santuario Spogliazione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/santuario-spogliazione/ Settimanale di informazione regionale Thu, 10 Oct 2024 16:26:06 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg santuario Spogliazione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/santuario-spogliazione/ 32 32 Assisi. Memoria liturgica di Carlo Acutis, quattro giorni di iniziative https://www.lavoce.it/assisi-memoria-liturgica-di-carlo-acutis-quattro-giorni-di-iniziative/ https://www.lavoce.it/assisi-memoria-liturgica-di-carlo-acutis-quattro-giorni-di-iniziative/#respond Thu, 10 Oct 2024 16:14:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77951

Si è aperta giovedì 10 ottobre nella Sala della spogliazione del Vescovado di Assisi, con una riflessione sul disagio giovanile e sulle loro speranze, la quattro giorni di iniziative in occasione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis che viene celebrata il 12 ottobre, grazie al convegno “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze”.

I partecipanti al convegno di apertura sul tema dell'adolescenza

Al convegno sono intervenuti il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; padre Mirko Mazzocato, responsabile del Servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna e don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma, in prima linea a Roma contro lo spaccio e la criminalità. Tanti i partecipanti, tra cui i giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Assisi.

Mirko Mazzocato

Mirko Mazzocato ha ricordato la “positività” del termine “fratello: significa che i giovani hanno voglia di stare insieme, la solitudine rivela il bisogno e il desiderio di fraternità con Dio. Oggi i giovani sono spesso appiattiti sul ‘qui e ora’ e invece bisogna ascoltare chi ha senso di empatia e le loro speranze”.

Don Antonio Coluccia

A seguire l’intervento di don Antonio Coluccia, che ha sottolineato come “le periferie sono un tema di cui parlano tutti, dal governo alla Chiesa: nelle piazze di spaccio, un luogo dove la vita non viene rispettata, dove le persone sono escluse perché vivono in solitudine, io cerco di testimoniare Gesù grazie a quelli che chiamo presidi pastorali. Oggi le persone hanno tutto ma mancano loro dei motivatori, come furono Francesco e Carlo. A questi giovani qui presenti vorrei dire che la droga è il più grande bluff, causa morti anche giovanissimi, e che invece Cristo - che ha testimoniato il valore degli abbracci e della misericordia - fa comprendere il valore della vita: non siete comprabili - l’appello di Coluccia, ricordando anche il suo progetto di radio tra Vangelo e Costituzione - innamoratevi della libertà”.

Laura Pizziconi

La psicologa Laura Pizziconi ha messo in luce “le difficoltà dell’adolescenza, e come sia difficile tracciare delle linee tra il disagio e le patologie visti i tanti cambiamenti che il periodo dell’adolescenza porta con sé” e ha invitato “i genitori e gli insegnanti a essere presenti nella vita dei giovani, dialogando con loro”.

Vescovo Domenico Sorrentino

A tirare le fila dei lavori il vescovo Domenico Sorrentino, che ha incentrato il suo discorso sulle figure di Gesù, Francesco e Carlo. Quando a Gesù venne chiesto come vivere per sempre in maniera grande e bella la risposta fu quella di seguire i comandamenti di Dio; Francesco si alleggerì della pesantezza della ricchezza facendo cose bellissime, e infine Carlo Acutis, seppur di famiglia agiata, volle solo i beni essenziali e fu felice anche quando Dio gli disse di spogliarsi della vita, come dimostra un video girato due mesi prima della morte. La felicità - ha concluso il vescovo - passa attraverso la voglia di vita con Gesù, che ha bisogno di voi per rendere il mondo più felice”.

Il programma dei prossimi eventi per la memoria liturgica di Carlo Acutis

Gli eventi organizzati dalla Fondazione Santuario della Spogliazione continueranno venerdì 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, composta da un’ampia rassegna fotografica, con descrizioni storiche, che racconta alcuni dei principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Infine in serata alle ore 21 nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione ci sarà l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”, animata dagli studenti Ofm. Cap. Sabato 12 ottobre alle ore 11 la messa sarà celebrata da fr. Simone Calvarese, ministro provinciale della Provincia serafica dei Frati minori Cappuccini; alle ore 18 la messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Domenico Sorrentino. Sempre sabato 12 ottobre alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato (ingresso libero fino ad esaurimento posti). [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77959,77960,77961"]]]>

Si è aperta giovedì 10 ottobre nella Sala della spogliazione del Vescovado di Assisi, con una riflessione sul disagio giovanile e sulle loro speranze, la quattro giorni di iniziative in occasione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis che viene celebrata il 12 ottobre, grazie al convegno “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze”.

