Jessup Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/jessup/ Settimanale di informazione regionale Thu, 11 Apr 2024 16:23:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Jessup Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/jessup/ 32 32 Gubbio: la festa del patrono sant’Ubaldo senza l’omaggio dei tre Ceri https://www.lavoce.it/gubbio-festa-santubaldo-senza-ceri/ Sun, 16 May 2021 15:18:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60679

La Cattedrale dei santi Mariano e Giacomo a Gubbio ha ospitato questa mattina il solenne pontificale nella ricorrenza del patrono della città e della diocesi, sant'Ubaldo. Alla celebrazione, presieduta dal suo sessantesimo successore mons. Luciano Paolucci Bedini, hanno partecipato i sindaci del territorio diocesano, insieme alle autorità militari e ai rappresentanti delle istituzioni e delle famiglie ceraiole. La solenne liturgia è stata animata dal coro dei Cantores Beati Ubaldi e trasmessa in diretta tv/web/social. [embed]https://youtu.be/BhYGtz3YDnI[/embed]

Paolucci Bedini: "Orfani della meravigliosa Festa dei Ceri"

"In circostanze a dir poco eccezionali, anche quest'anno - ha detto il vescovo della diocesi eugubina -, celebriamo la festa solenne del nostro santo Patrono Ubaldo. Pur orfani, ancora una volta, della manifestazione più partecipata e popolare della meravigliosa festa dei Ceri, rendiamo qui, uniti e solidali, l'omaggio devoto del popolo eugubino e di tutta la Chiesa diocesana al pastore beato, protettore di questa terra, concittadino e padre di tutti noi. Ci stringiamo con fiducia alla testimonianza di fede di Ubaldo in questi giorni mesti, preoccupati e dolorosi per l'intera nostra comunità. E in questo abbraccio di affetto e partecipazione non dimentichiamo i tanti che, pur sparsi nel mondo, custodiscono le radici profonde in questi luoghi benedetti dal Vescovo santo. Così come le città sorelle di Thann e di Jessup, e i tanti devoti di Sant'Ubaldo".

La festa del patrono nel giorno dell'Ascensione

Come ha ricordato mons. Paolucci Bedini, nel 2021 il giorno della memoria liturgica di sant'Ubaldo cade in una delle domeniche più importanti del tempo pasquale, quella dell'Ascensione, a una settimana dalla Pentecoste. "Dopo l'Ascensione di Cristo risorto, e l'effusione dello Spirito Santo a Pentecoste, i discepoli diventano testimoni credibili in mezzo alla loro storia, e vanno missionari in ogni angolo della terra forti solo dell'amore di Dio che hanno conosciuto in Gesù e che ormai regge tutta la loro vita. Nella lunga scia dei tanti discepoli-missionari testimoni fedeli del Signore Gesù Cristo certamente figura anche sant'Ubaldo. La sua compassione, il suo coraggio, la mitezza e la bontà che di lui conosciamo sono luminosi riflessi della misericordia di Dio. Ma chi dice oggi le parole di Ubaldo in questa sua terra? Chi prosegue la sua paterna cura in questa Chiesa che ha tanto amato? Chi lotta come lui ogni giorno perché tra noi il bene vinca sul male, e i nemici siano riconciliati? Chi se non noi, suoi figli. Noi eredi indegni della sua santità. E chi se non proprio lui, nostro santo pastore, può insegnarcene la via?". [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="60683,60681,60682"]]]>

La Cattedrale dei santi Mariano e Giacomo a Gubbio ha ospitato questa mattina il solenne pontificale nella ricorrenza del patrono della città e della diocesi, sant'Ubaldo. Alla celebrazione, presieduta dal suo sessantesimo successore mons. Luciano Paolucci Bedini, hanno partecipato i sindaci del territorio diocesano, insieme alle autorità militari e ai rappresentanti delle istituzioni e delle famiglie ceraiole. La solenne liturgia è stata animata dal coro dei Cantores Beati Ubaldi e trasmessa in diretta tv/web/social. [embed]https://youtu.be/BhYGtz3YDnI[/embed]

Paolucci Bedini: "Orfani della meravigliosa Festa dei Ceri"

