diocesi di Assisi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/diocesi-di-assisi/ Settimanale di informazione regionale Thu, 10 Oct 2024 16:26:06 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg diocesi di Assisi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/diocesi-di-assisi/ 32 32 Assisi. Memoria liturgica di Carlo Acutis, quattro giorni di iniziative https://www.lavoce.it/assisi-memoria-liturgica-di-carlo-acutis-quattro-giorni-di-iniziative/ https://www.lavoce.it/assisi-memoria-liturgica-di-carlo-acutis-quattro-giorni-di-iniziative/#respond Thu, 10 Oct 2024 16:14:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77951

Si è aperta giovedì 10 ottobre nella Sala della spogliazione del Vescovado di Assisi, con una riflessione sul disagio giovanile e sulle loro speranze, la quattro giorni di iniziative in occasione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis che viene celebrata il 12 ottobre, grazie al convegno “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze”.

I partecipanti al convegno di apertura sul tema dell'adolescenza

Al convegno sono intervenuti il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; padre Mirko Mazzocato, responsabile del Servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna e don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma, in prima linea a Roma contro lo spaccio e la criminalità. Tanti i partecipanti, tra cui i giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Assisi.

Mirko Mazzocato

Mirko Mazzocato ha ricordato la “positività” del termine “fratello: significa che i giovani hanno voglia di stare insieme, la solitudine rivela il bisogno e il desiderio di fraternità con Dio. Oggi i giovani sono spesso appiattiti sul ‘qui e ora’ e invece bisogna ascoltare chi ha senso di empatia e le loro speranze”.

Don Antonio Coluccia

A seguire l’intervento di don Antonio Coluccia, che ha sottolineato come “le periferie sono un tema di cui parlano tutti, dal governo alla Chiesa: nelle piazze di spaccio, un luogo dove la vita non viene rispettata, dove le persone sono escluse perché vivono in solitudine, io cerco di testimoniare Gesù grazie a quelli che chiamo presidi pastorali. Oggi le persone hanno tutto ma mancano loro dei motivatori, come furono Francesco e Carlo. A questi giovani qui presenti vorrei dire che la droga è il più grande bluff, causa morti anche giovanissimi, e che invece Cristo - che ha testimoniato il valore degli abbracci e della misericordia - fa comprendere il valore della vita: non siete comprabili - l’appello di Coluccia, ricordando anche il suo progetto di radio tra Vangelo e Costituzione - innamoratevi della libertà”.

Laura Pizziconi

La psicologa Laura Pizziconi ha messo in luce “le difficoltà dell’adolescenza, e come sia difficile tracciare delle linee tra il disagio e le patologie visti i tanti cambiamenti che il periodo dell’adolescenza porta con sé” e ha invitato “i genitori e gli insegnanti a essere presenti nella vita dei giovani, dialogando con loro”.

Vescovo Domenico Sorrentino

A tirare le fila dei lavori il vescovo Domenico Sorrentino, che ha incentrato il suo discorso sulle figure di Gesù, Francesco e Carlo. Quando a Gesù venne chiesto come vivere per sempre in maniera grande e bella la risposta fu quella di seguire i comandamenti di Dio; Francesco si alleggerì della pesantezza della ricchezza facendo cose bellissime, e infine Carlo Acutis, seppur di famiglia agiata, volle solo i beni essenziali e fu felice anche quando Dio gli disse di spogliarsi della vita, come dimostra un video girato due mesi prima della morte. La felicità - ha concluso il vescovo - passa attraverso la voglia di vita con Gesù, che ha bisogno di voi per rendere il mondo più felice”.

Il programma dei prossimi eventi per la memoria liturgica di Carlo Acutis

Gli eventi organizzati dalla Fondazione Santuario della Spogliazione continueranno venerdì 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, composta da un’ampia rassegna fotografica, con descrizioni storiche, che racconta alcuni dei principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Infine in serata alle ore 21 nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione ci sarà l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”, animata dagli studenti Ofm. Cap. Sabato 12 ottobre alle ore 11 la messa sarà celebrata da fr. Simone Calvarese, ministro provinciale della Provincia serafica dei Frati minori Cappuccini; alle ore 18 la messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Domenico Sorrentino. Sempre sabato 12 ottobre alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato (ingresso libero fino ad esaurimento posti). [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77959,77960,77961"]]]>

Si è aperta giovedì 10 ottobre nella Sala della spogliazione del Vescovado di Assisi, con una riflessione sul disagio giovanile e sulle loro speranze, la quattro giorni di iniziative in occasione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis che viene celebrata il 12 ottobre, grazie al convegno “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze”.

I partecipanti al convegno di apertura sul tema dell'adolescenza

Al convegno sono intervenuti il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; padre Mirko Mazzocato, responsabile del Servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna e don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma, in prima linea a Roma contro lo spaccio e la criminalità. Tanti i partecipanti, tra cui i giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Assisi.

Mirko Mazzocato

Mirko Mazzocato ha ricordato la “positività” del termine “fratello: significa che i giovani hanno voglia di stare insieme, la solitudine rivela il bisogno e il desiderio di fraternità con Dio. Oggi i giovani sono spesso appiattiti sul ‘qui e ora’ e invece bisogna ascoltare chi ha senso di empatia e le loro speranze”.

Don Antonio Coluccia

A seguire l’intervento di don Antonio Coluccia, che ha sottolineato come “le periferie sono un tema di cui parlano tutti, dal governo alla Chiesa: nelle piazze di spaccio, un luogo dove la vita non viene rispettata, dove le persone sono escluse perché vivono in solitudine, io cerco di testimoniare Gesù grazie a quelli che chiamo presidi pastorali. Oggi le persone hanno tutto ma mancano loro dei motivatori, come furono Francesco e Carlo. A questi giovani qui presenti vorrei dire che la droga è il più grande bluff, causa morti anche giovanissimi, e che invece Cristo - che ha testimoniato il valore degli abbracci e della misericordia - fa comprendere il valore della vita: non siete comprabili - l’appello di Coluccia, ricordando anche il suo progetto di radio tra Vangelo e Costituzione - innamoratevi della libertà”.

Laura Pizziconi

La psicologa Laura Pizziconi ha messo in luce “le difficoltà dell’adolescenza, e come sia difficile tracciare delle linee tra il disagio e le patologie visti i tanti cambiamenti che il periodo dell’adolescenza porta con sé” e ha invitato “i genitori e gli insegnanti a essere presenti nella vita dei giovani, dialogando con loro”.

Vescovo Domenico Sorrentino

A tirare le fila dei lavori il vescovo Domenico Sorrentino, che ha incentrato il suo discorso sulle figure di Gesù, Francesco e Carlo. Quando a Gesù venne chiesto come vivere per sempre in maniera grande e bella la risposta fu quella di seguire i comandamenti di Dio; Francesco si alleggerì della pesantezza della ricchezza facendo cose bellissime, e infine Carlo Acutis, seppur di famiglia agiata, volle solo i beni essenziali e fu felice anche quando Dio gli disse di spogliarsi della vita, come dimostra un video girato due mesi prima della morte. La felicità - ha concluso il vescovo - passa attraverso la voglia di vita con Gesù, che ha bisogno di voi per rendere il mondo più felice”.

Il programma dei prossimi eventi per la memoria liturgica di Carlo Acutis

Gli eventi organizzati dalla Fondazione Santuario della Spogliazione continueranno venerdì 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, composta da un’ampia rassegna fotografica, con descrizioni storiche, che racconta alcuni dei principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Infine in serata alle ore 21 nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione ci sarà l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”, animata dagli studenti Ofm. Cap. Sabato 12 ottobre alle ore 11 la messa sarà celebrata da fr. Simone Calvarese, ministro provinciale della Provincia serafica dei Frati minori Cappuccini; alle ore 18 la messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Domenico Sorrentino. Sempre sabato 12 ottobre alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato (ingresso libero fino ad esaurimento posti). [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77959,77960,77961"]]]>
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È nata la Fondazione “Economy of Francesco” https://www.lavoce.it/e-nata-la-fondazione-economy-of-francesco/ https://www.lavoce.it/e-nata-la-fondazione-economy-of-francesco/#respond Tue, 24 Sep 2024 14:36:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77803

“Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”. Sono questi gli scopi della nuova Fondazione “The Economy of Francesco” istituita formalmente nel pomeriggio del 23 settembre 2024.

