riservati a quanti si preparano al sacerdozio e alla vita consacrata, ma sono aperti a tutti coloro che vogliono approfondire le ragioni della propria fede, per alimentare non un vago sentimento ma uno studio e ragionamento che conduca all’adesione alla verità e alla scelta di un orientamento da dare alla vita. E oggi abbiamo un gran bisogno di avere cristiani pensanti! La settimana scorsa ho partecipato agli esami di grado e al collegio docenti: devo rendere omaggio alla serietà dei percorsi formativi degli istituti; ho visto la qualità degli esami, l’eccellenza degli studenti e la competenza e la dedizione dei docenti. Questi istituti sono una delle espressioni più belle della presenza della Chiesa in Umbria. La prospettiva è che possano sempre più e meglio proporre dei percorsi di formazione per rendere i cristiani capaci di abitare il tempo con fede coerente e coraggiosa”.

Chiese più vuote

Umbria regione ricca di Santi, ma sempre meno umbri frequentano la Chiesa. Un dato che preoccupa… “Siamo eredi di un grande patrimonio di santità e di testimonianza cristiana. Ma è come se tutto ciò appartenesse alla storia. Dobbiamo riconoscere che anche le nostre comunità sono un po’ ripiegate su stesse e hanno perso freschezza e fecondità nell’annuncio del Vangelo. Non dobbiamo però piangerci addosso dicendo che diminuiscono i cristiani; dobbiamo riscoprire sempre di nuovo la ricchezza del Vangelo, trarne ispirazione e regola per la vita, edificare comunità nelle quali i nostri contemporanei possano vedere che essere discepoli di Gesù è bello e dà senso all’esistenza”.

Abbandono

Eccellenza, nell’ultimo tempo alcuni sacerdoti hanno lasciato il ministero, ma altri giovani in diverse diocesi sono stati ordinati o lo saranno nei prossimi mesi. “Ci accostiamo con discrezione e rispetto alla storia personale di chi ha scelto un’altra strada: sono decisioni certamente non prese a cuor leggero e non senza sofferenza interiore. Accompagniamoli con la preghiera e con cordiale amicizia. Nello stesso tempo, ci rallegriamo nel vedere altri giovani accedere agli ordini sacri: è un segno di consolazione e speranza. Non possiamo, però, pensare che le vocazioni nascano dal deserto: abbiamo urgente bisogno di famiglie che sappiano coltivare in casa la dimensione dell’ascolto e della disponibilità, capaci di educare i figli a scoprire il progetto di Dio e a rispondervi con generosità”.]]>
In questo numero: GrEst, Sinodo, economia sociale, partiti e politica, https://www.lavoce.it/in-questo-numero-grest-sinodo-economia-sociale-partiti-e-politica/ Thu, 03 Jun 2021 17:01:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60920

Questa settimana su La Voce (Leggi tutto nell'edizione digitale)

l’editoriale

Sinodo: è il tempo di nuova semina

di Daniele Morini
Dopo il “torpore” provocato da oltre un anno di pandemia, per la Chiesa italiana è il momento di riprendere il cammino con il popolo di Dio ed è lo stesso Papa Francesco a indicare la strada. Il Santo Padre lo ha detto più volte ai nostri Vescovi negli ultimi anni e lo ha ripetuto anche alla recente Assemblea generale della Cei che si è svolta a Roma la scorsa settimana, a distanza di oltre 700 giorni dall’ultimo incontro dell’episcopato italiano in presenza.

Focus

Economia sociale, anima del welfare

di Pier Luigi Grasselli In questi ultimi anni si è fatto sempre più diffuso e convincente l’appello alla sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sotto la spinta dei mutamenti climatici, dei disastri ambientali, delle crisi finanziarie globali, e dell’impatto dominante delle appassionate encicliche di Papa Francesco. È per ciò importante riflettere sul contributo che in questa direzione proviene, e che può essere potenziato, da un ampio comparto dell’economia, definito Economia sociale e costituito da tre grandi famiglie di organizzazioni… (pagina 11)

Partiti oggi senza radici storiche

di Pier Giorgio Lignani Il voto del 2 giugno 1946 per l’Assemblea costituente fu l’inizio di una stagione nella quale si affrontavano partiti politici divisi praticamente su tutto, ma nondimeno capaci di riconoscersi in un sistema di valori di fondo - quelli espressi dalla Costituzione - che sentivano comune. Ma oggi?... (pagina 10)

