mediterraneo frontiera di pace 2 Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/mediterraneo-frontiera-di-pace-2/ Settimanale di informazione regionale Sun, 10 Apr 2022 17:42:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg mediterraneo frontiera di pace 2 Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/mediterraneo-frontiera-di-pace-2/ 32 32 Card. Bassetti, auguri al Papa per una pronta guarigione https://www.lavoce.it/card-bassetti-auguri-papa-pronta-guarigione/ Sun, 27 Feb 2022 10:25:37 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65219

Il Papa “non è qui con noi per un forte dolore al ginocchio che Lo costringe a ridurre al minimo le sue attività”: “lo ricordiamo con affetto e gli assicuriamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo intervento a conclusione dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, svoltosi in questi giorni a Firenze due anni dopo l’analogo incontro promosso dalla Cei a Bari. Bassetti ha citato il “messaggio di pace” di Papa Francesco: “Ogni guerra lascia il nostro mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male”. “Grazie, Beatissimo Padre, le auguriamo una pronta guarigione”, le parole del presidente della Cei, che ha espresso la sua “sincera e commossa gratitudine per l’impegno profuso e la passione autentica” con cui il sindaco di Firenze, Dario Nardella, “si è speso per la riuscita di questa iniziativa”. “Sento la responsabilità di aver coinvolto e condiviso questo progetto con il pastore della Chiesa di Firenze, il caro cardinale Giuseppe Betori, che ci ha accolti con calore e premura”, l’omaggio del cardinale: “Tuttavia, sento ancora più responsabilità, perché il Santo Padre mi ha affidato il compito di concludere quest’assemblea congiunta”. M. N.
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Il Papa “non è qui con noi per un forte dolore al ginocchio che Lo costringe a ridurre al minimo le sue attività”: “lo ricordiamo con affetto e gli assicuriamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo intervento a conclusione dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, svoltosi in questi giorni a Firenze due anni dopo l’analogo incontro promosso dalla Cei a Bari. Bassetti ha citato il “messaggio di pace” di Papa Francesco: “Ogni guerra lascia il nostro mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male”. “Grazie, Beatissimo Padre, le auguriamo una pronta guarigione”, le parole del presidente della Cei, che ha espresso la sua “sincera e commossa gratitudine per l’impegno profuso e la passione autentica” con cui il sindaco di Firenze, Dario Nardella, “si è speso per la riuscita di questa iniziativa”. “Sento la responsabilità di aver coinvolto e condiviso questo progetto con il pastore della Chiesa di Firenze, il caro cardinale Giuseppe Betori, che ci ha accolti con calore e premura”, l’omaggio del cardinale: “Tuttavia, sento ancora più responsabilità, perché il Santo Padre mi ha affidato il compito di concludere quest’assemblea congiunta”. M. N.
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Mediterraneo frontiera di pace. Bassetti: “Rappresenterò il Papa, sento responsabilità” https://www.lavoce.it/mediterraneo-frontiera-di-pace-bassetti-papa/ Sat, 26 Feb 2022 16:15:56 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65204 Bassetti firma la Carta di Firenze all'evento "Mediterraneo frontiera di pace"

Il Papa ieri ha chiamato il cardinale Gualtiero Bassetti per informarlo della sua impossibilità di essere presente all' evento di Firenze "Mediterraneo frontiera di pace". "Ho avuto quasi un contraccolpo - ha raccontato in conferenza stampa il presidente della Cei -, il Papa mi telefona e mi dice: 'Sono bloccato, non mi posso muovere, ho disdetto anche le Ceneri' . Si era visto che dal punto di vista motorio stava soffrendo, poi, sapete, ha 85 anni. L' ho richiamato nel pomeriggio. Mi ha detto: ' Voglio che sia tu a rappresentarmi perché hai concepito questa iniziativa, sarei venuto col cuore' . Il Papa è stata la prima persona a cui proposi una iniziativa del genere", "è stata proprio costruita con lui. Sento anche questa responsabilità di rappresentare la persona del Papa in qualche atto cosi significativo". Sul suo futuro Bassetti ha detto: "Consegno alla Cei un cammino che è stato fatto in questi ultimi tre anni", sulla pace nel Mediterraneo, "ho ancora due mesi e mezzo di presidenza Cei, poi compio 80 anni", "ci sarà un altro presidente, spero che la Cei ritenga opportuno raccogliere il testimone" di questa iniziativa.]]>
Bassetti firma la Carta di Firenze all'evento "Mediterraneo frontiera di pace"

