Sacro Convento Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/sacro-convento/ Settimanale di informazione regionale Fri, 15 Mar 2024 17:25:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Sacro Convento Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/sacro-convento/ 32 32 Mostra sul Maestro di San Francesco. Prima di Cimabue fu lui il più grande https://www.lavoce.it/mostra-sul-maestro-di-san-francesco-prima-di-cimabue-fu-lui-il-piu-grande/ https://www.lavoce.it/mostra-sul-maestro-di-san-francesco-prima-di-cimabue-fu-lui-il-piu-grande/#respond Thu, 14 Mar 2024 07:00:43 +0000 https://www.lavoce.it/?p=75251 Croce monumentale in legnosostenuta da cavi, su fondo blu della sala espositiva, La croce è di colore blu profilata da conchiglie umbre, il tabellone centrale è decorato come un tappeto di persia. Al centro il Cristo con il corpo che pesa verso il basso, la testa e si incassa tra le spalle.Ha il perizoma rosso

Gli occhi sono tutti puntati sulla monumentale Croce del Maestro di San Francesco, allestita all’interno di un’abside ricostruita su fondo blu al centro della sala. È lei la protagonista della mostra “L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro”, appena inaugurata alla Galleria nazionale dell’Umbria. Si chiuderà il 9 giugno.

La Croce del Maestro di San Francesco

La Croce fu realizzata nel 1272 dal Maestro – la cui biografia ad oggi è sconosciuta – per la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia; oggi è conservata in Galleria. Il nome del Maestro gli deriva da una tavola con l’immagine del Santo ritratto per intero, in posizione stante, da lui dipinta su un asse di pino su cui – secondo la tradizione – Francesco spirò, e che venne poi utilizzata per deporre il suo corpo sulla nuda terra. Attualmente la tavola è conservata al Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, ed eccezionalmente in mostra in Galleria in questo periodo.

Artista "enigmatico" fu inventore dell'iconografia di san Francesco

L’esposizione è dunque un’occasione straordinaria per conoscere più a fondo questo artista “enigmatico”, che fu inventore dell’iconografia del Santo assisiate come alter Christus, uomo simile a Cristo, anche nel corpo, grazie al dono delle stigmate. Quei decenni a metà del Duecento furono infatti un momento cruciale per la definizione dell’immagine di Francesco.  “Son pochi i dubbi che dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue sia esistito in Italia un pittore maggiore del Maestro di San Francesco” spiega Andrea De Marchi, curatore della mostra insieme a Veruska Picchiarelli e Emanuele Zappasodi. I quali hanno anche sottolineato come nel Duecento l’Umbria fosse davvero un crocevia culturale mondiale grazie al cantiere della basilica di Assisi, caratterizzato da grandiosi sommovimenti sociali, economici e culturali. Un periodo che nella nostra regione fu terreno fertile per la realizzate di alcune delle opere pittoriche più singolari dell’epoca.

Il Maestro decorò con le Storie di san Francesco la basilica Inferiore di san Francesco

Fu proprio al Maestro che si rivolsero i Frati minori per decorare l’intera basilica inferiore di Assisi, dopo che egli ebbe terminato di lavorare alle vetrate della chiesa superiore. Nella navata ad aula unica della basilica inferiore, tra mille fregi diversi, emuli dell’oreficeria e degli smalti, l’artista infatti realizzò il primo ciclo delle storie di Francesco secondo le indicazioni di Bonaventura da Bagnoregio, allora ministro generale dell’Ordine.

Le opere in mostra

In mostra sono una sessantina le opere raccolte, divise in varie sessioni, tra cui miniature e produzioni pittoriche umbre di quel periodo. Si parte con le opere di Giunta Pisano, tra cui la Croce firmata della Porziuncola. Davanti alla grande croce del Maestro di San Francesco c’è il “dossale opistografo” (dipinto su entrambi i lati) posizionato un tempo sull’altare maggiore di San Francesco al Prato, oggi ricombinato con le parti superstiti.

Al piano superiore è stata realizzata una sala immersiva nella quale, grazie alle nuove tecnologie, viene ricostruita la storia delle pitture murali realizzate dall’artista nella basilica di Assisi, in parte oggi non più esistenti, per l'apertura delle cappelle laterali. Un intervento avvenuto alla fine del XIII secolo, in particolare dopo l’arrivo di Giotto. Il percorso si conclude con il Maestro delle Croci francescane e il Maestro di Santa Chiara; di quest’ultimo sono esposte la pala agiografica proveniente dalla basilica della Santa ad Assisi e la croce dipinta del Museo civico Rocca Flea di Gualdo Tadino.

Alcune delle opere provengono dalle più prestigiose istituzioni museali al mondo, dal Louvre di Parigi alla National Gallery di Londra, dal Metropolitan Museum di New York alla National Gallery di Washington. La mostra è frutto della collaborazione fra la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Ministero della Cultura, la Basilica papale e Sacro Convento di San Francesco in Assisi e la Provincia Serafica “San Francesco d’Assisi” dei Frati Minori dell’Umbria, con il supporto della Fondazione Perugia e in sinergia con la Regione Umbria.

A corollario della mostra sono previsti percorsi di visita sulle tracce del Duecento umbro in collaborazione con l’Isola di San Lorenzo di Perugia e un convegno a giugno, sempre sul Duecento umbro.

Galleria fotografica della mostra (Foto Manuela Acito) [gallery size="medium" td_select_gallery_slide="slide" ids="75261,75262,75263,75264,75265,75266,75267,75268,75269,75270,75271,75272,75273,75274,75275,75276,75277,75278,75279"]  
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Croce monumentale in legnosostenuta da cavi, su fondo blu della sala espositiva, La croce è di colore blu profilata da conchiglie umbre, il tabellone centrale è decorato come un tappeto di persia. Al centro il Cristo con il corpo che pesa verso il basso, la testa e si incassa tra le spalle.Ha il perizoma rosso

Gli occhi sono tutti puntati sulla monumentale Croce del Maestro di San Francesco, allestita all’interno di un’abside ricostruita su fondo blu al centro della sala. È lei la protagonista della mostra “L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro”, appena inaugurata alla Galleria nazionale dell’Umbria. Si chiuderà il 9 giugno.

La Croce del Maestro di San Francesco

La Croce fu realizzata nel 1272 dal Maestro – la cui biografia ad oggi è sconosciuta – per la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia; oggi è conservata in Galleria. Il nome del Maestro gli deriva da una tavola con l’immagine del Santo ritratto per intero, in posizione stante, da lui dipinta su un asse di pino su cui – secondo la tradizione – Francesco spirò, e che venne poi utilizzata per deporre il suo corpo sulla nuda terra. Attualmente la tavola è conservata al Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, ed eccezionalmente in mostra in Galleria in questo periodo.

Artista "enigmatico" fu inventore dell'iconografia di san Francesco

L’esposizione è dunque un’occasione straordinaria per conoscere più a fondo questo artista “enigmatico”, che fu inventore dell’iconografia del Santo assisiate come alter Christus, uomo simile a Cristo, anche nel corpo, grazie al dono delle stigmate. Quei decenni a metà del Duecento furono infatti un momento cruciale per la definizione dell’immagine di Francesco.  “Son pochi i dubbi che dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue sia esistito in Italia un pittore maggiore del Maestro di San Francesco” spiega Andrea De Marchi, curatore della mostra insieme a Veruska Picchiarelli e Emanuele Zappasodi. I quali hanno anche sottolineato come nel Duecento l’Umbria fosse davvero un crocevia culturale mondiale grazie al cantiere della basilica di Assisi, caratterizzato da grandiosi sommovimenti sociali, economici e culturali. Un periodo che nella nostra regione fu terreno fertile per la realizzate di alcune delle opere pittoriche più singolari dell’epoca.

Il Maestro decorò con le Storie di san Francesco la basilica Inferiore di san Francesco

Fu proprio al Maestro che si rivolsero i Frati minori per decorare l’intera basilica inferiore di Assisi, dopo che egli ebbe terminato di lavorare alle vetrate della chiesa superiore. Nella navata ad aula unica della basilica inferiore, tra mille fregi diversi, emuli dell’oreficeria e degli smalti, l’artista infatti realizzò il primo ciclo delle storie di Francesco secondo le indicazioni di Bonaventura da Bagnoregio, allora ministro generale dell’Ordine.

Le opere in mostra

In mostra sono una sessantina le opere raccolte, divise in varie sessioni, tra cui miniature e produzioni pittoriche umbre di quel periodo. Si parte con le opere di Giunta Pisano, tra cui la Croce firmata della Porziuncola. Davanti alla grande croce del Maestro di San Francesco c’è il “dossale opistografo” (dipinto su entrambi i lati) posizionato un tempo sull’altare maggiore di San Francesco al Prato, oggi ricombinato con le parti superstiti.

Al piano superiore è stata realizzata una sala immersiva nella quale, grazie alle nuove tecnologie, viene ricostruita la storia delle pitture murali realizzate dall’artista nella basilica di Assisi, in parte oggi non più esistenti, per l'apertura delle cappelle laterali. Un intervento avvenuto alla fine del XIII secolo, in particolare dopo l’arrivo di Giotto. Il percorso si conclude con il Maestro delle Croci francescane e il Maestro di Santa Chiara; di quest’ultimo sono esposte la pala agiografica proveniente dalla basilica della Santa ad Assisi e la croce dipinta del Museo civico Rocca Flea di Gualdo Tadino.

Alcune delle opere provengono dalle più prestigiose istituzioni museali al mondo, dal Louvre di Parigi alla National Gallery di Londra, dal Metropolitan Museum di New York alla National Gallery di Washington. La mostra è frutto della collaborazione fra la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Ministero della Cultura, la Basilica papale e Sacro Convento di San Francesco in Assisi e la Provincia Serafica “San Francesco d’Assisi” dei Frati Minori dell’Umbria, con il supporto della Fondazione Perugia e in sinergia con la Regione Umbria.

A corollario della mostra sono previsti percorsi di visita sulle tracce del Duecento umbro in collaborazione con l’Isola di San Lorenzo di Perugia e un convegno a giugno, sempre sul Duecento umbro.

Galleria fotografica della mostra (Foto Manuela Acito) [gallery size="medium" td_select_gallery_slide="slide" ids="75261,75262,75263,75264,75265,75266,75267,75268,75269,75270,75271,75272,75273,75274,75275,75276,75277,75278,75279"]  
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“Laudate Deum di papa Francesco. Leggiamola insieme”, anche in streaming https://www.lavoce.it/laudate-deum-di-papa-francesco-leggiamola-insieme-anche-in-streaming/ https://www.lavoce.it/laudate-deum-di-papa-francesco-leggiamola-insieme-anche-in-streaming/#respond Mon, 09 Oct 2023 07:30:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73565

Si terrà lunedì, 9 ottobre 2023, presso la Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, l’incontro dal titolo “Laudate Deum di papa Francesco. Leggiamola insieme”. L’appuntamento rappresenterà un’interessante occasione di riflessione comunitaria su quello che papa Francesco aveva definito inizialmente l’aggiornamento dell’enciclica Laudato si’, ovvero l’esortazione apostolica Laudate Deum pubblicata lo scorso 4 ottobre. Contestualmente, l’incontro sarà utile anche per un bilancio del Tempo del Creato, conclusosi in concomitanza con la festa di San Francesco, Patrono dei cultori dell’ecologia.

Chi presenterà la Laudate Deum, evento anche in streaming

Presenteranno il testo magisteriale il vescovo della Diocesi di Gubbio e di Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, e suor Roberta Vinerba, preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.

All’incontro saranno presenti il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv, ed il responsabile italiano della formazione degli animatori del Movimento Laudato Si’ Antonio Caschetto. Sarà possibile seguire l’incontro in streaming sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D'ASSISI

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Si terrà lunedì, 9 ottobre 2023, presso la Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, l’incontro dal titolo “Laudate Deum di papa Francesco. Leggiamola insieme”. L’appuntamento rappresenterà un’interessante occasione di riflessione comunitaria su quello che papa Francesco aveva definito inizialmente l’aggiornamento dell’enciclica Laudato si’, ovvero l’esortazione apostolica Laudate Deum pubblicata lo scorso 4 ottobre. Contestualmente, l’incontro sarà utile anche per un bilancio del Tempo del Creato, conclusosi in concomitanza con la festa di San Francesco, Patrono dei cultori dell’ecologia.

