san ponziano Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/san-ponziano/ Settimanale di informazione regionale Tue, 10 Jan 2023 11:44:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg san ponziano Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/san-ponziano/ 32 32 Celebrazioni in onore del patrono San Ponziano: torna la processione con cavalli e cavalieri https://www.lavoce.it/celebrazioni-in-onore-del-patrono-san-ponziano-torna-la-processione-con-cavalli-e-cavalieri/ Tue, 10 Jan 2023 11:44:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69953 patrono spoleto san ponziano

La Città di Spoleto e l’intera Archidiocesi si preparano alla festa liturgica del Santo Patrono, il giovane martire Ponziano. Le celebrazioni, quest’anno inserite nella programmazione dell’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale di Spoleto, prevedono momenti di formazione, di preghiera, di pietà popolare.

  • Mercoledì 11 gennaio alle ore 18 nella parrocchia del Sacro Cuore a Spoleto il cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica di San Pietro in Vaticano, parlerà sul tema Date ragione della speranza che è in voi.
  • Giovedì 12 gennaio alle ore 18 nella parrocchia del Sacro Cuore a Spoleto l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, parlerà sul tema Diplomazia e passione per la pace.
  • Venerdì 13 gennaio alle ore 21 nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Trevi ci sarà la Preghiera di intercessione per la guarigione delle ferite della vita a cura di suor Roberta Vinerba e del ministero di intercessione del Rinnovamento nello Spirito Umbria.
  • Sabato 14 gennaio: alle 11.30, solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo Renato Boccardo in Duomo; alle 16, vespri pontificali e ritorno processionale della Reliquia del patrono alla Basilica di San Ponziano.

La processione

Il pomeriggio del 3 gennaio presso il Centro giovanile diocesano si è tenuto un incontro con i referenti delle varie realtà (forze dell’ordine, circoli equestri, associazioni) che animano la processione di San Ponziano, interrotta negli ultimi anni a causa del Covid.

"La processione -ha detto il cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino- è un evento cristiano e pubblico che se curato bene produce frutti sulle famiglie, sui malati, sui giovani, sugli studenti, sugli anziani, sui lavoratori, sugli amministratori della cosa pubblica".

Don Morlino ha quindi illustrato la logistica della processione, aperta come da tradizione da un gruppo di cavalli e cavalieri, con due novità rispetto al passato: i cavalli per ragioni di sicurezza partiranno all’incrocio tra via Filitteria, via Tobagi e via Duomo e non più da Piazza della Signoria; all’arrivo della processione ci si fermerà nello spazio antistante la Basilica di San Ponziano e lì ci sarà il momento di preghiera finale e la benedizione dell’Arcivescovo per tutti coloro che hanno preso parte alla processione.

Alla riunione era presente anche monsignor Boccardo che alla fine ha preso la parola per ringraziare tutti della disponibilità e per chiarire le voci che ultimamente sono circolate in Città sulla presenza dei cavalli alla processione.

"Si è detto che il Vescovo non vuole i cavalli. Non è affatto vero. Desidero -ha detto il Presule- che i cavalieri e i cavalli siano inseriti con dignità nella processione che fa memoria del Santo. Il nostro comune obiettivo, è quello di valorizzare e curare bene ogni elemento della processione per farne un momento di preghiera serio e composto, al fine di offrire un bel servizio a quanti vi partecipano. A piedi e a cavallo, quindi, percorreremo ancora una volta le vie della Città per imparare da San Ponziano a vivere con coraggio".

Convegno del Rotary

Alle ore 17 del 13 gennaio i Club Rotary di Spoleto e di Vieste organizzano, nella Sala dello Spagna del Palazzo Comunale, un convegno su San Ponziano patrono di Spoleto e di Vieste. All'incontro, sarà presente anche l’Arcivescovo Boccardo.

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patrono spoleto san ponziano

La Città di Spoleto e l’intera Archidiocesi si preparano alla festa liturgica del Santo Patrono, il giovane martire Ponziano. Le celebrazioni, quest’anno inserite nella programmazione dell’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale di Spoleto, prevedono momenti di formazione, di preghiera, di pietà popolare.

  • Mercoledì 11 gennaio alle ore 18 nella parrocchia del Sacro Cuore a Spoleto il cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica di San Pietro in Vaticano, parlerà sul tema Date ragione della speranza che è in voi.
  • Giovedì 12 gennaio alle ore 18 nella parrocchia del Sacro Cuore a Spoleto l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, parlerà sul tema Diplomazia e passione per la pace.
  • Venerdì 13 gennaio alle ore 21 nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Trevi ci sarà la Preghiera di intercessione per la guarigione delle ferite della vita a cura di suor Roberta Vinerba e del ministero di intercessione del Rinnovamento nello Spirito Umbria.
  • Sabato 14 gennaio: alle 11.30, solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo Renato Boccardo in Duomo; alle 16, vespri pontificali e ritorno processionale della Reliquia del patrono alla Basilica di San Ponziano.

La processione

Il pomeriggio del 3 gennaio presso il Centro giovanile diocesano si è tenuto un incontro con i referenti delle varie realtà (forze dell’ordine, circoli equestri, associazioni) che animano la processione di San Ponziano, interrotta negli ultimi anni a causa del Covid.

"La processione -ha detto il cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino- è un evento cristiano e pubblico che se curato bene produce frutti sulle famiglie, sui malati, sui giovani, sugli studenti, sugli anziani, sui lavoratori, sugli amministratori della cosa pubblica".

