san Rufino Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/san-rufino/ Settimanale di informazione regionale Fri, 21 Jul 2023 14:49:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg san Rufino Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/san-rufino/ 32 32 Nella Cattedrale di San Rufino un altare dedicato al Beato Carlo Acutis https://www.lavoce.it/nella-cattedrale-di-san-rufino-un-altare-dedicato-al-beato-carlo-acutis/ Mon, 17 Oct 2022 14:47:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68991 carlo acutis altare s.rufino

"È bello che anche nella Chiesa madre ci sia uno spazio dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane milanese, assisano d’adozione, il cui corpo giace nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione di Assisi e il cuore qui nella Cattedrale". Lo ha detto don Cesare Provenzi, parroco e priore di San Rufino in occasione della dedicazione di un nuovo altare, nella navata sinistra della Cattedrale, dedicato al Beato con l’incoronazione del suo cuore che resterà lì per sempre. Alla cerimonia svoltasi domenica mattina 16 ottobre alla fine della messa presieduta da don Cesare e concelebrata da monsignor Anthony Figueiredo, vicario parrocchiale, sono stati tanti i fedeli presenti che hanno venerato la reliquia, ricordando le parole e la vita del Beato Carlo Acutis caratterizzata da una profonda fede. Il priore ha voluto ringraziare i benefattori che hanno permesso la realizzazione dell’altare tra cui la Conferenza episcopale statunitense.]]>
carlo acutis altare s.rufino

"È bello che anche nella Chiesa madre ci sia uno spazio dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane milanese, assisano d’adozione, il cui corpo giace nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione di Assisi e il cuore qui nella Cattedrale". Lo ha detto don Cesare Provenzi, parroco e priore di San Rufino in occasione della dedicazione di un nuovo altare, nella navata sinistra della Cattedrale, dedicato al Beato con l’incoronazione del suo cuore che resterà lì per sempre. Alla cerimonia svoltasi domenica mattina 16 ottobre alla fine della messa presieduta da don Cesare e concelebrata da monsignor Anthony Figueiredo, vicario parrocchiale, sono stati tanti i fedeli presenti che hanno venerato la reliquia, ricordando le parole e la vita del Beato Carlo Acutis caratterizzata da una profonda fede. Il priore ha voluto ringraziare i benefattori che hanno permesso la realizzazione dell’altare tra cui la Conferenza episcopale statunitense.]]>
Ad Assisi la solennità di santa Chiara e san Rufino https://www.lavoce.it/assisi-solennita-santa-chiara-san-rufino/ Thu, 04 Aug 2022 15:05:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67891

Tutto pronto per le due solennità di Santa Chiara e San Rufino che cadono rispettivamente l’11 e il 12 agosto. “Santa Chiara luce da Luce: memoria e profezia per la Chiesa di oggi” è la citazione riportata nel programma completo che prevede, per quanto riguarda la solennità della Santa, la novena e i vespri presieduti dai Frati minori e i Il canto delle sorelle Clarisse, tutti i giorni fino al 9 agosto alle ore 18 nell’omonima Basilica.

Programma per santa Chiara

Mercoledì 10 agosto sono previsti alle ore 17.30 i primi vespri e a seguire la messa della solennità. Alle ore 21 nel santuario di San Damiano la veglia di preghiera nel transito di Santa Chiara sarà presieduta da padre Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori. Nel giorno della solennità, 11 agosto, nella basilica di Santa Chiara, sono previste diverse celebrazioni a partire dalle ore 7.15 con la messa conventuale officiata da padre Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola. Seguirà la messa alle ore 9. Alle ore 11 la concelebrazione solenne sarà presieduta da monsignor Vittorio Francesco Viola, arcivescovo segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e animata dal Coro dei “Cantori di Assisi”. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, i secondi vespri e la messa del transito di Santa Chiara saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna

Programma per san Rufino

Per la solennità di San Rufino, patrono di Assisi e della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, le celebrazioni in cattedrale inizieranno giovedì 11 agosto alle ore 21 con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città. Venerdì 12 agosto sono previste la messa alle ore 8 e il pontificale delle ore 11. Nel pomeriggio la messa verrà celebrata alle ore 18, mentre alle ore 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del Santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino.

Dirette delle celebrazioni su Maria Vision

Le celebrazioni di mercoledì 10 agosto alle ore 17,30, giovedì 11 agosto alle ore 11 e venerdì 12 agosto alle ore 11 agosto saranno trasmesse in diretta dall’emittente Maria Vision (in streaming all’indirizzo https://www.mariavision.it/maria-vision-italia e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo).]]>

Tutto pronto per le due solennità di Santa Chiara e San Rufino che cadono rispettivamente l’11 e il 12 agosto. “Santa Chiara luce da Luce: memoria e profezia per la Chiesa di oggi” è la citazione riportata nel programma completo che prevede, per quanto riguarda la solennità della Santa, la novena e i vespri presieduti dai Frati minori e i Il canto delle sorelle Clarisse, tutti i giorni fino al 9 agosto alle ore 18 nell’omonima Basilica.

Programma per santa Chiara

Mercoledì 10 agosto sono previsti alle ore 17.30 i primi vespri e a seguire la messa della solennità. Alle ore 21 nel santuario di San Damiano la veglia di preghiera nel transito di Santa Chiara sarà presieduta da padre Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori. Nel giorno della solennità, 11 agosto, nella basilica di Santa Chiara, sono previste diverse celebrazioni a partire dalle ore 7.15 con la messa conventuale officiata da padre Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola. Seguirà la messa alle ore 9. Alle ore 11 la concelebrazione solenne sarà presieduta da monsignor Vittorio Francesco Viola, arcivescovo segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e animata dal Coro dei “Cantori di Assisi”. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, i secondi vespri e la messa del transito di Santa Chiara saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna

Programma per san Rufino

Per la solennità di San Rufino, patrono di Assisi e della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, le celebrazioni in cattedrale inizieranno giovedì 11 agosto alle ore 21 con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città. Venerdì 12 agosto sono previste la messa alle ore 8 e il pontificale delle ore 11. Nel pomeriggio la messa verrà celebrata alle ore 18, mentre alle ore 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del Santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino.

Dirette delle celebrazioni su Maria Vision

Le celebrazioni di mercoledì 10 agosto alle ore 17,30, giovedì 11 agosto alle ore 11 e venerdì 12 agosto alle ore 11 agosto saranno trasmesse in diretta dall’emittente Maria Vision (in streaming all’indirizzo https://www.mariavision.it/maria-vision-italia e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo).]]>
La diocesi in Assemblea https://www.lavoce.it/la-diocesi-in-assemblea/ Wed, 09 Sep 2015 11:00:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=43098 Assemblea diocesana (foto di archivio)
Assemblea diocesana (foto di archivio)

Si svolge in questi giorni l’Assemblea diocesana di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. È un momento importante di verifica e di approfondimenti per la Chiesa assisana, che ha, fra gli altri, l’obiettivo di prendere maggior consapevolezza pastorale.

In questi ultimi anni, con la presenza di Papa Francesco, la Chiesa universale sta respirando il vento di una nuova giovinezza. È un soffio forte dello Spirito, che invita a una rinnovata conversione pastorale, che porta a passare da una Chiesa centrata su se stessa a una Chiesa al servizio del Dio.

La Chiesa “oasi di misericordia” nella “casa comune del mondo” è il tema di questa Assemblea diocesana, che ha luogo presso la Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli nei pomeriggi (ore 16.30) di giovedì 10 e venerdì 11 settembre.

Nella giornata di apertura l’intervento di mons. Vittorio Viola, vescovo di Tortona, sulla bolla di indizione del Giubileo, Misericordiae vultus. Interventi in aula con la conclusione e la celebrazione dei vespri nella basilica di Santa Maria degli Angeli.

Venerdì 11, sempre con inizio alle ore 16.30, sono previsti due interventi in aula moderati da Stefania Proietti. Intervengono don Adriano Sella, coordinatore nazionale di “Nuovi stili di vita”, e padre Giulio Albanese, membro del Comitato Cei per gli interventi caritativi a favore del Terzo mondo. Anche nella seconda giornata agli interventi in aula seguono le conclusioni del vescovo mons. Domenico Sorrentino e la celebrazione dei vespri.

L’Assemblea è un appuntamento aperto a tutti ed è rivolto in particolare a sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, a coloro che hanno ricevuto un ministero, coloro che fanno parte dei Consigli pastorali e che hanno messo a disposizione della comunità i loro carismi, diventati servizi preziosi per l’edificazione della Chiesa.

