inclusione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/inclusione/ Settimanale di informazione regionale Thu, 17 Oct 2024 16:29:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg inclusione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/inclusione/ 32 32 G7 inclusione e disabilità: adottata la “Carta di Solfagnano” https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-adottata-la-carta-di-solfagnano/ https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-adottata-la-carta-di-solfagnano/#respond Thu, 17 Oct 2024 16:29:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=78062 La piazza Inferiore della Basilica di Assisi con le persone sedute sulle sedie davanti al palco, veduta dall'alto

Le otto priorità della Carta di Solfagnano

“Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi”; “Accesso e accessibilità” con l’impegno a “rimuovere le barriere e garantire che le persone con disabilità abbiano pari accesso a tutti gli aspetti della vita quotidiana”; “Vita autonoma e indipendente”; “Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa”; “Promozione delle nuove tecnologie”; partecipazione agli “Sport e alle “Dimensioni ricreative e culturali della vita”; “Dignità della vita” e “Prevenzione e gestione delle emergenze o situazioni post-emergenziale, legate anche alle crisi climatiche, ai conflitti armati e alle crisi umanitarie”. Sono le 8 priorità che emergono nella “Carta di Solfagnano”, che è stata adottata al termine del G7 Inclusione e Disabilità, che si è concluso ad Assisi e nella vicina Solfagnano.

Il documento sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri partecipanti

Si tratta di un corposo documento che partendo dal presupposto del “Diritto di tutti alla piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei nostri Paesi”, sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri e dai Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. “In occasione della nostra riunione ministeriale a Solfagnano, che ha visto per la prima volta i ministri dei membri del G7 riunirsi per affrontare le attuali sfide del nostro tempo relative ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità – si legge nel testo -, abbiamo identificato i seguenti temi come prioritari”, per “garantire una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica per tutte le persone con disabilità”.

L'impegno dei firmatari

“Il nostro impegno – sottolineano i firmatari del testo – è orientato al raggiungimento e al mantenimento di un radicale cambiamento di prospettiva che mira a eliminare le barriere causate dalla società e a mettere le persone con disabilità al centro delle politiche di inclusione per massimizzare l’autonomia, l’indipendenza e sviluppare i talenti e le competenze in modo che tutti gli individui siano abilitati e supportati nel realizzare le proprie aspirazioni e desideri”. E nelle conclusioni, c’è l’impegno a tradurre “in azioni concrete” le priorità della “Carta di Solfagnano”, consapevoli che “non esauriscano tutte le questioni relative alla vita quotidiana delle persone con disabilità”. Da qui l’impegno a “continuare la discussione” nei prossimi incontri che si terranno sotto le presidenze del G7.]]>
La piazza Inferiore della Basilica di Assisi con le persone sedute sulle sedie davanti al palco, veduta dall'alto

Le otto priorità della Carta di Solfagnano

“Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi”; “Accesso e accessibilità” con l’impegno a “rimuovere le barriere e garantire che le persone con disabilità abbiano pari accesso a tutti gli aspetti della vita quotidiana”; “Vita autonoma e indipendente”; “Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa”; “Promozione delle nuove tecnologie”; partecipazione agli “Sport e alle “Dimensioni ricreative e culturali della vita”; “Dignità della vita” e “Prevenzione e gestione delle emergenze o situazioni post-emergenziale, legate anche alle crisi climatiche, ai conflitti armati e alle crisi umanitarie”. Sono le 8 priorità che emergono nella “Carta di Solfagnano”, che è stata adottata al termine del G7 Inclusione e Disabilità, che si è concluso ad Assisi e nella vicina Solfagnano.

Il documento sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri partecipanti

Si tratta di un corposo documento che partendo dal presupposto del “Diritto di tutti alla piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei nostri Paesi”, sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri e dai Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. “In occasione della nostra riunione ministeriale a Solfagnano, che ha visto per la prima volta i ministri dei membri del G7 riunirsi per affrontare le attuali sfide del nostro tempo relative ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità – si legge nel testo -, abbiamo identificato i seguenti temi come prioritari”, per “garantire una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica per tutte le persone con disabilità”.