Nel giornale

La vita è adesso

Riaprono, riprendono, rivivono oratori, parrocchie e centri sportivi, per far riscoprire la sana vita di relazione a bambini e adolescenti dopo un pesante anno di distanziamento. Vediamo in dettaglio chi effettivamente riattiverà queste strutture in Umbria, a cominciare dal Csi. Anche la Regione dovrebbe stanziare fondi consistenti, data l’alta valenza sociale ed educativa di queste attività. Lunghi mesi di scuola e amicizie vissuti in modo provvisorio, a singhiozzo, hanno lasciato un segno nelle nuove generazioni. Ora peròpossiamo dare segni “di vita” CHIESA ITALIANA Il Sinodo è stato il tema centrale - sebbene non l’unico - all’ultima Assemblea generale della Cei. Un grande momento di riflessione per la Chiesa italiana, che andrà a intersecarsi con i lavori a livello nazionale per il Sinodo dei vescovi in programma a tappe fino al 2023. Ma lo stile fraterno, dal basso, caratterizza anche il rapporto con la società e le sue esigenze CORPUS DOMINI La solennità di questa domenica rappresenta un forte punto di sintesi tra le più elevate verità del cristianesimo e la più sentita pietà popolare. La situazione al momento non rende possibile organizzare processioni come da tradizione, ma Gesù eucaristia ha molti luoghi dove essere incontrato. Anche nel proprio cuore CREATO/ECOLOGIA La primavera fa fiorire anche la consapevolezza a favore dell’ambiente. Un seminario di studio e la Giornata ecologica della Cisl; una conferenza di esperti organizzata dal Meic. Intanto Economy of Francesco diventa una summer school alla Lumsa di Gubbio CHIESA & CULTURA Si incrociano, anche in Umbria, due eventi di arte e cultura organizzati in tutta Italia. Si tratta delle iniziative nazionali La lunga notte delle chiese, che si svolge venerdì 4 giugno, e la Notte dei santuari, appena avviata e in corso fino a metà settembre prossimo]]>

Questa settimana su La Voce (Leggi tutto nell'edizione digitale)

l’editoriale

Sinodo: è il tempo di nuova semina

di Daniele Morini
Dopo il “torpore” provocato da oltre un anno di pandemia, per la Chiesa italiana è il momento di riprendere il cammino con il popolo di Dio ed è lo stesso Papa Francesco a indicare la strada. Il Santo Padre lo ha detto più volte ai nostri Vescovi negli ultimi anni e lo ha ripetuto anche alla recente Assemblea generale della Cei che si è svolta a Roma la scorsa settimana, a distanza di oltre 700 giorni dall’ultimo incontro dell’episcopato italiano in presenza.

Focus

Economia sociale, anima del welfare

di Pier Luigi Grasselli In questi ultimi anni si è fatto sempre più diffuso e convincente l’appello alla sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sotto la spinta dei mutamenti climatici, dei disastri ambientali, delle crisi finanziarie globali, e dell’impatto dominante delle appassionate encicliche di Papa Francesco. È per ciò importante riflettere sul contributo che in questa direzione proviene, e che può essere potenziato, da un ampio comparto dell’economia, definito Economia sociale e costituito da tre grandi famiglie di organizzazioni… (pagina 11)

Partiti oggi senza radici storiche

di Pier Giorgio Lignani Il voto del 2 giugno 1946 per l’Assemblea costituente fu l’inizio di una stagione nella quale si affrontavano partiti politici divisi praticamente su tutto, ma nondimeno capaci di riconoscersi in un sistema di valori di fondo - quelli espressi dalla Costituzione - che sentivano comune. Ma oggi?... (pagina 10)

Nel giornale

La vita è adesso

Riaprono, riprendono, rivivono oratori, parrocchie e centri sportivi, per far riscoprire la sana vita di relazione a bambini e adolescenti dopo un pesante anno di distanziamento. Vediamo in dettaglio chi effettivamente riattiverà queste strutture in Umbria, a cominciare dal Csi. Anche la Regione dovrebbe stanziare fondi consistenti, data l’alta valenza sociale ed educativa di queste attività. Lunghi mesi di scuola e amicizie vissuti in modo provvisorio, a singhiozzo, hanno lasciato un segno nelle nuove generazioni. Ora peròpossiamo dare segni “di vita” CHIESA ITALIANA Il Sinodo è stato il tema centrale - sebbene non l’unico - all’ultima Assemblea generale della Cei. Un grande momento di riflessione per la Chiesa italiana, che andrà a intersecarsi con i lavori a livello nazionale per il Sinodo dei vescovi in programma a tappe fino al 2023. Ma lo stile fraterno, dal basso, caratterizza anche il rapporto con la società e le sue esigenze CORPUS DOMINI La solennità di questa domenica rappresenta un forte punto di sintesi tra le più elevate verità del cristianesimo e la più sentita pietà popolare. La situazione al momento non rende possibile organizzare processioni come da tradizione, ma Gesù eucaristia ha molti luoghi dove essere incontrato. Anche nel proprio cuore CREATO/ECOLOGIA La primavera fa fiorire anche la consapevolezza a favore dell’ambiente. Un seminario di studio e la Giornata ecologica della Cisl; una conferenza di esperti organizzata dal Meic. Intanto Economy of Francesco diventa una summer school alla Lumsa di Gubbio CHIESA & CULTURA Si incrociano, anche in Umbria, due eventi di arte e cultura organizzati in tutta Italia. Si tratta delle iniziative nazionali La lunga notte delle chiese, che si svolge venerdì 4 giugno, e la Notte dei santuari, appena avviata e in corso fino a metà settembre prossimo]]>
Sinodo: è il tempo di nuova semina https://www.lavoce.it/sinodo-e-il-tempo-di-nuova-semina/ Thu, 03 Jun 2021 15:40:07 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60917 Assemblea ecclesiale regionale 2019

