grest Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/grest/ Settimanale di informazione regionale Tue, 02 Jul 2024 15:20:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg grest Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/grest/ 32 32 Grest. Cosa attrae tanti giovani? La parola ai protagonisti https://www.lavoce.it/grest-cosa-attrae-tanti-giovani-la-parola-ai-protagonisti/ https://www.lavoce.it/grest-cosa-attrae-tanti-giovani-la-parola-ai-protagonisti/#respond Mon, 24 Jun 2024 08:38:53 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76702 Suor Fabiana Benedettini, don Fabrizio Crocioni e gli animatori del Grest dell'Unità pastorale 6 di Perugia

Che cos’è che ogni anno continua ad attrarre tanti giovani a prestare servizio nei vari Grest (Gruppi estivi) parrocchiali?

La testimonianza del parroco

“Secondo me loro non lo sanno, ma lo sentono che ‘Servire è regnare’” ci spiega don Fabrizio Crocioni, che quest’anno è al suo primo Grest nell’Unità pastorale 6, di cui è parroco dallo scorso autunno. “Un anno di cambiamenti – continua - in cui però il Grest è una costante dal 2006, da quando cioè ho iniziato a prendervi parte”.

Con circa 80 bambini e 60 animatori il Grest nell’Up 6, come in tante altre della diocesi perugina, riesce a raccogliere di anno in anno sempre tante presenze e a conquistare così sacerdoti, bambini e ragazzi. “I giovani hanno questa caratteristica - ci dice ancora don Fabrizio-: quando fanno servizio fioriscono, danno il meglio di sé. Quando ci si sente utili per qualcuno si compensano anche quelle carenze che si possono accumulare nel corso dell’esistenza”.

Le parole degli animatori 'veterani'

I giovani animatori sembrano essere d’accordo con le parole del parroco. Quando li incontriamo, al secondo giorno di Grest 2024, sono divisi in due gruppi: quelli più giovani che hanno completato la formazione annuale, stanno facendo giocare i bambini; quelli più grandi o che non hanno partecipato alla formazione in modo assiduo fanno parte invece del gruppo “Ultra Grest” e li troviamo affaccendati in tutti quei lavori del ‘dietro le quinte’, dalla pulizia della palestra all’allestimento dei materiali per le varie attività della giornata.

Tre di loro sono ormai dei “veterani”, perché partecipano al Grest da quando erano piccoli. “Il Grest è felicità – raccontano - , è un posto dove si condivide tutto, la gioia dei bambini e la fatica di noi animatori. Da bambini non vedevamo l’ora di rivedere gli amici o l’animatore preferito ed era bello passare un’intera mattina a giocare fuori. Ora da animatori abbiamo più responsabilità ma è bello impegnarsi e creare legami che poi durano una vita. Molti dei nostri amici di oggi sono ancora quelli incontrati al Grest”.

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Suor Fabiana, un'esperta in campo Grest

“L’idea del Grest è quella di dare responsabilità e far crescere bambini e ragazzi” sottolinea suor Fabiana Benedettini, francescana con un’esperienza quasi ventennale di Grest, prima a Cortona e ora a Perugia, dove presta servizio. Il Grest dell’Up 6 è quest’anno sotto la sua guida. “Siamo molto attenti nella formazione perché consapevoli della responsabilità grande che affidiamo a questi ragazzi: le vite dei bambini. Cerchiamo però di essere anche accoglienti e di valutare caso per caso i giovani che si propongono come volontari”.

“Il Grest – continua suor Fabiana - è un’occasione dove si fa esperienza di vita gratuita e di bellezza. L’amore che danno e ricevono i giovani animatori nel fare quello che fanno è difficile da sperimentare fuori, perché di solito si cerca sempre un ritorno personale. La gratuità li colpisce. Quest’anno poi stiamo cercando di approfondire ancora di più l’aspetto spirituale degli animatori, ad esempio abbiamo allestito una mini cappella all’interno delle salette dell’oratorio dove facciamo la preghiera del mattino e dove gli animatori possono sostare durante la giornata. Seminiamo, poi magari tutto questo nelle loro vite porterà frutto tra venti anni. Non possiamo saperlo, ma intanto continuiamo a scegliere di seminare”.

Per quanto riguarda le criticità suor Fabiana è sincera: “È vero, è difficile che il Grest porti poi ad un cammino di fede continuativo, ma dipende da come lo si mette a frutto poi durante l’anno”.

Altro aspetto che si può ancora migliorare, aggiunge, “è quello di una formazione ancor più completa dal punto di vista sanitario, per esempio, nella gestione delle emergenze. Va comunque ricordato che gli animatori sono circondati da adulti, come me, il parroco e i due seminaristi che ci aiutano. Tutti insieme stiamo facendo un grande lavoro”.

La giornata diocesana dei Grest

Anche quest’anno per la giornata diocesana dei Grest, mercoledì 19 giugno si sono dati appuntamento a Perugia, a pian di Massiano, almeno 1500 bambini accompagnati da circa 700 animatori, dei 36 oratori parrocchiali attivi in diocesi. Con loro i parroci, i vice parroci, i religiosi e le religiose, provenienti un po’ da tutte le 32 Unità pastorali della Diocesi. Ad attenderli il vescovo Ivan Maffeis con don Riccardo Pascolini responsabile del Coordinamento diocesano oratori, e i rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo regionale.

(Valentina Russo)

Ma il Grest è una proposta di fede?

Quale che sia il luogo dell’incontro la gioranta diocesana dei Grest mostra il volto colorato e vociante, pieno di allegria e di vita dei ragazzi dei nostri paesi e dei nostri quartieri. Ma in cosa consiste? È una proposta di fede? Cosa “resta” di questa esperienza nei piccoli ma anche negli animatori? Ne parliamo con don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento oratori della diocesi di Perugia-Città della Pieve. E inizia da questa Giornata che, sottolinea don Riccardo, “lascia nel cuore di chi partecipa l’immagine di una Chiesa che si unisce intorno al Vescovo, la vivacità delle parrocchie nell’intrecciarsi di persone di diverse età coinvolte in modi diversi in questa esperienza”. “Gente di buona volontà che si mette in gioco”, con gli animatori che si preparano mesi prima per questo impegno che dura dalle 2 alle 4 settimane”. Seguendo il sussidio “A Gonfie Vele!” (ispirato al tema dell’Odissea) proporranno giochi e personaggi ispirati alle avventure di Ulisse, “faranno fare ai bambini un percorso per diventare ‘eroi’ della propria vita che significa non arrendersi davanti agli ostacoli, tirare sempre fuori il buono e il bello che c’è in ogni circostanza di vita, ma tutto questo senza essere mai soli”. E il non essere soli è la chiave di questa proposta che, spiega don Riccardo, è una “esperienza di prossimità e di sostegno alle famiglie e ai ragazzi”. In un tempo “vuoto”, l’estate, i ragazzi vivono un’esperienza che “riempie la vita e le giornate di relazioni significative”. Ma dove sta la proposta di fede? “Non c’è una catechesi esplicita” spiega don Riccardo. “L’evangelizzazione sta nel fatto che c’è una Chiesa che sta accanto ai giovani, ci sono adulti che vivono questa esperienza con la loro vita e la loro fede. E questa prossimità è testimonianza, è evangelizzazione”. (Maria Rita Valli)]]>
Suor Fabiana Benedettini, don Fabrizio Crocioni e gli animatori del Grest dell'Unità pastorale 6 di Perugia

Che cos’è che ogni anno continua ad attrarre tanti giovani a prestare servizio nei vari Grest (Gruppi estivi) parrocchiali?

La testimonianza del parroco

“Secondo me loro non lo sanno, ma lo sentono che ‘Servire è regnare’” ci spiega don Fabrizio Crocioni, che quest’anno è al suo primo Grest nell’Unità pastorale 6, di cui è parroco dallo scorso autunno. “Un anno di cambiamenti – continua - in cui però il Grest è una costante dal 2006, da quando cioè ho iniziato a prendervi parte”.

Con circa 80 bambini e 60 animatori il Grest nell’Up 6, come in tante altre della diocesi perugina, riesce a raccogliere di anno in anno sempre tante presenze e a conquistare così sacerdoti, bambini e ragazzi. “I giovani hanno questa caratteristica - ci dice ancora don Fabrizio-: quando fanno servizio fioriscono, danno il meglio di sé. Quando ci si sente utili per qualcuno si compensano anche quelle carenze che si possono accumulare nel corso dell’esistenza”.

Le parole degli animatori 'veterani'

I giovani animatori sembrano essere d’accordo con le parole del parroco. Quando li incontriamo, al secondo giorno di Grest 2024, sono divisi in due gruppi: quelli più giovani che hanno completato la formazione annuale, stanno facendo giocare i bambini; quelli più grandi o che non hanno partecipato alla formazione in modo assiduo fanno parte invece del gruppo “Ultra Grest” e li troviamo affaccendati in tutti quei lavori del ‘dietro le quinte’, dalla pulizia della palestra all’allestimento dei materiali per le varie attività della giornata.

Tre di loro sono ormai dei “veterani”, perché partecipano al Grest da quando erano piccoli. “Il Grest è felicità – raccontano - , è un posto dove si condivide tutto, la gioia dei bambini e la fatica di noi animatori. Da bambini non vedevamo l’ora di rivedere gli amici o l’animatore preferito ed era bello passare un’intera mattina a giocare fuori. Ora da animatori abbiamo più responsabilità ma è bello impegnarsi e creare legami che poi durano una vita. Molti dei nostri amici di oggi sono ancora quelli incontrati al Grest”.

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Suor Fabiana, un'esperta in campo Grest

“L’idea del Grest è quella di dare responsabilità e far crescere bambini e ragazzi” sottolinea suor Fabiana Benedettini, francescana con un’esperienza quasi ventennale di Grest, prima a Cortona e ora a Perugia, dove presta servizio. Il Grest dell’Up 6 è quest’anno sotto la sua guida. “Siamo molto attenti nella formazione perché consapevoli della responsabilità grande che affidiamo a questi ragazzi: le vite dei bambini. Cerchiamo però di essere anche accoglienti e di valutare caso per caso i giovani che si propongono come volontari”.

“Il Grest – continua suor Fabiana - è un’occasione dove si fa esperienza di vita gratuita e di bellezza. L’amore che danno e ricevono i giovani animatori nel fare quello che fanno è difficile da sperimentare fuori, perché di solito si cerca sempre un ritorno personale. La gratuità li colpisce. Quest’anno poi stiamo cercando di approfondire ancora di più l’aspetto spirituale degli animatori, ad esempio abbiamo allestito una mini cappella all’interno delle salette dell’oratorio dove facciamo la preghiera del mattino e dove gli animatori possono sostare durante la giornata. Seminiamo, poi magari tutto questo nelle loro vite porterà frutto tra venti anni. Non possiamo saperlo, ma intanto continuiamo a scegliere di seminare”.

Per quanto riguarda le criticità suor Fabiana è sincera: “È vero, è difficile che il Grest porti poi ad un cammino di fede continuativo, ma dipende da come lo si mette a frutto poi durante l’anno”.

Altro aspetto che si può ancora migliorare, aggiunge, “è quello di una formazione ancor più completa dal punto di vista sanitario, per esempio, nella gestione delle emergenze. Va comunque ricordato che gli animatori sono circondati da adulti, come me, il parroco e i due seminaristi che ci aiutano. Tutti insieme stiamo facendo un grande lavoro”.

La giornata diocesana dei Grest

Anche quest’anno per la giornata diocesana dei Grest, mercoledì 19 giugno si sono dati appuntamento a Perugia, a pian di Massiano, almeno 1500 bambini accompagnati da circa 700 animatori, dei 36 oratori parrocchiali attivi in diocesi. Con loro i parroci, i vice parroci, i religiosi e le religiose, provenienti un po’ da tutte le 32 Unità pastorali della Diocesi. Ad attenderli il vescovo Ivan Maffeis con don Riccardo Pascolini responsabile del Coordinamento diocesano oratori, e i rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo regionale.

(Valentina Russo)

Ma il Grest è una proposta di fede?

Quale che sia il luogo dell’incontro la gioranta diocesana dei Grest mostra il volto colorato e vociante, pieno di allegria e di vita dei ragazzi dei nostri paesi e dei nostri quartieri. Ma in cosa consiste? È una proposta di fede? Cosa “resta” di questa esperienza nei piccoli ma anche negli animatori? Ne parliamo con don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento oratori della diocesi di Perugia-Città della Pieve. E inizia da questa Giornata che, sottolinea don Riccardo, “lascia nel cuore di chi partecipa l’immagine di una Chiesa che si unisce intorno al Vescovo, la vivacità delle parrocchie nell’intrecciarsi di persone di diverse età coinvolte in modi diversi in questa esperienza”. “Gente di buona volontà che si mette in gioco”, con gli animatori che si preparano mesi prima per questo impegno che dura dalle 2 alle 4 settimane”. Seguendo il sussidio “A Gonfie Vele!” (ispirato al tema dell’Odissea) proporranno giochi e personaggi ispirati alle avventure di Ulisse, “faranno fare ai bambini un percorso per diventare ‘eroi’ della propria vita che significa non arrendersi davanti agli ostacoli, tirare sempre fuori il buono e il bello che c’è in ogni circostanza di vita, ma tutto questo senza essere mai soli”. E il non essere soli è la chiave di questa proposta che, spiega don Riccardo, è una “esperienza di prossimità e di sostegno alle famiglie e ai ragazzi”. In un tempo “vuoto”, l’estate, i ragazzi vivono un’esperienza che “riempie la vita e le giornate di relazioni significative”. Ma dove sta la proposta di fede? “Non c’è una catechesi esplicita” spiega don Riccardo. “L’evangelizzazione sta nel fatto che c’è una Chiesa che sta accanto ai giovani, ci sono adulti che vivono questa esperienza con la loro vita e la loro fede. E questa prossimità è testimonianza, è evangelizzazione”. (Maria Rita Valli)]]>
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A Pian di Massiano a Perugia la Giornata diocesana dei Grest https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-grest-a-pian-di-massiano-di-perugia/ https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-grest-a-pian-di-massiano-di-perugia/#respond Wed, 19 Jun 2024 17:00:43 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76559 Ragazzi in piedi con maglietti rosse, blu e gialle di spalle al parco, sullo sfondo il palco con gli animatori. In altro a sinistra due palloncini bianco e giallo

È stata una bella mattinata di festa per i 2000 bambini e un migliaio di animatori degli oratori perugini che hanno partecipato alla Giornata diocesana dei Grest. L'appuntamento era al percorso verde “Leonardo Cenci" di Pian di Massiano a Perugia. Trentasei gli oratori presenti un po' da tutte le 32 Unità pastorali della diocesi con alcuni parroci, vice parroci e religiose.

Il tema del Grest

Tema di quest'anno “A gonfie vele. In viaggio con Ulisse": i bambini e i ragazzi, ognuno nei propri oratori, nel corso del Grest si confronteranno con il tema dell’Odissea, seguendo il sussidio A Gonfie Vele!. Giochi e personaggi ispirati alle avventure di Ulisse faranno camminare i bambini in un percorso per diventare “eroi”.

L'arrivo al percorso verde di Pian di Massiano

Già dalle 8.30 di mattina, in gruppi numerosi, i bambini sono arrivati accompagnati dai loro animatori e subito hanno riempito di colore e di grida di entusiasmo il grande parco pronto ad accoglierli. Sul palco, circondato dai palloncini, due animatori li hanno coinvolti con canti, balli e preghiere.

I saluti delle autorità e del Vescovo

Poi sono arrivate le autorità: il sindaco Andrea Romizi, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l'arcivescovo Ivan Maffeis. Ognuno ha fatto un saluto ai ragazzi, complimentandosi della bella mattinata. “Ma quanti siete!! Ogni anno aumentate. È bellissimo vedere questo prato pieno della vostra vitalità e dei vostri colori (riferendosi ai colori delle magliette ndr)" - ha detto il sindaco Romizi, augurando ai ragazzi un buon tempo di sport e divertimento, meditazione e crescita. Romizi ha poi ringraziato il vescovo don Ivan, don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento diocesano oratori, i sacerdoti. Un ringraziamento particolare il sindaco l'ha rivolto agli animatori “ragazzi poco più grandi di voi che dedicano del tempo per starvi accanto e accompagnarvi in un tempo bellissimo. Grazie per questa vostra scelta, impegno e responsabilità". Ha poi ricordato che "per me è l'ultima volta che salgo in questo palco, ma avendovi conosciuto e ammirato per la straordinaria opera che state portando avanti, sarò presente probabilmente come genitore, con qualche figlio in mezzo a voi". "È bellissimo vedervi tutti insieme qui" - ha detto la presidente Tesei. "Inizia un periodo di vacanza dalla scuola. Vi auguro di vivere questo tempo in fraternità e amicizia, giocando insieme, perché questo è lo scopo di questa iniziativa che anche la Regione ha voluto sostenere. Ringrazio tutti, gli animatori e i sacerdoti che hanno riempito questo luogo di colori, che sono i colori della vita". Il vescovo Maffeis ha poi preso il microfono per fare un breve saluto ai ragazzi e presiedere con loro ad una preghiera e un canto. "Il viaggio - riferendosi al tema del GrEst di quest'anno - la vita è un'avventura straordinaria, e lo è nella misura in cui si hanno degli amici, delle persone con cui condividerla insieme, con cui camminare insieme. Vi auguro che se vi doveste sentire abbandonati, soli, apriate il cuore e vi lasciate raggiungere dallo Spirito del Signore, per essere in cammino con tanti altri, con la comunità, con la nostra famiglia e la nostra Chiesa. Buon cammino ragazzi, in questa avventura che, come Ulisse, ci porta lontano. Ciascuno di voi ha nel cuore dei desideri che un po' alla volta vi auguro di realizzare, ma qui abbiamo la possibilità di realizzarli perché abbiamo Itaca, Penelope. Perchè abbiamo una casa, degli affetti, abbiamo qualcuno a cui tornare". Infine gli animatori del palco hanno donato alle autorità e al Vescovo una maglietta colorata con il logo del Grest. A metà mattinata i singoli gruppi oratoriali hanno infine “rotto le righe" e si sono diretti ognuno verso un'area del parco per continuare le loro attività. La mattinata è stata organizzata dal Coordinamento diocesano degli oratori, in collaborazione con Umbra Acque che ha fornito l'autobotte per i bambini. Foto di Manuela Acito [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="76603,76695,76605,76642,76638,76606,76607,76608,76637,76611,76612,76635,76636,76613,76615,76696,76692,76616,76648,76633,76617,76618,76619,76620,76678,76679,76680,76681,76682,76683,76684"]]]>
Ragazzi in piedi con maglietti rosse, blu e gialle di spalle al parco, sullo sfondo il palco con gli animatori. In altro a sinistra due palloncini bianco e giallo

È stata una bella mattinata di festa per i 2000 bambini e un migliaio di animatori degli oratori perugini che hanno partecipato alla Giornata diocesana dei Grest. L'appuntamento era al percorso verde “Leonardo Cenci" di Pian di Massiano a Perugia. Trentasei gli oratori presenti un po' da tutte le 32 Unità pastorali della diocesi con alcuni parroci, vice parroci e religiose.

Il tema del Grest

Tema di quest'anno “A gonfie vele. In viaggio con Ulisse": i bambini e i ragazzi, ognuno nei propri oratori, nel corso del Grest si confronteranno con il tema dell’Odissea, seguendo il sussidio A Gonfie Vele!. Giochi e personaggi ispirati alle avventure di Ulisse faranno camminare i bambini in un percorso per diventare “eroi”.

L'arrivo al percorso verde di Pian di Massiano

Già dalle 8.30 di mattina, in gruppi numerosi, i bambini sono arrivati accompagnati dai loro animatori e subito hanno riempito di colore e di grida di entusiasmo il grande parco pronto ad accoglierli. Sul palco, circondato dai palloncini, due animatori li hanno coinvolti con canti, balli e preghiere.

I saluti delle autorità e del Vescovo

Poi sono arrivate le autorità: il sindaco Andrea Romizi, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l'arcivescovo Ivan Maffeis. Ognuno ha fatto un saluto ai ragazzi, complimentandosi della bella mattinata. “Ma quanti siete!! Ogni anno aumentate. È bellissimo vedere questo prato pieno della vostra vitalità e dei vostri colori (riferendosi ai colori delle magliette ndr)" - ha detto il sindaco Romizi, augurando ai ragazzi un buon tempo di sport e divertimento, meditazione e crescita. Romizi ha poi ringraziato il vescovo don Ivan, don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento diocesano oratori, i sacerdoti. Un ringraziamento particolare il sindaco l'ha rivolto agli animatori “ragazzi poco più grandi di voi che dedicano del tempo per starvi accanto e accompagnarvi in un tempo bellissimo. Grazie per questa vostra scelta, impegno e responsabilità". Ha poi ricordato che "per me è l'ultima volta che salgo in questo palco, ma avendovi conosciuto e ammirato per la straordinaria opera che state portando avanti, sarò presente probabilmente come genitore, con qualche figlio in mezzo a voi". "È bellissimo vedervi tutti insieme qui" - ha detto la presidente Tesei. "Inizia un periodo di vacanza dalla scuola. Vi auguro di vivere questo tempo in fraternità e amicizia, giocando insieme, perché questo è lo scopo di questa iniziativa che anche la Regione ha voluto sostenere. Ringrazio tutti, gli animatori e i sacerdoti che hanno riempito questo luogo di colori, che sono i colori della vita". Il vescovo Maffeis ha poi preso il microfono per fare un breve saluto ai ragazzi e presiedere con loro ad una preghiera e un canto. "Il viaggio - riferendosi al tema del GrEst di quest'anno - la vita è un'avventura straordinaria, e lo è nella misura in cui si hanno degli amici, delle persone con cui condividerla insieme, con cui camminare insieme. Vi auguro che se vi doveste sentire abbandonati, soli, apriate il cuore e vi lasciate raggiungere dallo Spirito del Signore, per essere in cammino con tanti altri, con la comunità, con la nostra famiglia e la nostra Chiesa. Buon cammino ragazzi, in questa avventura che, come Ulisse, ci porta lontano. Ciascuno di voi ha nel cuore dei desideri che un po' alla volta vi auguro di realizzare, ma qui abbiamo la possibilità di realizzarli perché abbiamo Itaca, Penelope. Perchè abbiamo una casa, degli affetti, abbiamo qualcuno a cui tornare". Infine gli animatori del palco hanno donato alle autorità e al Vescovo una maglietta colorata con il logo del Grest. A metà mattinata i singoli gruppi oratoriali hanno infine “rotto le righe" e si sono diretti ognuno verso un'area del parco per continuare le loro attività. La mattinata è stata organizzata dal Coordinamento diocesano degli oratori, in collaborazione con Umbra Acque che ha fornito l'autobotte per i bambini. Foto di Manuela Acito [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="76603,76695,76605,76642,76638,76606,76607,76608,76637,76611,76612,76635,76636,76613,76615,76696,76692,76616,76648,76633,76617,76618,76619,76620,76678,76679,76680,76681,76682,76683,76684"]]]>
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Giornata diocesana dei Grest a Pian di Massiano a Perugia https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-grest-pian-massiano/ https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-grest-pian-massiano/#respond Wed, 28 Jun 2023 14:33:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72215 L'area verde di Pian di massiano punteggiata dai tanti bambini e ragazzi, in primo piano di profilo il vescovo maffeis

Tante magliette e cappellini colorati hanno contrassegnato l'area del percorso verde "Leonardo Cenci" di Pian di Massiano allestita il 28 giugno per l'annuale Giornata diocesana dei “Gr.Est.” (gruppi estivi), promossa dal Coordinamento oratori perugini (Cop) e dalla Pastorale giovanile diocesana. Migliaia i bambini e i giovani intervenuti accompagnati da tanti animatori che li seguiranno in questa avventura estiva.

