San Valentino Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/san-valentino/ Settimanale di informazione regionale Wed, 14 Feb 2024 17:11:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg San Valentino Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/san-valentino/ 32 32 Le Ceneri, vero ‘san Valentino’ https://www.lavoce.it/le-ceneri-vero-san-valentino/ https://www.lavoce.it/le-ceneri-vero-san-valentino/#respond Wed, 14 Feb 2024 16:55:56 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74894

Quest’anno il Mercoledì delle ceneri è capitato quando, in altri momenti, avrebbe dovuto esserci la ricorrenza di san Valentino. Ricorrenza laicissima, perché san Valentino – tranne che a Terni – nella sua versione attuale nasce come espediente commerciale in un periodo equidistante dalle celebrazioni più importanti, e nondimeno è apprezzata dalle coppiette di tutto il mondo per la retorica romantica che vi sottende, che si dice risalga addirittura all’amor cortese rinascimentale. In ogni caso, quest’anno non se ne fa nulla: ceneri sul capo al posto di cioccolatini, digiuno al posto di cenette, penitenza e confessione dei peccati al posto di frasi melense e proclami lirici.

Tutto questo è molto eloquente, vista la condizione attuale del mondo, nel quale non si rischia, ma è già in atto, l’incipit di una guerra mondiale “a pezzi”, come la definì Papa Francesco qualche tempo fa. Le ceneri che ci si palesano davanti non sono infatti solo quelle benedette della liturgia, ma quelle tremende dell’intera società umana.

Due fidanzati, ovvero due persone che hanno in animo di costruire insieme qualcosa di bello, è proprio dal Mercoledì delle ceneri che dovrebbero partire. Perché dovranno capire che l’atteggiamento da avere l’uno verso l’altro, se vorranno imparare ad amarsi, è quello della cura, dove il baricentro si sposta da me verso l’altro, ma per imparare ad avere cura devo mettere a digiuno il mio ego, che vorrebbe sempre mangiarsi l’altro per riempire i propri vuoti; devo coltivare la compassione per le altrui fragilità, e devo chiedere a Dio la forza di trascendere me stesso in un atto di vero e libero amore.

Realtà misteriosa che dimora in una galassia tanto lontana dal pianeta sentimentalismo, e che ha a che fare più con la natura divina che con i sentimenti umani. Digiuno, elemosina (cioè misericordia), preghiera: le “armi” della penitenza quaresimale si rivelano essere i requisiti fondamentali per imparare ad amare, e per scoprire che, alla fine, riuscire a impararlo davvero, nonostante tutti i nostri sforzi pure necessari, sarà una grazia, cioè un dono di Dio. Come una resurrezione. “In ogni tempo e condizione di vita è indispensabile la grazia di Dio; ne avvertono più che mai il bisogno i fedeli che si preparano a formare una nuova famiglia” recita il rito di benedizione dei fidanzati riportata dal Benedizionale.

La Quaresima serve per ricordarci questa necessità della grazia, permettendoci di esplorare per 40 giorni le ferite della nostra natura e le insidie tese dalla tentazione, e questo potrà portarci, se lo vorremo (quante Quaresime abbiamo sprecato finora?) a uno sguardo realista su noi e sugli altri, uno sguardo che può generare in noi sincera compassione, embrione dell’amore.

Questo nel piccolo della coppia come nel grande della geopolitica: mi piace sognare una realtà in cui i Capi di Stato sappiano tornare ognuno alla propria interiorità, ed esaminando con l’aiuto di Dio sinceramente se stessi, si rendano conto di quante assurdità si rischia di fare quando le briglie si lasciano alle passioni disordinate, e di quanto sia importante fare penitenza, cioè mettersi in discussione e tendere la mano, così da estinguere tutti i fuochi della guerra e lasciare solo le ceneri di conflitti finiti, da cui l’umanità, come una fenice, possa rinascere nella pace.

Alessandro Di Medio
]]>

Quest’anno il Mercoledì delle ceneri è capitato quando, in altri momenti, avrebbe dovuto esserci la ricorrenza di san Valentino. Ricorrenza laicissima, perché san Valentino – tranne che a Terni – nella sua versione attuale nasce come espediente commerciale in un periodo equidistante dalle celebrazioni più importanti, e nondimeno è apprezzata dalle coppiette di tutto il mondo per la retorica romantica che vi sottende, che si dice risalga addirittura all’amor cortese rinascimentale. In ogni caso, quest’anno non se ne fa nulla: ceneri sul capo al posto di cioccolatini, digiuno al posto di cenette, penitenza e confessione dei peccati al posto di frasi melense e proclami lirici.

Tutto questo è molto eloquente, vista la condizione attuale del mondo, nel quale non si rischia, ma è già in atto, l’incipit di una guerra mondiale “a pezzi”, come la definì Papa Francesco qualche tempo fa. Le ceneri che ci si palesano davanti non sono infatti solo quelle benedette della liturgia, ma quelle tremende dell’intera società umana.

Due fidanzati, ovvero due persone che hanno in animo di costruire insieme qualcosa di bello, è proprio dal Mercoledì delle ceneri che dovrebbero partire. Perché dovranno capire che l’atteggiamento da avere l’uno verso l’altro, se vorranno imparare ad amarsi, è quello della cura, dove il baricentro si sposta da me verso l’altro, ma per imparare ad avere cura devo mettere a digiuno il mio ego, che vorrebbe sempre mangiarsi l’altro per riempire i propri vuoti; devo coltivare la compassione per le altrui fragilità, e devo chiedere a Dio la forza di trascendere me stesso in un atto di vero e libero amore.

Realtà misteriosa che dimora in una galassia tanto lontana dal pianeta sentimentalismo, e che ha a che fare più con la natura divina che con i sentimenti umani. Digiuno, elemosina (cioè misericordia), preghiera: le “armi” della penitenza quaresimale si rivelano essere i requisiti fondamentali per imparare ad amare, e per scoprire che, alla fine, riuscire a impararlo davvero, nonostante tutti i nostri sforzi pure necessari, sarà una grazia, cioè un dono di Dio. Come una resurrezione. “In ogni tempo e condizione di vita è indispensabile la grazia di Dio; ne avvertono più che mai il bisogno i fedeli che si preparano a formare una nuova famiglia” recita il rito di benedizione dei fidanzati riportata dal Benedizionale.

La Quaresima serve per ricordarci questa necessità della grazia, permettendoci di esplorare per 40 giorni le ferite della nostra natura e le insidie tese dalla tentazione, e questo potrà portarci, se lo vorremo (quante Quaresime abbiamo sprecato finora?) a uno sguardo realista su noi e sugli altri, uno sguardo che può generare in noi sincera compassione, embrione dell’amore.

Questo nel piccolo della coppia come nel grande della geopolitica: mi piace sognare una realtà in cui i Capi di Stato sappiano tornare ognuno alla propria interiorità, ed esaminando con l’aiuto di Dio sinceramente se stessi, si rendano conto di quante assurdità si rischia di fare quando le briglie si lasciano alle passioni disordinate, e di quanto sia importante fare penitenza, cioè mettersi in discussione e tendere la mano, così da estinguere tutti i fuochi della guerra e lasciare solo le ceneri di conflitti finiti, da cui l’umanità, come una fenice, possa rinascere nella pace.

Alessandro Di Medio
]]>
https://www.lavoce.it/le-ceneri-vero-san-valentino/feed/ 0
San Valentino, solenne pontificale presieduto dal vescovo Soddu https://www.lavoce.it/san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu/ https://www.lavoce.it/san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu/#respond Mon, 12 Feb 2024 10:59:43 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74886 pontificale san valentino

In una cattedrale gremita di fedeli è stata celebrata domenica 11 febbraio la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu di Terni- Narni-Amelia , nella giornata mondiale del Malato, concelebrata da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell’ufficio pastorale della salute, padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino, i vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano. Alla celebrazione hanno partecipato il  prefetto di Terni Giovanni Bruno, il presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, il vice presidente della Provincia di Terni Gianni Daniele, il questore Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, le autorità militari regionali e provinciali, i sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, i cavalieri e dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, alcuni malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, i rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.

La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale 'F.Angeloni' di Terni.

Durante il pontificale vice sindaco Corridore ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

La festa del patrono della città di Terni, san Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, come maestro, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore.

Terminato il pontificale, la processione cittadina ha accompagnato l’urna del santo per il rientro nella basilica di San Valentino, lungo le vie della città, passando davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo.

La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dalle istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale, dai figuranti in abiti storici. Sul sagrato c’è stato la preghiera del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Rita Pileri: « E tu, Valentino, intercedi per noi, e per tutta l'umanità. Per tutte le volte in cui ci siamo voltati dall'altra parte, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo difendere i più deboli, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo amare anche se credevamo di saperlo fare. Per tutte le volte in cui abbiamo offeso, ferito, tradito, violato, ucciso. Spinti dal tuo esempio sappiamo essere capaci di usare parole garbate nello spazio privato e soprattutto nello spazio pubblico, parole di misericordia e di giustizia, che non offendono o denigrano. Con il tuo aiuto vorremmo che la nostra città sia luogo di dialogo sereno e costruttivo, del rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, una città capace di discernere il presente per progettare un futuro in cui tutti si sentano accolti».

La benedizione del vescovo Soddu ha concluso la liturgia che ha solennemente celebrato in città il patrono di Terni San valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

L'OMELIA DEL VESCOVO

Carissimi fratelli e sorelle,

mentre celebriamo con la Chiesa universale la VI domenica del tempo Ordinario ed anche la 32 giornata mondiale del malato, la nostra chiesa diocesana unisce a queste circostanze i festeggiamenti in onore del proprio Patrono, san Valentino.

In questa felice convergenza di eventi, la Parola di Dio è tutta concentrata sulla malattia e in particolare sulla lebbra.

Nella storia del popolo di Israele, lo abbiamo sentito nella prima lettura, chi contraeva tale malattia, per legge doveva essere bandito dalla comunità, tenuto lontano, molto distante e vivere in solitudine una vera e propria situazione di emarginazione, di scarto. L’unica possibilità di vicinanza con le persone che poteva essergli consentita era quella con i propri simili, ossia con gli altri lebbrosi.

In questa domenica abbiamo davanti a noi la figura di san Valentino, il quale ha saputo cogliere nella propria esperienza di vita la parola di Dio fatta carne e nella propria carne, nella sua persona, l’ha resa evidente in ogni tratto: dall’essere vescovo, pastore premuroso del gregge di questa chiesa di Terni, alla delicata vicinanza verso i malati nel corpo e nello spirito, compiendo e rendendo vivi e veri quei gesti che Gesù aveva consegnato agli apostoli con le parole: “Guarite i malati, mondate i lebbrosi...”.

In questa occasione celebrando pure la 32 giornata mondiale del malato, Papa Francesco ha consegnato al mondo un messaggio dal titolo, tratto dalle parole del libro della Genesi: “Non è bene che l’uomo sia solo”, esortando tutti a curare il malato avendo cura delle relazioni. mette in risalto un aspetto che in filigrana ci riguarda tutti, infermi o sani che siamo, ed è dato dalla malattia che affligge la società attuale e dunque anche la nostra città e il nostro territorio, ossia la povertà delle relazioni. Anche le relazioni non sane, malate, che minano la nostra salute a qualsiasi livello di rapporto, dall’interpersonale al familiare al sociale.

Il nostro san Valentino, così attento a ogni tipo di buona relazione è per noi esempio affinché sentiamo vibrante e vero quanto solo l’amore mette in atto a favore delle buone relazioni tra le persone, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione; quelle che mirano alla edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri.

Quest’anno, collegato e ispirato al cammino sinodale e al programma pastorale diocesano, per le manifestazioni valentiniane abbiamo scelto lo slogan “Camminiamo insieme” dando così ulteriore risalto a quanto ancora papa Francesco scrive nel messaggio per questa giornata: “In questo cambiamento d’epoca che viviamo, specialmente noi cristiani siamo chiamati ad adottare lo sguardo compassionevole di Gesù…. E così cooperiamo a contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto e a far crescere la cultura della tenerezza e della compassione”.

San Valentino illumini col suo esempio la nostra città, il nostro territorio, la nostra Diocesi, a partire dalla famiglia, spesso anche disastrata, malata o corrosa dalla lebbra delle molteplici criticità, ad avvicinarsi a colui che solo può col suo tocco compassionevole e pieno di amore guarire ogni tipo di male e di malattia. Se questo non avviene sarà segno evidente che la guarigione non si desidera affatto.

Carissimo san Valentino, nostro Patrono, concedi alle nostre menti, ai nostri cuori la luce necessaria e alle nostre volontà la forza per avvicinarci a Gesù medico delle anime e dei corpi.

Qualora ti dovessi accorgere che questo è ancora troppo lontano dai nostri desideri, conduci e guida gli eventi; tessi tu le trame delle diverse vicende, affinché i nostri sentieri possano imbattersi e convergere verso l’unica strada della vita, nel Signore Gesù, via verità e vita.

Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della società, affinché antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte. Mostrati esempio di vita

. a tutti coloro che con fatica sognano la costruzione di una famiglia,

. a tutti coloro che ricercano la felicità attraverso la giusta realizzazione personale,

. agli adolescenti e giovani perché sappiano usare sapientemente il tempo e le buone occasioni della vita.

. a quanti soffrono nel corpo e nello spirito e faticano nel condurre una vita dignitosa, affinché attraverso la cura delle nostre relazioni possano sentire il calore della mano del Signore che salva.

Amato patrono san Valentino, facendomi interprete dei sentimenti del gregge a me affidato, così come lo fu per te, affido all’intercessione di Maria santissima questi desideri, perché dalle sue mani possano ritornare a noi colmi della benedizione della Santissima Trinità”.

 

 

]]>
pontificale san valentino

In una cattedrale gremita di fedeli è stata celebrata domenica 11 febbraio la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu di Terni- Narni-Amelia , nella giornata mondiale del Malato, concelebrata da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell’ufficio pastorale della salute, padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino, i vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano. Alla celebrazione hanno partecipato il  prefetto di Terni Giovanni Bruno, il presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, il vice presidente della Provincia di Terni Gianni Daniele, il questore Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, le autorità militari regionali e provinciali, i sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, i cavalieri e dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, alcuni malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, i rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.

La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale 'F.Angeloni' di Terni.

Durante il pontificale vice sindaco Corridore ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

La festa del patrono della città di Terni, san Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, come maestro, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore.

Terminato il pontificale, la processione cittadina ha accompagnato l’urna del santo per il rientro nella basilica di San Valentino, lungo le vie della città, passando davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo.

La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dalle istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale, dai figuranti in abiti storici. Sul sagrato c’è stato la preghiera del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Rita Pileri: « E tu, Valentino, intercedi per noi, e per tutta l'umanità. Per tutte le volte in cui ci siamo voltati dall'altra parte, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo difendere i più deboli, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo amare anche se credevamo di saperlo fare. Per tutte le volte in cui abbiamo offeso, ferito, tradito, violato, ucciso. Spinti dal tuo esempio sappiamo essere capaci di usare parole garbate nello spazio privato e soprattutto nello spazio pubblico, parole di misericordia e di giustizia, che non offendono o denigrano. Con il tuo aiuto vorremmo che la nostra città sia luogo di dialogo sereno e costruttivo, del rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, una città capace di discernere il presente per progettare un futuro in cui tutti si sentano accolti».

La benedizione del vescovo Soddu ha concluso la liturgia che ha solennemente celebrato in città il patrono di Terni San valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

L'OMELIA DEL VESCOVO

Carissimi fratelli e sorelle,

mentre celebriamo con la Chiesa universale la VI domenica del tempo Ordinario ed anche la 32 giornata mondiale del malato, la nostra chiesa diocesana unisce a queste circostanze i festeggiamenti in onore del proprio Patrono, san Valentino.

In questa felice convergenza di eventi, la Parola di Dio è tutta concentrata sulla malattia e in particolare sulla lebbra.

Nella storia del popolo di Israele, lo abbiamo sentito nella prima lettura, chi contraeva tale malattia, per legge doveva essere bandito dalla comunità, tenuto lontano, molto distante e vivere in solitudine una vera e propria situazione di emarginazione, di scarto. L’unica possibilità di vicinanza con le persone che poteva essergli consentita era quella con i propri simili, ossia con gli altri lebbrosi.

In questa domenica abbiamo davanti a noi la figura di san Valentino, il quale ha saputo cogliere nella propria esperienza di vita la parola di Dio fatta carne e nella propria carne, nella sua persona, l’ha resa evidente in ogni tratto: dall’essere vescovo, pastore premuroso del gregge di questa chiesa di Terni, alla delicata vicinanza verso i malati nel corpo e nello spirito, compiendo e rendendo vivi e veri quei gesti che Gesù aveva consegnato agli apostoli con le parole: “Guarite i malati, mondate i lebbrosi...”.

In questa occasione celebrando pure la 32 giornata mondiale del malato, Papa Francesco ha consegnato al mondo un messaggio dal titolo, tratto dalle parole del libro della Genesi: “Non è bene che l’uomo sia solo”, esortando tutti a curare il malato avendo cura delle relazioni. mette in risalto un aspetto che in filigrana ci riguarda tutti, infermi o sani che siamo, ed è dato dalla malattia che affligge la società attuale e dunque anche la nostra città e il nostro territorio, ossia la povertà delle relazioni. Anche le relazioni non sane, malate, che minano la nostra salute a qualsiasi livello di rapporto, dall’interpersonale al familiare al sociale.

Il nostro san Valentino, così attento a ogni tipo di buona relazione è per noi esempio affinché sentiamo vibrante e vero quanto solo l’amore mette in atto a favore delle buone relazioni tra le persone, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione; quelle che mirano alla edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri.

