Fondazione Brunello Cucinelli Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/fondazione-brunello-cucinelli/ Settimanale di informazione regionale Thu, 02 Dec 2021 17:01:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Fondazione Brunello Cucinelli Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/fondazione-brunello-cucinelli/ 32 32 Perugia. La Cattedrale restaura le facciate e la scalinata https://www.lavoce.it/perugia-la-cattedrale-restaura-le-facciate-e-la-scalinata/ Thu, 15 Jul 2021 13:20:09 +0000 https://www.lavoce.it/?p=61405 restauro cattedrale

Dal 12 luglio su piazza IV novembre a Perugia si è aperto un cantiere. Si sta lavorando, infatti, al restauro delle facciate della cattedrale di San Lorenzo. Gli interventi riguarderanno il restauro conservativo delle facciate frontali e laterali, della scalinata esterna e del monumento bronzeo a Giulio III. Sono previsti inoltre interventi di ripulitura delle pietre, rimozione di alcuni inserti di cemento applicati come giunti tra le pietre in vecchi restauri che verranno sostituiti con materiali e modalità compatibili con i principi del restauro conservativo e l’importanza storico-artistica del monumento.

Gli sponsor e il Bonus facciate

Questa mattina, 15 luglio, alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, di Brunello Cucinelli presidente della “Fondazione Brunello e Federica Cucinelli”, di Alberto Chiarini Amministratore delegato di Eni gas e luce, dell’architetto Elvira Cajano Soprintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, del sindaco di Perugia Andrea Romizi, e di mons. Fausto Sciurpa, arciprete della Cattedrale, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto. Gli interventi che beneficeranno del cosiddetto “Bonus facciate” istituito con la legge finanziaria del 2020, saranno realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli ed Eni gas e luce che con il progetto CappottoMio oltre a realizzare i lavori con i suoi partner, acquisterà il credito derivante dalla detrazione fiscale al 90% prevista.

Il grazie del Cardinale Bassetti

«La cattedrale di San Lorenzo, cuore e punto di riferimento della vita liturgica di tutta la comunità diocesana, esprime, anche nella sua collocazione e nella sua configurazione architettonica, il centro nevralgico della Perugia civile e religiosa. Con le sue mura imponenti e disadorne richiama con forza la precarietà dell’esistenza, dove il “non finito” manifesta tutta l’incompletezza umana, che solo in Dio raggiunge il pieno compimento e splendore. I suoi immensi spazi, vuoti durante il tempo di pandemia, ci hanno impressionato ed emozionato. Con la ripresa dei flussi di persone e soprattutto della vita liturgica, si avverte quanto mai necessario il restauro delle possenti prospetti laterali che da secoli sorreggono questo edificio maestoso eppure fragile, stretto insieme da un delicato equilibrio architettonico. Ringrazio pertanto Eni gas e luce, la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e quanti, con un gesto di cuore, di fede e di grande lungimiranza, hanno assunto l’iniziativa di ristrutturare le facciate della cattedrale di Perugia. Si tratta di un lavoro complesso e raffinato, impegnativo ma destinato a durare nel tempo, che darà nuova vita e splendore alla nostra Chiesa madre» ha dichiarato il Cardinale Gualtiero Bassetti.

Le dichiarazioni di Cucinelli e Chiarini

Brunello Cucinelli (Fondazione Brunello e Federica Cucinelli) e Alberto Chiarini (ad di Eni Gas e Luce) commentano l'avvio dei lavori di restauro delle facciate della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia [audio mp3="https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2021/07/210715-cucinelli-e-chiarini-su-restauro-facciate-cattedrale-perugia.mp3"][/audio]  

Cucinelli: si realizza un sogno

Brunello Cucinelli ha commentato: «Quando, in tutti questi anni trascorsi, mi capitava di passare accanto alla nostra bella cattedrale, non potevo fare a meno di meravigliarmi per la sua maestosità e bellezza e pensavo sempre al giorno in cui avrei potuto fare qualcosa per custodirla per chi verrà dopo di noi. Questo giorno celebra quindi per me la realizzazione di un bel sogno, quello di un restauro fortemente voluto dalla sensibilità del mio amico il Cardinale Bassetti, garantito dall’esperienza e dalla saggezza della nostra nuova Soprintendente, Elvira Cajano, e reso possibile dalla professionalità di Eni gas e luce e dalla Fondazione di Famiglia, con sincero e grande amore per Perugia. Diceva John Ruskin che la custodia dei monumenti è un atto di alta moralità e rispetto per la storia, e mi affascina pensare che in questo caso quello che stiamo custodendo è simbolo altissimo di arte e della spiritualità di tutto un popolo». Chiarini: ora Eni gas e luce è una Società Benefit «Grazie alla lungimiranza del Cardinale Bassetti e la collaborazione con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli siamo riusciti, con il supporto dei nostri partner che realizzeranno i lavori, a rendere realtà il restauro della cattedrale di Perugia, dove sfrutteremo in pieno i vantaggi offerti dal bonus facciate 90%. Eni gas e luce garantirà la supervisione e ne acquisterà il relativo credito fiscale che servirà a compensare gran parte degli oneri necessari per la realizzazione degli interventi. L’attenzione alle persone e in particolare alle tematiche di efficienza energetica e di recupero del patrimonio urbanistico e artistico, come la cattedrale di San Lorenzo, rientrano ancora di più tra gli impegni della nuova Eni gas e luce che dal 1 luglio ha aggiornato il suo statuto diventando Società Benefit. Essere Società Benefit significa unire agli obiettivi di profitto anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società, le comunità, le persone e anche sull’ambiente e segna per noi un ulteriore passo nella realizzazione degli impegni portati avanti negli ultimi anni con l’obiettivo di aiutare le persone e le aziende a fare un uso migliore dell’energia, per usarne meno» ha dichiarato Alberto Chiarini.]]>
restauro cattedrale

Dal 12 luglio su piazza IV novembre a Perugia si è aperto un cantiere. Si sta lavorando, infatti, al restauro delle facciate della cattedrale di San Lorenzo. Gli interventi riguarderanno il restauro conservativo delle facciate frontali e laterali, della scalinata esterna e del monumento bronzeo a Giulio III. Sono previsti inoltre interventi di ripulitura delle pietre, rimozione di alcuni inserti di cemento applicati come giunti tra le pietre in vecchi restauri che verranno sostituiti con materiali e modalità compatibili con i principi del restauro conservativo e l’importanza storico-artistica del monumento.

Gli sponsor e il Bonus facciate

Questa mattina, 15 luglio, alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, di Brunello Cucinelli presidente della “Fondazione Brunello e Federica Cucinelli”, di Alberto Chiarini Amministratore delegato di Eni gas e luce, dell’architetto Elvira Cajano Soprintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, del sindaco di Perugia Andrea Romizi, e di mons. Fausto Sciurpa, arciprete della Cattedrale, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto. Gli interventi che beneficeranno del cosiddetto “Bonus facciate” istituito con la legge finanziaria del 2020, saranno realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli ed Eni gas e luce che con il progetto CappottoMio oltre a realizzare i lavori con i suoi partner, acquisterà il credito derivante dalla detrazione fiscale al 90% prevista.