Il Vescovo invita a una nuova primavera dello Spirito, radicata sui santi predecessori e scaturita da pastori coraggiosi e instancabili, lanciando un grido di speranza: “È giunto il tempo di correre! È l’ora di grande rinnovamento. È il tempo di passare da una Chiesa gioiosa e missionaria, che ha vissuto il Sinodo, alla sinodalità, ossia, alla necessità di un cammino unico”. Domenica 20 settembre alle 16.30, presso la cattedrale di San Rufino in Assisi, verrà consegnato il piano pastorale.

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Sorrentino alla diocesi: per quest’anno unico impegno: evangelizzazione! https://www.lavoce.it/sorrentino-alla-diocesi-per-questanno-unico-impegno-evangelizzazione/ Thu, 13 Aug 2015 12:39:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=42482 La lunetta sopra il portale della cattedrale di San Rufino rappresenta l’iconografia più antica del santo
La lunetta sopra il portale della cattedrale di San Rufino rappresenta l’iconografia più antica del santo

Anche quest’anno la solennità di San Rufino, celebrata mercoledì 12 agosto nella cattedrale di Assisi, è stata incentrata sul Sinodo diocesano ed ha visto la partecipazione delle autorità civili e religiose della diocesi. Nella celebrazione il vescovo mons. Domenico Sorrentino ha posto l’accento di gratitudine e lode in solenne ringraziamento per il Sinodo diocesano, indetto tre anni fa e conclusosi nella sua fase celebrativa.

“Il Sinodo non è finito – ha detto – resta la conclusione, l’aspetto affidato al mio ministero. Sono stati tre anni intensi di cui un anno di sensibilizzazione e preghiera ed un anno di consultazione, di sessioni plenarie precedute dal lavoro delle varie commissioni”.

“Per quest’anno – ha detto Sorrentino – solo le linee operative del Papa, a partire dalla sua ultima enciclica, Laudato sii, che riveste un’importanza fondamentale per noi assisani, e il Giubileo della misericordia. Unica linea da seguire è l’evangelizzazione per un grande scatto nella nostra chiesa diocesana di novità e di vitalità”.

L’omelia si è conclusa con l’esortazione del presule alla disponibilità di tutti e in specie dei preti per questo scatto, per questa novità di vita e un invito alla preghiera, perché ora “toccherà al pastore della diocesi, dopo gli elaborati e le proposizioni suggerite dalle commissioni sinodali, fare discernimento per redigere i decreti sinodali che saranno enunciati a dicembre”. A conclusione della santa messa, affinché tutti siano a conoscenza del lavoro e delle conclusioni emerse nelle sessioni sinodali è stato distribuito a tutti un opuscolo con la sintesi dei lavori sinodali.

Ricordando San Rufino, il vescovo ha affermato che è un “Santo che sta alle origini di questa comunità; Rufino ha gettato qui il seme del Vangelo. Il suo sangue unito a quello di Cristo ha portato grande frutto e da quel sangue sono germogliati santi come san Francesco e santa Chiara”.

Durante la cerimonia sono stati portati sull’altare due cesti, uno contenente i ceri e l’altro una casula bianca offerti dal sindaco di Assisi.

Al termine della celebrazione il vescovo Sorrentino si è recato sulla tomba di mons. Sergio Goretti, già vescovo della diocesi per benedire una stele di Fiorenzo Bacci, per ricordare l’opera e l’episcopato del suo predecessore. La stele nella parte alta raffigura monsignor Goretti che va incontro a Gesù e tra i due si trova raffigurato un ramoscello d’ulivo con la scritta “Pax et bonum”. Nella parte inferiore sono collocati altri elementi che identificano la sua identità e il suo impegno di guida e pastore.

 

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Santa Chiara: un esempio di vita ancora attuale https://www.lavoce.it/santa-chiara-un-esempio-di-vita-ancora-attuale/ Thu, 13 Aug 2015 12:18:35 +0000 https://www.lavoce.it/?p=42473 Santa Chiara in preghiera con le sue suore, affresco, chiesa di San Damiano, Assisi
Santa Chiara in preghiera con le sue suore, affresco, chiesa di San Damiano, Assisi

Martedì 11 agosto in occasione della solennità di santa Chiara si è tenuta, presso la basilica dedicata alla Santa di Assisi, la concelebrazione solenne presieduta dal cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

La cerimonia animata dal coro dei “Cantori di Assisi” ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari.

Il cardinale Robert Sarah durante l’omelia, dopo aver ringraziato innalzando un canto di lode al Signore per esprimere la sua gioia nell’essere presente alla celebrazione dedicata alla Santa, ha posto l’attenzione sulla Parola di Dio e sull’Eucaristia affermando che “non possiamo farne a meno per vivere in pienezza la nostra esistenza. Nella vita di Santa Chiara – ha aggiunto – hanno avuto un ruolo fondamentale; sono stati i suoi due grandi pilastri. Santa Chiara ha cercato di vivere il Vangelo sull’esempio del Poverello di Assisi, lei desiderava rendere la sua vita conforme all’ideale evangelico proposto da Gesù; voleva vivere per Gesù, in Gesù e come Gesù stesso ha vissuto.

Partendo dalla Parola di Dio e da un rapporto intenso con Gesù Eucaristia santa Chiara ha modellato tutta la sua vita desiderando di essere la sposa di Cristo a cui era legata intimamente. La povertà per santa Chiara e san Francesco è stata la strada maestra per poter vivere pienamente il Vangelo imitando Cristo che è stato povero dalla nascita fino alla morte – ha poi suggerito il cardinale  – siamo tutti chiamati a seguire Gesù povero, umile, spogliato di ogni privilegio”.

Infine il cardinale Sarah ha ricordato, affidandoli a Dio, tutti i cristiani perseguitati e ha rivolto a tutti i fedeli l’augurio di far crescere come in santa Chiara l’amicizia con Gesù tramite la preghiera e l’adorazione. Durante la cerimonia sono stati portati sull’altare due cesti, uno contenente i ceri e l’altro i libri delle lodi e dei vespri offerti dalle suore clarisse.

 

 

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Diocesi di Assisi. Il Vescovo consegna ufficialmente l’“Instrumentum laboris” per il Sinodo diocesano https://www.lavoce.it/diocesi-di-assisi-il-vescovo-consegna-ufficialmente-linstrumentum-laboris-per-il-sinodo-diocesano/ Tue, 23 Sep 2014 16:49:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=28113 La cattedrale di San Rufino
La cattedrale di San Rufino

Domenica scorsa, in cattedrale, mons. Domenico Sorrentino ha consegnato l’Instrumentum laboris del Sinodo, ormai definitivo, dopo la grande consultazione condotta in tutte le parrocchie nell’anno passato.

Si delinea dunque il percorso del Sinodo diocesano, basato su tre fondamenti evangelici: la Parola di Dio al centro di un annuncio gioioso quanto coraggioso in un tempo di crisi di valori, oltre che di fede; la comunità ecclesiale, sempre più chiamata a esprimere il senso di famiglia cementata da Cristo, in costante crescita nella comunione e nel servizio vicendevole; la carità, dato che l’amore rappresenta l’elemento primo che ci fa riconoscere cristiani ed è il solo criterio sul quale, alla fine del tempo, saremo giudicati.

Le linee programmatiche del cammino pastorale, consegnate nel corso delle celebrazione a San Rufino, chiamano ciascuno all’impegno responsabile e gioioso nella vigna del Signore.

Lo stesso brano evangelico domenicale (Mt 20,1-16) – incentrato sull’azione del vignaiolo che chiama, a diversi orari, operai sulla sua terra – evidenzia come la preoccupazione del Padrone non sia tanto quella che la vigna venga ben lavorata, ma che nessuno resti senza lavoro. Lo si comprende anche dalla singolare maniera di retribuire: a ciascuno viene consegnato un soldo. La giustizia umana si sforza infatti di dare a tutti secondo il merito, mentre la giustizia divina offre a ciascuno il meglio per la persona stessa.

Tutto è grazia. Per gli ultimi come per i primi che rispondono alla chiamata al servizio della Chiesa – ciascuno nella sua personale vocazione – la ricompensa è rappresentata dalla totalità, dalla pienezza. La differenza non sta dunque nell’aver ricevuto il battesimo all’alba della vita o nell’essersi convertiti al tramonto della stessa, ma ciò che davvero conta è la risposta che ciascuno decide di dare al padrone della vigna, all’amore incarnato in Cristo e nei fratelli.

