diocesi terni-narni-amelia Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/diocesi-terni-narni-amelia/ Settimanale di informazione regionale Sat, 07 Sep 2024 10:34:48 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg diocesi terni-narni-amelia Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/diocesi-terni-narni-amelia/ 32 32 Il saluto della città a mons. Roberto Bizzarri, i funerali in cattedrale https://www.lavoce.it/il-saluto-della-citta-a-mons-roberto-bizzarri-i-funerali-in-cattedrale/ https://www.lavoce.it/il-saluto-della-citta-a-mons-roberto-bizzarri-i-funerali-in-cattedrale/#respond Sat, 07 Sep 2024 10:25:37 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77487

Il 4 settembre 2024, a seguito di un malore improvviso, è tornato alla casa del Padre mons. Roberto Bizzarri, 60 anni, sacerdote diocesano e Cancelliere vescovile della diocesi dal 2006, Cappellano di Sua Santità, Canonico del Capitolo della concattedrale di Narni. Un sacerdote molto conosciuto e amato in diocesi, sia per il suo impegno nella pastorale vocazionale e familiare, a cui ha dedicato molti anni del suo ministero sacerdotale ricoprendo anche incarichi a livello nazionale, sia per la sua amabilità e spiritualità.

I funerali in cattedrale

Le esequie di don Roberto Bizzarri si sono svolte il 6 settembre, alle ore 15, nella cattedrale di Terni. Giovedì mattina è stata allestita la camera ardente presso la cappella dell’obitorio dell’ospedale di Terni, dove alle ore 17 si è tenuta la preghiera comunitaria del rosario. Moltissime persone hanno partecipato il 6 settembre alla messa esequiale nella Cattedrale di Terni. Una folla commossa, raccolta in preghiera ha salutato il sacerdote, l’amico, il confratello che sempre è stato presente nella vita pastorale diocesana. Tanti ex parrocchiani, i compagni di seminario, i sacerdoti dell’istituto centrale del sostentamento clero, della Faci, dell’ufficio nazionale vocazioni, hanno partecipato al rito funebre presieduto dal vescovo Francesco Soddu e concelebrato da mons. Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi e da don Sergio Rossini priore del Capitolo della Cattedrale di Narni. Numerosa la presenza delle comunità neocatecumenali che hanno eseguito i canti. Presenti anche i rappresentanti delle Confraternite e dei movimenti e associazioni diocesane.

L'omelia del vescovo Soddu

“La morte di don Roberto, che ci ha colti tutti di sorpresa e il cui distacco ci addolora immensamente, da una parte ci illumina sul senso delle scritture proclamate, affinché teniamo da conto il grande dono della fede battesimale – ha detto il vescovo Soddu nell’omelia – e la facciamo fruttificare mediante la luce della nostra fede operosa e dall’altra ci incoraggia affinché siamo sempre pronti all’incontro definitivo col Signore. In questa liturgia esequiale non abbiamo necessità di ricordare al Signore quanto don Roberto sia stato in vita, Egli sa benissimo tutto questo, quanto piuttosto intendiamo fare memoria noi di ciò che questo nostro fratello presbitero è stato per la Chiesa e per la nostra Diocesi”. Ed infine un ricordo di don Roberto legato a quell’immagine con le reliquie di San Vittore: “aldilà di tutti i titoli menzionati e gli incarichi ricoperti, molti di noi non possono non ricordarti presente ad Otricoli, durante la processione patronale, con tra le braccia la reliquia del capo di san Vittore. Possa il santo patrono del tuo paese portare ora lui la tua anima nel cammino incontro al Signore, purificarla in Cristo anche attraverso la memoria del suo sacrificio e, in Gesù Via, Verità e Vita, farti godere della pace dei giusti in Paradiso”. La salma di don Roberto è stata tumulata nella tomba dei Canonici della Cattedrale di Narni.

Biografia di don Roberto Bizzarri

Don Roberto è nato ad Otricoli il 13 maggio 1964, sin da ragazzo, sotto la guida di don Bruno Bison e don Giorgio Brodoloni, ha manifestato il desiderio di diventare sacerdote, frequentando il seminario minore a Viterbo e poi quello maggiore ad Assisi. E’ stato ordinato sacerdote il 22 ottobre 1988 da mons. Franco Gualdrini. Dopo gli studi teologici in seminario, ha conseguito la Licenza e Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. All’inizio del suo ministero è stato vicario parrocchiale di Sant’Antonio a Narni e segretario del Centro Diocesano Vocazioni. Poi parroco della parrocchia di Santa Maria della Cerqua, dei Santi Giovenale e Cassio a Narni, di Santa Maria delle Grazie di Foce di Amelia, del Sacro Cuore Immacolato di Maria di Terni, e in questi ultimi anni è stato officiante presso la chiesa San Lorenzo a Terni, dopo avere prestato servizio anche presso la chiesa di San Paolo in Terni, San Liberato a Narni, Sant’Andrea apostolo a Capitone. È stato primo rettore del seminario diocesano presso Casa Sant’Alò dal 1988 al 1993, direttore diocesano per l’Apostolato della preghiera diocesano, del Centro Diocesano Vocazioni e del servizio di Pastorale giovanile, docente di Diritto Canonico presso l’Istituto diocesano di Scienze religiose. Ha seguito la formazione del Cammino Neocatecumenale in diocesi ed è stato delegato episcopale per il Cammino Neocatecumeale dal 1998 al 2013, proponendo ed animando l’itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione permanente della fede a tante persone in diocesi. Dal 2002 al 2013 è stato direttore della Commissione diocesana per la famiglia difesa e promozione della vita e delegato episcopale per la diaconia. In ambito giuridico è stato Giudice del tribunale ecclesiastico diocesano e Giudice tribunale ecclesiastico umbro. Negli anni dedicati al centro diocesano vocazioni ha seguito e proposto incontri della scuola di preghiera e lectio divina. Ha sempre curato la formazione delle coppie nella preprazione al sacramento del matrimonio. In ambito nazionale è stato dal 2004 consigliere della Federazione associazioni clero italiane a Roma e dal 2012 Delegato regionale Faci, membro del servizio europeo vocazioni, membro della commissione presbiterale italiana, membro del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), e infine presidente del tavolo nazionale del rapporto tra parroci e sacristi. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77496,77497,77498,77499,77500,77501"]  ]]>

Il 4 settembre 2024, a seguito di un malore improvviso, è tornato alla casa del Padre mons. Roberto Bizzarri, 60 anni, sacerdote diocesano e Cancelliere vescovile della diocesi dal 2006, Cappellano di Sua Santità, Canonico del Capitolo della concattedrale di Narni. Un sacerdote molto conosciuto e amato in diocesi, sia per il suo impegno nella pastorale vocazionale e familiare, a cui ha dedicato molti anni del suo ministero sacerdotale ricoprendo anche incarichi a livello nazionale, sia per la sua amabilità e spiritualità.

I funerali in cattedrale

Le esequie di don Roberto Bizzarri si sono svolte il 6 settembre, alle ore 15, nella cattedrale di Terni. Giovedì mattina è stata allestita la camera ardente presso la cappella dell’obitorio dell’ospedale di Terni, dove alle ore 17 si è tenuta la preghiera comunitaria del rosario. Moltissime persone hanno partecipato il 6 settembre alla messa esequiale nella Cattedrale di Terni. Una folla commossa, raccolta in preghiera ha salutato il sacerdote, l’amico, il confratello che sempre è stato presente nella vita pastorale diocesana. Tanti ex parrocchiani, i compagni di seminario, i sacerdoti dell’istituto centrale del sostentamento clero, della Faci, dell’ufficio nazionale vocazioni, hanno partecipato al rito funebre presieduto dal vescovo Francesco Soddu e concelebrato da mons. Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi e da don Sergio Rossini priore del Capitolo della Cattedrale di Narni. Numerosa la presenza delle comunità neocatecumenali che hanno eseguito i canti. Presenti anche i rappresentanti delle Confraternite e dei movimenti e associazioni diocesane.

L'omelia del vescovo Soddu

“La morte di don Roberto, che ci ha colti tutti di sorpresa e il cui distacco ci addolora immensamente, da una parte ci illumina sul senso delle scritture proclamate, affinché teniamo da conto il grande dono della fede battesimale – ha detto il vescovo Soddu nell’omelia – e la facciamo fruttificare mediante la luce della nostra fede operosa e dall’altra ci incoraggia affinché siamo sempre pronti all’incontro definitivo col Signore. In questa liturgia esequiale non abbiamo necessità di ricordare al Signore quanto don Roberto sia stato in vita, Egli sa benissimo tutto questo, quanto piuttosto intendiamo fare memoria noi di ciò che questo nostro fratello presbitero è stato per la Chiesa e per la nostra Diocesi”. Ed infine un ricordo di don Roberto legato a quell’immagine con le reliquie di San Vittore: “aldilà di tutti i titoli menzionati e gli incarichi ricoperti, molti di noi non possono non ricordarti presente ad Otricoli, durante la processione patronale, con tra le braccia la reliquia del capo di san Vittore. Possa il santo patrono del tuo paese portare ora lui la tua anima nel cammino incontro al Signore, purificarla in Cristo anche attraverso la memoria del suo sacrificio e, in Gesù Via, Verità e Vita, farti godere della pace dei giusti in Paradiso”. La salma di don Roberto è stata tumulata nella tomba dei Canonici della Cattedrale di Narni.

Biografia di don Roberto Bizzarri

Don Roberto è nato ad Otricoli il 13 maggio 1964, sin da ragazzo, sotto la guida di don Bruno Bison e don Giorgio Brodoloni, ha manifestato il desiderio di diventare sacerdote, frequentando il seminario minore a Viterbo e poi quello maggiore ad Assisi. E’ stato ordinato sacerdote il 22 ottobre 1988 da mons. Franco Gualdrini. Dopo gli studi teologici in seminario, ha conseguito la Licenza e Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. All’inizio del suo ministero è stato vicario parrocchiale di Sant’Antonio a Narni e segretario del Centro Diocesano Vocazioni. Poi parroco della parrocchia di Santa Maria della Cerqua, dei Santi Giovenale e Cassio a Narni, di Santa Maria delle Grazie di Foce di Amelia, del Sacro Cuore Immacolato di Maria di Terni, e in questi ultimi anni è stato officiante presso la chiesa San Lorenzo a Terni, dopo avere prestato servizio anche presso la chiesa di San Paolo in Terni, San Liberato a Narni, Sant’Andrea apostolo a Capitone. È stato primo rettore del seminario diocesano presso Casa Sant’Alò dal 1988 al 1993, direttore diocesano per l’Apostolato della preghiera diocesano, del Centro Diocesano Vocazioni e del servizio di Pastorale giovanile, docente di Diritto Canonico presso l’Istituto diocesano di Scienze religiose. Ha seguito la formazione del Cammino Neocatecumenale in diocesi ed è stato delegato episcopale per il Cammino Neocatecumeale dal 1998 al 2013, proponendo ed animando l’itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione permanente della fede a tante persone in diocesi. Dal 2002 al 2013 è stato direttore della Commissione diocesana per la famiglia difesa e promozione della vita e delegato episcopale per la diaconia. In ambito giuridico è stato Giudice del tribunale ecclesiastico diocesano e Giudice tribunale ecclesiastico umbro. Negli anni dedicati al centro diocesano vocazioni ha seguito e proposto incontri della scuola di preghiera e lectio divina. Ha sempre curato la formazione delle coppie nella preprazione al sacramento del matrimonio. In ambito nazionale è stato dal 2004 consigliere della Federazione associazioni clero italiane a Roma e dal 2012 Delegato regionale Faci, membro del servizio europeo vocazioni, membro della commissione presbiterale italiana, membro del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), e infine presidente del tavolo nazionale del rapporto tra parroci e sacristi. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77496,77497,77498,77499,77500,77501"]  ]]>
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Due iniziative per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani https://www.lavoce.it/due-iniziative-per-la-settimana-di-preghiera-per-lunita-dei-cristiani/ https://www.lavoce.it/due-iniziative-per-la-settimana-di-preghiera-per-lunita-dei-cristiani/#respond Tue, 23 Jan 2024 11:31:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74658 Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani terni

E 'in corso dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, uno dei principali incontri ecumenici delle Chiese cristiane, che sollecita l’impegno di comunione tra le chiese, per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità.

Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo come te stesso è il tema scelto che evidenzia i valori del rispetto, dell’inclusione, della fraternità e solidarietà, che è stato sviluppato in occasione di questo evento ecumenico da un gruppo ecumenico del Burkina Faso sostenuto dalla Comunità Chemin Neuf di Terni. Riflettere sull’amore per Dio e per il prossimo, sollecitati dalla povertà delle comunità non solo cristiane del Burkina Faso, e dalle continue minacce dei fondamentalismi religiosi presenti in quelle zolle dell’Africa non solo occidentale, vuol dire concretamente agire affinché il sogno della fraternità universale si realizzi al più presto, lavorando per la formazione al dialogo, all’accoglienza e alla pace e al rispetto delle diversità soprattutto con le nuove generazioni.

Ogni cristiano è responsabile di tutto e di tutti, compreso il creato, l’intero universo: l’amore tra fratelli e sorelle è inclusivo.

Gli appuntamenti a Terni per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

 Nella diocesi di Terni-Narni-Amelia, d’accordo con gli altri ministri di culto delle Chiese cristiane, il pastore emerito Ermanno Genre di Amelia e padre Vasile Andreaca ortodosso, si vivranno alcuni momenti di preghiera comunitaria:martedì 23 gennaio alle ore 17.30 presso la chiesa di San Lorenzo, sede della comunità di Sant’Egidio, la preghiera ecumenica presieduta dal Vescovo Francesco Antonio Soddu, giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 vespro ortodosso presso la chiesa di San Matteo in Campitelli a Terni.

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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani terni

E 'in corso dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, uno dei principali incontri ecumenici delle Chiese cristiane, che sollecita l’impegno di comunione tra le chiese, per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità.

Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo come te stesso è il tema scelto che evidenzia i valori del rispetto, dell’inclusione, della fraternità e solidarietà, che è stato sviluppato in occasione di questo evento ecumenico da un gruppo ecumenico del Burkina Faso sostenuto dalla Comunità Chemin Neuf di Terni. Riflettere sull’amore per Dio e per il prossimo, sollecitati dalla povertà delle comunità non solo cristiane del Burkina Faso, e dalle continue minacce dei fondamentalismi religiosi presenti in quelle zolle dell’Africa non solo occidentale, vuol dire concretamente agire affinché il sogno della fraternità universale si realizzi al più presto, lavorando per la formazione al dialogo, all’accoglienza e alla pace e al rispetto delle diversità soprattutto con le nuove generazioni.

