Settimana sociale dei cattolici Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/settimana-sociale-dei-cattolici/ Settimanale di informazione regionale Thu, 25 Jul 2024 14:56:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Settimana sociale dei cattolici Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/settimana-sociale-dei-cattolici/ 32 32 Settimana sociale. Alcune riflessioni sui risultati emersi https://www.lavoce.it/settimana-sociale-alcune-riflessioni-sui-risultati-emersi/ https://www.lavoce.it/settimana-sociale-alcune-riflessioni-sui-risultati-emersi/#respond Thu, 25 Jul 2024 18:00:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77184 Quattro relatori , di cui una donna, seduti sulle sedie sul palco. Sullo sfondo la locandina della Settimana sociale

Nel corso della recente Settimana sociale di Trieste è stato affidato ai cattolici italiani l’impegno di “ripartire dalla centralità della persona della nostra Costituzione per andare al cuore della democrazia”. Si tratta di un “io” che si apre al “noi”, per un impegno straordinario per il bene comune, in un momento di difficoltà e di grande importanza per la vita del Paese.

L'invito ai cittadini a prendersi cura dei beni comuni

Dagli amministratori locali che hanno partecipato arriva un forte invito a un coinvolgimento dei cittadini nella “costruzione condivisa di progetti di cui sentirsi protagonisti. Un invito ai cittadini a prendersi cura dei loro beni comuni nella piena logica della sussidiarietà” (Avvenire, 14/7/2024). Le Amministrazioni hanno bisogno di aprirsi a un largo campo di attivismo e impegno, nella prospettiva dell’amministrazione condivisa, della coprogettazione, del coinvolgimento delle reti territoriali… Tante le tematiche da mettere a fuoco: famiglia, ambiente, carcere, sport, scuola, economia civile, pace, migranti, cittadinanza, eguaglianza, povertà...

Le piazze della democrazia

Nell’attuale crisi del partito politico, cioè dello strumento riconosciuto dalla Costituzione per favorire la partecipazione, un metodo che a Trieste viene proposto e sollecitato alle comunità locali è quello delle “piazze della democrazia”, in un confronto su temi specifici che coinvolga anche persone impegnate in politica, che si trovano a discutere insieme. Parrocchie, congregazioni religiose, associazioni, movimenti, attività cooperative, soggetti dell’economia civile, movimenti di opinione: tutti devono avvertire l’importanza di ripensare e ridisegnare la vita delle comunità, dando priorità all’impegno sociale e alla partecipazione alla vita democratica del Paese e dell’Europa.

Impegno civico e partecipazione politica

Alla crisi strutturale del sistema rappresentativo manifestatasi in questi anni è seguito un doppio movimento: una volontà dal basso, da parte di associazioni, movimenti e singoli cittadini, di riprendere il controllo politico attraverso attività di impegno civico e forme inedite di partecipazione politica; e la promozione dall’alto, da parte di Governi, di forme di coinvolgimento sociale e politico dei cittadini, dai primi tentativi di e-government alle diverse forme di “dibattito pubblico” nelle sue diverse forme, dalla distribuzione di informazioni alla consultazione nella presa di decisioni, alla concertazione (a monte del processo decisionale), alla co-decisione (con ruolo attivo dei cittadini nell’intero processo deliberativo).

La democrazia dal basso

Questo riavvio di democrazia dal basso può essere favorito da un rilancio della pianificazione sociale di zona, su cui richiama l’attenzione una recente ricerca Inapp (Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche, dinamiche di sviluppo della pianificazione sociale, maggio 2024, scaricabile online). È un’azione di pianificazione portata avanti, in particolare, a livello di Ambito territoriale sociale (Ats, forma di associazione tra Comuni; in Umbria si parla di Zone sociali, in numero di 12), volta a realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali in un contesto orientato alla promozione della partecipazione, e dunque allo sviluppo della democrazia.

La Pianificazione di zona

Il processo di pianificazione sociale di zona e la stesura stessa del Piano di zona (introdotto dalla legge quadro di riforma socio-assistenziale 328/2000, e strumento di programmazione territoriale delle politiche sociali locali da parte dei Comuni) può essere pensato come processo partecipativo per raccogliere sia le letture dei bisogni che le proposte di molti attori locali (ricerca Inapp, p.18). Al riguardo possono ritenersi rilevanti anche le collaborazioni continuative e formalizzate con soggetti del volontariato e del terzo settore (anche con pratiche di coprogettazione).