Chi presenterà la Laudate Deum, evento anche in streaming

Presenteranno il testo magisteriale il vescovo della Diocesi di Gubbio e di Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, e suor Roberta Vinerba, preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.

All’incontro saranno presenti il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv, ed il responsabile italiano della formazione degli animatori del Movimento Laudato Si’ Antonio Caschetto. Sarà possibile seguire l’incontro in streaming sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D'ASSISI

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San Francesco, Patrono d’Italia: accesa la lampada votiva dei Comuni https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-accesa-la-lampada-votiva-dei-comuni/ https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-accesa-la-lampada-votiva-dei-comuni/#respond Wed, 04 Oct 2023 13:30:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73511 san francesco patrono d'italia

Si è appena conclusa la prima parte della giornata di festeggiamenti per San Francesco Patrono d’Italia, segnata dalla tragedia della caduta dal cavalcavia del bus a Mestre, con ventuno morti e quindici feriti. La comunità dei frati ha pregato per le vittime, i feriti e i lori cari, insieme alla preghiere dei pellegrini e dei devoti, ai piedi della Tomba di San Francesco. "Davanti a tanto dolore -ha affermato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento- la reazione nella fede non può che essere anzitutto la preghiera e l’affidamento al Signore". Durante la celebrazione delle 10 nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco (in presenza delle autorità umbre e valdostane e dei rispettivi rappresentanti ecclesiali), il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano. La solenne liturgia, è stata presieduta da monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente della Conferenza episcopale piemontese. A seguire, come da tradizione, ci sono stati i discorsi dalla loggia del Sacro Convento. Hanno parlato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale e 119esimo successore di San Francesco per i Frati Minori Conventuali, il sottosegretario Alfredo Mantovano, a nome del Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco della Città serafica, Stefania Proietti. Un’attenzione particolare, quest’anno, è stata riservata anche a tutti i devoti che non riescono a venire ad Assisi di persona. Tutti, infatti, possono partecipare a questa giornata speciale in onore del Santo di Assisi, andando sulla pagina web www.festadisanfrancesco.org, per accendere una candela virtuale a San Francesco e inviare preghiere per sé e per i propri cari, che poi i frati depongono davanti alla tomba del Santo. Tutti gli appuntamenti religiosi e civili di oggi, sono trasmessi inoltre in diretta streaming sui canali social della comunità francescana del Sacro Convento (canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI). Nel pomeriggio la diretta riprende a partire dalle 15.50 per trasmettere la celebrazione dei vespri pontificali in cappella papale nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, che hanno luogo alle ore 16. Seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia e al mondo da parte di monsignor Sorrentino e l’esecuzione da parte della Cappella Musicale della Basilica, diretta da fra Peter Hrdy, OFMConv, del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella. Questi, frate minore conventuale, nel 1920 si trasferisce ad Assisi dopo essere stato direttore della Schola Cantorum di Anzio e professore di canto sacro al Collegio Serafico Internazionale di San Teodoro Sul Palatino. Nella città di San Francesco dirige la Cappella musicale dell’omonima Basilica fino alla sua morte, avvenuta nel 1956, dopo essersi dedicato a lungo alla musica sacra lasciando composizioni di rara bellezza e misticismo, come appunto la sua versione musicale del Cantico di San Francesco.

Le dichiarazioni delle autorità civili e del Ministri Generale dei Francescani Conventuali

Nei discorsi dalla loggia del Sacro Convento alle ore 11.30, Alfredo Mantovano ha, anzitutto, trasmesso il cordoglio del Presidente del Consiglio e del Governo per l’incidente di Mestre. ha poi aggiunto a proposito della festa del Patrono d’Italia: "La figura di San Francesco è centrale oggi, come lo è stata otto secoli fa: se perdiamo di vista San Francesco non cancelliamo solo un esempio di vita e di fede; cancelliamo il motivo dell’originalità italiana, la nostra fisionomia e il nostro contributo nel mondo [...] In vista del prossimo centenario, San Francesco va individuato come un rinnovatore di vita per il vecchio Continente, e una speranza per chi ne incontrerà la figura in ogni angolo del mondo. Il Governo italiano, d’intesa col comitato e con tutte le amministrazioni interessate, per quanto di sua competenza, farà quanto possibile perché questa speranza si manifesti". "Celebrando la solennità di San Francesco d’Assisi -ha dichiarato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale dei Frati Minori Conventuali- ci rendiamo conto non solo della sua santità, che è un dono per tutta la Chiesa, ma anche del suo essere fratello e guida per quanti cercano con sincerità di costruire un mondo nuovo, più giusto, più fraterno, più rispettoso della dignità e della libertà di ogni essere umano". "La nostra piccola regione alpina e autonoma -ha detto il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, parlando dalla loggia del Sacro Convento- è molto riconoscente per questa presenza qui ad Assisi. La storia del nostro popolo, si è profondamente intrecciata con la presenza francescana nel nostro territorio, tanto che il Convento dei Cordeliers, Frati minori conventuali, fondato nel 1352 che sorgeva nel cuore della città di Aosta, ha ospitato fino al Settecento le sedute dei più importanti organi di autogoverno locali, cioè l’Assemblea degli Stati generali e il Conseil des Commis. La culla dell’autonomia valdostana, è stata, dunque, a lungo custodita nella casa della famiglia francescana. E ora questa eredità spirituale francescana, fa parte della nostra identità caratterizzata dal rispetto della Natura e del Creato e dell’attenzione ai bisogni dei più fragili e dei meno fortunati".

I doni della Valle d'Aosta a San Francesco

Questa mattina sono stati consegnati, durante la celebrazione eucaristica delle 10, anche i doni che i pellegrini provenienti dalla Valle d’Aosta hanno offerto al Sacro Convento di San Francesco in Assisi. La Regione autonoma Valle d’Aosta, ha donato una copia ristampata del Messale di Challant. La pubblicazione è una copia del grande Messale festivo della Collegiata aostana dei santi Pietro e Orso (cod. 43): un imponente manoscritto che il priore Georges de Challant fece realizzare nel primo decennio del Cinquecento, a conclusione dell’importante campagna di adeguamento di quella chiesa e degli edifici annessi ai gusti artistici del tempo. Il fac-simile a stampa è stato realizzato nel 1993 in seguito al restauro del codice originale promosso dalla Regione autonoma Valle d’Aosta. La Regione, ha offerto anche un cesto realizzato dall’artigiana valdostana Nella Pardi con la tecnica dell’intreccio vannerie contenente dei prodotti enogastronomici della Regione. Il Comune di Aosta dal canto suo ha regalato al Sacro Convento un’anfora in gres bianco chamottato. Realizzata dall’artista valdostano Fabio Cornaz, la foggiatura è eseguita manualmente al tornio. L’anfora ha contenuto l’olio di oliva, acquistato da un’azienda di Assisi dalla lunga tradizione nella lavorazione delle olive, utilizzato per alimentare la Lampada dei Comuni d’Italia che arde nella cripta, dinanzi alla Tomba di San Francesco. Il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta ha donato al Sacro Convento una casula artigianale realizzata dalla cooperativa femminile Lou Dzeut di Champorcher utilizzando la teila de meison, il tessuto che un tempo veniva prodotta in proprio dalle famiglie per realizzare corredi per la casa e per la persona. Infine, la Diocesi di Aosta ha offerto al Sacro Convento il contributo per il restauro di una cartagloria dell’anno 1645, con raffigurazione dell’ultima cena attribuita all’artista Bonaventura Bisi detto il Pittorino. Le cartaglorie sono tre tabelle che, prima della riforma liturgica attuata in seguito al Concilio Ecumenico Vaticano II, erano poste sull'altare e riportavano alcune orazioni invariabili della Santa Messa secondo il rito romano.  ]]>
san francesco patrono d'italia

Si è appena conclusa la prima parte della giornata di festeggiamenti per San Francesco Patrono d’Italia, segnata dalla tragedia della caduta dal cavalcavia del bus a Mestre, con ventuno morti e quindici feriti. La comunità dei frati ha pregato per le vittime, i feriti e i lori cari, insieme alla preghiere dei pellegrini e dei devoti, ai piedi della Tomba di San Francesco. "Davanti a tanto dolore -ha affermato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento- la reazione nella fede non può che essere anzitutto la preghiera e l’affidamento al Signore". Durante la celebrazione delle 10 nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco (in presenza delle autorità umbre e valdostane e dei rispettivi rappresentanti ecclesiali), il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano. La solenne liturgia, è stata presieduta da monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente della Conferenza episcopale piemontese. A seguire, come da tradizione, ci sono stati i discorsi dalla loggia del Sacro Convento. Hanno parlato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale e 119esimo successore di San Francesco per i Frati Minori Conventuali, il sottosegretario Alfredo Mantovano, a nome del Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco della Città serafica, Stefania Proietti. Un’attenzione particolare, quest’anno, è stata riservata anche a tutti i devoti che non riescono a venire ad Assisi di persona. Tutti, infatti, possono partecipare a questa giornata speciale in onore del Santo di Assisi, andando sulla pagina web www.festadisanfrancesco.org, per accendere una candela virtuale a San Francesco e inviare preghiere per sé e per i propri cari, che poi i frati depongono davanti alla tomba del Santo. Tutti gli appuntamenti religiosi e civili di oggi, sono trasmessi inoltre in diretta streaming sui canali social della comunità francescana del Sacro Convento (canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI). Nel pomeriggio la diretta riprende a partire dalle 15.50 per trasmettere la celebrazione dei vespri pontificali in cappella papale nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, che hanno luogo alle ore 16. Seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia e al mondo da parte di monsignor Sorrentino e l’esecuzione da parte della Cappella Musicale della Basilica, diretta da fra Peter Hrdy, OFMConv, del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella. Questi, frate minore conventuale, nel 1920 si trasferisce ad Assisi dopo essere stato direttore della Schola Cantorum di Anzio e professore di canto sacro al Collegio Serafico Internazionale di San Teodoro Sul Palatino. Nella città di San Francesco dirige la Cappella musicale dell’omonima Basilica fino alla sua morte, avvenuta nel 1956, dopo essersi dedicato a lungo alla musica sacra lasciando composizioni di rara bellezza e misticismo, come appunto la sua versione musicale del Cantico di San Francesco.

Le dichiarazioni delle autorità civili e del Ministri Generale dei Francescani Conventuali

Nei discorsi dalla loggia del Sacro Convento alle ore 11.30, Alfredo Mantovano ha, anzitutto, trasmesso il cordoglio del Presidente del Consiglio e del Governo per l’incidente di Mestre. ha poi aggiunto a proposito della festa del Patrono d’Italia: "La figura di San Francesco è centrale oggi, come lo è stata otto secoli fa: se perdiamo di vista San Francesco non cancelliamo solo un esempio di vita e di fede; cancelliamo il motivo dell’originalità italiana, la nostra fisionomia e il nostro contributo nel mondo [...] In vista del prossimo centenario, San Francesco va individuato come un rinnovatore di vita per il vecchio Continente, e una speranza per chi ne incontrerà la figura in ogni angolo del mondo. Il Governo italiano, d’intesa col comitato e con tutte le amministrazioni interessate, per quanto di sua competenza, farà quanto possibile perché questa speranza si manifesti". "Celebrando la solennità di San Francesco d’Assisi -ha dichiarato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale dei Frati Minori Conventuali- ci rendiamo conto non solo della sua santità, che è un dono per tutta la Chiesa, ma anche del suo essere fratello e guida per quanti cercano con sincerità di costruire un mondo nuovo, più giusto, più fraterno, più rispettoso della dignità e della libertà di ogni essere umano". "La nostra piccola regione alpina e autonoma -ha detto il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, parlando dalla loggia del Sacro Convento- è molto riconoscente per questa presenza qui ad Assisi. La storia del nostro popolo, si è profondamente intrecciata con la presenza francescana nel nostro territorio, tanto che il Convento dei Cordeliers, Frati minori conventuali, fondato nel 1352 che sorgeva nel cuore della città di Aosta, ha ospitato fino al Settecento le sedute dei più importanti organi di autogoverno locali, cioè l’Assemblea degli Stati generali e il Conseil des Commis. La culla dell’autonomia valdostana, è stata, dunque, a lungo custodita nella casa della famiglia francescana. E ora questa eredità spirituale francescana, fa parte della nostra identità caratterizzata dal rispetto della Natura e del Creato e dell’attenzione ai bisogni dei più fragili e dei meno fortunati".

