Luna park Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/luna-park/ Settimanale di informazione regionale Tue, 07 Nov 2023 15:30:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Luna park Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/luna-park/ 32 32 L’arcivescovo Maffeis in visita alle famiglie del Luna Park https://www.lavoce.it/larcivescovo-maffeis-in-visita-alle-famiglie-del-luna-park/ https://www.lavoce.it/larcivescovo-maffeis-in-visita-alle-famiglie-del-luna-park/#respond Tue, 07 Nov 2023 15:29:25 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73910 luna park, celebrazione eucaristica 2023

Anche quest’anno si è tenuto il tradizionale incontro del Pastore della Chiesa di Perugia-Città della Pieve con le famiglie dei lavoratori dello spettacolo viaggiante (più di trecento con oltre centoquattordici attrazioni, banchi gastronomici inclusi, allestite su una superficie di circa due ettari), che giungono in autunno nel capoluogo umbro con il loro Luna Park a Pian di Massiano, fruibile fino al prossimo 19 novembre.

Luna Park portatore di felicità

 L’edizione 2023 è molto speciale, si festeggia il primo secolo di vita dei Baracconi (1923-2023), così è chiamato a Perugia lo spettacolo viaggiante. Lo ha evidenziato il portavoce delle famiglie del Luna Park, Enzo La Scala, nel sottolineare il loro essere portatori di felicità da cento anni, dando il benvenuto all’arcivescovo Ivan Maffeis, al parroco di San Giovanni Battista in Ferro di Cavallo, don Francesco Medori, nonché responsabile della Pastorale diocesana per i circensi, fierati e dello spettacolo viaggiante, e al direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, l’organismo pastorale che molto si è prodigato durante la pandemia con operatori e volontari ad aiutare i lavoratori dello spettacolo viaggiante costretti a restare in città per diversi mesi.

No agli egoismi

 Non poteva mancare la celebrazione eucaristica sulla pista di un autoscontro dedicata a queste famiglie e ai tanti amici perugini conosciuti in un secolo. Monsignor Maffeis ha introdotto la celebrazione rivolgendo a tutti loro un caloroso ringraziamento, che, ha detto,  vuole essere un abbraccio a tutte le persone di questo mondo viaggiante che con non poche fatiche e preoccupazioni permette con il proprio lavoro a tanta gente di incontrarsi, divertirsi e fare festa insieme.

"Preghiamo in particolare -ha ricordato- per quelle famiglie che più di altre sono in sofferenza, chiedendo al Signore di sostenerci nel mettere da parte i nostri egoismi per fare posto nel nostro cuore a quanti si trovano in gravi difficoltà".

No alla vita aridità

 L’arcivescovo, commentando la Parola di Dio, ha ricordato «l’idea che Gesù ha della vita di ciascuno di noi», che dovrebbe essere come un invito a cena in cui c’è posto per tutti…

"Perché -ha sottolineato- tutti sono invitati a sedersi al banchetto della vita, che oggi ci vede attorno all’Eucaristia. E il sogno di Dio è quello di una famiglia e di una umanità che si voglia davvero bene e che condivida non solo il pane, ma quello che abbiamo nel cuore, dalle nostre preoccupazioni alle nostre gioie…, ci raccontiamo e ci ritroviamo uniti, più fratelli, più comunità. E quello che colpisce nell’ascoltare la parabola, tante volte le cose non vanno così, perché ciascuno ha le sue scuse per non partecipare alla cena, ha i suoi impegni e peggio ancora ciascuno rischia di avere le sue chiusure, i suoi pregiudizi per non sedersi a tavola con l’altro, per non accogliere l’invito.

Forse uno dei segni più pesanti del nostro tempo è l’incapacità di partecipare alle sofferenze dell’altro e perfino facciamo fatica a condividere una gioia. Questo -ha commentato monsignor Maffeis- ci dice come stiamo diventando poveri, perché quando non siamo più disposti a condividere con gli altri, la vita è davvero un segno di grande aridità".