Quest’anno, collegato e ispirato al cammino sinodale e al programma pastorale diocesano, per le manifestazioni valentiniane abbiamo scelto lo slogan “Camminiamo insieme” dando così ulteriore risalto a quanto ancora papa Francesco scrive nel messaggio per questa giornata: “In questo cambiamento d’epoca che viviamo, specialmente noi cristiani siamo chiamati ad adottare lo sguardo compassionevole di Gesù…. E così cooperiamo a contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto e a far crescere la cultura della tenerezza e della compassione”.

San Valentino illumini col suo esempio la nostra città, il nostro territorio, la nostra Diocesi, a partire dalla famiglia, spesso anche disastrata, malata o corrosa dalla lebbra delle molteplici criticità, ad avvicinarsi a colui che solo può col suo tocco compassionevole e pieno di amore guarire ogni tipo di male e di malattia. Se questo non avviene sarà segno evidente che la guarigione non si desidera affatto.

Carissimo san Valentino, nostro Patrono, concedi alle nostre menti, ai nostri cuori la luce necessaria e alle nostre volontà la forza per avvicinarci a Gesù medico delle anime e dei corpi.

Qualora ti dovessi accorgere che questo è ancora troppo lontano dai nostri desideri, conduci e guida gli eventi; tessi tu le trame delle diverse vicende, affinché i nostri sentieri possano imbattersi e convergere verso l’unica strada della vita, nel Signore Gesù, via verità e vita.

Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della società, affinché antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte. Mostrati esempio di vita

. a tutti coloro che con fatica sognano la costruzione di una famiglia,

. a tutti coloro che ricercano la felicità attraverso la giusta realizzazione personale,

. agli adolescenti e giovani perché sappiano usare sapientemente il tempo e le buone occasioni della vita.

. a quanti soffrono nel corpo e nello spirito e faticano nel condurre una vita dignitosa, affinché attraverso la cura delle nostre relazioni possano sentire il calore della mano del Signore che salva.

Amato patrono san Valentino, facendomi interprete dei sentimenti del gregge a me affidato, così come lo fu per te, affido all’intercessione di Maria santissima questi desideri, perché dalle sue mani possano ritornare a noi colmi della benedizione della Santissima Trinità”.

 

 

]]>
https://www.lavoce.it/san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu/feed/ 0
Festa di San Valentino: celebrazioni all’insegna di ‘Camminiamo insieme’ https://www.lavoce.it/festa-di-san-valentino-celebrazioni-allinsegna-di-camminiamo-insieme/ https://www.lavoce.it/festa-di-san-valentino-celebrazioni-allinsegna-di-camminiamo-insieme/#respond Fri, 26 Jan 2024 15:10:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74697 san valentino 2024

La diocesi di Terni-Narni-Amelia celebra solennemente la festa del patrono, San Valentino, primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi. Valentino ha testimoniato con il suo martirio le meraviglie dell’amore del Signore.

 Padre fondatore della comunità cristiana, testimone di Cristo e martire della fede e della carità, è speciale patrono di quanti sono legati dalla dolcezza e dal fuoco dell’amore che rappresenta il fondamento della identità della comunità cristiana, appartenenza della cultura e spiritualità.

Il programma e le iniziative promosse per celebrare il santo patrono di Terni sono state presentate da monsignor Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia, da monsignor Salvatore Ferdinandi vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, da padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino a Terni.

Da sempre vissuta come evento che rinsalda i legami storico-sociali e culturali della città, la festa del Santo patrono è in programma dal 26 gennaio al 23 marzo con varie manifestazioni religiose, culturali, musicali, artistiche, sociali legate dal tema: "Camminiamo insieme".

Un’iniziativa che attraverso l'apertura di tavoli di ascolto, intende recepire problematiche, istanze e proposte da parte delle persone che vivono nei territori circostanti la basilica di San Valentino. L'obiettivo è di mettere in rete soggetti privati e istituzioni per dare risposte concrete che riqualifichino le relazioni di vita delle persone.

Le manifestazioni (il programma in pdf) prevedono le celebrazioni del solenne pontificale in Cattedrale a Terni, la festa della Promessa dei fidanzati, la festa delle Nozze d’argento e delle Nozze d’oro nella basilica di San Valentino. Inoltre, ci saranno concerti, presentazioni di libri, convegni sul tema della vita nascente, degli anziani e dei giovani. Le manifestazioni si aprono il 26 gennaio nella chiesa di Sant’Antonio a Terni alle ore 21.15 con l’incontro testimonianza Dal male di vivere alla gioia della fede con l’attrice Beatrice Fazi.

Altro appuntamento di apertura delle manifestazioni è la Festa diocesana della Pace dell’Azione Cattolica Ragazzi per tutti i ragazzi degli Oratori e del catechismo che sono invitati sabato 27 gennaio presso la parrocchia Santa Maria Regina a Terni. Il tema Cura-Te la Pace! dedicato all'ambiente e alla sua salvaguardia con giochi, gare, amicizia e divertimento sviluppato negli interventi degli animatori e del Vescovo.

Sempre i giovani saranno protagonisti il 25 febbraio alle ore 9.30 con l'attività educativa per bambini e ragazzi Alla ricerca di San Valentino Caccia al tesoro a tappe organizzata da alcuni gruppi scout Agesci.

Le celebrazioni per i fidanzati e il pontificale

Il tradizionale appuntamento per i fidanzati domenica 4 febbraio con la celebrazione della festa della Promessa nella Basilica di San Valentino alle ore 11, presieduta da mons. Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia, alla quale parteciperanno circa 40 coppie di fidanzati che si sposeranno entro l’anno provenienti da varie parti d’Italia. Dal 5 febbraio al 13 febbraio novena di San Valentino animata dalle vicarie della Diocesi e dai Carmelitani.

Sabato 10 febbraio fiaccolata-pellegrinaggio alle ore 21, tappa del cammino in preparazione al Giubileo 2025, per il trasferimento dell'urna di San Valentino dalla basilica in Cattedrale, con la presenza dei movimenti e associazioni e animata dai gruppi giovanili della diocesi.

Domenica 11 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà celebrata la festa diocesana di San Valentino e la Giornata del malato, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza delle autorità civili, delle autorità militari, assessori e consiglieri regionali dell’Umbria, dei sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, dei rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi. La parte musicale della celebrazione sarà curata dal Coro Diocesano.

Durante il pontificale verrà accesa la lampada votiva e recitato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

Terminato il pontificale, si terrà la processione cittadina per il rientro dell’urna del santo nella basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso: piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del Vescovo.

Il 13 febbraio sarà celebrata la Festa di San Valentino nella basilica del Santo alle ore 17.30 con la solenne messa presieduta da monsignor Francesco Antonio Soddu.

Rappresentazioni artistiche e musica per raccontare San Valentino

Le manifestazioni valentiniane di quest’anno intendono riproporre la figura di San Valentino nei suoi aspetti storici, spirituali, nella testimonianza di amore e di carità verso Le manifestazioni valentiniane di quest’anno intendono riproporre la figura di san Valentino nei suoi aspetti storici, spirituali, nella testimonianza di amore e di carità verso il prossimo, il 7 febbraio presso la Biblioteca Comunale Terni alle ore 18 la Lectio magistralis: Due maestri a confronto, Valentino e Cratone nella Passio sancti Valentini relatori Fra Juri Leoni e il professor Edoardo D’Angelo.

Il 20 febbraio al Cinema Politeama ore 18 la Drammatizzazione della Passio sancti Valentini curata da Riccardo Leonelli in collaborazione con Francesco Pepicelli e il Conservatorio Briccialdi

Il convegno sull’epilessia organizzato dal Reparto di Neonatologia dell’Azienda ospedaliera di Terni con l’introduzione del professor Edoardo D’Angelo su: San Valentino Taumaturgo il 23 febbraio al Palasì di Terni.

Due appuntamenti musicali, il 24 febbraio presso la Basilica di San Valentino alle ore 18.30 con l'Oratorio di Giacomo Puccini (1754) a cura del Conservatorio Briccialdi e il 16 marzo presso la Basilica di San Valentino ore 18.30 esecuzione del Gloria di Giovanni Battista Gigli (1779) Coro della Diocesi in collaborazione con il Liceo musicale Angeloni.

Premiazione del concorso San Valentino di Terni: la storia oltre la leggenda promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia per le scuole superiori di I e II grado.

"In questo percorso, camminiamo insieme condividendo criteri di discernimento e scelte di vita -ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu- nel proseguimento del Cammino Sinodale, alla luce dell’icona dei discepoli di Emmaus e in preparazione al Giubileo del 2025, che sollecitano ad alimentare la preghiera personale e comunitaria. Ascoltando e seguendo con docilità la voce dello Spirito, possiamo sentirci coinvolti nella corresponsabilità ognuno per la propria parte in questo cammino della nostra Chiesa locale, nell’amore che San Valentino ci testimonia ancora oggi. Un buon approccio all’amore, che viene da Dio, ci fa comprendere il senso vero della vita e quindi della pace. Manifestazioni che vedono le persone come collaboratrici nell’accogliere questo messaggio, per sentirci tutti parte integrante della società. Auguro alla città e alla diocesi di poter fare tesoro di queste occasioni; la festa sia soprattutto per la comunità un motore propulsore per vivere sempre meglio la fede cristiana e, la fede in comunione sulla via della pace".

 La festa del patrono della città di Terni, San Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben settantasei anni, come maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, della cura e preoccupazione per la città. Da Terni, ancora oggi, parte il messaggio di San Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono.

]]>
san valentino 2024

La diocesi di Terni-Narni-Amelia celebra solennemente la festa del patrono, San Valentino, primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi. Valentino ha testimoniato con il suo martirio le meraviglie dell’amore del Signore.

 Padre fondatore della comunità cristiana, testimone di Cristo e martire della fede e della carità, è speciale patrono di quanti sono legati dalla dolcezza e dal fuoco dell’amore che rappresenta il fondamento della identità della comunità cristiana, appartenenza della cultura e spiritualità.

Il programma e le iniziative promosse per celebrare il santo patrono di Terni sono state presentate da monsignor Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia, da monsignor Salvatore Ferdinandi vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, da padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino a Terni.

Da sempre vissuta come evento che rinsalda i legami storico-sociali e culturali della città, la festa del Santo patrono è in programma dal 26 gennaio al 23 marzo con varie manifestazioni religiose, culturali, musicali, artistiche, sociali legate dal tema: "Camminiamo insieme".

Un’iniziativa che attraverso l'apertura di tavoli di ascolto, intende recepire problematiche, istanze e proposte da parte delle persone che vivono nei territori circostanti la basilica di San Valentino. L'obiettivo è di mettere in rete soggetti privati e istituzioni per dare risposte concrete che riqualifichino le relazioni di vita delle persone.

Le manifestazioni (il programma in pdf) prevedono le celebrazioni del solenne pontificale in Cattedrale a Terni, la festa della Promessa dei fidanzati, la festa delle Nozze d’argento e delle Nozze d’oro nella basilica di San Valentino. Inoltre, ci saranno concerti, presentazioni di libri, convegni sul tema della vita nascente, degli anziani e dei giovani. Le manifestazioni si aprono il 26 gennaio nella chiesa di Sant’Antonio a Terni alle ore 21.15 con l’incontro testimonianza Dal male di vivere alla gioia della fede con l’attrice Beatrice Fazi.

Altro appuntamento di apertura delle manifestazioni è la Festa diocesana della Pace dell’Azione Cattolica Ragazzi per tutti i ragazzi degli Oratori e del catechismo che sono invitati sabato 27 gennaio presso la parrocchia Santa Maria Regina a Terni. Il tema Cura-Te la Pace! dedicato all'ambiente e alla sua salvaguardia con giochi, gare, amicizia e divertimento sviluppato negli interventi degli animatori e del Vescovo.

Sempre i giovani saranno protagonisti il 25 febbraio alle ore 9.30 con l'attività educativa per bambini e ragazzi Alla ricerca di San Valentino Caccia al tesoro a tappe organizzata da alcuni gruppi scout Agesci.

Le celebrazioni per i fidanzati e il pontificale

Il tradizionale appuntamento per i fidanzati domenica 4 febbraio con la celebrazione della festa della Promessa nella Basilica di San Valentino alle ore 11, presieduta da mons. Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia, alla quale parteciperanno circa 40 coppie di fidanzati che si sposeranno entro l’anno provenienti da varie parti d’Italia. Dal 5 febbraio al 13 febbraio novena di San Valentino animata dalle vicarie della Diocesi e dai Carmelitani.

Sabato 10 febbraio fiaccolata-pellegrinaggio alle ore 21, tappa del cammino in preparazione al Giubileo 2025, per il trasferimento dell'urna di San Valentino dalla basilica in Cattedrale, con la presenza dei movimenti e associazioni e animata dai gruppi giovanili della diocesi.

Domenica 11 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà celebrata la festa diocesana di San Valentino e la Giornata del malato, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza delle autorità civili, delle autorità militari, assessori e consiglieri regionali dell’Umbria, dei sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, dei rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi. La parte musicale della celebrazione sarà curata dal Coro Diocesano.

Durante il pontificale verrà accesa la lampada votiva e recitato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

Terminato il pontificale, si terrà la processione cittadina per il rientro dell’urna del santo nella basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso: piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del Vescovo.

Il 13 febbraio sarà celebrata la Festa di San Valentino nella basilica del Santo alle ore 17.30 con la solenne messa presieduta da monsignor Francesco Antonio Soddu.

Rappresentazioni artistiche e musica per raccontare San Valentino

Le manifestazioni valentiniane di quest’anno intendono riproporre la figura di San Valentino nei suoi aspetti storici, spirituali, nella testimonianza di amore e di carità verso Le manifestazioni valentiniane di quest’anno intendono riproporre la figura di san Valentino nei suoi aspetti storici, spirituali, nella testimonianza di amore e di carità verso il prossimo, il 7 febbraio presso la Biblioteca Comunale Terni alle ore 18 la Lectio magistralis: Due maestri a confronto, Valentino e Cratone nella Passio sancti Valentini relatori Fra Juri Leoni e il professor Edoardo D’Angelo.

Il 20 febbraio al Cinema Politeama ore 18 la Drammatizzazione della Passio sancti Valentini curata da Riccardo Leonelli in collaborazione con Francesco Pepicelli e il Conservatorio Briccialdi

Il convegno sull’epilessia organizzato dal Reparto di Neonatologia dell’Azienda ospedaliera di Terni con l’introduzione del professor Edoardo D’Angelo su: San Valentino Taumaturgo il 23 febbraio al Palasì di Terni.

Due appuntamenti musicali, il 24 febbraio presso la Basilica di San Valentino alle ore 18.30 con l'Oratorio di Giacomo Puccini (1754) a cura del Conservatorio Briccialdi e il 16 marzo presso la Basilica di San Valentino ore 18.30 esecuzione del Gloria di Giovanni Battista Gigli (1779) Coro della Diocesi in collaborazione con il Liceo musicale Angeloni.

Premiazione del concorso San Valentino di Terni: la storia oltre la leggenda promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia per le scuole superiori di I e II grado.

"In questo percorso, camminiamo insieme condividendo criteri di discernimento e scelte di vita -ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu- nel proseguimento del Cammino Sinodale, alla luce dell’icona dei discepoli di Emmaus e in preparazione al Giubileo del 2025, che sollecitano ad alimentare la preghiera personale e comunitaria. Ascoltando e seguendo con docilità la voce dello Spirito, possiamo sentirci coinvolti nella corresponsabilità ognuno per la propria parte in questo cammino della nostra Chiesa locale, nell’amore che San Valentino ci testimonia ancora oggi. Un buon approccio all’amore, che viene da Dio, ci fa comprendere il senso vero della vita e quindi della pace. Manifestazioni che vedono le persone come collaboratrici nell’accogliere questo messaggio, per sentirci tutti parte integrante della società. Auguro alla città e alla diocesi di poter fare tesoro di queste occasioni; la festa sia soprattutto per la comunità un motore propulsore per vivere sempre meglio la fede cristiana e, la fede in comunione sulla via della pace".

 La festa del patrono della città di Terni, San Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben settantasei anni, come maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, della cura e preoccupazione per la città. Da Terni, ancora oggi, parte il messaggio di San Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono.

]]>
https://www.lavoce.it/festa-di-san-valentino-celebrazioni-allinsegna-di-camminiamo-insieme/feed/ 0
Appuntamento con il concerto di San Valentino alla chiesa di San Francesco https://www.lavoce.it/tradizionale-appuntamento-con-il-concerto-di-san-valentino-alla-chiesa-di-san-francesco/ Sat, 04 Mar 2023 16:19:52 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70719 concerto san valentino 2023

Torna il tradizionale appuntamento con il concerto di San Valentino del coro polifonico San Francesco d’Assisi di Terni. L’evento, alla sua dodicesima edizione, si svolgerà domenica 5 marzo presso il santuario di San Francesco a Terni, con inizio alle ore 16.30. L’Orchestra delle Cento Città, diretta dal Maestro Francesco Lupi di Fara Sabina, Rieti, unitamente al coro composto da: coro Incanto di Fara Sabina, Nova Chorale Eretina e coro polifonico San Francesco d’Assisi di Terni, eseguirà il Requiem Kv 626 di Wolfgang Amadeus Mozart. Il concerto rientra tra le manifestazioni valentiniane 2023, ed è promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, dal coro polifonico San Francesco di Assisi di Terni, in collaborazione con il Comune, Feniarco, Arcum, Lilt e con il contributo della Fondazione Carit.