La Fondazione “Economy of Francesco"

La Fondazione, che risponde allo schema giuridico della fondazione di partecipazione, è costituita, su indirizzo e ispirazione del Santo Padre, dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dall'Associazione Internazionale per una Economia di Comunione, dall’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi. Con una lettera del 5 dicembre 2023, papa Francesco ha affidato al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, e ai membri del Comitato EoF, Luigino Bruni e Francesca Di Maolo, il compito di custodire il “processo avviato, andando a definire la nuova struttura organizzativa che farà da centro di coordinamento e di animazione di tutto ciò che Economy of Francesco sta già vivendo nelle imprese, nelle università, nel mondo”, con l’affiancamento del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo umano integrale. Dopo alcuni mesi di lavoro, ascolto e discernimento, lunedì 23 l’atto costitutivo della Fondazione alla presenza dei tre fondatori che domani, mercoledì 25 settembre incontreranno papa Francesco. All’udienza parteciperanno, oltre ai fondatori, un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale della Fondazione, già a lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

Mons. Sorrentino: “Entriamo nel vivo di un percorso che non si è mai fermato"

“Con la costituzione formale di The Economy of Francesco entriamo nel vivo di un cammino che non si è mai fermato. Da oggi i giovani di EoF – spiega il Vescovo di Assisi e presidente della Fondazione – diventano ufficialmente protagonisti di questo percorso che vuole entrare nelle Università, nelle imprese e nel mondo della cooperazione affinché la cultura economica dominante lasci il posto a un nuovo pensiero che abbia a cuore la persona, i suoi carismi, l’ambiente e il territorio, piuttosto che il mero profitto. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la cura e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e la custodia della casa comune sono elementi da cui neanche gli imprenditori possono prescindere. Il compito di EoF è proprio questo – aggiunge il presidente – far comprendere e diffondere un pensiero economico differente che racchiuda i valori di prossimità, circolarità, sussidiarietà, etica, fraternità ed equità”.

Soddisfazione del vicepresidente della Fondazione Luigino Bruni

Soddisfazione sul nuovo avvio è stata espressa anche dal vicepresidente della Fondazione, Luigino Bruni. “Siamo molto lieti di poter dare il nostro contributo concreto, e sussidiario, ai giovani che hanno risposto alla chiamata di Papa Francesco, e sostenere con i nostri ‘sogni’ di adulti le ‘visioni’ dei giovani” (profeta Gioele). A oltre 5 anni dal lancio di EoF, oggi c’è bisogno di una seconda generazione di giovani economisti che continuino la corsa verso una nuova economia, affiancandosi ai giovani che corrono già: la Fondazione è un aiuto concreto per questo”.

Francesca Di Maolo: “Diamo il via ad un nuovo cammino per mettere al centro la dignità umana"

“Siamo onorati di essere stati chiamati a custodire il processo avviato dal Pontefice con ‘Economy of Francesco’ – ha detto il presidente dell’Istituto Serafico Francesca Di Maolo - ed è con emozione e speranza che oggi, con la nascita della Fondazione Eof, diamo il via a un nuovo cammino, una tappa fondamentale per costruire un'economia capace di mettere al centro la dignità umana, i più fragili e la cura del creato. Da promotori di questo progetto – ha aggiunto - ci impegneremo fin da subito a sostenere un'economia inclusiva, giusta e sostenibile, che sappia davvero accogliere e difendere la vita in ogni sua forma. La nascita di questa Fondazione è un segno di speranza per un cambiamento reale che, partendo dai più giovani, non escluda più nessuno e possa prendersi cura del creato e della salute di tutti”.

Le iniziative di "Economy of Francesco"

Era il 2019 quando papa Francesco chiamava i giovani economisti, imprenditori e change makers del mondo ad avviare un processo di cambiamento per ri-animare l’economia. Da allora, numerose sono state le iniziative che hanno contraddistinto il movimento di pensiero e prassi Economy of Francesco, coinvolgendo migliaia di giovani di tutto il mondo impegnati a testimoniare e promuovere un’economia amica della terra, un’economia di pace, un’economia della vita. Centinaia le conferenze, decine di pubblicazioni, oltre 50 progetti di ricerca, 10 scuole estive in tutto il mondo, decine di startup, 12 villaggi tematici, circa 50 hub locali. Nel 2022 l’evento in presenza ad Assisi e il Patto con Papa Francesco. Alla luce degli ideali sanciti nel Patto, l’ente si muoverà su tre principali aree di intervento: studio e ricerca; impresa e innovazione; formazione e cultura.

V EoF Global Gathering in diretta streaming

Nel pomeriggio del 25 settembre alle 18 in programma il V EoF Global Gathering in diretta streaming sul canale youtube di EoF. Durante il tradizionale evento annuale di aggiornamento e condivisione, sarà anche possibile ascoltare le parole che Papa Francesco rivolgerà ai giovani.]]>

“Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”. Sono questi gli scopi della nuova Fondazione “The Economy of Francesco” istituita formalmente nel pomeriggio del 23 settembre 2024.

La Fondazione “Economy of Francesco"

La Fondazione, che risponde allo schema giuridico della fondazione di partecipazione, è costituita, su indirizzo e ispirazione del Santo Padre, dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dall'Associazione Internazionale per una Economia di Comunione, dall’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi. Con una lettera del 5 dicembre 2023, papa Francesco ha affidato al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, e ai membri del Comitato EoF, Luigino Bruni e Francesca Di Maolo, il compito di custodire il “processo avviato, andando a definire la nuova struttura organizzativa che farà da centro di coordinamento e di animazione di tutto ciò che Economy of Francesco sta già vivendo nelle imprese, nelle università, nel mondo”, con l’affiancamento del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo umano integrale. Dopo alcuni mesi di lavoro, ascolto e discernimento, lunedì 23 l’atto costitutivo della Fondazione alla presenza dei tre fondatori che domani, mercoledì 25 settembre incontreranno papa Francesco. All’udienza parteciperanno, oltre ai fondatori, un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale della Fondazione, già a lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

Mons. Sorrentino: “Entriamo nel vivo di un percorso che non si è mai fermato"

“Con la costituzione formale di The Economy of Francesco entriamo nel vivo di un cammino che non si è mai fermato. Da oggi i giovani di EoF – spiega il Vescovo di Assisi e presidente della Fondazione – diventano ufficialmente protagonisti di questo percorso che vuole entrare nelle Università, nelle imprese e nel mondo della cooperazione affinché la cultura economica dominante lasci il posto a un nuovo pensiero che abbia a cuore la persona, i suoi carismi, l’ambiente e il territorio, piuttosto che il mero profitto. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la cura e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e la custodia della casa comune sono elementi da cui neanche gli imprenditori possono prescindere. Il compito di EoF è proprio questo – aggiunge il presidente – far comprendere e diffondere un pensiero economico differente che racchiuda i valori di prossimità, circolarità, sussidiarietà, etica, fraternità ed equità”.

Soddisfazione del vicepresidente della Fondazione Luigino Bruni

Soddisfazione sul nuovo avvio è stata espressa anche dal vicepresidente della Fondazione, Luigino Bruni. “Siamo molto lieti di poter dare il nostro contributo concreto, e sussidiario, ai giovani che hanno risposto alla chiamata di Papa Francesco, e sostenere con i nostri ‘sogni’ di adulti le ‘visioni’ dei giovani” (profeta Gioele). A oltre 5 anni dal lancio di EoF, oggi c’è bisogno di una seconda generazione di giovani economisti che continuino la corsa verso una nuova economia, affiancandosi ai giovani che corrono già: la Fondazione è un aiuto concreto per questo”.

Francesca Di Maolo: “Diamo il via ad un nuovo cammino per mettere al centro la dignità umana"

“Siamo onorati di essere stati chiamati a custodire il processo avviato dal Pontefice con ‘Economy of Francesco’ – ha detto il presidente dell’Istituto Serafico Francesca Di Maolo - ed è con emozione e speranza che oggi, con la nascita della Fondazione Eof, diamo il via a un nuovo cammino, una tappa fondamentale per costruire un'economia capace di mettere al centro la dignità umana, i più fragili e la cura del creato. Da promotori di questo progetto – ha aggiunto - ci impegneremo fin da subito a sostenere un'economia inclusiva, giusta e sostenibile, che sappia davvero accogliere e difendere la vita in ogni sua forma. La nascita di questa Fondazione è un segno di speranza per un cambiamento reale che, partendo dai più giovani, non escluda più nessuno e possa prendersi cura del creato e della salute di tutti”.

Le iniziative di "Economy of Francesco"

Era il 2019 quando papa Francesco chiamava i giovani economisti, imprenditori e change makers del mondo ad avviare un processo di cambiamento per ri-animare l’economia. Da allora, numerose sono state le iniziative che hanno contraddistinto il movimento di pensiero e prassi Economy of Francesco, coinvolgendo migliaia di giovani di tutto il mondo impegnati a testimoniare e promuovere un’economia amica della terra, un’economia di pace, un’economia della vita. Centinaia le conferenze, decine di pubblicazioni, oltre 50 progetti di ricerca, 10 scuole estive in tutto il mondo, decine di startup, 12 villaggi tematici, circa 50 hub locali. Nel 2022 l’evento in presenza ad Assisi e il Patto con Papa Francesco. Alla luce degli ideali sanciti nel Patto, l’ente si muoverà su tre principali aree di intervento: studio e ricerca; impresa e innovazione; formazione e cultura.

V EoF Global Gathering in diretta streaming

Nel pomeriggio del 25 settembre alle 18 in programma il V EoF Global Gathering in diretta streaming sul canale youtube di EoF. Durante il tradizionale evento annuale di aggiornamento e condivisione, sarà anche possibile ascoltare le parole che Papa Francesco rivolgerà ai giovani.]]>
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Don Oscar Battaglia, una vita per le sacre scritture https://www.lavoce.it/don-oscar-battaglia-una-vita-per-le-sacre-scritture/ https://www.lavoce.it/don-oscar-battaglia-una-vita-per-le-sacre-scritture/#respond Thu, 25 Jul 2024 08:49:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77151

Con Carlo Maria Martini si davano del “tu”. Aveva studiato con i grandissimi del Biblico: De La Potterie, Alonso-Schoekel, Voyé e tanti altri.