Cittadinanza attiva

Ritorno infine su uno dei modi suaccennati attraverso cui può prendere corpo la partecipazione democratica, quello costituito dal civismo (l’impegno civico). Il riferimento è a forme di impegno civile, promosse dall’attenzione alla comunità e al perseguimento del bene comune, spesso definite come “cittadinanza attiva”, che si manifesta con la partecipazione ai processi sociali e politici presenti nella comunità. Come ha osservato Giovanni Moro, mentre nella democrazia partecipativa sono le istituzioni a includere i cittadini nei processi che stanno portando avanti, la cittadinanza attiva è un fenomeno di auto-organizzazione che può o meno incontrarsi con le istituzioni, ma che comunque rafforza la centralità delle persone e dei soggetti sociali nell’azione pubblica e nella politica.

Rimarco l’importanza di poter diffondere anche in Umbria, nei nostri territori, queste forme di partecipazione democratica.

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Quattro relatori , di cui una donna, seduti sulle sedie sul palco. Sullo sfondo la locandina della Settimana sociale

Nel corso della recente Settimana sociale di Trieste è stato affidato ai cattolici italiani l’impegno di “ripartire dalla centralità della persona della nostra Costituzione per andare al cuore della democrazia”. Si tratta di un “io” che si apre al “noi”, per un impegno straordinario per il bene comune, in un momento di difficoltà e di grande importanza per la vita del Paese.

L'invito ai cittadini a prendersi cura dei beni comuni

Dagli amministratori locali che hanno partecipato arriva un forte invito a un coinvolgimento dei cittadini nella “costruzione condivisa di progetti di cui sentirsi protagonisti. Un invito ai cittadini a prendersi cura dei loro beni comuni nella piena logica della sussidiarietà” (Avvenire, 14/7/2024). Le Amministrazioni hanno bisogno di aprirsi a un largo campo di attivismo e impegno, nella prospettiva dell’amministrazione condivisa, della coprogettazione, del coinvolgimento delle reti territoriali… Tante le tematiche da mettere a fuoco: famiglia, ambiente, carcere, sport, scuola, economia civile, pace, migranti, cittadinanza, eguaglianza, povertà...

Le piazze della democrazia

Nell’attuale crisi del partito politico, cioè dello strumento riconosciuto dalla Costituzione per favorire la partecipazione, un metodo che a Trieste viene proposto e sollecitato alle comunità locali è quello delle “piazze della democrazia”, in un confronto su temi specifici che coinvolga anche persone impegnate in politica, che si trovano a discutere insieme. Parrocchie, congregazioni religiose, associazioni, movimenti, attività cooperative, soggetti dell’economia civile, movimenti di opinione: tutti devono avvertire l’importanza di ripensare e ridisegnare la vita delle comunità, dando priorità all’impegno sociale e alla partecipazione alla vita democratica del Paese e dell’Europa.

Impegno civico e partecipazione politica

Alla crisi strutturale del sistema rappresentativo manifestatasi in questi anni è seguito un doppio movimento: una volontà dal basso, da parte di associazioni, movimenti e singoli cittadini, di riprendere il controllo politico attraverso attività di impegno civico e forme inedite di partecipazione politica; e la promozione dall’alto, da parte di Governi, di forme di coinvolgimento sociale e politico dei cittadini, dai primi tentativi di e-government alle diverse forme di “dibattito pubblico” nelle sue diverse forme, dalla distribuzione di informazioni alla consultazione nella presa di decisioni, alla concertazione (a monte del processo decisionale), alla co-decisione (con ruolo attivo dei cittadini nell’intero processo deliberativo).

La democrazia dal basso

Questo riavvio di democrazia dal basso può essere favorito da un rilancio della pianificazione sociale di zona, su cui richiama l’attenzione una recente ricerca Inapp (Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche, dinamiche di sviluppo della pianificazione sociale, maggio 2024, scaricabile online). È un’azione di pianificazione portata avanti, in particolare, a livello di Ambito territoriale sociale (Ats, forma di associazione tra Comuni; in Umbria si parla di Zone sociali, in numero di 12), volta a realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali in un contesto orientato alla promozione della partecipazione, e dunque allo sviluppo della democrazia.