I doni della Valle d'Aosta a San Francesco

Questa mattina sono stati consegnati, durante la celebrazione eucaristica delle 10, anche i doni che i pellegrini provenienti dalla Valle d’Aosta hanno offerto al Sacro Convento di San Francesco in Assisi. La Regione autonoma Valle d’Aosta, ha donato una copia ristampata del Messale di Challant. La pubblicazione è una copia del grande Messale festivo della Collegiata aostana dei santi Pietro e Orso (cod. 43): un imponente manoscritto che il priore Georges de Challant fece realizzare nel primo decennio del Cinquecento, a conclusione dell’importante campagna di adeguamento di quella chiesa e degli edifici annessi ai gusti artistici del tempo. Il fac-simile a stampa è stato realizzato nel 1993 in seguito al restauro del codice originale promosso dalla Regione autonoma Valle d’Aosta. La Regione, ha offerto anche un cesto realizzato dall’artigiana valdostana Nella Pardi con la tecnica dell’intreccio vannerie contenente dei prodotti enogastronomici della Regione. Il Comune di Aosta dal canto suo ha regalato al Sacro Convento un’anfora in gres bianco chamottato. Realizzata dall’artista valdostano Fabio Cornaz, la foggiatura è eseguita manualmente al tornio. L’anfora ha contenuto l’olio di oliva, acquistato da un’azienda di Assisi dalla lunga tradizione nella lavorazione delle olive, utilizzato per alimentare la Lampada dei Comuni d’Italia che arde nella cripta, dinanzi alla Tomba di San Francesco. Il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta ha donato al Sacro Convento una casula artigianale realizzata dalla cooperativa femminile Lou Dzeut di Champorcher utilizzando la teila de meison, il tessuto che un tempo veniva prodotta in proprio dalle famiglie per realizzare corredi per la casa e per la persona. Infine, la Diocesi di Aosta ha offerto al Sacro Convento il contributo per il restauro di una cartagloria dell’anno 1645, con raffigurazione dell’ultima cena attribuita all’artista Bonaventura Bisi detto il Pittorino. Le cartaglorie sono tre tabelle che, prima della riforma liturgica attuata in seguito al Concilio Ecumenico Vaticano II, erano poste sull'altare e riportavano alcune orazioni invariabili della Santa Messa secondo il rito romano.  ]]>
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San Francesco, Patrono d’Italia: presentato il programma delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/ https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/#respond Mon, 02 Oct 2023 15:42:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73494 La basilica Superiore di San Francesco

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Vi hanno preso parte il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Franco Lovignana. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Le celebrazioni per San Francesco, Patrono d’Italia

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel Transito di San Francesco (prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola) seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel Transito di San Francesco, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni. Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione (da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco) del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

Le dichiarazioni

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani -ha detto monsignor Domenico Sorrentino- sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle. Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la bella notizia di Gesù nostro Salvatore, la bella notizia che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, via, verità e vita, segreto della nostra gioia". "Come ogni anno -ha dichiarato Stefania Proietti- le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo, è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto Assisi 2025 con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la Città Serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il sindaco di Aosta e il presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito". "Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta -ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin- e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie". "Con grande gioia -ha detto fra Massimo Travascio- ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta, ha annunciato di voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali: un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!". "In questi anni -ha dichiarato fra Marco Moroni- sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui (se credenti)  a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Santa Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di San Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, (su www.festadisanfrancesco.org) si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".  ]]>
La basilica Superiore di San Francesco

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Vi hanno preso parte il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Franco Lovignana. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Le celebrazioni per San Francesco, Patrono d’Italia

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel Transito di San Francesco (prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola) seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel Transito di San Francesco, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni. Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione (da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco) del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

Le dichiarazioni

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani -ha detto monsignor Domenico Sorrentino- sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle. Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la bella notizia di Gesù nostro Salvatore, la bella notizia che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, via, verità e vita, segreto della nostra gioia". "Come ogni anno -ha dichiarato Stefania Proietti- le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo, è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto Assisi 2025 con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la Città Serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il sindaco di Aosta e il presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito". "Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta -ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin- e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie". "Con grande gioia -ha detto fra Massimo Travascio- ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta, ha annunciato di voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali: un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!". "In questi anni -ha dichiarato fra Marco Moroni- sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui (se credenti)  a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Santa Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di San Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, (su www.festadisanfrancesco.org) si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".  ]]>
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Boom di camminatori nel 2022 giunti alla Basilica di San Francesco ad Assisi https://www.lavoce.it/boom-di-camminatori-nel-2022-giunti-alla-basilica-di-san-francesco-ad-assisi/ https://www.lavoce.it/boom-di-camminatori-nel-2022-giunti-alla-basilica-di-san-francesco-ad-assisi/#comments Tue, 28 Feb 2023 14:51:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70656 camminatori assisi

Boom di camminatori nel 2022, +26% rispetto allo scorso anno. Sono 4.203, provenienti da 57 nazioni, i camminatori che hanno raggiunto la Basilica di San Francesco in Assisi da soli, in gruppo o in compagnia degli amici a quattro zampe. I dati rilevati dalla Statio Peregrinorum, ufficio della Basilica di San Francesco, mostrano come i pellegrini, arrivati ad Assisi nel 2022, siano in maggioranza italiani con il 57,09% (78.55% nel 2021). Tra gli stranieri al primo posto i tedeschi (14,24%), seguiti da francesi con il 6,71%, austriaci (3,44%) e americani (3,01%). Tra gli amanti del turismo lento anche dalle Isole Figi, Singapore, Cina e Papua Nuova Guinea.

Un trend in grande crescita che mostra come sia forte l’attenzione nei confronti della natura che ci circonda. Superato il record di pellegrini ad Assisi del 2019 (4.124). I cammini francescani sono l’esempio reale e concreto dei valori del Santo di Assisi: fraternità, accoglienza e rispetto dell’ambiente.

L’incontro è stato aperto dai saluti del Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, e del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, hanno partecipato l’Amministratore Unico di Sviluppumbria, Michela Sciurpa, il presidente dell’Associazione Hospitale Laudato Si’, Carlo Menichini, e il delegato della Statio Peregrinorum, fra Rafael Normando, OFMConv, che ha presentato tutti i numeri dei camminatori. L’evento è stato moderato dal responsabile dell’Ufficio Stampa del Sacro Convento di Assisi, Roberto Pacilio.

I dati

Nei dati raccolti dalla Statio Peregrinorum si evince che chi percorre i cammini francescani sono in maggioranza uomini (51,70%) mentre le donne rappresentano il 48,30%. Il 96,03% l’ha percorso a piedi (94,08% nel 2021) e il 3,48% in bicicletta. Di questi pellegrini il 75,20% giunge ad Assisi in solitudine, mentre il 24,80% in gruppo.

Da dove arrivano

Sono 57 le nazioni da dove provengono. La maggioranza dei pellegrini sono italiani, ma è comunque un’esperienza conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Tra gli stranieri al primo posto ci sono i tedeschi, a seguire: Francia, Austria, Stati Uniti e perfino camminatori provenienti dalla Tanzania, Isole Figi, Giappone e Papua Nuova Guinea. I luoghi di destinazione preferiti dai camminatori sono: Assisi (92,38%), Roma (4,25%) e Ascoli Piceno (1,35%).

I camminatori

I cammini francescani sono per tutte le età: al primo posto i pellegrini dai 30 ai 60 anni 45,90% (51.20% nel 2021), a seguire con il 35,30% gli ultrasessantenni (24,20% nel 2021), mentre tra i 18 e 30 sono il 14,15% (14,60% nel 2021) e infine il 4,30% è costituito da pellegrini di età inferiore ai 18 anni (10% nel 2021).

Le motivazioni

Riguardo le motivazioni che spingono i pellegrini ad intraprendere i cammini il 48,91% lo fa per motivi personali come la ricerca di pace, il 32,20% esprime motivazioni religiose, l’8,92% religioso-culturali e l’1,56% per motivazioni esclusivamente culturali.

I cammini

Per quanto riguarda i Cammini francescani, il più frequentato è la Via di Francesco con una percentuale del 82,72% di pellegrini (73,76% nel 2021), seguono: Cammino di Assisi con il 4,49% (4,82% nel 2021) e Di qui Passò Francesco 4,35% (9,73% nel 2021).

Il commento ai dati di fra Rafael Normando

"Assisi città della pace -ha spiegato fra Rafael Normando, illustrando i dati relativi ai pellegrini sui Cammini Francescani- è conosciuta come  la terra natale di Francesco d’Assisi e il tema della pace è ricorrente nei nostri giorni. Papa Francesco nel messaggio della giornata mondiale della pace ha detto che davanti le situazioni della storia siamo chiamati a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie.

Che cos’è un pellegrinaggio se non affrontare paure, dolori, non distrarsi davanti alle sfide che possono causare lo scoraggiamento e cercare sempre all’alba di ogni giorno la luce che non ci lascia nel buio dell’incertezza?

Stiamo parlando della pace -ha proseguito il delegato della Statio Peregrinorum- perché è stata la motivazione più sentita dai pellegrini nel loro pellegrinaggio del 2022 e le statistiche ce lo rivelano. Ancora una volta abbiamo superato il record di pellegrini ad Assisi e questo è un segno di pace.

Il nostro primo ringraziamento va a tutti i pellegrini che sono arrivati ad Assisi: grazie per la vostra testimonianza. Un ricordo speciale a tutti coloro che hanno accolto ogni pellegrino: gli organizzatori dei cammini, gli abitanti dei paesi che hanno offerto un bicchiere d’acqua, un sorriso, un letto, un tetto, un pasto caldo, ossia tutti coloro che hanno accolto con il cuore. Ringraziamo con tanta gratitudine i nostri volontari della Statio Peregrinorum, che con dedizione sono stati a disposizione dei pellegrini; con loro noi frati abbiamo condiviso la responsabilità di questo servizio.

Il nostro grazie, infine, ai frati del Sacro Convento e alle altre comunità religiose -ha concluso fra Rafael Normando- che hanno offerto  una benedizione e una preghiera a ogni pellegrino venuto presso la Basilica di San Francesco per incontrare il Santo d’Assisi".

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camminatori assisi

Boom di camminatori nel 2022, +26% rispetto allo scorso anno. Sono 4.203, provenienti da 57 nazioni, i camminatori che hanno raggiunto la Basilica di San Francesco in Assisi da soli, in gruppo o in compagnia degli amici a quattro zampe. I dati rilevati dalla Statio Peregrinorum, ufficio della Basilica di San Francesco, mostrano come i pellegrini, arrivati ad Assisi nel 2022, siano in maggioranza italiani con il 57,09% (78.55% nel 2021). Tra gli stranieri al primo posto i tedeschi (14,24%), seguiti da francesi con il 6,71%, austriaci (3,44%) e americani (3,01%). Tra gli amanti del turismo lento anche dalle Isole Figi, Singapore, Cina e Papua Nuova Guinea.

Un trend in grande crescita che mostra come sia forte l’attenzione nei confronti della natura che ci circonda. Superato il record di pellegrini ad Assisi del 2019 (4.124). I cammini francescani sono l’esempio reale e concreto dei valori del Santo di Assisi: fraternità, accoglienza e rispetto dell’ambiente.

L’incontro è stato aperto dai saluti del Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, e del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, hanno partecipato l’Amministratore Unico di Sviluppumbria, Michela Sciurpa, il presidente dell’Associazione Hospitale Laudato Si’, Carlo Menichini, e il delegato della Statio Peregrinorum, fra Rafael Normando, OFMConv, che ha presentato tutti i numeri dei camminatori. L’evento è stato moderato dal responsabile dell’Ufficio Stampa del Sacro Convento di Assisi, Roberto Pacilio.

I dati

Nei dati raccolti dalla Statio Peregrinorum si evince che chi percorre i cammini francescani sono in maggioranza uomini (51,70%) mentre le donne rappresentano il 48,30%. Il 96,03% l’ha percorso a piedi (94,08% nel 2021) e il 3,48% in bicicletta. Di questi pellegrini il 75,20% giunge ad Assisi in solitudine, mentre il 24,80% in gruppo.

