oratorio Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/oratorio/ Settimanale di informazione regionale Wed, 21 Aug 2024 15:59:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg oratorio Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/oratorio/ 32 32 Inizia da Terni il viaggio di “Voci dal mondo” https://www.lavoce.it/inizia-da-terni-il-viaggio-di-voci-dal-mondo/ https://www.lavoce.it/inizia-da-terni-il-viaggio-di-voci-dal-mondo/#respond Wed, 03 Jul 2024 16:02:17 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76885

Il progetto “Voci dal mondo” è un’iniziativa ambiziosa, creata per raccontare storie e racconti di migranti e comunità straniere in Umbria. Costituisce un itinerario, che va da luglio a ottobre, attraverso varie città della regione, con lo scopo di favorire una miglior comprensione del fenomeno migratorio, la diffusione di buone pratiche di accoglienza e integrazione, superando stereotipi e fake news. Il primo dei quattro incontri si terrà nella periferia di Terni sabato 6 luglio, alle ore 18.00 in Piazza della Pace, nel quartiere “Villaggio Italia”, una zona di Terni con una forte vocazione multiculturale, ma anche con diversi problemi e criticità.

Un progetto di inclusione e storytelling

Promosso dal settimanale umbro La Voce, dall’emittente Radio Glox (già Umbria Radio InBlu) e dalla Ong Tamat Ets, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia e con il sostegno del Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo. Il progetto “Voci dal mondo” è riuscito a creare una vera e propria redazione multietnica e multiculturale, ideata per raccontare le migrazioni e le comunità di stranieri sul territorio umbro grazie allo sguardo e alla voce dei migranti che vivono nella regione. Il progetto si propone come principale obiettivo di favorire e rafforzare l’inclusione sociale delle persone con background migratorio in Umbria, attraverso una nuova forma di “storytelling”, cioè di racconto. I migranti stessi, dunque, diventano protagonisti in prima persona attraverso il racconto delle proprie esperienze e quelle da loro raccolte, attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, la realizzazione, pubblicazione e diffusione di interviste e reportage.

Il percorso formativo

[caption id="attachment_76902" align="alignnone" width="400"] Uno degli incontri di formazione previsti nel progetto "Voci dal mondo"[/caption] Sedici giovani migranti che hanno scelto l’Umbria come terra adottiva per un periodo di tempo o per sempre, partecipano al progetto. A seguito della prima fase di presentazione delle candidature e di creazione del gruppo di redazione di “Voci dal mondo”, i giovani hanno preso parte ad un percorso di formazione in lingua italiana applicata al lessico e alle tecniche di comunicazione e ad un corso teorico-pratico di tecniche di comunicazione con i giornalisti del settimanale La Voce e i colleghi dell’emittente perugina Radio Glox. Il team della redazione organizza incontri pubblici con le comunità di migranti nelle varie città umbre per condividere storie, esperienze e buone pratiche di integrazione, e per raccogliere materiale documentario destinato alla pubblicazione e ai reportage. Questi laboratori pratici mirano alla produzione di approfondimenti e focus pubblicati dal settimanale La Voce, alla trasmissione di rubriche telefoniche da parte di Radio Glox, diffusione di racconti attraverso immagini fotografiche e video su web e social media.

La Piazza della Pace di Terni come punto di incontro multiculturale

[embed]https://youtube.com/shorts/24dOIfxJpr0?feature=share[/embed] Nel primo appuntamento del viaggio della redazione di “Voci dal mondo”, il quale si terrà a Terni (dalle ore 18) in Piazza della Pace, verranno presentate storie e racconti di persone che hanno sperimentato sulla propria pelle la migrazione, di associazioni, esperienze istituzionali e realtà del terzo settore che operano ogni giorno con i migranti. Tra queste troviamo:
  • “Arcobaleno e il mare” che si occupa di iniziative volte alla facilitazione di una piena integrazione dei migranti,
  • Cesvol che svolge attività di volontariato ispirandosi a valori di solidarietà e democrazia,
  • il Comune di Terni,
  • la parrocchia del Carmelo che si occupa di un oratorio multiculturale e interreligioso.
Tutto questo avrà luogo nella Piazza della Pace, che offrirà un decoro pieno di significato e valore storico e culturale. Questa piazza è un luogo di integrazione multiculturale e un punto di unione per la comunità locale, ricorda le vittime della tragedia di Lampedusa e la sua fontana è dedicata a tutte le vittime nel mondo, dei terrorismi alimentati dalle guerre, dai fanatismi e dalle ingiustizie. Gabriela Denisa Ioana Marius Daniel Langa                        ]]>

Il progetto “Voci dal mondo” è un’iniziativa ambiziosa, creata per raccontare storie e racconti di migranti e comunità straniere in Umbria. Costituisce un itinerario, che va da luglio a ottobre, attraverso varie città della regione, con lo scopo di favorire una miglior comprensione del fenomeno migratorio, la diffusione di buone pratiche di accoglienza e integrazione, superando stereotipi e fake news. Il primo dei quattro incontri si terrà nella periferia di Terni sabato 6 luglio, alle ore 18.00 in Piazza della Pace, nel quartiere “Villaggio Italia”, una zona di Terni con una forte vocazione multiculturale, ma anche con diversi problemi e criticità.

Un progetto di inclusione e storytelling

Promosso dal settimanale umbro La Voce, dall’emittente Radio Glox (già Umbria Radio InBlu) e dalla Ong Tamat Ets, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia e con il sostegno del Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo. Il progetto “Voci dal mondo” è riuscito a creare una vera e propria redazione multietnica e multiculturale, ideata per raccontare le migrazioni e le comunità di stranieri sul territorio umbro grazie allo sguardo e alla voce dei migranti che vivono nella regione. Il progetto si propone come principale obiettivo di favorire e rafforzare l’inclusione sociale delle persone con background migratorio in Umbria, attraverso una nuova forma di “storytelling”, cioè di racconto. I migranti stessi, dunque, diventano protagonisti in prima persona attraverso il racconto delle proprie esperienze e quelle da loro raccolte, attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, la realizzazione, pubblicazione e diffusione di interviste e reportage.

Il percorso formativo

[caption id="attachment_76902" align="alignnone" width="400"] Uno degli incontri di formazione previsti nel progetto "Voci dal mondo"[/caption] Sedici giovani migranti che hanno scelto l’Umbria come terra adottiva per un periodo di tempo o per sempre, partecipano al progetto. A seguito della prima fase di presentazione delle candidature e di creazione del gruppo di redazione di “Voci dal mondo”, i giovani hanno preso parte ad un percorso di formazione in lingua italiana applicata al lessico e alle tecniche di comunicazione e ad un corso teorico-pratico di tecniche di comunicazione con i giornalisti del settimanale La Voce e i colleghi dell’emittente perugina Radio Glox. Il team della redazione organizza incontri pubblici con le comunità di migranti nelle varie città umbre per condividere storie, esperienze e buone pratiche di integrazione, e per raccogliere materiale documentario destinato alla pubblicazione e ai reportage. Questi laboratori pratici mirano alla produzione di approfondimenti e focus pubblicati dal settimanale La Voce, alla trasmissione di rubriche telefoniche da parte di Radio Glox, diffusione di racconti attraverso immagini fotografiche e video su web e social media.

La Piazza della Pace di Terni come punto di incontro multiculturale

[embed]https://youtube.com/shorts/24dOIfxJpr0?feature=share[/embed] Nel primo appuntamento del viaggio della redazione di “Voci dal mondo”, il quale si terrà a Terni (dalle ore 18) in Piazza della Pace, verranno presentate storie e racconti di persone che hanno sperimentato sulla propria pelle la migrazione, di associazioni, esperienze istituzionali e realtà del terzo settore che operano ogni giorno con i migranti. Tra queste troviamo:
  • “Arcobaleno e il mare” che si occupa di iniziative volte alla facilitazione di una piena integrazione dei migranti,
  • Cesvol che svolge attività di volontariato ispirandosi a valori di solidarietà e democrazia,
  • il Comune di Terni,
  • la parrocchia del Carmelo che si occupa di un oratorio multiculturale e interreligioso.
Tutto questo avrà luogo nella Piazza della Pace, che offrirà un decoro pieno di significato e valore storico e culturale. Questa piazza è un luogo di integrazione multiculturale e un punto di unione per la comunità locale, ricorda le vittime della tragedia di Lampedusa e la sua fontana è dedicata a tutte le vittime nel mondo, dei terrorismi alimentati dalle guerre, dai fanatismi e dalle ingiustizie. Gabriela Denisa Ioana Marius Daniel Langa                        ]]>
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Grest. Cosa attrae tanti giovani? La parola ai protagonisti https://www.lavoce.it/grest-cosa-attrae-tanti-giovani-la-parola-ai-protagonisti/ https://www.lavoce.it/grest-cosa-attrae-tanti-giovani-la-parola-ai-protagonisti/#respond Mon, 24 Jun 2024 08:38:53 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76702 Suor Fabiana Benedettini, don Fabrizio Crocioni e gli animatori del Grest dell'Unità pastorale 6 di Perugia

Che cos’è che ogni anno continua ad attrarre tanti giovani a prestare servizio nei vari Grest (Gruppi estivi) parrocchiali?

La testimonianza del parroco

“Secondo me loro non lo sanno, ma lo sentono che ‘Servire è regnare’” ci spiega don Fabrizio Crocioni, che quest’anno è al suo primo Grest nell’Unità pastorale 6, di cui è parroco dallo scorso autunno. “Un anno di cambiamenti – continua - in cui però il Grest è una costante dal 2006, da quando cioè ho iniziato a prendervi parte”.

Con circa 80 bambini e 60 animatori il Grest nell’Up 6, come in tante altre della diocesi perugina, riesce a raccogliere di anno in anno sempre tante presenze e a conquistare così sacerdoti, bambini e ragazzi. “I giovani hanno questa caratteristica - ci dice ancora don Fabrizio-: quando fanno servizio fioriscono, danno il meglio di sé. Quando ci si sente utili per qualcuno si compensano anche quelle carenze che si possono accumulare nel corso dell’esistenza”.

Le parole degli animatori 'veterani'

I giovani animatori sembrano essere d’accordo con le parole del parroco. Quando li incontriamo, al secondo giorno di Grest 2024, sono divisi in due gruppi: quelli più giovani che hanno completato la formazione annuale, stanno facendo giocare i bambini; quelli più grandi o che non hanno partecipato alla formazione in modo assiduo fanno parte invece del gruppo “Ultra Grest” e li troviamo affaccendati in tutti quei lavori del ‘dietro le quinte’, dalla pulizia della palestra all’allestimento dei materiali per le varie attività della giornata.

Tre di loro sono ormai dei “veterani”, perché partecipano al Grest da quando erano piccoli. “Il Grest è felicità – raccontano - , è un posto dove si condivide tutto, la gioia dei bambini e la fatica di noi animatori. Da bambini non vedevamo l’ora di rivedere gli amici o l’animatore preferito ed era bello passare un’intera mattina a giocare fuori. Ora da animatori abbiamo più responsabilità ma è bello impegnarsi e creare legami che poi durano una vita. Molti dei nostri amici di oggi sono ancora quelli incontrati al Grest”.

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Suor Fabiana, un'esperta in campo Grest

“L’idea del Grest è quella di dare responsabilità e far crescere bambini e ragazzi” sottolinea suor Fabiana Benedettini, francescana con un’esperienza quasi ventennale di Grest, prima a Cortona e ora a Perugia, dove presta servizio. Il Grest dell’Up 6 è quest’anno sotto la sua guida. “Siamo molto attenti nella formazione perché consapevoli della responsabilità grande che affidiamo a questi ragazzi: le vite dei bambini. Cerchiamo però di essere anche accoglienti e di valutare caso per caso i giovani che si propongono come volontari”.

“Il Grest – continua suor Fabiana - è un’occasione dove si fa esperienza di vita gratuita e di bellezza. L’amore che danno e ricevono i giovani animatori nel fare quello che fanno è difficile da sperimentare fuori, perché di solito si cerca sempre un ritorno personale. La gratuità li colpisce. Quest’anno poi stiamo cercando di approfondire ancora di più l’aspetto spirituale degli animatori, ad esempio abbiamo allestito una mini cappella all’interno delle salette dell’oratorio dove facciamo la preghiera del mattino e dove gli animatori possono sostare durante la giornata. Seminiamo, poi magari tutto questo nelle loro vite porterà frutto tra venti anni. Non possiamo saperlo, ma intanto continuiamo a scegliere di seminare”.

Per quanto riguarda le criticità suor Fabiana è sincera: “È vero, è difficile che il Grest porti poi ad un cammino di fede continuativo, ma dipende da come lo si mette a frutto poi durante l’anno”.

Altro aspetto che si può ancora migliorare, aggiunge, “è quello di una formazione ancor più completa dal punto di vista sanitario, per esempio, nella gestione delle emergenze. Va comunque ricordato che gli animatori sono circondati da adulti, come me, il parroco e i due seminaristi che ci aiutano. Tutti insieme stiamo facendo un grande lavoro”.

La giornata diocesana dei Grest

Anche quest’anno per la giornata diocesana dei Grest, mercoledì 19 giugno si sono dati appuntamento a Perugia, a pian di Massiano, almeno 1500 bambini accompagnati da circa 700 animatori, dei 36 oratori parrocchiali attivi in diocesi. Con loro i parroci, i vice parroci, i religiosi e le religiose, provenienti un po’ da tutte le 32 Unità pastorali della Diocesi. Ad attenderli il vescovo Ivan Maffeis con don Riccardo Pascolini responsabile del Coordinamento diocesano oratori, e i rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo regionale.

(Valentina Russo)

Ma il Grest è una proposta di fede?

Quale che sia il luogo dell’incontro la gioranta diocesana dei Grest mostra il volto colorato e vociante, pieno di allegria e di vita dei ragazzi dei nostri paesi e dei nostri quartieri. Ma in cosa consiste? È una proposta di fede? Cosa “resta” di questa esperienza nei piccoli ma anche negli animatori? Ne parliamo con don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento oratori della diocesi di Perugia-Città della Pieve. E inizia da questa Giornata che, sottolinea don Riccardo, “lascia nel cuore di chi partecipa l’immagine di una Chiesa che si unisce intorno al Vescovo, la vivacità delle parrocchie nell’intrecciarsi di persone di diverse età coinvolte in modi diversi in questa esperienza”. “Gente di buona volontà che si mette in gioco”, con gli animatori che si preparano mesi prima per questo impegno che dura dalle 2 alle 4 settimane”. Seguendo il sussidio “A Gonfie Vele!” (ispirato al tema dell’Odissea) proporranno giochi e personaggi ispirati alle avventure di Ulisse, “faranno fare ai bambini un percorso per diventare ‘eroi’ della propria vita che significa non arrendersi davanti agli ostacoli, tirare sempre fuori il buono e il bello che c’è in ogni circostanza di vita, ma tutto questo senza essere mai soli”. E il non essere soli è la chiave di questa proposta che, spiega don Riccardo, è una “esperienza di prossimità e di sostegno alle famiglie e ai ragazzi”. In un tempo “vuoto”, l’estate, i ragazzi vivono un’esperienza che “riempie la vita e le giornate di relazioni significative”. Ma dove sta la proposta di fede? “Non c’è una catechesi esplicita” spiega don Riccardo. “L’evangelizzazione sta nel fatto che c’è una Chiesa che sta accanto ai giovani, ci sono adulti che vivono questa esperienza con la loro vita e la loro fede. E questa prossimità è testimonianza, è evangelizzazione”. (Maria Rita Valli)]]>
Suor Fabiana Benedettini, don Fabrizio Crocioni e gli animatori del Grest dell'Unità pastorale 6 di Perugia

Che cos’è che ogni anno continua ad attrarre tanti giovani a prestare servizio nei vari Grest (Gruppi estivi) parrocchiali?

La testimonianza del parroco

“Secondo me loro non lo sanno, ma lo sentono che ‘Servire è regnare’” ci spiega don Fabrizio Crocioni, che quest’anno è al suo primo Grest nell’Unità pastorale 6, di cui è parroco dallo scorso autunno. “Un anno di cambiamenti – continua - in cui però il Grest è una costante dal 2006, da quando cioè ho iniziato a prendervi parte”.

Con circa 80 bambini e 60 animatori il Grest nell’Up 6, come in tante altre della diocesi perugina, riesce a raccogliere di anno in anno sempre tante presenze e a conquistare così sacerdoti, bambini e ragazzi. “I giovani hanno questa caratteristica - ci dice ancora don Fabrizio-: quando fanno servizio fioriscono, danno il meglio di sé. Quando ci si sente utili per qualcuno si compensano anche quelle carenze che si possono accumulare nel corso dell’esistenza”.

Le parole degli animatori 'veterani'

I giovani animatori sembrano essere d’accordo con le parole del parroco. Quando li incontriamo, al secondo giorno di Grest 2024, sono divisi in due gruppi: quelli più giovani che hanno completato la formazione annuale, stanno facendo giocare i bambini; quelli più grandi o che non hanno partecipato alla formazione in modo assiduo fanno parte invece del gruppo “Ultra Grest” e li troviamo affaccendati in tutti quei lavori del ‘dietro le quinte’, dalla pulizia della palestra all’allestimento dei materiali per le varie attività della giornata.

Tre di loro sono ormai dei “veterani”, perché partecipano al Grest da quando erano piccoli. “Il Grest è felicità – raccontano - , è un posto dove si condivide tutto, la gioia dei bambini e la fatica di noi animatori. Da bambini non vedevamo l’ora di rivedere gli amici o l’animatore preferito ed era bello passare un’intera mattina a giocare fuori. Ora da animatori abbiamo più responsabilità ma è bello impegnarsi e creare legami che poi durano una vita. Molti dei nostri amici di oggi sono ancora quelli incontrati al Grest”.

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Suor Fabiana, un'esperta in campo Grest

“L’idea del Grest è quella di dare responsabilità e far crescere bambini e ragazzi” sottolinea suor Fabiana Benedettini, francescana con un’esperienza quasi ventennale di Grest, prima a Cortona e ora a Perugia, dove presta servizio. Il Grest dell’Up 6 è quest’anno sotto la sua guida. “Siamo molto attenti nella formazione perché consapevoli della responsabilità grande che affidiamo a questi ragazzi: le vite dei bambini. Cerchiamo però di essere anche accoglienti e di valutare caso per caso i giovani che si propongono come volontari”.

“Il Grest – continua suor Fabiana - è un’occasione dove si fa esperienza di vita gratuita e di bellezza. L’amore che danno e ricevono i giovani animatori nel fare quello che fanno è difficile da sperimentare fuori, perché di solito si cerca sempre un ritorno personale. La gratuità li colpisce. Quest’anno poi stiamo cercando di approfondire ancora di più l’aspetto spirituale degli animatori, ad esempio abbiamo allestito una mini cappella all’interno delle salette dell’oratorio dove facciamo la preghiera del mattino e dove gli animatori possono sostare durante la giornata. Seminiamo, poi magari tutto questo nelle loro vite porterà frutto tra venti anni. Non possiamo saperlo, ma intanto continuiamo a scegliere di seminare”.

Per quanto riguarda le criticità suor Fabiana è sincera: “È vero, è difficile che il Grest porti poi ad un cammino di fede continuativo, ma dipende da come lo si mette a frutto poi durante l’anno”.

Altro aspetto che si può ancora migliorare, aggiunge, “è quello di una formazione ancor più completa dal punto di vista sanitario, per esempio, nella gestione delle emergenze. Va comunque ricordato che gli animatori sono circondati da adulti, come me, il parroco e i due seminaristi che ci aiutano. Tutti insieme stiamo facendo un grande lavoro”.

La giornata diocesana dei Grest

Anche quest’anno per la giornata diocesana dei Grest, mercoledì 19 giugno si sono dati appuntamento a Perugia, a pian di Massiano, almeno 1500 bambini accompagnati da circa 700 animatori, dei 36 oratori parrocchiali attivi in diocesi. Con loro i parroci, i vice parroci, i religiosi e le religiose, provenienti un po’ da tutte le 32 Unità pastorali della Diocesi. Ad attenderli il vescovo Ivan Maffeis con don Riccardo Pascolini responsabile del Coordinamento diocesano oratori, e i rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo regionale.

(Valentina Russo)

Ma il Grest è una proposta di fede?