Le parole del vescovo Ivan Maffeis

Con loro c'era anche il vescovo Ivan Maffeis. «Il primo pensiero che viene nello stare in mezzo a questi ragazzi è un pensiero di profonda gratitudine e riconoscenza alle nostre comunità parrocchiali, ai nostri preti, specialmente ai tanti giovani animatori d’oratorio che dedicano ai più piccoli tempo, energia, fantasia, passione, cuore ed anche la loro esperienza di fede e di Chiesa - ha detto il vescovo - Loro, insieme alle realtà degli oratori, sono un grande investimento per le nostre comunità perché aiutano a costruire una società sana in cui fin da bambini e adolescenti si viene educati a sostenersi reciprocamente, a combattere le ingiustizie, a fare delle diversità una ricchezza, a vivere il mondo nella gioia e nella pace ad iniziare dal proprio gruppo di amici. Siamo convinti che i nostri giovani lasceranno un segno enorme non solo nei più piccoli, affidati alle loro cure di animatori di “Gr.Est.”, ma anche in loro stessi, perché stanno vivendo un’esperienza forte di amicizia, di condivisione e di fede».

Il nostro videoracconto della mattinata

https://youtu.be/UBxiusgXXXY

"Cavalieri erranti" è il tema proposto quest'anno dall'Anspi

Erano presenti anche la presidente della Regione Donatella Tesei e il sindaco Andrea Romizi, che hanno espresso vivo compiacimento e grande soddisfazione per l’opera svolta dagli oratori (in tutta la diocesi sono 34 quelli attivi, non solo nel periodo estivo, mentre in Umbria sono 120) e trovando molto attuale ed educativo il tema proposto quest'anno dall’Anspi, quello dei “Cavalieri erranti” incentrato sulla figura di “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes.

Al Grest servono abilità e si impara ad affrontare piccoli e grandi problemi

«Un’esperienza molto educativa - ha commentato Matteo Germini, un animatore al suo terzo “Gr.Est.”  ai microfoni dei media presenti - soprattutto perchè si impara a stare con gli altri, con i bambini e con i coetanei. Si formano amicizie vere ed uniche nella fede nel Signore e nel quotidiano. La fatica che si trova al “Gr.Est.” unisce tanto con le altre persone e con i più piccoli. Si impara, con questo “problem solving” (termine che si sente citare sempre più spesso anche tra i ragazzi, n.d.r.), ad affrontare e risolvere piccoli e grandi problemi, soprattutto di arrangiarsi al momento, saper ballare, recitare, cantare, suonare… Al “Gr.Est.” servono tantissime abilità ed ognuno di noi trova il suo posto».

Don Simone Pascarosa: "Facciamo sinodalità camminando e giocando insieme"

Una giornata che ne vale la pena. Ne è convinto don Simone Pascarosa, vicario episcopale per la Pastorale, «perché oggi facciamo sinodalità camminando e giocando insieme… Ne vale la pena perché gli animatori incontrano altri animatori che vanno a scuola insieme, perché i ragazzi trovano tanti adulti e un popolo che si muove attorno a loro per divertirsi, pregare e stare insieme sotto la luce del Signore». Don Simone, giovane sacerdote con alle spalle anche lui un'eperienza all'oratorio ha auspicato che "Don Chisciotte accompagni i ragazzi a scoprire che nella loro vita e in ogni vita si può trovare qualcosa in cui vale la pena…, soprattutto combattere perché vale la pena vivere. Anche nelle difficoltà e nelle sfide più grandi c’è sempre qualcosa che ci fa lanciare il cuore oltre e riconoscere un progetto più grande del nostro dietro del quale camminare».

Uno slancio verso la Gmg di Lisbona

«La giornata di oggi, che è la festa dei nostri oratori, ormai storica e consolidata – ha ricordato don Riccardo Pascolini, responsabile del COP –, che ci richiama alla bellezza di questo tempo intenso degli oratori d’estate, il “Gr.Est.” in modo particolare, ci dà già uno slancio verso la Gmg di Lisbona, la Giornata mondiale della gioventù con papa Francesco, dove i preparativi per la nostra accoglienza sono in fase avanzata, ma noi già ci siamo con il cuore e con lo spirito». Don Luca Delunghi, direttore della Pastorale diocesana giovanile, ha aggiunto: «Soprattutto i ragazzi animatori, che anche l’arcivescovo ha oggi ringraziato, sono quelli che vivranno l’esperienza della Gmg. E vivere il servizio nei confronti dei più piccoli all’interno delle nostre parrocchie, unità pastorali e oratori è sicuramente un buon inizio per sperimentare quella Parola che papa Francesco ci invita a vivere con la Gmg di Lisbona: “l’alzarsi in piedi di Maria e l’andare in fretta verso…”». [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="72230,72231,72232,72233,72234"]]]>
L'area verde di Pian di massiano punteggiata dai tanti bambini e ragazzi, in primo piano di profilo il vescovo maffeis

Tante magliette e cappellini colorati hanno contrassegnato l'area del percorso verde "Leonardo Cenci" di Pian di Massiano allestita il 28 giugno per l'annuale Giornata diocesana dei “Gr.Est.” (gruppi estivi), promossa dal Coordinamento oratori perugini (Cop) e dalla Pastorale giovanile diocesana. Migliaia i bambini e i giovani intervenuti accompagnati da tanti animatori che li seguiranno in questa avventura estiva.

Le parole del vescovo Ivan Maffeis

Con loro c'era anche il vescovo Ivan Maffeis. «Il primo pensiero che viene nello stare in mezzo a questi ragazzi è un pensiero di profonda gratitudine e riconoscenza alle nostre comunità parrocchiali, ai nostri preti, specialmente ai tanti giovani animatori d’oratorio che dedicano ai più piccoli tempo, energia, fantasia, passione, cuore ed anche la loro esperienza di fede e di Chiesa - ha detto il vescovo - Loro, insieme alle realtà degli oratori, sono un grande investimento per le nostre comunità perché aiutano a costruire una società sana in cui fin da bambini e adolescenti si viene educati a sostenersi reciprocamente, a combattere le ingiustizie, a fare delle diversità una ricchezza, a vivere il mondo nella gioia e nella pace ad iniziare dal proprio gruppo di amici. Siamo convinti che i nostri giovani lasceranno un segno enorme non solo nei più piccoli, affidati alle loro cure di animatori di “Gr.Est.”, ma anche in loro stessi, perché stanno vivendo un’esperienza forte di amicizia, di condivisione e di fede».

Il nostro videoracconto della mattinata

https://youtu.be/UBxiusgXXXY

"Cavalieri erranti" è il tema proposto quest'anno dall'Anspi

Erano presenti anche la presidente della Regione Donatella Tesei e il sindaco Andrea Romizi, che hanno espresso vivo compiacimento e grande soddisfazione per l’opera svolta dagli oratori (in tutta la diocesi sono 34 quelli attivi, non solo nel periodo estivo, mentre in Umbria sono 120) e trovando molto attuale ed educativo il tema proposto quest'anno dall’Anspi, quello dei “Cavalieri erranti” incentrato sulla figura di “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes.

Al Grest servono abilità e si impara ad affrontare piccoli e grandi problemi

«Un’esperienza molto educativa - ha commentato Matteo Germini, un animatore al suo terzo “Gr.Est.”  ai microfoni dei media presenti - soprattutto perchè si impara a stare con gli altri, con i bambini e con i coetanei. Si formano amicizie vere ed uniche nella fede nel Signore e nel quotidiano. La fatica che si trova al “Gr.Est.” unisce tanto con le altre persone e con i più piccoli. Si impara, con questo “problem solving” (termine che si sente citare sempre più spesso anche tra i ragazzi, n.d.r.), ad affrontare e risolvere piccoli e grandi problemi, soprattutto di arrangiarsi al momento, saper ballare, recitare, cantare, suonare… Al “Gr.Est.” servono tantissime abilità ed ognuno di noi trova il suo posto».

Don Simone Pascarosa: "Facciamo sinodalità camminando e giocando insieme"

Una giornata che ne vale la pena. Ne è convinto don Simone Pascarosa, vicario episcopale per la Pastorale, «perché oggi facciamo sinodalità camminando e giocando insieme… Ne vale la pena perché gli animatori incontrano altri animatori che vanno a scuola insieme, perché i ragazzi trovano tanti adulti e un popolo che si muove attorno a loro per divertirsi, pregare e stare insieme sotto la luce del Signore». Don Simone, giovane sacerdote con alle spalle anche lui un'eperienza all'oratorio ha auspicato che "Don Chisciotte accompagni i ragazzi a scoprire che nella loro vita e in ogni vita si può trovare qualcosa in cui vale la pena…, soprattutto combattere perché vale la pena vivere. Anche nelle difficoltà e nelle sfide più grandi c’è sempre qualcosa che ci fa lanciare il cuore oltre e riconoscere un progetto più grande del nostro dietro del quale camminare».

Uno slancio verso la Gmg di Lisbona

«La giornata di oggi, che è la festa dei nostri oratori, ormai storica e consolidata – ha ricordato don Riccardo Pascolini, responsabile del COP –, che ci richiama alla bellezza di questo tempo intenso degli oratori d’estate, il “Gr.Est.” in modo particolare, ci dà già uno slancio verso la Gmg di Lisbona, la Giornata mondiale della gioventù con papa Francesco, dove i preparativi per la nostra accoglienza sono in fase avanzata, ma noi già ci siamo con il cuore e con lo spirito». Don Luca Delunghi, direttore della Pastorale diocesana giovanile, ha aggiunto: «Soprattutto i ragazzi animatori, che anche l’arcivescovo ha oggi ringraziato, sono quelli che vivranno l’esperienza della Gmg. E vivere il servizio nei confronti dei più piccoli all’interno delle nostre parrocchie, unità pastorali e oratori è sicuramente un buon inizio per sperimentare quella Parola che papa Francesco ci invita a vivere con la Gmg di Lisbona: “l’alzarsi in piedi di Maria e l’andare in fretta verso…”». [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="72230,72231,72232,72233,72234"]]]>
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Gruppi estivi nelle parrocchie della diocesi animati dal Servizio di pastorale giovanile https://www.lavoce.it/gruppi-estivi-nelle-parrocchie-della-diocesi-animati-dal-servizio-di-pastorale-giovanile/ https://www.lavoce.it/gruppi-estivi-nelle-parrocchie-della-diocesi-animati-dal-servizio-di-pastorale-giovanile/#respond Tue, 27 Jun 2023 09:03:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72200 gruppi estivi diocesi terni

Un’estate intensa di attività per le parrocchie e gli oratori che ospitano i Gr.est, i Gruppi Estivi per i ragazzi dai 6 ai 14 anni animati dal Servizio di pastorale giovanile e dalle  parrocchie.

I Gr.est della diocesi di Terni-Narni-Amelia, coinvolgono centinaia di bambini grazie al prezioso servizio dei tantissimi animatori, che ravvivano con i giochi, canti e preghiera i quotidiani incontri dei bambini e ragazzi, e quello delle parrocchie che hanno messo a disposizione strutture, organizzato l’accoglienza offendo in molti casi anche i pasti ai partecipanti, con gioia e disponibilità per dare l’opportunità ai ragazzi di vivere un’esperienza di amicizia e comunione.

Cavalieri Erranti è la proposta estiva 2023 di Anspi e scelta come percorso diocesano per tutti gli oratori nei quali in questo periodo si svolgono i Gruppi Estivi, a Terni.

Coinvolte le seguenti parrocchie: Immacolata Concezione, San Giovanni Bosco, Nostra Signora di Fatima, Santa Maria del Rivo, San Giuseppe Lavoratore, Santa Maria del Carmelo, Santa Maria Assunta nella Cattedrale, Santa Maria Regina, Santa Maria della Misericordia, Sant'Antonio di Padova, Sacro Cuore Eucaristico, Rocca San Zenone, San Francesco, a Narni nella parrocchia di Ponte San Lorenzo e ad Amelia le parrocchie di San Francesco e San Massimiliano Kolbe.

Cavalieri erranti è una sfida che trae spunto dal romanzo Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes e rappresenta il simbolo concreto di chi è in ricerca e prova a dare senso alla sua vita, a partire dagli ideali in cui crede, e dai valori di gentilezza, generosità, rispetto che persegue. Don Chisciotte insegna che è possibile fare cose grandi e intraprendere avventure eroiche, trasformando i momenti di noia e monotonia in incredibili sogni avventurosi: basta volerlo!

Questa proposta estiva porterà ad incontrare un altro cavaliere errante, araldo della fede: San Paolo. Sarà proprio lui, convinto testimone e discepolo, che prenderà per mano, in un viaggio che aiuterà ragazzi e animatori a scoprire il senso dell’impegno umano e della carità cristiana, la riscoperta della speranza, che aiuterà a diventare talentuose creature, immaginate da Dio.

PlayGrest - la festa dei Gruppi Estivi

Come ogni anno, gli oratori della Diocesi di Terni-Narni- Amelia festeggiano insieme con una giornata di animazione e giochi, con oltre quattrocento ragazzi partecipanti, che si svolgerà mercoledì 28 giugno presso la Parrocchia Immacolata Concezione.

La giornata manterrà lo stesso tema cavalleresco che contraddistingue il percorso di quest’anno e dopo un primo momento di accoglienza, proseguirà con vari giochi a stand. I bambini avranno l’opportunità di giocare in squadra con i compagni di altri oratori vivendo, quindi, una giornata di socializzazione e allegria.

La festa proseguirà fino al pomeriggio, quando alle 16.30 il vescovo Francesco Antonio Soddu incontrerà tutti i bambini e gli animatori.

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gruppi estivi diocesi terni

Un’estate intensa di attività per le parrocchie e gli oratori che ospitano i Gr.est, i Gruppi Estivi per i ragazzi dai 6 ai 14 anni animati dal Servizio di pastorale giovanile e dalle  parrocchie.

I Gr.est della diocesi di Terni-Narni-Amelia, coinvolgono centinaia di bambini grazie al prezioso servizio dei tantissimi animatori, che ravvivano con i giochi, canti e preghiera i quotidiani incontri dei bambini e ragazzi, e quello delle parrocchie che hanno messo a disposizione strutture, organizzato l’accoglienza offendo in molti casi anche i pasti ai partecipanti, con gioia e disponibilità per dare l’opportunità ai ragazzi di vivere un’esperienza di amicizia e comunione.

Cavalieri Erranti è la proposta estiva 2023 di Anspi e scelta come percorso diocesano per tutti gli oratori nei quali in questo periodo si svolgono i Gruppi Estivi, a Terni.

Coinvolte le seguenti parrocchie: Immacolata Concezione, San Giovanni Bosco, Nostra Signora di Fatima, Santa Maria del Rivo, San Giuseppe Lavoratore, Santa Maria del Carmelo, Santa Maria Assunta nella Cattedrale, Santa Maria Regina, Santa Maria della Misericordia, Sant'Antonio di Padova, Sacro Cuore Eucaristico, Rocca San Zenone, San Francesco, a Narni nella parrocchia di Ponte San Lorenzo e ad Amelia le parrocchie di San Francesco e San Massimiliano Kolbe.

Cavalieri erranti è una sfida che trae spunto dal romanzo Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes e rappresenta il simbolo concreto di chi è in ricerca e prova a dare senso alla sua vita, a partire dagli ideali in cui crede, e dai valori di gentilezza, generosità, rispetto che persegue. Don Chisciotte insegna che è possibile fare cose grandi e intraprendere avventure eroiche, trasformando i momenti di noia e monotonia in incredibili sogni avventurosi: basta volerlo!

Questa proposta estiva porterà ad incontrare un altro cavaliere errante, araldo della fede: San Paolo. Sarà proprio lui, convinto testimone e discepolo, che prenderà per mano, in un viaggio che aiuterà ragazzi e animatori a scoprire il senso dell’impegno umano e della carità cristiana, la riscoperta della speranza, che aiuterà a diventare talentuose creature, immaginate da Dio.

PlayGrest - la festa dei Gruppi Estivi

Come ogni anno, gli oratori della Diocesi di Terni-Narni- Amelia festeggiano insieme con una giornata di animazione e giochi, con oltre quattrocento ragazzi partecipanti, che si svolgerà mercoledì 28 giugno presso la Parrocchia Immacolata Concezione.

La giornata manterrà lo stesso tema cavalleresco che contraddistingue il percorso di quest’anno e dopo un primo momento di accoglienza, proseguirà con vari giochi a stand. I bambini avranno l’opportunità di giocare in squadra con i compagni di altri oratori vivendo, quindi, una giornata di socializzazione e allegria.

La festa proseguirà fino al pomeriggio, quando alle 16.30 il vescovo Francesco Antonio Soddu incontrerà tutti i bambini e gli animatori.

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Giornata diocesana dei ‘Gr.Est.’ all’insegna di Don Chisciotte https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-gr-est-allinsegna-di-don-chisciotte/ https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-gr-est-allinsegna-di-don-chisciotte/#respond Mon, 26 Jun 2023 10:28:09 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72188 giornata diocesana Gr.Est.

"Con i vostri parroci e i vostri animatori, che ringrazio per la passione e le energie con cui si spendono tra voi, vi auguro di non restare mai pigri o tiepidi, ma di lasciarvi coinvolgere nell’avventura della vita, dono prezioso di cui non finiremo mai di ringraziare i nostri genitori e il Signore stesso.

Il vostro entusiasmo vi aiuti ad affrontare con cuore buono e generoso le giornate, le amicizie, gli impegni; lanciatevi al galoppo, non verso stravaganti fantasie, ma verso la libertà vera, che non stanca di ricordarvi che amare è servire e che in questo troviamo la vera gioia".

Lo scrive l’arcivescovo Ivan Maffeis nella lettera rivolta agli educatori che da metà giugno a tutto luglio vivono i Gr.Est. (gruppi estivi) attivati in trentaquattro Oratori parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve insieme ai parroci, ai bambini, volontari e famiglie. Alcune migliaia di loro si ritroveranno mercoledì 28 giugno, dalle ore 9, al Percorso Verde Leonardo Cenci di Pian di Massiano, per la loro annuale Giornata diocesana dei Gr.Est, insieme a monsignor Maffeis e alle autorità civili cittadine e regionali.

Contro le ingiustizie

Monsignor Maffeis ha preso lo spunto dal sussidio Cavalieri erranti (a cura dell’Anspi) per i Gr.Est. 2023, riflettendo sulla figura di Don Chisciotte, lo stravagante cavaliere di Cervantes, per augurare alle nuove generazioni di essere cavalieri che si lanciano non contro i mulini a vento, scambiati per giganti, ma contro le ingiustizie della vita che voleva combattere, soprattutto nella possibilità di cambiare le cose, di rendere migliore la terra, scrive l’arcivescovo citando anche il fedele scudiero Sancho Panza.

Funzione sociale dei Gr.Est.

È quello che educano a compiere a migliaia di fanciulli e fanciulle gli Oratori non solo in estate, ma tutto l’anno svolgendo, ricorda don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini (COP).

"Una funzione sociale -spiega- che si realizza, un servizio di prossimità che si fa concretezza. Ogni anno questo produce frutti di amicizia e fratellanza nella capacità di condividere e alleggerire il carico dell’altro, sia esso una famiglia che ha bisogno di un luogo di cura per i figli o sia esso un ragazzo che nella comunità educante scopre la vocazione a essere vivo, a essere protagonista, a essere un giovane uomo che cammina verso l’età adulta con coraggio, autostima e fiducia. Per questo la giornata diocesana dei Gr.Est. è un appuntamento tanto atteso, perché allarga, moltiplica e riproduce a servizio dei bambini che si fanno giovani e dei ragazzi che si fanno adulti".

Alleanza educativa

 "La Giornata dei Gr.Est. -commenta don Riccardo Pascolini nell’annunciarla- è parte del calendario cittadino di Perugia, perché, estate dopo estate è il rinnovarsi di questa alleanza educativa che lega bambini ed animatori, adulti e giovani, parroci e laici in una relazione generativa che dà vita, è una profezia che si incarna, è misura di città quello che noi quotidianamente vediamo realizzato ciascuno nei propri oratori".

Compagno di viaggio

"La presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose -sottolinea la segreteria del COP- è il segno di una città che nelle giovani generazioni ripone la profezia e la speranza di una cittadinanza attiva e partecipata che vive di corresponsabilità e condivisione generativa. E questa Giornata è l’occasione in cui migliaia di magliette colorate, indossate da bambini e bambine, si incontrano per condividere l’allegra e gioiosa vitalità di giovani volontari che svestono i panni degli studenti e si riconoscono in un servizio che li fa crescere nella consapevolezza e nella responsabilità.

Sono ragazzi che si fanno pian piano uomini, giorno dopo giorno, sveglia dopo sveglia, gioco dopo gioco, in un susseguirsi di attenzioni ricevute e date dentro una relazione educativa costruttiva e generativa. Questo è il Gr.Est, un tempo e uno spazio di crescita condivisa in cui i piccoli sono attratti dalla bellezza educativa riflessa negli occhi di chi, più grande, apre loro la strada e si fa compagno di viaggio".

I trentaquattro Oratori dove è attivo il Gr.Est. da metà giugno a tutto luglio

Case Bruciate, Elce, Sant’Agostino; Castel del Piano, Pila, Bagnaia, Pilonico; Castiglione del Lago; Cenerente; Colombella, Piccione, Fratticiola Selvatica, Ramazzano; Corciano; Ferro di Cavallo; Girasole, San Mariano; Macchie, Panicarola, Sant’Arcangelo, San Fatucchio; Madonna Alta; Magione; Mantignana, Migiana; Marsciano; Montebello; Monteluce, Casaglia, Santa Petronilla; Olmo; Papiano, Cerqueto; Passignano, Tuoro, Vernazzano, Borghetto; Ponte d’Oddi; Ponte San Giovanni; Ponte Felcino, Villa Pitignano; Ponte Valleceppi; Prepo, San Faustino, Ponte della Pietra; San Barnaba; San Martino in Campo; San Nicolò e Sant’Angelo di Celle; San Sisto, Lacugnano, Sant’Andrea delle Fratte; Santi Biagio e Savino, Santo Spirito, San Costanzo; Santa Lucia; Spina, San Biagio della Valle, Castiglione della Valle, Mercatello; Tavernelle; Torgiano, Pontenuovo; San Valentino in Villantria.

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giornata diocesana Gr.Est.

"Con i vostri parroci e i vostri animatori, che ringrazio per la passione e le energie con cui si spendono tra voi, vi auguro di non restare mai pigri o tiepidi, ma di lasciarvi coinvolgere nell’avventura della vita, dono prezioso di cui non finiremo mai di ringraziare i nostri genitori e il Signore stesso.

Il vostro entusiasmo vi aiuti ad affrontare con cuore buono e generoso le giornate, le amicizie, gli impegni; lanciatevi al galoppo, non verso stravaganti fantasie, ma verso la libertà vera, che non stanca di ricordarvi che amare è servire e che in questo troviamo la vera gioia".