Don Oscar era un biblista, ricercatore, predicatore...

Don Oscar Battaglia era un biblista che non conosceva solo grammatica, sintassi e lessico delle lingue antiche, ma anche teologia, magistero e spiritualità. Ha formato decine di grandi biblisti e alimentato la fede di migliaia di umbri e non solo. Ricercatore, docente, predicatore, pastore, formatore di altissimo livello, di lui però, in quest’ora tristissima mi viene al cuore altro.

Sguardo unico e una eleganza sobria

Don Oscar era un uomo molto bello. Uno degli uomini più belli che io abbia mai incontrato. Alto e snello fino a età avanzata. La sua bellezza si manifestava in uno sguardo unico e in una eleganza sobria. Un misto della signorile severità delle montagne in cui era nato e della dolcezza delle colline tra le quali aveva vissuto. Una bellezza, la sua, non solo dote naturale. Tra le Scritture e la Parola c’è un punto di tangenza e, quando arrivi lì, la coscienza si manifesta nella Parola e tutto in te si trasforma. La bellezza di don Oscar si completava lì. I suoi occhi bellissimi erano capaci di uno sguardo non ordinario. Manifestavano misericordia, quella vera, quella senza “miele”.

La parresia e la libertà del Vangelo

Don Oscar è stato un cristiano capace di parresia. Agli inizi degli anni ‘80 facevamo tante cose insieme, Giovani di Ac e Istituto teologico con lui preside. Stavo introducendo un seminario con relatori importanti e sala piena e stavo dicendo un misto di ingenuità e sciocchezze. Lui si alza dall’ultima fila nella quale era seduto, viene al tavolo, prende il microfono e pieno di santa ira smonta le scemenze che stavo dicendo. Io favoleggiavo di morale cristiana e lui ci ricordò che il Signore non chiese ad Abramo quello che aveva chiesto a Noè, ad Osea quello che aveva chiesto a Davide, a Paolo quello che aveva chiesto a Levi. La gioia di assaporare ancora una volta la libertà del Vangelo (in ogni senso del genitivo) fu addirittura più forte della vergogna che provai in quel momento.

Il punto di tangenza tra Scritture e Parola

Nella sua vita, don Oscar ha pagato tanto per la cristiana parresia, ma il suo volto sereno faceva intuire che avevano pagato molto di più gli stressantissimi e acidi ecclesiastici perennemente in cerca di carriera. Don Oscar non solo frequentava quel punto di tangenza tra Scritture e Parola, ma ti ci portava. In tante e in tanti siamo stati portati lì da lui. Ricordo una domenica di gennaio di metà anni ‘70. C’era un incontro del Movimento studenti di Azione cattolica ed eravamo nel seminario regionale di Assisi. Visto il giorno, gli ambienti erano vuoti e freddi. Messa nella cappellina al primo piano. Celebra e predica don Oscar. Il Vangelo era quello del “figliol prodigo”.

Al punto chiave dell’omelia don Oscar chiede: come fece il padre a vederlo mentre era ancora lontano? Mica gli aveva telefonato per dire che stava tornando. Lo vide perché quel padre che lo aveva lasciato partire e aveva accettato di essere morto per quel figlio, era rimasto lì ad aspettare. L’amore con cui quel padre accoglierà è lo stesso con cui aveva rispettato e aspettato. Sono cinquant’anni che sento dentro di me il suono di queste parole di don Oscar e sono una voce decisiva ogni volta che l’ho ascoltata. Tantissime persone mi hanno raccontato esperienze analoghe. Don Oscar sapeva portarti in quel punto di tangenza tra Scritture e Parola perché ne conosceva la strada e ti insegnava che per arrivarci non basta devozione, ma serve anche intelligenza, e serve quella libertà senza la quale l’obbedienza è solo pigrizia o furbizia, preludio al prossimo tradimento.

…poi dovremmo dire del don Oscar confessore o del don Oscar direttore spirituale, ma qui deve scendere il silenzio del segreto. Un segreto che custodiamo in tantissimi: preti, laiche e laici, religiose e religiosi. Non credenti persino. Non so perché in tanti si affannino a irridere e sfasciare la Chiesa del Vangelo, della tradizione (quella vera, non quella dei tradizionalisti), quella del Vaticano II, la Chiesa che don Oscar Battaglia ha amato, testimoniato e fatto conoscere nel senso più pieno di questo verbo massimamente biblico.

Luca Diotallevi

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Con Carlo Maria Martini si davano del “tu”. Aveva studiato con i grandissimi del Biblico: De La Potterie, Alonso-Schoekel, Voyé e tanti altri.

Don Oscar era un biblista, ricercatore, predicatore...

Don Oscar Battaglia era un biblista che non conosceva solo grammatica, sintassi e lessico delle lingue antiche, ma anche teologia, magistero e spiritualità. Ha formato decine di grandi biblisti e alimentato la fede di migliaia di umbri e non solo. Ricercatore, docente, predicatore, pastore, formatore di altissimo livello, di lui però, in quest’ora tristissima mi viene al cuore altro.

Sguardo unico e una eleganza sobria

Don Oscar era un uomo molto bello. Uno degli uomini più belli che io abbia mai incontrato. Alto e snello fino a età avanzata. La sua bellezza si manifestava in uno sguardo unico e in una eleganza sobria. Un misto della signorile severità delle montagne in cui era nato e della dolcezza delle colline tra le quali aveva vissuto. Una bellezza, la sua, non solo dote naturale. Tra le Scritture e la Parola c’è un punto di tangenza e, quando arrivi lì, la coscienza si manifesta nella Parola e tutto in te si trasforma. La bellezza di don Oscar si completava lì. I suoi occhi bellissimi erano capaci di uno sguardo non ordinario. Manifestavano misericordia, quella vera, quella senza “miele”.

La parresia e la libertà del Vangelo

Don Oscar è stato un cristiano capace di parresia. Agli inizi degli anni ‘80 facevamo tante cose insieme, Giovani di Ac e Istituto teologico con lui preside. Stavo introducendo un seminario con relatori importanti e sala piena e stavo dicendo un misto di ingenuità e sciocchezze. Lui si alza dall’ultima fila nella quale era seduto, viene al tavolo, prende il microfono e pieno di santa ira smonta le scemenze che stavo dicendo. Io favoleggiavo di morale cristiana e lui ci ricordò che il Signore non chiese ad Abramo quello che aveva chiesto a Noè, ad Osea quello che aveva chiesto a Davide, a Paolo quello che aveva chiesto a Levi. La gioia di assaporare ancora una volta la libertà del Vangelo (in ogni senso del genitivo) fu addirittura più forte della vergogna che provai in quel momento.

Il punto di tangenza tra Scritture e Parola

Nella sua vita, don Oscar ha pagato tanto per la cristiana parresia, ma il suo volto sereno faceva intuire che avevano pagato molto di più gli stressantissimi e acidi ecclesiastici perennemente in cerca di carriera. Don Oscar non solo frequentava quel punto di tangenza tra Scritture e Parola, ma ti ci portava. In tante e in tanti siamo stati portati lì da lui. Ricordo una domenica di gennaio di metà anni ‘70. C’era un incontro del Movimento studenti di Azione cattolica ed eravamo nel seminario regionale di Assisi. Visto il giorno, gli ambienti erano vuoti e freddi. Messa nella cappellina al primo piano. Celebra e predica don Oscar. Il Vangelo era quello del “figliol prodigo”.

Al punto chiave dell’omelia don Oscar chiede: come fece il padre a vederlo mentre era ancora lontano? Mica gli aveva telefonato per dire che stava tornando. Lo vide perché quel padre che lo aveva lasciato partire e aveva accettato di essere morto per quel figlio, era rimasto lì ad aspettare. L’amore con cui quel padre accoglierà è lo stesso con cui aveva rispettato e aspettato. Sono cinquant’anni che sento dentro di me il suono di queste parole di don Oscar e sono una voce decisiva ogni volta che l’ho ascoltata. Tantissime persone mi hanno raccontato esperienze analoghe. Don Oscar sapeva portarti in quel punto di tangenza tra Scritture e Parola perché ne conosceva la strada e ti insegnava che per arrivarci non basta devozione, ma serve anche intelligenza, e serve quella libertà senza la quale l’obbedienza è solo pigrizia o furbizia, preludio al prossimo tradimento.

…poi dovremmo dire del don Oscar confessore o del don Oscar direttore spirituale, ma qui deve scendere il silenzio del segreto. Un segreto che custodiamo in tantissimi: preti, laiche e laici, religiose e religiosi. Non credenti persino. Non so perché in tanti si affannino a irridere e sfasciare la Chiesa del Vangelo, della tradizione (quella vera, non quella dei tradizionalisti), quella del Vaticano II, la Chiesa che don Oscar Battaglia ha amato, testimoniato e fatto conoscere nel senso più pieno di questo verbo massimamente biblico.

