patrono san Costanzo Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/patrono-san-costanzo/ Settimanale di informazione regionale Wed, 24 Jan 2024 11:12:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg patrono san Costanzo Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/patrono-san-costanzo/ 32 32 “Con San Costanzo riscopriamo il coraggio dei passi” https://www.lavoce.it/con-san-costanzo-riscopriamo-il-coraggio-dei-passi/ https://www.lavoce.it/con-san-costanzo-riscopriamo-il-coraggio-dei-passi/#respond Wed, 24 Jan 2024 11:12:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74662 luminaria san costanzo 2023

In preparazione alla festa di San Costanzo, vescovo e martire, patrono di Perugia e dell’Archidiocesi, fondatore della comunità cristiana del II secolo, in calendario il 28 e il 29 gennaio, come è tradizione, nei tre giorni precedenti (25, 26 e 27), presso la basilica intitolata al santo (ore 17-18), si terrà il triduo di preghiera con l’adorazione eucaristica meditata dedicata al tema Con San Costanzo riscopriamo il coraggio dei passi.

Un richiamo alla Lettera pastorale dell’arcivescovo Ivan Maffeis, una esortazione-proposta di cammino che attende la Chiesa particolare per essere sempre più evangelizzatrice, missionaria e profetica al suo interno e all’esterno, con uno sguardo privilegiato al mondo giovanile. Il triduo sarà guidato da don Claudio Faina, ordinato presbitero un anno fa, il 29 gennaio 2023.

Legame civile e religioso di San Costanzo

Nel presentare il programma della festa, il parroco monsignor Pietro Ortica, sottolinea quanto questa ricorrenza sia vissuta intensamente dalla comunità locale.

"La ricorrenza di San Costanzo rinsalda il legame tra le Istituzioni civili e religiose. Basti pensare alla processione della luminaria, menzionata negli Statuti trecenteschi della città, a cui partecipano il sindaco, l’arcivescovo e diversi rappresentanti delle due Istituzioni, con la lettura, di fronte al palazzo comunale dei Priori, dell’antica ordinanza istitutiva della luminaria (risalente al dicembre 1310), e la benedizione del fuoco e dei partecipanti da parte dell’arcivescovo al suono della campana della torre campanaria comunale".

La luminaria della vigilia

È la processione della luminaria ad aprire le celebrazioni della vigilia della festa di san Costanzo, domenica 28 gennaio, alle ore 17, che percorrerà le vie e le piazze del centro storico, la Via Sacra dalla Cattedrale di San Lorenzo alla Basilica di San Costanzo, passando davanti alle chiese e basiliche di Sant’Ercolano, San Domenico e San Pietro. A renderla ancor più suggestiva sarà il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città (Perugia 1416), processione animata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello della Cattedrale.

I Primi Vespri e il rito degli omaggi votivi

 A San Costanzo, terminata la luminaria, saranno celebrati i Primi Vespri (alle ore 18) presieduti dall’arcivescovo Maffeis, con il rito degli omaggi votivi al patrono: il cero da parte del sindaco di Perugia, la corona d’alloro da parte della Polizia locale (presente anche con il suo Coro) e gli altri doni simbolo della fede, della cultura e della tradizione perugina: il torcolo, dolce tipico della festa a ricordo del martirio di Costanzo, offerto dagli artigiani, il vin santo da parte di due sposi e l’incenso da parte del Consiglio pastorale parrocchiale di San Costanzo.

Le celebrazioni del giorno della festa di San Costanzo

Lunedì 29 gennaio la festa entra nel vivo con le tre messe del mattino nella Basilica di San Costanzo (alle ore 8, 10 e 11.30), celebrate da don Agostino Graziani, dal vicario generale don Simone Sorbaioli e dal giovane sacerdote don Claudio Faina.

Nel pomeriggio, sempre a San Costanzo, ci sarà la celebrazione dei Secondi Vespri (alle ore 17) con la conclusione della tradizionale pesca di beneficienza che inizia al termine della luminaria. La festa del santo patrono culminerà con la solenne celebrazione eucaristica del 29 gennaio (ore 18), nella Cattedrale di San Lorenzo, presieduta dall’arcivescovo Maffeis insieme ai parroci della città.

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luminaria san costanzo 2023

In preparazione alla festa di San Costanzo, vescovo e martire, patrono di Perugia e dell’Archidiocesi, fondatore della comunità cristiana del II secolo, in calendario il 28 e il 29 gennaio, come è tradizione, nei tre giorni precedenti (25, 26 e 27), presso la basilica intitolata al santo (ore 17-18), si terrà il triduo di preghiera con l’adorazione eucaristica meditata dedicata al tema Con San Costanzo riscopriamo il coraggio dei passi.

