issra Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/issra/ Settimanale di informazione regionale Fri, 19 Jan 2024 10:14:35 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg issra Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/issra/ 32 32 Insegnanti di religione. Arriva l’intesa per il nuovo concorso, atteso da vent’anni https://www.lavoce.it/insegnanti-religione-arriva-intesa-per-concorso-atteso-da-venti-anni/ https://www.lavoce.it/insegnanti-religione-arriva-intesa-per-concorso-atteso-da-venti-anni/#respond Thu, 18 Jan 2024 15:33:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74627 Un'insegnante in primo piano di profilo con un gesso bianco in mano mentre scrive delle frasi su una lavagna nera

A vent’anni di distanza, si terrà finalmente un nuovo concorso pubblico per gli insegnanti di Religione cattolica. Lo prevede l’intesa firmata nei giorni scorsi dal presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, e dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. L’accordo riguarda il concorso ordinario per la copertura del 30 per cento dei posti vacanti; il restante 70 per cento dei posti disponibili sarà invece assegnato con una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Complessivamente si tratta di circa 6.400 insegnanti in tutta Italia. Tra i requisiti per partecipare alla selezione – che si articolerà in una prova scritta e in una orale – è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della Religione cattolica, “rilasciata dal responsabile dell’Ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione”.

In attesa del bando.  Liucci: “da sette anni annunci e poi niente”

Per il momento manca ancora il bando effettivo. E non è solo un pro-forma, perché “sono ormai trascorsi sette anni dalla notizia che sarebbe uscito il bando, e ogni anno si è ripetuta la stessa promessa, che puntualmente non si è realizzata”, commenta con un po’ di amarezza il referente Irc per l’Umbria, prof. Massimo Liucci.

In Umbria 450 insegnanti di religione

Nella nostra Regione gli insegnanti di Religione cattolica ammontano a circa 450. Il card. Zuppi ha comunque espresso gratitudine al ministro per “aver colmato un vuoto, e per la collaborazione aperta e feconda che si è instaurata in vista di questo importante passaggio. Al di là dell’atto formale, richiesto dalla legge, il presente accordo riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di Religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare. È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza”. A sua volta Valditara ha promesso: “Tradurremo rapidamente questo accordo in fatti concreti”. Secondo alcune ipotesi, già a febbraio potrebbe essere pubblicato il bando del concorso ordinario, in cui sarà stabilita la data della prova. Per il ministro, una “soluzione equilibrata”, che tiene conto sia della qualità dell’insegnamento sia delle “legittime aspettative” di tanti insegnanti

Boom di iscritti all’Issra di Assisi, per il titolo che abilita all'insegnamento

Sono circa 150, tra studenti ordinari e ospiti, i nuovi gli iscritti all’Issra, l’Istituto superiore di scienze religiose di Assisi. Il che significa un numero addirittura triplicato rispetto a cinque anni fa. In Umbria la laurea quinquennale presso l’Issra dà l’unico titolo di studio valido per l’insegnamento della Religione cattolica nelle scuole. La specializzazione post-triennio comunque offre anche una formazione catechetico-ministeriale, con particolare attenzione all’ambito del matrimonio e alla dottrina sociale della Chiesa. Per informazioni sui corsi, iscrizioni, contatti si può consultare il sito ISSRA. Dario Rivarossa]]>
Un'insegnante in primo piano di profilo con un gesso bianco in mano mentre scrive delle frasi su una lavagna nera

A vent’anni di distanza, si terrà finalmente un nuovo concorso pubblico per gli insegnanti di Religione cattolica. Lo prevede l’intesa firmata nei giorni scorsi dal presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, e dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. L’accordo riguarda il concorso ordinario per la copertura del 30 per cento dei posti vacanti; il restante 70 per cento dei posti disponibili sarà invece assegnato con una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Complessivamente si tratta di circa 6.400 insegnanti in tutta Italia. Tra i requisiti per partecipare alla selezione – che si articolerà in una prova scritta e in una orale – è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della Religione cattolica, “rilasciata dal responsabile dell’Ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione”.

In attesa del bando.  Liucci: “da sette anni annunci e poi niente”

Per il momento manca ancora il bando effettivo. E non è solo un pro-forma, perché “sono ormai trascorsi sette anni dalla notizia che sarebbe uscito il bando, e ogni anno si è ripetuta la stessa promessa, che puntualmente non si è realizzata”, commenta con un po’ di amarezza il referente Irc per l’Umbria, prof. Massimo Liucci.

In Umbria 450 insegnanti di religione

Nella nostra Regione gli insegnanti di Religione cattolica ammontano a circa 450. Il card. Zuppi ha comunque espresso gratitudine al ministro per “aver colmato un vuoto, e per la collaborazione aperta e feconda che si è instaurata in vista di questo importante passaggio. Al di là dell’atto formale, richiesto dalla legge, il presente accordo riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di Religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare. È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza”. A sua volta Valditara ha promesso: “Tradurremo rapidamente questo accordo in fatti concreti”. Secondo alcune ipotesi, già a febbraio potrebbe essere pubblicato il bando del concorso ordinario, in cui sarà stabilita la data della prova. Per il ministro, una “soluzione equilibrata”, che tiene conto sia della qualità dell’insegnamento sia delle “legittime aspettative” di tanti insegnanti

Boom di iscritti all’Issra di Assisi, per il titolo che abilita all'insegnamento

Sono circa 150, tra studenti ordinari e ospiti, i nuovi gli iscritti all’Issra, l’Istituto superiore di scienze religiose di Assisi. Il che significa un numero addirittura triplicato rispetto a cinque anni fa. In Umbria la laurea quinquennale presso l’Issra dà l’unico titolo di studio valido per l’insegnamento della Religione cattolica nelle scuole. La specializzazione post-triennio comunque offre anche una formazione catechetico-ministeriale, con particolare attenzione all’ambito del matrimonio e alla dottrina sociale della Chiesa. Per informazioni sui corsi, iscrizioni, contatti si può consultare il sito ISSRA. Dario Rivarossa]]>
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ISSRA-ITA, un percorso di studi, per giovani ed adulti, che penetra le anse della vita https://www.lavoce.it/issra-ita-un-percorso-di-studi-per-giovani-ed-adulti-che-penetra-le-anse-della-vita/ Fri, 31 Mar 2023 09:52:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=71028 open day ita-issra 2023

"Abbiamo fortemente voluto questo open day per far conoscere a tutti i nostri due Istituti, paragonabili al messaggio biblico del lievito nel mondo, offrendo un approfondimento qualificato sulle scienze del senso. Un punto di vista, che sappia dare ragione per abitare da protagonisti questa nostra contemporaneità. Qui ad Assisi ciò è possibile, perché nulla di ciò che è umano è estraneo al Vangelo".

Così il direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), suor Roberta Vinerba, a margine del primo open day, svoltosi il pomeriggio del 30 marzo, organizzato dall’ISSRA insieme all’istituto Teologico di Assisi (ITA), presso la loro sede comune situata nel complesso del Pontificio Seminario Umbro Pio XI della città serafica.

Perché l’open day di ITA e ISSRA

 A questa iniziativa, che ha visto una significativa presenza di giovani e adulti interessati alle attività accademiche offerte, hanno partecipato diversi docenti e studenti. Il progetto dell’open day 2023 è scaturito a seguito di una specifica richiesta di una studentessa di scuola superiore (l’ultima di precedenti registrate negli anni), interessata a conoscere la realtà dei due Istituti prima di compiere la scelta di studi per il suo futuro professionale.

"Noi lavoriamo proprio perché il Vangelo -ha commentato suor Roberta- declinato alla contemporaneità, possa aiutare a conoscere e a porsi domande sul senso della storia a contribuire alla formazione umana e professionale di uomini e donne.

I nostri Istituti vogliono offrire con i loro corsi un punto di vista che sappia penetrare e vada nella profondità delle anse storiche della vita".

L’esempio di una studentessa madre

 Quanti hanno partecipato all’open day hanno avuto la possibilità di assistere alle lezioni e visitare la struttura che ospita i due Istituti.