Luca Diotallevi

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Il giovane Carlo Acutis presto santo. Riconosciuto il miracolo da parte del Papa https://www.lavoce.it/giovane-carlo-acutis-presto-santo-riconosciuto-miracolo-parte-papa/ https://www.lavoce.it/giovane-carlo-acutis-presto-santo-riconosciuto-miracolo-parte-papa/#respond Thu, 23 May 2024 12:50:58 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76305 carlo

Pubblichiamo la nota diffusa oggi del vescovo di Assisi - Nocera - Umbra - Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, rispetto al riconoscimento del miracolo compiuto per intercessione del beato Carlo Acutis.

È stato annunciato dalla Sala Stampa vaticana che un miracolo compiuto per intercessione del beato Carlo Acutis è stato riconosciuto da papa Francesco il quale ha autorizzato il Dicastero per le cause dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Su questa base, in data da definire, Carlo sarà proclamato santo, passando così dal culto locale che è proprio dello status di beato, al culto universale che caratterizza i santi canonizzati. 

La Chiesa di Assisi è in festa. Sia lode al Signore, che sta facendo grandi cose, per dare un colpo d’ala al nostro entusiasmo nella coerenza cristiana e nell’annuncio del Vangelo. Grazie anche al Santo Padre che sta assecondando l’opera di Dio. Trovandomi ancora a Roma, dove si conclude la Cei, conto di arrivare in serata ad Assisi, per ringraziare il Signore nella celebrazione eucaristica. Ma fin d’ora mi unisco ai fedeli che si trovano nel Santuario per una preghiera di lode.

Voglia il Signore continuare la sua opera attraverso la testimonianza del beato Carlo. Egli potrà essere chiamato “Santo” e venerato con il culto liturgico dovuto ai Santi solo dopo la canonizzazione. Liturgicamente, pertanto, tutto rimane come prima. Ma esprimiamo con esultanza la nostra gioia in unione con la famiglia, specie il papà Andrea e la mamma Antonia, e tutti i devoti di Carlo sparsi nel mondo. Egli ci ottenga dal Signore di amarlo come lo ha amato lui, soprattutto nella Santa Eucaristia. In attesa di rivedervi, vi benedico di cuore.

+ Domenico Sorrentino Vescovo

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carlo

Pubblichiamo la nota diffusa oggi del vescovo di Assisi - Nocera - Umbra - Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, rispetto al riconoscimento del miracolo compiuto per intercessione del beato Carlo Acutis.

È stato annunciato dalla Sala Stampa vaticana che un miracolo compiuto per intercessione del beato Carlo Acutis è stato riconosciuto da papa Francesco il quale ha autorizzato il Dicastero per le cause dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Su questa base, in data da definire, Carlo sarà proclamato santo, passando così dal culto locale che è proprio dello status di beato, al culto universale che caratterizza i santi canonizzati. 

La Chiesa di Assisi è in festa. Sia lode al Signore, che sta facendo grandi cose, per dare un colpo d’ala al nostro entusiasmo nella coerenza cristiana e nell’annuncio del Vangelo. Grazie anche al Santo Padre che sta assecondando l’opera di Dio. Trovandomi ancora a Roma, dove si conclude la Cei, conto di arrivare in serata ad Assisi, per ringraziare il Signore nella celebrazione eucaristica. Ma fin d’ora mi unisco ai fedeli che si trovano nel Santuario per una preghiera di lode.

Voglia il Signore continuare la sua opera attraverso la testimonianza del beato Carlo. Egli potrà essere chiamato “Santo” e venerato con il culto liturgico dovuto ai Santi solo dopo la canonizzazione. Liturgicamente, pertanto, tutto rimane come prima. Ma esprimiamo con esultanza la nostra gioia in unione con la famiglia, specie il papà Andrea e la mamma Antonia, e tutti i devoti di Carlo sparsi nel mondo. Egli ci ottenga dal Signore di amarlo come lo ha amato lui, soprattutto nella Santa Eucaristia. In attesa di rivedervi, vi benedico di cuore.

+ Domenico Sorrentino Vescovo

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Ad Assisi, spazio alle persone con disabilità. Incontro con il garante regionale Rolla https://www.lavoce.it/assisi-spazio-persone-disabilita-incontro-garante-regionale-rolla/ https://www.lavoce.it/assisi-spazio-persone-disabilita-incontro-garante-regionale-rolla/#respond Mon, 18 Mar 2024 07:00:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=75352 Una donna di spalle su una carrozzina lungo un percorso tra il verde della natura

Il 18 marzo ad Assisi: "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

"I fratelli disabili che oggi chiamiamo diversamente abili hanno talenti e possono esprimere tante cose; la diminuzione in un aspetto mette in evidenza altri aspetti che noi dobbiamo saper sempre apprezzare; a essi diamo ma anche da essi riceviamo, c’è un interscambio di doni e la Sala della spogliazione ci può dare questo senso di interscambio e interazione”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista dell'evento "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

Incontro alla sala della Spogliazione

L'incontro, su iniziativa del Garante regionale per le persone con disabilità, Massimo Rolla, si terrà ad Assisi il 18 marzo presso la “Sala della Spogliazione" (Palazzo Vescovile, piazza del Vescovado 3), dalle ore 9.30 alle ore 12.30. L'iniziativa si pone in continuità con l’attività già avviata dall’Osservatorio regionale per i diritti delle persone con disabilità e vuole porre l’attenzione sul territorio attraverso specifiche istanze per il tramite delle associazioni.

Il convegno in vista del G7 delle disabilità ad Assisi che si terrà a ottobre

"Spero tanto - conclude il Vescovo - che il vostro convegno possa trarre da questo ambiente tanta ispirazione, ricordando anche il momento speciale del G7 delle disabilità con cui il mondo il prossimo ottobre verrà ad Assisi".

Le parole di Massimo Rolla, garante regionale per le persone con disabilità

"L’intento - spiega invece il Garante - è attenzionare delle criticità che necessitano interventi in tempi stretti con l’obiettivo di dare il via ad un monitoraggio costante da parte delle istituzioni competenti. I relatori saranno le associazioni presenti nel territorio, tramite i loro rappresentanti. Nella loro esposizione durante il convegno - aggiunge ancora Rolla - individueranno una macroarea di riferimento ed all'interno di quella, porranno l’attenzione su un punto specifico. Verranno individuate inoltre delle possibili soluzioni alle problematiche indicate, anche tramite semplici accomodamenti ragionevoli e sempre nello spirito della collaborazione instaurata tra le associazioni delle persone con disabilità presenti nel territorio e le varie istituzioni ed enti regionali e comunali, nello spirito della cooprogettazione, cooprogrammazione e sinergia di intenti".]]>
Una donna di spalle su una carrozzina lungo un percorso tra il verde della natura

Il 18 marzo ad Assisi: "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

"I fratelli disabili che oggi chiamiamo diversamente abili hanno talenti e possono esprimere tante cose; la diminuzione in un aspetto mette in evidenza altri aspetti che noi dobbiamo saper sempre apprezzare; a essi diamo ma anche da essi riceviamo, c’è un interscambio di doni e la Sala della spogliazione ci può dare questo senso di interscambio e interazione”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista dell'evento "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

Incontro alla sala della Spogliazione

L'incontro, su iniziativa del Garante regionale per le persone con disabilità, Massimo Rolla, si terrà ad Assisi il 18 marzo presso la “Sala della Spogliazione" (Palazzo Vescovile, piazza del Vescovado 3), dalle ore 9.30 alle ore 12.30. L'iniziativa si pone in continuità con l’attività già avviata dall’Osservatorio regionale per i diritti delle persone con disabilità e vuole porre l’attenzione sul territorio attraverso specifiche istanze per il tramite delle associazioni.

Il convegno in vista del G7 delle disabilità ad Assisi che si terrà a ottobre

"Spero tanto - conclude il Vescovo - che il vostro convegno possa trarre da questo ambiente tanta ispirazione, ricordando anche il momento speciale del G7 delle disabilità con cui il mondo il prossimo ottobre verrà ad Assisi".

Le parole di Massimo Rolla, garante regionale per le persone con disabilità

"L’intento - spiega invece il Garante - è attenzionare delle criticità che necessitano interventi in tempi stretti con l’obiettivo di dare il via ad un monitoraggio costante da parte delle istituzioni competenti. I relatori saranno le associazioni presenti nel territorio, tramite i loro rappresentanti. Nella loro esposizione durante il convegno - aggiunge ancora Rolla - individueranno una macroarea di riferimento ed all'interno di quella, porranno l’attenzione su un punto specifico. Verranno individuate inoltre delle possibili soluzioni alle problematiche indicate, anche tramite semplici accomodamenti ragionevoli e sempre nello spirito della collaborazione instaurata tra le associazioni delle persone con disabilità presenti nel territorio e le varie istituzioni ed enti regionali e comunali, nello spirito della cooprogettazione, cooprogrammazione e sinergia di intenti".]]>
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A Gualdo Tadino si celebra il Settimo centenario della morte del beato Angelo https://www.lavoce.it/gualdo-tadino-celebra-settimo-centenario-morte-beato-angelo/ https://www.lavoce.it/gualdo-tadino-celebra-settimo-centenario-morte-beato-angelo/#respond Sun, 07 Jan 2024 16:15:27 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74466 L'interno della basilica cattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino con i fedeli che partecipano alla messa per il beato Angelo

Gualdo Tadino e tutta la diocesi in festa per la solennità del beato Angelo, compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Fervono i preparativi per le celebrazioni per il Settimo centenario della morte che si terranno nella Basilica concattedrale di San Benedetto.

