Giornata mondiale missionaria Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/giornata-mondiale-missionaria/ Settimanale di informazione regionale Fri, 20 Oct 2023 12:00:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Giornata mondiale missionaria Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/giornata-mondiale-missionaria/ 32 32 Veglia missionaria diocesana in Cattedrale con il vescovo Francesco Antonio Soddu https://www.lavoce.it/veglia-missionaria-diocesana-in-cattedrale-con-il-vescovo-francesco-antonio-soddu/ https://www.lavoce.it/veglia-missionaria-diocesana-in-cattedrale-con-il-vescovo-francesco-antonio-soddu/#respond Fri, 20 Oct 2023 11:55:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73733 veglia missionaria 2022

Veglia missionaria diocesana guidata dal vescovo Francesco Antonio Soddu, sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Terni. Ottobre è il mese che la chiesa universale dedica alla missione universale. Settimane in cui le comunità cristiane sono chiamate a riflettere sul senso della missione e operare perché l’accoglienza, la fratellanza e la solidarietà amplino sempre più i loro confini e accrescano il loro impegno.

Nella diocesi di Terni-Narni-Amelia,  momento centrale, sarà la veglia di preghiera Cuori ardenti, piedi in cammino, guidata, come dicevamo dal vescovo insieme al direttore del Centro missionario diocesano don Leopold Sandor.

La veglia missionaria sarà scandita da canti, ascolto della Parola di Dio e dalle testimonianza di religiosi, laici e giovani che hanno preso parte alla Gmg di Lisbona e che hanno sentito ardere il cuore per l’annuncio e per un cambiamento della loro vita e quella delle realtà dove si sono inseriti. Al termine sarà rinnovato il mandato per tutti i credenti, segno che invita ad annunciare e a mettere in pratica, ovunque, il Vangelo.

La Giornata missionaria mondiale, che sarà celebrata il 22 ottobre, invita a creare tra tutti i cristiani del mondo uno spirito di fraternità universale nella preghiera e nella solidarietà, specialmente verso le Chiese più giovani e bisognose di sostegno. Il tema della Giornata missionaria mondiale Cuori ardenti e piedi in cammino esprime il desiderio di condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, nella pienezza del cuore e della vita, nel non rimanere indifferenti verso i bisogni del mondo di oggi e nel camminare insieme sulla via della fratellanza, della solidarietà, della pace e della giustizia.

L’immagine dei piedi in cammino ricorda la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra.

A tal fine le offerte raccolte domenica 22 ottobre saranno destinate a favore dell’attività missionaria della Chiesa universale, a sostegno di tutte le giovani Chiese e i progetti per l’evangelizzazione e umanitari nei paesi più poveri e dimenticati.

]]>
veglia missionaria 2022

Veglia missionaria diocesana guidata dal vescovo Francesco Antonio Soddu, sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Terni. Ottobre è il mese che la chiesa universale dedica alla missione universale. Settimane in cui le comunità cristiane sono chiamate a riflettere sul senso della missione e operare perché l’accoglienza, la fratellanza e la solidarietà amplino sempre più i loro confini e accrescano il loro impegno.

Nella diocesi di Terni-Narni-Amelia,  momento centrale, sarà la veglia di preghiera Cuori ardenti, piedi in cammino, guidata, come dicevamo dal vescovo insieme al direttore del Centro missionario diocesano don Leopold Sandor.

La veglia missionaria sarà scandita da canti, ascolto della Parola di Dio e dalle testimonianza di religiosi, laici e giovani che hanno preso parte alla Gmg di Lisbona e che hanno sentito ardere il cuore per l’annuncio e per un cambiamento della loro vita e quella delle realtà dove si sono inseriti. Al termine sarà rinnovato il mandato per tutti i credenti, segno che invita ad annunciare e a mettere in pratica, ovunque, il Vangelo.

La Giornata missionaria mondiale, che sarà celebrata il 22 ottobre, invita a creare tra tutti i cristiani del mondo uno spirito di fraternità universale nella preghiera e nella solidarietà, specialmente verso le Chiese più giovani e bisognose di sostegno. Il tema della Giornata missionaria mondiale Cuori ardenti e piedi in cammino esprime il desiderio di condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, nella pienezza del cuore e della vita, nel non rimanere indifferenti verso i bisogni del mondo di oggi e nel camminare insieme sulla via della fratellanza, della solidarietà, della pace e della giustizia.

L’immagine dei piedi in cammino ricorda la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra.

A tal fine le offerte raccolte domenica 22 ottobre saranno destinate a favore dell’attività missionaria della Chiesa universale, a sostegno di tutte le giovani Chiese e i progetti per l’evangelizzazione e umanitari nei paesi più poveri e dimenticati.