Mons. Sorrentino ha augurato a tutti di lasciarsi, come san Paolo, riempire di entusiasmo apostolico, per poter annunciare in modo gioioso l’incontro col Cristo con vigore, nella fedeltà e perseveranza.

Nel corso dell’omelia il Vescovo ha pure sottolineato come risulti provvidenziale che l’inizio del Sinodo diocesano coincida con il Sinodo dei vescovi sul tema della famiglia, per cui almeno una rappresentanza qualificata risponderà all’appello del Papa recandosi a Roma il prossimo 4 ottobre, subito dopo la celebrazione mattutina per san Francesco.

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È in corso ad Assisi l’Assemblea diocesana https://www.lavoce.it/e-in-corso-ad-assisi-lassemblea-diocesana/ Thu, 04 Sep 2014 12:29:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27812 Un momento della celebrazione durante la festa del patrono san Rufino
Un momento della celebrazione durante la festa del patrono san Rufino

“Chiesa gioiosa e missionaria” è il tema dell’Assemblea diocesana (4-5 settembre, Domus Pacis di S. Maria degli Angeli). “Avvenimento particolare in quanto cade proprio all’inizio dell’anno sinodale inaugurato dal vescovo Sorrentino lo scorso 12 agosto, festa del patrono san Rufino”: così ha dichiarato il vicario mons. Maurizio Saba, rimarcando finalità e prospettive dell’Assemblea: “Offrire valido contributo all’Instrumentum laboris che il 21 settembre prossimo verrà consegnato ai sinodali – sacerdoti, religiosi, religiose, laici – quale oggetto di riflessione per formulazioni propositive destinate, sulla base della Parola, al continuo rinnovamento della realtà diocesana. In occasione della festa di san Rufino del prossimo anno 2015 il Vescovo, dopo approvazione del materiale elaborato, presenterà gli Atti sinodali”.

Il percorso segue uno sviluppo rigoroso, tanto più se si considera che il decreto di convocazione del Sinodo risale al 12 agosto 2012. Ma può una Chiesa definirsi gioiosa o aspirare al corrispettivo sentimento nel frangente storico attuale? Come va interpretata e perseguita l’azione missionaria sullo sfondo del Concilio Vaticano II?

Una risposta a tali interrogativi è rintracciabile nell’omelia pronunciata dal vescovo Sorrentino durante la celebrazione del 12 agosto scorso presso la cattedrale di San Rufino: “Nasce in questo orizzonte di corresponsabilità il Sinodo che ho indetto due anni fa, dopo una capillare visita pastorale che mi ha permesso di cogliere esigenze e attese della diocesi… Le ricchezze spirituali e le potenzialità della nostra diocesi sono grandi”.

E tuttavia, le parole hanno cadenzato una serie di preoccupazioni relative al contesto generale e all’ambito diocesano: per la crisi di cultura e di valori; per il relativismo che insinua dubbi nella fede; per il disfacimento della famiglia e la disgregazione della società; per le difficoltà di carattere economico; per un’accoglienza che si fa sempre più stentata. Lo sguardo rivolto all’orizzonte internazionale ha evidenziato ingiustizie e disuguaglianze, conflitti sanguinosi, persecuzioni subìte da migliaia di cristiani.

La conclusione è affidata alla nuova evangelizzazione: “La Chiesa deve farsi prossima a tutti, raggiungendo le periferie dell’esistenza. Deve annunciare Cristo… Dobbiamo farci apostoli della Parola e della carità… È ora di uscire dai nostri schemi protetti e sperimentare cammini nuovi. Ci è chiesto uno slancio sacerdotale. Una forte presa di coscienza laicale. Una maggiore convergenza di associazioni e movimenti”.

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Diocesi Assisi: il Sinodo ora entra nel vivo https://www.lavoce.it/diocesi-assisi-il-sinodo-ora-entra-nel-vivo/ Thu, 07 Aug 2014 12:26:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27462 La cattedrale di San Rufino
La cattedrale di San Rufino

Il mese di agosto è stato sempre contraddistinto in terra francescana da alcuni eventi religiosi: il Perdono della Porziuncola (1-2 agosto) dedicato questa volta alla Terra Santa come auspicio per la fine della guerra; la solennità di sorella Chiara (11 agosto) in occasione della quale le Clarisse del protomonastero di Assisi invitano a “stupirsi” davanti al cammino profetico della loro madre; la festa del patrono san Rufino (12 agosto) che assume particolare significato quale ricorrenza deputata all’inaugurazione del Sinodo diocesano a distanza di un biennio dalla sua indizione.

Il 24 novembre dello scorso anno il vescovo Sorrentino provvide alla diffusione di un primo “strumento di lavoro” composto da schede tematiche atte a sollecitare una riflessione sulle risultanze della Visita pastorale.

In tale sussidio, dove echeggia la nostalgia per la “Tenda del Risorto”, così è dato leggere: “Non ci serve un Sinodo che aggiunga sterili riunioni a quelle che troppo spesso già ci ingolfano, per approdare poi ad un documento da dimenticare in uno scaffale. Ci serve un Sinodo che sappia mirare all’essenziale, in un clima di ascolto della Parola… Un Sinodo mirato ma non blindato: l’armonia sarà data dalla voce di tutti”.

Durante la pre-Assemblea diocesana svoltasi lo scorso giugno nella residenza di S. Tecla, il segretario del Sinodo p. Francesco De Lazzari (guardiano del santuario della Chiesa nuova) ha presentato una rigorosa sintesi del materiale pervenutogli da vicariati, parrocchie, famiglie religiose, congregazioni, aggregazioni laicali, associazioni. Un materiale scandagliato con solerzia e reso agile, ampliato inoltre dalle proposte dei sei “laboratori” operanti in seno alla stessa pre-assemblea.

In una recente missiva (24 luglio) inviata a sacerdoti, religiosi e diaconi, il vescovo Sorrentino si è premurato di raccomandare un fattivo impegno volto a sensibilizzare l’intera comunità diocesana in vista della celebrazione riservata al patrono Rufino. In tale circostanza infatti verranno presentati i verbali o registri della consultazione sinodale che ha evidenziato preoccupanti problematiche imposte da ricorrenti sfide (evangelizzazione, famiglia, mondo giovanile, lavoro, occupazione…).

Risulta così programmato il calendario dei prossimi appuntamenti: l’Assemblea diocesana giovedì 4 e venerdì 5 settembre, mentre il 21 dello stesso mese verrà consegnato l’Instrumentum laboris destinato a essere perfezionato da ulteriori elementi nel corso di sedute sinodali successive al Natale. La conclusione del Sinodo sarà celebrata in occasione della festa di san Rufino del 2015.

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Ricordo di mons. Nicolini a 40 anni dalla scomparsa https://www.lavoce.it/ricordo-di-mons-nicolini-a-40-anni-dalla-scomparsa/ https://www.lavoce.it/ricordo-di-mons-nicolini-a-40-anni-dalla-scomparsa/#comments Fri, 31 Jan 2014 15:28:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=21872 Mons. Giuseppe Placido Nicolini
Mons. Giuseppe Placido Nicolini

Nell’anno appena trascorso ricorreva il 40° anniversario della morte di mons. Giuseppe Placido Nicolini. Vorrei ricordarlo come l’ho conosciuto: di animo dolce, ma fermo nei suoi propositi, e con ricordi “sparsi”. Uno stralcio della vita quotidiana, che merita di essere ricordato di mons. Nicolini era il suo grande amore per gli animali. In diverse foto è ritratto con cuccioli e gattini che accarezza, piccioni che si posano sulle sue mani, canarini che teneva in casa, tutti da lui curati con dedizione e amore quotidiano. Non mancava mai di presentarli agli ospiti in vescovado. Uno dei tanti aspetti di vita che distingueva il suo ministero era quello di stare molto attento al mutare dei tempi e alle istanze dei giovani.

Volle assistere alla prima messa “beat” celebrata a San Pietro ad Assisi, in occasione di un convegno dei giovani, partecipandovi attivamente in particolare aderendo alla musica e al canto scritta e composta dal maestro M. Giombini. In quella circostanza e vedendo l’entusiasmo dei giovani disse: “Se i giovani vogliono pregare così, accontentiamoli”.

Durante la visita di Papa Francesco ad Assisi (4 ottobre 2013) nella sala della Spogliazione, il vescovo mons. Sorrentino ha voluto ricordare il grande cuore che ebbe durante l’ultima guerra, nel soccorrere e salvare le vite di oltre 300 ebrei perseguitati dai nazisti e mettendo, spesso, a repentaglio la sua incolumità.