I partecipanti al convegno di apertura sul tema dell'adolescenza

Al convegno sono intervenuti il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; padre Mirko Mazzocato, responsabile del Servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna e don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma, in prima linea a Roma contro lo spaccio e la criminalità. Tanti i partecipanti, tra cui i giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Assisi.

Mirko Mazzocato

Mirko Mazzocato ha ricordato la “positività” del termine “fratello: significa che i giovani hanno voglia di stare insieme, la solitudine rivela il bisogno e il desiderio di fraternità con Dio. Oggi i giovani sono spesso appiattiti sul ‘qui e ora’ e invece bisogna ascoltare chi ha senso di empatia e le loro speranze”.

Don Antonio Coluccia

A seguire l’intervento di don Antonio Coluccia, che ha sottolineato come “le periferie sono un tema di cui parlano tutti, dal governo alla Chiesa: nelle piazze di spaccio, un luogo dove la vita non viene rispettata, dove le persone sono escluse perché vivono in solitudine, io cerco di testimoniare Gesù grazie a quelli che chiamo presidi pastorali. Oggi le persone hanno tutto ma mancano loro dei motivatori, come furono Francesco e Carlo. A questi giovani qui presenti vorrei dire che la droga è il più grande bluff, causa morti anche giovanissimi, e che invece Cristo - che ha testimoniato il valore degli abbracci e della misericordia - fa comprendere il valore della vita: non siete comprabili - l’appello di Coluccia, ricordando anche il suo progetto di radio tra Vangelo e Costituzione - innamoratevi della libertà”.

Laura Pizziconi

La psicologa Laura Pizziconi ha messo in luce “le difficoltà dell’adolescenza, e come sia difficile tracciare delle linee tra il disagio e le patologie visti i tanti cambiamenti che il periodo dell’adolescenza porta con sé” e ha invitato “i genitori e gli insegnanti a essere presenti nella vita dei giovani, dialogando con loro”.

Vescovo Domenico Sorrentino

A tirare le fila dei lavori il vescovo Domenico Sorrentino, che ha incentrato il suo discorso sulle figure di Gesù, Francesco e Carlo. Quando a Gesù venne chiesto come vivere per sempre in maniera grande e bella la risposta fu quella di seguire i comandamenti di Dio; Francesco si alleggerì della pesantezza della ricchezza facendo cose bellissime, e infine Carlo Acutis, seppur di famiglia agiata, volle solo i beni essenziali e fu felice anche quando Dio gli disse di spogliarsi della vita, come dimostra un video girato due mesi prima della morte. La felicità - ha concluso il vescovo - passa attraverso la voglia di vita con Gesù, che ha bisogno di voi per rendere il mondo più felice”.

Il programma dei prossimi eventi per la memoria liturgica di Carlo Acutis

Gli eventi organizzati dalla Fondazione Santuario della Spogliazione continueranno venerdì 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, composta da un’ampia rassegna fotografica, con descrizioni storiche, che racconta alcuni dei principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Infine in serata alle ore 21 nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione ci sarà l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”, animata dagli studenti Ofm. Cap. Sabato 12 ottobre alle ore 11 la messa sarà celebrata da fr. Simone Calvarese, ministro provinciale della Provincia serafica dei Frati minori Cappuccini; alle ore 18 la messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Domenico Sorrentino. Sempre sabato 12 ottobre alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato (ingresso libero fino ad esaurimento posti). [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77959,77960,77961"]]]>
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Assisi. È morto don Cesare Provenzi https://www.lavoce.it/assisi-e-morto-don-cesare-provenzi/ https://www.lavoce.it/assisi-e-morto-don-cesare-provenzi/#respond Fri, 27 Sep 2024 14:23:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77792

È tornato alla Casa del Padre don Cesare Roberto Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino di Assisi.