]]>
https://www.lavoce.it/veglia-missionaria-diocesana-in-cattedrale-con-il-vescovo-francesco-antonio-soddu/feed/ 0
Veglia di preghiera missionaria preceduta dalla Cena di solidarietà https://www.lavoce.it/veglia-di-preghiera-missionaria-preceduta-dalla-cena-di-solidarieta/ https://www.lavoce.it/veglia-di-preghiera-missionaria-preceduta-dalla-cena-di-solidarieta/#respond Wed, 18 Oct 2023 13:59:36 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73696 veglia di preghiera missionaria 2022

Come annunciato dall’arcivescovo Ivan Maffeis alla recente Assemblea diocesana, la Giornata Missionaria Mondiale culminerà nella comunità di Perugia-Città della Pieve con la Veglia di preghiera preceduta dalla Cena di solidarietà (a base di riso e patate) per le opere missionarie, venerdì 20 ottobre, a partire dalle ore 20, nel refettorio dell’antico Convento francescano di Monteripido. Alla Veglia si ascolteranno la Parola di Dio e alcune testimonianze di religiosi, laici e famiglie che hanno sentito ardere il cuore per l’annuncio come motore di cambiamento non solo della loro vita, ma anche per quella delle realtà dove si sono inseriti: Palestina, Perù e Kosovo.

Il mandato di annunciare il Vangelo

 La veglia di preghiera sarà guidata da monsignor Maffeis insieme al direttore del Centro missionario diocesano, don Orlando Sbicca, durante la quale sarà rinnovato il mandato a quanti andranno in terra di missione nel corso dell’anno, un mandato che è per tutti i credenti e ricorda Cristo che invita ad annunciare e a mettere in pratica, ovunque, il Vangelo.

Cuori ardenti, piedi in cammino

"La Giornata, inserita nell'Ottobre Missionario, ci invita ancora una volta a vivere un cammino di animazione e di sensibilizzazione delle comunità cristiane nel farsi carico della missione della Chiesa attraverso la preghiera, l’impegno di riscoprire la propria vocazione e non ultima la solidarietà"

A ricordarlo è l’animatrice missionaria perugina Anna Maria Federico, coordinatrice della Commissione regionale Ceu per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese, nel presentare il tema di quest’anno.

"Un tema, Cuori ardenti e piedi in cammino -commenta l’animatrice- molto bello e significativo,  e come ci ricorda Papa Francesco l’andare in fretta, per condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, manifesta che “la gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Non si può incontrare davvero Gesù risorto senza essere infiammati dal desiderio di dirlo a tutti...".

Al servizio della giustizia e della pace

"Occorre camminare insieme -prosegue Anna Maria Federico- ed essere capaci di scegliere la pace anche in quei momenti difficili in cui sarebbe più facile usare la violenza, come purtroppo sta accadendo in Medio Oriente.

A mostrarcelo, è il manifesto della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno in cui il vescovo di Rumbek, Christian Carlassare, nonostante abbia subito un attentato nel 2021, continua il suo servizio alla Chiesa del Sud Sudan e, in comunione con alcuni giovani cristiani e protestanti, ha fatto nove giorni di pellegrinaggio per raggiungere Papa Francesco a Juba, durante il suo viaggio in Sud Sudan dello scorso febbraio".

Accogliere il Vangelo

"Alla veglia missionaria del 20 ottobre -conclude Annamaria Federico- partiremo da questo tema per ribadire che la Chiesa deve essere sempre più al servizio della giustizia e della pace con coraggio e profezia, con attenzione alle vittime di tante situazioni ingiuste. Ci dobbiamo scuotere dalla nostra indifferenza ed alzarci in piedi molto più in questo tempo in cui la violenza sembra non aver fine, perché solo accogliendo il Vangelo saremo capaci di vivere nella pace interiore e di trasmettere germi di pace e speranza intorno a noi".

]]>
veglia di preghiera missionaria 2022

Come annunciato dall’arcivescovo Ivan Maffeis alla recente Assemblea diocesana, la Giornata Missionaria Mondiale culminerà nella comunità di Perugia-Città della Pieve con la Veglia di preghiera preceduta dalla Cena di solidarietà (a base di riso e patate) per le opere missionarie, venerdì 20 ottobre, a partire dalle ore 20, nel refettorio dell’antico Convento francescano di Monteripido. Alla Veglia si ascolteranno la Parola di Dio e alcune testimonianze di religiosi, laici e famiglie che hanno sentito ardere il cuore per l’annuncio come motore di cambiamento non solo della loro vita, ma anche per quella delle realtà dove si sono inseriti: Palestina, Perù e Kosovo.

Il mandato di annunciare il Vangelo

 La veglia di preghiera sarà guidata da monsignor Maffeis insieme al direttore del Centro missionario diocesano, don Orlando Sbicca, durante la quale sarà rinnovato il mandato a quanti andranno in terra di missione nel corso dell’anno, un mandato che è per tutti i credenti e ricorda Cristo che invita ad annunciare e a mettere in pratica, ovunque, il Vangelo.