Don Morlino ha quindi illustrato la logistica della processione, aperta come da tradizione da un gruppo di cavalli e cavalieri, con due novità rispetto al passato: i cavalli per ragioni di sicurezza partiranno all’incrocio tra via Filitteria, via Tobagi e via Duomo e non più da Piazza della Signoria; all’arrivo della processione ci si fermerà nello spazio antistante la Basilica di San Ponziano e lì ci sarà il momento di preghiera finale e la benedizione dell’Arcivescovo per tutti coloro che hanno preso parte alla processione.

Alla riunione era presente anche monsignor Boccardo che alla fine ha preso la parola per ringraziare tutti della disponibilità e per chiarire le voci che ultimamente sono circolate in Città sulla presenza dei cavalli alla processione.

"Si è detto che il Vescovo non vuole i cavalli. Non è affatto vero. Desidero -ha detto il Presule- che i cavalieri e i cavalli siano inseriti con dignità nella processione che fa memoria del Santo. Il nostro comune obiettivo, è quello di valorizzare e curare bene ogni elemento della processione per farne un momento di preghiera serio e composto, al fine di offrire un bel servizio a quanti vi partecipano. A piedi e a cavallo, quindi, percorreremo ancora una volta le vie della Città per imparare da San Ponziano a vivere con coraggio".

Convegno del Rotary

Alle ore 17 del 13 gennaio i Club Rotary di Spoleto e di Vieste organizzano, nella Sala dello Spagna del Palazzo Comunale, un convegno su San Ponziano patrono di Spoleto e di Vieste. All'incontro, sarà presente anche l’Arcivescovo Boccardo.

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A Spoleto, arcivescovo e sindaco in preghiera con la comunità ucraina a San Ponziano https://www.lavoce.it/spoleto-arcivescovo-sindaco-preghiera-comunita-ucraina-san-poziano/ Sun, 27 Feb 2022 15:39:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65240

Celebrazione in rito bizantino della comunità ucraina spoletina a San Ponziano

Domenica 27 febbraio 2022, come tutti i giorni festivi, la comunità ucraina che vive a Spoleto si è riunita per la celebrazione eucaristica in rito bizantino nella basilica di S. Ponziano presieduta da don Vasyl Hushuvatyy, sacerdote cattolico ucraino che segue spiritualmente i suoi connazionali in Umbria. Alla messa hanno partecipato anche l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo e il sindaco di Spoleto Andrea Sisti, accompagnati da alcuni fedeli spoletini e da rappresentanti del Consiglio comunale: hanno espresso vicinanza e solidarietà ai fratelli e alle sorelle dell’Ucraina (Paese attaccato militarmente dalla Russia) e si sono uniti alla preghiera.  A Spoleto vivono circa 800 ucraini, in Umbria intorno ai 5000. [gallery ids="65256,65257,65258"]  

Le parole dell’arcivescovo Boccardo

"Vi saluto nel nome del Signore. Sono voluto venire questa mattina, insieme con il Sindaco, per dire la nostra vicinanza cordiale a tutti voi. Pensiamo alle vostre famiglie in Ucraina e a tutto il popolo di quel Paese aggredito con una violenza folle che non trova giustificazione a nessun livello. È un momento triste, è un momento di guerra nel quale la forza delle armi sembra avere il sopravvento sulla forza della ragione. Tempo di guerra e di armi.

Due le "armi" a disposizione: solidarietà e preghiera

Anche noi – ha detto mons. Boccardo - vogliamo usare le armi. Ne abbiamo due a nostra disposizione. La prima è quella della solidarietà. Non siete da soli. Da parte nostra quello che è possibile lo vogliamo fare, anzitutto esprimendo la vicinanza, il sostegno e l’aiuto anche materiale. Monasteri, case religiose, strutture della diocesi e della Caritas metteranno a disposizione degli alloggi per i vostri familiari o per altri cittadini dell’Ucraina che vengono a cecare qui pace, libertà e pane. Le nostre case sono aperte". La seconda arma è quella della preghiera: "Vogliamo chiedere al Signore di illuminare le menti dei governanti, degli aggressori, che sono omicidi, e di tutti coloro che rivestono responsabilità per le sorti dei popoli. Con delicatezza e con discrezione vorremmo che tutto il popolo ucraino possa sentire questa nostra carezza di vicinanza e solidarietà. San Ponziano, la cui reliquia è qui con noi, è patrono di Spoleto e voi siete spoletini a pieno titolo: dunque, lo imploriamo con voi e per voi".

Le parole del sindaco Sisti

"Stiamo vivendo una cosa che non avremmo mai immaginato. Vedere i vostri connazionali partire senza nulla è triste. Non possiamo permettere che si usi la violenza contro le persone: è un segno di arroganza e di ignoranza. Vi siamo vicini con la preghiera, ma anche con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per aiutarvi. Questa situazione mi ha drammaticamente scosso: vedere persone della mia età prendere e partire senza una meta è inaccettabile. Tutti dobbiamo ribellarci. Voi ucraini che vivete a Spoleto siete nostri fratelli e cittadini, ci stringiamo a voi con grande disponibilità. Come comunità politica e civile, e Spoleto è da sempre città aperta all’accoglienza, siamo a disposizione - in collaborazione con la diocesi - per compiere qualsiasi atto che dia conforto alla comunità ucraina".

