museo diocesano Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/museo-diocesano/ Settimanale di informazione regionale Wed, 21 Aug 2024 16:00:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg museo diocesano Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/museo-diocesano/ 32 32 Incontri natalizi al museo diocesano tra pittura, scultura, fotografia e presepi https://www.lavoce.it/incontri-natalizi-al-museo-diocesano-tra-pittura-scultura-fotografia-e-presepi/ https://www.lavoce.it/incontri-natalizi-al-museo-diocesano-tra-pittura-scultura-fotografia-e-presepi/#respond Thu, 07 Dec 2023 15:21:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74249 incontri natalizi museo diocesano

In preparazione al Natale, il Museo diocesano e la Proloco, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Terni, promuovono dal 9 al 17 dicembre presso il Museo diocesano di Terni, la rassegna d’arte Incontri natalizi 2023, collettiva di pittura, scultura, grafica, fotografia, presepi artistici e africani, cartoline natalizie, poesia, la bancarella della solidarietà e eventi culturali dedicati alla pace nel mondo. L’iniziativa, giunta alla 35esima edizione, unisce arte, cultura e mondialità nel segno del dialogo, delle tradizioni popolari locali, dall’arte visiva, originale e creativa. A questo si aggiunge la solidarietà con l’incontro tra le associazioni che si occupano a vario livello di volontariato. La mostra sarà inaugurata sabato 9 dicembre alle ore 16.30 con la presentazione delle opere e dei progetti delle associazioni presenti, della bancarella della solidarietà e del premio Simpatia del pubblico aperto a tutti i partecipanti e visitatori della mostra. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19. Tra gli eventi culturali proposti l’10 e il 15 dicembre si terrà il Recital di poesie in vernacolo e in lingua, a carattere natalizio, sacro, sociale, ecologico e per la pace, promosso dalla Pro Loco di Terni e presentazione dei libri del premio letterario "Logo d'Oro" Città di Terni. L’11 dicembre la conferenza: Ricordo del Presepe di San Francesco a Greccio nell’ottavo centenario della prima rappresentazione, a cura dello storico Armando Rossini. Proiezione di video e documentari dedicati all’ambiente e alla Terra Santa. Il 12 dicembre testimonianze missionarie sul Natale dei poveri per un aiuto fraterno e di solidarietà, a cura delle associazioni che operano sul territorio per i bisognosi. Il 13 dicembre la conferenza: Sappiamo dire grazie per i doni ricevuti? Riflessioni sulle virtù del ricevere a cura della professoressa Cristina Montesi, Dipartimento di Economia, Università degli studi di Perugia. Il 14 dicembre la proiezione di cartoline dedicate al Natale e all’antica Terni. Breve storia della cartolina a Terni a cura del professor Armando Rossini. Presentazione di Cento scatti per Terni libro fotografico a cura dell’artista Simula Enzo.
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incontri natalizi museo diocesano

In preparazione al Natale, il Museo diocesano e la Proloco, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Terni, promuovono dal 9 al 17 dicembre presso il Museo diocesano di Terni, la rassegna d’arte Incontri natalizi 2023, collettiva di pittura, scultura, grafica, fotografia, presepi artistici e africani, cartoline natalizie, poesia, la bancarella della solidarietà e eventi culturali dedicati alla pace nel mondo. L’iniziativa, giunta alla 35esima edizione, unisce arte, cultura e mondialità nel segno del dialogo, delle tradizioni popolari locali, dall’arte visiva, originale e creativa. A questo si aggiunge la solidarietà con l’incontro tra le associazioni che si occupano a vario livello di volontariato. La mostra sarà inaugurata sabato 9 dicembre alle ore 16.30 con la presentazione delle opere e dei progetti delle associazioni presenti, della bancarella della solidarietà e del premio Simpatia del pubblico aperto a tutti i partecipanti e visitatori della mostra. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19. Tra gli eventi culturali proposti l’10 e il 15 dicembre si terrà il Recital di poesie in vernacolo e in lingua, a carattere natalizio, sacro, sociale, ecologico e per la pace, promosso dalla Pro Loco di Terni e presentazione dei libri del premio letterario "Logo d'Oro" Città di Terni. L’11 dicembre la conferenza: Ricordo del Presepe di San Francesco a Greccio nell’ottavo centenario della prima rappresentazione, a cura dello storico Armando Rossini. Proiezione di video e documentari dedicati all’ambiente e alla Terra Santa. Il 12 dicembre testimonianze missionarie sul Natale dei poveri per un aiuto fraterno e di solidarietà, a cura delle associazioni che operano sul territorio per i bisognosi. Il 13 dicembre la conferenza: Sappiamo dire grazie per i doni ricevuti? Riflessioni sulle virtù del ricevere a cura della professoressa Cristina Montesi, Dipartimento di Economia, Università degli studi di Perugia. Il 14 dicembre la proiezione di cartoline dedicate al Natale e all’antica Terni. Breve storia della cartolina a Terni a cura del professor Armando Rossini. Presentazione di Cento scatti per Terni libro fotografico a cura dell’artista Simula Enzo.
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‘Laudato si’ mi’ Signore’, mostra fotografica e documentaria missionaria https://www.lavoce.it/laudato-si-mi-signore-mostra-fotografica-e-documentaria-missionaria/ https://www.lavoce.it/laudato-si-mi-signore-mostra-fotografica-e-documentaria-missionaria/#respond Tue, 10 Oct 2023 10:02:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73576 Mostra Laudato si’ mi’ Signore

Laudato si’ mi’ Signore è la mostra fotografica e documentaria, di pittura, grafica, scultura allestita da martedì 10 a giovedì 19 ottobre presso le sale espositive del Museo diocesano di Terni. Dedicata alle missioni, alla pace, al tema sacro ed ecologico, è promossa dal Centro Missionario della diocesi, con il patrocinio del Comune e il contributo del Museo diocesano, della San Vincenzo de’ Paoli, associazione Claudio Conti, Arena Alta - missione in Costarica, in occasione dell’ottobre missionario Cuori ardenti piedi in cammino, mese che la chiesa cattolica dedica alle missioni di tutto il mondo. Viene inaugurata martedì 10 ottobre alle ore 16.30 dal vescovo Francesco Soddu, con testimonianze missionarie di varie associazioni, la proiezione del film missionario a cura di Missio e inaugurazione della Bancarella della Solidarietà.

Resterà aperta tutti i giorni, dalle 16.30 alle 19.30.

