musica classica Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/musica-classica/ Settimanale di informazione regionale Wed, 17 Jan 2024 15:53:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg musica classica Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/musica-classica/ 32 32 Edizione di successo https://www.lavoce.it/edizione-di-successo/ Fri, 25 Sep 2015 11:53:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=43536 L’esibizione di Lisa de la Salle (Foto A. Scognamillo)
L’esibizione di Lisa de la Salle (Foto A. Scognamillo)

Con una serata di grande musica si è conclusa con successo al teatro Morlacchi di Perugia la 70a Sagra musicale umbra. L’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia diretta da Juraj Valcuha, ha incantato il numeroso pubblico presente in sala con l’Ouverture La consacrazione della casa di Beethoven, una pagina quasi misconosciuta del repertorio del grande compositore tedesco.

Al pianoforte Lisa de la Salle ha eseguito magistralmente il “Terzo Concerto per pianoforte e orchestra in do minore op. 37” dello stesso compositore. A chiudere il programma l’esecuzione della Prima Sinfonia in re maggiore Titano di Gustav Mahler.

L’appuntamento è dunque per l’edizione 2016 che prevederà – spiega a La Voce il direttore artistico della Sagra Alberto Batisti – secondo quanto anticipato dal card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura – anche un Cortile dei gentili della musica contemporanea.

Inoltre – prosegue Batisti – ci sarà anche il III Concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra premio “Francesco Siciliani” promosso dalla Fondazione Perugia musica classica, la Sagra musicale umbra e il Pontificio Consiglio per la cultura presieduto dal card. Ravasi.

Un’edizione 2015 che si è chiusa “al di sopra delle più rosee aspettative – ha commentato ancora Batisti, da 7 anni direttore artistico della Sagra, da 10 degli Amici della musica – con un + 30% di pubblico che ha seguito fedelmente ogni concerto, quasi tutti andati esauriti. A partire dal concerto inaugurale a San Pietro a Perugia con l’ensemble londinese dei ‘Nova Musica’ a quello del complesso di musica vocale dei ‘Tallis Scholars’  alla basilica di San Francesco ad Assisi.

Un’occasione che ha permesso a molte persone – anche straniere – di partecipare a concerti di qualità unica e nello stesso tempo di entrare in luoghi bellissimi come il santuario di Mongiovino a Panicale, la chiesa di San Francesco a Montefalco, il santuario di Castel Rigone, l’abbazia di San Nicolò a San Gemini, perché un’altra delle particolarità che contraddistingue la sagra è proprio la sua dimensione regionale. Sono occasioni che bisogna saper cogliere per le opportunità che possono dare per attirare un turismo di qualità”.

“Anche il tema – ha proseguito – dedicato al Libro dei Salmi è stato molto apprezzato ed ha destato grande curiosità: un festival monotematico come quello della Sagra ha necessità di una forte caratterizzazione che abbia il sapore della scoperta”. Scommessa dunque vinta anche quest’anno, a discapito di un budget sempre limitato, grazie alla originalità e alla qualità degli artisti “che vengono a Perugia proprio per la Sagra – conclude Batisti – per il suo prestigio storico, nonché per la stima e l’affetto reciproco che si è creato nel corso delle varie edizioni”.

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51° Corciano festival https://www.lavoce.it/51-corciano-festival/ Wed, 05 Aug 2015 10:03:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=41871 CorcianoFestival
Corciano Festival: la sfida dei Fanti

Pur in tempi di risorse finanziarie ridotte il Comune di Corciano non rinuncia a proporre il suo festival estivo, quest’anno dedicato alla memoria dei passati 50 anni.

Il Corciano festival quest’anno è infatti giunto alla 51esima edizione e forte di un passato glorioso, non si scoraggia e propone sì un programma ridotto, ma interessante dando spazio, come è ormai consuetudine consolidata, all’arte contemporanea, alla musica, cinema, arti visive, teatro e poesia.

Il tutto condito da serate gastronomiche, di folklore e rievocazioni storiche. Il programma è stato diviso in due tranche: dall’8 al 16 e dal 21 al 23 agosto.

Nell’anno dell’Expo non si poteva non dedicare attenzione al cibo, così dal 21 al 23 agosto spazio a “Nutre lo spirito solo ciò che lo rallegra” – Performances artistiche, letterarie e gastronomiche, a cura di Antonella Parlani in collaborazione con Slow Food Condotta Trasimeno.

Per commemorare i 50 anni di prolifica attività del festival il Comune ha chiesto alla Pro Loco di Corciano uno sforzo di creatività che si è concretizzato in un lavoro di ricerca e progettazione nei propri archivi e che ha portato alla realizzazione di tre mostre ed ha permesso la pubblicazione di un corposo volume che racconta la storia della manifestazione e dell’antico borgo.

Per il futuro – ha detto in sede di presentazione il sindaco di Corciano Cristian Betti – si dovrà ripensare a nuovi contenuti, in particolare per quanto riguarda le arti figurative e la musica. L’idea è di puntare maggiormente sul design, per attirare anche sponsor privati.

“Maestri del Novecento. Cinquanta anni di presenze a Corciano” è il tema delle tre mostre per i 50 anni del festival, a cura di Alessandra Migliorati, con la collaborazione di Alessandra Tiroli. Venti gli artisti selezionati, per ripercorrere il mezzo secolo nei suoi momenti più significativi: tra questi Alberto Burri, Leoncillo Leonardi, Gerardo Dottori, Brajo Fuso, Edgardo Abbozzo, Antonio Ranocchia, Alessandro Bruschetti, Maceo Angeli.

A cura di Andrea Baffoni e Francesca Duranti si terrà la mostra “Sapore d’incanto. Espressioni contemporanee di arte e design sui tempi del cibo”: la sezione contemporanea dedicata ai giovani artisti s’ispira al tema dell’alimentazione, affrontato attraverso i soggetti della fantasia e dell’immaginazione.

Per la sezione musica arrivano a Corciano (12 agosto) i “Pia – no – jaC”, un famoso duo giapponese, Hayato e Hiro, al piano e al Cajon, che proporranno musica classica e jazz, fino alla dance music.

Domenica 9 agosto appuntamento con il teatro con lo spettacolo “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame. Come ogni anno spazio anche alle rievocazioni storiche tra Medioevo e Rinascimento: il 13 agosto serenate dei Menestrelli, il 14 agosto processione del lume, il 15 agosto Corteo storico del Gonfalone.

Si chiude il 23 agosto con… “L magna” e “l beve”… a modo nostro, divagazioni enogastronomiche in dialetto perugino con il Trio perugino del Donca, ideazione e coordinamento di Sandro Allegrini.

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Trasimeno music festival https://www.lavoce.it/trasimeno-music-festival/ Wed, 24 Jun 2015 12:06:27 +0000 https://www.lavoce.it/?p=36420 La Mahler-Chamber-Orchestra
La Mahler-Chamber-Orchestra (Credit Deniz Saylan)

Angela Hewitt torna protagonista in Umbria con il suo “Trasimeno Music festival”. Sotto la direzione artistica della famosa pianista canadese, la più grande interprete vivente di Bach, dal 4 al 10 luglio il Festival ospiterà anche quest’anno grandi interpreti della musica classica di fama internazionale insieme a giovani artisti di talento.

Il programma offrirà sette giorni per 13 concerti, di cui uno in anteprima, di musica di alto livello le cui note si diffonderanno come sempre in luoghi e contenitori ormai noti agli affezionati spettatori: il Castello del Sovrano Militare Ordine di Malta a Magione, la basilica di San Pietro a Perugia, il Teatro Clitunno e la chiesa di San Francesco a Trevi, il Teatro Torti a Bevagna e il Teatro Caporali a Panicale.

Il concerto d’anteprima si terrà a Magione, il 3 luglio (ore 21) presso la Piazzetta di San Savino a Magione, dove si esibiranno in un concerto ad ingresso gratuito tre giovani musicisti di talento provenienti dall’Italia e dalla Svizzera: i pianisti Jonathan Ferrucci, Giulia Grassi e Jean-Sélim Abdelmoula. Angela Hewitt li ha selezionati personalmente per le loro notevoli doti tecniche e la grande maturità musicale.

Il cartellone prevede inoltre un evento collaterale che si terrà il 10 luglio, a Perugia, alle ore 16.30 presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Sarà ospite lo scrittore inglese William Fiennes, vincitore del Somerset Maugham Award e autore di The Music Room e The Snow Geese (Le oche delle nevi, edito in Italia da Bompiani): parlerà del suo amore per la musica e di come questo abbia influenzato il suo modo di scrivere. L’intervista, in inglese, sarà condotta dal giornalista canadese Eric Friesen.

Cinque dei sette programmi che verranno proposti quest’anno saranno eseguiti due volte nello stesso giorno, perché l’Associazione Trasimeno Music Festival desidera esaudire il desiderio del crescente numero di spettatori del Festival che non trovano i biglietti per assistere ai concerti al Castello di Magione.