Don Hushuvatyy: "la vostra voce è preziosa per fermare la guerra"

Don Vasyl Hushuvatyy ha ringraziato il Vescovo e il Sindaco: "La vostra presenza è un dono di pace, di tranquillità, di serenità. Anche la vostra voce è preziosa per fermare la guerra".

Preghiera e adorazione eucaristica il 2 marzo

Momenti di preghiera in programma mercoledì 2 marzo. In risposta all’appello del Papa tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Spoleto-Norcia terranno una speciale “ora di preghiera per la pace” la sera di mercoledì 2 marzo, dalle 21 alle 22 (Adorazione eucaristica, rosario, Ufficio delle Letture, …): sarà una invocazione corale che da ogni parrocchia dell’Archidiocesi sale nello stesso momento al Trono dell’Altissimo affinché lo Spirito santo riconduca l’umanità sul cammino della pace, sproni chi la edifica a perseverare nel suo proposito e chi la ostacola a cercare la guarigione dell’odio che lo tormenta. Nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Paolo II in San Nicolò di Spoleto si terrà una Adorazione eucaristica notturna aperta a tutti, dalle ore 21 di mercoledì 2 alle ore 7 di giovedì 3 marzo, quando l’Arcivescovo celebrerà la “Messa per la pace” con tutti i sacerdoti che vorranno partecipare.

Fiaccolata per la pace a Norcia

Domenica 6 marzo alle ore 21 l’arcivescovo Renato Boccardo convoca fedeli e sindaci della diocesi a ritrovarsi a Norcia per una fiaccolata per invocare la pace in Ucraina e che terminerà, attraversato corso Sertorio, nella piazza centrale della città, dinanzi alla statua di san Benedetto. "Chiederemo al patrono d’Europa - messaggero di pace e maestro di civiltà, che cementò quella unità spirituale in Europa in forza della quale popoli divisi sul piano linguistico, etnico e culturale avvertirono di costituire un solo popolo - di ricondurre l’umanità inquieta sul cammino della vera pace", afferma il Presule.  ]]>

Celebrazione in rito bizantino della comunità ucraina spoletina a San Ponziano

Domenica 27 febbraio 2022, come tutti i giorni festivi, la comunità ucraina che vive a Spoleto si è riunita per la celebrazione eucaristica in rito bizantino nella basilica di S. Ponziano presieduta da don Vasyl Hushuvatyy, sacerdote cattolico ucraino che segue spiritualmente i suoi connazionali in Umbria. Alla messa hanno partecipato anche l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo e il sindaco di Spoleto Andrea Sisti, accompagnati da alcuni fedeli spoletini e da rappresentanti del Consiglio comunale: hanno espresso vicinanza e solidarietà ai fratelli e alle sorelle dell’Ucraina (Paese attaccato militarmente dalla Russia) e si sono uniti alla preghiera.  A Spoleto vivono circa 800 ucraini, in Umbria intorno ai 5000. [gallery ids="65256,65257,65258"]  

Le parole dell’arcivescovo Boccardo

"Vi saluto nel nome del Signore. Sono voluto venire questa mattina, insieme con il Sindaco, per dire la nostra vicinanza cordiale a tutti voi. Pensiamo alle vostre famiglie in Ucraina e a tutto il popolo di quel Paese aggredito con una violenza folle che non trova giustificazione a nessun livello. È un momento triste, è un momento di guerra nel quale la forza delle armi sembra avere il sopravvento sulla forza della ragione. Tempo di guerra e di armi.

Due le "armi" a disposizione: solidarietà e preghiera

Anche noi – ha detto mons. Boccardo - vogliamo usare le armi. Ne abbiamo due a nostra disposizione. La prima è quella della solidarietà. Non siete da soli. Da parte nostra quello che è possibile lo vogliamo fare, anzitutto esprimendo la vicinanza, il sostegno e l’aiuto anche materiale. Monasteri, case religiose, strutture della diocesi e della Caritas metteranno a disposizione degli alloggi per i vostri familiari o per altri cittadini dell’Ucraina che vengono a cecare qui pace, libertà e pane. Le nostre case sono aperte". La seconda arma è quella della preghiera: "Vogliamo chiedere al Signore di illuminare le menti dei governanti, degli aggressori, che sono omicidi, e di tutti coloro che rivestono responsabilità per le sorti dei popoli. Con delicatezza e con discrezione vorremmo che tutto il popolo ucraino possa sentire questa nostra carezza di vicinanza e solidarietà. San Ponziano, la cui reliquia è qui con noi, è patrono di Spoleto e voi siete spoletini a pieno titolo: dunque, lo imploriamo con voi e per voi".

Le parole del sindaco Sisti

"Stiamo vivendo una cosa che non avremmo mai immaginato. Vedere i vostri connazionali partire senza nulla è triste. Non possiamo permettere che si usi la violenza contro le persone: è un segno di arroganza e di ignoranza. Vi siamo vicini con la preghiera, ma anche con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per aiutarvi. Questa situazione mi ha drammaticamente scosso: vedere persone della mia età prendere e partire senza una meta è inaccettabile. Tutti dobbiamo ribellarci. Voi ucraini che vivete a Spoleto siete nostri fratelli e cittadini, ci stringiamo a voi con grande disponibilità. Come comunità politica e civile, e Spoleto è da sempre città aperta all’accoglienza, siamo a disposizione - in collaborazione con la diocesi - per compiere qualsiasi atto che dia conforto alla comunità ucraina".