Lo scrive l’arcivescovo Ivan Maffeis nella lettera rivolta agli educatori che da metà giugno a tutto luglio vivono i Gr.Est. (gruppi estivi) attivati in trentaquattro Oratori parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve insieme ai parroci, ai bambini, volontari e famiglie. Alcune migliaia di loro si ritroveranno mercoledì 28 giugno, dalle ore 9, al Percorso Verde Leonardo Cenci di Pian di Massiano, per la loro annuale Giornata diocesana dei Gr.Est, insieme a monsignor Maffeis e alle autorità civili cittadine e regionali.

Contro le ingiustizie

Monsignor Maffeis ha preso lo spunto dal sussidio Cavalieri erranti (a cura dell’Anspi) per i Gr.Est. 2023, riflettendo sulla figura di Don Chisciotte, lo stravagante cavaliere di Cervantes, per augurare alle nuove generazioni di essere cavalieri che si lanciano non contro i mulini a vento, scambiati per giganti, ma contro le ingiustizie della vita che voleva combattere, soprattutto nella possibilità di cambiare le cose, di rendere migliore la terra, scrive l’arcivescovo citando anche il fedele scudiero Sancho Panza.

Funzione sociale dei Gr.Est.

È quello che educano a compiere a migliaia di fanciulli e fanciulle gli Oratori non solo in estate, ma tutto l’anno svolgendo, ricorda don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini (COP).

"Una funzione sociale -spiega- che si realizza, un servizio di prossimità che si fa concretezza. Ogni anno questo produce frutti di amicizia e fratellanza nella capacità di condividere e alleggerire il carico dell’altro, sia esso una famiglia che ha bisogno di un luogo di cura per i figli o sia esso un ragazzo che nella comunità educante scopre la vocazione a essere vivo, a essere protagonista, a essere un giovane uomo che cammina verso l’età adulta con coraggio, autostima e fiducia. Per questo la giornata diocesana dei Gr.Est. è un appuntamento tanto atteso, perché allarga, moltiplica e riproduce a servizio dei bambini che si fanno giovani e dei ragazzi che si fanno adulti".

Alleanza educativa

 "La Giornata dei Gr.Est. -commenta don Riccardo Pascolini nell’annunciarla- è parte del calendario cittadino di Perugia, perché, estate dopo estate è il rinnovarsi di questa alleanza educativa che lega bambini ed animatori, adulti e giovani, parroci e laici in una relazione generativa che dà vita, è una profezia che si incarna, è misura di città quello che noi quotidianamente vediamo realizzato ciascuno nei propri oratori".

Compagno di viaggio

"La presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose -sottolinea la segreteria del COP- è il segno di una città che nelle giovani generazioni ripone la profezia e la speranza di una cittadinanza attiva e partecipata che vive di corresponsabilità e condivisione generativa. E questa Giornata è l’occasione in cui migliaia di magliette colorate, indossate da bambini e bambine, si incontrano per condividere l’allegra e gioiosa vitalità di giovani volontari che svestono i panni degli studenti e si riconoscono in un servizio che li fa crescere nella consapevolezza e nella responsabilità.

Sono ragazzi che si fanno pian piano uomini, giorno dopo giorno, sveglia dopo sveglia, gioco dopo gioco, in un susseguirsi di attenzioni ricevute e date dentro una relazione educativa costruttiva e generativa. Questo è il Gr.Est, un tempo e uno spazio di crescita condivisa in cui i piccoli sono attratti dalla bellezza educativa riflessa negli occhi di chi, più grande, apre loro la strada e si fa compagno di viaggio".

I trentaquattro Oratori dove è attivo il Gr.Est. da metà giugno a tutto luglio

Case Bruciate, Elce, Sant’Agostino; Castel del Piano, Pila, Bagnaia, Pilonico; Castiglione del Lago; Cenerente; Colombella, Piccione, Fratticiola Selvatica, Ramazzano; Corciano; Ferro di Cavallo; Girasole, San Mariano; Macchie, Panicarola, Sant’Arcangelo, San Fatucchio; Madonna Alta; Magione; Mantignana, Migiana; Marsciano; Montebello; Monteluce, Casaglia, Santa Petronilla; Olmo; Papiano, Cerqueto; Passignano, Tuoro, Vernazzano, Borghetto; Ponte d’Oddi; Ponte San Giovanni; Ponte Felcino, Villa Pitignano; Ponte Valleceppi; Prepo, San Faustino, Ponte della Pietra; San Barnaba; San Martino in Campo; San Nicolò e Sant’Angelo di Celle; San Sisto, Lacugnano, Sant’Andrea delle Fratte; Santi Biagio e Savino, Santo Spirito, San Costanzo; Santa Lucia; Spina, San Biagio della Valle, Castiglione della Valle, Mercatello; Tavernelle; Torgiano, Pontenuovo; San Valentino in Villantria.

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Una piccola ‘Onu’ al Gr.est. San Barnaba e Villaggio della Carità di Perugia https://www.lavoce.it/una-piccola-onu-al-gr-est-san-barnaba-e-villaggio-della-carita-di-perugia/ Wed, 29 Jun 2022 12:55:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67526 gr.est. san barnaba

"Per i bambini è naturale diventare amici, ma per noi più grandi non è così facile". A dirlo è Irene, giovane animatrice del Gr.est. (Gruppo estivo) della parrocchia di San Barnaba e del Villaggio della Carità di Perugia (sede della Caritas diocesana), svoltosi nelle prime due settimane dopo la fine della scuola, nel tracciare un bilancio insieme al parroco don Alessandro Scarda, a Sara, animatrice del dopocresima, a Miriam, animatrice veterana e responsabile del progetto Gr.est., e agli altri giovani animatori: Alessia, Blaise, Damiano, Edoardo, Eleonora, Francesco (detto Ciro), Giovanni, Irene piccola, Lorenzo, Marco, Patricia e Pietro. Questo Gr.est. ha accolto una trentina di bambini dai 6 ai 13 anni di età le cui famiglie, oltre a quelle italiane, hanno origini sudamericane, sudafricane e provenienti dall’Ucraina devastata dalla guerra, facendo breccia nel cuore degli animatori.

Il parroco

"Tutti loro rappresentano tre continenti e ci piace pensare -commenta don Alessandro- al nostro Gr.est. come a una piccola Onu. Uno degli obiettivi è stato quello di aiutare gli ultimi arrivati, i bambini ucraini, ad apprendere di più la nostra lingua. Bene! Non solo hanno perfezionato l’italiano, addirittura hanno insegnato l’ucraino ai coetanei italiani.

Siamo andati oltre l’auspicato processo di integrazione realizzabile con l’abbattimento delle barriere linguistiche. Questo capolavoro di amicizia ed inclusione, attraverso momenti di aggregazione, condivisione, preghiera, giochi, svago…, è stato possibile grazie all’impegno dei nostri giovani animatori nel promuovere attività educative e ludiche non sempre facili da mettere in campo per le diverse culture dei piccoli. È stato anche un passo verso la normalità dopo le restrizioni di due anni di pandemia.

Una scommessa che abbiamo vinto e che ripeteremo il prossimo anno, perché abbiamo colto la bellezza travolgente di un viaggio inaspettato di questa piccola Onu dove a dialogare sono stati i cuori nella loro specialissima e universale lingua.

A testimoniarlo -conclude don Alessandro- sono anche le esperienze Gr.est. al laboratorio di orticoltura con gli anziani (un progetto di inclusione sociale promosso da Caritas con le Edizioni Frate Indovino) e il pranzare insieme alla Mensa Don Gualtiero (intitolata al cardinale Bassetti) al Villaggio della Carità".

La responsabile Gr.Est.

 Bilancio positivo per gli animati, i trenta fanciulli, ma anche per i tredici giovani animatori.

"Non è stato facile partire da zero -spiega Miriam, l’animatrice veterana- proporre ai ragazzi un’esperienza nuova nel ruolo di animatori, sia perché la gran parte non aveva mai partecipato al Gr.est. sia perché per tutti è stata la prima occasione di mettersi in gioco nel servizio verso i più piccoli e poveri. Il nostro Gr.est, infatti, è nato per i bambini delle famiglie ospitate nel Villaggio della Carità. L’organizzazione di queste due settimane è stata intensa e ci ha messi alla prova, ma anche uniti di più nell’amicizia e nella condivisione di ogni momento vissuto insieme. Metti in gioco tutto te stesso, scopri parti di te che non conoscevi: tenerezza, accoglienza, ascolto e alla fine ti ritrovi a sera svuotato di te stesso ma colmo della gioia di esserti donato agli altri".

L'animatrice del dopocresima

 Sara parla del «considerevole sforzo organizzativo e mentale richiesto ai nostri animatori nel preparare le attività, i piccoli momenti di catechesi, organizzare i giochi (con tanto di materiale e spiegazione), gestire i bambini, specie quelli più vivaci e incontenibili e far fronte alle tante dinamiche e situazioni che possono presentare.

"Sono compiti -aggiunge- che presuppongono sangue freddo, forza di volontà e tanta pazienza. Ma il gruppo, ormai ben coeso e armonioso grazie agli anni di dopocresima svolti insieme, ha saputo ben rispondere alle sfide di questo Gr.est., per poi assaporarne gli aspetti più preziosi che hanno di gran lunga ripagato i sacrifici fatti".

Il giovane animatore del Gr.Est.

"Il meglio del meglio -spiega Damiano, a nome di tutti gli altri- è stato aiutare i bambi da poco in Italia. Dare una mano al prossimo è una cosa che davvero ci riempie lo spirito. Partire da casa alle sette del mattino e tornare nel tardo pomeriggio, quasi stremati, crediamo che nessuno lo farebbe mai, se non fosse per tutto quello che quest’esperienza ci dà in cambio".

La giovane animatrice

 Significativo quanto dice Irene sulla differenza di età tra animatori e animati.

"Mi sono accorta -commenta- di quanto siamo diversi dai bambini, pur non essendo in fin dei conti troppo più grandi. In realtà ho già un po’ perso la spontaneità e la naturalezza di essere e fare ciò che sono e fanno loro, e in questo mi hanno insegnato tanto. Ricorderò per sempre un momento in cui un bambino italiano, con una spontaneità incredibile, si ricollega a quanto detto all’inizio, è andato da un ucraino e gli ha chiesto di diventare amici. Amici! Per noi più grandi non è così facile, per loro invece è così naturale!".

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gr.est. san barnaba

"Per i bambini è naturale diventare amici, ma per noi più grandi non è così facile". A dirlo è Irene, giovane animatrice del Gr.est. (Gruppo estivo) della parrocchia di San Barnaba e del Villaggio della Carità di Perugia (sede della Caritas diocesana), svoltosi nelle prime due settimane dopo la fine della scuola, nel tracciare un bilancio insieme al parroco don Alessandro Scarda, a Sara, animatrice del dopocresima, a Miriam, animatrice veterana e responsabile del progetto Gr.est., e agli altri giovani animatori: Alessia, Blaise, Damiano, Edoardo, Eleonora, Francesco (detto Ciro), Giovanni, Irene piccola, Lorenzo, Marco, Patricia e Pietro. Questo Gr.est. ha accolto una trentina di bambini dai 6 ai 13 anni di età le cui famiglie, oltre a quelle italiane, hanno origini sudamericane, sudafricane e provenienti dall’Ucraina devastata dalla guerra, facendo breccia nel cuore degli animatori.

Il parroco

"Tutti loro rappresentano tre continenti e ci piace pensare -commenta don Alessandro- al nostro Gr.est. come a una piccola Onu. Uno degli obiettivi è stato quello di aiutare gli ultimi arrivati, i bambini ucraini, ad apprendere di più la nostra lingua. Bene! Non solo hanno perfezionato l’italiano, addirittura hanno insegnato l’ucraino ai coetanei italiani.

Siamo andati oltre l’auspicato processo di integrazione realizzabile con l’abbattimento delle barriere linguistiche. Questo capolavoro di amicizia ed inclusione, attraverso momenti di aggregazione, condivisione, preghiera, giochi, svago…, è stato possibile grazie all’impegno dei nostri giovani animatori nel promuovere attività educative e ludiche non sempre facili da mettere in campo per le diverse culture dei piccoli. È stato anche un passo verso la normalità dopo le restrizioni di due anni di pandemia.

Una scommessa che abbiamo vinto e che ripeteremo il prossimo anno, perché abbiamo colto la bellezza travolgente di un viaggio inaspettato di questa piccola Onu dove a dialogare sono stati i cuori nella loro specialissima e universale lingua.

A testimoniarlo -conclude don Alessandro- sono anche le esperienze Gr.est. al laboratorio di orticoltura con gli anziani (un progetto di inclusione sociale promosso da Caritas con le Edizioni Frate Indovino) e il pranzare insieme alla Mensa Don Gualtiero (intitolata al cardinale Bassetti) al Villaggio della Carità".

La responsabile Gr.Est.

 Bilancio positivo per gli animati, i trenta fanciulli, ma anche per i tredici giovani animatori.

"Non è stato facile partire da zero -spiega Miriam, l’animatrice veterana- proporre ai ragazzi un’esperienza nuova nel ruolo di animatori, sia perché la gran parte non aveva mai partecipato al Gr.est. sia perché per tutti è stata la prima occasione di mettersi in gioco nel servizio verso i più piccoli e poveri. Il nostro Gr.est, infatti, è nato per i bambini delle famiglie ospitate nel Villaggio della Carità. L’organizzazione di queste due settimane è stata intensa e ci ha messi alla prova, ma anche uniti di più nell’amicizia e nella condivisione di ogni momento vissuto insieme. Metti in gioco tutto te stesso, scopri parti di te che non conoscevi: tenerezza, accoglienza, ascolto e alla fine ti ritrovi a sera svuotato di te stesso ma colmo della gioia di esserti donato agli altri".

L'animatrice del dopocresima

 Sara parla del «considerevole sforzo organizzativo e mentale richiesto ai nostri animatori nel preparare le attività, i piccoli momenti di catechesi, organizzare i giochi (con tanto di materiale e spiegazione), gestire i bambini, specie quelli più vivaci e incontenibili e far fronte alle tante dinamiche e situazioni che possono presentare.

"Sono compiti -aggiunge- che presuppongono sangue freddo, forza di volontà e tanta pazienza. Ma il gruppo, ormai ben coeso e armonioso grazie agli anni di dopocresima svolti insieme, ha saputo ben rispondere alle sfide di questo Gr.est., per poi assaporarne gli aspetti più preziosi che hanno di gran lunga ripagato i sacrifici fatti".

Il giovane animatore del Gr.Est.

"Il meglio del meglio -spiega Damiano, a nome di tutti gli altri- è stato aiutare i bambi da poco in Italia. Dare una mano al prossimo è una cosa che davvero ci riempie lo spirito. Partire da casa alle sette del mattino e tornare nel tardo pomeriggio, quasi stremati, crediamo che nessuno lo farebbe mai, se non fosse per tutto quello che quest’esperienza ci dà in cambio".

La giovane animatrice

 Significativo quanto dice Irene sulla differenza di età tra animatori e animati.

"Mi sono accorta -commenta- di quanto siamo diversi dai bambini, pur non essendo in fin dei conti troppo più grandi. In realtà ho già un po’ perso la spontaneità e la naturalezza di essere e fare ciò che sono e fanno loro, e in questo mi hanno insegnato tanto. Ricorderò per sempre un momento in cui un bambino italiano, con una spontaneità incredibile, si ricollega a quanto detto all’inizio, è andato da un ucraino e gli ha chiesto di diventare amici. Amici! Per noi più grandi non è così facile, per loro invece è così naturale!".

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Perugia, Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori: un ritorno alla vita, alla normalità per tanti giovani https://www.lavoce.it/perugia-giornata-diocesana-dei-gr-est-oratori-un-ritorno-alla-vita-alla-normalita-per-tanti-giovani/ Wed, 22 Jun 2022 13:29:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67403 giornata diocesana grest-oratori

"Da soli non si è felici, ma soltanto stando insieme e con amici che vi sanno indicare la felicità, la strada della pienezza della vita".

È stato l’auguro del vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi ai duemila e più partecipanti alla Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi), promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale diocesana giovanile di Perugia-Città della Pieve, tenutasi al Percorso Verde Leonardo Cenci del capoluogo umbro, il 22 giugno, un segno di ritorno alla normalità dopo la pandemia. Alle parole di monsignor Salvi hanno fatto eco quelle della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco di Perugia Andrea Romizi e del cardinale Gualtiero Bassetti. Per quest’ultimo, non poco emozionato, è stata l’occasione per salutare da vicino tanti giovani che ha visto crescere nei suoi tredici anni di episcopato perugino-pievese concluso lo scorso 27 maggio.

Il saluto ai ragazzi della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori della presidente Tesei e del sindaco Romizi

Gli illustri ospiti adulti della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori, hanno avuto parole di apprezzamento ed incoraggiamento, non formali ma sentite, rivolte anche a tutti i giovani animatori-educatori (diverse centinaia all’opera nei quaranta oratori attivi in diocesi), gli amici che ti sanno indicare la felicità, come li ha definiti monsignor Salvi.

La presidente Tesei, che in gioventù ha vissuto l’esperienza dell’oratorio, ha augurato ai numerosi partecipanti di poter fare un percorso di crescita insieme, perché soltanto insieme si possono realizzare i propri sogni. Il primo cittadino Romizi ha definito i ragazzi dei Gr.est.-Oratori il mare di Perugia, pensando allo spot pubblicitario che la Regione ha commissionato per promuovere le bellezze dell’Umbria in Italia e all’estero.

"I ragazzi dei Gr.est. -ha evidenziato il sindaco- sono una ricchezza che custodiamo con grande orgoglio, gelosia, soddisfazione e riconoscenza per chi questa ricchezza, nel tempo, l’ha accompagnata come i tanti sacerdoti e gli animatori che hanno realizzato fino ad oggi un’opera grandiosa come quella degli oratori.

Godetevi fino in fondo questo momento -ha detto ai duemila fanciulli ed adolescenti- Sono questi i momenti che nella vita vi accompagneranno sempre, anche quando inizierete ad avere i capelli bianchi, perché con queste esperienze le vostre personalità si andranno a formare e a realizzare. Sono giornate in cui viene dato spazio alla vostra fantasia e creatività attraverso temi a voi cari, come quello di quest’anno, Il piccolo principe. A noi adulti, purtroppo, ci manca un tempo di fantasia, immaginazione e creatività".

Il saluto del cardinale Bassetti al mare di Perugia

Il cardinale Bassetti ha salutato il mare di Perugia con queste parole:

"Cari ragazzi, ho concluso la mia missione di vescovo, ma vorrei che vi ricordaste di me come di un vescovo campanaro, che vi parlava di Gesù e del Vangelo".

Lo ha detto ricordando un simpatico episodio accaduto ad un suo amico vescovo chiamato dal più piccolo dei bambini di un Gr.est. il vescovo campanaro, nel suonare le campane di Gesù e del Vangelo, si è poi definito lo stesso vescovo presentandosi a tutti gli altri bambini. Tanto per stare in tema di fantasia, immaginazione e creatività che stimola, appunto, il mondo degli oratori. Quelli dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono cresciuti nell’ultimo ventennio grazie al lavoro pastorale non poco impegnativo di diversi parroci e del Coordinamento Oratori Perugini il cui responsabile è don Riccardo Pascolini. A tutti loro sono andati i ringraziamenti della presidente Tesei e del sindaco Romizi.

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giornata diocesana grest-oratori

"Da soli non si è felici, ma soltanto stando insieme e con amici che vi sanno indicare la felicità, la strada della pienezza della vita".

È stato l’auguro del vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi ai duemila e più partecipanti alla Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi), promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale diocesana giovanile di Perugia-Città della Pieve, tenutasi al Percorso Verde Leonardo Cenci del capoluogo umbro, il 22 giugno, un segno di ritorno alla normalità dopo la pandemia. Alle parole di monsignor Salvi hanno fatto eco quelle della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco di Perugia Andrea Romizi e del cardinale Gualtiero Bassetti. Per quest’ultimo, non poco emozionato, è stata l’occasione per salutare da vicino tanti giovani che ha visto crescere nei suoi tredici anni di episcopato perugino-pievese concluso lo scorso 27 maggio.

Il saluto ai ragazzi della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori della presidente Tesei e del sindaco Romizi

Gli illustri ospiti adulti della Giornata diocesana dei Gr.est.-Oratori, hanno avuto parole di apprezzamento ed incoraggiamento, non formali ma sentite, rivolte anche a tutti i giovani animatori-educatori (diverse centinaia all’opera nei quaranta oratori attivi in diocesi), gli amici che ti sanno indicare la felicità, come li ha definiti monsignor Salvi.

La presidente Tesei, che in gioventù ha vissuto l’esperienza dell’oratorio, ha augurato ai numerosi partecipanti di poter fare un percorso di crescita insieme, perché soltanto insieme si possono realizzare i propri sogni. Il primo cittadino Romizi ha definito i ragazzi dei Gr.est.-Oratori il mare di Perugia, pensando allo spot pubblicitario che la Regione ha commissionato per promuovere le bellezze dell’Umbria in Italia e all’estero.

"I ragazzi dei Gr.est. -ha evidenziato il sindaco- sono una ricchezza che custodiamo con grande orgoglio, gelosia, soddisfazione e riconoscenza per chi questa ricchezza, nel tempo, l’ha accompagnata come i tanti sacerdoti e gli animatori che hanno realizzato fino ad oggi un’opera grandiosa come quella degli oratori.

Godetevi fino in fondo questo momento -ha detto ai duemila fanciulli ed adolescenti- Sono questi i momenti che nella vita vi accompagneranno sempre, anche quando inizierete ad avere i capelli bianchi, perché con queste esperienze le vostre personalità si andranno a formare e a realizzare. Sono giornate in cui viene dato spazio alla vostra fantasia e creatività attraverso temi a voi cari, come quello di quest’anno, Il piccolo principe. A noi adulti, purtroppo, ci manca un tempo di fantasia, immaginazione e creatività".

Il saluto del cardinale Bassetti al mare di Perugia

Il cardinale Bassetti ha salutato il mare di Perugia con queste parole:

"Cari ragazzi, ho concluso la mia missione di vescovo, ma vorrei che vi ricordaste di me come di un vescovo campanaro, che vi parlava di Gesù e del Vangelo".

Lo ha detto ricordando un simpatico episodio accaduto ad un suo amico vescovo chiamato dal più piccolo dei bambini di un Gr.est. il vescovo campanaro, nel suonare le campane di Gesù e del Vangelo, si è poi definito lo stesso vescovo presentandosi a tutti gli altri bambini. Tanto per stare in tema di fantasia, immaginazione e creatività che stimola, appunto, il mondo degli oratori. Quelli dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono cresciuti nell’ultimo ventennio grazie al lavoro pastorale non poco impegnativo di diversi parroci e del Coordinamento Oratori Perugini il cui responsabile è don Riccardo Pascolini. A tutti loro sono andati i ringraziamenti della presidente Tesei e del sindaco Romizi.