Un richiamo alla Lettera pastorale dell’arcivescovo Ivan Maffeis, una esortazione-proposta di cammino che attende la Chiesa particolare per essere sempre più evangelizzatrice, missionaria e profetica al suo interno e all’esterno, con uno sguardo privilegiato al mondo giovanile. Il triduo sarà guidato da don Claudio Faina, ordinato presbitero un anno fa, il 29 gennaio 2023.

Legame civile e religioso di San Costanzo

Nel presentare il programma della festa, il parroco monsignor Pietro Ortica, sottolinea quanto questa ricorrenza sia vissuta intensamente dalla comunità locale.

"La ricorrenza di San Costanzo rinsalda il legame tra le Istituzioni civili e religiose. Basti pensare alla processione della luminaria, menzionata negli Statuti trecenteschi della città, a cui partecipano il sindaco, l’arcivescovo e diversi rappresentanti delle due Istituzioni, con la lettura, di fronte al palazzo comunale dei Priori, dell’antica ordinanza istitutiva della luminaria (risalente al dicembre 1310), e la benedizione del fuoco e dei partecipanti da parte dell’arcivescovo al suono della campana della torre campanaria comunale".

La luminaria della vigilia

È la processione della luminaria ad aprire le celebrazioni della vigilia della festa di san Costanzo, domenica 28 gennaio, alle ore 17, che percorrerà le vie e le piazze del centro storico, la Via Sacra dalla Cattedrale di San Lorenzo alla Basilica di San Costanzo, passando davanti alle chiese e basiliche di Sant’Ercolano, San Domenico e San Pietro. A renderla ancor più suggestiva sarà il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città (Perugia 1416), processione animata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello della Cattedrale.

I Primi Vespri e il rito degli omaggi votivi

 A San Costanzo, terminata la luminaria, saranno celebrati i Primi Vespri (alle ore 18) presieduti dall’arcivescovo Maffeis, con il rito degli omaggi votivi al patrono: il cero da parte del sindaco di Perugia, la corona d’alloro da parte della Polizia locale (presente anche con il suo Coro) e gli altri doni simbolo della fede, della cultura e della tradizione perugina: il torcolo, dolce tipico della festa a ricordo del martirio di Costanzo, offerto dagli artigiani, il vin santo da parte di due sposi e l’incenso da parte del Consiglio pastorale parrocchiale di San Costanzo.

Le celebrazioni del giorno della festa di San Costanzo

Lunedì 29 gennaio la festa entra nel vivo con le tre messe del mattino nella Basilica di San Costanzo (alle ore 8, 10 e 11.30), celebrate da don Agostino Graziani, dal vicario generale don Simone Sorbaioli e dal giovane sacerdote don Claudio Faina.

Nel pomeriggio, sempre a San Costanzo, ci sarà la celebrazione dei Secondi Vespri (alle ore 17) con la conclusione della tradizionale pesca di beneficienza che inizia al termine della luminaria. La festa del santo patrono culminerà con la solenne celebrazione eucaristica del 29 gennaio (ore 18), nella Cattedrale di San Lorenzo, presieduta dall’arcivescovo Maffeis insieme ai parroci della città.

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Don Claudio Faina ordinato sacerdote nella festa del patrono san Costanzo https://www.lavoce.it/don-claudio-faina-ordinato-sacerdote-festa-patrono-san-costanzo/ Mon, 30 Jan 2023 10:03:03 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70301

“‘Per fare il Torcolo di San Costanzo servono tanti buoni ingredienti’. A questa frase, con la quale Claudio ha annunciato con gioia questo giorno così solenne, aggiungerei che il Torcolo richiede anche la sapienza della misura e la maestria della preparazione… Claudio da tempo si era procurato gli ingredienti giusti per il Torcolo. Ha saputo calcolare con coraggio il tempo della cottura con l’orologio di Dio e non quello degli uomini…”. Così il rettore del Pontificio seminario umbro “Pio XI” di Assisi, don Andrea Andreozzi, nel presentare il candidato al sacerdozio, il seminarista Claudio Faina, ordinato presbitero dall’arcivescovo Ivan Maffeis, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, durante la celebrazione eucaristica della festa del Santo patrono Costanzo dello scorso 29 gennaio.

L'omelia

“È giorno di festa. Abbiamo accolto l’invito del nostro patrono, San Costanzo, e ci siamo ritrovati insieme per far memoria delle radici, ringraziare del cammino percorso e attingere nuova linfa per l’oggi della nostra Chiesa e della nostra Città”. Ha esordito l’arcivescovo Maffeis nell’omelia (consultabile nel sito: www.diocesi.perugia.it - sezione ‘arcivescovo omelie’).

Il sostegno delle autorità

“Con cordialità e riconoscenza – ha proseguito Maffeis – salutiamo ciascuna delle Autorità presenti: possano sentirsi sostenuti dalla nostra stima e dalla nostra preghiera, e avvertire - specialmente nei momenti di fatica e solitudine - che il loro servizio nelle Istituzioni civili e militari contribuisce in maniera determinante a ‘salvaguardare e ad accrescere la condizione di pace e di tranquillità del popolo perugino’, come abbiamo auspicato ieri sera nella ‘Luminaria’”.

