patrono d'italia Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/patrono-ditalia/ Settimanale di informazione regionale Mon, 02 Oct 2023 15:43:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg patrono d'italia Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/patrono-ditalia/ 32 32 San Francesco, Patrono d’Italia: presentato il programma delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/ https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/#respond Mon, 02 Oct 2023 15:42:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73494 La basilica Superiore di San Francesco

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Vi hanno preso parte il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Franco Lovignana. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Le celebrazioni per San Francesco, Patrono d’Italia

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel Transito di San Francesco (prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola) seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel Transito di San Francesco, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni. Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione (da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco) del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

Le dichiarazioni

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani -ha detto monsignor Domenico Sorrentino- sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle. Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la bella notizia di Gesù nostro Salvatore, la bella notizia che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, via, verità e vita, segreto della nostra gioia". "Come ogni anno -ha dichiarato Stefania Proietti- le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo, è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto Assisi 2025 con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la Città Serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il sindaco di Aosta e il presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito". "Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta -ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin- e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie". "Con grande gioia -ha detto fra Massimo Travascio- ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta, ha annunciato di voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali: un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!". "In questi anni -ha dichiarato fra Marco Moroni- sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui (se credenti)  a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Santa Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di San Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, (su www.festadisanfrancesco.org) si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".  ]]>
La basilica Superiore di San Francesco

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Vi hanno preso parte il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Franco Lovignana. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Le celebrazioni per San Francesco, Patrono d’Italia

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel Transito di San Francesco (prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola) seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel Transito di San Francesco, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni. Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione (da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco) del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

Le dichiarazioni

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani -ha detto monsignor Domenico Sorrentino- sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle. Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la bella notizia di Gesù nostro Salvatore, la bella notizia che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, via, verità e vita, segreto della nostra gioia". "Come ogni anno -ha dichiarato Stefania Proietti- le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo, è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto Assisi 2025 con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la Città Serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il sindaco di Aosta e il presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito". "Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta -ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin- e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie". "Con grande gioia -ha detto fra Massimo Travascio- ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta, ha annunciato di voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali: un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!". "In questi anni -ha dichiarato fra Marco Moroni- sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui (se credenti)  a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Santa Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di San Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, (su www.festadisanfrancesco.org) si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".  ]]>
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San Francesco, il 4 ottobre il presidente Mattarella ad Assisi https://www.lavoce.it/san-francesco-4-ottobre-assisi/ Wed, 28 Sep 2022 09:51:31 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68800 san francesco 4 ottobre assisi

Si avvicina il 4 ottobre, festa di San Francesco, patrono d'Italia e Assisi si prepara ai festeggiamenti ai quali prenderà parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, a nome di tutti gli italiani, accenderà ad Assisi la Lampada votiva dei comuni d’Italia. Un gesto per ringraziare coloro che hanno aiutato a superare la pandemia e per ricordare chi è venuto a mancare a causa del Covid. Proprio per questo i frati di Assisi e la Conferenza Episcopale Italiano hanno deciso di lanciare l’iniziativa online "Prega per il mio caro” dove sarà possibile, tramite il sito 4ottobre.sanfrancesco.org, lasciare il nome del proprio defunto per Covid per affidarlo a san Francesco. Il 4 ottobre, infatti, i frati deporranno davanti alla tomba del Santo i nomi ricevuti. Un’iniziativa fortemente voluta dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppi, che ha sottolineato come "troppe persone si sono congedate da noi, a causa del Covid, in qualche maniera nell’anonimato. Eppure, si trattava di persone in carne e ossa: padri, madri, figli, fratelli e sorelle nostri che, tutti insieme, desideriamo affidare al cuore e alla cura di dell'Onnipotente buon Signore che Francesco tanto ha amato e che ci ha fatto conoscere con la sua vita e la sua testimonianza. Ho affidato pertanto ai frati della Basilica di San Francesco d’Assisi il compito di raccogliere i nomi dei defunti e di contattare coloro che desiderano ricordare un proprio caro per questa speciale commemorazione. Sarà un modo concreto - ha dichiarato il cardinale - per raggiungere nella fede e nella vicinanza dell’amicizia tutti coloro che oggi ancora soffrono per non aver potuto dare l’ultimo saluto ai familiari e alle persone care". "Abbiamo subito colto come una missione la richiesta del cardinale Zuppi – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento di Assisi – e ci siamo messi all’opera per attivare questa raccolta online dei nomi dei defunti di Covid, affinché vengano personalmente affidati al Signore per la preghiera e l’intercessione di San Francesco. Il suo abbraccio e quello di tutti noi, fratelli e sorelle, e di tutti gli italiani, possano raggiungere nel Signore coloro che sono stati così duramente colpiti in questo tempo difficile. Un unico abbraccio di fraternità, preghiera e solidarietà. Il 4 ottobre – ha concluso fra Marco – al termine della prima messa del mattino, come comunità francescana, deporremo i biglietti con i nomi di tutte le persone decedute, davanti alla tomba di san Francesco".