Laudato si’ mi’ Signore, una rassegna tra arte e fotografia per raccontare la missionarietà

Laudato si’ mi’ Signore, è una rassegna di pittura, scultura, poesia e delle esperienze missionarie espresse dalle tante associazioni che operano in terre di missione, con film e video a testimonianza di coloro che hanno vissuto l’esperienza missionaria ad gentes in varie parti del mondo, e la bancarella della solidarietà per la raccolta di fondi per le missioni. L’iniziativa, che coinvolge vari soggetti che operano in ambito missionario vuole dare risalto al tema della fraternità universale del mese missionario di ottobre, che culminerà con la giornata missionaria mondiale del 22 ottobre, con momenti dedicati alle testimonianze dei missionari mercoledì 11 ottobre alle ore 16.30 padre Fulgenzio Monacelli, missionario in Amazzonia per cinquant'anni, e proiezione dei video sulla missione l’16 ottobre e il 17 ottobre sulla vita e la testimonianza missionaria di Pauline Marie Jaricot (1799-1862), fondatrice dell’Opera della propagazione della Fede.

Il 12 ottobre alle ore 16.30 la conferenza L’umanesimo economico di Papa Francesco nella lotta alla povertà a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, dipartimento di Economia. Due pomeriggi saranno dedicati alla poesia e letteratura il 13 e 15 ottobre alle ore 16.30 Parola agli artisti, recital di poesie in vernacolo e in lingua del premio letterario nazionale Logo d’Oro Città di Terni.

Iniziative, che culmineranno  con la veglia di preghiera diocesana per le missioni di sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale di Terni, presieduta dal vescovo Francesco Soddu.

Un momento importante di comunione della chiesa diocesana, per pregare per le missioni nel mondo, per aprire il cuori di ognuno a quella missione che è ogni giorno nelle strade delle nostre città, oltre che aprire una riflessione e conoscenza della ricchezza di esperienze missionarie portate avanti in questo tempo, con il contributo delle tante associazioni che operano in terre di missione.

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Mostra Laudato si’ mi’ Signore

Laudato si’ mi’ Signore è la mostra fotografica e documentaria, di pittura, grafica, scultura allestita da martedì 10 a giovedì 19 ottobre presso le sale espositive del Museo diocesano di Terni. Dedicata alle missioni, alla pace, al tema sacro ed ecologico, è promossa dal Centro Missionario della diocesi, con il patrocinio del Comune e il contributo del Museo diocesano, della San Vincenzo de’ Paoli, associazione Claudio Conti, Arena Alta - missione in Costarica, in occasione dell’ottobre missionario Cuori ardenti piedi in cammino, mese che la chiesa cattolica dedica alle missioni di tutto il mondo. Viene inaugurata martedì 10 ottobre alle ore 16.30 dal vescovo Francesco Soddu, con testimonianze missionarie di varie associazioni, la proiezione del film missionario a cura di Missio e inaugurazione della Bancarella della Solidarietà.

Resterà aperta tutti i giorni, dalle 16.30 alle 19.30.

Laudato si’ mi’ Signore, una rassegna tra arte e fotografia per raccontare la missionarietà

Laudato si’ mi’ Signore, è una rassegna di pittura, scultura, poesia e delle esperienze missionarie espresse dalle tante associazioni che operano in terre di missione, con film e video a testimonianza di coloro che hanno vissuto l’esperienza missionaria ad gentes in varie parti del mondo, e la bancarella della solidarietà per la raccolta di fondi per le missioni. L’iniziativa, che coinvolge vari soggetti che operano in ambito missionario vuole dare risalto al tema della fraternità universale del mese missionario di ottobre, che culminerà con la giornata missionaria mondiale del 22 ottobre, con momenti dedicati alle testimonianze dei missionari mercoledì 11 ottobre alle ore 16.30 padre Fulgenzio Monacelli, missionario in Amazzonia per cinquant'anni, e proiezione dei video sulla missione l’16 ottobre e il 17 ottobre sulla vita e la testimonianza missionaria di Pauline Marie Jaricot (1799-1862), fondatrice dell’Opera della propagazione della Fede.

Il 12 ottobre alle ore 16.30 la conferenza L’umanesimo economico di Papa Francesco nella lotta alla povertà a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, dipartimento di Economia. Due pomeriggi saranno dedicati alla poesia e letteratura il 13 e 15 ottobre alle ore 16.30 Parola agli artisti, recital di poesie in vernacolo e in lingua del premio letterario nazionale Logo d’Oro Città di Terni.

Iniziative, che culmineranno  con la veglia di preghiera diocesana per le missioni di sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale di Terni, presieduta dal vescovo Francesco Soddu.

Un momento importante di comunione della chiesa diocesana, per pregare per le missioni nel mondo, per aprire il cuori di ognuno a quella missione che è ogni giorno nelle strade delle nostre città, oltre che aprire una riflessione e conoscenza della ricchezza di esperienze missionarie portate avanti in questo tempo, con il contributo delle tante associazioni che operano in terre di missione.

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Spoleto sacra 1200: mostra per gli 825 anni della dedicazione della Cattedrale https://www.lavoce.it/spoleto-sacra-1200-mostra-per-gli-825-anni-della-dedicazione-della-cattedrale/ https://www.lavoce.it/spoleto-sacra-1200-mostra-per-gli-825-anni-della-dedicazione-della-cattedrale/#respond Fri, 31 Mar 2023 13:12:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=71037 Spoleto sacra 1200

Nell’ambito delle celebrazioni per l’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo con il Comitato Scientifico composto dai professori Massimiliano Bassetti, Maria Teresa Gigliozzi, Enrico Menestò, Emore Paoli, Serena Romano, Giovanna Sapori, Bruno Toscano, ha ideato e promosso la mostra Spoleto sacra 1200. Nell’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale, realizzata da Opera Laboratori con il catalogo di Sillabe. Il tema portante della mostra, in programma dal 2 aprile al 16 luglio prossimo presso il Museo Diocesano, è il grandioso rinnovamento della Cattedrale altomedievale compiuto fra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, impresa che riflette un’importante fase della storia religiosa e culturale della città di Spoleto e della sua vasta diocesi. I lavori erano in parte compiuti quando la chiesa fu dedicata da Innocenzo III (1198) ed erano conclusi quando fu nuovamente dedicata da Onorio III (1216-1227).

Un cammino di conoscenza e di dialogo

"Il presente nel quale viviamo -commenta monsignor Renato Boccardo- non si esaurisce e non si identifica con la storia che ci ha preceduto, ma non può nemmeno esprimere la propria identità separandosi da essa e ignorando i suoi insegnamenti. Occorre, dunque, percorrere con umiltà e intelligenza un cammino di conoscenza e di dialogo, permettendo alla storia di raccontarsi attraverso documenti dalle tipologie più diverse. È quanto si propone la mostra Spoleto Sacra 1200, voluta per celebrare gli ottocentoventicinque anni della dedicazione della Basilica Cattedrale di Santa Maria di Spoleto. Ritrovare nelle sale del Museo Diocesano diversi pezzi della sua storia, alcuni tornati dopo secoli nella nostra città, e poterli ammirare da vicino, permette di attraversare il tempo e sentirsi in qualche modo contemporanei dei padri che, con intuizione spirituale che richiama l’uomo al suo destino ultimo, hanno edificato questo monumento di arte e di fede".