L'impegno dei firmatari

“Il nostro impegno – sottolineano i firmatari del testo – è orientato al raggiungimento e al mantenimento di un radicale cambiamento di prospettiva che mira a eliminare le barriere causate dalla società e a mettere le persone con disabilità al centro delle politiche di inclusione per massimizzare l’autonomia, l’indipendenza e sviluppare i talenti e le competenze in modo che tutti gli individui siano abilitati e supportati nel realizzare le proprie aspirazioni e desideri”. E nelle conclusioni, c’è l’impegno a tradurre “in azioni concrete” le priorità della “Carta di Solfagnano”, consapevoli che “non esauriscano tutte le questioni relative alla vita quotidiana delle persone con disabilità”. Da qui l’impegno a “continuare la discussione” nei prossimi incontri che si terranno sotto le presidenze del G7.]]>
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G7 inclusione e disabilità. Di Maolo: ‘segnale di un cambio di passo’ https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-di-maolo-segnale-di-un-cambio-di-passo/ https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-di-maolo-segnale-di-un-cambio-di-passo/#respond Thu, 17 Oct 2024 15:59:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=78028

Per la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, il G7 assisano (svoltosi dal 14-16 ottobre tra Assisi e Solfagnano ndr) in quanto “forum internazionale che riunisce i ministri di sette delle principali economie avanzate del mondo, dedicato ai temi della disabilità e dell’inclusione, è il segnale di un cambio di passo. Non ci attendiamo soluzioni, il giorno dopo, di tutti i problemi; ma questo G7 costituisce certamente l’avvio di un processo. Il fatto che per la prima volta le grandi economie del mondo mettano a tema l’inclusione e la disabilità dimostra la consapevolezza che un autentico sviluppo, integrale e sostenibile, si può realizzare solo garantendo la partecipazione di tutti alla vita sociale, politica ed economica di un Paese. Insomma, che occorre maturare logiche inclusive in ogni ambito”.

Economy of Francesco, al Serafico gettato il seme dell'economia inclusiva

Il pensiero va quindi a due anni fa, 24 settembre 2022, quando Assisi ha ospitato The Economy of Francesco e il Serafico è stato la sede del Comitato. “Molti dei nostri ragazzi – ricorda Di Maolo – già da allora dicevano: pensa se un giorno potessimo incontrare i Grandi della Terra e parlare con loro…”. Dei 12 villaggi di quell’evento, uno, ospitato al Serafico, era dedicato a disabilità, disuguaglianze, inclusione: “Sapere che a distanza di due anni, proprio qui dove è stato gettato quel seme dell’economia inclusiva di cui parla Francesco, questo sia divenuto tema dell’agenda anche dei grandi, ci emoziona”.

"Servono movimenti verticali e un'ondata orizzontale"

L’inclusione non si può ottenere solo con l’abbattimento di barriere architettoniche e l’elargizione di sussidi; servono “movimenti verticali e un’ondata orizzontale”. I primi – spiega – sono “le politiche degli Stati, le strategie per contrastare le discriminazioni e garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione civile, sociale e politica alla vita quotidiana”. Poi “c’è bisogno di un’ondata orizzontale, ossia un movimento di comunità e di prossimità finalizzato a creare condizioni che consentano di realizzarsi concretamente in quanto esseri umani, nonostante i limiti, in tutte le dimensioni dell’esistenza”. E non solo nelle “macro-aree: educazione; salute, intesa anche come cura e riabilitazione; lavoro”, ma anche in riferimento agli “altri diritti fondamentali, dallo sport alla cultura”.

Al Serafico “Accogliamo" uno degli eventi collaterali

Nella giornata di accoglienza delle delegazioni ministeriali, il Serafico ha ospitato “Accogliamo”, uno degli eventi collaterali del G7, trasformandosi in un laboratorio di esperienze collettive aperte al pubblico, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione attiva. In programma attività sportive e artistiche, coinvolgendo ragazzi con disabilità e non, artisti, sportivi e associazioni del territorio. Anzitutto la mototerapia con Vanni Oddera, uno dei massimi esponenti del freestyle motocross al mondo, che da quasi vent’anni fa sperimentare l’emozione della velocità e la libertà della moto a persone fragili.

Ad oggi sono oltre 60 mila i ragazzi con disabilità, i bimbi ospedalizzati e le persone con varie forme di autismo che hanno potuto condividere questa esperienza migliorando la propria qualità di vita. Poi il baskin, grazie alla collaborazione con Eisi (Ente italiano sport inclusivi), pensato per permettere alle persone, con disabilità e non, di giocare nella stessa squadra adattando le regole della pallacanestro tradizionale.