La Pianificazione di zona

Il processo di pianificazione sociale di zona e la stesura stessa del Piano di zona (introdotto dalla legge quadro di riforma socio-assistenziale 328/2000, e strumento di programmazione territoriale delle politiche sociali locali da parte dei Comuni) può essere pensato come processo partecipativo per raccogliere sia le letture dei bisogni che le proposte di molti attori locali (ricerca Inapp, p.18). Al riguardo possono ritenersi rilevanti anche le collaborazioni continuative e formalizzate con soggetti del volontariato e del terzo settore (anche con pratiche di coprogettazione).

Cittadinanza attiva

Ritorno infine su uno dei modi suaccennati attraverso cui può prendere corpo la partecipazione democratica, quello costituito dal civismo (l’impegno civico). Il riferimento è a forme di impegno civile, promosse dall’attenzione alla comunità e al perseguimento del bene comune, spesso definite come “cittadinanza attiva”, che si manifesta con la partecipazione ai processi sociali e politici presenti nella comunità. Come ha osservato Giovanni Moro, mentre nella democrazia partecipativa sono le istituzioni a includere i cittadini nei processi che stanno portando avanti, la cittadinanza attiva è un fenomeno di auto-organizzazione che può o meno incontrarsi con le istituzioni, ma che comunque rafforza la centralità delle persone e dei soggetti sociali nell’azione pubblica e nella politica.

Rimarco l’importanza di poter diffondere anche in Umbria, nei nostri territori, queste forme di partecipazione democratica.

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Settimana sociale. Card. Bassetti: “Non si può seguire il Vangelo senza custodire la terra” https://www.lavoce.it/settimana-sociale-card-bassetti-vangelo-terra/ Sun, 24 Oct 2021 14:02:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62889 Il card. Gualtiero Bassetti

“Carissimo vescovo Filippo, grazie per la tua accoglienza generosa e fraterna”: all’inizio dell’omelia della messa conclusiva della Settimana sociale dei cattolici italiani, celebrata (in diretta televisiva) presso la concattedrale di Taranto, il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha innanzitutto ringraziato l’arcivescovo della città jonica, mons. Filippo Santoro, che ha anche presieduto in questi anni il Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali.

Gesù ascolta chi grida

“La pagina del Vangelo – ha affermato il porporato riferendosi alla lettura della liturgia – ci ha mostrato cosa accade quando permettiamo che il Signore entri nelle nostre città e ci incontri lì dove siamo, nelle case e sulle strade. Gesù, come apprendiamo dall’evangelista Luca, doveva essere appena uscito dalla casa di Zaccheo, ed ecco che ora, lasciando Gerico per continuare il viaggio verso Gerusalemme, il suo cammino è interrotto dal grido di un mendicante. Mentre molti rimproveravano Timèo per farlo tacere, Gesù invece ascolta la sua preghiera: si ferma, lo chiama, e quel cieco ritorna a vedere”.

Taranto come Gerico

Bassetti ha osservato: “la città dove si è celebrata questa 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani, Taranto, non è poi così diversa da Gerico: è una delle tante città di questo mondo mediterraneo, dalle quali si alzano ancora le grida di uomini e donne che chiedono aiuto. Ecco perché abbiamo voluto che questo evento così importante per la Chiesa e la società italiana si tenesse nella ‘città dei due mari’: perché qui si tocca con mano quanto sia difficile scegliere tra salute e lavoro”.

Crisi ambientale e sociale

“Questa splendida città, e la nostra società, soffrono però non solo di una crisi ambientale, ma anche di una crisi sociale: due crisi strettamente legate tra loro”. Dopo aver citato la Laudato si’, il presidente della Cei ha aggiunto: “Che cosa abbiamo cercato di fare in questi giorni? Non un convegno, ma una piattaforma di partenza per dare speranza e avviare dei processi. In questi giorni, abbiamo compreso ancor di più la complessità dei problemi, ma anche segnalato quei modelli praticabili, quelle buone pratiche, che producono soluzioni. Soprattutto, e grazie al magistero sociale della Chiesa e alle due encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, abbiamo capito che non si può scindere l’essere cristiani dal rispetto per il Creato; non si può pensare di seguire il Vangelo, se non custodendo la nostra terra; non si può far finta che l’economia vada per conto proprio, mentre la vita di fede è un’altra cosa”.