Le parole rivolte all'ordinando

Rivolgendosi - sempre nell’omelia - all’ordinando Claudio Faina, l’arcivescovo gli ha riconosciuto il merito di testimoniare “che esiste altro: una verità che illumina il cuore e la mente, un amore per il quale vale la pena d’impegnare la vita. Tutta la vita. In questa luce, la tua non rimane una rinuncia, come la ritiene il mondo; è, piuttosto, la risposta di chi non si accontenta di surrogati, ma chiede una vita buona, piena, eterna; una vita che hai intuito e trovato nell’incontro con il Signore Gesù”.

Voler bene alla gente

“Non abbiamo bisogno di eroi – ha detto mons. Maffeis rivolgendosi al Presbiterio –, ma di credenti umili, che si lascino continuamente plasmare dal Vangelo, fino a essere segno e strumento dell’amore di Dio tra gli uomini, capaci di comprenderne e di accoglierne le vicende, di accompagnarle con la preghiera e con la vicinanza solidale… Abbiamo bisogno di preti che vogliano bene alla gente, con generosità e senza alcun altro interesse… La numerosa presenza di presbiteri e diaconi a questa celebrazione esprime una fraternità che è un bene essenziale. Non è un single, il presbitero; anzi, quando un prete si isola, perde la sua identità: può fare, allora, anche belle cose, ma rischia di legare più a se stesso che al Signore; di preoccuparsi più del consenso, che della verità; di essere servito, più che di servire…”.

Parole incoraggianti

Il presule, avviandosi alla conclusione, ha avuto parole di incoraggiamento per l’ordinando: “Non temere e non perderti d’animo davanti alle difficoltà, all’indifferenza, alle critiche, specie se gratuite e ideologiche… Non sentirti mai solo. Sappi riconoscere con gratitudine e non dimenticare mai quanti la vita ti ha posto accanto…”.

Una cattedrale gremita

Una gremita cattedrale ha salutato l’ingresso nel Presbiterio diocesano del quarantenne Claudio Faina, docente di inglese presso la scuola media di Bevagna, originario della parrocchia perugina di San Donato all’Elce. Sempre toccanti e suggestivi sono i riti dell’ordinazione, dal gesto dell’ordinando di stendersi a terra, davanti all’altare, al canto delle litanie dei Santi, all’imposizione sul suo capo delle mani del vescovo e dei concelebranti, alla vestizione degli abiti sacerdotali, all’unzione crismale delle sue mani, alla consegna del pane e del vino, all’abbraccio di pace con il vescovo e con i presbiteri. Concelebranti sono stati il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha avviato don Claudio agli studi in Seminario, e numerosi sacerdoti provenienti anche da fuori diocesi

Il grazie di don Claudio

Per tutti loro il neo presbitero ha avuto parole di ringraziamento non affatto di circostanza e di gratitudine per i suoi genitori, Giuliana e Giorgio, e per la sua famiglia “dove ho imparato il servizio e l’accoglienza”, ha detto don Claudio all’inizio del suo intervento di saluto al termine della celebrazione. Gratitudine l’ha espressa anche ai formatori del Seminario, ai sacerdoti diocesani, alla comunità Magnificat e alla parrocchia di origine, San Donato all’Elce. Tra i numerosi fedeli giunti in San Lorenzo anche tanti delle comunità parrocchiali dove don Claudio ha prestato servizio da seminarista e da diacono: San Martino in Colle e in Campo, Sant’Enea, Sant’Andrea d’Agliano, Santa Maria Rossa, San Barnaba in Perugia, Città della Pieve, Colombella, Bosco, Ramazzano, Piccione, Fratticiola, Sant’Angelo e San Nicolò di Celle in Deruta. C’era anche una rappresentanza di Valfabbrica (Diocesi di Assisi), definita dal neo sacerdote “una vera Casa Betania”, come anche tanti “amici di una vita, il tesoro più prezioso” e alcuni suoi colleghi di scuola, “persone su cui contare”, e diversi alunni. La celebrazione è stata animata dal coro diocesano giovanile “Voci di Giubilo” e l’addobbo floreale è stato curato dai ragazzi dell’opera Caritas di Casalina. Anche per tutti loro don Claudio ha avuto parole di gratitudine come per gli operatori dei media, perché “con i loro articoli hanno permesso a molti di conoscermi”, salutando “quelli che seguono da YouTube la celebrazione (trasmessa dal settimanale La Voce, n.d.r.)”.