Da dove arrivano

Sono 57 le nazioni da dove provengono. La maggioranza dei pellegrini sono italiani, ma è comunque un’esperienza conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Tra gli stranieri al primo posto ci sono i tedeschi, a seguire: Francia, Austria, Stati Uniti e perfino camminatori provenienti dalla Tanzania, Isole Figi, Giappone e Papua Nuova Guinea. I luoghi di destinazione preferiti dai camminatori sono: Assisi (92,38%), Roma (4,25%) e Ascoli Piceno (1,35%).

I camminatori

I cammini francescani sono per tutte le età: al primo posto i pellegrini dai 30 ai 60 anni 45,90% (51.20% nel 2021), a seguire con il 35,30% gli ultrasessantenni (24,20% nel 2021), mentre tra i 18 e 30 sono il 14,15% (14,60% nel 2021) e infine il 4,30% è costituito da pellegrini di età inferiore ai 18 anni (10% nel 2021).

Le motivazioni

Riguardo le motivazioni che spingono i pellegrini ad intraprendere i cammini il 48,91% lo fa per motivi personali come la ricerca di pace, il 32,20% esprime motivazioni religiose, l’8,92% religioso-culturali e l’1,56% per motivazioni esclusivamente culturali.

I cammini

Per quanto riguarda i Cammini francescani, il più frequentato è la Via di Francesco con una percentuale del 82,72% di pellegrini (73,76% nel 2021), seguono: Cammino di Assisi con il 4,49% (4,82% nel 2021) e Di qui Passò Francesco 4,35% (9,73% nel 2021).

Il commento ai dati di fra Rafael Normando

"Assisi città della pace -ha spiegato fra Rafael Normando, illustrando i dati relativi ai pellegrini sui Cammini Francescani- è conosciuta come  la terra natale di Francesco d’Assisi e il tema della pace è ricorrente nei nostri giorni. Papa Francesco nel messaggio della giornata mondiale della pace ha detto che davanti le situazioni della storia siamo chiamati a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie.

Che cos’è un pellegrinaggio se non affrontare paure, dolori, non distrarsi davanti alle sfide che possono causare lo scoraggiamento e cercare sempre all’alba di ogni giorno la luce che non ci lascia nel buio dell’incertezza?

Stiamo parlando della pace -ha proseguito il delegato della Statio Peregrinorum- perché è stata la motivazione più sentita dai pellegrini nel loro pellegrinaggio del 2022 e le statistiche ce lo rivelano. Ancora una volta abbiamo superato il record di pellegrini ad Assisi e questo è un segno di pace.

Il nostro primo ringraziamento va a tutti i pellegrini che sono arrivati ad Assisi: grazie per la vostra testimonianza. Un ricordo speciale a tutti coloro che hanno accolto ogni pellegrino: gli organizzatori dei cammini, gli abitanti dei paesi che hanno offerto un bicchiere d’acqua, un sorriso, un letto, un tetto, un pasto caldo, ossia tutti coloro che hanno accolto con il cuore. Ringraziamo con tanta gratitudine i nostri volontari della Statio Peregrinorum, che con dedizione sono stati a disposizione dei pellegrini; con loro noi frati abbiamo condiviso la responsabilità di questo servizio.

Il nostro grazie, infine, ai frati del Sacro Convento e alle altre comunità religiose -ha concluso fra Rafael Normando- che hanno offerto  una benedizione e una preghiera a ogni pellegrino venuto presso la Basilica di San Francesco per incontrare il Santo d’Assisi".

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Il Cortile di Francesco: dal 2 al 4 settembre l’VIII edizione https://www.lavoce.it/il-cortile-di-francesco-dal-2-al-4-settembre-lviii-edizione/ Thu, 01 Sep 2022 14:58:41 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68191 Il cortile di Francesco

Torna ad Assisi Il Cortile di Francesco. Personalità della società civile, del mondo religioso e del giornalismo si confronteranno, dal 2 al 4 settembre, sul tema dell’ottava edizione: Eterno e il tempo presente.

Gli ospiti

Oltre venti incontri, tra lectio, dibattiti e tavole rotonde con i più significativi protagonisti della scena religiosa, culturale e sociale del Paese tra cui: il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei;  Pasquale Tridico, presidente dell'Inps; il cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano; Fabrizio Barca, economista; Roberto Battiston, già presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana; Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl; Donatella Di Cesare, filosofa; Edmondo Bruti Liberati, già presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati; Mario Giuliacci, meteorologo.

Il tema dell'VIII edizione de Il Cortile di Francesco

Il tema scelto, Eterno e il tempo presente, nasce dall’esigenza di porre attenzione e riflessione su di un orizzonte che vada oltre il quotidiano, sopraffatto da una dura attualità fatta di guerre, pandemia, crisi climatica ed economica. Sembra non esserci più spazio per elevare lo sguardo oltre queste drammaticità o comunque oltre il breve tempo del quotidiano. L’evento sarà suddiviso in due sezioni, Eterno e Il tempo presente: nella prima il tema sarà affrontato da una prospettiva teorica (filosofia, teologia, arte, scienza) mentre nella seconda si esamineranno gli ambiti che connotano l’era che stiamo vivendo: guerre, lavoro, povertà, crisi climatica ed energetica.

Non solo dibattiti

Non solo dibattiti ma anche musica e arte come la performance di danza verticale della compagnia Il posto che si esibirà dal campanile della Basilica di San Francesco. Tutti gli eventi saranno in presenza e ad ingresso libero. Il Cortile di Francesco, organizzato dal Sacro Convento di Assisi e dall'associazione Oicos riflessioni, con il patrocinio della Provincia di Perugia e con il contributo di Regione Umbria e Comune di Assisi, punta ad offrire uno spazio di incontro, dialogo e confronto con esperti e personalità del nostro tempo. Media partner rivista San Francesco.]]>
Il cortile di Francesco

Torna ad Assisi Il Cortile di Francesco. Personalità della società civile, del mondo religioso e del giornalismo si confronteranno, dal 2 al 4 settembre, sul tema dell’ottava edizione: Eterno e il tempo presente.

Gli ospiti

Oltre venti incontri, tra lectio, dibattiti e tavole rotonde con i più significativi protagonisti della scena religiosa, culturale e sociale del Paese tra cui: il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei;  Pasquale Tridico, presidente dell'Inps; il cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano; Fabrizio Barca, economista; Roberto Battiston, già presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana; Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl; Donatella Di Cesare, filosofa; Edmondo Bruti Liberati, già presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati; Mario Giuliacci, meteorologo.

Il tema dell'VIII edizione de Il Cortile di Francesco

Il tema scelto, Eterno e il tempo presente, nasce dall’esigenza di porre attenzione e riflessione su di un orizzonte che vada oltre il quotidiano, sopraffatto da una dura attualità fatta di guerre, pandemia, crisi climatica ed economica. Sembra non esserci più spazio per elevare lo sguardo oltre queste drammaticità o comunque oltre il breve tempo del quotidiano. L’evento sarà suddiviso in due sezioni, Eterno e Il tempo presente: nella prima il tema sarà affrontato da una prospettiva teorica (filosofia, teologia, arte, scienza) mentre nella seconda si esamineranno gli ambiti che connotano l’era che stiamo vivendo: guerre, lavoro, povertà, crisi climatica ed energetica.

Non solo dibattiti

Non solo dibattiti ma anche musica e arte come la performance di danza verticale della compagnia Il posto che si esibirà dal campanile della Basilica di San Francesco. Tutti gli eventi saranno in presenza e ad ingresso libero. Il Cortile di Francesco, organizzato dal Sacro Convento di Assisi e dall'associazione Oicos riflessioni, con il patrocinio della Provincia di Perugia e con il contributo di Regione Umbria e Comune di Assisi, punta ad offrire uno spazio di incontro, dialogo e confronto con esperti e personalità del nostro tempo. Media partner rivista San Francesco.]]>
Assisi, XX edizione di ‘Con il Cuore nel nome di Francesco’ https://www.lavoce.it/assisi-con-il-cuore/ Wed, 01 Jun 2022 10:14:26 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67042

Saranno Francesco Gabbani, Malika Ayane e Nek, con la partecipazione di Al Bano e Raoul Bova, gli ospiti della ventesima edizione di “Con il Cuore, nel nome di Francesco”, la maratona di solidarietà dei frati del Sacro Convento di Assisi per i poveri del nostro Paese e i dimenticati del mondo. Il concerto benefico, condotto da Carlo Conti, verrà trasmesso in diretta dal sagrato della Chiesa Superiore della Basilica di San Francesco d'Assisi, venerdì 10 giugno alle 21.25 su Rai1 e in simulcast su Rai Radio1 e RaiPlay. Quest'anno verranno aiutate, tra gli altri, le mense francescane in Italia, la popolazione ucraina colpita dalla guerra e le missioni francescane nel mondo. Per partecipare alla gara benefica basta inviare un sms o chiamare da telefono fisso al 45515. 

XX edizione con i Frati del Sacro Convento

"Torna Con il Cuore con tanti nuovi progetti di solidarietà. In questi 20 anni di missioni francescane in Italia e nel mondo, noi frati di Assisi, insieme alla generosità di milioni di italiani, desideriamo portare speranza e sollievo a migliaia di persone» ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni. Guerra, fame, lavoro, mancanza di accesso alle cure e povertà educativa saranno i temi al centro di questa nuova maratona benefica. Con un SMS o una chiamata da rete fissa al 45515 potremo sostenere insieme le periferie del mondo. Da Assisi, sulle orme di Francesco, possiamo portare una carezza che lenisca le sofferenze degli emarginati". Ogni anno, infatti, i frati del Sacro Convento di Assisi organizzano una maratona di beneficenza e chiedono, agli uomini di buona volontà, un aiuto per le persone più disagiate e bisognose nel mondo. Una serata unica che unisce musica, cultura e spiritualità e vedrà la partecipazione di testimoni di solidarietà e fraternità civile e religiosa. L’edizione 2022 di Con il Cuore prevede la partecipazione di alcuni frati impegnati in prima linea in Ucraina nell'accoglienza di famiglie in fuga dalla guerra e nella cura degli ultimi. 

Raccolta fondi

"L’evento di solidarietà Con il Cuore ci permette di mettere ancora una volta al centro l’amore per i poveri che sono la più grande ricchezza per la Chiesa" ha dichiarato padre Enzo Fortunato. "Dio ci parla attraverso di coloro che incontriamo lungo il cammino della vita". Anche quest’anno Con il Cuore andrà in onda in diretta radiofonica su Radio1. Il programma televisivo andrà in onda in replica domenica 12 giugno alle 16.10 sempre su Rai1. Sostieni “Con il Cuore, nel nome di Francesco d’Assisi”: fino al 31 luglio dona 2 euro al 45515 con un sms da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e 5 euro con chiamata da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile. L'iniziativa è promossa dal Sacro Convento di Assisi e dall’Istituto per il Credito Sportivo. Alla sua realizzazione ha contribuito Poste Italiane. La produzione televisiva del programma Con il Cuore, nel nome di Francesco è affidata alla Rai con il patrocinio di: Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Assisi. La Campagna solidale ha il supporto informativo di Rai per il Sociale attraverso i canali editoriali Rai. Un evento in collaborazione con Rai Radio1.]]>

Saranno Francesco Gabbani, Malika Ayane e Nek, con la partecipazione di Al Bano e Raoul Bova, gli ospiti della ventesima edizione di “Con il Cuore, nel nome di Francesco”, la maratona di solidarietà dei frati del Sacro Convento di Assisi per i poveri del nostro Paese e i dimenticati del mondo. Il concerto benefico, condotto da Carlo Conti, verrà trasmesso in diretta dal sagrato della Chiesa Superiore della Basilica di San Francesco d'Assisi, venerdì 10 giugno alle 21.25 su Rai1 e in simulcast su Rai Radio1 e RaiPlay. Quest'anno verranno aiutate, tra gli altri, le mense francescane in Italia, la popolazione ucraina colpita dalla guerra e le missioni francescane nel mondo. Per partecipare alla gara benefica basta inviare un sms o chiamare da telefono fisso al 45515. 