Un concerto dedicato alla pace

"La scelta di questo particolare programma musicale -spiega Giorgio Galassi, presidente del coro polifonico San Francesco di Assisi- è un omaggio alle troppe vittime di guerra in un momento storico ormai dominato da un intero anno da un conflitto bellico che sta attanagliando l’intero Mondo. Ed è, dunque, anche un inevitabile appello alla Pace". L’iniziativa, è dedicata alla memoria del tenore ternano Emanuele Marzaglia, componente del coro di San Francesco, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa. L’ingresso è libero. E’ gradita una libera offerta, che verrà devoluta a favore della Lilt, Lega Italiana Lotta contro i Tumori, sezione di Terni.]]>
concerto san valentino 2023

Torna il tradizionale appuntamento con il concerto di San Valentino del coro polifonico San Francesco d’Assisi di Terni. L’evento, alla sua dodicesima edizione, si svolgerà domenica 5 marzo presso il santuario di San Francesco a Terni, con inizio alle ore 16.30. L’Orchestra delle Cento Città, diretta dal Maestro Francesco Lupi di Fara Sabina, Rieti, unitamente al coro composto da: coro Incanto di Fara Sabina, Nova Chorale Eretina e coro polifonico San Francesco d’Assisi di Terni, eseguirà il Requiem Kv 626 di Wolfgang Amadeus Mozart. Il concerto rientra tra le manifestazioni valentiniane 2023, ed è promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, dal coro polifonico San Francesco di Assisi di Terni, in collaborazione con il Comune, Feniarco, Arcum, Lilt e con il contributo della Fondazione Carit.

Un concerto dedicato alla pace

"La scelta di questo particolare programma musicale -spiega Giorgio Galassi, presidente del coro polifonico San Francesco di Assisi- è un omaggio alle troppe vittime di guerra in un momento storico ormai dominato da un intero anno da un conflitto bellico che sta attanagliando l’intero Mondo. Ed è, dunque, anche un inevitabile appello alla Pace". L’iniziativa, è dedicata alla memoria del tenore ternano Emanuele Marzaglia, componente del coro di San Francesco, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa. L’ingresso è libero. E’ gradita una libera offerta, che verrà devoluta a favore della Lilt, Lega Italiana Lotta contro i Tumori, sezione di Terni.]]>
San Valentino, celebrazione nella Basilica dedicata al patrono della città https://www.lavoce.it/san-valentino-celebrazione-nella-basilica-dedicata-al-patrono-della-citta/ Tue, 14 Feb 2023 13:25:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70536 celebrazione solennità san valentino 2023

Celebrata nella Basilica di San Valentino, dal vescovo Francesco Antonio Soddu la solennità del patrono di Terni e degli innamorati e copatrono della diocesi di Terni-Narni-Amelia, concelebrata dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi e dal parroco di San Valentino padre Johnson Perumittath, dai sacerdoti della diocesi e dai padri carmelitani. La celebrazione è stata animata dal coro di Giulia della Basilica dedicata al Santo patrono.

L’omelia del vescovo Soddu

"La festa di San Valentino, nostro celeste Patrono, ci pone all’interno della stessa missione di Dio, che è una missione di amore.

Come abbiamo sentito, specialmente dalla prima lettura, noi non potremmo mai parlare di missione sen non all’interno, nel contesto e nel filone della vocazione.

In altre parole si è mandati in quanto si è stati chiamati, si è stati scelti.

Capiamo dunque e subito come la missione stessa dell’amore e il compito dell’amante non potrebbe mai essere lo svolgimento di un ruolo o di un dovere avulso, sganciato da una particolare chiamata, che poi operativamente si manifesta attraverso una sorta di attrazione; così infatti appaiono e si manifestano i primi segni dell’innamoramento, per poi confluire nel vero amore.

Come dicevo, la Parola di Dio ci fornisce il criterio perché possiamo comprendere questa realtà dell’amore che caratterizza l’essere umano. E lo può fare, la parola di Dio,  essenzialmente perché Dio stesso è amore; così ci ha trasmesso e testimoniato san Giovanni, il discepolo appunto dell’amore.

Nella prima lettura abbiamo sentito il racconto della vocazione del profeta Geremia. Io credo che ogni tratto, ogni passaggio di questo racconto sia intriso dell’esperienza di tutte le storie d’amore, sia personali che comunitarie.

Dio sceglie il profeta in quanto lo ha conosciuto da sempre, fin dal concepimento; e per il fatto che lo ha amato da sempre, dunque non poteva non affidargli una missione d’amore.

A tale proposito, in un periodo della sua storia, il popolo d’Israele si pose la domanda sul motivo in forza del quale Dio lo avesse scelto; la risposta fu semplice: perché Dio lo amava.

Ecco, cari fratelli e sorelle, l’amore trova giustificazione in sé stesso, ossia si ama per amore. Questo significa che ogni interrogativo in merito deve trovare risposte d’amore. Se così non fosse l’interrogativo, piuttosto che incentivare l’amore, costituirebbe l’inizio, la base del dubbio e la rovina dello stesso amore.

Dio ama il profeta fin dal seno materno, proprio come la madre ama il frutto del suo amore fin dal suo concepimento. E così anche come quando due persone si vogliono bene, si amano veramente, sembra che si siano conosciute da sempre.

L’essere giovani dovrebbe coincidere con l’inesperienza, è vero, però è pur vero che da questo stato di cose bisogna pur uscire… e la storia della vocazione di Geremia, come del resto di ogni vocazione ci dice che la soluzione, o almeno la sua prospettiva, è data dal fuggire, cioè allontanare, mettere da parte o in secondo piano il timore.

Carissimi fratelli e sorelle chiediamo al Signore la grazia di infondere nei nostri giovani lo spirito dell’amore autentico che, fuor dalle scappatelle, sostanzia e mette le basi per la maturità; maturità umana e cristiana.

E il brano di Vangelo di San Giovanni che ci ripropone la figura amorevole, maestosa e mite allo stesso tempo di Gesù buon pastore.

Quante volte abbiamo sentito riproposta questa bella metafora che, attingendo alla letteratura profetica, mutuata a sua volta da una delle attività lavorative tra le più comuni del tempo, inserisce e colloca tutti, pastore e gregge, in un unico ambiente vitale: quello del pascolo.

Sappiamo molto bene che il pastore è il Signore Gesù, è il suo Vangelo, e noi siamo le sue pecore.

A lui tutti noi siamo cari, siamo preziosi e per questo egli ha pagato con la sua vita il prezzo della nostra salvezza. Inaudito, il pastore che dà la vita per il gregge!

Egli si presenta perciò anche come esempio, affinché tra la miriade di modelli di pur illustri personaggi della storia di ieri e di oggi, riusciamo a cogliere la differenza sostanziale che intercorre tra coloro che, lungi dal dare la vita per gli altri, si servono piuttosto di questi per proprio tornaconto, così come fa il mercenario della stessa parabola.

Gesù è il buon pastore e come lui tutti coloro che, costituiti pastori del gregge, lo hanno saputo imitare mediante la vita donata.

Tra questi il nostro san Valentino, il quale conoscendo, cioè amando il suo popolo, il suo gregge, in nome di Cristo ha offerto la sua vita per amore di Dio.

San Valentino vescovo è perciò, così come nell’espressione usata da san Paolo nella seconda lettura: servo di Cristo e amministratore fedele dei misteri di Dio.

Egli conosce, cioè ama, il suo gregge.

Carissimi fratelli e sorelle, chiediamo al Signore Gesù che per intercessione del nostro amato san Valentino, i nostri rapporti interpersonali, la conoscenza reciproca che cerchiamo di tessere quotidianamente siano improntate alla edificazione di veri percorsi di rispetto e di amore.

La città di Terni possa avere scritto nel cuore di ciascuno dei suoi abitanti, ossia nella propria condotta di vita, città dell’amore, ossia di ciò che San Paolo delinea con il termine specifico proprio dell’amore/Carità, che richiama e si identifica con la realtà sublime di Dio.

Questa non può essere vinta da niente e da nessuno e pertanto non può che essere sia il fondamento come anche la forza propulsiva per un futuro pieno di speranza.

Così come ben rappresentato dalla tela che sovrasta l’altare di questa basilica, insieme a san Valentino affidiamo a Maria Santissima la nostra città.

Lei la madre di Gesù ci offrirà il suo Figlio, prendiamolo tra le nostre braccia il signore Gesù e ci accorgeremo di accogliere il frutto dell’amore della Santissima Trinità. Ci troveremo quindi in compagnia di san Valentino a percorrere le strade della nostra vita con quella speciale benedizione che mai si esaurisce perché ha in Dio il suo inizio e in lui il suo compimento".

Inaugurazione della nuova vetrata artistica realizzata dagli studenti del Liceo Artistico con il contributo del Lions Club San Valentino

Al termine della celebrazione della festa di San Valentino è stata benedetta da monsignor Francesco Soddu, la nuova vetrata artistica, realizzata dagli studenti del liceo artistico Metelli di Terni e dal maestro vetraio Pierluigi Penzo, donata dal Lions Club San Valentino. Presenti alla cerimonia il sindaco di Terni Leonardo Latini, l'assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli, Giuseppe Fatati presidente del Lions Club San Valentino, la dirigente scolastica del liceo artistico Roberta Bambini; professori e studenti che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera.

La vetrata, donata dal Lions club San Valentino di Terni, raffigura La guarigione dalla cecità della figlia del patrizio dopo la conversione ed il battesimo, santa Lucilla ed è collocata nella cappella di sinistra a fianco dell’altare maggiore della basilica, dedicata a Santa Teresa d’Avila. Si tratta della nona vetrata realizzata per la basilica a cominciare dalla prima posta al centro della facciata nel 1933, su commissione dei Lions.

La vetrata, dalle dimensioni 180 x 280 cm con un’area di 5 mq, è stata realizzata dal maestro vetraio Pierluigi Penzo, su progetto e disegno degli studenti della classe IV^ indirizzo Design dei metalli dell'istituto Classico Artistico Metelli di Terni, coordinati dai professori Avenoso Angela.

Il bozzetto è il risultato di un lavoro corale, nato da un confronto con riferimenti al periodo storico alle abitudini al modo di vestirsi alla vita del Santo. Seguendo tutte le indicazioni del committente e dell’esperto, con uno studio di ricerca storica e per immagini, gli alunni hanno realizzato una serie di proposte grafiche sottoposte alla commissione di arte sacra, e quindi è stata predisposta in scala reale l’intera vetrata. Il cartone in scala reale è stato utilizzato dal mastro vetraio, nel suo laboratorio, per il taglio dei vetri, seguendo il disegno in tutti i particolari.

Nella vetrata sono raffigurati San Valentino e Lucilla, le rose di San Valentino, insieme alla palma simbolo del martirio.

Il ciclo delle nove vetrate esalta la figura del Santo attraverso la conoscenza delle sue virtù civili, quali la tolleranza e la solidarietà, l’accoglienza tra i popoli e la conoscenza delle diverse culture. Nel tempo questo progetto è diventato un laboratorio dell’ alternanza Scuola Lavoro presso l’Istituto Classico Artistico Orneore Metelli di Terni ed è un importante progetto di stimolo per i giovani a realizzare le loro idee e i loro sogni.

]]>
celebrazione solennità san valentino 2023

Celebrata nella Basilica di San Valentino, dal vescovo Francesco Antonio Soddu la solennità del patrono di Terni e degli innamorati e copatrono della diocesi di Terni-Narni-Amelia, concelebrata dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi e dal parroco di San Valentino padre Johnson Perumittath, dai sacerdoti della diocesi e dai padri carmelitani. La celebrazione è stata animata dal coro di Giulia della Basilica dedicata al Santo patrono.

L’omelia del vescovo Soddu

"La festa di San Valentino, nostro celeste Patrono, ci pone all’interno della stessa missione di Dio, che è una missione di amore.

Come abbiamo sentito, specialmente dalla prima lettura, noi non potremmo mai parlare di missione sen non all’interno, nel contesto e nel filone della vocazione.

In altre parole si è mandati in quanto si è stati chiamati, si è stati scelti.

Capiamo dunque e subito come la missione stessa dell’amore e il compito dell’amante non potrebbe mai essere lo svolgimento di un ruolo o di un dovere avulso, sganciato da una particolare chiamata, che poi operativamente si manifesta attraverso una sorta di attrazione; così infatti appaiono e si manifestano i primi segni dell’innamoramento, per poi confluire nel vero amore.

Come dicevo, la Parola di Dio ci fornisce il criterio perché possiamo comprendere questa realtà dell’amore che caratterizza l’essere umano. E lo può fare, la parola di Dio,  essenzialmente perché Dio stesso è amore; così ci ha trasmesso e testimoniato san Giovanni, il discepolo appunto dell’amore.

Nella prima lettura abbiamo sentito il racconto della vocazione del profeta Geremia. Io credo che ogni tratto, ogni passaggio di questo racconto sia intriso dell’esperienza di tutte le storie d’amore, sia personali che comunitarie.

Dio sceglie il profeta in quanto lo ha conosciuto da sempre, fin dal concepimento; e per il fatto che lo ha amato da sempre, dunque non poteva non affidargli una missione d’amore.

A tale proposito, in un periodo della sua storia, il popolo d’Israele si pose la domanda sul motivo in forza del quale Dio lo avesse scelto; la risposta fu semplice: perché Dio lo amava.

Ecco, cari fratelli e sorelle, l’amore trova giustificazione in sé stesso, ossia si ama per amore. Questo significa che ogni interrogativo in merito deve trovare risposte d’amore. Se così non fosse l’interrogativo, piuttosto che incentivare l’amore, costituirebbe l’inizio, la base del dubbio e la rovina dello stesso amore.

Dio ama il profeta fin dal seno materno, proprio come la madre ama il frutto del suo amore fin dal suo concepimento. E così anche come quando due persone si vogliono bene, si amano veramente, sembra che si siano conosciute da sempre.

L’essere giovani dovrebbe coincidere con l’inesperienza, è vero, però è pur vero che da questo stato di cose bisogna pur uscire… e la storia della vocazione di Geremia, come del resto di ogni vocazione ci dice che la soluzione, o almeno la sua prospettiva, è data dal fuggire, cioè allontanare, mettere da parte o in secondo piano il timore.

Carissimi fratelli e sorelle chiediamo al Signore la grazia di infondere nei nostri giovani lo spirito dell’amore autentico che, fuor dalle scappatelle, sostanzia e mette le basi per la maturità; maturità umana e cristiana.

E il brano di Vangelo di San Giovanni che ci ripropone la figura amorevole, maestosa e mite allo stesso tempo di Gesù buon pastore.

Quante volte abbiamo sentito riproposta questa bella metafora che, attingendo alla letteratura profetica, mutuata a sua volta da una delle attività lavorative tra le più comuni del tempo, inserisce e colloca tutti, pastore e gregge, in un unico ambiente vitale: quello del pascolo.

Sappiamo molto bene che il pastore è il Signore Gesù, è il suo Vangelo, e noi siamo le sue pecore.

A lui tutti noi siamo cari, siamo preziosi e per questo egli ha pagato con la sua vita il prezzo della nostra salvezza. Inaudito, il pastore che dà la vita per il gregge!

Egli si presenta perciò anche come esempio, affinché tra la miriade di modelli di pur illustri personaggi della storia di ieri e di oggi, riusciamo a cogliere la differenza sostanziale che intercorre tra coloro che, lungi dal dare la vita per gli altri, si servono piuttosto di questi per proprio tornaconto, così come fa il mercenario della stessa parabola.

Gesù è il buon pastore e come lui tutti coloro che, costituiti pastori del gregge, lo hanno saputo imitare mediante la vita donata.

Tra questi il nostro san Valentino, il quale conoscendo, cioè amando il suo popolo, il suo gregge, in nome di Cristo ha offerto la sua vita per amore di Dio.

San Valentino vescovo è perciò, così come nell’espressione usata da san Paolo nella seconda lettura: servo di Cristo e amministratore fedele dei misteri di Dio.

Egli conosce, cioè ama, il suo gregge.

Carissimi fratelli e sorelle, chiediamo al Signore Gesù che per intercessione del nostro amato san Valentino, i nostri rapporti interpersonali, la conoscenza reciproca che cerchiamo di tessere quotidianamente siano improntate alla edificazione di veri percorsi di rispetto e di amore.

La città di Terni possa avere scritto nel cuore di ciascuno dei suoi abitanti, ossia nella propria condotta di vita, città dell’amore, ossia di ciò che San Paolo delinea con il termine specifico proprio dell’amore/Carità, che richiama e si identifica con la realtà sublime di Dio.

Questa non può essere vinta da niente e da nessuno e pertanto non può che essere sia il fondamento come anche la forza propulsiva per un futuro pieno di speranza.

Così come ben rappresentato dalla tela che sovrasta l’altare di questa basilica, insieme a san Valentino affidiamo a Maria Santissima la nostra città.

Lei la madre di Gesù ci offrirà il suo Figlio, prendiamolo tra le nostre braccia il signore Gesù e ci accorgeremo di accogliere il frutto dell’amore della Santissima Trinità. Ci troveremo quindi in compagnia di san Valentino a percorrere le strade della nostra vita con quella speciale benedizione che mai si esaurisce perché ha in Dio il suo inizio e in lui il suo compimento".

Inaugurazione della nuova vetrata artistica realizzata dagli studenti del Liceo Artistico con il contributo del Lions Club San Valentino

Al termine della celebrazione della festa di San Valentino è stata benedetta da monsignor Francesco Soddu, la nuova vetrata artistica, realizzata dagli studenti del liceo artistico Metelli di Terni e dal maestro vetraio Pierluigi Penzo, donata dal Lions Club San Valentino. Presenti alla cerimonia il sindaco di Terni Leonardo Latini, l'assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli, Giuseppe Fatati presidente del Lions Club San Valentino, la dirigente scolastica del liceo artistico Roberta Bambini; professori e studenti che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera.