"In circostanze a dir poco eccezionali, anche quest'anno - ha detto il vescovo della diocesi eugubina -, celebriamo la festa solenne del nostro santo Patrono Ubaldo. Pur orfani, ancora una volta, della manifestazione più partecipata e popolare della meravigliosa festa dei Ceri, rendiamo qui, uniti e solidali, l'omaggio devoto del popolo eugubino e di tutta la Chiesa diocesana al pastore beato, protettore di questa terra, concittadino e padre di tutti noi. Ci stringiamo con fiducia alla testimonianza di fede di Ubaldo in questi giorni mesti, preoccupati e dolorosi per l'intera nostra comunità. E in questo abbraccio di affetto e partecipazione non dimentichiamo i tanti che, pur sparsi nel mondo, custodiscono le radici profonde in questi luoghi benedetti dal Vescovo santo. Così come le città sorelle di Thann e di Jessup, e i tanti devoti di Sant'Ubaldo".

La festa del patrono nel giorno dell'Ascensione

Come ha ricordato mons. Paolucci Bedini, nel 2021 il giorno della memoria liturgica di sant'Ubaldo cade in una delle domeniche più importanti del tempo pasquale, quella dell'Ascensione, a una settimana dalla Pentecoste. "Dopo l'Ascensione di Cristo risorto, e l'effusione dello Spirito Santo a Pentecoste, i discepoli diventano testimoni credibili in mezzo alla loro storia, e vanno missionari in ogni angolo della terra forti solo dell'amore di Dio che hanno conosciuto in Gesù e che ormai regge tutta la loro vita. Nella lunga scia dei tanti discepoli-missionari testimoni fedeli del Signore Gesù Cristo certamente figura anche sant'Ubaldo. La sua compassione, il suo coraggio, la mitezza e la bontà che di lui conosciamo sono luminosi riflessi della misericordia di Dio. Ma chi dice oggi le parole di Ubaldo in questa sua terra? Chi prosegue la sua paterna cura in questa Chiesa che ha tanto amato? Chi lotta come lui ogni giorno perché tra noi il bene vinca sul male, e i nemici siano riconciliati? Chi se non noi, suoi figli. Noi eredi indegni della sua santità. E chi se non proprio lui, nostro santo pastore, può insegnarcene la via?". [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="60683,60681,60682"]]]>
Duplice festa in diocesi all’indomani dei Ceri https://www.lavoce.it/duplice-festa-in-diocesi-allindomani-dei-ceri/ Thu, 15 May 2014 22:16:30 +0000 https://www.lavoce.it/?p=24962 Mons. Bassetti insieme a mons. Ceccobelli e mons. Bottaccioli durante la celebrazione del 2011
Mons. Bassetti insieme a mons. Ceccobelli e mons. Bottaccioli durante la celebrazione del 2011

Venerdì 16 maggio, con negli occhi e nel cuore le immagini e le emozioni della festa dei Ceri, la diocesi e la città onorano il patrono sant’Ubaldo nel giorno anniversario della sua morte (16 maggio 1160) e festeggiano contemporaneamente il suo 58° successore, l’emerito mons. Pietro Bottaccioli nel 25° di consacrazione episcopale (16 maggio 1989). Una giornata importante e intensa, sintesi di devozione, affetto e gratitudine, con la basilica e il duomo a rappresentare il riferimento dei cittadini e dei fedeli.

Il momento centrale è rappresentato dal solenne pontificale in cattedrale delle ore 11.15 presieduto dal card. Bassetti e concelebrato da tutti i Vescovi dell’Umbria. “In questa felice, duplice ricorrenza – scrive il vescovo mons. Mario Ceccobelli – sono presenti i Sindaci dei Comuni della diocesi, le autorità civili e militari e gli amici di sant’Ubaldo che vengono da Thann in Francia, da Jessup negli Stati Uniti e anche da tante altre parti del mondo, dove gli eugubini si sono recati senza però mai dimenticare la loro città e tantomeno il loro Patrono.

Ma per questo lieto anniversario di mons. Pietro Bottaccioli non sono voluti mancare amici particolari: sono i vescovi e i cardinali che si uniscono a tutti noi nella festa in suo onore. Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, presidente della Ceu e vice presidente della Cei, il card. Miloslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, Vescovi delle diocesi dell’Umbria: Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia, Ernesto Vecchi, amministratore di Terni – Narni – Amelia, Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi, Giuseppe Chiaretti, vescovo emerito di Perugia”.