Si parte il 4 luglio con il doppio concerto di apertura al teatro Caporali di Panicale, alle ore 16, e alle 21.15, al Castello dei Cavalieri di Malta a Magione, con un concerto dedicato alla musica per trio con pianoforte, con il violinista Jan Soderblom (leader della Filarmonica di Helsinki), il violoncellista Nicolas Altstaedt (direttore artistico del Festival di Lockenhaus in Austria) e la pianista Angela Hewitt. Eseguiranno musiche di Brahms, Ravel e Lili Boulanger.

Gli altri concerti vedranno protagonisti, insieme alla Hewitt, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra e Mahler Chamber Soloist, il direttore d’orchestra Hannu Lintu, il soprano Deborah York, il violinista Jan Söderblom, il violoncellista Nicolas Altstaedt, il trombettista Matthew Sadler, il flautista Andrea Oliva, l’arpista Nabila Chajai, il clarinettista Calogero Palermo, il Quartetto Matamoe e, l’attore Walter van Dyk in veste di narratore per lo spettacolo del 7 luglio a Trevi che include di Poulenc, L’Histoire de Babar le petit éléphant e di Stravinsky, L’Histoire du soldat. Info www.trasimenomusicfestival.com

 

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70 anni di musica degli “Amici” https://www.lavoce.it/70-anni-di-musica-degli-amici/ Thu, 04 Jun 2015 10:13:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=34659 La conferenza stampa di presentazione del programma
La conferenza stampa di presentazione del programma

Settant’anni portati bene, sull’onda di un successo che nel corso degli ultimi anni è stato sempre più in salita.

Gli “Amici della musica” per festeggiare l’anniversario hanno realizzato anche quest’anno un programma di alto livello.

“La presenza media ai concerti è aumentata del 6%, in maniera quasi incomprimibile – ha detto Anna Calabro presidente della Fondazione Perugia musica classica alla conferenza di presentazione – mentre gli spazi sono pochi, a dimostrazione che il pubblico ci segue con molta attenzione.

Un pubblico fatto anche di giovani e giovanissimi con grandi capacità di ascolto, tanto da stupire – come è stato ribadito anche dal direttore artistico Alberto Batisti – persino gli artisti ospiti che vengono a Perugia a esibirsi.

Tutto ciò ci rende orgogliosi perché significa che l’offerta musicale è apprezzata per la sua qualità e la sua varietà e per l’intenso lavoro svolto nell’educazione all’ascolto fin dalle scuole elementari”.

“Un traguardo – ha ricordato inoltre Batisti – che si deve all’operosità appassionata di Alba Buitoni, Franco Buitoni e di Andrew Starling nel diffondere la cultura musicale”.

Per fare festa si comincerà il 25 ottobre con il concerto di apertura al teatro Morlacchi con Mozart e la “Freiburger Barockorchester”, oggi unanimemente considerata uno dei complessi più perfetti nella restituzione della musica settecentesca; vi parteciperà un cantante straordinario come Christian Gerhaher, uno dei baritoni più autorevoli nel repertorio liederistico e nel canto mozartiano.

Arie da concerto, estratti dalle Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte, si alterneranno alla Sinfonia di Parigi e al Concerto per clarinetto in la maggiore , l’ultimo dono sinfonico di Mozart, in cui spira l’aura sublime dei Campi Elisi.

La Stagione presenterà inoltre grandi signori della tastiera come Grigory Sokolov, Marc-André Hamelin, Nelson Freire, Krystian Zimerman. Per la prima volta arriverà anche Mariangela Vacatello, una delle pianiste italiane che illustra nel mondo la nostra Nazione.

Spazio poi alla musica da camera, con Alexander Lonquich, il quartetto di sassofoni Signum, il quartetto Gringolts, e alle protagoniste femminili del violino, come Arabella Steinbacher e Isabelle Faust.

Per Natale e Pasqua appuntamento con i concerti alla Basilica di San Pietro. È stato inoltre ricordato come gli “Amici della musica” hanno contribuito alla formazione della nuova associazione, di cui fa parte, “Amur” (associazioni musicali in rete, prevalentemente con musica da camera) per condividere insieme occasioni di ideazione, coproduzione e circuitazione virtuosa di progetti artistici ai fini di promozione.

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La Sagra musicale umbra canta la libertà con undici concerti https://www.lavoce.it/la-sagra-musicale-umbra-canta-la-liberta-con-undici-concerti/ Thu, 10 Jul 2014 18:39:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=26038 L'Orchestra da camera di Perugia
L’Orchestra da camera di Perugia

Il tema della Libertà declinato nei diversi significati sacri e profani. Questo il leit motiv della 69a edizione della Sagra musicale umbra (6 – 14 settembre) presentata martedì 8 luglio dal direttore artistico Alberto Batisti.

Anche quest’anno un cartellone di alto profilo, funestato però da difficoltà finanziarie pregresse, da addebitare alla precedente gestione dell’Associazione Sagra musicale risalente a 12 anni fa e di cui oggi si trova a pagarne le conseguenze l’attuale Fondazione Perugia musica classica, presieduta da Anna Calabro. “Stiamo facendo i conti con una eredità pesante – ha precisato Calabro – di cui non avevamo una esatta percezione, ma che oggi dobbiamo sanare. Per questo i soldi stanziati per questa edizione dalle istituzioni pubbliche in parte sono serviti a pagare Equitalia”. La conseguenza è stata che a programma ormai definitivo si è dovuto ridurlo, cancellando due concerti.

L’alto livello della programmazione è stato comunque mantenuto. Due le suggestioni – come ha tenuto a precisare il direttore Alberto Batisti – che hanno ispirato il tema: la prima proviene dal Pater noster, il testo scelto dal card. Gianfranco Ravasi per la II edizione del Concorso di composizione per opere sacre inedite intitolato a Francesco Siciliani. Le ultime parole della preghiera recitano “Libera nos a malo”.

La seconda deriva da un anniversario, il 25° dalla caduta del muro di Berlino, quando un vento di libertà spazzò via dall’Europa gli ultimi tiranni. Undici i concerti in programma: quello di apertura del 6 settembre sarà eseguito all’aperto, in piazza della Repubblica a Perugia con l’“Ensamble di fiati” del Conservatorio Morlacchi di Perugia e il coro “Stagione armonica” diretti da Claudio Paradiso, con canti e musiche della Rivoluzione francese di Cherubini, Gossec e loro contemporanei per un inno alla libertà. La sera al teatro Morlacchi sarà eseguito il Ratto del serraglio di Mozart eseguito dalla “Akademie fur Alte Musik Berlin” e dalla “Stagione Armonica” diretti da René Jacobs.

Sabato 13 settembre il card. Ravasi terrà all’Università per Stranieri una lectio magistralis sul tema “Libera nos a malo – La libertà”. In serata al termine del concerto di chiusura alla basilica Superiore di San Francesco il card. Ravasi premierà il vincitore del concorso per opera sacra “F. Siciliani”.

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La musica dei giovani dal mondo https://www.lavoce.it/la-musica-dei-giovani-dal-mondo/ Thu, 17 Apr 2014 11:14:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=24512 Il Gem Connection Barbershop Ladies Choir
Il Gem Connection Barbershop Ladies Choir

Perugia e altri centri del territorio regionale, dal 15 aprile al 28 agosto, diventano location privilegiate per i 18 concerti di Musica dal mondo, festival internazionale dei cori e delle orchestre giovanili. La manifestazione quest’anno si propone in edizione speciale in collaborazione con “Perugia2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria”, per dare un contributo all’accelerazione della candidatura della città capoluogo a capitale europea della cultura.

In particolare – come ha sottolineato Arnaldo Colasanti, direttore artistico di Perugia 2019 in occasione della presentazione della kermesse musicale – vuol veicolare l’immagine di Perugia quale città dell’accoglienza, ospitando giovani musicisti dall’Europa e non solo. Un luogo dove ci si può sentire come a casa propria, dove poter tornare di nuovo con piacere e condividere insieme i valori culturali e ammirare le nostre bellezze.

Ogni gruppo partecipante si potrà così far promotore, ritornando a casa propria, dell’immagine della città in giro per l’Europa – ha detto il maestro Salvatore Silivestro, presidente Agimus, il quale ha sottolineato la grande capacità di una manifestazione come questa di attirare a Perugia tanti giovani stranieri. Ha poi ringraziato il Capitolo della cattedrale di Perugia per la disponibilità dimostrata nella concessione della cattedrale, la Scuola di Lingue estere dell’esercito per il complesso del Santa Giuliana e la Fondazione per l’istruzione agraria per la concessione della basilica di San Pietro.

Diciotto sono i complessi giovanili che partecipano al programma, con un repertorio che va dalla musica classica a quella contemporanea, fino a quella popolare dei paesi che interverranno.