Presentazione delle idee progettuali degli studenti dell'Its Umbria Academy

Dopo la novena di preparazione il 10 gennaio alle ore 15 nella Sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino saranno presentate le idee progettuali, realizzate dai giovani studenti di ITS Umbria Academy, volte ad individuare modalità di recupero e di valorizzazione di tutta l'area circostante l'Eremo. "La riqualificazione di questi siti - scrive il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti - rappresenta un'opportunità unica per contribuire alla preservazione del nostro patrimonio culturale e religioso, nonché per favorire lo sviluppo e la valorizzazione del territorio".

La messa presieduta dal vescovo Sorrentino e l'apertura della porta santa

Il 14 gennaio alle ore 17.30 la celebrazione del Vespro e la messa presieduta dal vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, con l’offerta dell'olio per la lampada votiva da parte dell'amministrazione comunale. A seguire alle ore 20.45 l'apertura della Porta santa del Centenario con la fiaccolata dall'eremo del Beato Angelo alla Concattedrale con soste a Casale, San Lazzaro e Biancospino, la benedizione di monsignor Sorrentino e l'ingresso attraverso la Porta santa, con la possibilità di ottenere l'indulgenza plenaria per tutto l'anno.

La solenne celebrazione eucaristica presieduta dal card. Mauro Piacenza

Il 15 gennaio l'orario di apertura della chiesa sarà dalle ore 6,30 alle ore 22 con messe alle ore 7-8-9 e 10 e alle ore 11.15 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore; al termine, la benedizione papale con l'indulgenza plenaria. Alle ore 16.30 la celebrazione del transito il ricordo dell’ora tradizionale della morte del Beato. Alle ore 17,30 la celebrazione del vespro e messa presieduta da monsignor Luciano Paolucci Bedini vescovo di Gubbio e di Città di Castello. Il 21 gennaio alle ore 18 la messa presieduta da monsignor Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana, in suffragio dei soci vivi e defunti della Pia Associazione del Beato Angelo.

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L'interno della basilica cattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino con i fedeli che partecipano alla messa per il beato Angelo

Gualdo Tadino e tutta la diocesi in festa per la solennità del beato Angelo, compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Fervono i preparativi per le celebrazioni per il Settimo centenario della morte che si terranno nella Basilica concattedrale di San Benedetto.

Presentazione delle idee progettuali degli studenti dell'Its Umbria Academy

Dopo la novena di preparazione il 10 gennaio alle ore 15 nella Sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino saranno presentate le idee progettuali, realizzate dai giovani studenti di ITS Umbria Academy, volte ad individuare modalità di recupero e di valorizzazione di tutta l'area circostante l'Eremo. "La riqualificazione di questi siti - scrive il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti - rappresenta un'opportunità unica per contribuire alla preservazione del nostro patrimonio culturale e religioso, nonché per favorire lo sviluppo e la valorizzazione del territorio".

La messa presieduta dal vescovo Sorrentino e l'apertura della porta santa

Il 14 gennaio alle ore 17.30 la celebrazione del Vespro e la messa presieduta dal vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, con l’offerta dell'olio per la lampada votiva da parte dell'amministrazione comunale. A seguire alle ore 20.45 l'apertura della Porta santa del Centenario con la fiaccolata dall'eremo del Beato Angelo alla Concattedrale con soste a Casale, San Lazzaro e Biancospino, la benedizione di monsignor Sorrentino e l'ingresso attraverso la Porta santa, con la possibilità di ottenere l'indulgenza plenaria per tutto l'anno.

La solenne celebrazione eucaristica presieduta dal card. Mauro Piacenza

Il 15 gennaio l'orario di apertura della chiesa sarà dalle ore 6,30 alle ore 22 con messe alle ore 7-8-9 e 10 e alle ore 11.15 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore; al termine, la benedizione papale con l'indulgenza plenaria. Alle ore 16.30 la celebrazione del transito il ricordo dell’ora tradizionale della morte del Beato. Alle ore 17,30 la celebrazione del vespro e messa presieduta da monsignor Luciano Paolucci Bedini vescovo di Gubbio e di Città di Castello. Il 21 gennaio alle ore 18 la messa presieduta da monsignor Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana, in suffragio dei soci vivi e defunti della Pia Associazione del Beato Angelo.

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Spirito di Assisi, appello alla partecipazione all’incontro del vescovo Sorrentino  https://www.lavoce.it/spirito-di-assisi-appello-alla-partecipazione-allincontro-del-vescovo-sorrentino/ https://www.lavoce.it/spirito-di-assisi-appello-alla-partecipazione-allincontro-del-vescovo-sorrentino/#respond Tue, 24 Oct 2023 10:14:43 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73753 spirito di assisi

"Vi aspetto tutti, fedeli e cittadini di tutte e due le diocesi, amici esponenti di altre religioni, per pregare insieme per la pace. Ce lo chiede Papa Francesco. Lo faremo giovedì, 27 ottobre, in occasione del 37esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro interreligioso del 1986, voluto (dall'allora Pontefice) San Giovanni Paolo II. Oggi come allora il mondo ha bisogno di pace, la Terra Santa è dilaniata e qui dalla città di San Francesco invochiamo Dio perché prevalga sulle armi la via del dialogo, quale unico strumento per porre fine alle tante guerre che si combattono nel mondo" . A lanciare l’appello il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. "Ci ritroveremo nel Refettorietto della Porziuncola per la comune preghiera, collegandoci all’iniziativa del Santo Padre in San Pietro. Sarei davvero felice se insieme a me, ai membri della Commissione Spirito di Assisi e ai religiosi e religiose che tradizionalmente partecipano all’incontro, ci fossero amministratori, persone della società civile, giovani, famiglie con bambini che sentono il desiderio di pregare, ciascuno secondo la propria fede e la propria coscienza, per la pace. Sarebbe un bel segno di speranza per l’umanità da una terra che ha fatto dell’accoglienza, della fraternità e della pace, una stile conosciuto nel mondo come Spirito di Assisi". Oltre alla preghiera del 27 il programma di quest’anno prevede diversi momenti al via già da giovedì 26 ottobre alle ore 10 al Santuario della Spogliazione di Assisi dove si svolgerà un incontro di approfondimento per le scuole per far conoscere ai più giovani lo Spirito di Assisi e cosa accadde qui in Assisi trentasette anni fa. Nel pomeriggio del 27 ottobre alle ore 16,30 appuntamento, come detto, nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli dove ci sarà la preghiera interreligiosa per la pace con le rappresentanti di diverse religioni e il collegamento con piazza San Pietro e la preghiera del Santo Padre. Sabato 28 ottobre a partire dalle ore 16,30 nella sala della Conciliazione si svolgerà un seminario dal titolo: Possono le religioni fermare la guerra? al quale prenderanno parte il vescovo Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, don Tonio Dell’Olio, Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro Può la Chiesa fermare la guerra?, il francescano padre Enzo Fortunato, Rita Moussalem, responsabile per il Dialogo interreligioso Movimento dei focolari e Maymouna Abdel Qader, portavoce Dialogo interreligioso del Centro Islamico Culturale di Perugia. Saranno in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio ed Edith Bruck, la scrittrice di origini ungheresi sopravvissuta alla Shoah. Verrà poi trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. Domenica 29 ottobre alle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.    ]]>
spirito di assisi

"Vi aspetto tutti, fedeli e cittadini di tutte e due le diocesi, amici esponenti di altre religioni, per pregare insieme per la pace. Ce lo chiede Papa Francesco. Lo faremo giovedì, 27 ottobre, in occasione del 37esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro interreligioso del 1986, voluto (dall'allora Pontefice) San Giovanni Paolo II. Oggi come allora il mondo ha bisogno di pace, la Terra Santa è dilaniata e qui dalla città di San Francesco invochiamo Dio perché prevalga sulle armi la via del dialogo, quale unico strumento per porre fine alle tante guerre che si combattono nel mondo" . A lanciare l’appello il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. "Ci ritroveremo nel Refettorietto della Porziuncola per la comune preghiera, collegandoci all’iniziativa del Santo Padre in San Pietro. Sarei davvero felice se insieme a me, ai membri della Commissione Spirito di Assisi e ai religiosi e religiose che tradizionalmente partecipano all’incontro, ci fossero amministratori, persone della società civile, giovani, famiglie con bambini che sentono il desiderio di pregare, ciascuno secondo la propria fede e la propria coscienza, per la pace. Sarebbe un bel segno di speranza per l’umanità da una terra che ha fatto dell’accoglienza, della fraternità e della pace, una stile conosciuto nel mondo come Spirito di Assisi". Oltre alla preghiera del 27 il programma di quest’anno prevede diversi momenti al via già da giovedì 26 ottobre alle ore 10 al Santuario della Spogliazione di Assisi dove si svolgerà un incontro di approfondimento per le scuole per far conoscere ai più giovani lo Spirito di Assisi e cosa accadde qui in Assisi trentasette anni fa. Nel pomeriggio del 27 ottobre alle ore 16,30 appuntamento, come detto, nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli dove ci sarà la preghiera interreligiosa per la pace con le rappresentanti di diverse religioni e il collegamento con piazza San Pietro e la preghiera del Santo Padre. Sabato 28 ottobre a partire dalle ore 16,30 nella sala della Conciliazione si svolgerà un seminario dal titolo: Possono le religioni fermare la guerra? al quale prenderanno parte il vescovo Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, don Tonio Dell’Olio, Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro Può la Chiesa fermare la guerra?, il francescano padre Enzo Fortunato, Rita Moussalem, responsabile per il Dialogo interreligioso Movimento dei focolari e Maymouna Abdel Qader, portavoce Dialogo interreligioso del Centro Islamico Culturale di Perugia. Saranno in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio ed Edith Bruck, la scrittrice di origini ungheresi sopravvissuta alla Shoah. Verrà poi trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. Domenica 29 ottobre alle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.    ]]>
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Celebrata ad Assisi la memoria liturgica del beato Carlo Acutis https://www.lavoce.it/celebrata-ad-assisi-la-memoria-liturgica-del-beato-carlo-acutis/ https://www.lavoce.it/celebrata-ad-assisi-la-memoria-liturgica-del-beato-carlo-acutis/#respond Fri, 13 Oct 2023 13:57:09 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73632