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Giornata diocesana dei Gr.est – Oratori: grande attesa per 1.500 fanciulli e adolescenti https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-dei-gr-est-oratori-grande-attesa-per-1-500-fanciulli-e-adolescenti/ Tue, 21 Jun 2022 11:18:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67393 grest - oratori

Dopo due anni di stop, a seguito della pandemia, ritorna la tanto attesa Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi) promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale giovanile dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

In più di millecinquecento fanciulli, dai 6 ai 13 anni, accompagnati da centinaia di animator ed educatori, si daranno appuntamento mercoledì 22 giugno, alle ore 9, nei pressi della pista ciclabile del Percorso Verde Leonardo Cenci di Perugia, con punto di accoglienza e saluto delle autorità civili e religiose. A salutare i partecipanti delle quaranta realtà oratoriali perugino-pievesi, saranno la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi, il responsabile del COP don Riccardo Pascolini, il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi e diversi sacerdoti e coordinatori di oratorio.

Non mancherà neppure il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito dal 27 maggio scorso, da sempre molto attento e sensibile alle giovanissime e giovani generazioni, definite dallo stesso porporato, utilizzando un’espressione cara al sindaco santo di Firenze Giorgio La Pira, rondini che vanno verso la primavera.

Per Bassetti sarà il giorno del congedo dalle sue rondini, ma avrà altre occasioni per rincontrarle avendo molto a cuore la crescita e l’educazione integrale della gioventù, come l’hanno tutti coloro che si prodigano nella Chiesa e non solo, svolgendo un’opera a servizio del benessere sociale e di vita come il mondo degli oratori.

Una realtà, quella oratoriale, definita dal cardinale Bassetti alla Giornata diocesana dei Gr.est del 2019, l’ultima a svolgersi prima della pandemia, un ottimo esperimento per farvi crescere insieme, per fare di voi degli amici e dei fratelli che si sostengono nei momenti difficili, soprattutto per costruire delle nuove famiglie e un nuovo mondo fondato su quattro valori fondamentali: la famiglia, la parrocchia, la cultura e il lavoro.

"Queste parole -commentano dal COP- si sono rivelate profetiche perché nel tempo del Covid-19 gli oratori, in presenza o a distanza, hanno continuato ad essere al servizio dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, contro la solitudine e l’isolamento, con legami di senso profondo che ci hanno traghettato fino ad oggi".

Pensando ai tanti partecipanti alla Giornata, che con le loro diverse magliette coloreranno il Percorso Verde Leonardo Cenci, don Riccardo Pascolini parla di una nuova fioritura di vita che segna la rinascita della socialità, della condivisione, della bellezza.

"Le grida, i canti, le danze giocose dei bambini -spiega- sono il rumoroso e assordante centuplo di gioia che ripaga il lungo silenzio da cui speriamo di uscire. Assistere alla moltitudine di partecipazione che ha invaso tutti i nostri oratori in questo inizio d’estate è la promessa di vita che si rinnova e che incarna la Pace e la Fratellanza nell’accoglienza che ogni Oratorio ha riservato a tutti i bambini arrivati dalle terre martoriate dalla guerra. Ancora di più l’assidua presenza e l’instancabile servizio di centinaia di giovani adolescenti è un invito a noi adulti, perché possiamo accompagnarli con autorevolezza, ascoltarli con attenzione e guardati negli occhi con fiducia perché, come ci insegna il Piccolo Principe, è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".

Sulle orme della storia del sussidio ANSPI a tema Piccolo Principe, il Comitato ANSPI Perugia-Città della Pieve ha collaborato all’organizzazione della Giornata diocesana dei Gr.est. - Oratori, anche con il patrocinio e il servizio gratuito di acqua potabile offerto da Umbra Acque.

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grest - oratori

Dopo due anni di stop, a seguito della pandemia, ritorna la tanto attesa Giornata diocesana dei Gr.est. (Gruppi estivi) promossa dal Coordinamento Oratori Perugini (COP) insieme alla Pastorale giovanile dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

In più di millecinquecento fanciulli, dai 6 ai 13 anni, accompagnati da centinaia di animator ed educatori, si daranno appuntamento mercoledì 22 giugno, alle ore 9, nei pressi della pista ciclabile del Percorso Verde Leonardo Cenci di Perugia, con punto di accoglienza e saluto delle autorità civili e religiose. A salutare i partecipanti delle quaranta realtà oratoriali perugino-pievesi, saranno la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il vescovo ed amministratore diocesano monsignor Marco Salvi, il responsabile del COP don Riccardo Pascolini, il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi e diversi sacerdoti e coordinatori di oratorio.

Non mancherà neppure il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito dal 27 maggio scorso, da sempre molto attento e sensibile alle giovanissime e giovani generazioni, definite dallo stesso porporato, utilizzando un’espressione cara al sindaco santo di Firenze Giorgio La Pira, rondini che vanno verso la primavera.

Per Bassetti sarà il giorno del congedo dalle sue rondini, ma avrà altre occasioni per rincontrarle avendo molto a cuore la crescita e l’educazione integrale della gioventù, come l’hanno tutti coloro che si prodigano nella Chiesa e non solo, svolgendo un’opera a servizio del benessere sociale e di vita come il mondo degli oratori.

Una realtà, quella oratoriale, definita dal cardinale Bassetti alla Giornata diocesana dei Gr.est del 2019, l’ultima a svolgersi prima della pandemia, un ottimo esperimento per farvi crescere insieme, per fare di voi degli amici e dei fratelli che si sostengono nei momenti difficili, soprattutto per costruire delle nuove famiglie e un nuovo mondo fondato su quattro valori fondamentali: la famiglia, la parrocchia, la cultura e il lavoro.

"Queste parole -commentano dal COP- si sono rivelate profetiche perché nel tempo del Covid-19 gli oratori, in presenza o a distanza, hanno continuato ad essere al servizio dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, contro la solitudine e l’isolamento, con legami di senso profondo che ci hanno traghettato fino ad oggi".

Pensando ai tanti partecipanti alla Giornata, che con le loro diverse magliette coloreranno il Percorso Verde Leonardo Cenci, don Riccardo Pascolini parla di una nuova fioritura di vita che segna la rinascita della socialità, della condivisione, della bellezza.

"Le grida, i canti, le danze giocose dei bambini -spiega- sono il rumoroso e assordante centuplo di gioia che ripaga il lungo silenzio da cui speriamo di uscire. Assistere alla moltitudine di partecipazione che ha invaso tutti i nostri oratori in questo inizio d’estate è la promessa di vita che si rinnova e che incarna la Pace e la Fratellanza nell’accoglienza che ogni Oratorio ha riservato a tutti i bambini arrivati dalle terre martoriate dalla guerra. Ancora di più l’assidua presenza e l’instancabile servizio di centinaia di giovani adolescenti è un invito a noi adulti, perché possiamo accompagnarli con autorevolezza, ascoltarli con attenzione e guardati negli occhi con fiducia perché, come ci insegna il Piccolo Principe, è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".

Sulle orme della storia del sussidio ANSPI a tema Piccolo Principe, il Comitato ANSPI Perugia-Città della Pieve ha collaborato all’organizzazione della Giornata diocesana dei Gr.est. - Oratori, anche con il patrocinio e il servizio gratuito di acqua potabile offerto da Umbra Acque.

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In 500 alla Giornata diocesana di formazione degli animatori e coordinatori Gr.Est. – Oratori https://www.lavoce.it/in-500-alla-giornata-diocesana-di-formazione-degli-animatori-e-coordinatori-gr-est-oratori/ Mon, 04 Apr 2022 10:01:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65960 animatori Gr.Est.- Oratori

"Questa mattina vedendovi arrivare a frotte, davanti alla nostra Cattedrale, mi sono subito sentito bene, perché vedendo i vostri volti contenti, sorridenti è stata per me come riaccendersi una speranza".

Con queste parole il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi ha dato il benvenuto, poco prima dell’ora di pranzo di domenica 3 aprile, nel chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, a cinquecento animatori e coordinatori dei quaranta Gr.Est.- Oratori perugino-pievesi che si formano in vista delle attività estive rivolte a quattromila fanciulli e adolescenti. La loro Giornata diocesana di formazione, promossa dalla Pastorale Giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini in collaborazione con l’ANSPI, ha visto il coinvolgimento della società Umbra Acque con il suo presidente, l’avvocato Filippo Calabrese, realtà sensibile al tema trattato, quello di educare le giovani generazioni alla salvaguardia dell’ambiente per, come recita lo slogan, Mettere mano al nostro futuro!.

Animatori e costruttori

E della speranza di un futuro migliore ha parlato monsignor Salvi nel dire:

"Ragazzi, siamo in una società triste (pandemia, guerra, violenza, ingiustizia, povertà…). Lo avete notato? Anche percorrendo corso Vannucci di Perugia si incontrano facce tristi, che non hanno niente da dire, ma incontrando voi ho colto una speranza e il riaccendersi di una voglia di vivere. Sono qui con voi per ringraziarvi della vostra presenza, soprattutto per la vostra voglia di vivere e vi chiedo che questa voglia la portiate sempre con voi, come animatori e costruttori del Gr.Est. estivo, così da essere nella comunità costruttori di questa vita di speranza. Ringrazio anche Umbra Acque della sua partecipazione, un piccolo segno ma decisivo per contribuire a saper costruire quell’ambiente e quella società a cui tutti siamo chiamati a realizzare".

Affidato il mandato agli animatori Gr.Est - Oratori

La giornata è proseguita nel pomeriggio con stand, workshop, attività e laboratori in diversi luoghi del centro storico per poi concludersi con l'eucaristia in Cattedrale concelebrata da monsignor Salvi assieme a don Luca Delunghi, direttore della Pastorale Giovanile, don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, don Daniele Malatacca, membro di entrambe le realtà pastorali diocesane,  don Vittorio Bigini, don Gaetano Romano, don Michael Tiritiello e don Giovanni Yang Le.

"La vostra presenza così numerosa -ha esordito nell'omelia il vescovo ausiliare- dà un segno di gioia e di speranza in un mondo che sembra rotolare verso la disperazione".

Esserci per la pienezza della vita

Monsignor Salvi, nell’omelia, ha posto una domanda a ciascun giovane:

"Perché sei qui? Le ragioni potrebbero essere molteplici -ha commentato nel dare lui stesso una risposta- ma se sei qui, in questo momento, è perché senti nel tuo cuore una domanda che vuole essere appagata. Si sente il desiderio nel nostro cuore che la vita sia piena, sia grande, perché nel nostro io c’è qualcosa di irriducibile che ci chiede che la vita sia felice e che tu possa vivere con gusto. Stare qui significa che c’è un desiderio profondo del gusto della vita, che ci accompagna anche inconsapevolmente dove non sia determinante il tuo caratteraccio e la tua fragilità. Quante volte si rovinano le cose belle nell’affidarci al nostro carattere, quante amicizie perdiamo quando facciamo e confidiamo sulla nostra fragilità. Il Vangelo di oggi (l’adultera che doveva essere lapidata) è stupendo, perché è rivolto a ciascuno di noi e ci aiuta a dare una risposta alla nostra domanda, quella di esserci per trovare la pienezza del vivere".

L’amore di Dio ribalta la vita

"In questo passo del Vangelo -ha commentato monsignor Salvi- Gesù ha da dire qualcosa alla tua vita nel non condannare, nel non giudicare, nel non rimproverare. Gesù ama e il suo è un amore grande che gioca d’anticipo anche nei confronti della conversione dell’adultera. Il suo è un perdono grande, una tenerezza che precede qualunque sforzo di quella donna. Ragazzi, è così anche per noi!. Dio ci ama prima ancora che noi siamo capaci di rispondere o di convertirci, perché sei qui con tanti dubbi, con tante domande. Sei qui che ancora non capisci bene quello che sarà la tua vita, ma c’è Gesù che ti ama, che offre alla tua vita una tenerezza infinita.

Anche per te c’è un abbraccio misericordioso, che ti ama indipendente dal tuo proposito di vivere bene. Come all’adultera, Gesù ti offre la possibilità di un rapporto gratuito, senza condizioni. È questa la grande sorpresa per essere qui e, nello stesso tempo, è un grande scandalo, perché Gesù perdona indipendentemente da come sei. Solo chi scopre di essere amato di un amore totalmente gratuito è capace di cambiare la vita. L’amore di Dio non si conquista, lo si accoglie e una volta accolto ha il potere di ribaltare la vita. Non importa quale sia il tuo peccato, non importa quanto sei caduto in basso, la mano di Dio è sempre tesa per afferrarti e rialzarti. Tutti voi, ragazzi, siete chiamati ad essere la mano di questa tenerezza, perché prima di tutto è giunta a ciascuno di voi".

Al termine dell’omelia monsignor Salvi ha letto la preghiera di affidamento del mandato a ciascun animatore, impartendo a tutti la benedizione per l’opera che svolgeranno durante i Gr.Est e le attività oratoriali.

La formazione degli animatori di Gr.Est - Oratori all’insegna della salvaguardia del Creato. Il calendario delle iniziative estive rivolte a fanciulli, adolescenti e giovani

Nel tracciare un bilancio della Giornata diocesana di formazione degli animatori di Gr.Est. e Oratori, svoltasi nel centro storico di Perugia domenica 3 aprile, don Daniele Malatacca, coordinatore dell’organizzazione, parla di una occasione molto importante per la formazione di giovani che seguono tutto l’anno, in particolare d’estate, alcune migliaia di bambini e adolescenti frequentatori degli Oratori parrocchiali.

"Una formazione -spiega- iniziata alcuni mesi fa nelle zone pastorali, a livello periferico, e conclusa nel centro storico di Perugia per testimoniare l’unità della Chiesa attorno al suo vescovo, dando un segno di speranza a tutta le comunità cristiana credendo nei giovani".

Significativo è stato il tema trattato nei diversi stand e laboratori della Giornata di formazione, in segno di continuità con quanto si sta facendo da alcuni anni negli Oratori.

"Siamo impegnati a lavorare sull’ecologia a seguito dell’enciclica Laudato sì di Papa Francesco -spiega don Malatacca- mettendo in moto un processo che mira a salvaguardare e a valorizzare il Creato e le risorse che Dio ci dona come l’acqua.

In questo rientra la formazione di quest’anno i cui materiali sono stati all’insegna del riciclo, allestendo uno stand specifico sull’Eco Green, e la società Umbra Acque ci ha sostenuto nella realizzazione della giornata".

Un plauso don Daniele lo ha rivolto a tutti i giovani impegnati nell’organizzazione: Alessia, Debora, Diego, Giacomo, Giulia, Ilaria, Leonardo, Maria Serena, Matteo e Simona.

La presenza del cardinale

 Non ha fatto mancare la sua presenza il cardinale Gualtiero Bassetti, visitando, nel pomeriggio di domenica, alcuni stand e laboratori, augurando a tutti buon lavoro in vista degli impegni estivi.

La Pasquetta con il Papa

Bassetti avrà modo di incontrare molti di questi giovani, come ha annunciato don Daniele Malatacca, alla Pasquetta con Papa Francesco. Si tratta del prossimo appuntamento in calendario, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, a Roma, in Piazza San Pietro, dal titolo #Seguimi, organizzato dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Cei. È un pellegrinaggio rivolto agli adolescenti, dai 12 ai 17 anni, accompagnati da parroci e animatori, per rispondere alla chiamata di Papa Francesco e per offrire ai ragazzi l'opportunità di un tempo che li aiuti a far risuonare ancora di più questo Incontro.

Il cardinale Bassetti così sottolinea l'importanza dell'iniziativa Cei:

"Dopo questi mesi di vita incerta -dice- sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito la pandemia e anche questo è un segno di speranza e di ripartenza".

Altri significativi eventi di ripartenza, dopo la fase acuta dell’emergenza da Covid-19, rivolti al mondo giovanile perugino-pievese, sono stati annunciati da don Luca Delunghi al termine della celebrazione eucaristica. Si tratta, in ordine cronologico, dei campi estivi in parrocchia (Gr.Est.) e delle diverse esperienze di missione e carità (in collaborazione con la Caritas diocesana) in Italia e all’estero, che prenderanno il via dopo la chiusura delle scuole (da giugno a settembre), dei pellegrinaggi diocesani a Santiago de Compostela, dal 25 luglio al 4 agosto, e in Terra Santa, dal 22 al 29 agosto, e della Star Cup, dal 1 al 4 settembre, l’atteso torneo di Calcio a 5 maschile e femminile delle squadre dei quaranta Oratori dell’Archidiocesi; cinque giornate di sano sport con incontri di catechesi, riflessione e testimonianze di vita per giovani e adulti.

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animatori Gr.Est.- Oratori

"Questa mattina vedendovi arrivare a frotte, davanti alla nostra Cattedrale, mi sono subito sentito bene, perché vedendo i vostri volti contenti, sorridenti è stata per me come riaccendersi una speranza".

Con queste parole il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi ha dato il benvenuto, poco prima dell’ora di pranzo di domenica 3 aprile, nel chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, a cinquecento animatori e coordinatori dei quaranta Gr.Est.- Oratori perugino-pievesi che si formano in vista delle attività estive rivolte a quattromila fanciulli e adolescenti. La loro Giornata diocesana di formazione, promossa dalla Pastorale Giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini in collaborazione con l’ANSPI, ha visto il coinvolgimento della società Umbra Acque con il suo presidente, l’avvocato Filippo Calabrese, realtà sensibile al tema trattato, quello di educare le giovani generazioni alla salvaguardia dell’ambiente per, come recita lo slogan, Mettere mano al nostro futuro!.

Animatori e costruttori

E della speranza di un futuro migliore ha parlato monsignor Salvi nel dire:

"Ragazzi, siamo in una società triste (pandemia, guerra, violenza, ingiustizia, povertà…). Lo avete notato? Anche percorrendo corso Vannucci di Perugia si incontrano facce tristi, che non hanno niente da dire, ma incontrando voi ho colto una speranza e il riaccendersi di una voglia di vivere. Sono qui con voi per ringraziarvi della vostra presenza, soprattutto per la vostra voglia di vivere e vi chiedo che questa voglia la portiate sempre con voi, come animatori e costruttori del Gr.Est. estivo, così da essere nella comunità costruttori di questa vita di speranza. Ringrazio anche Umbra Acque della sua partecipazione, un piccolo segno ma decisivo per contribuire a saper costruire quell’ambiente e quella società a cui tutti siamo chiamati a realizzare".

Affidato il mandato agli animatori Gr.Est - Oratori

La giornata è proseguita nel pomeriggio con stand, workshop, attività e laboratori in diversi luoghi del centro storico per poi concludersi con l'eucaristia in Cattedrale concelebrata da monsignor Salvi assieme a don Luca Delunghi, direttore della Pastorale Giovanile, don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, don Daniele Malatacca, membro di entrambe le realtà pastorali diocesane,  don Vittorio Bigini, don Gaetano Romano, don Michael Tiritiello e don Giovanni Yang Le.

"La vostra presenza così numerosa -ha esordito nell'omelia il vescovo ausiliare- dà un segno di gioia e di speranza in un mondo che sembra rotolare verso la disperazione".

Esserci per la pienezza della vita

Monsignor Salvi, nell’omelia, ha posto una domanda a ciascun giovane:

"Perché sei qui? Le ragioni potrebbero essere molteplici -ha commentato nel dare lui stesso una risposta- ma se sei qui, in questo momento, è perché senti nel tuo cuore una domanda che vuole essere appagata. Si sente il desiderio nel nostro cuore che la vita sia piena, sia grande, perché nel nostro io c’è qualcosa di irriducibile che ci chiede che la vita sia felice e che tu possa vivere con gusto. Stare qui significa che c’è un desiderio profondo del gusto della vita, che ci accompagna anche inconsapevolmente dove non sia determinante il tuo caratteraccio e la tua fragilità. Quante volte si rovinano le cose belle nell’affidarci al nostro carattere, quante amicizie perdiamo quando facciamo e confidiamo sulla nostra fragilità. Il Vangelo di oggi (l’adultera che doveva essere lapidata) è stupendo, perché è rivolto a ciascuno di noi e ci aiuta a dare una risposta alla nostra domanda, quella di esserci per trovare la pienezza del vivere".

L’amore di Dio ribalta la vita

"In questo passo del Vangelo -ha commentato monsignor Salvi- Gesù ha da dire qualcosa alla tua vita nel non condannare, nel non giudicare, nel non rimproverare. Gesù ama e il suo è un amore grande che gioca d’anticipo anche nei confronti della conversione dell’adultera. Il suo è un perdono grande, una tenerezza che precede qualunque sforzo di quella donna. Ragazzi, è così anche per noi!. Dio ci ama prima ancora che noi siamo capaci di rispondere o di convertirci, perché sei qui con tanti dubbi, con tante domande. Sei qui che ancora non capisci bene quello che sarà la tua vita, ma c’è Gesù che ti ama, che offre alla tua vita una tenerezza infinita.

Anche per te c’è un abbraccio misericordioso, che ti ama indipendente dal tuo proposito di vivere bene. Come all’adultera, Gesù ti offre la possibilità di un rapporto gratuito, senza condizioni. È questa la grande sorpresa per essere qui e, nello stesso tempo, è un grande scandalo, perché Gesù perdona indipendentemente da come sei. Solo chi scopre di essere amato di un amore totalmente gratuito è capace di cambiare la vita. L’amore di Dio non si conquista, lo si accoglie e una volta accolto ha il potere di ribaltare la vita. Non importa quale sia il tuo peccato, non importa quanto sei caduto in basso, la mano di Dio è sempre tesa per afferrarti e rialzarti. Tutti voi, ragazzi, siete chiamati ad essere la mano di questa tenerezza, perché prima di tutto è giunta a ciascuno di voi".

Al termine dell’omelia monsignor Salvi ha letto la preghiera di affidamento del mandato a ciascun animatore, impartendo a tutti la benedizione per l’opera che svolgeranno durante i Gr.Est e le attività oratoriali.

La formazione degli animatori di Gr.Est - Oratori all’insegna della salvaguardia del Creato. Il calendario delle iniziative estive rivolte a fanciulli, adolescenti e giovani

Nel tracciare un bilancio della Giornata diocesana di formazione degli animatori di Gr.Est. e Oratori, svoltasi nel centro storico di Perugia domenica 3 aprile, don Daniele Malatacca, coordinatore dell’organizzazione, parla di una occasione molto importante per la formazione di giovani che seguono tutto l’anno, in particolare d’estate, alcune migliaia di bambini e adolescenti frequentatori degli Oratori parrocchiali.

"Una formazione -spiega- iniziata alcuni mesi fa nelle zone pastorali, a livello periferico, e conclusa nel centro storico di Perugia per testimoniare l’unità della Chiesa attorno al suo vescovo, dando un segno di speranza a tutta le comunità cristiana credendo nei giovani".

Significativo è stato il tema trattato nei diversi stand e laboratori della Giornata di formazione, in segno di continuità con quanto si sta facendo da alcuni anni negli Oratori.

"Siamo impegnati a lavorare sull’ecologia a seguito dell’enciclica Laudato sì di Papa Francesco -spiega don Malatacca- mettendo in moto un processo che mira a salvaguardare e a valorizzare il Creato e le risorse che Dio ci dona come l’acqua.

In questo rientra la formazione di quest’anno i cui materiali sono stati all’insegna del riciclo, allestendo uno stand specifico sull’Eco Green, e la società Umbra Acque ci ha sostenuto nella realizzazione della giornata".

Un plauso don Daniele lo ha rivolto a tutti i giovani impegnati nell’organizzazione: Alessia, Debora, Diego, Giacomo, Giulia, Ilaria, Leonardo, Maria Serena, Matteo e Simona.