Dopo il “torpore” provocato da oltre un anno di pandemia, per la Chiesa italiana è il momento di riprendere il cammino con il popolo di Dio ed è lo stesso Papa Francesco a indicare la strada. Il Santo Padre lo ha detto più volte ai nostri Vescovi negli ultimi anni e lo ha ripetuto anche alla recente Assemblea generale della Cei che si è svolta a Roma la scorsa settimana, a distanza di oltre 700 giorni dall’ultimo incontro dell’episcopato italiano in presenza.

Dal Papa indicazioni di metodo

Sono due le indicazioni di “metodo” arrivate dal Papa, per evitare di perdere la memoria sulle cose buone che la Chiesa italiana ha fatto in questi ultimi anni e ripartire da quelle per andare avanti. La prima indicazione riguarda il quinto Convegno nazionale ecclesiale, celebrato nel novembre 2015 a Firenze. “È stato un passo avanti, almeno nella formulazione”, ha detto Francesco ai Vescovi italiani. E l’indicazione del Pontefice è molto chiara: “Direi che il Sinodo deve svolgersi sotto la luce di Firenze”. Che aggiunge poi un secondo elemento come bussola del cammino sinodale: “Firenze è un patrimonio vostro che deve illuminare questo momento, dall’alto in basso. E dal basso in alto il popolo di Dio: la più piccola parrocchia, la più piccola istituzione diocesana, che si incontrano”. Dunque, la luce che illumina la strada arriva da Firenze e il percorso va iniziato nelle piccole comunità, nei gruppi e nelle parrocchie. “E questo ci chiederà pazienza, ci chiederà lavoro, ci chiederà di far parlare la gente”, è la previsione di Papa Francesco che confida nella “saggezza del popolo di Dio”.

Sinodo: l'itinerario definito dalla Cei

Nei giorni dell’Assemblea generale, i Vescovi italiani hanno accolto le parole del Santo Padre e iniziato a ragionare sull’itinerario da seguire. “Il nostro percorso sinodale - ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei - vuole camminare in sintonia con quello del sinodo dei Vescovi. È un’opportunità anche per le nostre Chiese in Italia”. Il sinodo “verrà scandito da tre momenti: l’ascolto, la ricerca e la proposta”, ha spiegato mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. E i tempi potranno collimare con quelli del sinodo della Chiesa universale. “I due percorsi sono armonizzabili”, ha assicurato il vicepresidente della Cei, “a partire dal primato dell’ascolto. Sarà il primo esempio di Chiesa universale e Chiesa nazionale che crescono insieme: più cresce l’una, più cresce l’altra”.

L'auspicio per l'Umbria: ripartire da Foligno

L’auspicio è che - anche per le Chiese umbre, in anni di scelte e cambiamenti profondi come quelli che le attendono - sia il tempo di nuova semina e fertilità, magari incrociando il cammino sinodale nazionale con quanto di buono aveva espresso l’Assemblea ecclesiale regionale dell’ottobre 2019 a Foligno.]]>
Assemblea ecclesiale regionale 2019

Dopo il “torpore” provocato da oltre un anno di pandemia, per la Chiesa italiana è il momento di riprendere il cammino con il popolo di Dio ed è lo stesso Papa Francesco a indicare la strada. Il Santo Padre lo ha detto più volte ai nostri Vescovi negli ultimi anni e lo ha ripetuto anche alla recente Assemblea generale della Cei che si è svolta a Roma la scorsa settimana, a distanza di oltre 700 giorni dall’ultimo incontro dell’episcopato italiano in presenza.

Dal Papa indicazioni di metodo

Sono due le indicazioni di “metodo” arrivate dal Papa, per evitare di perdere la memoria sulle cose buone che la Chiesa italiana ha fatto in questi ultimi anni e ripartire da quelle per andare avanti. La prima indicazione riguarda il quinto Convegno nazionale ecclesiale, celebrato nel novembre 2015 a Firenze. “È stato un passo avanti, almeno nella formulazione”, ha detto Francesco ai Vescovi italiani. E l’indicazione del Pontefice è molto chiara: “Direi che il Sinodo deve svolgersi sotto la luce di Firenze”. Che aggiunge poi un secondo elemento come bussola del cammino sinodale: “Firenze è un patrimonio vostro che deve illuminare questo momento, dall’alto in basso. E dal basso in alto il popolo di Dio: la più piccola parrocchia, la più piccola istituzione diocesana, che si incontrano”. Dunque, la luce che illumina la strada arriva da Firenze e il percorso va iniziato nelle piccole comunità, nei gruppi e nelle parrocchie. “E questo ci chiederà pazienza, ci chiederà lavoro, ci chiederà di far parlare la gente”, è la previsione di Papa Francesco che confida nella “saggezza del popolo di Dio”.