Spoleto sacra 1200: una mostra articolata in tre sezioni

Le opere esposte nella mostra sono articolate in tre sezioni. Si tratta di documenti, disegni, sculture, dipinti, libri miniati collegati o collegabili al rinnovamento della Cattedrale e al suo ambiente storico, religioso e artistico fra il XII e il XIII secolo. L’edificio fu, infatti, radicalmente trasformato con il rifacimento dell’architettura interna (1644 circa), promosso dal cardinale protettore della città, Francesco Barberini. Questo provocò la perdita o la dispersione della quasi totalità delle opere che vi erano allora contenute. In quest’ottica alle opere in mostra si aggiungono, in un percorso guidato, dipinti e sculture conservati nel Museo diocesano.

"Quanto si ammira nella mostra -prosegue l’arcivescovo di Spoleto-Norcia- è parte di un patrimonio di fede: l'arte e la fede in simbiosi. La fede suggerisce i contenuti, l'arte li propone, li trasforma e li presenta. L'artista, a pieno titolo, è un sapiente che narra la fede e la modula nei segni, nelle forme più impensate, nei colori più avvincenti. Un luogo di culto non è mai un museo; non lo è per l'intenzione di chi l'ha voluto e non lo è per le finalità alle quali è destinato. Spoleto sacra 1200 vorrebbe, pertanto, suscitare un rinnovato interesse per una ricchezza che ci appartiene, presentandosi come un forte richiamo al sacro di cui è emanazione, ed offrendo uno spazio museale quale luogo di dialogo fra culture diverse e come spunto di lavoro comune fra soggetti distinti.

Un percorso per recuperare le proprie radici

In questo senso, l'esposizione può diventare anche una provocazione. Non si limita a prendere in considerazione un passato di memorie, ma aiuta l'uomo e la donna contemporanei a scavare, a recuperare le proprie radici; vorrebbe renderli più informati, più consapevoli, capaci di apprezzare il loro presente e di proiettarli nel futuro con sguardo più penetrante e meno distratto".

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Spoleto sacra 1200

Nell’ambito delle celebrazioni per l’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo con il Comitato Scientifico composto dai professori Massimiliano Bassetti, Maria Teresa Gigliozzi, Enrico Menestò, Emore Paoli, Serena Romano, Giovanna Sapori, Bruno Toscano, ha ideato e promosso la mostra Spoleto sacra 1200. Nell’825simo anniversario della dedicazione della Cattedrale, realizzata da Opera Laboratori con il catalogo di Sillabe. Il tema portante della mostra, in programma dal 2 aprile al 16 luglio prossimo presso il Museo Diocesano, è il grandioso rinnovamento della Cattedrale altomedievale compiuto fra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, impresa che riflette un’importante fase della storia religiosa e culturale della città di Spoleto e della sua vasta diocesi. I lavori erano in parte compiuti quando la chiesa fu dedicata da Innocenzo III (1198) ed erano conclusi quando fu nuovamente dedicata da Onorio III (1216-1227).

Un cammino di conoscenza e di dialogo

"Il presente nel quale viviamo -commenta monsignor Renato Boccardo- non si esaurisce e non si identifica con la storia che ci ha preceduto, ma non può nemmeno esprimere la propria identità separandosi da essa e ignorando i suoi insegnamenti. Occorre, dunque, percorrere con umiltà e intelligenza un cammino di conoscenza e di dialogo, permettendo alla storia di raccontarsi attraverso documenti dalle tipologie più diverse. È quanto si propone la mostra Spoleto Sacra 1200, voluta per celebrare gli ottocentoventicinque anni della dedicazione della Basilica Cattedrale di Santa Maria di Spoleto. Ritrovare nelle sale del Museo Diocesano diversi pezzi della sua storia, alcuni tornati dopo secoli nella nostra città, e poterli ammirare da vicino, permette di attraversare il tempo e sentirsi in qualche modo contemporanei dei padri che, con intuizione spirituale che richiama l’uomo al suo destino ultimo, hanno edificato questo monumento di arte e di fede".

Spoleto sacra 1200: una mostra articolata in tre sezioni

Le opere esposte nella mostra sono articolate in tre sezioni. Si tratta di documenti, disegni, sculture, dipinti, libri miniati collegati o collegabili al rinnovamento della Cattedrale e al suo ambiente storico, religioso e artistico fra il XII e il XIII secolo. L’edificio fu, infatti, radicalmente trasformato con il rifacimento dell’architettura interna (1644 circa), promosso dal cardinale protettore della città, Francesco Barberini. Questo provocò la perdita o la dispersione della quasi totalità delle opere che vi erano allora contenute. In quest’ottica alle opere in mostra si aggiungono, in un percorso guidato, dipinti e sculture conservati nel Museo diocesano.

"Quanto si ammira nella mostra -prosegue l’arcivescovo di Spoleto-Norcia- è parte di un patrimonio di fede: l'arte e la fede in simbiosi. La fede suggerisce i contenuti, l'arte li propone, li trasforma e li presenta. L'artista, a pieno titolo, è un sapiente che narra la fede e la modula nei segni, nelle forme più impensate, nei colori più avvincenti. Un luogo di culto non è mai un museo; non lo è per l'intenzione di chi l'ha voluto e non lo è per le finalità alle quali è destinato. Spoleto sacra 1200 vorrebbe, pertanto, suscitare un rinnovato interesse per una ricchezza che ci appartiene, presentandosi come un forte richiamo al sacro di cui è emanazione, ed offrendo uno spazio museale quale luogo di dialogo fra culture diverse e come spunto di lavoro comune fra soggetti distinti.

Un percorso per recuperare le proprie radici

In questo senso, l'esposizione può diventare anche una provocazione. Non si limita a prendere in considerazione un passato di memorie, ma aiuta l'uomo e la donna contemporanei a scavare, a recuperare le proprie radici; vorrebbe renderli più informati, più consapevoli, capaci di apprezzare il loro presente e di proiettarli nel futuro con sguardo più penetrante e meno distratto".

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‘Le opere d’arte raccontano’: terzo appuntamento con il ciclo di conferenze https://www.lavoce.it/le-opere-darte-raccontano-terzo-appuntamento-con-il-ciclo-di-conferenze/ Wed, 30 Mar 2022 09:37:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65903 Le opere d’arte raccontano

Si terrà venerdì 1 aprile, alle ore 18, presso la Sala del Dottorato dell’Isola di San Lorenzo-Museo del Capitolo a Perugia, il terzo appuntamento del ciclo di conferenze Le opere d’arte raccontano. Percorsi verso gli anniversari di Perugino e Signorelli, a cui interverrà Nadia Righi direttore del Museo diocesano Carlo Maria Martini di Milano che affronterà il tema Il mondo ha bisogno di bellezza. Contemplare il mistero attraverso l’arte. La conferenza sarà preceduta dai saluti del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e di monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare e delegato per le celebrazioni del V Centenario della morte di Pietro Perugino (1523-2023).