Quale che sia il luogo dell’incontro la gioranta diocesana dei Grest mostra il volto colorato e vociante, pieno di allegria e di vita dei ragazzi dei nostri paesi e dei nostri quartieri. Ma in cosa consiste? È una proposta di fede? Cosa “resta” di questa esperienza nei piccoli ma anche negli animatori? Ne parliamo con don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento oratori della diocesi di Perugia-Città della Pieve. E inizia da questa Giornata che, sottolinea don Riccardo, “lascia nel cuore di chi partecipa l’immagine di una Chiesa che si unisce intorno al Vescovo, la vivacità delle parrocchie nell’intrecciarsi di persone di diverse età coinvolte in modi diversi in questa esperienza”. “Gente di buona volontà che si mette in gioco”, con gli animatori che si preparano mesi prima per questo impegno che dura dalle 2 alle 4 settimane”. Seguendo il sussidio “A Gonfie Vele!” (ispirato al tema dell’Odissea) proporranno giochi e personaggi ispirati alle avventure di Ulisse, “faranno fare ai bambini un percorso per diventare ‘eroi’ della propria vita che significa non arrendersi davanti agli ostacoli, tirare sempre fuori il buono e il bello che c’è in ogni circostanza di vita, ma tutto questo senza essere mai soli”. E il non essere soli è la chiave di questa proposta che, spiega don Riccardo, è una “esperienza di prossimità e di sostegno alle famiglie e ai ragazzi”. In un tempo “vuoto”, l’estate, i ragazzi vivono un’esperienza che “riempie la vita e le giornate di relazioni significative”. Ma dove sta la proposta di fede? “Non c’è una catechesi esplicita” spiega don Riccardo. “L’evangelizzazione sta nel fatto che c’è una Chiesa che sta accanto ai giovani, ci sono adulti che vivono questa esperienza con la loro vita e la loro fede. E questa prossimità è testimonianza, è evangelizzazione”. (Maria Rita Valli)]]>
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Al Teatro Lyrick “Stand By Me, per lasciare la tua impronta” https://www.lavoce.it/al-teatro-lyrick-stand-by-me-per-lasciare-la-tua-impronta/ https://www.lavoce.it/al-teatro-lyrick-stand-by-me-per-lasciare-la-tua-impronta/#respond Sat, 27 Apr 2024 14:22:57 +0000 https://www.lavoce.it/?p=75888 Un gruppo di giovani in piedi e seduti con le magliette nere

Da martedì 30 aprile (dalle 16.30) a mercoledì 1° maggio (fino alle 18.30), al Teatro Lyrick di Assisi, saranno oltre mille i giovani di “Stand By Me, per lasciare la tua impronta”, la due-giorni di formazione tra preghiera, animazione, divertimento e laboratori per gli animatori di 29 oratori delle diocesi di Perugia-Città della Pieve e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino impegnati nelle attività oratoriali estive. La finalità dell’atteso evento, sottolineano gli organizzatori, è quella di "far emergere e orientare le passioni dei ragazzi affinché possano trovare la loro identità, vocazione e missione». L’incontro è promosso dal Coordinamento oratori perugini ed il Comitato zonale Anspi Perugia-Città della Pieve, con il sostegno di alcuni sponsor (Umbra Acque, Massinelli SRL, Grifoflex srl, Sovvenire, Mr Print) ed il coinvolgimento delle altre componenti dell’Area Giovani della diocesi di Perugia-Città della Pieve (Pastorale giovanile, Pastorale universitaria e Pastorale vocazionale) e della Pastorale giovanile di Assisi. "Il grazie più grande – dicono gli organizzatori – va all’équipe del Coordinamento oratori perugini “Stand By Me”: venti giovani che hanno deciso di dedicare il loro tempo, tra lo studio, il lavoro e gli impegni nei propri oratori, per organizzare quest’evento con cura, dedizione e tanto amore per gli altri e per la loro Chiesa diocesana!".

Venti stand di formazione su vari ambiti

"Il programma della due-giorni di 'Stand By Me' è molto nutrito – concludono –: oltre venti stand di formazione su vari ambiti, il mandato del vescovo Ivan a tutti partecipanti in vista dei prossimi “Gr.Est” e lo spettacolo conclusivo che propone lo spettacolo “Odissea + o –“ sul tema del Gr.Est 2024 “A Gonfie Vele” realizzato dal Laboratorio teatrale Cielo insieme a Kalè490».

Al Teatro Lyrick Concerto della band "Reale"

Grande è l’attesa fra i giovani per la band rock cristiana “Reale”, che sul palco del Lyrick, martedì sera, terrà un concerto di evangelizzazione intonando ventuno canzoni con cui i sei giovani artisti si spendono per il Vangelo, annunciando testimonianze di vita intervallate da preghiere, al cui centro c’è l’adorazione eucaristica. «È dalla droga, dalla strada, dalla notte, dalla ricerca forsennata di senso e di felicità che nascono i “Reale”. Quando la corsa di Alessandro Gallo e Francesca Cadorin, negli anni ’90 tossicodipendenti, impatta nell’abbraccio di Madre Elvira nella Comunità Cenacolo, la rabbia si trasforma in curiosità, l’odio in stima, il giudizio in conoscenza e il bisogno di felicità in cammino di Fede». Questo ed altro ancora è presentato nel loro sito web (www.realemusica.it) per contribuire, con la propria vita e la loro musica, "a far festa testimoniando la bellezza di scegliere Gesù trovando in Lui la propria identità, vocazione e missione". La “campagna” comunicativa social di “Stand By Me 2024” continua su Instagram e YouTube: https://www.instagram.com/standbymeperugia?igsh=OGd4eDA2M2FkcnBo https://youtube.com/@StandByMe-Perugia?si=v3j6_HgY4Qe0jxm8)]]>
Un gruppo di giovani in piedi e seduti con le magliette nere

Da martedì 30 aprile (dalle 16.30) a mercoledì 1° maggio (fino alle 18.30), al Teatro Lyrick di Assisi, saranno oltre mille i giovani di “Stand By Me, per lasciare la tua impronta”, la due-giorni di formazione tra preghiera, animazione, divertimento e laboratori per gli animatori di 29 oratori delle diocesi di Perugia-Città della Pieve e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino impegnati nelle attività oratoriali estive. La finalità dell’atteso evento, sottolineano gli organizzatori, è quella di "far emergere e orientare le passioni dei ragazzi affinché possano trovare la loro identità, vocazione e missione». L’incontro è promosso dal Coordinamento oratori perugini ed il Comitato zonale Anspi Perugia-Città della Pieve, con il sostegno di alcuni sponsor (Umbra Acque, Massinelli SRL, Grifoflex srl, Sovvenire, Mr Print) ed il coinvolgimento delle altre componenti dell’Area Giovani della diocesi di Perugia-Città della Pieve (Pastorale giovanile, Pastorale universitaria e Pastorale vocazionale) e della Pastorale giovanile di Assisi. "Il grazie più grande – dicono gli organizzatori – va all’équipe del Coordinamento oratori perugini “Stand By Me”: venti giovani che hanno deciso di dedicare il loro tempo, tra lo studio, il lavoro e gli impegni nei propri oratori, per organizzare quest’evento con cura, dedizione e tanto amore per gli altri e per la loro Chiesa diocesana!".

Venti stand di formazione su vari ambiti

"Il programma della due-giorni di 'Stand By Me' è molto nutrito – concludono –: oltre venti stand di formazione su vari ambiti, il mandato del vescovo Ivan a tutti partecipanti in vista dei prossimi “Gr.Est” e lo spettacolo conclusivo che propone lo spettacolo “Odissea + o –“ sul tema del Gr.Est 2024 “A Gonfie Vele” realizzato dal Laboratorio teatrale Cielo insieme a Kalè490».

Al Teatro Lyrick Concerto della band "Reale"

Grande è l’attesa fra i giovani per la band rock cristiana “Reale”, che sul palco del Lyrick, martedì sera, terrà un concerto di evangelizzazione intonando ventuno canzoni con cui i sei giovani artisti si spendono per il Vangelo, annunciando testimonianze di vita intervallate da preghiere, al cui centro c’è l’adorazione eucaristica. «È dalla droga, dalla strada, dalla notte, dalla ricerca forsennata di senso e di felicità che nascono i “Reale”. Quando la corsa di Alessandro Gallo e Francesca Cadorin, negli anni ’90 tossicodipendenti, impatta nell’abbraccio di Madre Elvira nella Comunità Cenacolo, la rabbia si trasforma in curiosità, l’odio in stima, il giudizio in conoscenza e il bisogno di felicità in cammino di Fede». Questo ed altro ancora è presentato nel loro sito web (www.realemusica.it) per contribuire, con la propria vita e la loro musica, "a far festa testimoniando la bellezza di scegliere Gesù trovando in Lui la propria identità, vocazione e missione". La “campagna” comunicativa social di “Stand By Me 2024” continua su Instagram e YouTube: https://www.instagram.com/standbymeperugia?igsh=OGd4eDA2M2FkcnBo https://youtube.com/@StandByMe-Perugia?si=v3j6_HgY4Qe0jxm8)]]>
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8xmille. L’Astrolabio, un faro per la parrocchia https://www.lavoce.it/8xmille-lastrolabio-un-faro-per-la-parrocchia/ https://www.lavoce.it/8xmille-lastrolabio-un-faro-per-la-parrocchia/#respond Wed, 17 Apr 2024 17:53:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=75711 Veduta dall'alto dell'oratorio L'Astrolabio di Perugia, che grazie ai fondi 8xmille riesce a garantire il servizio di dopo scuola alle famiglie del quartiere perugino

Se ci si affaccia intorno alle due del pomeriggio all’oratorio L’Astrolabio , nella comunità perugina di San Giovanni Apostolo, si scorge una scena abbastanza inedita per una parrocchia. In uno dei saloni del centro pastorale ci sono tavoli apparecchiati per il pranzo di bambini, ragazzi, educatori e a volte - pure qualche famiglia. “L’Astrolabio nasce circa 15 anni fa - ci spiega Giovanni Pagnotta, presidente del circolo Anspi - ed è stato la realizzazione di un sogno che abbiamo avuto noi parrocchiani insieme ai parroci. Volevamo portare qui e far vivere ai bambini, agli adolescenti, alle famiglie e a tutte le fasce d’età una relazione vera e sana, la relazione tra di noi e far sperimetare loro la bellezza della fratellanza cristiana. Siamo qui dopo 15 anni e stiamo continuando a sognare con L’Astrolabio che è diventato un faro dentro alla comunità”.

Oratorio e parrocchia punto di riferimento della comunità locale

Una parrocchia dell’immediata periferia di Perugia - quella di Ponte d’Oddi - che è affidata ai frati minori del vicino convento di San Francesco al Monte. “Attualmente nel convento siamo in nove racconta fra Damiano Romagnolo , che a San Giovanni Apostolo si occupa soprattutto dei giovani - e serviamo questa parrocchia con un parroco e i frati che si occupano delle varie attività pastorali. Fra queste uno spazio importante e quotidiano è l’attività dell’oratorio: abbiamo qui un circolo Anspi animato da volontari, ragazzi, ragazze e giovani che man mano sono cresciuti in parrocchia e fanno il loro servizio per i più piccoli”.

Lo speciale servizio di dopo scuola

Quando suona la campanella nelle scuole dei dintorni, dalla parrocchia parte il pulmino de L’Astrolabio che porta i bambini in oratorio. “Di solito, dopo aver ripreso i bambini a scuola - ci dice Alessio Carlini , educatore e coordinatore dell’attività in oratorio - , iniziamo a pranzare verso le due meno dieci, finiamo verso le 14.30 e fino alle 15, in attesa di iniziare i compiti, c’è un momento di gioco degli animatori con i bambini. Durante la settimana, possono variare un po’ gli orari, con proposte particolari. Solitamente il venerdì, verso il fine settimana, al posto dell’aiuto compiti proponiamo attività e giochi come escape room, caccia al tesoro o altro, e alcune volte con un prolungamento dell’orario. Tutto questo è possibile anche grazie alla cooperativa che è dietro al polo oratorio ed è Pepita, una cooperativa di educatori”.

L'importanza dei fondi 8xmille

Sabato 20 aprile 2024, dalle ore 9.45 presso la Sala conferenze della sede Caritas di Perugia (via Montemalbe, 1), sarà presentato il rendiconto 8xmille della diocesi di Perugia-Città della Pieve relativo all'anno 2022. Per iscriversi basta collegarsi al sito www.sovvenire-umbria.it
“Il lavoro quotidiano de L’Astrolabio - aggiunge Giovanni Pagnotta - si regge proprio grazie al servizio di tante persone che ruotano attorno alla parrocchia, senza le quali sicuramente non potremmo dar vita alle tante attività che abbiamo per bambini, adolescenti e anche per i più grandi. Tutto ciò è possibile anche grazie al sostegno dell’ 8xmille che arriva in parrocchia perl’oratorio e grazie al quale appunto riusciamo a continuare a sognare. Il mio personale sogno è quello che L’Astrolabio possa diventare la base di una comunità educante, un riferimento per il territorio perché qui ci sia una vita di fraternità per le persone”. Su questa linea continua anche fra Damiano, che riflette sull’importanza delle relazioni che nascono e si sviluppano grazie a questa attività. “Penso che la parola ‘relazione’ - ci dice - riassuma bene quello che è l’oratorio. La relazione innanzitutto con Gesù, con Dio che cerchiamo di testimoniare ai ragazzi, sia noi frati sia gli animatori e gli educatori. E poi la relazione orizzontale tra di noi, con loro, tra di loro, nelle varie età, insieme ragazzi e ragazze, in modo che possano vedere la bellezza di vivere la fede nell’amicizia, nella diversità dei caratteri, nella complementarietà e nell’educazione alla vita fraterna, al bene comune, allo stare insieme e a tutti quei valori che fanno parte sia del vangelo ma anche proprio della vita umana che si esprime con chi mi è accanto”.

Daniele Morini

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Veduta dall'alto dell'oratorio L'Astrolabio di Perugia, che grazie ai fondi 8xmille riesce a garantire il servizio di dopo scuola alle famiglie del quartiere perugino

Se ci si affaccia intorno alle due del pomeriggio all’oratorio L’Astrolabio , nella comunità perugina di San Giovanni Apostolo, si scorge una scena abbastanza inedita per una parrocchia. In uno dei saloni del centro pastorale ci sono tavoli apparecchiati per il pranzo di bambini, ragazzi, educatori e a volte - pure qualche famiglia. “L’Astrolabio nasce circa 15 anni fa - ci spiega Giovanni Pagnotta, presidente del circolo Anspi - ed è stato la realizzazione di un sogno che abbiamo avuto noi parrocchiani insieme ai parroci. Volevamo portare qui e far vivere ai bambini, agli adolescenti, alle famiglie e a tutte le fasce d’età una relazione vera e sana, la relazione tra di noi e far sperimetare loro la bellezza della fratellanza cristiana. Siamo qui dopo 15 anni e stiamo continuando a sognare con L’Astrolabio che è diventato un faro dentro alla comunità”.

Oratorio e parrocchia punto di riferimento della comunità locale

Una parrocchia dell’immediata periferia di Perugia - quella di Ponte d’Oddi - che è affidata ai frati minori del vicino convento di San Francesco al Monte. “Attualmente nel convento siamo in nove racconta fra Damiano Romagnolo , che a San Giovanni Apostolo si occupa soprattutto dei giovani - e serviamo questa parrocchia con un parroco e i frati che si occupano delle varie attività pastorali. Fra queste uno spazio importante e quotidiano è l’attività dell’oratorio: abbiamo qui un circolo Anspi animato da volontari, ragazzi, ragazze e giovani che man mano sono cresciuti in parrocchia e fanno il loro servizio per i più piccoli”.

Lo speciale servizio di dopo scuola

Quando suona la campanella nelle scuole dei dintorni, dalla parrocchia parte il pulmino de L’Astrolabio che porta i bambini in oratorio. “Di solito, dopo aver ripreso i bambini a scuola - ci dice Alessio Carlini , educatore e coordinatore dell’attività in oratorio - , iniziamo a pranzare verso le due meno dieci, finiamo verso le 14.30 e fino alle 15, in attesa di iniziare i compiti, c’è un momento di gioco degli animatori con i bambini. Durante la settimana, possono variare un po’ gli orari, con proposte particolari. Solitamente il venerdì, verso il fine settimana, al posto dell’aiuto compiti proponiamo attività e giochi come escape room, caccia al tesoro o altro, e alcune volte con un prolungamento dell’orario. Tutto questo è possibile anche grazie alla cooperativa che è dietro al polo oratorio ed è Pepita, una cooperativa di educatori”.

L'importanza dei fondi 8xmille

Sabato 20 aprile 2024, dalle ore 9.45 presso la Sala conferenze della sede Caritas di Perugia (via Montemalbe, 1), sarà presentato il rendiconto 8xmille della diocesi di Perugia-Città della Pieve relativo all'anno 2022. Per iscriversi basta collegarsi al sito www.sovvenire-umbria.it
“Il lavoro quotidiano de L’Astrolabio - aggiunge Giovanni Pagnotta - si regge proprio grazie al servizio di tante persone che ruotano attorno alla parrocchia, senza le quali sicuramente non potremmo dar vita alle tante attività che abbiamo per bambini, adolescenti e anche per i più grandi. Tutto ciò è possibile anche grazie al sostegno dell’ 8xmille che arriva in parrocchia perl’oratorio e grazie al quale appunto riusciamo a continuare a sognare. Il mio personale sogno è quello che L’Astrolabio possa diventare la base di una comunità educante, un riferimento per il territorio perché qui ci sia una vita di fraternità per le persone”. Su questa linea continua anche fra Damiano, che riflette sull’importanza delle relazioni che nascono e si sviluppano grazie a questa attività. “Penso che la parola ‘relazione’ - ci dice - riassuma bene quello che è l’oratorio. La relazione innanzitutto con Gesù, con Dio che cerchiamo di testimoniare ai ragazzi, sia noi frati sia gli animatori e gli educatori. E poi la relazione orizzontale tra di noi, con loro, tra di loro, nelle varie età, insieme ragazzi e ragazze, in modo che possano vedere la bellezza di vivere la fede nell’amicizia, nella diversità dei caratteri, nella complementarietà e nell’educazione alla vita fraterna, al bene comune, allo stare insieme e a tutti quei valori che fanno parte sia del vangelo ma anche proprio della vita umana che si esprime con chi mi è accanto”.

Daniele Morini

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Gruppi estivi nelle parrocchie della diocesi animati dal Servizio di pastorale giovanile https://www.lavoce.it/gruppi-estivi-nelle-parrocchie-della-diocesi-animati-dal-servizio-di-pastorale-giovanile/ https://www.lavoce.it/gruppi-estivi-nelle-parrocchie-della-diocesi-animati-dal-servizio-di-pastorale-giovanile/#respond Tue, 27 Jun 2023 09:03:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72200 gruppi estivi diocesi terni

Un’estate intensa di attività per le parrocchie e gli oratori che ospitano i Gr.est, i Gruppi Estivi per i ragazzi dai 6 ai 14 anni animati dal Servizio di pastorale giovanile e dalle  parrocchie.

I Gr.est della diocesi di Terni-Narni-Amelia, coinvolgono centinaia di bambini grazie al prezioso servizio dei tantissimi animatori, che ravvivano con i giochi, canti e preghiera i quotidiani incontri dei bambini e ragazzi, e quello delle parrocchie che hanno messo a disposizione strutture, organizzato l’accoglienza offendo in molti casi anche i pasti ai partecipanti, con gioia e disponibilità per dare l’opportunità ai ragazzi di vivere un’esperienza di amicizia e comunione.

Cavalieri Erranti è la proposta estiva 2023 di Anspi e scelta come percorso diocesano per tutti gli oratori nei quali in questo periodo si svolgono i Gruppi Estivi, a Terni.

Coinvolte le seguenti parrocchie: Immacolata Concezione, San Giovanni Bosco, Nostra Signora di Fatima, Santa Maria del Rivo, San Giuseppe Lavoratore, Santa Maria del Carmelo, Santa Maria Assunta nella Cattedrale, Santa Maria Regina, Santa Maria della Misericordia, Sant'Antonio di Padova, Sacro Cuore Eucaristico, Rocca San Zenone, San Francesco, a Narni nella parrocchia di Ponte San Lorenzo e ad Amelia le parrocchie di San Francesco e San Massimiliano Kolbe.