]]>
luna park, celebrazione eucaristica 2023

Anche quest’anno si è tenuto il tradizionale incontro del Pastore della Chiesa di Perugia-Città della Pieve con le famiglie dei lavoratori dello spettacolo viaggiante (più di trecento con oltre centoquattordici attrazioni, banchi gastronomici inclusi, allestite su una superficie di circa due ettari), che giungono in autunno nel capoluogo umbro con il loro Luna Park a Pian di Massiano, fruibile fino al prossimo 19 novembre.

Luna Park portatore di felicità

 L’edizione 2023 è molto speciale, si festeggia il primo secolo di vita dei Baracconi (1923-2023), così è chiamato a Perugia lo spettacolo viaggiante. Lo ha evidenziato il portavoce delle famiglie del Luna Park, Enzo La Scala, nel sottolineare il loro essere portatori di felicità da cento anni, dando il benvenuto all’arcivescovo Ivan Maffeis, al parroco di San Giovanni Battista in Ferro di Cavallo, don Francesco Medori, nonché responsabile della Pastorale diocesana per i circensi, fierati e dello spettacolo viaggiante, e al direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, l’organismo pastorale che molto si è prodigato durante la pandemia con operatori e volontari ad aiutare i lavoratori dello spettacolo viaggiante costretti a restare in città per diversi mesi.

No agli egoismi

 Non poteva mancare la celebrazione eucaristica sulla pista di un autoscontro dedicata a queste famiglie e ai tanti amici perugini conosciuti in un secolo. Monsignor Maffeis ha introdotto la celebrazione rivolgendo a tutti loro un caloroso ringraziamento, che, ha detto,  vuole essere un abbraccio a tutte le persone di questo mondo viaggiante che con non poche fatiche e preoccupazioni permette con il proprio lavoro a tanta gente di incontrarsi, divertirsi e fare festa insieme.

"Preghiamo in particolare -ha ricordato- per quelle famiglie che più di altre sono in sofferenza, chiedendo al Signore di sostenerci nel mettere da parte i nostri egoismi per fare posto nel nostro cuore a quanti si trovano in gravi difficoltà".

No alla vita aridità

 L’arcivescovo, commentando la Parola di Dio, ha ricordato «l’idea che Gesù ha della vita di ciascuno di noi», che dovrebbe essere come un invito a cena in cui c’è posto per tutti…

"Perché -ha sottolineato- tutti sono invitati a sedersi al banchetto della vita, che oggi ci vede attorno all’Eucaristia. E il sogno di Dio è quello di una famiglia e di una umanità che si voglia davvero bene e che condivida non solo il pane, ma quello che abbiamo nel cuore, dalle nostre preoccupazioni alle nostre gioie…, ci raccontiamo e ci ritroviamo uniti, più fratelli, più comunità. E quello che colpisce nell’ascoltare la parabola, tante volte le cose non vanno così, perché ciascuno ha le sue scuse per non partecipare alla cena, ha i suoi impegni e peggio ancora ciascuno rischia di avere le sue chiusure, i suoi pregiudizi per non sedersi a tavola con l’altro, per non accogliere l’invito.

Forse uno dei segni più pesanti del nostro tempo è l’incapacità di partecipare alle sofferenze dell’altro e perfino facciamo fatica a condividere una gioia. Questo -ha commentato monsignor Maffeis- ci dice come stiamo diventando poveri, perché quando non siamo più disposti a condividere con gli altri, la vita è davvero un segno di grande aridità".

]]>
https://www.lavoce.it/larcivescovo-maffeis-in-visita-alle-famiglie-del-luna-park/feed/ 0
L’arcivescovo Ivan Maffeis in visita alle famiglie del Luna Park di Pian di Massiano https://www.lavoce.it/larcivescovo-ivan-maffeis-in-visita-alle-famiglie-del-luna-park-di-pian-di-massiano/ Sat, 05 Nov 2022 11:10:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69184 monsignor maffeis in visita al luna park

L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis ha fatto visita nel pomeriggio di venerdì 4 novembre alle famiglie del Luna Park di Pian di Massiano.