"Il nostro ambiente -ha evidenziato il direttore dell’ISSRA- è umanamente molto ricco e vivace grazie all’incrociarsi di vocazioni differenti che si fecondano e si contaminano l’una con l’altra. Noi abbiamo come ISSRA una esperienza molto bella di alcuni laici. Ricordo, ad esempio, con affetto, una delle nostre studentesse, una madre di famiglia, che ha intrapreso gli studi come crescita personale diventando per lei un percorso anche professionale, come insegnante di religione.

Il giorno della sua laurea, i figli e il marito erano fieri di questo traguardo, tant’è che un figlio è diventato a sua volta nostro studente. Vediamo come nel percorso accademico le persone crescono, acquisiscono sicurezza e maturano nella reciproca stima".

Calendario iscrizioni e lezioni

 Suor Roberta Vinerba ha annunciato che è possibile fin da ora fare la pre-iscrizione (www.ita-issra.it) e dal 15 giugno l’iscrizione effettiva.

"Le lezioni -ha precisato- cominceranno l’ultimo lunedì di settembre e si svolgono sia di mattina che di pomeriggio, nella forma della didattica mista, in presenza e da remoto. Per quanto riguarda l’ISSRA, è l’Istituto che conferisce il titolo per l’insegnamento della religione cattolica".

I numeri degli iscritti di ITA e ISSRA

 Nel fornire alcuni dati, ha, inoltre, comunicato che i due Istituti, nell’anno accademico in corso, hanno circa duecentocinquanta studenti, tra ordinari e straordinari, mentre al primo anno sono iscritti oltre cinquanta studenti.

"È un bellissimo risultato per l’ITA e l’ISSRA", ha commentato la religiosa.

(Articolo realizzato con la collaborazione di Francesco Carlini)]]>
open day ita-issra 2023

"Abbiamo fortemente voluto questo open day per far conoscere a tutti i nostri due Istituti, paragonabili al messaggio biblico del lievito nel mondo, offrendo un approfondimento qualificato sulle scienze del senso. Un punto di vista, che sappia dare ragione per abitare da protagonisti questa nostra contemporaneità. Qui ad Assisi ciò è possibile, perché nulla di ciò che è umano è estraneo al Vangelo".

Così il direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), suor Roberta Vinerba, a margine del primo open day, svoltosi il pomeriggio del 30 marzo, organizzato dall’ISSRA insieme all’istituto Teologico di Assisi (ITA), presso la loro sede comune situata nel complesso del Pontificio Seminario Umbro Pio XI della città serafica.

Perché l’open day di ITA e ISSRA

 A questa iniziativa, che ha visto una significativa presenza di giovani e adulti interessati alle attività accademiche offerte, hanno partecipato diversi docenti e studenti. Il progetto dell’open day 2023 è scaturito a seguito di una specifica richiesta di una studentessa di scuola superiore (l’ultima di precedenti registrate negli anni), interessata a conoscere la realtà dei due Istituti prima di compiere la scelta di studi per il suo futuro professionale.

"Noi lavoriamo proprio perché il Vangelo -ha commentato suor Roberta- declinato alla contemporaneità, possa aiutare a conoscere e a porsi domande sul senso della storia a contribuire alla formazione umana e professionale di uomini e donne.

I nostri Istituti vogliono offrire con i loro corsi un punto di vista che sappia penetrare e vada nella profondità delle anse storiche della vita".

L’esempio di una studentessa madre

 Quanti hanno partecipato all’open day hanno avuto la possibilità di assistere alle lezioni e visitare la struttura che ospita i due Istituti.

"Il nostro ambiente -ha evidenziato il direttore dell’ISSRA- è umanamente molto ricco e vivace grazie all’incrociarsi di vocazioni differenti che si fecondano e si contaminano l’una con l’altra. Noi abbiamo come ISSRA una esperienza molto bella di alcuni laici. Ricordo, ad esempio, con affetto, una delle nostre studentesse, una madre di famiglia, che ha intrapreso gli studi come crescita personale diventando per lei un percorso anche professionale, come insegnante di religione.

Il giorno della sua laurea, i figli e il marito erano fieri di questo traguardo, tant’è che un figlio è diventato a sua volta nostro studente. Vediamo come nel percorso accademico le persone crescono, acquisiscono sicurezza e maturano nella reciproca stima".

Calendario iscrizioni e lezioni

 Suor Roberta Vinerba ha annunciato che è possibile fin da ora fare la pre-iscrizione (www.ita-issra.it) e dal 15 giugno l’iscrizione effettiva.

"Le lezioni -ha precisato- cominceranno l’ultimo lunedì di settembre e si svolgono sia di mattina che di pomeriggio, nella forma della didattica mista, in presenza e da remoto. Per quanto riguarda l’ISSRA, è l’Istituto che conferisce il titolo per l’insegnamento della religione cattolica".

I numeri degli iscritti di ITA e ISSRA

 Nel fornire alcuni dati, ha, inoltre, comunicato che i due Istituti, nell’anno accademico in corso, hanno circa duecentocinquanta studenti, tra ordinari e straordinari, mentre al primo anno sono iscritti oltre cinquanta studenti.

"È un bellissimo risultato per l’ITA e l’ISSRA", ha commentato la religiosa.

(Articolo realizzato con la collaborazione di Francesco Carlini)]]>
Primo open day per gli Istituti Superiore di Scienze Religiose e Teologico di Assisi https://www.lavoce.it/primo-open-day-per-gli-istituti-superiore-di-scienze-religiose-e-teologico-di-assisi/ Mon, 27 Mar 2023 10:45:10 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70984 locandina open day

Giovedì 30 marzo, dalle 15 alle 17,  è in programma il primo open day degli Istituti Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) e Teologico di Assisi (ITA), che hanno sede nella Città serafica, in via Beato Ludovico da Casoria 7, a ridosso del Seminario regionale.

L’ISSRA propone una formazione nell’ambito del sapere teologico e delle scienze religiose nel confronto con la cultura contemporanea, finalizzata alla formazione religiosa di laici e di persone consacrate per l’assunzione di impieghi professionali in differenti ambiti della vita ecclesiale e secolare. È diretto da suor Roberta Vinerba e dall’anno accademico 2008-2009 a quello 2022-2023 ha più che raddoppiato gli iscritti, passando da sessantadue a centoquarantadue. L’ITA offre la formazione culturale, biblica e teologica ai candidati ai ministeri ordinati e agli altri ministeri ecclesiali. Il preside è padre Giulio Michelini, ofm.

Entrambi, ISSRA e ITA, sono promossi dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) e dalle Famiglie Religiose Francescane e sono gestiti dalla Fondazione Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica ed aggregata alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma. Il moderatore dei due Istituti è monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu. Quanti parteciperanno all’open day saranno accolti da suor Vinerba, da padre Michelini, da monsignor Boccardo, dagli altri docenti e dagli studenti. Avranno anche la possibilità di assistere ad una parte di lezione. Maggiori informazioni: ita-issra.it

Per insegnare Religione

"Anche noi -afferma il direttore dell’ISSRA suor Roberta Vinerba- vogliamo aprire i nostri Istituti alla possibilità di conoscere i luoghi, i docenti, la proposta formativa. Sono particolarmente invitati quei ragazzi e ragazze che in questo momento stanno decidendo quale Università scegliere. È giusto che sappiano che ad Assisi c’è la possibilità di una professionalizzazione per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica, attraverso lo studio della teologia, della filosofia, della storia e delle scienze del senso.

È possibile, cioè, acquisire una laurea per insegnare religione nelle scuole di ogni ordine e grado. I nostri Istituti, poi, sono anche aperti a coloro che hanno già una professione, ma hanno il desiderio e la voglia di interrogarsi, di sapere e di scoprire tutto quello che riguarda le domande del senso".

Un open day che è un reinvito e una sfida

 "L’ISSRA in particolare -afferma il moderatore dei due Istituti monsignor Boccardo- si presenta come una opportunità per quei giovani che finiscono la scuola superiore e che vogliono intraprendere un cammino di formazione universitario.