Gli incarichi di don Cesare Provenzi

Era nato a Martinengo, in provincia di Bergamo il 25 luglio del 1962. È stato ordinato sacerdote il 23 settembre del 1995. Nel 2004 è stato parroco della parrocchia Madonna delle Grazie e Santa Tecla in Palazzo, nel ‘98 segretario personale del vescovo mons. Sergio Goretti e cerimoniere. È stato vicario foraneo del vicariato di Bastia Umbra dal 2002 al 2004, parroco della parrocchia di Torchiagina e San Gregorio e dall’ottobre del 2004 era parroco della parrocchia di San Rufino. In cattedrale aveva preso anche in mano la vita del Museo diocesano e Cripta di San Rufino ridandogli grande slancio e valorizzazione. Sempre nel 2004 e fino ad oggi è stato vicario foraneo del vicariato di Assisi. Era Canonico della cattedrale di San Rufino e presidente della Fondazione San Rufino e Rinaldo dal 2003 al 2009. Dal 2018 è stato nominato dal vescovo Sorrentino vicario episcopale per l’Economia. Dal 2021, con l’unità pastorale era parroco di San Rufino, Vitale, Santa Maria di Lignano, Porziano e Costa di Trex. Era presidente della Fondazione diocesana di religione Assisi-Caritas e della Fondazione Assisi-Santuario della Spogliazione dal 2021 che si occupa della gestione del Santuario della Spogliazione. Molto amato in Assisi per la sua vicinanza ai giovani, alle iniziative cittadine in particolare al Calendimaggio.

Le esequie

Sarà possibile dare l’ultimo saluto a don Cesare già dal primo pomeriggio di venerdì 27 settembre nella Cappella del Santissimo Sacramento all’interno della cattedrale di San Rufino fino a lunedì mattina 30 settembre quando alle ore 10 il vescovo monsignor Domenico Sorrentino celebrerà le esequie funebri. Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 21 recita del rosario in Cattedrale in suffragio del caro don Cesare. Il vescovo Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi, i religiosi, i parrocchiani e i collaboratori di Curia si stringono al dolore dei familiari.]]>

È tornato alla Casa del Padre don Cesare Roberto Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino di Assisi.

Gli incarichi di don Cesare Provenzi

Era nato a Martinengo, in provincia di Bergamo il 25 luglio del 1962. È stato ordinato sacerdote il 23 settembre del 1995. Nel 2004 è stato parroco della parrocchia Madonna delle Grazie e Santa Tecla in Palazzo, nel ‘98 segretario personale del vescovo mons. Sergio Goretti e cerimoniere. È stato vicario foraneo del vicariato di Bastia Umbra dal 2002 al 2004, parroco della parrocchia di Torchiagina e San Gregorio e dall’ottobre del 2004 era parroco della parrocchia di San Rufino. In cattedrale aveva preso anche in mano la vita del Museo diocesano e Cripta di San Rufino ridandogli grande slancio e valorizzazione. Sempre nel 2004 e fino ad oggi è stato vicario foraneo del vicariato di Assisi. Era Canonico della cattedrale di San Rufino e presidente della Fondazione San Rufino e Rinaldo dal 2003 al 2009. Dal 2018 è stato nominato dal vescovo Sorrentino vicario episcopale per l’Economia. Dal 2021, con l’unità pastorale era parroco di San Rufino, Vitale, Santa Maria di Lignano, Porziano e Costa di Trex. Era presidente della Fondazione diocesana di religione Assisi-Caritas e della Fondazione Assisi-Santuario della Spogliazione dal 2021 che si occupa della gestione del Santuario della Spogliazione. Molto amato in Assisi per la sua vicinanza ai giovani, alle iniziative cittadine in particolare al Calendimaggio.

Le esequie

Sarà possibile dare l’ultimo saluto a don Cesare già dal primo pomeriggio di venerdì 27 settembre nella Cappella del Santissimo Sacramento all’interno della cattedrale di San Rufino fino a lunedì mattina 30 settembre quando alle ore 10 il vescovo monsignor Domenico Sorrentino celebrerà le esequie funebri. Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 21 recita del rosario in Cattedrale in suffragio del caro don Cesare. Il vescovo Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi, i religiosi, i parrocchiani e i collaboratori di Curia si stringono al dolore dei familiari.]]>
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Riaperta la tomba del beato Carlo Acutis https://www.lavoce.it/riaperta-tomba-carlo-acutis/ Fri, 03 Jun 2022 15:22:33 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67064

