Santuario della spoliazione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/santuario-della-spoliazione/ Settimanale di informazione regionale Mon, 24 Jun 2024 09:29:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Santuario della spoliazione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/santuario-della-spoliazione/ 32 32 Papa Francesco ad Assisi “anticipa” la Giornata mondiale dei poveri https://www.lavoce.it/poveri-papa-francesco-assisi-anticipa-la-giornata-mondiale/ Thu, 11 Nov 2021 18:34:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=63136

I poveri sono i protagonisti della quinta visita di Papa Francesco ad Assisi, venerdì 12 novembre, in una sorta di “anticipazione” della Giornata mondiale dei poveri (il messaggio) che lui stesso ha istituito e che in questo 2021 si celebra domenica 14 novembre. Cinque visite nella Città serafica, “ma è sempre bello incontrarlo” commenta il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno mons. Domenico Sorrentino, in una intervista pubblicata da La Voce. “Sorrentino sottolinea, però, che “è una visita esigente” perché il Papa “viene a incontrare i poveri, e pertanto ad additarli al mondo. Viene a farsi loro voce per l’economia e la politica, a ripresentarli al nostro cuore”. “La Giornata mondiale dei poveri - aggiunge Sorrentino - ha questa funzione e il fatto che il Papa la ‘anticipi’ ad Assisi, alla Porziuncola, sulle orme di san Francesco, viene ad indicarci non soltanto un problema, ma un ‘metodo’ per affrontarlo. Ci costringe a non voltarci dall’altra parte”. Dunque gli occhi del mondo domani saranno puntati su Assisi ed in particolare sulla Basilica di Santa Maria degli angeli che custodisce la Porziuncola.

I momenti della visita

Papa Francesco arriva alle 9 del mattino. Sul sagrato della Basilica verrà accolto dall’abbraccio dei poveri, che gli doneranno il mantello e il bastone del pellegrino.

Accolto dai poveri

Sono 500 poveri provenienti dalle diocesi dell’Umbria guidate dalla Caritas, dall’Associazione francese “Fratello” e da una delegazione proveniente da Roma composta dall’Elemosineria Apostolica e dalle associazioni Caritas Diocesi di Roma, Circolo S. Pietro, Comunità di S. Egidio, Coordinamento Regionale Famiglia Vincenziana, Centro Astalli, Acli di Roma.

Poveri in dialogo con il Papa

Il Papa entrerà nella Basilica dove ci sarà la testimonianza di sei poveri (due francesi, un polacco, uno spagnolo, due italiani) seguita dalla risposta di Papa Francesco. Alle 10.30 ci sarà un momento di pausa per offrire un ristoro ai poveri.

In preghiera in Porziuncola

L’incontro riprenderà alle 11.00, in Basilica con il momento di preghiera del Papa. Alla fine della celebrazione Francesco benedirà una pietra precedentemente prelevata dalla Porziuncola per essere donata ad alcuni rappresentanti del rifugio per i senzatetto ‘Rose di san Francesco’ di Tersatto, fondato nel 2007 dalla fraternità dell’Ordine francescano secolare di Fiume”.

Il pranzo con i poveri offerto dal vescovo di Assisi

Al termine il Papa rientrerà in elicottero in Vaticano mentre i poveri saranno ospitati per il pranzo dal Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino. Ai partecipanti verranno donati 500 zaini prodotti nell’ambito del progetto “+Three”, che promuove prodotti realizzati nel rispetto della sostenibilità ambientale ed economica all’interno di una filiera etica socialmente utile, contenenti ognuno abbigliamento donato da Tombolini, noto brand di abiti made in Italy, e così composti: maglioni, sciarpe, cappelli, giacche a vento e mascherine anti Covid in tessuto lavabile e riutilizzabile. [gallery td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Alcuni momenti della visita in Assisi il 4 ottobre 2013" ids="19460,47152,47151,19886,19623,19899,19859,20795,19603"]  

Sorrentino: incontro senza fronzoli, in semplicità

“È significativo - ha commentato il vescovo Sorrentino intervistato da La Voce - il fatto stesso che venga alla Porziuncola. Nel luogo cioè dove Francesco plasmò la sua prima comunità, chiedendo ai suoi frati di farsi poveri tra i poveri, di seguirlo nell’abbraccio e nel servizio ai lebbrosi, inviandoli poi per le vie del mondo a testimoniare un nuovo stile di vita, e persino a costruire un nuovo percorso economico, in cui i poveri non fossero ai margini, ma al centro. Quello che il Papa farà, nelle poche ore che trascorrerà con i poveri, starà all’interno di questa ‘memoria’ attualizzante dell’atteggiamento di Francesco. Ci saranno testimonianze, incontri, un guardarsi negli occhi. La carità si farà preghiera e la preghiera si farà carità. La visita papale è definita ‘privata’, nel senso di una semplicità priva di fronzoli e ufficialità, come si addice alla vita dei poveri e all’incontro con i poveri”.