Ogni cristiano è responsabile di tutto e di tutti, compreso il creato, l’intero universo: l’amore tra fratelli e sorelle è inclusivo.

Gli appuntamenti a Terni per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

 Nella diocesi di Terni-Narni-Amelia, d’accordo con gli altri ministri di culto delle Chiese cristiane, il pastore emerito Ermanno Genre di Amelia e padre Vasile Andreaca ortodosso, si vivranno alcuni momenti di preghiera comunitaria:martedì 23 gennaio alle ore 17.30 presso la chiesa di San Lorenzo, sede della comunità di Sant’Egidio, la preghiera ecumenica presieduta dal Vescovo Francesco Antonio Soddu, giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 vespro ortodosso presso la chiesa di San Matteo in Campitelli a Terni.

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Amelia festeggia la patrona Santa Fermina https://www.lavoce.it/amelia-festeggia-la-patrona-santa-fermina/ https://www.lavoce.it/amelia-festeggia-la-patrona-santa-fermina/#respond Thu, 23 Nov 2023 11:30:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74040 Santa Fermina 2022

Venerdì 24 novembre ad Amelia si celebrerà la festa di Santa Fermina, patrona della città e copatrona della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione che è un evento religioso e civile, un incontro tra Amelia e Civitavecchia per rinsaldare il gemellaggio tra le due città nel nome della comune patrona Fermina, giovane martire del III secolo. Quest’anno la ricorrenza di Santa Fermina coincide con il centenario dell’ordinazione sacerdotale del servo di Dio monsignor Vincenzo Lojali. "La festa di santa Fermina vuol essere ancor più una occasione di preghiera, per rinnovare con entusiasmo la nostra fede e il nostro impegno coraggioso per vivere un tempo di rinascita materiale e spirituale. L’esempio e la testimonianza nel martirio che santa Fermina ci offre, sia per tutti incoraggiamento a rimanere fedeli al Signore, diventando sempre più testimoni e costruttori di pace e di fraternità". Due saranno i principali momenti liturgici del 24 novembre: alle ore 11 solenne celebrazione in comunione con la Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presenti i Vescovi dell’Umbria, monsignor Gianrico Ruzza vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto Santa Rufina con la partecipazione del clero, delle Autorità Marittime e dei pellegrini di Civitavecchia. Al termine proclamazione degli alunni vincitori del Concorso Santa Fermina rivolto agli istituti scolastici di Amelia. Alle ore 17 nella concattedrale di Amelia solenne pontificale presieduto da monsignor Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia, preceduta dal corteo storico e dalla cerimonia della Offerta dei Ceri da parte dei Sindaci del comprensorio amerino e di Civitavecchia, secondo gli statuti comunali del 1346, ceri che saranno accesi con la fiaccola portata dalla staffetta podistica giunta da Civitavecchia. I canti liturgici verranno eseguiti dalla Cappella Musicale del Duomo e dai Cori della Vicaria di Amelia-Valle Teverina. La celebrazione sarà trasmessa sul canale Youtube della basilica concattedrale di Santa Fermina. Altre celebrazioni nella concattedrale il 24 novembre alle ore 8.30 e 10.

Santa Fermina

Di origini romane, Fermina si convertì giovanissima al Cristianesimo, con impegno ed entusiasmo si consacrò all’apostolato, convertendo tantissime persone, sollecitata da una fede fervida e operosa. Secondo la sua passio, che non è anteriore al secolo VI, Fermina era una vergine romana figlia dello stesso praefectus urbis, Calpurnio. Da Roma la famiglia si trasferì a Civitavecchia e quindi ad Amelia. La giovane Fermina qui visse una vita eremitica, rivolgendo ai fedeli parole di conforto esortandoli coraggiosamente alla fede e all’amore. Un consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla, fu da lei convertito e diede poi la vita per la fede. Fermina seppellì il martire in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1 dicembre. Denunciata come cristiana, Fermina fu arrestata e condotta davanti al giudice Megezio il quale, nemico acerrimo dei cristiani, la sottopose a minacce e tormenti più spietati che non spezzarono però il suo coraggioso rifiuto di rinnegare la fede cristiana. Più tardi anche lei subì il martirio. Era il 24 novembre del 304 dopo Cristo quando la giovane Fermina fu martirizzata dal Prefetto romano di Amelia, Magenzio. Dopo numerosi tormenti, appesa con i capelli alla colonna (la tradizione vuole che sia quella posta all’ingresso del Duomo), mentre veniva torturata con le fiamme, Fermina morì pregando il Signore per sé e per i suoi persecutori. Molti vedendola morire in quel modo si convertirono al Vangelo. I resti del prezioso corpo vennero segretamente sepolti con grande venerazione dai Cristiani, fuori le mura di Amelia, e vi restarono occulti per circa sei secoli. Furono ritrovati nell’anno 870 e da allora sono solennemente custoditi nella Cattedrale di Amelia. Le si attribuiscono numerosi miracoli, uno dei quali avvenne durante la navigazione verso Civitavecchia (allora Centumcellae); una violenta tempesta che infuriava in mare sulle imbarcazioni venne placata dall’intervento miracoloso della vergine Fermina. La santa sostò per un periodo in una grotta del porto, sulla quale è stato successivamente costruito il Forte Michelangelo. Per questo è anche la protettrice dei naviganti. Dopo oltre diciassette secoli, Fermina è un esempio di come amare il Signore, anche in mezzo ai sacrifici, ai problemi, alle difficoltà della vita e, le celebrazioni in suo onore, mostrano, ancora oggi, l’intensa devozione che la popolazione locale da secoli destina alla propria patrona. La festa di Santa Fermina a Civitavecchia si celebra il 28 aprile, giorno in cui giunsero nella città le reliquie donate dalla città di Amelia (28 aprile 1647).  ]]>
Santa Fermina 2022

Venerdì 24 novembre ad Amelia si celebrerà la festa di Santa Fermina, patrona della città e copatrona della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione che è un evento religioso e civile, un incontro tra Amelia e Civitavecchia per rinsaldare il gemellaggio tra le due città nel nome della comune patrona Fermina, giovane martire del III secolo. Quest’anno la ricorrenza di Santa Fermina coincide con il centenario dell’ordinazione sacerdotale del servo di Dio monsignor Vincenzo Lojali. "La festa di santa Fermina vuol essere ancor più una occasione di preghiera, per rinnovare con entusiasmo la nostra fede e il nostro impegno coraggioso per vivere un tempo di rinascita materiale e spirituale. L’esempio e la testimonianza nel martirio che santa Fermina ci offre, sia per tutti incoraggiamento a rimanere fedeli al Signore, diventando sempre più testimoni e costruttori di pace e di fraternità". Due saranno i principali momenti liturgici del 24 novembre: alle ore 11 solenne celebrazione in comunione con la Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presenti i Vescovi dell’Umbria, monsignor Gianrico Ruzza vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto Santa Rufina con la partecipazione del clero, delle Autorità Marittime e dei pellegrini di Civitavecchia. Al termine proclamazione degli alunni vincitori del Concorso Santa Fermina rivolto agli istituti scolastici di Amelia. Alle ore 17 nella concattedrale di Amelia solenne pontificale presieduto da monsignor Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia, preceduta dal corteo storico e dalla cerimonia della Offerta dei Ceri da parte dei Sindaci del comprensorio amerino e di Civitavecchia, secondo gli statuti comunali del 1346, ceri che saranno accesi con la fiaccola portata dalla staffetta podistica giunta da Civitavecchia. I canti liturgici verranno eseguiti dalla Cappella Musicale del Duomo e dai Cori della Vicaria di Amelia-Valle Teverina. La celebrazione sarà trasmessa sul canale Youtube della basilica concattedrale di Santa Fermina. Altre celebrazioni nella concattedrale il 24 novembre alle ore 8.30 e 10.

Santa Fermina

Di origini romane, Fermina si convertì giovanissima al Cristianesimo, con impegno ed entusiasmo si consacrò all’apostolato, convertendo tantissime persone, sollecitata da una fede fervida e operosa. Secondo la sua passio, che non è anteriore al secolo VI, Fermina era una vergine romana figlia dello stesso praefectus urbis, Calpurnio. Da Roma la famiglia si trasferì a Civitavecchia e quindi ad Amelia. La giovane Fermina qui visse una vita eremitica, rivolgendo ai fedeli parole di conforto esortandoli coraggiosamente alla fede e all’amore. Un consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla, fu da lei convertito e diede poi la vita per la fede. Fermina seppellì il martire in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1 dicembre. Denunciata come cristiana, Fermina fu arrestata e condotta davanti al giudice Megezio il quale, nemico acerrimo dei cristiani, la sottopose a minacce e tormenti più spietati che non spezzarono però il suo coraggioso rifiuto di rinnegare la fede cristiana. Più tardi anche lei subì il martirio. Era il 24 novembre del 304 dopo Cristo quando la giovane Fermina fu martirizzata dal Prefetto romano di Amelia, Magenzio. Dopo numerosi tormenti, appesa con i capelli alla colonna (la tradizione vuole che sia quella posta all’ingresso del Duomo), mentre veniva torturata con le fiamme, Fermina morì pregando il Signore per sé e per i suoi persecutori. Molti vedendola morire in quel modo si convertirono al Vangelo. I resti del prezioso corpo vennero segretamente sepolti con grande venerazione dai Cristiani, fuori le mura di Amelia, e vi restarono occulti per circa sei secoli. Furono ritrovati nell’anno 870 e da allora sono solennemente custoditi nella Cattedrale di Amelia. Le si attribuiscono numerosi miracoli, uno dei quali avvenne durante la navigazione verso Civitavecchia (allora Centumcellae); una violenta tempesta che infuriava in mare sulle imbarcazioni venne placata dall’intervento miracoloso della vergine Fermina. La santa sostò per un periodo in una grotta del porto, sulla quale è stato successivamente costruito il Forte Michelangelo. Per questo è anche la protettrice dei naviganti. Dopo oltre diciassette secoli, Fermina è un esempio di come amare il Signore, anche in mezzo ai sacrifici, ai problemi, alle difficoltà della vita e, le celebrazioni in suo onore, mostrano, ancora oggi, l’intensa devozione che la popolazione locale da secoli destina alla propria patrona. La festa di Santa Fermina a Civitavecchia si celebra il 28 aprile, giorno in cui giunsero nella città le reliquie donate dalla città di Amelia (28 aprile 1647).  ]]>
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370simo anniversario della dedicazione della Cattedrale e preghiera per la pace https://www.lavoce.it/370simo-anniversario-della-dedicazione-della-cattedrale-e-preghiera-per-la-pace/ https://www.lavoce.it/370simo-anniversario-della-dedicazione-della-cattedrale-e-preghiera-per-la-pace/#respond Thu, 26 Oct 2023 14:29:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73817 cattedrale di terni

La comunità diocesana di Terni-Narni-Amelia in preghiera per pace nella giornata di digiuno e preghiera, di penitenza, indetta da Papa Francesco per la pace nel mondo. Accogliendo l’appello di Papa Francesco, nel giorno in cui si ricorda il 370simo anniversario della Dedicazione della Cattedrale di Terni, venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 in Duomo, ci sarà la Celebrazione della Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica, presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, e alla quale parteciperanno i sacerdoti, religiosi e religiose, dame e cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, rappresentanti dei movimenti e associazioni.

Preghiera per la pace in Cattedrale

Una preghiera per la pace e in particolare per la Terra Santa, alla quale la comunità diocesana ha manifestato sempre particolare vicinanza e solidarietà, sostenendo in questi anni progetti umanitari e favorendo pellegrinaggi nei luoghi santi, a sostegno delle comunità cristiane che popolano quel territorio.

Nella celebrazione sarà ricordato anche l’anniversario della dedicazione della Cattedrale di Terni, avvenuta nel 1653 per opera del cardinale Angelo Rapaccioli. La cattedrale è la chiesa madre delle Chiese che sono in Terni, Narni e Amelia. La dedicazione di una chiesa è il momento conclusivo di un’opera corale, animata dalla fede, che edificava il luogo della presenza di Dio, della preghiera, dell’annuncio della Parola, della celebrazione dei sacramenti, dell’incontro e soprattutto della celebrazione dell’Eucarestia.

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cattedrale di terni

La comunità diocesana di Terni-Narni-Amelia in preghiera per pace nella giornata di digiuno e preghiera, di penitenza, indetta da Papa Francesco per la pace nel mondo. Accogliendo l’appello di Papa Francesco, nel giorno in cui si ricorda il 370simo anniversario della Dedicazione della Cattedrale di Terni, venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 in Duomo, ci sarà la Celebrazione della Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica, presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, e alla quale parteciperanno i sacerdoti, religiosi e religiose, dame e cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, rappresentanti dei movimenti e associazioni.

Preghiera per la pace in Cattedrale

Una preghiera per la pace e in particolare per la Terra Santa, alla quale la comunità diocesana ha manifestato sempre particolare vicinanza e solidarietà, sostenendo in questi anni progetti umanitari e favorendo pellegrinaggi nei luoghi santi, a sostegno delle comunità cristiane che popolano quel territorio.

Nella celebrazione sarà ricordato anche l’anniversario della dedicazione della Cattedrale di Terni, avvenuta nel 1653 per opera del cardinale Angelo Rapaccioli. La cattedrale è la chiesa madre delle Chiese che sono in Terni, Narni e Amelia. La dedicazione di una chiesa è il momento conclusivo di un’opera corale, animata dalla fede, che edificava il luogo della presenza di Dio, della preghiera, dell’annuncio della Parola, della celebrazione dei sacramenti, dell’incontro e soprattutto della celebrazione dell’Eucarestia.

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Festa al Santuario della Madonna del Ponte https://www.lavoce.it/festa-al-santuario-della-madonna-del-ponte/ https://www.lavoce.it/festa-al-santuario-della-madonna-del-ponte/#respond Wed, 30 Aug 2023 12:53:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73157 santuario della madonna del ponte

Nel Santuario diocesano della Madonna del Ponte a Narni scalo è custodita la bellissima immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all'interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l'abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna.

Il Santuario si trova a poca distanza dal ponte d'Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell'abbandono fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì.

Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell'architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como, valente e poliedrico artista ticinese, che ha realizzato gli stucchi negli anni 1727/28. In alto, al centro, si staglia la figura della Vergine Maria che è assunta in cielo.

Dall’1 al 10 settembre al Santuario si celebra la festa della Natività di Maria con varie manifestazioni religiose, culturali, artistiche, musicali.