Durante l’incontro si leggeranno tre opere d’arte: l'Annunciazione di Tiziano (Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte), l'Adorazione dei Pastori di Pietro Perugino (Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria) e l'Adorazione dei Magi di Artemisia Gentileschi (Pozzuoli, Cattedrale) che sono state oggetto di tre mostre organizzate dal Museo diocesano di Milano in occasione dell’iniziativa Un capolavoro per Milano.

Terzo appuntamento con Le opere d’arte raccontano per riflettere sul ruolo dei musei diocesani

"La conferenza è un’opportunità per riflettere sia sulla lettura dell’opera d’arte -spiega monsignor Salvi nell’annunciare quest’appuntamento- sia sull’importante ruolo che assumono, in questo contesto, i musei diocesani, la cui funzione pastorale, deve essere al centro di ogni attività di valorizzazione. E’ proprio per questo che abbiamo scelto di tenere questo terzo incontro all’interno del nostro Museo diocesano le cui prime tre sale sono state riaperte al pubblico nel settembre scorso, sviluppando un progetto museologico che permetta al visitatore di comprendere la secolare storia del complesso monumentale dell’Isola di San Lorenzo e della diocesi perugina, creando un percorso in cui si possa scoprire e apprezzare la bellezza dell’arte, della fede e della liturgia, affinché il museo, come ha ricordato Papa Francesco all’incontro con l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani nel 2019, concorra alla buona qualità della vita della gente, creando spazi aperti di relazione tra le persone, luoghi di vicinanza e occasioni per creare comunità".

Lo scopo principale del Museo non è quello di dare risposte, ma di suscitare domande, in un continuo rapporto tra l'opera d'arte e il singolo visitatore.

A sottolinearlo, è il direttore del Museo diocesano di Milano nell’accogliere l’invito a relazionare sul tema dell’incontro perugino di venerdì prossimo.

"Negli ultimi anni -aggiunge Nadia Righi- la proposta di questo metodo, che chiede una lettura lenta e un paragone con le proprie domande più profonde, ha trovato grande apprezzamento tra i visitatori".

Un grande limite

"La nostra Archidiocesi si sta preparando al grande anniversario del 2023 -precisa monsignor Salvi- e il tema della lettura dell’opera d’arte è un aspetto che sta molto a cuore sia a me che al cardinale Bassetti.

Fermarsi all’aspetto stilistico, senza comprendere il significato e il rapporto che intercorre tra l’opera, l’artista e l’aspetto spirituale, è un grande limite e noi come Chiesa, siamo chiamati ad impegnarci per una corretta e profonda lettura delle opere d’arte. Questo percorso di preparazione al V centenario della morte di Pietro Perugino, ci vede impegnati, oltre che nel ciclo di incontri Le opere d’arte raccontano, nella redazione di una guida agli itinerari diocesani, alla progettazione di una mostra e al riallestimento del Museo del Capitolo che proprio nel 2023 compirà cento anni dalla sua fondazione".

Un’offerta culturale stabile

 "E’ un’attività intensa -commenta monsignor Salvi- che stiamo portando avanti creando sinergie con molti enti ed istituzioni, in particolar modo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con il Comune di Perugia, poiché crediamo che fare rete e condividere progettualità sia uno degli obiettivi fondamentali per creare un’offerta culturale stabile, che vada anche oltre il 2023".

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Le opere d’arte raccontano

Si terrà venerdì 1 aprile, alle ore 18, presso la Sala del Dottorato dell’Isola di San Lorenzo-Museo del Capitolo a Perugia, il terzo appuntamento del ciclo di conferenze Le opere d’arte raccontano. Percorsi verso gli anniversari di Perugino e Signorelli, a cui interverrà Nadia Righi direttore del Museo diocesano Carlo Maria Martini di Milano che affronterà il tema Il mondo ha bisogno di bellezza. Contemplare il mistero attraverso l’arte. La conferenza sarà preceduta dai saluti del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e di monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare e delegato per le celebrazioni del V Centenario della morte di Pietro Perugino (1523-2023).

Durante l’incontro si leggeranno tre opere d’arte: l'Annunciazione di Tiziano (Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte), l'Adorazione dei Pastori di Pietro Perugino (Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria) e l'Adorazione dei Magi di Artemisia Gentileschi (Pozzuoli, Cattedrale) che sono state oggetto di tre mostre organizzate dal Museo diocesano di Milano in occasione dell’iniziativa Un capolavoro per Milano.

Terzo appuntamento con Le opere d’arte raccontano per riflettere sul ruolo dei musei diocesani

"La conferenza è un’opportunità per riflettere sia sulla lettura dell’opera d’arte -spiega monsignor Salvi nell’annunciare quest’appuntamento- sia sull’importante ruolo che assumono, in questo contesto, i musei diocesani, la cui funzione pastorale, deve essere al centro di ogni attività di valorizzazione. E’ proprio per questo che abbiamo scelto di tenere questo terzo incontro all’interno del nostro Museo diocesano le cui prime tre sale sono state riaperte al pubblico nel settembre scorso, sviluppando un progetto museologico che permetta al visitatore di comprendere la secolare storia del complesso monumentale dell’Isola di San Lorenzo e della diocesi perugina, creando un percorso in cui si possa scoprire e apprezzare la bellezza dell’arte, della fede e della liturgia, affinché il museo, come ha ricordato Papa Francesco all’incontro con l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani nel 2019, concorra alla buona qualità della vita della gente, creando spazi aperti di relazione tra le persone, luoghi di vicinanza e occasioni per creare comunità".

Lo scopo principale del Museo non è quello di dare risposte, ma di suscitare domande, in un continuo rapporto tra l'opera d'arte e il singolo visitatore.

A sottolinearlo, è il direttore del Museo diocesano di Milano nell’accogliere l’invito a relazionare sul tema dell’incontro perugino di venerdì prossimo.

"Negli ultimi anni -aggiunge Nadia Righi- la proposta di questo metodo, che chiede una lettura lenta e un paragone con le proprie domande più profonde, ha trovato grande apprezzamento tra i visitatori".

Un grande limite

"La nostra Archidiocesi si sta preparando al grande anniversario del 2023 -precisa monsignor Salvi- e il tema della lettura dell’opera d’arte è un aspetto che sta molto a cuore sia a me che al cardinale Bassetti.