Il grazie del Cardinale Bassetti

«La cattedrale di San Lorenzo, cuore e punto di riferimento della vita liturgica di tutta la comunità diocesana, esprime, anche nella sua collocazione e nella sua configurazione architettonica, il centro nevralgico della Perugia civile e religiosa. Con le sue mura imponenti e disadorne richiama con forza la precarietà dell’esistenza, dove il “non finito” manifesta tutta l’incompletezza umana, che solo in Dio raggiunge il pieno compimento e splendore. I suoi immensi spazi, vuoti durante il tempo di pandemia, ci hanno impressionato ed emozionato. Con la ripresa dei flussi di persone e soprattutto della vita liturgica, si avverte quanto mai necessario il restauro delle possenti prospetti laterali che da secoli sorreggono questo edificio maestoso eppure fragile, stretto insieme da un delicato equilibrio architettonico. Ringrazio pertanto Eni gas e luce, la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e quanti, con un gesto di cuore, di fede e di grande lungimiranza, hanno assunto l’iniziativa di ristrutturare le facciate della cattedrale di Perugia. Si tratta di un lavoro complesso e raffinato, impegnativo ma destinato a durare nel tempo, che darà nuova vita e splendore alla nostra Chiesa madre» ha dichiarato il Cardinale Gualtiero Bassetti.

Le dichiarazioni di Cucinelli e Chiarini

Brunello Cucinelli (Fondazione Brunello e Federica Cucinelli) e Alberto Chiarini (ad di Eni Gas e Luce) commentano l'avvio dei lavori di restauro delle facciate della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia [audio mp3="https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2021/07/210715-cucinelli-e-chiarini-su-restauro-facciate-cattedrale-perugia.mp3"][/audio]  

Cucinelli: si realizza un sogno

Brunello Cucinelli ha commentato: «Quando, in tutti questi anni trascorsi, mi capitava di passare accanto alla nostra bella cattedrale, non potevo fare a meno di meravigliarmi per la sua maestosità e bellezza e pensavo sempre al giorno in cui avrei potuto fare qualcosa per custodirla per chi verrà dopo di noi. Questo giorno celebra quindi per me la realizzazione di un bel sogno, quello di un restauro fortemente voluto dalla sensibilità del mio amico il Cardinale Bassetti, garantito dall’esperienza e dalla saggezza della nostra nuova Soprintendente, Elvira Cajano, e reso possibile dalla professionalità di Eni gas e luce e dalla Fondazione di Famiglia, con sincero e grande amore per Perugia. Diceva John Ruskin che la custodia dei monumenti è un atto di alta moralità e rispetto per la storia, e mi affascina pensare che in questo caso quello che stiamo custodendo è simbolo altissimo di arte e della spiritualità di tutto un popolo». Chiarini: ora Eni gas e luce è una Società Benefit «Grazie alla lungimiranza del Cardinale Bassetti e la collaborazione con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli siamo riusciti, con il supporto dei nostri partner che realizzeranno i lavori, a rendere realtà il restauro della cattedrale di Perugia, dove sfrutteremo in pieno i vantaggi offerti dal bonus facciate 90%. Eni gas e luce garantirà la supervisione e ne acquisterà il relativo credito fiscale che servirà a compensare gran parte degli oneri necessari per la realizzazione degli interventi. L’attenzione alle persone e in particolare alle tematiche di efficienza energetica e di recupero del patrimonio urbanistico e artistico, come la cattedrale di San Lorenzo, rientrano ancora di più tra gli impegni della nuova Eni gas e luce che dal 1 luglio ha aggiornato il suo statuto diventando Società Benefit. Essere Società Benefit significa unire agli obiettivi di profitto anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società, le comunità, le persone e anche sull’ambiente e segna per noi un ulteriore passo nella realizzazione degli impegni portati avanti negli ultimi anni con l’obiettivo di aiutare le persone e le aziende a fare un uso migliore dell’energia, per usarne meno» ha dichiarato Alberto Chiarini.]]>
Collaborazione per il Malawi https://www.lavoce.it/collaborazione-per-il-malawi/ Thu, 02 Jul 2015 09:24:39 +0000 https://www.lavoce.it/?p=37128 La firma del protocollo d’intesa tra Regione, Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, della diocesi di Zomba, “Amici del Malawi”, Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, Afas e Federfarma
La firma del protocollo d’intesa tra Regione, Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, della diocesi di Zomba, “Amici del Malawi”, Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, Afas e Federfarma

Cresce la rete di collaborazione a sostegno della popolazione della diocesi di Zomba, l’antica capitale del Malawi, uno dei Paesi più poveri del continente africano.

Dall’impegno ultratrentennale della diocesi di Perugia-Città della Pieve affidato all’associazione di volontariato Onlus “Amici del Malawi”, la solidarietà, o meglio cooperazione, tra l’Umbria e il Malawi, è stata confermata il 25 giugno scorso con la stipula di un nuovo Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Umbria, dall’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, dall’Associazione di volontariato onlus “Amici del Malawi”, dalla Diocesi di Zomba (Malawi), dall’Azienda Speciale Farmacie del Comune di Perugia (Afas) e dalla Federfarma Umbria.

Il nuovo Protocollo, con durata triennale e prorogabile, è l’ultimo di una serie di impegni che, da un primo accordo di natura “morale” sottoscritto nel 1991, passando poi per una “collaborazione-cooperazione” tra le due Diocesi nel 2003, oggi coinvolge sette soggetti.

L’impegno tra la diocesi di Perugia e la diocesi di Zomba va dallo sviluppo di realtà educativo-scolastiche e di avviamento professionale agricolo e artigianale alla realizzazione e sostegno di strutture socio-sanitarie, tra questi l’ospedale denominato “Solomeo Rural Hospital” in Pirimiti, nel distretto di Zomba.

Con la firma della scorsa settimana si è rinnovata la collaborazione che ha portato all’inaugurazione, nell’aprile 2011, del “Solomeo Rural Hospital”. Nel merito, questo Protocollo prevede: la realizzazione di un’attività di formazione destinata al personale dipendente dell’Ospedale; il completamento dell’Ospedale medesimo; l’attività di manutenzione delle strutture ospedaliere; lo sviluppo del Centro farmacologico ospedaliero contribuendo all’approvvigionamento dei farmaci e relativo stoccaggio e formazione farmacisti locali.

Per raggiungere questi obiettivi occorre dotare la struttura ospedaliera delle attrezzature sanitarie ritenute necessarie e predisporre gli opportuni accordi per una sinergia da attuare con l’Ospedale generale di Zomba, uno dei quattro principali del Malawi.

