Giubileo Scuola Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/giubileo-scuola/ Settimanale di informazione regionale Fri, 01 Sep 2017 16:01:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Giubileo Scuola Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/giubileo-scuola/ 32 32 Una settimana di festa per il Giubileo della Scuola https://www.lavoce.it/una-settimana-di-festa-per-il-giubileo-della-scuola/ Thu, 12 May 2016 09:05:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=46198 IMG_6586Sette giorni, tante iniziative, molti bambini e ragazzi, un Giubileo. Così si potrebbe riassumere l’iniziativa organizzata dall’Ufficio di Pastorale della Scuola e dall’Ufficio per l’insegnamento della Religione Cattolica, dal 3 al 8 maggio 2016 per festeggiare il Giubileo della Scuola.
Una settimana intera di manifestazioni, aperte dalla premiazione del concorso “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” e dalla mostra degli elaborati, al quale hanno partecipato numerose scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado con video e realizzazioni grafiche. Mercoledì 4 si è tenuto, presso l’Istituto Suore Gesù Redentore del Bellocchio, l’incontro di formazione “La scuola come luogo di misericordia” e la presentazione del libro “Quando il giorno era una freccia” organizzati da A.Ge.S.C. (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) al quale sono  intervenuti il prof. Giuseppe Mari ordinario di pedagogia generale, sociale e interculturale all’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano e il direttore del periodico di AGeSC “A tempo pieno” dott. Roberto Alborghetti, autore del libro che, con “penna vivace”, racconta la testimonianza educativa di Papa Francesco in Argentina, prima studente poi rettore di seminari, scritto in occasione dei 40 anni dell’Associazione. Il Prof Mari, dopo aver proposto un percorso biblico e del magistero della Chiesa, ha posto tre questioni: Che cos’è la misericordia nella concezione cristiana, che cos’è la scuola e la relazione tra scuola, misericordia e umanizzazione, sottolineando come la scuola richiami un sapere che anzitutto non è strumentale, ma umanizzante, è la sfida di “diventare qualcuno” e non solo di “imparare qualcosa”. Inoltre ha evidenziato come, la scuola, di fronte al disagio adolescenziale/giovanile e nel dibattito tra la “competenza” e la “saggezza”, deve “usare  misericordia” distinguendo i mezzi dai fini e ricordandosi che la persona vale in se stessa.

Conferenza su “Scuola, oratorio e territorio”
Giovedì 5 l’attenzione del mondo della scuola si è spostata alla periferia della città presso l’Oratorio C’Entro di Ponte San Giovanni, dove si è svolta la conferenza su “Scuola, Oratorio e territorio”, alla presenza di un folto pubblico. La dott.ssa Iva Rossi, Dirigente scolastica del III Circolo didattico e reggente dell’Istituto Comprensivo Perugia 12, ha sottolineato come i tre ambiti richiamati nel titolo dell’incontro: scuola, parrocchia e comunità territoriale debbano avere come parola d’ordine la “Coesione”. “In un momento storico in cui servono esempi positivi e credibili in risposta alle tante criticità del tempo presente” ha continuato la dirigente, “è necessario camminare insieme nel dialogo, nella collaborazione, nell’aiuto reciproco dato dalla ricchezza delle nostre diversità, che si evidenziano in un territorio, come questo di Ponte San Giovanni, dove sono presenti 35 nazionalità differenti, che sono e devono essere vissute come una ricchezza da valorizzare”. Anche il vescovo ausiliare di Perugia, mons. Paolo Giulietti, ha evidenziato come “nessuno può fare più da solo, né la scuola né il territori, né la famiglia, ma occorre appoggiare un Progetto comune nell’ottica di un’alleanza per la crescita integrale delle persone.  Due sono gli aspetti essenziali e imprescindibili: nel progetto di uno deve esserci necessariamente posto per l’altro e, in secondo luogo, ognuno deve gioire dei successi dell’altro.” Tutti gli interventi della serata hanno sottolineato come le realtà periferiche vivano i disagi di un continuo aumento della popolazione e la necessità di riuscire a integrare culture e nazionalità differenti. In una realtà come Ponte San Giovanni, secondo le parole dell’Assessore Wangue in questi ultimi “ 20 anni di impegnativo lavoro di conoscenza e collaborazione siamo passati dal guardare il colore della pelle o la provenienza, al valore delle persona e dell’individuo per quello che è e che fa.” E questo si può fare solo non perdendo la propria identità culturale ma essendo capaci di una vera integrazione culturale. La scommessa di questa bella e grande sfida, come ha sottolineato don Riccardo Pascolini, responsabile nazionale degli Oratori, è quella che “insieme è più difficile ma si va più lontano”.