Cavalieri erranti è una sfida che trae spunto dal romanzo Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes e rappresenta il simbolo concreto di chi è in ricerca e prova a dare senso alla sua vita, a partire dagli ideali in cui crede, e dai valori di gentilezza, generosità, rispetto che persegue. Don Chisciotte insegna che è possibile fare cose grandi e intraprendere avventure eroiche, trasformando i momenti di noia e monotonia in incredibili sogni avventurosi: basta volerlo!

Questa proposta estiva porterà ad incontrare un altro cavaliere errante, araldo della fede: San Paolo. Sarà proprio lui, convinto testimone e discepolo, che prenderà per mano, in un viaggio che aiuterà ragazzi e animatori a scoprire il senso dell’impegno umano e della carità cristiana, la riscoperta della speranza, che aiuterà a diventare talentuose creature, immaginate da Dio.

PlayGrest - la festa dei Gruppi Estivi

Come ogni anno, gli oratori della Diocesi di Terni-Narni- Amelia festeggiano insieme con una giornata di animazione e giochi, con oltre quattrocento ragazzi partecipanti, che si svolgerà mercoledì 28 giugno presso la Parrocchia Immacolata Concezione.

La giornata manterrà lo stesso tema cavalleresco che contraddistingue il percorso di quest’anno e dopo un primo momento di accoglienza, proseguirà con vari giochi a stand. I bambini avranno l’opportunità di giocare in squadra con i compagni di altri oratori vivendo, quindi, una giornata di socializzazione e allegria.

La festa proseguirà fino al pomeriggio, quando alle 16.30 il vescovo Francesco Antonio Soddu incontrerà tutti i bambini e gli animatori.

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gruppi estivi diocesi terni

Un’estate intensa di attività per le parrocchie e gli oratori che ospitano i Gr.est, i Gruppi Estivi per i ragazzi dai 6 ai 14 anni animati dal Servizio di pastorale giovanile e dalle  parrocchie.

I Gr.est della diocesi di Terni-Narni-Amelia, coinvolgono centinaia di bambini grazie al prezioso servizio dei tantissimi animatori, che ravvivano con i giochi, canti e preghiera i quotidiani incontri dei bambini e ragazzi, e quello delle parrocchie che hanno messo a disposizione strutture, organizzato l’accoglienza offendo in molti casi anche i pasti ai partecipanti, con gioia e disponibilità per dare l’opportunità ai ragazzi di vivere un’esperienza di amicizia e comunione.

Cavalieri Erranti è la proposta estiva 2023 di Anspi e scelta come percorso diocesano per tutti gli oratori nei quali in questo periodo si svolgono i Gruppi Estivi, a Terni.

Coinvolte le seguenti parrocchie: Immacolata Concezione, San Giovanni Bosco, Nostra Signora di Fatima, Santa Maria del Rivo, San Giuseppe Lavoratore, Santa Maria del Carmelo, Santa Maria Assunta nella Cattedrale, Santa Maria Regina, Santa Maria della Misericordia, Sant'Antonio di Padova, Sacro Cuore Eucaristico, Rocca San Zenone, San Francesco, a Narni nella parrocchia di Ponte San Lorenzo e ad Amelia le parrocchie di San Francesco e San Massimiliano Kolbe.

Cavalieri erranti è una sfida che trae spunto dal romanzo Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes e rappresenta il simbolo concreto di chi è in ricerca e prova a dare senso alla sua vita, a partire dagli ideali in cui crede, e dai valori di gentilezza, generosità, rispetto che persegue. Don Chisciotte insegna che è possibile fare cose grandi e intraprendere avventure eroiche, trasformando i momenti di noia e monotonia in incredibili sogni avventurosi: basta volerlo!

Questa proposta estiva porterà ad incontrare un altro cavaliere errante, araldo della fede: San Paolo. Sarà proprio lui, convinto testimone e discepolo, che prenderà per mano, in un viaggio che aiuterà ragazzi e animatori a scoprire il senso dell’impegno umano e della carità cristiana, la riscoperta della speranza, che aiuterà a diventare talentuose creature, immaginate da Dio.

PlayGrest - la festa dei Gruppi Estivi

Come ogni anno, gli oratori della Diocesi di Terni-Narni- Amelia festeggiano insieme con una giornata di animazione e giochi, con oltre quattrocento ragazzi partecipanti, che si svolgerà mercoledì 28 giugno presso la Parrocchia Immacolata Concezione.

La giornata manterrà lo stesso tema cavalleresco che contraddistingue il percorso di quest’anno e dopo un primo momento di accoglienza, proseguirà con vari giochi a stand. I bambini avranno l’opportunità di giocare in squadra con i compagni di altri oratori vivendo, quindi, una giornata di socializzazione e allegria.

La festa proseguirà fino al pomeriggio, quando alle 16.30 il vescovo Francesco Antonio Soddu incontrerà tutti i bambini e gli animatori.

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Giornata diocesana dei ‘Gr.Est.’ all’insegna di Don Chisciotte https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-gr-est-allinsegna-di-don-chisciotte/ https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-gr-est-allinsegna-di-don-chisciotte/#respond Mon, 26 Jun 2023 10:28:09 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72188 giornata diocesana Gr.Est.

"Con i vostri parroci e i vostri animatori, che ringrazio per la passione e le energie con cui si spendono tra voi, vi auguro di non restare mai pigri o tiepidi, ma di lasciarvi coinvolgere nell’avventura della vita, dono prezioso di cui non finiremo mai di ringraziare i nostri genitori e il Signore stesso.

Il vostro entusiasmo vi aiuti ad affrontare con cuore buono e generoso le giornate, le amicizie, gli impegni; lanciatevi al galoppo, non verso stravaganti fantasie, ma verso la libertà vera, che non stanca di ricordarvi che amare è servire e che in questo troviamo la vera gioia".

Lo scrive l’arcivescovo Ivan Maffeis nella lettera rivolta agli educatori che da metà giugno a tutto luglio vivono i Gr.Est. (gruppi estivi) attivati in trentaquattro Oratori parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve insieme ai parroci, ai bambini, volontari e famiglie. Alcune migliaia di loro si ritroveranno mercoledì 28 giugno, dalle ore 9, al Percorso Verde Leonardo Cenci di Pian di Massiano, per la loro annuale Giornata diocesana dei Gr.Est, insieme a monsignor Maffeis e alle autorità civili cittadine e regionali.

Contro le ingiustizie

Monsignor Maffeis ha preso lo spunto dal sussidio Cavalieri erranti (a cura dell’Anspi) per i Gr.Est. 2023, riflettendo sulla figura di Don Chisciotte, lo stravagante cavaliere di Cervantes, per augurare alle nuove generazioni di essere cavalieri che si lanciano non contro i mulini a vento, scambiati per giganti, ma contro le ingiustizie della vita che voleva combattere, soprattutto nella possibilità di cambiare le cose, di rendere migliore la terra, scrive l’arcivescovo citando anche il fedele scudiero Sancho Panza.

Funzione sociale dei Gr.Est.

È quello che educano a compiere a migliaia di fanciulli e fanciulle gli Oratori non solo in estate, ma tutto l’anno svolgendo, ricorda don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini (COP).

"Una funzione sociale -spiega- che si realizza, un servizio di prossimità che si fa concretezza. Ogni anno questo produce frutti di amicizia e fratellanza nella capacità di condividere e alleggerire il carico dell’altro, sia esso una famiglia che ha bisogno di un luogo di cura per i figli o sia esso un ragazzo che nella comunità educante scopre la vocazione a essere vivo, a essere protagonista, a essere un giovane uomo che cammina verso l’età adulta con coraggio, autostima e fiducia. Per questo la giornata diocesana dei Gr.Est. è un appuntamento tanto atteso, perché allarga, moltiplica e riproduce a servizio dei bambini che si fanno giovani e dei ragazzi che si fanno adulti".

Alleanza educativa

 "La Giornata dei Gr.Est. -commenta don Riccardo Pascolini nell’annunciarla- è parte del calendario cittadino di Perugia, perché, estate dopo estate è il rinnovarsi di questa alleanza educativa che lega bambini ed animatori, adulti e giovani, parroci e laici in una relazione generativa che dà vita, è una profezia che si incarna, è misura di città quello che noi quotidianamente vediamo realizzato ciascuno nei propri oratori".

Compagno di viaggio

"La presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose -sottolinea la segreteria del COP- è il segno di una città che nelle giovani generazioni ripone la profezia e la speranza di una cittadinanza attiva e partecipata che vive di corresponsabilità e condivisione generativa. E questa Giornata è l’occasione in cui migliaia di magliette colorate, indossate da bambini e bambine, si incontrano per condividere l’allegra e gioiosa vitalità di giovani volontari che svestono i panni degli studenti e si riconoscono in un servizio che li fa crescere nella consapevolezza e nella responsabilità.

Sono ragazzi che si fanno pian piano uomini, giorno dopo giorno, sveglia dopo sveglia, gioco dopo gioco, in un susseguirsi di attenzioni ricevute e date dentro una relazione educativa costruttiva e generativa. Questo è il Gr.Est, un tempo e uno spazio di crescita condivisa in cui i piccoli sono attratti dalla bellezza educativa riflessa negli occhi di chi, più grande, apre loro la strada e si fa compagno di viaggio".

I trentaquattro Oratori dove è attivo il Gr.Est. da metà giugno a tutto luglio

Case Bruciate, Elce, Sant’Agostino; Castel del Piano, Pila, Bagnaia, Pilonico; Castiglione del Lago; Cenerente; Colombella, Piccione, Fratticiola Selvatica, Ramazzano; Corciano; Ferro di Cavallo; Girasole, San Mariano; Macchie, Panicarola, Sant’Arcangelo, San Fatucchio; Madonna Alta; Magione; Mantignana, Migiana; Marsciano; Montebello; Monteluce, Casaglia, Santa Petronilla; Olmo; Papiano, Cerqueto; Passignano, Tuoro, Vernazzano, Borghetto; Ponte d’Oddi; Ponte San Giovanni; Ponte Felcino, Villa Pitignano; Ponte Valleceppi; Prepo, San Faustino, Ponte della Pietra; San Barnaba; San Martino in Campo; San Nicolò e Sant’Angelo di Celle; San Sisto, Lacugnano, Sant’Andrea delle Fratte; Santi Biagio e Savino, Santo Spirito, San Costanzo; Santa Lucia; Spina, San Biagio della Valle, Castiglione della Valle, Mercatello; Tavernelle; Torgiano, Pontenuovo; San Valentino in Villantria.

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giornata diocesana Gr.Est.

"Con i vostri parroci e i vostri animatori, che ringrazio per la passione e le energie con cui si spendono tra voi, vi auguro di non restare mai pigri o tiepidi, ma di lasciarvi coinvolgere nell’avventura della vita, dono prezioso di cui non finiremo mai di ringraziare i nostri genitori e il Signore stesso.

Il vostro entusiasmo vi aiuti ad affrontare con cuore buono e generoso le giornate, le amicizie, gli impegni; lanciatevi al galoppo, non verso stravaganti fantasie, ma verso la libertà vera, che non stanca di ricordarvi che amare è servire e che in questo troviamo la vera gioia".

Lo scrive l’arcivescovo Ivan Maffeis nella lettera rivolta agli educatori che da metà giugno a tutto luglio vivono i Gr.Est. (gruppi estivi) attivati in trentaquattro Oratori parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve insieme ai parroci, ai bambini, volontari e famiglie. Alcune migliaia di loro si ritroveranno mercoledì 28 giugno, dalle ore 9, al Percorso Verde Leonardo Cenci di Pian di Massiano, per la loro annuale Giornata diocesana dei Gr.Est, insieme a monsignor Maffeis e alle autorità civili cittadine e regionali.

Contro le ingiustizie

Monsignor Maffeis ha preso lo spunto dal sussidio Cavalieri erranti (a cura dell’Anspi) per i Gr.Est. 2023, riflettendo sulla figura di Don Chisciotte, lo stravagante cavaliere di Cervantes, per augurare alle nuove generazioni di essere cavalieri che si lanciano non contro i mulini a vento, scambiati per giganti, ma contro le ingiustizie della vita che voleva combattere, soprattutto nella possibilità di cambiare le cose, di rendere migliore la terra, scrive l’arcivescovo citando anche il fedele scudiero Sancho Panza.

Funzione sociale dei Gr.Est.

È quello che educano a compiere a migliaia di fanciulli e fanciulle gli Oratori non solo in estate, ma tutto l’anno svolgendo, ricorda don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini (COP).

"Una funzione sociale -spiega- che si realizza, un servizio di prossimità che si fa concretezza. Ogni anno questo produce frutti di amicizia e fratellanza nella capacità di condividere e alleggerire il carico dell’altro, sia esso una famiglia che ha bisogno di un luogo di cura per i figli o sia esso un ragazzo che nella comunità educante scopre la vocazione a essere vivo, a essere protagonista, a essere un giovane uomo che cammina verso l’età adulta con coraggio, autostima e fiducia. Per questo la giornata diocesana dei Gr.Est. è un appuntamento tanto atteso, perché allarga, moltiplica e riproduce a servizio dei bambini che si fanno giovani e dei ragazzi che si fanno adulti".

Alleanza educativa

 "La Giornata dei Gr.Est. -commenta don Riccardo Pascolini nell’annunciarla- è parte del calendario cittadino di Perugia, perché, estate dopo estate è il rinnovarsi di questa alleanza educativa che lega bambini ed animatori, adulti e giovani, parroci e laici in una relazione generativa che dà vita, è una profezia che si incarna, è misura di città quello che noi quotidianamente vediamo realizzato ciascuno nei propri oratori".

Compagno di viaggio

"La presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose -sottolinea la segreteria del COP- è il segno di una città che nelle giovani generazioni ripone la profezia e la speranza di una cittadinanza attiva e partecipata che vive di corresponsabilità e condivisione generativa. E questa Giornata è l’occasione in cui migliaia di magliette colorate, indossate da bambini e bambine, si incontrano per condividere l’allegra e gioiosa vitalità di giovani volontari che svestono i panni degli studenti e si riconoscono in un servizio che li fa crescere nella consapevolezza e nella responsabilità.

Sono ragazzi che si fanno pian piano uomini, giorno dopo giorno, sveglia dopo sveglia, gioco dopo gioco, in un susseguirsi di attenzioni ricevute e date dentro una relazione educativa costruttiva e generativa. Questo è il Gr.Est, un tempo e uno spazio di crescita condivisa in cui i piccoli sono attratti dalla bellezza educativa riflessa negli occhi di chi, più grande, apre loro la strada e si fa compagno di viaggio".

I trentaquattro Oratori dove è attivo il Gr.Est. da metà giugno a tutto luglio

Case Bruciate, Elce, Sant’Agostino; Castel del Piano, Pila, Bagnaia, Pilonico; Castiglione del Lago; Cenerente; Colombella, Piccione, Fratticiola Selvatica, Ramazzano; Corciano; Ferro di Cavallo; Girasole, San Mariano; Macchie, Panicarola, Sant’Arcangelo, San Fatucchio; Madonna Alta; Magione; Mantignana, Migiana; Marsciano; Montebello; Monteluce, Casaglia, Santa Petronilla; Olmo; Papiano, Cerqueto; Passignano, Tuoro, Vernazzano, Borghetto; Ponte d’Oddi; Ponte San Giovanni; Ponte Felcino, Villa Pitignano; Ponte Valleceppi; Prepo, San Faustino, Ponte della Pietra; San Barnaba; San Martino in Campo; San Nicolò e Sant’Angelo di Celle; San Sisto, Lacugnano, Sant’Andrea delle Fratte; Santi Biagio e Savino, Santo Spirito, San Costanzo; Santa Lucia; Spina, San Biagio della Valle, Castiglione della Valle, Mercatello; Tavernelle; Torgiano, Pontenuovo; San Valentino in Villantria.

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Mandato agli animatori degli Oratori conferito dall’arcivescovo Boccardo https://www.lavoce.it/mandato-agli-animatori-degli-oratori-conferito-dallarcivescovo-boccardo/ Tue, 25 Oct 2022 13:01:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69053 oratori spoleto

La sera di venerdì 21 ottobre presso il Centro diocesano di pastorale giovanile di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha conferito il mandato agli animatori degli Oratori per l’anno pastorale 2022-2023. Erano presenti molti ragazzi e ragazze, accompagnati dai parroci. Dopo il saluto di benvenuto di don Pier Luigi Morlino, responsabile della pastorale giovanile, c’è stato un momento di preghiera. È stato letto il Vangelo di Marco in cui è descritta la missione affidata ai discepoli di Gesù (Mc 16, 15-20).

E monsignor Boccardo ha indicato tre ingredienti tratti dal brano che torneranno utili agli animatori per il loro servizio. C’è scritto nel Vangelo: Nel nome mio scacceranno i demòni.

"Gesù con questa immagine -ha detto l’arcivescovo- dà la possibilità ai suoi discepoli di operare il bene e di vincere il male. E quanti mali dobbiamo affrontare ogni giorno, quante difficoltà, quante paure, quante contraddizioni: ma Gesù ci fa essere vincitori nella misura in cui sapremo riconoscere il male resistendo alle sue tentazioni".

Il testo di Marco dice ancora: Parleranno in lingue nuove. 

"Si riferisce -ha detto il presule- alla lingua della fraternità, della comunione che ci rende capaci di valorizzare l’altro per quello che è, della comprensione, della solidarietà, dell’amicizia, della collaborazione, dell’accoglienza reciproca".

Ancora il testo sacro: Imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno.

"Vuol dire -ha proseguito monsignor Boccardo- l’atteggiamento di attenzione e di con-passione per l’altro. Non è nulla di sentimentale, ma è un modo di prendersi cura gli degli altri, rispettandosi reciprocamente.

Se voi ricorderete questi tre ingredienti riuscirete a fare un servizio prezioso nei confronti di quanti si affidano all’oratorio per diventare grandi nella testa e nel cuore. Il Signore vi dice: vi mando, vi affido questo compito importante.

Ma ricordate -ha concluso l’arcivescovo- che non siete da soli. Gesù non butta nessuno alla sbaraglio, ma opera insieme e conferma con la parola".

Al termine della preghiera a tutti gli animatori è stato consegnato un piccolo segno: una scarpa a mo’ di portachiavi ad indicare il cammino da percorrere negli Oratori fino alle attività estive del 2023, che culmineranno con la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona dal 26 luglio al 7 agosto. Monsignor Boccardo, infine, ha fatto un dono al Centro diocesano di Pastorale giovanile: una reliquia del beato Carlo Acutis morto a soli 15 anni nel 2006 a causa di una leucemia e sepolto ad Assisi. Il suo motto era: Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita.

"Con l’augurio -ha detto don Pier Luigi Morlino ringraziando il vescovo del dono- che sia anche il nostro motto".

Il calendario delle attività della pastorale giovanile diocesana si può consultare al seguente link: https://www.spoletonorcia.it/larcivescovo-ha-conferito-il-mandato-agli-animatori-degli-oratori-per-lanno-pastorale-2022-2023-al-centro-giovanile-diocesano-mons-boccardo-ha-donato-una-reliquia-del-beato-carlo-a/

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oratori spoleto

La sera di venerdì 21 ottobre presso il Centro diocesano di pastorale giovanile di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha conferito il mandato agli animatori degli Oratori per l’anno pastorale 2022-2023. Erano presenti molti ragazzi e ragazze, accompagnati dai parroci. Dopo il saluto di benvenuto di don Pier Luigi Morlino, responsabile della pastorale giovanile, c’è stato un momento di preghiera. È stato letto il Vangelo di Marco in cui è descritta la missione affidata ai discepoli di Gesù (Mc 16, 15-20).

E monsignor Boccardo ha indicato tre ingredienti tratti dal brano che torneranno utili agli animatori per il loro servizio. C’è scritto nel Vangelo: Nel nome mio scacceranno i demòni.

"Gesù con questa immagine -ha detto l’arcivescovo- dà la possibilità ai suoi discepoli di operare il bene e di vincere il male. E quanti mali dobbiamo affrontare ogni giorno, quante difficoltà, quante paure, quante contraddizioni: ma Gesù ci fa essere vincitori nella misura in cui sapremo riconoscere il male resistendo alle sue tentazioni".