È uno strumento per approfondire la fede. E una fede pensante, poi, si trasmette. Perché allora non pensare anche a questo percorso universitario che permette da una parte di comprendere le ragioni del credere e dall’altra di mettere poi a servizio delle giovani generazioni, anche nell’insegnamento, quanto è stato acquisito e fatto diventare patrimonio personale. È un invito e una sfida: tra le tante facoltà universitarie perché non considerare seriamente anche questa?".

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locandina open day

Giovedì 30 marzo, dalle 15 alle 17,  è in programma il primo open day degli Istituti Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) e Teologico di Assisi (ITA), che hanno sede nella Città serafica, in via Beato Ludovico da Casoria 7, a ridosso del Seminario regionale.

L’ISSRA propone una formazione nell’ambito del sapere teologico e delle scienze religiose nel confronto con la cultura contemporanea, finalizzata alla formazione religiosa di laici e di persone consacrate per l’assunzione di impieghi professionali in differenti ambiti della vita ecclesiale e secolare. È diretto da suor Roberta Vinerba e dall’anno accademico 2008-2009 a quello 2022-2023 ha più che raddoppiato gli iscritti, passando da sessantadue a centoquarantadue. L’ITA offre la formazione culturale, biblica e teologica ai candidati ai ministeri ordinati e agli altri ministeri ecclesiali. Il preside è padre Giulio Michelini, ofm.

Entrambi, ISSRA e ITA, sono promossi dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) e dalle Famiglie Religiose Francescane e sono gestiti dalla Fondazione Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica ed aggregata alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma. Il moderatore dei due Istituti è monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu. Quanti parteciperanno all’open day saranno accolti da suor Vinerba, da padre Michelini, da monsignor Boccardo, dagli altri docenti e dagli studenti. Avranno anche la possibilità di assistere ad una parte di lezione. Maggiori informazioni: ita-issra.it

Per insegnare Religione

"Anche noi -afferma il direttore dell’ISSRA suor Roberta Vinerba- vogliamo aprire i nostri Istituti alla possibilità di conoscere i luoghi, i docenti, la proposta formativa. Sono particolarmente invitati quei ragazzi e ragazze che in questo momento stanno decidendo quale Università scegliere. È giusto che sappiano che ad Assisi c’è la possibilità di una professionalizzazione per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica, attraverso lo studio della teologia, della filosofia, della storia e delle scienze del senso.

È possibile, cioè, acquisire una laurea per insegnare religione nelle scuole di ogni ordine e grado. I nostri Istituti, poi, sono anche aperti a coloro che hanno già una professione, ma hanno il desiderio e la voglia di interrogarsi, di sapere e di scoprire tutto quello che riguarda le domande del senso".

Un open day che è un reinvito e una sfida

 "L’ISSRA in particolare -afferma il moderatore dei due Istituti monsignor Boccardo- si presenta come una opportunità per quei giovani che finiscono la scuola superiore e che vogliono intraprendere un cammino di formazione universitario.

È uno strumento per approfondire la fede. E una fede pensante, poi, si trasmette. Perché allora non pensare anche a questo percorso universitario che permette da una parte di comprendere le ragioni del credere e dall’altra di mettere poi a servizio delle giovani generazioni, anche nell’insegnamento, quanto è stato acquisito e fatto diventare patrimonio personale. È un invito e una sfida: tra le tante facoltà universitarie perché non considerare seriamente anche questa?".

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Inaugurato l’Anno Accademico degli Istituti Teologico e Superiore di Scienze Religiose di Assisi https://www.lavoce.it/inaugurato-lanno-accademico-degli-istituti-teologico-e-superiore-di-scienze-religiose-di-assisi/ Sat, 29 Oct 2022 15:03:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69098 inaugurazione anno accademico

Mercoledì 26 ottobre è stato inaugurato l’Anno Accademico degli Istituti Teologico e Superiore di Scienze Religiose di Assisi, diretti rispettivamente da padre Giulio Michelini, ofm, e suor Roberta Vinerba. La mattinata si è aperta con la Messa nella cappella del seminario regionale di Assisi presieduta da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, presidente della Conferenza episcopale umbra e moderatore dei due Istituti. Erano presenti docenti e studenti.

Ad oggi l’Istituto Teologico conta circa novanta iscritti ordinari, quello Superiore di Scienze Religiose oltre cento. Una cinquantina, invece, sono i docenti. In più ci sono circa cinquanta studenti ospiti del Centro teologico diocesano di Perugia-Città della Pieve.

La missio canonica ai docenti

Nell’omelia monsignor Boccardo ha sottolineato che la missione di ciascuno di voi, nella diversità dei carismi e dei ministeri, trova riferimento fondamentale in Cristo Signore.

"A nome dei Vescovi dell’Umbria e dei Superiori Maggiori degli Istituti di vita consacrata -ha proseguito il presule- desidero esprimere apprezzamento e gratitudine per il lavoro dei Docenti e dei Responsabili dei due Istituti di Assisi. La vostra dedizione, unita all'alto livello scientifico ed alla sicura fedeltà al Magistero, manifesta il vostro amore a Cristo e alla Chiesa e, direi, l'autentico spirito con cui servite la Verità.

Con questa fiducia vi affido oggi la missio canonica per la responsabilità formativa di tanti giovani che accompagnate nel cammino, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini (Ef 6, 7). Possa il Sacrificio di Cristo a cui partecipiamo, come prima e principale parola d’apertura dell’anno accademico, ispirare, sostenere, orientare i compiti che vi attendono e gli impegni che vi assumete. A questa parola ciascuno di voi possa corrispondere giorno dopo giorno con generoso impegno! Nella fedele adesione ad essa sta il segreto di un anno gioioso e fecondo".

I due Istituti a servizio dell’unità della Chiesa

"Volgendo lo sguardo a voi, cari studenti -ha evidenziato monsignor Boccardo- penso con riconoscenza: questa è la generazione che cerca il tuo volto, Signore (cf Sal 24, 6). Che cos'è, infatti, lo studio della teologia, se non un peculiare modo di cercare il volto di Dio? E così pure l'impegno nelle altre scienze, che cos'altro è se non l'approccio alla realtà dell'uomo, della Chiesa, della storia, in cui Dio rivela se stesso ed il suo imperscrutabile mistero di salvezza? Da qualunque prospettiva si accosti alla realtà, il credente sa di muoversi, per così dire, su una terra santa (cf Es 3, 5), perché nulla vi è di positivo, al di dentro o al di fuori dell'uomo, che non rifletta in qualche modo la divina sapienza. Inseriti vitalmente nel Cammino Sinodale delle Chiese in Italia, docenti e studenti sono sollecitati ad esercitare un'attenzione costante per interpretare i segni dei tempi in relazione al segno centrale della divina rivelazione, che è Cristo Signore.

In particolare, essi sono chiamati a porsi in modo sempre rinnovato al servizio dell'unità della Chiesa. E noi sappiamo bene che l'unità del Corpo ecclesiale si conserva e si edifica per mezzo del vincolo della pace, nella verità e nella carità (cf Ef 4, 3). È pertanto necessario che i nostri Istituti siano anzitutto luoghi di autentica sapienza cristiana, in cui ciascuno si impegna in prima persona ad operare una sintesi coerente tra la fede e la vita, tra i contenuti studiati e la condotta pratica".

La prolusione di monsignor Castellucci

Al termine della celebrazione eucaristica per l'avvio dell'Anno Accademico, c’è stata la prolusione di monsignor Erio Castellucci arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che si è tenuta nella Sala degli archi della sede dei due Istituti ad Assisi. Il presule si è soffermato a lungo su questo secondo anno del cammino sinodale delle Chiese in Italia dal tema I Cantieri di Betania e sul ruolo degli Istituti Teologici e Superiore di Scienze Religiose in questo processo.

"Se nel primo anno -ha detto l’arcivescovo di Modena- abbiamo ascoltato gli operatori pastorali, in questo secondo anno ascolteremo i villaggi, le critiche, i sogni e i desideri delle persone. Se necessario, ci lasceremo anche ferire. Ciò non vuol dire cadere nel relativismo e avallare tutto, ma fare memoria della passione che è depositata nel cuore delle persone. Nella prima fase del cammino sinodale è emerso come l’esperienza cristiana debba sempre più essere domestica e meno da uffici ecclesiastici. È necessario che i volti siano centrali e non tanto le parole. C’è urgenza di riagganciare il servizio all'ascolto della Parola.