Don Hushuvatyy: "la vostra voce è preziosa per fermare la guerra"

Don Vasyl Hushuvatyy ha ringraziato il Vescovo e il Sindaco: "La vostra presenza è un dono di pace, di tranquillità, di serenità. Anche la vostra voce è preziosa per fermare la guerra".

Preghiera e adorazione eucaristica il 2 marzo

Momenti di preghiera in programma mercoledì 2 marzo. In risposta all’appello del Papa tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Spoleto-Norcia terranno una speciale “ora di preghiera per la pace” la sera di mercoledì 2 marzo, dalle 21 alle 22 (Adorazione eucaristica, rosario, Ufficio delle Letture, …): sarà una invocazione corale che da ogni parrocchia dell’Archidiocesi sale nello stesso momento al Trono dell’Altissimo affinché lo Spirito santo riconduca l’umanità sul cammino della pace, sproni chi la edifica a perseverare nel suo proposito e chi la ostacola a cercare la guarigione dell’odio che lo tormenta. Nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Paolo II in San Nicolò di Spoleto si terrà una Adorazione eucaristica notturna aperta a tutti, dalle ore 21 di mercoledì 2 alle ore 7 di giovedì 3 marzo, quando l’Arcivescovo celebrerà la “Messa per la pace” con tutti i sacerdoti che vorranno partecipare.

Fiaccolata per la pace a Norcia

Domenica 6 marzo alle ore 21 l’arcivescovo Renato Boccardo convoca fedeli e sindaci della diocesi a ritrovarsi a Norcia per una fiaccolata per invocare la pace in Ucraina e che terminerà, attraversato corso Sertorio, nella piazza centrale della città, dinanzi alla statua di san Benedetto. "Chiederemo al patrono d’Europa - messaggero di pace e maestro di civiltà, che cementò quella unità spirituale in Europa in forza della quale popoli divisi sul piano linguistico, etnico e culturale avvertirono di costituire un solo popolo - di ricondurre l’umanità inquieta sul cammino della vera pace", afferma il Presule.  ]]>
A Spoleto celebrata la Festa di san Ponziano https://www.lavoce.it/spoleto-celebrata-festa-san-ponziano/ Fri, 14 Jan 2022 16:07:03 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64485

"Ad ogni ritorno del 14 gennaio ci è caro celebrare la memoria di Ponziano, un giovane ardente e generoso, che con il vigore di una fede limpida ha presieduto al configurarsi di questa comunità cristiana, segnando del suo nome la nostra vicenda e la nostra identità". Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha avviato l’omelia per la festa del patrono della Città di Spoleto e della diocesi, san Ponziano. Il solenne pontificale si è tenuto venerdì 14 gennaio 2022 nella Basilica Cattedrale di Spoleto, ed è stato trasmesso in diretta nei canali social della diocesi.

Celebrazioni ridotte a causa del Covid

Per il secondo anno consecutivo, a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, le celebrazioni si sono tenute in forma ridotta. Sono stati annullati, infatti, due appuntamenti: il convegno che precede la festa (era previsto per il 13 gennaio un dialogo sul tema “La Chiesa che vorrei” con il card. Matteo Maria Zuppi arcivescovo di Bologna e l’on. Luciano Violante già presidente della Camera dei Deputati, che si spera di recuperare più avanti) e la processione del 14 pomeriggio per riportare dal Duomo la reliquia del Santo nella Basilica a lui dedicata.

Solenne pontificale

Al solenne pontificale, concelebrato da diversi sacerdoti, hanno preso parte autorità civili e militari, tra cui: Paola Agabiti, assessore regionale alla programmazione europea, bilancio e risorse umane e patrimoniali, turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio; Stefania Proietti, presidente della provincia di Perugia; Andrea Sisti, sindaco di Spoleto; Nicola Alemanno, sindaco di Norcia; altri primi cittadini dei Comuni che ricadono nel territorio della diocesi. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi e dal gruppo ministranti, coordinati dal cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino. La liturgia è stata animata nel canto dalla Corale diocesana diretta da Mauro Presazzi, con all’organo Angelo Silvio Rosati. [gallery ids="64497,64498,64499"]

L'omelia e le due caratteristiche del Santo

San Ponziano discepolo del Signore. L’Arcivescovo nell’omelia si è soffermato sulle due coordinate essenziali dell’esistenza di san Ponziano.

San Ponziano discepolo del Signore

La prima è quella che lo qualifica come discepolo del Signore: "Alla sua scuola – ha detto - torniamo a testimoniare con coraggio il messaggio salvifico del Vangelo, capace, oggi come allora, di cambiare il male in bene, le tenebre in luce, la disperazione in fiducia, la violenza in pace, la morte in vita".