Cuori ardenti, piedi in cammino

"La Giornata, inserita nell'Ottobre Missionario, ci invita ancora una volta a vivere un cammino di animazione e di sensibilizzazione delle comunità cristiane nel farsi carico della missione della Chiesa attraverso la preghiera, l’impegno di riscoprire la propria vocazione e non ultima la solidarietà"

A ricordarlo è l’animatrice missionaria perugina Anna Maria Federico, coordinatrice della Commissione regionale Ceu per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese, nel presentare il tema di quest’anno.

"Un tema, Cuori ardenti e piedi in cammino -commenta l’animatrice- molto bello e significativo,  e come ci ricorda Papa Francesco l’andare in fretta, per condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, manifesta che “la gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Non si può incontrare davvero Gesù risorto senza essere infiammati dal desiderio di dirlo a tutti...".

Al servizio della giustizia e della pace

"Occorre camminare insieme -prosegue Anna Maria Federico- ed essere capaci di scegliere la pace anche in quei momenti difficili in cui sarebbe più facile usare la violenza, come purtroppo sta accadendo in Medio Oriente.

A mostrarcelo, è il manifesto della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno in cui il vescovo di Rumbek, Christian Carlassare, nonostante abbia subito un attentato nel 2021, continua il suo servizio alla Chiesa del Sud Sudan e, in comunione con alcuni giovani cristiani e protestanti, ha fatto nove giorni di pellegrinaggio per raggiungere Papa Francesco a Juba, durante il suo viaggio in Sud Sudan dello scorso febbraio".

Accogliere il Vangelo

"Alla veglia missionaria del 20 ottobre -conclude Annamaria Federico- partiremo da questo tema per ribadire che la Chiesa deve essere sempre più al servizio della giustizia e della pace con coraggio e profezia, con attenzione alle vittime di tante situazioni ingiuste. Ci dobbiamo scuotere dalla nostra indifferenza ed alzarci in piedi molto più in questo tempo in cui la violenza sembra non aver fine, perché solo accogliendo il Vangelo saremo capaci di vivere nella pace interiore e di trasmettere germi di pace e speranza intorno a noi".

]]>
https://www.lavoce.it/veglia-di-preghiera-missionaria-preceduta-dalla-cena-di-solidarieta/feed/ 0
Giornata Mondiale Missionaria: veglia diocesana di preghiera e cena di solidarietà https://www.lavoce.it/giornata-mondiale-missionaria-2022-veglia-diocesana-di-preghiera-e-cena-di-solidarieta/ Fri, 21 Oct 2022 09:53:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69033 giornata mondiale missionaria

La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si prepara all’imminente Giornata Mondiale Missionaria 2022, che Papa Francesco ha voluto dedicate al tema Di me sarete testimoni (At 1,8), la chiamata di tutti i cristiani a testimoniare Cristo, con la Veglia di preghiera in programma venerdì 21 ottobre (alle ore 21), presso la chiesa di San Ferdinando di Perugia, preceduta dalla cena di solidarietà a base di riso e patate (preparata e servita nel salone parrocchiale) per raccogliere offerte da destinare al Fondo Mondiale di Solidarietà. Ad organizzare la cena e la veglia è l’Ufficio diocesano per la cooperazione tra le Chiese diretto da monsignor Orlando Sbicca, che per molti anni ha vissuto l’esperienza missionaria come sacerdote fidei donum.

La preghiera sarà presieduta dall’arcivescovo monsignor Ivan Maffeis e culminerà con il mandato missionario ai prossimi partenti per la missione. Sacerdoti e laici, spesso famiglie, che ritornano ad operare in terra di missione o alla loro prima esperienza. Ad annunciarlo è Anna Maria Federico, animatrice missionaria perugina e coordinatrice regionale per la Cooperazione tra le Chiese.

"Tra loro -dice- vorrei menzionare l’impegno missionario di una giovane famiglia con quattro figli, che tornerà tra alcuni mesi in Perù dove ha lavorato a Nuevo Chimbote, in una missione in cui l’Operazione Mato Grosso ha fatto un intenso lavoro con i ragazzi recuperando anche una parte di deserto e lavorando insieme alla missionaria martire Nadia De Munari, uccisa lo scorso anno".

Anna Maria Federico ha scritto, di recente, per il settimanale La Voce, in prossimità Giornata Mondiale Missionaria 2022, un interessante articolo in cui traccia la presenza-testimonianza missionaria della Chiesa perugino-pievese nel mondo. Dalle realtà storiche degli Amici del Malawi, l’associazione nata per dare seguito al gemellaggio tra le Chiese di Perugia e di Zomba (nel Malawi), di Insieme Fratelli Indios, che svolge un servizio alle missioni dei Cappuccini in Amazzonia facente capo alla Parrocchia perugina dell’Oasi di Sant’ Antonio, all’Operazione Mato Grosso.