"Grazie della vostra preghiera e della vostra accoglienza. Siamo tutti alla ricerca di un posto e voi sapete quanto sia difficile trovare il posto in cui fermarsi.

Almeno qui, nel Signore, celebrando l’Eucaristia tra le vostre attrazioni, un posto c’è per tutti. Nel Signore il posto c’è ed è un posto dove non ci sono tasse da pagare, c’è accoglienza, misericordia, perdono, solidarietà".

Così, si è espresso il presule, portando la sua vicinanza alle fatiche e alle preoccupazioni per il lavoro delle centoquaranta famiglie degli operatori dello spettacolo viaggiante, anch’essi alle prese con il caro bollette dell’energia elettrica. Arrivano a Perugia da novantanove anni e il prossimo anno festeggeranno un secolo di attività (1923-2023), con le loro centoventiquattro attrazioni che danno il pane a più di trecentocinquanta persone. Nel capoluogo umbro sostano per più di un mese, tra ottobre e novembre.

"L’edizione 2023 sarà molto speciale -ha annunciato Enzo La Scala, portavoce del Luna Park- perché festeggeremo un secolo della nostra presenza a Perugia, un evento che pubblicizzeremo anche a livello nazionale, che coinvolgerà tutta la città".

La fatica di ogni giorno

 Anche quest’anno si è rinnovata la tradizione della celebrazione eucaristica sulla pista di un autoscontro, presieduta per la prima volta da monsignor Maffeis, insieme al parroco di Ferro di Cavallo don Francesco Medori, responsabile diocesano della pastorale per i circensi, fieranti e dello spettacolo viaggiante.

"Sono contento di essere qui -ha esordito monsignor Maffeis all’omelia- in quest’ora in cui il Luna Park è fermo, c’è silenzio, perché dentro lo spettacolo viaggiante c’è la fatica di ogni giorno, quella che voi interpretate e portate avanti.

Venendo qui la sera si entra, giustamente, in un mondo di luci, di movimento, di festa e si rischia di dimenticare quello che c’è dietro: la preoccupazione, il pensiero, il lavoro delle vostre famiglie. Credo che dietro a ciascuna di queste attrazioni ci sia la volontà di lavorare al meglio per offrire a noi un momento di distensione e di divertimento".

Insieme verso il Cielo

 "Il Vangelo parlava di Gesù che va in cerca, come il pastore della pecora -ha proseguito il presule- e riflettendo su questo passo rivedo don Francesco, con la sua passione e la sua cordialità, passare da una roulotte all’altra nel portare un segno della presenza del Signore a ciascuno di voi. È il gesto di chi vuole bene alle persone con gratuità, senza interesse. Dietro don Francesco e dietro di me c’è la stima della comunità cristiana e della Chiesa per tutti voi nel sentirci in cammino insieme come fratelli, come sorelle verso il Cielo".

Non manchi mai il fuoco

 Monsignor Maffeis, davanti all’impresa del Luna Park caratterizzata da abilità, professionalità, artigianato… per far funzionare il tutto, ha terminato l’omelia raccontando la storia di un ragazzo che si era messo in proprio perché stanco di stare alle dipendenze del padrone, ma la sua officina non rendeva e con un po’ di umiltà è tornato dal suo ex datore per chiedergli consiglio. Questi, dopo aver visitato l’officina, dice al ragazzo: tu hai tutto l’occorrente, ma ti manca una cosa essenziale, il fuoco, quella fiamma che fa funzionare l’officina, che fa fondere i metalli e che permette di lavorarli.

"Io vi auguro -ha detto l'arcivescovo rivolgendosi agli operatori dello spettacolo viaggiante- che non vi manchi mai il fuoco, che è l’amicizia, la fraternità, la capacità di darsi la mano l’uno con l’altro… Non vi manchi mai il fuoco che è l’amore del Signore, perché quando c’è Lui riusciamo a portare i nostri problemi con un’altra forza e con un’altra fiducia, con la fiducia della sua provvidenza, con la fiducia della certezza che Lui non ci molla, non ci dimentica, non ci abbandona".