A pochi giorni dalla riapertura della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado di Assisi, si spogliò di tutti i beni terreni (la “porta” sarà tuttavia regolarmente visitabile solo nelle dovute condizioni di sicurezza, essendo ancora in corso i lavori), il 1 giugno, dopo la Messa serale al Santuario della Spogliazione, il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, ha riaperto anche la tomba del beato Carlo Acutis. “I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo sono vie per incontrare il Signore – ha detto monsignor Sorrentino – . Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù”. Il vescovo auspica che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”. Dato che il corpo del beato resterà esposto in modo permanente, i responsabili della Fondazione Santuario della Spogliazione invitano i fedeli a non affrettarsi per evitare possibili assembramenti nei giorni di punta.]]>

A pochi giorni dalla riapertura della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado di Assisi, si spogliò di tutti i beni terreni (la “porta” sarà tuttavia regolarmente visitabile solo nelle dovute condizioni di sicurezza, essendo ancora in corso i lavori), il 1 giugno, dopo la Messa serale al Santuario della Spogliazione, il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, ha riaperto anche la tomba del beato Carlo Acutis. “I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo sono vie per incontrare il Signore – ha detto monsignor Sorrentino – . Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù”. Il vescovo auspica che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”. Dato che il corpo del beato resterà esposto in modo permanente, i responsabili della Fondazione Santuario della Spogliazione invitano i fedeli a non affrettarsi per evitare possibili assembramenti nei giorni di punta.]]>
Riaperta l’antica porta del vescovado di Assisi https://www.lavoce.it/riaperta-antica-porta-vescovado-di-assisi/ Sun, 22 May 2022 09:33:30 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66841 Il vescovo Sorrentino solc la soglia dell'anttica porta del vescovado, con il card. Montenegro e i frati

“In occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del Santuario della Spogliazione, dove San Francesco d’Assisi rinunciò ai suoi beni e si spogliò delle sue vesti, assicuro la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Vergine Maria, di cuore imparto la mia benedizione a quanti prenderanno parte al sacro rito”. È stata impreziosita anche da una benedizione di Papa Francesco, indirizzata al vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, la cerimonia della riapertura dell’antica porta di accesso del vescovado di Assisi, in cui il Poverello entrò prima di spogliarsi davanti al vescovo Guido, al popolo e al padre pronunciando le parole: "Padre nostro, che sei nei cieli", e non più "padre mio Pietro di Bernardone".

Le parole del vescovo Domenico Sorrentino

Come spiega monsignor Sorrentino, “Abbiamo riscoperto una parte del cuore di quell'antica storia che vide Francesco d'Assisi incontrarsi nella sua conversione con il suo vescovo, dunque con la Chiesa, e partire per la sua missione che fa parte della storia della Chiesa e della storia dell'umanità. Una missione che è stata un impulso notevole di cui oggi ancora godiamo. Abbiamo riscoperto l’antico vescovado, con l'antica porta in cui Francesco è entrato come il giovane più ricco, uno dei più ricchi di Assisi e ne è uscito povero, spogliato di tutto, perché aveva deciso di essere un uomo libero, tutto di Dio e tutto dei fratelli, ricevendo, con l'abbraccio e il mantello del vescovo, il sigillo della Chiesa.

Inaugurata la soglia che Francesco ha attraversato e calcato

Crediamo sia importante che queste pietre tornino a parlare: erano state coperte, le abbiamo dissepolte. E oggi abbiamo inaugurato e benedetto proprio la porta dell'antico vescovado, la soglia che Francesco ha attraversato e calcato. Da questo luogo - ancora Sorrentino - riproponiamo l'esigenza di una conversione radicale al Vangelo e di un modo bello, grande di guardare al mondo e alla società.  La benedizione di Papa Francesco è stata una emozione grande, in qualche maniera ho rivissuto quando nel 2013 nella Sala della Spogliazione ha incontrato i poveri e quindi è bello che oggi sia stato presente a questo nostro gesto di riscoperta. Ha voluto mandarci un segno della sua vicinanza spirituale, la sua benedizione”. [gallery ids="66851,66852,66853,66854,66855,66856"]

Finanziamento della Cei e del ministero della Cultura

Grazie a un finanziamento della Conferenza episcopale italiana e del ministero della Cultura, il vescovado tornerà come era al tempo di San Francesco: il primo step è stato appunto la riapertura dell’antica porta di accesso nell’ambito dell’intervento di recupero del palazzo vescovile. Un momento doppiamente significativo, anche grazie alla presenza delle famiglie francescane che, ottocento anni dopo il loro Padre Serafico, hanno ripercorso i passi e il terreno in cui Francesco, letteralmente, scelse di spogliarsi di tutto fino a rinnegare il genitore terreno, per abbracciare il padre celeste. Al termine dei lavori di recupero il complesso potrà essere visitato anche dai turisti e pellegrini che giungeranno ad Assisi.