"Quest'ultima -ricorda Anna Maria- fondata da padre Ugo De Censi, che da anni lavora non solo a Perugia, ma in tutta l’Umbria e l’Italia con i volontari e tante famiglie svolgendo diverse attività con campi di lavoro sia in ambito agricolo che di raccolta ferro, alimenti, traslochi ed anche con bancarelle di oggetti provenienti dalle loro cooperative per sostenere numerose missioni presenti in Perù, Bolivia e in altri Paesi delle Ande".

Da non trascurare il Centro Salesiano che ha dato vita all’associazione Amici di Armando, a sostegno del laico missionario Armando Catrana che da più di quarant'anni opera in Brasile.

"Questo storico volontario perugino -commenta Anna Maria Federico- nonostante l’età, è da poco rientrato in missione".

Inoltre vanno menzionate le comunità neo catecumenali con dei volontari in missione sia laici, gruppi di famiglie, che sacerdoti, come don Alviero Buco, presenti in Nord Europa. Diverse parrocchie non fanno venire meno il loro apporto alle missioni come anche e le animatrici dell’Opera di San Pietro Apostolo per il corredo del missionario e per la raccolta di aiuti ai missionari presenti, in particolare, in Zambia, Burundi, India e Nicaragua.

]]>
giornata mondiale missionaria

La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si prepara all’imminente Giornata Mondiale Missionaria 2022, che Papa Francesco ha voluto dedicate al tema Di me sarete testimoni (At 1,8), la chiamata di tutti i cristiani a testimoniare Cristo, con la Veglia di preghiera in programma venerdì 21 ottobre (alle ore 21), presso la chiesa di San Ferdinando di Perugia, preceduta dalla cena di solidarietà a base di riso e patate (preparata e servita nel salone parrocchiale) per raccogliere offerte da destinare al Fondo Mondiale di Solidarietà. Ad organizzare la cena e la veglia è l’Ufficio diocesano per la cooperazione tra le Chiese diretto da monsignor Orlando Sbicca, che per molti anni ha vissuto l’esperienza missionaria come sacerdote fidei donum.

La preghiera sarà presieduta dall’arcivescovo monsignor Ivan Maffeis e culminerà con il mandato missionario ai prossimi partenti per la missione. Sacerdoti e laici, spesso famiglie, che ritornano ad operare in terra di missione o alla loro prima esperienza. Ad annunciarlo è Anna Maria Federico, animatrice missionaria perugina e coordinatrice regionale per la Cooperazione tra le Chiese.

"Tra loro -dice- vorrei menzionare l’impegno missionario di una giovane famiglia con quattro figli, che tornerà tra alcuni mesi in Perù dove ha lavorato a Nuevo Chimbote, in una missione in cui l’Operazione Mato Grosso ha fatto un intenso lavoro con i ragazzi recuperando anche una parte di deserto e lavorando insieme alla missionaria martire Nadia De Munari, uccisa lo scorso anno".

Anna Maria Federico ha scritto, di recente, per il settimanale La Voce, in prossimità Giornata Mondiale Missionaria 2022, un interessante articolo in cui traccia la presenza-testimonianza missionaria della Chiesa perugino-pievese nel mondo. Dalle realtà storiche degli Amici del Malawi, l’associazione nata per dare seguito al gemellaggio tra le Chiese di Perugia e di Zomba (nel Malawi), di Insieme Fratelli Indios, che svolge un servizio alle missioni dei Cappuccini in Amazzonia facente capo alla Parrocchia perugina dell’Oasi di Sant’ Antonio, all’Operazione Mato Grosso.

"Quest'ultima -ricorda Anna Maria- fondata da padre Ugo De Censi, che da anni lavora non solo a Perugia, ma in tutta l’Umbria e l’Italia con i volontari e tante famiglie svolgendo diverse attività con campi di lavoro sia in ambito agricolo che di raccolta ferro, alimenti, traslochi ed anche con bancarelle di oggetti provenienti dalle loro cooperative per sostenere numerose missioni presenti in Perù, Bolivia e in altri Paesi delle Ande".

Da non trascurare il Centro Salesiano che ha dato vita all’associazione Amici di Armando, a sostegno del laico missionario Armando Catrana che da più di quarant'anni opera in Brasile.

"Questo storico volontario perugino -commenta Anna Maria Federico- nonostante l’età, è da poco rientrato in missione".