La vetrata, donata dal Lions club San Valentino di Terni, raffigura La guarigione dalla cecità della figlia del patrizio dopo la conversione ed il battesimo, santa Lucilla ed è collocata nella cappella di sinistra a fianco dell’altare maggiore della basilica, dedicata a Santa Teresa d’Avila. Si tratta della nona vetrata realizzata per la basilica a cominciare dalla prima posta al centro della facciata nel 1933, su commissione dei Lions.

La vetrata, dalle dimensioni 180 x 280 cm con un’area di 5 mq, è stata realizzata dal maestro vetraio Pierluigi Penzo, su progetto e disegno degli studenti della classe IV^ indirizzo Design dei metalli dell'istituto Classico Artistico Metelli di Terni, coordinati dai professori Avenoso Angela.

Il bozzetto è il risultato di un lavoro corale, nato da un confronto con riferimenti al periodo storico alle abitudini al modo di vestirsi alla vita del Santo. Seguendo tutte le indicazioni del committente e dell’esperto, con uno studio di ricerca storica e per immagini, gli alunni hanno realizzato una serie di proposte grafiche sottoposte alla commissione di arte sacra, e quindi è stata predisposta in scala reale l’intera vetrata. Il cartone in scala reale è stato utilizzato dal mastro vetraio, nel suo laboratorio, per il taglio dei vetri, seguendo il disegno in tutti i particolari.

Nella vetrata sono raffigurati San Valentino e Lucilla, le rose di San Valentino, insieme alla palma simbolo del martirio.

Il ciclo delle nove vetrate esalta la figura del Santo attraverso la conoscenza delle sue virtù civili, quali la tolleranza e la solidarietà, l’accoglienza tra i popoli e la conoscenza delle diverse culture. Nel tempo questo progetto è diventato un laboratorio dell’ alternanza Scuola Lavoro presso l’Istituto Classico Artistico Orneore Metelli di Terni ed è un importante progetto di stimolo per i giovani a realizzare le loro idee e i loro sogni.

]]>
Alla ‘riscoperta’ dell’antica chiesa dei Santi Stefano e Valentino in via dei Priori https://www.lavoce.it/alla-riscoperta-dellantica-chiesa-dei-santi-stefano-e-valentino-in-via-dei-priori/ Mon, 13 Feb 2023 15:16:53 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70523 chiesa dei santi stefano e valentino a perugia

Sarà fruibile a fedeli e visitatori, martedì 14 febbraio, festa di San Valentino, l’antica chiesa dei Santi Stefano e Valentino di Perugia, in via dei Priori, dove, dalle ore 18 alle 19.30, sposi e fidanzati potranno ricevere la benedizione e la rosa del Santo degli innamorati e poi visitare la vicina torre degli Sciri per ammirare dall’alto la città. L’iniziativa, è promossa in collaborazione fra l’Associazione socio-culturale Priori e l’Ufficio diocesano per la Pastorale Familiare; occasione anche per riscoprire la storia e la devozione perugina per san Valentino attraverso l’antico luogo di culto a lui intitolato.

"Dal 1819 divenne chiesa parrocchiale dei Santi Stefano e Valentino -spiegano i promotori, risultante dalla fusione della trecentesca Parrocchia di Santo Stefano con quella di San Valentino, risalente al 1500. La nuova Parrocchia dei Santi Stefano e Valentino venne inglobata nella Parrocchia di San Giovanni Rotondo alla chiesa Nuova alla fine del secolo scorso, oggi facente parte della Parrocchia di Sant’Andrea in Porta Santa Susanna. È una chiesa che può dirsi a due navate, nella quale si trovano alcuni affreschi di Madonna col Bambino e di Madonna in trono fra due Santi risalenti al periodo che va dal ‘300 al ‘600".

"Ogni volta che ne apriamo le porte -afferma Maria Antonietta Taticchi, dell’Associazione Priori- questa piccola chiesa si riempie di passanti che vogliono visitarla e conoscerne la storia. Nessuno sa che sia dedicata ai Santi Stefano e Valentino. Da qui l’idea di tenerla aperta il 14 febbraio, coinvolgendo la Pastorale Familiare".

"Nel giorno di San Valentino -commentano Roberta e Luca Convito, direttori della Pastorale Familiare- valorizzare il patrimonio artistico della nostra città significherà anche valorizzare l’amore di ogni coppia che, passando e fermandosi, sceglierà di volere qualcosa di più oltre la tradizionale e romantica cena. La benedizione che verrà impartita in maniera semplice, sarà l’invito a prendersi cura del proprio amore, a custodirlo in maniera fedele sapendo che Dio dice bene di noi e ci chiama a realizzare cose grandi".

I promotori dell’iniziativa ringraziano in anticipo tutti coloro che stanno collaborando alla sua realizzazione, in particolar modo alcuni studenti del Conservatorio Statale Francesco Morlacchi  di Perugia, che cureranno l’aspetto musicale e tutti coloro che allestiranno gli spazi esterni rendendoli più accoglienti.

]]>
chiesa dei santi stefano e valentino a perugia

Sarà fruibile a fedeli e visitatori, martedì 14 febbraio, festa di San Valentino, l’antica chiesa dei Santi Stefano e Valentino di Perugia, in via dei Priori, dove, dalle ore 18 alle 19.30, sposi e fidanzati potranno ricevere la benedizione e la rosa del Santo degli innamorati e poi visitare la vicina torre degli Sciri per ammirare dall’alto la città. L’iniziativa, è promossa in collaborazione fra l’Associazione socio-culturale Priori e l’Ufficio diocesano per la Pastorale Familiare; occasione anche per riscoprire la storia e la devozione perugina per san Valentino attraverso l’antico luogo di culto a lui intitolato.

"Dal 1819 divenne chiesa parrocchiale dei Santi Stefano e Valentino -spiegano i promotori, risultante dalla fusione della trecentesca Parrocchia di Santo Stefano con quella di San Valentino, risalente al 1500. La nuova Parrocchia dei Santi Stefano e Valentino venne inglobata nella Parrocchia di San Giovanni Rotondo alla chiesa Nuova alla fine del secolo scorso, oggi facente parte della Parrocchia di Sant’Andrea in Porta Santa Susanna. È una chiesa che può dirsi a due navate, nella quale si trovano alcuni affreschi di Madonna col Bambino e di Madonna in trono fra due Santi risalenti al periodo che va dal ‘300 al ‘600".

"Ogni volta che ne apriamo le porte -afferma Maria Antonietta Taticchi, dell’Associazione Priori- questa piccola chiesa si riempie di passanti che vogliono visitarla e conoscerne la storia. Nessuno sa che sia dedicata ai Santi Stefano e Valentino. Da qui l’idea di tenerla aperta il 14 febbraio, coinvolgendo la Pastorale Familiare".

"Nel giorno di San Valentino -commentano Roberta e Luca Convito, direttori della Pastorale Familiare- valorizzare il patrimonio artistico della nostra città significherà anche valorizzare l’amore di ogni coppia che, passando e fermandosi, sceglierà di volere qualcosa di più oltre la tradizionale e romantica cena. La benedizione che verrà impartita in maniera semplice, sarà l’invito a prendersi cura del proprio amore, a custodirlo in maniera fedele sapendo che Dio dice bene di noi e ci chiama a realizzare cose grandi".

I promotori dell’iniziativa ringraziano in anticipo tutti coloro che stanno collaborando alla sua realizzazione, in particolar modo alcuni studenti del Conservatorio Statale Francesco Morlacchi  di Perugia, che cureranno l’aspetto musicale e tutti coloro che allestiranno gli spazi esterni rendendoli più accoglienti.

]]>
Entrano nel vivo le celebrazioni diocesane in onore del patrono San Valentino https://www.lavoce.it/entrano-nel-vivo-le-celebrazioni-in-onore-del-patrono-san-valentino/ Wed, 08 Feb 2023 13:56:17 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70454 san valentino 2022

Entrano nel vivo, l’11 e 12 febbraio, le celebrazioni diocesane in onore di San Valentino, primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi. Valentino fu un vescovo esemplare che spese la sua vita per aiutare gli altri: guariva i malati, soccorreva i poveri, era attento ai bambini ed ebbe un’attenzione particolare ai giovani, ed ha plasmato cristianamente con la sua testimonianza la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale.

Il messaggio del vescovo Soddu

Il vescovo Francesco Antonio Soddu invita la comunità a vivere pienamente la festa del santo patrono nel segno dell’amore cristiano.

"Il momento che stiamo vivendo è carico di preoccupazioni e tensioni, con all’orizzonte una guerra che ferisce le relazioni e mette a repentaglio il valore della pace. Pertanto, intendiamo caratterizzare le festività in onore di San Valentino, attraverso un percorso orientato a riconsiderare l’amore, la vita, la pace. Un buon approccio all'amore, che viene da Dio, ci fa comprendere il senso vero della vita e quindi della pace.

L'amore che da San Valentino passa alla considerazione della vita, così come dovrebbe essere vissuta nella famiglia, nelle scuole, nella società, per poter essere costruttori, artefici e artigiani di pace. Manifestazioni che vedono le persone come collaboratrici nell'accogliere questo messaggio e il servizio che le associazioni e movimenti fanno, per sentirci tutti parte integrante della società. Auguro alla città e alla diocesi di poter fare tesoro di queste occasioni; la festa sia soprattutto per la comunità un motore propulsore per vivere sempre meglio la fede cristiana e, la fede in una vita e in una pace, che ha spessore diverso se ci si rende compartecipi dell’azione".

Il solenne pontificale

Alla vigilia della celebrazione solenne di San Valentino, sabato 11 febbraio alle ore 21 nella Cattedrale di Terni si terrà la veglia di preghiera a San Valentino, davanti all’urna che custodisce le reliquie del Santo primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi.

Domenica 12 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà celebrata la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, della presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, delle autorità militari, degli assessori del Comune di Terni, assessori e consiglieri regionali dell’Umbria, dei sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, del presidente dell’Acciai Speciali Terni Giovanni Arvedi, dei rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola, delle associazioni e movimenti della Diocesi.

La parte musicale della celebrazione sarà curata dal Coro Diocesano e da un gruppo strumentale del liceo musicale F.Angeloni di Terni.

Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini accenderà la lampada votiva e pronunzierà l’atto di affidamento della città al Santo Patrono.

Terminato il pontificale, si terrà la processione cittadina per il rientro dell’urna del santo nella Basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso: piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del vescovo e la lettura della preghiera da parte del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Luca Diotallevi .

La celebrazione e il rientro dell’urna nella basilica di San Valentino saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sul canale Youtube e sul sito della diocesi e sulle frequenze FM radio di Mep Radio organizzazione.

Il 14 febbraio alle ore 11 nella basilica di San Valentino ci sarà la solenne messa. Al termine della celebrazione, ci sarà la benedizione e inaugurazione della vetrata La guarigione dalla cecità della figlia del patrizio dopo la conversione ed il battesimo - Santa Lucilla, nuova vetrata della basilica offerta dal Lions Club San Valentino e realizzata dagli studenti e docenti del liceo artistico Metelli di Terni.

]]>
san valentino 2022

Entrano nel vivo, l’11 e 12 febbraio, le celebrazioni diocesane in onore di San Valentino, primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi. Valentino fu un vescovo esemplare che spese la sua vita per aiutare gli altri: guariva i malati, soccorreva i poveri, era attento ai bambini ed ebbe un’attenzione particolare ai giovani, ed ha plasmato cristianamente con la sua testimonianza la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale.

Il messaggio del vescovo Soddu

Il vescovo Francesco Antonio Soddu invita la comunità a vivere pienamente la festa del santo patrono nel segno dell’amore cristiano.

"Il momento che stiamo vivendo è carico di preoccupazioni e tensioni, con all’orizzonte una guerra che ferisce le relazioni e mette a repentaglio il valore della pace. Pertanto, intendiamo caratterizzare le festività in onore di San Valentino, attraverso un percorso orientato a riconsiderare l’amore, la vita, la pace. Un buon approccio all'amore, che viene da Dio, ci fa comprendere il senso vero della vita e quindi della pace.

L'amore che da San Valentino passa alla considerazione della vita, così come dovrebbe essere vissuta nella famiglia, nelle scuole, nella società, per poter essere costruttori, artefici e artigiani di pace. Manifestazioni che vedono le persone come collaboratrici nell'accogliere questo messaggio e il servizio che le associazioni e movimenti fanno, per sentirci tutti parte integrante della società. Auguro alla città e alla diocesi di poter fare tesoro di queste occasioni; la festa sia soprattutto per la comunità un motore propulsore per vivere sempre meglio la fede cristiana e, la fede in una vita e in una pace, che ha spessore diverso se ci si rende compartecipi dell’azione".

Il solenne pontificale

Alla vigilia della celebrazione solenne di San Valentino, sabato 11 febbraio alle ore 21 nella Cattedrale di Terni si terrà la veglia di preghiera a San Valentino, davanti all’urna che custodisce le reliquie del Santo primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi.

Domenica 12 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà celebrata la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, della presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, delle autorità militari, degli assessori del Comune di Terni, assessori e consiglieri regionali dell’Umbria, dei sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, del presidente dell’Acciai Speciali Terni Giovanni Arvedi, dei rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola, delle associazioni e movimenti della Diocesi.

La parte musicale della celebrazione sarà curata dal Coro Diocesano e da un gruppo strumentale del liceo musicale F.Angeloni di Terni.

Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini accenderà la lampada votiva e pronunzierà l’atto di affidamento della città al Santo Patrono.

Terminato il pontificale, si terrà la processione cittadina per il rientro dell’urna del santo nella Basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso: piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del vescovo e la lettura della preghiera da parte del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Luca Diotallevi .

La celebrazione e il rientro dell’urna nella basilica di San Valentino saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sul canale Youtube e sul sito della diocesi e sulle frequenze FM radio di Mep Radio organizzazione.

Il 14 febbraio alle ore 11 nella basilica di San Valentino ci sarà la solenne messa. Al termine della celebrazione, ci sarà la benedizione e inaugurazione della vetrata La guarigione dalla cecità della figlia del patrizio dopo la conversione ed il battesimo - Santa Lucilla, nuova vetrata della basilica offerta dal Lions Club San Valentino e realizzata dagli studenti e docenti del liceo artistico Metelli di Terni.

]]>
Si rinnova l’appuntamento con la Festa della promessa dei fidanzati nella Basilica di San Valentino https://www.lavoce.it/si-rinnova-lappuntamento-con-la-festa-della-promessa-dei-fidanzati-nella-basilica-di-san-valentino/ Sat, 04 Feb 2023 12:27:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70411 festa della promessa dei fidanzati 2023

Si rinnova la promessa d’amore dei fidanzati nella Basilica di San Valentino, uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose in onore del patrono di Terni e degli innamorati. Una promessa d’amore che hanno pronunciato circa sessanta coppie di fidanzati domenica 5 febbraio alle ore 17 nella Basilica di San Valentino, nella solenne celebrazione che è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Oltre ai tanti ternani hanno partecipato alla celebrazione, coppie provenienti dal resto dell'Umbria oltre che da Roma, da Rieti, da Caserta, da Iesi.

Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra San Valentino e i fidanzati che diranno il loro entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio.

"La promessa che oggi vi scambiate davanti a San Valentino- ha augurato alle coppie presenti, il vescovo Soddu- possa essere la base fondamentale di un amore bello, non insipido, vero, autentico, luminoso e fecondo.

San Valentino accoglie le vostre intenzioni arricchendole con la sua benedizione e, come fu per i giovani fidanzati del suo tempo, questa sua attenzione possa germogliare nella profumata fragranza della tradizionale rosa. Tale segno possa allietare con la sua bellezza e col suo profumo la vostra vita donata. Ed essere sempre fresca, se alimentata dall’acqua della fede, che sarà l’anima robusta del vostro amore. Le parole di Gesù sono rivolte a voi e a ciascuno di noi, perché le parole di Gesù sono sempre parole di vita per tutti, del senso pieno della vita. Essere il sale della terra significa essere e perciò dare, trasmettere gusto ad ogni cosa che si fa, dare piacere e sapore, dare apprezzamento alla vita. Per voi significherà dare sapore buono e senso allo stare insieme, oltre la legittima e naturale attrazione fisica iniziale; dandole quello specifico significato d’amore che coincide con la sublimità stessa di Dio. E questo si può essere e fare in quanto si è già sale, ossia carichi in sé stessi, saturi di sapore. In altre parole non si è insipidi, senza sapore. Essere sale della vita comporterà allo stesso tempo capacità di conveniente equilibrio, moderazione, opportunità, sapienza. Rivolgete il vostro cuore al fulgido esempio di san Valentino il quale con il suo darsi completamente a Cristo nella Chiesa e nella società del tempo in cui egli è vissuto, ha saputo essere mediatore dell’amore umano autentico e perciò esempio vivente della metafora usata da Gesù del sale e della luce".

Nella giornata in cui si è celebrata anche la 45esima Giornata nazionale per la Vita, il vescovo ha invitato alla preghiera e l’azione perché possiamo sempre custodire e difendere la vita in quanto tale attraverso i segni concreti di speranza che sapremo porre in ogni istante del nostro vivere quotidiano.

"Per il credente -ha spiegato- ha fondamento nel Signore crocifisso e risorto. ma anche la retta ragione che ci indica una strada diversa: dare non la morte ma la vita, generare e servire sempre la vita. Ci mostra come sia possibile coglierne il senso e il valore anche quando la sperimentiamo fragile, minacciata e faticosa".