Ed ecco allora il ruolo degli Istituti Teologici e Superiori di Scienze Religiose: alimentare tutti gli operatori pastorali ripartendo dalla sorgente che è la Parola di Dio, filtrata dalla tradizione viva della Chiesa.

A breve -ha concluso il vice presidente della Cei- chiederemo la disponibilità ai teologi per costituire un comitato nazionale che lavori già da questa seconda fase di discernimento e che poi dovrà fare opera di lettura sapienziale di tutto ciò che emergerà. Per fare questo ci vogliono gli strumenti spirituali e non quelli sociologici che solo chi si dedica allo studio della teologia può fornire".

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inaugurazione anno accademico

Mercoledì 26 ottobre è stato inaugurato l’Anno Accademico degli Istituti Teologico e Superiore di Scienze Religiose di Assisi, diretti rispettivamente da padre Giulio Michelini, ofm, e suor Roberta Vinerba. La mattinata si è aperta con la Messa nella cappella del seminario regionale di Assisi presieduta da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, presidente della Conferenza episcopale umbra e moderatore dei due Istituti. Erano presenti docenti e studenti.

Ad oggi l’Istituto Teologico conta circa novanta iscritti ordinari, quello Superiore di Scienze Religiose oltre cento. Una cinquantina, invece, sono i docenti. In più ci sono circa cinquanta studenti ospiti del Centro teologico diocesano di Perugia-Città della Pieve.

La missio canonica ai docenti

Nell’omelia monsignor Boccardo ha sottolineato che la missione di ciascuno di voi, nella diversità dei carismi e dei ministeri, trova riferimento fondamentale in Cristo Signore.

"A nome dei Vescovi dell’Umbria e dei Superiori Maggiori degli Istituti di vita consacrata -ha proseguito il presule- desidero esprimere apprezzamento e gratitudine per il lavoro dei Docenti e dei Responsabili dei due Istituti di Assisi. La vostra dedizione, unita all'alto livello scientifico ed alla sicura fedeltà al Magistero, manifesta il vostro amore a Cristo e alla Chiesa e, direi, l'autentico spirito con cui servite la Verità.

Con questa fiducia vi affido oggi la missio canonica per la responsabilità formativa di tanti giovani che accompagnate nel cammino, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini (Ef 6, 7). Possa il Sacrificio di Cristo a cui partecipiamo, come prima e principale parola d’apertura dell’anno accademico, ispirare, sostenere, orientare i compiti che vi attendono e gli impegni che vi assumete. A questa parola ciascuno di voi possa corrispondere giorno dopo giorno con generoso impegno! Nella fedele adesione ad essa sta il segreto di un anno gioioso e fecondo".

I due Istituti a servizio dell’unità della Chiesa

"Volgendo lo sguardo a voi, cari studenti -ha evidenziato monsignor Boccardo- penso con riconoscenza: questa è la generazione che cerca il tuo volto, Signore (cf Sal 24, 6). Che cos'è, infatti, lo studio della teologia, se non un peculiare modo di cercare il volto di Dio? E così pure l'impegno nelle altre scienze, che cos'altro è se non l'approccio alla realtà dell'uomo, della Chiesa, della storia, in cui Dio rivela se stesso ed il suo imperscrutabile mistero di salvezza? Da qualunque prospettiva si accosti alla realtà, il credente sa di muoversi, per così dire, su una terra santa (cf Es 3, 5), perché nulla vi è di positivo, al di dentro o al di fuori dell'uomo, che non rifletta in qualche modo la divina sapienza. Inseriti vitalmente nel Cammino Sinodale delle Chiese in Italia, docenti e studenti sono sollecitati ad esercitare un'attenzione costante per interpretare i segni dei tempi in relazione al segno centrale della divina rivelazione, che è Cristo Signore.

In particolare, essi sono chiamati a porsi in modo sempre rinnovato al servizio dell'unità della Chiesa. E noi sappiamo bene che l'unità del Corpo ecclesiale si conserva e si edifica per mezzo del vincolo della pace, nella verità e nella carità (cf Ef 4, 3). È pertanto necessario che i nostri Istituti siano anzitutto luoghi di autentica sapienza cristiana, in cui ciascuno si impegna in prima persona ad operare una sintesi coerente tra la fede e la vita, tra i contenuti studiati e la condotta pratica".

La prolusione di monsignor Castellucci

Al termine della celebrazione eucaristica per l'avvio dell'Anno Accademico, c’è stata la prolusione di monsignor Erio Castellucci arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che si è tenuta nella Sala degli archi della sede dei due Istituti ad Assisi. Il presule si è soffermato a lungo su questo secondo anno del cammino sinodale delle Chiese in Italia dal tema I Cantieri di Betania e sul ruolo degli Istituti Teologici e Superiore di Scienze Religiose in questo processo.

"Se nel primo anno -ha detto l’arcivescovo di Modena- abbiamo ascoltato gli operatori pastorali, in questo secondo anno ascolteremo i villaggi, le critiche, i sogni e i desideri delle persone. Se necessario, ci lasceremo anche ferire. Ciò non vuol dire cadere nel relativismo e avallare tutto, ma fare memoria della passione che è depositata nel cuore delle persone. Nella prima fase del cammino sinodale è emerso come l’esperienza cristiana debba sempre più essere domestica e meno da uffici ecclesiastici. È necessario che i volti siano centrali e non tanto le parole. C’è urgenza di riagganciare il servizio all'ascolto della Parola.

Ed ecco allora il ruolo degli Istituti Teologici e Superiori di Scienze Religiose: alimentare tutti gli operatori pastorali ripartendo dalla sorgente che è la Parola di Dio, filtrata dalla tradizione viva della Chiesa.

A breve -ha concluso il vice presidente della Cei- chiederemo la disponibilità ai teologi per costituire un comitato nazionale che lavori già da questa seconda fase di discernimento e che poi dovrà fare opera di lettura sapienziale di tutto ciò che emergerà. Per fare questo ci vogliono gli strumenti spirituali e non quelli sociologici che solo chi si dedica allo studio della teologia può fornire".

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Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi: al via le iscrizioni al nuovo anno accademico 2022-2023 https://www.lavoce.it/istituto-superiore-di-scienze-religiose-di-assisi-al-via-le-iscrizioni-al-nuovo-anno-accademico-2022-2023/ Mon, 27 Jun 2022 11:04:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67510 Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi

Sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2022-2023 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi. Il termine ultimo è il 15 ottobre 2022. La sede è in un’ala del Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Assisi. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito istituzionale: www.ita-issra.it.

Suor Roberta Vinerba confermata Direttore per altri tre anni

Attuale Direttore di questo Istituto, eretto nel 1987 e collegato alla Facoltà Teologica della Pontificia Università Lateranense di Roma, è suor Roberta Vinerba, che è stata da poco confermata per altri tre anni.

"In realtà il primo triennio -afferma- è stato un quadriennio in quanto la pandemia da Covid-19 ha impedito l’elezione del nuovo Direttore nei tempi previsti. Ricominciamo un nuovo mandato insieme al professor Paolo Capitanucci, confermato quale vice direttore. È un’avventura impegnativa ma anche molto stimolante: l’ambiente è bello e il gruppo di lavoro accademico è ricco umanamente e professionalmente.

Il fatto che sono una donna – prosegue la professoressa – è certamente un segno dei tempi, anche se nella mia vita ho sempre avuto la possibilità di esercitare i miei doni e i miei carismi indipendentemente dall’essere donna. Ho sempre trovato una Chiesa che ha saputo valorizzare la mia femminilità quale dono per la comunità. Nel primo mandato, comunque, ho visto come sia stato importante la direzione al femminile che comporta alcune caratteristiche che forse aiutano di più a fare squadra e ad essere inclusivi".

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose ha raddoppiato gli iscritti: tutti i numeri di una realtà che offre concrete opportunità occupazionali.