La festa al Santuario della Madonna del Ponte

Il programma culturale prevede venerdì 1 settembre alle 17.30 al Museo Eroli di Narni la conferenza Ri-conoscere bellezza, verità, giustizia…in questo nostro mondo, secondo il pensiero di Papa Francesco a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, del professor Riccardo Beltrami, docente di Religione cattolica. Introduce monsignor Piergiorgio Brodoloni, Rettore del Santuario. Sabato 2, alle 17, Passeggiata alle Gole del Nera. Lunedì 4, alle 18.30, al Santuario Madonna del Ponte la conferenza Guerriero Bolli (1915-2013) - Una partecipazione affettuosa alla storia, ricordo dello studioso, organizzato dal Centro Studi Storici di Narni. Mercoledì 6, alle 21, XII Rassegna di Cori Mariani. Giovedì 7, alle 17.30, visita guidata all’ Abbazia di San Cassiano.

Il programma religioso prevede ogni giorno la recita del rosario meditato alle ore 17.15 e alle 18 la santa messa animata dalle comunità delle diverse parrocchie della vicaria di Narni: Sant’Antonio Narni scalo, Otricoli, Taizzano, Sante Rita e Lucia, Concattedrale di Narni, con le associazioni mariane della diocesi.

Venerdì 8, è in programma alle 20.45 la processione con l’immagine della Madonna, dalla chiesa di San Antonio di Narni scalo al Santuario.

Infine, domenica 10  settembre, si terrà alle ore 18 la solenne celebrazione con i sacerdoti della diocesi a conclusione del pellegrinaggio diocesano presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Il pellegrinaggio a piedi, organizzato dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione e che è divenuto un appuntamento di comunione e di condivisione dell’intera diocesi, partirà alle ore 13.45 dalla Cattedrale di Terni.

Il programma ricreativo è ricco di iniziative con tornei di burraco, la lotteria di beneficenza, lo stand gastronomico con piatti tipici del territorio, braceria e pizzeria, serate danzanti.

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santuario della madonna del ponte

Nel Santuario diocesano della Madonna del Ponte a Narni scalo è custodita la bellissima immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all'interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l'abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna.

Il Santuario si trova a poca distanza dal ponte d'Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell'abbandono fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì.

Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell'architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como, valente e poliedrico artista ticinese, che ha realizzato gli stucchi negli anni 1727/28. In alto, al centro, si staglia la figura della Vergine Maria che è assunta in cielo.

Dall’1 al 10 settembre al Santuario si celebra la festa della Natività di Maria con varie manifestazioni religiose, culturali, artistiche, musicali.

La festa al Santuario della Madonna del Ponte

Il programma culturale prevede venerdì 1 settembre alle 17.30 al Museo Eroli di Narni la conferenza Ri-conoscere bellezza, verità, giustizia…in questo nostro mondo, secondo il pensiero di Papa Francesco a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, del professor Riccardo Beltrami, docente di Religione cattolica. Introduce monsignor Piergiorgio Brodoloni, Rettore del Santuario. Sabato 2, alle 17, Passeggiata alle Gole del Nera. Lunedì 4, alle 18.30, al Santuario Madonna del Ponte la conferenza Guerriero Bolli (1915-2013) - Una partecipazione affettuosa alla storia, ricordo dello studioso, organizzato dal Centro Studi Storici di Narni. Mercoledì 6, alle 21, XII Rassegna di Cori Mariani. Giovedì 7, alle 17.30, visita guidata all’ Abbazia di San Cassiano.

Il programma religioso prevede ogni giorno la recita del rosario meditato alle ore 17.15 e alle 18 la santa messa animata dalle comunità delle diverse parrocchie della vicaria di Narni: Sant’Antonio Narni scalo, Otricoli, Taizzano, Sante Rita e Lucia, Concattedrale di Narni, con le associazioni mariane della diocesi.

Venerdì 8, è in programma alle 20.45 la processione con l’immagine della Madonna, dalla chiesa di San Antonio di Narni scalo al Santuario.

Infine, domenica 10  settembre, si terrà alle ore 18 la solenne celebrazione con i sacerdoti della diocesi a conclusione del pellegrinaggio diocesano presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Il pellegrinaggio a piedi, organizzato dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione e che è divenuto un appuntamento di comunione e di condivisione dell’intera diocesi, partirà alle ore 13.45 dalla Cattedrale di Terni.

Il programma ricreativo è ricco di iniziative con tornei di burraco, la lotteria di beneficenza, lo stand gastronomico con piatti tipici del territorio, braceria e pizzeria, serate danzanti.

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Celebrazioni ad Amelia per i 500 anni dalla morte di Alessandro Geraldini https://www.lavoce.it/celebrazioni-ad-amelia-per-i-500-anni-dalla-morte-di-alessandro-geraldini/ https://www.lavoce.it/celebrazioni-ad-amelia-per-i-500-anni-dalla-morte-di-alessandro-geraldini/#respond Mon, 28 Aug 2023 14:35:17 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73144 Alessandro Geraldini

Primo incontro ufficiale ad Amelia nell’ambito delle celebrazioni del Cinquecentenario della morte (1524-2024) di Alessandro Geraldini, primo vescovo residente di Santo Domingo, nato ad Amelia nel 1455, illustre esponente dell’antica casata dei Geraldini.

Il 30 e 31 agosto sarà in visita ad Amelia dell'ambasciatore della Repubblica Dominicana presso la Santa Sede Luis Emilio Montalvo Arzeno, che sarà accolto in città alle 16.30 dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, Francesco Antonio Soddu, dal sindaco di Amelia Laura Pernazza, dalle autorità civili e militari, con il benvenuto da parte dei tamburini di Contrada Collis.

A seguire la visita alla Basilica Concattedrale di Santa Firmina e Palazzo Geraldini.

Il 31 agosto ci sarà la visita alla Pinacoteca e Museo comunale e alle ore 11.45 a Palazzo Farrattini la conferenza di presentazione del biennio Geraldiniano a cura del professor Edoardo D’Angelo, presidente Comitato Diocesano Geraldiniano, A seguire la colazione con autorità e ospiti presso Sala degli stemmi Palazzo Vescovile Amelia.

"L’ardente spirito missionario del vescovo Geraldini -ricorda monsignor Soddu- lo portò a raggiungere le Americhe mettendosi, come padre e pastore, a servizio del bene umano e spirituale delle popolazioni indigene.

L’auspicio è che la conoscenza del contesto storico, sociale e religioso in cui tanti missionari si sono trovati ad operare, aiuti sempre più la collettività umana nel comune rendimento di grazie a Dio per l’opera e il bene da essi profuso".

In occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario è stato costituito un Comitato diocesano, presieduto dal vescovo Soddu e dal professor Edoardo D’Angelo, per rilanciare la conoscenza del vescovo Geraldini, e attraverso questa sollecitare la riflessione e il dibattito su una figura poco nota, ma estremamente importante, sia sotto il profilo operativo e concreto, sia sotto quello simbolico dell’incontro/scontro tra la civiltà europea e quella definita precolombiana all’alba dell’arrivo degli Europei in Centroamerica (1492).

Il comitato, intende promuovere uno sguardo approfondito e prolungato sulla biografia e l’opera di Geraldini, che si caratterizzano proprio per l’apolidismo profondo del protagonista, consentendo di riflettere in maniera consapevole e meno superficialmente ideologizzata su fenomeni complessi e problematici come le migrazioni di massa.

Tra le varie iniziative di commemorazione, è previsto nei primi mesi del 2024, un convegno internazionale dal titolo A 500 anni dalla in America del primo vescovo residente di Santo Domingo, Alessandro Geraldini, che farà il punto sulla sua opera di religioso e politico del XVI secolo, grazie alla partecipazione dei maggiori esperti del personaggio e del periodo storico, tra cui Edoardo D’Angelo dell’Università di Napoli, Stefano Pittaluga dell’Università di Genova, Gerard Gonzalez Germain dell’Università Autonoma di Barcellona, Carmen Gonzalez Vazquez dell’Università Complutense di Madrid, Gabriella Airaldi dell’Università di Genova, Franco Cardini dell’Università di Firenze.

Sempre per il 2024 è, inoltre, in preparazione una mostra sul viaggio del vescovo Geraldini. È poi previsto lo svolgimento di un convegno su L’esperienza pastorale ed evangelizzatrice nelle Americhe, con la partecipazione di rappresentanti religiosi e laici italiani, spagnoli e dominicani. Sono stati altresì avviati i contatti con l’Amministrazione postale per ottenere, nel 2024, l’emanazione di un francobollo commemorativo.

Alessandro Geraldini, una figura di grande rilievo

Alessandro Geraldini sbarcò nell’isola di Santo Domingo il 17 settembre del 1519 e vi morì l’8 marzo 1524. Attivo alla Corte di Ferdinando ed Isabella la Cattolica, Alessandro Geraldini è noto per il suo sostegno a Cristoforo Colombo e per esser stato precettore degli Infanti di Spagna. A lui si deve la costruzione della nuova cattedrale di Santo Domingo, Nostra Signora dell’Incarnazione, oltre alla stesura di numerose opere letterarie, trattati di politica e pedagogia, lettere ad importanti personaggi, tra cui Papa Leone X e l’imperatore Carlo V, ed all’interessante resoconto del suo viaggio e ministero pastorale nelle Antille. La figura di Geraldini si prospetta come di grande rilievo non solo per la storia europea e americana, ma anche di estrema attualità nel delicato tema dei rapporti tra Chiesa cattolica e nativi americani. Geraldini, insieme a figure quali Bartolomeo di Las Casas e Antonio de Montesinos, è tra i primissimi a intuire e denunciare l’imminente genocidio che gli Europei avrebbero procurato tra gli Indios d’America latina.
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Alessandro Geraldini

Primo incontro ufficiale ad Amelia nell’ambito delle celebrazioni del Cinquecentenario della morte (1524-2024) di Alessandro Geraldini, primo vescovo residente di Santo Domingo, nato ad Amelia nel 1455, illustre esponente dell’antica casata dei Geraldini.

Il 30 e 31 agosto sarà in visita ad Amelia dell'ambasciatore della Repubblica Dominicana presso la Santa Sede Luis Emilio Montalvo Arzeno, che sarà accolto in città alle 16.30 dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, Francesco Antonio Soddu, dal sindaco di Amelia Laura Pernazza, dalle autorità civili e militari, con il benvenuto da parte dei tamburini di Contrada Collis.

A seguire la visita alla Basilica Concattedrale di Santa Firmina e Palazzo Geraldini.

Il 31 agosto ci sarà la visita alla Pinacoteca e Museo comunale e alle ore 11.45 a Palazzo Farrattini la conferenza di presentazione del biennio Geraldiniano a cura del professor Edoardo D’Angelo, presidente Comitato Diocesano Geraldiniano, A seguire la colazione con autorità e ospiti presso Sala degli stemmi Palazzo Vescovile Amelia.

"L’ardente spirito missionario del vescovo Geraldini -ricorda monsignor Soddu- lo portò a raggiungere le Americhe mettendosi, come padre e pastore, a servizio del bene umano e spirituale delle popolazioni indigene.

L’auspicio è che la conoscenza del contesto storico, sociale e religioso in cui tanti missionari si sono trovati ad operare, aiuti sempre più la collettività umana nel comune rendimento di grazie a Dio per l’opera e il bene da essi profuso".

In occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario è stato costituito un Comitato diocesano, presieduto dal vescovo Soddu e dal professor Edoardo D’Angelo, per rilanciare la conoscenza del vescovo Geraldini, e attraverso questa sollecitare la riflessione e il dibattito su una figura poco nota, ma estremamente importante, sia sotto il profilo operativo e concreto, sia sotto quello simbolico dell’incontro/scontro tra la civiltà europea e quella definita precolombiana all’alba dell’arrivo degli Europei in Centroamerica (1492).

Il comitato, intende promuovere uno sguardo approfondito e prolungato sulla biografia e l’opera di Geraldini, che si caratterizzano proprio per l’apolidismo profondo del protagonista, consentendo di riflettere in maniera consapevole e meno superficialmente ideologizzata su fenomeni complessi e problematici come le migrazioni di massa.

Tra le varie iniziative di commemorazione, è previsto nei primi mesi del 2024, un convegno internazionale dal titolo A 500 anni dalla in America del primo vescovo residente di Santo Domingo, Alessandro Geraldini, che farà il punto sulla sua opera di religioso e politico del XVI secolo, grazie alla partecipazione dei maggiori esperti del personaggio e del periodo storico, tra cui Edoardo D’Angelo dell’Università di Napoli, Stefano Pittaluga dell’Università di Genova, Gerard Gonzalez Germain dell’Università Autonoma di Barcellona, Carmen Gonzalez Vazquez dell’Università Complutense di Madrid, Gabriella Airaldi dell’Università di Genova, Franco Cardini dell’Università di Firenze.

Sempre per il 2024 è, inoltre, in preparazione una mostra sul viaggio del vescovo Geraldini. È poi previsto lo svolgimento di un convegno su L’esperienza pastorale ed evangelizzatrice nelle Americhe, con la partecipazione di rappresentanti religiosi e laici italiani, spagnoli e dominicani. Sono stati altresì avviati i contatti con l’Amministrazione postale per ottenere, nel 2024, l’emanazione di un francobollo commemorativo.

Alessandro Geraldini, una figura di grande rilievo

Alessandro Geraldini sbarcò nell’isola di Santo Domingo il 17 settembre del 1519 e vi morì l’8 marzo 1524. Attivo alla Corte di Ferdinando ed Isabella la Cattolica, Alessandro Geraldini è noto per il suo sostegno a Cristoforo Colombo e per esser stato precettore degli Infanti di Spagna. A lui si deve la costruzione della nuova cattedrale di Santo Domingo, Nostra Signora dell’Incarnazione, oltre alla stesura di numerose opere letterarie, trattati di politica e pedagogia, lettere ad importanti personaggi, tra cui Papa Leone X e l’imperatore Carlo V, ed all’interessante resoconto del suo viaggio e ministero pastorale nelle Antille. La figura di Geraldini si prospetta come di grande rilievo non solo per la storia europea e americana, ma anche di estrema attualità nel delicato tema dei rapporti tra Chiesa cattolica e nativi americani. Geraldini, insieme a figure quali Bartolomeo di Las Casas e Antonio de Montesinos, è tra i primissimi a intuire e denunciare l’imminente genocidio che gli Europei avrebbero procurato tra gli Indios d’America latina.
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Celebrazioni della Festa dell’Assunta nella diocesi di Terni-Narni-Amelia https://www.lavoce.it/celebrazioni-della-festa-dellassunta-nella-diocesi-di-terni-narni-amelia/ https://www.lavoce.it/celebrazioni-della-festa-dellassunta-nella-diocesi-di-terni-narni-amelia/#respond Fri, 11 Aug 2023 12:50:31 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73105 celebrazione dell'Assunta

La diocesi di Terni-Narni-Amelia celebra la festa dell’Assunta in modo solenne nelle due Cattedrali di Terni ed Amelia e nelle sette parrocchie che sono dedicate a Santa Maria Assunta: Alviano, Configni, Otricoli, Frattuccia, Giove, Lugnano in Teverina, Calvi dell’Umbria.

Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza.

Nella concattedrale di Amelia le celebrazioni saranno presiedute dal vescovo Francesco Antonio Soddu a cominciare da lunedì 14 agosto alle ore 18 con i primi Vespri e la celebrazione eucaristica. Il 15 agosto solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu alle ore 11.30 animato dalla cappella musicale del Duomo. Particolarmente suggestiva è la Processione con l’immagine dell’Assunta alle ore 18 per le vie della città, che farà sosta in piazza XXI settembre dove presso Porta Romana il Vescovo impartirà la benedizione alla Città e in piazza Matteotti per la benedizione ai malati.

Parteciperanno autorità civili e militari e il Complesso Bandistico Città di Amelia, al rientro in Cattedrale verrà celebrata la Messa vespertina. L’annuale solennità dell’Assunta è una ricorrenza particolarmente sentita e, come lo è stato nei secoli, ancora oggi ha tutte le caratteristiche della festa patronale e la Basilica Cattedrale, che custodisce la venerata immagine, è il luogo dove gli amerini salgono nel cuore dell’estate, per onorare la Madonna memori della devozione dei loro antenati.

Il culto dell'Assunta nella Cattedrale di Amelia

La prima notizia documentata sul culto della Santissima Assunta nella Cattedrale di Amelia, è la Bolla di indulgenza concesse da Papa Niccolò IV il 7 marzo 1291 a chi visitasse la chiesa nei giorni delle festività dell’Assunta, di San Giovanni Battista (titolare del vicino battistero), di Santa Fermina e Sant’Olimpiade (titolari della Cattedrale) e nell’anniversario della consacrazione della chiesa medesima.

Nel secolo XVII, poi, anche in seguito alla sempre crescente venerazione dei cittadini di Amelia verso la loro Madonna e in ringraziamento dello scampato pericolo in occasione del terremoto del 1703, fu avanzata richiesta al Capitolo Vaticano per ottenere l’incoronazione della sacra immagine che avvenne il 9 maggio 1745.

Le celebrazioni nella Cattedrale di Terni e nelle sette parrocchie dedicate

Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Terni l’11-12-13 agosto si terrà il triduo di preparazione alla festa con la recita del rosario alle ore 17.30 e la Messa alle 18 presso l’altare maggiore.

Martedì 15 agosto alle ore 9.30 e 18 santa messa e alle ore 11 santa Messa solenne.

Ad Alviano, si rinnova la tradizionale processione dei Portantini dell’Assunta lungo il percorso di sei chilometri da Alviano Scalo alla chiesa parrocchiale. Martedì 15 agosto alle ore 8 dalla chiesa di Sant’Anna ad Alviano scalo benedizione dei Portantini e trasporto verso il Paese della Madonna Assunta, accoglienza della statua dell’Assunta in piazza ad Alviano paese e alle ore 11 Celebrazione Eucaristica nella chiesa parrocchiale con l’atto di consacrazione a Maria.

A Lugnano in Teverina lunedì 14 Agosto ore 17.45  cerimonia di consegna del cero all’altare dell’Assunta riportato dallo statuto Medievale della terra di Lugnano, alle ore 18  celebrazione della Santa Messa in onore di Maria Assunta in Cielo presso la Chiesa Collegata presieduta da monsignor Salvatore Ferdinandi Vicario generale della diocesi di Terni-Narni-Amelia e a seguire processione per le vie del paese con la partecipazione del corteo storico e la banda musicale di Lugnano in Teverina. Martedì 15 agosto ore 11 celebrazione della Santa Messa in onore di Maria Assunta in Cielo presso la Chiesa Collegiata. Ore 12 Concerto della Banda musicale di Lugnano in piazza Santa Maria.

A Giove, domenica 13 agosto alle 21 concerto d’organo in onore della Madonna Martedì 15 agosto alle ore 9 e 11 sante messe solenni con gli auguri e la speciale benedizione a coloro che sono nati il 15 agosto e coloro che portano il nome di Maria e Assunta. Ore 21.30 Solenne processione aux flambeaux per le vie del paese lungo piazza Trento e Trieste, via Marconi, Giove Vecchio, piazza Cento Tramonti, Strada provinciale, piazza XXIV Maggio, corso Mazzini, via Alcini, viale Marconi, via Amerina, via Piave, rientro in chiesa.

A Calvi dell’Umbria lunedì 14 agosto alle ore 21 santa messa e seguire processione con la statua della Madonna per le vie della città. Martedì 15 agosto solenne celebrazione alle ore 9 e alle ore 11.30

Ad Otricoli nella collegiata di Santa Maria Assunta il 14 agosto alle ore 21 santa messa e processione per le vie del centro. Martedì 15 agosto alle ore 11 messa solenne.

A Configni il 15 agosto sarà celebrata la messa a Monte Coscie alle 11.30 e alle 18.30 a Lugnola santa messa e processione.

A Frattuccia lunedì 14 agosto alle ore 21.15 ci sarà la messa solenne cantata e la processione per le vie del paese. Martedì 15 agosto alle ore 11.15 santa Messa solenne.

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celebrazione dell'Assunta

La diocesi di Terni-Narni-Amelia celebra la festa dell’Assunta in modo solenne nelle due Cattedrali di Terni ed Amelia e nelle sette parrocchie che sono dedicate a Santa Maria Assunta: Alviano, Configni, Otricoli, Frattuccia, Giove, Lugnano in Teverina, Calvi dell’Umbria.

Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza.

Nella concattedrale di Amelia le celebrazioni saranno presiedute dal vescovo Francesco Antonio Soddu a cominciare da lunedì 14 agosto alle ore 18 con i primi Vespri e la celebrazione eucaristica. Il 15 agosto solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu alle ore 11.30 animato dalla cappella musicale del Duomo. Particolarmente suggestiva è la Processione con l’immagine dell’Assunta alle ore 18 per le vie della città, che farà sosta in piazza XXI settembre dove presso Porta Romana il Vescovo impartirà la benedizione alla Città e in piazza Matteotti per la benedizione ai malati.

Parteciperanno autorità civili e militari e il Complesso Bandistico Città di Amelia, al rientro in Cattedrale verrà celebrata la Messa vespertina. L’annuale solennità dell’Assunta è una ricorrenza particolarmente sentita e, come lo è stato nei secoli, ancora oggi ha tutte le caratteristiche della festa patronale e la Basilica Cattedrale, che custodisce la venerata immagine, è il luogo dove gli amerini salgono nel cuore dell’estate, per onorare la Madonna memori della devozione dei loro antenati.

Il culto dell'Assunta nella Cattedrale di Amelia

La prima notizia documentata sul culto della Santissima Assunta nella Cattedrale di Amelia, è la Bolla di indulgenza concesse da Papa Niccolò IV il 7 marzo 1291 a chi visitasse la chiesa nei giorni delle festività dell’Assunta, di San Giovanni Battista (titolare del vicino battistero), di Santa Fermina e Sant’Olimpiade (titolari della Cattedrale) e nell’anniversario della consacrazione della chiesa medesima.

Nel secolo XVII, poi, anche in seguito alla sempre crescente venerazione dei cittadini di Amelia verso la loro Madonna e in ringraziamento dello scampato pericolo in occasione del terremoto del 1703, fu avanzata richiesta al Capitolo Vaticano per ottenere l’incoronazione della sacra immagine che avvenne il 9 maggio 1745.

Le celebrazioni nella Cattedrale di Terni e nelle sette parrocchie dedicate

Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Terni l’11-12-13 agosto si terrà il triduo di preparazione alla festa con la recita del rosario alle ore 17.30 e la Messa alle 18 presso l’altare maggiore.

Martedì 15 agosto alle ore 9.30 e 18 santa messa e alle ore 11 santa Messa solenne.

Ad Alviano, si rinnova la tradizionale processione dei Portantini dell’Assunta lungo il percorso di sei chilometri da Alviano Scalo alla chiesa parrocchiale. Martedì 15 agosto alle ore 8 dalla chiesa di Sant’Anna ad Alviano scalo benedizione dei Portantini e trasporto verso il Paese della Madonna Assunta, accoglienza della statua dell’Assunta in piazza ad Alviano paese e alle ore 11 Celebrazione Eucaristica nella chiesa parrocchiale con l’atto di consacrazione a Maria.

A Lugnano in Teverina lunedì 14 Agosto ore 17.45  cerimonia di consegna del cero all’altare dell’Assunta riportato dallo statuto Medievale della terra di Lugnano, alle ore 18  celebrazione della Santa Messa in onore di Maria Assunta in Cielo presso la Chiesa Collegata presieduta da monsignor Salvatore Ferdinandi Vicario generale della diocesi di Terni-Narni-Amelia e a seguire processione per le vie del paese con la partecipazione del corteo storico e la banda musicale di Lugnano in Teverina. Martedì 15 agosto ore 11 celebrazione della Santa Messa in onore di Maria Assunta in Cielo presso la Chiesa Collegiata. Ore 12 Concerto della Banda musicale di Lugnano in piazza Santa Maria.

A Giove, domenica 13 agosto alle 21 concerto d’organo in onore della Madonna Martedì 15 agosto alle ore 9 e 11 sante messe solenni con gli auguri e la speciale benedizione a coloro che sono nati il 15 agosto e coloro che portano il nome di Maria e Assunta. Ore 21.30 Solenne processione aux flambeaux per le vie del paese lungo piazza Trento e Trieste, via Marconi, Giove Vecchio, piazza Cento Tramonti, Strada provinciale, piazza XXIV Maggio, corso Mazzini, via Alcini, viale Marconi, via Amerina, via Piave, rientro in chiesa.

A Calvi dell’Umbria lunedì 14 agosto alle ore 21 santa messa e seguire processione con la statua della Madonna per le vie della città. Martedì 15 agosto solenne celebrazione alle ore 9 e alle ore 11.30

Ad Otricoli nella collegiata di Santa Maria Assunta il 14 agosto alle ore 21 santa messa e processione per le vie del centro. Martedì 15 agosto alle ore 11 messa solenne.

A Configni il 15 agosto sarà celebrata la messa a Monte Coscie alle 11.30 e alle 18.30 a Lugnola santa messa e processione.

A Frattuccia lunedì 14 agosto alle ore 21.15 ci sarà la messa solenne cantata e la processione per le vie del paese. Martedì 15 agosto alle ore 11.15 santa Messa solenne.

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Solenne celebrazione per il I anniversario dell’ordinazione di monsignor Soddu https://www.lavoce.it/solenne-celebrazione-per-il-primo-anniversario-dellordinazione-di-monsignor-soddu/ Wed, 04 Jan 2023 11:10:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69906 anniversario ordinazione

Giovedì 5 gennaio, nel primo anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Francesco Antonio Soddu a vescovo di Terni-Narni-Amelia, alle ore 17.30 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Terni si terrà il solenne pontificale, nella vigilia dell’Epifania, al quale prenderanno parte sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, rappresentanti delle associazioni e movimenti, e al quale sono invitati tutti i fedeli della diocesi.

È una significativa occasione per manifestare coralmente la gratitudine al Signore per il dono che ha fatto alla Chiesa di monsignor Francesco Antonio Soddu e per esprimere al vescovo la gioia di averlo come pastore, santificatore e maestro.

Un anno in cui monsignor Soddu ha visitato molte comunità della diocesi, incontrando famiglie, giovani, adulti e anziani, malati e carcerati, condividendo la gioia dell’incontro e portando la speranza in ogni ambito ecclesiale e sociale.

"Desideriamo che ci sia una partecipazione corale -spiega il vicario generale don Salvatore Ferdinandi- anche perché in occasione dell’ordinazione episcopale di monsignor Soddu, a causa del Covid e della presenza di tanti invitati provenienti da tutta Italia, la partecipazione dei componenti la Chiesa locale è stata limitata".

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anniversario ordinazione

Giovedì 5 gennaio, nel primo anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Francesco Antonio Soddu a vescovo di Terni-Narni-Amelia, alle ore 17.30 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Terni si terrà il solenne pontificale, nella vigilia dell’Epifania, al quale prenderanno parte sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, rappresentanti delle associazioni e movimenti, e al quale sono invitati tutti i fedeli della diocesi.

È una significativa occasione per manifestare coralmente la gratitudine al Signore per il dono che ha fatto alla Chiesa di monsignor Francesco Antonio Soddu e per esprimere al vescovo la gioia di averlo come pastore, santificatore e maestro.

Un anno in cui monsignor Soddu ha visitato molte comunità della diocesi, incontrando famiglie, giovani, adulti e anziani, malati e carcerati, condividendo la gioia dell’incontro e portando la speranza in ogni ambito ecclesiale e sociale.

"Desideriamo che ci sia una partecipazione corale -spiega il vicario generale don Salvatore Ferdinandi- anche perché in occasione dell’ordinazione episcopale di monsignor Soddu, a causa del Covid e della presenza di tanti invitati provenienti da tutta Italia, la partecipazione dei componenti la Chiesa locale è stata limitata".

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Celebrazione prenatalizia all’Acciaierie presieduta dal vescovo Soddu https://www.lavoce.it/celebrazione-prenatalizia-allacciaierie-di-terni-presieduta-dal-vescovo-soddu/ Fri, 16 Dec 2022 14:30:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69638 cciaierie messa Natale 2022

In preparazione al Natale si rinnova a Terni la tradizione della celebrazione in fabbrica, nella quale la città, rappresentata dalle Istituzioni, si ritrova attorno alla grande famiglia delle Acciaierie, ai lavoratori, impiegati, dirigenza, proprietà per uno scambio di auguri in una delle feste più importanti e sentite dell’anno. Una messa, non solo per sperimentare la gioia natalizia, ma anche per trovare ragioni di speranza per il futuro della comunità cittadina e aziendale.

La celebrazione è stata presieduta dal vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu all’interno delle Acciaierie, alla presenza del presidente dell'azienda Giovanni Arvedi, dell’amministratore delegato Mario Caldonazzo, della dirigenza aziendale, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco Leonardo Latini, della presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, del questore di Terni Bruno Failla, delle altre autorità civili e militari della città, dei rappresentanti dei sindacati, concelebrata dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi e dal cappellano della fabbrica don Marcello Giorgi. La celebrazione è stata animata dalla Corale del Cuore e dalla splendida voce della soprano Desiree Giove, che al termine della messa ha dato una bella interpretazione dell’Ave Maria.