Oltre ai concerti canonici che si svolgeranno anche ad Assisi, verranno effettuate delle repliche e altri concerti verranno programmati ex-novo (nel periodo di Umbria jazz) in altri centri del territorio quali Santa Maria degli Angeli, Passignano, Trevi, Umbertide, il Castello dei Cavalieri di Malta di Magione. Tra gli Stati che partecipano la maggior parte sono europei, quali Portogallo, Spagna, Germania, Slovenia, Regno Unito, ma non mancano gruppi provenienti dagli Stati Uniti, Corea, Svizzera.

Tra le principali sedi dei concerti il chiostro e la basilica di San Lorenzo a Perugia, la basilica di San Pietro a Perugia, piazza IV Novembre, piazza del Circo. Il primo concerto si è già svolto martedì 15 aprile nella cattedrale di Perugia con The Greater Buffalo Youth Orchestra (Buffalo, New York, Usa), diretto da Gerard Floriano e che ha proposto musiche di Mozart, Lalo, Dvorak.

Il prossimo sarà domenica 4 maggio alle ore 18 nella chiesa di Santa Giuliana con il Gem Connection Barbershop Ladies Choir. La manifestazione, che è organizzata dal Comune e dall’Agimus di Perugia con il patrocinio della Fondazione Perugiassisi2019, ha quale partner storico anche l’Università per Stranieri di Perugia.

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Trasfigurazione in musica https://www.lavoce.it/trasfigurazione-in-musica/ Thu, 05 Sep 2013 10:01:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=18831 sagra-musicaleQuattordici concerti e due serate dedicate al cinema. Questi gli ingredienti della 68a edizione della Sagra musicale umbra in programma dal 14 al 25 settembre il cui tema centrale sarà la Trasfigurazione. Il vasto programma, che anche quest’anno proporrà musica di alto livello (tra cui Wagner e Britten) è stato ideato dal direttore artistico della rassegna Alberto Batisti, il quale sottolinea come “la musica è l’arte che meglio di ogni altra espressione umana riesce nel miracolo della trasfigurazione. Nel percorso della Sagra il termine è inteso nella sua dimensione più spirituale, come immersione nella luce e nel respiro dell’assoluto, partendo dalle potenti trasfigurazioni sonore wagneriane, da quel concetto di Verklärung che ha in sé appunto il significato di passaggio dalla condizione corporea e materiale a quella della luce, dello spirito, infine del suono”. Come di consueto, anche quest’anno, la musica risuonerà all’interno di alcune delle chiese tra le più significative della regione, nonché in splendide cornici architettoniche sparse nella nostra regione. In più ci sarà un grande ritorno in uno dei luoghi più simbolici per lo spirito e la cristianità: il Sacro Convento di San Francesco ad Assisi. Il concerto inaugurale della kermesse si terrà domenica 15 settembre (ore 21) al Teatro Morlacchi e verrà affidato alla Prague Philarmonia diretta da Jiri Belohlávek insieme a Annalena Persson al pianoforte. Un concerto che non solo vuole celebrare Richard Wagner nell’anno del bicentenario della nascita, ma proporre una riflessione proprio sul tema prescelto per la Sagra. Sempre domenica 15, alle 18, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia messa solenne cantata, con la Cappella musicale della Basilica papale di San Francesco di Assisi, diretta da padre Giuseppe Magrino, ofm. Il programma dei giorni successivi è lungo, difficile sintetizzarlo. (Per info, biglietti e abbonamenti: Fondazione Perugia Musica Classica Onlus, Perugia, tel. 075-5722271; e-mail: info@perugiamusicaclassica.com sito www.perugiamusicaclassica.com). Si chiude il 25 settembre al Teatro Morlacchi, (ore 21) con una stella nascente del podio, David Afkham alla guida della Junge Deutsche Philharmonie con un programma di musiche del Novecento. Altro omaggio della Sagra sarà quello offerto al grande compositore Krzysztof Penderecki: sabato 21 (ore 16.30) nel chiostro del Convento di San Francesco ad Assisi con l’Orchestra da camera di Perugia. Non manca anche quest’anno, da parte della manifestazione musicale, l’attenzione alle sofferenze e alle marginalità con due concerti de “La musica della speranza”, cui si aggiunge “La Sagra per gli studenti”, concerto dedicato alle scuole. Previsti anche due pomeriggi con “La Sagra al cinema”: il primo per un omaggio particolare a Britten autore di colonne sonore; il secondo con la prima proiezione al pubblico, di un capolavoro italiano del cinema muto, Quo Vadis? con la regia affidata al tedesco Georg Jacobye e a Gabriellino D’Annunzio, secondogenito del Vate. Anche quest’anno spazio al Concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra “Francesco Siciliani” voluto dal cardinale Gianfranco Ravasi, che si terrà nel 2014.

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Musica capace di trasfigurare https://www.lavoce.it/musica-capace-di-trasfigurare/ Thu, 13 Jun 2013 10:05:10 +0000 https://www.lavoce.it/?p=17299 Un concerto di una passata edizione all’interno della basilica di San Pietro a Perugia
Un concerto di una passata edizione all’interno della basilica di San Pietro a Perugia

La 68a edizione della Sagra musicale umbra avrà per tema la Trasfigurazione, in quattordici serate dal 15 al 25 settembre. Il direttore artistico della manifestazione, Alberto Batisti, è anche l’ideatore del programma. “La musica – dice – è l’arte che meglio di ogni altra espressione umana riesce nel miracolo della trasfigurazione. Le passioni umane, il pensiero, il mistero dell’inconscio si trasformano in suono, e il reale ne risulta sublimato. Il termine è inteso nella sua dimensione più spirituale, come immersione nella luce e nel respiro dell’Assoluto, partendo dalle potenti trasfigurazioni sonore wagneriane, da quel concetto di Verklärung che ha in sé appunto il significato di passaggio dalla condizione corporea e materiale a quella della luce, dello spirito, infine del suono”.

“La Sagra musicale umbra che presentiamo – ha detto Anna Calabro, presidente della Fondazione Perugia musica classica onlus – vuole essere un invito alla speranza e alla fiducia, in un momento difficile in cui sembrano prevalere divisioni e conflittualità. Non solo momenti spettacolari significativi ma un vero progetto di ricerca per trovare attraverso la musica un’occasione di riflessione esistenziale e di approfondimento spirituale”.

Sin dalle sue origini (1937), la Sagra si è sempre contraddistinta per la sua programmazione rivolta quasi sempre al repertorio del Sacro e alla valorizzazione dei capolavori dell’architettura e dell’arte della regione Umbria, tra i quali la basilica di San Pietro, la chiesa di San Bevignate, la cattedrale di San Lorenzo a Perugia, il Museo di San Francesco di Montefalco, le chiese di Castel Rigone.

La Sagra torna anche in un luogo altamente simbolico per lo spirito e la cristianità: il Sacro Convento di san Francesco ad Assisi, per festeggiare gli 80 anni di uno dei compositori più famosi e stimati al mondo, Krzysztof Penderecki. Altre importanti ricorrenze: il bicentenario della nascita di Wagner e di Verdi, e il centenario di quella di B. Britten.

Domenica 15 settembre al teatro Morlacchi di Perugia, aprirà la manifestazione la Prague Philarmonia diretta da Jiri Belohlávek, insieme ad Annalena Persson al pianoforte: un concerto che non solo vuole celebrare Richard Wagner nel bicentenario della nascita, ma proporre una riflessione proprio sul tema prescelto per la Sagra 2013.

Due i pomeriggi dedicati al cinema. Il primo con un omaggio a B. Britten autore di colonne sonore, con la proiezione di quattro rari documentari, un breve cartone animato e un lungometraggio; il secondo con la prima proiezione al pubblico, dai lontani anni ’20, di un capolavoro italiano del cinema muto, Quo vadis? con la regia affidata al tedesco Georg Jacobye e a Gabriellino D’Annunzio, secondogenito del Vate.

Anche per questa edizione non è assente l’attenzione alle sofferenze e alle marginalità con i due concerti de “La musica della speranza” a cui si unisce la “La Sagra per gli studenti”. Infine è stata annunciata la seconda edizione del Concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra “Francesco Siciliani”, voluto dal card. Gianfranco Ravasi, prevista per il 2014.

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Rinascimento tra antiche contrade https://www.lavoce.it/rinascimento-tra-antiche-contrade/ Thu, 06 Jun 2013 10:57:29 +0000 https://www.lavoce.it/?p=17128 acquaspartaFeste e giochi di corte, rievocazioni storiche in costume, spettacoli teatrali, concerti e gare fra piatti rinascimentali. Saranno questi gli ingredienti principali della Festa del Rinascimento che si tiene ad Acquasparta dal 6 al 16 giugno. Giunta alla Quattordicesima edizione quest’anno la kermesse storica dedicata a Federico Cesi II, fondatore dell’Accademia dei Lincei, verrà proposta in veste rinnovata, con una campagna di comunicazione “social” che mette al centro gli stessi contradaioli.