Sinodo: l'itinerario definito dalla Cei

Nei giorni dell’Assemblea generale, i Vescovi italiani hanno accolto le parole del Santo Padre e iniziato a ragionare sull’itinerario da seguire. “Il nostro percorso sinodale - ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei - vuole camminare in sintonia con quello del sinodo dei Vescovi. È un’opportunità anche per le nostre Chiese in Italia”. Il sinodo “verrà scandito da tre momenti: l’ascolto, la ricerca e la proposta”, ha spiegato mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. E i tempi potranno collimare con quelli del sinodo della Chiesa universale. “I due percorsi sono armonizzabili”, ha assicurato il vicepresidente della Cei, “a partire dal primato dell’ascolto. Sarà il primo esempio di Chiesa universale e Chiesa nazionale che crescono insieme: più cresce l’una, più cresce l’altra”.

L'auspicio per l'Umbria: ripartire da Foligno

L’auspicio è che - anche per le Chiese umbre, in anni di scelte e cambiamenti profondi come quelli che le attendono - sia il tempo di nuova semina e fertilità, magari incrociando il cammino sinodale nazionale con quanto di buono aveva espresso l’Assemblea ecclesiale regionale dell’ottobre 2019 a Foligno.]]>
Chiesa italiana verso il Sinodo. E sui temi “caldi” “mettere al centro la persona” https://www.lavoce.it/chiesa-italiana-verso-il-sinodo-e-sui-temi-caldi-mettere-al-centro-la-persona/ Thu, 27 May 2021 15:04:10 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60846

La 74ª Assemblea Generale della CEI si è conclusa oggi. La prima in presenza dopo tanto tempo, si è tenuta dal 24 al 27 maggio nella grande sala dell'Hotel Ergife di Roma e vi hanno partecipato 200 membri e 13 Vescovi emeriti. Lì si è recato anche Papa Francesco lunedì pomeriggio per aprire l'assemblea con la preghiera da lui presieduta e con un dialogo con i vescovi introdotto da un suo breve discorso. Preghiera e introduzione trasmessi in diretta online, mentre il dialogo con i vescovi si è svolto a porte chiuse. Il giorno dopo il Cardinale Bassetti ha tenuto la sua relazione di introduzione  ai lavori dell'Assemblea (qui il video). Questa mattina la Presidenza della Cei ha diffuso il comunicato finale in cui dà un breve resoconto dei lavori e delle decisioni prese, presentandolo in una conferenza stampa alla quale è intervenuto il Cardinale presidente Gualtiero Bassetti.

Il video della conferenza stampa

https://youtu.be/zhnT6tYmt9Y?t=1193

Alcuni passaggi del comunicato finale

In dialogo con Papa Francesco

«Nel suo intervento, il Papa ha puntato l’attenzione su tre questioni: i seminari, i tribunali ecclesiastici e il “cammino sinodale”, esortando in particolare a riprendere le linee tracciate dal Convegno Ecclesiale nazionale di Firenze del 2015 e a valorizzare un percorso che parta dal basso e metta al centro il popolo di Dio. Proprio sul tema della sinodalità si è sviluppato il dialogo con i Vescovi, che hanno espresso grande apprezzamento per le parole di Francesco nella consapevolezza che il Convegno di Firenze abbia rappresentato un evento fondamentale per la vita della Chiesa in Italia, sia per l’orizzonte delineato dal discorso del Papa sia per la modalità stessa di realizzazione che lo hanno reso un esercizio concreto di sinodalità».

I Vescovi danno avvio al “cammino sinodale”

«Al centro della riflessione dell’Assemblea è stato dunque il “cammino sinodale”». «L’urgenza di tale cammino, condivisa dall’Assemblea, è stata ulteriormente confermata dalla decisione del Pontefice di avviare un nuovo itinerario sinodale per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si articolerà in tre fasi, tra ottobre 2021 e ottobre 2023, passando dal livello diocesano a quello universale».

La sfida del “noi ecclesiale

«La sfida resta quella di costruire percorsi che diano voce alle specificità delle comunità del Paese all’interno di un più ampio “Noi ecclesiale”: in quest’ottica, appare evidente che la sinodalità debba essere considerata non in prospettiva sociologica, ma nella sua dimensione spirituale: ancora prima delle scelte procedurali, essa ha a che fare con la conversione ecclesiale, a cui richiama costantemente il Papa».

Sinodo: percorso “provvidenziale”

«Il percorso sinodale, del resto, si configura come un evento provvidenziale, in quanto risponde alla necessità odierna di dare vita ad una Chiesa più missionaria, capace di mettersi in ascolto delle domande e delle attese degli uomini e delle donne di oggi».