"Prepararsi al Natale, al grande dono che Dio fa di sé stesso -ha detto il vescovo Soddu nell’omelia- significa anche esercitare le buone prassi date da Dio per il bene comune: osservare il diritto e praticare la giustizia. Riconoscendo, rispettando ed esercitando i diritti e la giustizia, allo stesso tempo avviene la realizzazione della persona e si vive la felicità, ciò che la Bibbia definisce col termine beatitudine.

La nostra preghiera la condivisione del medesimo destino, l’incontro con il Signore in preparazione al Natale, la nostra presenza qui, sta ad indicare la volontà comune di vivere secondo giustizia, nell’accoglienza reciproca e del Signore che viene.

E a questa felicità e realizzazione della vita, sono chiamate tutte le genti, tutte le Nazioni. Il dono del Figlio di Dio infatti non è proprietà esclusiva di qualcuno, ma è per tutti. Spesso anche la nostra fede si riduce a fuoco d’artificio fugace, bello, strepitoso, ma senza consistenza. Senza che tutta la vita ne venga irrorata, coinvolta e quindi plasmata.

Pensiamo a quante occasioni della vita, pur vissute con intensità, poi non lasciano alcun segno. Ebbene, anche di fronte a questi nostri atteggiamenti, Gesù non ci nega la sua presenza che in questo periodo si concretizza nel dono della gioia del Natale.

Dobbiamo però stare attenti a non ridurre, banalizzandolo, questo tempo. Il Natale non è una favola o una fiaba. Non è un colpo di bacchetta magica, ma l’evento salvifico dell’incarnazione del Figlio di Dio che coinvolge tutta la nostra vita.

Per ogni persona, nella fattispecie per voi che lavorate in questo luogo -ha concluso il vescovo Soddu, rivolgendosi agli operai delle Acciaierie di Terni- tutto questo si traduce nel saper accogliere il messaggio evangelico;

non delle parole o dei bei pensieri ma il Vangelo, ossia la persona stessa di Gesù, tutta la sua vita e farla calare nella nostra; nelle nostre membra, per rendere evidente la speranza in un futuro migliore, per noi, le nostre famiglie, la nostra società".

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cciaierie messa Natale 2022

In preparazione al Natale si rinnova a Terni la tradizione della celebrazione in fabbrica, nella quale la città, rappresentata dalle Istituzioni, si ritrova attorno alla grande famiglia delle Acciaierie, ai lavoratori, impiegati, dirigenza, proprietà per uno scambio di auguri in una delle feste più importanti e sentite dell’anno. Una messa, non solo per sperimentare la gioia natalizia, ma anche per trovare ragioni di speranza per il futuro della comunità cittadina e aziendale.

La celebrazione è stata presieduta dal vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu all’interno delle Acciaierie, alla presenza del presidente dell'azienda Giovanni Arvedi, dell’amministratore delegato Mario Caldonazzo, della dirigenza aziendale, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco Leonardo Latini, della presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, del questore di Terni Bruno Failla, delle altre autorità civili e militari della città, dei rappresentanti dei sindacati, concelebrata dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi e dal cappellano della fabbrica don Marcello Giorgi. La celebrazione è stata animata dalla Corale del Cuore e dalla splendida voce della soprano Desiree Giove, che al termine della messa ha dato una bella interpretazione dell’Ave Maria.

"Prepararsi al Natale, al grande dono che Dio fa di sé stesso -ha detto il vescovo Soddu nell’omelia- significa anche esercitare le buone prassi date da Dio per il bene comune: osservare il diritto e praticare la giustizia. Riconoscendo, rispettando ed esercitando i diritti e la giustizia, allo stesso tempo avviene la realizzazione della persona e si vive la felicità, ciò che la Bibbia definisce col termine beatitudine.

La nostra preghiera la condivisione del medesimo destino, l’incontro con il Signore in preparazione al Natale, la nostra presenza qui, sta ad indicare la volontà comune di vivere secondo giustizia, nell’accoglienza reciproca e del Signore che viene.

E a questa felicità e realizzazione della vita, sono chiamate tutte le genti, tutte le Nazioni. Il dono del Figlio di Dio infatti non è proprietà esclusiva di qualcuno, ma è per tutti. Spesso anche la nostra fede si riduce a fuoco d’artificio fugace, bello, strepitoso, ma senza consistenza. Senza che tutta la vita ne venga irrorata, coinvolta e quindi plasmata.

Pensiamo a quante occasioni della vita, pur vissute con intensità, poi non lasciano alcun segno. Ebbene, anche di fronte a questi nostri atteggiamenti, Gesù non ci nega la sua presenza che in questo periodo si concretizza nel dono della gioia del Natale.

Dobbiamo però stare attenti a non ridurre, banalizzandolo, questo tempo. Il Natale non è una favola o una fiaba. Non è un colpo di bacchetta magica, ma l’evento salvifico dell’incarnazione del Figlio di Dio che coinvolge tutta la nostra vita.

Per ogni persona, nella fattispecie per voi che lavorate in questo luogo -ha concluso il vescovo Soddu, rivolgendosi agli operai delle Acciaierie di Terni- tutto questo si traduce nel saper accogliere il messaggio evangelico;

non delle parole o dei bei pensieri ma il Vangelo, ossia la persona stessa di Gesù, tutta la sua vita e farla calare nella nostra; nelle nostre membra, per rendere evidente la speranza in un futuro migliore, per noi, le nostre famiglie, la nostra società".

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Festa ad Amelia in onore della patrona Santa Fermina https://www.lavoce.it/festa-ad-amelia-in-onore-della-patrona-santa-fermina/ Tue, 22 Nov 2022 16:44:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69328 Santa Fermina 2021

Giovedì 24 novembre ad Amelia si celebrerà la festa di Santa Fermina, patrona della città e copatrona della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione che è un evento religioso e civile, un incontro tra Amelia e Civitavecchia per rinsaldare il gemellaggio tra le due città nel nome della comune patrona Fermina, giovane martire del III secolo. "La festa di Santa Fermina -ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu- vuol essere ancor più un'occasione di preghiera, per rinnovare con entusiasmo la fede e l'impegno coraggioso per vivere un tempo di rinascita materiale e spirituale. L’esempio e la testimonianza del martirio che Santa Fermina ci offre, sia per tutti incoraggiamento a rimanere fedeli al Signore, diventando sempre più testimoni e costruttori di pace e di fraternità". Due saranno i principali momenti liturgici: alle ore 11.15 solenne celebrazione in comunione con la Chiesa di Civitavecchia presieduta da monsignor Gianrico Ruzza vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina, con la partecipazione del clero, delle Autorità Marittime e dei pellegrini di Civitavecchia. Al termine proclamazione degli alunni vincitori del Concorso Santa Fermina. Ore 12.30 in piazza Vincenzo Lojali, omaggio del Complesso Bandistico Città di Amelia. Alle ore 17 nella Concattedrale di Amelia si terrà il solenne pontificale presieduto da monsignor Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, preceduto dalla cerimonia della Offerta dei Ceri da parte dei Sindaci del comprensorio amerino e di Civitavecchia, ceri che saranno accesi con la fiaccola portata dalla staffetta podistica giunta da Civitavecchia. I canti liturgici verranno eseguiti dalla Cappella Musicale del Duomo e dai Cori della Vicaria di Amelia-Valle Teverina. La celebrazione sarà trasmessa sul canale Youtube della basilica Concattedrale di Santa Fermina. Altre celebrazioni nella Concattedrale il 24 novembre si terranno alle ore 8.30 e 10.

Santa Fermina

Di origini romane, Fermina si convertì giovanissima al Cristianesimo, con impegno ed entusiasmo si consacrò all’apostolato, convertendo tantissime persone, sollecitata da una fede fervida e operosa. Secondo la sua passio, che non è anteriore al secolo VI, Fermina era una vergine romana figlia dello stesso praefectus urbis, Calpurnio. Da Roma la famiglia si trasferì a Civitavecchia e quindi ad Amelia. La giovane Fermina qui visse una vita eremitica, rivolgendo ai fedeli parole di conforto esortandoli coraggiosamente alla fede e all’amore. Un consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla, fu da lei convertito e diede poi la vita per la fede. Fermina seppellì il martire in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1 dicembre. Denunciata come cristiana, Fermina fu arrestata e condotta davanti al giudice Megezio il quale, nemico acerrimo dei cristiani, la sottopose a minacce e tormenti più spietati che non spezzarono però il suo coraggioso rifiuto di rinnegare la fede cristiana. Più tardi anche lei subì il martirio. Era il 24 novembre del 304 d. C quando la giovane Fermina fu martirizzata dal Prefetto romano di Amelia, Magenzio. Dopo numerosi tormenti, appesa con i capelli alla colonna (la tradizione vuole che sia quella posta all’ingresso del Duomo), mentre veniva torturata con le fiamme, Fermina morì pregando il Signore per sé e per i suoi persecutori. Molti vedendola morire in quel modo si convertirono al Vangelo. I resti del prezioso corpo vennero segretamente sepolti con grande venerazione dai Cristiani, fuori le mura di Amelia, e vi restarono occulti per circa sei secoli. Furono ritrovati nell’anno 870 e da allora sono solennemente custoditi nella Cattedrale di Amelia. Le si attribuiscono numerosi miracoli, uno dei quali avvenne durante la navigazione verso Civitavecchia (allora Centumcellae); una violenta tempesta che infuriava in mare sulle imbarcazioni venne placata dall’intervento miracoloso della vergine Fermina. La santa sostò per un periodo in una grotta del porto, sulla quale è stato successivamente costruito il Forte Michelangelo. Per questo è anche la protettrice dei naviganti. Dopo oltre diciassette secoli, Fermina è un esempio di come amare il Signore, anche in mezzo ai sacrifici, ai problemi, alle difficoltà della vita e, le celebrazioni in suo onore, mostrano, ancora oggi, l’intensa devozione che la popolazione locale da secoli destina alla propria patrona. La festa di Santa Fermina a Civitavecchia si celebra il 28 aprile, giorno in cui giunsero nella città le reliquie donate dalla città di Amelia (28 aprile 1647).  ]]>
Santa Fermina 2021

Giovedì 24 novembre ad Amelia si celebrerà la festa di Santa Fermina, patrona della città e copatrona della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione che è un evento religioso e civile, un incontro tra Amelia e Civitavecchia per rinsaldare il gemellaggio tra le due città nel nome della comune patrona Fermina, giovane martire del III secolo. "La festa di Santa Fermina -ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu- vuol essere ancor più un'occasione di preghiera, per rinnovare con entusiasmo la fede e l'impegno coraggioso per vivere un tempo di rinascita materiale e spirituale. L’esempio e la testimonianza del martirio che Santa Fermina ci offre, sia per tutti incoraggiamento a rimanere fedeli al Signore, diventando sempre più testimoni e costruttori di pace e di fraternità". Due saranno i principali momenti liturgici: alle ore 11.15 solenne celebrazione in comunione con la Chiesa di Civitavecchia presieduta da monsignor Gianrico Ruzza vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina, con la partecipazione del clero, delle Autorità Marittime e dei pellegrini di Civitavecchia. Al termine proclamazione degli alunni vincitori del Concorso Santa Fermina. Ore 12.30 in piazza Vincenzo Lojali, omaggio del Complesso Bandistico Città di Amelia. Alle ore 17 nella Concattedrale di Amelia si terrà il solenne pontificale presieduto da monsignor Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, preceduto dalla cerimonia della Offerta dei Ceri da parte dei Sindaci del comprensorio amerino e di Civitavecchia, ceri che saranno accesi con la fiaccola portata dalla staffetta podistica giunta da Civitavecchia. I canti liturgici verranno eseguiti dalla Cappella Musicale del Duomo e dai Cori della Vicaria di Amelia-Valle Teverina. La celebrazione sarà trasmessa sul canale Youtube della basilica Concattedrale di Santa Fermina. Altre celebrazioni nella Concattedrale il 24 novembre si terranno alle ore 8.30 e 10.

Santa Fermina

Di origini romane, Fermina si convertì giovanissima al Cristianesimo, con impegno ed entusiasmo si consacrò all’apostolato, convertendo tantissime persone, sollecitata da una fede fervida e operosa. Secondo la sua passio, che non è anteriore al secolo VI, Fermina era una vergine romana figlia dello stesso praefectus urbis, Calpurnio. Da Roma la famiglia si trasferì a Civitavecchia e quindi ad Amelia. La giovane Fermina qui visse una vita eremitica, rivolgendo ai fedeli parole di conforto esortandoli coraggiosamente alla fede e all’amore. Un consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla, fu da lei convertito e diede poi la vita per la fede. Fermina seppellì il martire in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1 dicembre. Denunciata come cristiana, Fermina fu arrestata e condotta davanti al giudice Megezio il quale, nemico acerrimo dei cristiani, la sottopose a minacce e tormenti più spietati che non spezzarono però il suo coraggioso rifiuto di rinnegare la fede cristiana. Più tardi anche lei subì il martirio. Era il 24 novembre del 304 d. C quando la giovane Fermina fu martirizzata dal Prefetto romano di Amelia, Magenzio. Dopo numerosi tormenti, appesa con i capelli alla colonna (la tradizione vuole che sia quella posta all’ingresso del Duomo), mentre veniva torturata con le fiamme, Fermina morì pregando il Signore per sé e per i suoi persecutori. Molti vedendola morire in quel modo si convertirono al Vangelo. I resti del prezioso corpo vennero segretamente sepolti con grande venerazione dai Cristiani, fuori le mura di Amelia, e vi restarono occulti per circa sei secoli. Furono ritrovati nell’anno 870 e da allora sono solennemente custoditi nella Cattedrale di Amelia. Le si attribuiscono numerosi miracoli, uno dei quali avvenne durante la navigazione verso Civitavecchia (allora Centumcellae); una violenta tempesta che infuriava in mare sulle imbarcazioni venne placata dall’intervento miracoloso della vergine Fermina. La santa sostò per un periodo in una grotta del porto, sulla quale è stato successivamente costruito il Forte Michelangelo. Per questo è anche la protettrice dei naviganti. Dopo oltre diciassette secoli, Fermina è un esempio di come amare il Signore, anche in mezzo ai sacrifici, ai problemi, alle difficoltà della vita e, le celebrazioni in suo onore, mostrano, ancora oggi, l’intensa devozione che la popolazione locale da secoli destina alla propria patrona. La festa di Santa Fermina a Civitavecchia si celebra il 28 aprile, giorno in cui giunsero nella città le reliquie donate dalla città di Amelia (28 aprile 1647).  ]]>
Pellegrinaggio notturno dei giovani allo Speco di Narni per la Festa di San Francesco https://www.lavoce.it/pellegrinaggio-notturno-dei-giovani-allo-speco-di-narni-per-la-festa-di-san-francesco/ Mon, 03 Oct 2022 09:29:26 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68823 pellegrinaggio speco sant'urbano