Inoltre vanno menzionate le comunità neo catecumenali con dei volontari in missione sia laici, gruppi di famiglie, che sacerdoti, come don Alviero Buco, presenti in Nord Europa. Diverse parrocchie non fanno venire meno il loro apporto alle missioni come anche e le animatrici dell’Opera di San Pietro Apostolo per il corredo del missionario e per la raccolta di aiuti ai missionari presenti, in particolare, in Zambia, Burundi, India e Nicaragua.

]]>
Veglia diocesana per la Giornata mondiale missionaria: “Essere testimoni e profeti” https://www.lavoce.it/veglia-giornata-mondiale-missionaria/ Sat, 23 Oct 2021 15:12:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62884 veglia giornata mondiale missionaria

“'Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato’ (At 4,20). Sono parole di una forza dirompente, tratte dagli Atti degli apostoli, che ci interrogano facendoci compiere un profondo e sincero esame di coscienza, perché tutti siamo invitati ad essere ‘profeti e testimoni’”. Lo ha sottolineato il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi commentando il tema della Giornata mondiale missionaria, che la Chiesa celebra domenica 24 ottobre, durante la Veglia diocesana di preghiera tenutasi questo fine settimana nella chiesa parrocchiale di Monteluce del capoluogo umbro. Erano presenti il parroco e il suo vice, don Nicola Allevi e don Giordano Commodi, i direttori del Centro missionario diocesano don Orlando Sbicca e della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, nonché presidente dell’associazione “Amici del Malawi”, la coordinatrice della Commissione regionale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della Ceu Anna Maria Federico, un nutrito gruppo di ragazzi e una giovane coppia dell’Operazione Mato Grosso che ha testimoniato la sua esperienza missionaria in Perù nello spendere la propria vita per i poveri.

Donare ciò che si è ricevuto

“Tutto ciò che abbiamo ricevuto, che il Signore via, via ci ha donato, dobbiamo gratuitamente donarlo agli altri – ha ricordato monsignor Salvi –. Come gli Apostoli che hanno visto, ascoltato e toccato la salvezza di Gesù, così anche noi siamo toccati dalla vita di Cristo ogni giorno. Questa veglia è un momento di preghiera e di comunione importante per la nostra Chiesa, è un’occasione per risvegliarci dal nostro torpore. Questa pandemia ci ha imborghesito anche nella fede, ma dobbiamo rimetterci in cammino soprattutto ora che incomincia il cammino sinodale della nostra Chiesa. Per suscitare in noi questo desiderio di cammino dobbiamo lasciarci coinvolgere dall’attualità dei due messaggi che ci vengono offerti come riflessione della Giornata mondiale. Questo desiderio ci deve spingere ad osare e ad uscire dai confini delle nostre certezze e abitudini e comprendere, ascoltando la Parola di Dio, l’importanza di essere testimoni e profeti dando precedenza alla vita che abbiamo incontrato”. “Le nostre comunità sono ricche di talenti – commenta monsignor Salvi – dove ci si incontra con una molteplicità di espressioni di vita. E sono quelle diverse espressioni da valorizzare per offrire a tutti quella salvezza che ha toccato profondamente il nostro cuore. I luoghi sono la famiglia, il mondo del lavoro, la comunità civile, il mondo intero dove le difficoltà non mancano, sono presenti e spesso la strada può sembrare impervia, ma, come diceva santa Teresa d’Avila, ‘nulla mi turbi, nulla mi spaventi, tutto passa, solo Dio non cambia’”.

Vocazione missionaria in ogni battezzato

“Quindi l’Ottobre missionario – ha concluso la sua riflessione il vescovo ausiliare – è un periodo propizio per comprendere l’importanza dell’annuncio del Vangelo a tutti i popoli. In tutti i battezzati c’è una vocazione missionaria, perché il battesimo, che identifica la persona di Gesù, ci identifica la sua missione: Egli è il missionario del Padre e noi siamo i suoi missionari. Perciò ogni anno la Giornata missionaria e la nostra Veglia di preparazione ci riportano a qualcosa di centrale nella vita della Chiesa affinché il nostro battesimo diventi fonte di missione nella nostra vita”.]]>
veglia giornata mondiale missionaria

“'Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato’ (At 4,20). Sono parole di una forza dirompente, tratte dagli Atti degli apostoli, che ci interrogano facendoci compiere un profondo e sincero esame di coscienza, perché tutti siamo invitati ad essere ‘profeti e testimoni’”. Lo ha sottolineato il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi commentando il tema della Giornata mondiale missionaria, che la Chiesa celebra domenica 24 ottobre, durante la Veglia diocesana di preghiera tenutasi questo fine settimana nella chiesa parrocchiale di Monteluce del capoluogo umbro. Erano presenti il parroco e il suo vice, don Nicola Allevi e don Giordano Commodi, i direttori del Centro missionario diocesano don Orlando Sbicca e della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, nonché presidente dell’associazione “Amici del Malawi”, la coordinatrice della Commissione regionale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della Ceu Anna Maria Federico, un nutrito gruppo di ragazzi e una giovane coppia dell’Operazione Mato Grosso che ha testimoniato la sua esperienza missionaria in Perù nello spendere la propria vita per i poveri.