Lo sguardo alle ferite della società e alle sfide della Chiesa

Rilanciare l'economia e il lavoro

«A preoccupare i Vescovi italiani è la situazione socio-economica del Paese: la pandemia, oltre al fortissimo impatto sul fronte sanitario, ha avuto un’incidenza negativa sul tessuto sociale. I dati della Caritas, citati dal Cardinale Presidente, e le testimonianze dei diversi territori impongono un grande sforzo a sostegno delle famiglie, delle imprese, dei giovani e degli ultimi. In questo senso, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) può rappresentare un’opportunità di crescita per dare nuova linfa al Paese e mettere in circolo nuove risorse, a beneficio della collettività, provata dagli effetti che l’emergenza sanitaria sta provocando sull’economia, sul lavoro, sulle relazioni e anche sull’ambito ecclesiale».

Chiese più deserte e domanda di Dio

«Il Covid, infatti, ha tolto il velo da alcune dinamiche latenti nella Chiesa italiana - fotografate da diverse indagini e statistiche - tra cui, ad esempio, la riduzione della partecipazione attiva alle celebrazioni e alla vita ecclesiale. In una società che può dirsi “scristianizzata”, tuttavia – è stato rilevato – emerge anche una domanda di Dio, non sopita ma desiderosa di essere colta».

Punto di partenza: la centralità della dignità umana…

«Secondo i Vescovi, questo tempo diventa allora un’occasione propizia per rinnovare la Chiesa, oltre che un punto di partenza per ogni tipo di progetto ecclesiale futuro: questo deve avere sempre al centro l’uomo, la cui dignità prescinde dalla provenienza geografica, dall’orientamento sessuale e dalle condizioni sociali.

… nella questione dell'identità di genere…

«In tal senso, circa il disegno di legge recante “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”, i Vescovi hanno convenuto sulla necessità di un “dialogo aperto”, auspicando una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative, che coniughi il rifiuto di ogni discriminazione con la libertà di espressione».

… come nella questione migranti.

«Durante i lavori, grande risonanza hanno avuto le parole del Cardinale Presidente per i migranti: di fronte alle tragedie che continuano a verificarsi nel Mediterraneo e sulla Rotta Balcanica, i Vescovi hanno ribadito che la questione va affrontata insieme, a livello europeo, e che esiste un’alternativa agli ingressi irregolari e alle morti in mare».

Prossimità concreta

«Proprio per far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociale provocate dalla pandemia e sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o difficoltà, enti e associazioni che operano nelle situazioni di emergenza, enti ecclesiastici (comprese le Parrocchie) in difficoltà, l’Assemblea ha approvato un’ulteriore erogazione straordinaria di 60 milioni di euro da destinare alle Diocesi».

Varie

«Tribunali ecclesiastici. L’Assemblea Generale è stata aggiornata sull’applicazione del Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus». Obiettivo è «realizzare un percorso che avvicini i coniugi in crisi ai Tribunali, valorizzando l’aspetto pastorale e rendendo la giustizia canonica semplice e accessibile» e valorizzando «il ruolo dei Consultori familiari per l’ascolto dei fedeli separati e/o divorziati e per il sostegno nelle procedure di avvio dell’iter processuale». «Tutela dei minori. A due anni dall’approvazione delle “Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”,… sono stati istituiti i 16 Servizi Regionali con 16 Coordinatori e 16 Vescovi incaricati, 219 Servizi Diocesani per la tutela dei minori e in alcune Diocesi i Centri di Ascolto. Si è avviato, cioè, un processo di sensibilizzazione e di responsabilizzazione, anche attraverso sussidi e programmi di informazione e formazione». Adempimenti di carattere giuridico-amministrativo. I Vescovi hanno approvato il bilancio consuntivo della CEI per l’anno 2020; la ripartizione e dell’assegnazione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2021; ed è stato presentato il bilancio consuntivo, relativo al 2020, dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero». Santi Patroni. L’Assemblea Generale ha approvato la costituzione di alcuni Santi Patroni: - san Martino di Tours patrono del Volontariato in Italia; - san Giuseppe Moscati patrono dei medici, infermieri e soccorritori del Sistema dell’Emergenza Territoriale 118 italiano, della Medicina e Chirurgia di Emergenza nazionale; - san Giovanni Bosco patrono degli Ispettori del Lavoro; - la Beata Vergine delle Grazie dal Ponte di Porretta Terme patrona della Pallacanestro italiana. Dovrà ora seguire la conferma della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani: si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021, in presenza, pur con numeri inferiori al previsto. Giornata per la Carità del Papa (domenica 27 giugno): «Nel 2019, le Diocesi italiane hanno offerto alla Santa Sede 1.877.830,31 euro; l’importo pervenuto alla Santa Sede a titolo di can. 1271 del Codice di Diritto Canonico è stato di euro 4.026.490,00 di cui 4.000.000,00 euro dalla CEI; 21.490,00 euro dall’Arcidiocesi di Genova; 5.000,00 euro dalla Diocesi di Lamezia Terme. Anche nel 2021 i mezzi di comunicazione della Chiesa italiana (Avvenire, Tv2000, la rete radiofonica InBlu2000, l’agenzia Sir) e delle Diocesi – a partire dai settimanali diocesani associati alla FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) – sosterranno l’iniziativa con diverse attività». Motu Proprio Spiritus Domini e del Motu Proprio Antiquum Ministerium. La Segreteria Generale della CEI ha predisposto «un tavolo di lavoro con l’intento di conoscere la realtà delle Chiese locali. Tale conoscenza offrirà preziose indicazioni per giungere ad un testo che … sia di orientamento comune, stabilendo l’iter formativo necessario e i criteri normativi per poter accedere a questi ministeri laicali». Media della CEI (Agenzia Sir, Avvenire, Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu2000), È stata data informazione sull’impegno «per informare e soprattutto dare voce ai territori durante l’emergenza sanitaria». Presentato il calendario delle attività della CEI per l’anno pastorale 2021 – 2022. Tra le iniziative: il Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà a Matera dal 22 al 25 settembre 2022.
Adempimenti statutari
L’Assemblea ha proceduto all’elezione di due Vice Presidenti della CEI, dei membri del Consiglio per gli Affari Economici e dei Presidenti delle Commissioni Episcopali. Sono stati eletti Vice Presidenti Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena – Nonantola e Vescovo di Carpi, per il Nord Italia, e Mons. Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, Arcivescovo di Cagliari, per il Centro Italia. Sono stati quindi eletti i quattro membri del Consiglio per gli Affari Economici: Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno; Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli e Vescovo di Palestrina; Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo; Mons. Luigi Testore, Vescovo di Acqui. Tra gli eletti Presidenti delle Commissioni Episcopali c'è anche il perugino mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca, Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia, i giovani e la vita.