Il testo di Marco dice ancora: Parleranno in lingue nuove. 

"Si riferisce -ha detto il presule- alla lingua della fraternità, della comunione che ci rende capaci di valorizzare l’altro per quello che è, della comprensione, della solidarietà, dell’amicizia, della collaborazione, dell’accoglienza reciproca".

Ancora il testo sacro: Imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno.

"Vuol dire -ha proseguito monsignor Boccardo- l’atteggiamento di attenzione e di con-passione per l’altro. Non è nulla di sentimentale, ma è un modo di prendersi cura gli degli altri, rispettandosi reciprocamente.

Se voi ricorderete questi tre ingredienti riuscirete a fare un servizio prezioso nei confronti di quanti si affidano all’oratorio per diventare grandi nella testa e nel cuore. Il Signore vi dice: vi mando, vi affido questo compito importante.

Ma ricordate -ha concluso l’arcivescovo- che non siete da soli. Gesù non butta nessuno alla sbaraglio, ma opera insieme e conferma con la parola".

Al termine della preghiera a tutti gli animatori è stato consegnato un piccolo segno: una scarpa a mo’ di portachiavi ad indicare il cammino da percorrere negli Oratori fino alle attività estive del 2023, che culmineranno con la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona dal 26 luglio al 7 agosto. Monsignor Boccardo, infine, ha fatto un dono al Centro diocesano di Pastorale giovanile: una reliquia del beato Carlo Acutis morto a soli 15 anni nel 2006 a causa di una leucemia e sepolto ad Assisi. Il suo motto era: Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita.

"Con l’augurio -ha detto don Pier Luigi Morlino ringraziando il vescovo del dono- che sia anche il nostro motto".

Il calendario delle attività della pastorale giovanile diocesana si può consultare al seguente link: https://www.spoletonorcia.it/larcivescovo-ha-conferito-il-mandato-agli-animatori-degli-oratori-per-lanno-pastorale-2022-2023-al-centro-giovanile-diocesano-mons-boccardo-ha-donato-una-reliquia-del-beato-carlo-a/

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Starcup, al via la XVI edizione del torneo di calcio a cinque https://www.lavoce.it/starcup-al-via-la-xvi-edizione-del-torneo-di-calcio-a-cinque/ Tue, 30 Aug 2022 13:12:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68125 starcup 2022

Primo appuntamento-evento delle attività pastorali dopo la pausa estiva, nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, in attesa dell’inizio del ministero episcopale del nuovo arcivescovo Ivan Maffeis del prossimo 11 settembre, è la XVI edizione della Starcup.

il torneo di calcio a cinque organizzato dal gruppo Sportlab insieme alla Pastorale giovanile e al Coordinamento Oratori, tornerà quest'anno dal 1 al 4 settembre, presso l'impianto sportivo di Santa Sabina.

I partecipanti

È una quattro-giorni rivolta a tutti gli animatori degli oratori della Chiesa perugino-pievese, che quest'anno vede coinvolti quasi settecento giovani dai 14 ai 18 anni (per un totale di quarantaquattro squadre maschili e ventotto femminili), duecento alleducatori e più di cento volontari. Sabato 3 sarà inoltre previsto uno spazio dedicato ai più piccoli in modo da riprendere anche la YouthCup e la MiniCup, rispettivamente pensate per i ragazzi delle scuole medie ed elementari, così da coinvolgere tutte le fasce di età presenti negli oratori.

Il tradizionale calcio d’inizio, a riprova della stima consolidata delle istituzioni civili ed ecclesiastiche del territorio per l'evento, sarà dato dal sindaco di Perugia Andrea Romizi e dal vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi. Inoltre si conferma la collaborazione con l'associazione Avanti Tutta e la Caritas diocesana a cui si aggiungono l’Università dei Sapori e il servizio d'ordine tenuto dall'Associazione Nazionale Carabinieri.

La finalità della Starcup

"La Starcup non si limita ad essere un semplice torneo di calcio -precisa il suo presidente Leonardo Marchetti- i ragazzi, infatti, avranno modo di vivere un'esperienza che supera i confini del campo e potranno ascoltare le catechesi di laici, consacrati e giovani famiglie che porteranno le loro testimonianze di vita e di fede".

Tirare dritto verso la meta

 Il tema nel quale quest'anno si snoderà la Starcup è Azimuth - Traccia la tua rotta

"Fare Azimuth, in gergo scout -spiega Marchetti- significa prendere la via più diretta per arrivare al punto prestabilito, non badando alla strada già tracciata. Questo è l'invito che si vuole fare ai ragazzi: non lasciarsi intimorire dalle difficoltà del percorso e dagli ostacoli, ma tirare dritto guardando fissi verso la meta".

Ospite d'eccezione Dario Reda, giovane runner e docente padovano, celebre sui social per i suoi commenti al Vangelo della domenica e costantemente impegnato in tutta la Penisola nella testimonianza della fede, riscoperta tra l'altro guardando una partita di calcio.

Il cuore pulsante della Starcup

"Al centro del parco -conclude il presidente Marchetti- sarà allestita la cappella, vero cuore pulsante dell'evento, in cui giovani volontari animeranno, nel corso di tutta la manifestazione, l'adorazione eucaristica, un momento di preghiera e riflessione a cui tutti sono chiamati a partecipare".

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starcup 2022

Primo appuntamento-evento delle attività pastorali dopo la pausa estiva, nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, in attesa dell’inizio del ministero episcopale del nuovo arcivescovo Ivan Maffeis del prossimo 11 settembre, è la XVI edizione della Starcup.

il torneo di calcio a cinque organizzato dal gruppo Sportlab insieme alla Pastorale giovanile e al Coordinamento Oratori, tornerà quest'anno dal 1 al 4 settembre, presso l'impianto sportivo di Santa Sabina.

I partecipanti

È una quattro-giorni rivolta a tutti gli animatori degli oratori della Chiesa perugino-pievese, che quest'anno vede coinvolti quasi settecento giovani dai 14 ai 18 anni (per un totale di quarantaquattro squadre maschili e ventotto femminili), duecento alleducatori e più di cento volontari. Sabato 3 sarà inoltre previsto uno spazio dedicato ai più piccoli in modo da riprendere anche la YouthCup e la MiniCup, rispettivamente pensate per i ragazzi delle scuole medie ed elementari, così da coinvolgere tutte le fasce di età presenti negli oratori.

Il tradizionale calcio d’inizio, a riprova della stima consolidata delle istituzioni civili ed ecclesiastiche del territorio per l'evento, sarà dato dal sindaco di Perugia Andrea Romizi e dal vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi. Inoltre si conferma la collaborazione con l'associazione Avanti Tutta e la Caritas diocesana a cui si aggiungono l’Università dei Sapori e il servizio d'ordine tenuto dall'Associazione Nazionale Carabinieri.

La finalità della Starcup

"La Starcup non si limita ad essere un semplice torneo di calcio -precisa il suo presidente Leonardo Marchetti- i ragazzi, infatti, avranno modo di vivere un'esperienza che supera i confini del campo e potranno ascoltare le catechesi di laici, consacrati e giovani famiglie che porteranno le loro testimonianze di vita e di fede".

Tirare dritto verso la meta

 Il tema nel quale quest'anno si snoderà la Starcup è Azimuth - Traccia la tua rotta

"Fare Azimuth, in gergo scout -spiega Marchetti- significa prendere la via più diretta per arrivare al punto prestabilito, non badando alla strada già tracciata. Questo è l'invito che si vuole fare ai ragazzi: non lasciarsi intimorire dalle difficoltà del percorso e dagli ostacoli, ma tirare dritto guardando fissi verso la meta".

Ospite d'eccezione Dario Reda, giovane runner e docente padovano, celebre sui social per i suoi commenti al Vangelo della domenica e costantemente impegnato in tutta la Penisola nella testimonianza della fede, riscoperta tra l'altro guardando una partita di calcio.

Il cuore pulsante della Starcup

"Al centro del parco -conclude il presidente Marchetti- sarà allestita la cappella, vero cuore pulsante dell'evento, in cui giovani volontari animeranno, nel corso di tutta la manifestazione, l'adorazione eucaristica, un momento di preghiera e riflessione a cui tutti sono chiamati a partecipare".

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Baby gang: noi cosa facciamo? https://www.lavoce.it/baby-gang-noi-cosa-facciamo/ Wed, 03 Aug 2022 17:08:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67855

L’Umbria non è immune dall’inquietante fenomeno delle baby gang, a cui La Voce dedica approfondimenti nelle pagine interne. Sono gruppi di adolescenti, figli a volte di extracomunitari ma anche di italiani, che spesso non si rendono conto che le loro “bravate” (come le definì il Manzoni) sono dei veri e propri reati. Prepotenza e bullismo spesso degenerano nell’illegalità. Siamo in piena emergenza educativa, accentuata dalle conseguenze della pandemia, ma non riguarda solo gli adolescenti. Alcuni di loro hanno frequentato il catechismo e l’oratorio, ma cosa gli è rimasto degli insegnamenti umani e cristiani ricevuti dagli adulti? Poco o nulla! Per questo sulle baby gang dobbiamo interrogarci a fondo come adulti, dai rappresentanti delle istituzioni civili preposte in materia alla Chiesa.

A richiamare l’attenzione sul fenomeno è stato di recente un giovane parroco perugino, don Nicolò Gaggia. La sua lettera pastorale alla comunità parrocchiale di Villa Pitignano ha destato molto scalpore e l’interesse di alcuni media nazionali (Corriere della Sera e La Repubblica). Si tratta di una vera e propria denuncia del degrado sociale dovuto a “un disagio minorile che sta sfociando, in una certa forma, in criminalità”, sostiene don Nicolò.

Fenomeno su cui si registra l’“omertà” degli adulti. A questa denuncia hanno fatto seguito accertamenti e indagini delle forze dell’ordine su gravi episodi consumatisi ai danni di “ignari passanti malmenati senza motivo per strada, quasi per sfregio, luoghi di lavoro di onesti cittadini vandalizzati, bambini incapaci di vivere con spensieratezza momenti di gioco, colpevoli soltanto di essere troppo piccoli per difendersi, costretti perciò a rifugiarsi dietro la tonaca del prete, liturgie impossibilitate nella loro dignitosa prosecuzione per il baccano, volutamente procurato, e per le bestemmie…”.

A narrarlo è sempre don Nicolò, sostenendo che “è urgente fare tutti noi adulti un mea culpa, ognuno nel suo ambito, nessuno escluso, perché tutti abbiamo, in maniera proporzionale, una parte di colpa”. Come non dargli ragione? Gli adulti perdono di autorità nel momento in cui sono omertosi o proteggono le malefatte dei giovani. La scuola, un tempo principale agenzia educativa insieme alla famiglia, ha perduto il suo ruolo centrale di realtà propulsiva educante. E così anche i genitori, in non pochi casi alle prese con crisi coniugali e con gravi problemi come la perdita del lavoro. Si resta colpiti quando un padre o una madre denunciano i figli perché violenti.

L’uso di alcool, droga e pornografia negli adolescenti porta alla trasgressione e poi a delinquere per reprimere - si sostiene spesso - le frustrazioni adolescenziali. In tutto ciò gli adulti hanno le loro responsabilità, che vanno ricercate nella loro stessa ineducazione, e le cui tragiche conseguenze raccogliamo ancora una volta nella lettera accorata di don Nicolò: “Il negazionismo del male che ci sta attanagliando, la malata, negligente e colpevole rassegnazione che, alimentando sfiducia, portata avanti da veri e propri profeti di disperazione, vede inutile la denuncia di ciò che avviene alle istituzioni preposte... Il rinunciare a combattere, ritirando la propria famiglia dentro le mura di casa, è molto simile alla vigliaccheria con cui Pietro seguiva il Signore durante la Passione ‘da lontano’, per timore di essere coinvolto. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Don Milani diceva: ‘Uscire dai problemi da soli è egoismo, sortirne insieme è politica’”.

Alla politica, alle istituzioni civili, religiose e scolastiche rivolgiamo il nostro appello: le baby gang non abbiano futuro! Come? A iniziare dal contenere con politiche efficaci un altrettanto inquietante fenomeno da cui traggono linfa le stesse gang : la dispersione/ evasione scolastica che in Umbria, dagli ultimi dati Istat elaborati, supera l’11%. Per capirci, su 100 alunni, ben 11 non arrivano al diploma di maturità. Una cifra davvero allarmante. Ma la scuola, luogo anche di inclusione, resta ancora un valido argine alle “bravate” minorili: basta metterla nella condizione di ritornare a essere agenzia educativa.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI: Una risposta dei giovani alla mancanza di luoghi di incontro Fenomeno ‘baby gang’. Di cosa parliamo realmente? Baby gang umbre all'attacco. O No?]]>

L’Umbria non è immune dall’inquietante fenomeno delle baby gang, a cui La Voce dedica approfondimenti nelle pagine interne. Sono gruppi di adolescenti, figli a volte di extracomunitari ma anche di italiani, che spesso non si rendono conto che le loro “bravate” (come le definì il Manzoni) sono dei veri e propri reati. Prepotenza e bullismo spesso degenerano nell’illegalità. Siamo in piena emergenza educativa, accentuata dalle conseguenze della pandemia, ma non riguarda solo gli adolescenti. Alcuni di loro hanno frequentato il catechismo e l’oratorio, ma cosa gli è rimasto degli insegnamenti umani e cristiani ricevuti dagli adulti? Poco o nulla! Per questo sulle baby gang dobbiamo interrogarci a fondo come adulti, dai rappresentanti delle istituzioni civili preposte in materia alla Chiesa.

A richiamare l’attenzione sul fenomeno è stato di recente un giovane parroco perugino, don Nicolò Gaggia. La sua lettera pastorale alla comunità parrocchiale di Villa Pitignano ha destato molto scalpore e l’interesse di alcuni media nazionali (Corriere della Sera e La Repubblica). Si tratta di una vera e propria denuncia del degrado sociale dovuto a “un disagio minorile che sta sfociando, in una certa forma, in criminalità”, sostiene don Nicolò.

Fenomeno su cui si registra l’“omertà” degli adulti. A questa denuncia hanno fatto seguito accertamenti e indagini delle forze dell’ordine su gravi episodi consumatisi ai danni di “ignari passanti malmenati senza motivo per strada, quasi per sfregio, luoghi di lavoro di onesti cittadini vandalizzati, bambini incapaci di vivere con spensieratezza momenti di gioco, colpevoli soltanto di essere troppo piccoli per difendersi, costretti perciò a rifugiarsi dietro la tonaca del prete, liturgie impossibilitate nella loro dignitosa prosecuzione per il baccano, volutamente procurato, e per le bestemmie…”.

A narrarlo è sempre don Nicolò, sostenendo che “è urgente fare tutti noi adulti un mea culpa, ognuno nel suo ambito, nessuno escluso, perché tutti abbiamo, in maniera proporzionale, una parte di colpa”. Come non dargli ragione? Gli adulti perdono di autorità nel momento in cui sono omertosi o proteggono le malefatte dei giovani. La scuola, un tempo principale agenzia educativa insieme alla famiglia, ha perduto il suo ruolo centrale di realtà propulsiva educante. E così anche i genitori, in non pochi casi alle prese con crisi coniugali e con gravi problemi come la perdita del lavoro. Si resta colpiti quando un padre o una madre denunciano i figli perché violenti.

L’uso di alcool, droga e pornografia negli adolescenti porta alla trasgressione e poi a delinquere per reprimere - si sostiene spesso - le frustrazioni adolescenziali. In tutto ciò gli adulti hanno le loro responsabilità, che vanno ricercate nella loro stessa ineducazione, e le cui tragiche conseguenze raccogliamo ancora una volta nella lettera accorata di don Nicolò: “Il negazionismo del male che ci sta attanagliando, la malata, negligente e colpevole rassegnazione che, alimentando sfiducia, portata avanti da veri e propri profeti di disperazione, vede inutile la denuncia di ciò che avviene alle istituzioni preposte... Il rinunciare a combattere, ritirando la propria famiglia dentro le mura di casa, è molto simile alla vigliaccheria con cui Pietro seguiva il Signore durante la Passione ‘da lontano’, per timore di essere coinvolto. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Don Milani diceva: ‘Uscire dai problemi da soli è egoismo, sortirne insieme è politica’”.

Alla politica, alle istituzioni civili, religiose e scolastiche rivolgiamo il nostro appello: le baby gang non abbiano futuro! Come? A iniziare dal contenere con politiche efficaci un altrettanto inquietante fenomeno da cui traggono linfa le stesse gang : la dispersione/ evasione scolastica che in Umbria, dagli ultimi dati Istat elaborati, supera l’11%. Per capirci, su 100 alunni, ben 11 non arrivano al diploma di maturità. Una cifra davvero allarmante. Ma la scuola, luogo anche di inclusione, resta ancora un valido argine alle “bravate” minorili: basta metterla nella condizione di ritornare a essere agenzia educativa.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI: Una risposta dei giovani alla mancanza di luoghi di incontro Fenomeno ‘baby gang’. Di cosa parliamo realmente? Baby gang umbre all'attacco. O No?]]>
Perugia, Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori: un ritorno alla vita, alla normalità per tanti giovani https://www.lavoce.it/perugia-giornata-diocesana-dei-gr-est-oratori-un-ritorno-alla-vita-alla-normalita-per-tanti-giovani/ Wed, 22 Jun 2022 13:29:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67403 giornata diocesana grest-oratori

"Da soli non si è felici, ma soltanto stando insieme e con amici che vi sanno indicare la felicità, la strada della pienezza della vita".

È stato l’auguro del vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi ai duemila e più partecipanti alla Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi), promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale diocesana giovanile di Perugia-Città della Pieve, tenutasi al Percorso Verde Leonardo Cenci del capoluogo umbro, il 22 giugno, un segno di ritorno alla normalità dopo la pandemia. Alle parole di monsignor Salvi hanno fatto eco quelle della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco di Perugia Andrea Romizi e del cardinale Gualtiero Bassetti. Per quest’ultimo, non poco emozionato, è stata l’occasione per salutare da vicino tanti giovani che ha visto crescere nei suoi tredici anni di episcopato perugino-pievese concluso lo scorso 27 maggio.

Il saluto ai ragazzi della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori della presidente Tesei e del sindaco Romizi

Gli illustri ospiti adulti della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori, hanno avuto parole di apprezzamento ed incoraggiamento, non formali ma sentite, rivolte anche a tutti i giovani animatori-educatori (diverse centinaia all’opera nei quaranta oratori attivi in diocesi), gli amici che ti sanno indicare la felicità, come li ha definiti monsignor Salvi.

La presidente Tesei, che in gioventù ha vissuto l’esperienza dell’oratorio, ha augurato ai numerosi partecipanti di poter fare un percorso di crescita insieme, perché soltanto insieme si possono realizzare i propri sogni. Il primo cittadino Romizi ha definito i ragazzi dei Gr.est.-Oratori il mare di Perugia, pensando allo spot pubblicitario che la Regione ha commissionato per promuovere le bellezze dell’Umbria in Italia e all’estero.

"I ragazzi dei Gr.est. -ha evidenziato il sindaco- sono una ricchezza che custodiamo con grande orgoglio, gelosia, soddisfazione e riconoscenza per chi questa ricchezza, nel tempo, l’ha accompagnata come i tanti sacerdoti e gli animatori che hanno realizzato fino ad oggi un’opera grandiosa come quella degli oratori.

Godetevi fino in fondo questo momento -ha detto ai duemila fanciulli ed adolescenti- Sono questi i momenti che nella vita vi accompagneranno sempre, anche quando inizierete ad avere i capelli bianchi, perché con queste esperienze le vostre personalità si andranno a formare e a realizzare. Sono giornate in cui viene dato spazio alla vostra fantasia e creatività attraverso temi a voi cari, come quello di quest’anno, Il piccolo principe. A noi adulti, purtroppo, ci manca un tempo di fantasia, immaginazione e creatività".

Il saluto del cardinale Bassetti al mare di Perugia

Il cardinale Bassetti ha salutato il mare di Perugia con queste parole:

"Cari ragazzi, ho concluso la mia missione di vescovo, ma vorrei che vi ricordaste di me come di un vescovo campanaro, che vi parlava di Gesù e del Vangelo".