Inoltre, è necessario attivare una maggiore collaborazione con le autorità sanitarie locali e la Facoltà di Medicina dell’Università degli studi del Malawi, per dare avvio ad una attività di formazione rivolta a tutto il personale sanitario dipendente del “Solomeo Rural Hospital”.

Il Protocollo d’intesa prevede anche l’aggiornamento della composizione del “Comitato per la supervisione delle attività connesse al Progetto dell’Ospedale” e la verifica del conseguimento degli obiettivi prefissati, composto da membri, che parteciperanno a titolo gratuito ai lavori del medesimo “Comitato”, in rappresentanza della Regione Umbria, dell’Archidiocesi di Perugia, della Fondazione Cucinelli e dell’Associazione “Amici del Malawi”.

 

Cosa prevede il Protocollo

La Fondazione Cucinelli si fa carico degli oneri economici per la realizzazione delle infrastrutture mancanti e delle opere di manutenzione degli attuali edifici oltre che del costo per garantire in loco un direttore sanitario, per una spesa complessiva annua che non potrà superare i 160 mila euro.

L’Associazione “Amici del Malawi” si impegna a presentare al “Comitato di controllo” puntuale rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle varie opere.

La Regione Umbria collabora per l’attività di formazione professionale in cooperazione con la Facoltà di Medicina dell’Università del Malawi, gli Ospedali di Zomba e di Pirimiti e le autorità sanitarie malawiane; dà un contributo economico di 20 mila euro annui per la durata del Protocollo.

L’Archidiocesi di Perugia tramite l’Associazione “Amici del Malawi”, si fa garante del coordinamento dei volontari.

La Diocesi di Zomba proprietaria della struttura ospedaliera, invia al “Comitato” i piani particolareggiati per ognuno dei singoli punti e una relazione periodica sulle attività.

L’Afas mette a disposizione un farmacista volontario per l’attività relativa al Centro farmacologico del “Solomeo Rural Hospital”.

Federfarma Umbria si fa carico delle spese di viaggio e trasferta per un volontario farmacista.

 

 

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Al “Don Guanella” di Perugia evento di solidarietà in musica https://www.lavoce.it/al-don-guanella-di-perugia-evento-di-solidarieta-in-musica/ Fri, 24 Oct 2014 14:22:03 +0000 https://www.lavoce.it/?p=28678 BASSETTI in Visita al Don Guanella-ottobre2009“Dalla Carità per la Carità” è l’evento musicale di solidarietà promosso per contribuire al “Fondo di solidarietà delle Chiese umbre” per le famiglie in difficoltà per perdita del lavoro a causa della crisi economica. E’ un evento che vede impegnata l’Opera Don Guanella “Centro Sereni” in Perugia, domenica 26 ottobre, alle ore 17, con il concerto presso la Sala-Teatro della sua sede in località Montebello (strada Tuderte, 48), e vedrà al pianoforte il maestro don Gerardo Balbi che ha suonato per Papa Francesco il 4 ottobre 2013 all’Istituto Serafico di Assisi, e al violino il maestro Paolo Franceschini. In occasione dell’evento, il giorno prima, il cardinale Gualtiero Bassetti celebrerà la messa nella chiesa del “Centro Sereni”, il 25 ottobre alle ore 18.

“Dalla Carità per la Carità” nasce da un’idea del costituendo gruppo umbro dell’Associazione Nazionale Cooperatori San Luigi Guanella, in particolare da Martino e Michel, due cooperatori guanelliani perugini, ed è un’iniziativa che si inserisce nel progetto “Il Pianoforte della Carità”, frutto dalla creatività cristiana dei cooperatori guanelliani, attivo da marzo scorso grazie ad un buon pianoforte a mezza coda allungato donato dalla Fondazione “Brunello Cucinelli”.

L’obiettivo del progetto è quello di arricchire le attività di musicoterapia offerte dal “Centro Sereni” e di organizzare eventi musicali di solidarietà durante i quali «la musica», che come diceva Giovanni Paolo II, «è uno strumento di vera fraternità» e il suo linguaggio universale unisce, suscita emozioni, è mezzo per favorire la comunicazione, l’aggregazione e l’integrazione. La musica vuole anche contribuire a creare occasioni d’incontro per avvicinare le persone alla realtà guanelliana perugina e, con le offerte generose che si raccolgono, aiutare l’Opera don Guanella presente in 22 Nazioni con le sue molteplici attività caritative a favore di bambini e ragazzi in difficoltà, persone con disabilità psicomotorie, anziani, ammalati…

Il 24 ottobre, in occasione della festa liturgica di san Luigi Guanella, sette cooperatori emetteranno la “promessa di cooperatore” dando così vita al gruppo umbro di questa Associazione molto attiva in Italia (e nel mondo).

In Umbria (a Marsciano) la presenza guanelliana risale al 1946, a seguito di una donazione dei coniugi Sereni che permise, un decennio più tardi, di realizzare la sede del “Centro Sereni” in Perugia, una struttura socio-riabilitativa ed educativa che accoglie come una famiglia (chiamando «ragazzi» gli ospiti pazienti), in trattamento residenziale, 60 persone di sesso maschile in età adulta, con deficit cognitivo medio-grave, gravissimo e 15 persone in trattamento semiresidenziale. Le patologie più frequenti sono quelle su base genetica e le encefalopatie da sofferenza perinatale con o senza epilessia. Il personale specializzato e professionale che è chiamato a custodire, proteggere, educare, assistere ed accompagnare questi ragazzi lungo il loro percorso quotidiano di vita opera partendo dalla consapevolezza che «l’educazione è soprattutto opera del cuore» (Don Luigi Guanella). Un’Opera benemerita che, in occasione del 50° anniversario della sua presenza nel capoluogo umbro (2009), ha ricevuto anche un prestigioso riconoscimento civile, l’Iscrizione all’Albo d’Oro della città di Perugia, conferito al Don Guanella “Centro Sereni” dall’Amministrazione comunale.