I problemi di uno sono i problemi di tutti

 Al termine della celebrazione, il portavoce Enzo La Scala ha ringraziato a nome della comunità del Luna Park l’arcivescovo Maffeis per la visita e per le parole di incoraggiamento per il loro lavoro.

"È bello sentire da parte sua, che ci conosce da poco, in realtà, dentro di lei, ci conosce da tanto. Questo perché siamo una comunità in cui ci troviamo, ci allarghiamo, rimaniamo insieme e i problemi di uno sono i problemi di tutti affrontandoli nel migliore dei modi per portare a casa il risultato, quello di avere una famiglia che funziona, un’attività che funziona, una vita che funziona".

La Scala ha avuto un pensiero anche per don Francesco Medori definendolo il parroco nel luna park più che del luna park.

"Perché -ha ricordato- lui è parte integrante di noi e quando abbiamo un problema ci rivolgiamo a lui per risolverlo.

Noi di questo siamo felicissimi come anche di aver avuto oggi l’onore di conoscere lei, monsignor Maffeis, senza dimenticarci del cardinale Gualtiero Bassetti che abbiamo sempre avuto nel cuore e spero che il nostro cammino sia lungo insieme a lei".

Raccolta fondi per la Caritas diocesana promossa dagli operatori del Luna Park

Grati per l’aiuto ricevuto dalla Caritas diocesana durante la fase acuta della pandemia, gli operatori del Luna Park hanno promosso una raccolta in denaro per le attività caritative della Chiesa perugino-pievese consegnata all’arcivescovo Maffeis, accompagnata da una lettera in cui esprimono la loro riconoscenza.

"Grazie alla Caritas -hanno scritto gli operatori del Luna Park- non eravamo più soli, il nostro mondo si è rimesso in cammino, luci, musiche e sorrisi sono tornati riportando gioia e allegria nelle varie città. Mai dimenticheremo il sostegno e l’amore con cui siamo stati aiutati a rialzarci. Offriamo il nostro piccolo dono e lo poniamo nelle vostre mani. Sappiamo che non ripagherà mai l’immenso altruismo con cui ci avete teso la mano salvandoci. Viene dai nostri cuori ed ora siamo al vostro fianco…".

]]>
monsignor maffeis in visita al luna park

L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis ha fatto visita nel pomeriggio di venerdì 4 novembre alle famiglie del Luna Park di Pian di Massiano.

"Grazie della vostra preghiera e della vostra accoglienza. Siamo tutti alla ricerca di un posto e voi sapete quanto sia difficile trovare il posto in cui fermarsi.

Almeno qui, nel Signore, celebrando l’Eucaristia tra le vostre attrazioni, un posto c’è per tutti. Nel Signore il posto c’è ed è un posto dove non ci sono tasse da pagare, c’è accoglienza, misericordia, perdono, solidarietà".

Così, si è espresso il presule, portando la sua vicinanza alle fatiche e alle preoccupazioni per il lavoro delle centoquaranta famiglie degli operatori dello spettacolo viaggiante, anch’essi alle prese con il caro bollette dell’energia elettrica. Arrivano a Perugia da novantanove anni e il prossimo anno festeggeranno un secolo di attività (1923-2023), con le loro centoventiquattro attrazioni che danno il pane a più di trecentocinquanta persone. Nel capoluogo umbro sostano per più di un mese, tra ottobre e novembre.

"L’edizione 2023 sarà molto speciale -ha annunciato Enzo La Scala, portavoce del Luna Park- perché festeggeremo un secolo della nostra presenza a Perugia, un evento che pubblicizzeremo anche a livello nazionale, che coinvolgerà tutta la città".

La fatica di ogni giorno

 Anche quest’anno si è rinnovata la tradizione della celebrazione eucaristica sulla pista di un autoscontro, presieduta per la prima volta da monsignor Maffeis, insieme al parroco di Ferro di Cavallo don Francesco Medori, responsabile diocesano della pastorale per i circensi, fieranti e dello spettacolo viaggiante.