Lo ha detto ricordando un simpatico episodio accaduto ad un suo amico vescovo chiamato dal più piccolo dei bambini di un Gr.est. il vescovo campanaro, nel suonare le campane di Gesù e del Vangelo, si è poi definito lo stesso vescovo presentandosi a tutti gli altri bambini. Tanto per stare in tema di fantasia, immaginazione e creatività che stimola, appunto, il mondo degli oratori. Quelli dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono cresciuti nell’ultimo ventennio grazie al lavoro pastorale non poco impegnativo di diversi parroci e del Coordinamento Oratori Perugini il cui responsabile è don Riccardo Pascolini. A tutti loro sono andati i ringraziamenti della presidente Tesei e del sindaco Romizi.

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giornata diocesana grest-oratori

"Da soli non si è felici, ma soltanto stando insieme e con amici che vi sanno indicare la felicità, la strada della pienezza della vita".

È stato l’auguro del vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi ai duemila e più partecipanti alla Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi), promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale diocesana giovanile di Perugia-Città della Pieve, tenutasi al Percorso Verde Leonardo Cenci del capoluogo umbro, il 22 giugno, un segno di ritorno alla normalità dopo la pandemia. Alle parole di monsignor Salvi hanno fatto eco quelle della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco di Perugia Andrea Romizi e del cardinale Gualtiero Bassetti. Per quest’ultimo, non poco emozionato, è stata l’occasione per salutare da vicino tanti giovani che ha visto crescere nei suoi tredici anni di episcopato perugino-pievese concluso lo scorso 27 maggio.

Il saluto ai ragazzi della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori della presidente Tesei e del sindaco Romizi

Gli illustri ospiti adulti della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori, hanno avuto parole di apprezzamento ed incoraggiamento, non formali ma sentite, rivolte anche a tutti i giovani animatori-educatori (diverse centinaia all’opera nei quaranta oratori attivi in diocesi), gli amici che ti sanno indicare la felicità, come li ha definiti monsignor Salvi.

La presidente Tesei, che in gioventù ha vissuto l’esperienza dell’oratorio, ha augurato ai numerosi partecipanti di poter fare un percorso di crescita insieme, perché soltanto insieme si possono realizzare i propri sogni. Il primo cittadino Romizi ha definito i ragazzi dei Gr.est.-Oratori il mare di Perugia, pensando allo spot pubblicitario che la Regione ha commissionato per promuovere le bellezze dell’Umbria in Italia e all’estero.

"I ragazzi dei Gr.est. -ha evidenziato il sindaco- sono una ricchezza che custodiamo con grande orgoglio, gelosia, soddisfazione e riconoscenza per chi questa ricchezza, nel tempo, l’ha accompagnata come i tanti sacerdoti e gli animatori che hanno realizzato fino ad oggi un’opera grandiosa come quella degli oratori.

Godetevi fino in fondo questo momento -ha detto ai duemila fanciulli ed adolescenti- Sono questi i momenti che nella vita vi accompagneranno sempre, anche quando inizierete ad avere i capelli bianchi, perché con queste esperienze le vostre personalità si andranno a formare e a realizzare. Sono giornate in cui viene dato spazio alla vostra fantasia e creatività attraverso temi a voi cari, come quello di quest’anno, Il piccolo principe. A noi adulti, purtroppo, ci manca un tempo di fantasia, immaginazione e creatività".

Il saluto del cardinale Bassetti al mare di Perugia

Il cardinale Bassetti ha salutato il mare di Perugia con queste parole:

"Cari ragazzi, ho concluso la mia missione di vescovo, ma vorrei che vi ricordaste di me come di un vescovo campanaro, che vi parlava di Gesù e del Vangelo".

Lo ha detto ricordando un simpatico episodio accaduto ad un suo amico vescovo chiamato dal più piccolo dei bambini di un Gr.est. il vescovo campanaro, nel suonare le campane di Gesù e del Vangelo, si è poi definito lo stesso vescovo presentandosi a tutti gli altri bambini. Tanto per stare in tema di fantasia, immaginazione e creatività che stimola, appunto, il mondo degli oratori. Quelli dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono cresciuti nell’ultimo ventennio grazie al lavoro pastorale non poco impegnativo di diversi parroci e del Coordinamento Oratori Perugini il cui responsabile è don Riccardo Pascolini. A tutti loro sono andati i ringraziamenti della presidente Tesei e del sindaco Romizi.

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Giornata diocesana dei Gr.est – Oratori: grande attesa per 1.500 fanciulli e adolescenti https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-gr-est-oratori-grande-attesa-per-1-500-fanciulli-e-adolescenti/ Tue, 21 Jun 2022 11:18:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67393 grest - oratori

Dopo due anni di stop, a seguito della pandemia, ritorna la tanto attesa Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi) promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale giovanile dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

In più di millecinquecento fanciulli, dai 6 ai 13 anni, accompagnati da centinaia di animator ed educatori, si daranno appuntamento mercoledì 22 giugno, alle ore 9, nei pressi della pista ciclabile del Percorso Verde Leonardo Cenci di Perugia, con punto di accoglienza e saluto delle autorità civili e religiose. A salutare i partecipanti delle quaranta realtà oratoriali perugino-pievesi, saranno la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi, il responsabile del COP don Riccardo Pascolini, il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi e diversi sacerdoti e coordinatori di oratorio.

Non mancherà neppure il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito dal 27 maggio scorso, da sempre molto attento e sensibile alle giovanissime e giovani generazioni, definite dallo stesso porporato, utilizzando un’espressione cara al sindaco santo di Firenze Giorgio La Pira, rondini che vanno verso la primavera.

Per Bassetti sarà il giorno del congedo dalle sue rondini, ma avrà altre occasioni per rincontrarle avendo molto a cuore la crescita e l’educazione integrale della gioventù, come l’hanno tutti coloro che si prodigano nella Chiesa e non solo, svolgendo un’opera a servizio del benessere sociale e di vita come il mondo degli oratori.

Una realtà, quella oratoriale, definita dal cardinale Bassetti alla Giornata diocesana dei Gr.est del 2019, l’ultima a svolgersi prima della pandemia, un ottimo esperimento per farvi crescere insieme, per fare di voi degli amici e dei fratelli che si sostengono nei momenti difficili, soprattutto per costruire delle nuove famiglie e un nuovo mondo fondato su quattro valori fondamentali: la famiglia, la parrocchia, la cultura e il lavoro.

"Queste parole -commentano dal COP- si sono rivelate profetiche perché nel tempo del Covid-19 gli oratori, in presenza o a distanza, hanno continuato ad essere al servizio dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, contro la solitudine e l’isolamento, con legami di senso profondo che ci hanno traghettato fino ad oggi".

Pensando ai tanti partecipanti alla Giornata, che con le loro diverse magliette coloreranno il Percorso Verde Leonardo Cenci, don Riccardo Pascolini parla di una nuova fioritura di vita che segna la rinascita della socialità, della condivisione, della bellezza.

"Le grida, i canti, le danze giocose dei bambini -spiega- sono il rumoroso e assordante centuplo di gioia che ripaga il lungo silenzio da cui speriamo di uscire. Assistere alla moltitudine di partecipazione che ha invaso tutti i nostri oratori in questo inizio d’estate è la promessa di vita che si rinnova e che incarna la Pace e la Fratellanza nell’accoglienza che ogni Oratorio ha riservato a tutti i bambini arrivati dalle terre martoriate dalla guerra. Ancora di più l’assidua presenza e l’instancabile servizio di centinaia di giovani adolescenti è un invito a noi adulti, perché possiamo accompagnarli con autorevolezza, ascoltarli con attenzione e guardati negli occhi con fiducia perché, come ci insegna il Piccolo Principe, è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".

Sulle orme della storia del sussidio ANSPI a tema Piccolo Principe, il Comitato ANSPI Perugia-Città della Pieve ha collaborato all’organizzazione della Giornata diocesana dei Gr.est. - Oratori, anche con il patrocinio e il servizio gratuito di acqua potabile offerto da Umbra Acque.

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grest - oratori

Dopo due anni di stop, a seguito della pandemia, ritorna la tanto attesa Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi) promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale giovanile dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

In più di millecinquecento fanciulli, dai 6 ai 13 anni, accompagnati da centinaia di animator ed educatori, si daranno appuntamento mercoledì 22 giugno, alle ore 9, nei pressi della pista ciclabile del Percorso Verde Leonardo Cenci di Perugia, con punto di accoglienza e saluto delle autorità civili e religiose. A salutare i partecipanti delle quaranta realtà oratoriali perugino-pievesi, saranno la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi, il responsabile del COP don Riccardo Pascolini, il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi e diversi sacerdoti e coordinatori di oratorio.

Non mancherà neppure il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito dal 27 maggio scorso, da sempre molto attento e sensibile alle giovanissime e giovani generazioni, definite dallo stesso porporato, utilizzando un’espressione cara al sindaco santo di Firenze Giorgio La Pira, rondini che vanno verso la primavera.

Per Bassetti sarà il giorno del congedo dalle sue rondini, ma avrà altre occasioni per rincontrarle avendo molto a cuore la crescita e l’educazione integrale della gioventù, come l’hanno tutti coloro che si prodigano nella Chiesa e non solo, svolgendo un’opera a servizio del benessere sociale e di vita come il mondo degli oratori.

Una realtà, quella oratoriale, definita dal cardinale Bassetti alla Giornata diocesana dei Gr.est del 2019, l’ultima a svolgersi prima della pandemia, un ottimo esperimento per farvi crescere insieme, per fare di voi degli amici e dei fratelli che si sostengono nei momenti difficili, soprattutto per costruire delle nuove famiglie e un nuovo mondo fondato su quattro valori fondamentali: la famiglia, la parrocchia, la cultura e il lavoro.

"Queste parole -commentano dal COP- si sono rivelate profetiche perché nel tempo del Covid-19 gli oratori, in presenza o a distanza, hanno continuato ad essere al servizio dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, contro la solitudine e l’isolamento, con legami di senso profondo che ci hanno traghettato fino ad oggi".

Pensando ai tanti partecipanti alla Giornata, che con le loro diverse magliette coloreranno il Percorso Verde Leonardo Cenci, don Riccardo Pascolini parla di una nuova fioritura di vita che segna la rinascita della socialità, della condivisione, della bellezza.

"Le grida, i canti, le danze giocose dei bambini -spiega- sono il rumoroso e assordante centuplo di gioia che ripaga il lungo silenzio da cui speriamo di uscire. Assistere alla moltitudine di partecipazione che ha invaso tutti i nostri oratori in questo inizio d’estate è la promessa di vita che si rinnova e che incarna la Pace e la Fratellanza nell’accoglienza che ogni Oratorio ha riservato a tutti i bambini arrivati dalle terre martoriate dalla guerra. Ancora di più l’assidua presenza e l’instancabile servizio di centinaia di giovani adolescenti è un invito a noi adulti, perché possiamo accompagnarli con autorevolezza, ascoltarli con attenzione e guardati negli occhi con fiducia perché, come ci insegna il Piccolo Principe, è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".

Sulle orme della storia del sussidio ANSPI a tema Piccolo Principe, il Comitato ANSPI Perugia-Città della Pieve ha collaborato all’organizzazione della Giornata diocesana dei Gr.est. - Oratori, anche con il patrocinio e il servizio gratuito di acqua potabile offerto da Umbra Acque.

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In 500 alla Giornata diocesana di formazione degli animatori e coordinatori Gr.Est. – Oratori https://www.lavoce.it/in-500-alla-giornata-diocesana-di-formazione-degli-animatori-e-coordinatori-gr-est-oratori/ Mon, 04 Apr 2022 10:01:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65960 animatori Gr.Est.- Oratori

"Questa mattina vedendovi arrivare a frotte, davanti alla nostra Cattedrale, mi sono subito sentito bene, perché vedendo i vostri volti contenti, sorridenti è stata per me come riaccendersi una speranza".

Con queste parole il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi ha dato il benvenuto, poco prima dell’ora di pranzo di domenica 3 aprile, nel chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, a cinquecento animatori e coordinatori dei quaranta Gr.Est.- Oratori perugino-pievesi che si formano in vista delle attività estive rivolte a quattromila fanciulli e adolescenti. La loro Giornata diocesana di formazione, promossa dalla Pastorale Giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini in collaborazione con l’ANSPI, ha visto il coinvolgimento della società Umbra Acque con il suo presidente, l’avvocato Filippo Calabrese, realtà sensibile al tema trattato, quello di educare le giovani generazioni alla salvaguardia dell’ambiente per, come recita lo slogan, Mettere mano al nostro futuro!.

Animatori e costruttori

E della speranza di un futuro migliore ha parlato monsignor Salvi nel dire:

"Ragazzi, siamo in una società triste (pandemia, guerra, violenza, ingiustizia, povertà…). Lo avete notato? Anche percorrendo corso Vannucci di Perugia si incontrano facce tristi, che non hanno niente da dire, ma incontrando voi ho colto una speranza e il riaccendersi di una voglia di vivere. Sono qui con voi per ringraziarvi della vostra presenza, soprattutto per la vostra voglia di vivere e vi chiedo che questa voglia la portiate sempre con voi, come animatori e costruttori del Gr.Est. estivo, così da essere nella comunità costruttori di questa vita di speranza. Ringrazio anche Umbra Acque della sua partecipazione, un piccolo segno ma decisivo per contribuire a saper costruire quell’ambiente e quella società a cui tutti siamo chiamati a realizzare".

Affidato il mandato agli animatori Gr.Est - Oratori

La giornata è proseguita nel pomeriggio con stand, workshop, attività e laboratori in diversi luoghi del centro storico per poi concludersi con l'eucaristia in Cattedrale concelebrata da monsignor Salvi assieme a don Luca Delunghi, direttore della Pastorale Giovanile, don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, don Daniele Malatacca, membro di entrambe le realtà pastorali diocesane,  don Vittorio Bigini, don Gaetano Romano, don Michael Tiritiello e don Giovanni Yang Le.

"La vostra presenza così numerosa -ha esordito nell'omelia il vescovo ausiliare- dà un segno di gioia e di speranza in un mondo che sembra rotolare verso la disperazione".

Esserci per la pienezza della vita

Monsignor Salvi, nell’omelia, ha posto una domanda a ciascun giovane:

"Perché sei qui? Le ragioni potrebbero essere molteplici -ha commentato nel dare lui stesso una risposta- ma se sei qui, in questo momento, è perché senti nel tuo cuore una domanda che vuole essere appagata. Si sente il desiderio nel nostro cuore che la vita sia piena, sia grande, perché nel nostro io c’è qualcosa di irriducibile che ci chiede che la vita sia felice e che tu possa vivere con gusto. Stare qui significa che c’è un desiderio profondo del gusto della vita, che ci accompagna anche inconsapevolmente dove non sia determinante il tuo caratteraccio e la tua fragilità. Quante volte si rovinano le cose belle nell’affidarci al nostro carattere, quante amicizie perdiamo quando facciamo e confidiamo sulla nostra fragilità. Il Vangelo di oggi (l’adultera che doveva essere lapidata) è stupendo, perché è rivolto a ciascuno di noi e ci aiuta a dare una risposta alla nostra domanda, quella di esserci per trovare la pienezza del vivere".

L’amore di Dio ribalta la vita

"In questo passo del Vangelo -ha commentato monsignor Salvi- Gesù ha da dire qualcosa alla tua vita nel non condannare, nel non giudicare, nel non rimproverare. Gesù ama e il suo è un amore grande che gioca d’anticipo anche nei confronti della conversione dell’adultera. Il suo è un perdono grande, una tenerezza che precede qualunque sforzo di quella donna. Ragazzi, è così anche per noi!. Dio ci ama prima ancora che noi siamo capaci di rispondere o di convertirci, perché sei qui con tanti dubbi, con tante domande. Sei qui che ancora non capisci bene quello che sarà la tua vita, ma c’è Gesù che ti ama, che offre alla tua vita una tenerezza infinita.

Anche per te c’è un abbraccio misericordioso, che ti ama indipendente dal tuo proposito di vivere bene. Come all’adultera, Gesù ti offre la possibilità di un rapporto gratuito, senza condizioni. È questa la grande sorpresa per essere qui e, nello stesso tempo, è un grande scandalo, perché Gesù perdona indipendentemente da come sei. Solo chi scopre di essere amato di un amore totalmente gratuito è capace di cambiare la vita. L’amore di Dio non si conquista, lo si accoglie e una volta accolto ha il potere di ribaltare la vita. Non importa quale sia il tuo peccato, non importa quanto sei caduto in basso, la mano di Dio è sempre tesa per afferrarti e rialzarti. Tutti voi, ragazzi, siete chiamati ad essere la mano di questa tenerezza, perché prima di tutto è giunta a ciascuno di voi".

Al termine dell’omelia monsignor Salvi ha letto la preghiera di affidamento del mandato a ciascun animatore, impartendo a tutti la benedizione per l’opera che svolgeranno durante i Gr.Est e le attività oratoriali.

La formazione degli animatori di Gr.Est - Oratori all’insegna della salvaguardia del Creato. Il calendario delle iniziative estive rivolte a fanciulli, adolescenti e giovani

Nel tracciare un bilancio della Giornata diocesana di formazione degli animatori di Gr.Est. e Oratori, svoltasi nel centro storico di Perugia domenica 3 aprile, don Daniele Malatacca, coordinatore dell’organizzazione, parla di una occasione molto importante per la formazione di giovani che seguono tutto l’anno, in particolare d’estate, alcune migliaia di bambini e adolescenti frequentatori degli Oratori parrocchiali.

"Una formazione -spiega- iniziata alcuni mesi fa nelle zone pastorali, a livello periferico, e conclusa nel centro storico di Perugia per testimoniare l’unità della Chiesa attorno al suo vescovo, dando un segno di speranza a tutta le comunità cristiana credendo nei giovani".

Significativo è stato il tema trattato nei diversi stand e laboratori della Giornata di formazione, in segno di continuità con quanto si sta facendo da alcuni anni negli Oratori.

"Siamo impegnati a lavorare sull’ecologia a seguito dell’enciclica Laudato sì di Papa Francesco -spiega don Malatacca- mettendo in moto un processo che mira a salvaguardare e a valorizzare il Creato e le risorse che Dio ci dona come l’acqua.

In questo rientra la formazione di quest’anno i cui materiali sono stati all’insegna del riciclo, allestendo uno stand specifico sull’Eco Green, e la società Umbra Acque ci ha sostenuto nella realizzazione della giornata".

Un plauso don Daniele lo ha rivolto a tutti i giovani impegnati nell’organizzazione: Alessia, Debora, Diego, Giacomo, Giulia, Ilaria, Leonardo, Maria Serena, Matteo e Simona.

La presenza del cardinale

 Non ha fatto mancare la sua presenza il cardinale Gualtiero Bassetti, visitando, nel pomeriggio di domenica, alcuni stand e laboratori, augurando a tutti buon lavoro in vista degli impegni estivi.

La Pasquetta con il Papa

Bassetti avrà modo di incontrare molti di questi giovani, come ha annunciato don Daniele Malatacca, alla Pasquetta con Papa Francesco. Si tratta del prossimo appuntamento in calendario, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, a Roma, in Piazza San Pietro, dal titolo #Seguimi, organizzato dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Cei. È un pellegrinaggio rivolto agli adolescenti, dai 12 ai 17 anni, accompagnati da parroci e animatori, per rispondere alla chiamata di Papa Francesco e per offrire ai ragazzi l'opportunità di un tempo che li aiuti a far risuonare ancora di più questo Incontro.

Il cardinale Bassetti così sottolinea l'importanza dell'iniziativa Cei:

"Dopo questi mesi di vita incerta -dice- sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito la pandemia e anche questo è un segno di speranza e di ripartenza".