All’ospedale Santa Chiara di Trento, nel periodo della sua degenza, ho avuto modo di assisterlo in più occasioni; spesso gli chiedevo che mi raccontasse alcuni di quei momenti difficili. Le sue risposte furono sempre: “Tempi passati… tempi passati” e non aggiungeva altro.

Un particolare da non dimenticare: appena arrivato ad Assisi, in quanto vescovo, nel 1928 mise d’accordo le due Famiglie francescane in occasione della festa di san Francesco. Mi raccontava che fece tutto il possibile perché alla vigilia della festa si celebrasse il “Transito del Poverello” a Santa Maria degli Angeli con la partecipazione di tutte le Famiglie francescane e le autorità civili, mentre il giorno della festa sulla tomba del Santo.

Il giorno dell’anniversario dell’ottantesimo di professione monastica, gli presentai un dolcetto. Mi disse: “Cos’è oggi?” Risposi: “Il suo ottantesimo di professione”. Mi offrì per primo un pezzettino di dolce e disse: “Facciamo festa insieme. Molte volte ho rinnovato i voti, ora spero che sia l’ultima, per poi rinnovarli eternamente in cielo”. Ecco la festa nella semplicità per l’ottantesimo. In barba ai festeggiamenti inutili dei nostri giorni nel 25°, 30°, 40°… Ogni anno lo accompagnavo, in treno, a un istituto a La Spezia per conferire il sacramento della confermazione a un gruppo di adolescenti. Durante il viaggio, mentre recitava il breviario, si fermò e guardandomi disse: “Se fossi rimasto abate di Praglia, avrei compiuto quasi settanta anni di governo, ma avrei stancato anche le pietre del monastero”.

La malattia lo portò spesso in ospedale; nel corso della degenza era sempre assorto nei pensieri e nella preghiera. Un giorno gli domandai se avesse paura di “sorella morte corporale”. Mi rispose, ravvivandosi negli occhi, che andava incontro a un Padre, meglio a una Madre molto, ma molto più buona dei nostri padri e delle nostre madri che ci hanno voluto e fatto del bene.

Sazio di anni, ma ancor più lamentandosi con i medici per il troppo accanimento con “frate corpo”, avendo una stenosi alla gola (era alimentato con un ago nel polpaccio, grosso come un dito, che gli procurava molto dolore), chiamò il primario, il medico curante e disse loro: “Lasciatemi morire in pace, perché la mia vita, dopo molti anni, ormai l’ho vissuta”.

Il giorno successivo tolsero ogni alimentazione artificiale e dopo una settimana, il giorno della solennità di Cristo Re, il 25 novembre del 1973 alle ore 15, si spense. Il suo corpo è stato traslato a San Rufino il 14 settembre del 1975 e inumato, con grande solennità, nella parte sinistra entrando della cappellina della Madonna del Pianto.

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Assisi, una grande Greccio https://www.lavoce.it/assisi-una-grande-greccio/ Fri, 20 Dec 2013 08:34:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=21222 La capanna, una scena del presepe vivente di Armenzano (foto da www.armenzano.it)
La capanna, una scena del presepe vivente di Armenzano (foto da www.armenzano.it)

Pare opportuno distinguere le festività natalizie, che comprendono per un lungo periodo una molteplicità di manifestazioni, anche con proiezioni folcloriche, dalla festa di Natale che, almeno per “il popolo in cammino”, viene dedicata in modo specifico alla nascita di Gesù. Una festa ovunque avvertita e partecipata, profondamente radicata in Assisi e nel territorio circostante con una espansione all’intera realtà diocesana.

Il presepe vivente ideato dal diacono san Francesco e realizzato a Greccio ha lasciato nei nostri luoghi un’orma rimasta intatta nel corso dei secoli. Non stupisce dunque se ricorrentemente in occasione delle celebrazioni che si tengono nelle basiliche, nei santuari e nelle chiese, la Sacra Famiglia venga collegata all’intuizione rappresentativa del Santo di Assisi che, ancora prima di Greccio, certamente conosceva la scena della Natività. Non stupisce che nel territorio diocesano la tradizione del presepe vanti una affermazione particolare.

Uno sguardo limitato ad Assisi può risultare convincente: presepi internazionali esposti presso il chiostro del convento della Porziuncola; presso la sala delle Logge (costruiti durante il recente corso organizzato dal Club Unesco); nella ex Pinacoteca, a cura dell’associazione “L’isola che non c’è”; all’interno delle attività commerciali; presepi lungo le vie e nelle piazze che potranno essere ammirati anche durante la visita guidata promossa dalla Pro loco per il 28 dicembre.

Presepi viventi verranno allestiti ad Armenzano, Castel San Gregorio, Petrignano, Bettona… Sarà più agevole in questi casi intravedere “con gli occhi del corpo”, tanto per chiamare in causa Tommaso da Celano, i disagi sofferti per la mancanza delle cose necessarie dal neonato di Betlemme. Appariranno nel contesto il bue e l’asinello, la cui presenza è stata già negata dai Vangeli canonici? Potranno echeggiare cori esultanti come nella notte del 1223?

Mostre, concerti, spettacoli, rievocazioni, incontri culturali, approfondimenti tematici, attrazioni gestite da una vivace schiera di Babbi Natale e da Befane volanti contrassegnano il calendario delle iniziative che sembrano quasi voler esorcizzare le gravi difficoltà dell’attuale crisi. Ma certamente il perno delle festività si identifica con la contemplazione e l’esaltazione del mistero dell’Incarnazione, e inoltre con iniziative di solidarietà che saranno sollecitate anche dal vescovo Sorrentino durante il pontificale del 24 dicembre presso la cattedrale di San Rufino a partire dalle 23.30.

Francesco Frascarelli

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Un bel traguardo, ora avanti! https://www.lavoce.it/un-bel-traguardo-ora-avanti/ Fri, 13 Dec 2013 08:43:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=21039 Il pellegrinaggio per le vie di Assisi
Il pellegrinaggio per le vie di Assisi

Assisi è arrivato e passato, tutti i Comitati territoriali e regionali hanno vissuto questa 13a edizione del Meeting in maniera diversa, perché proprio da Assisi iniziano i festeggiamenti dei 70 anni del Csi.

Un anno molto importante poiché si raggiunge un traguardo grandioso a cui l’associazione mai avrebbe pensato, ai suoi albori, di poter arrivare. Il Csi sta acquistando sempre più rilievo e immagine nel mondo dello sport, in quanto incanala valori vecchi e nuovi che oggi servono, non solo in una società economicamente in crisi ma anche nell’ambito dell’educazione e all’interno delle famiglie.

Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre il Meeting ha festeggiato, soffiando, sulle sue candeline nella terra di San Francesco: compleanno che sarà a lungo celebrato nel corso del 2014.

Sono stati 700 i partecipanti, provenienti da ogni zona d’Italia: precisamente sono 91 i Comitati rappresentati nella convention umbra, i cui lavori sono stati aperti dal consulente ecclesiastico nazionale don Alessio Albertini. Durante i tre intensi giorni sono intervenuti molti ospiti: dal presidente dell’Azione cattolica, Franco Miano a Melchor Sanchez, sottosegretario al Pontificio consiglio della cultura, da Mario Lusek, direttore nazionale dell’ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport, a don Mazzi. E ancora, dal campione del fair play “Modello per i giovani” Andrea Lucchetta all’incontro con il numero uno dello sport italiano, il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Il quale dichiara che è necessaria una svolta culturale per cambiare davvero lo sport italiano, ed è la famiglia alla base di tutto sia nei momenti più belli e meno belli della vita bisogna stare insieme.

Il “Discobolo” a Sorrentino
Il “Discobolo” a Sorrentino

Hanno raccontato le loro esperienze campioni del presente e del passato, a tu per tu con il bomber Paolo Rossi, Mauro Berruto (allenatore nazionale pallavolo) e Salvatore Sanzo (olimpionico di fioretto).

Non sono mancati interventi dei più autorevoli personaggi del mondo della comunicazione sportiva. Hanno partecipato Daniele Redaelli (Gazzetta dello Sport), Guglielmo Buccheri (La Stampa), Marco Tarquinio (direttore di Avvenire), Claudio Brachino (direttore sport Mediaset), Enzo Bucchioni (direttore QS), Giovanni Bruno (direttore Sky Sport), Maurizio Losa (Rai Sport).

Sabato sera non poteva mancare il vero momento spirituale, aperto dal tradizionale pellegrinaggio fino alla chiesa di San Rufino e con la messa celebrata da mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi. Il Vescovo ha affermato: “È proprio degli sportivi credere di potercela fare. Oggi siete qui in 700 per arrivare a 100 mila in piazza San Pietro con il Santo Padre il 7 giugno 2014”.