"Sono contento di essere qui -ha esordito monsignor Maffeis all’omelia- in quest’ora in cui il Luna Park è fermo, c’è silenzio, perché dentro lo spettacolo viaggiante c’è la fatica di ogni giorno, quella che voi interpretate e portate avanti.

Venendo qui la sera si entra, giustamente, in un mondo di luci, di movimento, di festa e si rischia di dimenticare quello che c’è dietro: la preoccupazione, il pensiero, il lavoro delle vostre famiglie. Credo che dietro a ciascuna di queste attrazioni ci sia la volontà di lavorare al meglio per offrire a noi un momento di distensione e di divertimento".

Insieme verso il Cielo

 "Il Vangelo parlava di Gesù che va in cerca, come il pastore della pecora -ha proseguito il presule- e riflettendo su questo passo rivedo don Francesco, con la sua passione e la sua cordialità, passare da una roulotte all’altra nel portare un segno della presenza del Signore a ciascuno di voi. È il gesto di chi vuole bene alle persone con gratuità, senza interesse. Dietro don Francesco e dietro di me c’è la stima della comunità cristiana e della Chiesa per tutti voi nel sentirci in cammino insieme come fratelli, come sorelle verso il Cielo".

Non manchi mai il fuoco

 Monsignor Maffeis, davanti all’impresa del Luna Park caratterizzata da abilità, professionalità, artigianato… per far funzionare il tutto, ha terminato l’omelia raccontando la storia di un ragazzo che si era messo in proprio perché stanco di stare alle dipendenze del padrone, ma la sua officina non rendeva e con un po’ di umiltà è tornato dal suo ex datore per chiedergli consiglio. Questi, dopo aver visitato l’officina, dice al ragazzo: tu hai tutto l’occorrente, ma ti manca una cosa essenziale, il fuoco, quella fiamma che fa funzionare l’officina, che fa fondere i metalli e che permette di lavorarli.

"Io vi auguro -ha detto l'arcivescovo rivolgendosi agli operatori dello spettacolo viaggiante- che non vi manchi mai il fuoco, che è l’amicizia, la fraternità, la capacità di darsi la mano l’uno con l’altro… Non vi manchi mai il fuoco che è l’amore del Signore, perché quando c’è Lui riusciamo a portare i nostri problemi con un’altra forza e con un’altra fiducia, con la fiducia della sua provvidenza, con la fiducia della certezza che Lui non ci molla, non ci dimentica, non ci abbandona".

I problemi di uno sono i problemi di tutti

 Al termine della celebrazione, il portavoce Enzo La Scala ha ringraziato a nome della comunità del Luna Park l’arcivescovo Maffeis per la visita e per le parole di incoraggiamento per il loro lavoro.

"È bello sentire da parte sua, che ci conosce da poco, in realtà, dentro di lei, ci conosce da tanto. Questo perché siamo una comunità in cui ci troviamo, ci allarghiamo, rimaniamo insieme e i problemi di uno sono i problemi di tutti affrontandoli nel migliore dei modi per portare a casa il risultato, quello di avere una famiglia che funziona, un’attività che funziona, una vita che funziona".

La Scala ha avuto un pensiero anche per don Francesco Medori definendolo il parroco nel luna park più che del luna park.

"Perché -ha ricordato- lui è parte integrante di noi e quando abbiamo un problema ci rivolgiamo a lui per risolverlo.

Noi di questo siamo felicissimi come anche di aver avuto oggi l’onore di conoscere lei, monsignor Maffeis, senza dimenticarci del cardinale Gualtiero Bassetti che abbiamo sempre avuto nel cuore e spero che il nostro cammino sia lungo insieme a lei".

Raccolta fondi per la Caritas diocesana promossa dagli operatori del Luna Park

Grati per l’aiuto ricevuto dalla Caritas diocesana durante la fase acuta della pandemia, gli operatori del Luna Park hanno promosso una raccolta in denaro per le attività caritative della Chiesa perugino-pievese consegnata all’arcivescovo Maffeis, accompagnata da una lettera in cui esprimono la loro riconoscenza.