La presenza del cardinale

 Non ha fatto mancare la sua presenza il cardinale Gualtiero Bassetti, visitando, nel pomeriggio di domenica, alcuni stand e laboratori, augurando a tutti buon lavoro in vista degli impegni estivi.

La Pasquetta con il Papa

Bassetti avrà modo di incontrare molti di questi giovani, come ha annunciato don Daniele Malatacca, alla Pasquetta con Papa Francesco. Si tratta del prossimo appuntamento in calendario, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, a Roma, in Piazza San Pietro, dal titolo #Seguimi, organizzato dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Cei. È un pellegrinaggio rivolto agli adolescenti, dai 12 ai 17 anni, accompagnati da parroci e animatori, per rispondere alla chiamata di Papa Francesco e per offrire ai ragazzi l'opportunità di un tempo che li aiuti a far risuonare ancora di più questo Incontro.

Il cardinale Bassetti così sottolinea l'importanza dell'iniziativa Cei:

"Dopo questi mesi di vita incerta -dice- sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito la pandemia e anche questo è un segno di speranza e di ripartenza".

Altri significativi eventi di ripartenza, dopo la fase acuta dell’emergenza da Covid-19, rivolti al mondo giovanile perugino-pievese, sono stati annunciati da don Luca Delunghi al termine della celebrazione eucaristica. Si tratta, in ordine cronologico, dei campi estivi in parrocchia (Gr.Est.) e delle diverse esperienze di missione e carità (in collaborazione con la Caritas diocesana) in Italia e all’estero, che prenderanno il via dopo la chiusura delle scuole (da giugno a settembre), dei pellegrinaggi diocesani a Santiago de Compostela, dal 25 luglio al 4 agosto, e in Terra Santa, dal 22 al 29 agosto, e della Star Cup, dal 1 al 4 settembre, l’atteso torneo di Calcio a 5 maschile e femminile delle squadre dei quaranta Oratori dell’Archidiocesi; cinque giornate di sano sport con incontri di catechesi, riflessione e testimonianze di vita per giovani e adulti.

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In questo numero: GrEst, Sinodo, economia sociale, partiti e politica, https://www.lavoce.it/in-questo-numero-grest-sinodo-economia-sociale-partiti-e-politica/ Thu, 03 Jun 2021 17:01:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60920

Questa settimana su La Voce (Leggi tutto nell'edizione digitale)

l’editoriale

Sinodo: è il tempo di nuova semina

di Daniele Morini
Dopo il “torpore” provocato da oltre un anno di pandemia, per la Chiesa italiana è il momento di riprendere il cammino con il popolo di Dio ed è lo stesso Papa Francesco a indicare la strada. Il Santo Padre lo ha detto più volte ai nostri Vescovi negli ultimi anni e lo ha ripetuto anche alla recente Assemblea generale della Cei che si è svolta a Roma la scorsa settimana, a distanza di oltre 700 giorni dall’ultimo incontro dell’episcopato italiano in presenza.

Focus

Economia sociale, anima del welfare

di Pier Luigi Grasselli In questi ultimi anni si è fatto sempre più diffuso e convincente l’appello alla sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sotto la spinta dei mutamenti climatici, dei disastri ambientali, delle crisi finanziarie globali, e dell’impatto dominante delle appassionate encicliche di Papa Francesco. È per ciò importante riflettere sul contributo che in questa direzione proviene, e che può essere potenziato, da un ampio comparto dell’economia, definito Economia sociale e costituito da tre grandi famiglie di organizzazioni… (pagina 11)

Partiti oggi senza radici storiche

di Pier Giorgio Lignani Il voto del 2 giugno 1946 per l’Assemblea costituente fu l’inizio di una stagione nella quale si affrontavano partiti politici divisi praticamente su tutto, ma nondimeno capaci di riconoscersi in un sistema di valori di fondo - quelli espressi dalla Costituzione - che sentivano comune. Ma oggi?... (pagina 10)

Nel giornale

La vita è adesso

Riaprono, riprendono, rivivono oratori, parrocchie e centri sportivi, per far riscoprire la sana vita di relazione a bambini e adolescenti dopo un pesante anno di distanziamento. Vediamo in dettaglio chi effettivamente riattiverà queste strutture in Umbria, a cominciare dal Csi. Anche la Regione dovrebbe stanziare fondi consistenti, data l’alta valenza sociale ed educativa di queste attività. Lunghi mesi di scuola e amicizie vissuti in modo provvisorio, a singhiozzo, hanno lasciato un segno nelle nuove generazioni. Ora peròpossiamo dare segni “di vita” CHIESA ITALIANA Il Sinodo è stato il tema centrale - sebbene non l’unico - all’ultima Assemblea generale della Cei. Un grande momento di riflessione per la Chiesa italiana, che andrà a intersecarsi con i lavori a livello nazionale per il Sinodo dei vescovi in programma a tappe fino al 2023. Ma lo stile fraterno, dal basso, caratterizza anche il rapporto con la società e le sue esigenze CORPUS DOMINI La solennità di questa domenica rappresenta un forte punto di sintesi tra le più elevate verità del cristianesimo e la più sentita pietà popolare. La situazione al momento non rende possibile organizzare processioni come da tradizione, ma Gesù eucaristia ha molti luoghi dove essere incontrato. Anche nel proprio cuore CREATO/ECOLOGIA La primavera fa fiorire anche la consapevolezza a favore dell’ambiente. Un seminario di studio e la Giornata ecologica della Cisl; una conferenza di esperti organizzata dal Meic. Intanto Economy of Francesco diventa una summer school alla Lumsa di Gubbio CHIESA & CULTURA Si incrociano, anche in Umbria, due eventi di arte e cultura organizzati in tutta Italia. Si tratta delle iniziative nazionali La lunga notte delle chiese, che si svolge venerdì 4 giugno, e la Notte dei santuari, appena avviata e in corso fino a metà settembre prossimo]]>

Questa settimana su La Voce (Leggi tutto nell'edizione digitale)

l’editoriale

Sinodo: è il tempo di nuova semina

di Daniele Morini
Dopo il “torpore” provocato da oltre un anno di pandemia, per la Chiesa italiana è il momento di riprendere il cammino con il popolo di Dio ed è lo stesso Papa Francesco a indicare la strada. Il Santo Padre lo ha detto più volte ai nostri Vescovi negli ultimi anni e lo ha ripetuto anche alla recente Assemblea generale della Cei che si è svolta a Roma la scorsa settimana, a distanza di oltre 700 giorni dall’ultimo incontro dell’episcopato italiano in presenza.

Focus

Economia sociale, anima del welfare

di Pier Luigi Grasselli In questi ultimi anni si è fatto sempre più diffuso e convincente l’appello alla sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sotto la spinta dei mutamenti climatici, dei disastri ambientali, delle crisi finanziarie globali, e dell’impatto dominante delle appassionate encicliche di Papa Francesco. È per ciò importante riflettere sul contributo che in questa direzione proviene, e che può essere potenziato, da un ampio comparto dell’economia, definito Economia sociale e costituito da tre grandi famiglie di organizzazioni… (pagina 11)

Partiti oggi senza radici storiche

di Pier Giorgio Lignani Il voto del 2 giugno 1946 per l’Assemblea costituente fu l’inizio di una stagione nella quale si affrontavano partiti politici divisi praticamente su tutto, ma nondimeno capaci di riconoscersi in un sistema di valori di fondo - quelli espressi dalla Costituzione - che sentivano comune. Ma oggi?... (pagina 10)

Nel giornale

La vita è adesso

Riaprono, riprendono, rivivono oratori, parrocchie e centri sportivi, per far riscoprire la sana vita di relazione a bambini e adolescenti dopo un pesante anno di distanziamento. Vediamo in dettaglio chi effettivamente riattiverà queste strutture in Umbria, a cominciare dal Csi. Anche la Regione dovrebbe stanziare fondi consistenti, data l’alta valenza sociale ed educativa di queste attività. Lunghi mesi di scuola e amicizie vissuti in modo provvisorio, a singhiozzo, hanno lasciato un segno nelle nuove generazioni. Ora peròpossiamo dare segni “di vita” CHIESA ITALIANA Il Sinodo è stato il tema centrale - sebbene non l’unico - all’ultima Assemblea generale della Cei. Un grande momento di riflessione per la Chiesa italiana, che andrà a intersecarsi con i lavori a livello nazionale per il Sinodo dei vescovi in programma a tappe fino al 2023. Ma lo stile fraterno, dal basso, caratterizza anche il rapporto con la società e le sue esigenze CORPUS DOMINI La solennità di questa domenica rappresenta un forte punto di sintesi tra le più elevate verità del cristianesimo e la più sentita pietà popolare. La situazione al momento non rende possibile organizzare processioni come da tradizione, ma Gesù eucaristia ha molti luoghi dove essere incontrato. Anche nel proprio cuore CREATO/ECOLOGIA La primavera fa fiorire anche la consapevolezza a favore dell’ambiente. Un seminario di studio e la Giornata ecologica della Cisl; una conferenza di esperti organizzata dal Meic. Intanto Economy of Francesco diventa una summer school alla Lumsa di Gubbio CHIESA & CULTURA Si incrociano, anche in Umbria, due eventi di arte e cultura organizzati in tutta Italia. Si tratta delle iniziative nazionali La lunga notte delle chiese, che si svolge venerdì 4 giugno, e la Notte dei santuari, appena avviata e in corso fino a metà settembre prossimo]]>
Ripartono i Gr.Est per circa 3mila ragazzi. Bassetti ai giovani: “Cristo ha bisogno di voi” https://www.lavoce.it/ripartono-i-gr-est-per-circa-3mila-ragazzi-bassetti-ai-giovani-cristo-ha-bisogno-di-voi/ Wed, 02 Jun 2021 15:28:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60910

PERUGIA - "Cari giovani alzatevi e testimoniate e abbiate sogni grandi nella vostra vita per non giocare mai al ribasso, avendo gli stessi desideri del Signore Gesù. Coltivate sogni di pace, di giustizia, di solidarietà, di bontà, come dice papa Francesco, e custodite sogni per la salvaguardia del creato". Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti ha affidato, nella serata del primo giugno, presso gli "Oratori Riuniti Anspi Giampiero Morettini" di San Martino in Campo, il mandato ai giovani animatori per il servizio che li attende nelle attività dei "Gr.Est", i "Gruppi Estivi", nelle circa 30 realtà oratoriali dell'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

800 animatori, 3mila ragazzi, tutto in sicurezza

Realtà che vedranno impegnati 800 tra animatori, educatori e operatori per far trascorrere in serenità le vacanze estive a 3.000 ragazzi, nel rispetto delle norme sanitarie. Si tratta, come ha evidenziato anche il cardinale Bassetti, di un impegno e di un servizio degli oratori offerto a tante famiglie dove possano trovare un ambiente che accoglie, sostiene e accompagna. Il cardinale Bassetti, rivolgendosi ancora agli animatori dei "Gr.Est." (presenti in numero limitato e in rappresentanza di tutti gli oratori coinvolti nel rispetto delle disposizioni anti-Covid), ha detto: "Alzatevi giovani, Cristo ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di giovani generosi e critici. Diventate voi la coscienza del mondo, non criticando tanto per criticare, ma essendo una coscienza critica secondo il Vangelo. Vivete la vostra vita con gioia e passione, perché la vita è bella".

Sogni giganti

Collegandosi al tema dei "Gr.Est. 2021" - "Sogni giganti" -, ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile, il presule ha posto l'accento sul fatto che "mancano oggi sognatori veri", sottolineando - riferisce l'archidiocesi - che "noi non abbiamo bisogno di gente distratta ma di persone che facciano sogni belli che precedono l'aurora. Ciascuno di voi ragazzi è una Parola del Vocabolario di Dio ed è una Parola irripetibile: quella parola la può portare a compimento solo ciascuno di noi, non facendo scintille ma essendo fuoco. Non dobbiamo attirare l'attenzione degli altri facendo scintille ma siamo chiamati a essere Luce, che risplende per indicare Gesù. Cari giovani la Chiesa guarda al futuro e fa affidamento su di voi e sulla riserva di grande speranza che ciascuno di voi incarna. Cari giovani non vendete la vostra libertà ma offritela a Cristo, in una vita splendida, perché sulle orme dei vostri passi possano sempre crescere fiori. Coraggio ragazzi, alzatevi e testimoniate".

Verso la Gmg 2023

l tema dell'alzarsi e del testimoniare ciò che i giovani vedono, trattato dal cardinale Bassetti, è uno dei temi scelti da papa Francesco per il percorso triennale di preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg), che culminerà nella celebrazione internazionale dell'evento, in programma a Lisbona per il 2023 ed è anche il titolo della Veglia con l'adorazione eucaristica, che ha caratterizzato l'incontro di San Martino in Campo; Veglia organizzata dagli animatori di tutti gli oratori coordinati da don Daniele Malatacca, dalla segreteria regionale e zonale Anspi, dalla Pastorale diocesana giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, trasmessa in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu.]]>

PERUGIA - "Cari giovani alzatevi e testimoniate e abbiate sogni grandi nella vostra vita per non giocare mai al ribasso, avendo gli stessi desideri del Signore Gesù. Coltivate sogni di pace, di giustizia, di solidarietà, di bontà, come dice papa Francesco, e custodite sogni per la salvaguardia del creato". Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti ha affidato, nella serata del primo giugno, presso gli "Oratori Riuniti Anspi Giampiero Morettini" di San Martino in Campo, il mandato ai giovani animatori per il servizio che li attende nelle attività dei "Gr.Est", i "Gruppi Estivi", nelle circa 30 realtà oratoriali dell'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

800 animatori, 3mila ragazzi, tutto in sicurezza

Realtà che vedranno impegnati 800 tra animatori, educatori e operatori per far trascorrere in serenità le vacanze estive a 3.000 ragazzi, nel rispetto delle norme sanitarie. Si tratta, come ha evidenziato anche il cardinale Bassetti, di un impegno e di un servizio degli oratori offerto a tante famiglie dove possano trovare un ambiente che accoglie, sostiene e accompagna. Il cardinale Bassetti, rivolgendosi ancora agli animatori dei "Gr.Est." (presenti in numero limitato e in rappresentanza di tutti gli oratori coinvolti nel rispetto delle disposizioni anti-Covid), ha detto: "Alzatevi giovani, Cristo ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di giovani generosi e critici. Diventate voi la coscienza del mondo, non criticando tanto per criticare, ma essendo una coscienza critica secondo il Vangelo. Vivete la vostra vita con gioia e passione, perché la vita è bella".

Sogni giganti

Collegandosi al tema dei "Gr.Est. 2021" - "Sogni giganti" -, ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile, il presule ha posto l'accento sul fatto che "mancano oggi sognatori veri", sottolineando - riferisce l'archidiocesi - che "noi non abbiamo bisogno di gente distratta ma di persone che facciano sogni belli che precedono l'aurora. Ciascuno di voi ragazzi è una Parola del Vocabolario di Dio ed è una Parola irripetibile: quella parola la può portare a compimento solo ciascuno di noi, non facendo scintille ma essendo fuoco. Non dobbiamo attirare l'attenzione degli altri facendo scintille ma siamo chiamati a essere Luce, che risplende per indicare Gesù. Cari giovani la Chiesa guarda al futuro e fa affidamento su di voi e sulla riserva di grande speranza che ciascuno di voi incarna. Cari giovani non vendete la vostra libertà ma offritela a Cristo, in una vita splendida, perché sulle orme dei vostri passi possano sempre crescere fiori. Coraggio ragazzi, alzatevi e testimoniate".

Verso la Gmg 2023

l tema dell'alzarsi e del testimoniare ciò che i giovani vedono, trattato dal cardinale Bassetti, è uno dei temi scelti da papa Francesco per il percorso triennale di preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg), che culminerà nella celebrazione internazionale dell'evento, in programma a Lisbona per il 2023 ed è anche il titolo della Veglia con l'adorazione eucaristica, che ha caratterizzato l'incontro di San Martino in Campo; Veglia organizzata dagli animatori di tutti gli oratori coordinati da don Daniele Malatacca, dalla segreteria regionale e zonale Anspi, dalla Pastorale diocesana giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, trasmessa in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu.]]>
I ‘Gr.Est.’, riprendono nel rispetto delle norme sanitarie https://www.lavoce.it/i-gr-est-riprendono-nel-rispetto-delle-norme-sanitarie/ Mon, 31 May 2021 10:28:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60902 Gr.Est Mandato animatori 2021

Un contributo al ritorno alla vita sociale pre-Covid, nel rispetto delle norme sanitarie, a sostegno di tante famiglie, giunge dal mondo degli Oratori dell’Archidiocesi di Perugia Città della Pieve. Martedì primo giugno, alle ore 18.30, a San Martino in Campo, presso la sede di più recente realizzazione degli Oratori Riuniti ANSPI Giampiero Morettini, s'inaugurerà formalmente la stagione estiva dei Gr.Est 2021 promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti.

Affidamento del mandato in streaming

 L'esigenza del distanziamento consentirà la partecipazione solo di una piccolissima delegazione per ciascun oratorio a cui il cardinale affiderà il mandato per il servizio che attende gli animatori d’oratorio in estate. La maggior parte dei volontari e dei giovani animatori potranno seguire il mandato di martedì non in presenza, ma in diretta streaming sul canale lavocepg, grazie alla collaborazione e al lavoro congiunto e coordinato del settimanale La Voce e dell’emittente Umbria Radio InBlu.

Gr.Est., un servizio di prossimità

 Si tratta di un servizio di custodia dei bambini per la miglior conciliazione possibile dei tempi di vita e lavoro dei genitori, ma soprattutto un servizio di accoglienza, accompagnamento, presenza e prossimità sul territorio per tantissime famiglie che attendono con fiducia e stima l'apertura dei Gr.Est, perché i propri figli possano vivere un'estate all'insegna del gioco, dell'amicizia e del tempo libero vissuto in maniera serena e costruttiva.

Piena collaborazione con le Istituzioni

 A meno di una settimana dall'uscita delle Linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l'emergenza Covid-19 del Ministero della Salute di concerto con il Ministero per le pari opportunità e la famiglia, il Coordinamento Oratori Perugini, in linea con il Coordinamento Oratori Umbri che si muove in sinergia e in costante contatto con ANCI e Regione Umbria, sta già ultimando la predisposizione dei moduli e delle procedure di prevenzione e tutela relative al corretto svolgimento delle attività estive relativamente alla gestione del rischio sanitario legato alla pandemia. La responsabilità, l'impegno, la serietà e l'attenta gestione degli spazi, dei tempi, delle modalità d'incontro e di svolgimento delle attività, che già ha caratterizzato la scorsa estate, è stata una costante durante tutta la preparazione invernale e continua ad essere la direttrice fondamentale da seguire.

Sogni giganti è il tema di questa estate, tratto e liberamente ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile: del futuro di ciascuno e quindi dei sogni di ognuno siamo tutti responsabili e tutti chiamati a vivere la vita secondo questo principio fondamentale di sussidiarietà e corresponsabilità. I temi contingenti legati all'emergenza sanitaria ma, ancor di più, i temi dell'Agenda 2030, che tutti i bambini e i ragazzi ormai conoscono, troveranno nel grande tema del futuro da costruire corresponsabilmente insieme una lente d'ingrandimento con cui leggere la contingenza del tempo presente in una forma costruttiva, secondo una relazione educativa positiva e che aiuti i più piccoli ad uscirne rafforzati e non ripiegati solitariamente in se stessi.

I Gr.Est. 2021 in Diocesi

Castel del Piano - Pila - Bagnaia, Case Bruciate - Elce - Sant'Agostino, Castiglion del Lago, Cenerente, Donati Ticchioni, Piccione - Fratticiola Selvatica - Ramazzano - Colombella, Sant'Arcangelo - Macchie - Panicarola, Città della Pieve, Madonna Alta, Mantignana-Migiana, Marsciano, Montebello, Monteluce-Casaglia-Santa Petronilla, Olmo, Passignano-Tuoro-Vernazzano, Ponte d'Oddi, Ponte San Giovanni, Ponte Felcino- Villa Pitignanno, Prepo - Pinte della Pietra-San Faustino, Ponte Valleceppi, San Martino in Campo, San Sisto - Lacugnanno - Sant'Andrea delle Fratte, Spina - San Biagio della Valle, San Biagio e Savino - Santo Spirito - San Costanzo, Torgiano, Villa - Magione, Tavenelle, Papiano sono alcuni ma non tutti i Gr.Est. che, via via, si stanno attivando nel territorio diocesano. Sul sito https://www.perugiagiovani.net/grest-2021/ è possibile consultare e prendere informazioni utili su ciascuno e su quanti ancora si stanno organizzando. Si tratta di oltre venticinque realtà che in più aree di ciascun territorio, per una media di due settimane, coinvolgendo oltre ottocento animatori, educatori ed operatori a vario titolo, faranno servizio a più di tremila bambini.

Sempre operativi

 "Gli oratori, senza aver mai rinunciato alla propria missione educativa, nel corso dell'ultimo anno, anche se hanno dovuto chiudere le porte fisiche di uno spazio aperto da condividere, non hanno mai smesso di coltivare una relazione educativa positiva con bambini, giovani e famiglia e non hanno assolutamente lasciato indietro nessuno".

Lo evidenzia don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, alla vigilia del significativo incontro del mandato, specificando che per questo oggi si preparano, con un grande desiderio e una forte volontà di fare bene, a un tempo di vacanze in cui restituire ai più piccoli occasioni di gioco, allegria, amicizia, prossimità da vivere in presenza, sempre all’insegna del totale e imprescindibile rispetto della normativa vigente.

Il dinamismo di una Chiesa al servizio

"Se c'è una cosa che questo tempo trascorso ci ha insegnato -sottolinea don Riccardo Pascolini- è che, seppur nella distanza fisica, l'uomo vive, si nutre, cresce e matura, solo e necessariamente in un contesto relazionale, che neanche la distanza può infrangere ma che l'isolamento ha fatto emergere ancora di più come bene da coltivare e custodire a servizio dell'uomo e dei più piccoli in particolare.

Il mio e il nostro grazie va, per l'organizzazione di questo evento, in cui il tema fondamentale ruoterà intorno a tre verbi che richiamano il dinamismo di una Chiesa al servizio, una Chiesa che vede, si alza e testimonia, all'equipe composta da ragazzi, animatori e volontari di ogni oratorio coordinati dall'Ufficio diocesano e, in particolare, da don Daniele Malatacca. Il ringraziamento ultimo -conclude- è come sempre per le centinaia di volontari che, accanto ai parroci, ai diaconi, agli operatori e ai coordinatori d'oratorio, anche quest'anno hanno rinnovato il loro sì a un sogno da costruire insieme, con l'aiuto del Grande Gigante Gentile".

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Gr.Est Mandato animatori 2021

Un contributo al ritorno alla vita sociale pre-Covid, nel rispetto delle norme sanitarie, a sostegno di tante famiglie, giunge dal mondo degli Oratori dell’Archidiocesi di Perugia Città della Pieve. Martedì primo giugno, alle ore 18.30, a San Martino in Campo, presso la sede di più recente realizzazione degli Oratori Riuniti ANSPI Giampiero Morettini, s'inaugurerà formalmente la stagione estiva dei Gr.Est 2021 promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti.