Per dieci giorni il borgo si troverà ad essere ripartita geograficamente in tre zone definite, tante quante le sue antiche contrade: quella del Ghetto, dai vessilli verdi e neri, quella di Porta Vecchia, con i colori giallo e blu, e quella di San Cristoforo, in bianco e blu, che si contenderanno la vittoria del Palio sfidandosi in quattro gare, quali la preparazione di piatti tipici rinascimentali, l’organizzazione di rappresentazioni teatrali per le vie del paese, il Palio della Lince (gara di abilità a cavallo in cui ogni cavaliere deve colpire con una lancia un bersaglio fisso, in programma domenica 9 giugno) e il Gioco dell’Oca, con prove di abilità e destrezza di epoca rinascimentale che si svolgeranno in piazza Federico Cesi. Sabato 15, dalle 21.30, si sfideranno i contradaioli più piccoli, mentre domenica 16, alle 17.30, toccherà agli adulti. In conclusione, alle 18, la proclamazione della contrada vincitrice e la consegna del Palio.

Da non perdere le sfilate in costume storico: “Il Grande Corteo dei Doni’, con la lettura del Bando e la riconsegna delle chiavi al Governatore della Città da parte della Contrada del Ghetto, vincitrice dell’edizione 2012 (giovedì 6 giugno, ore 21.30), “L’omaggio al Principe Federico Cesi” da parte delle vicine città di Amelia, Calvi dell’Umbria, Narni, Otricoli e Sangemini (sabato 8 giugno, ore 21.30), e “Il Corteo storico” che concluderà la manifestazione domenica 16 giugno (da piazza San Francesco, ore 17.30).

Il programma prevede inoltre esibizioni itineranti dei tamburini delle tre Contrade e della Compagnia dei Trampollari e dei musici della scuola “ResonArs” di Assisi, un mercato rinascimentale lungo il corso cittadino, la mostra dei lavori realizzati dagli alunni della scuola dell’infanzia di Acquasparta, spettacoli teatrali per bambini, e un’anteprima del festival di musica classica “Federico Cesi”. Grande spazio sarà infine dato alla valorizzazione storico-culturale dei beni del territorio, con una serie di conferenze dedicate alla storia della famiglia Cesi, al feudo di Casigliano, al progetto di realizzazione del Museo per la Comunità e alla recente campagna di scavi cominciata sotto la tomba di Federico il Linceo, nella chiesa di Santa Cecilia.

Ogni sera, dal 13 al 16 giugno, la manifestazione avrà anche un “DopoFesta”, trasmesso in diretta streaming su www.ustream.tv (canale Rinascimento-Acquasparta), con i commenti dei contradaioli e curiosità. Info www.comune.acquasparta.tr.it

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Credo nella musica https://www.lavoce.it/credo-nella-musica/ Thu, 20 Sep 2012 14:52:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12873
L’esecuzione del St Jacobs Chamber Choir di Stoccolma nella basilica di San Pietro a Perugia

La Sagra musicale umbra, festival musicale internazionale nato nel 1936 per diffondere musica religiosa antica e moderna non sempre conosciuta e accessibile, in questa ultima edizione – la 67a – ha presentato una novità assoluta: una composizione sul Credo, premio “Francesco Siciliani”, il maestro che per decenni ne è stato direttore artistico. Ha collaborato il Pontificio consiglio della cultura.

Sono pervenute la bellezza di 210 partiture da tutti i Continenti (tranne l’Africa). La finalità del concorso è stata quella di stimolare i compositori contemporanei a produrre opere ispirandosi al tema religioso, come hanno fatto quasi tutti i grandi musicisti del passato. Un invito quanto mai opportuno, vista la produzione artistico-religiosa del nostro tempo molto modesta nella quantità e nella qualità. Il 14 settembre nella basilica benedettina di San Pietro, a Perugia, abbiamo ascoltato le tre composizioni che alla Giuria internazionale sono sembrate le più meritevoli, rispettivamente quella di Giovanni Bonato, di Bruno Moretti, di Antonio Eros Negri. L’esecuzione era affidata al St Jacobs Chamber Choir di Stoccolma, diretto da Gary Graden, un coro parrocchiale amatoriale di grandi capacità. Nella sintassi musicale contemporanea sono di casa i movimenti melodici cromatici, le dissonanze armoniche anche con stridenti semitoni, la distribuzione sillabica di una parola a diversi settori in modo che la sillaba precedentemente cantata e tenuta inizia l’accordo con la nota della sillaba successiva, sì che l’accordo completo si ottiene al completamento dell’intera parola. Dal punto di vista ritmico, non c’è tempo stabilito ma l’accentuazione è data dalla scansione vocale del testo: “novità”, questa, già di norma nell’antico gregoriano. Questi procedimenti erano presenti nelle composizioni eseguite l’altra sera, naturalmente impiegati secondo le scelte degli autori. L’opera di Bonato è stata interpretata dai coristi distribuiti in piccole formazioni davanti al presbiterio e in tutti i lati all’interno della basilica. La partitura risultava concepita con materiale armonico contemporaneo, spesso atonale, ma sempre gradita all’ascolto; la successione delle formazioni corali in piccoli ensemble era pluridimensionale e creava un’atmosfera suggestiva nel tempio, meraviglioso nei suoi dipinti, ed ora completato con il ricco e svolazzante mondo di questa struggente colonna sonora. Piccoli e sobri interventi di triangolini, inseriti intonati negli accordi, e anch’essi dislocati, accentuavano la suggestione nella loro semplicità. La composizione di Bruno Moretti si distingueva per un discorso più corale: la massa delle voci era in unica ravvicinata formazione e quindi il discorso risultava sonoro e ieratico. Qui c’era anche l’organo, non come accompagnamento: era quasi un’altra voce, sobria, delicata, nei diversi timbri di registri; mai ingombrante, si introduceva come voce solista; suggerimento ad elevazione dell’animo alla preghiera. Il Credo musicato da Antonio Eros Negri, restando nella accennata ricerca armonica dei musicisti dei nostri giorni, ove le dissonanze sono pane quotidiano, dava l’impressione di una maggiore adesione alla liturgia, cui siamo abituati secondo la nostra educazione; ci è sembrato cioè un riuscito connubio arte-preghiera corale, assembleare, ben legato, quanto mai coinvolgente. Le voci costituiscono un coro robusto, un “insieme” eloquente nella preghiera e nella professione di fede. L’iniziativa del concorso è stata opportuna, positiva, proficua. L’apporto al repertorio della musica sacra è consistente. Pensiamo che oggi, dunque, abbiamo 210 nuove composizioni sul nostro Credo, quindi religiose e secondo il linguaggio proprio dell’arte musicale. L’intenzione dei promotori è artistica e culturale, ma certo non esclude un uso liturgico nella oculata scelta da parte di chi, in luoghi prestigiosi – come cattedrali, basiliche, santuari – sappia preparare l’esecuzione dignitosa con complessi capaci di affrontare la complessità.

La premiazione

Il premio “F. Siciliani” è stato assegnato alla composizione del maestro Giovanni Bonato al quale è andato anche il premio del pubblico presente in basilica, invitato a votare sull’iPad che ha restituito i risultati in tempo reale. Al maestro Negri è andato quello della critica. Dunque il risultato è da primo premio per la Fondazione Musica classica di Perugia – occorre nominare i dirigenti Anna Calabro, Franco Buitoni, Alberto Batisti – che ha ideato e realizzato il Concorso e per il Pontificio consiglio per la cultura che lo ha avallato.

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Luce e tenebre in musica https://www.lavoce.it/luce-e-tenebre-in-musica/ Thu, 30 Aug 2012 12:20:18 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12536
St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma

Si parte venerdì 9 settembre, al teatro Morlacchi di Perugia (ore 21) con la Royal Philarmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit. Con il primo concerto dedicato a Mozart e Ciaikovskij, ripettivamente la Sinfonia n. 39 in Mi bem. magg. K. 543 e la Sinfonia n. 5 in Mi min. op. 64 prende così il via la 67a edizione della Sagra musicale umbra.

Un’edizione che vedrà affiancati nomi e titoli famosi della storia della musica tra ritmi e melodie angeliche e demoniache, alcune delle quali delle vere rarità, ispirate agli “Angeli e demoni”, tema conduttore di questa edizione.

Il concerto di apertura propone le composizioni di due autori che “messi a confronto – spiega il direttore artistico Alberto Batisti – possono essere l’incarnazione di un’antitesi fra Apollo e Dioniso, fra luce e tenebra, lo splendore maestoso del Mi bemolle maggiore massonico di Mozart contro le lacerazioni del Mi minore col quale il musicista russo ha rappresentato il conflitto fra destino e volontà”.