“I poveri ci evangelizzano” scrive Papa rancesco

“La povertà non è frutto di fatalità”, scrive Papa francesco nel messaggio per la Giornata di quest’anno, che ha per tema: “I poveri li avete sempre con voi”. “I poveri di ogni condizione e ogni latitudine ci evangelizzano”, incalza Francesco evocando un altro Francesco: ”Gesù non solo sta dalla parte dei poveri, ma condivide con loro la stessa sorte.

Primo incontro con i poveri nel 2013

Anche nella sua prima visita ad Assisi, il 4 ottobre 2013, Papa Francesco dopo aver incontrato i bambini dell'Istituto Serafico, scelse come primo atto di entrare nella Sala della Spoliazione del vescovado e di incontrarvi i poveri, esattamente nel luogo dove Francesco d’Assisi si è spogliato di tutto per seguire la chiamata impellente di Gesù.

Fusarelli: incontrare i poveri è una porta di misericordia

Incontrare i poveri non è un’attività né un’ideologia: è una porta di misericordia, sempre aperta. Scegliamo di attraversarla insieme e credo che ci verrà incontro una grande sorpresa dello Spirito, un importante nuovo inizio nella nostra vita evangelica” scrive il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, fra’ Massimo Fusarelli,nel messaggio diffuso in occasione della visita di Papa Francesco. “Se Papa Francesco sogna una Chiesa dei poveri, io sogno – ha aggiunto - che nella nostra Fraternità universale sappiamo riscoprire e lasciarci incontrare dal volto dei piccoli e dei poveri, con i loro nomi e condizioni diverse. Credo che da questo incontro vissuto dal di dentro della nostra vocazione, noi frati riceveremo la grazia e potremo scegliere ancora di ri-diventare poveri, rivedendo il nostro rapporto con le cose, con il denaro, con il potere e con gli affetti. Dio sa quanto ne abbiamo bisogno, per non spegnerci in una vita troppo comoda e garantita, talmente lontana dalla condizione dei poveri da non farci più sentire la sete di Cristo e di una umanità viva e genuina, capace di spendersi”.

Proietti: Papa Francesco grande amico di Assisi

“Proviamo una immensa gioia - ha commentato la sindaca di Assisi, Stefania Proietti - al pensiero di riavere ad Assisi, per la quinta volta nel suo pontificato, il nostro Santo Padre che il 12 novembre sarà nella basilica di Santa Maria degli Angeli in vista della celebrazione della quinta Giornata mondiale dei poveri. La sua visita ci emoziona e ci rallegra profondamente. Particolarmente toccante sarà l’incontro con 500 poveri provenienti da tutta Europa. Papa Francesco conferma ancora una volta di essere un amico fraterno della città di Assisi, che è citta-messaggio nell’ascolto del grido dei poveri e nella cura dei sofferenti della Terra”.  ]]>

I poveri sono i protagonisti della quinta visita di Papa Francesco ad Assisi, venerdì 12 novembre, in una sorta di “anticipazione” della Giornata mondiale dei poveri (il messaggio) che lui stesso ha istituito e che in questo 2021 si celebra domenica 14 novembre. Cinque visite nella Città serafica, “ma è sempre bello incontrarlo” commenta il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno mons. Domenico Sorrentino, in una intervista pubblicata da La Voce. “Sorrentino sottolinea, però, che “è una visita esigente” perché il Papa “viene a incontrare i poveri, e pertanto ad additarli al mondo. Viene a farsi loro voce per l’economia e la politica, a ripresentarli al nostro cuore”. “La Giornata mondiale dei poveri - aggiunge Sorrentino - ha questa funzione e il fatto che il Papa la ‘anticipi’ ad Assisi, alla Porziuncola, sulle orme di san Francesco, viene ad indicarci non soltanto un problema, ma un ‘metodo’ per affrontarlo. Ci costringe a non voltarci dall’altra parte”. Dunque gli occhi del mondo domani saranno puntati su Assisi ed in particolare sulla Basilica di Santa Maria degli angeli che custodisce la Porziuncola.