Le Settimane sociali spunto di riflessione per la Chiesa

“Dalla loro prima edizione nel 1907, a Pistoia, le Settimane sociali hanno segnato la riflessione e l’azione della Chiesa italiana in rapporto alle questioni sociali e politiche del nostro Paese. L’iniziatore di esse fu Giuseppe Toniolo, il primo economista beato. Quella di Taranto è stata di particolare rilievo non solo perché abbiamo cercato soluzioni per il presente, ma perché ci siamo resi conto che le decisioni, che prendiamo oggi avranno conseguenze vitali per questa generazione e soprattutto per quelle future”. Ha continuato più avanti il card. Bassetti.

Appello ai giovani cattolici

“A questo riguardo, voglio dire con forza che l’apporto dei cattolici per affrontare le crisi di cui si è detto, è fondamentale. Siamo sempre più convinti che le parole e i valori del Vangelo sono in grado non solo di dare una risposta alle domande di senso degli uomini, ma possono anche ispirare l’economia e la politica”. Bassetti ha aggiunto: “il Vangelo può sostenere, più precisamente, quelle alleanze di cui hanno parlato i giovani qui presenti. Sono i giovani, come quelli impegnati nel progetto della Economia di Francesco, nel Progetto Policoro ed altri, che possono aiutare il mondo a ‘rimettere la fraternità al centro dell’economia’”. “Cari giovani, sognate e costruite, con l’aiuto di Dio, una Chiesa gioiosa, perché umile e disinteressata; una Chiesa a contatto con gli uomini e le loro storie; una Chiesa che si rigenera nell’ottica della carità”.

L'impegno della Chiesa

“Perché si possano trovare soluzioni praticabili alle emergenze ambientali e sociali, è necessario l’aiuto non solo dei cattolici, ma di tutti. Per quanto ci riguarda, come comunità ecclesiale e come pastori della Chiesa, ci stiamo impegnando in questo senso. Penso al prossimo incontro dei vescovi del Mediterraneo, nel febbraio 2022, che riprenderà il tema del primo incontro ‘Mediterraneo frontiera di pace’, tenutosi a Bari, per approfondire vari aspetti di attualità. Ma penso anche al Sinodo universale dei vescovi e al Cammino sinodale delle Chiese in Italia: entrambi sono uno stimolo a trovare quel cambiamento necessario per rendere la nostra Chiesa più materna e sempre più capace di annunciare il Vangelo di Cristo”. Quindi una sottolineatura sulla Giornata missionaria che si celebra oggi. Una Chiesa che annuncia il vangelo “da ‘testimoni e profeti’, come richiama il tema della Giornata missionaria mondiale, che si celebra proprio in questa domenica di ottobre”.]]>
Il card. Gualtiero Bassetti

“Carissimo vescovo Filippo, grazie per la tua accoglienza generosa e fraterna”: all’inizio dell’omelia della messa conclusiva della Settimana sociale dei cattolici italiani, celebrata (in diretta televisiva) presso la concattedrale di Taranto, il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha innanzitutto ringraziato l’arcivescovo della città jonica, mons. Filippo Santoro, che ha anche presieduto in questi anni il Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali.

Gesù ascolta chi grida

“La pagina del Vangelo – ha affermato il porporato riferendosi alla lettura della liturgia – ci ha mostrato cosa accade quando permettiamo che il Signore entri nelle nostre città e ci incontri lì dove siamo, nelle case e sulle strade. Gesù, come apprendiamo dall’evangelista Luca, doveva essere appena uscito dalla casa di Zaccheo, ed ecco che ora, lasciando Gerico per continuare il viaggio verso Gerusalemme, il suo cammino è interrotto dal grido di un mendicante. Mentre molti rimproveravano Timèo per farlo tacere, Gesù invece ascolta la sua preghiera: si ferma, lo chiama, e quel cieco ritorna a vedere”.

Taranto come Gerico

Bassetti ha osservato: “la città dove si è celebrata questa 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani, Taranto, non è poi così diversa da Gerico: è una delle tante città di questo mondo mediterraneo, dalle quali si alzano ancora le grida di uomini e donne che chiedono aiuto. Ecco perché abbiamo voluto che questo evento così importante per la Chiesa e la società italiana si tenesse nella ‘città dei due mari’: perché qui si tocca con mano quanto sia difficile scegliere tra salute e lavoro”.