Frate Jacopa

In ricordo di Frate Jacopa, la nobildonna romana amica di san Francesco presente alla Porziuncola nell’imminenza del Transito, la “Rosa d’argento” – annuale riconoscimento attribuito a una donna del nostro tempo testimone di fede, speranza e carità – verrà consegnata alla signora Elisabetta Elio, sposata con tre figli, consigliera nazionale e regionale in UNEBA, un'associazione degli enti socio sanitari non-profit voluta 70 anni fa da papa Paolo VI e direttrice di un centro per anziani di Verona, la Fondazione Pia Opera Ciccarelli – ONLUS. È in pensione da marzo 2022 ma rimarrà in servizio nella sua posizione di direttrice generale fino a fine anno. È stata nel direttivo di Adoa Verona e referente dell’area anziani dell’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona per 2 mandati, dal 2014 al 2021. Ha dovuto gestire fin dalla prima ondata il Covid nelle residenze dove lavora. Anche lei e la sua famiglia sono stati colpiti dal Covid, ma è sempre rimasta a disposizione, anche da remoto, per dare supporto ai suoi collaboratori e agli enti vicini. La realtà di cui è direttrice generale dal 2012 ha più di 600 dipendenti con diverse sedi in provincia di Verona.

Il programma

I festeggiamenti per San Francesco nella città serafica inizieranno lunedì 3 ottobre, giorno del Transito, alle 9.30, con la presentazione del riconoscimento “Rosa d’argento, Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità” alla signora Elisabetta Elio  nel Refettorietto del Convento Porziuncola a Santa Maria degli Angeli. Alle 11, ci sarà la concelebrazione eucaristica “nel Transito di San Francesco”, presieduta da padre Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria-Sardegna nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli. Alle 17.30, verranno celebrati i Primi Vespri “nel Transito di San Francesco” presieduti da monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della Carità e la Salute, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Partecipano monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera U.- Gualdo Tadino e Foligno, e i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane e le Autorità civili e militari, i rappresentanti delle Associazioni ed Enti coinvolti nella gestione della pandemia.  Alle 21, al Santuario di San Damiano, monsignor Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca e Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita, presiederà la Veglia per i giovani; mentre alle 21.30, nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, padre Roberto Genuin, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini, presiederà la Veglia di preghiera. Martedì 4 ottobre, ad Assisi, nella Basilica Papale di San Francesco, sul sagrato della chiesa superiore, ci sarà l'accoglienza delle Autorità da parte di p. Marco Moroni OFMConv, Custode del Sacro Convento. Alle 10 verrà celebrata la Santa Messa presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con la presenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi-Nocera U.- Gualdo T. e di Foligno, i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accende la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia”. Partecipano in Basilica le autorità civili, militari e religiose e i rappresentanti delle Associazioni e degli Enti coinvolti nella gestione della pandemia. Alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, si terrà il saluto di p. Carlos Alberto Trovarelli OFMConv, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e a seguire il messaggio all’Italia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 15, nei Locali ipogei sotto la piazza inferiore, si terrà l'inaugurazione del nuovo Centro convegni Colle del Paradiso realizzato nella zona sottoposta ai lavori di consolidamento strutturale dopo il terremoto 1997, di cui ricorrono i 25 anni. Il programma completo è consultabile al seguente link. ]]>
san francesco 4 ottobre assisi