"Carlo, come Francesco, seppur in modo differente, si è spogliato di sé e si è riempito di Gesù. Francesco e Carlo insieme stanno facendo un grande lavoro, sono una squadra davvero eccezionale, per riportare tanti, specialmente i giovani, a Gesù". Questo uno dei passaggi dell'omelia del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della messa della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, celebrata ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione nel pomeriggio del 12 ottobre.

Nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi 8mila persone a pregare sulla tomba del beato Carlo Acutis

Si è chiusa così una partecipata quattro giorni che ha visto circa 8 mila presenze, con visitatori da tutto il mondo, in particolare americani, tedeschi, indiani, moltissimi italiani che sono venuti proprio per pregare sulla tomba del giovane Beato, sepolto all’interno della chiesa. "La spogliazione - ha detto ancora monsignor Sorrentino - non implica il rigetto delle cose belle che sono dono di Dio, ma il loro uso secondo il cuore di Dio. Significa portare tutte le cose all’offerta eucaristica: il pane e il vino che portiamo all’altare e diventano corpo e sangue del Signore rappresentano, in qualche modo, tutto il nostro mondo, anche quello materiale. Diventano l’Amen di Gesù nel quale si raccoglie tutto il nostro Amen. Carlo, con la sua semplicità di vita, con il suo modo di usare le cose, è un cantore di bellezza. Il suo Cantico fu la sua stessa vita. Cantò la bontà di Dio nella bellezza del mondo. E in questo modo - ha continuato - si spogliò di quella tendenza che tutti abbiamo, la tendenza a mettere il nostro io come misura di tutte le cose e al centro di tutte le cose,dimenticando che esse sono un dono, da accogliere con gratitudine e condividere con amore".

La messa di apertura dell'anniversario è stata presieduta dall'arcivescovo di Perugia mons. Ivan Maffeis

Le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e per la sua memoria liturgica si sono aperte il 9 ottobre con la messa del pomeriggio, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre, è stato padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la messa.

Il seminario "Abitare con sapienza il web"

A sera nella sala della Spogliazione si è svolto il seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto a genitori, educatori e catechisti. A spiegare come utilizzare il web in maniera sicura e come insegnarlo ai giovani, sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. Il seminario, moderato dal direttore dell'Ufficio comunicazioni della diocesi, Marina Rosati, ha messo in luce come gli eccessi di internet siano particolarmente diffusi negli adulti. Per questo i due relatori hanno invitato i presenti, soprattutto genitori, catechisti ed educatori, a stabilire delle regole e a porre dei limiti agli eccessi della rete. L’11 ottobre la messa delle 18 è stata invece celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, e in serata alle ore 21 c’è stato un momento di preghiera e adorazione eucaristica. È possibile ritrovare lo streaming degli eventi sui siti internet del Santuario della Spogliazione, della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e sui rispettivi canali social. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="73644,73645,73646,73647,73649,73654"]]]>

"Carlo, come Francesco, seppur in modo differente, si è spogliato di sé e si è riempito di Gesù. Francesco e Carlo insieme stanno facendo un grande lavoro, sono una squadra davvero eccezionale, per riportare tanti, specialmente i giovani, a Gesù". Questo uno dei passaggi dell'omelia del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della messa della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, celebrata ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione nel pomeriggio del 12 ottobre.

Nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi 8mila persone a pregare sulla tomba del beato Carlo Acutis

Si è chiusa così una partecipata quattro giorni che ha visto circa 8 mila presenze, con visitatori da tutto il mondo, in particolare americani, tedeschi, indiani, moltissimi italiani che sono venuti proprio per pregare sulla tomba del giovane Beato, sepolto all’interno della chiesa. "La spogliazione - ha detto ancora monsignor Sorrentino - non implica il rigetto delle cose belle che sono dono di Dio, ma il loro uso secondo il cuore di Dio. Significa portare tutte le cose all’offerta eucaristica: il pane e il vino che portiamo all’altare e diventano corpo e sangue del Signore rappresentano, in qualche modo, tutto il nostro mondo, anche quello materiale. Diventano l’Amen di Gesù nel quale si raccoglie tutto il nostro Amen. Carlo, con la sua semplicità di vita, con il suo modo di usare le cose, è un cantore di bellezza. Il suo Cantico fu la sua stessa vita. Cantò la bontà di Dio nella bellezza del mondo. E in questo modo - ha continuato - si spogliò di quella tendenza che tutti abbiamo, la tendenza a mettere il nostro io come misura di tutte le cose e al centro di tutte le cose,dimenticando che esse sono un dono, da accogliere con gratitudine e condividere con amore".

La messa di apertura dell'anniversario è stata presieduta dall'arcivescovo di Perugia mons. Ivan Maffeis

Le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e per la sua memoria liturgica si sono aperte il 9 ottobre con la messa del pomeriggio, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre, è stato padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la messa.

Il seminario "Abitare con sapienza il web"

A sera nella sala della Spogliazione si è svolto il seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto a genitori, educatori e catechisti. A spiegare come utilizzare il web in maniera sicura e come insegnarlo ai giovani, sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. Il seminario, moderato dal direttore dell'Ufficio comunicazioni della diocesi, Marina Rosati, ha messo in luce come gli eccessi di internet siano particolarmente diffusi negli adulti. Per questo i due relatori hanno invitato i presenti, soprattutto genitori, catechisti ed educatori, a stabilire delle regole e a porre dei limiti agli eccessi della rete. L’11 ottobre la messa delle 18 è stata invece celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, e in serata alle ore 21 c’è stato un momento di preghiera e adorazione eucaristica. È possibile ritrovare lo streaming degli eventi sui siti internet del Santuario della Spogliazione, della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e sui rispettivi canali social. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="73644,73645,73646,73647,73649,73654"]]]>
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Festa del beato Carlo Acutis dal 9 al 12 ottobre https://www.lavoce.it/festa-del-beato-carlo-acutis-dal-9-al-12-ottobre/ https://www.lavoce.it/festa-del-beato-carlo-acutis-dal-9-al-12-ottobre/#respond Sat, 07 Oct 2023 14:20:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73533 Gente in preghiera davanti alla tomba del beato Carlo Acutis

Tutto pronto per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e della sua memoria liturgica. La Fondazione Santuario della Spogliazione ha predisposto un programma, dal 9 al 12 ottobre, con diversi momenti e celebrazioni per ricordare e venerare il giovane Beato, sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione.

Il rettore padre Gaballo "Ogni giorno famiglie, giovani e pellegrini vengono al santuario attirati dal beato Carlo"

“È un tempo di grazia: ogni giorno famiglie, gruppi di giovani, pellegrini da tutto il mondo – spiega il rettore del Santuario, padre Marco Gaballo – vengono qui attirati anzitutto dal beato Carlo, un giovane che riesce ad infondere coraggio ed entusiasmo non solo a chi è confuso o bloccato, ma anche a chi semplicemente ha bisogno di nuova forza e vigore per riprendere la vita con slancio e fiducia”.

Il programma

Per quanto riguarda il programma si comincia il 9 ottobre con la messa alle ore 18, presieduta dal vescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre sarà padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la messa delle ore 18. In serata, alle ore 21, è previsto un seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto soprattutto a genitori, educatori e catechisti con le relazioni di Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e di Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria; modera la giornalista Marina Rosati. L'11 ottobre la messa delle ore 18 sarà celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola e in serata alle ore 21 ci sarà l’adorazione eucaristica.