Il concerto dei ragazzi
Venerdì 6 la scuola ha fatto risuonare le capacità artistiche dei propri studenti attraverso un concerto in cui si sono esibiti i cori scolastici delle Primarie del “Giovanni Cena”, del “Falcone e Borsellino” di Perugia, del “Italo Calvino” di Montelaguardia e la Scuola Media “Bonazzi-Lilli” di Ponte Felcino, presso il Cinema Eden di Ponte Felcino, con la partecipazione e il sostegno dell’Istituto Comprensivo Perugia 14. Anche questa manifestazione è stata ampiamente partecipata, con oltre 200 persone tra insegnanti, parenti e amici, e i bambini e ragazzi delle scuole hanno dato prova non solo delle loro capacità canore e musicali ma anche della scelta e a volte della scrittura di testi, sotto la guida dei loro maestri, capaci di far riflettere. Nel salone del Cinema, in un clima di festa, sono risuonate parole in numerose lingue: australiano, israeliano, spagnolo, arabo, francese e tedesco, a sottolineare come la musica è espressione di tutti e crea un linguaggio comune a tutti i popoli; ma sono anche risuonate parole scritte dai bambini per spiegare, a modo loro, il senso e il significato del Giubileo della Misericordia indetto da papa Francesco. I ragazzi più grandi si sono esibiti anche con il gruppo strumentale che ha accompagnato il coro. A impreziosire la serata c’è stata anche la partecipazione di Nadia Miccichè, ex studentessa dell’Istituto Capitini di Perugia che, proprio nel laboratorio musicale a scuola, ha scoperto la sua passione per il canto che l’ha portata a partecipare e superare le selezioni per il Talent show X-factor. Oltre a esibirsi, Nadia, ha voluto dare un messaggio ai giovani partecipanti invitandoli a coltivare i loro talenti e a scoprire le proprie passioni proprio grazie alla scuola.

La celebrazione in Cattedrale
Momento culmine della “Settimana della Scuola” è stata la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinal Bassetti, preceduta dal pellegrinaggio giubilare, con il passaggio della Porta Santa, guidato da mons. Giulietti. Durante il percorso, cominciato alla chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, il vescovo ha sottolineato come la scuola non debba mai dimenticare di perseguire ciò che è buono per ogni persona e, nel sostare di fronte alla chiesa di San Filippo Neri, si sono ricordate tutte le scuole e le istituzioni educative che, in sinergia, sostengono la sfida educativa così urgente è così importante in questi tempi. A rendere più bella e solenne la liturgia, sono stati il Coro Voci bianche del Conservatorio musicale Statale e il Coro ed Orchestra d’archi del Liceo Classico e Musicale “Mariotti” entrambi diretti dal Maestro Franco Radicchia.
Domenica 8 si è conclusa questa serie di iniziative con “l’Incontro dei piccoli”, un momento di festa e di aggregazione dedicato appositamente ai bambini delle scuole dell’Infanzia e alle loro famiglie, presso il percorso verde di Pian di Massiano, organizzato dalla FISM.
A conclusione di questa esperienza il direttore dell’Ufficio Scuola, prof. Luca Oliveti, ha ringraziato quanti hanno reso possibile queste giornate, tutti coloro che hanno partecipato agli incontri e alle scuole che, in vario modo, si sono rese protagoniste di questo Giubileo. “L’immagine della corale e orchestra che hanno impreziosito con la musica la Messa giubilare – ha sottolineato il prof. Oliveti –  ci suggerisce che “ occorre farci coro”,  cioè valorizzare le esperienze positive di tutte le scuole, del centro come della periferia e credere di più che, come cristiani,  possiamo  intensificare  dialogo e  collaborazione fra tutte le componenti del mondo della scuola.”

L’omelia del card. Gualtiero Bassetti

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“Ragazzi, non fatevi rubare l’amore per lo studio” https://www.lavoce.it/ragazzi-non-fatevi-rubare-lamore-per-lo-studio/ Thu, 12 May 2016 08:57:08 +0000 https://www.lavoce.it/?p=46202 GIUBILEO-DIOCESANO-SCUOLA_CATT_2_CMYKIn una gremita cattedrale di San Lorenzo in Perugia, sabato 7 maggio, il mondo della scuola ha celebrato il suo Giubileo Straordinario della Misericordia. Il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, che ha accolto in San Lorenzo studenti con le loro famiglie, docenti e personale non docente di scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado, ha tenuto un’omelia che è stata un vero e proprio “messaggio giubilare per la scuola”. E la scuola, ha ricordato il porporato, “è uno dei luoghi più importanti della nostra società. Qualsiasi ordinamento civile non può fare a meno di avere un percorso formativo autorevole, con dei docenti appassionati e preparati, con delle famiglie attente e collaborative, e con degli studenti desiderosi di crescere e maturare”. E non è un caso che in questa “omelia-messaggio” il cardinale si sia soffermato non poco sul rapporto “famiglie-docenti”.