Dai cooperatori guanelliani umbri giunge l’invito a partecipare all’evento dell’Istituto Don Guanella “Centro Sereni”, al quale interverrà anche il direttore della Caritas diocesana perugina Daniela Monni e che vede l’adesione delle Acli provinciali, del Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria, del Centro Sportivo Italiano-Regione Umbria e della Sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

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A Solomeo la scuola di mestieri https://www.lavoce.it/a-solomeo-la-scuola-di-mestieri/ Thu, 07 Aug 2014 12:39:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27471 Giovani impegnati in un corso di orticoltura
Giovani impegnati in un corso di orticoltura

Per uscire dal tunnel della crisi economica Italia ed Europa devono puntare ad esportare nel mondo ”prodotti manufatti di altissima qualità”. Ma per produrli ci vogliono “mani sapienti”. Ne è convinto il “re del cashmere” Brunello Cucinelli, che per addestrare i giovani ad avere quelle “mani sapienti” da circa un anno ha aperto nella sua Solomeo una “Scuola di arti e mestieri”. “Per formare persone – ha detto – che riscoprano il lavoro manuale e la sua dignità, dopo decenni di disprezzo per certi mestieri come il muratore, l’agricoltore o la sarta. Lavori antichi, svolti però con i mezzi più moderni perché il mondo vuole le nostre bellezze e le nostre bellezze devono essere fatte dalle mani migliori”. Una scuola, da lui voluta e finanziata, che da venerdì scorso ha ricevuto un riconoscimento formale anche dalla Regione. Gli allievi infatti riceveranno un titolo e una certificazione spendibili nel mercato del lavoro e garantiti da un protocollo d’intesa firmato anche da Confindustria. “Speriamo – ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini al momento della firma – che sia una bella e buona pratica riproducibile sul sistema imprenditoriale e della formazione”. Sette le discipline: orticoltura, giardinaggio ed arti murarie e poi quattro corsi legati al mondo della moda (rammendo e riammaglio, taglio e confezione). Nel primo anno gli allievi under30 sono stati una quarantina, di cui circa la metà donne. Le domande di ammissione però erano molte di più, provenienti anche da fuori Umbria. Gli studenti percepiscono una borsa di studio di 700 euro al mese. Gli insegnanti sono artigiani esperti, alcuni in pensione, che – ha detto Cucinelli – sanno trasmettere ai giovani non solo le loro conoscenze ma anche la passione e l’amore per questi mestieri. Con un rapporto personale autentico dal momento che ogni “maestro” non ha più di quattro allievi. I corsi durano nove mesi (cinque ore al giorno di lezione) per ortolani, giardinieri e muratori mentre la durata è di tre anni per quelli legati alla sartoria ed alla moda. La Scuola si affianca così alle iniziative di formazione del personale della azienda Cucinelli dove lavorano un’altra sessantina di giovani con il contratto di apprendistato. “Si tratta di un protocollo importante – ha affermato la presidente Marini – che valorizza una iniziativa automa nel campo della formazione realizzata utilizzando esclusivamente risorse private. Questa iniziativa, inoltre – ha proseguito – va proprio nella direzione da noi auspicata, e cioé mettere in atto un percorso formativo che sia molto più collegato con l’impresa. Dunque, non una formazione fine a se stessa, bensì un percorso di crescita professionale che si sviluppa all’interno dell’impresa. In questo l’iniziativa che realizziamo con Cucinelli rappresenta una vera innovazione del modello formativo fin qui utilizzato”. Anche per il direttore generale di Confindustria Umbria, Aurelio Forcignanò, il sostegno all’esperienza di Cucinelli “serve a creare un modello nuovo anche per gli enti di formazione, che devono recuperare il legame diretto tra la formazione dei giovani e le aziende”. “Da parte di noi imprenditori – ha sottolineato Cucinelli – deve esserci però anche la capacità di dare a questi mestieri una dignità economica, con stipendi adeguati, per restituire ai giovani la fiducia nel futuro”. Per info e iscrizioni alla scuola di Solomeo

Taglio e Confezione www.sfcu.it Tel. 075/582741; Rimaglio e rammendo www.sfcu.it; Arti murarie www.jobitalia.net Tel. 075/5990857.

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Le composizioni musicali di padre Fernando Sulpizi https://www.lavoce.it/le-composizioni-musicali-di-padre-fernando-sulpizi/ Thu, 26 Jun 2014 15:39:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=25854 sulpizi-concerto-2-bnIl 21 giugno di ogni anno, come accade ormai da trent’anni, in tutta Europa si tiene la Festa della musica, una manifestazione popolare istituita per celebrare il solstizio d’estate. Anche a Solomeo la Fondazione Brunello Cucinelli ha aderito a tale iniziativa rendendo omaggio, nel pomeriggio di sabato 21, a padre Fernando Sulpizi e alle sue opere.

In onore del maestro, già docente di composizione e vice direttore del Conservatorio di musica di Perugia “F. Morlacchi”, compositore, oltreché religioso agostiniano di Perugia e parroco di Sant’Agostino, si è infatti svolto un incontro nel quale lo stesso Sulpizi ha raccontato della nascita della casa editrice Hyperprism, costituitasi agli inizi degli anni ’90 proprio per pubblicare i suoi componimenti. Nel tempo si è andata poi arricchendo di vari testi musicali antichi e contemporanei, opere e spartiti musicali, testi didattici, Cd e audiolibri di diversi compositori, tra cui spiccano quelli del maestro Clemente Terni.

Padre Sulpizi ha al suo attivo circa 150 opere che toccano vari generi, dal religioso al profano, dal solistico al cameristico, dal teatrale al sinfonico eseguite sia in Europa che in America. Si è formato alla scuola di Valentino Bucchi, Clemente Terni, Luciano Chailly e Roman Vlad ed è continuatore della scuola fiorentina di Vito Frazzi. La sua ricerca linguistico – musicale lo ha portato ad appassionarsi al mondo delle percussioni.

Nel corso dell’incontro, svoltosi all’Accademia Neoumanistica presso il teatro Cucinelli ha ricordato in estrema sintesi i suoi percorsi musicali e i suoi interessi, le composizioni, tra cui quelle realizzate per l’amico clarinettista Ciro Scarponi (1950-2006) e i titoli di prossima pubblicazione da parte anche di suoi ex-allievi. Due di questi hanno parlato della prolificità di Sulpizi, delle opere scritte, sottolineando l’importanza della teoria nella musica, fino a ricordare la figura di Clemente Terni, anch’egli scomparso qualche anno fa. Il maestro Terni, persona dalle tante competenze musicali, ha sottolineato uno dei suoi allievi, è stato docente anche al Conservatorio di Perugia, era ricercatore, studioso, cantante, pianista, organista, profondamente religioso, compose diverse opere a carattere sacro, tra cui i cosiddetti “retablos”.

La serata è poi proseguita al Teatro Cucinelli dove si è tenuto il concerto sulle opere di Fernando Sulpizi. Il programma ha presentato quattro punti centrali della produzione tipografica e discografica di Hyperprism e delle opere di padre Fernando, che hanno coinvolto musicisti di grande rilievo artistico. Dalle Confessioni di Sant’Agostino, Finale del I e II Libro per coro femminile, con la voce recitante di Giorgio Masciocchi e il coro Armoniosoincanto, diretto da Franco Radicchia, Sonetti dei temperamenti per sax e marimba, alla produzione per saxofono e pianoforte con la sassofonista Isabella Stabio, Gianni Maestrucci e Leonardo Ramadori, marimba, Benedetta Rossetti, pianoforte. E poi le ultime pagine scritte per Ciro Scarponi, Simbologie trasfigurate, Rimembranze per clarinetto solo, con al clarinetto Guido Arbonelli, per chiudere con la Sapienza di Rosvida, musiche di scena composte per la Sagra musicale umbra del 2003 dai Dialoghi drammatici di Rosvida di Gandersheim. Una musica di stile ultramoderno che ispira la meditazione e la preghiera.