Fermarsi all’aspetto stilistico, senza comprendere il significato e il rapporto che intercorre tra l’opera, l’artista e l’aspetto spirituale, è un grande limite e noi come Chiesa, siamo chiamati ad impegnarci per una corretta e profonda lettura delle opere d’arte. Questo percorso di preparazione al V centenario della morte di Pietro Perugino, ci vede impegnati, oltre che nel ciclo di incontri Le opere d’arte raccontano, nella redazione di una guida agli itinerari diocesani, alla progettazione di una mostra e al riallestimento del Museo del Capitolo che proprio nel 2023 compirà cento anni dalla sua fondazione".

Un’offerta culturale stabile

 "E’ un’attività intensa -commenta monsignor Salvi- che stiamo portando avanti creando sinergie con molti enti ed istituzioni, in particolar modo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con il Comune di Perugia, poiché crediamo che fare rete e condividere progettualità sia uno degli obiettivi fondamentali per creare un’offerta culturale stabile, che vada anche oltre il 2023".

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Presentazione al Museo Diocesano di Terni della monografia dedicata a Girolamo Troppa https://www.lavoce.it/presentazione-al-museo-diocesano-di-terni-della-monografia-dedicata-a-girolamo-troppa/ Tue, 15 Mar 2022 14:36:41 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65562 Girolamo Troppa

Giovedì 17 marzo alle ore 17.30 al Museo diocesano di Terni sarà presentato il volume Girolamo Troppa un protagonista del barocco romano, pubblicato nel 2021 da Ediart edizioni, dedicato al pittore originario di Rocchette in Sabina e morto a Terni, la cui produzione artistica è rintracciabile nelle chiese della Sabina e del reatino, di Terni, della zona del narnese e viterbese, fino a Roma dove ha realizzato diverse opere pittoriche.

Il libro che sarà presentato dal professor Giovan Battista Fidanza dell’Università Tor Vergata di Roma, è stato realizzato con il contributo della Fondazione Carit e raccoglie alcuni scritti di diversi autori: Le sorprese nella vita e nell’arte di Girolamo Troppa di don Giuseppe Creanza, Girolamo Troppa di don Claudio Bosi, Fortuna critica di Francesco Petrucci, Il Cavalier Troppa, maestro del Barocco romano nello Stato della Chiesa di Francesco Petrucci, Troppa disegnatore di Erich Schelier, L’attività artistica di Girolamo Troppa nell’Umbria meridionale di Laura Moroni, Il contributo di Girolamo Troppa fra gli artisti al servizio della Chiesa nel territorio delle Diocesi di Rieti, Cittaducale e Sabina nel XVII secolo di Ileana Tozzi, Girolamo Troppa attraverso le fonti archivistiche e bibliografiche del territorio di Terni di Letizia Salvatori, Per un quadro del barocco a Terni nella seconda metà del XVII secolo e dopo Girolamo Troppa di Maria Laura Moroni.

La monografia, completa di catalogo generale, è stata realizzata dai maggiori esperti del pittore con studi sulle opere sparse nei musei, e collezioni italiane ed internazionali. Un particolare impegno è stato riservato a quanto dipinto nelle terre natali ed in particolare a Terni, luoghi con i quali l’artista ha tenuto rapporti costanti nella sua vita. L’insieme delle opere presentate, affreschi, dipinti su tela e disegni costituiscono un grande corpus.

Girolamo Troppa artista eccellente e prolifico

Artista eccellente e prolifico, una personalità che appare come un parallelo di Luca Giordano. Immancabile la presenza di sue opere nelle collezioni del tempo, composte di molti quadri, fino a raggiungere in una unica collezione oltre cinquanta. Il volume si completa con il catalogo generale delle opere, di quelle perdute e di quelle espunte, con l’appendice documentaria e con la bibliografia generale a cura di Francesco Petrucci.

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Girolamo Troppa

Giovedì 17 marzo alle ore 17.30 al Museo diocesano di Terni sarà presentato il volume Girolamo Troppa un protagonista del barocco romano, pubblicato nel 2021 da Ediart edizioni, dedicato al pittore originario di Rocchette in Sabina e morto a Terni, la cui produzione artistica è rintracciabile nelle chiese della Sabina e del reatino, di Terni, della zona del narnese e viterbese, fino a Roma dove ha realizzato diverse opere pittoriche.

Il libro che sarà presentato dal professor Giovan Battista Fidanza dell’Università Tor Vergata di Roma, è stato realizzato con il contributo della Fondazione Carit e raccoglie alcuni scritti di diversi autori: Le sorprese nella vita e nell’arte di Girolamo Troppa di don Giuseppe Creanza, Girolamo Troppa di don Claudio Bosi, Fortuna critica di Francesco Petrucci, Il Cavalier Troppa, maestro del Barocco romano nello Stato della Chiesa di Francesco Petrucci, Troppa disegnatore di Erich Schelier, L’attività artistica di Girolamo Troppa nell’Umbria meridionale di Laura Moroni, Il contributo di Girolamo Troppa fra gli artisti al servizio della Chiesa nel territorio delle Diocesi di Rieti, Cittaducale e Sabina nel XVII secolo di Ileana Tozzi, Girolamo Troppa attraverso le fonti archivistiche e bibliografiche del territorio di Terni di Letizia Salvatori, Per un quadro del barocco a Terni nella seconda metà del XVII secolo e dopo Girolamo Troppa di Maria Laura Moroni.

La monografia, completa di catalogo generale, è stata realizzata dai maggiori esperti del pittore con studi sulle opere sparse nei musei, e collezioni italiane ed internazionali. Un particolare impegno è stato riservato a quanto dipinto nelle terre natali ed in particolare a Terni, luoghi con i quali l’artista ha tenuto rapporti costanti nella sua vita. L’insieme delle opere presentate, affreschi, dipinti su tela e disegni costituiscono un grande corpus.

Girolamo Troppa artista eccellente e prolifico

Artista eccellente e prolifico, una personalità che appare come un parallelo di Luca Giordano. Immancabile la presenza di sue opere nelle collezioni del tempo, composte di molti quadri, fino a raggiungere in una unica collezione oltre cinquanta. Il volume si completa con il catalogo generale delle opere, di quelle perdute e di quelle espunte, con l’appendice documentaria e con la bibliografia generale a cura di Francesco Petrucci.

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Giornata di studi sul “Riccio di pastorale” del museo diocesano di Città di Castello https://www.lavoce.it/giornata-di-studi-sul-riccio-di-pastorale-del-museo-diocesano-di-citta-di-castello/ Thu, 21 Oct 2021 10:22:53 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62829

Si terrà il 22 ottobre  alle ore 16 la Giornata di studi sul Riccio di pastorale nel Salone Gotico del museo diocesano di Città di Castello. Il Pastorale è un esempio di arte orafa senese del 1324 circa – ricorda Catia Cecchetti – attribuito al senese Goro di Gregorio. Dall’anno 2000 è conservato nella sala II del Museo, faceva parte della collezione ancora prima dell’ampliamento dei locali museali; va ricordato che negli anni ‘70 fu trafugato e ritrovato in modo fortuito e riconsegnato da un concittadino.