Le decisioni del Consiglio episcopale permanente

Nel corso dei lavori dell’Assemblea Generale, il 26 maggio si è riunito il Consiglio Episcopale Permanente che ha approvato il Regolamento applicativo concernente la concessione di contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e la pubblicazione del Messaggio per la 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre 2021), sul tema “Camminare in una vita nuova” (Rm 6,4). La transizione ecologica per la cura della vita. Nei mesi iniziali del 2022 ci sarà un evento a Firenze, la città di Giorgio La Pira, che darà continuità al progetto dell’ “Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace”, che si è tenuto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Questo evento coinvolgerà comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum.

Nomine del CEP

Il Consiglio ha provveduto infine alle seguenti nomine: - Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana (ACI): Prof. Giuseppe Notarstefano (Palermo). - Presidente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC): Dott. Luigi D’Andrea (Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela). - Presidente nazionale femminile della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Sig.ra Allegra Tonnarini (Roma). - Assistente ecclesiastico nazionale del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI): Don Angelo Gonzo (Trento). - Consigliere ecclesiastico nazionale della Confederazione Nazionale Coldiretti: Don Nicola Macculi (Lecce). - Assistente ecclesiastico nazionale dell’Opera Assistenza Malati Impediti (OAMI): Mons. Gastone Simoni, Vescovo emerito di Prato. - Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici latino americani in Italia: Don Luis Fernando Lopez Gallego (Sonson Rionegro, Colombia).]]>

La 74ª Assemblea Generale della CEI si è conclusa oggi. La prima in presenza dopo tanto tempo, si è tenuta dal 24 al 27 maggio nella grande sala dell'Hotel Ergife di Roma e vi hanno partecipato 200 membri e 13 Vescovi emeriti. Lì si è recato anche Papa Francesco lunedì pomeriggio per aprire l'assemblea con la preghiera da lui presieduta e con un dialogo con i vescovi introdotto da un suo breve discorso. Preghiera e introduzione trasmessi in diretta online, mentre il dialogo con i vescovi si è svolto a porte chiuse. Il giorno dopo il Cardinale Bassetti ha tenuto la sua relazione di introduzione  ai lavori dell'Assemblea (qui il video). Questa mattina la Presidenza della Cei ha diffuso il comunicato finale in cui dà un breve resoconto dei lavori e delle decisioni prese, presentandolo in una conferenza stampa alla quale è intervenuto il Cardinale presidente Gualtiero Bassetti.

Il video della conferenza stampa

https://youtu.be/zhnT6tYmt9Y?t=1193

Alcuni passaggi del comunicato finale

In dialogo con Papa Francesco

«Nel suo intervento, il Papa ha puntato l’attenzione su tre questioni: i seminari, i tribunali ecclesiastici e il “cammino sinodale”, esortando in particolare a riprendere le linee tracciate dal Convegno Ecclesiale nazionale di Firenze del 2015 e a valorizzare un percorso che parta dal basso e metta al centro il popolo di Dio. Proprio sul tema della sinodalità si è sviluppato il dialogo con i Vescovi, che hanno espresso grande apprezzamento per le parole di Francesco nella consapevolezza che il Convegno di Firenze abbia rappresentato un evento fondamentale per la vita della Chiesa in Italia, sia per l’orizzonte delineato dal discorso del Papa sia per la modalità stessa di realizzazione che lo hanno reso un esercizio concreto di sinodalità».