Il buon seme gettato

“Alcuni ora staranno guardando anche da più in Alto – ha commentato –. Mi affido all’intercessione della Vergine Maria, di San Costanzo e della Chiesa tutta, perché il gaudio di oggi sia il buon seme gettato per vivere il ministero presbiterale secondo la via indicata dalle Beatitudini dove i piangenti, i perseguitati e i poveri in spirito sono detti felici”.

Le prime messe

Don Claudio Faina celebrerà le sue prime messe secondo il seguente calendario: martedì 31 gennaio, alle ore 18.30, a San Donato all’Elce; sabato 4 febbraio, alle ore 18, a Sant’Angelo di Celle; domenica 5 febbraio, alle ore 11.30 a San Nicolo di Celle. In queste ultime due parrocchie continua a prestare il suo servizio affiancando il parroco don Gino Ciacci.   [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="70307,70308,70309,70310,70311,70312,70313,70314,70315,70316,70317,70318,70319,70335"] [embed]https://www.youtube.com/watch?v=FMMoWSjNETM[/embed]]]>

“‘Per fare il Torcolo di San Costanzo servono tanti buoni ingredienti’. A questa frase, con la quale Claudio ha annunciato con gioia questo giorno così solenne, aggiungerei che il Torcolo richiede anche la sapienza della misura e la maestria della preparazione… Claudio da tempo si era procurato gli ingredienti giusti per il Torcolo. Ha saputo calcolare con coraggio il tempo della cottura con l’orologio di Dio e non quello degli uomini…”. Così il rettore del Pontificio seminario umbro “Pio XI” di Assisi, don Andrea Andreozzi, nel presentare il candidato al sacerdozio, il seminarista Claudio Faina, ordinato presbitero dall’arcivescovo Ivan Maffeis, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, durante la celebrazione eucaristica della festa del Santo patrono Costanzo dello scorso 29 gennaio.

L'omelia

“È giorno di festa. Abbiamo accolto l’invito del nostro patrono, San Costanzo, e ci siamo ritrovati insieme per far memoria delle radici, ringraziare del cammino percorso e attingere nuova linfa per l’oggi della nostra Chiesa e della nostra Città”. Ha esordito l’arcivescovo Maffeis nell’omelia (consultabile nel sito: www.diocesi.perugia.it - sezione ‘arcivescovo omelie’).

Il sostegno delle autorità

“Con cordialità e riconoscenza – ha proseguito Maffeis – salutiamo ciascuna delle Autorità presenti: possano sentirsi sostenuti dalla nostra stima e dalla nostra preghiera, e avvertire - specialmente nei momenti di fatica e solitudine - che il loro servizio nelle Istituzioni civili e militari contribuisce in maniera determinante a ‘salvaguardare e ad accrescere la condizione di pace e di tranquillità del popolo perugino’, come abbiamo auspicato ieri sera nella ‘Luminaria’”.

Le parole rivolte all'ordinando

Rivolgendosi - sempre nell’omelia - all’ordinando Claudio Faina, l’arcivescovo gli ha riconosciuto il merito di testimoniare “che esiste altro: una verità che illumina il cuore e la mente, un amore per il quale vale la pena d’impegnare la vita. Tutta la vita. In questa luce, la tua non rimane una rinuncia, come la ritiene il mondo; è, piuttosto, la risposta di chi non si accontenta di surrogati, ma chiede una vita buona, piena, eterna; una vita che hai intuito e trovato nell’incontro con il Signore Gesù”.

Voler bene alla gente

“Non abbiamo bisogno di eroi – ha detto mons. Maffeis rivolgendosi al Presbiterio –, ma di credenti umili, che si lascino continuamente plasmare dal Vangelo, fino a essere segno e strumento dell’amore di Dio tra gli uomini, capaci di comprenderne e di accoglierne le vicende, di accompagnarle con la preghiera e con la vicinanza solidale… Abbiamo bisogno di preti che vogliano bene alla gente, con generosità e senza alcun altro interesse… La numerosa presenza di presbiteri e diaconi a questa celebrazione esprime una fraternità che è un bene essenziale. Non è un single, il presbitero; anzi, quando un prete si isola, perde la sua identità: può fare, allora, anche belle cose, ma rischia di legare più a se stesso che al Signore; di preoccuparsi più del consenso, che della verità; di essere servito, più che di servire…”.

Parole incoraggianti

Il presule, avviandosi alla conclusione, ha avuto parole di incoraggiamento per l’ordinando: “Non temere e non perderti d’animo davanti alle difficoltà, all’indifferenza, alle critiche, specie se gratuite e ideologiche… Non sentirti mai solo. Sappi riconoscere con gratitudine e non dimenticare mai quanti la vita ti ha posto accanto…”.