San Ponziano patrono di Spoleto

"Sotto la sua protezione la città ha attraversato nei secoli vicissitudini turbinose - raccolte nell’immagine sempre eloquente del terremoto - rimanendo viva e vivace. Per questo noi - pur con i problemi e le difficoltà (che sulla terra sono immancabili) e pur con le debolezze di pensiero e di comportamento che oggi affliggono non solo noi ma l’intera società - abbiamo di che rallegraci di essere spoletini e della protezione di S. Ponziano, esperimentata nel tempo e che oggi insieme ancora invochiamo contro un virus insidioso e maligno, non possiamo non considerare – ha detto mons. Boccardo - come al suo patrocinio debba corrispondere sia in campo civile che ecclesiale una rinnovata coscienza di comunità. Se vogliamo dare un volto veramente umano al nostro con-vivere, dobbiamo sentirci e riconoscerci come una comunità di vita, capace di condividere valori, prospettive, diritti e doveri, capace di pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme. Un tale percorso – ha proseguito il Presule - significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, pur se in diversa misura, protagonista del presente e del futuro di questa società.  Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri, consapevoli di ciò che ci unisce più di quanto ci divide, senza aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore il mondo. C’è bisogno di attenzione, di approfondimento continuo, di cercare e riconoscere il bene, di farlo durare e dargli spazio. Questo modo di procedere permette di avvedersi di molte buone pratiche, di fecondi scambi, dell’importanza della diversità, della presenza di menti e di cuori disponibili ad un impegno serio, lucido e generoso. Lo stile di attenzione con cui la comunità si guarda intorno e si prende operosamente cura della vita delle persone e delle istituzioni, garantisce il terreno e l’atmosfera necessaria per riconoscere e far maturare i germogli di un 'amore politico e sociale' (cf Lettera Enciclica Fratelli tutti, 180), superando – ha concluso l’Arcivescovo - le tristi schermaglie autoreferenziali, il consociativismo di comodo o, magari, perfino l’arroganza, l’opportunismo e l’ottusa demagogia". Al termine della messa, mentre Vescovo, presbiteri e fedeli uscivano dalla Cattedrale, il gruppo ottoni della Banda musicale “Città di Spoleto” dalla loggia del Duomo ha omaggiato S. Ponziano con l’inno in onore al martire e altri pezzi musicali.

I Secondi vespri pontificali

Nel pomeriggio nella Basilica Cattedrale di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto i Secondi Vespri Pontificali nella festa di san Ponziano. Al termine, è stato letta la passio di S. Ponziano, ossia le tappe che lo hanno portato al martirio presso il Ponte Sanguinario della Città. Il giovane prima di essere decapitato, il 14 gennaio del 175, pronunciò queste parole: “Ti ringrazio, mio Signore, che mi hai fatto arrivare a questo momento perché, attraverso la lotta del supremo supplizio, nel tuo nome io possa confondere il diavolo. E ora, Signore, accogli in pace il mio spirito”. Al termine del racconto della passione, con i fedeli rimasti seduto al proprio posto, la reliquia del Santo è stata condotta in simbolica processione (quella tradizionale non si è tenuta a causa del Covid, ndr) fino al sagrato del Duomo, dove l’Arcivescovo ha pronunciato una particolare invocazione per chiedere al giovane Martire di liberarci dalla pandemia e di implorare la benedizione di Dio sulla città e sulla diocesi. Queste le parola di mons. Boccardo in Piazza: Glorioso San Ponziano, da questa piazza dove lungo i secoli i nostri padri ti hanno venerato e invocato, anche noi rivolgiamo a te la nostra preghiera, fiduciosi nella cura attenta che da secoli riservi alla nostra città e diocesi. Tu, eroe vittorioso, da noi respingi il nemico: il virus insidioso che affligge le nostre esistenze e attenta alla nostra vita e alla nostra pace. Implora con noi e per noi la misericordia del Dio Altissimo perché doni a tutti la salute del corpo e dell'anima, conforti coloro che sono nella sofferenza e nel dolore, sostenga quanti si pongono al servizio dei fratelli, effonda su di noi il dono dello Spirito, perché possiamo attraversare questo tempo e trarne preziosi insegnamenti di vita. La tua intercessione ci ottenga il dono della sapienza che viene dall'alto, perché impariamo a coltivare uno sguardo contemplativo ed accogliente sulle persone, sulle vicende e sul mondo; a trovare libertà nella attenzione all'essenziale; ad assaporare la grazia della fraternità e dello stare in famiglia; a coltivare relazioni gratuite, forti e durature, cementate dalla mutua accettazione e dal reciproco perdono; a riscoprire la bellezza della sobrietà che fa posto alle gioie dell'interiorità, quelle che purificano lo spirito, liberano l'anima e restituiscono lucentezza allo sguardo. Chiedi per questa città e per la diocesi tutta l'abbondanza della benedizione divina, sorgente di sicurezza e di pace, mentre alla tua preziosa compagnia affidiamo il nostro pellegrinare nel tempo, fino al giorno in cui canteremo insieme con te la gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nel tempo che non ha fine. Amen.    [gallery ids="64520,64519,64518,64517"] Al termine dei Vespri, mons. Boccardo, in automobile, ha riportato la reliquia di S. Ponziano nella Basilica a lui dedicata. Il Presule ha condiviso con i presenti che attendevano la celebrazione eucaristica delle 18 un breve momento di preghiera e poi si è recato a salutare le monache Canonichesse Regolari Lateranensi che custodiscono tutto l’anno la sacra testa del martire.     [embed]http://www.youtube.com/watch?v=19BXzE9jLQ8[/embed]]]>

"Ad ogni ritorno del 14 gennaio ci è caro celebrare la memoria di Ponziano, un giovane ardente e generoso, che con il vigore di una fede limpida ha presieduto al configurarsi di questa comunità cristiana, segnando del suo nome la nostra vicenda e la nostra identità". Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha avviato l’omelia per la festa del patrono della Città di Spoleto e della diocesi, san Ponziano. Il solenne pontificale si è tenuto venerdì 14 gennaio 2022 nella Basilica Cattedrale di Spoleto, ed è stato trasmesso in diretta nei canali social della diocesi.