Nell’anno accademico 2018-2019 c’erano quarantacinque iscritti; in quello 2019-2020 c’erano sessantaquattro iscritti; nell’anno accademico 2020-2021 ce ne erano ottantaquattro.  I docenti: cinque sono stabili; diciotto incaricati; cinque invitati; uno in collaborazione. La media voti degli iscritti: da diciotto a venti lo zero per cento; da ventuno a ventiquattro il due per cento; da venticinque a ventisette il dieci per cento; da ventotto a trenta e lode l’ottantotto per cento.

Di tutto ciò è naturalmente soddisfatta suor Roberta Vinerba.

"Il mio predecessore padre Pietro Maranesi, ofm Cappuccini, ha fatto un ottimo lavoro: ha avviato l’Istituto, lo ha custodito e lo ha fatto crescere, delineandone i tratti essenziali. Poi in questi anni è cambiato il mondo e anche la pandemia ha inciso. Aver raddoppiato il numero degli iscritti è motivo di gioia. Anche negli esami di grado (le lauree) abbiamo una percentuale alta di chi si laurea con il massimo dei voti (il 90%): ciò vuol dire uno studio serio, ma anche persone profondamente motivate.

C’è stato un grande sviluppo e un notevole interesse -prosegue suor Roberta- per gli studi delle scienze religiose. Anche perché il nostro titolo di studio, triennale e quinquennale, che equivale alla laurea dell’università statale, consente di insegnare religione nelle scuole. E c’è un bisogno enorme di docenti, c’è una grande richiesta e le cattedre non sono coperte.

Per cui l’ISRRA è anche una bella opportunità occupazionale. Ad esempio, regioni come il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana ci chiedono se possono attingere dai nostri iscritti per l’insegnamento".

Molti i giovani iscritti all’ISSRA

"É anche cambiata la tipologia-prosegue la Vinerba- di persone iscritte all’ISSRA. Abbiamo molto giovani, diversi sono uomini e anche liberi professionisti. Scelgono il percorso di studi dell’ISRRA per un sapere umanistico, teologico, spirituale e sapienziale a tutto campo. Il nostro Istituto propone un percorso di umanizzazione in cui si trovano i perché della vita.

È infine possibile -conclude il Direttore- attivare dei percorsi personalizzati per chi ha già un lavoro e una professione, in modo da portare avanti lo studio in maniera seria".

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Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi

Sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2022-2023 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi. Il termine ultimo è il 15 ottobre 2022. La sede è in un’ala del Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Assisi. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito istituzionale: www.ita-issra.it.

Suor Roberta Vinerba confermata Direttore per altri tre anni

Attuale Direttore di questo Istituto, eretto nel 1987 e collegato alla Facoltà Teologica della Pontificia Università Lateranense di Roma, è suor Roberta Vinerba, che è stata da poco confermata per altri tre anni.

"In realtà il primo triennio -afferma- è stato un quadriennio in quanto la pandemia da Covid-19 ha impedito l’elezione del nuovo Direttore nei tempi previsti. Ricominciamo un nuovo mandato insieme al professor Paolo Capitanucci, confermato quale vice direttore. È un’avventura impegnativa ma anche molto stimolante: l’ambiente è bello e il gruppo di lavoro accademico è ricco umanamente e professionalmente.

Il fatto che sono una donna – prosegue la professoressa – è certamente un segno dei tempi, anche se nella mia vita ho sempre avuto la possibilità di esercitare i miei doni e i miei carismi indipendentemente dall’essere donna. Ho sempre trovato una Chiesa che ha saputo valorizzare la mia femminilità quale dono per la comunità. Nel primo mandato, comunque, ho visto come sia stato importante la direzione al femminile che comporta alcune caratteristiche che forse aiutano di più a fare squadra e ad essere inclusivi".

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose ha raddoppiato gli iscritti: tutti i numeri di una realtà che offre concrete opportunità occupazionali.

Nell’anno accademico 2018-2019 c’erano quarantacinque iscritti; in quello 2019-2020 c’erano sessantaquattro iscritti; nell’anno accademico 2020-2021 ce ne erano ottantaquattro.  I docenti: cinque sono stabili; diciotto incaricati; cinque invitati; uno in collaborazione. La media voti degli iscritti: da diciotto a venti lo zero per cento; da ventuno a ventiquattro il due per cento; da venticinque a ventisette il dieci per cento; da ventotto a trenta e lode l’ottantotto per cento.

Di tutto ciò è naturalmente soddisfatta suor Roberta Vinerba.

"Il mio predecessore padre Pietro Maranesi, ofm Cappuccini, ha fatto un ottimo lavoro: ha avviato l’Istituto, lo ha custodito e lo ha fatto crescere, delineandone i tratti essenziali. Poi in questi anni è cambiato il mondo e anche la pandemia ha inciso. Aver raddoppiato il numero degli iscritti è motivo di gioia. Anche negli esami di grado (le lauree) abbiamo una percentuale alta di chi si laurea con il massimo dei voti (il 90%): ciò vuol dire uno studio serio, ma anche persone profondamente motivate.

C’è stato un grande sviluppo e un notevole interesse -prosegue suor Roberta- per gli studi delle scienze religiose. Anche perché il nostro titolo di studio, triennale e quinquennale, che equivale alla laurea dell’università statale, consente di insegnare religione nelle scuole. E c’è un bisogno enorme di docenti, c’è una grande richiesta e le cattedre non sono coperte.

Per cui l’ISRRA è anche una bella opportunità occupazionale. Ad esempio, regioni come il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana ci chiedono se possono attingere dai nostri iscritti per l’insegnamento".

Molti i giovani iscritti all’ISSRA

"É anche cambiata la tipologia-prosegue la Vinerba- di persone iscritte all’ISSRA. Abbiamo molto giovani, diversi sono uomini e anche liberi professionisti. Scelgono il percorso di studi dell’ISRRA per un sapere umanistico, teologico, spirituale e sapienziale a tutto campo. Il nostro Istituto propone un percorso di umanizzazione in cui si trovano i perché della vita.

È infine possibile -conclude il Direttore- attivare dei percorsi personalizzati per chi ha già un lavoro e una professione, in modo da portare avanti lo studio in maniera seria".

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‘Strumenti insegnamento Religione Cattolica’: primi 10 anni della collana di pubblicazioni dell’ISSRA di Assisi https://www.lavoce.it/strumenti-insegnamento-religione-cattolica-primi-10-anni-della-collana-di-pubblicazioni-dellissra-di-assisi/ Tue, 22 Mar 2022 13:54:18 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65699 Strumenti insegnamento Religione Cattolica

Ai primi dieci anni della collana di pubblicazioni Strumenti insegnamento Religione Cattolica sarà dedicato un convegno in programma giovedì 24 marzo, alle ore 17.30, nella sede dell’Istituto di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), presso il Seminario regionale della Città serafica, oppure in diretta streaming sulla piattaforma Cisco Webex .

I relatori

Porteranno i saluti iniziali: suor Roberta Vinerba, direttore ISSRA, e don Matteo Monfrinotti, direttore Settore Editoriale e Rivista Convivium Assisiense. Interverranno: monsignor Valentino Bulgarelli, sottosegretario e responsabile del Servizio nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose della Conferenza episcopale italiana (Cei) sul tema La trasdisciplinarietà: problema o risorsa per l’insegnante di religione?; padre Pietro Maranesi, già direttore ISSRA e fondatore della Collana, e suor Katia Roncalli, docente ISSRA, parleranno de Il progetto editoriale: strumenti IRC tra passato e futuro.

Strumenti insegnamento Religione Cattolica è una collana a cura dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi pensata appositamente per fornire agli insegnanti di Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, ma anche ai cultori di studi teologici a vari livelli e a tutti gli interessati, specifici spunti di riflessione per un costante aggiornamento su temi teologico-biblici di particolare rilevanza nell’attuale contesto culturale.