Le coppie hanno, quindi, pronunciato coralmente la promessa d’amore davanti all’urna di san Valentino e, prima della benedizione del vescovo, la preghiera al Santo protettore dei fidanzati. In conclusione la consegna della pergamena alle coppie di futuri sposi, che insieme alla rosa bianca e al cuore su cui scrivere un pensiero d’amore ricevuto all’accoglienza da parte del comitato organizzatore della parrocchia di San Valentino, sono i segni in ricordo di questa giornata loro dedicata.

]]>
festa della promessa dei fidanzati 2023

Si rinnova la promessa d’amore dei fidanzati nella Basilica di San Valentino, uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose in onore del patrono di Terni e degli innamorati. Una promessa d’amore che hanno pronunciato circa sessanta coppie di fidanzati domenica 5 febbraio alle ore 17 nella Basilica di San Valentino, nella solenne celebrazione che è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Oltre ai tanti ternani hanno partecipato alla celebrazione, coppie provenienti dal resto dell'Umbria oltre che da Roma, da Rieti, da Caserta, da Iesi.

Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra San Valentino e i fidanzati che diranno il loro entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio.

"La promessa che oggi vi scambiate davanti a San Valentino- ha augurato alle coppie presenti, il vescovo Soddu- possa essere la base fondamentale di un amore bello, non insipido, vero, autentico, luminoso e fecondo.

San Valentino accoglie le vostre intenzioni arricchendole con la sua benedizione e, come fu per i giovani fidanzati del suo tempo, questa sua attenzione possa germogliare nella profumata fragranza della tradizionale rosa. Tale segno possa allietare con la sua bellezza e col suo profumo la vostra vita donata. Ed essere sempre fresca, se alimentata dall’acqua della fede, che sarà l’anima robusta del vostro amore. Le parole di Gesù sono rivolte a voi e a ciascuno di noi, perché le parole di Gesù sono sempre parole di vita per tutti, del senso pieno della vita. Essere il sale della terra significa essere e perciò dare, trasmettere gusto ad ogni cosa che si fa, dare piacere e sapore, dare apprezzamento alla vita. Per voi significherà dare sapore buono e senso allo stare insieme, oltre la legittima e naturale attrazione fisica iniziale; dandole quello specifico significato d’amore che coincide con la sublimità stessa di Dio. E questo si può essere e fare in quanto si è già sale, ossia carichi in sé stessi, saturi di sapore. In altre parole non si è insipidi, senza sapore. Essere sale della vita comporterà allo stesso tempo capacità di conveniente equilibrio, moderazione, opportunità, sapienza. Rivolgete il vostro cuore al fulgido esempio di san Valentino il quale con il suo darsi completamente a Cristo nella Chiesa e nella società del tempo in cui egli è vissuto, ha saputo essere mediatore dell’amore umano autentico e perciò esempio vivente della metafora usata da Gesù del sale e della luce".

Nella giornata in cui si è celebrata anche la 45esima Giornata nazionale per la Vita, il vescovo ha invitato alla preghiera e l’azione perché possiamo sempre custodire e difendere la vita in quanto tale attraverso i segni concreti di speranza che sapremo porre in ogni istante del nostro vivere quotidiano.

"Per il credente -ha spiegato- ha fondamento nel Signore crocifisso e risorto. ma anche la retta ragione che ci indica una strada diversa: dare non la morte ma la vita, generare e servire sempre la vita. Ci mostra come sia possibile coglierne il senso e il valore anche quando la sperimentiamo fragile, minacciata e faticosa".

Le coppie hanno, quindi, pronunciato coralmente la promessa d’amore davanti all’urna di san Valentino e, prima della benedizione del vescovo, la preghiera al Santo protettore dei fidanzati. In conclusione la consegna della pergamena alle coppie di futuri sposi, che insieme alla rosa bianca e al cuore su cui scrivere un pensiero d’amore ricevuto all’accoglienza da parte del comitato organizzatore della parrocchia di San Valentino, sono i segni in ricordo di questa giornata loro dedicata.

]]>
Valentine fest, il programma degli eventi del 4-5 marzo https://www.lavoce.it/valentine-fest-il-programma-degli-eventi/ Fri, 04 Mar 2022 15:03:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65379

E’ incentrato sulla figura storica di san Valentino, il nuovo appuntamento del Valentine Fest, il primo festival interamente dedicato al protettore dell’amore, in programma il 5 marzo alle ore 17 al Cenacolo San Marco di Terni. L’incontro vedrà protagonista Edoardo D’Angelo, che riceverà il Premio San Valentino per la storia. Dottore alla Sorbona e ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso la facoltà di Lettere dell’Università di Napoli “Benincasa”, Edoardo D’Angelo è il massimo studioso della figura di san Valentino.

Il libro di Edoardo D'Angelo su san Valentino

Nel 2010, nel corso di un convegno al Museo diocesano di Terni, ha spostato la data del martirio di quasi un secolo: dal tradizionale 14 febbraio 273 al 346 circa. Un’ipotesi basata su un’attenta lettura della Passione di San Valentino, principale riferimento per la vita del Santo. Si è occupato del Patrono di Terni in un secondo convegno – svoltosi nel 2019, sempre al Museo diocesano – e nel libro San Valentino, il profilo e l’immagine – in uscita il 23 marzo. Grazie ai suoi studi la narrazione del santo dell’amore è uscita dalla leggende che circolano su internet per assumere una dimensione storica documentata e innovativa, sfatando i luoghi comuni che continuano a segnare la figura di uno dei più importanti santi taumaturghi nel medioevo, riducendolo a cioccolatino e frasi sdolcinate. All’incontro prenderà parte anche Giuseppe Cassio, il massimo esperto dell’iconografia di san Valentino, coautore del volume San Valentino, il profilo e l’immagine.

La canzone su San Valentino di Marialuna Cipolla

Nel corso del pomeriggio verrà anche presentata – in anteprima assoluta – la canzone Santo Valentino di Marialuna Cipolla, il cui videoclip è stato realizzato dalla celebre sand artist Gabriella Compagnone. Il testo della canzone è una traduzione – curata da Arnaldo Casali, direttore dell’Istess – di una ballata medievale polacca dedicata a san Valentino. “In questo momento così tragico – spiega Casali – l’incontro di sabato sarà anche l’occasione per invocare san Valentino per la pace in Ucraina”.

Valentino patrono della riconciliazione sul numero di "Adesso"

Valentino, venerato tanto in Ucraina quanto in Russia (dove le sue reliquie furono portate da una delegazione ternana nel 2003) sin dal Quattrocento è invocato infatti come patrono della riconciliazione, come spiegato da Ermanno Ventura (presidente della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Terni) nel nuovo numero di Adesso, distribuito a tutti i partecipanti del festival.

Le mostre

Lo stesso giorno, al termine dell’incontro, verrà inaugurata la mostra Sguardo di donna a cura di Istess Arte, mentre resta allestita la mostra Valentino Pop con le opere di Paolo Consorti, Rossana Moretti e Simona Zoo. Il Valentine Fest si concluderà, dopo un mese di eventi, sabato 12 marzo alle 21 al Teatro Secci con il TgSuite Live di David Riondino e la consegna del Premo San Valentino per il cinema ad Alessandro D’Alatri, e avrà un’appendice il 29 marzo in Vaticano per la consegna del Premio per la Teologia a Gilfredo Marengo.

Presentazione del volume "Squarci di Pasqua"

L’incontro di sabato sarà preceduto, venerdì 4 marzo alle 17.30, da un appuntamento organizzato da Istess Teologia in collaborazione con Istess Libri: la presentazione del volume Squarci di Pasqua del monaco benedettino Mariano Pappalardo, insegnante alla Scuola diocesana di Teologia. “Leggere questo libro – ha commentato il cardinale Raniero Cantalamessa - è stato come uscire d’estate all’aria aperta da una stanza con l’aria condizionata. Bisogna liberarsi in fretta dei vestiti che si hanno addosso – nel mio caso la storia, l’esegesi, la liturgia, la teologia – e lasciarsi investire dal soffio della poesia. Sì, perché questo è lo strumento, o il “genere letterario” con cui l’autore ci invita a contemplare la Pasqua”. L’incontro sarà introdotto da Paola Biribanti, responsabile del progetto letterario dell’Istess, mentre a dialogare con l’autore sarà Luca Scolari, anch’egli docente presso la Scuola di Teologia della Diocesi di Terni.

Incontro su Armida Barelli

L’Istess celebra la Giornata della Donna con due iniziative: una mostra e una conferenza. Martedì 8 marzo alle 17 la Biblioteca Comunale di Terni ospita un incontro su Armida Barelli organizzato da Istess Filosofia in collaborazione con l’Azione Cattolica Italiana. La conferenza vedrà come relatrice Barbara Pandolfi, biografa e vice postulatrice della causa di beatificazione di Armida Barelli e sarà introdotta da Stefania Parisi, presidente della Commissione cultura della Diocesi e responsabile del progetto Filosofia dell’Istess. Determinata e infaticabile, Armida Barelli ha segnato la prima metà del Novecento con la sua volontà di promuovere la cultura e la partecipazione attiva delle donne alla vita civile, sociale e religiosa. Una vocazione che l’ha portata, lei nata in una famiglia laica della borghesia milanese, a diventare la fondatrice della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica e a svolgere un ruolo centrale nella nascita dell’Università del Sacro Cuore.

Mostra su "Sguardo di donna"

Dal 1 all’8 marzo al Cenacolo San Marco è allestita invece la mostra Sguardo di donna. “Tre modi di interpretare l’universo femminile attraverso l’arte pittorica di altrettanti artisti” spiega Massimo Picchiami, coordinatore delle mostre dell’Istess. “Due sono ternane e sono Mary Celi e Simona Angeletti. L’altro è Armando Tordoni di Assisi. Ognuno con il suo stile, selezionati affinché nessuno possa sovrapporsi agli altri. C’è’ il bianco e nero, i dipinti che si accendono con punti luce rossi ed il cromatismo delle figure dello Zoo di Simona”. La mostra si può visitare fino all’8 marzo presso il Cenacolo di San Marco a Terni tutti i giorni esclusa la domenica dalle 17.00 alle 19.00. Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi online sul canale youtube di Istess Media.]]>

E’ incentrato sulla figura storica di san Valentino, il nuovo appuntamento del Valentine Fest, il primo festival interamente dedicato al protettore dell’amore, in programma il 5 marzo alle ore 17 al Cenacolo San Marco di Terni. L’incontro vedrà protagonista Edoardo D’Angelo, che riceverà il Premio San Valentino per la storia. Dottore alla Sorbona e ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso la facoltà di Lettere dell’Università di Napoli “Benincasa”, Edoardo D’Angelo è il massimo studioso della figura di san Valentino.

Il libro di Edoardo D'Angelo su san Valentino

Nel 2010, nel corso di un convegno al Museo diocesano di Terni, ha spostato la data del martirio di quasi un secolo: dal tradizionale 14 febbraio 273 al 346 circa. Un’ipotesi basata su un’attenta lettura della Passione di San Valentino, principale riferimento per la vita del Santo. Si è occupato del Patrono di Terni in un secondo convegno – svoltosi nel 2019, sempre al Museo diocesano – e nel libro San Valentino, il profilo e l’immagine – in uscita il 23 marzo. Grazie ai suoi studi la narrazione del santo dell’amore è uscita dalla leggende che circolano su internet per assumere una dimensione storica documentata e innovativa, sfatando i luoghi comuni che continuano a segnare la figura di uno dei più importanti santi taumaturghi nel medioevo, riducendolo a cioccolatino e frasi sdolcinate. All’incontro prenderà parte anche Giuseppe Cassio, il massimo esperto dell’iconografia di san Valentino, coautore del volume San Valentino, il profilo e l’immagine.

La canzone su San Valentino di Marialuna Cipolla

Nel corso del pomeriggio verrà anche presentata – in anteprima assoluta – la canzone Santo Valentino di Marialuna Cipolla, il cui videoclip è stato realizzato dalla celebre sand artist Gabriella Compagnone. Il testo della canzone è una traduzione – curata da Arnaldo Casali, direttore dell’Istess – di una ballata medievale polacca dedicata a san Valentino. “In questo momento così tragico – spiega Casali – l’incontro di sabato sarà anche l’occasione per invocare san Valentino per la pace in Ucraina”.

Valentino patrono della riconciliazione sul numero di "Adesso"

Valentino, venerato tanto in Ucraina quanto in Russia (dove le sue reliquie furono portate da una delegazione ternana nel 2003) sin dal Quattrocento è invocato infatti come patrono della riconciliazione, come spiegato da Ermanno Ventura (presidente della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Terni) nel nuovo numero di Adesso, distribuito a tutti i partecipanti del festival.

Le mostre

Lo stesso giorno, al termine dell’incontro, verrà inaugurata la mostra Sguardo di donna a cura di Istess Arte, mentre resta allestita la mostra Valentino Pop con le opere di Paolo Consorti, Rossana Moretti e Simona Zoo. Il Valentine Fest si concluderà, dopo un mese di eventi, sabato 12 marzo alle 21 al Teatro Secci con il TgSuite Live di David Riondino e la consegna del Premo San Valentino per il cinema ad Alessandro D’Alatri, e avrà un’appendice il 29 marzo in Vaticano per la consegna del Premio per la Teologia a Gilfredo Marengo.

Presentazione del volume "Squarci di Pasqua"

L’incontro di sabato sarà preceduto, venerdì 4 marzo alle 17.30, da un appuntamento organizzato da Istess Teologia in collaborazione con Istess Libri: la presentazione del volume Squarci di Pasqua del monaco benedettino Mariano Pappalardo, insegnante alla Scuola diocesana di Teologia. “Leggere questo libro – ha commentato il cardinale Raniero Cantalamessa - è stato come uscire d’estate all’aria aperta da una stanza con l’aria condizionata. Bisogna liberarsi in fretta dei vestiti che si hanno addosso – nel mio caso la storia, l’esegesi, la liturgia, la teologia – e lasciarsi investire dal soffio della poesia. Sì, perché questo è lo strumento, o il “genere letterario” con cui l’autore ci invita a contemplare la Pasqua”. L’incontro sarà introdotto da Paola Biribanti, responsabile del progetto letterario dell’Istess, mentre a dialogare con l’autore sarà Luca Scolari, anch’egli docente presso la Scuola di Teologia della Diocesi di Terni.

Incontro su Armida Barelli

L’Istess celebra la Giornata della Donna con due iniziative: una mostra e una conferenza. Martedì 8 marzo alle 17 la Biblioteca Comunale di Terni ospita un incontro su Armida Barelli organizzato da Istess Filosofia in collaborazione con l’Azione Cattolica Italiana. La conferenza vedrà come relatrice Barbara Pandolfi, biografa e vice postulatrice della causa di beatificazione di Armida Barelli e sarà introdotta da Stefania Parisi, presidente della Commissione cultura della Diocesi e responsabile del progetto Filosofia dell’Istess. Determinata e infaticabile, Armida Barelli ha segnato la prima metà del Novecento con la sua volontà di promuovere la cultura e la partecipazione attiva delle donne alla vita civile, sociale e religiosa. Una vocazione che l’ha portata, lei nata in una famiglia laica della borghesia milanese, a diventare la fondatrice della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica e a svolgere un ruolo centrale nella nascita dell’Università del Sacro Cuore.

Mostra su "Sguardo di donna"

Dal 1 all’8 marzo al Cenacolo San Marco è allestita invece la mostra Sguardo di donna. “Tre modi di interpretare l’universo femminile attraverso l’arte pittorica di altrettanti artisti” spiega Massimo Picchiami, coordinatore delle mostre dell’Istess. “Due sono ternane e sono Mary Celi e Simona Angeletti. L’altro è Armando Tordoni di Assisi. Ognuno con il suo stile, selezionati affinché nessuno possa sovrapporsi agli altri. C’è’ il bianco e nero, i dipinti che si accendono con punti luce rossi ed il cromatismo delle figure dello Zoo di Simona”. La mostra si può visitare fino all’8 marzo presso il Cenacolo di San Marco a Terni tutti i giorni esclusa la domenica dalle 17.00 alle 19.00. Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi online sul canale youtube di Istess Media.]]>
Festa delle Nozze d’argento a Terni per San Valentino. L’omelia del Vescovo https://www.lavoce.it/festa-delle-nozze-dargento-a-terni-per-san-valentino-lomelia-del-vescovo/ Sun, 20 Feb 2022 13:47:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65052 festa delle nozze d'argento 2020

Celebrata nella basilica di San Valentino festa delle nozze d’argento presieduta da mons. Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia.

Nozze d'argento: circa trenta coppie in Basilica

Circa 30 coppie, provenienti da Terni e provincia, dall’ Umbria e d’Italia e da Filottrano in provincia di Ancona, accompagnati dai figli e in qualche caso anche dai nipoti e genitori, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio. Tra loro anche alcune coppie che hanno celebrato i 30 anni di matrimonio.

Un incontro che celebra l’amore sponsale e familiare, sottolineando il valore forte della famiglia per la crescita dei figli e nella trasmissione dei valori e della fede. La tradizione della celebrazione della ricorrenza dei 25 anni di matrimonio nella basilica di San Valentino, che si rinnova da decenni, rappresenta una grande preghiera corale per le famiglie perché s’irrobustisca l’amore reciproco, l’attenzione e la tenerezza nel prendersi cura gli uni degli altri con sincerità e rispetto.

L'omelia del Vescovo sull'amore

Salutando i presenti mons. Soddu ha rivolto parole gioiose di benvenuto sottolineando la bellezza delle coppie di sposi: “Arrivando verso l'altare vi osservavo e pensavo quanto sono belli, perché davanti a Dio la bellezza acquista il significato profondo dell'amore”.