Si avvicina il 4 ottobre, festa di San Francesco, patrono d'Italia e Assisi si prepara ai festeggiamenti ai quali prenderà parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, a nome di tutti gli italiani, accenderà ad Assisi la Lampada votiva dei comuni d’Italia. Un gesto per ringraziare coloro che hanno aiutato a superare la pandemia e per ricordare chi è venuto a mancare a causa del Covid. Proprio per questo i frati di Assisi e la Conferenza Episcopale Italiano hanno deciso di lanciare l’iniziativa online "Prega per il mio caro” dove sarà possibile, tramite il sito 4ottobre.sanfrancesco.org, lasciare il nome del proprio defunto per Covid per affidarlo a san Francesco. Il 4 ottobre, infatti, i frati deporranno davanti alla tomba del Santo i nomi ricevuti. Un’iniziativa fortemente voluta dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppi, che ha sottolineato come "troppe persone si sono congedate da noi, a causa del Covid, in qualche maniera nell’anonimato. Eppure, si trattava di persone in carne e ossa: padri, madri, figli, fratelli e sorelle nostri che, tutti insieme, desideriamo affidare al cuore e alla cura di dell'Onnipotente buon Signore che Francesco tanto ha amato e che ci ha fatto conoscere con la sua vita e la sua testimonianza. Ho affidato pertanto ai frati della Basilica di San Francesco d’Assisi il compito di raccogliere i nomi dei defunti e di contattare coloro che desiderano ricordare un proprio caro per questa speciale commemorazione. Sarà un modo concreto - ha dichiarato il cardinale - per raggiungere nella fede e nella vicinanza dell’amicizia tutti coloro che oggi ancora soffrono per non aver potuto dare l’ultimo saluto ai familiari e alle persone care". "Abbiamo subito colto come una missione la richiesta del cardinale Zuppi – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento di Assisi – e ci siamo messi all’opera per attivare questa raccolta online dei nomi dei defunti di Covid, affinché vengano personalmente affidati al Signore per la preghiera e l’intercessione di San Francesco. Il suo abbraccio e quello di tutti noi, fratelli e sorelle, e di tutti gli italiani, possano raggiungere nel Signore coloro che sono stati così duramente colpiti in questo tempo difficile. Un unico abbraccio di fraternità, preghiera e solidarietà. Il 4 ottobre – ha concluso fra Marco – al termine della prima messa del mattino, come comunità francescana, deporremo i biglietti con i nomi di tutte le persone decedute, davanti alla tomba di san Francesco".

Frate Jacopa

In ricordo di Frate Jacopa, la nobildonna romana amica di san Francesco presente alla Porziuncola nell’imminenza del Transito, la “Rosa d’argento” – annuale riconoscimento attribuito a una donna del nostro tempo testimone di fede, speranza e carità – verrà consegnata alla signora Elisabetta Elio, sposata con tre figli, consigliera nazionale e regionale in UNEBA, un'associazione degli enti socio sanitari non-profit voluta 70 anni fa da papa Paolo VI e direttrice di un centro per anziani di Verona, la Fondazione Pia Opera Ciccarelli – ONLUS. È in pensione da marzo 2022 ma rimarrà in servizio nella sua posizione di direttrice generale fino a fine anno. È stata nel direttivo di Adoa Verona e referente dell’area anziani dell’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona per 2 mandati, dal 2014 al 2021. Ha dovuto gestire fin dalla prima ondata il Covid nelle residenze dove lavora. Anche lei e la sua famiglia sono stati colpiti dal Covid, ma è sempre rimasta a disposizione, anche da remoto, per dare supporto ai suoi collaboratori e agli enti vicini. La realtà di cui è direttrice generale dal 2012 ha più di 600 dipendenti con diverse sedi in provincia di Verona.