Il Papa ieri ha chiamato il cardinale Gualtiero Bassetti per informarlo della sua impossibilità di essere presente all' evento di Firenze "Mediterraneo frontiera di pace". "Ho avuto quasi un contraccolpo - ha raccontato in conferenza stampa il presidente della Cei -, il Papa mi telefona e mi dice: 'Sono bloccato, non mi posso muovere, ho disdetto anche le Ceneri' . Si era visto che dal punto di vista motorio stava soffrendo, poi, sapete, ha 85 anni. L' ho richiamato nel pomeriggio. Mi ha detto: ' Voglio che sia tu a rappresentarmi perché hai concepito questa iniziativa, sarei venuto col cuore' . Il Papa è stata la prima persona a cui proposi una iniziativa del genere", "è stata proprio costruita con lui. Sento anche questa responsabilità di rappresentare la persona del Papa in qualche atto cosi significativo". Sul suo futuro Bassetti ha detto: "Consegno alla Cei un cammino che è stato fatto in questi ultimi tre anni", sulla pace nel Mediterraneo, "ho ancora due mesi e mezzo di presidenza Cei, poi compio 80 anni", "ci sarà un altro presidente, spero che la Cei ritenga opportuno raccogliere il testimone" di questa iniziativa.]]>
‘Mediterraneo, frontiera di pace 2’: Perugia all’incontro internazionale di Firenze https://www.lavoce.it/mediterraneo-frontiera-di-pace-2-perugia-allincontro-internazionale-di-firenze/ Thu, 24 Feb 2022 12:58:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65132 Mediterraneo frontiera di pace

Mentre si assiste all’escalation bellica tra Russia e Ucraina, a Mediterraneo, frontiera di pace 2 (Firenze, 23-27 febbraio 2022), non fa mancare il suo contributo la città capoluogo dell’Umbria. A sottolinearlo, in un’intervista rilasciata a Umbria Radio InBlu (disponibile nella sezione podcast: clicca qui per ascoltare) e pubblicata da La Voce in edicola questo fine settimana, è il professor Andrea Possieri, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Perugia, relatore e membro del Comitato scientifico di questo secondo importante evento (il primo si tenne a Bari nel 2020). Evento promosso dalla Cei e fortemente voluto dal suo presidente, il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, a cui partecipano oltre centoventi delegati tra vescovi e sindaci di  trenta Paesi dell’area del Mediterraneo.

Il contributo perugino a Mediterraneo, frontiera di pace 2

 "Da Perugia -precisa Possieri- siamo in tre nel Comitato scientifico. Oltre me ci sono, innanzitutto, il cardinale Bassetti, principale promotore dell'evento, e il professor Valerio De Cesaris, rettore dell'Università per Stranieri".

Nel sottolineare l’importanza del contributo dei due atenei perugini a Mediterraneo, frontiera di pace 2, il docente annuncia l’organizzazione di un convegno internazionale sulla figura di Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze, che si terrà a Perugia, in primavera, promosso dall’Archidiocesi e dalle due Università del capoluogo umbro.

"I rettori Maurizio Oliviero e Valerio De Cesaris -aggiunge il professor Possieri- saranno fra i promotori di questo importante convegno. E non dimentichiamoci che in Umbria c'è una figura come quella di San Francesco - tra quattro anni ricorre l’ottavo centenario della morte - che non è quasi racchiudibile nella devozione popolare, ma è una figura importantissima, centralissima che fa sentire ancora oggi la sua eredità sia in ambito religioso che in quello civile, soprattutto sul tema della Pace.