“Il comandamento nuovo – ha poi aggiunto - che vi amate come gli agli uni gli altri come vi ho amato, è il nucleo centrale non soltanto oggi, perché in questo comandamento vi è il senso dell’essere cristiani, il motivo per cui Dio è amore, quello stesso amore che ha dato all'umanità attraverso il suo figlio Gesù. Non si tratta semplicemente di un'imitazione di Cristo, ma di un'adesione al ciò che lui ha fatto, ha ricreato l'umanità con la sua morte. Con la sua donazione egli salva l'umanità e si unisce, come nelle nozze, all'umanità, infatti l'unione di Cristo all'umanità è un’unione sponsale, un’unione indissolubile. Ecco che cosa state celebrando voi: il sacramento dell'unione sponsale”.

“A voi sposi questo è dato - ha aggiunto il Vescovo - affinché nelle vostre attività quotidiane, nella vostra vita, possiate sempre manifestare questo amore grande che Dio ha avuto per voi e che voi avete l’uno per l'altro nella vostra famiglia e che avete sancito con l'esistenza dei vostri figli. Tutto questo si manifesta con i rapporti delle famiglie per creare la comunità e la società. Che l'amore di Dio nei vostri confronti sia questo sbocciare di un giardino, l’esplodere di grandi luci e belle luminose che rendono la vita più bella, così come ho trovato nei vostri volti e nei vostri sguardi entrando in questa chiesa”.

Ai partecipanti è consegnata la pergamena ricordo e alle signore un omaggio floreale.

[gallery td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Festa delle nozze d’argento - Terni -San Valentino 2020 " ids="65058,65057,65056,65055,65054,65053"]]]>
festa delle nozze d'argento 2020

Celebrata nella basilica di San Valentino festa delle nozze d’argento presieduta da mons. Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia.

Nozze d'argento: circa trenta coppie in Basilica

Circa 30 coppie, provenienti da Terni e provincia, dall’ Umbria e d’Italia e da Filottrano in provincia di Ancona, accompagnati dai figli e in qualche caso anche dai nipoti e genitori, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio. Tra loro anche alcune coppie che hanno celebrato i 30 anni di matrimonio.

Un incontro che celebra l’amore sponsale e familiare, sottolineando il valore forte della famiglia per la crescita dei figli e nella trasmissione dei valori e della fede. La tradizione della celebrazione della ricorrenza dei 25 anni di matrimonio nella basilica di San Valentino, che si rinnova da decenni, rappresenta una grande preghiera corale per le famiglie perché s’irrobustisca l’amore reciproco, l’attenzione e la tenerezza nel prendersi cura gli uni degli altri con sincerità e rispetto.

L'omelia del Vescovo sull'amore

Salutando i presenti mons. Soddu ha rivolto parole gioiose di benvenuto sottolineando la bellezza delle coppie di sposi: “Arrivando verso l'altare vi osservavo e pensavo quanto sono belli, perché davanti a Dio la bellezza acquista il significato profondo dell'amore”.

“Il comandamento nuovo – ha poi aggiunto - che vi amate come gli agli uni gli altri come vi ho amato, è il nucleo centrale non soltanto oggi, perché in questo comandamento vi è il senso dell’essere cristiani, il motivo per cui Dio è amore, quello stesso amore che ha dato all'umanità attraverso il suo figlio Gesù. Non si tratta semplicemente di un'imitazione di Cristo, ma di un'adesione al ciò che lui ha fatto, ha ricreato l'umanità con la sua morte. Con la sua donazione egli salva l'umanità e si unisce, come nelle nozze, all'umanità, infatti l'unione di Cristo all'umanità è un’unione sponsale, un’unione indissolubile. Ecco che cosa state celebrando voi: il sacramento dell'unione sponsale”.

“A voi sposi questo è dato - ha aggiunto il Vescovo - affinché nelle vostre attività quotidiane, nella vostra vita, possiate sempre manifestare questo amore grande che Dio ha avuto per voi e che voi avete l’uno per l'altro nella vostra famiglia e che avete sancito con l'esistenza dei vostri figli. Tutto questo si manifesta con i rapporti delle famiglie per creare la comunità e la società. Che l'amore di Dio nei vostri confronti sia questo sbocciare di un giardino, l’esplodere di grandi luci e belle luminose che rendono la vita più bella, così come ho trovato nei vostri volti e nei vostri sguardi entrando in questa chiesa”.

Ai partecipanti è consegnata la pergamena ricordo e alle signore un omaggio floreale.

[gallery td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Festa delle nozze d’argento - Terni -San Valentino 2020 " ids="65058,65057,65056,65055,65054,65053"]]]>
San Valentino, Terni in festa per il santo patrono https://www.lavoce.it/san-valentino-terni/ Mon, 14 Feb 2022 09:56:42 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64964 san valentino terni

Terni celebra il suo patrono San Valentino, noto in tutto il mondo anche come protettore degli innamorati. Già da giorni, nella città dell'acciaio, sono tanti gli appuntamenti che hanno preceduto la giornata dedicata al santo, appunto il 14 febbraio, giorno della morte di Valentino. Il fine settimana dedicato alla festa di san Valentino, si è aperto con uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose: la festa della promessa dei fidanzati nella basilica di San Valentino. Una promessa d’amore che hanno pronunciato circa 40 coppie di fidanzati provenienti da Terni e varie parti dell’Umbria, da Roma, Anzio, Pisa, dalle Marche e Abruzzo, davanti all’urna del Santo dell’amore, sabato  nella solenne celebrazione presieduta dal mons. Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia. Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra san Valentino e i fidanzati che diranno il loro “sì” entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio.

Celebrazioni religiose

Lunedì mattina, alle 11, la celebrazione della Festa di San Valentino, presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Foligno. Al termine, la benedizione e inaugurazione della vetrata "Ordinazione di San Valentino da parte di San Feliciano".  Domenica mattina, invece, è stata celebrata nella cattedrale di Terni la festa del patrono della città, San Valentino. La solenne celebrazione di San Valentino si è conclusa  con la processione cittadina dalla cattedrale alla basilica di San Valentino, lungo le vie di Terni, con il passaggio davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a Città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo al quartiere Italia, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo. La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dal sindaco di Terni Latini, dalla presidente della Provincia Pernazza e dalle altre istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale. Sul sagrato c’è stato il saluto del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Luca Diotallevi che ha evidenziato l’insegnamento della Chiesa nel tenere in grande considerazione il bene comune: "Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità. Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura e avvalersi di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di Città. E allora sì che strade e muri, fogne, piazze e negozi, scuole, fabbriche, carte, leggi e bolli, urne elettorali e “poltrone”, vigili, poliziotti e carabinieri, soldi e libri, cemento, ferro, legno, vernice e inchiostro possono diventare sostanza d’amore. Lo possono, se diventano la materia di una Città libera, aperta ed inclusiva, lo possono quando sono mosse e incontrano fame e lacrime, solitudine e dolore, talenti in cerca di espressione e istanze di libertà e di diritto".

L'omelia di Soddu

"Sta davanti a noi il bell'esempio, fulgido, fresco e attuale di San Valentino che, amandoci come figli, ci incoraggia a non avere timore e perciò a nutrire il sentimento puro dell'amore" ha detto il vescovo durante la sua omelia di domenica. "Egli - ha proseguito il presule - offre pertanto anche oggi alla nostra città - così come nella tradizione - una rosa rossa. Una rosa, che andando ben oltre un ipotetico vago e fugace sentimento di infatuazione, indica una strada: quella che dagli occhi si dirige e si tuffa nel cuore e lo orienta verso l'amore vero; l'amore grande che sostanzialmente mira alla costruzione di un bene grande e totalizzante - proprio com'è l'amore - ossia il bene comune". Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini ha acceso la lampada votiva e pronunciato l'atto di affidamento della città al santo patrono. Quindi la preghiera a San Valentino, per la città, per i lavoratori, per la città sia luogo di confronto intellettuale rigoroso, franco, gentile e paziente. “Valentino, intercedi perché anche noi, come te, se necessario, abbiamo la forza di combattere senza riserve e senza paure contro ogni potere che facendosi assoluto e sovrano tenti di trasformare la Città, la nostra città o un’altra città, in una Babilonia di oppressione e conformismo e perché non dimentichiamo mai che chi è cittadino o cittadina di una città, è cittadino o cittadina di ogni città”. È seguita la benedizione finale del vescovo Francesco Antonio Soddu che ha donato alla basilica di San Valentino un anello episcopale dono di una famiglia di Sassari come successore del vescovo Valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

La storia di San Valentino

San Valentino, vescovo e martire, oltre ad essere il patrono di Terni è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici. Valentino nacque a Terni da una famiglia patrizia nel 176, fu poi convertito al cristianesimo e consacrato vescovo della città dell'acciaio nel 197, a soli 21 anni. Il suo zelo non poteva passare inosservato ai pagani. Fu cercato ed arrestato. I soldati, dopo averlo malmenato, lo condussero al tribunale del prefetto che lo condannò alla decapitazione eseguita da un soldato romano il 14 febbraio del 270. Papa Giulio I fece edificare in suo onore una basilica a tre navate presso ponte Milvio di cui rimangono solo alcuni resti, però le sue reliquie si conservarono nella chiesa di San Prassede. Successivamente vennero probabilmente traslate sulla collina di Terni, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo la Basilica di San Valentino nella quale attualmente sono custoditi, racchiusi in una teca, i resti del santo.

La leggenda di Sabino e Serapia

Sabino, era un giovane centurione romano che s'innamorò di Serapia, una ragazza di religione cristiana. I due giovani decisero di sposarsi ma la famiglia di Serapia negò il consenso. I due ragazzi si rivolsero dunque al Vescovo Valentino. Sabino, però, non essendo battezzato, per amore di Serapia accettò di compensare la mancanza con il sacramento impartito da Valentino. Iniziarono allora i preparativi per festeggiare il battesimo di Sabino e le imminenti nozze. I due ragazzi erano molto felici ma Serapia contrasse una grave malattia. La ragazza fu colpita da una grave forma di tisi e si aggravò fino ad essere vicina alla fine. Sabino, disperato, chiese subito a Valentino di essere battezzato al più presto e di unirlo in matrimonio con Serapia prima che lei morisse. Valentino, commosso, battezzò il giovane e lo unì in matrimonio al capezzale di Serapia. La leggenda vuole che quando Valentino alzò le mani al cielo per benedire la loro unione, un improvviso sonno beatificante avvolgesse i due giovani per l'eternità. Un'altra leggenda vuole che San Valentino avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo matrimonio, che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno, al rischio della perdizione. Il generoso dono - frutto di amore e finalizzato all'amore - avrebbe dunque creato la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati. https://www.youtube.com/watch?v=8qLrrNSfmsM&feature=emb_title    ]]>
san valentino terni

Terni celebra il suo patrono San Valentino, noto in tutto il mondo anche come protettore degli innamorati. Già da giorni, nella città dell'acciaio, sono tanti gli appuntamenti che hanno preceduto la giornata dedicata al santo, appunto il 14 febbraio, giorno della morte di Valentino. Il fine settimana dedicato alla festa di san Valentino, si è aperto con uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose: la festa della promessa dei fidanzati nella basilica di San Valentino. Una promessa d’amore che hanno pronunciato circa 40 coppie di fidanzati provenienti da Terni e varie parti dell’Umbria, da Roma, Anzio, Pisa, dalle Marche e Abruzzo, davanti all’urna del Santo dell’amore, sabato  nella solenne celebrazione presieduta dal mons. Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia. Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra san Valentino e i fidanzati che diranno il loro “sì” entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio.

Celebrazioni religiose

Lunedì mattina, alle 11, la celebrazione della Festa di San Valentino, presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Foligno. Al termine, la benedizione e inaugurazione della vetrata "Ordinazione di San Valentino da parte di San Feliciano".  Domenica mattina, invece, è stata celebrata nella cattedrale di Terni la festa del patrono della città, San Valentino. La solenne celebrazione di San Valentino si è conclusa  con la processione cittadina dalla cattedrale alla basilica di San Valentino, lungo le vie di Terni, con il passaggio davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a Città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo al quartiere Italia, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo. La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dal sindaco di Terni Latini, dalla presidente della Provincia Pernazza e dalle altre istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale. Sul sagrato c’è stato il saluto del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Luca Diotallevi che ha evidenziato l’insegnamento della Chiesa nel tenere in grande considerazione il bene comune: "Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità. Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura e avvalersi di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di Città. E allora sì che strade e muri, fogne, piazze e negozi, scuole, fabbriche, carte, leggi e bolli, urne elettorali e “poltrone”, vigili, poliziotti e carabinieri, soldi e libri, cemento, ferro, legno, vernice e inchiostro possono diventare sostanza d’amore. Lo possono, se diventano la materia di una Città libera, aperta ed inclusiva, lo possono quando sono mosse e incontrano fame e lacrime, solitudine e dolore, talenti in cerca di espressione e istanze di libertà e di diritto".

L'omelia di Soddu

"Sta davanti a noi il bell'esempio, fulgido, fresco e attuale di San Valentino che, amandoci come figli, ci incoraggia a non avere timore e perciò a nutrire il sentimento puro dell'amore" ha detto il vescovo durante la sua omelia di domenica. "Egli - ha proseguito il presule - offre pertanto anche oggi alla nostra città - così come nella tradizione - una rosa rossa. Una rosa, che andando ben oltre un ipotetico vago e fugace sentimento di infatuazione, indica una strada: quella che dagli occhi si dirige e si tuffa nel cuore e lo orienta verso l'amore vero; l'amore grande che sostanzialmente mira alla costruzione di un bene grande e totalizzante - proprio com'è l'amore - ossia il bene comune". Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini ha acceso la lampada votiva e pronunciato l'atto di affidamento della città al santo patrono. Quindi la preghiera a San Valentino, per la città, per i lavoratori, per la città sia luogo di confronto intellettuale rigoroso, franco, gentile e paziente. “Valentino, intercedi perché anche noi, come te, se necessario, abbiamo la forza di combattere senza riserve e senza paure contro ogni potere che facendosi assoluto e sovrano tenti di trasformare la Città, la nostra città o un’altra città, in una Babilonia di oppressione e conformismo e perché non dimentichiamo mai che chi è cittadino o cittadina di una città, è cittadino o cittadina di ogni città”. È seguita la benedizione finale del vescovo Francesco Antonio Soddu che ha donato alla basilica di San Valentino un anello episcopale dono di una famiglia di Sassari come successore del vescovo Valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

La storia di San Valentino

San Valentino, vescovo e martire, oltre ad essere il patrono di Terni è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici. Valentino nacque a Terni da una famiglia patrizia nel 176, fu poi convertito al cristianesimo e consacrato vescovo della città dell'acciaio nel 197, a soli 21 anni. Il suo zelo non poteva passare inosservato ai pagani. Fu cercato ed arrestato. I soldati, dopo averlo malmenato, lo condussero al tribunale del prefetto che lo condannò alla decapitazione eseguita da un soldato romano il 14 febbraio del 270. Papa Giulio I fece edificare in suo onore una basilica a tre navate presso ponte Milvio di cui rimangono solo alcuni resti, però le sue reliquie si conservarono nella chiesa di San Prassede. Successivamente vennero probabilmente traslate sulla collina di Terni, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo la Basilica di San Valentino nella quale attualmente sono custoditi, racchiusi in una teca, i resti del santo.