XX edizione con i Frati del Sacro Convento

"Torna Con il Cuore con tanti nuovi progetti di solidarietà. In questi 20 anni di missioni francescane in Italia e nel mondo, noi frati di Assisi, insieme alla generosità di milioni di italiani, desideriamo portare speranza e sollievo a migliaia di persone» ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni. Guerra, fame, lavoro, mancanza di accesso alle cure e povertà educativa saranno i temi al centro di questa nuova maratona benefica. Con un SMS o una chiamata da rete fissa al 45515 potremo sostenere insieme le periferie del mondo. Da Assisi, sulle orme di Francesco, possiamo portare una carezza che lenisca le sofferenze degli emarginati". Ogni anno, infatti, i frati del Sacro Convento di Assisi organizzano una maratona di beneficenza e chiedono, agli uomini di buona volontà, un aiuto per le persone più disagiate e bisognose nel mondo. Una serata unica che unisce musica, cultura e spiritualità e vedrà la partecipazione di testimoni di solidarietà e fraternità civile e religiosa. L’edizione 2022 di Con il Cuore prevede la partecipazione di alcuni frati impegnati in prima linea in Ucraina nell'accoglienza di famiglie in fuga dalla guerra e nella cura degli ultimi. 

Raccolta fondi

"L’evento di solidarietà Con il Cuore ci permette di mettere ancora una volta al centro l’amore per i poveri che sono la più grande ricchezza per la Chiesa" ha dichiarato padre Enzo Fortunato. "Dio ci parla attraverso di coloro che incontriamo lungo il cammino della vita". Anche quest’anno Con il Cuore andrà in onda in diretta radiofonica su Radio1. Il programma televisivo andrà in onda in replica domenica 12 giugno alle 16.10 sempre su Rai1. Sostieni “Con il Cuore, nel nome di Francesco d’Assisi”: fino al 31 luglio dona 2 euro al 45515 con un sms da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e 5 euro con chiamata da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile. L'iniziativa è promossa dal Sacro Convento di Assisi e dall’Istituto per il Credito Sportivo. Alla sua realizzazione ha contribuito Poste Italiane. La produzione televisiva del programma Con il Cuore, nel nome di Francesco è affidata alla Rai con il patrocinio di: Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Assisi. La Campagna solidale ha il supporto informativo di Rai per il Sociale attraverso i canali editoriali Rai. Un evento in collaborazione con Rai Radio1.]]>
Ucraina, ad Assisi “Le vie della pace” alla vigilia della Marcia https://www.lavoce.it/ucraina-assisi-pace-marcia/ Sat, 23 Apr 2022 14:39:31 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66362 ucraina assisi pace marcia

Tre "postulati" per la pace in Ucraina sono stati elencati dal custode del Sacro convento di Assisi, fra Marco Moroni, nel suo saluto all'incontro dal titolo "La via della pace", alla vigilia dell'edizione straordinaria della marcia Perugia-Assisi di domenica 24 aprile, per chiedere la fine del conflitto nel cuore dell'Europa.

Le vie indicate ad Assisi

Il primo postulato - ha affermato padre Moroni - è "una condanna senza se e senza ma della brutale aggressione scatenata dal governo russo contro l'Ucraina, evento terribile che sta causando la morte e il ferimento di migliaia di persone, la devastazione di città e dell'ambiente, la fuga dei profughi, l'accrescersi della miseria economica. Evento che di fatto ci ha indotti ad incontrarci qui, ma per guardare oltre". Il secondo è "la ferma certezza della sacralità e quindi dell'intangibilità della vita umana. Di ogni vita: dell'aggredito e dell'aggressore, del civile e del soldato, senza alcuna distinzione, con la consapevolezza che, se ogni uomo è mio fratello, ogni guerra è un fratricidio, come ha scritto papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2020. Dal punto di vista strettamente cristiano tutto questo va di pari passo con l'insegnamento di Gesù, che sovverte la mentalità corrente arrivando a riconoscere come fratello anche chi è sentito o si dichiara nemico". Il terzo: "Ogni guerra, questa guerra tremenda alle porte dell'Europa e le altre in corso e semidimenticate, così come quelle del passato - e possiamo purtroppo immaginare anche del futuro - è un drammatico fallimento della diplomazia e della stessa ragione umana, ed è originata da una logica di paura, di dominio, di violenza e di contrapposizione, dove l'altro è visto necessariamente come un antagonista, dove perciò occorre aumentare gli arsenali, pronti a farne ricorso all' occorrenza. In questo senso ogni guerra non è una meteora che appare all' improvviso, ma ha una gestazione lunga, in cui è possibile riconoscere come tutte le parti in causa abbiano delle responsabilità, pur a livelli diversi".
La diretta dell'incontro "La via della pace", riflessioni e proposte alla vigilia della Marcia Perugia - Assisi della pace e della fraternità, sulla pagina Facebook di Umbria Radio.
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ucraina assisi pace marcia

Tre "postulati" per la pace in Ucraina sono stati elencati dal custode del Sacro convento di Assisi, fra Marco Moroni, nel suo saluto all'incontro dal titolo "La via della pace", alla vigilia dell'edizione straordinaria della marcia Perugia-Assisi di domenica 24 aprile, per chiedere la fine del conflitto nel cuore dell'Europa.

Le vie indicate ad Assisi

Il primo postulato - ha affermato padre Moroni - è "una condanna senza se e senza ma della brutale aggressione scatenata dal governo russo contro l'Ucraina, evento terribile che sta causando la morte e il ferimento di migliaia di persone, la devastazione di città e dell'ambiente, la fuga dei profughi, l'accrescersi della miseria economica. Evento che di fatto ci ha indotti ad incontrarci qui, ma per guardare oltre". Il secondo è "la ferma certezza della sacralità e quindi dell'intangibilità della vita umana. Di ogni vita: dell'aggredito e dell'aggressore, del civile e del soldato, senza alcuna distinzione, con la consapevolezza che, se ogni uomo è mio fratello, ogni guerra è un fratricidio, come ha scritto papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2020. Dal punto di vista strettamente cristiano tutto questo va di pari passo con l'insegnamento di Gesù, che sovverte la mentalità corrente arrivando a riconoscere come fratello anche chi è sentito o si dichiara nemico". Il terzo: "Ogni guerra, questa guerra tremenda alle porte dell'Europa e le altre in corso e semidimenticate, così come quelle del passato - e possiamo purtroppo immaginare anche del futuro - è un drammatico fallimento della diplomazia e della stessa ragione umana, ed è originata da una logica di paura, di dominio, di violenza e di contrapposizione, dove l'altro è visto necessariamente come un antagonista, dove perciò occorre aumentare gli arsenali, pronti a farne ricorso all' occorrenza. In questo senso ogni guerra non è una meteora che appare all' improvviso, ma ha una gestazione lunga, in cui è possibile riconoscere come tutte le parti in causa abbiano delle responsabilità, pur a livelli diversi".
La diretta dell'incontro "La via della pace", riflessioni e proposte alla vigilia della Marcia Perugia - Assisi della pace e della fraternità, sulla pagina Facebook di Umbria Radio.
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Annotazioni e appunti di manoscritti della biblioteca della basilica di San Francesco https://www.lavoce.it/annotazioni-e-appunti-di-manoscritti-della-biblioteca-della-basilica-di-san-francesco/ Fri, 25 Mar 2022 10:55:32 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65745

Un esclusivo viaggio tra le annotazioni sui manoscritti presenti nel Fondo antico comunale presso la Biblioteca del Sacro Convento in Assisi. L’incontro, dal titolo “Sulle tracce dei lettori”, si terrà sabato 26 marzo alle 16 e permetterà di scoprire le variegate tipologie di intervento presenti nei margini o sul testo stesso tra “manine”, censure ed anatemi. Un’interessantissima stratigrafia che molto ci dice sulle pratiche di lettura nel corso dei secoli, e su specifici personaggi o avvenimenti. "Di fronte a un manoscritto medievale – ha dichiarato il direttore della biblioteca, fra Carlo Bottero - occorre superare la categoria di “libro”, ed applicare piuttosto quello di sistema articolato in cui convivono variegate tipologie di segni espressivi, testuali e non testuali. Una pluralità di atti comunicativi a volte paralleli ma più spesso intersecantesi e coordinati". In questo primo appuntamento verranno mostrati e illustrati al pubblico gli esclusivi manoscritti. Presenti tra gli altri fra Carlo Bottero, Cristina Roccaforte e Paolo Capitanucci. Per partecipare all’evento l’ingresso è libero ma è obbligatoria la prenotazione inviando una mail a: centrodf@gmail.com Per l’accesso in biblioteca è richiesto green pass rafforzato e uso della mascherina FFp2.  ]]>

Un esclusivo viaggio tra le annotazioni sui manoscritti presenti nel Fondo antico comunale presso la Biblioteca del Sacro Convento in Assisi. L’incontro, dal titolo “Sulle tracce dei lettori”, si terrà sabato 26 marzo alle 16 e permetterà di scoprire le variegate tipologie di intervento presenti nei margini o sul testo stesso tra “manine”, censure ed anatemi. Un’interessantissima stratigrafia che molto ci dice sulle pratiche di lettura nel corso dei secoli, e su specifici personaggi o avvenimenti. "Di fronte a un manoscritto medievale – ha dichiarato il direttore della biblioteca, fra Carlo Bottero - occorre superare la categoria di “libro”, ed applicare piuttosto quello di sistema articolato in cui convivono variegate tipologie di segni espressivi, testuali e non testuali. Una pluralità di atti comunicativi a volte paralleli ma più spesso intersecantesi e coordinati". In questo primo appuntamento verranno mostrati e illustrati al pubblico gli esclusivi manoscritti. Presenti tra gli altri fra Carlo Bottero, Cristina Roccaforte e Paolo Capitanucci. Per partecipare all’evento l’ingresso è libero ma è obbligatoria la prenotazione inviando una mail a: centrodf@gmail.com Per l’accesso in biblioteca è richiesto green pass rafforzato e uso della mascherina FFp2.  ]]>
Gli auguri dei Frati di Assisi al presidente Mattarella https://www.lavoce.it/gli-auguri-dei-frati-di-assisi-al-presidente-mattarella/ Sun, 30 Jan 2022 17:38:27 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64786 san francesco 4 ottobre assisi

"Auguriamo a Sergio Mattarella, appena rieletto Presidente della Repubblica, di continuare a promuovere l'unità nazionale radicata nella giustizia e nella solidarietà, con uno sguardo privilegiato a partire da chi è ai margini della società e delle opportunità di promozione e sviluppo". Così scrivono in un comunicato di augurio i frati del Sacro Convento di Assisi, per mezzo del custode frà Marco Moroni,  in merito alla rielezione del presidente Mattarella. "Il Santo di Assisi l’uomo che ha mostrato quante potenzialità di bene e creatività siano presenti in ciascuno di noi, sia per Lei, Presidente, fonte di ispirazione nella Sua missione a servizio del bene comune che è sempre e solo il bene di tutti perché è il bene di ciascuno – ha proseguito il custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni OFMConv, a nome dei frati della Basilica di San Francesco in Assisi. Il Presidente della Repubblica - come Lei stesso ci ha ricordato nel suo recente messaggio di fine anno – rappresenta l'unità del popolo italiano fondata sulla carta costituzionale e sui valori che essa veicola. Questo biennio di emergenza sanitaria – continua fra Moroni – ha radicalizzato tensioni sociali e ha acuito le differenze frutto dell'ingiustizia e, come dice papa Francesco, dell’inequità. Sono coloro che vivevano già una situazione di precarietà (sanitaria, sociale, economica) ad essere stati colpiti in maniera particolarmente forte. Nell'attuale contesto internazionale - conclude il Custode del Sacro Convento - in cui la guerra sembra tornare a essere una possibilità concreta per affrontare le tensioni mondiali, l'Italia non si stanchi di promuovere le vie della risoluzione pacifica dei conflitti e la promozione dei diritti umani. Come afferma Gesù nel Vangelo: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio" (Mt 5,9).]]>
san francesco 4 ottobre assisi