"Grazie alla Caritas -hanno scritto gli operatori del Luna Park- non eravamo più soli, il nostro mondo si è rimesso in cammino, luci, musiche e sorrisi sono tornati riportando gioia e allegria nelle varie città. Mai dimenticheremo il sostegno e l’amore con cui siamo stati aiutati a rialzarci. Offriamo il nostro piccolo dono e lo poniamo nelle vostre mani. Sappiamo che non ripagherà mai l’immenso altruismo con cui ci avete teso la mano salvandoci. Viene dai nostri cuori ed ora siamo al vostro fianco…".

]]>
Bassetti al Luna park: date gioia dopo la tristezza del Covid https://www.lavoce.it/bassetti-luna-park-gioia-tristezza-covid/ Sat, 06 Nov 2021 12:18:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62972

Come promesso il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, venerdì 5 novembre ha fatto visitia ai lavoratori del Luna Park di Pian di Massiano di Perugia e inaspettatamente ha fatto anche un giro di giostra sulla “big apple subway”.

Bassetti: date gioia ai bambini intristiti dalla pandemia

È stato un po' come tornare giovani ha detto il Cardinale ricordando che l'ultima volta che ha messo piede su una giostra “fu nel 1968, quando avevo 26 anni ed ero rettore del Seminario Minore di Firenze, e oggi l’ho voluto fare - ha spiegato Bassetti - per sperimentare la gioia di allora e dare un segno di testimonianza, perché fare divertire la gente, soprattutto i bambini, è il dovere più grande che abbiamo. I nostri bambini con la pandemia si sono intristiti e hanno bisogno di recuperare energie vitali, di stare insieme e questo è molto bello”. Bassetti ha quindi celebrato l'Eucarestia sulla pista di un autoscontro allestita con tanto di altare e sedie per i fedeli, le famiglie degli operatori dello spettacolo viaggiante presenti a Perugia come ogni anno, tra i mesi di ottobre e novembre, tornati dopo l'assenza forzata per lo stop del 2020 a causa della pandemia. [gallery columns="2" td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Il Cardinale Gualtiero Basseti celebra la messa al Luna Park di Pian di Massiano di Perugia (5 novembre 2021)" ids="62977,62976,62975,62974,62978,62980"]

“Un anno fa ero malato”

L'incontro è si è svolto nel segno dell'amicizia e della fraternità.“Cari amici, cari fratelli e sorelle del Luna Park, che gioia rivedervi! L’anno scorso, - ha ricordato Bassetti - in questa stagione, ero giunto alla fine. Proprio in questi giorni, dopo la festa d’Ognissanti, il Covid mi aveva colpito in maniera violenta ed aggressiva, ma sono qui anche per le vostre tante preghiere”. “Ci conosciamo con qualcuno di voi da 27 anni, da quando ero vescovo di Massa Marittima e ci vedevamo a Follonica e poi ad Arezzo e oggi a Perugia. Cari amici dello spettacolo viaggiante la vita è più forte della morte, la speranza non ci abbandona mai ed eccoci qui, ancora una volta”. Parole di viva gratitudine per il cardinale e la Chiesa perugina sono state espresse dal “portavoce” del Luna Park, Enzo La Scala, che rinsaldano un lungo e forte legame di amicizia tra Bassetti e “la grande famiglia dello spettacolo viaggiate”, così definita dallo stesso presule.

Lavoratori del Luna park in difficoltà per la pandemia

Diverse di queste famiglie, infatti, hanno trascorso il periodo più critico del lockdown nel capoluogo umbro ricevendo sostegno umano e materiale dalla vicina parrocchia San Giovanni Battista di Ferro di Cavallo, dalla Caritas diocesana e dal Sacro Convento di Assisi.

