scuola paritaria Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/scuola-paritaria/ Settimanale di informazione regionale Thu, 11 May 2023 16:59:29 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg scuola paritaria Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/scuola-paritaria/ 32 32 “Festa del bambino” rinviata a ottobre. L’intervista a Quadraroli (Fism) su “La Voce” https://www.lavoce.it/festa-del-bambino-rinviata-a-ottobre-lintervista-a-quadraroli-fism-su-la-voce/ https://www.lavoce.it/festa-del-bambino-rinviata-a-ottobre-lintervista-a-quadraroli-fism-su-la-voce/#respond Thu, 11 May 2023 16:59:29 +0000 https://www.lavoce.it/?p=71520 Festa del bambino

Si terrà nel prossimo ottobre la “Festa del bambino” che era in programma sabato 13 maggio negli spazi all'aperto del Barton Park di Perugia. Il rinvio è motivato dalle previsioni meteo avverse. L'annuncio è arrivato oggi in una comunicazione dei promotori dell'evento, le scuole dell'infanzia presenti nel comune di Perugia e aderenti alla Federazione scuole materne cattoliche (Fism). La Festa voleva segnare la ripresa dell'attività dopo le restrizioni causate dalla pandemia, ha spiegato nell'intervista rilasciata a “La Voce” di questa settimana, Stefano Quadraroli, presidente della Fism Umbria (l'intervista completa si può leggere nell'edizione digitale del settimanale.

“Festa del bambino” per far incontrare genitori e maestre delle scuole Fism

L'evento, spiega Quadraroli nell'intervista, è stato pensato come “momento di festa e di visibilità che avesse due scopi”. Da un lato voleva essere occasione di incontro per maestre e famiglie delle diverse scuole. La Fism, spiega Quadraroli, “è una federazione che associa gli enti gestori delle singole scuole che hanno una vita propria”. L'evento offrirà “ai genitori la possibilità di vedere che la loro scuola è inserita in una realtà associativa più grande e strutturata”. Dall'altro lato voleva essere “un momento di ‘visibilità’ delle scuole nel territorio, anche nei confronti dell'Amministrazione comunale”.

Scuole dell'infanzia: nuove leggi, nuovi problemi

Nell'intervista Quadraroli racconta anche di come sia cambiata la situazione rispetto ad alcuni anni fa. La normativa statale, infatti, ha fatto degli enti locali l'interlocutore principale delle scuole “non solo per una programmazione economica ma anche per un discorso di sinergia e di sistema scolastico integrato”. E se prima le scuole avevano rapporti direttamente con il Ministero e con l'Ufficio scolastico, e la difficoltà più importante era il sostegno economico, oggi, spiega il presidente di Fism Umbria, “ciò che pesa di più è la burocrazia”.  E porta l'esempio dell'obbligo di “inserire gli stessi dati in portali diversi, con caratteristiche diverse per ciascun ente” e una normativa che cambia in continuazione. “Ci vuole una persona dedicata, che significa una risorsa tolta ad altre necessità”.]]>
Festa del bambino

Si terrà nel prossimo ottobre la “Festa del bambino” che era in programma sabato 13 maggio negli spazi all'aperto del Barton Park di Perugia. Il rinvio è motivato dalle previsioni meteo avverse. L'annuncio è arrivato oggi in una comunicazione dei promotori dell'evento, le scuole dell'infanzia presenti nel comune di Perugia e aderenti alla Federazione scuole materne cattoliche (Fism). La Festa voleva segnare la ripresa dell'attività dopo le restrizioni causate dalla pandemia, ha spiegato nell'intervista rilasciata a “La Voce” di questa settimana, Stefano Quadraroli, presidente della Fism Umbria (l'intervista completa si può leggere nell'edizione digitale del settimanale.

“Festa del bambino” per far incontrare genitori e maestre delle scuole Fism

L'evento, spiega Quadraroli nell'intervista, è stato pensato come “momento di festa e di visibilità che avesse due scopi”. Da un lato voleva essere occasione di incontro per maestre e famiglie delle diverse scuole. La Fism, spiega Quadraroli, “è una federazione che associa gli enti gestori delle singole scuole che hanno una vita propria”. L'evento offrirà “ai genitori la possibilità di vedere che la loro scuola è inserita in una realtà associativa più grande e strutturata”. Dall'altro lato voleva essere “un momento di ‘visibilità’ delle scuole nel territorio, anche nei confronti dell'Amministrazione comunale”.