Crisi ambientale e sociale

“Questa splendida città, e la nostra società, soffrono però non solo di una crisi ambientale, ma anche di una crisi sociale: due crisi strettamente legate tra loro”. Dopo aver citato la Laudato si’, il presidente della Cei ha aggiunto: “Che cosa abbiamo cercato di fare in questi giorni? Non un convegno, ma una piattaforma di partenza per dare speranza e avviare dei processi. In questi giorni, abbiamo compreso ancor di più la complessità dei problemi, ma anche segnalato quei modelli praticabili, quelle buone pratiche, che producono soluzioni. Soprattutto, e grazie al magistero sociale della Chiesa e alle due encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, abbiamo capito che non si può scindere l’essere cristiani dal rispetto per il Creato; non si può pensare di seguire il Vangelo, se non custodendo la nostra terra; non si può far finta che l’economia vada per conto proprio, mentre la vita di fede è un’altra cosa”.

Le Settimane sociali spunto di riflessione per la Chiesa

“Dalla loro prima edizione nel 1907, a Pistoia, le Settimane sociali hanno segnato la riflessione e l’azione della Chiesa italiana in rapporto alle questioni sociali e politiche del nostro Paese. L’iniziatore di esse fu Giuseppe Toniolo, il primo economista beato. Quella di Taranto è stata di particolare rilievo non solo perché abbiamo cercato soluzioni per il presente, ma perché ci siamo resi conto che le decisioni, che prendiamo oggi avranno conseguenze vitali per questa generazione e soprattutto per quelle future”. Ha continuato più avanti il card. Bassetti.

Appello ai giovani cattolici

“A questo riguardo, voglio dire con forza che l’apporto dei cattolici per affrontare le crisi di cui si è detto, è fondamentale. Siamo sempre più convinti che le parole e i valori del Vangelo sono in grado non solo di dare una risposta alle domande di senso degli uomini, ma possono anche ispirare l’economia e la politica”. Bassetti ha aggiunto: “il Vangelo può sostenere, più precisamente, quelle alleanze di cui hanno parlato i giovani qui presenti. Sono i giovani, come quelli impegnati nel progetto della Economia di Francesco, nel Progetto Policoro ed altri, che possono aiutare il mondo a ‘rimettere la fraternità al centro dell’economia’”. “Cari giovani, sognate e costruite, con l’aiuto di Dio, una Chiesa gioiosa, perché umile e disinteressata; una Chiesa a contatto con gli uomini e le loro storie; una Chiesa che si rigenera nell’ottica della carità”.

L'impegno della Chiesa

“Perché si possano trovare soluzioni praticabili alle emergenze ambientali e sociali, è necessario l’aiuto non solo dei cattolici, ma di tutti. Per quanto ci riguarda, come comunità ecclesiale e come pastori della Chiesa, ci stiamo impegnando in questo senso. Penso al prossimo incontro dei vescovi del Mediterraneo, nel febbraio 2022, che riprenderà il tema del primo incontro ‘Mediterraneo frontiera di pace’, tenutosi a Bari, per approfondire vari aspetti di attualità. Ma penso anche al Sinodo universale dei vescovi e al Cammino sinodale delle Chiese in Italia: entrambi sono uno stimolo a trovare quel cambiamento necessario per rendere la nostra Chiesa più materna e sempre più capace di annunciare il Vangelo di Cristo”. Quindi una sottolineatura sulla Giornata missionaria che si celebra oggi. Una Chiesa che annuncia il vangelo “da ‘testimoni e profeti’, come richiama il tema della Giornata missionaria mondiale, che si celebra proprio in questa domenica di ottobre”.]]>
Da Perugia verso Taranto, alla 49a Settimana sociale dei cattolici italiani https://www.lavoce.it/taranto-settimana-sociale-cattolici/ Fri, 01 Oct 2021 10:35:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62527 taranto settimana sociale cattolici

“E’ tempo di scelte coraggiose” per “operare una conversione ecologica, come ci suggerisce il Santo Padre nell’enciclica Laudato sì, ossia la trasformazione dei cuori e delle coscienze”. Lo ha detto il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, all’incontro “Verso Taranto” a Perugia, il 30 settembre, promosso dall’Ufficio diocesano per il sociale e il lavoro e dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, in preparazione all’evento della 49a Settimana sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre 2021) dal titolo: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro…”.