Generosità ricambiata dai lavoratori del Luna park

Un aiuto ricambiato da queste famiglie che hanno voluto raccogliere delle offerte per le opere della Caritas a favore di persone in difficoltà. Inoltre hanno ospitato i bambini delle famiglie del Villaggio della Carità di Perugia in alcune delle 124 attrazioni del Luna Park. Anche lo scorso anno, nel periodo più difficile della pandemia, queste famiglie sono venute in Caritas a portare dei giochi per i bambini più bisognosi, un “raggio di sole, segno di una relazione e di una amicizia che abbiamo costruito insieme”, l’ha definito il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, nell’accompagnare il cardinale in visita al Luna Park insieme all’incaricato diocesano della pastorale dei circensi, fieranti e operatori dello spettacolo viaggiante e parroco di Ferro di Cavallo don Francesco Medori.

Bassetti: avete sofferto con dignità …

“Chi ha avuto il Covid – ha proseguito il cardinale nell’omelia – ha sperimentato, come me, l’angoscia di non poter respirare e la vita è davvero il respiro, l’ossigeno... Sono con voi per ringraziare insieme il Signore dello scampato pericolo, ma anche per pregare per tutti coloro che non ce l’hanno fatta, per i grandi disagi che tutti abbiamo affrontato, ma particolarmente voi, per il vostro stile di vita nomade perché alle difficoltà di tutti si sono aggiunte quelle della vostra condizione di vita. Quanto avete sofferto, ho letto anch’io alcuni vostri messaggi, ma avete sofferto con dignità, perché un uomo, un cristiano non rinuncia mai, in nessuna situazione, alla sua dignità. La nostra dignità deriva dall’essere figli di Dio come ci ricorda san Paolo. Possiamo dire che il Signore è stato nostro padre e che è fedele e si è ricordato di noi”.

… sappiamo che i nostri cari vivono in Dio

“È una grazia che siate potuti ripartire con dignità dopo il difficile periodo del Covid. Quante persone abbiamo conosciuto e incontrato nella vita che a causa della pandemia non ci sono più e oggi sentiamo la loro mancanza. La nostra fede ci dice che vivono in Dio, la nostra fede ci dice che ogni lacrima sarà consolata. Beati quelli che piangono, beati i miti. Per il mondo i beati sono i prepotenti, i più forti, ma queste persone vincono le battaglie ma non le guerre della vita, perché queste le vincono i miti che conquisteranno il mondo. Continuiamo a volerci bene, ad aiutarci, ad essere solidali, a tenerci per mano come fratelli, perché la vita è una cordata come quando ci si trova a scalare una montagna, con un cuor solo e un’anima sola, come ci chiedono gli Atti degli Apostoli”.  ]]>

Come promesso il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, venerdì 5 novembre ha fatto visitia ai lavoratori del Luna Park di Pian di Massiano di Perugia e inaspettatamente ha fatto anche un giro di giostra sulla “big apple subway”.

Bassetti: date gioia ai bambini intristiti dalla pandemia

È stato un po' come tornare giovani ha detto il Cardinale ricordando che l'ultima volta che ha messo piede su una giostra “fu nel 1968, quando avevo 26 anni ed ero rettore del Seminario Minore di Firenze, e oggi l’ho voluto fare - ha spiegato Bassetti - per sperimentare la gioia di allora e dare un segno di testimonianza, perché fare divertire la gente, soprattutto i bambini, è il dovere più grande che abbiamo. I nostri bambini con la pandemia si sono intristiti e hanno bisogno di recuperare energie vitali, di stare insieme e questo è molto bello”. Bassetti ha quindi celebrato l'Eucarestia sulla pista di un autoscontro allestita con tanto di altare e sedie per i fedeli, le famiglie degli operatori dello spettacolo viaggiante presenti a Perugia come ogni anno, tra i mesi di ottobre e novembre, tornati dopo l'assenza forzata per lo stop del 2020 a causa della pandemia. [gallery columns="2" td_select_gallery_slide="slide" td_gallery_title_input="Il Cardinale Gualtiero Basseti celebra la messa al Luna Park di Pian di Massiano di Perugia (5 novembre 2021)" ids="62977,62976,62975,62974,62978,62980"]

“Un anno fa ero malato”