La scoperta grazie a Francesco Santucci

Una possibilità e una scoperta avvenute grazie al lavoro dello storico Francesco Santucci, collegato in streaming e autore del libro Nuove testimonianze storiche sul palazzo vescovile di Assisi, in cui viene raccontata la scoperta della porta. “Nel 1994 in seguito ai lavoro di sistemazione di alcuni sotterranei del vescovado - si legge tra l’altro nel volume - è tornato una porta monumentale che, al tempo di San Francesco, doveva fungere da accesso al palazzo vescovile”.

Il card. Francesco Montenegro e la soprintendente Elvira Cajano

Presente alla riapertura, oltre al cardinale Francesco Montenegro arcivescovo emerito di Agrigento, anche  Elvira Cajano, soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio dell'Umbria, che ha raccontato la sua "emozione che viene da dentro per la riapertura di questo luogo che ha un grande significato religioso, storico e culturale. Un'importanza sostenuta dal ministro Dario Franceschini che ha dato un finanziamento cospicuo che permetterà di riunire le tante realtà presenti nel palazzo vescovile - come il Museo della Memoria, il Santuario della Spogliazione e il restauro delle mura - permettendo un restauro effettivo. Si tratta di un lavoro di grande importanza per la città, ma anche per l'Italia e per il mondo, una ricchezza per i turisti e per tutti che permetterà di conoscere e ritrovare le proprie radici. Ringrazio tantissimo il vescovo, perché ha veramente voluto e sostenuto fortemente tutto questo, i funzionari della Sovrintendenza".

L'architetto Alfio Barabani

“L’apertura della porta della Spogliazione - ha sottolineato invece l’architetto Alfio Barabani - rappresenta un passo molto importante. Il progetto nel suo complesso riguarda sommariamente la realizzazione del Santuario della Spogliazione, il riallestimento del Museo della Memoria, interventi sulla cinta muraria di terrazzamento del III sec. a. C. con la realizzazione del Giardino dei Giusti, la realizzazione di un nuovo ingresso alla Domus di Properzio e ricollocazione dei reperti. L’insieme di questi interventi farà dell’Antico Episcopio, un polo spirituale, architettonico, archeologico, storico di rara importanza abbracciando 2400 anni di storia”.]]>
Il vescovo Sorrentino solc la soglia dell'anttica porta del vescovado, con il card. Montenegro e i frati

“In occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del Santuario della Spogliazione, dove San Francesco d’Assisi rinunciò ai suoi beni e si spogliò delle sue vesti, assicuro la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Vergine Maria, di cuore imparto la mia benedizione a quanti prenderanno parte al sacro rito”. È stata impreziosita anche da una benedizione di Papa Francesco, indirizzata al vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, la cerimonia della riapertura dell’antica porta di accesso del vescovado di Assisi, in cui il Poverello entrò prima di spogliarsi davanti al vescovo Guido, al popolo e al padre pronunciando le parole: "Padre nostro, che sei nei cieli", e non più "padre mio Pietro di Bernardone".

Le parole del vescovo Domenico Sorrentino

Come spiega monsignor Sorrentino, “Abbiamo riscoperto una parte del cuore di quell'antica storia che vide Francesco d'Assisi incontrarsi nella sua conversione con il suo vescovo, dunque con la Chiesa, e partire per la sua missione che fa parte della storia della Chiesa e della storia dell'umanità. Una missione che è stata un impulso notevole di cui oggi ancora godiamo. Abbiamo riscoperto l’antico vescovado, con l'antica porta in cui Francesco è entrato come il giovane più ricco, uno dei più ricchi di Assisi e ne è uscito povero, spogliato di tutto, perché aveva deciso di essere un uomo libero, tutto di Dio e tutto dei fratelli, ricevendo, con l'abbraccio e il mantello del vescovo, il sigillo della Chiesa.