La scuola educa al vero, al bene e al bello.
“La scuola rappresenta un “luogo d’incontro” eccezionale – ha evidenziato il presule –, dove potersi confrontare con persone diverse per cultura, origine e capacità. La scuola, infatti, è un luogo di socializzazione irripetibile per lo sviluppo e la promozione della persona umana. Ma cosa significa, oggi, essere una scuola? Cosa significa educare ed istruire in una società così tecnologica e comunicativa, ma al tempo stesso così lontana, superficiale e polverizzata? “Andare a scuola – ha detto papa Francesco, due anni fa, incontrando il mondo della scuola a Roma – significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza delle sue dimensioni”. In altre parole, andare a scuola significa vivere un luogo in cui non si trasmettono solo delle nozioni asettiche ma anche “abitudini e valori” capacità di esprimersi liberamente e di essere aperti alla straordinaria bellezza del creato. La scuola, dunque, “ci educa al vero, al bene e al bello””.

Libertà di educazione: costruire un rapporto di fiducia e di lealtà tra professori, famiglie e studenti.
“La scuola, dunque, non è un luogo qualsiasi – ha proseguito –. È uno dei luoghi dove si manifesta quella libertà di educazione che è uno dei principi più importanti che devono guidare la vita di un cristiano e di una società moderna. La libertà di educazione non significa, ovviamente, di essere liberi di insegnare qualsiasi cosa, seguendo le mode o, peggio, le ideologie del momento. Libertà di educazione significa, prima di tutto, costruire un rapporto di fiducia e di lealtà tra i professori, le famiglie e gli studenti. Un rapporto di fiducia e di alleanza tra le istituzioni e la società. Mai come oggi è fondamentale costruire e dare una forza vera, concreta, autentica a quell’alleanza educativa tra famiglie e insegnanti che prevede una formazione seria ed autorevole ma anche una collaborazione fattiva ed intelligente delle famiglie senza lasciare spazio, in alcun modo, alla divisione o allo scontro ideologico”.

Gli insegnanti sono chiamati a servire gli studenti, non a comandare…, come se fossero propri figli.
“L’alleanza educativa – ha sottolineato Bassetti – è senza dubbio la grande bussola ideale e progettuale che ci guida in questo Anno Santo. Gli insegnanti sono chiamati a servire gli studenti. Si badi bene: a servire e non a comandare. A servire questi ragazzi come se fossero propri figli. A servirli e quindi ad amarli. E amarli non significa certo fargli una carezza sul viso o insegnargli l’ultima moda culturale. Amarli significa educarli, esortarli a studiare e a correggere i propri errori. Servire e amare non possono essere disgiunti. Nella Chiesa, come nella famiglia e così nella scuola”.

Rispetto verso chi ti sta di fronte… Compiere il proprio dovere con serietà, lealtà, passione…
Poi il cardinale ha ricordato quanto ha detto papa Francesco, pochi giorni fa, parlando al Giubileo dei ragazzi in San Pietro: “Francesco ha paragonato Gesù ad una scuola e ha invitato quei giovani a seguire “la sua scuola, che è una scuola di vita per imparare ad amare”. Per seguire Gesù, non bisogna esortare i nostri ragazzi ad essere dei supereroi della scuola, vestiti sempre all’ultima moda e incitati ad essere ad essere i primi della classe in una sorta di competizione agonistica con i propri compagni di studio. Per seguire Gesù è necessario, prima di tutto, portare rispetto verso chi ti sta di fronte: che può essere un insegnante, un usciere, un funzionario amministrativo e un compagno di studio. E poi è necessario compiere il proprio dovere con serietà, lealtà, passione e spirito di sacrificio. In questo modo, si può imparare ad amare, la scuola diventa un luogo generativo e soprattutto si può aiutare i giovani a crescere e a guardare in alto”.
Il cardinale Bassetti, avviandosi alla conclusione ha ricordato ai numerosi fedeli in San Lorenzo, che “il Giubileo della Misericordia è occasione di alleanza di tutte le componenti del mondo scolastico” e, rivolgendosi a queste componenti, ha detto: “Non lasciatevi mai rubare l’amore per lo studio e per la scuola”.

Il resoconto della settimana del Giubileo della Scuola

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