Un ottimo inizio per un anno che per il Csi rappresenta sì un punto d’arrivo, ma ancor più, un momento per rilanciare progetti per un lungo cammino.

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La Rete dei musei ecclesiastici umbri: un unicum in Italia https://www.lavoce.it/la-rete-dei-musei-ecclesiastici-umbri-un-unicum-in-italia/ Thu, 28 Nov 2013 14:50:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=20858 Una delle sale espositive del museo diocesano e cripta di San Rufino ad Assisi
Una delle sale espositive del museo diocesano e cripta di San Rufino ad Assisi

“La Rete dei musei ecclesiastici: da strumento economico a laboratorio interpretativo” è stato il tema al centro del convegno nazionale promosso dal 20 al 22 novembre dall’Associazione musei ecclesiastici italiani (Amei) e dai Musei ecclesiastici umbri alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Ha avuto inoltre il sostegno della Regione e della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia e il patrocinio della Ceu.

Tre giorni di confronto tra addetti ed operatori del settore nell’intento di stimolare e offrire un’occasione di riflessione su un tema chiave per lo sviluppo del museo quale promotore di cultura e di fede nel territorio. Un ampio dibattito si è incentrato sull’opportunità di organizzare in rete le istituzioni museali e in particolare quelle ecclesiastiche.

Un’opportunità avallata anche da mons. Giancarlo Santi, presidente dell’Amei, intervenuto nella seconda giornata dei lavori. Mons. Santi ha riferito come negli orientamenti della Cei I beni culturali della Chiesa in Italia del 1992 siano contenute due indicazioni in merito alla cooperazione tra musei ecclesiastici: la prima a livello diocesano, la seconda, regionale. Sulla base di tali disposizioni – ha precisato – “sarebbe logico attendersi un alto o almeno un buon livello di cooperazione tra musei che dovrebbero spontaneamente agire in forma di comunità, anche in assenza di incentivi esterni. Al contrario – ha aggiunto – in Italia le relazioni tra musei ecclesiastici, a livello diocesano, regionale e nazionale, nonostante le esplicite indicazioni, sono in genere (86% dei casi) piuttosto deboli”.

“Casi di cooperazione, benché poco numerosi – ha proseguito – non sono comunque del tutto assenti, sia in ambito ecclesiastico che civile”. Ha ricordato come in alcuni casi siano nate spontaneamente reti ecclesiastiche diocesane e regionali in alcune regioni del Nord, Centro e isole. “Ben tre sono presenti in Piemonte, e due in Umbria, mentre una rete è segnalata nelle regioni Liguria, Lombardia, Marche, Sicilia, Sardegna”. Tenendo conto – ha detto – che le diocesi dell’Umbria sono otto, in totale le diocesi italiane attualmente in rete sono 16 su 226 (pari al 14%).

A portare l’esempio del sistema di rete dei musei ecclesiastici esistente in Umbria, un unicum in tutta Italia, è stato padre Saul Tambini, direttore della rete museale ecclesiastica dell’Umbria (Meu), nata nel 2004.

Padre Saul ha voluto ricordare quanto scritto nel fondamentale testo La funzione pastorale dei musei ecclesiastici della Pontifica commissione per i beni culturali ecclesiastici: “Un museo ecclesiastico si radica sul territorio, è direttamente collegato all’azione della Chiesa ed è il riscontro visibile della sua memoria storica”. Così inteso, il museo, “anche e soprattutto quello ecclesiastico – ha sottolineato – perde il senso tradizionale di una galleria, di una collezione, di un’esposizione tematica, e acquisisce quello di centro di comunicazione di una storia e di una cultura vissuta da parte di una comunità che si esprime attraverso l’opera artistica e la forma architettonica, ma lo fa con una pluralità di linguaggi e di espressioni. Porre in rete un centro culturale come un museo appare così non solo possibile ma necessario, perché un museo ecclesiastico non può che descrivere innanzitutto la sua appartenenza a una comunità e alla cultura di quella comunità, e non può che farlo in maniera plurale e sinergica”.

In Umbria quanto definito dalla Pontificia commissione – ha proseguito – “si è pensato si potesse realizzare attraverso una rete di musei diffusa e variegata ma rappresentativa di una stessa vicina realtà. Favorita da un territorio relativamente piccolo, la Conferenza episcopale umbra è riuscita in questi anni ad alimentare questa originale forma di collaborazione e collegamento tra centri culturali spesso con una peculiarità profonda e una identità variegata”.

La Meu attualmente raccoglie 13 Musei ecclesiastici, diocesani e religiosi. Nel suo Statuto – ha proseguito padre Saul – “descrive la necessità della rete di offrire servizi comuni di carattere culturale, servizi di rete, al fine di armonizzare le politiche di gestione, servizi di progettazione per lo sviluppo e il sostegno della rete, l’organizzazione e la gestione di itinerari religiosi, artistici, storici, turistico-culturali, e il reperimento di fondi”.

In questi anni sono diverse le iniziative organizzate dalla rete, tra cui diverse brochure per la conoscenza della realtà umbra e alcune mostre ed eventi: nel 2002 “Frate Francesco e i Francescani”; nel 2007 “Santi e Papi in terra d’Umbria”; nel 2011 la mostra diffusa “Il sacrificio di Gesù Cristo”; nel 2012 la serie di eventi organizzati da tutti i musei denominata “In hoc Signo”, in occasione del centenario della visio Costantini.

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Diocesi Assisi. I prossimi passi verso il Sinodo https://www.lavoce.it/diocesi-assisi-i-prossimi-passi-verso-il-sinodo/ Thu, 28 Nov 2013 14:09:56 +0000 https://www.lavoce.it/?p=20834 Sorrentino-con-fedeli“Due anni di visita pastorale: il Vescovo, con in mano il libro della Parola, ha incontrato tutte le comunità, ha bussato alle porte delle famiglie segnate dalla malattia; ha ascoltato i singoli, i gruppi ecclesiali e le istituzioni locali; ha toccato con mano i problemi e ha indicato aperture di speranza; ha pregato con noi e per noi. Per quanto gravati da una crisi che non risparmia nessun ambito – perché crisi interiore, del cuore dell’uomo – non c’è comunità che non abbia sentito la gioia di questo incontro. E con la gioia, il desiderio di camminare insieme: è dall’esperienza gioiosa dell’essere Chiesa che nasce il Sinodo, prima ancora che dall’urgenza dei problemi”. Si apre così l’Instrumentum laboris consegnato dal Vescovo nel pomeriggio di domenica scorsa, presso la cattedrale di san Rufino, alla comunità diocesana. Il documento contiene puntuali indicazioni per i Consigli pastorali parrocchiali che approfondiranno, nel corso dell’anno 2014, specifiche tematiche nei periodici incontri strutturati in modo uniforme: alla preghiera iniziale – comprensiva di canto di invocazione dello Spirito, orazione, ascolto di un brano della Parola, breve commento e pausa di silenzio, intercessioni, Padre nostro, preghiera per il Sinodo – seguirà un momento di riflessione sul tema proposto e la preghiera finale. Ogni incontro deve approdare a una conclusione, a una sintesi fruibile della riflessione che possa rappresentare un materiale utile per la strutturazione della celebrazione del Sinodo stesso.

Le tappe del cammino sono così individuate: 1. rilettura dei questionari compilati in preparazione della visita pastorale riguardanti statistica e questionario pastorale; persone e ambienti di servizio pastorale; situazione giuridica, patrimoniale ed economica; 2. rilettura delle lettere di mons. Domenico Sorrentino al termine della visita pastorale; 3. riflessione sulla crisi della fede e sulla centralità della Parola, con particolare attenzione alla famiglia, quale nucleo vitale della società e della Chiesa. In questo orizzonte si colloca il progetto delle Comunità Maria – Famiglie del Vangelo che si configura come un riassetto radicale della parrocchia, affinché essa recuperi la propria dimensione di ‘famiglia di famiglie’; 4. riflessione sulla missione evangelizzatrice della Chiesa locale, cui anche il Papa ha rinnovato l’invito ad andare verso le periferie.

Ai giovani

Le schede presenti nell’Instrumentum laboris riportano alcune domande rivolte più direttamente ai giovani membri dei Consigli parrocchiali. Il Sinodo vuole tuttavia offrire ai giovani una particolare opportunità di far sentire la loro voce, ed è per questo che il sussidio offre un ampio stralcio delle parole che Papa Francesco ha rivolto ai giovani umbri riuniti il 4 ottobre scorso a Santa Maria degli Angeli. Tutti i gruppi giovanili sono pertanto invitati a riascoltare le parole del Santo Padre e ad offrire il loro contributo al cammino sinodale.