Una cattedrale gremita

Una gremita cattedrale ha salutato l’ingresso nel Presbiterio diocesano del quarantenne Claudio Faina, docente di inglese presso la scuola media di Bevagna, originario della parrocchia perugina di San Donato all’Elce. Sempre toccanti e suggestivi sono i riti dell’ordinazione, dal gesto dell’ordinando di stendersi a terra, davanti all’altare, al canto delle litanie dei Santi, all’imposizione sul suo capo delle mani del vescovo e dei concelebranti, alla vestizione degli abiti sacerdotali, all’unzione crismale delle sue mani, alla consegna del pane e del vino, all’abbraccio di pace con il vescovo e con i presbiteri. Concelebranti sono stati il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha avviato don Claudio agli studi in Seminario, e numerosi sacerdoti provenienti anche da fuori diocesi

Il grazie di don Claudio

Per tutti loro il neo presbitero ha avuto parole di ringraziamento non affatto di circostanza e di gratitudine per i suoi genitori, Giuliana e Giorgio, e per la sua famiglia “dove ho imparato il servizio e l’accoglienza”, ha detto don Claudio all’inizio del suo intervento di saluto al termine della celebrazione. Gratitudine l’ha espressa anche ai formatori del Seminario, ai sacerdoti diocesani, alla comunità Magnificat e alla parrocchia di origine, San Donato all’Elce. Tra i numerosi fedeli giunti in San Lorenzo anche tanti delle comunità parrocchiali dove don Claudio ha prestato servizio da seminarista e da diacono: San Martino in Colle e in Campo, Sant’Enea, Sant’Andrea d’Agliano, Santa Maria Rossa, San Barnaba in Perugia, Città della Pieve, Colombella, Bosco, Ramazzano, Piccione, Fratticiola, Sant’Angelo e San Nicolò di Celle in Deruta. C’era anche una rappresentanza di Valfabbrica (Diocesi di Assisi), definita dal neo sacerdote “una vera Casa Betania”, come anche tanti “amici di una vita, il tesoro più prezioso” e alcuni suoi colleghi di scuola, “persone su cui contare”, e diversi alunni. La celebrazione è stata animata dal coro diocesano giovanile “Voci di Giubilo” e l’addobbo floreale è stato curato dai ragazzi dell’opera Caritas di Casalina. Anche per tutti loro don Claudio ha avuto parole di gratitudine come per gli operatori dei media, perché “con i loro articoli hanno permesso a molti di conoscermi”, salutando “quelli che seguono da YouTube la celebrazione (trasmessa dal settimanale La Voce, n.d.r.)”.

Il buon seme gettato

“Alcuni ora staranno guardando anche da più in Alto – ha commentato –. Mi affido all’intercessione della Vergine Maria, di San Costanzo e della Chiesa tutta, perché il gaudio di oggi sia il buon seme gettato per vivere il ministero presbiterale secondo la via indicata dalle Beatitudini dove i piangenti, i perseguitati e i poveri in spirito sono detti felici”.

Le prime messe

Don Claudio Faina celebrerà le sue prime messe secondo il seguente calendario: martedì 31 gennaio, alle ore 18.30, a San Donato all’Elce; sabato 4 febbraio, alle ore 18, a Sant’Angelo di Celle; domenica 5 febbraio, alle ore 11.30 a San Nicolo di Celle. In queste ultime due parrocchie continua a prestare il suo servizio affiancando il parroco don Gino Ciacci.   [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="70307,70308,70309,70310,70311,70312,70313,70314,70315,70316,70317,70318,70319,70335"] [embed]https://www.youtube.com/watch?v=FMMoWSjNETM[/embed]]]>
Iniziate con il triduo le celebrazioni in onore del Santo patrono Costanzo https://www.lavoce.it/iniziate-con-il-triduo-le-celebrazioni-in-onore-del-santo-patrono-costanzo/ Thu, 26 Jan 2023 13:45:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70176 avvio celebrazioni a perugia del patrono costanzo

È iniziato nel pomeriggio del 25 gennaio, nella chiesa basilica minore intitolata a San Costanzo, patrono della città di Perugia e dell’Archidiocesi, il triduo di preparazione a questa importante ricorrenza religiosa ed anche civile del capoluogo umbro; triduo presieduto dal vicario generale don Simone Sorbaioli insieme al parroco don Pietro Ortica, che proseguirà nei pomeriggi del 26 e 27 gennaio (ore 17-18) con l’adorazione eucaristica meditata.