La leggenda di Sabino e Serapia

Sabino, era un giovane centurione romano che s'innamorò di Serapia, una ragazza di religione cristiana. I due giovani decisero di sposarsi ma la famiglia di Serapia negò il consenso. I due ragazzi si rivolsero dunque al Vescovo Valentino. Sabino, però, non essendo battezzato, per amore di Serapia accettò di compensare la mancanza con il sacramento impartito da Valentino. Iniziarono allora i preparativi per festeggiare il battesimo di Sabino e le imminenti nozze. I due ragazzi erano molto felici ma Serapia contrasse una grave malattia. La ragazza fu colpita da una grave forma di tisi e si aggravò fino ad essere vicina alla fine. Sabino, disperato, chiese subito a Valentino di essere battezzato al più presto e di unirlo in matrimonio con Serapia prima che lei morisse. Valentino, commosso, battezzò il giovane e lo unì in matrimonio al capezzale di Serapia. La leggenda vuole che quando Valentino alzò le mani al cielo per benedire la loro unione, un improvviso sonno beatificante avvolgesse i due giovani per l'eternità. Un'altra leggenda vuole che San Valentino avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo matrimonio, che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno, al rischio della perdizione. Il generoso dono - frutto di amore e finalizzato all'amore - avrebbe dunque creato la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati. https://www.youtube.com/watch?v=8qLrrNSfmsM&feature=emb_title    ]]>
San Valentino a Terni, monsignor Soddu: “Coltivare l’amore è coltivare l’umano” https://www.lavoce.it/san-valentino-terni-patrono/ Mon, 07 Feb 2022 12:04:27 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64884 san valentino terni

Terni si prepara a festeggiare il suo patrono: lunedì 14 febbraio, infatti, si celebra San Valentino e il Comune ha già illustrato il cartellone di eventi, circa 100, in programma fino a marzo. Lunedì mattina, nel salone della Curia Vescovile di Terni sono state presentate le celebrazioni per la festa di San Valentino dedicate al tema: "Mi prendo cura di te. La cura delle relazioni interpersonali, spirituali, socio-sanitarie, ambientali". Il programma e le iniziative promosse dal Comitato diocesano per la festa di San Valentino sono state illustrate nel corso della conferenza stampa dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, dell'assessore alla cultura e Città di San Valentino Maurizio Cecconelli, di monsignor Salvatore Ferdinandi vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, di don Matteo Antonelli direttore del servizio di Pastorale Giovanile diocesano e vicario episcopale per il laicato e di padre Johnson Perumittath, parroco di San Valentino a Terni. "La persona umana senza l'amore non può vivere. Coltivare l'amore significa coltivare l'umano" ha detto nel corso della conferenza monsignor Soddu. Le video interviste di Elisabetta Lomoro https://youtu.be/Cw6IRPuZoQU      ]]>
san valentino terni

Terni si prepara a festeggiare il suo patrono: lunedì 14 febbraio, infatti, si celebra San Valentino e il Comune ha già illustrato il cartellone di eventi, circa 100, in programma fino a marzo. Lunedì mattina, nel salone della Curia Vescovile di Terni sono state presentate le celebrazioni per la festa di San Valentino dedicate al tema: "Mi prendo cura di te. La cura delle relazioni interpersonali, spirituali, socio-sanitarie, ambientali". Il programma e le iniziative promosse dal Comitato diocesano per la festa di San Valentino sono state illustrate nel corso della conferenza stampa dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, dell'assessore alla cultura e Città di San Valentino Maurizio Cecconelli, di monsignor Salvatore Ferdinandi vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, di don Matteo Antonelli direttore del servizio di Pastorale Giovanile diocesano e vicario episcopale per il laicato e di padre Johnson Perumittath, parroco di San Valentino a Terni. "La persona umana senza l'amore non può vivere. Coltivare l'amore significa coltivare l'umano" ha detto nel corso della conferenza monsignor Soddu. Le video interviste di Elisabetta Lomoro https://youtu.be/Cw6IRPuZoQU      ]]>
Festa della Promessa dei fidanzati a San Valentino: anche quest’anno si rinnova l’appuntamento https://www.lavoce.it/festa-della-promessa-dei-fidanzati-a-san-valentino-anche-questanno-si-rinnova-lappuntamento/ Thu, 11 Feb 2021 11:50:33 +0000 https://www.lavoce.it/?p=59124

TERNI- Si rinnova la promessa d’amore dei fidanzati nella Basilica di San Valentino, uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose in onore del Santo patrono di Terni e degli innamorati. Una promessa d’amore che pronunceranno circa trenta coppie di fidanzati di Terni, in rappresentanza di molte altre coppie di tutta Italia, davanti all’urna del Santo dell’amore, sabato 13 febbraio alle ore 17.30 nella solenne celebrazione presieduta dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi. Un anno particolare a causa della pandemia, nel quale la festa della promessa sarà celebrata in presenza ridotta in chiesa e nel rispetto delle disposizioni anti Covid, ma potrà essere seguita e vissuta a distanza dai fidanzati che hanno dato la loro adesione e che si collegheranno, da alcune parrocchie di Frosinone e della Valle d’Aosta o da casa come per la coppia italo-inglese che vive a Londra, ai canali Facebook e Youtube della Diocesi di Terni-Narni-Amelia e al canale Youtube della Basilica di San Valentino, che trasmetteranno in diretta streaming la celebrazione. Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra San Valentino e i fidanzati che diranno il loro  entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio. Domenica 14 febbraio, Solennità liturgica di San Valentino, alle ore 11 si terrà la celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese. Altre celebrazioni si terranno alle ore 7916.30 e 19. Dalle ore 12.30 alle 13.30 la chiesa rimarrà chiusa per le operazioni di sanificazione. Nell’intervallo tra le celebrazioni sarà possibile, per i singoli fedeli pregare brevemente davanti l’urna del Santo, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, del distanziamento e indossando la mascherina. Per la partecipazione alle celebrazioni in chiesa è obbligatoria la prenotazione presso la Basilica di San Valentino o alla mail: mariacristina.crocelli@gmail.com.]]>

TERNI- Si rinnova la promessa d’amore dei fidanzati nella Basilica di San Valentino, uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose in onore del Santo patrono di Terni e degli innamorati. Una promessa d’amore che pronunceranno circa trenta coppie di fidanzati di Terni, in rappresentanza di molte altre coppie di tutta Italia, davanti all’urna del Santo dell’amore, sabato 13 febbraio alle ore 17.30 nella solenne celebrazione presieduta dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi. Un anno particolare a causa della pandemia, nel quale la festa della promessa sarà celebrata in presenza ridotta in chiesa e nel rispetto delle disposizioni anti Covid, ma potrà essere seguita e vissuta a distanza dai fidanzati che hanno dato la loro adesione e che si collegheranno, da alcune parrocchie di Frosinone e della Valle d’Aosta o da casa come per la coppia italo-inglese che vive a Londra, ai canali Facebook e Youtube della Diocesi di Terni-Narni-Amelia e al canale Youtube della Basilica di San Valentino, che trasmetteranno in diretta streaming la celebrazione. Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra San Valentino e i fidanzati che diranno il loro  entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio. Domenica 14 febbraio, Solennità liturgica di San Valentino, alle ore 11 si terrà la celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese. Altre celebrazioni si terranno alle ore 7916.30 e 19. Dalle ore 12.30 alle 13.30 la chiesa rimarrà chiusa per le operazioni di sanificazione. Nell’intervallo tra le celebrazioni sarà possibile, per i singoli fedeli pregare brevemente davanti l’urna del Santo, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, del distanziamento e indossando la mascherina. Per la partecipazione alle celebrazioni in chiesa è obbligatoria la prenotazione presso la Basilica di San Valentino o alla mail: mariacristina.crocelli@gmail.com.]]>
Al via in Cattedrale le celebrazioni per il Patrono San Valentino https://www.lavoce.it/al-via-in-cattedrale-le-celebrazioni-per-il-patrono-san-valentino/ Fri, 05 Feb 2021 11:16:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=59097

TERNI- San Valentino, i giovani, la famiglia, l’amore saranno i protagonisti del fine settimana in cui entreranno nel vivo, a Terni, le celebrazioni liturgiche in onore di San Valentino, vescovo e martire, patrono di Terni e dell’amore e copatrono della Diocesi Terni-Narni-Amelia. Da sempre vissuta come evento che rinsalda i legami storico-sociali e culturali della città, la festa del Santo patrono in questo febbraio 2021, sarà prevalentemente on line sui canali social e web della diocesi.

La città, l’amore e il lavoro sono i temi che saranno al centro delle manifestazioni valentiniane (dal 6 febbraio al 14 maggio) e sarà ricordato il 40esimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie di Terni, avvenuta il 19 marzo 1981, un evento storico della prima visita di un Papa in una fabbrica.

Il primo appuntamento è per sabato 6 febbraio con il convegno e le celebrazioni dei giovani e delle famiglie, in preparazione alla giornata per la Vita.

Nella mattinata sarà trasferita, in forma privata, l’urna con le reliquie di San Valentino dalla Basilica a lui dedicata in Cattedrale, dove alle ore 17.30 si terrà la celebrazione presieduta da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. Alle ore 19 si terrà l’incontro di preghiera dei giovani e le famiglie con il vescovo, Libertà e vita in preparazione alla Giornata per la Vita.

Le celebrazioni si svolgeranno con un numero limitato di presenti e nel rispetto del distanziamento e delle disposizioni anti Covid19.

Sempre sabato 6 febbraio alle ore 16 in programma in diretta streaming l'incontro La vita umana da tutelare sempre. Dati a confronto con l’introduzione di monsignor Salvatore Ferdinandi, le relazioni del dottor Alberto Virgolino, ginecologo, segretario del MpV-CAV di Terni su I dati sull’aborto volontario nel mondo e in Italia, del dottor Angelo Francesco Filardo, ginecologo, Vicepresidente dell’A.I.G.O.C. (Associazione Italiana dei Ginecologi ed Ostetrici Cattolici) sul tema, L’abortività nascosta nella contraccezione d’emergenza e ordinaria e nella fecondazione extracorporea e della dottoressa Maria Cagnoli, Presidente del MpV-CAV di Terni su La risposta vincente a favore della vita: l’accoglienza sempre.

Domenica 7 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà solennemente celebrata la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, del prefetto Emilio Dario Sensi, del questore Roberto Massucci, della presidente della Regione Donatella Tesei, dei rappresentanti delle Istituzioni civili e militari e delle parrocchie di Terni.

Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini accenderà la lampada votiva e pronunzierà l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

Alla celebrazione sono state invitate a partecipare duecento persone, secondo la capienza massima della Cattedrale.

Terminato il Pontificale, il vescovo e il sindaco accompagneranno il rientro dell’urna del santo nella Basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso:  piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del vescovo.

La celebrazione e il rientro dell’urna nella basilica di San Valentino saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sul canale Youtube e sul sito della diocesi, pagina Facebook e radio Mep Radio organizzazione

"Il passaggio dell’urna del Santo per le vie della città -spiega il vescovo- vuole essere un segno della vicinanza di Valentino alle nostre famiglie, alle nostre case e alla nostra città, bisognosa di grazia e di forza spirituale e morale. Celebriamo la festa di san Valentino in tempo di pandemia in parte mancherà la solennità usuale ed esteriore, e non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente si accompagnano alla festa per evitare assembramenti. Del resto l’elevato numero di malati e di morti non ci consente di girare la faccia dall’altra parte o di far finta di nulla. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie. Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche, causate dalla pandemia, suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza. E tuttavia la festa del santo patrono, quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità, di sincera devozione e di prolungata preghiera. Una preghiera che vuole invocare l’intercessione del Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro per i giovani, solidità dell’amore degli innamorati, benessere per tutti. La festa di San Valentino di quest'anno vuole essere un invito alla speranza, perché l'amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantena e di crisi come quello che attraversiamo".

La festa del patrono della città di Terni, San Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di San Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben settantasei anni, come maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, della cura e preoccupazione per la città. Da Terni, ancora oggi, parte il messaggio di San Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono.

San Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece. Venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da San Feliciano vescovo di Foligno nel 197. Preceduto da San Pellegrino e Sant'Antimo, fratello dei Santi Cosma e Damiano.

Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo: pare che esse siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo motivo siano stati martirizzati.

]]>

TERNI- San Valentino, i giovani, la famiglia, l’amore saranno i protagonisti del fine settimana in cui entreranno nel vivo, a Terni, le celebrazioni liturgiche in onore di San Valentino, vescovo e martire, patrono di Terni e dell’amore e copatrono della Diocesi Terni-Narni-Amelia. Da sempre vissuta come evento che rinsalda i legami storico-sociali e culturali della città, la festa del Santo patrono in questo febbraio 2021, sarà prevalentemente on line sui canali social e web della diocesi.

La città, l’amore e il lavoro sono i temi che saranno al centro delle manifestazioni valentiniane (dal 6 febbraio al 14 maggio) e sarà ricordato il 40esimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie di Terni, avvenuta il 19 marzo 1981, un evento storico della prima visita di un Papa in una fabbrica.

Il primo appuntamento è per sabato 6 febbraio con il convegno e le celebrazioni dei giovani e delle famiglie, in preparazione alla giornata per la Vita.

Nella mattinata sarà trasferita, in forma privata, l’urna con le reliquie di San Valentino dalla Basilica a lui dedicata in Cattedrale, dove alle ore 17.30 si terrà la celebrazione presieduta da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. Alle ore 19 si terrà l’incontro di preghiera dei giovani e le famiglie con il vescovo, Libertà e vita in preparazione alla Giornata per la Vita.

Le celebrazioni si svolgeranno con un numero limitato di presenti e nel rispetto del distanziamento e delle disposizioni anti Covid19.

Sempre sabato 6 febbraio alle ore 16 in programma in diretta streaming l'incontro La vita umana da tutelare sempre. Dati a confronto con l’introduzione di monsignor Salvatore Ferdinandi, le relazioni del dottor Alberto Virgolino, ginecologo, segretario del MpV-CAV di Terni su I dati sull’aborto volontario nel mondo e in Italia, del dottor Angelo Francesco Filardo, ginecologo, Vicepresidente dell’A.I.G.O.C. (Associazione Italiana dei Ginecologi ed Ostetrici Cattolici) sul tema, L’abortività nascosta nella contraccezione d’emergenza e ordinaria e nella fecondazione extracorporea e della dottoressa Maria Cagnoli, Presidente del MpV-CAV di Terni su La risposta vincente a favore della vita: l’accoglienza sempre.

Domenica 7 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà solennemente celebrata la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, del prefetto Emilio Dario Sensi, del questore Roberto Massucci, della presidente della Regione Donatella Tesei, dei rappresentanti delle Istituzioni civili e militari e delle parrocchie di Terni.

Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini accenderà la lampada votiva e pronunzierà l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

Alla celebrazione sono state invitate a partecipare duecento persone, secondo la capienza massima della Cattedrale.

Terminato il Pontificale, il vescovo e il sindaco accompagneranno il rientro dell’urna del santo nella Basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso:  piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del vescovo.

La celebrazione e il rientro dell’urna nella basilica di San Valentino saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sul canale Youtube e sul sito della diocesi, pagina Facebook e radio Mep Radio organizzazione

"Il passaggio dell’urna del Santo per le vie della città -spiega il vescovo- vuole essere un segno della vicinanza di Valentino alle nostre famiglie, alle nostre case e alla nostra città, bisognosa di grazia e di forza spirituale e morale. Celebriamo la festa di san Valentino in tempo di pandemia in parte mancherà la solennità usuale ed esteriore, e non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente si accompagnano alla festa per evitare assembramenti. Del resto l’elevato numero di malati e di morti non ci consente di girare la faccia dall’altra parte o di far finta di nulla. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie. Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche, causate dalla pandemia, suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza. E tuttavia la festa del santo patrono, quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità, di sincera devozione e di prolungata preghiera. Una preghiera che vuole invocare l’intercessione del Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro per i giovani, solidità dell’amore degli innamorati, benessere per tutti. La festa di San Valentino di quest'anno vuole essere un invito alla speranza, perché l'amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantena e di crisi come quello che attraversiamo".

La festa del patrono della città di Terni, San Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di San Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben settantasei anni, come maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, della cura e preoccupazione per la città. Da Terni, ancora oggi, parte il messaggio di San Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono.

San Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece. Venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da San Feliciano vescovo di Foligno nel 197. Preceduto da San Pellegrino e Sant'Antimo, fratello dei Santi Cosma e Damiano.

Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo: pare che esse siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo motivo siano stati martirizzati.

]]>
Festa di San Valentino. Presentato il programma delle Celebrazioni https://www.lavoce.it/festa-di-san-valentino-presentato-il-programma-delle-celebrazioni/ Thu, 28 Jan 2021 11:54:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=59027

TERNI- San Valentino e la sua città: il lavoro, la famiglia, l’amore è il tema delle celebrazioni diocesane in onore del patrono della città e della diocesi San Valentino, presentate questa mattina da monsignor Giuseppe Piemontese vescovo di Terni-Narni-Amelia, da don Matteo Antonelli direttore del servizio di Pastorale Giovanile diocesano e vicario episcopale per il laicato, da padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino.

"Celebriamo la festa di San Valentino in tempo di pandemia -ha detto il vescovo- in parte mancherà la solennità usuale ed esteriore, e non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente si accompagnano alla festa per evitare assembramenti.

Del resto l’elevato numero di malati e di morti non ci consente di girare la faccia dall’altra parte o di far finta di nulla. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie. Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche, causate dalla pandemia, suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza.

E tuttavia la festa del santo patrono, quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità, di sincera devozione e di prolungata preghiera.

Una preghiera che vuole invocare l’intercessione del Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel Mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro per i giovani, solidità dell’amore degli innamorati, benessere per tutti.

Quest’anno, a partire dalla festa di San Valentino intendiamo fare memoria della visita di San Giovanni Paolo II alle Acciaierie e a Terni, avvenuta quaranta anni fa, il 19 marzo 1981. Un evento ancora vivo nella mente di coloro che vi hanno partecipato e raccontato con entusiasmo alle generazioni successive.

Il papa San Giovanni Paolo II, proprio all’inizio della visita, salutando le Autorità, pronunziò parole lusinghiere verso la città, i suoi lavoratori e i cittadini tutti:

Sono particolarmente lieto di trovarmi oggi, solennità di San Giuseppe, il quale, come è noto, è Patrono della Chiesa universale e protettore dei lavoratori, in questa operosa Città di Terni, che, vegliata dalla mole antica della Cattedrale, e caratterizzata dalle enormi strutture delle acciaierie, si distingue, oltre che per le profonde tradizioni cristiane, per la sua pulsante attività industriale, sociale ed economica, ricca anche e soprattutto di numerosi e grandi santi e nota per la schietta spontaneità dei suoi abitanti, temprati nel carattere dalle consuetudini del duro lavoro e insieme distinti da sentimenti fieri, gentili e generosi

Il tema del lavoro, in riferimento alla nostra città, sarà come il filo conduttore delle riflessioni che, a partire dalla festa di San Valentino verrà trattato in occasione del 40esimo anniversario della visita del Papa fino al mese di maggio, quando festeggeremo San Giuseppe Lavoratore. Tale proposta, coordinata dall’Azione Cattolica diocesana e dal Comitato diocesano, intende avere l’apporto e il coinvolgimento del mondo del lavoro, le parti sociali e tutti i cittadini.

Infine -conclude il vescovo- giova sottolineare che la festa di San Valentino di quest'anno vuole essere un invito alla speranza, perché l'amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantena e di crisi come quello che attraversiamo".