Il programma

I festeggiamenti per San Francesco nella città serafica inizieranno lunedì 3 ottobre, giorno del Transito, alle 9.30, con la presentazione del riconoscimento “Rosa d’argento, Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità” alla signora Elisabetta Elio  nel Refettorietto del Convento Porziuncola a Santa Maria degli Angeli. Alle 11, ci sarà la concelebrazione eucaristica “nel Transito di San Francesco”, presieduta da padre Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria-Sardegna nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli. Alle 17.30, verranno celebrati i Primi Vespri “nel Transito di San Francesco” presieduti da monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della Carità e la Salute, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Partecipano monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera U.- Gualdo Tadino e Foligno, e i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane e le Autorità civili e militari, i rappresentanti delle Associazioni ed Enti coinvolti nella gestione della pandemia.  Alle 21, al Santuario di San Damiano, monsignor Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca e Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita, presiederà la Veglia per i giovani; mentre alle 21.30, nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, padre Roberto Genuin, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini, presiederà la Veglia di preghiera. Martedì 4 ottobre, ad Assisi, nella Basilica Papale di San Francesco, sul sagrato della chiesa superiore, ci sarà l'accoglienza delle Autorità da parte di p. Marco Moroni OFMConv, Custode del Sacro Convento. Alle 10 verrà celebrata la Santa Messa presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con la presenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi-Nocera U.- Gualdo T. e di Foligno, i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accende la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia”. Partecipano in Basilica le autorità civili, militari e religiose e i rappresentanti delle Associazioni e degli Enti coinvolti nella gestione della pandemia. Alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, si terrà il saluto di p. Carlos Alberto Trovarelli OFMConv, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e a seguire il messaggio all’Italia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 15, nei Locali ipogei sotto la piazza inferiore, si terrà l'inaugurazione del nuovo Centro convegni Colle del Paradiso realizzato nella zona sottoposta ai lavori di consolidamento strutturale dopo il terremoto 1997, di cui ricorrono i 25 anni. Il programma completo è consultabile al seguente link. ]]>
Assisi si prepara https://www.lavoce.it/assisi-si-prepara/ Thu, 19 Sep 2013 14:31:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=19153 Assisi-panorama-muragliaVorrebbero venire da tutta Italia per incontrare Papa Francesco, il 4 ottobre, e Assisi si prepara per essere accogliente con tutti.

Il giorno in cui questo giornale arriva in edicola e nelle case degli abbonati, il 20 settembre, è l’ultimo utile per fare richiesta dei pass che consentiranno di accedere agli spazi “chiusi” che sono solo tre: la piazza inferiore di San Francesco, dove il Papa celebrerà la messa e che è riservata agli umbri (dalle autorità ai semplici fedeli) essendo, quest’anno, il loro turno alla basilica di San Francesco per accendere la lampada votiva con cui l’intera nazione, rappresentata ogni anno da una regione, rende omaggio al Santo Patrono d’Italia. Sarà accessibile solo pass anche la cattedrale e la piazza di San Rufino, riservate alla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino che riceve la visita di Papa Francesco. Sarà “chiusa” anche la piazza di fronte alla basilica di Santa Maria degli Angeli, riservata ai giovani dell’Umbria.

Al di fuori di questi spazi, però, la città sarà aperta e pronta ad accogliere le decine di migliaia di persone che potranno attendere il Papa lungo le strade che percorrerà per raggiungere gli 11 luoghi che visiterà (5 in forma privata) in questa lunga e intensa giornata.

Don Giovanni Raia, responsabile della segreteria organizzativa della diocesi di Assisi, a chi vorrà andare il 4 ottobre, per attendere Papa Francesco lungo il percorso e le piazze dove non è richiesto il pass, raccomanda di muoversi preferibilmente in treno o autobus e a chi si muove in auto condividere il viaggio con altri così che possano arrivare meno auto possibili nei parcheggi che il Comune sta predisponendo.

Da parte sua il sindaco di Assisi Claudio Ricci e l’Amministrazione comunale il 25 settembre (ore 16 in Assisi sala della Conciliazione e ore 18 sala della Pro Loco di S. Maria degli Angeli) terranno due riunioni informative sugli aspetti organizzativi, rivolti in particolare a commercianti, operatori del turismo, componenti socio culturali ed economiche del territorio e cittadini.

“Tutti si dovranno sentire parte di una squadra – scrive il sindaco nell’invito – con l’obiettivo di far arrivare in Assisi tutti coloro che lo desiderano, assicurando ampie zone a parcheggio, servizi, sistemi informativi (incluso un depliant) e video multimediali in modo che molte persone possano collocarsi lungo i circa 10 km di itinerari (transennati) del corteo papale.

Per quanto attiene al centro storico di Assisi e S. Maria degli Angeli “tutti – aggiunge il sindaco – potranno entrare liberamente nella città e anche le chiusure del traffico avverranno in modo flessibile circa 45 minuti prima dell’arrivo del corteo papale”. E con il consiglio “di muoversi con ampio anticipo sugli orari” il Sindaco auspica anche di mettere in campo la “pazienza” dovendo “gestire, in sicurezza, un flusso che potrebbe attestarsi sulle 120.000 presenze nella giornata”.

Incontro tra Papa e giovani

Per la giornata di Papa Francesco ad Assisi i giovani, che si ritroveranno nella piazza della basilica di Santa Maria degli Angeli, hanno un programma intenso che gli consentirà di seguire, tramite maxi-schermi, tutta la visita del Papa.