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La creatività dei “ragazzi”: visita al “Don Guanella” di Perugia https://www.lavoce.it/la-creativita-dei-ragazzi-visita-al-don-guanella-di-perugia/ Thu, 05 Jun 2014 19:11:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=25336 don-guanella-bnIn via Tuderte, a Montebello, a pochi chilometri dal centro di Perugia, c’è un grande fabbricato circondato da pini. È il Centro di riabilitazione “Sereni” dell’Opera Don Guanella, che ospita persone con disabilità cognitiva grave. Qui tutti li chiamano “i nostri ragazzi”, indipendentemente dall’età. Sessanta di loro, in gran parte umbri, vi abitano stabilmente, alcuni anche da molti anni. Ci sono poi 60 posti per ospiti diurni. Disabili che arrivano al mattino, raccolti da un pullman messo a disposizione dal Comune di Perugia, frequentano le attività del Centro e poi la sera vengono riaccompagnati a casa. Attualmente però sono soltanto 15.

Qui operano medici specialisti, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali, terapisti, infermieri, insegnanti, educatori. Persone esperte e con competenze e professionalità specifiche, ma che nella loro attività partono dalla consapevolezza che “l’educazione è soprattutto opera del cuore”. Una frase del fondatore don Luigi Guanella (proclamato santo nel 2011) che si legge nella sala di ingresso del Centro. L’atmosfera è serena, gli ambienti moderni e accoglienti, rallegrati dalle opere coloratissime che escono dai tanti laboratori dei “ragazzi” del “Don Guanella”. Sono quadri in ceramica, mosaici, icone di legno, manufatti di artigianato artistico realizzati con i più diversi materiali. Palline di carta colorata e semi di piante, assemblati con pazienza e fantasia, diventano cielo, sole, campanili, paesaggi. Ed ancora filati e trucioli di legno prodotti dal temperamatite trasformati in singolari opere d’ arte moderna. Ma ci sono anche più tradizionali oggetti che escono da laboratorio di falegnameria e dal laboratorio di ceramica. Ci sono poi il “laboratorio natura”, dove nascono essenze, profumi, oli, saponette, e quello per il riciclaggio e la lavorazione della carta. Le mani e il genio dei “ragazzi” la trasformano in biglietti augurali, partecipazioni per matrimoni ma anche in bomboniere e altri singolari manufatti. Oggetti raccolti in una mostra mercato all’interno del Centro, che possono essere ammirati e acquistati. Sono stati anche esposti in fiere, nelle parrocchie e in varie manifestazioni. Negli anni scorsi è stato allestito il presepe nell’atrio del palazzo dei Priori a Perugia.

Il centro di riabilitazione è dunque un luogo vivo, aperto. Per i corridoi si incontrano persone sorridenti, che salutano, tendono la mano e vogliono sapere chi sei. Sono i giorni (dal 20 al 25 maggio) di “Festinsieme”, una festa di “fine anno operativo”, ricca di appuntamenti: giochi sportivi, clown, laboratori di teatro creativo e spettacoli teatrali presentati dai “ragazzi” e dagli educatori del Centro. C’è infatti un grande teatro (più di 100 posti) che recentemente si è arricchito di un moderno pianoforte donato dalla Fondazione Brunello Cucinelli. È però anche uno spazio polivalente che può essere usato per convegni e manifestazioni varie. Ha ospitato più volte feste e manifestazioni delle scuole e spettacoli allestiti da gruppi di giovani della zona.

Durante l’intero anno, tante iniziative e attività ludiche e sportive. Nella grande area (20.000 metri) dell’istituto ci sono infatti anche un percorso verde, campi sportivi e una piscina. Non mancano l’orto e una serra dove i “ragazzi” svolgono attività riabilitativa coltivando ortaggi che fiscono sulla loro mensa.

Ovviamente il Centro Sereni si occupa della riabilitazione dei suoi ospiti (residenziali e semi-residenziali) con le più aggiornate terapie specifiche di fisioterapia, logopedia, psicomotricità, musicoterapia, terapia occupazionale, pet therapy. Dal 1987 è convenzionato con la Regione Umbria per la riabilitazione delle disabilità cognitive. Convenzione valida per tutto il territorio nazionale, e infatti circa il 30 per cento degli ospiti provengono dal Lazio.

“L’intuizione di don Guanella – si legge nella Carta dei servizi del Centro -, il suo credere all’educazione proprio là dove appare impossibile o inutile, rappresenta il fulcro della nostra esperienza; anche in soggetti con ritardo mentale grave un intervento educativo-riabilitativo, orientato individualmente, può influenzare i processi cognitivi modificando significativamente la capacità di rispondere in modo adeguato alle richieste dell’ambiente e conducendo a una maggiore autonomia nella vita quotidiana”.

Il sorriso dei “ragazzi” che si incontrano nei corridoi e nei laboratori e i loro quadri coloratissimi, i mosaici di palline di carta e di semi lo confermano.

 

“Venite a visitarci e conoscerci! Tutti possono fare qualcosa di utile”

Don Matteo Rinaldi è il direttore del Centro Sereni. Nel suo studio è un andirivieni di persone che vengono per avere indicazioni o ad esporre problemi. Il telefono squilla in continuazione. Gli operatori dipendenti sono 60. Ad aiutarli in modo stabile ci sono anche 4 volontari cooperatori guanelliani, un gruppo laico che affianca l’attività della congregazione dei Servi della Carità. Poi saltuariamente intervengono altri volontari, gruppi di giovani, o delle parrocchie, che partecipano ad attività ludiche e culturali. Sono però troppo pochi.

Don Matteo non fa giri di parole: “La risposta non è quella che ci saremmo aspettati”. Ci sono pregiudizi, diffidenze, resistenze. “Per qualcuno – continua – questa è ancora e sempre ‘la casa dei matti’”. Una casa che invece è aperta e che vuole essere parte della comunità. Che chiede di essere frequentata per essere conosciuta. Nella sua ampia chiesa la domenica e nei giorni festivi si celebra la messa per i fedeli della parrocchia di Montebello San Giustino. “Ma noi – dice don Matteo – non siamo e non vogliamo essere soltanto la chiesa in muratura; noi siamo parte viva della comunità, della parrocchia, della intera Chiesa”. E quindi il suo appello, esteso a tutti, per una maggiore partecipazione di volontari. Tutti possono essere utili ai “ragazzi” del Don Guanella: dagli artigiani ai professionisti, dai pensionati alle casalinghe.