]]>

TERNI- San Valentino e la sua città: il lavoro, la famiglia, l’amore è il tema delle celebrazioni diocesane in onore del patrono della città e della diocesi San Valentino, presentate questa mattina da monsignor Giuseppe Piemontese vescovo di Terni-Narni-Amelia, da don Matteo Antonelli direttore del servizio di Pastorale Giovanile diocesano e vicario episcopale per il laicato, da padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino.

"Celebriamo la festa di San Valentino in tempo di pandemia -ha detto il vescovo- in parte mancherà la solennità usuale ed esteriore, e non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente si accompagnano alla festa per evitare assembramenti.

Del resto l’elevato numero di malati e di morti non ci consente di girare la faccia dall’altra parte o di far finta di nulla. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie. Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche, causate dalla pandemia, suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza.

E tuttavia la festa del santo patrono, quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità, di sincera devozione e di prolungata preghiera.

Una preghiera che vuole invocare l’intercessione del Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel Mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro per i giovani, solidità dell’amore degli innamorati, benessere per tutti.

Quest’anno, a partire dalla festa di San Valentino intendiamo fare memoria della visita di San Giovanni Paolo II alle Acciaierie e a Terni, avvenuta quaranta anni fa, il 19 marzo 1981. Un evento ancora vivo nella mente di coloro che vi hanno partecipato e raccontato con entusiasmo alle generazioni successive.

Il papa San Giovanni Paolo II, proprio all’inizio della visita, salutando le Autorità, pronunziò parole lusinghiere verso la città, i suoi lavoratori e i cittadini tutti:

Sono particolarmente lieto di trovarmi oggi, solennità di San Giuseppe, il quale, come è noto, è Patrono della Chiesa universale e protettore dei lavoratori, in questa operosa Città di Terni, che, vegliata dalla mole antica della Cattedrale, e caratterizzata dalle enormi strutture delle acciaierie, si distingue, oltre che per le profonde tradizioni cristiane, per la sua pulsante attività industriale, sociale ed economica, ricca anche e soprattutto di numerosi e grandi santi e nota per la schietta spontaneità dei suoi abitanti, temprati nel carattere dalle consuetudini del duro lavoro e insieme distinti da sentimenti fieri, gentili e generosi

Il tema del lavoro, in riferimento alla nostra città, sarà come il filo conduttore delle riflessioni che, a partire dalla festa di San Valentino verrà trattato in occasione del 40esimo anniversario della visita del Papa fino al mese di maggio, quando festeggeremo San Giuseppe Lavoratore. Tale proposta, coordinata dall’Azione Cattolica diocesana e dal Comitato diocesano, intende avere l’apporto e il coinvolgimento del mondo del lavoro, le parti sociali e tutti i cittadini.

Infine -conclude il vescovo- giova sottolineare che la festa di San Valentino di quest'anno vuole essere un invito alla speranza, perché l'amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantena e di crisi come quello che attraversiamo".

]]>
San Valentino. Tanti eventi artistici, gastronomici e religiosi https://www.lavoce.it/san-valentino-eventi/ Sun, 09 Feb 2020 16:42:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=56264 san valentino

Terni

Gli eventi valentiniani

“Per amore, dalle relazioni ferite alle relazioni risanate” è il tema proposto dalla diocesi e dal Comitato per i festeggiamenti in onore di san Valentino, in occasione della festa del patrono di Terni e dell’amore, e copatrono della diocesi.

“Fare memoria della testimonianza del martirio e della specificità del carisma dei nostri patroni scrive il vescovo mons. Piemontese - è la via della comunicazione del Vangelo ai nostri giorni. Gli eventi celebrativi che proponiamo vogliono coinvolgere sempre di più la città e sottolineare gli aspetti legati alla spiritualità di san Valentino e all’attualità di oggi.

San Valentino ha dato una testimonianza suprema di amore attraverso il martirio, attraverso tutta la sua lunga esistenza a testimonianza di amore per Dio, per gli uomini e in modo particolare nei confronti dei giovani, degli innamorati, della famiglia noi. 

Vogliamo conservare ed evidenziare questi aspetti particolari mettendo al centro dei festeggiamenti di quest’anno la famiglia nelle relazioni interne, che spesso sono relazioni ferite e che è difficile ricomporre. Non vogliamo soltanto prendere atto di una situazione di difficoltà, di crisi, di disagio, ma vogliamo anche offrire una proposta su come queste relazioni ferite si possono risanare”.

Domenica 9 febbraio, festa diocesana di san Valentino, alle ore 10 in cattedrale il solenne pontificale. Terminato il quale, alle ore 11.30 la processione per riaccompagnare nella preghiera l’urna per le vie della città, fino alla ‘sua’ basilica.

Venerdì 14 febbraio, memoria di san Valentino, alle ore 11 in basilica la concelebrazione presieduta dal vescovo Piemontese, e a seguire benedizione della vetrata n. 6 realizzata dagli studenti del liceo artistico.

Domenica 16 febbraio alle ore 11 nella basilica di San Valentino, festa della Promessa dei fidanzati.

Infine, dopo il grande successo dello scorso anno, la seconda edizione del concorso per giovani “Fatti sentire!”. Si dovrà realizzare un prodotto artistico inedito (scrittura, musica, fotografia o video) sul tema “Ama e dona la vita”. Per informazioni: www.pastoralegiovanileterni.it/fattisentire2020.

Museo diocesano

“San Valentino? Noi andiamo al museo”, è l’iniziativa promossa dall’Associazione Tempus Vitae, dal Museo diocesano e capitolare di Terni in collaborazione con il Cesvol, per il weekend degli innamorati. Tre giornate in cui sarà possibile visitare gli oltre 400 mq di esposizione di opere provenienti dal Capitolo e dalla Diocesi di Terni Narni e Amelia all’interno dell’antico palazzo del Seminario del 1653.

Il 14 febbraio e il 16 febbraio il museo sarà aperto dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, con possibilità di visite guidate su prenotazione.

Sabato 15 febbraio l’apertura sarà invece serale, a partire dalle ore 20. Alle ore 21 ci sarà l’iniziativa, su prenotazione, Dolce San Valentino con visita guidata del museo e a seguire degustazione di dolci e vini in collaborazione con Pane e Vino wine store, letortedidany e Forno Liurni.

 

Orvieto

“La luna nel pozzo” al Pozzo di San Patrizio

Il 14 febbraio, dalle 22.30 alle 24, ad Orvieto (Tr), Pozzo di San Patrizio “La luna nel pozzo” L’amore non è un’illusione ma un sogno che si realizza, il bacio più profondo del Mondo... Una notte romantica al pozzo di San Patrizio ad Orvieto con l’apertura straordinaria notturna dalle 22.30 alle 00.00.

Evento esclusivo riservato a 72 coppie che include una visita guidata tematica, con performance teatrale, concerto di archi a cura della Scuola comunale di musica “Adriano Casasole” , degustazione di vino in collaborazione con il Consorzio Orvieto Doc. Photo contest su Instagram con fotografo professionista a disposizione per le coppie. Durata visita: 1h e 30 min.

Costo: 25 euro a coppia. Luogo di incontro: biglietteria del Pozzo di San Patrizio in piazza Cahen. Prenotazione obbligatoria: tel. 0763 343768 mail orvieto@sistemamuseo.it 

 

Spello

“L’amore vince su tutto” alla Villa dei mosaici

Il 14, 15 e 16 febbraio, a Spello (Pg), Villa dei Mosaici “San Valentino alla Villa dei mosaici di Spello” Omnia Vincit Amor”, ore 12 e ore 16, L’Amore vince su tutto, Virgilio. Una sorprendente immersione 3D nella villa di duemila anni fa.

1 Biglietto x 2, costo: 10 euro. Prenotazione obbligatoria info@villadeimosaicidispello.it www.villadeimosaicidispello.it. Scatta la piu’ intrigante foto e condividi con #bacioinvilla #vms A cura di: Sistema Museo, Comune di Spello.

 

Perugia

7 Tipi d’Amore: mostra fotografica nella Galleria Fiaf

È stata inaugurata il 2 febbraio nella Galleria Fiaf di Perugia presso il Museo civico di Palazzo della Penna la mostra “27 tipi d’amore”, con fotografie di Luigi Loretoni, Mauro Nori, Roberto Pileri, Stefano Rossini. La mostra è visitabile fino al 16 febbraio, da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì. Ingresso libero.

San Sisto. Serata di San Valentino dedicata alle coppie sposate

L’oratorio “Sentinelle del mattino” di San Sisto, nel giorno di San Valentino (14 febbraio), organizza una festa per rimettere il “Sì” del matrimonio al centro della vita di coppia. Dalle 19 celebrazione eucaristica con speciale rinnovo delle promesse matrimoniali, a seguire cena nuziale, musica dal vivo e giochi. La festa è aperta a tutte le coppie sposate di ogni età, e si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 50esimo della Parrocchia.

]]>
san valentino

Terni

Gli eventi valentiniani

“Per amore, dalle relazioni ferite alle relazioni risanate” è il tema proposto dalla diocesi e dal Comitato per i festeggiamenti in onore di san Valentino, in occasione della festa del patrono di Terni e dell’amore, e copatrono della diocesi.

“Fare memoria della testimonianza del martirio e della specificità del carisma dei nostri patroni scrive il vescovo mons. Piemontese - è la via della comunicazione del Vangelo ai nostri giorni. Gli eventi celebrativi che proponiamo vogliono coinvolgere sempre di più la città e sottolineare gli aspetti legati alla spiritualità di san Valentino e all’attualità di oggi.

San Valentino ha dato una testimonianza suprema di amore attraverso il martirio, attraverso tutta la sua lunga esistenza a testimonianza di amore per Dio, per gli uomini e in modo particolare nei confronti dei giovani, degli innamorati, della famiglia noi. 

Vogliamo conservare ed evidenziare questi aspetti particolari mettendo al centro dei festeggiamenti di quest’anno la famiglia nelle relazioni interne, che spesso sono relazioni ferite e che è difficile ricomporre. Non vogliamo soltanto prendere atto di una situazione di difficoltà, di crisi, di disagio, ma vogliamo anche offrire una proposta su come queste relazioni ferite si possono risanare”.

Domenica 9 febbraio, festa diocesana di san Valentino, alle ore 10 in cattedrale il solenne pontificale. Terminato il quale, alle ore 11.30 la processione per riaccompagnare nella preghiera l’urna per le vie della città, fino alla ‘sua’ basilica.

Venerdì 14 febbraio, memoria di san Valentino, alle ore 11 in basilica la concelebrazione presieduta dal vescovo Piemontese, e a seguire benedizione della vetrata n. 6 realizzata dagli studenti del liceo artistico.

Domenica 16 febbraio alle ore 11 nella basilica di San Valentino, festa della Promessa dei fidanzati.

Infine, dopo il grande successo dello scorso anno, la seconda edizione del concorso per giovani “Fatti sentire!”. Si dovrà realizzare un prodotto artistico inedito (scrittura, musica, fotografia o video) sul tema “Ama e dona la vita”. Per informazioni: www.pastoralegiovanileterni.it/fattisentire2020.

Museo diocesano

“San Valentino? Noi andiamo al museo”, è l’iniziativa promossa dall’Associazione Tempus Vitae, dal Museo diocesano e capitolare di Terni in collaborazione con il Cesvol, per il weekend degli innamorati. Tre giornate in cui sarà possibile visitare gli oltre 400 mq di esposizione di opere provenienti dal Capitolo e dalla Diocesi di Terni Narni e Amelia all’interno dell’antico palazzo del Seminario del 1653.

Il 14 febbraio e il 16 febbraio il museo sarà aperto dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, con possibilità di visite guidate su prenotazione.

Sabato 15 febbraio l’apertura sarà invece serale, a partire dalle ore 20. Alle ore 21 ci sarà l’iniziativa, su prenotazione, Dolce San Valentino con visita guidata del museo e a seguire degustazione di dolci e vini in collaborazione con Pane e Vino wine store, letortedidany e Forno Liurni.

 

Orvieto

“La luna nel pozzo” al Pozzo di San Patrizio

Il 14 febbraio, dalle 22.30 alle 24, ad Orvieto (Tr), Pozzo di San Patrizio “La luna nel pozzo” L’amore non è un’illusione ma un sogno che si realizza, il bacio più profondo del Mondo... Una notte romantica al pozzo di San Patrizio ad Orvieto con l’apertura straordinaria notturna dalle 22.30 alle 00.00.

Evento esclusivo riservato a 72 coppie che include una visita guidata tematica, con performance teatrale, concerto di archi a cura della Scuola comunale di musica “Adriano Casasole” , degustazione di vino in collaborazione con il Consorzio Orvieto Doc. Photo contest su Instagram con fotografo professionista a disposizione per le coppie. Durata visita: 1h e 30 min.

Costo: 25 euro a coppia. Luogo di incontro: biglietteria del Pozzo di San Patrizio in piazza Cahen. Prenotazione obbligatoria: tel. 0763 343768 mail orvieto@sistemamuseo.it 

 

Spello

“L’amore vince su tutto” alla Villa dei mosaici

Il 14, 15 e 16 febbraio, a Spello (Pg), Villa dei Mosaici “San Valentino alla Villa dei mosaici di Spello” Omnia Vincit Amor”, ore 12 e ore 16, L’Amore vince su tutto, Virgilio. Una sorprendente immersione 3D nella villa di duemila anni fa.

1 Biglietto x 2, costo: 10 euro. Prenotazione obbligatoria info@villadeimosaicidispello.it www.villadeimosaicidispello.it. Scatta la piu’ intrigante foto e condividi con #bacioinvilla #vms A cura di: Sistema Museo, Comune di Spello.

 

Perugia

7 Tipi d’Amore: mostra fotografica nella Galleria Fiaf

È stata inaugurata il 2 febbraio nella Galleria Fiaf di Perugia presso il Museo civico di Palazzo della Penna la mostra “27 tipi d’amore”, con fotografie di Luigi Loretoni, Mauro Nori, Roberto Pileri, Stefano Rossini. La mostra è visitabile fino al 16 febbraio, da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì. Ingresso libero.

San Sisto. Serata di San Valentino dedicata alle coppie sposate

L’oratorio “Sentinelle del mattino” di San Sisto, nel giorno di San Valentino (14 febbraio), organizza una festa per rimettere il “Sì” del matrimonio al centro della vita di coppia. Dalle 19 celebrazione eucaristica con speciale rinnovo delle promesse matrimoniali, a seguire cena nuziale, musica dal vivo e giochi. La festa è aperta a tutte le coppie sposate di ogni età, e si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 50esimo della Parrocchia.

]]>
Canto d’amore https://www.lavoce.it/canto-damore/ Fri, 10 Feb 2006 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=4970 Trent’anni fa era considerato un comico irriverente e persino ‘scandaloso’. Oggi è il più grande cantore dell’amore e uno straordinario interprete della visione cristiana della vita, oltre che l’attore italiano più popolare e amato al mondo.

A Terni, in occasione della festa di San Valentino, queste due anime di Roberto Benigni troveranno la sintesi più sublime in una serata che si prepara ad entrare nella storia dello spettacolo, oltre che degli eventi valentiniani: ‘L’amore farà vivere’ – evento clou delle manifestazioni 2006 – che andrà in scena il 13 febbraio al teatro Verdi di Terni.

Uno spettacolo inedito ed esclusivo, organizzato da Comune e diocesi, nel corso del quale il premio Oscar si cimenterà per la prima volta con il più antico ‘romanzo’ d’amore, il Cantico dei Cantici, accompagnato dal pianista Giuseppe Andaloro e dal Duo Pepicelli. Nel Cantico di Salomone, l’unico della Bibbia dedicato ad un amore terreno, che racconta con ardita sensualità la storia di due sposi, il comico di Vergaio ritroverà tanto la passione ‘infernale’ di Paolo e Francesca (è stato il loro canto nella Divina Commedia a dare inizio alle personalissime Lecturae Dantis del ‘Piccolo diavolo’) quanto il misticismo dell’ultimo del Paradiso con cui – proprio da Terni – tre anni fa incantò l’Italia intera.

Non poteva esserci una scelta migliore, allora, per coronare al meglio un’edizione degli Eventi valentiniani destinata a restare nella storia per la portata nazionale che hanno assunto quest’anno le manifestazioni, grazie alla collaborazione con la Cei: il Cantico dei Cantici è infatti il più bel libro d’amore prodotto dalla cultura ebraica e recepito da quella cristiana. E pochi altri artisti, come Roberto Benigni, sono stati capaci di esprimere nelle loro opere l’amore per la vita e una dimensione religiosa dell’esistenza, come quella che emerge da film come La vita è bella e La tigre e la neve.

D’altra parte, anche sull’amore coniugale, sicuramente il Roberto nazionale di cose da dire ne ha molte, visto che nella sua personale esperienza umana è stato così potente da aver segnato un’intera carriera artistica: Nicoletta Braschi, infatti, è sua moglie dal 1991 e compagna di vita da oltre vent’anni, ma anche socia d’affari e protagonista di tutti i suoi film.

Di grande suggestione anche il programma musicale dello spettacolo, che spazierà da Ravel a Prokofiev, da Messiaen a Kapustin, da Keith Jarret a Nicola Piovani fino alla Sonata per violoncello e pianoforte in la maggiore op. 69 di Ludwig van Beethoven.

I biglietti si possono acquistare al New Sinfony in galleria del Corso. Il costo è di 33 euro per la platea e di 22 euro per la galleria, compresi i diritti di prevendita. L’incasso sarà interamente devoluto ad un progetto di coooperazione e sviluppo con popolazioni dell’Africa. Senza dubbio non poteva esserci modo migliore per celebrare la festa di un uomo che diede la vita per amore, e che oggi è patrono della città e di tutti gli innamorati del mo

]]>