I momenti della visita

Papa Francesco arriva alle 9 del mattino. Sul sagrato della Basilica verrà accolto dall’abbraccio dei poveri, che gli doneranno il mantello e il bastone del pellegrino.

Accolto dai poveri

Sono 500 poveri provenienti dalle diocesi dell’Umbria guidate dalla Caritas, dall’Associazione francese “Fratello” e da una delegazione proveniente da Roma composta dall’Elemosineria Apostolica e dalle associazioni Caritas Diocesi di Roma, Circolo S. Pietro, Comunità di S. Egidio, Coordinamento Regionale Famiglia Vincenziana, Centro Astalli, Acli di Roma.

Poveri in dialogo con il Papa

Il Papa entrerà nella Basilica dove ci sarà la testimonianza di sei poveri (due francesi, un polacco, uno spagnolo, due italiani) seguita dalla risposta di Papa Francesco. Alle 10.30 ci sarà un momento di pausa per offrire un ristoro ai poveri.

In preghiera in Porziuncola

L’incontro riprenderà alle 11.00, in Basilica con il momento di preghiera del Papa. Alla fine della celebrazione Francesco benedirà una pietra precedentemente prelevata dalla Porziuncola per essere donata ad alcuni rappresentanti del rifugio per i senzatetto ‘Rose di san Francesco’ di Tersatto, fondato nel 2007 dalla fraternità dell’Ordine francescano secolare di Fiume”.

Il pranzo con i poveri offerto dal vescovo di Assisi

Al termine il Papa rientrerà in elicottero in Vaticano mentre i poveri saranno ospitati per il pranzo dal Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino. Ai partecipanti verranno donati 500 zaini prodotti nell’ambito del progetto “+Three”, che promuove prodotti realizzati nel rispetto della sostenibilità ambientale ed economica all’interno di una filiera etica socialmente utile, contenenti ognuno abbigliamento donato da Tombolini, noto brand di abiti made in Italy, e così composti: maglioni, sciarpe, cappelli, giacche a vento e mascherine anti Covid in tessuto lavabile e riutilizzabile. [gallery td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Alcuni momenti della visita in Assisi il 4 ottobre 2013" ids="19460,47152,47151,19886,19623,19899,19859,20795,19603"]  

Sorrentino: incontro senza fronzoli, in semplicità

“È significativo - ha commentato il vescovo Sorrentino intervistato da La Voce - il fatto stesso che venga alla Porziuncola. Nel luogo cioè dove Francesco plasmò la sua prima comunità, chiedendo ai suoi frati di farsi poveri tra i poveri, di seguirlo nell’abbraccio e nel servizio ai lebbrosi, inviandoli poi per le vie del mondo a testimoniare un nuovo stile di vita, e persino a costruire un nuovo percorso economico, in cui i poveri non fossero ai margini, ma al centro. Quello che il Papa farà, nelle poche ore che trascorrerà con i poveri, starà all’interno di questa ‘memoria’ attualizzante dell’atteggiamento di Francesco. Ci saranno testimonianze, incontri, un guardarsi negli occhi. La carità si farà preghiera e la preghiera si farà carità. La visita papale è definita ‘privata’, nel senso di una semplicità priva di fronzoli e ufficialità, come si addice alla vita dei poveri e all’incontro con i poveri”.

“I poveri ci evangelizzano” scrive Papa rancesco

“La povertà non è frutto di fatalità”, scrive Papa francesco nel messaggio per la Giornata di quest’anno, che ha per tema: “I poveri li avete sempre con voi”. “I poveri di ogni condizione e ogni latitudine ci evangelizzano”, incalza Francesco evocando un altro Francesco: ”Gesù non solo sta dalla parte dei poveri, ma condivide con loro la stessa sorte.

Primo incontro con i poveri nel 2013

Anche nella sua prima visita ad Assisi, il 4 ottobre 2013, Papa Francesco dopo aver incontrato i bambini dell'Istituto Serafico, scelse come primo atto di entrare nella Sala della Spoliazione del vescovado e di incontrarvi i poveri, esattamente nel luogo dove Francesco d’Assisi si è spogliato di tutto per seguire la chiamata impellente di Gesù.