Competenze e aiuti ancora più necessari in tempi in cui le risorse pubbliche continuano a essere tagliate. Da molti anni le rette corrisposte sono immutate. Volendo mantenere la qualità del servizio – spiega don Matteo – i costi salgono e gli introiti restano invariati o addirittura diminuiscono. Sì, perché mentre la Regione Umbria paga con puntualità la sua quota, la Regione Lazio per i suoi assistiti è in ritardo di anni. Ritardi infiniti anche per le quote dei Comuni e, purtroppo, anche per quelle a carico delle famiglie, sempre più in difficoltà e sempre di meno aiutate dallo Stato.

Con tante complicazioni burocratiche. Dal 2010 le Regioni corrispondono soltanto il 70 per cento della retta, considerata “quota sanitaria”. L’altro 30 per cento (la “quota sociale”) è a carico delle famiglie o dei Comuni nei casi in cui queste hanno redditi bassi. “Questo – dice don Matteo – ci obbliga a tenere tre diverse contabilità (per Regione, Comuni e famiglie) con tutte le complicazioni che ne derivano. Quando poi c’ è da tagliare nella sanità, purtroppo si comincia sempre dal sociale”.

Il Centro Sereni, insieme alla Fondazione Fontenuovo di Perugia, all’Istituto Serafico di Assisi e ad altre associazioni ed enti, fa parte dell’Acradu (Associazione cristiana residenze anziani e disabili dell’Umbria). È stata costituita per svolgere un’azione unitaria anche nei rapporti istituzionali. “Purtroppo – dice don Matteo – siamo poco coinvolti, anzi, negli ultimi tempi la Regione ci ha proprio ignorati”. Come per la stesura del Piano sanitario. “Noi invece con la nostra esperienza sul campo possiamo aiutare a risolvere i problemi che conosciamo bene”. Meglio di tanti politici e burocrati. Per spendere bene i soldi dei cittadini.

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Corciano festival al borgo https://www.lavoce.it/corciano-festival-al-borgo/ Thu, 25 Jul 2013 13:05:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=18393 pala-PeruginoÈ ricco di iniziative e proposte il Corciano festival, che dal 3 al 18 agosto animerà lo splendido borgo medievale umbro, ricco di storia e di vestigia antiche. E proprio il 3 agosto, alle ore 17.30, presso i giardini del Torrione di Porta Santa Maria, verrà celebrata la riapertura del Torrione dopo il restauro, emblema di Corciano e da più di 40 anni l’elemento fondante delle rievocazioni storiche che si svolgono per la festa dell’Assunta di mezz’agosto. Il restauro è stato sovvenzionato da Brunello Cucinelli.

Ma veniamo al programma della manifestazione che anche quest’anno seguirà la consueta scansione tematica. Ci sarà la sezione arti visive, di musica, i “Salotti dell’Umbria del cuore”, teatro, letteratura e poesia, sezione “Rievocazioni storiche: Corciano tra medioevo e rinascimento”. Dal 15 al 18 agosto “A spasso nel Medioevo”: lungo le vie del centro, impreziosite da bandiere e stendardi, si allestirà un grande campo medievale dove artigiani, cavalieri, armigeri offrono scene di vita quotidiana al castello, cene alla Taverna del Duca. Il 13 agosto Serenate dei menestrelli il 14 agosto la Processione del Lume, il 15 agosto il corteo storico del Gonfalone in ricordo di un’antica processione religiosa che si svolgeva nel borgo fin dal XVI secolo, ogni 15 agosto. Nei pomeriggi del 16 – 17 agosto i gruppi di figuranti provenienti da tutta Italia per rendere omaggio alla Madonna di mezz’agosto si sfideranno alle armi nel “Palio dell’Assunta”. Quest’anno Corciano ospiterà anche la mostra per i 500 anni della Pala dell’Assunta: “Con oro e colori preziosi e buoni. Perugino a Corciano. 1513 – 2013. Due le sedi espositive: la chiesa di Santa Maria Assunta (dove si trova la pala) e l’ex – chiesa di San Francesco.

Difficile riportare qui l’intera proposta del festival. Per questo rimandiamo al sito del comune www.comune.corciano.pg.it.Tra le proposte più interessanti c’è il concerto di apertura del 3 agosto in piazza Coragino con la Corciano Festival Ensamble: anche quest’anno il tema sarà Verdi, in particolare il Balletto. Le musiche dell’Ensamble faranno da sfondo all’esibizione del corpo di ballo del Liceo musicale coreutico “International Montessori school” di Perugia e del Centro danza di Perugia. E poi serate con musica etnica, jazz, concerti per il 150° dell’organo Morettini della chiesa parrocchiale. La sezione musicale si chiuderà il 18 agosto con il concerto di chiusura del Corciano festival orchestra. Per i “Salotti dell’Umbria del cuore, incontri con personaggi che hanno scelto l’Umbria come luogo stabile i residenza o solo per vacanze: quest’anno saranno ospiti tra gli altri Giorgio Ferrara, Silvano Spada, Peppe Vessicchio, Antonio Lubrano, Marco Materazzi e Ilario Castagner.

Per la sezione Teatro torna il Farneto teatro con il teatro di piazza. Due gli spettacoli che andranno in scena: il Mistero buffo di Dario Fo e La Mandragola di Niccolò Machiavelli. Infine per la sezione Letteratura e poesia una serata dedicata alla Pala del Perugino: compositori d’oggi scrivono ispirandosi all’opera e al personaggio con testi critico – letterali sul Perugino. a cura di Antonio C. Ponti, che curerà anche lo Scaffale umbro, presentazione di libri di autori umbri.

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Cucinelli: cose belle fatte bene https://www.lavoce.it/cucinelli-cose-belle-fatte-bene/ Thu, 02 Aug 2012 13:15:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12464
Dalla produzione della maglieria in cashmere, l’azienda è presto passata a collezioni “total look”

Brunello Cucinelli, nato a Castel Rigone nel 1953, una laurea honoris causa in Filosofia ed etica delle relazioni conferitagli dall’Università di Perugia nel 2010, ha fondato la sua azienda nel 1978 e lo scorso aprile l’ha portata a piazza Affari, dove ad oggi è l’unica matricola dell’anno 2012.

L’azienda ha iniziato con il mercato italiano e quello tedesco, ma ha avuto una forte sviluppo a partire dal 1985 con l’ingresso nel mercato Usa ed oggi le esportazioni costituiscono il 73% del fatturato totale, con un incremento di 5 punti sul 2011. Un’altra data importante per la Brunello Cucinelli è il 2001, quando la produzione è passata dalla maglieria, prevalentemente in cashmere, a collezioni total look.