Scuole dell'infanzia: nuove leggi, nuovi problemi

Nell'intervista Quadraroli racconta anche di come sia cambiata la situazione rispetto ad alcuni anni fa. La normativa statale, infatti, ha fatto degli enti locali l'interlocutore principale delle scuole “non solo per una programmazione economica ma anche per un discorso di sinergia e di sistema scolastico integrato”. E se prima le scuole avevano rapporti direttamente con il Ministero e con l'Ufficio scolastico, e la difficoltà più importante era il sostegno economico, oggi, spiega il presidente di Fism Umbria, “ciò che pesa di più è la burocrazia”.  E porta l'esempio dell'obbligo di “inserire gli stessi dati in portali diversi, con caratteristiche diverse per ciascun ente” e una normativa che cambia in continuazione. “Ci vuole una persona dedicata, che significa una risorsa tolta ad altre necessità”.]]>
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Nidi e materne paritarie si mobilitano: obiettivo gratuità e parità scolastica per tutti https://www.lavoce.it/nidi-e-materne-paritarie-si-mobilitano-obiettivo-gratuita-e-parita-scolastica-2/ Fri, 16 Apr 2021 17:59:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60201 Mani di un bambino giocanocon le costruzioni

La Fism chiede sostegno da parte dello Stato

La chiedono da anni. Vogliono che la parità non stia solo nella legge ma si concretizzi in un sostegno da parte dello Stato. Sperano di continuare a svolgere il loro servizio e di veder cancellate le disparità che colpiscono il loro personale - operante nell’unico sistema voluto dalla Legge 62/2000 - e le famiglie che iscrivono i figli nelle loro scuole. Quelle dell’infanzia paritarie: in larghissima parte d’ispirazione cattolica, ma non solo.

Una cosa è certa: “Senza il sostegno economico delle parrocchie e delle amministrazioni comunali, senza il contributo alla gestione da parte delle famiglie e senza il prezioso volontariato che le caratterizza, molte avrebbero già chiuso i battenti lasciando interi territori privi di un servizio fondamentale qual è la scuola dell’infanzia..:”, dicono ai vertici della Fism, la Federazione italiana scuole materne, una realtà che – in Italia - coinvolge quasi novemila realtà educative, oltre mezzo milione di bambine e bambini, oltre quarantamila persone fra insegnanti e collaboratori.

Il 19 aprile mobilitazione nazionale

Ora però, il trascinarsi della situazione generale, compresa la pandemia con le sue incertezze, non lascia più margini di tempo per aspettare ancora quel riconoscimento atteso invano da anni. E da lunedì 19 aprile 2021- – gestori, educatori, maestre, genitori, sostenitori delle materne paritarie saranno impegnati a sostenere un‘iniziativa nazionale che si concretizzerà in una petizione dalle forti ambizioni, quanto ai numeri, nonché nell'affissione di un manifesto in tutti gli asili nido e le scuole dell'infanzia paritarie d'Italia, per indicare il loro obiettivo non più procrastinabile, decisi a veder superare l’ingiustizia subita, resa ancor più insopportabile dall’ esperienza della pandemia. Appunto: la gratuità e la parità, scritta a chiare lettere su migliaia e migliaia di striscioni che in queste ore fasciano migliaia di edifici dal Nord al Sud. Una mobilitazione nazionale che in questo settore non ha precedenti.

La richiesta

Il permanere delle differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal Terzo settore vanifica le ragioni stesse della Legge 62/2000 e non è più tollerabile. Chiediamo solo che si attui il dettato costituzionale e legislativo, affinché siano definitivamente eliminate le disparità di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire. Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione”, ribadisce la Fism nella nota che comunica il coinvolgimento di tutte le sue sedi in ogni regione e provincia.