Fusarelli: incontrare i poveri è una porta di misericordia

Incontrare i poveri non è un’attività né un’ideologia: è una porta di misericordia, sempre aperta. Scegliamo di attraversarla insieme e credo che ci verrà incontro una grande sorpresa dello Spirito, un importante nuovo inizio nella nostra vita evangelica” scrive il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, fra’ Massimo Fusarelli,nel messaggio diffuso in occasione della visita di Papa Francesco. “Se Papa Francesco sogna una Chiesa dei poveri, io sogno – ha aggiunto - che nella nostra Fraternità universale sappiamo riscoprire e lasciarci incontrare dal volto dei piccoli e dei poveri, con i loro nomi e condizioni diverse. Credo che da questo incontro vissuto dal di dentro della nostra vocazione, noi frati riceveremo la grazia e potremo scegliere ancora di ri-diventare poveri, rivedendo il nostro rapporto con le cose, con il denaro, con il potere e con gli affetti. Dio sa quanto ne abbiamo bisogno, per non spegnerci in una vita troppo comoda e garantita, talmente lontana dalla condizione dei poveri da non farci più sentire la sete di Cristo e di una umanità viva e genuina, capace di spendersi”.

Proietti: Papa Francesco grande amico di Assisi

“Proviamo una immensa gioia - ha commentato la sindaca di Assisi, Stefania Proietti - al pensiero di riavere ad Assisi, per la quinta volta nel suo pontificato, il nostro Santo Padre che il 12 novembre sarà nella basilica di Santa Maria degli Angeli in vista della celebrazione della quinta Giornata mondiale dei poveri. La sua visita ci emoziona e ci rallegra profondamente. Particolarmente toccante sarà l’incontro con 500 poveri provenienti da tutta Europa. Papa Francesco conferma ancora una volta di essere un amico fraterno della città di Assisi, che è citta-messaggio nell’ascolto del grido dei poveri e nella cura dei sofferenti della Terra”.  ]]>
Beato Carlo Acutis, crescono le richieste di preghiera https://www.lavoce.it/beato-carlo-acutis-crescono-le-richieste-di-preghiera/ Thu, 15 Jul 2021 14:24:41 +0000 https://www.lavoce.it/?p=61418 Una persona in preghiera davanti alla tomba di carlo Acutis all'interno del santuario della Spogliazione

"Vorrei ricevere una reliquia del dolcissimo Carlo per usarla per mia figlia Silvia per un problema di salute e per potere avere un figlio. Ha la stessa età di Carlo. Se potete dite una preghiera per lei davanti alla tomba del Beato. Grazie infinite”. “Buongiorno, stamattina ho fatto la mammografia, in attesa dell’esito vi chiedo di pregare anche per me. Un sincero abbraccio”. “Grazie Carlo Acutis”. Sono alcuni dei ringraziamenti e delle richieste di preghiera e intercessione al Beato Carlo Acutis che i devoti fanno pervenire quotidianamente attraverso i canali social della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e del santuario della Spogliazione di Assisi oppure che i fedeli lasciano nel box situato accanto alla tomba del Beato Carlo Acutis o chiedono telefonicamente.

L'apertura della tomba "appena sarà possibile"

Rispetto ad alcune voci ed attese riguardanti l’apertura della tomba del beato Carlo Acutis, il santuario della Spogliazione comunica che “tale apertura, annunciata già lo scorso anno, è in programma, e la si attuerà appena possibile, in modo che la visibilità del corpo del Beato sarà resa permanente. In un primo tempo si era ipotizzato di realizzarla con il prossimo mese di agosto. Le circostanze legate al decorso della pandemia in Italia e nel mondo hanno suggerito tuttavia al vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, di aspettare un periodo più conveniente. Anche questo differimento aiuta a ricordare che, se la devozione può essere favorita dalla vista delle spoglie mortali di santi ebeati, come nella più antica tradizione della Chiesa, non è tuttavia legata a questi aspetti sensibili, e in ogni caso la missione di santi e beati – nel nostro caso di san Francesco e del beato Carlo – non è quella di additare se stessi, ma di orientare a Gesù.