"Auguriamo a Sergio Mattarella, appena rieletto Presidente della Repubblica, di continuare a promuovere l'unità nazionale radicata nella giustizia e nella solidarietà, con uno sguardo privilegiato a partire da chi è ai margini della società e delle opportunità di promozione e sviluppo". Così scrivono in un comunicato di augurio i frati del Sacro Convento di Assisi, per mezzo del custode frà Marco Moroni,  in merito alla rielezione del presidente Mattarella. "Il Santo di Assisi l’uomo che ha mostrato quante potenzialità di bene e creatività siano presenti in ciascuno di noi, sia per Lei, Presidente, fonte di ispirazione nella Sua missione a servizio del bene comune che è sempre e solo il bene di tutti perché è il bene di ciascuno – ha proseguito il custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni OFMConv, a nome dei frati della Basilica di San Francesco in Assisi. Il Presidente della Repubblica - come Lei stesso ci ha ricordato nel suo recente messaggio di fine anno – rappresenta l'unità del popolo italiano fondata sulla carta costituzionale e sui valori che essa veicola. Questo biennio di emergenza sanitaria – continua fra Moroni – ha radicalizzato tensioni sociali e ha acuito le differenze frutto dell'ingiustizia e, come dice papa Francesco, dell’inequità. Sono coloro che vivevano già una situazione di precarietà (sanitaria, sociale, economica) ad essere stati colpiti in maniera particolarmente forte. Nell'attuale contesto internazionale - conclude il Custode del Sacro Convento - in cui la guerra sembra tornare a essere una possibilità concreta per affrontare le tensioni mondiali, l'Italia non si stanchi di promuovere le vie della risoluzione pacifica dei conflitti e la promozione dei diritti umani. Come afferma Gesù nel Vangelo: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio" (Mt 5,9).]]>
Il Sacro Convento di Assisi aderisce alla preghiera per la pace in Ucraina https://www.lavoce.it/il-sacro-convento-di-assisi-aderisce-alla-preghiera-per-la-pace-in-ucraina/ Tue, 25 Jan 2022 12:51:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64641 preghiera per la pace in Ucraina

Papa Francesco ha indetto per mercoledì 26 gennaio una giornata di preghiera per la pace in Ucraina. La comunità dei Frati minori conventuali del Sacro Convento di Assisi aderisce a questa iniziativa con un momento di preghiera che avrà luogo alle ore 12 nella Chiesa Inferiore della Basilica di San Francesco: un luogo simbolo della fraternità francescana che custodisce le spoglie mortali di San Francesco in Assisi, uomo di pace, fratello di ogni uomo e donna. La celebrazione, presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube Basilica di San Francesco d'Assisi, Sacro Convento e sulla pagina Facebook Basilica Papale e Sacro Convento di San Francesco in Assisi. "Ringraziamo Papa Francesco - commenta il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni- perché ancora una volta ci testimonia la fiducia immensa che, come cristiani, abbiamo nella forza della preghiera fatta con fede a Dio Padre, l'Onnipotente buon Signore. Dall’altro poi ci ricorda che, in un mondo in cui tutto e tutti sono connessi, siamo responsabili gli uni degli altri e tutti abbiamo il dono e la responsabilità di essere operatori di pace e riconciliazione. Mi torna in mente a questo proposito uno dei primi Messaggi per la giornata mondiale della Pace, quello del 1 gennaio 1974, in cui Paolo VI ci diceva La pace dipende anche da te". Alla giornata di preghiera, aderisce anche il comitato promotore della Marcia PerugiAssisi. "Raccogliamo senza esitazioni l’appello di Papa Francesco -ha dichiarato il coordinatore Flavio Lotti- e ci uniamo alla comunità francescana del Sacro Convento. Facciamo nostra la preoccupazione del Papa per i pericoli di guerra che stanno crescendo attorno all’Ucraina. Possa la preghiera sostenere e guidare tutte le donne e gli uomini, credenti e non credenti, umili e potenti, che debbono allontanare lo spettro di questa immane tragedia".]]>
preghiera per la pace in Ucraina

Papa Francesco ha indetto per mercoledì 26 gennaio una giornata di preghiera per la pace in Ucraina. La comunità dei Frati minori conventuali del Sacro Convento di Assisi aderisce a questa iniziativa con un momento di preghiera che avrà luogo alle ore 12 nella Chiesa Inferiore della Basilica di San Francesco: un luogo simbolo della fraternità francescana che custodisce le spoglie mortali di San Francesco in Assisi, uomo di pace, fratello di ogni uomo e donna. La celebrazione, presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube Basilica di San Francesco d'Assisi, Sacro Convento e sulla pagina Facebook Basilica Papale e Sacro Convento di San Francesco in Assisi. "Ringraziamo Papa Francesco - commenta il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni- perché ancora una volta ci testimonia la fiducia immensa che, come cristiani, abbiamo nella forza della preghiera fatta con fede a Dio Padre, l'Onnipotente buon Signore. Dall’altro poi ci ricorda che, in un mondo in cui tutto e tutti sono connessi, siamo responsabili gli uni degli altri e tutti abbiamo il dono e la responsabilità di essere operatori di pace e riconciliazione. Mi torna in mente a questo proposito uno dei primi Messaggi per la giornata mondiale della Pace, quello del 1 gennaio 1974, in cui Paolo VI ci diceva La pace dipende anche da te". Alla giornata di preghiera, aderisce anche il comitato promotore della Marcia PerugiAssisi. "Raccogliamo senza esitazioni l’appello di Papa Francesco -ha dichiarato il coordinatore Flavio Lotti- e ci uniamo alla comunità francescana del Sacro Convento. Facciamo nostra la preoccupazione del Papa per i pericoli di guerra che stanno crescendo attorno all’Ucraina. Possa la preghiera sostenere e guidare tutte le donne e gli uomini, credenti e non credenti, umili e potenti, che debbono allontanare lo spettro di questa immane tragedia".]]>
Padre Fortunato, ultimo editoriale da direttore della Rivista San Francesco https://www.lavoce.it/padre-fortunato-ultimo-editoriale-da-direttore-della-rivista-san-francesco/ Sun, 02 Jan 2022 14:23:53 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64309 padre Enzo Fortunato

"Cento anni fa iniziava il cammino della Rivista San Francesco. Se dovessi fare una sintesi del cammino vissuto direi: dal buio del terremoto alla luce della Fratelli tutti": "Fratelli tutti" è l' Enciclica che papa Francesco ha voluto firmare ad Assisi; il "buio del terremoto" è il primo ricordo che lega padre Enzo Fortunato all' Umbria e alla Basilica, dove arrivò proprio nell' anno del sisma, nel 1997. L' ormai ex direttore della Rivista dei frati di Assisi e portavoce della sala stampa del Sacro convento affida ad un editoriale le sue riflessioni. A partire da gennaio il direttore responsabile è fra Riccardo Giacon, mentre fra Giulio Cesareo, direttore editoriale, è portavoce e direttore della sala stampa (qui trovi il comunicato della rivista “San Francesco patrono d'Italia” con la presentazione di fra Giacon e fra Cesareo). "Il giornale - sottolinea, fra l' altro padre Fortunato - si è distinto in questi anni per aver promosso un tavolo costante di confronto fra idee diverse, salvo dire quando era necessario, la propria". "Abbiamo cercato di trasmettere - osserva padre Fortunato - la dignità dell' uomo pensando e stando con i poveri, Con il Cuore (lo spettacolo di solidarietà trasmesso ogni anno su Rai 1, ndr.) è stato questo; abbiamo rilanciato il messaggio natalizio di pace, il Concerto di Natale lo ha reso concreto; abbiamo messo in dialogo uomini e donne credenti e non, Il Cortile di Francesco li ha fatti riscoprire fraternità. Penso, inoltre, a due grandi documenti diventati bussola per molti uomini di buona volontà: Il Manifesto di Assisi, che appartiene ormai ai laici del nostro tempo; La carta di Assisi, prezioso decalogo per chi opera in questo difficile e affascinante mondo della comunicazione". "Oggi - racconta ancora padre Fortunato - vivo questo passaggio con una consapevolezza: non è importante pensare alle cose fatte, ma a quanto c' è da fare. È il tempo di amare ciò che mi è chiesto come amo ciò che ho scelto sapendo che la bussola è Gesù, cuore della buona notizia". "Ringrazio fra Marco Moroni (attuale custode del Sacro convento, ndr.) per l' invito a continuare a divulgare il messaggio evangelico e francescano con creatività e a stare accanto ai poveri con l' iniziativa solidale Con il Cuore. Il grazie verso tutti - conclude - diventa preghiera e compagnia per il prossimo viaggio".]]>
padre Enzo Fortunato

"Cento anni fa iniziava il cammino della Rivista San Francesco. Se dovessi fare una sintesi del cammino vissuto direi: dal buio del terremoto alla luce della Fratelli tutti": "Fratelli tutti" è l' Enciclica che papa Francesco ha voluto firmare ad Assisi; il "buio del terremoto" è il primo ricordo che lega padre Enzo Fortunato all' Umbria e alla Basilica, dove arrivò proprio nell' anno del sisma, nel 1997. L' ormai ex direttore della Rivista dei frati di Assisi e portavoce della sala stampa del Sacro convento affida ad un editoriale le sue riflessioni. A partire da gennaio il direttore responsabile è fra Riccardo Giacon, mentre fra Giulio Cesareo, direttore editoriale, è portavoce e direttore della sala stampa (qui trovi il comunicato della rivista “San Francesco patrono d'Italia” con la presentazione di fra Giacon e fra Cesareo). "Il giornale - sottolinea, fra l' altro padre Fortunato - si è distinto in questi anni per aver promosso un tavolo costante di confronto fra idee diverse, salvo dire quando era necessario, la propria". "Abbiamo cercato di trasmettere - osserva padre Fortunato - la dignità dell' uomo pensando e stando con i poveri, Con il Cuore (lo spettacolo di solidarietà trasmesso ogni anno su Rai 1, ndr.) è stato questo; abbiamo rilanciato il messaggio natalizio di pace, il Concerto di Natale lo ha reso concreto; abbiamo messo in dialogo uomini e donne credenti e non, Il Cortile di Francesco li ha fatti riscoprire fraternità. Penso, inoltre, a due grandi documenti diventati bussola per molti uomini di buona volontà: Il Manifesto di Assisi, che appartiene ormai ai laici del nostro tempo; La carta di Assisi, prezioso decalogo per chi opera in questo difficile e affascinante mondo della comunicazione". "Oggi - racconta ancora padre Fortunato - vivo questo passaggio con una consapevolezza: non è importante pensare alle cose fatte, ma a quanto c' è da fare. È il tempo di amare ciò che mi è chiesto come amo ciò che ho scelto sapendo che la bussola è Gesù, cuore della buona notizia". "Ringrazio fra Marco Moroni (attuale custode del Sacro convento, ndr.) per l' invito a continuare a divulgare il messaggio evangelico e francescano con creatività e a stare accanto ai poveri con l' iniziativa solidale Con il Cuore. Il grazie verso tutti - conclude - diventa preghiera e compagnia per il prossimo viaggio".]]>
Il Cortile di Francesco: dal 17 al 19 settembre la VII edizione dedicata alla Speranza https://www.lavoce.it/il-cortile-di-francesco-dal-17-al-19-settembre-la-vii-edizione-dedicata-alla-speranza/ Wed, 15 Sep 2021 11:11:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62253 Cortile di Francesco

Si terrà ad Assisi dal 17 al 19 settembre il Cortile di Francesco. Personalità della società civile, del mondo della religione e del giornalismo si confronteranno sul tema della settima edizione: Speranza. Tema scelto per l'urgenza che ha il mondo di vedere davanti a sé un orizzonte di conforto e fiducia per guardare Oltre i confini, tema della scorsa edizione.

"Oltre settanta relatori, due concerti e ventidue tra conferenze, dibattiti e lectio magistralis -annuncia il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato- Ma non manca ciò che sta più a cuore al mondo francescano: le testimonianze dei poveri cristi che da questa speranza vengono trafitti. Una cosa è certa, abbiamo bisogno di fiducia, non vogliamo spegnere la luce della speranza".