Anche quest’anno la manifestazione presenta musica di alto livello con concerti proposti appositamente per l’occasione. “Siamo consapevoli – dichiara Anna Calabro, presidente della Fondazione musica classica – che in una terra come l’Umbria, dove, grazie alla storia, alle opere d’arte, ai panorami, è possibile vivere una dimensione di ricerca spirituale, il nostro compito sia quello di favorire questo incontro, offrendo una musica che aiuti a scoprire la grande armonia che nasce dall’approdo verso il trascendente”.

Dieci i concerti in tutto, distribuiti in alcuni dei centri del territorio umbro fino al 15 settembre: Perugia, San Gemini, Montefalco, Castel Rigone, Torgiano, Solomeo.

Il 15 settembre (ore 18) ci sarà anche la consueta messa cantata nella cattedrale di Perugia, presieduta dall’Arcivescovo, che quest’anno chiuderà la Sagra, anziché inaugurarla. La liturgia sarà accompagnata dal canto di inni e antifone in puro stile gregoriano affidato al coro gregoriano dell’abbazia di Novalesa, diretto da Enrico Demaria.

Sabato 8 (ore 17) e mercoledì 12 settembre (ore 16) spazio ai due concerti della Musica della speranza rispettivamente al conservatorio “F. Morlacchi” e al complesso penitenziario di Capanne. Sabato 8 il baritono Filippo Bettoschi, accompagnato dai Solisti di Perugia e da Simone Frondini e Massimo Mercelli, rispettivamente solisti all’oboe e al flauto, proporrà un programma interamente dedicato a Bach con l’esecuzione della cantata Ich habe genug BWV 82 e della Suite in Si min. per flauto, archi e basso continuo BWV 1067. Alberto Batisti si calerà nelle vesti di concertatore. La serata al Morlacchi è legata ad un’iniziativa promossa dal Comitato femminile della Croce rossa di Perugia, che con il ricavato del concerto donerà un defibrillatore al Palevangelisti.

Infine spazio ai film per la serie Santi e dannati nel cinema muto all’oratorio di Santa Cecilia di Perugia con la proiezione del primo film italiano su san Francesco, girato da Enrico Guazzoni nel 1911. In collaborazione con la Filmoteca Vaticana, nella serata di lunedì 10 settembre, ore 21, insieme a Il poverello di Assisi, presso l’oratorio di Santa Cecilia verranno proiettati anche Pagine del libro di Satana di Carl Theodor Dreyer e Jeanne d’Arc di Albert Cappellani.

Non mancheranno gli incontri di approfondimento alla sala della Vaccara di Perugia (presso palazzo dei Priori) con il musicologo Quirino Principe (11 settembre, ore 17) che dedicherà la sua disquisizione al “Diabolicus in musica” e con Alberto Batisti (13 settembre, ore 17) che definirà i rapporti misteriosi con il “Grande Oriente dei suoni: musica e massoneria”. Tra le rarità in prima esecuzione la cantata Amphion scritta nel 1786 a Parigi da Luigi Cherubini che verrà proposta il 9 settembre (ore 21) a San Bevignate di Perugia dalla Koelner Akademie.

Al mondo della spiritualità ebraica si rivolge il concerto che si svolgerà alla chiesa del Ss. Crocifisso di Torgiano il 13 settembre (ore 21). Le pagine dei compositori israeliani Boaz Avni e Ben Ofer Amotz sono messe a confronto con le densità spirituali e atemporali di Arvo Part, in un concerto che vuole essere un omaggio al grande clarinettista umbro Ciro Scarponi, del quale viene proposto il Cantico delle creature per voci femminili. Al concerto parteciperanno le migliori forze musicali della regione: i Solisti di Perugia, il clerinettista Guido Arbonelli, le percussioni dei Tetraktis, le voci dei Kamenes e il violino di Patrizio Scarponi, fratello di Ciro.

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Sagra musicale con Angeli e Demoni e … san Francesco https://www.lavoce.it/sagra-musicale-con-angeli-e-demoni-e/ Fri, 08 Jun 2012 18:16:54 +0000 https://www.lavoce.it/?p=11300 Sono gli Angeli e i Demoni i protagonisti della 67ª Sagra Musicale Umbra che dal 7 al 15 settembre propone su questo tema dieci concerti, tutti appositamente concepiti per la Sagra. In programma alcune importanti rarità, tra cui la prima esecuzione assoluta nella storia della cantata massonica Amphion di Luigi Cherubini, scritta a Parigi nel 1786 e, appunto, mai eseguita, certamente uno degli appuntamenti più attesi dell’edizione 2012.

Attesa anche per la serata del 14 settembre dedicata ai finalisti del Concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra Premio “Francesco Siciliani”, iniziativa che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Perugia Musica Classica, la Sagra Musicale Umbra e il Pontificio Consiglio della Cultura presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi.

Agli appuntamenti musicali si aggiungono una serata dedicata ai “Santi e Peccatori nel cinema muto”, con la proiezione del primo film italiano su San Francesco, girato da Enrico Guazzoni nel 1911, e uno spettacolo per i ragazzi dedicato a un “Viaggio musicale in Italia”.

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Sagra Musicale. Note sulla scala degli angeli https://www.lavoce.it/sagra-musicale-note-sulla-scala-degli-angeli/ Thu, 15 Sep 2011 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=9618 Un convegno dal titolo “Colloquium: musica e fede” è stato il portale entro il quale ha avuto inizio la Sagra musicale umbra. Di questo famoso festival di musica sacra la presidente di Perugia musica classica, Anna Calabro, ha efficacemente delineato la storia soffermandosi sulla figura del maestro Siciliani, ed ha messo in evidenza le peculiarità veramente uniche che ne fanno tuttora un’iniziativa di primo piano a livello internazionale. Il Colloquium, di cui si pubblicheranno gli Atti, e quindi si potrà apprezzare la ricchezza dei contributi dei vari relatori, ha avuto come punto centrale di riferimento il card. Gianfranco Ravasi, prestigioso protagonista dell’incontro. La sua ampia relazione è stata salutata da un prolungato applauso dell’assemblea che gremiva l’aula magna della Università per Stranieri. Qui è stato accolto e calorosamente salutato con una dotta introduzione dal rettore Stefania Giannini. Raccontare la relazione di Ravasi è compito arduo, in qualche modo facilitato per i lettori de La Voce dall’intervista che ci ha anticipato ed abbiamo pubblicato nel numero scorso, in cui ci aveva indicato alcuni temi che avrebbe trattato nel suo discorso, soprattutto la distinzione tra musica religiosa o spirituale, che muove dai buoni sentimenti, musica sacra che si riferisce a testi sacri, che hanno a che fare con la trascendenza, e musica liturgica che si pone dentro un contesto sacro rituale predefinito, di cui non può prescindere. Al di là di queste distinzioni e definizioni, pur molto importanti per la ricaduta che hanno sulla pratica della musica nelle nostre chiese, il discorso di Ravasi è volato alto quando ha trattato il tema della “musica come teo-logia”, come suono originario che irrompe nel silenzio del caos preessitente e pronunzia la parola dell’atto creativo: Dio disse “Sia la luce…”. Da grande biblista, il Cardinale ha fatto risuonare le parole della Scrittura nei tanti passi in cui Dio fa sentire la sua voce. Di Lui la Bibbia non dà alcuna immagine o descrizione figurativa, ma solo il suono della sua voce: “Dio ha parlato a Mosè di mezzo al fuoco”. La creazione risponde con la lode e l’adorazione dell’immenso coro silenzioso degli astri: “I cieli narrano la gloria di Dio”. Per questo ha potuto affermare: “La creazione è uno spartito”. La musica, perciò, non è una semplice ancilla, serva, della parola, di cui rafforza il significato, ma essa stessa è parola originaria, come si è detto, germinale rispetto a tutte le altre succedute nel tempo, senza la quale la storia sarebbe un groviglio confuso di suoni. Non si deve considerare la musica neppure come semplice ornamento. L’artista, il compositore, che crea musica si unisce al Creatore, il divino artista. Da ciò Ravasi ha tratto la conclusione che si deve avere una concezione diversa e più profonda della musica e citando Flaubert, con un paradosso, ha detto che spesso noi siamo “quelli che percuotono con un bastone una caldaia rotta, che fa ballare gli orsi, mentre vorremmo commuovere le stelle”. Vi sono pure aspetti degenerativi della musica “dionisiaca” che esaspera i sentimenti (Tolstoj, Sonata a Kreutzer), come vi è la Frau Musik di Lutero, che permette di scoprire i buoni amici in quelli che cantano insieme. In maniera suggestiva ha concluso Ravasi affermando che la scala di Giacobbe (Genesi 28), su cui gli angeli salgono e scendono, può anche essere interpretata come la scala musicale dove le note salgono e scendono. In questo senso la musica sarebbe, secondo Elie Wiesel, “la scala di Giacobbe che gli angeli hanno dimenticato sulla terra”. IL PREMIONel corso del colloquio “Musica e fede” che si è svolto il 10 settembre, un annuncio speciale: la presidente della Fondazione Perugia musica classica, Anna Calabro, e il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, hanno annunciato la decisione di istituire un Premio di composizione di musica sacra. L’iniziativa – per la prima volta – metterà il Dicastero pontificio e la Sagra musicale umbra in stretta relazione e collaborazione nella fase di progettazione del premio, nella scrittura del bando e nelle idee che sosterranno il progetto stesso. Quanto prima verranno comunicate le modalità e le date per la partecipazione.