Affidamento del mandato in streaming

 L'esigenza del distanziamento consentirà la partecipazione solo di una piccolissima delegazione per ciascun oratorio a cui il cardinale affiderà il mandato per il servizio che attende gli animatori d’oratorio in estate. La maggior parte dei volontari e dei giovani animatori potranno seguire il mandato di martedì non in presenza, ma in diretta streaming sul canale lavocepg, grazie alla collaborazione e al lavoro congiunto e coordinato del settimanale La Voce e dell’emittente Umbria Radio InBlu.

Gr.Est., un servizio di prossimità

 Si tratta di un servizio di custodia dei bambini per la miglior conciliazione possibile dei tempi di vita e lavoro dei genitori, ma soprattutto un servizio di accoglienza, accompagnamento, presenza e prossimità sul territorio per tantissime famiglie che attendono con fiducia e stima l'apertura dei Gr.Est, perché i propri figli possano vivere un'estate all'insegna del gioco, dell'amicizia e del tempo libero vissuto in maniera serena e costruttiva.

Piena collaborazione con le Istituzioni

 A meno di una settimana dall'uscita delle Linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l'emergenza Covid-19 del Ministero della Salute di concerto con il Ministero per le pari opportunità e la famiglia, il Coordinamento Oratori Perugini, in linea con il Coordinamento Oratori Umbri che si muove in sinergia e in costante contatto con ANCI e Regione Umbria, sta già ultimando la predisposizione dei moduli e delle procedure di prevenzione e tutela relative al corretto svolgimento delle attività estive relativamente alla gestione del rischio sanitario legato alla pandemia. La responsabilità, l'impegno, la serietà e l'attenta gestione degli spazi, dei tempi, delle modalità d'incontro e di svolgimento delle attività, che già ha caratterizzato la scorsa estate, è stata una costante durante tutta la preparazione invernale e continua ad essere la direttrice fondamentale da seguire.

Sogni giganti è il tema di questa estate, tratto e liberamente ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile: del futuro di ciascuno e quindi dei sogni di ognuno siamo tutti responsabili e tutti chiamati a vivere la vita secondo questo principio fondamentale di sussidiarietà e corresponsabilità. I temi contingenti legati all'emergenza sanitaria ma, ancor di più, i temi dell'Agenda 2030, che tutti i bambini e i ragazzi ormai conoscono, troveranno nel grande tema del futuro da costruire corresponsabilmente insieme una lente d'ingrandimento con cui leggere la contingenza del tempo presente in una forma costruttiva, secondo una relazione educativa positiva e che aiuti i più piccoli ad uscirne rafforzati e non ripiegati solitariamente in se stessi.

I Gr.Est. 2021 in Diocesi

Castel del Piano - Pila - Bagnaia, Case Bruciate - Elce - Sant'Agostino, Castiglion del Lago, Cenerente, Donati Ticchioni, Piccione - Fratticiola Selvatica - Ramazzano - Colombella, Sant'Arcangelo - Macchie - Panicarola, Città della Pieve, Madonna Alta, Mantignana-Migiana, Marsciano, Montebello, Monteluce-Casaglia-Santa Petronilla, Olmo, Passignano-Tuoro-Vernazzano, Ponte d'Oddi, Ponte San Giovanni, Ponte Felcino- Villa Pitignanno, Prepo - Pinte della Pietra-San Faustino, Ponte Valleceppi, San Martino in Campo, San Sisto - Lacugnanno - Sant'Andrea delle Fratte, Spina - San Biagio della Valle, San Biagio e Savino - Santo Spirito - San Costanzo, Torgiano, Villa - Magione, Tavenelle, Papiano sono alcuni ma non tutti i Gr.Est. che, via via, si stanno attivando nel territorio diocesano. Sul sito https://www.perugiagiovani.net/grest-2021/ è possibile consultare e prendere informazioni utili su ciascuno e su quanti ancora si stanno organizzando. Si tratta di oltre venticinque realtà che in più aree di ciascun territorio, per una media di due settimane, coinvolgendo oltre ottocento animatori, educatori ed operatori a vario titolo, faranno servizio a più di tremila bambini.

Sempre operativi

 "Gli oratori, senza aver mai rinunciato alla propria missione educativa, nel corso dell'ultimo anno, anche se hanno dovuto chiudere le porte fisiche di uno spazio aperto da condividere, non hanno mai smesso di coltivare una relazione educativa positiva con bambini, giovani e famiglia e non hanno assolutamente lasciato indietro nessuno".

Lo evidenzia don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, alla vigilia del significativo incontro del mandato, specificando che per questo oggi si preparano, con un grande desiderio e una forte volontà di fare bene, a un tempo di vacanze in cui restituire ai più piccoli occasioni di gioco, allegria, amicizia, prossimità da vivere in presenza, sempre all’insegna del totale e imprescindibile rispetto della normativa vigente.

Il dinamismo di una Chiesa al servizio

"Se c'è una cosa che questo tempo trascorso ci ha insegnato -sottolinea don Riccardo Pascolini- è che, seppur nella distanza fisica, l'uomo vive, si nutre, cresce e matura, solo e necessariamente in un contesto relazionale, che neanche la distanza può infrangere ma che l'isolamento ha fatto emergere ancora di più come bene da coltivare e custodire a servizio dell'uomo e dei più piccoli in particolare.

Il mio e il nostro grazie va, per l'organizzazione di questo evento, in cui il tema fondamentale ruoterà intorno a tre verbi che richiamano il dinamismo di una Chiesa al servizio, una Chiesa che vede, si alza e testimonia, all'equipe composta da ragazzi, animatori e volontari di ogni oratorio coordinati dall'Ufficio diocesano e, in particolare, da don Daniele Malatacca. Il ringraziamento ultimo -conclude- è come sempre per le centinaia di volontari che, accanto ai parroci, ai diaconi, agli operatori e ai coordinatori d'oratorio, anche quest'anno hanno rinnovato il loro sì a un sogno da costruire insieme, con l'aiuto del Grande Gigante Gentile".

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Oratori. La formazione degli animatori si fa personale https://www.lavoce.it/oratori-formazione-animatori-personale/ Thu, 25 Feb 2021 19:18:33 +0000 https://www.lavoce.it/?p=59348

La pandemia ha reso impossibile realizzare incontri formativi in presenza, incontri che, in particolare quando erano rivolti agli animatori dei Grest e degli oratori, erano caratterizzati da un alto numero di giovani partecipanti. La Pastorale giovanile della Diocesi di Perugia-Città della Pieve, con il Coordinamento oratori e il comitato locale Anspi, ha scelto di non stare ad aspettare la fine dei lockdown per riprendere come prima, ma ha avviato, o meglio ha dato concretezza a un processo di cambiamento di cui già nel 2017 si erano poste le basi. Lo ricorda don Daniele Malatacca, seminarista diacono, delegato Anspi alla formazione e componente dell’equipe diocesana Coordinamento oratori. “Nel 2017 la Pastorale giovanile nazionale ha organizzato il XV Convegno dedicato alla figura dell’educatore.

Il lockdown e la scelta di puntare su “la cura e l'attesa”

Il nostro progetto - spiega don Daniele - riprendendo il titolo di quel convegno, ‘la cura e l’attesa’, vuole farsi accanto ai tanti oratori della nostra diocesi visitando le zone pastorali attraverso l’ascolto, la formazione, la progettazione condivisa e la comunione”. “La tentazione che può presentarsi oggi - aggiunge - è pensare che dobbiamo aspettare la fine della pandemia per ripartire; invece, questo tempo è un tempo che ci chiede di andare in profondità, di prendere consapevolezza dei nostri punti di forza e delle nostre fragilità e da lì, ripartire insieme. Nonostante la fatica e le difficoltà può diventare un tempo di grazia: questo è il tempo della cura e dell’attesa. Non un’attesa fine a se stessa, ma un’attesa capace di generare nuovi inizi”. Per questo hanno dato vita a un progetto di formazione degli educatori diffuso sul territorio diocesano, in collaborazione con i parroci e con il contributo della cooperativa sociale Pepita Onlus che opera nel campo dell’educazione con i suoi educatori professionali che affiancano e sostengono le diocesi e le parrocchie nella formazione degli educatori. Il progetto, spiega don Malatacca, “era pensato in presenza, ma vista la situazione abbiamo riorganizzato i contenuti in modo da poterli affrontare online. Non appena sarà possibile visitare personalmente gli oratori saremo a disposizione con degli educatori sul campo aiutando gli oratori nella progettazione che sarò su misura per ogni realtà”.

La collaborazione di educatori professionali

In questi giorni è iniziata la formazione on line curata da Pepita, che da oltre 15 anni è attiva sul territorio umbro e da più di 5 anni - spiega Diego Buratta, responsabile della cooperativa - lavora e collabora in progetti con la Diocesi di Perugia-Città della Pieve. “La diocesi ha voluto investire in questo progetto perché ha sentito l’esigenza di ritornare proprio nelle parrocchie, ci ha proprio chiesto - sottolinea Buratta - un progetto dove c’era bisogno di andare nelle parrocchie, con una tipologia di accompagnamento vicina alle persone”. In cosa consiste il progetto, e quale è il compito dei quattro educatori di Pepita impegnati nel progetto? Il progetto, spiega Buratta, prevede un accompagnamento dei giovani tra i 18 e i 25 anni, che hanno dato la disponibilità a impegnarsi negli oratori e quindi ad assumersi delle responsabilità.

L'educatore: chi è?

Il lavoro, al momento on line, prevede una prima fase in cui si aiutano i giovani a “riflettere sulla loro persona e sul loro essere educatori per aiutarli a capire se anche l’educatore può essere una tipologia di servizio che cercano nella loro realtà parrocchiale”. L’educatore, aggiunge Buratta, “parla il linguaggio dell’animazione ma non solo, ha un linguaggio anche economico occupandosi del budget per i progetti, ma parla anche di pastorale”. Rispetto all’animatore dei Grest, l’educatore ha - quindi - maggiori responsabilità e anche per questo è stato chiesto ai parroci che ci venissero inviati non tutti i ragazzi dai 19 ai 25, ma ragazzi ‘pensati’ per un progetto”. Questi ragazzi saranno formati per una progettazione “che non è fatta solo del ‘creo l’evento e come lo faccio’, ma è data anche da obbiettivi educativi, da un budget economico, e da diversi fattori che devono essere tutti di supporto al progetto calato nella propria realtà”.

Le tappe: prima le persone poi i progetti per gli oratori

Il progetto formativo della Pastorale giovanile diocesana, Coordinamento oratori e Anspi, è rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni anche per dare una particolare attenzione e sostegno ai giovani che soffrono per le limitazioni imposte dalla pandemia. In questo periodo è iniziata la parte formativa in tutte le sette zone pastorali coinvolgendo nel totale un centinaio di giovani che hanno deciso di fare questo percorso fino a giugno. “La formazione prevede 3 o 4 incontri e durerà all’incirca fino alla fine di marzo. Poi già da metà marzo cominceremo con un educatore che sarà presente nella zona pastorale e sarà a supporto di questi ragazzi che hanno fatto il corso, perché a questi ragazzi non chiediamo solo di seguire il corso ma - spiega Burtatta - gli lasciamo ‘i compiti a casa’”, ovvero iniziare a pensare e progettare pensando alla propria realtà. Tutti arriveranno alla fine del percorso? “Questo lo vedremo, siamo anche molto curiosi. Per ora - commenta Buratta - noi recepiamo tanto entusiasmo, e vediamo tanta voglia di fare anche perché abbiamo chiesto ai singoli parroci proprio di indicarci e parlare loro con i ragazzi, troviamo tutti giovani motivati che sanno di essere stati scelti in qualche maniera. Siamo abbastanza fiduciosi che quando li troveremo in presenza ci sarà voglia di fare”.

Ascolta le interviste a Umbria Radio

https://www.umbriaradio.it/podcast/xl-news-negli-oratori-continua-la-formazione-in-attesa-della-ripartenza/]]>

La pandemia ha reso impossibile realizzare incontri formativi in presenza, incontri che, in particolare quando erano rivolti agli animatori dei Grest e degli oratori, erano caratterizzati da un alto numero di giovani partecipanti. La Pastorale giovanile della Diocesi di Perugia-Città della Pieve, con il Coordinamento oratori e il comitato locale Anspi, ha scelto di non stare ad aspettare la fine dei lockdown per riprendere come prima, ma ha avviato, o meglio ha dato concretezza a un processo di cambiamento di cui già nel 2017 si erano poste le basi. Lo ricorda don Daniele Malatacca, seminarista diacono, delegato Anspi alla formazione e componente dell’equipe diocesana Coordinamento oratori. “Nel 2017 la Pastorale giovanile nazionale ha organizzato il XV Convegno dedicato alla figura dell’educatore.

Il lockdown e la scelta di puntare su “la cura e l'attesa”

Il nostro progetto - spiega don Daniele - riprendendo il titolo di quel convegno, ‘la cura e l’attesa’, vuole farsi accanto ai tanti oratori della nostra diocesi visitando le zone pastorali attraverso l’ascolto, la formazione, la progettazione condivisa e la comunione”. “La tentazione che può presentarsi oggi - aggiunge - è pensare che dobbiamo aspettare la fine della pandemia per ripartire; invece, questo tempo è un tempo che ci chiede di andare in profondità, di prendere consapevolezza dei nostri punti di forza e delle nostre fragilità e da lì, ripartire insieme. Nonostante la fatica e le difficoltà può diventare un tempo di grazia: questo è il tempo della cura e dell’attesa. Non un’attesa fine a se stessa, ma un’attesa capace di generare nuovi inizi”. Per questo hanno dato vita a un progetto di formazione degli educatori diffuso sul territorio diocesano, in collaborazione con i parroci e con il contributo della cooperativa sociale Pepita Onlus che opera nel campo dell’educazione con i suoi educatori professionali che affiancano e sostengono le diocesi e le parrocchie nella formazione degli educatori. Il progetto, spiega don Malatacca, “era pensato in presenza, ma vista la situazione abbiamo riorganizzato i contenuti in modo da poterli affrontare online. Non appena sarà possibile visitare personalmente gli oratori saremo a disposizione con degli educatori sul campo aiutando gli oratori nella progettazione che sarò su misura per ogni realtà”.

La collaborazione di educatori professionali

In questi giorni è iniziata la formazione on line curata da Pepita, che da oltre 15 anni è attiva sul territorio umbro e da più di 5 anni - spiega Diego Buratta, responsabile della cooperativa - lavora e collabora in progetti con la Diocesi di Perugia-Città della Pieve. “La diocesi ha voluto investire in questo progetto perché ha sentito l’esigenza di ritornare proprio nelle parrocchie, ci ha proprio chiesto - sottolinea Buratta - un progetto dove c’era bisogno di andare nelle parrocchie, con una tipologia di accompagnamento vicina alle persone”. In cosa consiste il progetto, e quale è il compito dei quattro educatori di Pepita impegnati nel progetto? Il progetto, spiega Buratta, prevede un accompagnamento dei giovani tra i 18 e i 25 anni, che hanno dato la disponibilità a impegnarsi negli oratori e quindi ad assumersi delle responsabilità.

L'educatore: chi è?

Il lavoro, al momento on line, prevede una prima fase in cui si aiutano i giovani a “riflettere sulla loro persona e sul loro essere educatori per aiutarli a capire se anche l’educatore può essere una tipologia di servizio che cercano nella loro realtà parrocchiale”. L’educatore, aggiunge Buratta, “parla il linguaggio dell’animazione ma non solo, ha un linguaggio anche economico occupandosi del budget per i progetti, ma parla anche di pastorale”. Rispetto all’animatore dei Grest, l’educatore ha - quindi - maggiori responsabilità e anche per questo è stato chiesto ai parroci che ci venissero inviati non tutti i ragazzi dai 19 ai 25, ma ragazzi ‘pensati’ per un progetto”. Questi ragazzi saranno formati per una progettazione “che non è fatta solo del ‘creo l’evento e come lo faccio’, ma è data anche da obbiettivi educativi, da un budget economico, e da diversi fattori che devono essere tutti di supporto al progetto calato nella propria realtà”.

Le tappe: prima le persone poi i progetti per gli oratori

Il progetto formativo della Pastorale giovanile diocesana, Coordinamento oratori e Anspi, è rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni anche per dare una particolare attenzione e sostegno ai giovani che soffrono per le limitazioni imposte dalla pandemia. In questo periodo è iniziata la parte formativa in tutte le sette zone pastorali coinvolgendo nel totale un centinaio di giovani che hanno deciso di fare questo percorso fino a giugno. “La formazione prevede 3 o 4 incontri e durerà all’incirca fino alla fine di marzo. Poi già da metà marzo cominceremo con un educatore che sarà presente nella zona pastorale e sarà a supporto di questi ragazzi che hanno fatto il corso, perché a questi ragazzi non chiediamo solo di seguire il corso ma - spiega Burtatta - gli lasciamo ‘i compiti a casa’”, ovvero iniziare a pensare e progettare pensando alla propria realtà. Tutti arriveranno alla fine del percorso? “Questo lo vedremo, siamo anche molto curiosi. Per ora - commenta Buratta - noi recepiamo tanto entusiasmo, e vediamo tanta voglia di fare anche perché abbiamo chiesto ai singoli parroci proprio di indicarci e parlare loro con i ragazzi, troviamo tutti giovani motivati che sanno di essere stati scelti in qualche maniera. Siamo abbastanza fiduciosi che quando li troveremo in presenza ci sarà voglia di fare”.

Ascolta le interviste a Umbria Radio

https://www.umbriaradio.it/podcast/xl-news-negli-oratori-continua-la-formazione-in-attesa-della-ripartenza/]]>
Beato te: a scuola di felicità. I giovani insieme a Carlo Acutis https://www.lavoce.it/beato-te-a-scuola-di-felicita-i-giovani-insieme-a-carlo-acutis/ Thu, 01 Oct 2020 16:46:33 +0000 https://www.lavoce.it/?p=57841

Il 10 ottobre il giovane Carlo Acutis verrà beatificato ad Assisi durante una celebrazione nella basilica Superiore di San Francesco. Un grande evento che sarà accompagnato e compreso in un programma di iniziative che si stanno svolgendo nella città serafica fino al 17 ottobre. Iniziative promosse per far meglio conoscere la figura di questo giovane, morto all’età di 15 anni per una lucemia fulminante e il cui corpo riposa nel santuario della Spogliazione di Assisi, città nella quale aveva chiesto di essere sepolto.

La diretta con i giovani

Il 2 ottobre, alle ore 21.30, in diretta dal teatro dell’Istituto Serafico, evento online dedicato ai giovani, dal titolo “Beato te: a scuola di felicità con Carlo Acutis”, a cura della Pastorale giovanile regionale. La diretta verrà trasmessa tramite il canale Youtube dal sito di “Chiesa in Umbria” e visibile tramite tutti i canali social. “L’iniziativa – spiega don Daniele Martelli, sacerdote ternano della Pastorale giovanile regionale – è stata pensata per far conoscere meglio la figura di Carlo tra i giovani, per far capire che è veramente uno di loro. La serata sarà caratterizzata da vari momenti, alternando contenuti a giochi e attività. I ragazzi potranno interagire a distanza anche con il telefonino”. La conduzione dell’evento sarà affidata all’attrice Beatrice Fazi. I momenti di intrattenimento saranno gestiti dai PanPers, duo comico molto attivo su Youtube e famoso tra i ragazzi, e dall’animatore Gigi Cotichella, che lancerà i giochi per i più giovani. “Cotichella - dice ancora don Daniele - è uno dei più grandi formatori per animatori. Ha partecipato a vari eventi con il Papa e scritto molti sussidi per gli oratori, i centri estivi e i Grest. Tutte le attività si rifaranno alla figura di Carlo, ma non sarà una carrellata sulla sua vita. L’evento sarà costruito su alcune parole-chiave alla base della vita di Carlo: ‘comunione, gentilezza, solidarietà’, tutte parole che per lui sono state molto importanti e vedremo in che modo le ha vissute, e perché le possiamo vivere così anche noi. Lo scopo è quello di presentare Carlo come un esempio per i giovani. Vorremmo far riflettere i giovani che, se la santità è stata alla sua portata, lo può essere anche per ognuno di noi. Per promuovere l’evento è stata lanciata da tempo una campagna social su tutti i canali delle Pastorali giovanili umbre. La segreteria dell’associazione ‘Amici di Carlo Acutis’ sta traducendo i nostri post pubblicitari in varie lingue, perché saremo seguiti anche all’estero” conclude don Daniele.]]>

Il 10 ottobre il giovane Carlo Acutis verrà beatificato ad Assisi durante una celebrazione nella basilica Superiore di San Francesco. Un grande evento che sarà accompagnato e compreso in un programma di iniziative che si stanno svolgendo nella città serafica fino al 17 ottobre. Iniziative promosse per far meglio conoscere la figura di questo giovane, morto all’età di 15 anni per una lucemia fulminante e il cui corpo riposa nel santuario della Spogliazione di Assisi, città nella quale aveva chiesto di essere sepolto.

La diretta con i giovani

Il 2 ottobre, alle ore 21.30, in diretta dal teatro dell’Istituto Serafico, evento online dedicato ai giovani, dal titolo “Beato te: a scuola di felicità con Carlo Acutis”, a cura della Pastorale giovanile regionale. La diretta verrà trasmessa tramite il canale Youtube dal sito di “Chiesa in Umbria” e visibile tramite tutti i canali social. “L’iniziativa – spiega don Daniele Martelli, sacerdote ternano della Pastorale giovanile regionale – è stata pensata per far conoscere meglio la figura di Carlo tra i giovani, per far capire che è veramente uno di loro. La serata sarà caratterizzata da vari momenti, alternando contenuti a giochi e attività. I ragazzi potranno interagire a distanza anche con il telefonino”. La conduzione dell’evento sarà affidata all’attrice Beatrice Fazi. I momenti di intrattenimento saranno gestiti dai PanPers, duo comico molto attivo su Youtube e famoso tra i ragazzi, e dall’animatore Gigi Cotichella, che lancerà i giochi per i più giovani. “Cotichella - dice ancora don Daniele - è uno dei più grandi formatori per animatori. Ha partecipato a vari eventi con il Papa e scritto molti sussidi per gli oratori, i centri estivi e i Grest. Tutte le attività si rifaranno alla figura di Carlo, ma non sarà una carrellata sulla sua vita. L’evento sarà costruito su alcune parole-chiave alla base della vita di Carlo: ‘comunione, gentilezza, solidarietà’, tutte parole che per lui sono state molto importanti e vedremo in che modo le ha vissute, e perché le possiamo vivere così anche noi. Lo scopo è quello di presentare Carlo come un esempio per i giovani. Vorremmo far riflettere i giovani che, se la santità è stata alla sua portata, lo può essere anche per ognuno di noi. Per promuovere l’evento è stata lanciata da tempo una campagna social su tutti i canali delle Pastorali giovanili umbre. La segreteria dell’associazione ‘Amici di Carlo Acutis’ sta traducendo i nostri post pubblicitari in varie lingue, perché saremo seguiti anche all’estero” conclude don Daniele.]]>
Tra pensieri e “campetti” https://www.lavoce.it/tra-pensieri-e-campetti/ Thu, 30 Jul 2020 10:47:07 +0000 https://www.lavoce.it/?p=57578 Tirare su figlioli, al giorno d’oggi, è una delle attività più complesse e difficili che si possano immaginare. Lo sanno bene mamme e papà – ma soprattutto le prime – che in epoca di pandemia da coronavirus hanno dato fondo a tutte le energie disponibili, improvvisandosi motivatori, psicologi, esperti informatici, tutor d’aula (virtuale), baby sitter (più del solito), animatori di ogni sorta di gioco domestico e molto altro ancora. Spesso facendo il triplo salto carpiato per conciliare il tutto con i tempi e i ritmi di un lavoro, anch’esso stravolto.