Donare ciò che si è ricevuto

“Tutto ciò che abbiamo ricevuto, che il Signore via, via ci ha donato, dobbiamo gratuitamente donarlo agli altri – ha ricordato monsignor Salvi –. Come gli Apostoli che hanno visto, ascoltato e toccato la salvezza di Gesù, così anche noi siamo toccati dalla vita di Cristo ogni giorno. Questa veglia è un momento di preghiera e di comunione importante per la nostra Chiesa, è un’occasione per risvegliarci dal nostro torpore. Questa pandemia ci ha imborghesito anche nella fede, ma dobbiamo rimetterci in cammino soprattutto ora che incomincia il cammino sinodale della nostra Chiesa. Per suscitare in noi questo desiderio di cammino dobbiamo lasciarci coinvolgere dall’attualità dei due messaggi che ci vengono offerti come riflessione della Giornata mondiale. Questo desiderio ci deve spingere ad osare e ad uscire dai confini delle nostre certezze e abitudini e comprendere, ascoltando la Parola di Dio, l’importanza di essere testimoni e profeti dando precedenza alla vita che abbiamo incontrato”. “Le nostre comunità sono ricche di talenti – commenta monsignor Salvi – dove ci si incontra con una molteplicità di espressioni di vita. E sono quelle diverse espressioni da valorizzare per offrire a tutti quella salvezza che ha toccato profondamente il nostro cuore. I luoghi sono la famiglia, il mondo del lavoro, la comunità civile, il mondo intero dove le difficoltà non mancano, sono presenti e spesso la strada può sembrare impervia, ma, come diceva santa Teresa d’Avila, ‘nulla mi turbi, nulla mi spaventi, tutto passa, solo Dio non cambia’”.

Vocazione missionaria in ogni battezzato

“Quindi l’Ottobre missionario – ha concluso la sua riflessione il vescovo ausiliare – è un periodo propizio per comprendere l’importanza dell’annuncio del Vangelo a tutti i popoli. In tutti i battezzati c’è una vocazione missionaria, perché il battesimo, che identifica la persona di Gesù, ci identifica la sua missione: Egli è il missionario del Padre e noi siamo i suoi missionari. Perciò ogni anno la Giornata missionaria e la nostra Veglia di preparazione ci riportano a qualcosa di centrale nella vita della Chiesa affinché il nostro battesimo diventi fonte di missione nella nostra vita”.]]>
Veglia diocesana in occasione dell’annuale Giornata missionaria mondiale https://www.lavoce.it/veglia-diocesana-in-occasione-dellannuale-giornata-missionaria-mondiale/ Thu, 21 Oct 2021 11:01:43 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62840 veglia missionaria

E' in programma giovedì 21 ottobre, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di Monteluce di Perugia, la Veglia diocesana in occasione dell’annuale Giornata missionaria mondiale  (domenica 24 ottobre), presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi.

Il presule interverrà sul tema Testimoni e profeti, dopo l’ascolto della testimonianza di un giovane rientrato dalla missione in America Latina sulla sua esperienza del non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato (At 4,20).

La sensibilità missionaria è la misura della fede

"La Chiesa ha sempre ritenuto come sua ragion d’essere l’annuncio del Vangelo a tutti i popoli. Siamo tutti invitati ad uscire, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti".

Ad auspicarlo è monsignor Orlando Sbicca, neo direttore del Centro missionario diocesano, organismo pastorale che promuove ogni anno, in una diversa comunità parrocchiale, la Veglia di preghiera per le missioni. Don Orlando, in quest’occasione, ricorda quanto da lui detto ai confratelli, facendo autocritica, all’ultimo ritiro mensile del Clero diocesano

"La sensibilità missionaria è la misura della fede anche di noi preti! Ricordiamo quanto Gesù ci ha lasciato detto nelle ultime parole del Vangelo di Matteo: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato".

Il navigatore della Chiesa

"Il Centro missionario diocesano -secondo il suo direttore- dovrebbe essere come il navigatore della Chiesa. Per non perdere tempo a girare su noi stessi intorno all’ombelico, il Centro missionario dovrebbe ricordarci e indicarci il cammino giusto. Diamo importanza a tutto l’Ottobre missionario e celebriamo con entusiasmo e convinzione la Giornata mondiale. Non manchi anche l’impegno della solidarietà: se noi stiamo male a causa del Covid, pensiamo un po' (o meglio, seriamente!), alla situazione di tantissime parti del mondo dove la gente è alla fame.