Scelte coraggiose

L’appuntamento nella città jonica rappresenta, ha evidenziato il cardinale, “una tappa significativa della vita ecclesiale del nostro Paese che, unitamente alla Chiesa universale, si appresta a vivere l’esperienza del cammino sinodale”. “Un atteggiamento sbagliato verso la creazione – ha sostenuto Bassetti – ci ha illuso di trattare ogni creatura di Dio come semplice oggetto. Abbiamo così riempito il mondo di rifiuti e di scarti, quasi che alcune realtà create non abbiano un senso o che possano essere sfruttate per interessi meramente materiali. Serve un cambio di passo che possiamo fare insieme”. Occorrono “scelte coraggiose”, ha ammonito il presidente della Cei, “affinché non siano sempre i più poveri a pagare gli effetti di una crisi sanitaria, sociale, lavorativa, economica e politica del nostro tempo” e ha elencato alcune “buone pratiche” che “indicano che c’è un bene sommerso da far emergere… Ci sono imprenditori che sanno coniugare il lavoro e la cura per l’ambiente. Ci sono persone che hanno smesso di definirsi consumatori in nome di scelte più oculate di acquisto verso prodotti sostenibili. Ci sono parrocchie e oratori che sono punti di riferimento educativo per le tematiche ambientali. Ci sono gruppi di persone che hanno fatto della Laudato sì’ la loro bussola di orientamento nella vita. Ci sono amministrazioni pubbliche che hanno favorito scelte di promozione del territorio con criteri di sostenibilità turistica. Ci sono agricoltori che hanno smesso di usare pesticidi chimici per produrre in modo biologico. Ci sono organizzazioni commerciali che puntano a movimentare il meno possibile le merci, secondo l’idea che i beni a chilometro zero sono a impatto ecologico zero. Ci sono comunità religiose e monastiche che sanno celebrare la bellezza della creazione attraverso la loro vita e la loro preghiera. Ci sono famiglie sostenibili perché convinte che la bellezza delle relazioni non dipende dalla quantità di oggetti disponibili. Insomma, c’è un bene sommerso che occorre portare allo scoperto. Dio continua a stupirci con l’azione del suo Spirito e a noi tocca il compito di rendere grazie”.

Taranto, importante tappa verso il cammino Sinodale

All’incontro di Perugia “Verso Taranto” sono intervenuti l’economista Leonardo Becchetti, il presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano - entrambi membri del Comitato preparatore della 49a Settimana sociale - e l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano. A moderare i lavori è stato il direttore della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro, il diacono Carlo Cerati, mentre le conclusioni sono state affidate alla perugina Maddalena Pievaioli, segretaria generale della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, che ha rilevato la scarsa partecipazione all’incontro, “in presenza”, pur avendo ricevuto diverse significative adesioni dal mondo ecclesiale e laico cittadino, ma sono state oltre un centinaio le visualizzazioni sul canale YouTube del settimanale La Voce che lo ha trasmesso. A tutti la prof.ssa Pievaioli ha rivolto l’appello a un maggiore impegno unitario per il “dopo Taranto”, occasione propizia per dare inizio al cammino sinodale e dando appuntamento ai perugini, il prossimo 26 novembre, all’incontro con il sociologo ed economista Mauro Magatti. Interessanti sono stati gli interventi-quesiti rivolti da rappresentanti delle realtà produttive e socio-culturali del territorio ai due relatori ospiti. Questi hanno illustrato il cammino compiuto, anche dal “basso”, che ha portato al tema della 49a Settimana sociale, soffermandosi non poco sulle “buone pratiche” per fare concretamente comunità, tra credenti e non credenti, per realizzare insieme il “Pianeta che vogliamo” sui fronti caldi dell’ambiente, del sociale e del lavoro. A ciascun partecipante è stato donato un seme di tulipano come simbolo dell’impegno di ogni uomo a prendersi cura del suo “germoglio”, che rappresenta il futuro e la bellezza da generare in ogni ambito della vita.]]>
taranto settimana sociale cattolici

“E’ tempo di scelte coraggiose” per “operare una conversione ecologica, come ci suggerisce il Santo Padre nell’enciclica Laudato sì, ossia la trasformazione dei cuori e delle coscienze”. Lo ha detto il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, all’incontro “Verso Taranto” a Perugia, il 30 settembre, promosso dall’Ufficio diocesano per il sociale e il lavoro e dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, in preparazione all’evento della 49a Settimana sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre 2021) dal titolo: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro…”.