Il manufatto è ancora oggi oggetto di studio sia per quanto riguarda l’attribuzione che la sua datazione; ne parlano, sottolineandone la preziosità, gli studiosi locali quali il Magherini Graziani, C. Rosini ma anche storici dell’arte e dell’oreficeria di indiscussa fama quali M. Salmi, U. Gnoli e P. Toesca.

La Giornata di studi

La Giornata di studi del 22 ottobre a cura di Catia Cecchetti e di Mirko Santanicchia docente di Storia dell’Arte medievale all’Università degli Studi di Perugia, vuole accrescere il valore scientifico di questo capolavoro che la nostra città e la diocesi tifernate ha la fortuna di possedere.

A portare i saluti saranno il vescovo della diocesi di Città di Castello Domenico Cancian, Elvira Cajano, Soprintendete Archeologia belle arti e Paesaggio dellUmbria, Vittoria Garibaldi, presidente Icom Umbria e Alessandro Leveque, past president del Rotary Club di Città di Castello

A seguire sono previsti i seguenti interventi: Gian Franco Scarabottini, direttore Ufficio beni culturali ecclesiastici “Salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico”; don Nicola Testamigna, direttore Ufficio liturgico “Il Pastorale, al servizio della Liturgia”; Elisabetta Cioni, già docente della Università degli Studi di Siena "Microsculture e smalti nel Pastorale di Città di Castello"; Mirko Santanicchia, docente di Storia dell’Arte medievale all’Università degli Studi di Perugia “Lo smalto traslucido nel XIV secolo in Umbria” e di Riccardo Bartoccioni, Bottega orafa Bartoccioni Interventi di pulizia ordinaria del Pastorale”. Introduce e modera Catia Cecchetti.

L’accesso sarà consentito tramite Green pass. Per informazioni: 075 8554705 museo@diocesidicastello.it.

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Si terrà il 22 ottobre  alle ore 16 la Giornata di studi sul Riccio di pastorale nel Salone Gotico del museo diocesano di Città di Castello. Il Pastorale è un esempio di arte orafa senese del 1324 circa – ricorda Catia Cecchetti – attribuito al senese Goro di Gregorio. Dall’anno 2000 è conservato nella sala II del Museo, faceva parte della collezione ancora prima dell’ampliamento dei locali museali; va ricordato che negli anni ‘70 fu trafugato e ritrovato in modo fortuito e riconsegnato da un concittadino.

Il manufatto è ancora oggi oggetto di studio sia per quanto riguarda l’attribuzione che la sua datazione; ne parlano, sottolineandone la preziosità, gli studiosi locali quali il Magherini Graziani, C. Rosini ma anche storici dell’arte e dell’oreficeria di indiscussa fama quali M. Salmi, U. Gnoli e P. Toesca.

La Giornata di studi

La Giornata di studi del 22 ottobre a cura di Catia Cecchetti e di Mirko Santanicchia docente di Storia dell’Arte medievale all’Università degli Studi di Perugia, vuole accrescere il valore scientifico di questo capolavoro che la nostra città e la diocesi tifernate ha la fortuna di possedere.

A portare i saluti saranno il vescovo della diocesi di Città di Castello Domenico Cancian, Elvira Cajano, Soprintendete Archeologia belle arti e Paesaggio dellUmbria, Vittoria Garibaldi, presidente Icom Umbria e Alessandro Leveque, past president del Rotary Club di Città di Castello

A seguire sono previsti i seguenti interventi: Gian Franco Scarabottini, direttore Ufficio beni culturali ecclesiastici “Salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico”; don Nicola Testamigna, direttore Ufficio liturgico “Il Pastorale, al servizio della Liturgia”; Elisabetta Cioni, già docente della Università degli Studi di Siena "Microsculture e smalti nel Pastorale di Città di Castello"; Mirko Santanicchia, docente di Storia dell’Arte medievale all’Università degli Studi di Perugia “Lo smalto traslucido nel XIV secolo in Umbria” e di Riccardo Bartoccioni, Bottega orafa Bartoccioni Interventi di pulizia ordinaria del Pastorale”. Introduce e modera Catia Cecchetti.

L’accesso sarà consentito tramite Green pass. Per informazioni: 075 8554705 museo@diocesidicastello.it.

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Ricollocato in vetrina il “Riccio di pastorale” del museo diocesano di Città di Castello https://www.lavoce.it/ricollocato-nellapposita-vetrina-il-riccio-di-pastorale-del-museo-diocesano-di-citta-di-castello/ Sat, 24 Apr 2021 14:30:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60291 Un primo piano della decorazione del Riccio di pastorale conservato presso il Museo diocesano

Si è conclusa il 23 aprile la delicata operazione di ricollocazione nella vetrina appositamente progettata, di uno dei più preziosi capolavori di oreficeria, conservati al Museo diocesano di Città di Castello, il Riccio di pastorale.

"Riccio di pastorale" esempio di arte orafa del 1324

Il Pastorale è un esempio di arte orafa senese del 1324 circa - ricorda Catia Cecchetti, reponsabile del museo - attribuito al senese Goro di Gregorio. Dall’anno 2000 è conservato nella sala II del Museo, faceva parte della collezione ancora prima dell’ampliamento dei locali museali; va ricordato che negli anni ‘70 fu trafugato e ritrovato in modo fortuito e riconsegnato da un concittadino.

Il manufatto è ancora oggi oggetto di studio sia per quanto riguarda l’attribuzione che la sua datazione; ne parlano, sottolineandone la preziosità, gli studiosi locali quali il Magherini Graziani, C. Rosini ma anche storici dell’arte e dell’oreficeria di indiscussa fama quali M. Salmi, U. Gnoli e P. Toesca.

Pulizia e patinatura degli smalti ad opera dell'orafo Sergio Bartoccioni e figli

Le operazioni di pulizia ordinaria del Pastorale e patinatura degli smalti sono state effettuate dall’orafo tifernate Sergio Bartoccioni e dai figli Riccardo e Andrea. La loro Bottega orafa vanta un’antica tradizione nella nostra città: il manufatto fu infatti già sottoposto in passato ad un loro accurato intervento. I lavori iniziati nel gennaio scorso sono stati regolarmente autorizzati e hanno visto la supervisione della dott.ssa Maria Brucato, funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio dell’Umbria.