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Lo spirito, anzi Spirito di Assisi https://www.lavoce.it/lo-spirito-anzi-spirito-di-assisi/ Thu, 24 Oct 2013 14:06:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=20290 giovanni_paolo_IILo Spirito di Assisi continua ad agire e, con esso, il rinnovo dell’impegno per la pace in Medio Oriente. L’evento voluto per la prima volta, nel lontano 1986, da Giovanni Paolo II e portato avanti da Benedetto XVI è diventato una commemorazione annuale che prende sostanza attraverso precisi gesti che aiutano concretamente il cammino di pace nel mondo.

Quest’anno l’incontro sarà incentrato su quanto sta accadendo in Medio Oriente e sulle possibili vie di dialogo e riflessione.

È evidente che la problematica della pace e del confitto si sente più forte e acuta nelle persone che vivono sulla propria pelle il tormento della continua incertezza di vita, della paura e di tutte quelle inevitabili conseguenze che accompagnano come un corteo di dolore e di morte le situazioni e le azioni di violenza. Di queste situazione e azioni sono piene le cronache mondiali. L’ultima, mentre scrivo queste righe, l’esplosione di una donna kamikaze in Russia per ragioni politico-religiose, che provoca la morte e il ferimento di persone innocenti e ignare. Una violenza cieca che rende onore non al Dio della misericordia e della compassione ma al Principe della menzogna e dell’odio.

I seminatori di morte, attraverso la violenza causata da fanatismo religioso – sia pure ammantato di eroismo e martirio, motivato da falsamente nobili ragioni di patriottismo e indipendenza nazionale – sono seminatori di cinico ateismo, teorico e pratico. Lo spirito di Assisi, che normalmente scriviamo con la “s” minuscola, volendo intendere che si tratta di un metodo e di una via di comportamento – improntato alla tolleranza, al dialogo, alla ricerca della pace nel massimo di collaborazione possibile per dare gloria a Dio e diffondere la pace tra gli uomini – sempre più andiamo scoprendo che andrebbe meglio scritto con la S maiuscola, evocatrice dello Spirito di Dio. Senza il Suo aiuto, “nulla è nell’uomo, nulla senza colpa”.

La continuità con le origini della Giornata della preghiera delle religioni per la pace voluta da Giovanni Paolo II e conservata/rinnovata da Benedetto XVI, ha lo scopo non solo di ridire, ricordare e approfondire le ragioni di sempre, ma anche di rendersi conto di quanto avviene nella prospettiva della pacificazione del mondo. Si dovrebbe forse dire meglio, oggi, in una situazione globale, che la prospettiva dello spirito di Assisi è quella della pacificazione dei vari mondi che si stanno affacciando sulla scena mondiale con le loro caratteristiche e con l’orgoglio e l’ambizione di conservare le proprie identità. Nel mondo globale, infatti, mentre da una parte e per certi aspetti della vita quali l’economia e la tecnica si va verso l’omologazione, che attenua le specifiche diversità, per altri aspetti quali la cultura, i sentimenti, la religione, l’arte si tende ad accentuare la diversità.

Questa può rappresentare una sfida alla ricerca e al confronto, a un dialogo attento e perspicace, e quindi a una ricchezza per tutti nell’accrescimento delle conoscenze e delle visioni secondo i molteplici punti di vista. Ciò può avvenire se il contatto tra le persone e i mondi vitali avviene sotto la luce e la forza dello Spirito: lo Spirito di Dio, che ha soffiato all’inizio della creazione e deve soffiare a ogni inizio di ogni creazione che sia spirituale o artistica, perché sia “ispirata”.

Ad Assisi ha soffiato in modo del tutto singolare e con evidente efficacia al tempo di Francesco figlio di Bernardone e di monna Pica, e ha continuato a essere presente nella storia successiva fino ai nostri giorni. Noi, anche con questa celebrazione, intendiamo esserne memoria e testimonianza.

papa-assisi-1986-1IL PROGRAMMA

 

DOMENICA 27 OTTOBRE

Ore 10.45 sulla piazza antistante la basilica di Santa Maria degli Angeli, il vescovo mons. Domenico Sorrentino di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, e i ministri generali degli Ordini francescani, offrendo un ramoscello d’olivo, accolgono Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, David Rosen, direttore Affari interreligiosi Comitato turco-americano, Mohamed Sammak, segretario generale Comitato dialogo cristiano-musulmano libanese.

Ore 11.10 partenza, in auto, per la piazza inferiore di San Francesco.

Ore 11.20 dalla piazza antistante l’abbazia di San Pietro in Assisi, pellegrinaggio fino alla piazza inferiore di San Francesco.

Ore 11.30 saluto di mons. Sorrentino cui seguono gli interventi di Mohamed Sammak, David Rosen, Fouad Twal.

Ore 13.05 rinnovo dell’impegno di pace.

Ore 13.15 gesto di pace e saluti.

 

SABATO 26 OTTOBRE

Ore 20.30 presso la cattedrale di San Rufino, la comunità cristiana diocesana si ritrova per una veglia di preghiera e un concerto per la pace (ensamble vocale Commedia Harmonica, Cantori di Assisi, Cappella musicale della basilica di San Francesco).

TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTA SETTIMANA

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Oltre mille giovani a S. Maria degli Angeli https://www.lavoce.it/oltre-mille-giovani-a-s-maria-degli-angeli/ Thu, 03 Oct 2013 13:19:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=19476 santa-maria-genteSaranno 1200 i giovani folignati che incontreranno Papa Francesco nella piazza antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli, nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre: alcuni di loro saranno direttamente impegnati prendendo parte attiva a vario titolo all’incontro, attraverso il servizio d’ordine, l’animazione e la presenza sul palco. Ai giovani si aggiungeranno 110 rappresentanti della diocesi, delle parrocchie e dei movimenti e 14 preti che parteciperanno insieme con il Vescovo alla Messa delle ore 11 nella Piazza Inferiore di San Francesco, mentre un gruppo di infioratori di Spello realizzerà un’infiorata di fronte alla Cattedrale di San Rufino, dove il Papa incontrerà la diocesi di Assisi nel pomeriggio.

A San Rufino, il Papa incontrerà anche il sacerdote folignate mons. Alessandro Trecci, “decano” del presbiterio umbro, che a 99 anni di età ha appena festeggiato il 75° anniversario di ordinazione. La partecipazione della diocesi di Foligno è stata presentata durante un incontro tra il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile e i giovani partecipanti, alla presenza del vescovo Gualtiero Sigismondi in un Teatro San Carlo gremito.

Il Vescovo ha invitato i giovani presenti, molti dei quali coinvolti attraverso l’Ufficio diocesano per la Pastorale della scuola, a continuare questo cammino che inizia con la visita del Papa.

I giovani, coordinati con grande impegno dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, raggiungeranno Assisi con tre treni speciali messi gratuitamente a disposizione da Trenitalia e fin dalla mattina attenderanno con un intenso programma di animazione, testimonianze e preghiera, l’arrivo di Papa Francesco, previsto per le ore 17.45.

L’intera giornata sarà seguita anche dai mezzi di comunicazione della diocesi, Gazzetta di Foligno e Radio Gente Umbra, in collaborazione con la Commissione regionale per le Comunicazioni sociali.

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Assisi si prepara https://www.lavoce.it/assisi-si-prepara/ Thu, 19 Sep 2013 14:31:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=19153 Assisi-panorama-muragliaVorrebbero venire da tutta Italia per incontrare Papa Francesco, il 4 ottobre, e Assisi si prepara per essere accogliente con tutti.

Il giorno in cui questo giornale arriva in edicola e nelle case degli abbonati, il 20 settembre, è l’ultimo utile per fare richiesta dei pass che consentiranno di accedere agli spazi “chiusi” che sono solo tre: la piazza inferiore di San Francesco, dove il Papa celebrerà la messa e che è riservata agli umbri (dalle autorità ai semplici fedeli) essendo, quest’anno, il loro turno alla basilica di San Francesco per accendere la lampada votiva con cui l’intera nazione, rappresentata ogni anno da una regione, rende omaggio al Santo Patrono d’Italia. Sarà accessibile solo pass anche la cattedrale e la piazza di San Rufino, riservate alla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino che riceve la visita di Papa Francesco. Sarà “chiusa” anche la piazza di fronte alla basilica di Santa Maria degli Angeli, riservata ai giovani dell’Umbria.