Altri significativi eventi di ripartenza, dopo la fase acuta dell’emergenza da Covid-19, rivolti al mondo giovanile perugino-pievese, sono stati annunciati da don Luca Delunghi al termine della celebrazione eucaristica. Si tratta, in ordine cronologico, dei campi estivi in parrocchia (Gr.Est.) e delle diverse esperienze di missione e carità (in collaborazione con la Caritas diocesana) in Italia e all’estero, che prenderanno il via dopo la chiusura delle scuole (da giugno a settembre), dei pellegrinaggi diocesani a Santiago de Compostela, dal 25 luglio al 4 agosto, e in Terra Santa, dal 22 al 29 agosto, e della Star Cup, dal 1 al 4 settembre, l’atteso torneo di Calcio a 5 maschile e femminile delle squadre dei quaranta Oratori dell’Archidiocesi; cinque giornate di sano sport con incontri di catechesi, riflessione e testimonianze di vita per giovani e adulti.

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animatori Gr.Est.- Oratori

"Questa mattina vedendovi arrivare a frotte, davanti alla nostra Cattedrale, mi sono subito sentito bene, perché vedendo i vostri volti contenti, sorridenti è stata per me come riaccendersi una speranza".

Con queste parole il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi ha dato il benvenuto, poco prima dell’ora di pranzo di domenica 3 aprile, nel chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, a cinquecento animatori e coordinatori dei quaranta Gr.Est.- Oratori perugino-pievesi che si formano in vista delle attività estive rivolte a quattromila fanciulli e adolescenti. La loro Giornata diocesana di formazione, promossa dalla Pastorale Giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini in collaborazione con l’ANSPI, ha visto il coinvolgimento della società Umbra Acque con il suo presidente, l’avvocato Filippo Calabrese, realtà sensibile al tema trattato, quello di educare le giovani generazioni alla salvaguardia dell’ambiente per, come recita lo slogan, Mettere mano al nostro futuro!.

Animatori e costruttori

E della speranza di un futuro migliore ha parlato monsignor Salvi nel dire:

"Ragazzi, siamo in una società triste (pandemia, guerra, violenza, ingiustizia, povertà…). Lo avete notato? Anche percorrendo corso Vannucci di Perugia si incontrano facce tristi, che non hanno niente da dire, ma incontrando voi ho colto una speranza e il riaccendersi di una voglia di vivere. Sono qui con voi per ringraziarvi della vostra presenza, soprattutto per la vostra voglia di vivere e vi chiedo che questa voglia la portiate sempre con voi, come animatori e costruttori del Gr.Est. estivo, così da essere nella comunità costruttori di questa vita di speranza. Ringrazio anche Umbra Acque della sua partecipazione, un piccolo segno ma decisivo per contribuire a saper costruire quell’ambiente e quella società a cui tutti siamo chiamati a realizzare".

Affidato il mandato agli animatori Gr.Est - Oratori

La giornata è proseguita nel pomeriggio con stand, workshop, attività e laboratori in diversi luoghi del centro storico per poi concludersi con l'eucaristia in Cattedrale concelebrata da monsignor Salvi assieme a don Luca Delunghi, direttore della Pastorale Giovanile, don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, don Daniele Malatacca, membro di entrambe le realtà pastorali diocesane,  don Vittorio Bigini, don Gaetano Romano, don Michael Tiritiello e don Giovanni Yang Le.

"La vostra presenza così numerosa -ha esordito nell'omelia il vescovo ausiliare- dà un segno di gioia e di speranza in un mondo che sembra rotolare verso la disperazione".

Esserci per la pienezza della vita

Monsignor Salvi, nell’omelia, ha posto una domanda a ciascun giovane:

"Perché sei qui? Le ragioni potrebbero essere molteplici -ha commentato nel dare lui stesso una risposta- ma se sei qui, in questo momento, è perché senti nel tuo cuore una domanda che vuole essere appagata. Si sente il desiderio nel nostro cuore che la vita sia piena, sia grande, perché nel nostro io c’è qualcosa di irriducibile che ci chiede che la vita sia felice e che tu possa vivere con gusto. Stare qui significa che c’è un desiderio profondo del gusto della vita, che ci accompagna anche inconsapevolmente dove non sia determinante il tuo caratteraccio e la tua fragilità. Quante volte si rovinano le cose belle nell’affidarci al nostro carattere, quante amicizie perdiamo quando facciamo e confidiamo sulla nostra fragilità. Il Vangelo di oggi (l’adultera che doveva essere lapidata) è stupendo, perché è rivolto a ciascuno di noi e ci aiuta a dare una risposta alla nostra domanda, quella di esserci per trovare la pienezza del vivere".

L’amore di Dio ribalta la vita

"In questo passo del Vangelo -ha commentato monsignor Salvi- Gesù ha da dire qualcosa alla tua vita nel non condannare, nel non giudicare, nel non rimproverare. Gesù ama e il suo è un amore grande che gioca d’anticipo anche nei confronti della conversione dell’adultera. Il suo è un perdono grande, una tenerezza che precede qualunque sforzo di quella donna. Ragazzi, è così anche per noi!. Dio ci ama prima ancora che noi siamo capaci di rispondere o di convertirci, perché sei qui con tanti dubbi, con tante domande. Sei qui che ancora non capisci bene quello che sarà la tua vita, ma c’è Gesù che ti ama, che offre alla tua vita una tenerezza infinita.

Anche per te c’è un abbraccio misericordioso, che ti ama indipendente dal tuo proposito di vivere bene. Come all’adultera, Gesù ti offre la possibilità di un rapporto gratuito, senza condizioni. È questa la grande sorpresa per essere qui e, nello stesso tempo, è un grande scandalo, perché Gesù perdona indipendentemente da come sei. Solo chi scopre di essere amato di un amore totalmente gratuito è capace di cambiare la vita. L’amore di Dio non si conquista, lo si accoglie e una volta accolto ha il potere di ribaltare la vita. Non importa quale sia il tuo peccato, non importa quanto sei caduto in basso, la mano di Dio è sempre tesa per afferrarti e rialzarti. Tutti voi, ragazzi, siete chiamati ad essere la mano di questa tenerezza, perché prima di tutto è giunta a ciascuno di voi".

Al termine dell’omelia monsignor Salvi ha letto la preghiera di affidamento del mandato a ciascun animatore, impartendo a tutti la benedizione per l’opera che svolgeranno durante i Gr.Est e le attività oratoriali.

La formazione degli animatori di Gr.Est - Oratori all’insegna della salvaguardia del Creato. Il calendario delle iniziative estive rivolte a fanciulli, adolescenti e giovani

Nel tracciare un bilancio della Giornata diocesana di formazione degli animatori di Gr.Est. e Oratori, svoltasi nel centro storico di Perugia domenica 3 aprile, don Daniele Malatacca, coordinatore dell’organizzazione, parla di una occasione molto importante per la formazione di giovani che seguono tutto l’anno, in particolare d’estate, alcune migliaia di bambini e adolescenti frequentatori degli Oratori parrocchiali.

"Una formazione -spiega- iniziata alcuni mesi fa nelle zone pastorali, a livello periferico, e conclusa nel centro storico di Perugia per testimoniare l’unità della Chiesa attorno al suo vescovo, dando un segno di speranza a tutta le comunità cristiana credendo nei giovani".

Significativo è stato il tema trattato nei diversi stand e laboratori della Giornata di formazione, in segno di continuità con quanto si sta facendo da alcuni anni negli Oratori.

"Siamo impegnati a lavorare sull’ecologia a seguito dell’enciclica Laudato sì di Papa Francesco -spiega don Malatacca- mettendo in moto un processo che mira a salvaguardare e a valorizzare il Creato e le risorse che Dio ci dona come l’acqua.

In questo rientra la formazione di quest’anno i cui materiali sono stati all’insegna del riciclo, allestendo uno stand specifico sull’Eco Green, e la società Umbra Acque ci ha sostenuto nella realizzazione della giornata".

Un plauso don Daniele lo ha rivolto a tutti i giovani impegnati nell’organizzazione: Alessia, Debora, Diego, Giacomo, Giulia, Ilaria, Leonardo, Maria Serena, Matteo e Simona.

La presenza del cardinale

 Non ha fatto mancare la sua presenza il cardinale Gualtiero Bassetti, visitando, nel pomeriggio di domenica, alcuni stand e laboratori, augurando a tutti buon lavoro in vista degli impegni estivi.

La Pasquetta con il Papa

Bassetti avrà modo di incontrare molti di questi giovani, come ha annunciato don Daniele Malatacca, alla Pasquetta con Papa Francesco. Si tratta del prossimo appuntamento in calendario, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, a Roma, in Piazza San Pietro, dal titolo #Seguimi, organizzato dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Cei. È un pellegrinaggio rivolto agli adolescenti, dai 12 ai 17 anni, accompagnati da parroci e animatori, per rispondere alla chiamata di Papa Francesco e per offrire ai ragazzi l'opportunità di un tempo che li aiuti a far risuonare ancora di più questo Incontro.

Il cardinale Bassetti così sottolinea l'importanza dell'iniziativa Cei:

"Dopo questi mesi di vita incerta -dice- sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito la pandemia e anche questo è un segno di speranza e di ripartenza".

Altri significativi eventi di ripartenza, dopo la fase acuta dell’emergenza da Covid-19, rivolti al mondo giovanile perugino-pievese, sono stati annunciati da don Luca Delunghi al termine della celebrazione eucaristica. Si tratta, in ordine cronologico, dei campi estivi in parrocchia (Gr.Est.) e delle diverse esperienze di missione e carità (in collaborazione con la Caritas diocesana) in Italia e all’estero, che prenderanno il via dopo la chiusura delle scuole (da giugno a settembre), dei pellegrinaggi diocesani a Santiago de Compostela, dal 25 luglio al 4 agosto, e in Terra Santa, dal 22 al 29 agosto, e della Star Cup, dal 1 al 4 settembre, l’atteso torneo di Calcio a 5 maschile e femminile delle squadre dei quaranta Oratori dell’Archidiocesi; cinque giornate di sano sport con incontri di catechesi, riflessione e testimonianze di vita per giovani e adulti.

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Eventi promossi dalla Pastorale giovanile e Coordinamento Oratori di Perugia https://www.lavoce.it/eventi-promossi-dalla-pastorale-giovanile-e-coordinamento-oratori-di-perugia/ Thu, 31 Mar 2022 13:30:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65917 veglia di preghiera oratori

La Veglia diocesana di Quaresima nelle sette Zone pastorali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, di giovedì 31 marzo, la Giornata diocesana di formazione per animatori Grest-Oratori nel centro storico del capoluogo umbro, di domenica 3 aprile, e il Pellegrinaggio a Roma per rispondere alla chiamata di Papa Francesco di lunedì 18 e martedì 19 aprile, sono i tre importanti eventi promossi dalla Pastorale giovanile diocesana e dal Coordinamento Oratori Perugini rivolti a diverse centinaia di giovani e giovanissimi, in preparazione alla Pasqua e al prossimo periodo estivo che li vede da sempre protagonisti, pur avendo dovuto limitare al massimo partecipazione e attività, negli ultimi due anni, a seguito dell’emergenza Covid-19.

"Sono segni di speranza -evidenzia il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nell'annunciare queste iniziative- per tanti fanciulli, adolescenti e giovani che hanno molto patito la pandemia". Eventi che testimoniano il desiderio di un ritorno alla normalità della vita dopo privazioni e rinunce a tanti momenti di aggregazione e socialità indispensabili alla crescita umana e cristiana di bambini, ragazzi e giovani.

"Queste iniziative -commentano don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, e don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini- che richiameranno una nutrita partecipazione, si terranno nel rispetto delle vigenti norme sanitarie per il contenimento del contagio da Covid-19 e saranno occasione anche per educare le giovani generazioni alla prudenza e al rispetto delle regole nella fase delicata della post-emergenza".

Le iniziative della Chiesa perugino-pievese per giovani e giovanissimi non trascureranno neppure quanto sta accadendo di terribile in Ucraina dove migliaia di loro coetanei sono vittime delle atrocità della guerra.

"Il ritorno ad incontrarsi per pregare insieme in vista della Pasqua e con papa Francesco e per prepararsi alle attività oratoriali estive -ricordano i due sacerdoti- è anche un segno di testimoni di pace e di vicinanza e condivisione con i tanti bambini e adolescenti che arrivano dall’Ucraina e che per un periodo saranno accolti nelle nostre comunità".

Veglia diocesana di Quaresima

Questo tradizionale appuntamento di preghiera dei giovani in preparazione alla Pasqua, che ha per titolo il passo evangelico Beati per causa mia, è stato promosso insieme alle Pastorali Universitaria e Vocazionale e si terrà a livello di Zona pastorale, nella serata del 31 marzo, alle ore 21. Il cardinale Bassetti guiderà la veglia dei giovani della V Zona, presso il Santuario mariano di Mongiovino di Tavernelle; mentre il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi sarà con i giovani della III Zona pastorale, presso la chiesa parrocchiale di San Nicolo di Celle di Deruta.

Giornata di formazione Grest-Oratori

È organizzata in collaborazione con l’Anspi e si svolgerà domenica 3 aprile, dalle ore 8.30 alle 19, con ritrovo presso l’Oratorio di San Bernardino in San Francesco al Prato di Perugia e le sessioni mattutina e pomeridiana con stand, workshop, attività e laboratori in diverse location del centro storico. Alle 12.30 l’appuntamento con l’Oratorio Green Live Up nel chiostro della cattedrale di San Lorenzo dove il vescovo ausiliare monsignor Salvi saluterà i partecipanti per poi celebrare con loro l’Eucaristia in cattedrale, alle 18, e affidare il mandato agli animatori di Grest-Oratori.

"Una giornata pensata a servizio di giovani e ragazzi -annunciano i promotori- perché sia occasione di condivisione, gioia e reciproca crescita, grazie alla collaborazione in rete delle agenzie educative e associative che da anni sono a servizio della nostra realtà diocesana. Da segnalare, la presenza di Gigi Cotichella, teologo, artista, autore e creativo".

Pellegrinaggio a Roma

È organizzato dal Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, ed ha per titolo #Seguimi. Il pellegrinaggio è rivolto ad adolescenti, dai 12 ai 17 anni, accompagnati da parroci e animatori, per rispondere alla chiamata di Papa Francesco e per offrire ai ragazzi l'opportunità di un tempo che li aiuti a far risuonare ancora di più questo Incontro. L’Archidiocesi perugino-pievese ha deciso di trattenersi con loro a Roma anche martedì 19 aprile.

Il cardinale Bassetti così sottolinea l'importanza dell'iniziativa.

"Dopo questi mesi di vita incerta -dice- sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito la pandemia".

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veglia di preghiera oratori

La Veglia diocesana di Quaresima nelle sette Zone pastorali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, di giovedì 31 marzo, la Giornata diocesana di formazione per animatori Grest-Oratori nel centro storico del capoluogo umbro, di domenica 3 aprile, e il Pellegrinaggio a Roma per rispondere alla chiamata di Papa Francesco di lunedì 18 e martedì 19 aprile, sono i tre importanti eventi promossi dalla Pastorale giovanile diocesana e dal Coordinamento Oratori Perugini rivolti a diverse centinaia di giovani e giovanissimi, in preparazione alla Pasqua e al prossimo periodo estivo che li vede da sempre protagonisti, pur avendo dovuto limitare al massimo partecipazione e attività, negli ultimi due anni, a seguito dell’emergenza Covid-19.

"Sono segni di speranza -evidenzia il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nell'annunciare queste iniziative- per tanti fanciulli, adolescenti e giovani che hanno molto patito la pandemia". Eventi che testimoniano il desiderio di un ritorno alla normalità della vita dopo privazioni e rinunce a tanti momenti di aggregazione e socialità indispensabili alla crescita umana e cristiana di bambini, ragazzi e giovani.

"Queste iniziative -commentano don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, e don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini- che richiameranno una nutrita partecipazione, si terranno nel rispetto delle vigenti norme sanitarie per il contenimento del contagio da Covid-19 e saranno occasione anche per educare le giovani generazioni alla prudenza e al rispetto delle regole nella fase delicata della post-emergenza".

Le iniziative della Chiesa perugino-pievese per giovani e giovanissimi non trascureranno neppure quanto sta accadendo di terribile in Ucraina dove migliaia di loro coetanei sono vittime delle atrocità della guerra.

"Il ritorno ad incontrarsi per pregare insieme in vista della Pasqua e con papa Francesco e per prepararsi alle attività oratoriali estive -ricordano i due sacerdoti- è anche un segno di testimoni di pace e di vicinanza e condivisione con i tanti bambini e adolescenti che arrivano dall’Ucraina e che per un periodo saranno accolti nelle nostre comunità".

Veglia diocesana di Quaresima

Questo tradizionale appuntamento di preghiera dei giovani in preparazione alla Pasqua, che ha per titolo il passo evangelico Beati per causa mia, è stato promosso insieme alle Pastorali Universitaria e Vocazionale e si terrà a livello di Zona pastorale, nella serata del 31 marzo, alle ore 21. Il cardinale Bassetti guiderà la veglia dei giovani della V Zona, presso il Santuario mariano di Mongiovino di Tavernelle; mentre il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi sarà con i giovani della III Zona pastorale, presso la chiesa parrocchiale di San Nicolo di Celle di Deruta.

Giornata di formazione Grest-Oratori

È organizzata in collaborazione con l’Anspi e si svolgerà domenica 3 aprile, dalle ore 8.30 alle 19, con ritrovo presso l’Oratorio di San Bernardino in San Francesco al Prato di Perugia e le sessioni mattutina e pomeridiana con stand, workshop, attività e laboratori in diverse location del centro storico. Alle 12.30 l’appuntamento con l’Oratorio Green Live Up nel chiostro della cattedrale di San Lorenzo dove il vescovo ausiliare monsignor Salvi saluterà i partecipanti per poi celebrare con loro l’Eucaristia in cattedrale, alle 18, e affidare il mandato agli animatori di Grest-Oratori.

"Una giornata pensata a servizio di giovani e ragazzi -annunciano i promotori- perché sia occasione di condivisione, gioia e reciproca crescita, grazie alla collaborazione in rete delle agenzie educative e associative che da anni sono a servizio della nostra realtà diocesana. Da segnalare, la presenza di Gigi Cotichella, teologo, artista, autore e creativo".

Pellegrinaggio a Roma

È organizzato dal Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, ed ha per titolo #Seguimi. Il pellegrinaggio è rivolto ad adolescenti, dai 12 ai 17 anni, accompagnati da parroci e animatori, per rispondere alla chiamata di Papa Francesco e per offrire ai ragazzi l'opportunità di un tempo che li aiuti a far risuonare ancora di più questo Incontro. L’Archidiocesi perugino-pievese ha deciso di trattenersi con loro a Roma anche martedì 19 aprile.

Il cardinale Bassetti così sottolinea l'importanza dell'iniziativa.

"Dopo questi mesi di vita incerta -dice- sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito la pandemia".

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‘Torniamo a riveder le stelle’: attesa per lo spettacolo-incontro con Alessandro D’Avenia https://www.lavoce.it/torniamo-a-riveder-le-stelle-attesa-per-lo-spettacolo-incontro-con-alessandro-davenia/ Tue, 08 Mar 2022 16:14:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65473 Torniamo a riveder le stelle

A dieci giorni dallo spettacolo-incontro dal titolo Torniamo a riveder le stelle con Alessandro D’Avenia, noto scrittore, insegnante e sceneggiatore di alcuni film tratti dai suoi stessi libri, è già al completo il Teatro Lyrick di Assisi che ospiterà questo evento, molto atteso da giovani e adulti, in calendario venerdì 18 marzo, alle ore 20.45. L’ingresso è a offerta, con Green Pass rafforzato, ma per coloro che non potranno assistere in presenza, lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu. Sul palco del Lyrick con Alessandro D’Avenia saliranno docenti e alunni, si susseguiranno gli artisti Massimiliano Cremona (voce e chitarra), Valter Ferrero e Andrea Mezzetti (chitarre classiche), Michael Baruffa (chitarra e voce), accompagnati dai giovani musicisti e coristi. L’evento, promosso da don Francesco Buono, sacerdote diocesano di Perugia da sempre impegnato nell’educazione-formazione della gioventù, insieme alla giornalista Floriana Lenti e ad altri generosi volontari, vede la collaborazione-coinvolgimento della Pastorale giovanile regionale e del Coordinamento Oratori Umbri della Ceu. Significativa la presenza tra il pubblico di alunni e insegnanti di alcune scuole del territorio (Istituto Comprensivo Perugia 6 Medie di Castel del Piano, Scuola Media Statale di Ripa, Scuola Elementare Statale Aldo Capitini di San Mariano, Liceo Scientifico Alessi, Liceo Scientifico Galilei, Liceo Classico Mariotti di Perugia), come anche la partecipazione dei sindaci di Perugia, Andrea Romizi, e di Assisi, Stefania Proietti, del presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, e del vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, monsignor Marco Salvi, insieme ai responsabili e animatori delle equipe di pastorale giovanile e d’oratorio regionali e diocesani.