Finanziatore dell'operazione il Rotary club di Città di Castello

Il laboratorio è stato allestito a piano terra nella sala dove l’opera è conservata e qui sono state effettuate tutte le operazioni in sicurezza, secondo le attuali normative anti covid e a museo chiuso. La procedura di pulizia ordinaria dell’argento è stata ritenuta quanto mai necessaria e le operazioni sono state avvallate dall’Ufficio beni Culturali della diocesi, dal suo direttore Gian Franco Scarabottini e naturalmente volute dal vescovo Domenico Cancian. Quest’ultimo nel ricordare la funzione pastorale di questa opera usata dai vescovi come simbolo e guida del loro gregge, intende ringraziare per la sensibilità dimostrata il finanziatore dell’operazione il Rotary club di Città di Castello in modo particolare il suo presidente il dott. Alessandro Leveque che non ha mancato di seguire le varie operazioni insieme al Consiglio direttivo e ai soci.

In autunno è prevista una Giornata di studio

Il risultato dell’intervento ha riportato al suo originario splendore il manufatto che colpisce per la delicatezza della voluta e delle statuine quali l’Angelo, la Madonna e il Vescovo inginocchiato, oltreché per la bellezza degli smalti che impreziosiscono le figure di santi e degli animali fantastici lavorati a traslucido.

Il Riccio di Pastorale – precisa Cecchetti – nel 1434 era custodito da Meo de’ Fucci che ne concesse l’uso al vescovo Sinibaldo (G. Magherini-Graziani, L’Arte a Città di Castello, 1897, p. 310): molti sono ancora oggi gli interrogativi legati alla provenienza del manufatto, alla sua datazione e all’autore: per questo si sta lavorando ad una Giornata di studio sempre in collaborazione con il Rotary Club che si terrà nel prossimo autunno, con la preziosa collaborazione del prof. Mirko Santanicchia docente di Storia dell’Arte medievale all’Università degli Studi di Perugia; l’appuntamento vuole accrescere il valore scientifico di questo capolavoro che la città e la diocesi tifernate ha la fortuna di possedere.

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Un primo piano della decorazione del Riccio di pastorale conservato presso il Museo diocesano

Si è conclusa il 23 aprile la delicata operazione di ricollocazione nella vetrina appositamente progettata, di uno dei più preziosi capolavori di oreficeria, conservati al Museo diocesano di Città di Castello, il Riccio di pastorale.

"Riccio di pastorale" esempio di arte orafa del 1324

Il Pastorale è un esempio di arte orafa senese del 1324 circa - ricorda Catia Cecchetti, reponsabile del museo - attribuito al senese Goro di Gregorio. Dall’anno 2000 è conservato nella sala II del Museo, faceva parte della collezione ancora prima dell’ampliamento dei locali museali; va ricordato che negli anni ‘70 fu trafugato e ritrovato in modo fortuito e riconsegnato da un concittadino.

Il manufatto è ancora oggi oggetto di studio sia per quanto riguarda l’attribuzione che la sua datazione; ne parlano, sottolineandone la preziosità, gli studiosi locali quali il Magherini Graziani, C. Rosini ma anche storici dell’arte e dell’oreficeria di indiscussa fama quali M. Salmi, U. Gnoli e P. Toesca.

Pulizia e patinatura degli smalti ad opera dell'orafo Sergio Bartoccioni e figli

Le operazioni di pulizia ordinaria del Pastorale e patinatura degli smalti sono state effettuate dall’orafo tifernate Sergio Bartoccioni e dai figli Riccardo e Andrea. La loro Bottega orafa vanta un’antica tradizione nella nostra città: il manufatto fu infatti già sottoposto in passato ad un loro accurato intervento. I lavori iniziati nel gennaio scorso sono stati regolarmente autorizzati e hanno visto la supervisione della dott.ssa Maria Brucato, funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio dell’Umbria.

Finanziatore dell'operazione il Rotary club di Città di Castello

Il laboratorio è stato allestito a piano terra nella sala dove l’opera è conservata e qui sono state effettuate tutte le operazioni in sicurezza, secondo le attuali normative anti covid e a museo chiuso. La procedura di pulizia ordinaria dell’argento è stata ritenuta quanto mai necessaria e le operazioni sono state avvallate dall’Ufficio beni Culturali della diocesi, dal suo direttore Gian Franco Scarabottini e naturalmente volute dal vescovo Domenico Cancian. Quest’ultimo nel ricordare la funzione pastorale di questa opera usata dai vescovi come simbolo e guida del loro gregge, intende ringraziare per la sensibilità dimostrata il finanziatore dell’operazione il Rotary club di Città di Castello in modo particolare il suo presidente il dott. Alessandro Leveque che non ha mancato di seguire le varie operazioni insieme al Consiglio direttivo e ai soci.

In autunno è prevista una Giornata di studio

Il risultato dell’intervento ha riportato al suo originario splendore il manufatto che colpisce per la delicatezza della voluta e delle statuine quali l’Angelo, la Madonna e il Vescovo inginocchiato, oltreché per la bellezza degli smalti che impreziosiscono le figure di santi e degli animali fantastici lavorati a traslucido.

Il Riccio di Pastorale – precisa Cecchetti – nel 1434 era custodito da Meo de’ Fucci che ne concesse l’uso al vescovo Sinibaldo (G. Magherini-Graziani, L’Arte a Città di Castello, 1897, p. 310): molti sono ancora oggi gli interrogativi legati alla provenienza del manufatto, alla sua datazione e all’autore: per questo si sta lavorando ad una Giornata di studio sempre in collaborazione con il Rotary Club che si terrà nel prossimo autunno, con la preziosa collaborazione del prof. Mirko Santanicchia docente di Storia dell’Arte medievale all’Università degli Studi di Perugia; l’appuntamento vuole accrescere il valore scientifico di questo capolavoro che la città e la diocesi tifernate ha la fortuna di possedere.

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Nuovo appuntamento dal Museo diocesano di Spoleto per ‘IncontraArti oltre l’immagine’ https://www.lavoce.it/nuovo-appuntamento-dal-museo-diocesano-di-spoleto-per-incontraarti-oltre-limmagine/ Thu, 07 Jan 2021 10:43:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58784