Scelte coraggiose

L’appuntamento nella città jonica rappresenta, ha evidenziato il cardinale, “una tappa significativa della vita ecclesiale del nostro Paese che, unitamente alla Chiesa universale, si appresta a vivere l’esperienza del cammino sinodale”. “Un atteggiamento sbagliato verso la creazione – ha sostenuto Bassetti – ci ha illuso di trattare ogni creatura di Dio come semplice oggetto. Abbiamo così riempito il mondo di rifiuti e di scarti, quasi che alcune realtà create non abbiano un senso o che possano essere sfruttate per interessi meramente materiali. Serve un cambio di passo che possiamo fare insieme”. Occorrono “scelte coraggiose”, ha ammonito il presidente della Cei, “affinché non siano sempre i più poveri a pagare gli effetti di una crisi sanitaria, sociale, lavorativa, economica e politica del nostro tempo” e ha elencato alcune “buone pratiche” che “indicano che c’è un bene sommerso da far emergere… Ci sono imprenditori che sanno coniugare il lavoro e la cura per l’ambiente. Ci sono persone che hanno smesso di definirsi consumatori in nome di scelte più oculate di acquisto verso prodotti sostenibili. Ci sono parrocchie e oratori che sono punti di riferimento educativo per le tematiche ambientali. Ci sono gruppi di persone che hanno fatto della Laudato sì’ la loro bussola di orientamento nella vita. Ci sono amministrazioni pubbliche che hanno favorito scelte di promozione del territorio con criteri di sostenibilità turistica. Ci sono agricoltori che hanno smesso di usare pesticidi chimici per produrre in modo biologico. Ci sono organizzazioni commerciali che puntano a movimentare il meno possibile le merci, secondo l’idea che i beni a chilometro zero sono a impatto ecologico zero. Ci sono comunità religiose e monastiche che sanno celebrare la bellezza della creazione attraverso la loro vita e la loro preghiera. Ci sono famiglie sostenibili perché convinte che la bellezza delle relazioni non dipende dalla quantità di oggetti disponibili. Insomma, c’è un bene sommerso che occorre portare allo scoperto. Dio continua a stupirci con l’azione del suo Spirito e a noi tocca il compito di rendere grazie”.

Taranto, importante tappa verso il cammino Sinodale

All’incontro di Perugia “Verso Taranto” sono intervenuti l’economista Leonardo Becchetti, il presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano - entrambi membri del Comitato preparatore della 49a Settimana sociale - e l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano. A moderare i lavori è stato il direttore della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro, il diacono Carlo Cerati, mentre le conclusioni sono state affidate alla perugina Maddalena Pievaioli, segretaria generale della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, che ha rilevato la scarsa partecipazione all’incontro, “in presenza”, pur avendo ricevuto diverse significative adesioni dal mondo ecclesiale e laico cittadino, ma sono state oltre un centinaio le visualizzazioni sul canale YouTube del settimanale La Voce che lo ha trasmesso. A tutti la prof.ssa Pievaioli ha rivolto l’appello a un maggiore impegno unitario per il “dopo Taranto”, occasione propizia per dare inizio al cammino sinodale e dando appuntamento ai perugini, il prossimo 26 novembre, all’incontro con il sociologo ed economista Mauro Magatti. Interessanti sono stati gli interventi-quesiti rivolti da rappresentanti delle realtà produttive e socio-culturali del territorio ai due relatori ospiti. Questi hanno illustrato il cammino compiuto, anche dal “basso”, che ha portato al tema della 49a Settimana sociale, soffermandosi non poco sulle “buone pratiche” per fare concretamente comunità, tra credenti e non credenti, per realizzare insieme il “Pianeta che vogliamo” sui fronti caldi dell’ambiente, del sociale e del lavoro. A ciascun partecipante è stato donato un seme di tulipano come simbolo dell’impegno di ogni uomo a prendersi cura del suo “germoglio”, che rappresenta il futuro e la bellezza da generare in ogni ambito della vita.]]>
Perugia verso Taranto, in cammino per la 49a Settimana sociale dei cattolici https://www.lavoce.it/perugia-taranto-settimana-cattolici/ Mon, 27 Sep 2021 08:44:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62434 perugia taranto settimana cattolici

Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si prepara all’atteso evento della 49a Settimana sociale dei cattolici italiani dal titolo: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso”, in programma a Taranto dal 21-24 ottobre, e lo fa promuovendo un incontro formativo e informativo giovedì 30 settembre alle 17.30, alla Sala Sant’Anna dell’omonima fondazione.