Centro ideale della fede perugina

A margine della celebrazione del 25 gennaio, il vicario generale, intervistato dal settimanale La Voce, si è soffermato sull’importanza della chiesa basilica minore di San Costanzo al cui interno si trova il sarcofago restaurato che ha custodito il corpo decapitato del martire Costanzo, narrano le cronache, martire della seconda metà del II secolo. "Soprattutto, questo luogo di culto -evidenzia don Simone Sorbaioli- è un luogo centrale della spiritualità perugino-pievese, perché custodisce le spoglie mortali del nostro Santo patrono. Una chiesa che è stata rinnovata prima sotto il pontificato di Leone XIII, già vescovo di Perugia, e di recente con le importanti opere di restauro realizzate grazie allo zelo del parroco don Pietro Ortica. Opere che hanno permesso una rinnovata attenzione dei fedeli verso questo luogo, centro ideale della nostra fede, perché ci ricorda il sangue versato dal vescovo Costanzo. Centro ideale anche di una preghiera unanime del popolo cristiano nei giorni in cui celebriamo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), oltre a diventare il luogo della ritrovata unità della Chiesa perugino-pievese attorno al segno del martirio del suo Patrono. Con queste intenzioni iniziamo oggi il triduo di preparazione alla festa di san Costanzo sapendo che anche quest’anno siamo chiamati ad una rinnovata testimonianza nella fede, nell’amore e nell’unità della nostra Chiesa particolare".

Il successore del vescovo Costanzo

"Quest’anno la festa del nostro Santo patrono, vescovo e martire -sottolinea il vicario generale- è caratterizzata dalla presenza del nuovo arcivescovo, Ivan Maffeis, perché, non dimentichiamo, il vescovo Ivan è il successore di San Costanzo. Monsignor Maffeis, avendo iniziato il suo ministero episcopale da qualche mese nella nostra Chiesa particolare, per noi celebrare la festa del Patrono, del vescovo Costanzo, è anche segno di speranza in una Chiesa che va avanti, che si rinnova e che tramite la successione dei suoi pastori rende sempre bella e giovane la volontà di Dio".

Il programma delle celebrazioni

La festa in onore di San Costanzo culminerà il 28 e il 29 gennaio con la rievocazione della trecentesca processione della luminaria del 28 gennaio (ore 17), dal palazzo comunale dei Priori alla basilica di San Costanzo, lungo la via sacra, accompagnata dall’arcivescovo Ivan Maffeis e dal sindaco Andrea Romizi con il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città, coordinata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello. A seguire, in San Costanzo, si terranno i Primi Vespri (ore 18), presieduti dall’arcivescovo, con il rito dell’omaggio votivo al Santo patrono del cero e della corona d’alloro dell’Amministrazione comunale e di altri doni-simbolo della fede, della cultura e della tradizione perugina. Il 29 gennaio, nella Cattedrale di Perugia (ore 17), si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis insieme all’arcivescovo emerito, il cardinale Gualtiero Bassetti, e ai sacerdoti diocesani, alla presenza delle autorità civili del capoluogo umbro. Durante la celebrazione riceverà l’ordinazione sacerdotale del seminarista Claudio Faina.

Le dirette YouTube

Le celebrazioni dei Primi Vespri in San Costanzo, di sabato 28, e la solenne in cattedrale, di domenica 29, saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube del settimanale La Voce. Riccardo Liguori]]>
avvio celebrazioni a perugia del patrono costanzo

È iniziato nel pomeriggio del 25 gennaio, nella chiesa basilica minore intitolata a San Costanzo, patrono della città di Perugia e dell’Archidiocesi, il triduo di preparazione a questa importante ricorrenza religiosa ed anche civile del capoluogo umbro; triduo presieduto dal vicario generale don Simone Sorbaioli insieme al parroco don Pietro Ortica, che proseguirà nei pomeriggi del 26 e 27 gennaio (ore 17-18) con l’adorazione eucaristica meditata.

Centro ideale della fede perugina

A margine della celebrazione del 25 gennaio, il vicario generale, intervistato dal settimanale La Voce, si è soffermato sull’importanza della chiesa basilica minore di San Costanzo al cui interno si trova il sarcofago restaurato che ha custodito il corpo decapitato del martire Costanzo, narrano le cronache, martire della seconda metà del II secolo. "Soprattutto, questo luogo di culto -evidenzia don Simone Sorbaioli- è un luogo centrale della spiritualità perugino-pievese, perché custodisce le spoglie mortali del nostro Santo patrono. Una chiesa che è stata rinnovata prima sotto il pontificato di Leone XIII, già vescovo di Perugia, e di recente con le importanti opere di restauro realizzate grazie allo zelo del parroco don Pietro Ortica. Opere che hanno permesso una rinnovata attenzione dei fedeli verso questo luogo, centro ideale della nostra fede, perché ci ricorda il sangue versato dal vescovo Costanzo. Centro ideale anche di una preghiera unanime del popolo cristiano nei giorni in cui celebriamo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), oltre a diventare il luogo della ritrovata unità della Chiesa perugino-pievese attorno al segno del martirio del suo Patrono. Con queste intenzioni iniziamo oggi il triduo di preparazione alla festa di san Costanzo sapendo che anche quest’anno siamo chiamati ad una rinnovata testimonianza nella fede, nell’amore e nell’unità della nostra Chiesa particolare".