Due macro aree di discussione: I modi della Speranza dove il tema cardine viene esplorato dal punto di vista religioso (dal cardinale Gianfranco Ravasi e monsignor Nunzio Galantino), filosofico (da Massimo Cacciari e Michela Marzano), letterario (da Dacia Maraini), psicologico (da Paolo Crepet), economico (da Brunello Cucinelli, Carlo Montalbetti, Mariano Roman), lavorativo (da Maurizio Landini) e storico-sociale (da Lucio Villari e Ilvo Diamanti). Non manca un approfondimento sull’informazione e la minaccia alla libertà di stampa (assieme a Beppe Giulietti e Nello Scavo).

La seconda area tematica, Kabul Afghanistan, dove la speranza trova il più difficile terreno di interpretazione. Diversi gli incontri dedicati al delicato tema di politica estera: le agenzie operative negli aiuti umanitari (Unhcr, Oim, Unicef), le mutazioni dello scenario geopolitico (ospiti l'ambasciatore Stefano Pontecorvo, Giampiero Massolo, la senatrice Marina Sereni), la situazione delle donne in medio oriente (con la giornalista Rula Jebreal) e le storie dei profughi arrivati in Italia.

Nell'ambito del ciclo di incontri tre momenti serali: venerdì 17 l’omaggio a Gino Strada con il racconto della figlia Cecilia, sabato 18 il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato in occasione dei centocinquanta anni dalla fondazione dell'Istituto Serafico e domenica 19 l'evento speciale Passione e Speranza con la lectio magistralis di Massimo Cacciari e il concerto della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco Assisi.

Sarà possibile partecipare, in base alle norme anti Covid, solo in possesso del Green Pass. Tutti gli incontri della VII edizione del Cortile di Francesco saranno anche trasmessi in diretta e on demand sul sito www.cortiledifrancesco.it e sulle piattaforme digitali (social network e YouTube).

L'evento, organizzato dal Sacro Convento di Assisi e dell'Associazione Oicos riflessioni, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della cultura e con il sostegno della Regione Umbria, punta ad offrire uno spazio di incontro alternativo di speranza.

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Cortile di Francesco

Si terrà ad Assisi dal 17 al 19 settembre il Cortile di Francesco. Personalità della società civile, del mondo della religione e del giornalismo si confronteranno sul tema della settima edizione: Speranza. Tema scelto per l'urgenza che ha il mondo di vedere davanti a sé un orizzonte di conforto e fiducia per guardare Oltre i confini, tema della scorsa edizione.

"Oltre settanta relatori, due concerti e ventidue tra conferenze, dibattiti e lectio magistralis -annuncia il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato- Ma non manca ciò che sta più a cuore al mondo francescano: le testimonianze dei poveri cristi che da questa speranza vengono trafitti. Una cosa è certa, abbiamo bisogno di fiducia, non vogliamo spegnere la luce della speranza".

Due macro aree di discussione: I modi della Speranza dove il tema cardine viene esplorato dal punto di vista religioso (dal cardinale Gianfranco Ravasi e monsignor Nunzio Galantino), filosofico (da Massimo Cacciari e Michela Marzano), letterario (da Dacia Maraini), psicologico (da Paolo Crepet), economico (da Brunello Cucinelli, Carlo Montalbetti, Mariano Roman), lavorativo (da Maurizio Landini) e storico-sociale (da Lucio Villari e Ilvo Diamanti). Non manca un approfondimento sull’informazione e la minaccia alla libertà di stampa (assieme a Beppe Giulietti e Nello Scavo).

La seconda area tematica, Kabul Afghanistan, dove la speranza trova il più difficile terreno di interpretazione. Diversi gli incontri dedicati al delicato tema di politica estera: le agenzie operative negli aiuti umanitari (Unhcr, Oim, Unicef), le mutazioni dello scenario geopolitico (ospiti l'ambasciatore Stefano Pontecorvo, Giampiero Massolo, la senatrice Marina Sereni), la situazione delle donne in medio oriente (con la giornalista Rula Jebreal) e le storie dei profughi arrivati in Italia.

Nell'ambito del ciclo di incontri tre momenti serali: venerdì 17 l’omaggio a Gino Strada con il racconto della figlia Cecilia, sabato 18 il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato in occasione dei centocinquanta anni dalla fondazione dell'Istituto Serafico e domenica 19 l'evento speciale Passione e Speranza con la lectio magistralis di Massimo Cacciari e il concerto della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco Assisi.

Sarà possibile partecipare, in base alle norme anti Covid, solo in possesso del Green Pass. Tutti gli incontri della VII edizione del Cortile di Francesco saranno anche trasmessi in diretta e on demand sul sito www.cortiledifrancesco.it e sulle piattaforme digitali (social network e YouTube).

L'evento, organizzato dal Sacro Convento di Assisi e dell'Associazione Oicos riflessioni, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della cultura e con il sostegno della Regione Umbria, punta ad offrire uno spazio di incontro alternativo di speranza.

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Iniziative del Sacro Convento per gli 800 anni dell’incontro tra S.Francesco e S.Antonio https://www.lavoce.it/iniziative-del-sacro-convento-per-gli-800-anni-dellincontro-tra-s-francesco-e-s-antonio/ Tue, 25 May 2021 10:10:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60824 Sacro Convento di Assisi

Al via le iniziative francescane in occasione dello storico incontro, avvenuto otto secoli fa, tra San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova. Ad inaugurare la serie di eventi, l'incontro in programma nella Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi sabato 29 maggio, a partire dalle 16, dal titolo Dio mi donò un fratello. Francesco d’Assisi e Antonio di Padova a 800 anni dal Capitolo delle stuoie. Parteciperanno, monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento; fra Pietro Maranesi, Istituto Teologico di Assisi e Antonianum di Roma; Milvia Bollati, Università Cattolica di Milano; fra Fabio Scarsato, direttore del Messaggero di Sant’Antonio; fra Carlos Trovarelli, ministro generale dei frati minori conventuali; António José Emauz De Almeida Lima, ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede.

L'incontro trasmesso in diretta sulle pagine Facebook @sanfrancescoassisi e @messaggerosantantonio, e sul canale YouTube di San Francesco d’Assisi e del Messaggero di Sant’Antonio, sarà moderato da fra Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e del mensile San Francesco.

Alle 19 nella Basilica Superiore di San Francesco monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, presiederà la preghiera fraterna dove verrà esposto il busto reliquiario di Sant'Antonio di Padova. L’incontro di preghiera, sarà vissuto in presenza (duecento posti) e trasmesso in streaming in diretta Facebook su @sanfrancescoassisi e @fratidisantantoniodipadova, e sui canali YouTube di San Francesco d’Assisi e del Messaggero di Sant’Antonio. 

L’evento voluto dai frati della Provincia italiana di Sant’Antonio di Padova e dai frati del Sacro Convento d’Assisi ripercorre l’incontro avvenuto il 30 maggio 1221 tra frate Francesco e frate Antonio, giovane naufrago proveniente dal Portogallo, e con loro tutti i frati dell'Ordine che poterono raggiungere Santa Maria degli Angeli per la grande assemblea del Capitolo delle stuoie.

"L’iniziativa di sabato 29 maggio (che rientra nel programma del progetto Antonio 20-22 per la valorizzazione del triennio di anniversari antoniani) -hanno dichiarato fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi, e fra Roberto Brandinelli, superiore provinciale della Provincia Italiana di Sant'Antonio di Padova- sarà l’occasione per rievocare la bellezza dell'incontro tra due innamorati di Dio che continuano a ispirare la vita nostra e di tanti uomini e donne di buona volontà".

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Sacro Convento di Assisi

Al via le iniziative francescane in occasione dello storico incontro, avvenuto otto secoli fa, tra San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova. Ad inaugurare la serie di eventi, l'incontro in programma nella Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi sabato 29 maggio, a partire dalle 16, dal titolo Dio mi donò un fratello. Francesco d’Assisi e Antonio di Padova a 800 anni dal Capitolo delle stuoie. Parteciperanno, monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento; fra Pietro Maranesi, Istituto Teologico di Assisi e Antonianum di Roma; Milvia Bollati, Università Cattolica di Milano; fra Fabio Scarsato, direttore del Messaggero di Sant’Antonio; fra Carlos Trovarelli, ministro generale dei frati minori conventuali; António José Emauz De Almeida Lima, ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede.

L'incontro trasmesso in diretta sulle pagine Facebook @sanfrancescoassisi e @messaggerosantantonio, e sul canale YouTube di San Francesco d’Assisi e del Messaggero di Sant’Antonio, sarà moderato da fra Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e del mensile San Francesco.

Alle 19 nella Basilica Superiore di San Francesco monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, presiederà la preghiera fraterna dove verrà esposto il busto reliquiario di Sant'Antonio di Padova. L’incontro di preghiera, sarà vissuto in presenza (duecento posti) e trasmesso in streaming in diretta Facebook su @sanfrancescoassisi e @fratidisantantoniodipadova, e sui canali YouTube di San Francesco d’Assisi e del Messaggero di Sant’Antonio. 

L’evento voluto dai frati della Provincia italiana di Sant’Antonio di Padova e dai frati del Sacro Convento d’Assisi ripercorre l’incontro avvenuto il 30 maggio 1221 tra frate Francesco e frate Antonio, giovane naufrago proveniente dal Portogallo, e con loro tutti i frati dell'Ordine che poterono raggiungere Santa Maria degli Angeli per la grande assemblea del Capitolo delle stuoie.

"L’iniziativa di sabato 29 maggio (che rientra nel programma del progetto Antonio 20-22 per la valorizzazione del triennio di anniversari antoniani) -hanno dichiarato fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi, e fra Roberto Brandinelli, superiore provinciale della Provincia Italiana di Sant'Antonio di Padova- sarà l’occasione per rievocare la bellezza dell'incontro tra due innamorati di Dio che continuano a ispirare la vita nostra e di tanti uomini e donne di buona volontà".

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L’ex custode del Sacro Convento di Assisi, il cardinale Mauro Gambetti, nuovo vicario per la Città del Vaticano https://www.lavoce.it/lex-custode-del-sacro-convento-di-assisi-il-cardinale-mauro-gambetti-nuovo-vicario-per-la-citta-del-vaticano/ Sat, 20 Feb 2021 12:57:18 +0000 https://www.lavoce.it/?p=59291

ROMA-  Il cardinale Mauro Gambetti, già Custode generale del Sacro Convento di Assisi, è stato nominato da Papa Francesco vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro. Sostituirà il cardinale Angelo Comastri, che ha rinunciato agli incarichi per sopraggiunti limiti di età. Lo riferisce in data odierna, il Bollettino della Sala stampa vaticana. Padre Mauro Gambetti, 55 anni,  ha alle spalle anche una laurea in Ingegneria meccanica conseguita a Bologna, lui originario della provincia. La strada verso il saio dei Frati Minori conventuali comincia a 27 anni e si conclude con la professione definitiva nel 1998. Nel 2000 viene ordinato sacerdote, quindi un decennio di servizi tra vari incarichi finché per Fra Mauro arriva nel 2009 l’elezione a Ministro provinciale per la zona dell’Emilia Romagna cui segue, nel febbraio 2013, la chiamata a Custode generale del Sacro Convento di Assisi. Concluso il primo quadriennio, arriva nel 2017 la conferma per un secondo mandato che si interrompe il 31 ottobre 2020. Sei giorni prima, all’Angelus di domenica 25 ottobre, Fra Mauro apprende della decisione di Papa Francesco di crearlo cardinale, cosa che avviene nel Concistoro del 28 novembre scorso, evento preceduto il 22 novembre dalla consacrazione episcopale. Il già Custode generale del Sacro Convento di Assisi, va a raccogliere l'eredità di quindici anni del cardinale Angelo Comastri giunto a capo della Parrocchia del Mondo nel 2005 chiamato dall'allora Papa Giovanni Paolo II quale suo vicario, dopo essere stato arcivescovo prelato del Santuario di Loreto.  ]]>