Strumenti insegnamento Religione Cattolica: pubblicati quindici volumi

 1. F. Testaferri, Gesù e il suo ambiente, Cittadella, Assisi 2011, p. 82, € 8,00 2. S. Segoloni Ruta, C. Burini De Lorenzi, La Chiesa degli inizi, Cittadella, Assisi 2011, p. 136, € 10,50 3. A. Czortek, Una presenza che fa storia, Cittadella, Assisi 2012, p. 168, € 13,00 4. P. Maranesi, Francesco d’Assisi e i frati minori, Cittadella, Assisi 2012, p. 114, € 11,00 5. P. Benanti, F. Sciurpa, S. Segoloni Ruta, Un secolo di novità complesse, Cittadella, Assisi 2013, p. 214, € 16,80 6. M. Tosti, P. Maranesi, S. Segoloni Ruta, Veluti sacramentum, Cittadella, Assisi 2014, p. 136, € 11,80 7. P. Benanti, R. Vinerba, La persona in relazione con la vita, Cittadella, Assisi 2015, p. 130, € 11,80 8. M. Borgognoni, K. Roncalli, M. Reschiglian, R. Romio, Narrare la Fede ad una generazione incredula, Cittadella, Assisi 2016, p. 198, € 15,50 9. R. Vinerba, P. Maranesi, La persona in relazione, Cittadella, Assisi 2016, p. 84, € 10,50 10. F. Faraghini, An‑nikāh., Cittadella, Assisi 2017, p. 196, € 14,90 11. L. Diotallevi, M. Asselle, R. Vinerba, La persona dentro una società complessa, Cittadella, Assisi 2017, p. 118, € 11,90 12. A. Bini, M. Monfrinotti, M. Pucciarini, Pace e violenza, Cittadella, Assisi 2018, p. 98, € 10,90 13. Maschile e femminile nei testi sacri e nelle tradizioni dell’Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. A cura di M. Monfrinotti, Cittadella, Assisi 2021, p. ??, € 00,00 14. Democrazia e teocrazia nei testi sacri e nelle tradizioni dell’Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. A cura di M. Monfrinotti (in corso di stampa) 15. Bisogni educativi “specialmente normali”. Legislazione, criteri di individuazione, didattica differenziata e nuova tecnologia e servizio di alunni con DSA e BES. A cura di Katia Roncalli, Cittadella, Assisi, p. 208, € 19,90.

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Strumenti insegnamento Religione Cattolica

Ai primi dieci anni della collana di pubblicazioni Strumenti insegnamento Religione Cattolica sarà dedicato un convegno in programma giovedì 24 marzo, alle ore 17.30, nella sede dell’Istituto di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), presso il Seminario regionale della Città serafica, oppure in diretta streaming sulla piattaforma Cisco Webex .

I relatori

Porteranno i saluti iniziali: suor Roberta Vinerba, direttore ISSRA, e don Matteo Monfrinotti, direttore Settore Editoriale e Rivista Convivium Assisiense. Interverranno: monsignor Valentino Bulgarelli, sottosegretario e responsabile del Servizio nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose della Conferenza episcopale italiana (Cei) sul tema La trasdisciplinarietà: problema o risorsa per l’insegnante di religione?; padre Pietro Maranesi, già direttore ISSRA e fondatore della Collana, e suor Katia Roncalli, docente ISSRA, parleranno de Il progetto editoriale: strumenti IRC tra passato e futuro.

Strumenti insegnamento Religione Cattolica è una collana a cura dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi pensata appositamente per fornire agli insegnanti di Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, ma anche ai cultori di studi teologici a vari livelli e a tutti gli interessati, specifici spunti di riflessione per un costante aggiornamento su temi teologico-biblici di particolare rilevanza nell’attuale contesto culturale.

Strumenti insegnamento Religione Cattolica: pubblicati quindici volumi

 1. F. Testaferri, Gesù e il suo ambiente, Cittadella, Assisi 2011, p. 82, € 8,00 2. S. Segoloni Ruta, C. Burini De Lorenzi, La Chiesa degli inizi, Cittadella, Assisi 2011, p. 136, € 10,50 3. A. Czortek, Una presenza che fa storia, Cittadella, Assisi 2012, p. 168, € 13,00 4. P. Maranesi, Francesco d’Assisi e i frati minori, Cittadella, Assisi 2012, p. 114, € 11,00 5. P. Benanti, F. Sciurpa, S. Segoloni Ruta, Un secolo di novità complesse, Cittadella, Assisi 2013, p. 214, € 16,80 6. M. Tosti, P. Maranesi, S. Segoloni Ruta, Veluti sacramentum, Cittadella, Assisi 2014, p. 136, € 11,80 7. P. Benanti, R. Vinerba, La persona in relazione con la vita, Cittadella, Assisi 2015, p. 130, € 11,80 8. M. Borgognoni, K. Roncalli, M. Reschiglian, R. Romio, Narrare la Fede ad una generazione incredula, Cittadella, Assisi 2016, p. 198, € 15,50 9. R. Vinerba, P. Maranesi, La persona in relazione, Cittadella, Assisi 2016, p. 84, € 10,50 10. F. Faraghini, An‑nikāh., Cittadella, Assisi 2017, p. 196, € 14,90 11. L. Diotallevi, M. Asselle, R. Vinerba, La persona dentro una società complessa, Cittadella, Assisi 2017, p. 118, € 11,90 12. A. Bini, M. Monfrinotti, M. Pucciarini, Pace e violenza, Cittadella, Assisi 2018, p. 98, € 10,90 13. Maschile e femminile nei testi sacri e nelle tradizioni dell’Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. A cura di M. Monfrinotti, Cittadella, Assisi 2021, p. ??, € 00,00 14. Democrazia e teocrazia nei testi sacri e nelle tradizioni dell’Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. A cura di M. Monfrinotti (in corso di stampa) 15. Bisogni educativi “specialmente normali”. Legislazione, criteri di individuazione, didattica differenziata e nuova tecnologia e servizio di alunni con DSA e BES. A cura di Katia Roncalli, Cittadella, Assisi, p. 208, € 19,90.

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Al via le lezioni, in presenza, degli Istituti Teologico (ITA) e e Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) https://www.lavoce.it/al-via-le-lezioni-in-presenza-degli-istituti-teologico-ita-e-e-superiore-di-scienze-religiose-issra/ Wed, 29 Sep 2021 13:08:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62470 lezioni in presenza

Dal 27 settembre sono riprese le lezioni per l’anno accademico 2021-2022 degli Istituti Teologico (ITA) e Superiore di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), che hanno la loro sede in un’ala del Pontificio Seminario Regionale di Assisi, cuore dell’esperienza ecclesiale umbra.

In questo luogo di formazione gli studenti - seminaristi, membri di istituti religiosi, laici - percorrono la strada per avere un profondo sguardo sull’uomo, con il sapere dell’assoluto, consapevoli che, come diceva san Paolo VI, nulla di quanto è umano ci è estraneo.

La soddisfazione per la ripresa delle lezioni del preside dell’ITA e del direttore dell’ISSRA

Soddisfatto padre Giulio Michelini, ofm, preside dell’ITA di tornare finalmente a fare lezione in presenza dopo tre semestri

"È proprio bello rivedere il volto dell’altro. Come tutte le università, anche noi, docenti e studenti, abbiamo fatto tanta fatica nel fare lezione a distanza a causa delle limitazioni imposte per arginare il diffondersi del Covid-19".

Nel ricordare che quest’anno ricorrono i cinquanta anni dalla fondazione dell’ITA, padre Michelini sottolinea che come i docenti si impegneranno sempre di più nel rendere la teologia bella, fruibile e spendibile nel mondo e a far sì che gli studenti mostrino il desiderio di imparare: questo è uno dei modi per noi credenti di costruire il Regno di Dio.

"L'avvio ufficiale dell’anno accademico 2021-2022 -comunica il preside dell’ITA- si terrà martedì 26 ottobre prossimo, nella sede degli Istituti, a partire dalle ore 9.00, con una solenne concelebrazione eucaristica e con la prolusione dell’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte sul tema La bellezza della ricerca teologica".

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’ISSRA suor Roberta Vinerba.

"Sono contentissima di ripartire in presenza. Pur insegnando da oltre venti anni, non nascondo che avevo l’ansia del primo giorno di scuola. Tre semestri di lezioni a distanza sono stati davvero lunghi: insegnare non è solo trasmettere, ma è anche relazione e la relazione in presenza ha un qualcosa di particolare".