Il successore del vescovo Costanzo

"Quest’anno la festa del nostro Santo patrono, vescovo e martire -sottolinea il vicario generale- è caratterizzata dalla presenza del nuovo arcivescovo, Ivan Maffeis, perché, non dimentichiamo, il vescovo Ivan è il successore di San Costanzo. Monsignor Maffeis, avendo iniziato il suo ministero episcopale da qualche mese nella nostra Chiesa particolare, per noi celebrare la festa del Patrono, del vescovo Costanzo, è anche segno di speranza in una Chiesa che va avanti, che si rinnova e che tramite la successione dei suoi pastori rende sempre bella e giovane la volontà di Dio".

Il programma delle celebrazioni

La festa in onore di San Costanzo culminerà il 28 e il 29 gennaio con la rievocazione della trecentesca processione della luminaria del 28 gennaio (ore 17), dal palazzo comunale dei Priori alla basilica di San Costanzo, lungo la via sacra, accompagnata dall’arcivescovo Ivan Maffeis e dal sindaco Andrea Romizi con il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città, coordinata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello. A seguire, in San Costanzo, si terranno i Primi Vespri (ore 18), presieduti dall’arcivescovo, con il rito dell’omaggio votivo al Santo patrono del cero e della corona d’alloro dell’Amministrazione comunale e di altri doni-simbolo della fede, della cultura e della tradizione perugina. Il 29 gennaio, nella Cattedrale di Perugia (ore 17), si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis insieme all’arcivescovo emerito, il cardinale Gualtiero Bassetti, e ai sacerdoti diocesani, alla presenza delle autorità civili del capoluogo umbro. Durante la celebrazione riceverà l’ordinazione sacerdotale del seminarista Claudio Faina.

Le dirette YouTube

Le celebrazioni dei Primi Vespri in San Costanzo, di sabato 28, e la solenne in cattedrale, di domenica 29, saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube del settimanale La Voce. Riccardo Liguori]]>
Solennità del Santo patrono Costanzo, fondatore della comunità cristiana perugina https://www.lavoce.it/solennita-del-santo-patrono-costanzo-fondatore-della-comunita-cristiana-perugina/ Tue, 24 Jan 2023 14:26:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70171 san costanzo patrono di perugia

Si annuncia quest’anno una solennità del Santo patrono di Perugia, il vescovo e martire Costanzo, ricca di segni rigeneranti nella fede; solennità celebrata nel capoluogo umbro il 28 e il 29 gennaio. Oltre ad essere presiedute da un nuovo successore del vescovo fondatore del II secolo della comunità cristiana perugina, don Ivan Maffeis, che Papa Francesco ha voluto alla guida di questa Chiesa particolare da circa sei mesi, le celebrazioni del Santo patrono culmineranno, nella Cattedrale di San Lorenzo, domenica 29 gennaio, alle ore 17, con l’ordinazione sacerdotale del seminarista Claudio Faina, ordinato diacono transeunte il 12 settembre 2021. L’arrivo di un nuovo presbitero è sempre testimonianza di vitalità per la Chiesa e per l’intera società.

Anche il triduo di preparazione alla solennità di San Costanzo, che si terrà nella bsilica minore a lui intitolata, il 25, 26 e 27 gennaio (ore 17-18), con l’adorazione eucaristica meditata, è un altro di questi segni.

Oltre al tema scelto dal parroco di San Costanzo, don Pietro Ortica, per le meditazioni della Parola di Dio, dal titolo Per camminare insieme riscopriamo con San Costanzo la compagnia di Gesù come singoli e come Chiesa, i sacerdoti invitati a guidare queste meditazioni sono don Simone Sorbaioli, neo vicario generale e parroco di Città della Pieve, monsignor Giuseppe Piccioni, neo vicario per il Clero e parroco di Torgiano, e don Simone Pascarosa, neo vicario per la Pastorale e parroco di Bagnaia e Pilonico Materno.

Questi sacerdoti, lo ricordiamo, sono stati nominati a tali delicati incarichi dall’arcivescovo Maffeis dopo aver ascoltato ciascun sacerdote incontrandolo nelle settimane successive al suo arrivo a Perugia, lo scorso 11 settembre. La loro presenza al triduo in preparazione alla solennità del Santo patrono suggella anche il legame tra il pastore, il suo presbiterio e il suo gregge. Un legame che si rinnova nel nome di Costanzo, come anche tra la Perugia civile e quella religiosa. Proprio nella rievocazione della tradizionale processione della luminaria trova espressione simbolica questo legame. La luminaria è in programma il 28 gennaio, alle ore 17, dal Palazzo comunale dei Priori alla basilica di San Costanzo, lungo la via sacra, accompagnata dall’arcivescovo Ivan Maffeis e dal sindaco Andrea Romizi con il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città.