Celebrazioni ridotte a causa del Covid

Per il secondo anno consecutivo, a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, le celebrazioni si sono tenute in forma ridotta. Sono stati annullati, infatti, due appuntamenti: il convegno che precede la festa (era previsto per il 13 gennaio un dialogo sul tema “La Chiesa che vorrei” con il card. Matteo Maria Zuppi arcivescovo di Bologna e l’on. Luciano Violante già presidente della Camera dei Deputati, che si spera di recuperare più avanti) e la processione del 14 pomeriggio per riportare dal Duomo la reliquia del Santo nella Basilica a lui dedicata.

Solenne pontificale

Al solenne pontificale, concelebrato da diversi sacerdoti, hanno preso parte autorità civili e militari, tra cui: Paola Agabiti, assessore regionale alla programmazione europea, bilancio e risorse umane e patrimoniali, turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio; Stefania Proietti, presidente della provincia di Perugia; Andrea Sisti, sindaco di Spoleto; Nicola Alemanno, sindaco di Norcia; altri primi cittadini dei Comuni che ricadono nel territorio della diocesi. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi e dal gruppo ministranti, coordinati dal cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino. La liturgia è stata animata nel canto dalla Corale diocesana diretta da Mauro Presazzi, con all’organo Angelo Silvio Rosati. [gallery ids="64497,64498,64499"]

L'omelia e le due caratteristiche del Santo

San Ponziano discepolo del Signore. L’Arcivescovo nell’omelia si è soffermato sulle due coordinate essenziali dell’esistenza di san Ponziano.

San Ponziano discepolo del Signore

La prima è quella che lo qualifica come discepolo del Signore: "Alla sua scuola – ha detto - torniamo a testimoniare con coraggio il messaggio salvifico del Vangelo, capace, oggi come allora, di cambiare il male in bene, le tenebre in luce, la disperazione in fiducia, la violenza in pace, la morte in vita".

San Ponziano patrono di Spoleto

"Sotto la sua protezione la città ha attraversato nei secoli vicissitudini turbinose - raccolte nell’immagine sempre eloquente del terremoto - rimanendo viva e vivace. Per questo noi - pur con i problemi e le difficoltà (che sulla terra sono immancabili) e pur con le debolezze di pensiero e di comportamento che oggi affliggono non solo noi ma l’intera società - abbiamo di che rallegraci di essere spoletini e della protezione di S. Ponziano, esperimentata nel tempo e che oggi insieme ancora invochiamo contro un virus insidioso e maligno, non possiamo non considerare – ha detto mons. Boccardo - come al suo patrocinio debba corrispondere sia in campo civile che ecclesiale una rinnovata coscienza di comunità. Se vogliamo dare un volto veramente umano al nostro con-vivere, dobbiamo sentirci e riconoscerci come una comunità di vita, capace di condividere valori, prospettive, diritti e doveri, capace di pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme. Un tale percorso – ha proseguito il Presule - significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, pur se in diversa misura, protagonista del presente e del futuro di questa società.  Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri, consapevoli di ciò che ci unisce più di quanto ci divide, senza aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore il mondo. C’è bisogno di attenzione, di approfondimento continuo, di cercare e riconoscere il bene, di farlo durare e dargli spazio. Questo modo di procedere permette di avvedersi di molte buone pratiche, di fecondi scambi, dell’importanza della diversità, della presenza di menti e di cuori disponibili ad un impegno serio, lucido e generoso. Lo stile di attenzione con cui la comunità si guarda intorno e si prende operosamente cura della vita delle persone e delle istituzioni, garantisce il terreno e l’atmosfera necessaria per riconoscere e far maturare i germogli di un 'amore politico e sociale' (cf Lettera Enciclica Fratelli tutti, 180), superando – ha concluso l’Arcivescovo - le tristi schermaglie autoreferenziali, il consociativismo di comodo o, magari, perfino l’arroganza, l’opportunismo e l’ottusa demagogia". Al termine della messa, mentre Vescovo, presbiteri e fedeli uscivano dalla Cattedrale, il gruppo ottoni della Banda musicale “Città di Spoleto” dalla loggia del Duomo ha omaggiato S. Ponziano con l’inno in onore al martire e altri pezzi musicali.