ROMA-  Il cardinale Mauro Gambetti, già Custode generale del Sacro Convento di Assisi, è stato nominato da Papa Francesco vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro. Sostituirà il cardinale Angelo Comastri, che ha rinunciato agli incarichi per sopraggiunti limiti di età. Lo riferisce in data odierna, il Bollettino della Sala stampa vaticana. Padre Mauro Gambetti, 55 anni,  ha alle spalle anche una laurea in Ingegneria meccanica conseguita a Bologna, lui originario della provincia. La strada verso il saio dei Frati Minori conventuali comincia a 27 anni e si conclude con la professione definitiva nel 1998. Nel 2000 viene ordinato sacerdote, quindi un decennio di servizi tra vari incarichi finché per Fra Mauro arriva nel 2009 l’elezione a Ministro provinciale per la zona dell’Emilia Romagna cui segue, nel febbraio 2013, la chiamata a Custode generale del Sacro Convento di Assisi. Concluso il primo quadriennio, arriva nel 2017 la conferma per un secondo mandato che si interrompe il 31 ottobre 2020. Sei giorni prima, all’Angelus di domenica 25 ottobre, Fra Mauro apprende della decisione di Papa Francesco di crearlo cardinale, cosa che avviene nel Concistoro del 28 novembre scorso, evento preceduto il 22 novembre dalla consacrazione episcopale. Il già Custode generale del Sacro Convento di Assisi, va a raccogliere l'eredità di quindici anni del cardinale Angelo Comastri giunto a capo della Parrocchia del Mondo nel 2005 chiamato dall'allora Papa Giovanni Paolo II quale suo vicario, dopo essere stato arcivescovo prelato del Santuario di Loreto.  ]]>
Padre Marco Moroni nuovo custode del Sacro Convento di Assisi https://www.lavoce.it/padre-marco-moroni-nuovo-custode-del-sacro-convento-di-assisi/ Fri, 13 Nov 2020 11:38:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58180 Padre Marco Moroni è il nuovo custode del Sacro Convento di Assisi

Padre Marco Moroni è il nuovo Custode del Sacro Convento di San Francesco di Assisi. Il giuramento con l'intera comunità francescana conventuale è avvenuto in forma privata nel pomeriggio di ieri, 12 novembre, nel chiostro di Sisto IV della basilica di San Francesco di Assisi. La cerimonia - scrivono nel sito www.sanfrancescopatronoditalia.it  (da cui sono tratte le foto e il video) - si è svolta in forma semplice e ha segnato l'inizio del servizio di padre Marco come Custode alla Chiesa e alla fraternità. Il custode eletto subentra a padre Mauro Gambetti che Papa Francesco ha inserito nella lista dei 13 nuovi cardinali che verranno ufficialmente nominati nel nuovo Concistoro previsto per il 28 novembre. [gallery ids="58183,58190,58184,58189,58185"] https://www.youtube.com/watch?v=hJzR5pkQ3ss&feature=emb_logo Padre Marco Moroni era stato già designato alla guida del Sacro Convento e il passaggio di consegne era previsto per il prossimo febbraio, alla scadenza del mandato dello stesso padre Gambetti. L’avvicendamento è stato anticipato con la nomina di Papa Francesco Padre Marco (Giuseppe) Moroni è nato a Cassano Magnago (Varese) il 26 novembre 1965. Dopo aver conseguito il Diploma magistrale presso l’Istituto Magistrale “Alessandro Manzoni” di Varese e aver vinto il Concorso magistrale ha svolto l’attività di maestro elementare dal 1986 al 1991 in diverse scuole della Provincia di Varese. Attivo nella vita parrocchiale e nella Caritas della Zona pastorale di Varese, ha partecipato a diverse iniziative giovanili della diocesi di Milano, retta in quel tempo dal Card. Martini; impegnato nei temi della pace e della solidarietà, nel 1989 ha conosciuto i Frati Minori Conventuali durante il decimo convegno nazionale “Giovani verso Assisi”, che aveva come relatore principale mons. Tonino Bello, presidente di Pax Christi. Nel settembre 1991 ha iniziato il percorso formativo per la vita religiosa nel postulato di Treviso e nell’anno 1993-94 ha vissuto il tempo di noviziato presso la basilica del Santo di Padova, dove ha emesso la Professione temporanea l’8 settembre 1994 e la Professione perpetua il 4 ottobre 1997. È stato ordinato presbitero il 18 settembre 1999, per l’imposizione delle mani da parte di S.E. Mons. Antonio Vitale Bommarco OFMConv. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso l’Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore di Padova e in seguito le specializzazioni in Teologia della Vita consacrata presso l’Istituto Claretianum (aggregato alla Pontificia Università Lateranense) e in Antropologia teologica presso la Pontificia Università Teresianum di Roma. Dopo la permanenza per gli studi a Roma (Collegio Internazionale Seraphicum, 1998-99; Convento- Parrocchia San Marco Evangelista in Agro Laurentino 1999-2001), ha vissuto nelle comunità del Convento Sant’Antonio Dottore di Padova (2001-2003), del Convento San Francesco di Treviso (2003-2013), del Sacro Convento di Assisi (2013-2017), del Convento San Francesco di Bologna (2017-2020).  ]]>
Padre Marco Moroni è il nuovo custode del Sacro Convento di Assisi

Padre Marco Moroni è il nuovo Custode del Sacro Convento di San Francesco di Assisi. Il giuramento con l'intera comunità francescana conventuale è avvenuto in forma privata nel pomeriggio di ieri, 12 novembre, nel chiostro di Sisto IV della basilica di San Francesco di Assisi. La cerimonia - scrivono nel sito www.sanfrancescopatronoditalia.it  (da cui sono tratte le foto e il video) - si è svolta in forma semplice e ha segnato l'inizio del servizio di padre Marco come Custode alla Chiesa e alla fraternità. Il custode eletto subentra a padre Mauro Gambetti che Papa Francesco ha inserito nella lista dei 13 nuovi cardinali che verranno ufficialmente nominati nel nuovo Concistoro previsto per il 28 novembre. [gallery ids="58183,58190,58184,58189,58185"] https://www.youtube.com/watch?v=hJzR5pkQ3ss&feature=emb_logo Padre Marco Moroni era stato già designato alla guida del Sacro Convento e il passaggio di consegne era previsto per il prossimo febbraio, alla scadenza del mandato dello stesso padre Gambetti. L’avvicendamento è stato anticipato con la nomina di Papa Francesco Padre Marco (Giuseppe) Moroni è nato a Cassano Magnago (Varese) il 26 novembre 1965. Dopo aver conseguito il Diploma magistrale presso l’Istituto Magistrale “Alessandro Manzoni” di Varese e aver vinto il Concorso magistrale ha svolto l’attività di maestro elementare dal 1986 al 1991 in diverse scuole della Provincia di Varese. Attivo nella vita parrocchiale e nella Caritas della Zona pastorale di Varese, ha partecipato a diverse iniziative giovanili della diocesi di Milano, retta in quel tempo dal Card. Martini; impegnato nei temi della pace e della solidarietà, nel 1989 ha conosciuto i Frati Minori Conventuali durante il decimo convegno nazionale “Giovani verso Assisi”, che aveva come relatore principale mons. Tonino Bello, presidente di Pax Christi. Nel settembre 1991 ha iniziato il percorso formativo per la vita religiosa nel postulato di Treviso e nell’anno 1993-94 ha vissuto il tempo di noviziato presso la basilica del Santo di Padova, dove ha emesso la Professione temporanea l’8 settembre 1994 e la Professione perpetua il 4 ottobre 1997. È stato ordinato presbitero il 18 settembre 1999, per l’imposizione delle mani da parte di S.E. Mons. Antonio Vitale Bommarco OFMConv. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso l’Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore di Padova e in seguito le specializzazioni in Teologia della Vita consacrata presso l’Istituto Claretianum (aggregato alla Pontificia Università Lateranense) e in Antropologia teologica presso la Pontificia Università Teresianum di Roma. Dopo la permanenza per gli studi a Roma (Collegio Internazionale Seraphicum, 1998-99; Convento- Parrocchia San Marco Evangelista in Agro Laurentino 1999-2001), ha vissuto nelle comunità del Convento Sant’Antonio Dottore di Padova (2001-2003), del Convento San Francesco di Treviso (2003-2013), del Sacro Convento di Assisi (2013-2017), del Convento San Francesco di Bologna (2017-2020).  ]]>
Un messaggio ancora attuale https://www.lavoce.it/un-messaggio-ancora-attuale/ Fri, 08 Oct 2004 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=4053 La festa di san Francesco è trascorsa con grande partecipazione di popolo che rivive sempre con profonda simpatia l’avventura umana e spirituale di quest’uomo medievale, tanto lontano e tanto attuale.

La celebrazione più bella e toccante è stata quella della Basilica Superiore con tutte le autorità, presieduta dall’arcivescovo di Lanciano, Carlo Ghidelli, presidente della Conferenza episcopale abruzzese.

Nell’omelia, molto intensa, l’Arcivescovo ha sintetizzato le Scritture liturgiche del giorno e la santità di Francesco in tre simboli, quello della croce, del saio e delle stimmate, attraverso i quali ha presentato la proposta francescana di vita cristiana per l’uomo d’oggi.

Anche il neo arcivescovo di Chieti, Bruno Forte, finora più conosciuto come teologo, ha reso omaggio a san Francesco in un incontro con i giovani a San Damiano.

Dobbiamo dire però che tutta la Chiesa italiana e mondiale ha ricordato il Santo di Assisi e questo dovrebbe inorgoglire i suoi concittadini e tutti gli umbri, che dovrebbero essere grati a questo suo figlio che tanto famosa ha reso questa regione nel mondo.

Quest’anno la festa ha avuto anche degli strascichi di polemiche e discussioni, che sono anche frutto di ammirazione verso questo gigante dello spirito che si presenta con umanità nell’umiltà e semplicità dello stile di vita, catturando la simpatia di tutti.

Ma le polemiche possono essere motivate anche dall’interesse di trarre san Francesco più vicino alla propria parte politica, coinvolgendolo nella questione del pacifismo e della guerra in Iraq.

Inopportuna, quanto meno, la parte del discorso di Fini, che ha voluto marcare l’amicizia di Francesco con un valoroso guerriero, che è stata percepita come una ulteriore critica al movimento pacifista e una specie di giustificazione dell’intervento in Iraq.

È venuta fuori anche la polemica sulla legge finora approvata alla Camera che riconosce il 4 ottobre, festa di san Francesco, Patrono d’Italia, “Giornata nazionale della pace e della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse”.

Una festa laica che si innesta nella festa liturgica aprendosi ai valori riconosciuti anche dai laici.

Alcuni propongono che tale “Giornata” si faccia in altra data per non correre il rischio, paventato da molti tra cui il sindaco di Assisi Bartolini, e il senatore Udc Ronconi, che in questo modo, ideato e fortemente voluto dal senatore Ds Giulietti, si perda la specificità della festa religiosa francescana e cittadina. Indubbiamente con una giornata celebrata laicamente nel segno della pace e della fraternità, qualcosa della dimensione specifica della santità e della esperienza cristiana propria di san Francesco, “alter Christus” potrebbe venire perduto.

La “Giornata” potrebbe risultare un contenitore nel quale tante eterogenee manifestazioni prendono vita in un clima generico e confuso.

Altro strascico di accesa discussione è venuto dall’iniziativa della Custodia del Sacro Convento di invitare l’Imam di Perugia e dell’Umbria a recitare il Padre Nostro davanti ai teleschermi.

Quella preghiera non è per nulla integrabile nella fede islamica che rifiuta esplicitamente e radicalmente ogni “paternità” divina.

Nei novantanove nomi con cui Dio può essere invocato non c’è quello di padre. “Dio non genera e non è generato” si dice nel Corano.

D’altra parte il Padre nostro che esce dalle labbra di Gesù ed è ripetuto dai suoi fedeli non è una invocazione generica, ma indica la generazione del Figlio dal Padre e dei figli rinati dall’acqua e dallo Spirito.

Non per nulla il Padre Nostro viene “consegnato” al catecumeno nella prospettiva del battesimo. È una preghiera battesimale, che induce a pensare alla conversione di chi la recita.

Altri hanno avuto da ridire anche per la citazione di “san Francesco come il più santo degli italiani e il più italiano dei santi”, che avendo come autore Mussolini è potuta sembrare inopportuna e riduttiva assumendo una certa connotazione nazionalista e detta forse per rendere un omaggio a Fini.

In ogni modo, anche queste discussioni e polemiche danno il senso vivo dell’attualità di Francesco d’Assisi che parla ancora al mondo di oggi e invia messaggi su temi che riguardano il presente e il futuro della nostra società.

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