I Vescovi danno avvio al “cammino sinodale”

«Al centro della riflessione dell’Assemblea è stato dunque il “cammino sinodale”». «L’urgenza di tale cammino, condivisa dall’Assemblea, è stata ulteriormente confermata dalla decisione del Pontefice di avviare un nuovo itinerario sinodale per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si articolerà in tre fasi, tra ottobre 2021 e ottobre 2023, passando dal livello diocesano a quello universale».

La sfida del “noi ecclesiale

«La sfida resta quella di costruire percorsi che diano voce alle specificità delle comunità del Paese all’interno di un più ampio “Noi ecclesiale”: in quest’ottica, appare evidente che la sinodalità debba essere considerata non in prospettiva sociologica, ma nella sua dimensione spirituale: ancora prima delle scelte procedurali, essa ha a che fare con la conversione ecclesiale, a cui richiama costantemente il Papa».

Sinodo: percorso “provvidenziale”

«Il percorso sinodale, del resto, si configura come un evento provvidenziale, in quanto risponde alla necessità odierna di dare vita ad una Chiesa più missionaria, capace di mettersi in ascolto delle domande e delle attese degli uomini e delle donne di oggi».

Lo sguardo alle ferite della società e alle sfide della Chiesa

Rilanciare l'economia e il lavoro

«A preoccupare i Vescovi italiani è la situazione socio-economica del Paese: la pandemia, oltre al fortissimo impatto sul fronte sanitario, ha avuto un’incidenza negativa sul tessuto sociale. I dati della Caritas, citati dal Cardinale Presidente, e le testimonianze dei diversi territori impongono un grande sforzo a sostegno delle famiglie, delle imprese, dei giovani e degli ultimi. In questo senso, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) può rappresentare un’opportunità di crescita per dare nuova linfa al Paese e mettere in circolo nuove risorse, a beneficio della collettività, provata dagli effetti che l’emergenza sanitaria sta provocando sull’economia, sul lavoro, sulle relazioni e anche sull’ambito ecclesiale».

Chiese più deserte e domanda di Dio

«Il Covid, infatti, ha tolto il velo da alcune dinamiche latenti nella Chiesa italiana - fotografate da diverse indagini e statistiche - tra cui, ad esempio, la riduzione della partecipazione attiva alle celebrazioni e alla vita ecclesiale. In una società che può dirsi “scristianizzata”, tuttavia – è stato rilevato – emerge anche una domanda di Dio, non sopita ma desiderosa di essere colta».

Punto di partenza: la centralità della dignità umana…

«Secondo i Vescovi, questo tempo diventa allora un’occasione propizia per rinnovare la Chiesa, oltre che un punto di partenza per ogni tipo di progetto ecclesiale futuro: questo deve avere sempre al centro l’uomo, la cui dignità prescinde dalla provenienza geografica, dall’orientamento sessuale e dalle condizioni sociali.

… nella questione dell'identità di genere…

«In tal senso, circa il disegno di legge recante “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”, i Vescovi hanno convenuto sulla necessità di un “dialogo aperto”, auspicando una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative, che coniughi il rifiuto di ogni discriminazione con la libertà di espressione».

… come nella questione migranti.

«Durante i lavori, grande risonanza hanno avuto le parole del Cardinale Presidente per i migranti: di fronte alle tragedie che continuano a verificarsi nel Mediterraneo e sulla Rotta Balcanica, i Vescovi hanno ribadito che la questione va affrontata insieme, a livello europeo, e che esiste un’alternativa agli ingressi irregolari e alle morti in mare».

Prossimità concreta

«Proprio per far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociale provocate dalla pandemia e sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o difficoltà, enti e associazioni che operano nelle situazioni di emergenza, enti ecclesiastici (comprese le Parrocchie) in difficoltà, l’Assemblea ha approvato un’ulteriore erogazione straordinaria di 60 milioni di euro da destinare alle Diocesi».