Il 12 ottobre memoria liturgica, messa presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino

Il 12 ottobre, giorno della Memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino presiederà la solenne celebrazione eucaristica delle ore 18. Ogni giorno è previsto il rosario animato alle ore 17.30. Gli eventi saranno trasmessi sui siti internet del Santuario della Spogliazione e della diocesi di Assisi e sui rispettivi canali social.]]>
Gente in preghiera davanti alla tomba del beato Carlo Acutis

Tutto pronto per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e della sua memoria liturgica. La Fondazione Santuario della Spogliazione ha predisposto un programma, dal 9 al 12 ottobre, con diversi momenti e celebrazioni per ricordare e venerare il giovane Beato, sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione.

Il rettore padre Gaballo "Ogni giorno famiglie, giovani e pellegrini vengono al santuario attirati dal beato Carlo"

“È un tempo di grazia: ogni giorno famiglie, gruppi di giovani, pellegrini da tutto il mondo – spiega il rettore del Santuario, padre Marco Gaballo – vengono qui attirati anzitutto dal beato Carlo, un giovane che riesce ad infondere coraggio ed entusiasmo non solo a chi è confuso o bloccato, ma anche a chi semplicemente ha bisogno di nuova forza e vigore per riprendere la vita con slancio e fiducia”.

Il programma

Per quanto riguarda il programma si comincia il 9 ottobre con la messa alle ore 18, presieduta dal vescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre sarà padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la messa delle ore 18. In serata, alle ore 21, è previsto un seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto soprattutto a genitori, educatori e catechisti con le relazioni di Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e di Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria; modera la giornalista Marina Rosati. L'11 ottobre la messa delle ore 18 sarà celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola e in serata alle ore 21 ci sarà l’adorazione eucaristica.

Il 12 ottobre memoria liturgica, messa presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino

Il 12 ottobre, giorno della Memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino presiederà la solenne celebrazione eucaristica delle ore 18. Ogni giorno è previsto il rosario animato alle ore 17.30. Gli eventi saranno trasmessi sui siti internet del Santuario della Spogliazione e della diocesi di Assisi e sui rispettivi canali social.]]>
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Alzheimer, un seminario promosso dalla diocesi di Assisi in occasione della Giornata mondiale https://www.lavoce.it/alzheimer-un-seminario-promosso-dalla-diocesi-di-assisi-in-occasione-della-giornata-mondiale/ https://www.lavoce.it/alzheimer-un-seminario-promosso-dalla-diocesi-di-assisi-in-occasione-della-giornata-mondiale/#respond Tue, 19 Sep 2023 13:44:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73397

Viva partecipazione al seminario di sensibilizzazione informativo-esperienziale in merito alla presa in carico assistenziale di persone affette da malattie di Alzheimer dal titolo “Alzheimer tra bisogni e desideri” organizzato dall’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino dal Centro Diurno Alzheimer del Distretto Sanitario dell’Assisano, dall’Associazione di promozione sociale “La Zattera” e dal  Consorzio “Auriga”.

Seminario il 16 settembre in occasione della Giornata dell'Alzheimer

L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, ha avuto il patrocinio dell’Azienda Usl Umbria1 e si è svolta sabato 16 settembre presso il centro diurno Alzheimer, in Via Bevagna a Bastia Umbra ed è stata proposta in vista della giornata dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s disease international (Adi) , che ricorre il 21 settembre di ogni anno.

I saluti istituzionali

Dopo la presentazione dei lavori da parte della direttrice dell’Ufficio di pastorale della Salute diocesana, Marina Menna -medico geriatra-, che ha condotto anche la moderazione del seminario,  la mattinata si è aperta con i saluti istituzionali del vicario generale della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, don Jean Claude Hazoumé, che ha avuto parole di incoraggiamento per i pazienti e le loro famiglie; del primo cittadino di Bastia Umbra  il sindaco Paola Lungarotti, che ha sottolineato l’aspetto olistico della persona verso la quale deve essere orientata la sinergia degli interventi  in un’ottica di salute complessiva della comunità; dell’assessore ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Assisi, Massimo Paggi, che si è soffermato sull’importanza  dell’ascolto dei bisogni dei pazienti e delle famiglie e della direttrice del Distretto Sanitario dell’Assisano dell’Azienda Usl Umbria1, Ilaria Vescarelli. Quest’ultima ha illustrato anche l’articolazione della rete dei Servizi presenti nel Distretto Sanitario dell’Assisano prevista per la presa in carico di pazienti affetti da questa malattia.

Le parole della dott.ssa Ilaria Vescarelli

In Italia le demenze - ha sottolineato la Dott.ssa Vescarelli-  hanno una prevalenza superiore al milione di casi e la malattia di Alzheimer ne rappresenta il 60%. È una malattia neurodegenerativa età dipendente e conduce alla perdita delle autonomie. Circa tre milioni di persone risultano coinvolte direttamente o indirettamente nell’assistenza. In Umbria l’8% di persone di età superiore ai 65 anni soffre di M. di Alzheimer e si stima che il costo medio a persona a carico del SSN sia di circa 70.000 Euro all’anno a cui si aggiungono gli oneri a carico della famiglia. Il medico di medicina generale rappresenta il primo anello della rete dei servizi , colui che può intercettare, grazie anche all’utilizzo di questionari strutturati orientativi cui sottoporre il paziente ed i familiari, i primi sintomi di declino delle funzioni cognitive ed inviare il paziente a visita specialistica neurologica/geriatrica per approfondimenti clinici e di tipo neuropsicologico, i cui referti costituiscono necessari attestati documentali per l’istruzione della pratica di invalidità civile. A seguito di tali valutazioni, integrate anche da quella dei Servizi Sociale, potrà essere delineato per la persona un percorso terapeutico-riabilitativo individualizzato che potrà essere supportato a domicilio o in strutture dedicate quali laboratori cognitivi, centri diurni Alzheimer, laboratori riabilitativi psico-sociali”.

I temi affrontati nel corso del seminario

Nella prima parte del seminario, le relazioni che si sono poi succedute hanno affrontato le tematiche dell’assistenza ai pazienti affetti da Alzheimer, le risorse disponibili per le famiglie e le iniziative promosse per affrontare questa malattia. Sono intervenute Rita Antonini – medico responsabile del “Centro diurno Alzheimer” del Distretto sanitario dell’Assisano, che ha illustrato le attività del Centro attivo da ben 14 e che attualmente ospita 20 pazienti; Caterina Calello - presidente dell’Associazione di promozione Sociale per malattia di Alzheimer “La Zattera” che organizza attività psico-sociali ed emotivo-creative settimanali per pazienti ed incontri di mutuo aiuto e di formazione per familiari e caregivers e  Liana Cicchi- Presidente del “Consorzio Auriga” che eroga servizi per malati di Alzheimer. Dopo gli interventi è scaturito un interessante dibattito e si è data voce anche a toccanti testimonianze di familiari di pazienti che frequentano il Centro diurno.

Attività esperienziali di arteterapia

La seconda parte del seminario è stata dedicata a far fruire ai partecipanti attività esperienziali di arteterapia, condotte dall’arteterapeuta Costantina Betti e dalla psicologa-psicoterapeuta Maria Grazia Rossi e di musicoterapia guidate dal musicoterapeuta Maurizio Vignaroli. Il tutto finalizzato ad offrire una prospettiva pratica sull’uso delle terapie creative che vengono utilizzate negli interventi psico-sociali dell’anziano malato di Alzheimer per migliorarne la qualità della vita. Al termine un momento di preghiera con don Maurizio Biagioni.

Le conclusioni di Marina Menna

La mattinata odierna ha avuto un significato particolare- ha concluso al termine del seminario la moderatrice Marina Menna - in quanto abbiamo posto e focalizzato la nostra attenzione sui molteplici bisogni e sulla sofferenza delle persone affette da malattia di Alzheimer e sulle loro famiglie, realizzando un atto comunitario di incontro e solidarietà a sostegno e celebrazione della Giornata mondiale ad essi dedicata. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca scientifica, sia in ambito diagnostico che farmacologico che continua a dare i suoi frutti e promuovere anche lo sviluppo di approcci integrati di trattamento, comprensivi di laboratori riabilitativi cognitivi/motori/occupazionali, attività creative, psico-sociali, assistenziali volte al miglioramento della qualità di vita dei malati malato e dei loro familiari.]]>

Viva partecipazione al seminario di sensibilizzazione informativo-esperienziale in merito alla presa in carico assistenziale di persone affette da malattie di Alzheimer dal titolo “Alzheimer tra bisogni e desideri” organizzato dall’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino dal Centro Diurno Alzheimer del Distretto Sanitario dell’Assisano, dall’Associazione di promozione sociale “La Zattera” e dal  Consorzio “Auriga”.

Seminario il 16 settembre in occasione della Giornata dell'Alzheimer

L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, ha avuto il patrocinio dell’Azienda Usl Umbria1 e si è svolta sabato 16 settembre presso il centro diurno Alzheimer, in Via Bevagna a Bastia Umbra ed è stata proposta in vista della giornata dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s disease international (Adi) , che ricorre il 21 settembre di ogni anno.