Nato a Umbertide il 15 Febbraio 1928, mons. Bottaccioli, ordinato presbitero dal vescovo mons. Beniamino Ubaldi il 1° ottobre 1950, ha svolto un’intensa attività pastorale con intelligenza, autorevolezza, sensibilità e generosa disponibilità. Sinteticamente: è stato assistente diocesano della Giac (Gioventù italiana di Azione cattolica), insegnante di Religione nelle scuole medie e superiori. Dal 1962 al 1964 vive – al fianco del vescovo Ubaldi, che scorrazza per la capitale a bordo della sua “500”, adattata alle mole del presule togliendo il sedile del passeggero – l’esperienza del Concilio Vaticano II. Parroco amatissimo delle parrocchie di San Martino in San Domenico (1964-1975) a Gubbio e di Cristo Risorto a Umbertide (1975-1983). Rettore del Pontificio seminario di Assisi (1983-89), che lascia quando, il 26 aprile 1989, Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Gubbio, raccogliendo l’eredità dell’attuale card. Antonelli; ordinazione in cattedrale il 16 maggio 1989 da parte del card. Bernardino Gantin.

Guida la diocesi per quindici anni con lungimiranza e senza risparmiare energie ed impegno: visite pastorali, Sinodo diocesano, centenario ubaldiano, ecc., prima di dimettersi (23.12.2004) per raggiunti limiti di età, in ottemperanza al Diritto canonico. Giornalista, ha diretto e rilanciato la pagina diocesana de La Voce; si lascia alle spalle numerose pubblicazioni tra cui Mons. Beniamino Ubaldi, un vescovo tra due età, Le Costituzioni sinodali eugubine e l’ultima, La diocesi di Gubbio, 600 pagine sulle quali documentarsi e riflettere.

Questo il programma della giornata: ore 10.45 chiesa dei Neri, processione per riportare in cattedrale la statua di sant’Ubaldo utilizzata in occasione della festa dei Ceri; ore 11.15 solenne pontificale in duomo. L’intera cerimonia sarà trasmessa da Trg. Nella giornata verranno celebrate messe anche nella basilica di Sant’Ubaldo alle ore 7 – 8 – 9 – 10 – 11 – 13 – 17 – 18.

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A Gubbio la delegazione della Pennsylvania in visita in città accompagnata dal vescovo Bambera https://www.lavoce.it/a-gubbio-la-delegazione-della-pennsylvania-in-visita-in-citta-accompagnata-dal-vescovo-bambera/ Thu, 31 Oct 2013 12:39:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=20346 Mons. Ceccobelli con mons. Bambera - Jessup
Il vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli con il vescovo di Scranton mons. Joseph Bambera

Guidata dal vescovo di Scranton mons. Joseph Bambera, sabato scorso ha visitato Gubbio una nutrita delegazione della Pennsylvania, nella cui città di Jessup vivono molti emigrati eugubini e loro discendenti.

Jessup e Gubbio sono legate da profondi legami, sanciti da un gemellaggio che trova la sua motivazione nella comune venerazione per sant’Ubaldo in cui onore si svolge, l’ultimo sabato di maggio, la Festa dei Ceri.

Manifestazione che negli ultimi due anni ha visto il vescovo Bambera officiare, al mattino, la solenne messa per i ceraioli e presenziare alla “alzata”.

Il vescovo che ha benedetto la statua di sant’Ubaldo

Nello scorso mese di maggio è stato lui a benedire la grande statua del Patrono, opera di Demetrio Bellucci, donata dagli eugubini ai “cugini” americani, per essere utilizzata nella processione che, a partire dal 2013, precede la “corsa” finale, così come viene fatto a Gubbio.

Punto centrale della visita è stata la messa celebrata da mons. Bambera nella basilica di Sant’Ubaldo, dove la delegazione è stata accolta e salutata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli.

“A mons. Bambera ed a voi tutti il mio più cordiale benvenuto – ha esordito Ceccobelli, 59° successore del Patrono – in questa basilica, dinanzi all’urna con il corpo incorrotto del vescovo Ubaldo”.