Il gruppo occupa circa 800 addetti, oltre all’indotto, ha 70 negozi monomarca (diretti e in franchising) oltre ad una diffusione nelle migliori boutiques multi-brand e department-store in tutto il mondo. Nel 1° semestre 2012 Cucinelli ha raggiunto un fatturato di 135,2 milioni di euro, con un incremento del 16,1% sul 2011. Nello stesso periodo, l’incremento sul mercato del Nord America è stato del 23%, mentre quello sul mercato cinese (che pesa circa il 5% del fatturato totale) è stato ben del 52%. Pur essendo molto impegnato nella nuova campagna vendite, Cucinelli ha risposto ad alcune nostre domande.

Secondo una ricerca del Censis, “l’industria del bello”, produce il 5,4% del Pil italiano, pari a un valore aggiunto di 74,2 miliardi di euro. Uno studio di Frontier Economics uscito recentemente sostiene che i “prodotti d’alta gamma” rappresentavano nel 2010 il 3% del Pil europeo e il 70% dei beni di lusso del mondo, per un valore di mercato stimato di 440 miliardi di euro. Ritiene che questi dati possano confermare ulteriormente le strategie e gli obiettivi di sviluppo del brand Brunello Cucinelli?

“Il nostro Paese ha rappresentato per secoli la culla di culture e civiltà che hanno saputo fare del ‘bello’ un concetto sovrastrutturale, che, al di là della sfera figurativa, si riflette in quello globale dell’estetica. Può esser bella un’architettura, un dipinto, una melodia, un capo di vestiario, nello stesso modo in cui può esserlo un’anima. Ed è proprio attraverso l’amore per la filosofia e la conoscenza dei grandi uomini del passato che si rafforza in me la fiducia incrollabile nei confronti di un Paese che rappresenta da millenni il punto di riferimento nell’arte, nell’architettura, nella cultura, nella bellezza”.

Su Corriere Economia del 16 luglio si legge: “La crisi si batte puntando sul bello”. Oscar Farinetti all’inaugurazione di Eataly a Roma, ha detto: “La bellezza salverà l’Italia”. È d’accordo con queste affermazioni?

“C’è una frase di Dostoevskij che campeggia ormai da molti anni sulla home page del nostro sito internet. La nostra finestra sul mondo si apre così: “La bellezza salverà il mondo”. Una citazione che rappresenta da sempre il filo conduttore che anima ogni azione nel piccolo borgo di Solomeo. Sempre più spesso, nel corso dell’ultima campagna vendite, ci è capitato di raccogliere l’opinione dei clienti che più che parlare di ‘lusso’, parola spesso abusata, sentono l’esigenza di acquistare ‘cose belle e fatte bene’. Un ritorno al vero made in Italy è una conferma delle nostre strategie produttive che hanno sempre e solo fatto affidamento sulla formazione interna di saperi intellettuali e manuali, sul saper fare dei piccoli ma qualificati laboratori artigianali capaci di dare ‘sapore’ alle nostre idee, di creare valore. Ritengo che grande sia il valore del lavoro artigianale e sempre di più lo sarà in futuro. La sfida oggi è proprio quella di avvicinare i giovani a questi antichi mestieri”.

Quando iniziò la sua attività presentò una mini-collezione di maglieria donna in cashmere colorato, che le valse l’appellativo di “Benetton del cashmere”, qual è stata l’evoluzione del suo stile negli anni?

“Dalla presentazione della piccola collezione di maglieria in cashmere molte cose sono cambiate… La nostra azienda, conosciuta per i suoi prodotti in cashmere, è divenuta nel tempo uno dei brand più esclusivi nel settore del pret-à-porter informal luxury a livello mondiale. Ci pare che vi sia molta attenzione a livello mondiale a questo modo di vestirsi sportivo chic di lusso italiano ben fatto, che narra quel credo nella bellezza, letteratura e scienza che rappresentano la nostra cultura”.

Brunello Cucinelli

Nel 1977 dichiarava: “Credo in un’impresa morale, cioè che rispetti tutte quelle regole di etica e morale che l’uomo ha stabilito nel corso dei secoli… Credo in una forma di capitalismo moderno, ma con forti radici antiche… Nella mia impresa ho sempre messo prima l’uomo al centro di qualsiasi processo produttivo”… A 25 anni di distanza, cosa scriverà nella prossima relazione di bilancio?

“A distanza di molti anni, l’azienda è cresciuta e si è trasformata, ma i valori della filosofia e la cultura umanistica d’impresa sono rimasti sempre gli stessi: un modello imprenditoriale che pone l’uomo al centro del processo produttivo ed utilizza il profitto non come fine ma come mezzo per rendere l’azienda sempre più forte e consentire alle persone che vi lavorano di esprimere talento e creatività. Etica e disciplina del lavoro divengono regole condivise sia all’interno che all’esterno, dando vita ad un’idea d’impresa produttiva in senso materiale e in senso relazionale, etico e spirituale”.

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Mille anni documentati https://www.lavoce.it/mille-anni-documentati/ Thu, 24 Nov 2011 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=9794 L’archivio di Stato di Perugia ha compiuto 70 anni. Per l’occasione ha promosso una settimana di iniziative (dal 18 al 26 novembre) per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della tutela e della valorizzazione della memoria. L’archivio di Stato di Perugia è – tra l’altro – l’unico sul territorio nazionale ad avere quattro Sezioni dipendenti, dotate di attrezzature e di servizi per la conservazione e la consultazione del materiale documentario, situate a Gubbio, Assisi, Foligno e Spoleto. Il suo patrimonio documentario è molto ricco in quanto rispecchia la storia più che millenaria delle diverse città in cui è stato prodotto. La documentazione più antica proviene dagli archivi di enti religiosi, in particolare da monasteri benedettini, gli unici istituiti prima dell’anno Mille. Per esempio, a Perugia sono conservati documenti in pergamena datati dal 995 d.C. appartenenti al monastero di Santa Maria di Valdiponte. Nel XIII secolo, con la nascita degli Ordini mendicanti, anche la produzione documentaria registrò uno straordinario incremento. In tutte e cinque le sedi sono inoltre presenti pergamene e registri delle corporazioni religiose soppresse dallo Stato dopo l’Unità d’Italia. Con l’Archivio storico del Comune di Perugia sono pervenuti oltre 800 registri parrocchiali (battesimi, matrimoni, decessi e “stati delle anime”). Parallelamente, è conservato l’archivio del Delegato apostolico, l’organo politico emanazione dell’autorità pontificia preposto al governo cittadino in modo continuativo a partire dalla cosiddetta “guerra del sale” (1540). Non mancano archivi e documenti di uffici statali e di organi finanziari, di uffici dei vari ministeri, nonché gli archivi notarili; oltre all’archivio storico della Provincia di Perugia. Lungo è inoltre l’elenco di archivi di enti soppressi, famiglie, persone, associazioni. Tra i più antichi e interessanti, quello della famiglia Bourbon di Sorbello e del Monte Santa Maria con documenti dal XII al XIX secolo. Tra gli archivi personali, non si possono non citare quelli di Aldo Capitini (sec. XX) e Walter Binni (sec. XX). A inaugurare la serie di iniziative previste per la Settimana, il 18 novembre si è svolto un convegno al Museo archeologico dell’Umbria. Sono stati anche presentati il sito web e il sistema informativo dell’istituto, a cura di Pier Maurizio della Porta. A conclusione di giornata, la cerimonia di intitolazione della sala di studio dell’Archivio di Perugia a Roberto Abbondanza, già direttore dell’Archivio, presidente del Consiglio regionale, assessore comunale, docente universitario, raffinato esponente e animatore della cultura locale. Giovedì 24 novembre è stato presentato il progetto di riordino e inventariazione de “L’archivio del Commissariato generale straordinario per le provincie dell’Umbria: settembre 1860 – gennaio 1861”. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Brunello Cucinelli nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un archivio / Adotta un documento”.