I Secondi vespri pontificali

Nel pomeriggio nella Basilica Cattedrale di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto i Secondi Vespri Pontificali nella festa di san Ponziano. Al termine, è stato letta la passio di S. Ponziano, ossia le tappe che lo hanno portato al martirio presso il Ponte Sanguinario della Città. Il giovane prima di essere decapitato, il 14 gennaio del 175, pronunciò queste parole: “Ti ringrazio, mio Signore, che mi hai fatto arrivare a questo momento perché, attraverso la lotta del supremo supplizio, nel tuo nome io possa confondere il diavolo. E ora, Signore, accogli in pace il mio spirito”. Al termine del racconto della passione, con i fedeli rimasti seduto al proprio posto, la reliquia del Santo è stata condotta in simbolica processione (quella tradizionale non si è tenuta a causa del Covid, ndr) fino al sagrato del Duomo, dove l’Arcivescovo ha pronunciato una particolare invocazione per chiedere al giovane Martire di liberarci dalla pandemia e di implorare la benedizione di Dio sulla città e sulla diocesi. Queste le parola di mons. Boccardo in Piazza: Glorioso San Ponziano, da questa piazza dove lungo i secoli i nostri padri ti hanno venerato e invocato, anche noi rivolgiamo a te la nostra preghiera, fiduciosi nella cura attenta che da secoli riservi alla nostra città e diocesi. Tu, eroe vittorioso, da noi respingi il nemico: il virus insidioso che affligge le nostre esistenze e attenta alla nostra vita e alla nostra pace. Implora con noi e per noi la misericordia del Dio Altissimo perché doni a tutti la salute del corpo e dell'anima, conforti coloro che sono nella sofferenza e nel dolore, sostenga quanti si pongono al servizio dei fratelli, effonda su di noi il dono dello Spirito, perché possiamo attraversare questo tempo e trarne preziosi insegnamenti di vita. La tua intercessione ci ottenga il dono della sapienza che viene dall'alto, perché impariamo a coltivare uno sguardo contemplativo ed accogliente sulle persone, sulle vicende e sul mondo; a trovare libertà nella attenzione all'essenziale; ad assaporare la grazia della fraternità e dello stare in famiglia; a coltivare relazioni gratuite, forti e durature, cementate dalla mutua accettazione e dal reciproco perdono; a riscoprire la bellezza della sobrietà che fa posto alle gioie dell'interiorità, quelle che purificano lo spirito, liberano l'anima e restituiscono lucentezza allo sguardo. Chiedi per questa città e per la diocesi tutta l'abbondanza della benedizione divina, sorgente di sicurezza e di pace, mentre alla tua preziosa compagnia affidiamo il nostro pellegrinare nel tempo, fino al giorno in cui canteremo insieme con te la gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nel tempo che non ha fine. Amen.    [gallery ids="64520,64519,64518,64517"] Al termine dei Vespri, mons. Boccardo, in automobile, ha riportato la reliquia di S. Ponziano nella Basilica a lui dedicata. Il Presule ha condiviso con i presenti che attendevano la celebrazione eucaristica delle 18 un breve momento di preghiera e poi si è recato a salutare le monache Canonichesse Regolari Lateranensi che custodiscono tutto l’anno la sacra testa del martire.     [embed]http://www.youtube.com/watch?v=19BXzE9jLQ8[/embed]]]>
Spoleto festeggia il patrono San Ponziano. Il vescovo Boccardo: “Convertire il cuore e le azioni” https://www.lavoce.it/spoleto-san-ponziano-boccardo-convertire-cuore/ Thu, 14 Jan 2021 16:27:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58882

«Spoleto è San Ponziano e San Ponziano è Spoleto». Così si è espresso l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo nell’omelia per la Messa solenne in onore del Santo patrono celebrata giovedì 14 gennaio 2021 nella Cattedrale spoletina. Col Presule hanno concelebrato i presbiteri della Diocesi; erano presenti circa 200 fedeli, capienza massima del Duomo nel rispetto di tutte le norme in atto sul distanziamento per evitare il diffondersi del Coronavirus. La Messa, comunque, è stata trasmessa in diretta nei canali social diocesani. Tra le autorità civili e militari, c’erano il presidente della Giunta Regionale dell’Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis, quello di Norcia Nicola Alemanno e altri primi cittadini. La liturgia è stata animata dalla corale diocesana diretta da Beatrice Bernardini, con all’organo Leopoldo Bartoli.

Coltivare un’anima “dilatata”

«Parlare di San Ponziano – ha detto mons. Boccardo nell’omelia - è dire della memoria della nostra città e della nostra Diocesi. Perché un popolo che ignora o dimentica le proprie radici si condanna a non avere futuro. Penso che San Ponziano ci direbbe oggi che se la comunità cristiana e civile di Spoleto vuole guardare con fiducia e fierezza verso il futuro, lo può fare solo coltivando un’anima che definirei “dilatata”. Dilatata per lo sguardo sulla vita delle persone e sui temi della città; dilatata per la passione che promuove nuovi legami sociali; dilatata per la cura del bene comune contro ogni particolarismo; dilatata per lo spirito di pace e di tolleranza; dilatata per il compito dell’educazione e del futuro dei giovani; dilatata per la carità rivolta verso tutti senza distinzione di religione e di provenienza; dilatata per la condivisione del destino della città e del territorio; dilatata ancora per il “supplemento d'anima” di cui questo tempo, ricco di mezzi e povero di significati, ha estremamente bisogno non solo per stare bene, ma per vivere bene».

San Ponziano insegna la determinazione per il bene.