L'invito ai fedeli di intensificare la preghiera

Si invitano inoltre i fedeli che giungeranno alla tomba del Beato in questo periodo ad attenersi rigorosamente a tutte le norme di sicurezza e ad intensificare la preghiera anche per i tanti che nel mondo ancora stanno vivendo situazioni difficili”.]]>
Una persona in preghiera davanti alla tomba di carlo Acutis all'interno del santuario della Spogliazione

"Vorrei ricevere una reliquia del dolcissimo Carlo per usarla per mia figlia Silvia per un problema di salute e per potere avere un figlio. Ha la stessa età di Carlo. Se potete dite una preghiera per lei davanti alla tomba del Beato. Grazie infinite”. “Buongiorno, stamattina ho fatto la mammografia, in attesa dell’esito vi chiedo di pregare anche per me. Un sincero abbraccio”. “Grazie Carlo Acutis”. Sono alcuni dei ringraziamenti e delle richieste di preghiera e intercessione al Beato Carlo Acutis che i devoti fanno pervenire quotidianamente attraverso i canali social della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e del santuario della Spogliazione di Assisi oppure che i fedeli lasciano nel box situato accanto alla tomba del Beato Carlo Acutis o chiedono telefonicamente.

L'apertura della tomba "appena sarà possibile"

Rispetto ad alcune voci ed attese riguardanti l’apertura della tomba del beato Carlo Acutis, il santuario della Spogliazione comunica che “tale apertura, annunciata già lo scorso anno, è in programma, e la si attuerà appena possibile, in modo che la visibilità del corpo del Beato sarà resa permanente. In un primo tempo si era ipotizzato di realizzarla con il prossimo mese di agosto. Le circostanze legate al decorso della pandemia in Italia e nel mondo hanno suggerito tuttavia al vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, di aspettare un periodo più conveniente. Anche questo differimento aiuta a ricordare che, se la devozione può essere favorita dalla vista delle spoglie mortali di santi ebeati, come nella più antica tradizione della Chiesa, non è tuttavia legata a questi aspetti sensibili, e in ogni caso la missione di santi e beati – nel nostro caso di san Francesco e del beato Carlo – non è quella di additare se stessi, ma di orientare a Gesù.

L'invito ai fedeli di intensificare la preghiera

Si invitano inoltre i fedeli che giungeranno alla tomba del Beato in questo periodo ad attenersi rigorosamente a tutte le norme di sicurezza e ad intensificare la preghiera anche per i tanti che nel mondo ancora stanno vivendo situazioni difficili”.]]>
Assisi. Va al Serafico il Premio internazionale per una economia di fraternità https://www.lavoce.it/assisi-va-al-serafico-il-premio-internazionale-per-una-economia-di-fraternita/ Sat, 15 May 2021 10:33:18 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60644

Viene assegnato all’Istituto Serafico di Assisi il Premio internazionale “Francesco di Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità”. A distanza di quattro anni dall’inaugurazione del santuario della Spogliazione di Assisi, avvenuta il 20 maggio 2017, il Premio nasce per promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani, a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati.

Premiato il Serafico: opera nella logica dell’economia della fraternità

“Quest’anno il premio, a titolo inaugurale, sarà conferito all’Istituto Serafico che sgorgò dal cuore di san Ludovico da Casoria. Nacque 150 anni fa per i ciechi e sordomuti, oggi accoglie persone con gravi disabilità plurime. Il Serafico, ha spiegato il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, “è un luogo dove l’amore si respira concretamente, e le tecnologie più avanzate sono messe a servizio dei più svantaggiati. Non c’è dubbio che, dalle sue origini e nel suo sviluppo, abbia operato nella logica dell’economia della fraternità”. L'evento viene trasmesso in diretta dal Santuario della Spoliazione sul sito www.diocesiassisi.it (Live diocesi) e su quello del Santuario (www.assisisantuariodellaspogliazione.it). https://youtu.be/i6ghUmv0I1Y Il premio viene assegnato oggi pomeriggio, sabato 15 maggio, alle ore 17.30 ed è preceduto da un momento di riflessione online sul tema “Un’economia della fraternità nel post pandemia”.

IL PROGRAMMA

Sabato 15 maggio

Ore 16.00 - Saluto del sindaco di Assisi, Stefania Proietti; tavola rotonda su “Un’economia della fraternità nel post pandemia” intervengono: suor Alessandra Smerilli, economista e sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale per il settore fede e sviluppo; Brunello Cucinelli, imprenditore; Francesca Di Maolo, presidente del Serafico. Modera Simona Sala, direttrice Rai radio 1 e Grr. Ore 17.30 - presentazione e consegna del premio con la relazione del vescovo mons. Domenico Sorrentino e le conclusioni del ministro per le Disabilità, Erika Stefani.