Inaugurata la soglia che Francesco ha attraversato e calcato

Crediamo sia importante che queste pietre tornino a parlare: erano state coperte, le abbiamo dissepolte. E oggi abbiamo inaugurato e benedetto proprio la porta dell'antico vescovado, la soglia che Francesco ha attraversato e calcato. Da questo luogo - ancora Sorrentino - riproponiamo l'esigenza di una conversione radicale al Vangelo e di un modo bello, grande di guardare al mondo e alla società.  La benedizione di Papa Francesco è stata una emozione grande, in qualche maniera ho rivissuto quando nel 2013 nella Sala della Spogliazione ha incontrato i poveri e quindi è bello che oggi sia stato presente a questo nostro gesto di riscoperta. Ha voluto mandarci un segno della sua vicinanza spirituale, la sua benedizione”. [gallery ids="66851,66852,66853,66854,66855,66856"]

Finanziamento della Cei e del ministero della Cultura

Grazie a un finanziamento della Conferenza episcopale italiana e del ministero della Cultura, il vescovado tornerà come era al tempo di San Francesco: il primo step è stato appunto la riapertura dell’antica porta di accesso nell’ambito dell’intervento di recupero del palazzo vescovile. Un momento doppiamente significativo, anche grazie alla presenza delle famiglie francescane che, ottocento anni dopo il loro Padre Serafico, hanno ripercorso i passi e il terreno in cui Francesco, letteralmente, scelse di spogliarsi di tutto fino a rinnegare il genitore terreno, per abbracciare il padre celeste. Al termine dei lavori di recupero il complesso potrà essere visitato anche dai turisti e pellegrini che giungeranno ad Assisi.

La scoperta grazie a Francesco Santucci

Una possibilità e una scoperta avvenute grazie al lavoro dello storico Francesco Santucci, collegato in streaming e autore del libro Nuove testimonianze storiche sul palazzo vescovile di Assisi, in cui viene raccontata la scoperta della porta. “Nel 1994 in seguito ai lavoro di sistemazione di alcuni sotterranei del vescovado - si legge tra l’altro nel volume - è tornato una porta monumentale che, al tempo di San Francesco, doveva fungere da accesso al palazzo vescovile”.

Il card. Francesco Montenegro e la soprintendente Elvira Cajano

Presente alla riapertura, oltre al cardinale Francesco Montenegro arcivescovo emerito di Agrigento, anche  Elvira Cajano, soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio dell'Umbria, che ha raccontato la sua "emozione che viene da dentro per la riapertura di questo luogo che ha un grande significato religioso, storico e culturale. Un'importanza sostenuta dal ministro Dario Franceschini che ha dato un finanziamento cospicuo che permetterà di riunire le tante realtà presenti nel palazzo vescovile - come il Museo della Memoria, il Santuario della Spogliazione e il restauro delle mura - permettendo un restauro effettivo. Si tratta di un lavoro di grande importanza per la città, ma anche per l'Italia e per il mondo, una ricchezza per i turisti e per tutti che permetterà di conoscere e ritrovare le proprie radici. Ringrazio tantissimo il vescovo, perché ha veramente voluto e sostenuto fortemente tutto questo, i funzionari della Sovrintendenza".

L'architetto Alfio Barabani

“L’apertura della porta della Spogliazione - ha sottolineato invece l’architetto Alfio Barabani - rappresenta un passo molto importante. Il progetto nel suo complesso riguarda sommariamente la realizzazione del Santuario della Spogliazione, il riallestimento del Museo della Memoria, interventi sulla cinta muraria di terrazzamento del III sec. a. C. con la realizzazione del Giardino dei Giusti, la realizzazione di un nuovo ingresso alla Domus di Properzio e ricollocazione dei reperti. L’insieme di questi interventi farà dell’Antico Episcopio, un polo spirituale, architettonico, archeologico, storico di rara importanza abbracciando 2400 anni di storia”.]]>
Senatori Nencini e Alessandrini in visita al santuario della Spogliazione di Assisi https://www.lavoce.it/senatori-nencini-e-alessandrini-in-visita-al-santuario-della-spogliazione-di-assisi/ Tue, 04 Jan 2022 08:42:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64349

Visita ufficiale al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino del senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione culturale di Palazzo Madama e relatore del Disegno di Legge sulle celebrazioni per l’VIII centenario dalla morte di San Francesco D’Assisi e della senatrice Valeria Alessandrini, membro della 7a commissione del Senato e referente umbra per l'VIII centenario francescano.