Pensiamo ai missionari e alle missionarie che in questi ultimissimi anni hanno dato la vita; il loro ricordo ci liberi da ogni forma di egoismo e di meschinità".

Testimoni e profeti

Il tema di quest’anno, come già citato, è Testimoni e profeti.

"Un invito a guardarci dentro ed a sentire che il Signore ci chiama a testimoniare con la vita e non con le parole la nostra fede -commenta Anna Maria Federico, operatrice missionaria perugina e coordinatrice della Commissione regionale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della Ceu- Spesso anche nelle nostre realtà parrocchiali ci lasciamo prendere dalle cose da fare e non guardiamo dentro al cuore, siamo incapaci di testimoniare la gioia e la pace che il Signore ci insegna".

Un cambio di rotta

"Quello che l’Ottobre missionario vuole invitarci a fare -sottolinea la coordinatrice Ceu- è un cambio di rotta per essere profeti di Speranza a partire dal nostro ambiente fino agli estremi confini della terra. E tutti possiamo esserlo giovani ed adulti accomunati dalla forza che viene dallo Spirito Santo".

Un momento di comunione

"Ci auguriamo che anche quest’anno la veglia possa essere un momento di comunione e condivisione -conclude Anna Maria Federico- tra animatori missionari e parrocchiali, tra gruppi di giovani ed adulti. Anche quest’anno non sarà possibile organizzare, a causa della pandemia, l’iniziativa della cena povera di solidarietà da tenersi prima della veglia.

Ci saranno altre occasioni per condividere e conoscere più da vicino anche le opere di carità portate avanti da diversi nostri missionari religiosi e laici nei Paesi più bisognosi del nostro sostegno spirituale e materiale".

]]>
veglia missionaria

E' in programma giovedì 21 ottobre, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di Monteluce di Perugia, la Veglia diocesana in occasione dell’annuale Giornata missionaria mondiale  (domenica 24 ottobre), presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi.

Il presule interverrà sul tema Testimoni e profeti, dopo l’ascolto della testimonianza di un giovane rientrato dalla missione in America Latina sulla sua esperienza del non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato (At 4,20).

La sensibilità missionaria è la misura della fede

"La Chiesa ha sempre ritenuto come sua ragion d’essere l’annuncio del Vangelo a tutti i popoli. Siamo tutti invitati ad uscire, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti".

Ad auspicarlo è monsignor Orlando Sbicca, neo direttore del Centro missionario diocesano, organismo pastorale che promuove ogni anno, in una diversa comunità parrocchiale, la Veglia di preghiera per le missioni. Don Orlando, in quest’occasione, ricorda quanto da lui detto ai confratelli, facendo autocritica, all’ultimo ritiro mensile del Clero diocesano

"La sensibilità missionaria è la misura della fede anche di noi preti! Ricordiamo quanto Gesù ci ha lasciato detto nelle ultime parole del Vangelo di Matteo: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato".

Il navigatore della Chiesa

"Il Centro missionario diocesano -secondo il suo direttore- dovrebbe essere come il navigatore della Chiesa. Per non perdere tempo a girare su noi stessi intorno all’ombelico, il Centro missionario dovrebbe ricordarci e indicarci il cammino giusto. Diamo importanza a tutto l’Ottobre missionario e celebriamo con entusiasmo e convinzione la Giornata mondiale. Non manchi anche l’impegno della solidarietà: se noi stiamo male a causa del Covid, pensiamo un po' (o meglio, seriamente!), alla situazione di tantissime parti del mondo dove la gente è alla fame.

Pensiamo ai missionari e alle missionarie che in questi ultimissimi anni hanno dato la vita; il loro ricordo ci liberi da ogni forma di egoismo e di meschinità".

Testimoni e profeti

Il tema di quest’anno, come già citato, è Testimoni e profeti.

"Un invito a guardarci dentro ed a sentire che il Signore ci chiama a testimoniare con la vita e non con le parole la nostra fede -commenta Anna Maria Federico, operatrice missionaria perugina e coordinatrice della Commissione regionale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della Ceu- Spesso anche nelle nostre realtà parrocchiali ci lasciamo prendere dalle cose da fare e non guardiamo dentro al cuore, siamo incapaci di testimoniare la gioia e la pace che il Signore ci insegna".

Un cambio di rotta

"Quello che l’Ottobre missionario vuole invitarci a fare -sottolinea la coordinatrice Ceu- è un cambio di rotta per essere profeti di Speranza a partire dal nostro ambiente fino agli estremi confini della terra. E tutti possiamo esserlo giovani ed adulti accomunati dalla forza che viene dallo Spirito Santo".

Un momento di comunione

"Ci auguriamo che anche quest’anno la veglia possa essere un momento di comunione e condivisione -conclude Anna Maria Federico- tra animatori missionari e parrocchiali, tra gruppi di giovani ed adulti. Anche quest’anno non sarà possibile organizzare, a causa della pandemia, l’iniziativa della cena povera di solidarietà da tenersi prima della veglia.