L’arrivo per i ragazzi è previsto per le ore 8.30. Verso le ore 9 avrà inizio l’accoglienza, con animazione e testimonianze. Per quanto riguarda la prima, saliranno sul palco gruppi di varia origine tra i quali “The Sun”, i “Prometeus” di Foligno, “S. Barnaba United”, la compagnia teatrale del “Metastasio” di Assisi, i giovani che hanno partecipato alla Gmg dello scorso luglio e tanti altri. Verrà proposto un grande gioco per tutta la platea, chiamato “Diocesi senza frontiere”.

I presentatori della giornata saranno: Samanta Coltrioli, Francesca Ragnacci, Paolo Tardio e Giacomo Bizzarri.

Alle ore 15 verrà celebrata la messa con mons. Boccardo, animata dal coro giovanile di Città di Castello.

Verso le 17 è previsto l’arrivo del Papa, il quale passerà in mezzo alla folla di giovani riunitisi per lui, poi si ritirerà in preghiera nella Porziuncola, terminata la quale saluterà i frati e uscirà per tornare dai giovani.

Il momento di saluto al Papa sarà tenuto dall’Arcivescovo di Spoleto, da otto giovani umbri e animato dal coro di Assisi. Successivamente saliranno sul palco altri otto ragazzi, due per ogni diocesi, che presenteranno al Papa quattro domande sui temi famiglia, lavoro, vocazione e missionarietà giovanile.

Verrà inoltre portata sul palco un’icona del Cristo risorto che farà il giro dell’Umbria nelle veglie dei giovani, in preparazione alla Gmg di Cracovia, evento che verrà ricordato al termine della giornata dal card. Stanilaw Dziwisz.

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Francesco unifica il mondo intero https://www.lavoce.it/francesco-unifica-il-mondo-intero/ Fri, 03 Oct 2008 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=6974 La festa di san Francesco polarizza l’attenzione in tutto il mondo. Negli Stati Uniti c’è una devozione tale che ha portato alla costruzione di una perfetta copia della Porziuncola, dotata non solo degli affreschi, ma anche della ricchezza spirituale, per i visitatori e pellegrini, rappresentata dall’indulgenza plenaria, segno della sacralità del luogo (vedi articolo su La Voce n. 35, pag. 5).

L’affetto verso san Francesco si misura anche dalla grande diffusione del suo nome: nell’ambito degli amici e conoscenti di più diretta frequentazione ci sono molti Franceschi e Francesche. Un legame sentito anche da persone che non sono in piena sintonia con il suo messaggio cristiano, preferendo raccogliere le suggestioni ecologiste e pacifiste.

Niente di male, ma la straordinarietà del personaggio di Assisi è data dalla perennità e specifica attualità nella cultura contemporanea di alcuni valori di assoluta necessità per la vita delle persone e delle società; compresa la Chiesa, sempre alla ricerca di una maggiore fedeltà e povertà nell’imitazione di Cristo.

Per questo un movimento d’opinione è riuscito a strappare al Parlamento italiano una legge (L. 24/2005) che fa del 4 ottobre, festa del Santo di Assisi, Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo tra le culture e le religioni. Oltre ad essere patrono d’Italia, pertanto, è anche patrono, o comunque ispiratore, di coloro che credono nel dialogo tra le molteplici diversità etniche, culturali e religiose, che anziché attenuarsi si vanno accentuando nel nostro tempo.

Un altro aspetto indicativo di questa diffusa attenzione a san Francesco è il fatto che il suo messaggio corre su internet e lo si incontra in molti siti; l’ultimo dei quali viene presentato in questi giorni con grande risonanza mediatica al Senato della Repubblica, mentre la rivista del Patrono d’Italia è messa a disposizione dei passeggeri nelle carrozze dei treni del territorio nazionale. Francesco è un personaggio che non cessa di avere fascino ed attrarre schiere di giovani che si incamminano nella strada della sua imitazione.

Qualche commentatore abituato a facili slogan pubblicitari ha scritto che è ‘inossidabile’, come se fosse un prodotto di consumo. Preferiamo dire che è un modello al quale ognuno sente il desiderio di avvicinarsi per essere migliore e per rendere migliore in mondo.

Anche quest’anno 2008, nella celebrazione ufficiale, si avrà un momento di riflessione e di richiamo alla condizione di vita sociale e morale del nostro Paese, per un comune sforzo, in nome del Patrono, di ricompattazione nazionale tra tutte le componenti della società.