Torniamo a riveder le stelle, un momento di grande bellezza per stupire e riflettere

"Mentre stiamo vivendo l’orrore del brutto di una guerra -commentano i promotori- l’obiettivo di questa serata è vivere un momento culturale di grande bellezza che possa far stupire e riflettere contemporaneamente. E’ importante risanare le ferite che ha creato la pandemia e quelle che adesso stanno lacerando la nostra quotidianità, pensiamo alla guerra prima in Afghanistan, adesso in Ucraina. Non possiamo rimanere indifferenti. Il titolo Torniamo a riveder le stelle sintetizza il motivo che ci ha acceso il cuore quando abbiamo pensato di invitare Alessandro D’Avenia, autore che stimiamo molto e che sa parlare ai giovani e agli adulti. Per noi è un onore poter ospitare nuovamente D’Avenia, con lui, già dieci anni fa organizzammo l’evento indimenticabile Il meglio di te e siamo certi che anche questa volta rimarremo felicemente colpiti dalle sue parole".]]>
Torniamo a riveder le stelle

A dieci giorni dallo spettacolo-incontro dal titolo Torniamo a riveder le stelle con Alessandro D’Avenia, noto scrittore, insegnante e sceneggiatore di alcuni film tratti dai suoi stessi libri, è già al completo il Teatro Lyrick di Assisi che ospiterà questo evento, molto atteso da giovani e adulti, in calendario venerdì 18 marzo, alle ore 20.45. L’ingresso è a offerta, con Green Pass rafforzato, ma per coloro che non potranno assistere in presenza, lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu. Sul palco del Lyrick con Alessandro D’Avenia saliranno docenti e alunni, si susseguiranno gli artisti Massimiliano Cremona (voce e chitarra), Valter Ferrero e Andrea Mezzetti (chitarre classiche), Michael Baruffa (chitarra e voce), accompagnati dai giovani musicisti e coristi. L’evento, promosso da don Francesco Buono, sacerdote diocesano di Perugia da sempre impegnato nell’educazione-formazione della gioventù, insieme alla giornalista Floriana Lenti e ad altri generosi volontari, vede la collaborazione-coinvolgimento della Pastorale giovanile regionale e del Coordinamento Oratori Umbri della Ceu. Significativa la presenza tra il pubblico di alunni e insegnanti di alcune scuole del territorio (Istituto Comprensivo Perugia 6 Medie di Castel del Piano, Scuola Media Statale di Ripa, Scuola Elementare Statale Aldo Capitini di San Mariano, Liceo Scientifico Alessi, Liceo Scientifico Galilei, Liceo Classico Mariotti di Perugia), come anche la partecipazione dei sindaci di Perugia, Andrea Romizi, e di Assisi, Stefania Proietti, del presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, e del vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, monsignor Marco Salvi, insieme ai responsabili e animatori delle equipe di pastorale giovanile e d’oratorio regionali e diocesani.

Torniamo a riveder le stelle, un momento di grande bellezza per stupire e riflettere

"Mentre stiamo vivendo l’orrore del brutto di una guerra -commentano i promotori- l’obiettivo di questa serata è vivere un momento culturale di grande bellezza che possa far stupire e riflettere contemporaneamente. E’ importante risanare le ferite che ha creato la pandemia e quelle che adesso stanno lacerando la nostra quotidianità, pensiamo alla guerra prima in Afghanistan, adesso in Ucraina. Non possiamo rimanere indifferenti. Il titolo Torniamo a riveder le stelle sintetizza il motivo che ci ha acceso il cuore quando abbiamo pensato di invitare Alessandro D’Avenia, autore che stimiamo molto e che sa parlare ai giovani e agli adulti. Per noi è un onore poter ospitare nuovamente D’Avenia, con lui, già dieci anni fa organizzammo l’evento indimenticabile Il meglio di te e siamo certi che anche questa volta rimarremo felicemente colpiti dalle sue parole".]]>
La mostra degli oratori di Città di Castello per i bambini in Perù https://www.lavoce.it/mostra-citta-castello-peru/ Sat, 19 Feb 2022 16:43:09 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65035 mostra città castello perù

Sostenere l'attività della scuola e dei sei asili costruiti nella baraccopoli di Chimbote, in Perù, dai volontari dell'Operazione Mato Grosso: è l'obiettivo della gara di solidarietà promossa dagli oratori di Città di Castello che hanno allestito nel centro storico una mostra mercato di bigiotteria e accessori vintage per una raccolta di beneficenza, il cui ricavato sarà interamente destinato a garantire un'istruzione ai circa 300 bambini iscritti nei sei asili e ai circa mille studenti che arriveranno a frequentare la scuola, non appena sarà stato completato il ciclo di studi appena avviato.

Mostra sulla realtà di Chimbote

L'esposizione è stata aperta in un locale all'incrocio tra via Santo Stefano e via della Braccina, offre l'opportunità ai visitatori anche di conoscere la realtà di Chimbote, attraverso immagini e filmati che mostrano l'attività delle strutture educative. A condividere le finalità dell'iniziativa sono stati sabato mattina il sindaco Luca Secondi e il vescovo monsignor Domenico Cancian, che si sono ritrovati insieme alla promotrice Sandra Topi, da vent'anni impegnata nel volontariato in Perù dove attualmente si occupa di una scuola nelle Ande, e a Pina Giogli, presidente dell'Oratorio don Bosco, per scoprire l'esperienza di cui sono protagonisti i volontari dell'Operazione Mato Grosso insieme a padre Armando Zappa, sacerdote nelle baraccopoli di Chimbote. "Città di Castello è una comunità straordinariamente solidale e da questa iniziativa ci arriva il messaggio potente del lavoro, dell' impegno, della generosità, dell'anima, con cui tanti volontari della nostra città donano se stessi ogni giorno con l'unico filo conduttore dell' aiuto nei confronti delle persone bisognose, sia che si trovino vicino a noi, che in un luogo lontano del mondo", ha commentato il sindaco Secondi, secondo quanto riferisce il Comune. "Quanto i nostri concittadini hanno saputo fare e continuano a fare ogni giorno per aiutare chi è meno fortunato ci onora e ci rende davvero orgogliosi di una missione che è in grado di superare davvero ogni confine", ha osservato monsignor Cancian.]]>
mostra città castello perù

Sostenere l'attività della scuola e dei sei asili costruiti nella baraccopoli di Chimbote, in Perù, dai volontari dell'Operazione Mato Grosso: è l'obiettivo della gara di solidarietà promossa dagli oratori di Città di Castello che hanno allestito nel centro storico una mostra mercato di bigiotteria e accessori vintage per una raccolta di beneficenza, il cui ricavato sarà interamente destinato a garantire un'istruzione ai circa 300 bambini iscritti nei sei asili e ai circa mille studenti che arriveranno a frequentare la scuola, non appena sarà stato completato il ciclo di studi appena avviato.

Mostra sulla realtà di Chimbote

L'esposizione è stata aperta in un locale all'incrocio tra via Santo Stefano e via della Braccina, offre l'opportunità ai visitatori anche di conoscere la realtà di Chimbote, attraverso immagini e filmati che mostrano l'attività delle strutture educative. A condividere le finalità dell'iniziativa sono stati sabato mattina il sindaco Luca Secondi e il vescovo monsignor Domenico Cancian, che si sono ritrovati insieme alla promotrice Sandra Topi, da vent'anni impegnata nel volontariato in Perù dove attualmente si occupa di una scuola nelle Ande, e a Pina Giogli, presidente dell'Oratorio don Bosco, per scoprire l'esperienza di cui sono protagonisti i volontari dell'Operazione Mato Grosso insieme a padre Armando Zappa, sacerdote nelle baraccopoli di Chimbote. "Città di Castello è una comunità straordinariamente solidale e da questa iniziativa ci arriva il messaggio potente del lavoro, dell' impegno, della generosità, dell'anima, con cui tanti volontari della nostra città donano se stessi ogni giorno con l'unico filo conduttore dell' aiuto nei confronti delle persone bisognose, sia che si trovino vicino a noi, che in un luogo lontano del mondo", ha commentato il sindaco Secondi, secondo quanto riferisce il Comune. "Quanto i nostri concittadini hanno saputo fare e continuano a fare ogni giorno per aiutare chi è meno fortunato ci onora e ci rende davvero orgogliosi di una missione che è in grado di superare davvero ogni confine", ha osservato monsignor Cancian.]]>
I manifesti della gentilezza e del sorriso: iniziativa dell’Oratorio Don Bosco https://www.lavoce.it/i-manifesti-della-gentilezza-e-del-sorriso-iniziativa-delloratorio-don-bosco/ Mon, 31 Jan 2022 15:12:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64793 manifesti della gentilezza e del sorriso

Positivo bilancio per i  manifesti della gentilezza e del sorriso e dell’amore, l'originale iniziativa dell’Oratorio Don Bosco e della Società rionale San Giacomo a Città di Castello. Pochi ma incisivi slogan scritti in bella evidenza su sfondi colorati ed affissi in varie zone hanno, infatti, colorato la città. Basta col bullismo, aiuta i tuoi compagni, Mandiamo in crisi per sempre la tristezza, Super omaggi a chi rispetta gli altri, questi alcuni degli slogan alquanto eloquenti che hanno caratterizzato la singolare campagna di sensibilizzazione. Dopo le lunghe e grandi limitazioni delle attività collettive, dovute alla pandemia, i volontari dell’Oratorio Don Bosco hanno ideato un vero e proprio laboratorio creativo che ha realizzato i colorati manifesti particolarmente apprezzati dalla cittadinanza. "Ci è sembrato importante, in questi momenti -hanno precisato i responsabili dell’oratorio- recuperare la sperimentazione, la conoscenza e la manualità collettive, con il fare insieme che, purtroppo, in questo periodo si sono persi, sostituiti da esperienze didattiche e ludiche quasi esclusivamente individuali. La caratteristica saliente si è rivelata la ideazione e stampa di manifesti da affiggere, per catturare l’attenzione e raggiungere un pubblico più vasto possibile con slogan dei poster che hanno fatto riferimento alla pubblicità ingannevole, appropriandosi della sua particolare grafica aggressiva e delle immagini d’impatto visivo, trasmettendo però messaggi positivi". Il laboratorio creativo è stato ideato per far lavorare due gruppi distinti di volontari: un gruppo di ragazzi grandi per realizzare i poster da affiggere e un gruppo di bambini che hanno imparato la composizione a stencil delle parole con sagome di piccole lettere. Il laboratorio, svolto l’estate scorsa nel cortile del Seminario Vescovile, è stato suddiviso in due fasi: progetto, realizzazione ed affissione finale. Nella prima si è compiuta l’ideazione di frasi con sentimenti e atteggiamenti positivi, partendo dalle parole-chiave, tratte dalla pubblicità ingannevole (Gratis, Sconti, Omaggio). Queste parole sono state ritagliate su cartone pesante e spruzzate con lo spray nero su fogli fluorescenti Inoltre a queste parole spruzzate sono stati aggiunti i messaggi a pennarello, con una efficace ma brevissima frase che inviti il passante a riflettere su pensieri volti alla fratellanza, amicizia, gentilezza, amore e altri sentimenti positivi. Per far lavorare i più piccoli, senza uso di spray o altro, i docenti hanno pensato di far loro scrivere parole positive, riprendendole da quelle dei grandi, su strisce di cartoncino, utilizzando mascherine metalliche, con spugna e colori acrilici. Tutte queste parole in libertà, sono state affisse all’ingresso dell’Oratorio, per completare i messaggi. La seconda fase ha previsto l’affissione dei manifesti nei luoghi pubblici o negozi di Città di Castello, effettuata dai bambini accompagnati da nonni e genitori, portando gentilezza e buoni sentimenti in ogni angolo della città. "Un’esperienza senza dubbio positiva -ha dichiarato la presidente dell’Oratorio Don Bosco di Città di Castello, Pina Giogli- nata grazie alla intuizione e lavoro di tanti volontari. A loro dobbiamo questa bellissima iniziativa".]]>
manifesti della gentilezza e del sorriso

Positivo bilancio per i  manifesti della gentilezza e del sorriso e dell’amore, l'originale iniziativa dell’Oratorio Don Bosco e della Società rionale San Giacomo a Città di Castello. Pochi ma incisivi slogan scritti in bella evidenza su sfondi colorati ed affissi in varie zone hanno, infatti, colorato la città. Basta col bullismo, aiuta i tuoi compagni, Mandiamo in crisi per sempre la tristezza, Super omaggi a chi rispetta gli altri, questi alcuni degli slogan alquanto eloquenti che hanno caratterizzato la singolare campagna di sensibilizzazione. Dopo le lunghe e grandi limitazioni delle attività collettive, dovute alla pandemia, i volontari dell’Oratorio Don Bosco hanno ideato un vero e proprio laboratorio creativo che ha realizzato i colorati manifesti particolarmente apprezzati dalla cittadinanza. "Ci è sembrato importante, in questi momenti -hanno precisato i responsabili dell’oratorio- recuperare la sperimentazione, la conoscenza e la manualità collettive, con il fare insieme che, purtroppo, in questo periodo si sono persi, sostituiti da esperienze didattiche e ludiche quasi esclusivamente individuali. La caratteristica saliente si è rivelata la ideazione e stampa di manifesti da affiggere, per catturare l’attenzione e raggiungere un pubblico più vasto possibile con slogan dei poster che hanno fatto riferimento alla pubblicità ingannevole, appropriandosi della sua particolare grafica aggressiva e delle immagini d’impatto visivo, trasmettendo però messaggi positivi". Il laboratorio creativo è stato ideato per far lavorare due gruppi distinti di volontari: un gruppo di ragazzi grandi per realizzare i poster da affiggere e un gruppo di bambini che hanno imparato la composizione a stencil delle parole con sagome di piccole lettere. Il laboratorio, svolto l’estate scorsa nel cortile del Seminario Vescovile, è stato suddiviso in due fasi: progetto, realizzazione ed affissione finale. Nella prima si è compiuta l’ideazione di frasi con sentimenti e atteggiamenti positivi, partendo dalle parole-chiave, tratte dalla pubblicità ingannevole (Gratis, Sconti, Omaggio). Queste parole sono state ritagliate su cartone pesante e spruzzate con lo spray nero su fogli fluorescenti Inoltre a queste parole spruzzate sono stati aggiunti i messaggi a pennarello, con una efficace ma brevissima frase che inviti il passante a riflettere su pensieri volti alla fratellanza, amicizia, gentilezza, amore e altri sentimenti positivi. Per far lavorare i più piccoli, senza uso di spray o altro, i docenti hanno pensato di far loro scrivere parole positive, riprendendole da quelle dei grandi, su strisce di cartoncino, utilizzando mascherine metalliche, con spugna e colori acrilici. Tutte queste parole in libertà, sono state affisse all’ingresso dell’Oratorio, per completare i messaggi. La seconda fase ha previsto l’affissione dei manifesti nei luoghi pubblici o negozi di Città di Castello, effettuata dai bambini accompagnati da nonni e genitori, portando gentilezza e buoni sentimenti in ogni angolo della città. "Un’esperienza senza dubbio positiva -ha dichiarato la presidente dell’Oratorio Don Bosco di Città di Castello, Pina Giogli- nata grazie alla intuizione e lavoro di tanti volontari. A loro dobbiamo questa bellissima iniziativa".]]>
Inaugurato dal cardinale Bassetti l’oratorio ‘Villaggio di Betania’ di S.Nicolò di Celle https://www.lavoce.it/inaugurato-dal-cardinale-bassetti-loratorio-villaggio-di-betania-di-s-nicolo-di-celle/ Mon, 06 Dec 2021 13:41:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=63889 Villaggio di Betania

È stato inaugurato domenica 5 dicembre l’Oratorio Villaggio di Betania dell’Unità pastorale di San Nicolò di Celle, nel comune di Deruta, dal cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni civili regionali e locali. Un’opera fortemente voluta dal parroco don Gino Ciacci con la finalità di attuare il messaggio evangelico di Betania: il Villaggio di Marta e Maria, dove vivere l’incontro e l’accoglienza; il Villaggio di Lazzaro, dove nulla è impossibile; il Villaggio dove Gesù si sente a casa, un luogo per tutta la comunità.

L’Oratorio Villaggio di Betania

L’intero complesso, costato euro 1.877.600 di cui euro 1.325.250 finanziati dalla Cei attraverso il contributo 8XMille della Chiesa cattolica, sorge sull’area che includeva il preesistente salone parrocchiale. Si sviluppa su una superficie di 1.200 mq, con spazi destinati a sale polivalenti per attività ricreative e culturali come la grande sala teatrale per circa duecento posti a sedere e una sala polivalente di oltre 300 mq, oltre a locali destinati ad attività parrocchiali, con sei sale catechismo e tre sale per attività incluse quelle socio-caritative promosse dalla Caritas. Il tutto integrato da vani accessori a servizio degli stessi. "Tale composizione permetterà la massima fruizione e ottimizzazione degli spazi interni, al fine di poter offrire dei locali adeguati alle esigenze della collettività tutta, con l’attenzione rivolta anche all’innovazione, al comfort ed al risparmio energetico". A spiegarlo sono stati il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Riccardo Bartolucci, e il responsabile del cantiere e coordinatore della sicurezza, il geometra Claudio Cinti.

Le autorità presenti

Alla celebrazione eucaristica del mattino, che ha preceduto la cerimonia inaugurale del pomeriggio, ha preso parte anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme al sindaco di Deruta Michele Toniaccini, presidente dell’ANCI Umbria. Questi ha partecipato al taglio del nastro sottolineando l’importanza del complesso oratoriale dal punto di vista educativo, formativo, aggregativo e sociale per l’intera comunità locale in un’epoca in cui i valori della società occidentale e cristiana, fondati anche sull’integrazione e sull’accoglienza e valorizzazione delle diversità, sono messi in discussione. Inoltre il sindaco Toniaccini ha ricordato che l’inaugurazione è avvenuta nel giorno dedicato al Volontariato internazionale dal tema: Volontari per un futuro comune, evidenziando quanto volontariato c’è nell’animazione e nelle attività di un oratorio.

L'intervento del cardinale Bassetti

"Due giornate -ha detto il cardinale Bassetti- quella di ieri (4 dicembre) e quella di oggi (5 dicembre), per me piene di fortissime emozioni. Ieri ho celebrato i funerali del mio carissimo predecessore Giuseppe Chiaretti che conoscevo da tanto tempo prima, quando lavoravamo insieme in Cei, molto stimato dai vescovi italiani; oggi, nella gioia, un’emozione altrettanto forte nel rivedere finalmente dopo la pandemia, per la prima volta, un popolo riunito che si è riaggregato sia questa mattina in chiesa sia in questo momento pubblico in cui inauguriamo lo stupendo edificio del Villaggio di Betania. La mia preoccupazione, come quella di tutti i pastori, è quella che questa pandemia rischia di isolarci, perché, come dice il Papa, spesso si è chiuso il cuore e la gente vive una solitudine tremenda, come se avesse perso fiducia negli altri e non sarà facile riaggregare tutta la nostra gente. Questa è una malattia che coinvolge tutto il mondo, non è un terremoto, una calamità naturale circoscritta. In mezzo a questo discorso che vi potrà sembrare abbastanza pessimista, ma è quello di un pastore che guarda tutto il gregge, che gira per l’Italia, questa di oggi è una parentesi di gioia e di grande speranza che colgo nella vostra numerosa presenza".