Giovanna P. Traversa   [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="78048,78049,78050,78051,78052,78053,78054,78055,78056,78057,78058,78059"]]]>

Per la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, il G7 assisano (svoltosi dal 14-16 ottobre tra Assisi e Solfagnano ndr) in quanto “forum internazionale che riunisce i ministri di sette delle principali economie avanzate del mondo, dedicato ai temi della disabilità e dell’inclusione, è il segnale di un cambio di passo. Non ci attendiamo soluzioni, il giorno dopo, di tutti i problemi; ma questo G7 costituisce certamente l’avvio di un processo. Il fatto che per la prima volta le grandi economie del mondo mettano a tema l’inclusione e la disabilità dimostra la consapevolezza che un autentico sviluppo, integrale e sostenibile, si può realizzare solo garantendo la partecipazione di tutti alla vita sociale, politica ed economica di un Paese. Insomma, che occorre maturare logiche inclusive in ogni ambito”.

Economy of Francesco, al Serafico gettato il seme dell'economia inclusiva

Il pensiero va quindi a due anni fa, 24 settembre 2022, quando Assisi ha ospitato The Economy of Francesco e il Serafico è stato la sede del Comitato. “Molti dei nostri ragazzi – ricorda Di Maolo – già da allora dicevano: pensa se un giorno potessimo incontrare i Grandi della Terra e parlare con loro…”. Dei 12 villaggi di quell’evento, uno, ospitato al Serafico, era dedicato a disabilità, disuguaglianze, inclusione: “Sapere che a distanza di due anni, proprio qui dove è stato gettato quel seme dell’economia inclusiva di cui parla Francesco, questo sia divenuto tema dell’agenda anche dei grandi, ci emoziona”.

"Servono movimenti verticali e un'ondata orizzontale"

L’inclusione non si può ottenere solo con l’abbattimento di barriere architettoniche e l’elargizione di sussidi; servono “movimenti verticali e un’ondata orizzontale”. I primi – spiega – sono “le politiche degli Stati, le strategie per contrastare le discriminazioni e garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione civile, sociale e politica alla vita quotidiana”. Poi “c’è bisogno di un’ondata orizzontale, ossia un movimento di comunità e di prossimità finalizzato a creare condizioni che consentano di realizzarsi concretamente in quanto esseri umani, nonostante i limiti, in tutte le dimensioni dell’esistenza”. E non solo nelle “macro-aree: educazione; salute, intesa anche come cura e riabilitazione; lavoro”, ma anche in riferimento agli “altri diritti fondamentali, dallo sport alla cultura”.

Al Serafico “Accogliamo" uno degli eventi collaterali

Nella giornata di accoglienza delle delegazioni ministeriali, il Serafico ha ospitato “Accogliamo”, uno degli eventi collaterali del G7, trasformandosi in un laboratorio di esperienze collettive aperte al pubblico, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione attiva. In programma attività sportive e artistiche, coinvolgendo ragazzi con disabilità e non, artisti, sportivi e associazioni del territorio. Anzitutto la mototerapia con Vanni Oddera, uno dei massimi esponenti del freestyle motocross al mondo, che da quasi vent’anni fa sperimentare l’emozione della velocità e la libertà della moto a persone fragili.

Ad oggi sono oltre 60 mila i ragazzi con disabilità, i bimbi ospedalizzati e le persone con varie forme di autismo che hanno potuto condividere questa esperienza migliorando la propria qualità di vita. Poi il baskin, grazie alla collaborazione con Eisi (Ente italiano sport inclusivi), pensato per permettere alle persone, con disabilità e non, di giocare nella stessa squadra adattando le regole della pallacanestro tradizionale.

Giovanna P. Traversa   [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="78048,78049,78050,78051,78052,78053,78054,78055,78056,78057,78058,78059"]]]>
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Prosegue a Gubbio il viaggio di “Voci dal mondo” https://www.lavoce.it/prosegue-a-gubbio-il-viaggio-di-voci-dal-mondo/ https://www.lavoce.it/prosegue-a-gubbio-il-viaggio-di-voci-dal-mondo/#respond Thu, 18 Jul 2024 13:07:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77051 Una donna nera con un vestito di vari colori e una ragazza con un microfonpo in mano

Dall’Umbria meridionale a quella di Nord-Est, da Terni a Gubbio, sempre con l’obiettivo e il desiderio di raccontare storie di migrazioni, di accoglienza, integrazione e inclusione.

“Voci dal mondo" a Gubbio il 20 luglio

La redazione di “Voci dal mondo” si sposta dunque nella Città dei Ceri per l’incontro fissato per sabato 20 luglio, a partire dalle ore 18, nella sala dell’ex refettorio della Biblioteca Sperelliana e nel vicino chiostro del complesso di San Pietro, autentico “polmone” eugubino di cultura, arte e socialità. Anche stavolta, come già accaduto nella ternana piazza della Pace il 6 luglio scorso, sono tante le esperienze e le testimonianze che si alterneranno ai microfoni dei giovani laureandi e laureati che nei mesi scorsi sono entrati a far parte del progetto “Voci dal mondo”.