Messaggio dei Vescovi del Veneto per la festa del 4 ottobre

‘Carissimi fratelli e sorelle nella comune vocazione cristiana, a voi tutti auguriamo ‘pace vera e sincera carità nel Signore’. Con queste consolanti parole di san Francesco d’Assisi nella sua Lettera ai fedeli, noi, Vescovi delle Chiese particolari che sono nel Veneto, vi annunciamo che quest’anno la nostra Regione avrà la grazia e il privilegio di offrire l’olio per la lampada votiva in onore di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia (…).

Il pellegrinaggio delle genti venete ad Assisi diventa un’occasione favorevole per riscoprire i valori alti del vivere insieme, illuminati dalla luce del Vangelo che san Francesco ha abbracciato come unica regola di vita per sé e per i suoi frati, e ha proposto come risposta originale alle autentiche aspirazioni del cuore dell’uomo di ogni tempo: del nostro tempo in particolare. La nostra Regione, come l’Italia tutta, è oggi chiamata ad affrontare la sfida dell’incontro di popoli e culture diversi. Viviamo un tempo di mobilità umana straordinaria che ci offre l’opportunità di comprendere l’ansia di san Francesco di portare a tutti i popoli, vicini e lontani, cristiani, musulmani e seguaci di altre religioni, l’annuncio di ‘pace e bene’ e la parola del Vangelo. Così, da lui assistiti, possiamo annunciare con vigore il Dio dell’amore fattosi uomo per noi, punto focale della spiritualità e della missionarietà del Poverello d’Assisi (…).

Il centro del messaggio di Francesco è l’annuncio gioioso della paternità di Dio nella quale tutti gli uomini e le creature si riconoscono fratelli e imparano a tessere relazioni nuove, redente, cariche di comunione e di speranza. La fraternità francescana, vissuta per vocazione da religiosi, religiose e laici, ha cercato sempre di essere, per la Chiesa e per il mondo, l’evangelico lievito capace di far fermentare la pasta per un pane spezzato nell’amore e condiviso nella pace…’

Le celebrazioni per il Patrono d’Italia

Sarà il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, a leggere il Messaggio agli italiani il 4 ottobre mattina ad Assisi in occasione della festa di san Francesco, patrono d’Italia.

Quest’anno è il Veneto – rappresentato dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e dal presidente Giancarlo Galan – a donare l’olio per accendere la lampada votiva dei Comuni d’Italia sulla tomba del Santo. La donazione avverrà nel contesto della solenne messa (ore 9 in basilica superiore, in diretta su Rai Uno) presieduta dal patriarca di Venezia, card. Angelo Scola.

In occasione della festa tutte le Regioni trovano un legame, storico o ideale, con Francesco. In questo caso la relazione è più che documentata, visto che le Fonti francescane fanno presente che il Poverello si fermò a Venezia al ritorno dalla Terra Santa, nella primavera del 1220. E nella città della laguna nel 1222 i frati costruirono una prima chiesa che poi diventerà Ca’ Grande, cioè la chiesa dei Frari.

Il custode del Sacro Convento, padre Vincenzo Coli, sottolinea che ‘le celebrazioni nazionali per la festa di san Francesco costituiscono un momento forte per ripensare la sua personalità e la sua missione, sia in chiave di fede che laica; proponendosi, Francesco, con semplicità, umiltà, trasparenza, con i suoi valori e suoi ideali’. Padre Coli ricorda i tre valori ‘che non possono essere messi da parte né da chi crede né da chi non crede, con superficialità o indifferenza: Dio, l’uomo, il creato’.

Il 4 ottobre è una festa religiosa ma, dal 2005, è stata indicata dal Parlamento italiano come ‘solennità civile e Giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni’.

Al termine della messa, durante la quale Cacciari donerà l’olio votivo a nome degli altri Comuni del Veneto, ci saranno dalla loggia antistante la piazza inferiore di San Francesco di Assisi, il saluto di padre Marco Tasca, ministro generale dei Conventuali, di Giancarlo Galan, presidente della Regione Veneto e, come detto, dal ministro del lavoro, Maurizio Sacconi.

Da segnalare inoltre che alla vigilia, il 3 ottobre a partire dalle ore 17 presso la Porziuncola, si terrà la celebrazione del Transito di san Francesco, presieduta da mons. Antonio Mattiazzo, arcivescovo di Padova.