Domenica 16 maggio

Ore 11.00, nel santuario della Spogliazione - chiesa di Santa Maria Maggiore, celebrazione eucaristica presieduta dal card. Raniero Cantalamessa, teologo e predicatore della Casa pontificia.

Sorrentino: il nostro contributo all'Economy of Francesco

“Era il 1 maggio 2019 – spiega il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino – quando papa Francesco indirizzava un messaggio ai giovani economisti, change makers ed operatori economici di tutto il mondo, invitandoli a un convegno nella nostra Assisi, chiedendo loro una specifica riflessione da sigillare con un ‘patto’ per il rinnovamento dell’economia. Più volte aveva denunciato una economia che uccide. Ora chiedeva alle nuove generazioni di avviare un cambiamento”. “Come nostro contributo  – continua Sorrentino – nel quadro delle attività del Santuario della Spogliazione, ha preso corpo l’idea di questo premio finalizzato ad incoraggiare quei processi economici fraterni ‘dal basso’, in cui persone con scarse possibilità economiche, in qualunque parte del mondo, ma specie nelle regioni più povere, si mettono insieme intorno a valide idee progettuali, contando soprattutto sul ‘capitale della fraternità’”.

Stefani: sostenere situazioni di eccellenza sanitaria come il Serafico

"La pandemia ha evidenziato le nostre precarietà e ci ha insegnato che in qualsiasi momento tutti possiamo trovarci disorientati, soli, fragili. Per questo crediamo con convinzione che sostenere e aiutare processi, percorsi e situazioni di eccellenza sanitaria, lavorativa e sociale come l’Istituto Serafico di Assisi sia davvero generativo di una cultura del prenderci cura che porta benefici a 360°”. Sono le parole del ministro Erika Stefani, alla vigilia del premio internazionale ‘Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità’. “Ringrazio di cuore il vescovo monsignor Domenico Sorrentino – prosegue il Ministro - per questo invito e questa intuizione che mette al centro dell’attenzione una struttura d’avanguardia come il Serafico. Ma soprattutto che ci porta a riflettere, sul concetto di economia della fraternità, sulla necessità cioè di ricostruire un sistema produttivo, economico e sociale più equo e solidale che tenga conto degli ultimi, delle persone con disabilità, degli emarginati perché ritenuti lavorativamente efficienti, produttivi, utili. Perché la diversità è ricchezza, spessore, qualità, bellezza. E credo che San Francesco, con il suo gesto della spogliazione ci insegna ancora a guardare il mondo con altri occhi, a guardare il prossimo, il lebbroso come figlio ma soprattutto fratello e creatura di questo mondo”.]]>

Viene assegnato all’Istituto Serafico di Assisi il Premio internazionale “Francesco di Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità”. A distanza di quattro anni dall’inaugurazione del santuario della Spogliazione di Assisi, avvenuta il 20 maggio 2017, il Premio nasce per promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani, a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati.

Premiato il Serafico: opera nella logica dell’economia della fraternità

“Quest’anno il premio, a titolo inaugurale, sarà conferito all’Istituto Serafico che sgorgò dal cuore di san Ludovico da Casoria. Nacque 150 anni fa per i ciechi e sordomuti, oggi accoglie persone con gravi disabilità plurime. Il Serafico, ha spiegato il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, “è un luogo dove l’amore si respira concretamente, e le tecnologie più avanzate sono messe a servizio dei più svantaggiati. Non c’è dubbio che, dalle sue origini e nel suo sviluppo, abbia operato nella logica dell’economia della fraternità”. L'evento viene trasmesso in diretta dal Santuario della Spoliazione sul sito www.diocesiassisi.it (Live diocesi) e su quello del Santuario (www.assisisantuariodellaspogliazione.it). https://youtu.be/i6ghUmv0I1Y Il premio viene assegnato oggi pomeriggio, sabato 15 maggio, alle ore 17.30 ed è preceduto da un momento di riflessione online sul tema “Un’economia della fraternità nel post pandemia”.

IL PROGRAMMA

Sabato 15 maggio

Ore 16.00 - Saluto del sindaco di Assisi, Stefania Proietti; tavola rotonda su “Un’economia della fraternità nel post pandemia” intervengono: suor Alessandra Smerilli, economista e sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale per il settore fede e sviluppo; Brunello Cucinelli, imprenditore; Francesca Di Maolo, presidente del Serafico. Modera Simona Sala, direttrice Rai radio 1 e Grr. Ore 17.30 - presentazione e consegna del premio con la relazione del vescovo mons. Domenico Sorrentino e le conclusioni del ministro per le Disabilità, Erika Stefani.