Al convegno di Perugia, parteciperanno i più importanti studiosi di La Pira nel mondo e della sua profezia, a cui si è ispirato il cardinale Bassetti nel progettare gli eventi di Bari e Firenze. L’incontro perugino -sottolinea il docente- sarà vissuto come frutto dell’incontro fiorentino dove la profezia di La Pira ha un nuovo compimento: da una parte un'assise in cui si incontrano i vescovi, dall'altra parte un'assise dove si incontrano i sindaci, e poi dei convegni comuni in cui si converge".

A Firenze si affrontano tematiche assai scottanti: la crisi economico-occupazionale; la pandemia e le sue conseguenze sociali; l’immigrazione; il conflitto in atto tra Russia e Ucraina, che può estendersi a tutto il Mare nostrum.

La proposta Cipro

In merito al prosieguo degli incontri di Mediterraneo, frontiera di pace, il professor Possieri così si esprime sulla proposta di ospitare la terza edizione a Cipro avanzata dal custode di Terra Santa, il francescano padre Patton.

"Non posso che essere d'accordo -commenta- perché Cipro viene considerata la porta dell'Europa, ma molti dimenticano che lì c'è anche il più grande muro europeo: 180 km, forse più, e c'è una divisione etnica fortissima tra greco-ciprioti e greco-turchi. Al riguardo, anni fa, ho fatto scrivere una tesi a un ragazzo perugino di origine cipriota con doppia nazionalità, Federico Phellas, impegnato anche nella Pastorale giovanile e in altre associazioni culturali dell’Archidiocesi perugino-pievese. Le giovani generazioni hanno un compito arduo, quello di superare le divisioni per assicurare a tutti un futuro di pacifica convivenza anche nel fare tesoro delle diversità, studiandole e approfondendole per poi promuovere confronti costruttivi".

Una novità storica

Il professor Possieri si sofferma anche sulla sua relazione, la prima tenuta nella seconda giornata dei lavori dell’incontro di Firenze, dal titolo: Quali diritti per le comunità religiose nella città?, che trova ispirazione anche dall’esperienza della realtà perugina ed umbra.

"La mia relazione -spiega- parte da un dato storico. Nel 2007, per la prima volta nella storia dell'umanità, le popolazioni delle città hanno superato quelle delle campagne. Si tratta di una novità storica incredibile, straordinaria molto poco tematizzata nel discorso pubblico attuale, ma che segna una cesura nella storia dell'umanità, non solo di rilevanza sociale, antropologica e culturale, ma anche politica".

Tre spunti di lettura

 Al riguardo lo storico Possieri offre tre spunti di lettura che sono anche degli interrogativi. Il primo, qual è oggi la modalità migliore per vivere nella città plurale, quindi qual è il vero, il nuovo modo di vivere socialmente fra religioni, culture, etnie diverse?. Il secondo, quello più vicino alla Chiesa, come difendere e valorizzare la libertà religiosa. Il terzo, quello più doloroso, come costruire e salvaguardare la pace.

"Soprattutto oggi -conclude il docente- assistiamo ai venti di guerra che vengono dall'Ucraina, quei venti di guerra, purtroppo, soffiano anche sul Mediterraneo".

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Mediterraneo frontiera di pace

Mentre si assiste all’escalation bellica tra Russia e Ucraina, a Mediterraneo, frontiera di pace 2 (Firenze, 23-27 febbraio 2022), non fa mancare il suo contributo la città capoluogo dell’Umbria. A sottolinearlo, in un’intervista rilasciata a Umbria Radio InBlu (disponibile nella sezione podcast: clicca qui per ascoltare) e pubblicata da La Voce in edicola questo fine settimana, è il professor Andrea Possieri, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Perugia, relatore e membro del Comitato scientifico di questo secondo importante evento (il primo si tenne a Bari nel 2020). Evento promosso dalla Cei e fortemente voluto dal suo presidente, il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, a cui partecipano oltre centoventi delegati tra vescovi e sindaci di  trenta Paesi dell’area del Mediterraneo.

Il contributo perugino a Mediterraneo, frontiera di pace 2

 "Da Perugia -precisa Possieri- siamo in tre nel Comitato scientifico. Oltre me ci sono, innanzitutto, il cardinale Bassetti, principale promotore dell'evento, e il professor Valerio De Cesaris, rettore dell'Università per Stranieri".