Al di fuori di questi spazi, però, la città sarà aperta e pronta ad accogliere le decine di migliaia di persone che potranno attendere il Papa lungo le strade che percorrerà per raggiungere gli 11 luoghi che visiterà (5 in forma privata) in questa lunga e intensa giornata.

Don Giovanni Raia, responsabile della segreteria organizzativa della diocesi di Assisi, a chi vorrà andare il 4 ottobre, per attendere Papa Francesco lungo il percorso e le piazze dove non è richiesto il pass, raccomanda di muoversi preferibilmente in treno o autobus e a chi si muove in auto condividere il viaggio con altri così che possano arrivare meno auto possibili nei parcheggi che il Comune sta predisponendo.

Da parte sua il sindaco di Assisi Claudio Ricci e l’Amministrazione comunale il 25 settembre (ore 16 in Assisi sala della Conciliazione e ore 18 sala della Pro Loco di S. Maria degli Angeli) terranno due riunioni informative sugli aspetti organizzativi, rivolti in particolare a commercianti, operatori del turismo, componenti socio culturali ed economiche del territorio e cittadini.

“Tutti si dovranno sentire parte di una squadra – scrive il sindaco nell’invito – con l’obiettivo di far arrivare in Assisi tutti coloro che lo desiderano, assicurando ampie zone a parcheggio, servizi, sistemi informativi (incluso un depliant) e video multimediali in modo che molte persone possano collocarsi lungo i circa 10 km di itinerari (transennati) del corteo papale.

Per quanto attiene al centro storico di Assisi e S. Maria degli Angeli “tutti – aggiunge il sindaco – potranno entrare liberamente nella città e anche le chiusure del traffico avverranno in modo flessibile circa 45 minuti prima dell’arrivo del corteo papale”. E con il consiglio “di muoversi con ampio anticipo sugli orari” il Sindaco auspica anche di mettere in campo la “pazienza” dovendo “gestire, in sicurezza, un flusso che potrebbe attestarsi sulle 120.000 presenze nella giornata”.

Incontro tra Papa e giovani

Per la giornata di Papa Francesco ad Assisi i giovani, che si ritroveranno nella piazza della basilica di Santa Maria degli Angeli, hanno un programma intenso che gli consentirà di seguire, tramite maxi-schermi, tutta la visita del Papa.

L’arrivo per i ragazzi è previsto per le ore 8.30. Verso le ore 9 avrà inizio l’accoglienza, con animazione e testimonianze. Per quanto riguarda la prima, saliranno sul palco gruppi di varia origine tra i quali “The Sun”, i “Prometeus” di Foligno, “S. Barnaba United”, la compagnia teatrale del “Metastasio” di Assisi, i giovani che hanno partecipato alla Gmg dello scorso luglio e tanti altri. Verrà proposto un grande gioco per tutta la platea, chiamato “Diocesi senza frontiere”.

I presentatori della giornata saranno: Samanta Coltrioli, Francesca Ragnacci, Paolo Tardio e Giacomo Bizzarri.

Alle ore 15 verrà celebrata la messa con mons. Boccardo, animata dal coro giovanile di Città di Castello.

Verso le 17 è previsto l’arrivo del Papa, il quale passerà in mezzo alla folla di giovani riunitisi per lui, poi si ritirerà in preghiera nella Porziuncola, terminata la quale saluterà i frati e uscirà per tornare dai giovani.

Il momento di saluto al Papa sarà tenuto dall’Arcivescovo di Spoleto, da otto giovani umbri e animato dal coro di Assisi. Successivamente saliranno sul palco altri otto ragazzi, due per ogni diocesi, che presenteranno al Papa quattro domande sui temi famiglia, lavoro, vocazione e missionarietà giovanile.

Verrà inoltre portata sul palco un’icona del Cristo risorto che farà il giro dell’Umbria nelle veglie dei giovani, in preparazione alla Gmg di Cracovia, evento che verrà ricordato al termine della giornata dal card. Stanilaw Dziwisz.

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Musica in chiostro per san Rufino https://www.lavoce.it/musica-in-chiostro-per-san-rufino/ Thu, 05 Sep 2013 09:44:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=18819 coro-san-rufinoNel giorno della festa di san Rufino (12 agosto), don Cesare Provenzi, parroco della cattedrale, è stato designato dal vescovo Sorrentino come nuovo priore del Capitolo, in sostituzione di don Giuseppe Biselli, che ha concluso il lungo mandato con spirito di dedizione e condivisione.

Domenica 18 agosto, nel contesto dell’iniziativa “Musei aperti”, con il fattivo supporto della Confcommercio, è stata eseguita presso il chiostro romanico del Museo diocesano una coinvolgente iniziativa musicale (in onore del martire Rufino patrono di Assisi) che lo stesso don Giuseppe ha voluto denominare “Note musicali nel chiostro”.

Patrizia Picasso, operatrice presso il citato museo, ha detto: “Un evento informale aperto anche all’improvvisazione, emozionante per il numeroso pubblico che ha espresso il proprio gradimento con prolungati applausi”. Patrizia ha aggiunto che il consenso del pubblico è stato favorito da un repertorio vasto, comprendente laude del ’200 (Laudario di Cortona) e inoltre musica contemporanea di Riz Ortolani, melodie popolari e arie verdiane, per concludersi con il Coprifuoco, inno ufficiale di Assisi. Va sottolineato che il programma musicale è stato eseguito dal coro della Cappella musicale di San Rufino con la partecipazione dei solisti Francesca Maria Saracchini (soprano) e Mauro Branda (tenore): direttore lo stesso don Giuseppe e organista Carlo Abbati, costantemente disponibile.

Patrizia Picasso ha sottolineato la splendida interpretazione strumentale eseguita con la chitarra classica da Mauro Branda, il flauto traverso di Mauro Corazzi, il salterio di Katharina Froehiich e il contrabbasso di Lucio Sambuco, direttore di AssisiIncantoChorus, in costante contatto con la Cappella musicale della cattedrale.

“È auspicabile che nell’ambito del Museo diocesano si possano realizzare in futuro altre iniziative dello stesso tipo. Nel contempo sembra giusto formulare un ringraziamento nei riguardi di don Giuseppe, apprezzato dal pubblico per la direzione portata avanti senza avvalersi dello spartito, e anche la simpatia con la quale ha presentato i brani”. Così si è espressa ancora la Picasso, interpretando il pensiero degli operatori del Museo diocesano, evidenziando come tre generazioni si siano avvicinate alla musica in Assisi o da qui siano partite per prestigiose carriere, avvalendosi della formazione ricevuta da questo sacerdote cordiale, semplice ed estremamente competente nella sua coltivata passione. Tale iniziativa musicale si è inserita nell’ambito di altri concerti tenuti nei luoghi sacri di Assisi e diretti da illustri maestri.

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Per san Rufino, festa con i balestieri ad Assisi https://www.lavoce.it/per-san-rufino-festa-con-i-balestieri-ad-assisi/ Wed, 31 Jul 2013 22:03:32 +0000 https://www.lavoce.it/?p=18524 La lunetta sopra il portale della cattedrale di San Rufino rappresenta l’iconografia più antica del santo
La lunetta sopra il portale della cattedrale di San Rufino rappresenta l’iconografia più antica del santo

Primo vescovo di Assisi e martire, san Rufino è il patrono della diocesi umbra e a lui è dedicata la cattedrale fin dalla prima metà dell’XI secolo. Una passio del IX secolo racconta che Rufino, vescovo della città di Amasia sul Ponto (Mar Nero), dopo aver convertito il proconsole, sarebbe arrivato con suo figlio Cesidio nella regione dei Marsi nell’Abruzzo. In questa zona avrebbe consacrato una chiesa; poi proseguì per predicare il Vangelo ad Assisi. Qui venne scoperto dal proconsole Aspasio che, dopo averlo sottoposto a diversi supplizi, lo condannò a morte perché cristiano. Rufino morì gettato nelle acque di un fiume con una pietra legata al collo. Un’antica tradizione indica come luogo del martirio il paese di Costano che ora fa parte del Comune di Bastia Umbra, sulla riva del fiume Chiascio. Il corpo del martire venne trasportato da Costano ad Assisi, proprio nel luogo dove sorge la cattedrale. La più antica iconografia del santo è la scultura posta nella lunetta (spazio semicircolare) sopra il portale della cattedrale, risalente al XII secolo.