SPOLETO- Il Museo diocesano propone un nuovo appuntamento on line dell’iniziativa IncontraArti oltre l'immagine : venerdì 8 gennaio, alle ore 17 sui canali social della Diocesi e del Museo (Facebook: SpoletoNorcia; Duomo di Spoleto - Complesso Monumentale; YouTube: Archidiocesi Spoleto Norcia) Vittoria Garibaldi, direttore tecnico-scientifico del laboratorio di diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto e coordinatore di ICOM Umbria, già Soprintendente ai Beni Storici e Artistici dell’Umbria e Direttore Regionale per i Beni Culturali dell’Umbria e Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, illustrerà le opere del Maestro di Cesi, allievo di Giotto, conservate nel Museo diocesano di Spoleto. "Giotto -afferma Vittoria Garibaldi- arriva in Umbria negli anni ’90 del 1200 e lascia un segno indelebile. È un pittore rivoluzionario, cambia tutto, si allontana dalla tradizione bizantina e porta numerosissime novità. Ma è anche un imprenditore: tutti corrono nei suoi cantieri per vedere chi è questo personaggio. Arrivano artisti sconosciuti di cui non sappiamo assolutamente nulla. Tra questi, uno lascia sicuramente un segno importante: si chiama Maestro di Cesi, ma questo non è il suo nome. Come per tutti gli altri, non conosciamo il suo vero nome, non sappiamo quando è nato né quando è morto, non sappiamo da dove proviene. Ma è sicuramente un artista intrigante e poliedrico". Le opere del Maestro di Cesi che illustrerà Vittoria Garibaldi sono : Madonna con Bambino, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di San Giovanni evangelista a Vallo di Nera; Cristo crocefisso, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di San Domenico in Spoleto; Santa Cristina, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di Santa Cristina in Caso di Sant’Anatolia di Narco; Cristo in gloria e Santi, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Ponte di Cerreto di Spoleto.  ]]>

SPOLETO- Il Museo diocesano propone un nuovo appuntamento on line dell’iniziativa IncontraArti oltre l'immagine : venerdì 8 gennaio, alle ore 17 sui canali social della Diocesi e del Museo (Facebook: SpoletoNorcia; Duomo di Spoleto - Complesso Monumentale; YouTube: Archidiocesi Spoleto Norcia) Vittoria Garibaldi, direttore tecnico-scientifico del laboratorio di diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto e coordinatore di ICOM Umbria, già Soprintendente ai Beni Storici e Artistici dell’Umbria e Direttore Regionale per i Beni Culturali dell’Umbria e Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, illustrerà le opere del Maestro di Cesi, allievo di Giotto, conservate nel Museo diocesano di Spoleto. "Giotto -afferma Vittoria Garibaldi- arriva in Umbria negli anni ’90 del 1200 e lascia un segno indelebile. È un pittore rivoluzionario, cambia tutto, si allontana dalla tradizione bizantina e porta numerosissime novità. Ma è anche un imprenditore: tutti corrono nei suoi cantieri per vedere chi è questo personaggio. Arrivano artisti sconosciuti di cui non sappiamo assolutamente nulla. Tra questi, uno lascia sicuramente un segno importante: si chiama Maestro di Cesi, ma questo non è il suo nome. Come per tutti gli altri, non conosciamo il suo vero nome, non sappiamo quando è nato né quando è morto, non sappiamo da dove proviene. Ma è sicuramente un artista intrigante e poliedrico". Le opere del Maestro di Cesi che illustrerà Vittoria Garibaldi sono : Madonna con Bambino, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di San Giovanni evangelista a Vallo di Nera; Cristo crocefisso, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di San Domenico in Spoleto; Santa Cristina, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di Santa Cristina in Caso di Sant’Anatolia di Narco; Cristo in gloria e Santi, tempera su tavola, proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Ponte di Cerreto di Spoleto.  ]]>
“IncontrArti oltre l’immagine”: le mostre in corso al museo diocesano di Città di Castello sulla pagina Facebook https://www.lavoce.it/incontrarti-oltre-limmagine-le-mostre-in-corso-al-museo-diocesano-di-citta-di-castello-sulla-pagina-facebook/ Sat, 02 Jan 2021 17:35:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58706

Nell’ambito del progetto IncontrArti oltre l’Immagine promosso dai Musei ecclesiastici umbri e sostenuto dalla Regione Umbria proseguono anche nel mese di gennaio le due esposizioni inserite nella proposta del Museo diocesano di Città di Castello.

Nella Sala documentaria a piano terra, è in esposizione il presepe artistico di Francesco Masciarri, artista tifernate allestito lo scorso 7 dicembre e fino a domenica 10 gennaio 2021. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione “Amici del presepio Gualtiero Angelini” di Città di Castello. L’inaugurazione è avvenuta in presenza del vescovo Domenico Cancian e di Catia Cecchetti che ha con l’occasione presentato il calendario degli appuntamenti tifernati inseriti nel progetto Meu.

Per rendere omaggio a Raffaello per i 500 anni dalla sua morte (1520-2020) è allestita nella Sala documentaria a piano terra della struttura museale la mostra dal titolo L’arte di Raffaello a Città di Castello. Testimonianze librarie e documenti d’archivio. Inaugurata lo scorso 11 dicembre scorso alla presenza di don Andrea Czortek e in collaborazione con la biblioteca “Storti Guerri” - Archivio della diocesi di Città di Castello rimarrà in allestimento fino a domenica 10 gennaio 2021.

E’ stata ricollocata nella Sala VI del Museo, dopo un accurato restauro iniziato il 3 novembre scorso da Paolo Pettinari, la tempera su tavola dei primi anni del sec. XVI raffigurante l’Annunciazione di Francesco da Tiferno, pittore e attento conoscitore dell’arte del maestro urbinate Raffaello. Tutte le iniziative possono essere riviste nei video caricati nella pagina Facebook del Museo del Duomo di Città di Castello.

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Nell’ambito del progetto IncontrArti oltre l’Immagine promosso dai Musei ecclesiastici umbri e sostenuto dalla Regione Umbria proseguono anche nel mese di gennaio le due esposizioni inserite nella proposta del Museo diocesano di Città di Castello.

Nella Sala documentaria a piano terra, è in esposizione il presepe artistico di Francesco Masciarri, artista tifernate allestito lo scorso 7 dicembre e fino a domenica 10 gennaio 2021. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione “Amici del presepio Gualtiero Angelini” di Città di Castello. L’inaugurazione è avvenuta in presenza del vescovo Domenico Cancian e di Catia Cecchetti che ha con l’occasione presentato il calendario degli appuntamenti tifernati inseriti nel progetto Meu.

Per rendere omaggio a Raffaello per i 500 anni dalla sua morte (1520-2020) è allestita nella Sala documentaria a piano terra della struttura museale la mostra dal titolo L’arte di Raffaello a Città di Castello. Testimonianze librarie e documenti d’archivio. Inaugurata lo scorso 11 dicembre scorso alla presenza di don Andrea Czortek e in collaborazione con la biblioteca “Storti Guerri” - Archivio della diocesi di Città di Castello rimarrà in allestimento fino a domenica 10 gennaio 2021.

E’ stata ricollocata nella Sala VI del Museo, dopo un accurato restauro iniziato il 3 novembre scorso da Paolo Pettinari, la tempera su tavola dei primi anni del sec. XVI raffigurante l’Annunciazione di Francesco da Tiferno, pittore e attento conoscitore dell’arte del maestro urbinate Raffaello. Tutte le iniziative possono essere riviste nei video caricati nella pagina Facebook del Museo del Duomo di Città di Castello.

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