Usciti dalle “sabbie mobili” del lockdown da emergenza sanitaria, sono tre le questioni che molte mamme e papà hanno in testa in queste settimane. Il primo pensiero, fisso e incalzante, è quello sulla ripresa della scuola, a metà settembre. Come ripartire? Con quali aule e banchi? E la sicurezza, il distanziamento, le prescrizioni igieniche? Il personale docente e non docente sarà regolarmente al suo posto? Con quale stato d’animo i nostri figli potranno varcare di nuovo la soglia della loro scuola?

Ci conforta – e siamo alla seconda questione – che in Parlamento stia andando avanti il cammino del disegno di legge-delega con il quale il Governo potrà istituire l’assegno unico universale per i figli e altre misure per natalità, genitorialità e occupazione femminile. La Camera lo ha approvato e ora tocca al Senato. Il Forum famiglie spera che il contributo possa partire già a inizio 2021.

Meno male ci sono i grest!

Per fortuna che in questa estate così strana e insolita, dove anche le vacanze per molti restano un “sogno proibito”, una certezza c’è. E ha sfidato tutti i punti interrogativi che attanagliavano le famiglie anche soltanto un mese fa: Grest e centri estivi nelle nostre comunità parrocchiali sono tornati alla grande, per la gioia di grandi e piccini! E chi se ne importa se ci vogliono più firme del solito per entrare e uscire, se vanno indossate le mascherine, se bisogna usare gel igienizzanti fino alla dermatite.

L’importante è stare insieme, crescere e tornare a giocare sui soliti “campetti”. Un modello educativo sul quale Regione, Comuni e Chiesa umbra – insieme – hanno deciso di investire ancora una volta.

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Vacanze. L’Umbria offre anche case gestite da organizzazioni religiose, relax e spiritualità https://www.lavoce.it/vacanze-case-religiose/ Fri, 26 Jul 2019 10:30:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=55014 case

D’estate l’Umbria è una meta molto ambita per turisti, e non solo. La nostra regione dispone infatti di un buon numero di case per l’ospitalità religiosa, in cui i vari gruppi delle parrocchie o degli oratori possono svolgere le loro attività estive come i campi scuola per ragazzi. Una di queste è l’ostello San Donato a Moiano , Città della Pieve, gestito dal parroco mons. Augusto Panzanelli.

Ostello San Donato a Moiano

Questa struttura, dotata anche di campo sportivo e piscina, è molto richiesta soprattutto da gruppi di tedeschi luterani che, attraverso un’agenzia con cui l’ostello è in contatto, frequentano da anni San Donato. Non solo dall’estero, però: la parrocchia di Moiano infatti organizza un Grest diverso dagli altri, nella formula “residenziale”. Il che vuol dire che i bambini e gli animatori rimangono lì anche a dormire. “La casa ha una quarantina di posti letto.

Quest’anno i ragazzi del Grest erano circa 60, quindi ho dovuto far montare delle tende perché ci stessero tutti” racconta don Augusto , che questo progetto di ospitalità per giovani lo ha fortemente voluto fin dalle sue origini. “La casa - aggiunge fino agli anni ’60 era la sede della parrocchia di Moiano, fuori dal paese. In seguito all’interno del paese è sorto il nuovo complesso parrocchiale. Ho chiesto che i locali vecchi mi fossero lasciati perché avevo proprio l’intenzione di adibirli all’ospitalità. La struttura è molto antica, risale al 1100.

Verso la fine degli anni ’90 e fino ai primi 2000 l’ho fatta restaurare, così è nato l’ostello”. San Donato è attivo tutto l’anno: “Finora abbiamo ospitato già tre gruppi, più quello parrocchiale. Durante l’inverno, in particolare nel periodo natalizio, ospitiamo almeno altri tre gruppi. Poi – conclude don Augusto - in primavera, soprattutto se c’è qualche ‘ponte’, arrivano per i ritiri di cresime e comunioni”.

Vacanze a costi ridotti e in luoghi spirituali? Ecco dove trovare le strutture religiose. E per chi una vacanza non può permettersela c'è una soluzione.

Il Casale di Massa Martana

Nella diocesi di Orvieto-Todi si trova invece il casale di Massa Martana , la cui storia è, anche in questo caso, segno di cura per il bene comune. Il casale è gestito da una cooperativa denominata “Ta Stigmata Collaboratori bertoniani”, e si trova precisamente in località Colpetrazzo.

“Era il marzo 1987 quando, con alcuni giovani della mia parrocchia, realizzammo il desiderio di trovare una casa dove poter esercitare l’attenzione agli altri - racconta Angelo , uno dei soci della cooperativa. - Abbiamo trovato questo vecchio casale diroccato e lo abbiamo acquistato mettendo insieme i nostri fondi.

Dopo l’acquisto, esaurite ormai le nostre risorse, abbiamo chiesto aiuto a chiunque potesse darci una mano, e siamo riusciti a ristrutturare. Ospitiamo circa una decina di gruppi l’anno continua Angelo - , prevalentemente durante l’estate. I gruppi vengono per la maggior parte dal Lazio e da Roma ma anche da Venezia, dalla Puglia e dall’Abruzzo”.

Casa Castello di Porziano ad Assisi

Per gruppi di giovani che cercano invece una struttura che fornisca anche un progetto educativo, in diocesi di Assisi esiste dal 2003 la casa Castello di Porziano. La casa è di proprietà della diocesi ma gestita dalla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi.

Normalmente a Castello di Porziano arrivano ragazzi della fondazione per momenti di riflessione o di verifica. La casa però è aperta anche a qualsiasi tipo di gruppo giovani: “Non lavoriamo solo con ragazzi che hanno un disagio specifico sottolinea la responsabile Barbara Invernizzi - , ma la scelta è quella di annullare la linea di separazione tra disagio e normalità.

In questi anni abbiamo scoperto che i giovani sono tutti uguali, sia che vengano dalla strada che dalla parrocchia, perciò lavoriamo con tutti indistintamente”. Il progetto educativo viene redatto insieme dalla responsabile della struttura e dagli educatori del gruppo ospite, a seconda delle esigenze. Le attività consistono in testimonianze, laboratori creativi ed emozionali, esperienze di volontariato o esperienze lavoro nei campi - la cosiddetta “terrapia”.

Valentina Russo

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D’estate l’Umbria è una meta molto ambita per turisti, e non solo. La nostra regione dispone infatti di un buon numero di case per l’ospitalità religiosa, in cui i vari gruppi delle parrocchie o degli oratori possono svolgere le loro attività estive come i campi scuola per ragazzi. Una di queste è l’ostello San Donato a Moiano , Città della Pieve, gestito dal parroco mons. Augusto Panzanelli.

Ostello San Donato a Moiano

Questa struttura, dotata anche di campo sportivo e piscina, è molto richiesta soprattutto da gruppi di tedeschi luterani che, attraverso un’agenzia con cui l’ostello è in contatto, frequentano da anni San Donato. Non solo dall’estero, però: la parrocchia di Moiano infatti organizza un Grest diverso dagli altri, nella formula “residenziale”. Il che vuol dire che i bambini e gli animatori rimangono lì anche a dormire. “La casa ha una quarantina di posti letto.

Quest’anno i ragazzi del Grest erano circa 60, quindi ho dovuto far montare delle tende perché ci stessero tutti” racconta don Augusto , che questo progetto di ospitalità per giovani lo ha fortemente voluto fin dalle sue origini. “La casa - aggiunge fino agli anni ’60 era la sede della parrocchia di Moiano, fuori dal paese. In seguito all’interno del paese è sorto il nuovo complesso parrocchiale. Ho chiesto che i locali vecchi mi fossero lasciati perché avevo proprio l’intenzione di adibirli all’ospitalità. La struttura è molto antica, risale al 1100.

Verso la fine degli anni ’90 e fino ai primi 2000 l’ho fatta restaurare, così è nato l’ostello”. San Donato è attivo tutto l’anno: “Finora abbiamo ospitato già tre gruppi, più quello parrocchiale. Durante l’inverno, in particolare nel periodo natalizio, ospitiamo almeno altri tre gruppi. Poi – conclude don Augusto - in primavera, soprattutto se c’è qualche ‘ponte’, arrivano per i ritiri di cresime e comunioni”.

Vacanze a costi ridotti e in luoghi spirituali? Ecco dove trovare le strutture religiose. E per chi una vacanza non può permettersela c'è una soluzione.

Il Casale di Massa Martana

Nella diocesi di Orvieto-Todi si trova invece il casale di Massa Martana , la cui storia è, anche in questo caso, segno di cura per il bene comune. Il casale è gestito da una cooperativa denominata “Ta Stigmata Collaboratori bertoniani”, e si trova precisamente in località Colpetrazzo.

“Era il marzo 1987 quando, con alcuni giovani della mia parrocchia, realizzammo il desiderio di trovare una casa dove poter esercitare l’attenzione agli altri - racconta Angelo , uno dei soci della cooperativa. - Abbiamo trovato questo vecchio casale diroccato e lo abbiamo acquistato mettendo insieme i nostri fondi.

Dopo l’acquisto, esaurite ormai le nostre risorse, abbiamo chiesto aiuto a chiunque potesse darci una mano, e siamo riusciti a ristrutturare. Ospitiamo circa una decina di gruppi l’anno continua Angelo - , prevalentemente durante l’estate. I gruppi vengono per la maggior parte dal Lazio e da Roma ma anche da Venezia, dalla Puglia e dall’Abruzzo”.

Casa Castello di Porziano ad Assisi

Per gruppi di giovani che cercano invece una struttura che fornisca anche un progetto educativo, in diocesi di Assisi esiste dal 2003 la casa Castello di Porziano. La casa è di proprietà della diocesi ma gestita dalla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi.

Normalmente a Castello di Porziano arrivano ragazzi della fondazione per momenti di riflessione o di verifica. La casa però è aperta anche a qualsiasi tipo di gruppo giovani: “Non lavoriamo solo con ragazzi che hanno un disagio specifico sottolinea la responsabile Barbara Invernizzi - , ma la scelta è quella di annullare la linea di separazione tra disagio e normalità.

In questi anni abbiamo scoperto che i giovani sono tutti uguali, sia che vengano dalla strada che dalla parrocchia, perciò lavoriamo con tutti indistintamente”. Il progetto educativo viene redatto insieme dalla responsabile della struttura e dagli educatori del gruppo ospite, a seconda delle esigenze. Le attività consistono in testimonianze, laboratori creativi ed emozionali, esperienze di volontariato o esperienze lavoro nei campi - la cosiddetta “terrapia”.

Valentina Russo

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Grest 2019 a Ponte d’Oddi. Le testimonianze di animatori ed educatori https://www.lavoce.it/grest-ponte-doddi/ Wed, 17 Jul 2019 16:28:31 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54908 ponte

Celeste, Simone e Costanza, animatori

La nostra esperienza con il Grest è iniziata quando eravamo piccoli. Quando eravamo noi i bambini da animare, vedevamo nei nostri animatori un punto di riferimento; loro ci regalavano tante emozioni e tanto divertimento ed è per questo che una volta diventati grandi, abbiamo deciso d’intraprendere il percorso “dall’altra parte”, e quindi di diventare animatori! Quest’anno il tema è stato L’Isola che c’è, e come ogni anno ci ha permesso di scoprire qualche cosa di noi che davamo per scontato. Fin da quando eravamo piccoli ci hanno insegnato a non smettere mai di sognare ed è stata proprio questa la base sulla quale abbiamo incentrato il nostro rapporto con i bambini. Ma il grest non è solo emozioni e divertimento: ci ha dato l’opportunità di fare gruppo tra di noi, di conoscerci, di imparare a prendere decisioni insieme e di condividere quello che accadeva quotidianamente con i bambini! Alla fine di questa bellissima esperienza ci siamo resi conto che anche se noi eravamo partiti con la convinzione di “dare” molto a questi bambini, in realtà siamo stati noi a ricevere davvero tanto da tutti loro.

Glenda, coordinatrice

Che dire? Non è semplice descrivere il Grest in poche righe. È un concentrato di emozioni e di relazioni. Nonostante nella nostra parrocchia il Grest abbia oramai una lunga storia di vita (questo è stato il tredicesimo grest svolto), come ogni anno è stata un’occasione unica, che ha coinvolto tutta la parrocchia. Durante le ultime tre settimane di giugno il parco del quartiere si è colorato di rosso, di blu e di giallo e tutti gli abitanti hanno potuto osservare – chi da vicino, e chi da lontano – la bellezza di questi bambini che guidati dai loro animatori, rallegravano le mattinate. Tanti sono stati gli animatori che hanno deciso di regalare il proprio tempo per la gioia dei più piccoli che anche quest’anno sono stati davvero tanti. Vari sono stati gli adulti che in diversi modi hanno collaborato alla realizzazione di queste settimane che hanno portato nel nostro quartiere una bellissima testimonianza di chiesa viva, di chiesa giovane.   

Glenda  Grasselli

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Celeste, Simone e Costanza, animatori

La nostra esperienza con il Grest è iniziata quando eravamo piccoli. Quando eravamo noi i bambini da animare, vedevamo nei nostri animatori un punto di riferimento; loro ci regalavano tante emozioni e tanto divertimento ed è per questo che una volta diventati grandi, abbiamo deciso d’intraprendere il percorso “dall’altra parte”, e quindi di diventare animatori! Quest’anno il tema è stato L’Isola che c’è, e come ogni anno ci ha permesso di scoprire qualche cosa di noi che davamo per scontato. Fin da quando eravamo piccoli ci hanno insegnato a non smettere mai di sognare ed è stata proprio questa la base sulla quale abbiamo incentrato il nostro rapporto con i bambini. Ma il grest non è solo emozioni e divertimento: ci ha dato l’opportunità di fare gruppo tra di noi, di conoscerci, di imparare a prendere decisioni insieme e di condividere quello che accadeva quotidianamente con i bambini! Alla fine di questa bellissima esperienza ci siamo resi conto che anche se noi eravamo partiti con la convinzione di “dare” molto a questi bambini, in realtà siamo stati noi a ricevere davvero tanto da tutti loro.

Glenda, coordinatrice

Che dire? Non è semplice descrivere il Grest in poche righe. È un concentrato di emozioni e di relazioni. Nonostante nella nostra parrocchia il Grest abbia oramai una lunga storia di vita (questo è stato il tredicesimo grest svolto), come ogni anno è stata un’occasione unica, che ha coinvolto tutta la parrocchia. Durante le ultime tre settimane di giugno il parco del quartiere si è colorato di rosso, di blu e di giallo e tutti gli abitanti hanno potuto osservare – chi da vicino, e chi da lontano – la bellezza di questi bambini che guidati dai loro animatori, rallegravano le mattinate. Tanti sono stati gli animatori che hanno deciso di regalare il proprio tempo per la gioia dei più piccoli che anche quest’anno sono stati davvero tanti. Vari sono stati gli adulti che in diversi modi hanno collaborato alla realizzazione di queste settimane che hanno portato nel nostro quartiere una bellissima testimonianza di chiesa viva, di chiesa giovane.   

Glenda  Grasselli

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Grest 2019 a Casaglia. Maria, coordinatrice https://www.lavoce.it/grest-casaglia-maria/ Thu, 11 Jul 2019 11:50:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54843 maria

Da quando ho avuto l’occasione di diventare animatrice del grest  ad oggi, in cui soprattutto invece mi ritrovo un po’ a coordinare i nuovi animatori, non smetto mai di chiedermi cosa porti degli adolescenti che hanno appena concluso un faticoso anno di scuola, tra la sveglia presto, interrogazioni e verifiche, il lunedi mattina subito dopo l’inizio della libertà, a rimettersi  in gioco;  è stato bello vedere come  ogni mattina, nonostante la stanchezza, accoglievano ogni singolo bambino con il sorriso e come, con un’energia non così scontata, lo portino per tutto il giorno. Non nascondo che giorno dopo giorno la fatica si è fatta sentire: sicuramente fatica fisica,tra una partitella e i vari giochi, ma soprattutto mentale, in quanto si diventa forse per la prima volta veramente responsabile e complice dei sogni, delle necessità ,insomma della vita di qualcun altro e gratuitamente. E’ stato bello vedere spesso gli animatori mettersi da una parte con qualche bambino più in difficoltà o triste per qualche motivo, come riuscisse a parlarci e a dare consigli come un fratello maggiore, quindi andando oltre la differenza di età. Il grest nella nostra piccola parrocchia è anche un momento in cui le generazioni si incontrano: a parte i giovani e giovanissimi, ci sono le signore che aiutano in cucina, ormai le nonne e le mamme del grest, per non parlare dell’aiuto indispensabile di alcuni genitori che a turno hanno dedicato intere mattinate, rendendosi disponibili per qualsiasi necessità. Come esempio di questa unione un po’ di tutte le età, ricordo benissimo il giorno in cui una delle coordinatrici adulte ha portato lana e ferri, e contro ogni aspettativa un bel gruppetto di ragazzi, animatori compresi ,si sono messi a imparare le varie tecniche . Insomma veramente 2 settimane in cui non solo i bambini sono coinvolti, ma un po’ tutta la parrocchia.

Maria Leucci

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Da quando ho avuto l’occasione di diventare animatrice del grest  ad oggi, in cui soprattutto invece mi ritrovo un po’ a coordinare i nuovi animatori, non smetto mai di chiedermi cosa porti degli adolescenti che hanno appena concluso un faticoso anno di scuola, tra la sveglia presto, interrogazioni e verifiche, il lunedi mattina subito dopo l’inizio della libertà, a rimettersi  in gioco;  è stato bello vedere come  ogni mattina, nonostante la stanchezza, accoglievano ogni singolo bambino con il sorriso e come, con un’energia non così scontata, lo portino per tutto il giorno. Non nascondo che giorno dopo giorno la fatica si è fatta sentire: sicuramente fatica fisica,tra una partitella e i vari giochi, ma soprattutto mentale, in quanto si diventa forse per la prima volta veramente responsabile e complice dei sogni, delle necessità ,insomma della vita di qualcun altro e gratuitamente. E’ stato bello vedere spesso gli animatori mettersi da una parte con qualche bambino più in difficoltà o triste per qualche motivo, come riuscisse a parlarci e a dare consigli come un fratello maggiore, quindi andando oltre la differenza di età. Il grest nella nostra piccola parrocchia è anche un momento in cui le generazioni si incontrano: a parte i giovani e giovanissimi, ci sono le signore che aiutano in cucina, ormai le nonne e le mamme del grest, per non parlare dell’aiuto indispensabile di alcuni genitori che a turno hanno dedicato intere mattinate, rendendosi disponibili per qualsiasi necessità. Come esempio di questa unione un po’ di tutte le età, ricordo benissimo il giorno in cui una delle coordinatrici adulte ha portato lana e ferri, e contro ogni aspettativa un bel gruppetto di ragazzi, animatori compresi ,si sono messi a imparare le varie tecniche . Insomma veramente 2 settimane in cui non solo i bambini sono coinvolti, ma un po’ tutta la parrocchia.

Maria Leucci

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Grest 2019 a Olmo. Marta, animatrice https://www.lavoce.it/grest-olmo-marta/ Thu, 11 Jul 2019 11:22:31 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54839 marta

Peter Pan è stato il mio primo grest da animatrice, preceduto da molti in cui anche io sono stata una piccola peste da intrattenere e far divertire. Come esperienza è stata molto importante sia a livello interiore, sia a livello sociale che spirituale in quanto il legame d'amicizia che unisce gli animatori piano piano si fortifica grazie alla fede che è un po' alla base di tutto ciò che facciamo: essere un educatore cristiano che possa fare da esempio per i più piccoli. I bambini si sono divertiti tanto e lo si notava dai loro visi, dai loro sorrisi e dalla loro volontà nel partecipare ai giochi, ai laboratori e anche ai momenti di preghiera in quanto al mattino il sacerdote leggeva un pezzo del Vangelo e l'animatore provvedeva a far recepire ai bambini il messaggio del passo letto che poi era alla base di tutto i giochi che avrebbero fatto in giornata. Un esempio è il tema dell'amicizia grazie al quale tutti i giochi della giornata erano a coppie o di gruppo. Ci sono stati alcuni momenti difficili, momenti in cui volevo andare via perché la fatica che c'era dietro quelle giornate organizzate per bene era sempre sommata allo stress giornaliero. Però mi fermavo e ripensavo a cosa avevamo donato a questi bambini e alle loro facce stanche ma felici che si allontanavano dal sagrato della chiesa accanto ai loro genitori e subito quel pensiero passava, lo stress c'era ma non era mai tale da farmi fermare. Molti momenti sono serviti per conoscere i bambini, come il pranzo, i balli la mattina, il grande gioco che non sfinisce i bambini ma li entusiasma ancora di più ed i vari laboratori. Ci sono state molte giornate particolarmente belle come l'incontro con tutti i grest a Pian di Massiano, la gita al lago o ancora l'ultimo giorno di queste due settimane in cui abbiamo fatto giochi ad acqua. Con i giochi ad acqua i bambini si sono divertiti tantissimo soprattutto quando a loro insaputa li abbiamo fatti mettere al sole in un cerchio da noi creato e li abbiamo bagnati tutti con gavettoni e pistole ad acqua. Alla sera poi, una festa conclusiva con tanto di scenetta finale in quanto ogni giorno veniva mostrata ai bambini una scenetta creata e fatta dagli animatori inerente al tema annuale del Grest ovvero Peter Pan. È stata un'esperienza molto bella e per quanto faticosa molto utile, che si deve provare assolutamente!

 Marta Campanile

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marta

Peter Pan è stato il mio primo grest da animatrice, preceduto da molti in cui anche io sono stata una piccola peste da intrattenere e far divertire. Come esperienza è stata molto importante sia a livello interiore, sia a livello sociale che spirituale in quanto il legame d'amicizia che unisce gli animatori piano piano si fortifica grazie alla fede che è un po' alla base di tutto ciò che facciamo: essere un educatore cristiano che possa fare da esempio per i più piccoli. I bambini si sono divertiti tanto e lo si notava dai loro visi, dai loro sorrisi e dalla loro volontà nel partecipare ai giochi, ai laboratori e anche ai momenti di preghiera in quanto al mattino il sacerdote leggeva un pezzo del Vangelo e l'animatore provvedeva a far recepire ai bambini il messaggio del passo letto che poi era alla base di tutto i giochi che avrebbero fatto in giornata. Un esempio è il tema dell'amicizia grazie al quale tutti i giochi della giornata erano a coppie o di gruppo. Ci sono stati alcuni momenti difficili, momenti in cui volevo andare via perché la fatica che c'era dietro quelle giornate organizzate per bene era sempre sommata allo stress giornaliero. Però mi fermavo e ripensavo a cosa avevamo donato a questi bambini e alle loro facce stanche ma felici che si allontanavano dal sagrato della chiesa accanto ai loro genitori e subito quel pensiero passava, lo stress c'era ma non era mai tale da farmi fermare. Molti momenti sono serviti per conoscere i bambini, come il pranzo, i balli la mattina, il grande gioco che non sfinisce i bambini ma li entusiasma ancora di più ed i vari laboratori. Ci sono state molte giornate particolarmente belle come l'incontro con tutti i grest a Pian di Massiano, la gita al lago o ancora l'ultimo giorno di queste due settimane in cui abbiamo fatto giochi ad acqua. Con i giochi ad acqua i bambini si sono divertiti tantissimo soprattutto quando a loro insaputa li abbiamo fatti mettere al sole in un cerchio da noi creato e li abbiamo bagnati tutti con gavettoni e pistole ad acqua. Alla sera poi, una festa conclusiva con tanto di scenetta finale in quanto ogni giorno veniva mostrata ai bambini una scenetta creata e fatta dagli animatori inerente al tema annuale del Grest ovvero Peter Pan. È stata un'esperienza molto bella e per quanto faticosa molto utile, che si deve provare assolutamente!