Varie

«Tribunali ecclesiastici. L’Assemblea Generale è stata aggiornata sull’applicazione del Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus». Obiettivo è «realizzare un percorso che avvicini i coniugi in crisi ai Tribunali, valorizzando l’aspetto pastorale e rendendo la giustizia canonica semplice e accessibile» e valorizzando «il ruolo dei Consultori familiari per l’ascolto dei fedeli separati e/o divorziati e per il sostegno nelle procedure di avvio dell’iter processuale». «Tutela dei minori. A due anni dall’approvazione delle “Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”,… sono stati istituiti i 16 Servizi Regionali con 16 Coordinatori e 16 Vescovi incaricati, 219 Servizi Diocesani per la tutela dei minori e in alcune Diocesi i Centri di Ascolto. Si è avviato, cioè, un processo di sensibilizzazione e di responsabilizzazione, anche attraverso sussidi e programmi di informazione e formazione». Adempimenti di carattere giuridico-amministrativo. I Vescovi hanno approvato il bilancio consuntivo della CEI per l’anno 2020; la ripartizione e dell’assegnazione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2021; ed è stato presentato il bilancio consuntivo, relativo al 2020, dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero». Santi Patroni. L’Assemblea Generale ha approvato la costituzione di alcuni Santi Patroni: - san Martino di Tours patrono del Volontariato in Italia; - san Giuseppe Moscati patrono dei medici, infermieri e soccorritori del Sistema dell’Emergenza Territoriale 118 italiano, della Medicina e Chirurgia di Emergenza nazionale; - san Giovanni Bosco patrono degli Ispettori del Lavoro; - la Beata Vergine delle Grazie dal Ponte di Porretta Terme patrona della Pallacanestro italiana. Dovrà ora seguire la conferma della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani: si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021, in presenza, pur con numeri inferiori al previsto. Giornata per la Carità del Papa (domenica 27 giugno): «Nel 2019, le Diocesi italiane hanno offerto alla Santa Sede 1.877.830,31 euro; l’importo pervenuto alla Santa Sede a titolo di can. 1271 del Codice di Diritto Canonico è stato di euro 4.026.490,00 di cui 4.000.000,00 euro dalla CEI; 21.490,00 euro dall’Arcidiocesi di Genova; 5.000,00 euro dalla Diocesi di Lamezia Terme. Anche nel 2021 i mezzi di comunicazione della Chiesa italiana (Avvenire, Tv2000, la rete radiofonica InBlu2000, l’agenzia Sir) e delle Diocesi – a partire dai settimanali diocesani associati alla FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) – sosterranno l’iniziativa con diverse attività». Motu Proprio Spiritus Domini e del Motu Proprio Antiquum Ministerium. La Segreteria Generale della CEI ha predisposto «un tavolo di lavoro con l’intento di conoscere la realtà delle Chiese locali. Tale conoscenza offrirà preziose indicazioni per giungere ad un testo che … sia di orientamento comune, stabilendo l’iter formativo necessario e i criteri normativi per poter accedere a questi ministeri laicali». Media della CEI (Agenzia Sir, Avvenire, Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu2000), È stata data informazione sull’impegno «per informare e soprattutto dare voce ai territori durante l’emergenza sanitaria». Presentato il calendario delle attività della CEI per l’anno pastorale 2021 – 2022. Tra le iniziative: il Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà a Matera dal 22 al 25 settembre 2022.
Adempimenti statutari
L’Assemblea ha proceduto all’elezione di due Vice Presidenti della CEI, dei membri del Consiglio per gli Affari Economici e dei Presidenti delle Commissioni Episcopali. Sono stati eletti Vice Presidenti Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena – Nonantola e Vescovo di Carpi, per il Nord Italia, e Mons. Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, Arcivescovo di Cagliari, per il Centro Italia. Sono stati quindi eletti i quattro membri del Consiglio per gli Affari Economici: Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno; Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli e Vescovo di Palestrina; Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo; Mons. Luigi Testore, Vescovo di Acqui. Tra gli eletti Presidenti delle Commissioni Episcopali c'è anche il perugino mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca, Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia, i giovani e la vita.

Le decisioni del Consiglio episcopale permanente

Nel corso dei lavori dell’Assemblea Generale, il 26 maggio si è riunito il Consiglio Episcopale Permanente che ha approvato il Regolamento applicativo concernente la concessione di contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e la pubblicazione del Messaggio per la 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre 2021), sul tema “Camminare in una vita nuova” (Rm 6,4). La transizione ecologica per la cura della vita. Nei mesi iniziali del 2022 ci sarà un evento a Firenze, la città di Giorgio La Pira, che darà continuità al progetto dell’ “Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace”, che si è tenuto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Questo evento coinvolgerà comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum.

Nomine del CEP

Il Consiglio ha provveduto infine alle seguenti nomine: - Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana (ACI): Prof. Giuseppe Notarstefano (Palermo). - Presidente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC): Dott. Luigi D’Andrea (Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela). - Presidente nazionale femminile della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Sig.ra Allegra Tonnarini (Roma). - Assistente ecclesiastico nazionale del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI): Don Angelo Gonzo (Trento). - Consigliere ecclesiastico nazionale della Confederazione Nazionale Coldiretti: Don Nicola Macculi (Lecce). - Assistente ecclesiastico nazionale dell’Opera Assistenza Malati Impediti (OAMI): Mons. Gastone Simoni, Vescovo emerito di Prato. - Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici latino americani in Italia: Don Luis Fernando Lopez Gallego (Sonson Rionegro, Colombia).]]>