La solenne celebrazione eucaristica del 29 gennaio (ore 17) in Cattedrale presieduta dall’arcivescovo, con la partecipazione di sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, e popolo di Dio, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili, sarà preceduta, al mattino, nella basilica di San Costanzo, da tre Sante Messe in programma alle ore 8, 10 e 11.30. Quella delle ore 10 sarà presieduta dal vescovo emerito di Gubbio, monsignor Mario Ceccobelli, già vicario generale a Perugia, con i sacerdoti delle parrocchie di città.

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san costanzo patrono di perugia

Si annuncia quest’anno una solennità del Santo patrono di Perugia, il vescovo e martire Costanzo, ricca di segni rigeneranti nella fede; solennità celebrata nel capoluogo umbro il 28 e il 29 gennaio. Oltre ad essere presiedute da un nuovo successore del vescovo fondatore del II secolo della comunità cristiana perugina, don Ivan Maffeis, che Papa Francesco ha voluto alla guida di questa Chiesa particolare da circa sei mesi, le celebrazioni del Santo patrono culmineranno, nella Cattedrale di San Lorenzo, domenica 29 gennaio, alle ore 17, con l’ordinazione sacerdotale del seminarista Claudio Faina, ordinato diacono transeunte il 12 settembre 2021. L’arrivo di un nuovo presbitero è sempre testimonianza di vitalità per la Chiesa e per l’intera società.

Anche il triduo di preparazione alla solennità di San Costanzo, che si terrà nella bsilica minore a lui intitolata, il 25, 26 e 27 gennaio (ore 17-18), con l’adorazione eucaristica meditata, è un altro di questi segni.

Oltre al tema scelto dal parroco di San Costanzo, don Pietro Ortica, per le meditazioni della Parola di Dio, dal titolo Per camminare insieme riscopriamo con San Costanzo la compagnia di Gesù come singoli e come Chiesa, i sacerdoti invitati a guidare queste meditazioni sono don Simone Sorbaioli, neo vicario generale e parroco di Città della Pieve, monsignor Giuseppe Piccioni, neo vicario per il Clero e parroco di Torgiano, e don Simone Pascarosa, neo vicario per la Pastorale e parroco di Bagnaia e Pilonico Materno.

Questi sacerdoti, lo ricordiamo, sono stati nominati a tali delicati incarichi dall’arcivescovo Maffeis dopo aver ascoltato ciascun sacerdote incontrandolo nelle settimane successive al suo arrivo a Perugia, lo scorso 11 settembre. La loro presenza al triduo in preparazione alla solennità del Santo patrono suggella anche il legame tra il pastore, il suo presbiterio e il suo gregge. Un legame che si rinnova nel nome di Costanzo, come anche tra la Perugia civile e quella religiosa. Proprio nella rievocazione della tradizionale processione della luminaria trova espressione simbolica questo legame. La luminaria è in programma il 28 gennaio, alle ore 17, dal Palazzo comunale dei Priori alla basilica di San Costanzo, lungo la via sacra, accompagnata dall’arcivescovo Ivan Maffeis e dal sindaco Andrea Romizi con il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città.

La solenne celebrazione eucaristica del 29 gennaio (ore 17) in Cattedrale presieduta dall’arcivescovo, con la partecipazione di sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, e popolo di Dio, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili, sarà preceduta, al mattino, nella basilica di San Costanzo, da tre Sante Messe in programma alle ore 8, 10 e 11.30. Quella delle ore 10 sarà presieduta dal vescovo emerito di Gubbio, monsignor Mario Ceccobelli, già vicario generale a Perugia, con i sacerdoti delle parrocchie di città.

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I Rioni hanno onorato san Costanzo https://www.lavoce.it/i-rioni-hanno-onorato-san-costanzo/ Sun, 30 Jan 2022 16:56:41 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64774

Le delegazioni in abiti d’epoca dei Rioni di Porta San Pietro, Porta Eburnea e Santa Susanna hanno partecipato ai solenni vespri della vigilia della festa del patrono San Costanzo. La celebrazione seppur riservata alle sole autorità civile e religiose ha visto coinvolte, per i tre rioni presenti, le figure istituzionali del Capitano, dell’Alfiere insieme allo stendardo ufficiale del rispettivo Rione. I figuranti in abito d’epoca hanno accompagnato la consegna dei doni a San Costanzo. Foto gallery   [gallery ids="64781,64782,64783,64784"]      ]]>

Le delegazioni in abiti d’epoca dei Rioni di Porta San Pietro, Porta Eburnea e Santa Susanna hanno partecipato ai solenni vespri della vigilia della festa del patrono San Costanzo. La celebrazione seppur riservata alle sole autorità civile e religiose ha visto coinvolte, per i tre rioni presenti, le figure istituzionali del Capitano, dell’Alfiere insieme allo stendardo ufficiale del rispettivo Rione. I figuranti in abito d’epoca hanno accompagnato la consegna dei doni a San Costanzo. Foto gallery   [gallery ids="64781,64782,64783,64784"]      ]]>