Nel cuore della notte per pregare è il tradizionale pellegrinaggio a piedi da Narni allo Speco francescano di Sant’Urbano che, in occasione della Festa di San Francesco, viene proposto dai giovani del servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Terni-Narni-Amelia e dai Frati francescani. Il pellegrinaggio partirà la sera del 3 ottobre alle 22.30 dalla chiesa di San Francesco di Narni e si concluderà alle ore 4 di martedì 4 ottobre allo Speco di Sant’Urbano con la celebrazione presieduta dal vicario generale monsignor Salvatore Ferdinandi nel piccolo romitorio in cui Francesco soggiornò e fece dei miracoli. Celebrazione alla quale si uniranno anche altri fedeli che non prendono parte al cammino a piedi. Il pellegrinaggio nella notte si snoda lungo un percorso di quindici chilometri che separano Narni dallo Speco francescano, un cammino silenzioso intervallato da preghiere e canti, lungo la strada tortuosa tra i boschi e che si apre a suggestivi panorami. Allo Speco, uno dei santuari francescani più autentici, fondato da San Francesco nel 1213, mentre compiva il suo giro apostolico nella bassa Umbria, il 3 ottobre alle 18 la Santa Messa solenne del transito, mentre il 4 ottobre saranno celebrate le messe alle ore 11 e 18. La serata si concluderà alle ore 19.15 nel Chiostro Tra musica, canto e preghiera Fabrizio Longaroni, tromba e tastiera, Gustavo Gasperini violino e Rita Tomassoni soprano Da quando San Francesco predicò a Terni ottocento anni, fa nel 1214, il territorio è stato non soltanto fortemente influenzato dalla spiritualità, arte, cultura francescana, ma ha offerto a sua volta a tale movimento un apporto notevole tra cui si distinguono i Santi Protomartiri francescani, il beato Antonio da Stroncone, la clarissa venerabile Teresa Eletta Rivetti. Presso il santuario antoniano dei Protomartiri francescani in Terni, lunedì 3 ottobre alle ore 18.30 ci sarà la messa solenne con lettura del beato transito di San Francesco che sarà presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu.

Oltre al pellegrinaggio allo Speco di Narni celebrazioni anche ad Amelia e Terni

Anche ad Amelia si rinnova il tradizionale pellegrinaggio a piedi da Sambucetole al Convento dei Cappuccini di Amelia, martedì 4 ottobre, organizzato dalle parrocchie di Collicello, Frattuccia, Foce, Sambucetole, Macchie, Capitone e San Giuseppe da Leonessa. Per il sesto anno l’iniziativa è organizzata dalle Proloco del territorio e dal comitato festeggiamenti Sant’Eurosia e dal consiglio pastorale di Sambucetole e le associazioni del territorio. Alle ore 17 recita del Rosario e confessioni, alle 18 solenne celebrazione presieduta dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi. Altre celebrazioni per la festa del santo di Assisi si terranno nelle chiese francescane della diocesi e nel Santuario di San Francesco nel centro di Terni, dove il 4 ottobre alle 18 ci sarà la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Francesco Soddu per l’ingresso del nuovo parroco don Carlo Zucchetti e del nuovo direttore dell’oratorio salesiano don Piero Lalla. Avvicendamenti determinati dai superiori salesiani con il trasferimento  di don Guido Tessa e don Claudio Tuveri che hanno salutato la comunità le scorse domeniche. Alla celebrazione saranno presenti i sacerdoti della Forania, con la partecipazione del Coro Polifonico San Francesco. Lunedì 3 ottobre alle ore 21 presso il Santuario di San Francesco di Terni, a cura del gruppo Assisi Nel Vento, la settima edizione della Festa della Mia Parola dedicata al transito di San Francesco. Il titolo dell'evento, Io sono la Morte della Morte - Laudi e racconti in memoria dello Transito del Poverello di Assisi Santo Francesco. Saranno letti brani dalle fonti francescane e dalla Divina Commedia.]]>
pellegrinaggio speco sant'urbano

Nel cuore della notte per pregare è il tradizionale pellegrinaggio a piedi da Narni allo Speco francescano di Sant’Urbano che, in occasione della Festa di San Francesco, viene proposto dai giovani del servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Terni-Narni-Amelia e dai Frati francescani. Il pellegrinaggio partirà la sera del 3 ottobre alle 22.30 dalla chiesa di San Francesco di Narni e si concluderà alle ore 4 di martedì 4 ottobre allo Speco di Sant’Urbano con la celebrazione presieduta dal vicario generale monsignor Salvatore Ferdinandi nel piccolo romitorio in cui Francesco soggiornò e fece dei miracoli. Celebrazione alla quale si uniranno anche altri fedeli che non prendono parte al cammino a piedi. Il pellegrinaggio nella notte si snoda lungo un percorso di quindici chilometri che separano Narni dallo Speco francescano, un cammino silenzioso intervallato da preghiere e canti, lungo la strada tortuosa tra i boschi e che si apre a suggestivi panorami. Allo Speco, uno dei santuari francescani più autentici, fondato da San Francesco nel 1213, mentre compiva il suo giro apostolico nella bassa Umbria, il 3 ottobre alle 18 la Santa Messa solenne del transito, mentre il 4 ottobre saranno celebrate le messe alle ore 11 e 18. La serata si concluderà alle ore 19.15 nel Chiostro Tra musica, canto e preghiera Fabrizio Longaroni, tromba e tastiera, Gustavo Gasperini violino e Rita Tomassoni soprano Da quando San Francesco predicò a Terni ottocento anni, fa nel 1214, il territorio è stato non soltanto fortemente influenzato dalla spiritualità, arte, cultura francescana, ma ha offerto a sua volta a tale movimento un apporto notevole tra cui si distinguono i Santi Protomartiri francescani, il beato Antonio da Stroncone, la clarissa venerabile Teresa Eletta Rivetti. Presso il santuario antoniano dei Protomartiri francescani in Terni, lunedì 3 ottobre alle ore 18.30 ci sarà la messa solenne con lettura del beato transito di San Francesco che sarà presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu.

Oltre al pellegrinaggio allo Speco di Narni celebrazioni anche ad Amelia e Terni

Anche ad Amelia si rinnova il tradizionale pellegrinaggio a piedi da Sambucetole al Convento dei Cappuccini di Amelia, martedì 4 ottobre, organizzato dalle parrocchie di Collicello, Frattuccia, Foce, Sambucetole, Macchie, Capitone e San Giuseppe da Leonessa. Per il sesto anno l’iniziativa è organizzata dalle Proloco del territorio e dal comitato festeggiamenti Sant’Eurosia e dal consiglio pastorale di Sambucetole e le associazioni del territorio. Alle ore 17 recita del Rosario e confessioni, alle 18 solenne celebrazione presieduta dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi. Altre celebrazioni per la festa del santo di Assisi si terranno nelle chiese francescane della diocesi e nel Santuario di San Francesco nel centro di Terni, dove il 4 ottobre alle 18 ci sarà la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Francesco Soddu per l’ingresso del nuovo parroco don Carlo Zucchetti e del nuovo direttore dell’oratorio salesiano don Piero Lalla. Avvicendamenti determinati dai superiori salesiani con il trasferimento  di don Guido Tessa e don Claudio Tuveri che hanno salutato la comunità le scorse domeniche. Alla celebrazione saranno presenti i sacerdoti della Forania, con la partecipazione del Coro Polifonico San Francesco. Lunedì 3 ottobre alle ore 21 presso il Santuario di San Francesco di Terni, a cura del gruppo Assisi Nel Vento, la settima edizione della Festa della Mia Parola dedicata al transito di San Francesco. Il titolo dell'evento, Io sono la Morte della Morte - Laudi e racconti in memoria dello Transito del Poverello di Assisi Santo Francesco. Saranno letti brani dalle fonti francescane e dalla Divina Commedia.]]>
Solenne pontificale a Narni per il patrono S. Giovenale presieduto dal vescovo Soddu https://www.lavoce.it/solenne-pontificale-a-narni-per-il-patrono-s-giovenale-presieduto-dal-vescovo-soddu/ Tue, 03 May 2022 13:27:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66481 mons. Soddu (S.Giovenale)

La festa del santo patrono Giovenale è per la comunità narnese un forte momento d’incontro, nel rinnovare la tradizione religiosa e culturale nelle sue diverse valenze. La festa liturgica, il 3 maggio, è stata celebrata con il solenne pontificale presieduto dal vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu e la processione per le vie della città con il busto del Santo e la benedizione a piazza dei Priori. Il tutto accompagnato dalla coreografia della sfilata del corteo storico in ricchi abiti medievali.

Giovenale primo vescovo di Narni

San Giovenale primo vescovo di Narni vissuto nel IV secolo, originario dell’Africa del nord, giovane medico, giunge a Roma, forse per sfuggire alle persecuzioni o per perfezionare gli studi. Per la sua pietà il Papa San Damaso I lo ordinò vescovo di Narni nel 368. Giovenale svolse con amore e fedeltà il ministero, affidatogli da Gesù alla guida della comunità. Si pose ad evangelizzare, organizzando la vita civile e soprattutto ecclesiale. Una presenza viva quella di San Giovenale, che con la sua predicazione divenne l’anima dell’intera città nei secoli difficili delle persecuzioni contro i cristiani. Ancora oggi la festa in suo onore si rinnova con la solennità che da sempre i narnesi riservano al loro santo patrono. Alla celebrazione nella Concattedrale di Narni erano presenti il sindaco di Narni, che ha donato l’olio e acceso la lampada davanti al busto di San Giovenale e recitato la preghiera al santo patrono, la presidente della provincia di Terni, il prefetto vicario di Terni Andrea Gambassi, il questore di Terni Bruno Failla, autorità civili e militari, i rappresentanti delle parrocchie del narnese che hanno offerto i ceri, i rappresentanti dei Terziari Fraporta, Mezule e Santa Maria e del corteo storico della Corsa all’anello, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme e tanti fedeli narnesi. Hanno concelebrato il parroco don Sergio Rossini, il vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi, i canonici del capitolo della Concattedrale di Narni, i sacerdoti della vicaria di Narni. Ricordando la figura del santo patrono e primo vescovo di Narni, monsignor Soddu ha sottolineato come San Giovenale è per noi oggi, oltre che patrono, protettore, intercessore, modello fulgido che ha saputo incarnare nella propria vita il vangelo del Signore; ha saputo essere di lui carne viva nel tempo in cui ha vissuto. "Il vescovo Giovenale -ha proseguito il presule- seppe mettere a frutto i medesimi insegnamenti di Paolo, primo fra tutti quello di vigilare su se stesso e sul gregge che gli era stato affidato. Anche noi, qui presenti in questo tempo, apparteniamo a coloro che sono stati affrancati dal peccato e dalla morte mediante il sangue di Gesù. Tale è stato l’amore di Dio per noi, immenso, fino ad arrivare all’effusione del sangue del Figlio suo incarnato. E Giovenale, divenuto vescovo di questa città, non solo ha recepito tale insegnamento e raccolto tale eredità, ma ha anche compreso che dare la propria vita per questo medesimo motivo confermava il proprio essere pastore e lo incorporava visibilmente al Pastore per eccellenza".

Custodire il grande tesoro della vita

"La vigilanza costituisce l’anima del nostro essere capaci di custodire il grande tesoro della vita totale che ci è stata data col battesimo. E san Giovenale ci esorta affinché ben consapevoli della nostra fragilità, proprio per questo motivo possiamo adoperare ogni precauzione al fine di ben salvaguardare la preziosità del contenuto. È come se san Giovenale avesse impresso sulla vita di ciascuno di noi l’iscrizione Maneggiare con cura, oppure fragile, così come si esprime San Paolo nel brano della seconda lettura: Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta; ma proprio per questo motivo siamo oltremodo esortati ed incoraggiati alla testimonianza affinchè appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi".

Adoperarsi per l’unità combattendo la disgregazione

"San Giovenale nostro insigne patrono, come Gesù, ha dato la vita per il gregge e quindi per noi. Il motivo fondamentale per cui il Signore offre la sua vita, lo abbiamo sentito, è per l’unità. L’unità significa non divisione, non contrapposizione e neanche lacerazione. Unità comporta dunque impegno, costanza e perseveranza. Per noi cristiani significa poggiare sul fondamento della nostra fede e quindi della nostra vita, che si motivano unicamente in Dio. Ogni altra motivazione è soggetta a derive che inevitabilmente portano alla disgregazione e alla frantumazione. L’unità di Dio è vincolata dallo Spirito Santo, spirito di amore e quindi di unità. Pertanto, adoperarsi per l’unità non potrà mai e in nessun modo esser messo in secondo ordine né tantomeno ridicolizzato da chicchessia. Adoperarsi per l’unità significa infatti mettere in campo tutte le forze per poter sempre di più essere conformi all’immagine di Dio, che in se stesso è appunto unità perfetta. Non fare questo, non prestare questa attenzione, significa mettersi in balia del divisore, cioè dal Maligno, e quindi sottoporsi inevitabilmente alla disgregazione. L’immagine che il mondo in questi giorni sta dando di se stesso ne è la prova più evidente. Ma questo vale per tutto: dal nostro essere personale ai rapporti interpersonali, familiari, parentali, parrocchiali, presbiterali, cittadini, nazionali. Tutto ciò, costituendo il nostro essere e la nostra sussistenza, è di estrema preziosità ed altrettanta fragilità; necessita pertanto di essere custodito e salvaguardato con estrema. Di questo spirito è stato animato il nostro santo patrono Giovenale; di questo Spirito abbiamo necessità di essere animati oggi nel nostro tempo, per la nostra città, per le nostre famiglie per il mondo del nostro tempo. Chiediamo al Signore che attraverso il nostro impegno possa instaurarsi ancora oggi l’unità della concordia tra le famiglie, nelle famiglie, tra le città, tra le nazioni, nel mondo intero. Nella misura in cui sentiamo la mancanza di qualcosa nella nostra esistenza, se sentiamo la carenza del senso della vita, cosa che talvolta può capitare come capita, abbiamo immediatamente la capacità di rivolgere subito la nostra attenzione al Signore, l’unico che può dar senso alla nostra esistenza: il Signore è il mio pastore, non manco di nulla". Al termine della celebrazione il corteo storico, musici, tamburini, bambini e ragazzi del catechismo, i sacerdoti e le autorità sono usciti in processione dalla concattedrale per la processione con il busto di san Giovenale fino a piazza dei Priori dove il vescovo Soddu ha salutato la cittadinanza e impartito la benedizione alla città.]]>
mons. Soddu (S.Giovenale)

La festa del santo patrono Giovenale è per la comunità narnese un forte momento d’incontro, nel rinnovare la tradizione religiosa e culturale nelle sue diverse valenze. La festa liturgica, il 3 maggio, è stata celebrata con il solenne pontificale presieduto dal vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu e la processione per le vie della città con il busto del Santo e la benedizione a piazza dei Priori. Il tutto accompagnato dalla coreografia della sfilata del corteo storico in ricchi abiti medievali.