Si tratta del secondo dei quattro incontri in programma tra luglio e ottobre proprio per condividere storie e racconti di migranti e comunità di stranieri in Umbria. Un itinerario attraverso varie città della regione per favorire una migliore comprensione del fenomeno migratorio, la diffusione di buone pratiche di accoglienza e integrazione, andando al di là degli stereotipi e delle fake news.

https://youtu.be/D5n-mwcJBFk

La Voce, Radio Glox, Ong Tamat Ets e UniStra

“Voci dal mondo” è una iniziativa promossa dal settimanale umbro La Voce, dall’emittente Radio Glox (già Umbria Radio InBlu) e dalla Ong Tamat Ets, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia e con il sostegno del Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo. In questi mesi, è stata formata una vera e propria redazione multietnica, multiculturale e interreligiosa, creata per raccontare le migrazioni e la presenza di comunità di stranieri sul territorio umbro grazie allo sguardo e alla voce proprio dei migranti che vivono nella regione.

Il progetto e gli obiettivi

Tra gli obiettivi, il progetto si propone di favorire e rafforzare l’inclusione sociale delle persone che vivono in Umbria con un background personale o familiare di migrazione. Questo anche attraverso una nuova forma di storytelling – cioè di racconto – rendendo protagonisti in prima persona i migranti stessi attraverso le loro esperienze e quelle da loro raccolte, attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, la realizzazione, pubblicazione e diffusione di interviste e reportage per raccontare storie di migranti e migrazione.

Al progetto – che si sviluppa nell’arco dell’intero 2024 – stanno partecipando sedici giovani stranieri che hanno scelto l’Umbria come terra adottiva, per un periodo di tempo o per sempre. Dopo la prima fase di presentazione delle candidature e poi di creazione del gruppo che compone la redazione di “Voci dal mondo”, i giovani hanno partecipato a un percorso di formazione in lingua italiana applicata alle tecniche e al lessico della comunicazione, poi a un corso teorico-pratico di tecniche della comunicazione con i giornalisti del settimanale La Voce e i colleghi dell’emittente perugina Radio Glox.

Lo staff ora organizza l’animazione di incontri con le comunità di migranti in varie città dell’Umbria, per la condivisione di storie, esperienze e buone prassi di accoglienza e integrazione, oltre che per la raccolta di materiale documentario da utilizzare per le pubblicazioni e i reportage. I laboratori pratici, infatti, sono finalizzati alla produzione di approfondimenti e focus pubblicati dal settimanale La Voce, rubriche radiofoniche trasmesse da Radio Glox, storytelling per immagini fotografiche e video su web e social media.

L'incontro a Gubbio

All’incontro di Gubbio, parteciperanno il nuovo sindaco Vittorio Fiorucci, che proprio in questi giorni ha reso noti i nomi della sua Giunta e riunito il primo Consiglio comunale, e il direttore della Caritas diocesana Luca Uccellani, che parleranno di come - da oltre vent’anni - amministrazione comunale e Chiesa locale sono “alleate” per dare risposte alle marginalità, tra cui l’accoglienza dei migranti.

Ci saranno poi testimonianze come quella di Alessandro Vestrelli, già dirigente della Regione Umbria del Servizio rapporti internazionali e cooperazione e del Servizio programmazione della rete dei servizi sociali, integrazione socio-sanitaria, economia sociale e terzo settore. Sarà l’occasione per scoprire esperienze come quella assai singolare della scuola sociale “Luigi Radicchi” coordinata da Fabio Sebastiani. E poi quella del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), che a Gubbio realizza un progetto di accoglienza integrata, grazie alle risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

Ci saranno soprattutto tante storie di migranti e richiedenti asilo che, in Umbria e sul territorio eugubino, cercano futuro e prospettive per la propria vita e per quella delle loro famiglie. Il tutto cucito dalla musica di Stella e Leo Pugno, che accompagnerà i presenti in un piccolo viaggio tra i temi sociali e le migrazioni sulle note di alcuni brani del cantautorato italiano.

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Una donna nera con un vestito di vari colori e una ragazza con un microfonpo in mano

Dall’Umbria meridionale a quella di Nord-Est, da Terni a Gubbio, sempre con l’obiettivo e il desiderio di raccontare storie di migrazioni, di accoglienza, integrazione e inclusione.