Poi, la Vinerba annuncia delle novità per il biennio di specializzazione dell’ISSRA.

"C’è da quest’anno una moltiplicazione di corsi ed indirizzi. Non più solo quello pedagogico-didattico, ma quelli sulla Dottrina Sociale della Chiesa, sulla nuzialità e, a partire dal prossimo anno, quello interdisciplinare sulla tutela dei minori".

Le iscrizioni ai due Istituti sono aperte fino al 15 ottobre. Si possono avere informazioni al sito: www.ita-issra.it.  

"Studiare teologia -afferma don Matteo Monfrinotti, docente di Patristica nei due Istituti- non è solo l’acquisizione di concetti, di dottrine o di sapere tecnico, ma significa scoprire il senso profondo della vita. In maniera particolare, la teologia sapienziale è quella ricerca che unisce l’esperienza ecclesiale, cioè la vita della Chiesa, con la conoscenza degli studi teologici e la voce del magistero. Tutto questo è strettamente unito e non può essere separato: la vita delle nostre parrocchie, infatti, non è qualcosa di disgiunto da quello che in questi Istituti viene proposto. Il senso di uno studio teologico, quindi, sta proprio nell’approfondimento del senso della vita da discepolo di Cristo".

Lezioni in presenza, ma anche a distanza

Lo slogan di questo anno accademico è: in presenza è più bello.

"Poterci guardare nuovamente in faccia con gli studenti -afferma Paolo Capitanucci, docente di Storia della Filosofia all’ITA e all’ISSRA- è veramente una bella cosa, della quale sentivamo l’esigenza. Non dimentichiamo comunque che i nostri Istituti offrono l’opportunità di seguire le lezioni a distanza e per quanti avessero ulteriori difficoltà mettiamo a disposizione anche delle registrazioni".

La voce degli studenti

"Sono al secondo anno dell’ITA -dice Mario Costantini, seminarista dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve- ed ora finalmente le lezioni sono in presenza. Ci viene offerta una formazione teologica, filosofica e storica a trecentosessanta gradi. Siamo una grande famiglia, dove ci si aiuta molto".

"Questo Istituto è sicuramente un luogo che non ti aspetti -commenta Fabio Cintia, laico, di Marsciano, studente ISSRA- dove si trovano risposte a tante domande e spesso anche domande a tante risposte. Con un percorso formativo molto stimolante, approfondiamo i temi teologici che fanno scaturire quelle curiosità spesso ovattate dalla società. Sono uno studente lavoratore (è un educatore) e grazie a questi studi potrebbe aprirsi anche la possibilità di insegnare religione nelle scuole".

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lezioni in presenza

Dal 27 settembre sono riprese le lezioni per l’anno accademico 2021-2022 degli Istituti Teologico (ITA) e Superiore di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), che hanno la loro sede in un’ala del Pontificio Seminario Regionale di Assisi, cuore dell’esperienza ecclesiale umbra.

In questo luogo di formazione gli studenti - seminaristi, membri di istituti religiosi, laici - percorrono la strada per avere un profondo sguardo sull’uomo, con il sapere dell’assoluto, consapevoli che, come diceva san Paolo VI, nulla di quanto è umano ci è estraneo.

La soddisfazione per la ripresa delle lezioni del preside dell’ITA e del direttore dell’ISSRA

Soddisfatto padre Giulio Michelini, ofm, preside dell’ITA di tornare finalmente a fare lezione in presenza dopo tre semestri

"È proprio bello rivedere il volto dell’altro. Come tutte le università, anche noi, docenti e studenti, abbiamo fatto tanta fatica nel fare lezione a distanza a causa delle limitazioni imposte per arginare il diffondersi del Covid-19".

Nel ricordare che quest’anno ricorrono i cinquanta anni dalla fondazione dell’ITA, padre Michelini sottolinea che come i docenti si impegneranno sempre di più nel rendere la teologia bella, fruibile e spendibile nel mondo e a far sì che gli studenti mostrino il desiderio di imparare: questo è uno dei modi per noi credenti di costruire il Regno di Dio.

"L'avvio ufficiale dell’anno accademico 2021-2022 -comunica il preside dell’ITA- si terrà martedì 26 ottobre prossimo, nella sede degli Istituti, a partire dalle ore 9.00, con una solenne concelebrazione eucaristica e con la prolusione dell’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte sul tema La bellezza della ricerca teologica".

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’ISSRA suor Roberta Vinerba.

"Sono contentissima di ripartire in presenza. Pur insegnando da oltre venti anni, non nascondo che avevo l’ansia del primo giorno di scuola. Tre semestri di lezioni a distanza sono stati davvero lunghi: insegnare non è solo trasmettere, ma è anche relazione e la relazione in presenza ha un qualcosa di particolare".

Poi, la Vinerba annuncia delle novità per il biennio di specializzazione dell’ISSRA.

"C’è da quest’anno una moltiplicazione di corsi ed indirizzi. Non più solo quello pedagogico-didattico, ma quelli sulla Dottrina Sociale della Chiesa, sulla nuzialità e, a partire dal prossimo anno, quello interdisciplinare sulla tutela dei minori".

Le iscrizioni ai due Istituti sono aperte fino al 15 ottobre. Si possono avere informazioni al sito: www.ita-issra.it.  

"Studiare teologia -afferma don Matteo Monfrinotti, docente di Patristica nei due Istituti- non è solo l’acquisizione di concetti, di dottrine o di sapere tecnico, ma significa scoprire il senso profondo della vita. In maniera particolare, la teologia sapienziale è quella ricerca che unisce l’esperienza ecclesiale, cioè la vita della Chiesa, con la conoscenza degli studi teologici e la voce del magistero. Tutto questo è strettamente unito e non può essere separato: la vita delle nostre parrocchie, infatti, non è qualcosa di disgiunto da quello che in questi Istituti viene proposto. Il senso di uno studio teologico, quindi, sta proprio nell’approfondimento del senso della vita da discepolo di Cristo".

Lezioni in presenza, ma anche a distanza

Lo slogan di questo anno accademico è: in presenza è più bello.

"Poterci guardare nuovamente in faccia con gli studenti -afferma Paolo Capitanucci, docente di Storia della Filosofia all’ITA e all’ISSRA- è veramente una bella cosa, della quale sentivamo l’esigenza. Non dimentichiamo comunque che i nostri Istituti offrono l’opportunità di seguire le lezioni a distanza e per quanti avessero ulteriori difficoltà mettiamo a disposizione anche delle registrazioni".

La voce degli studenti

"Sono al secondo anno dell’ITA -dice Mario Costantini, seminarista dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve- ed ora finalmente le lezioni sono in presenza. Ci viene offerta una formazione teologica, filosofica e storica a trecentosessanta gradi. Siamo una grande famiglia, dove ci si aiuta molto".

"Questo Istituto è sicuramente un luogo che non ti aspetti -commenta Fabio Cintia, laico, di Marsciano, studente ISSRA- dove si trovano risposte a tante domande e spesso anche domande a tante risposte. Con un percorso formativo molto stimolante, approfondiamo i temi teologici che fanno scaturire quelle curiosità spesso ovattate dalla società. Sono uno studente lavoratore (è un educatore) e grazie a questi studi potrebbe aprirsi anche la possibilità di insegnare religione nelle scuole".

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Ita e Issra. Dove studiare teologia in Umbria (video) https://www.lavoce.it/ita-issra-teologia-umbria/ Thu, 10 Oct 2019 13:48:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=55416 issra

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=7R0Se9Ih908&feature=youtu.be[/embed]

In Umbria la formazione teologica per i religiosi ma anche per i laici è garantita dalla presenza di due istituti che fanno riferimento alla Pontificia Università lateranense. Il primo è l’Istituto teologico di Assisi (Ita), fondato nel 1971 e aggregato alla facoltà di Sacra teologia della Pontificia Università lateranense, il cui preside è padre Giulio Michelini.