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Vertici della spiritualità alla Sagra musicale umbra https://www.lavoce.it/vertici-della-spiritualita-alla-sagra-musicale-umbra/ Thu, 23 Sep 2010 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=8744 La Sagra musicale umbra si è conclusa con unanime soddisfazione, degli organizzatori in primo luogo, degli esecutori e di coloro che hanno avuto la possibilità di partecipare ai concerti. Esperti, critici musicali e giornalisti specializzati hanno molto da commentare sui singoli sedici concerti eseguiti, meritevoli di analisi dettagliate, storiche, tecniche ed artistiche. Ognuna delle esecuzioni ha un fascino e una specifica identità estetica e culturale. Complessivamente si può notare che alla generale soddisfazione si unisce anche quella del mondo cattolico locale, e specificamente della Chiesa che ha apprezzato l’iniziativa e la scelta del programma fortemente caratterizzato, come vuole la scelta iniziale e la tradizione di questo festival, propriamente dedicato a musica di soggetto sacro. Apprezzamenti anche dall’arcivescovo di Perugia mons. Gualtiero Bassetti, che ha avuto l’opportunità di celebrare la messa iniziale nella cattedrale di S. Lorenzo, dove è stata eseguita una liturgia solenne cantata con canti gregoriani e parti fisse con polifonia a due voci. Dopo aver assistito al concerto del Vespro della Beata Vergine di Pergolesi nella basilica di S. Pietro, l’Arcivescovo si è complimentato con Anna Calabro, presidente della Fondazione Perugia musica classica che gestisce la Sagra, e con il direttore artistico Alberto Batisti. La suggestione del titolo “Pellegrinaggi dell’anima – da Pergolesi a Schumann” ha corrisposto alla suggestione delle esecuzioni, che, a parte la perfezione tecnica e il virtuosismo degli artisti, ha penetrato la sfera della curiosità e dell’emozione estetica, per giungere in alcuni momenti fino a suggerire l’avvio della contemplazione e della preghiera. Si pensi aiSalmi di Pergolesi, e soprattutto alla struggente Salve Regina, così come all’appassionato svolgersi del discorso musicale di Bruckner della Sinfonia incompiuta a causa della sopraggiunta morte del compositore, e dedicata “al buon Dio”. Questo Vespro, ricostruito dal musicologo Malcom Bruno, come lui stesso ha spiegato, non appartiene ad una liturgia effettivamente celebrata o da celebrare (sarebbe, tra l’altro, troppo lungo e impegnativo), ma costituisce una specie di colonna sonora della vita spirituale di questo genio, che ha concluso la sua esisenza in soli 26 anni. Per sottolineare l’aspetto culturale impregnato di sensibilità sociale, è da notare che molte importanti e riuscite esecuzioni sono state fatte in luoghi diversi dal capoluogo, in particolare nella chiesa dell’ospedale regionale Santa Maria della Misericordia, dove è stato eseguito lo Stabat Mater di Pergolesi, dedicato a coloro che soffrono. Indimenticabile è per tutti quelli che vi hanno assistito l’esecuzione del primo concerto al teatro Morlacchi da parte dell’Ochestra giovanile Jugendorchester Gustav Mahler fondata dal direttore d’orchestra italiano Abbado. Il numero – 110 esecutori giovani sotto i 26 anni – l’energia e l’entusiasmo profuso, con la direzione e il dominio del giovane direttore David Afkam, hanno offerto ai pezzi di Hindemith e di Bruckner una sonorità e una ricchezza di grande rilievo.

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Musica dedicata “al buon Dio” https://www.lavoce.it/musica-dedicata-al-buon-dio/ Thu, 16 Sep 2010 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=8721 La Sagra musicale umbra dopo la solenne apertura in cattedrale, con la Messa presieduta dal Vescovo Mons. Bassetti e cantata dal coro Laurence Feininger, è entrata nel pieno del suo svolgimento ed ha già offerto esecuzioni di prim’ordine. Pellegrinaggi dell’anima”, come suona il titolo – programma del festival di quest’anno, ha un valore anche geografico, nel senso che si svolge in luoghi diversi, caratteristici per la loro spiritualità, a cominciare da S. Bevignate a Perugia, la cattedrale di S. Lorenzo, la basilica di S. Pietro. Distribuita in nove giorni di concerti, la Sagra tocca nove diversi Comuni, ed è curioso notare che si è aperta e si chiude con delle “incompiute”, la Nona sinfonia di Bruckner e la celebre Sinfonia in Si minore di Schubert. La sinfonia di Bruckner, l’ultimo lavoro della sua attività, incompiuta appunto a causa della morte del compositore (1824 – 1896), è dedicata “Al buon Dio”, e ha rappresentato per l’autore anche un addio alla vita; trasmette all’uditore una vibrazione esaltante di vitalità e un profondo richiamo al mistero. La dedica ci fa ricordare “il nesso tra sinfonismo dell’autore e la sua candida fede cattolica”. L’esecuzione è stata particolarmente intensa e coinvolgente per la forza e l’entusiasmo, oltre che al numero – 110 esecutori – dei giovani della Jugendorchester Gustav Mahler, fondata da Claudio Abbado, ed anche per l’apprezzata direzione del maestro David Afkham, un giovane di promettenti successi, già affermato in ambito internazionale. In quest’anno in cui ricorre il 250° anniversario della nascita di Luigi Cherubini (1760 – 1842) la Sagra ha voluto dedicare a questo musicista fiorentino l’esecuzione del suo Capriccio, “visionaria composizione di quaranta minuti di musica senza soluzione di continità”, eseguita a Deruta da Gregorio Nardi al pianoforte; e, dello stesso autore, una prima esecuzione in tempi moderni di brani riscoperti da Auser Musici e dal loro direttore Carlo Ipata, nel teatro Cucinelli a Solomeo, diretto dallo stesso Ipata, con il soprano Maria Grazia Schiavo: “Arie e sinfonie d’Opera da Firenze a Parigi nel 250° dalla nascita”. Ancora di Cherubini si avrà l’esecuzione del Credo a 8 voci e organo da parte del gruppo Philippine Madrigal Singers, l’unico coro al mondo che abbia vinto due volte il concorso “Guido d’Arezzo”, oltre ad altri prestigiosi premi internazionali. Il coro, fondato nel 1963 dalla professoressa Andrea Veneracion, terrà il concerto venerdì 17 alle 21 a San Gemini, nell’abbazia di San Nicolò. Vi sono molte altre offerte di occasioni musicali importanti. Ci limitiamo a segnalare il Vespro della Beata Vergine di Giovanni Battista Pergolesi (1710 -1736), ricostruito da Malcom Bruno. Pergolesi, genio marchigiano, in appena 26 anni è riuscito a segnare una svolta ed a lasciare un’impronta nella storia della musica: già noto per il suo famosissimo Stabat Mater, merita però di essere conosciuto in modo più completo. A trecento anni di distanza la Sagra ha voluto rimetterlo al centro dell’attenzione del mondo musicale con l’esecuzione che avrà luogo a Perugia nella basilica di S. Pietro sabato 18 settembre alle ore 21. Ed infine la conclusione, come si è detto, con la sinfonia “incompiuta” di Schubert al Morlacchi domenica 19 alle ore 21.