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Brunello Cucinelli l’impreditore filosofo https://www.lavoce.it/brunello-cucinelli-limpreditore-filosofo/ Thu, 18 Nov 2010 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=8906 L’Università degli studi di Perugia ha conferito a Brunello Cucinelli, fondatore e presidente dell’omonimo gruppo industriale, la laurea magistrale honoris causa in Filosofia ed etica delle relazioni. La solenne cerimonia si è tenuta giovedì 11 nell’aula magna di palazzo Murena, sede del Rettorato, alla presenza di un folto pubblico. Cucinelli ha tenuto la sua lectio doctoralis sul tema “La Dignità come forma dello Spirito”. Commosso e particolarmente onorato del riconoscimento Brunello Cucinelli. “Il conferimento della laurea honoris causa in Filosofia ed etica delle relazioni umane – dice – è per me motivo di grande onore, e mi impegna a continuare con accresciuto vigore lungo la strada fin qui percorsa. La mia origine e la mia infanzia non sono state di quelle che favoriscono il desiderio o l’opportunità di conoscere, ma ricordo di aver sempre avuto questa attrazione, nata dall’esempio dei miei genitori e dalla necessità interiore di dare risposte ad interrogativi sulla qualità delle persone e sulla dignità umana”. “I grandi personaggi del passato – aggiunge Cucinelli -, con la loro vita, le loro opere e le loro parole, costituiscono dei valori che durano quanto durerà l’uomo. Mi sono avvicinato a loro, con timore e desiderio, e l’insegnamento di quei maestri, dopo un lungo percorso, mi ha permesso di guardare il mondo con occhi più chiari e consapevoli. L’incontro di oggi, tra un uomo dell’industria e l’Università di Perugia, una delle più antiche e prestigiose di tali istituzioni, mi lusinga in maniera straordinaria, e mi appare ricco di opportunità bellissime. Sono convinto che in ogni periodo ed in ogni parte del mondo le Università siano state e saranno il sale della terra”. Ha citato nel suo ispirato discorso moltissimi autori, intellettuali, filosofi, letterati del passato da cui ha tratto conoscenze e valori. Non ha mancato di fare riferimento ai santi umbri Francesco, Chiara e soprattuto Benedetto, “dolcissimo padre ed esigentissimo maestro”. Tutti gli insegnamenti descritti possono essere alla base di un nuovo umanesimo, che – ha concluso – oggi – “può ancora rinascere, può aiutare ad uscire dalla crisi e gettare le fondamenta di un futuro migliore, dove ancora i valori umani e naturali riconquisteranno il primato su tutti gli altri”. “Da tempo l’Università ha avviato varie forme di collaborazione con le istituzioni e gli imprenditori regionali – ha sottolineato Francesco Bistoni, rettore dell’ateneo – e Brunello Cucinelli è stato tra i più attenti e sensibili nel contribuire a far crescere queste relazioni, dimostrando grande interesse in particolare per le attività dell’area umanistica e contribuendo fattivamente ad offrire opportunità di crescita e formazione a studenti e giovani ricercatori”. Per Antonio Pieretti, pro-rettore dell’Università di Perugia, promotore della laurea, “Cucinelli ha saputo coniugare finalità d’impresa con gli interessi umanistici, che lo rendono un soggetto da prendere ad esempio. Si è infatti ispirato alla concezione della vita che, senza sottovalutare le sfide dell’età contemporanea, le interpreta come opportunità per restituire dignità al lavoro e renderlo utile al progresso sociale”.

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Un nuovo ospedale in Malawi https://www.lavoce.it/un-nuovo-ospedale-in-malawi/ Thu, 03 Jul 2008 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=6797 Un protocollo di intesa per la realizzazione di un ospedale rurale a Pirimiti, in Malawi, è stato firmato mercoledì mattina a palazzo Donini di Perugia. A sottoscriverlo la presidente Lorenzetti, l’arcivescovo Chiaretti, don Sauro Scarabattoli per l’associazione onlus ‘Amici del Malawi’ e Brunello Cucinelli per conto dell’omonimo gruppo industriale. Il costo della struttura, che prenderà il nome di ‘Solomeo Rural Hospital’: costituisce l’ultimo atto di un programma di assistenza al Malawi realizzato in cooperazione internazionale e nel nome dell’antico e consolidato rapporto tra la diocesi perugina e il Paese africano. Il gruppo Cucinelli coprirà gran parte delle spese con un contributo di 600 mila euro. Una somma di 150 mila euro – ha riferito la Regione in un comunicato – sarà messa a disposizione dall’associazione di amicizia di don Sauro per pagare un medico ostetrico e ginecologo, mentre la Regione contribuirà con 20 mila euro, impegnandosi però anche a fornire suppellettili e attrezzature dimesse di ospedali umbri e a inviare nell’area un medico col compito di sovrintendere all’avvio e all’organizzazione della nuova struttura. L’associazione ‘Amici del Malawi’ si è resa protagonista, da molti anni, di una intensa e fruttuosa attività di solidarietà e assistenza nel Paese africano. Là, grazie anche a contributi della Regione, di associazioni e istituti umbri, ha realizzato importanti progetti in vari campi: da quello agroalimentare alle strutture sanitarie, assistenziali, scolastiche e della formazione professionale. Vivo apprezzamento è stato espresso dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti e da mons. Sauro Scabattoli, presidente dell’associazione, a nome della diocesi perugino-pievese per l’avvio di questo nuovo progetto nel distretto di Zomba in Malawi. Il Solomeo Rural Hospital affiancherà altre due realtà sanitarie già operative nel distretto di Zomba (la Thondwe Pastoral Clinic e la Zilando Clinic), a conferma del grande interesse che la popolazione dell’Umbria ha dimostrato e continua a testimoniare attraverso un sostegno finanziario per le iniziative di aiuto alla popolazione malawaiana.

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