Domenica 16 maggio

Ore 11.00, nel santuario della Spogliazione - chiesa di Santa Maria Maggiore, celebrazione eucaristica presieduta dal card. Raniero Cantalamessa, teologo e predicatore della Casa pontificia.

Sorrentino: il nostro contributo all'Economy of Francesco

“Era il 1 maggio 2019 – spiega il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino – quando papa Francesco indirizzava un messaggio ai giovani economisti, change makers ed operatori economici di tutto il mondo, invitandoli a un convegno nella nostra Assisi, chiedendo loro una specifica riflessione da sigillare con un ‘patto’ per il rinnovamento dell’economia. Più volte aveva denunciato una economia che uccide. Ora chiedeva alle nuove generazioni di avviare un cambiamento”. “Come nostro contributo  – continua Sorrentino – nel quadro delle attività del Santuario della Spogliazione, ha preso corpo l’idea di questo premio finalizzato ad incoraggiare quei processi economici fraterni ‘dal basso’, in cui persone con scarse possibilità economiche, in qualunque parte del mondo, ma specie nelle regioni più povere, si mettono insieme intorno a valide idee progettuali, contando soprattutto sul ‘capitale della fraternità’”.

Stefani: sostenere situazioni di eccellenza sanitaria come il Serafico

"La pandemia ha evidenziato le nostre precarietà e ci ha insegnato che in qualsiasi momento tutti possiamo trovarci disorientati, soli, fragili. Per questo crediamo con convinzione che sostenere e aiutare processi, percorsi e situazioni di eccellenza sanitaria, lavorativa e sociale come l’Istituto Serafico di Assisi sia davvero generativo di una cultura del prenderci cura che porta benefici a 360°”. Sono le parole del ministro Erika Stefani, alla vigilia del premio internazionale ‘Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità’. “Ringrazio di cuore il vescovo monsignor Domenico Sorrentino – prosegue il Ministro - per questo invito e questa intuizione che mette al centro dell’attenzione una struttura d’avanguardia come il Serafico. Ma soprattutto che ci porta a riflettere, sul concetto di economia della fraternità, sulla necessità cioè di ricostruire un sistema produttivo, economico e sociale più equo e solidale che tenga conto degli ultimi, delle persone con disabilità, degli emarginati perché ritenuti lavorativamente efficienti, produttivi, utili. Perché la diversità è ricchezza, spessore, qualità, bellezza. E credo che San Francesco, con il suo gesto della spogliazione ci insegna ancora a guardare il mondo con altri occhi, a guardare il prossimo, il lebbroso come figlio ma soprattutto fratello e creatura di questo mondo”.]]>
Le iniziative per la beatificazione di Carlo Acutis https://www.lavoce.it/le-iniziative-per-la-beatificazione-di-carlo-acutis/ Thu, 01 Oct 2020 17:53:52 +0000 https://www.lavoce.it/?p=57852

Tutto pronto per gli eventi collaterali alla Beatificazione di Carlo Acutis, in programma sabato 10 ottobre alle ore 16.30 nella Basilica Superiore di San Francesco. Da oggi, giovedì 1 ottobre, e fino al 17 ottobre, fedeli e devoti di Carlo Acutis possono venerare il corpo che è esposto nel Santuario della Spogliazione. L'apertura del sepolcro è avvenuta al termine della messa delle 11.30, presieduta dal vescovo, mons. Domenico Sorrentino. “Carlo Acutis Beato, un dono dal cielo per Assisi che aggiunge, ai suoi protettori più illustri, un giovane del nostro tempo. Sui passi di Francesco – commenta mons. Sorrentino - il giovane Carlo incarna una santità moderna, contemporanea, esempio per i giovani che, spesso, si trovano smarriti nella confusione del nostro tempo, senza avere più alcun punto di riferimento. Carlo lo aveva trovato in Dio e, senza smettere di essere un ragazzo normale, aveva fatto dell’eucaristia il centro della sua vita, e rivolgeva verso i più bisognosi l’amore che Dio riversava su di lui. La beatificazione di Carlo è immagine di una chiesa aperta ai giovani, pronta ad accoglierli, accompagnarli, aiutarli nel loro cammino di crescita”, conclude il vescovo di Assisi.