Ha fatto riferimento anche alla Festa dei Ceri ed al gemellaggio con la città di Jessup. È stata un’occasione per richiamare i legami esistenti tra realtà geograficamente così distanti, ma spiritualmente e culturalmente molto unite.

Il soggiorno eugubino si è concluso con una visita alla chiesa della Vittorina nel ricordo anche dell’ammansimento del lupo.

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Sant’Ubaldo va dai ‘suoi’ in America. La statua dono degli eugubini https://www.lavoce.it/santubaldo-va-dai-suoi-in-america/ Thu, 02 May 2013 08:50:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=16417

statua-ubaldoDopo una settimana di esposizione nella cattedrale, la statua di sant’Ubaldo, simile a quella che il 15 maggio viene portata in processione prima della corsa finale che conclude la festa dei Ceri, è pronta per raggiungere la cittadina statunitense di Jessup (Pennsylvania). È un omaggio che intende riconoscere la sincera devozione dei “cugini americani” verso il santo patrono ed il loro attaccamento alla grande manifestazione folkloristico-tradizionale che dal 1909 si svolge l’ultimo sabato di maggio di ogni anno per iniziativa dei molti eugubini emigrati e loro discendenti: è il St Ubaldo Day, nel nome del quale Jessup e Gubbio hanno sviluppato forti legami di amicizia e simpatia, ufficializzandosi nel 2004 con un gemellaggio.

Gli artigiani della statua

È stato Demetrio Bellucci ad occupasi della statua, della stessa grandezza di quella del 15 maggio, con il contributo artistico di altri artigiani: i falegnami Giovanni e Roberto Bettelli, i falegnami Marcello e Giuseppe Minelli, Franco Ghirelli, Claudio Biccari, Michele Cerbella, Paolo Mariucci, l’intagliatore Luciano Orlandi; le stanghe sono opera di Pompeo e Piero Poggi, della falegnameria Corrado e Giovanni Cicci; il pastorale, di Lorenzo Rampini; il piviale di Manuela Marchi; la doratura di Susanna Ceccarini, Francesca Pierini e Marzia Fumanti. Il tutto documentato da fotografie di Lucio Grassini.

Messa in duomo

Un’opera d’arte vera e propria: “la concretizzazione e la sintesi del genio artistico eugubino” ha affermato il vescovo mons. Mario Ceccobelli durante la messa officiata nel duomo insieme al cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini, prima di benedire la statua. “Segno tangibile dell’amore dei fedeli tra loro e verso il Patrono. Invochiamo sant’Ubaldo perché ci illumini e liberi dai mali presenti e ci aiuti a vivere secondo il Vangelo e in pace con i fratelli” ha concluso il presule. Al termine i Cantores beati Ubaldi hanno eseguito l’inno al Patrono, O lume della fede. Alla cerimonia hanno partecipato anche don Fausto Panfili e don Stefano Bocciolesi, custodi della basilica di Sant’Ubaldo.

Il Comitato statua Jessup

Per realizzare l’impresa è stato costituito un Comitato statua Jessup, che comprende l’associazione Eugubini nel mondo, Maggio eugubino, Università dei muratori, Università di falegnami, calzolari, fabbri, sarti, le famiglie dei Ceraioli, Comune e diocesi.]]>

statua-ubaldoDopo una settimana di esposizione nella cattedrale, la statua di sant’Ubaldo, simile a quella che il 15 maggio viene portata in processione prima della corsa finale che conclude la festa dei Ceri, è pronta per raggiungere la cittadina statunitense di Jessup (Pennsylvania). È un omaggio che intende riconoscere la sincera devozione dei “cugini americani” verso il santo patrono ed il loro attaccamento alla grande manifestazione folkloristico-tradizionale che dal 1909 si svolge l’ultimo sabato di maggio di ogni anno per iniziativa dei molti eugubini emigrati e loro discendenti: è il St Ubaldo Day, nel nome del quale Jessup e Gubbio hanno sviluppato forti legami di amicizia e simpatia, ufficializzandosi nel 2004 con un gemellaggio.