La festa si concluderà il pomeriggio del giorno 4, in basilica inferiore (ore 16), con i vespri presieduti da mons. Flavio Carraro, vescovo emerito di Verona.

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San Francesco: uomo della pace e del dialogo con la missione di “riparare” la casa di Dio https://www.lavoce.it/san-francesco-uomo-della-pace-e-del-dialogo-con-la-missione-di-riparare-la-casa-di-dio/ Sun, 28 Oct 2001 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=2021 Sotto la spinta di sciagure naturali o progettate dall’uomo capita di avvertire l’esigenza di dare una sterzata alla propria vita e più incalzante si fa il desiderio di una collettività che muti le proprie regole e gli usuali orientamenti.

Collegando tale breve premessa alla festività di S. Francesco patrono d’Italia, viene da chiedersi se il rituale religioso e civile debba svolgersi secondo una tradizione che, pur con qualche nuovo innesto, si mostra incorruttibile.

Così dichiara padre Vincenzo Coli, custode del Sacro Convento: “Celebrare in questo scorcio di storia S. Francesco significa valorizzare il dialogo tra i componenti della famiglia umana e mettere le basi per una concreta solidarietà. Occorre vivere come lui la virtù teologale della speranza con atteggiamenti improntati, nonostante tutto, alla fiducia.

Lo schema delle annuali celebrazioni nella sua essenzialità è ancora valido: la cerimonia del transito nella basilica di S. Maria degli Angeli serve a riscoprire la morte come una sorella, mentre le funzioni del 4 ottobre nella basilica di S. Francesco esaltano il ricco che si fa povero e si mette a disposizione dei diseredati. Possono essere introdotte anche variazioni, a patto che la festa mantenga il suo carattere popolare. La presenza di rappresentanze religiose e civili ben si adatta alla funzione specifica di colui che a pieno titolo è stato designato quale patrono d’Italia.

Il tema della “memoria” del Santo sta a cuore a padre Enzo Fortunato attuale portavoce del Sacro Convento: “Siamo chiamati a custodire e a trasmettere con la nostra vita il messaggio francescano restituendo centralità al dono della pace incarnata, dono che gran parte dell’umanità desidera a prescindere dalle posizioni politiche e dagli atteggiamenti religiosi. Sarebbe auspicabile che le celebrazioni riacquistassero il ruolo di festività nazionale, come richiesto da alcuni laici di Assisi, volontà meritoria che le famiglie francescane devono sostenere, fermo restando che la decisione risolutiva spetta alle istituzioni nazionali”.

Sulla necessità di tenere vivo il patrimonio umano di S. Francesco insiste anche padre Pasquale Magro, direttore della biblioteca del Sacro Convento: “Francesco è un punto-luce che continua con il suo carisma a galvanizzare la società civile e religiosa. Di fronte al fenomeno della frammentazione che può determinare effetti drammatici, s’impone l’impegno di ricostruire la convivibilità tra popoli e religioni che trae alimento anche da una economia di comunione, ovvero da una mensa comune dove ognuno disponga della sua parte”.

Su tale discorso si innestano le parole di padre Egidio Monzani, direttore della rivista San Francesco Patrono d’Italia: “Due episodi mi sorprendono in questo lasso di tempo: Francesco che va alla corte del sultano e riesce a stabilire con lui un rapporto di stima; Francesco che ammansisce il lupo di Gubbio trattandolo come una creatura sofferente di fame: due episodi che svelano l’attualità del Santo, talvolta ridotto ad una statuina. La festa indetta in suo onore ogni anno potrebbe assumere una più spiccata impronta politica, non certo partitica, evidenziando più nettamente il valore del “Patronato”.

La regione che offre l’olio per la lampada votiva potrebbe confrontare le proprie problematiche ed esprimere le potenzialità di una eventuale presenza francescana. Anche padre Gianni Califano rettore della basilica di S. Maria degli Angeli, valuta che il contatto con altra regione dovrebbe oltrepassare la valenza simbolica per animarsi ben oltre la singola occasione: presupposto per creare una interconnessione tra le varie parti della nazione.

Sarebbe opportuno che gli italiani conoscessero in termini più approfonditi la figura di Francesco e il suo messaggio, certamente veicolati anche dalle annuali celebrazioni, il cui aspetto liturgico va sempre più crescendo; ma necessitano strumenti costanti tali da superare l’incidenza della singola festa; che poi questa riprenda il carattere di festività nazionale è fatto secondario.”

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