Ci saranno altre occasioni per condividere e conoscere più da vicino anche le opere di carità portate avanti da diversi nostri missionari religiosi e laici nei Paesi più bisognosi del nostro sostegno spirituale e materiale".

]]>
Dall’eucaristia alla carità https://www.lavoce.it/dalleucaristia-alla-carita/ Fri, 09 Sep 2005 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=4670 Di ritorno da una serie di esperienze estive che hanno toccato l’America latina con la visita alla diocesi di Armenia in Colombia con cui Orvieto-Todi ha stabilito forti legami di collaborazione; e due viaggi in Europa, uno tra i giovani umbri a Colonia per la Gmg e la visita alla missione diocesana di Fusche-Arrez in Albania, abbiamo pensato di rivolgere a mons. Giovanni Scanavino alcune domande per sapere quali sono state le sue impressioni ed anche per conoscere, alla ripresa dell’anno pastorale che ci apprestiamo a vivere, quali saranno le linee guida per la diocesi.

Eccellenza, la sua è stata un’estate molto movimentata: la Colombia, la Gmg di Colonia, la missione in Albania. Tre esperienze diverse ma tutte unite da un medesimo filo conduttore.

‘Tre esperienze ecclesiali, una più forte dell’altra, che mi hanno permesso di conoscere meglio l’universalità della Chiesa pur nella sua profonda unità. In Colombia e in Albania ho toccato con mano la povertà e la necessità di due Chiese sorelle che pure sono ricche di umanità e con le quali è doverosa una condivisione di carità. A Colonia ho avuto la fortuna di partecipare al raduno della Chiesa più giovane del mondo intorno al suo centro di unità e di magistero che è il Papa. È stata un’esperienza entusiasmante e ricca di speranza, perché i giovani hanno dimostrato un forte senso di responsabilità e fedeltà cristiana, e ci hanno anche espresso un chiaro messaggio che fa ben sperare: possiamo contare su di loro per un serio e gioioso cammino di santità’.Ha detto Paolo VI: ‘Dio non è morto! È più sfolgorante che mai, sul cielo nuvoloso del nostro tempo’.

Questa affermazione corrisponde ai desideri della gente di questo nostro tempo?

‘Questa verità che la Chiesa continua a proclamare con decisione è stata fatta propria da quel fiume di giovani a Colonia. Hanno voluto gridare al Papa e al mondo intero che Cristo rimane la vera certezza e speranza dell’umanità, e che sotto la guida materna della Chiesa essi sono pronti a proclamarlo ovunque, scegliendo strade ben diverse da quelle di Erode. C’è una politica di pace e di giustizia simboleggiata in quel Bambino indicato dalla stella, che i giovani sono venuti ad adorare, che i giovani stessi hanno riconosciuto nelle catechesi del papa Benedetto e che sono ben intenzionati a portare avanti in comunione con lo stesso Papa’.

Ora si riprende la via ‘ordinaria’: come far passare nelle nostre comunità la ricchezza di quello che si è vissuto?

‘Per nostra grande fortuna la fiducia dei giovani nel nuovo Papa è anche la loro fiducia nella stessa Chiesa, nel magistero più ordinario degli stessi vescovi. Ma non possiamo sederci. Dobbiamo continuare a rimanere al loro fianco per aiutarli a capire sempre meglio la bellezza e l’utilità di un certo magistero. Ora tocca a noi, a livello di Chiesa locale, continuare una forte mediazione sullo stile intrapreso, cioè nel presentare l’esperienza cristiana in tutta la sua bellezza e originalità, per aiutare gli stessi giovani ad assumerla per diventare protagonisti convinti e anche costruttori di una nuova umanità’.

Quale impegno deve caratterizzare la nostra vita in questo anno pastorale?

‘Dobbiamo procedere con continuità e perseveranza. Siamo partiti da una chiara indicazione per questo anno eucaristico: Dalla Parola all’eucaristia. Ora si tratta di continuare: Dall’eucaristia alla carità. Sarà anche il tema del prossimo convegno ecclesiale di fine settembre. Certamente non possiamo illuderci di avere già portato a termine il primo programma. Sappiamo quanto ancora resta da fare intorno alla prima mensa eucaristica, quella della Parola. Come sappiamo di non essere ancora arrivati alla seconda mensa, quella del Pane di vita, ogni domenica, per riconoscerlo allo spezzare del pane e diventare sempre più testimoni della risurrezione. Ma è utile fissare il circolo vitale dell’eucaristia intorno a cui far ruotare tutta la nostra vita, perché se l’eucaristia non porta alla carità, non porta alla vita e non diventa la vera speranza del mondo.

]]>