L'auspicio

L’auspicio è quello che Parlamento e istituzioni giungano ad un intervento risolutivo che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese e nell’ambito delle applicazioni del Piano nazionale di Ripresa e resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento zero-sei senza più discriminazioni. Non è tutto: “Le 9000 realtà educative della Fism sono pronte ad essere una leva di investimento di grande valore sociale e sarebbero in grado di raddoppiare la loro offerta di posti, se adeguatamente finanziate, contribuendo a consentire uno sviluppo dei servizi educativi per i bambini in età zero-tre anni, di cui l’Italia è carente e garantendo il mantenimento del segmento tre- sei anni”, fanno sapere alla Fism. E’ quello che chiede la maggior parte delle giovani famiglie italiane che grazie ad una fruizione gratuita delle scuole dell’infanzia potrebbe offrire un rilevante contributo alla ripresa generale del Paese.

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Mani di un bambino giocanocon le costruzioni

La Fism chiede sostegno da parte dello Stato

La chiedono da anni. Vogliono che la parità non stia solo nella legge ma si concretizzi in un sostegno da parte dello Stato. Sperano di continuare a svolgere il loro servizio e di veder cancellate le disparità che colpiscono il loro personale - operante nell’unico sistema voluto dalla Legge 62/2000 - e le famiglie che iscrivono i figli nelle loro scuole. Quelle dell’infanzia paritarie: in larghissima parte d’ispirazione cattolica, ma non solo.

Una cosa è certa: “Senza il sostegno economico delle parrocchie e delle amministrazioni comunali, senza il contributo alla gestione da parte delle famiglie e senza il prezioso volontariato che le caratterizza, molte avrebbero già chiuso i battenti lasciando interi territori privi di un servizio fondamentale qual è la scuola dell’infanzia..:”, dicono ai vertici della Fism, la Federazione italiana scuole materne, una realtà che – in Italia - coinvolge quasi novemila realtà educative, oltre mezzo milione di bambine e bambini, oltre quarantamila persone fra insegnanti e collaboratori.

Il 19 aprile mobilitazione nazionale

Ora però, il trascinarsi della situazione generale, compresa la pandemia con le sue incertezze, non lascia più margini di tempo per aspettare ancora quel riconoscimento atteso invano da anni. E da lunedì 19 aprile 2021- – gestori, educatori, maestre, genitori, sostenitori delle materne paritarie saranno impegnati a sostenere un‘iniziativa nazionale che si concretizzerà in una petizione dalle forti ambizioni, quanto ai numeri, nonché nell'affissione di un manifesto in tutti gli asili nido e le scuole dell'infanzia paritarie d'Italia, per indicare il loro obiettivo non più procrastinabile, decisi a veder superare l’ingiustizia subita, resa ancor più insopportabile dall’ esperienza della pandemia. Appunto: la gratuità e la parità, scritta a chiare lettere su migliaia e migliaia di striscioni che in queste ore fasciano migliaia di edifici dal Nord al Sud. Una mobilitazione nazionale che in questo settore non ha precedenti.

La richiesta

Il permanere delle differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal Terzo settore vanifica le ragioni stesse della Legge 62/2000 e non è più tollerabile. Chiediamo solo che si attui il dettato costituzionale e legislativo, affinché siano definitivamente eliminate le disparità di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire. Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione”, ribadisce la Fism nella nota che comunica il coinvolgimento di tutte le sue sedi in ogni regione e provincia.

L'auspicio

L’auspicio è quello che Parlamento e istituzioni giungano ad un intervento risolutivo che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese e nell’ambito delle applicazioni del Piano nazionale di Ripresa e resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento zero-sei senza più discriminazioni. Non è tutto: “Le 9000 realtà educative della Fism sono pronte ad essere una leva di investimento di grande valore sociale e sarebbero in grado di raddoppiare la loro offerta di posti, se adeguatamente finanziate, contribuendo a consentire uno sviluppo dei servizi educativi per i bambini in età zero-tre anni, di cui l’Italia è carente e garantendo il mantenimento del segmento tre- sei anni”, fanno sapere alla Fism. E’ quello che chiede la maggior parte delle giovani famiglie italiane che grazie ad una fruizione gratuita delle scuole dell’infanzia potrebbe offrire un rilevante contributo alla ripresa generale del Paese.

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