Una grande scommessa

“All’inizio ero titubante sulla realizzazione di questo progetto e don Gino lo sapeva -ha confessato il cardinale- Temevo il rischio di creare una ‘cattedrale nel deserto’ per l’Unità pastorale di San Nicolò di Celle. Ho avuto fiducia in don Gino perché mi sono detto: se ha questo progetto, con la sua gente troverà il modo di realizzarlo. Oggi sono contento, abbiamo un tesoro da sfruttare per l’intero territorio di Deruta. Questo edificio non è solo un oratorio, è un luogo polivalente e servirà per i diversi ambiti pastorali e per le necessità della gente. Non è soltanto il luogo dei ragazzi, ma delle famiglie, di aggregazione, di socialità e anche in caso di calamità naturale, e Dio non voglia, questo edificio, da come è stato strutturato, può diventare un ricovero-ospedale di primo soccorso. Il Villaggio di Betania è stato un sogno, è una grande scommessa, ma la vostra presenza, da quella di questa mattina in chiesa, mi fa veramente sperare che l’obiettivo è stato raggiunto e che abbiamo fatto qualcosa che il Signore voleva".

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Villaggio di Betania

È stato inaugurato domenica 5 dicembre l’Oratorio Villaggio di Betania dell’Unità pastorale di San Nicolò di Celle, nel comune di Deruta, dal cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni civili regionali e locali. Un’opera fortemente voluta dal parroco don Gino Ciacci con la finalità di attuare il messaggio evangelico di Betania: il Villaggio di Marta e Maria, dove vivere l’incontro e l’accoglienza; il Villaggio di Lazzaro, dove nulla è impossibile; il Villaggio dove Gesù si sente a casa, un luogo per tutta la comunità.

L’Oratorio Villaggio di Betania

L’intero complesso, costato euro 1.877.600 di cui euro 1.325.250 finanziati dalla Cei attraverso il contributo 8XMille della Chiesa cattolica, sorge sull’area che includeva il preesistente salone parrocchiale. Si sviluppa su una superficie di 1.200 mq, con spazi destinati a sale polivalenti per attività ricreative e culturali come la grande sala teatrale per circa duecento posti a sedere e una sala polivalente di oltre 300 mq, oltre a locali destinati ad attività parrocchiali, con sei sale catechismo e tre sale per attività incluse quelle socio-caritative promosse dalla Caritas. Il tutto integrato da vani accessori a servizio degli stessi. "Tale composizione permetterà la massima fruizione e ottimizzazione degli spazi interni, al fine di poter offrire dei locali adeguati alle esigenze della collettività tutta, con l’attenzione rivolta anche all’innovazione, al comfort ed al risparmio energetico". A spiegarlo sono stati il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Riccardo Bartolucci, e il responsabile del cantiere e coordinatore della sicurezza, il geometra Claudio Cinti.

Le autorità presenti

Alla celebrazione eucaristica del mattino, che ha preceduto la cerimonia inaugurale del pomeriggio, ha preso parte anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme al sindaco di Deruta Michele Toniaccini, presidente dell’ANCI Umbria. Questi ha partecipato al taglio del nastro sottolineando l’importanza del complesso oratoriale dal punto di vista educativo, formativo, aggregativo e sociale per l’intera comunità locale in un’epoca in cui i valori della società occidentale e cristiana, fondati anche sull’integrazione e sull’accoglienza e valorizzazione delle diversità, sono messi in discussione. Inoltre il sindaco Toniaccini ha ricordato che l’inaugurazione è avvenuta nel giorno dedicato al Volontariato internazionale dal tema: Volontari per un futuro comune, evidenziando quanto volontariato c’è nell’animazione e nelle attività di un oratorio.

L'intervento del cardinale Bassetti

"Due giornate -ha detto il cardinale Bassetti- quella di ieri (4 dicembre) e quella di oggi (5 dicembre), per me piene di fortissime emozioni. Ieri ho celebrato i funerali del mio carissimo predecessore Giuseppe Chiaretti che conoscevo da tanto tempo prima, quando lavoravamo insieme in Cei, molto stimato dai vescovi italiani; oggi, nella gioia, un’emozione altrettanto forte nel rivedere finalmente dopo la pandemia, per la prima volta, un popolo riunito che si è riaggregato sia questa mattina in chiesa sia in questo momento pubblico in cui inauguriamo lo stupendo edificio del Villaggio di Betania. La mia preoccupazione, come quella di tutti i pastori, è quella che questa pandemia rischia di isolarci, perché, come dice il Papa, spesso si è chiuso il cuore e la gente vive una solitudine tremenda, come se avesse perso fiducia negli altri e non sarà facile riaggregare tutta la nostra gente. Questa è una malattia che coinvolge tutto il mondo, non è un terremoto, una calamità naturale circoscritta. In mezzo a questo discorso che vi potrà sembrare abbastanza pessimista, ma è quello di un pastore che guarda tutto il gregge, che gira per l’Italia, questa di oggi è una parentesi di gioia e di grande speranza che colgo nella vostra numerosa presenza".

Una grande scommessa

“All’inizio ero titubante sulla realizzazione di questo progetto e don Gino lo sapeva -ha confessato il cardinale- Temevo il rischio di creare una ‘cattedrale nel deserto’ per l’Unità pastorale di San Nicolò di Celle. Ho avuto fiducia in don Gino perché mi sono detto: se ha questo progetto, con la sua gente troverà il modo di realizzarlo. Oggi sono contento, abbiamo un tesoro da sfruttare per l’intero territorio di Deruta. Questo edificio non è solo un oratorio, è un luogo polivalente e servirà per i diversi ambiti pastorali e per le necessità della gente. Non è soltanto il luogo dei ragazzi, ma delle famiglie, di aggregazione, di socialità e anche in caso di calamità naturale, e Dio non voglia, questo edificio, da come è stato strutturato, può diventare un ricovero-ospedale di primo soccorso. Il Villaggio di Betania è stato un sogno, è una grande scommessa, ma la vostra presenza, da quella di questa mattina in chiesa, mi fa veramente sperare che l’obiettivo è stato raggiunto e che abbiamo fatto qualcosa che il Signore voleva".

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Celebrati i primi 25 anni di attività dell’Oratorio il ‘C’entro’ di Ponte San Giovanni https://www.lavoce.it/celebrati-i-primi-25-anni-di-attivita-delloratorio-il-centro-di-ponte-san-giovanni/ Mon, 20 Sep 2021 13:08:58 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62374 Oratorio il 'c'entro'

"Cristo, che è l’alfa e l’omega, dà una direzione a tutto il mondo, alla mia storia, alla storia del nostro oratorio, della nostra parrocchia, della nostra unità pastorale, della nostra Chiesa…, perché di Cristo non possiamo fare a meno nella vita". A sottolinearlo è stato don Alfonso Liguori, vicario parrocchiale di San Bartolomeo di Ponte San Giovanni, all’omelia della celebrazione eucaristica domenicale del 19 settembre dedicata al venticinquesimo anniversario della nascita dell’Oratorio il C’entro, uno dei primi sorti nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che oggi ne conta più di trenta dove alcune migliaia di fanciulli e loro famiglie trovano tutto l’anno un valido punto di riferimento socio-educativo e formativo. La celebrazione eucaristica è stata presieduta insieme al parroco don Antonio Sabatini ed ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, nel rispetto delle norme anti-Covid, animata dai volontari dell’Oratorio e dai membri del locale gruppo Scout Agesci. "Si ha nostalgia di Cristo che si rende attuale e che dà senso alla nostra storia e alla nostra esistenza presente e futura -ha evidenziato don Alfonso nel dire, in sintesi, che- l’Oratorio, vissuto nella sua pienezza come luogo di incontro, di dialogo, di socialità e di scambio tra giovani e giovanissimi e non solo, dà un senso, una direzione, una meta che è Gesù Cristo. La realtà oratoriale aiuta ad incontrare Cristo nell’altro, perché il suo insegnamento evangelico è trasversale e universale, è fatto proprio da credenti e non credente, da cristiani e non cristiani. Tutte le feste e le iniziative aggregative, ludiche, sociali e culturali promosse all’interno del nostro Oratorio -ha sottolineato il vicario parrocchiale- hanno una logica se è Cristo che ci spenge a promuoverle per l’amore e il bene di tutti. Quello che ha fatto, fa e farà l’Oratorio nella nostra vita, è rendere attuale il Vangelo di oggi: aprire le porte, accogliere i più piccoli per accompagnarli a crescere nella fede. Quello che chiediamo al Signore nella celebrazione eucaristica domenicale è di aiutarci a dare un senso alla nostra vita, dare un senso alla nostra storia, continuare a mettere Cristo al centro".]]>
Oratorio il 'c'entro'

"Cristo, che è l’alfa e l’omega, dà una direzione a tutto il mondo, alla mia storia, alla storia del nostro oratorio, della nostra parrocchia, della nostra unità pastorale, della nostra Chiesa…, perché di Cristo non possiamo fare a meno nella vita". A sottolinearlo è stato don Alfonso Liguori, vicario parrocchiale di San Bartolomeo di Ponte San Giovanni, all’omelia della celebrazione eucaristica domenicale del 19 settembre dedicata al venticinquesimo anniversario della nascita dell’Oratorio il C’entro, uno dei primi sorti nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che oggi ne conta più di trenta dove alcune migliaia di fanciulli e loro famiglie trovano tutto l’anno un valido punto di riferimento socio-educativo e formativo. La celebrazione eucaristica è stata presieduta insieme al parroco don Antonio Sabatini ed ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, nel rispetto delle norme anti-Covid, animata dai volontari dell’Oratorio e dai membri del locale gruppo Scout Agesci. "Si ha nostalgia di Cristo che si rende attuale e che dà senso alla nostra storia e alla nostra esistenza presente e futura -ha evidenziato don Alfonso nel dire, in sintesi, che- l’Oratorio, vissuto nella sua pienezza come luogo di incontro, di dialogo, di socialità e di scambio tra giovani e giovanissimi e non solo, dà un senso, una direzione, una meta che è Gesù Cristo. La realtà oratoriale aiuta ad incontrare Cristo nell’altro, perché il suo insegnamento evangelico è trasversale e universale, è fatto proprio da credenti e non credente, da cristiani e non cristiani. Tutte le feste e le iniziative aggregative, ludiche, sociali e culturali promosse all’interno del nostro Oratorio -ha sottolineato il vicario parrocchiale- hanno una logica se è Cristo che ci spenge a promuoverle per l’amore e il bene di tutti. Quello che ha fatto, fa e farà l’Oratorio nella nostra vita, è rendere attuale il Vangelo di oggi: aprire le porte, accogliere i più piccoli per accompagnarli a crescere nella fede. Quello che chiediamo al Signore nella celebrazione eucaristica domenicale è di aiutarci a dare un senso alla nostra vita, dare un senso alla nostra storia, continuare a mettere Cristo al centro".]]>
L’oratorio il “C’entro” di Ponte San Giovanni compie 25 anni https://www.lavoce.it/loratorio-il-centro-di-ponte-san-giovanni-compie-25-anni/ Fri, 17 Sep 2021 16:04:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62301

L'oratorio il "C'entro" della parrocchia di Ponte San Giovanni ha compiuto 25 anni. Fortemente voluto dai sacerdoti di allora, don Annibale Valigi e don Marino Riccieri, supportati come sempre da tutta la comunità ponteggiana, venne inaugurato il 21 settembre del '96: oltre 600 metri quadri adiacenti alla chiesa di San Bartolomeo.

La ricorrenza è la giusta occasione per far festa - scrivono gli organizzatori - e guardare con entusiasmo al futuro dopo quasi due anni di stop forzato causa pandemia. E' il modo migliore per ricominciare con le attività oratoriali, i laboratori e le tantissime attività per i ragazzi e i giovani dell’intero territorio ponteggiano.

Dal 17 al 19 settembre in programma tre giorni di eventi: si parte il 17 con la musica di artisti che proprio al “C’entro” hanno dato tanto, per proseguire nelle serate di sabato e domenica con i ricordi di vita dell’oratorio attraverso testimonianze dirette, foto, video e sketch teatrali. Tutti i pomeriggi non mancheranno i tornei ludici e i giochi per bambini che ogni sera si concluderanno con punto ristoro. La sera del 19 settembre cena conviviale cucinata dalle volenterose ed esperte cuoche della parrocchia. Domenica 19 settembre alle ore 11.30, messa per tutta la comunità e in particolare per i ragazzi, i loro animatori e tutte le persone che hanno speso tante energie per la costruzione e la crescita dell’Oratorio.

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L'oratorio il "C'entro" della parrocchia di Ponte San Giovanni ha compiuto 25 anni. Fortemente voluto dai sacerdoti di allora, don Annibale Valigi e don Marino Riccieri, supportati come sempre da tutta la comunità ponteggiana, venne inaugurato il 21 settembre del '96: oltre 600 metri quadri adiacenti alla chiesa di San Bartolomeo.

La ricorrenza è la giusta occasione per far festa - scrivono gli organizzatori - e guardare con entusiasmo al futuro dopo quasi due anni di stop forzato causa pandemia. E' il modo migliore per ricominciare con le attività oratoriali, i laboratori e le tantissime attività per i ragazzi e i giovani dell’intero territorio ponteggiano.

Dal 17 al 19 settembre in programma tre giorni di eventi: si parte il 17 con la musica di artisti che proprio al “C’entro” hanno dato tanto, per proseguire nelle serate di sabato e domenica con i ricordi di vita dell’oratorio attraverso testimonianze dirette, foto, video e sketch teatrali. Tutti i pomeriggi non mancheranno i tornei ludici e i giochi per bambini che ogni sera si concluderanno con punto ristoro. La sera del 19 settembre cena conviviale cucinata dalle volenterose ed esperte cuoche della parrocchia. Domenica 19 settembre alle ore 11.30, messa per tutta la comunità e in particolare per i ragazzi, i loro animatori e tutte le persone che hanno speso tante energie per la costruzione e la crescita dell’Oratorio.

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Ripartono i Gr.Est per circa 3mila ragazzi. Bassetti ai giovani: “Cristo ha bisogno di voi” https://www.lavoce.it/ripartono-i-gr-est-per-circa-3mila-ragazzi-bassetti-ai-giovani-cristo-ha-bisogno-di-voi/ Wed, 02 Jun 2021 15:28:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60910

PERUGIA - "Cari giovani alzatevi e testimoniate e abbiate sogni grandi nella vostra vita per non giocare mai al ribasso, avendo gli stessi desideri del Signore Gesù. Coltivate sogni di pace, di giustizia, di solidarietà, di bontà, come dice papa Francesco, e custodite sogni per la salvaguardia del creato". Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti ha affidato, nella serata del primo giugno, presso gli "Oratori Riuniti Anspi Giampiero Morettini" di San Martino in Campo, il mandato ai giovani animatori per il servizio che li attende nelle attività dei "Gr.Est", i "Gruppi Estivi", nelle circa 30 realtà oratoriali dell'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

800 animatori, 3mila ragazzi, tutto in sicurezza

Realtà che vedranno impegnati 800 tra animatori, educatori e operatori per far trascorrere in serenità le vacanze estive a 3.000 ragazzi, nel rispetto delle norme sanitarie. Si tratta, come ha evidenziato anche il cardinale Bassetti, di un impegno e di un servizio degli oratori offerto a tante famiglie dove possano trovare un ambiente che accoglie, sostiene e accompagna. Il cardinale Bassetti, rivolgendosi ancora agli animatori dei "Gr.Est." (presenti in numero limitato e in rappresentanza di tutti gli oratori coinvolti nel rispetto delle disposizioni anti-Covid), ha detto: "Alzatevi giovani, Cristo ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di giovani generosi e critici. Diventate voi la coscienza del mondo, non criticando tanto per criticare, ma essendo una coscienza critica secondo il Vangelo. Vivete la vostra vita con gioia e passione, perché la vita è bella".

Sogni giganti

Collegandosi al tema dei "Gr.Est. 2021" - "Sogni giganti" -, ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile, il presule ha posto l'accento sul fatto che "mancano oggi sognatori veri", sottolineando - riferisce l'archidiocesi - che "noi non abbiamo bisogno di gente distratta ma di persone che facciano sogni belli che precedono l'aurora. Ciascuno di voi ragazzi è una Parola del Vocabolario di Dio ed è una Parola irripetibile: quella parola la può portare a compimento solo ciascuno di noi, non facendo scintille ma essendo fuoco. Non dobbiamo attirare l'attenzione degli altri facendo scintille ma siamo chiamati a essere Luce, che risplende per indicare Gesù. Cari giovani la Chiesa guarda al futuro e fa affidamento su di voi e sulla riserva di grande speranza che ciascuno di voi incarna. Cari giovani non vendete la vostra libertà ma offritela a Cristo, in una vita splendida, perché sulle orme dei vostri passi possano sempre crescere fiori. Coraggio ragazzi, alzatevi e testimoniate".

Verso la Gmg 2023

l tema dell'alzarsi e del testimoniare ciò che i giovani vedono, trattato dal cardinale Bassetti, è uno dei temi scelti da papa Francesco per il percorso triennale di preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg), che culminerà nella celebrazione internazionale dell'evento, in programma a Lisbona per il 2023 ed è anche il titolo della Veglia con l'adorazione eucaristica, che ha caratterizzato l'incontro di San Martino in Campo; Veglia organizzata dagli animatori di tutti gli oratori coordinati da don Daniele Malatacca, dalla segreteria regionale e zonale Anspi, dalla Pastorale diocesana giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, trasmessa in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu.]]>

PERUGIA - "Cari giovani alzatevi e testimoniate e abbiate sogni grandi nella vostra vita per non giocare mai al ribasso, avendo gli stessi desideri del Signore Gesù. Coltivate sogni di pace, di giustizia, di solidarietà, di bontà, come dice papa Francesco, e custodite sogni per la salvaguardia del creato". Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti ha affidato, nella serata del primo giugno, presso gli "Oratori Riuniti Anspi Giampiero Morettini" di San Martino in Campo, il mandato ai giovani animatori per il servizio che li attende nelle attività dei "Gr.Est", i "Gruppi Estivi", nelle circa 30 realtà oratoriali dell'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

800 animatori, 3mila ragazzi, tutto in sicurezza

Realtà che vedranno impegnati 800 tra animatori, educatori e operatori per far trascorrere in serenità le vacanze estive a 3.000 ragazzi, nel rispetto delle norme sanitarie. Si tratta, come ha evidenziato anche il cardinale Bassetti, di un impegno e di un servizio degli oratori offerto a tante famiglie dove possano trovare un ambiente che accoglie, sostiene e accompagna. Il cardinale Bassetti, rivolgendosi ancora agli animatori dei "Gr.Est." (presenti in numero limitato e in rappresentanza di tutti gli oratori coinvolti nel rispetto delle disposizioni anti-Covid), ha detto: "Alzatevi giovani, Cristo ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di giovani generosi e critici. Diventate voi la coscienza del mondo, non criticando tanto per criticare, ma essendo una coscienza critica secondo il Vangelo. Vivete la vostra vita con gioia e passione, perché la vita è bella".

Sogni giganti

Collegandosi al tema dei "Gr.Est. 2021" - "Sogni giganti" -, ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile, il presule ha posto l'accento sul fatto che "mancano oggi sognatori veri", sottolineando - riferisce l'archidiocesi - che "noi non abbiamo bisogno di gente distratta ma di persone che facciano sogni belli che precedono l'aurora. Ciascuno di voi ragazzi è una Parola del Vocabolario di Dio ed è una Parola irripetibile: quella parola la può portare a compimento solo ciascuno di noi, non facendo scintille ma essendo fuoco. Non dobbiamo attirare l'attenzione degli altri facendo scintille ma siamo chiamati a essere Luce, che risplende per indicare Gesù. Cari giovani la Chiesa guarda al futuro e fa affidamento su di voi e sulla riserva di grande speranza che ciascuno di voi incarna. Cari giovani non vendete la vostra libertà ma offritela a Cristo, in una vita splendida, perché sulle orme dei vostri passi possano sempre crescere fiori. Coraggio ragazzi, alzatevi e testimoniate".

Verso la Gmg 2023

l tema dell'alzarsi e del testimoniare ciò che i giovani vedono, trattato dal cardinale Bassetti, è uno dei temi scelti da papa Francesco per il percorso triennale di preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg), che culminerà nella celebrazione internazionale dell'evento, in programma a Lisbona per il 2023 ed è anche il titolo della Veglia con l'adorazione eucaristica, che ha caratterizzato l'incontro di San Martino in Campo; Veglia organizzata dagli animatori di tutti gli oratori coordinati da don Daniele Malatacca, dalla segreteria regionale e zonale Anspi, dalla Pastorale diocesana giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, trasmessa in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu.]]>