Eventi, luoghi e orari

Il Santuario della Spogliazione rimarrà aperto (dal 1 al 17 ottobre) dalle 8.15 alle 22 con orario prolungato fino a mezzanotte nei giorni 9, 10 e 11, per permettere ai tanti fedeli e devoti di Carlo di venerarlo e partecipare agli eventi in programma prima e dopo la Beatificazione.

Due mostre

Il 2 ottobre, ci saranno le inaugurazioni, nella cattedrale di San Rufino e nel chiostro della Basilica di Santa Maria degli Angeli, delle due mostre, quella sui “Miracoli eucaristici” e quella sulle “Apparizioni Mariane”, ideate dallo stesso Acutis mentre in serata è previsto un evento online dedicato ai giovani dal titolo: “Beato Te: a scuola di felicità con Carlo Acutis”, a cura della Pastorale giovanile regionale.

Il pellegrinaggio dei vescovi marchigiani

Sabato 3 ottobre alle ore 21 al Santuario della Spogliazione ci sarà la visita dei vescovi della Conferenza episcopale delle Marche per la venerazione del corpo di Carlo Acutis.

Un video reportage sull'evento

Intanto la casa di produzione cinematografica Officina della Comunicazione in collaborazione con VatiVision la piattaforma digitale per la distribuzione di contenuti audiovisivi di ispirazione cristiana ha realizzato e diffuso un video-reportage che anticipa le fasi salienti dell’esposizione del corpo del giovane e contribuisce a incrementare la conoscenza della vita del Beato.]]>

Tutto pronto per gli eventi collaterali alla Beatificazione di Carlo Acutis, in programma sabato 10 ottobre alle ore 16.30 nella Basilica Superiore di San Francesco. Da oggi, giovedì 1 ottobre, e fino al 17 ottobre, fedeli e devoti di Carlo Acutis possono venerare il corpo che è esposto nel Santuario della Spogliazione. L'apertura del sepolcro è avvenuta al termine della messa delle 11.30, presieduta dal vescovo, mons. Domenico Sorrentino. “Carlo Acutis Beato, un dono dal cielo per Assisi che aggiunge, ai suoi protettori più illustri, un giovane del nostro tempo. Sui passi di Francesco – commenta mons. Sorrentino - il giovane Carlo incarna una santità moderna, contemporanea, esempio per i giovani che, spesso, si trovano smarriti nella confusione del nostro tempo, senza avere più alcun punto di riferimento. Carlo lo aveva trovato in Dio e, senza smettere di essere un ragazzo normale, aveva fatto dell’eucaristia il centro della sua vita, e rivolgeva verso i più bisognosi l’amore che Dio riversava su di lui. La beatificazione di Carlo è immagine di una chiesa aperta ai giovani, pronta ad accoglierli, accompagnarli, aiutarli nel loro cammino di crescita”, conclude il vescovo di Assisi.

Eventi, luoghi e orari

Il Santuario della Spogliazione rimarrà aperto (dal 1 al 17 ottobre) dalle 8.15 alle 22 con orario prolungato fino a mezzanotte nei giorni 9, 10 e 11, per permettere ai tanti fedeli e devoti di Carlo di venerarlo e partecipare agli eventi in programma prima e dopo la Beatificazione.

Due mostre

Il 2 ottobre, ci saranno le inaugurazioni, nella cattedrale di San Rufino e nel chiostro della Basilica di Santa Maria degli Angeli, delle due mostre, quella sui “Miracoli eucaristici” e quella sulle “Apparizioni Mariane”, ideate dallo stesso Acutis mentre in serata è previsto un evento online dedicato ai giovani dal titolo: “Beato Te: a scuola di felicità con Carlo Acutis”, a cura della Pastorale giovanile regionale.

Il pellegrinaggio dei vescovi marchigiani

Sabato 3 ottobre alle ore 21 al Santuario della Spogliazione ci sarà la visita dei vescovi della Conferenza episcopale delle Marche per la venerazione del corpo di Carlo Acutis.

Un video reportage sull'evento

Intanto la casa di produzione cinematografica Officina della Comunicazione in collaborazione con VatiVision la piattaforma digitale per la distribuzione di contenuti audiovisivi di ispirazione cristiana ha realizzato e diffuso un video-reportage che anticipa le fasi salienti dell’esposizione del corpo del giovane e contribuisce a incrementare la conoscenza della vita del Beato.]]>