La visita al santuario della Spogliazione

I due parlamentari sono stati accolti nel Santuario della Spogliazione e accompagnati dal Vescovo e dal vicario per l'economia, don Cesare Provenzi, alla scoperta di questo luogo, prima icona francescana e simbolo di diverse stratificazioni storiche che partono dall'era pre-cristiana con la Domus di Properzio all'epoca contemporanea con il Museo della Memoria e la presenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore del corpo del Beato Carlo Acutis. All'incontro erano presenti anche l'architetto Alfio Barabani e la collega Elisa Brunelli che hanno guidato i due parlamentari nell'area del cantiere dove sono in corso i lavori di riscoperta dell'antico episcopio all'epoca di San Francesco.

Mons. Sorrentino: "il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui"

“Siamo felici di questa visita – ha detto mons. Domenico Sorrentino – perché il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui; qui dove il giovane re delle feste si fece povero per essere tutto di Dio e dei fratelli. In questo luogo si è consumato un altro momento importante della storia di Santo – ha aggiunto il vescovo – quando, prima di andare a morire alla Porziuncola, Francesco passò qui gli ultimi giorni della sua vita, forse componendo l'ultima strofa del Cantico di Frate Sole dedicato proprio a sorella morte”.

"L'importanza di far conoscere la storia attraverso la valorizzazione dei luoghi"

Vivo apprezzamento per l'opera di riscoperta dell'antico Episcopio e alla promozione del polo spirituale e culturale del Santuario della Spogliazione è stata espressa dai due senatori che hanno sottolineato “l'importanza di far conoscere la storia, attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei momenti della vita di San Francesco, santo del mondo, simbolo di fratellanza, pace, custodia del Creato e amore universale”.

Nencini: "Visita indispensabile per definire il disegno di legge per l'ottavo centenario"

Nencini ha aggiunto: “Una visita indispensabile per definire il disegno di legge per l’ottavo centenario coinvolgendo da subito i tanti protagonisti a partire dal mondo ecclesiastico”.]]>

Visita ufficiale al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino del senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione culturale di Palazzo Madama e relatore del Disegno di Legge sulle celebrazioni per l’VIII centenario dalla morte di San Francesco D’Assisi e della senatrice Valeria Alessandrini, membro della 7a commissione del Senato e referente umbra per l'VIII centenario francescano.

La visita al santuario della Spogliazione

I due parlamentari sono stati accolti nel Santuario della Spogliazione e accompagnati dal Vescovo e dal vicario per l'economia, don Cesare Provenzi, alla scoperta di questo luogo, prima icona francescana e simbolo di diverse stratificazioni storiche che partono dall'era pre-cristiana con la Domus di Properzio all'epoca contemporanea con il Museo della Memoria e la presenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore del corpo del Beato Carlo Acutis. All'incontro erano presenti anche l'architetto Alfio Barabani e la collega Elisa Brunelli che hanno guidato i due parlamentari nell'area del cantiere dove sono in corso i lavori di riscoperta dell'antico episcopio all'epoca di San Francesco.

Mons. Sorrentino: "il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui"

“Siamo felici di questa visita – ha detto mons. Domenico Sorrentino – perché il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui; qui dove il giovane re delle feste si fece povero per essere tutto di Dio e dei fratelli. In questo luogo si è consumato un altro momento importante della storia di Santo – ha aggiunto il vescovo – quando, prima di andare a morire alla Porziuncola, Francesco passò qui gli ultimi giorni della sua vita, forse componendo l'ultima strofa del Cantico di Frate Sole dedicato proprio a sorella morte”.

"L'importanza di far conoscere la storia attraverso la valorizzazione dei luoghi"

Vivo apprezzamento per l'opera di riscoperta dell'antico Episcopio e alla promozione del polo spirituale e culturale del Santuario della Spogliazione è stata espressa dai due senatori che hanno sottolineato “l'importanza di far conoscere la storia, attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei momenti della vita di San Francesco, santo del mondo, simbolo di fratellanza, pace, custodia del Creato e amore universale”.

Nencini: "Visita indispensabile per definire il disegno di legge per l'ottavo centenario"

Nencini ha aggiunto: “Una visita indispensabile per definire il disegno di legge per l’ottavo centenario coinvolgendo da subito i tanti protagonisti a partire dal mondo ecclesiastico”.]]>