 Marta Campanile

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Grest 2019 a Prepo. Le testimonianze di animatori, genitori e coordinatori https://www.lavoce.it/grest-prepo-testimonianze/ https://www.lavoce.it/grest-prepo-testimonianze/#comments Thu, 04 Jul 2019 13:49:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54821

Suor Roberta, coordinatrice

191 bambini delle elementari; 75 ragazzi dal primo al quarto superiore (le Sentinelle), 15 adulti del servizio PIMPA e tre coordinatori. Sono i numeri del Grest dell’oratorio “San Giovanni Paolo II” (GP2) dell’Unità Pastorale formata dalle parrocchie di Prepo – Ponte della Pietra – San Faustino. Tre settimane sul prato del GP2 o pigiati dentro le sale del Centro Pastorale, polvere, sudore, musica, merende, giochi, acqua, catechesi, adorazione del Santissimo intronizzato nella tenda sul prato, magliette, gioia, stanchezza, gratitudine. Al termine di questa impresa credo che la cosa che maggiormente resta sia la gratitudine. Mai come durante il Grest siamo consapevoli che le forze sono impari rispetto al compito affidatoci, rispetto alle incognite, alle responsabilità. Una città di relazioni e di soggetti i più differenti che condividono spazi e tempi ciascuno portando un bagaglio di gioie e di dolori, di incertezze e timori che rendono la miscela-grest esplosiva, umanamente parlando. Eppure anche quest’anno siamo qui a rendere grazie a Dio perché ha avuto cura di tutti e di ciascuno, ha trasformato inconvenienti in opportunità, ha asciugato lacrime e riannodato rapporti, ci ha protetti dai pericoli e a tutti, a tutti davvero, ha dato la possibilità di dare il meglio di sé. Potremmo dire di questa azione educativa che, anche solo per i numeri è enorme nell’economia di un quartiere, ma preferiamo dire che tutto questo lavoro è segno e manifestazione di un amore che ci precede e ci motiva, che fattosi conoscere da noi ci dona lo zelo per portarlo ad altri. Perché in grest è una semina, un campo dove il Signore trova occasione per toccare i piccoli (tanti, troppi, già segnati dal disagio di famiglie tribolate) e tutti, una semina che certamente porterà frutto, a suo tempo e nel modo opportuno, per ciascuno. Ecco allora la gratitudine: per quello che abbiamo sperimentato e per quello che, certamente, continuerà ad operare, perché i semi gettati, germoglieranno. E già lavoriamo al nuovo grest, il Maior, dei ragazzi delle medie e al campo di quelli delle superiori.

Suor Roberta Vinerba

 

Chiara, animatrice

Mi è stato chiesto di descrivere cosa è stato per me il grest, e non troverò mai le parole giuste che esprimano veramente che esperienza sia. Più di 60 ragazzi, pronti a servire i più piccoli, oltre 160 bambini, felici di giocare e di ascoltare la parola di Dio, e tante “Pimpe” capaci di trattarci come figli. In questi 15 giorni mi sono spesso messa da parte per guardare i sorrisi dei bambini e la gioia nei volti delle Sentinelle, per portarli come ricordo negli anni futuri. Il Grest è la vera testimonianza che “Servire è regnare”, che ciò che si fa per amore per altri vale più di qualsiasi cosa. Non nego che è stato faticoso organizzare giorno per giorno, nonostante il caldo, la stanchezza, le incomprensioni e le discussioni, ma ogni fatica è stata ricompensata, da tutti i ringraziamenti ricevuti dai genitori e dai visi dei bambini. Non sono mancati momenti di gioia, di risate e di puro divertimento, che hanno sciolto i nodi tra noi, perché non tramonti il sole sopra la divisione. Questo però è stato per me l’ultimo anno, perché in fondo tutte le cose belle hanno una fine.  Riporterò ogni abbraccio, e ogni risata, e ogni pianto perché infondo il Grest non è solo giocare, è qualcosa di più, ed è questo quello che fa la differenza. Se mi chiedessero: cosa è il Grest? Risponderei, che è  l’esperienza che tutti i bambini dovrebbero fare, e spero che faccia nascere in loro, com’è successo a me, la voglia di diventare una Sentinella per donarsi agli altri, come noi abbiamo fatto con loro. Raccontare 15 giorni di servizio è difficile, soprattutto perché va vissuto sulla propria pelle! Ringrazio il mio oratorio, che è la mia seconda famiglia, per avermi regalato tutto ciò! So che dietro a tutto c’è Dio, ma senza di loro non l’avrei mai scoperto! 

Chiara Verdiani (Sentinella)

  [gallery columns="5" ids="54822,54823,54824,54825,54826"]

Il Papà di Mariluce

“Grazie per lo Junior Grest, Mariluce ha fatto una bellissima esperienza. Grazie a tutti.” Partiamo dalla fine, dal messaggio ringraziamento a tutte le sentinelle, alla P.I.M.PA (Pronto Intervento Mal di Pancia) al Coordinatore al responsabile della pastorale! Anche quest’anno il Grest nel mio Oratorio si è concluso, e mia figlia ha finito quello delle elementari!!!  Perché quest’anno si raddoppia c’è la novità del Grest per i ragazzini delle medie! Orde di bambini che scorrazzano sul pratone divenuto polvere e sotto l’ombra degli olivi secolari. A pascere le pecorelle dei ragazzi poco più anziani: le Sentinelle! Perché è certo che “Servire è regnare!” e quelle settimane di servizio sono una fonte di infinita Grazia per tutti. E quindi niente, la scuola è finita ma lei Mariluce vuole arrivare in perfetto orario, orologio fucsia fiammante al polso “Papà andiamo che è tardi!...”  “Ma sono le 8.05!  Dai mica al Grest suona la campanella!” (Sguardo di sufficienza) Corro. Appena arrivati al parcheggio, apre lo sportello e vola come Peter Pan, appello istantaneo, che ormai i ragazzi riconoscono 170 volti in 1 secondo e mezzo e si dilegua in mezzo alle magliette colorate sul prato ancora fresco! Si perché il nostro Oratorio è comunità di persone in cui tutti si riconoscono, ed insieme cercano Gesù. Perché come ci disse Giovanni Paolo II alla GMG del 2000 a noi un po' più vecchietti (Che ne sanno i 2000!) “è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae" Ma come trovarlo? Dove cercarlo? Come riuscire a farlo incontrare ai nostri figli?  Con un gavettone al Grest! Si si avete letto bene! Con una cosa semplice ma allo stesso tempo sconvolgente. Credo che mia figlia abbia fatto esperienza di Gesù al Grest con i gavettoni delle Sentinelle, con il gavettone che cadendo a terra gli ha sporcato le scarpe di fango, con il gavettone che in testa gli ha infradiciato i capelli, con il budello dell’acqua che gli hanno schizzato addosso mentre era a cavalcioni sulla Sentinella! Tutto raccontato con nomi cognomi e dovizia di particolari! Si perché Dio è nel cuore di tutti gli uomini, Dio si trova in una piccolissima stanza del nostro cuore, chiusa con una porticina ed una chiave piccola piccola, che se non la trovi “avoglia” tu a spiegare a raccontare: nisba niet! Per i ragazzi, per i nostri figli, il compito del genitore, della sentinella, dell’educatore, del sacerdote è proprio quello di riuscire a trovare questa piccola chiave per aprire la porta del cuore, solo aprire, guai ad entrarvi dentro, guai a varcare la soglia della parte più intima dell’uomo. Sarebbe una follia vedere cosà c’è lì dentro per un altro uomo, nell’infinito del nostro cuore, solo Gesù (e con l’aiuto di sua Madre per i casi più ostici) è capace di entrare e far Luce per trovare Dio dentro ciascuno di noi! [caption id="attachment_54827" align="aligncenter" width="359"] Lettera di Giacomo Burnelli, 8 anni[/caption]

Rebecca, animatrice

Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa su un’esperienza che per me è appena finita dopo ben 4 anni di servizio… questa esperienza si chiama Grest.  Non so se tutti la conoscono e a dire la verità io ho avuto la fortuna di viverla sotto due punti di vista: quello di una bambina, che non era mai felice di andarci ma che alla fine si divertiva, e dopo 3 anni, quello di una Sentinella che in questi anni lo ha vissuto in maniera completamente diversa da quella bambina che ero. Negli anni ho capito quanto fosse importante preparare pomeriggi su pomeriggi, dopo una mattinata sotto il sole, tutte quelle giornate per più di 150 bambini dei quali l’unico pensiero era divertirsi. Nonostante questo ho capito l’importanza di dare il buon esempio, perché questo siamo noi per loro, un esempio! E proprio per questo spendevamo anche del tempo nel preparare delle catechesi brevi ma che gli arrivassero come noi le ricevevamo durante tutto l’anno per fargli capire l’importanza che c’è più gioia nel dare che nel ricevere perché questo è quello che ci viene detto e che se lo scopri e capisci quanto sia vero, non smetterai mai di farlo, neanche quando un servizio come questo volge al termine! Quest’anno è stato sicuramente diverso perché ogni momento l’ho visto e vissuto con uno sguardo diverso in quanto sapevo che era l’ultimo, spesso mi scoprivo a provare: felicità misto a tristezza e nostalgia.  Finisce un tempo, un capitolo della mia vita che per me è stato molto importante perché in questo tempo sono cambiata io come persona, ho imparato ad esprimere meglio i miei sentimenti, a saperli leggere, tutto ciò grazie al grest e alle Sentinelle e ringrazio Dio per avermeli donati e tutti i miei responsabili che mi hanno aiutato nel mio percorso.

Rebecca Stella (Sentinella)

[caption id="attachment_54829" align="aligncenter" width="400"] Il Grest visto da Caterina D'Andola, 9 anni[/caption]  

Monica, una "Pimpa"

Monica e Roberto, Enrica, Sabrina, Maria Grazia, Roberto, Mimma, Martina, Giovanni, Anna e Rolando, Maria Rita, Cristina, Simona, Alessandra: le PIMPE (Pronto Intervento Mal di Pancia Ambiguo). Siamo noi: nonni e genitori che accompagnano i figli al grest, ragazzi ormai diventati adulti che quando erano piccoli erano Sentinelle. Ci accomuna l'aver visto una bellezza e il desiderio di restare in quel contesto che ci fa brillare gli occhi. Così è nato il nostro servizio. Come una mamma e un papà che prepara la merenda e il pranzo in casa, che mette un cerotto su una feritina o consola il proprio figlio caduto, così facciamo la stessa cosa ma in una famiglia allargata, con 200 figli che sono lì a giocare, pregano e stanno insieme. È vero che c'è più gioia nel dare che nel ricevere ma è anche vero che abbiamo ricevuto tanto. Seppur siamo noi, nel nostro servizio ad accogliere e prenderci cura dei ragazzi, sono loro, bambini e Sentinelle i primi a dimostrarci l'amore gratuito di Gesù, con un buongiorno, un abbraccio o una chiacchiera. Come dice l'inno "Noi" del nostro oratorio "questa è la mia casa e non mi muovo da qui". Ci sentiamo a casa, è la nostra famiglia allargata, e come in tutte le famiglie ci sono i nonni, le mamme i papà gli zii, i cucini i nipoti. E noi questo facciamo, stiamo in famiglia con la gioia di stare insieme. Sperimentiamo l'amore di Dio guardandolo negli occhi dei ragazzi che Lui ci ha affidato.

Monica Poeta

(PIMPA)

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Suor Roberta, coordinatrice

191 bambini delle elementari; 75 ragazzi dal primo al quarto superiore (le Sentinelle), 15 adulti del servizio PIMPA e tre coordinatori. Sono i numeri del Grest dell’oratorio “San Giovanni Paolo II” (GP2) dell’Unità Pastorale formata dalle parrocchie di Prepo – Ponte della Pietra – San Faustino. Tre settimane sul prato del GP2 o pigiati dentro le sale del Centro Pastorale, polvere, sudore, musica, merende, giochi, acqua, catechesi, adorazione del Santissimo intronizzato nella tenda sul prato, magliette, gioia, stanchezza, gratitudine. Al termine di questa impresa credo che la cosa che maggiormente resta sia la gratitudine. Mai come durante il Grest siamo consapevoli che le forze sono impari rispetto al compito affidatoci, rispetto alle incognite, alle responsabilità. Una città di relazioni e di soggetti i più differenti che condividono spazi e tempi ciascuno portando un bagaglio di gioie e di dolori, di incertezze e timori che rendono la miscela-grest esplosiva, umanamente parlando. Eppure anche quest’anno siamo qui a rendere grazie a Dio perché ha avuto cura di tutti e di ciascuno, ha trasformato inconvenienti in opportunità, ha asciugato lacrime e riannodato rapporti, ci ha protetti dai pericoli e a tutti, a tutti davvero, ha dato la possibilità di dare il meglio di sé. Potremmo dire di questa azione educativa che, anche solo per i numeri è enorme nell’economia di un quartiere, ma preferiamo dire che tutto questo lavoro è segno e manifestazione di un amore che ci precede e ci motiva, che fattosi conoscere da noi ci dona lo zelo per portarlo ad altri. Perché in grest è una semina, un campo dove il Signore trova occasione per toccare i piccoli (tanti, troppi, già segnati dal disagio di famiglie tribolate) e tutti, una semina che certamente porterà frutto, a suo tempo e nel modo opportuno, per ciascuno. Ecco allora la gratitudine: per quello che abbiamo sperimentato e per quello che, certamente, continuerà ad operare, perché i semi gettati, germoglieranno. E già lavoriamo al nuovo grest, il Maior, dei ragazzi delle medie e al campo di quelli delle superiori.

Suor Roberta Vinerba

 

Chiara, animatrice

Mi è stato chiesto di descrivere cosa è stato per me il grest, e non troverò mai le parole giuste che esprimano veramente che esperienza sia. Più di 60 ragazzi, pronti a servire i più piccoli, oltre 160 bambini, felici di giocare e di ascoltare la parola di Dio, e tante “Pimpe” capaci di trattarci come figli. In questi 15 giorni mi sono spesso messa da parte per guardare i sorrisi dei bambini e la gioia nei volti delle Sentinelle, per portarli come ricordo negli anni futuri. Il Grest è la vera testimonianza che “Servire è regnare”, che ciò che si fa per amore per altri vale più di qualsiasi cosa. Non nego che è stato faticoso organizzare giorno per giorno, nonostante il caldo, la stanchezza, le incomprensioni e le discussioni, ma ogni fatica è stata ricompensata, da tutti i ringraziamenti ricevuti dai genitori e dai visi dei bambini. Non sono mancati momenti di gioia, di risate e di puro divertimento, che hanno sciolto i nodi tra noi, perché non tramonti il sole sopra la divisione. Questo però è stato per me l’ultimo anno, perché in fondo tutte le cose belle hanno una fine.  Riporterò ogni abbraccio, e ogni risata, e ogni pianto perché infondo il Grest non è solo giocare, è qualcosa di più, ed è questo quello che fa la differenza. Se mi chiedessero: cosa è il Grest? Risponderei, che è  l’esperienza che tutti i bambini dovrebbero fare, e spero che faccia nascere in loro, com’è successo a me, la voglia di diventare una Sentinella per donarsi agli altri, come noi abbiamo fatto con loro. Raccontare 15 giorni di servizio è difficile, soprattutto perché va vissuto sulla propria pelle! Ringrazio il mio oratorio, che è la mia seconda famiglia, per avermi regalato tutto ciò! So che dietro a tutto c’è Dio, ma senza di loro non l’avrei mai scoperto! 

Chiara Verdiani (Sentinella)

  [gallery columns="5" ids="54822,54823,54824,54825,54826"]

Il Papà di Mariluce

“Grazie per lo Junior Grest, Mariluce ha fatto una bellissima esperienza. Grazie a tutti.” Partiamo dalla fine, dal messaggio ringraziamento a tutte le sentinelle, alla P.I.M.PA (Pronto Intervento Mal di Pancia) al Coordinatore al responsabile della pastorale! Anche quest’anno il Grest nel mio Oratorio si è concluso, e mia figlia ha finito quello delle elementari!!!  Perché quest’anno si raddoppia c’è la novità del Grest per i ragazzini delle medie! Orde di bambini che scorrazzano sul pratone divenuto polvere e sotto l’ombra degli olivi secolari. A pascere le pecorelle dei ragazzi poco più anziani: le Sentinelle! Perché è certo che “Servire è regnare!” e quelle settimane di servizio sono una fonte di infinita Grazia per tutti. E quindi niente, la scuola è finita ma lei Mariluce vuole arrivare in perfetto orario, orologio fucsia fiammante al polso “Papà andiamo che è tardi!...”  “Ma sono le 8.05!  Dai mica al Grest suona la campanella!” (Sguardo di sufficienza) Corro. Appena arrivati al parcheggio, apre lo sportello e vola come Peter Pan, appello istantaneo, che ormai i ragazzi riconoscono 170 volti in 1 secondo e mezzo e si dilegua in mezzo alle magliette colorate sul prato ancora fresco! Si perché il nostro Oratorio è comunità di persone in cui tutti si riconoscono, ed insieme cercano Gesù. Perché come ci disse Giovanni Paolo II alla GMG del 2000 a noi un po' più vecchietti (Che ne sanno i 2000!) “è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae" Ma come trovarlo? Dove cercarlo? Come riuscire a farlo incontrare ai nostri figli?  Con un gavettone al Grest! Si si avete letto bene! Con una cosa semplice ma allo stesso tempo sconvolgente. Credo che mia figlia abbia fatto esperienza di Gesù al Grest con i gavettoni delle Sentinelle, con il gavettone che cadendo a terra gli ha sporcato le scarpe di fango, con il gavettone che in testa gli ha infradiciato i capelli, con il budello dell’acqua che gli hanno schizzato addosso mentre era a cavalcioni sulla Sentinella! Tutto raccontato con nomi cognomi e dovizia di particolari! Si perché Dio è nel cuore di tutti gli uomini, Dio si trova in una piccolissima stanza del nostro cuore, chiusa con una porticina ed una chiave piccola piccola, che se non la trovi “avoglia” tu a spiegare a raccontare: nisba niet! Per i ragazzi, per i nostri figli, il compito del genitore, della sentinella, dell’educatore, del sacerdote è proprio quello di riuscire a trovare questa piccola chiave per aprire la porta del cuore, solo aprire, guai ad entrarvi dentro, guai a varcare la soglia della parte più intima dell’uomo. Sarebbe una follia vedere cosà c’è lì dentro per un altro uomo, nell’infinito del nostro cuore, solo Gesù (e con l’aiuto di sua Madre per i casi più ostici) è capace di entrare e far Luce per trovare Dio dentro ciascuno di noi! [caption id="attachment_54827" align="aligncenter" width="359"] Lettera di Giacomo Burnelli, 8 anni[/caption]

Rebecca, animatrice

Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa su un’esperienza che per me è appena finita dopo ben 4 anni di servizio… questa esperienza si chiama Grest.  Non so se tutti la conoscono e a dire la verità io ho avuto la fortuna di viverla sotto due punti di vista: quello di una bambina, che non era mai felice di andarci ma che alla fine si divertiva, e dopo 3 anni, quello di una Sentinella che in questi anni lo ha vissuto in maniera completamente diversa da quella bambina che ero. Negli anni ho capito quanto fosse importante preparare pomeriggi su pomeriggi, dopo una mattinata sotto il sole, tutte quelle giornate per più di 150 bambini dei quali l’unico pensiero era divertirsi. Nonostante questo ho capito l’importanza di dare il buon esempio, perché questo siamo noi per loro, un esempio! E proprio per questo spendevamo anche del tempo nel preparare delle catechesi brevi ma che gli arrivassero come noi le ricevevamo durante tutto l’anno per fargli capire l’importanza che c’è più gioia nel dare che nel ricevere perché questo è quello che ci viene detto e che se lo scopri e capisci quanto sia vero, non smetterai mai di farlo, neanche quando un servizio come questo volge al termine! Quest’anno è stato sicuramente diverso perché ogni momento l’ho visto e vissuto con uno sguardo diverso in quanto sapevo che era l’ultimo, spesso mi scoprivo a provare: felicità misto a tristezza e nostalgia.  Finisce un tempo, un capitolo della mia vita che per me è stato molto importante perché in questo tempo sono cambiata io come persona, ho imparato ad esprimere meglio i miei sentimenti, a saperli leggere, tutto ciò grazie al grest e alle Sentinelle e ringrazio Dio per avermeli donati e tutti i miei responsabili che mi hanno aiutato nel mio percorso.

Rebecca Stella (Sentinella)

[caption id="attachment_54829" align="aligncenter" width="400"] Il Grest visto da Caterina D'Andola, 9 anni[/caption]  

Monica, una "Pimpa"

Monica e Roberto, Enrica, Sabrina, Maria Grazia, Roberto, Mimma, Martina, Giovanni, Anna e Rolando, Maria Rita, Cristina, Simona, Alessandra: le PIMPE (Pronto Intervento Mal di Pancia Ambiguo). Siamo noi: nonni e genitori che accompagnano i figli al grest, ragazzi ormai diventati adulti che quando erano piccoli erano Sentinelle. Ci accomuna l'aver visto una bellezza e il desiderio di restare in quel contesto che ci fa brillare gli occhi. Così è nato il nostro servizio. Come una mamma e un papà che prepara la merenda e il pranzo in casa, che mette un cerotto su una feritina o consola il proprio figlio caduto, così facciamo la stessa cosa ma in una famiglia allargata, con 200 figli che sono lì a giocare, pregano e stanno insieme. È vero che c'è più gioia nel dare che nel ricevere ma è anche vero che abbiamo ricevuto tanto. Seppur siamo noi, nel nostro servizio ad accogliere e prenderci cura dei ragazzi, sono loro, bambini e Sentinelle i primi a dimostrarci l'amore gratuito di Gesù, con un buongiorno, un abbraccio o una chiacchiera. Come dice l'inno "Noi" del nostro oratorio "questa è la mia casa e non mi muovo da qui". Ci sentiamo a casa, è la nostra famiglia allargata, e come in tutte le famiglie ci sono i nonni, le mamme i papà gli zii, i cucini i nipoti. E noi questo facciamo, stiamo in famiglia con la gioia di stare insieme. Sperimentiamo l'amore di Dio guardandolo negli occhi dei ragazzi che Lui ci ha affidato.

Monica Poeta

(PIMPA)

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