Gli artigiani della statua

È stato Demetrio Bellucci ad occupasi della statua, della stessa grandezza di quella del 15 maggio, con il contributo artistico di altri artigiani: i falegnami Giovanni e Roberto Bettelli, i falegnami Marcello e Giuseppe Minelli, Franco Ghirelli, Claudio Biccari, Michele Cerbella, Paolo Mariucci, l’intagliatore Luciano Orlandi; le stanghe sono opera di Pompeo e Piero Poggi, della falegnameria Corrado e Giovanni Cicci; il pastorale, di Lorenzo Rampini; il piviale di Manuela Marchi; la doratura di Susanna Ceccarini, Francesca Pierini e Marzia Fumanti. Il tutto documentato da fotografie di Lucio Grassini.

Messa in duomo

Un’opera d’arte vera e propria: “la concretizzazione e la sintesi del genio artistico eugubino” ha affermato il vescovo mons. Mario Ceccobelli durante la messa officiata nel duomo insieme al cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini, prima di benedire la statua. “Segno tangibile dell’amore dei fedeli tra loro e verso il Patrono. Invochiamo sant’Ubaldo perché ci illumini e liberi dai mali presenti e ci aiuti a vivere secondo il Vangelo e in pace con i fratelli” ha concluso il presule. Al termine i Cantores beati Ubaldi hanno eseguito l’inno al Patrono, O lume della fede. Alla cerimonia hanno partecipato anche don Fausto Panfili e don Stefano Bocciolesi, custodi della basilica di Sant’Ubaldo.

Il Comitato statua Jessup

Per realizzare l’impresa è stato costituito un Comitato statua Jessup, che comprende l’associazione Eugubini nel mondo, Maggio eugubino, Università dei muratori, Università di falegnami, calzolari, fabbri, sarti, le famiglie dei Ceraioli, Comune e diocesi.]]>
Il Patrono che innalzò ponti verso l’Alto https://www.lavoce.it/il-patrono-che-innalzo-ponti-verso-lalto/ Fri, 23 May 2008 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=6689 “Un lembo di cielo che si apre sulla città di Gubbio, che ci invita anche ad alzare lo sguardo verso l’alto e verso Dio, dove il santo Vescovo continua ad accompagnarci con la sua testimonianza e la sua intercessione potente”.

È un passo della bella e profonda omelia pronunciata dal vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, durante il solenne pontificale concelebrato, in occasione della festa del patrono sant’Ubaldo, insieme al vescovo mons. Mario Ceccobelli ed all’emerito mons. Pietro Bottaccioli in una cattedrale gremita di fedeli.

In prima fila le autorità civili e militari dei Comuni della diocesi, oltre alle autorità dei Ceri (capitani e capodieci), alle delegazioni di Thann e Jessup.

Mons. Sorrentino ha ricordato il sant’Ubaldo che ha saputo costruire un ‘ponte verso l’alto’ – richiamato dall’ascesa dei Ceri fino alla vetta del monte Ingino -; che è stato “difensore della sua città” e “grande liberatore dai demoni”, ma soprattutto colui che ‘ha saputo riflettere nella sua vita l’insegnamento di Dio. Ha sempre costruito ponti fra le persone – ha detto – ed è stato grande tessitore di pace al punto da gettarsi tra i contendenti per pacificarli. Il mondo è chiamato alla pace e la Chiesa ha il compito di essere veicolo di unità e di pace, specie attraverso i suoi santi, come bene ha fatto proprio sant’Ubaldo”.

All’inizio della liturgia, animata dal coro dei Cantores Beati Ubaldi, ha portato il suo saluto il vescovo Ceccobelli. Dopo aver ricordato la “travolgente corsa dei Ceri vissuta con grande partecipazione di popolo come ogni anno, siamo raccolti in questa Cattedrale per rendere grazie a Dio per il dono del nostro venerato santo protettore”, e rivolgendosi a mons. Sorrentino ha aggiunto: “Ho desiderato la tua presenza non solo perché sei uno degli ultimi vescovi chiamati da altre regioni a guidare una diocesi umbra, ma anche per i particolari legami che uniscono le nostre due città: Gubbio e Assisi nel nome di san Francesco”.

“Ubaldo e Francesco – ha proseguito mons. Ceccobelli – figure che nei secoli non hanno perduto l’attualità del loro messaggio, che sprona a riconoscere i valori più alti della vita, ci siano di guida nelle nostre scelte, nei nostri rapporti sociali, nella comprensione sempre maggiore e nella riflessione più profonda della parola evangelica”.

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