Il secondo è l’Istituto superiore di scienze religiose di Assisi (Issra), eretto dalla Conferenza episcopale italiana nel 1986 e collegato alla Lateranense dal 1987. Entrambi gli istituti dal 2015 sono gestiti dalla Fondazione “Benedetto da Norcia e Francesco da Assisi”.

Perchè la presenza di ben due istituti dove studiare teologia?

“L’Istituto teologico, come dice il suo stesso nome, offre una formazione propriamente teologica. Il suo obiettivo è quello di formare dei teologi ed è perciò adatto a chiunque intenda intraprendere questa carriera, laico o religioso che sia” spiega suor Roberta Vinerba, direttore dell’Issra.

“Scopo dell’Issra è invece quello di offrire una formazione teologica a chi aspiri a diventare docente di religione nelle scuole di ogni ordine e grado, a quelle persone che intendano svolgere dei ministeri in seno alla Chiesa, o a chiunque voglia approfondire la propria formazione con un taglio particolarmente adatto per il dialogo con il mondo”.

Altra differenza tra i due istituti sta nella durata del percorso formativo. All’Ita il primo ciclo di studi dura 5 anni, al termine dei quali si consegue il baccalaureato. Il secondo ciclo si compone di 2 anni in cui ad Assisi si può scegliere tra gli indirizzi di specializzazione “Studi francescani” o “Teologia fondamentale” per ottenere la “licenza”.

L’Istituto superiore di scienze religiose invece è organizzato con un primo triennio che si conclude con il baccalaureato e un secondo livello che si conclude con la specializzazione. Il biennio di specializzazione al momento presente all’Issra è quello d’indirizzo pedagogico-didattico, ma, aggiunge Vinerba, “stiamo pensando di ampliare l’offerta formativa, per offrire altre specializzazioni. Abbiamo infatti studenti che vengono da ogni parte d’Italia perchè non tutti gli Istituti superiori di scienze religiose hanno anche il biennio”.

“Dal 13 febbraio di quest’anno - ricorda inoltre suor Roberta - , grazie ad un accordo stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica italiana, i titoli di studio rilasciati da Issra e Ita sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, alla stregua di quelli rilasciati dalle Università italiane”. Nello specifico il baccalaureato (3 anni all’Issra e 5 all’Ita) corrisponde ad una laurea triennale, mentre la licenza(biennio di specializzazione) corrisponde ad una laureamagistrale.

“Questo permette ora ai laureati di Ita e Issra di far valere i propri titoli di studio in equivalenza a quelli delle Università statali”.

Nonostante le differenze comunque, Ita e Issra lavorano a stretto contatto. “Dipendiamo entrambi dalla stessa Fondazione e lavoriamo pertanto consapevoli della distinzione, ma primariamente sentiamo fondamentale il compito della comunione e della sinergia per poter meglio servire la nostra regione offrendo un vero e proprio polo qualificato a servizio della formazione teologica dei fedeli, laici, ministri ordinati e consacrati” sottolinea Vinerba. Anche sul piano di studi c’è contatto: i docenti sono prevalentemente gli stessi per i due Istituti e molti corsi sono svolti in comune.

“Insieme, Ita e Issra, abbiamo in programma di spostarci, entro il prossimo anno accademico, presso il Seminario regionale umbro, in un’ala della struttura che stiamo ristrutturando. Si tratta di una sede più accessibile per i nostri studenti. Siamo grati al Sacro Convento per i tanti anni che ci ha ospitati e continueremo ad usufruire della biblioteca e a svolgervi gli atti accademici ufficiali”.

“La nuova sede - continua Vinerba - permetterà una maggiore offerta formativa che sarà messa a disposizione anche in tempi e orari inediti, per incontrare maggiormente le esigenze degli studenti lavoratori”. “Anche l’esperienza del Centro teologico diocesano di Perugia, in cui duplichiamo alcuni corsi Ita e Issra in un orario serale, va in questa direzione”.

Valentina Russo

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issra

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In Umbria la formazione teologica per i religiosi ma anche per i laici è garantita dalla presenza di due istituti che fanno riferimento alla Pontificia Università lateranense. Il primo è l’Istituto teologico di Assisi (Ita), fondato nel 1971 e aggregato alla facoltà di Sacra teologia della Pontificia Università lateranense, il cui preside è padre Giulio Michelini.

Il secondo è l’Istituto superiore di scienze religiose di Assisi (Issra), eretto dalla Conferenza episcopale italiana nel 1986 e collegato alla Lateranense dal 1987. Entrambi gli istituti dal 2015 sono gestiti dalla Fondazione “Benedetto da Norcia e Francesco da Assisi”.

Perchè la presenza di ben due istituti dove studiare teologia?

“L’Istituto teologico, come dice il suo stesso nome, offre una formazione propriamente teologica. Il suo obiettivo è quello di formare dei teologi ed è perciò adatto a chiunque intenda intraprendere questa carriera, laico o religioso che sia” spiega suor Roberta Vinerba, direttore dell’Issra.

“Scopo dell’Issra è invece quello di offrire una formazione teologica a chi aspiri a diventare docente di religione nelle scuole di ogni ordine e grado, a quelle persone che intendano svolgere dei ministeri in seno alla Chiesa, o a chiunque voglia approfondire la propria formazione con un taglio particolarmente adatto per il dialogo con il mondo”.

Altra differenza tra i due istituti sta nella durata del percorso formativo. All’Ita il primo ciclo di studi dura 5 anni, al termine dei quali si consegue il baccalaureato. Il secondo ciclo si compone di 2 anni in cui ad Assisi si può scegliere tra gli indirizzi di specializzazione “Studi francescani” o “Teologia fondamentale” per ottenere la “licenza”.

L’Istituto superiore di scienze religiose invece è organizzato con un primo triennio che si conclude con il baccalaureato e un secondo livello che si conclude con la specializzazione. Il biennio di specializzazione al momento presente all’Issra è quello d’indirizzo pedagogico-didattico, ma, aggiunge Vinerba, “stiamo pensando di ampliare l’offerta formativa, per offrire altre specializzazioni. Abbiamo infatti studenti che vengono da ogni parte d’Italia perchè non tutti gli Istituti superiori di scienze religiose hanno anche il biennio”.

“Dal 13 febbraio di quest’anno - ricorda inoltre suor Roberta - , grazie ad un accordo stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica italiana, i titoli di studio rilasciati da Issra e Ita sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, alla stregua di quelli rilasciati dalle Università italiane”. Nello specifico il baccalaureato (3 anni all’Issra e 5 all’Ita) corrisponde ad una laurea triennale, mentre la licenza(biennio di specializzazione) corrisponde ad una laureamagistrale.

“Questo permette ora ai laureati di Ita e Issra di far valere i propri titoli di studio in equivalenza a quelli delle Università statali”.

Nonostante le differenze comunque, Ita e Issra lavorano a stretto contatto. “Dipendiamo entrambi dalla stessa Fondazione e lavoriamo pertanto consapevoli della distinzione, ma primariamente sentiamo fondamentale il compito della comunione e della sinergia per poter meglio servire la nostra regione offrendo un vero e proprio polo qualificato a servizio della formazione teologica dei fedeli, laici, ministri ordinati e consacrati” sottolinea Vinerba. Anche sul piano di studi c’è contatto: i docenti sono prevalentemente gli stessi per i due Istituti e molti corsi sono svolti in comune.

“Insieme, Ita e Issra, abbiamo in programma di spostarci, entro il prossimo anno accademico, presso il Seminario regionale umbro, in un’ala della struttura che stiamo ristrutturando. Si tratta di una sede più accessibile per i nostri studenti. Siamo grati al Sacro Convento per i tanti anni che ci ha ospitati e continueremo ad usufruire della biblioteca e a svolgervi gli atti accademici ufficiali”.

“La nuova sede - continua Vinerba - permetterà una maggiore offerta formativa che sarà messa a disposizione anche in tempi e orari inediti, per incontrare maggiormente le esigenze degli studenti lavoratori”. “Anche l’esperienza del Centro teologico diocesano di Perugia, in cui duplichiamo alcuni corsi Ita e Issra in un orario serale, va in questa direzione”.

Valentina Russo

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