“Voci dal mondo" a Gubbio il 20 luglio

La redazione di “Voci dal mondo” si sposta dunque nella Città dei Ceri per l’incontro fissato per sabato 20 luglio, a partire dalle ore 18, nella sala dell’ex refettorio della Biblioteca Sperelliana e nel vicino chiostro del complesso di San Pietro, autentico “polmone” eugubino di cultura, arte e socialità. Anche stavolta, come già accaduto nella ternana piazza della Pace il 6 luglio scorso, sono tante le esperienze e le testimonianze che si alterneranno ai microfoni dei giovani laureandi e laureati che nei mesi scorsi sono entrati a far parte del progetto “Voci dal mondo”.

Si tratta del secondo dei quattro incontri in programma tra luglio e ottobre proprio per condividere storie e racconti di migranti e comunità di stranieri in Umbria. Un itinerario attraverso varie città della regione per favorire una migliore comprensione del fenomeno migratorio, la diffusione di buone pratiche di accoglienza e integrazione, andando al di là degli stereotipi e delle fake news.

https://youtu.be/D5n-mwcJBFk

La Voce, Radio Glox, Ong Tamat Ets e UniStra

“Voci dal mondo” è una iniziativa promossa dal settimanale umbro La Voce, dall’emittente Radio Glox (già Umbria Radio InBlu) e dalla Ong Tamat Ets, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia e con il sostegno del Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo. In questi mesi, è stata formata una vera e propria redazione multietnica, multiculturale e interreligiosa, creata per raccontare le migrazioni e la presenza di comunità di stranieri sul territorio umbro grazie allo sguardo e alla voce proprio dei migranti che vivono nella regione.

Il progetto e gli obiettivi

Tra gli obiettivi, il progetto si propone di favorire e rafforzare l’inclusione sociale delle persone che vivono in Umbria con un background personale o familiare di migrazione. Questo anche attraverso una nuova forma di storytelling – cioè di racconto – rendendo protagonisti in prima persona i migranti stessi attraverso le loro esperienze e quelle da loro raccolte, attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, la realizzazione, pubblicazione e diffusione di interviste e reportage per raccontare storie di migranti e migrazione.

Al progetto – che si sviluppa nell’arco dell’intero 2024 – stanno partecipando sedici giovani stranieri che hanno scelto l’Umbria come terra adottiva, per un periodo di tempo o per sempre. Dopo la prima fase di presentazione delle candidature e poi di creazione del gruppo che compone la redazione di “Voci dal mondo”, i giovani hanno partecipato a un percorso di formazione in lingua italiana applicata alle tecniche e al lessico della comunicazione, poi a un corso teorico-pratico di tecniche della comunicazione con i giornalisti del settimanale La Voce e i colleghi dell’emittente perugina Radio Glox.

Lo staff ora organizza l’animazione di incontri con le comunità di migranti in varie città dell’Umbria, per la condivisione di storie, esperienze e buone prassi di accoglienza e integrazione, oltre che per la raccolta di materiale documentario da utilizzare per le pubblicazioni e i reportage. I laboratori pratici, infatti, sono finalizzati alla produzione di approfondimenti e focus pubblicati dal settimanale La Voce, rubriche radiofoniche trasmesse da Radio Glox, storytelling per immagini fotografiche e video su web e social media.

L'incontro a Gubbio

All’incontro di Gubbio, parteciperanno il nuovo sindaco Vittorio Fiorucci, che proprio in questi giorni ha reso noti i nomi della sua Giunta e riunito il primo Consiglio comunale, e il direttore della Caritas diocesana Luca Uccellani, che parleranno di come - da oltre vent’anni - amministrazione comunale e Chiesa locale sono “alleate” per dare risposte alle marginalità, tra cui l’accoglienza dei migranti.

Ci saranno poi testimonianze come quella di Alessandro Vestrelli, già dirigente della Regione Umbria del Servizio rapporti internazionali e cooperazione e del Servizio programmazione della rete dei servizi sociali, integrazione socio-sanitaria, economia sociale e terzo settore. Sarà l’occasione per scoprire esperienze come quella assai singolare della scuola sociale “Luigi Radicchi” coordinata da Fabio Sebastiani. E poi quella del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), che a Gubbio realizza un progetto di accoglienza integrata, grazie alle risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

Ci saranno soprattutto tante storie di migranti e richiedenti asilo che, in Umbria e sul territorio eugubino, cercano futuro e prospettive per la propria vita e per quella delle loro famiglie. Il tutto cucito dalla musica di Stella e Leo Pugno, che accompagnerà i presenti in un piccolo viaggio tra i temi sociali e le migrazioni sulle note di alcuni brani del cantautorato italiano.

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