Nel sottolineare l’importanza del contributo dei due atenei perugini a Mediterraneo, frontiera di pace 2, il docente annuncia l’organizzazione di un convegno internazionale sulla figura di Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze, che si terrà a Perugia, in primavera, promosso dall’Archidiocesi e dalle due Università del capoluogo umbro.

"I rettori Maurizio Oliviero e Valerio De Cesaris -aggiunge il professor Possieri- saranno fra i promotori di questo importante convegno. E non dimentichiamoci che in Umbria c'è una figura come quella di San Francesco - tra quattro anni ricorre l’ottavo centenario della morte - che non è quasi racchiudibile nella devozione popolare, ma è una figura importantissima, centralissima che fa sentire ancora oggi la sua eredità sia in ambito religioso che in quello civile, soprattutto sul tema della Pace.

Al convegno di Perugia, parteciperanno i più importanti studiosi di La Pira nel mondo e della sua profezia, a cui si è ispirato il cardinale Bassetti nel progettare gli eventi di Bari e Firenze. L’incontro perugino -sottolinea il docente- sarà vissuto come frutto dell’incontro fiorentino dove la profezia di La Pira ha un nuovo compimento: da una parte un'assise in cui si incontrano i vescovi, dall'altra parte un'assise dove si incontrano i sindaci, e poi dei convegni comuni in cui si converge".

A Firenze si affrontano tematiche assai scottanti: la crisi economico-occupazionale; la pandemia e le sue conseguenze sociali; l’immigrazione; il conflitto in atto tra Russia e Ucraina, che può estendersi a tutto il Mare nostrum.

La proposta Cipro

In merito al prosieguo degli incontri di Mediterraneo, frontiera di pace, il professor Possieri così si esprime sulla proposta di ospitare la terza edizione a Cipro avanzata dal custode di Terra Santa, il francescano padre Patton.

"Non posso che essere d'accordo -commenta- perché Cipro viene considerata la porta dell'Europa, ma molti dimenticano che lì c'è anche il più grande muro europeo: 180 km, forse più, e c'è una divisione etnica fortissima tra greco-ciprioti e greco-turchi. Al riguardo, anni fa, ho fatto scrivere una tesi a un ragazzo perugino di origine cipriota con doppia nazionalità, Federico Phellas, impegnato anche nella Pastorale giovanile e in altre associazioni culturali dell’Archidiocesi perugino-pievese. Le giovani generazioni hanno un compito arduo, quello di superare le divisioni per assicurare a tutti un futuro di pacifica convivenza anche nel fare tesoro delle diversità, studiandole e approfondendole per poi promuovere confronti costruttivi".

Una novità storica

Il professor Possieri si sofferma anche sulla sua relazione, la prima tenuta nella seconda giornata dei lavori dell’incontro di Firenze, dal titolo: Quali diritti per le comunità religiose nella città?, che trova ispirazione anche dall’esperienza della realtà perugina ed umbra.

"La mia relazione -spiega- parte da un dato storico. Nel 2007, per la prima volta nella storia dell'umanità, le popolazioni delle città hanno superato quelle delle campagne. Si tratta di una novità storica incredibile, straordinaria molto poco tematizzata nel discorso pubblico attuale, ma che segna una cesura nella storia dell'umanità, non solo di rilevanza sociale, antropologica e culturale, ma anche politica".

Tre spunti di lettura

 Al riguardo lo storico Possieri offre tre spunti di lettura che sono anche degli interrogativi. Il primo, qual è oggi la modalità migliore per vivere nella città plurale, quindi qual è il vero, il nuovo modo di vivere socialmente fra religioni, culture, etnie diverse?. Il secondo, quello più vicino alla Chiesa, come difendere e valorizzare la libertà religiosa. Il terzo, quello più doloroso, come costruire e salvaguardare la pace.

"Soprattutto oggi -conclude il docente- assistiamo ai venti di guerra che vengono dall'Ucraina, quei venti di guerra, purtroppo, soffiano anche sul Mediterraneo".

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