Giovenale primo vescovo di Narni

San Giovenale primo vescovo di Narni vissuto nel IV secolo, originario dell’Africa del nord, giovane medico, giunge a Roma, forse per sfuggire alle persecuzioni o per perfezionare gli studi. Per la sua pietà il Papa San Damaso I lo ordinò vescovo di Narni nel 368. Giovenale svolse con amore e fedeltà il ministero, affidatogli da Gesù alla guida della comunità. Si pose ad evangelizzare, organizzando la vita civile e soprattutto ecclesiale. Una presenza viva quella di San Giovenale, che con la sua predicazione divenne l’anima dell’intera città nei secoli difficili delle persecuzioni contro i cristiani. Ancora oggi la festa in suo onore si rinnova con la solennità che da sempre i narnesi riservano al loro santo patrono. Alla celebrazione nella Concattedrale di Narni erano presenti il sindaco di Narni, che ha donato l’olio e acceso la lampada davanti al busto di San Giovenale e recitato la preghiera al santo patrono, la presidente della provincia di Terni, il prefetto vicario di Terni Andrea Gambassi, il questore di Terni Bruno Failla, autorità civili e militari, i rappresentanti delle parrocchie del narnese che hanno offerto i ceri, i rappresentanti dei Terziari Fraporta, Mezule e Santa Maria e del corteo storico della Corsa all’anello, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme e tanti fedeli narnesi. Hanno concelebrato il parroco don Sergio Rossini, il vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi, i canonici del capitolo della Concattedrale di Narni, i sacerdoti della vicaria di Narni. Ricordando la figura del santo patrono e primo vescovo di Narni, monsignor Soddu ha sottolineato come San Giovenale è per noi oggi, oltre che patrono, protettore, intercessore, modello fulgido che ha saputo incarnare nella propria vita il vangelo del Signore; ha saputo essere di lui carne viva nel tempo in cui ha vissuto. "Il vescovo Giovenale -ha proseguito il presule- seppe mettere a frutto i medesimi insegnamenti di Paolo, primo fra tutti quello di vigilare su se stesso e sul gregge che gli era stato affidato. Anche noi, qui presenti in questo tempo, apparteniamo a coloro che sono stati affrancati dal peccato e dalla morte mediante il sangue di Gesù. Tale è stato l’amore di Dio per noi, immenso, fino ad arrivare all’effusione del sangue del Figlio suo incarnato. E Giovenale, divenuto vescovo di questa città, non solo ha recepito tale insegnamento e raccolto tale eredità, ma ha anche compreso che dare la propria vita per questo medesimo motivo confermava il proprio essere pastore e lo incorporava visibilmente al Pastore per eccellenza".

Custodire il grande tesoro della vita

"La vigilanza costituisce l’anima del nostro essere capaci di custodire il grande tesoro della vita totale che ci è stata data col battesimo. E san Giovenale ci esorta affinché ben consapevoli della nostra fragilità, proprio per questo motivo possiamo adoperare ogni precauzione al fine di ben salvaguardare la preziosità del contenuto. È come se san Giovenale avesse impresso sulla vita di ciascuno di noi l’iscrizione Maneggiare con cura, oppure fragile, così come si esprime San Paolo nel brano della seconda lettura: Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta; ma proprio per questo motivo siamo oltremodo esortati ed incoraggiati alla testimonianza affinchè appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi".

Adoperarsi per l’unità combattendo la disgregazione

"San Giovenale nostro insigne patrono, come Gesù, ha dato la vita per il gregge e quindi per noi. Il motivo fondamentale per cui il Signore offre la sua vita, lo abbiamo sentito, è per l’unità. L’unità significa non divisione, non contrapposizione e neanche lacerazione. Unità comporta dunque impegno, costanza e perseveranza. Per noi cristiani significa poggiare sul fondamento della nostra fede e quindi della nostra vita, che si motivano unicamente in Dio. Ogni altra motivazione è soggetta a derive che inevitabilmente portano alla disgregazione e alla frantumazione. L’unità di Dio è vincolata dallo Spirito Santo, spirito di amore e quindi di unità. Pertanto, adoperarsi per l’unità non potrà mai e in nessun modo esser messo in secondo ordine né tantomeno ridicolizzato da chicchessia. Adoperarsi per l’unità significa infatti mettere in campo tutte le forze per poter sempre di più essere conformi all’immagine di Dio, che in se stesso è appunto unità perfetta. Non fare questo, non prestare questa attenzione, significa mettersi in balia del divisore, cioè dal Maligno, e quindi sottoporsi inevitabilmente alla disgregazione. L’immagine che il mondo in questi giorni sta dando di se stesso ne è la prova più evidente. Ma questo vale per tutto: dal nostro essere personale ai rapporti interpersonali, familiari, parentali, parrocchiali, presbiterali, cittadini, nazionali. Tutto ciò, costituendo il nostro essere e la nostra sussistenza, è di estrema preziosità ed altrettanta fragilità; necessita pertanto di essere custodito e salvaguardato con estrema. Di questo spirito è stato animato il nostro santo patrono Giovenale; di questo Spirito abbiamo necessità di essere animati oggi nel nostro tempo, per la nostra città, per le nostre famiglie per il mondo del nostro tempo. Chiediamo al Signore che attraverso il nostro impegno possa instaurarsi ancora oggi l’unità della concordia tra le famiglie, nelle famiglie, tra le città, tra le nazioni, nel mondo intero. Nella misura in cui sentiamo la mancanza di qualcosa nella nostra esistenza, se sentiamo la carenza del senso della vita, cosa che talvolta può capitare come capita, abbiamo immediatamente la capacità di rivolgere subito la nostra attenzione al Signore, l’unico che può dar senso alla nostra esistenza: il Signore è il mio pastore, non manco di nulla". Al termine della celebrazione il corteo storico, musici, tamburini, bambini e ragazzi del catechismo, i sacerdoti e le autorità sono usciti in processione dalla concattedrale per la processione con il busto di san Giovenale fino a piazza dei Priori dove il vescovo Soddu ha salutato la cittadinanza e impartito la benedizione alla città.]]>
Valentine fest, il programma degli eventi del 4-5 marzo https://www.lavoce.it/valentine-fest-il-programma-degli-eventi/ Fri, 04 Mar 2022 15:03:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65379

E’ incentrato sulla figura storica di san Valentino, il nuovo appuntamento del Valentine Fest, il primo festival interamente dedicato al protettore dell’amore, in programma il 5 marzo alle ore 17 al Cenacolo San Marco di Terni. L’incontro vedrà protagonista Edoardo D’Angelo, che riceverà il Premio San Valentino per la storia. Dottore alla Sorbona e ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso la facoltà di Lettere dell’Università di Napoli “Benincasa”, Edoardo D’Angelo è il massimo studioso della figura di san Valentino.

Il libro di Edoardo D'Angelo su san Valentino

Nel 2010, nel corso di un convegno al Museo diocesano di Terni, ha spostato la data del martirio di quasi un secolo: dal tradizionale 14 febbraio 273 al 346 circa. Un’ipotesi basata su un’attenta lettura della Passione di San Valentino, principale riferimento per la vita del Santo. Si è occupato del Patrono di Terni in un secondo convegno – svoltosi nel 2019, sempre al Museo diocesano – e nel libro San Valentino, il profilo e l’immagine – in uscita il 23 marzo. Grazie ai suoi studi la narrazione del santo dell’amore è uscita dalla leggende che circolano su internet per assumere una dimensione storica documentata e innovativa, sfatando i luoghi comuni che continuano a segnare la figura di uno dei più importanti santi taumaturghi nel medioevo, riducendolo a cioccolatino e frasi sdolcinate. All’incontro prenderà parte anche Giuseppe Cassio, il massimo esperto dell’iconografia di san Valentino, coautore del volume San Valentino, il profilo e l’immagine.

La canzone su San Valentino di Marialuna Cipolla

Nel corso del pomeriggio verrà anche presentata – in anteprima assoluta – la canzone Santo Valentino di Marialuna Cipolla, il cui videoclip è stato realizzato dalla celebre sand artist Gabriella Compagnone. Il testo della canzone è una traduzione – curata da Arnaldo Casali, direttore dell’Istess – di una ballata medievale polacca dedicata a san Valentino. “In questo momento così tragico – spiega Casali – l’incontro di sabato sarà anche l’occasione per invocare san Valentino per la pace in Ucraina”.

Valentino patrono della riconciliazione sul numero di "Adesso"

Valentino, venerato tanto in Ucraina quanto in Russia (dove le sue reliquie furono portate da una delegazione ternana nel 2003) sin dal Quattrocento è invocato infatti come patrono della riconciliazione, come spiegato da Ermanno Ventura (presidente della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Terni) nel nuovo numero di Adesso, distribuito a tutti i partecipanti del festival.

Le mostre

Lo stesso giorno, al termine dell’incontro, verrà inaugurata la mostra Sguardo di donna a cura di Istess Arte, mentre resta allestita la mostra Valentino Pop con le opere di Paolo Consorti, Rossana Moretti e Simona Zoo. Il Valentine Fest si concluderà, dopo un mese di eventi, sabato 12 marzo alle 21 al Teatro Secci con il TgSuite Live di David Riondino e la consegna del Premo San Valentino per il cinema ad Alessandro D’Alatri, e avrà un’appendice il 29 marzo in Vaticano per la consegna del Premio per la Teologia a Gilfredo Marengo.

Presentazione del volume "Squarci di Pasqua"

L’incontro di sabato sarà preceduto, venerdì 4 marzo alle 17.30, da un appuntamento organizzato da Istess Teologia in collaborazione con Istess Libri: la presentazione del volume Squarci di Pasqua del monaco benedettino Mariano Pappalardo, insegnante alla Scuola diocesana di Teologia. “Leggere questo libro – ha commentato il cardinale Raniero Cantalamessa - è stato come uscire d’estate all’aria aperta da una stanza con l’aria condizionata. Bisogna liberarsi in fretta dei vestiti che si hanno addosso – nel mio caso la storia, l’esegesi, la liturgia, la teologia – e lasciarsi investire dal soffio della poesia. Sì, perché questo è lo strumento, o il “genere letterario” con cui l’autore ci invita a contemplare la Pasqua”. L’incontro sarà introdotto da Paola Biribanti, responsabile del progetto letterario dell’Istess, mentre a dialogare con l’autore sarà Luca Scolari, anch’egli docente presso la Scuola di Teologia della Diocesi di Terni.

Incontro su Armida Barelli

L’Istess celebra la Giornata della Donna con due iniziative: una mostra e una conferenza. Martedì 8 marzo alle 17 la Biblioteca Comunale di Terni ospita un incontro su Armida Barelli organizzato da Istess Filosofia in collaborazione con l’Azione Cattolica Italiana. La conferenza vedrà come relatrice Barbara Pandolfi, biografa e vice postulatrice della causa di beatificazione di Armida Barelli e sarà introdotta da Stefania Parisi, presidente della Commissione cultura della Diocesi e responsabile del progetto Filosofia dell’Istess. Determinata e infaticabile, Armida Barelli ha segnato la prima metà del Novecento con la sua volontà di promuovere la cultura e la partecipazione attiva delle donne alla vita civile, sociale e religiosa. Una vocazione che l’ha portata, lei nata in una famiglia laica della borghesia milanese, a diventare la fondatrice della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica e a svolgere un ruolo centrale nella nascita dell’Università del Sacro Cuore.

Mostra su "Sguardo di donna"

Dal 1 all’8 marzo al Cenacolo San Marco è allestita invece la mostra Sguardo di donna. “Tre modi di interpretare l’universo femminile attraverso l’arte pittorica di altrettanti artisti” spiega Massimo Picchiami, coordinatore delle mostre dell’Istess. “Due sono ternane e sono Mary Celi e Simona Angeletti. L’altro è Armando Tordoni di Assisi. Ognuno con il suo stile, selezionati affinché nessuno possa sovrapporsi agli altri. C’è’ il bianco e nero, i dipinti che si accendono con punti luce rossi ed il cromatismo delle figure dello Zoo di Simona”. La mostra si può visitare fino all’8 marzo presso il Cenacolo di San Marco a Terni tutti i giorni esclusa la domenica dalle 17.00 alle 19.00. Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi online sul canale youtube di Istess Media.]]>

E’ incentrato sulla figura storica di san Valentino, il nuovo appuntamento del Valentine Fest, il primo festival interamente dedicato al protettore dell’amore, in programma il 5 marzo alle ore 17 al Cenacolo San Marco di Terni. L’incontro vedrà protagonista Edoardo D’Angelo, che riceverà il Premio San Valentino per la storia. Dottore alla Sorbona e ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso la facoltà di Lettere dell’Università di Napoli “Benincasa”, Edoardo D’Angelo è il massimo studioso della figura di san Valentino.

Il libro di Edoardo D'Angelo su san Valentino

Nel 2010, nel corso di un convegno al Museo diocesano di Terni, ha spostato la data del martirio di quasi un secolo: dal tradizionale 14 febbraio 273 al 346 circa. Un’ipotesi basata su un’attenta lettura della Passione di San Valentino, principale riferimento per la vita del Santo. Si è occupato del Patrono di Terni in un secondo convegno – svoltosi nel 2019, sempre al Museo diocesano – e nel libro San Valentino, il profilo e l’immagine – in uscita il 23 marzo. Grazie ai suoi studi la narrazione del santo dell’amore è uscita dalla leggende che circolano su internet per assumere una dimensione storica documentata e innovativa, sfatando i luoghi comuni che continuano a segnare la figura di uno dei più importanti santi taumaturghi nel medioevo, riducendolo a cioccolatino e frasi sdolcinate. All’incontro prenderà parte anche Giuseppe Cassio, il massimo esperto dell’iconografia di san Valentino, coautore del volume San Valentino, il profilo e l’immagine.

La canzone su San Valentino di Marialuna Cipolla

Nel corso del pomeriggio verrà anche presentata – in anteprima assoluta – la canzone Santo Valentino di Marialuna Cipolla, il cui videoclip è stato realizzato dalla celebre sand artist Gabriella Compagnone. Il testo della canzone è una traduzione – curata da Arnaldo Casali, direttore dell’Istess – di una ballata medievale polacca dedicata a san Valentino. “In questo momento così tragico – spiega Casali – l’incontro di sabato sarà anche l’occasione per invocare san Valentino per la pace in Ucraina”.