«Da troppi anni l’agire politico, sia a livello nazionale che locale, - ha proseguito l’Arcivescovo - ha assunto le caratteristiche di una battaglia di potere più che di un confronto di idee leale e costruttivo: il risultato è una politica dal corto respiro e incapace di visione e di coraggio. U n autentico confronto deve essere orientato a cercare ciò che è bene per la nazione e per la città in un determinato momento della sua storia e deve permettere a ciascuno di sentirsi partecipe di un processo positivo, sia che la partecipazione venga assicurata da chi governa che da chi sta all’opposizione. Purtroppo dobbiamo spesso assistere ad un triste spettacolo, simile ad una guerra senza esclusione di colpi, che produce inevitabilmente lacerazioni profonde. Non sarà facile ricostruire un tessuto sano. Ma non c’è alternativa. Mi sembra che San Ponziano richieda a tutti noi di convertire il cuore e rimodulare il modo di pensare e di agire, offrendo ciascuno al Paese e alla città il proprio contributo di riflessione, di competenza e di dedizione operosa. I cristiani parlano in questi casi di un atteggiamento fondamentale: quello dell’amore per il prossimo». «In questo nuovo anno, paradossalmente aiutati da un flagello che mette in discussione le certezze acquisite e sovverte le abitudini personali e sociali, ci è chiesto – ha concluso mons. Boccardo - di scrivere una pagina nuova della storia comune, dentro un avvenire che non è predeterminato, ma che dipende da noi. Insieme con l’intercessione di San Ponziano, ci sia di aiuto il monito di un antico Padre della Chiesa: “Il denaro e i beni che possiedi costituiscono il valore del tuo patrimonio. L’amore che hai dentro di te costituisce il valore della tua stessa vita” (S. Agostino, Sermo 34,7)». Al termine della Messa, mentre Vescovo, presbiteri e fedeli uscivano dalla Cattedrale, un gruppo di ottoni dalla loggia del Duomo ha omaggiato S. Ponziano con l’inno in onore al martire e altri pezzi musicali.

La fotogallery

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«Spoleto è San Ponziano e San Ponziano è Spoleto». Così si è espresso l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo nell’omelia per la Messa solenne in onore del Santo patrono celebrata giovedì 14 gennaio 2021 nella Cattedrale spoletina. Col Presule hanno concelebrato i presbiteri della Diocesi; erano presenti circa 200 fedeli, capienza massima del Duomo nel rispetto di tutte le norme in atto sul distanziamento per evitare il diffondersi del Coronavirus. La Messa, comunque, è stata trasmessa in diretta nei canali social diocesani. Tra le autorità civili e militari, c’erano il presidente della Giunta Regionale dell’Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis, quello di Norcia Nicola Alemanno e altri primi cittadini. La liturgia è stata animata dalla corale diocesana diretta da Beatrice Bernardini, con all’organo Leopoldo Bartoli.

Coltivare un’anima “dilatata”

«Parlare di San Ponziano – ha detto mons. Boccardo nell’omelia - è dire della memoria della nostra città e della nostra Diocesi. Perché un popolo che ignora o dimentica le proprie radici si condanna a non avere futuro. Penso che San Ponziano ci direbbe oggi che se la comunità cristiana e civile di Spoleto vuole guardare con fiducia e fierezza verso il futuro, lo può fare solo coltivando un’anima che definirei “dilatata”. Dilatata per lo sguardo sulla vita delle persone e sui temi della città; dilatata per la passione che promuove nuovi legami sociali; dilatata per la cura del bene comune contro ogni particolarismo; dilatata per lo spirito di pace e di tolleranza; dilatata per il compito dell’educazione e del futuro dei giovani; dilatata per la carità rivolta verso tutti senza distinzione di religione e di provenienza; dilatata per la condivisione del destino della città e del territorio; dilatata ancora per il “supplemento d'anima” di cui questo tempo, ricco di mezzi e povero di significati, ha estremamente bisogno non solo per stare bene, ma per vivere bene».

San Ponziano insegna la determinazione per il bene.

«Da troppi anni l’agire politico, sia a livello nazionale che locale, - ha proseguito l’Arcivescovo - ha assunto le caratteristiche di una battaglia di potere più che di un confronto di idee leale e costruttivo: il risultato è una politica dal corto respiro e incapace di visione e di coraggio. U n autentico confronto deve essere orientato a cercare ciò che è bene per la nazione e per la città in un determinato momento della sua storia e deve permettere a ciascuno di sentirsi partecipe di un processo positivo, sia che la partecipazione venga assicurata da chi governa che da chi sta all’opposizione. Purtroppo dobbiamo spesso assistere ad un triste spettacolo, simile ad una guerra senza esclusione di colpi, che produce inevitabilmente lacerazioni profonde. Non sarà facile ricostruire un tessuto sano. Ma non c’è alternativa. Mi sembra che San Ponziano richieda a tutti noi di convertire il cuore e rimodulare il modo di pensare e di agire, offrendo ciascuno al Paese e alla città il proprio contributo di riflessione, di competenza e di dedizione operosa. I cristiani parlano in questi casi di un atteggiamento fondamentale: quello dell’amore per il prossimo». «In questo nuovo anno, paradossalmente aiutati da un flagello che mette in discussione le certezze acquisite e sovverte le abitudini personali e sociali, ci è chiesto – ha concluso mons. Boccardo - di scrivere una pagina nuova della storia comune, dentro un avvenire che non è predeterminato, ma che dipende da noi. Insieme con l’intercessione di San Ponziano, ci sia di aiuto il monito di un antico Padre della Chiesa: “Il denaro e i beni che possiedi costituiscono il valore del tuo patrimonio. L’amore che hai dentro di te costituisce il valore della tua stessa vita” (S. Agostino, Sermo 34,7)». Al termine della Messa, mentre Vescovo, presbiteri e fedeli uscivano dalla Cattedrale, un gruppo di ottoni dalla loggia del Duomo ha omaggiato S. Ponziano con l’inno in onore al martire e altri pezzi musicali.

La fotogallery

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