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Sante armonie https://www.lavoce.it/sante-armonie/ Thu, 27 Aug 2009 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=7782 Una grande festa dedicata alla patrona della musica santa Cecilia: così si presenta la 64a Sagra musicale umbra, in programma dal 12 al 25 settembre con quindici appuntamenti tra barocco e contemporanea, rarità e capolavori. Il percorso artistico si snoderà da Perugia ai centri più belli della regione, per vivere momenti di grande musica a contatto con l’arte e la storia. Nel frattempo, a partire da giovedì 27 agosto sono iniziate le vendite dei biglietti e le prenotazioni per tutti i concerti della Sagra: ci si può rivolgere agli uffici della Fondazione Perugia musica classica in via Danzetta 7 del capoluogo. La biglietteria rimane aperta da lunedì a venerdì dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 18, mentre il sabato soltanto nella mattinata, dalle 11 alle 13. È anche possibile acquistare i biglietti il giorno stesso dei concerti, a partire da un’ora prima dell’inizio. Sono inoltre possibili le prenotazioni, telefonando al numero 075 5722271 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo info@perugiamusicaclassica.com, a cui verrà data pronta risposta e le istruzioni per il ritiro. Infine, la prevendita è stata attivata anche tramite internet direttamente dal sito della Fondazione: www.perugiamusicaclassica.com. Per raggiungere le sedi dei concerti fuori Perugia sarà messo a disposizione gratuitamente per tutto il pubblico, come già avvenuto con successo lo scorso anno, un bus navetta che partirà da piazza Italia (Perugia) e successivamente da piazzale del Bove (Perugia) un’ora prima dell’inizio del concerto, per riportare poi in città subito al termine dell’evento. È necessaria la prenotazione telefonica entro le ore 17 del giorno del concerto al numero 075 5722271. I prezzi dei concerti variano da 7 a 25 euro, ma saranno gratuiti quelli nella chiesa di San Claudio a Spello di mercoledì 16 settembre e quello alla chiesa di Santa Maria della Misericordia a Perugia il 24 settembre. L’ingresso è libero per la celebrazione della S.Messa nella cattedrale di San Lorenzo domenica 20 settembre.Gratuiti anche i cinque incontri di approfondimento in programma presso l’Oratorio di Santa Cecilia. L’inaugurazione della Sagra 2009 è affidata ad uno dei più eleganti e originali affreschi corali del barocco: al teatro Morlacchi di Perugia sabato 12 settembre alle ore 21 si terrà l’esecuzione dell’oratorio Le stagioni di Haydn, nel duecentenario della morte del compositore; il maestro Enoch zu Guttenberg dirigerà i Filarmonici di Baviera – KlangVerwaltung e la Chorgemeinschaft Neubeuern. Non mancheranno rarità, grandi appuntamenti e prime mondiali. Per informazioni: tel. 075 5722271.

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Un porporato e il suo “passato che non passa” https://www.lavoce.it/un-porporato-e-il-suo-passato-che-non-passa/ Thu, 19 Feb 2009 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=7329 La famiglia, come soggetto da sostenere da parte della società civile e della Chiesa, ha trovato diritto di cittadinanza in occasione della consegna del premio ‘Bandiera Gubbio 2008’ al card. Ennio Antonelli, già vescovo dal 1982 all’88. Non poteva essere altrimenti, sia perché il porporato umbro è presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, sia perché, in fondo, anche il gruppo Sbandieratori, che ha istituito il prestigioso riconoscimento insieme al Comune di Gubbio, può essere considerata una famiglia che ha trovato collante nella tradizione e nella cultura della propria terra. Valori con i quali da quasi quarant’anni si alimenta, ed ai quali attinge ispirazione e stimoli per numeri e figure che il fruscio suggestivo delle bandiere squaderna da anni (fino ad oggi le manifestazioni sono state 1.588 di cui 817 a Gubbio, 251 in Umbria, 376 in Italia e 144 all’estero); pagine di storia e di costume nelle piazze del mondo tra applausi e consensi. La cerimonia, svoltasi in una sala trecentesca gremita di autorità e cittadini, è stata introdotta dai saluti del prof. Giuseppe Sebastiani, presidente e guida preziosa del gruppo Sbandieratori (ruolo riconosciuto e sottolineato con l’attribuzione del premio Gabriele Bettelli, istituito dai genitori Mario e Lina in memoria del figlio bandierante deceduto prematuramente) e del sindaco Orfeo Goracci. Sebastiani, oltre ai ringraziamenti ed alla soddisfazione per le tante presenze, ha ricordato che le ‘bandiere esprimono non tanto un gesto tecnico, quanto un vero e proprio progetto’. Mentre il sindaco Goracci ha espresso la soddisfazione della città per il ritorno del card. Antonelli, cittadino onorario e ‘figura di riferimento importante per la comunità religiosa e laica’. La presentazione del premiato, precisa e densa di affetto, è stata dell’emerito mons. Pietro Bottaccioli. Da parte sua il card. Antonelli, prima di ricevere un riconoscimento ‘che mi onora e rallegra’, ha riconfermato il suo attaccamento a Gubbio ed ai suoi abitanti, ‘un passato che non passa’. Ha ricordato che in tutti i suoi spostamenti è stato seguito da una scultura di Giuseppe Calzuola che sintetizza storia, valori umani e cristiani della terra di sant’Ubaldo: palazzo dei Consoli e Campanone dominati dal volto del Patrono cui guardano gli occhi della folla. Quindi la consegna del premio Bandiera e della motivazione da parte del sindaco Goracci e del presidente Sebastiani, mentre il quintetto ‘Ars Musica’ sottolineava il tutto con suggestivi brani di musica classica. Ancora una bella pagina di un progetto di grande vitalità.Giampiero Bedini’Stato e Chiesa diano attenzione alla famiglia’ Al termine della cerimonia, grazie anche alla sua straordinaria affabilità e disponibilità, al card. Ennio Antonelli sono state chieste alcune riflessioni riferite all’esperienza che sta portando avanti quale presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, un compito di particolare importanza, riferito com’è ad un organismo fondamentale che sconta troppo spesso tensioni, sottovalutazioni e spesso disinteresse. Nella sua nuova responsabilità, tra l’altro, ha partecipato al recente VI Incontro mondiale delle famiglie svoltosi a Città del Messico (14-18 gennaio) sul tema: ‘La famiglia, educatrice dei valori umani e cristiani’. ‘È stata un’esperienza molto interessante ‘ ha dichiarato il Cardinale ‘ alla quale hanno partecipato 21 cardinali, 180 vescovi, 99 delegazioni di altrettanti paesi e mediamente 12.000 persone al giorno, interi nuclei familiari’. In tale circostanza è stata affrontata e ripensata la sua missione educativa, inquadrata nelle prospettive pastorali, politiche e sociologiche. È stata messa in evidenza la famiglia come soggetto della società civile, bisognosa di cure e di attenzioni, ma anche risorsa che si porta dietro e garantisce una quantità di benefici. A lei debbono guardare con la stessa attenzione e tensione sia lo Stato che la Chiesa. Da qui la necessità di una politica attenta alle attese della famiglia ed al modo più efficace per garantirle risposte adeguate, con un percorso che coinvolga le associazioni rappresentative delle famiglie stesse. ‘Se sostenuta ‘ ha sottolineato Antonelli ‘ può dare molto; la sua salute è una risorsa che può concorrere a risolvere la crisi demografica, dove c’è, oltre che ad una migliore educazione dei figli’. La stessa attenzione va messa in atto da parte della Chiesa con una pastorale per e con la famiglia, sempre più ‘insostituibile per una efficace azione di evangelizzazione. La famiglia è Vangelo vivo, un esempio concreto del modo di rapportarsi’. Il Cardinale ha fatto riferimento ad una catechesi in quattro tempi che coinvolga, in successione, ‘parroci, catechisti, genitori’, ‘catechisti, genitori’, ‘figli, catechisti’, ‘figli, catechisti, genitori, parroci’.

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Affidamento corale a Maria https://www.lavoce.it/affidamento-corale-a-maria/ Thu, 10 Jul 2008 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=6816 Fino al 16 luglio presso la basilica di San Valentino a Terni sarà celebrata la festa della Madonna del Carmine, patrona dell’ordine dei Carmelitani scalzi, che da oltre quattrocento anni reggono la basilica del Santo dell’amore. La celebrazione di questa festa dedicata alla Madonna risale alla seconda metà del 1300 ed è riferita al giorno in cui, secondo la tradizione, la Madonna sarebbe apparsa a san Simone Stock consegnandogli lo scapolare e per questo nella devozione prese il nome di festa dello scapolare. Nei giorni della festa presso la basilica di San Valentino, in programma il triduo con il rosario meditato alle ore 18 e a seguire la celebrazione eucaristica con una riflessione mariana guidata da padre Sandro Pontoli. Sabato 12 luglio sarà celebrata la giornata dello scapolare e il rinnovamento dell’affidamento a Maria. Lo scapolare è una lunga banda di stoffa simbolo dell’abito monastico, che, oltre che dai Carmelitani, viene indossato dai Benedettini, Cistercensi e Domenicani. Lo scapolare grande dei monaci venne dato ai fedeli laici come distintivo di appartenenza all’Ordine e per praticità venne ridotto a due rettangoli di stoffa dello stesso colore dell’abito tenuti insieme da due cordicine. Lunedì 14 e martedì 15 luglio presso il monastero delle Carmelitane a Macchia di Bussone alle ore 17.30 si terrà la recita dei vespri cantati e la liturgia della Parola dedicata a san Paolo presieduta da don Roberto Tarquini. Mercoledì 16 luglio, festa liturgica della Madonna del Carmine, si terrà la solenne celebrazione alle ore 9 presso il monastero delle Carmelitane Scalze di Macchia di Bussone presieduta da don Roberto Tarquini. Alle ore 18 presso la basilica di San Valentino la celebrazione solenne sarà presieduta da don Antonio Maniero vicario generale della diocesi. Alle ore 20.30 si terrà la solenne celebrazione nella basilica e a seguire la processione per le vie della parrocchia accompagnata dalla banda musicale di Stroncone e al termine, presso il campo sportivo adiacente la Basilica, si terrà lo spettacolo musicale ‘Cazacu’s’ di Ionela Cazacu con fontane danzanti su musica classica. Tutte le sere inoltre sarà aperto lo stand gastronomico e proposte serate danzanti e commedie dialettali con la compagnia ‘Attori pe’ sbaju’ che porterà in scena la commedia di Francesco Martellotti ‘La vedova inconsolabile’ domenica 13 luglio alle ore 21.