L'incontro formativo

All'incontro interverranno il cardinale arcivescovo e presidente della Cei Gualtiero Bassetti, il presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano, docente presso la Lumsa, l’economista Leonardo Becchetti, docente presso l’Università di Tor Vergata, entrambi membri del Comitato preparatore della 49a Settimana sociale, l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano e il direttore della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro diacono Carlo Cerati, che modererà l’incontro “Perugia verso Taranto”.

I temi della Settimana sociale di Taranto

“I Temi della Settimana sociale di Taranto – annuncia il diacono Cerati – saranno poi approfonditi e sviluppati presso le parrocchie e le realtà ecclesiali, ma saranno altresì aperti a tutte le persone, uomini e donne di buona volontà al fine di creare luoghi di confronto e dialogo sulle realtà umane e sociali come la Politica, l’Istituzione, luoghi del sapere e dell’educare, imprese e parti sociali così come papa Francesco indica l’enciclica di Laudato si”. “La scelta della città di Taranto, che attualmente si trova sotto i riflettori per la questione della ex Ilva – commenta sempre Cerati –, vuole stimolare una riflessione più articolata e complessa sui temi ambientali e sociali. Il faro, al quale guardiamo, è la Laudato sì che pone al centro di ogni discorso ‘l’ecologia integrale’”. L’evento, come evidenzia il responsabile della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro di Perugia, vuole proseguire “il dialogo con il mondo giovanile facendo ripartire un progetto di vita sociale e comunità che ascolti il grido sofferente delle persone e della terra, puntando sempre alla ‘persona’”. “Perugia verso Taranto” è promosso dalla Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro e dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e prevede per quanti non potranno partecipare, per la ridotta capienza della Sala Sant’Anna, una diretta streaming realizzata in collaborazione con la redazione del settimanale La Voce che mette a disposizione il suo canale YouTube.]]>
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Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si prepara all’atteso evento della 49a Settimana sociale dei cattolici italiani dal titolo: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso”, in programma a Taranto dal 21-24 ottobre, e lo fa promuovendo un incontro formativo e informativo giovedì 30 settembre alle 17.30, alla Sala Sant’Anna dell’omonima fondazione.

L'incontro formativo

All'incontro interverranno il cardinale arcivescovo e presidente della Cei Gualtiero Bassetti, il presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano, docente presso la Lumsa, l’economista Leonardo Becchetti, docente presso l’Università di Tor Vergata, entrambi membri del Comitato preparatore della 49a Settimana sociale, l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano e il direttore della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro diacono Carlo Cerati, che modererà l’incontro “Perugia verso Taranto”.

I temi della Settimana sociale di Taranto

“I Temi della Settimana sociale di Taranto – annuncia il diacono Cerati – saranno poi approfonditi e sviluppati presso le parrocchie e le realtà ecclesiali, ma saranno altresì aperti a tutte le persone, uomini e donne di buona volontà al fine di creare luoghi di confronto e dialogo sulle realtà umane e sociali come la Politica, l’Istituzione, luoghi del sapere e dell’educare, imprese e parti sociali così come papa Francesco indica l’enciclica di Laudato si”. “La scelta della città di Taranto, che attualmente si trova sotto i riflettori per la questione della ex Ilva – commenta sempre Cerati –, vuole stimolare una riflessione più articolata e complessa sui temi ambientali e sociali. Il faro, al quale guardiamo, è la Laudato sì che pone al centro di ogni discorso ‘l’ecologia integrale’”. L’evento, come evidenzia il responsabile della Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro di Perugia, vuole proseguire “il dialogo con il mondo giovanile facendo ripartire un progetto di vita sociale e comunità che ascolti il grido sofferente delle persone e della terra, puntando sempre alla ‘persona’”. “Perugia verso Taranto” è promosso dalla Pastorale diocesana per il sociale e il lavoro e dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e prevede per quanti non potranno partecipare, per la ridotta capienza della Sala Sant’Anna, una diretta streaming realizzata in collaborazione con la redazione del settimanale La Voce che mette a disposizione il suo canale YouTube.]]>