La data di celebrazione è posta, sin dall’antichità, all’11 agosto, anche se errori di copisti successivi posero la festa nel Martirologio romano al 30 luglio. Tuttavia, in Assisi e nella diocesi, la festa patronale è stata posticipata al 12 agosto per evitare la sovrapposizione con i festeggiamenti per santa Chiara, patrona della televisione e delle telecomunicazioni in virtù del noto episodio di cui la Santa fu protagonista la notte di Natale del 1252, anno precedente la sua morte. Alle cerimonie religiose per i due santi si accompagnano le iniziative della compagnia Balestrieri che propone il Palio di San Rufino, nel corso del quale i balestrieri, suddivisi per terzieri (San Francesco, San Rufino, Santa Maria), si contendono la vittoria. Alla squadra del terziere vincente va il drappo dipinto da un artista nazionale. Al balestriere che si afferma nella gara del tiro singolo sul ‘corniolo’ (o ‘tasso’) va la balestrino d’argento, la ‘calzabraga’ e il titolo di campione cittadino per un anno. La festa coinvolge tutti i costumanti della compagnia in un susseguirsi di mostre, convegni, banchetti medievali e spettacoli di ogni genere alla luce di torce e fiaccole. Non essendo ancora disponibile (al momento della scrittura di questo articolo) il programma religioso e civile, si rimanda al sito della diocesi, www.assisi.chiesacattolica.it, e a quello della compagnia, www.balestrieriassisi.com.

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Perdono, santa Chiara, san Rufino https://www.lavoce.it/perdono-santa-chiara-san-rufino/ Thu, 03 Aug 2006 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=5337 Dopo le meditazioni del triduo curate da padre Vittorio Viola, la festività del Perdono ha raggiunto il suo apice martedì 1’agosto e mercoledì 2 agosto. Le varie celebrazioni sono state presiedute dal ministro generale ofm p. José Rodriguez Carballo, dal vescovo diocesano mons. Sorrentino, dal legato pontificio della basilica della Porziuncola card. Attilio Nicora, dal ministro provinciale ofm dell’Umbria padre Massimo Reschiglian, dagli accompagnatori dei pellegrini abruzzesi padre Domenico Del Signore e padre Virgilio Di Virgilio. L’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi Claudio Ricci e altre manifestazioni come la 26a Marcia francescana hanno reso spiritualmente più intensa la festività anche grazie all’apporto della corale Porziuncola (direttore padre Antonio Giannone, organista padre Alberto Cerroni). La festività di santa Chiara, dopo la novena animata dal coro delle Clarisse e i vespri presenziati dal vescovo mons. Sorrentino (10 agosto, ore 17.30), culminerà venerdì 11 agosto con la celebrazione presieduta (ore 11) nella basilica dedicata alla Santa dal segretario generale della Cei Giuseppe Betori (presente il coro dei Cantori di Assisi) e con i vespri guidati (17.30) dal citato padre Reschiglian. Le Clarisse del protomonastero hanno già predisposto un delicato e significativo messaggio: ‘Vi siamo vicine con il nostro augurio e la nostra preghiera’.Alle 21 dello stesso giorno prenderà avvio in cattedrale la festività di san Rufino, la cui prima fase risulta curata dall’omonima parrocchia: un momento di preghiera presieduto dal vescovo mons. Sorrentino e successivamente, per la prima volta, una processione per le vie della città con esposizione della reliquia del Santo. Il 12 agosto si terrà alle ore 11 una concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano, animata dal coro della Cappella musicale di San Rufino. La festività si protrarrà nel pomeriggio ed oltre con i vespri (ore 17.30) e successivamente con una messa (ore 18) officiata dal parroco della cattedrale don Cesare Provenzi. Per le ore 21 è programmato il tradizionale concerto di musica sacra eseguito dalla Cappella musicale di San Rufino e da Assisincanto Chorus (maestri don Giuseppe Biselli e Lucio Sambuco, organista Carlo Abbati). Seguirà, a conclusione, uno spettacolo pirotecnico organizzato dalla parrocchia. Un particolare omaggio a san Rufino è stato comunque suggellato dalla recente apertura del nuovo Museo diocesano, autentico gioiello storico-artistico-monumentale la cui inaugurazione è forse prevista per il prossimo settembre.

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Assisi celebra le solennità di santa Chiara e san Rufino https://www.lavoce.it/assisi-celebra-le-solennita-di-santa-chiara-e-san-rufino/ Thu, 08 Aug 2002 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=2623 Assisi celebra la solennità di santa Chiara e san Rufino. Tracciamo un brevissimo profilo dei due santi. CHIARA nacque ad Assisi nel 1193 da nobile famiglia. Ancora giovane, desiderando di appartenere solo a Cristo, seguì l’esempio e il consiglio di S. Francesco, abbandonando il mondo per seguire l’ideale di vita evangelica. Così, la Domenica delle Palme del 1211 (o 1212) lo stesso san Francesco la rivestì di un ruvido saio e la fece ospitare per alcune settimane dapprima nel monastero di S. Paolo in Bastia e poi in quello di Sant’Angelo di Panzo in Assisi. Infine preparò per lei una piccola abitazione adiacente alla chiesa di S. Damiano, dove fu raggiunta dalla sorella Agnese e da altre donne di Assisi. Ebbe così inizio il Secondo ordine francescano, chiamato prima delle “Povere Dame”, poi semplicemente “Clarisse”. Chiara visse sempre a S. Damiano nella più assoluta povertà e nella contemplazione. Seppe trasformare i suoi lunghi anni di malattia in apostolato della sofferenza. Attinse dalla sua fede eucaristica una forza straordinaria che la rese intrepida anche di fronte ai Saraceni proteggendo dalle loro incursioni il monastero e la città di Assisi (1241). Morì nel 1253 e fu canonizzata da papa Alessandro IV. RUFINO martire è venerato come primo vescovo della città di Assisi. La leggenda della sua passio narra che egli, vescovo della città di Amasia nel Ponto, dopo aver convertito il proconsole, attraversò con il proprio figlio Cesidio l’Abruzzo, la regione dei Marsi. Lì lasciò alla custodia del figlio una chiesa e passò da solo a predicare il Vangelo in Assisi. Subì il martirio verso la metà del III secolo, sommerso con una pietra al collo nelle acque del fiume Chiascio. Un’antica tradizione indica come luogo del suo martirio Costano, un paese situato nel comune di Bastia Umbra sulla riva del fiume Chiascio. Da qui, secondo quanto narra san Pier Damiani, il suo corpo sarebbe stato trasportato dal contado alla città e precisamente dove oggi si erge la maestosa cattedrale. SOLENNITÈ DI SANTA CHIARAProgramma2-9 agosto: ore 17.30 – messa e vespri con omelia del padre Emmanuele D’Aniello ofm conv. Sabato 10 agosto: ore 17.30 – messa e vespri della solennità di Santa Chiara – presiede il vescovo diocesano mons. Sergio GorettiDomenica 11 agosto: ore 6.30 – messa in cripta; dalle ore 7.15 si susseguono le messe. Ore 10.45 – palazzo municipale: corteo civile e ingresso in basilica; ore 11.00 – basilica: concelebrazione eucaristica – presiede il card. Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi; offerta di ceri da parte del Sindaco. Ore 17.30 – messa e vespri nel Transito di S. Chiara – presiede padre Claudio Durighetto ofm, assistente delle clarisse della Federazione Umbria-Sardegna. Il canto dell’assemblea sarà animato, durante la Novena, dal coro delle clarisse, e dal coro dei “Cantori di Assisi” nella celebrazione della solennità alle ore 11. SOLENNITÈ DI SAN RUFINOProgrammaDomenica 11 agosto: ore 21.00 – cattedrale: veglia liturgica della vigilia; offerta simbolica al santo patrono a cura del Vicariato foraneo di S. Maria degli Angeli – presiede il Vescovo diocesano mons. Sergio GorettiLunedì 12 agosto – solennità – ore 7.30 – messa e lodi – presiede il parroco della cattedrale; ore 9.00 – messa – presiede il padre Custode della basilica di S. Francesco; ore 10.40 – palazzo municipale: corteo civile e ingresso in cattedrale; ore 11.00 – cattedrale di S. Rufino: concelebrazione eucaristica – presiede il vescovo diocesano mons. Sergio Goretti; offerta di ceri da parte del sindaco; ore 18.00 – messa e vespri – presiede il Vicario generale della diocesi; ore 21.00 – in cattedrale: concerto di musica sacra e religiosa eseguito dalla Cappella musicale della cattedrale e diretto da don Giuseppe Biselli.

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