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La Sagra, da 60 anni ‘alla ricerca del divino’ https://www.lavoce.it/la-sagra-da-60-anni-alla-ricerca-del-divino/ Thu, 29 Sep 2005 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=4711 È giunta al termine sabato 24 settembre la sessantesima edizione della Sagra musicale umbra con la straordinaria presenza del pianista Maurizio Pollini, che ha concluso l’evento con l’esecuzione delle Sonate op. 2 n. 1, op. 2 n. 3 ed op. 106 di Beethoven e ben due bis a grande richiesta del pubblico.

La maestria, il rigore tecnico e l’eccellente qualità del suono del pianista milanese hanno incantato gli ascoltatori del Teatro Morlacchi. L’Orchestra ed il Coro del Maggio Musicale fiorentino diretti da Zubin Mehta aveva inaugurato la manifestazione il 15 settembre, al Teatro Comunale ‘Morlacchi’ di Perugia. Nelle Laudi alla Vergine di Verdi su testo dell’ultimo canto del Paradiso di Dante le voci femminili del coro hanno stupito per la bellezza nei ‘piano’.

Di grande effetto l’ingresso dell’orchestra nel Te Deum dopo l’inizio affidato al solo coro e l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven. Ripercorrendo tutto il programma si può dire che sono state eseguite musiche di diverso tema, stile e carattere, fino all’esecuzione di canti devozionali musulmani della tradizione sufi del Magreb, in una chiesa di San Bevignate colma sino all’inverosimile di un pubblico mosso da interesse e curiosità e facilitato dall’ingresso gratuito.

Un discorso a parte merita il Requiem del compositore perugino Carlo Pedini, proposto in prima italiana (l’opera era già stata presentata in Giappone) su commissione della Sagra a Città della Pieve, al Teatro degli Avvaloranti, il 23 settembre coi Solisti di Perugia e il Munchner Motettenchor, Hayko Siemens direttore e Claudio Brizi organista.

Il tema della morte e della preghiera per l’anima che incontra Dio, trattato in artistico linguaggio contemporaneo che ispira serie riflessioni esistenziali nell’attento ascoltatore.

Ricordiamo una bella presenza a cura dell’Associazione dei Cori dell’Umbria che sul tema Carissimi e il suo tempo ha inserito il coro ‘Città di Roma’, direttore Mauro Marchetti, il ‘Collegium Vocale Tifernum’, direttore Stefano Mastriforti, e la ‘Cappella della basilica del Sacro Convento di Assisi’, direttore padre Giuseppe Magrino.

Il ‘catalogo’ della Sagra, curato dalla Fondazione musica classica, ha cambiato look e filosofia. Non presenta più (purtroppo, si deve dire) musiche, interpreti ed autori con testi e traduzioni a fronte, ma (e anche questo ha il suo pregio) si presenta come un documento che con testi, immagini e riproduzioni artistiche contribuisce a far conoscere i ‘luoghi’ della 60a edizione della Sagra: miniature, paesaggi, Galleria nazionale dell’Umbria, teatri, chiese e poi Bettona, Castel Rigone, Torgiano, Cannara, Corciano, Solomeo, Montefalco, Città della Pieve’.

Ad introduzione un breve ma interessante contributo del biblista Gianfranco Ravasi su ‘La Bibbia e la musica’. ‘Si è parlato qua e là di ‘nuova fase’, di ‘rinnovamento’ della Sagra – commenta mons. Francesco Spingola, direttore dell’Istituto musicale ‘G. Frescobaldi’ di Perugia, che ha sempre seguito con attenzione la rassegna – ma la dichiarata programmazione ufficiale resta la ‘ricerca del divino al di là di ogni credo’.

Il che giustifica ogni intervento, anche se lontanissimo dai brani gregoriani eseguiti ai primordi della Sagra da mons. Onorio Magnoni, di Castel Rigone e allora docente al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma’.

Per la prossima edizione non resta che attendere il prosieguo del rinnovamento verso una Sagra fedele alla sua ispirazione originaria, quella di essere rassegna di musica sacra originale e propositiva, capace di essere anche evento culturale oltre che cartellone di grandi concerti.

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Un coro di voci, la grande musica in Umbria https://www.lavoce.it/un-coro-di-voci-la-grande-musica-in-umbria/ Thu, 12 Aug 2004 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=3982 La Sagra Musicale Umbra apre i battenti l’11 settembre. Negli intenti della Fondazione, riportare il Festival più vicino alle sue origini, in modo particolare con esecuzioni autorevoli del grande repertorio sinfonico-corale di ispirazione religiosa. In quest’ottica da non perdere i concerti di apertura, con il Coro da Camera di Vienna con l’orchestra ‘Cappella Istropolitana’, con la Missa in tempore belli di Haydn). Musiche di Paul Hindemith invece compongono il programma dell’Orchestra Sinfonica di Perugia e dell’Umbria diretta da Giuliano Silveri, con in primo piano la Sinfonia Mathis der Maler, tratta dall’opera omonima che si ispira alla vita e all’opera del pittore Matthias GrÈnewald. Al Festival partecipano altre cinque formazioni corali e vocali, oltre a quelle già ricordate: il prestigioso Coro da Camera della Filarmonica Estone (con un ritratto del compositore contemporaneo Arvo PÈrt); il Coro Polifonico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (con musiche di Palestrina tratte dalla nuova Edizione Nazionale dell’opera omnia palestriniana); il ‘Consortium Carissimi’ (che celebrerà i 300 anni dalla morte di Marc-Antoine Charpentier); gli ensemble ‘Dialogos & Sequentia’ e ‘I Cantori Gregoriani’ (i quali ricorderanno l’anniversario della morte, nel 604, di San Gregorio Magno, il cui nome è legato da oltre un millennio al canto monodico della Chiesa occidentale). Non per questo sarà trascurata la produzione moderna e contemporanea, alla quale sono dedicati i concerti del Coro ‘Ars Cantica’ (Goffredo Petrassi, nel centenario della nascita), dell’Ensemble In Canto (Luigi Dallapiccola, nel centenario della nascita) e del ‘L.E.O.’ (Letztes Erfreuliches Operntheater) di Vienna, una compagnia di teatro musicale austriaca che darà in prima esecuzione assoluta due opere in un atto, l’uno di Marco Pontini l’altro di Carlo Pedini, quest’ultimo dal 2004 ‘compositore in residenza’ del Festival. Due gli appuntamenti con un repertorio di stampo popolare, il primo con il Quartetto Vocale di Giovanna Marini (in un programma di musiche sacre e profane di tradizione orale), il secondo con i Fratelli Mancuso, estrosi esecutori di musiche tradizionali siciliane, che insieme al gruppo vocale ‘Armoniosoincanto’ saranno i principali protagonisti di un suggestivo programma ideato e progettato da Carlo Pedini: Requiem, concerto mistico per voci, coro femminile, strumenti e quartetto d’archi su musiche degli stessi Fratelli Mancuso e della tradizione popolare, contrappuntate a canti gregoriani e monodici. Due infine le manifestazioni a corredo degli appuntamenti musicali. Nel complesso monumentale di Santa Giuliana a Perugia si terrà una tavola rotonda sulla nuova edizione dell’opera omnia di Palestrina, con l’intervento dei massimi esperti del settore ‘ tra cui Francesco Luisi e Giancarlo Rostirolla ‘ e con un’illustrazione delle ultime acquisizioni della filologia palestriniana con la partecipazione di Roberto Gabbiani e del Coro Polifonico ‘Città di Bastia’. In questo contesto, la tradizionale rassegna di Cori Umbri organizzata dal Festival punterà su un repertorio di musiche di Palestrina e di altri autori coevi. A ricordare la figura di George Sand, nel bicentenario della nascita, saranno invece tre eminenti studiosi della scrittrice francese in una conferenza che si svolgerà all’Università Italiana per Stranieri (sede ‘storica’, da dove mosse i suoi primi passi la ‘Sagra Musicale Umbra’), con un concerto serale di musiche di Chopin tenuto dal pianista Benedetto Lupo. Per tutte le informazioni, e per la prevendita dei biglietti, rivolgersi alla Fondazione Perugia Musica Classica, Via Danzetta, 7 (1’piano), tel. 075 5722271, fax 075 5725264, tutti i giorni, eccetto la domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’e-mail è info@perugiamusicaclassica.com, il sito www.perugiamusicaclassica.com. Per eventuali disponibilità last minute, si può contattare il 338 8668820.

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