Valentino patrono della riconciliazione sul numero di "Adesso"

Valentino, venerato tanto in Ucraina quanto in Russia (dove le sue reliquie furono portate da una delegazione ternana nel 2003) sin dal Quattrocento è invocato infatti come patrono della riconciliazione, come spiegato da Ermanno Ventura (presidente della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Terni) nel nuovo numero di Adesso, distribuito a tutti i partecipanti del festival.

Le mostre

Lo stesso giorno, al termine dell’incontro, verrà inaugurata la mostra Sguardo di donna a cura di Istess Arte, mentre resta allestita la mostra Valentino Pop con le opere di Paolo Consorti, Rossana Moretti e Simona Zoo. Il Valentine Fest si concluderà, dopo un mese di eventi, sabato 12 marzo alle 21 al Teatro Secci con il TgSuite Live di David Riondino e la consegna del Premo San Valentino per il cinema ad Alessandro D’Alatri, e avrà un’appendice il 29 marzo in Vaticano per la consegna del Premio per la Teologia a Gilfredo Marengo.

Presentazione del volume "Squarci di Pasqua"

L’incontro di sabato sarà preceduto, venerdì 4 marzo alle 17.30, da un appuntamento organizzato da Istess Teologia in collaborazione con Istess Libri: la presentazione del volume Squarci di Pasqua del monaco benedettino Mariano Pappalardo, insegnante alla Scuola diocesana di Teologia. “Leggere questo libro – ha commentato il cardinale Raniero Cantalamessa - è stato come uscire d’estate all’aria aperta da una stanza con l’aria condizionata. Bisogna liberarsi in fretta dei vestiti che si hanno addosso – nel mio caso la storia, l’esegesi, la liturgia, la teologia – e lasciarsi investire dal soffio della poesia. Sì, perché questo è lo strumento, o il “genere letterario” con cui l’autore ci invita a contemplare la Pasqua”. L’incontro sarà introdotto da Paola Biribanti, responsabile del progetto letterario dell’Istess, mentre a dialogare con l’autore sarà Luca Scolari, anch’egli docente presso la Scuola di Teologia della Diocesi di Terni.

Incontro su Armida Barelli

L’Istess celebra la Giornata della Donna con due iniziative: una mostra e una conferenza. Martedì 8 marzo alle 17 la Biblioteca Comunale di Terni ospita un incontro su Armida Barelli organizzato da Istess Filosofia in collaborazione con l’Azione Cattolica Italiana. La conferenza vedrà come relatrice Barbara Pandolfi, biografa e vice postulatrice della causa di beatificazione di Armida Barelli e sarà introdotta da Stefania Parisi, presidente della Commissione cultura della Diocesi e responsabile del progetto Filosofia dell’Istess. Determinata e infaticabile, Armida Barelli ha segnato la prima metà del Novecento con la sua volontà di promuovere la cultura e la partecipazione attiva delle donne alla vita civile, sociale e religiosa. Una vocazione che l’ha portata, lei nata in una famiglia laica della borghesia milanese, a diventare la fondatrice della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica e a svolgere un ruolo centrale nella nascita dell’Università del Sacro Cuore.

Mostra su "Sguardo di donna"

Dal 1 all’8 marzo al Cenacolo San Marco è allestita invece la mostra Sguardo di donna. “Tre modi di interpretare l’universo femminile attraverso l’arte pittorica di altrettanti artisti” spiega Massimo Picchiami, coordinatore delle mostre dell’Istess. “Due sono ternane e sono Mary Celi e Simona Angeletti. L’altro è Armando Tordoni di Assisi. Ognuno con il suo stile, selezionati affinché nessuno possa sovrapporsi agli altri. C’è’ il bianco e nero, i dipinti che si accendono con punti luce rossi ed il cromatismo delle figure dello Zoo di Simona”. La mostra si può visitare fino all’8 marzo presso il Cenacolo di San Marco a Terni tutti i giorni esclusa la domenica dalle 17.00 alle 19.00. Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi online sul canale youtube di Istess Media.]]>
Terni, mons. Soddu invita i fedeli alla preghiera per la pace per l’Ucraina https://www.lavoce.it/terni-soddu-invita-fedeli-preghiera-pace-2-marzo/ Sun, 27 Feb 2022 09:44:17 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65212 Un primo piano di mons. Soddu

Raccogliendo le parole accorate del Santo Padre Francesco in occasione dell’udienza generale del 23 febbraio scorso: “vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra”, la diocesi di Terni-Narni-Amelia si unisce all’appello del Papa con la preghiera e con le opere di misericordia. La situazione nell’Ucraina fa emergere ancora una volta il gravissimo problema delle ingiustizie e delle diseguaglianze che si riversano maggiormente a danno dei più poveri e, quando la pace non è perseguita con tutti i mezzi, le conseguenze nefaste si riversano a svantaggio dell’intera umanità. Esorto ed incoraggio tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Terni-Narni-Amelia affinché si intensifichino le preghiere e ogni iniziativa volta alla sensibilizzazione delle persone in merito alla costruzione della pace e se ne dia ampia comunicazione durante le messe domenicali del 27 febbraio. In modo speciale raccomando di raccogliere pienamente l’appello del Papa al digiuno e alla preghiera durante la giornata del 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri. Per quanti vorranno unirsi al Vescovo nella preghiera per la pace, nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni il 2 marzo ci sarà alle ore 16.45 la preghiera del rosario, alle ore 17.30 la Concelebrazione eucaristica e a seguire un tempo di adorazione Eucaristica. + Francesco Antonio Soddu vescovo Terni-Narni-Amelia  ]]>
Un primo piano di mons. Soddu

Raccogliendo le parole accorate del Santo Padre Francesco in occasione dell’udienza generale del 23 febbraio scorso: “vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra”, la diocesi di Terni-Narni-Amelia si unisce all’appello del Papa con la preghiera e con le opere di misericordia. La situazione nell’Ucraina fa emergere ancora una volta il gravissimo problema delle ingiustizie e delle diseguaglianze che si riversano maggiormente a danno dei più poveri e, quando la pace non è perseguita con tutti i mezzi, le conseguenze nefaste si riversano a svantaggio dell’intera umanità. Esorto ed incoraggio tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Terni-Narni-Amelia affinché si intensifichino le preghiere e ogni iniziativa volta alla sensibilizzazione delle persone in merito alla costruzione della pace e se ne dia ampia comunicazione durante le messe domenicali del 27 febbraio. In modo speciale raccomando di raccogliere pienamente l’appello del Papa al digiuno e alla preghiera durante la giornata del 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri. Per quanti vorranno unirsi al Vescovo nella preghiera per la pace, nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni il 2 marzo ci sarà alle ore 16.45 la preghiera del rosario, alle ore 17.30 la Concelebrazione eucaristica e a seguire un tempo di adorazione Eucaristica. + Francesco Antonio Soddu vescovo Terni-Narni-Amelia  ]]>
‘La Bibbia notte e giorno’: III edizione alla chiesa di San Salvatore https://www.lavoce.it/la-bibbia-notte-e-giorno-iii-edizione-alla-chiesa-di-san-salvatore/ Fri, 21 Jan 2022 14:52:38 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64606 La Bibbia notte e giorno

Da sabato 22 gennaio dalle 17 a domenica 23 gennaio alle 17 nella chiesa di San Salvatore a Terni, si svolgerà la terza edizione di La Bibbia notte e giorno la lettura della seconda parte della Bibbia, i Libri Storici: Ester, 1-2, Cronache, Esdra, Neemia, 1-2 Maccabei. Una notte e un giorno, senza interruzioni e commenti nei quali saranno letti integralmente i vari libri dall’inizio alla fine, così come la tradizione e la chiesa li hanno consegnati attraverso i millenni.

Ritrovare le condizioni dell’ascolto e della riflessione attraverso la lettura del Libro per eccellenza è il segno che la Diocesi di Terni Narni e Amelia ha scelto per sottolineare il primato della Parola di Dio nella vita di ogni credente, nella Domenica della Parola indetta dal papa per la terza domenica di gennaio e che quest’anno si inserisce all’interno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che viene vissuta nella diocesi come segno eminentemente ecumenico. A leggere i passi biblici si alterneranno più di settanta persone di ogni età, categoria sociale e confessione religiosa. Ogni lettore proclama circa cinque pagine del testo per circa quindici minuti.

I brani proclamati saranno intervallati da un breve spazio musicale. Anche i non credenti possono partecipare nel rispetto della Parola. All’evento La Bibbia notte e giorno non si partecipa soltanto in qualità di lettori, ma soprattutto nell’ascolto, sia all’interno della chiesa di San Salvatore a Terni, sia seguendola in streaming.

L’evento sarà ripreso e diffuso in streaming sulla pagina Facebook Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sui canali YouTube Diocesi Terni Narni Amelia, parrocchia Santa Maria della Misericordia Terni.

"Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno -spiega Emanuela Buccioni responsabile dell’Settore Apostolato Biblico della diocesi- la Bibbia è la lettura che ci accomuna tutti e nella quale ritroviamo molte delle nostre radici culturali e umane.

La Bibbia è il libro della Parola, del continuo dialogo tra Dio e l’uomo. Un rapporto confidenziale che oggi sembra essersi perduto e che papa Francesco nella lettera apostolica Aperuit illis ci invita a riprendere con forza: nel fragore del nostro mondo non c’è più posto per l’ascolto e il dialogo".

Per informazioni e contatti Commissione Evangelizzazione e Catechesi TNA – Settore Apostolato Biblico, emanuela.buccioni@gmail.

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La Bibbia notte e giorno

Da sabato 22 gennaio dalle 17 a domenica 23 gennaio alle 17 nella chiesa di San Salvatore a Terni, si svolgerà la terza edizione di La Bibbia notte e giorno la lettura della seconda parte della Bibbia, i Libri Storici: Ester, 1-2, Cronache, Esdra, Neemia, 1-2 Maccabei. Una notte e un giorno, senza interruzioni e commenti nei quali saranno letti integralmente i vari libri dall’inizio alla fine, così come la tradizione e la chiesa li hanno consegnati attraverso i millenni.

Ritrovare le condizioni dell’ascolto e della riflessione attraverso la lettura del Libro per eccellenza è il segno che la Diocesi di Terni Narni e Amelia ha scelto per sottolineare il primato della Parola di Dio nella vita di ogni credente, nella Domenica della Parola indetta dal papa per la terza domenica di gennaio e che quest’anno si inserisce all’interno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che viene vissuta nella diocesi come segno eminentemente ecumenico. A leggere i passi biblici si alterneranno più di settanta persone di ogni età, categoria sociale e confessione religiosa. Ogni lettore proclama circa cinque pagine del testo per circa quindici minuti.

I brani proclamati saranno intervallati da un breve spazio musicale. Anche i non credenti possono partecipare nel rispetto della Parola. All’evento La Bibbia notte e giorno non si partecipa soltanto in qualità di lettori, ma soprattutto nell’ascolto, sia all’interno della chiesa di San Salvatore a Terni, sia seguendola in streaming.

L’evento sarà ripreso e diffuso in streaming sulla pagina Facebook Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sui canali YouTube Diocesi Terni Narni Amelia, parrocchia Santa Maria della Misericordia Terni.

"Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno -spiega Emanuela Buccioni responsabile dell’Settore Apostolato Biblico della diocesi- la Bibbia è la lettura che ci accomuna tutti e nella quale ritroviamo molte delle nostre radici culturali e umane.

La Bibbia è il libro della Parola, del continuo dialogo tra Dio e l’uomo. Un rapporto confidenziale che oggi sembra essersi perduto e che papa Francesco nella lettera apostolica Aperuit illis ci invita a riprendere con forza: nel fragore del nostro mondo non c’è più posto per l’ascolto e il dialogo".

Per informazioni e contatti Commissione Evangelizzazione e Catechesi TNA – Settore Apostolato Biblico, emanuela.buccioni@gmail.

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Nella cattedrale di Terni la celebrazione di saluto e ringraziamento al vescovo padre Giuseppe Piemontese https://www.lavoce.it/cattedraleterni-celebrazione-di-saluto-ringraziamento-vescovo-padre-giuseppe-piemontese/ Fri, 17 Dec 2021 17:55:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64154

Con la solenne celebrazione di domenica 19 dicembre alle ore 17.30 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni, sacerdoti, diaconi, religiosi, rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali, autorità civili e militari, fedeli delle varie parrocchie, saluteranno il vescovo padre Giuseppe Piemontese, a conclusione del mandato episcopale alla guida della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione e un incontro comunitario per dire grazie al vescovo Piemontese per il servizio pastorale svolto, nella carità e nell’amore sempre manifestato e donato alla Chiesa locale e all’intero territorio. Un cammino di sette anni e mezzo con padre Giuseppe Piemontese che è stato ricco di fraternità, spiritualità, comunione, condividendo prospettive, scelte e progettualità, insieme a fatiche, attese e bei momenti, soprattutto all’interno della visita pastorale, che ha interessato varie realtà ed istituzioni dell’intera diocesi. Nel rispetto delle disposizioni anti Covid19 potranno accedere in cattedrale 250 persone, previa prenotazione presso le parrocchie o la segreteria del vescovo. La celebrazione sarà trasmessa in streaming sui canali Facebook e Youtube della diocesi di Terni-Narni-Amelia.]]>

Con la solenne celebrazione di domenica 19 dicembre alle ore 17.30 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni, sacerdoti, diaconi, religiosi, rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali, autorità civili e militari, fedeli delle varie parrocchie, saluteranno il vescovo padre Giuseppe Piemontese, a conclusione del mandato episcopale alla guida della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione e un incontro comunitario per dire grazie al vescovo Piemontese per il servizio pastorale svolto, nella carità e nell’amore sempre manifestato e donato alla Chiesa locale e all’intero territorio. Un cammino di sette anni e mezzo con padre Giuseppe Piemontese che è stato ricco di fraternità, spiritualità, comunione, condividendo prospettive, scelte e progettualità, insieme a fatiche, attese e bei momenti, soprattutto all’interno della visita pastorale, che ha interessato varie realtà ed istituzioni dell’intera diocesi. Nel rispetto delle disposizioni anti Covid19 potranno accedere in cattedrale 250 persone, previa prenotazione presso le parrocchie o la segreteria del vescovo. La celebrazione sarà trasmessa in streaming sui canali Facebook e Youtube della diocesi di Terni-Narni-Amelia.]]>