L'incontro è si è svolto nel segno dell'amicizia e della fraternità.“Cari amici, cari fratelli e sorelle del Luna Park, che gioia rivedervi! L’anno scorso, - ha ricordato Bassetti - in questa stagione, ero giunto alla fine. Proprio in questi giorni, dopo la festa d’Ognissanti, il Covid mi aveva colpito in maniera violenta ed aggressiva, ma sono qui anche per le vostre tante preghiere”. “Ci conosciamo con qualcuno di voi da 27 anni, da quando ero vescovo di Massa Marittima e ci vedevamo a Follonica e poi ad Arezzo e oggi a Perugia. Cari amici dello spettacolo viaggiante la vita è più forte della morte, la speranza non ci abbandona mai ed eccoci qui, ancora una volta”. Parole di viva gratitudine per il cardinale e la Chiesa perugina sono state espresse dal “portavoce” del Luna Park, Enzo La Scala, che rinsaldano un lungo e forte legame di amicizia tra Bassetti e “la grande famiglia dello spettacolo viaggiate”, così definita dallo stesso presule.

Lavoratori del Luna park in difficoltà per la pandemia

Diverse di queste famiglie, infatti, hanno trascorso il periodo più critico del lockdown nel capoluogo umbro ricevendo sostegno umano e materiale dalla vicina parrocchia San Giovanni Battista di Ferro di Cavallo, dalla Caritas diocesana e dal Sacro Convento di Assisi.

Generosità ricambiata dai lavoratori del Luna park

Un aiuto ricambiato da queste famiglie che hanno voluto raccogliere delle offerte per le opere della Caritas a favore di persone in difficoltà. Inoltre hanno ospitato i bambini delle famiglie del Villaggio della Carità di Perugia in alcune delle 124 attrazioni del Luna Park. Anche lo scorso anno, nel periodo più difficile della pandemia, queste famiglie sono venute in Caritas a portare dei giochi per i bambini più bisognosi, un “raggio di sole, segno di una relazione e di una amicizia che abbiamo costruito insieme”, l’ha definito il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, nell’accompagnare il cardinale in visita al Luna Park insieme all’incaricato diocesano della pastorale dei circensi, fieranti e operatori dello spettacolo viaggiante e parroco di Ferro di Cavallo don Francesco Medori.

Bassetti: avete sofferto con dignità …

“Chi ha avuto il Covid – ha proseguito il cardinale nell’omelia – ha sperimentato, come me, l’angoscia di non poter respirare e la vita è davvero il respiro, l’ossigeno... Sono con voi per ringraziare insieme il Signore dello scampato pericolo, ma anche per pregare per tutti coloro che non ce l’hanno fatta, per i grandi disagi che tutti abbiamo affrontato, ma particolarmente voi, per il vostro stile di vita nomade perché alle difficoltà di tutti si sono aggiunte quelle della vostra condizione di vita. Quanto avete sofferto, ho letto anch’io alcuni vostri messaggi, ma avete sofferto con dignità, perché un uomo, un cristiano non rinuncia mai, in nessuna situazione, alla sua dignità. La nostra dignità deriva dall’essere figli di Dio come ci ricorda san Paolo. Possiamo dire che il Signore è stato nostro padre e che è fedele e si è ricordato di noi”.

… sappiamo che i nostri cari vivono in Dio

“È una grazia che siate potuti ripartire con dignità dopo il difficile periodo del Covid. Quante persone abbiamo conosciuto e incontrato nella vita che a causa della pandemia non ci sono più e oggi sentiamo la loro mancanza. La nostra fede ci dice che vivono in Dio, la nostra fede ci dice che ogni lacrima sarà consolata. Beati quelli che piangono, beati i miti. Per il mondo i beati sono i prepotenti, i più forti, ma queste persone vincono le battaglie ma non le guerre della vita, perché queste le vincono i miti che conquisteranno il mondo. Continuiamo a volerci bene, ad aiutarci, ad essere solidali, a tenerci per mano come fratelli, perché la vita è una cordata come quando ci si trova a scalare una montagna, con un cuor solo e un’anima sola, come ci chiedono gli Atti degli Apostoli”.  ]]>