I saluti istituzionali

Dopo la presentazione dei lavori da parte della direttrice dell’Ufficio di pastorale della Salute diocesana, Marina Menna -medico geriatra-, che ha condotto anche la moderazione del seminario,  la mattinata si è aperta con i saluti istituzionali del vicario generale della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, don Jean Claude Hazoumé, che ha avuto parole di incoraggiamento per i pazienti e le loro famiglie; del primo cittadino di Bastia Umbra  il sindaco Paola Lungarotti, che ha sottolineato l’aspetto olistico della persona verso la quale deve essere orientata la sinergia degli interventi  in un’ottica di salute complessiva della comunità; dell’assessore ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Assisi, Massimo Paggi, che si è soffermato sull’importanza  dell’ascolto dei bisogni dei pazienti e delle famiglie e della direttrice del Distretto Sanitario dell’Assisano dell’Azienda Usl Umbria1, Ilaria Vescarelli. Quest’ultima ha illustrato anche l’articolazione della rete dei Servizi presenti nel Distretto Sanitario dell’Assisano prevista per la presa in carico di pazienti affetti da questa malattia.

Le parole della dott.ssa Ilaria Vescarelli

In Italia le demenze - ha sottolineato la Dott.ssa Vescarelli-  hanno una prevalenza superiore al milione di casi e la malattia di Alzheimer ne rappresenta il 60%. È una malattia neurodegenerativa età dipendente e conduce alla perdita delle autonomie. Circa tre milioni di persone risultano coinvolte direttamente o indirettamente nell’assistenza. In Umbria l’8% di persone di età superiore ai 65 anni soffre di M. di Alzheimer e si stima che il costo medio a persona a carico del SSN sia di circa 70.000 Euro all’anno a cui si aggiungono gli oneri a carico della famiglia. Il medico di medicina generale rappresenta il primo anello della rete dei servizi , colui che può intercettare, grazie anche all’utilizzo di questionari strutturati orientativi cui sottoporre il paziente ed i familiari, i primi sintomi di declino delle funzioni cognitive ed inviare il paziente a visita specialistica neurologica/geriatrica per approfondimenti clinici e di tipo neuropsicologico, i cui referti costituiscono necessari attestati documentali per l’istruzione della pratica di invalidità civile. A seguito di tali valutazioni, integrate anche da quella dei Servizi Sociale, potrà essere delineato per la persona un percorso terapeutico-riabilitativo individualizzato che potrà essere supportato a domicilio o in strutture dedicate quali laboratori cognitivi, centri diurni Alzheimer, laboratori riabilitativi psico-sociali”.

I temi affrontati nel corso del seminario

Nella prima parte del seminario, le relazioni che si sono poi succedute hanno affrontato le tematiche dell’assistenza ai pazienti affetti da Alzheimer, le risorse disponibili per le famiglie e le iniziative promosse per affrontare questa malattia. Sono intervenute Rita Antonini – medico responsabile del “Centro diurno Alzheimer” del Distretto sanitario dell’Assisano, che ha illustrato le attività del Centro attivo da ben 14 e che attualmente ospita 20 pazienti; Caterina Calello - presidente dell’Associazione di promozione Sociale per malattia di Alzheimer “La Zattera” che organizza attività psico-sociali ed emotivo-creative settimanali per pazienti ed incontri di mutuo aiuto e di formazione per familiari e caregivers e  Liana Cicchi- Presidente del “Consorzio Auriga” che eroga servizi per malati di Alzheimer. Dopo gli interventi è scaturito un interessante dibattito e si è data voce anche a toccanti testimonianze di familiari di pazienti che frequentano il Centro diurno.

Attività esperienziali di arteterapia

La seconda parte del seminario è stata dedicata a far fruire ai partecipanti attività esperienziali di arteterapia, condotte dall’arteterapeuta Costantina Betti e dalla psicologa-psicoterapeuta Maria Grazia Rossi e di musicoterapia guidate dal musicoterapeuta Maurizio Vignaroli. Il tutto finalizzato ad offrire una prospettiva pratica sull’uso delle terapie creative che vengono utilizzate negli interventi psico-sociali dell’anziano malato di Alzheimer per migliorarne la qualità della vita. Al termine un momento di preghiera con don Maurizio Biagioni.

Le conclusioni di Marina Menna

La mattinata odierna ha avuto un significato particolare- ha concluso al termine del seminario la moderatrice Marina Menna - in quanto abbiamo posto e focalizzato la nostra attenzione sui molteplici bisogni e sulla sofferenza delle persone affette da malattia di Alzheimer e sulle loro famiglie, realizzando un atto comunitario di incontro e solidarietà a sostegno e celebrazione della Giornata mondiale ad essi dedicata. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca scientifica, sia in ambito diagnostico che farmacologico che continua a dare i suoi frutti e promuovere anche lo sviluppo di approcci integrati di trattamento, comprensivi di laboratori riabilitativi cognitivi/motori/occupazionali, attività creative, psico-sociali, assistenziali volte al miglioramento della qualità di vita dei malati malato e dei loro familiari.]]>
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Assisi, una reliquia del beato Carlo Acutis in Irlanda https://www.lavoce.it/assisi-una-reliquia-del-beato-carlo-acutis-in-irlanda/ https://www.lavoce.it/assisi-una-reliquia-del-beato-carlo-acutis-in-irlanda/#respond Wed, 13 Sep 2023 15:12:32 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73349

“Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, possa essere d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista della missione in Irlanda con una reliquia del beato Carlo Acutis, in programma dal 13 al 18 settembre nella Cattedrale di Derry (14 settembre) e nella Cattedrale di Dromore (17 settembre) e nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e alla chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”.

La reliquia di Carlo Acutis

Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà, oltre a monsignor Sorrentino, anche monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali.

Carlo Acutis

Il beato Carlo Acutis, il giovane morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, aveva incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso giugno in Irlanda, nella diocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor; ad agosto centinaia di giovani hanno venerato la reliquia alla GMG di Lisbona, di cui il Beato Carlo era uno dei patroni.]]>

“Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, possa essere d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista della missione in Irlanda con una reliquia del beato Carlo Acutis, in programma dal 13 al 18 settembre nella Cattedrale di Derry (14 settembre) e nella Cattedrale di Dromore (17 settembre) e nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e alla chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”.

La reliquia di Carlo Acutis

Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà, oltre a monsignor Sorrentino, anche monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali.

Carlo Acutis

Il beato Carlo Acutis, il giovane morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, aveva incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso giugno in Irlanda, nella diocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor; ad agosto centinaia di giovani hanno venerato la reliquia alla GMG di Lisbona, di cui il Beato Carlo era uno dei patroni.]]>
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Assisi. Vescovo Domenico Sorrentino, mandato prorogato per due anni https://www.lavoce.it/assisi-vescovo-domenico-sorrentino-mandato-prorogato-per-due-anni/ https://www.lavoce.it/assisi-vescovo-domenico-sorrentino-mandato-prorogato-per-due-anni/#respond Thu, 15 Jun 2023 11:56:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72034 Il vescovo Domenico Sorrentino

Con una lettera a firma del nunzio apostolico in Italia, Emil Paul Tscherrig, il Santo Padre ha comunicato a mons. Domenico Sorrentino vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, che il suo mandato è stato prorogato per i prossimi anni. Monsignor Sorrentino aveva compiuto il 16 maggio scorso i 75 anni e, in conformità a quanto dispone il codice di diritto canonico, aveva presentato al Santo Padre la sua rinuncia dichiarando la piena disponibilità a qualunque superiore decisione. Nella lettera rivolta a mons. Sorrentino, il Nunzio precisa che si “proroga il suo governo di due anni, alla fine dei quali si valuterà l’opportunità di un coadiutore”. È stato lo stesso Vescovo a dare la comunicazione, giovedì 15 giugno alle ore 12, nella Sala della Spogliazione del palazzo Vescovile (sotto le foto e il video) ai rappresentanti degli uffici di Curia, dei presbiteri e diaconi, dei religiosi, e delle autorità civili delle due diocesi. Nell’occasione ha dichiarato la sua gratitudine al Santo Padre per questo ulteriore atto di fiducia nei suoi confronti, esprimendo la sua lode a Dio e la sua gioia per la possibilità che gli viene offerta di servire ancora le diocesi a lui affidate in questo arco di tempo che coinciderà con eventi importanti quali il giubileo della Chiesa universale del 2025 e il centenario francescano che avrà il suo culmine nel 2026. [gallery td_select_gallery_slide="slide" size="medium" ids="72070,72071,72072,72073"]

La nomina e l'ingresso in diocesi nel 2006

Mons. Sorrentino è stato nominato vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino (conservando il titolo personale di arcivescovo) il 19 novembre 2005 ed ha fatto il suo ingresso in diocesi l’11 febbraio 2006. Nel 2021 è stato nominato da Papa Francesco vescovo di Foligno che lo stesso Santo Padre ha così unito in persona episcopi con quella di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra. Ufficialmente rimarranno (almeno per il momento) due diocesi distinte, ma unite dalla figura del vescovo. La decisione, è stata presa dal Pontefice, e annunciata nella mattina di sabato 26 giugno dallo stesso mons. Sorrentino.

Il video di annuncio della proroga a vescovo di Assisi

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Fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento: "Una scelta nel segno della continuità"

A seguito dell'annuncio della proroga del mandato padre fra Marco Moroni, OfmConv, Custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, ha dichiarato: "Una scelta nel segno della continuità, di cui ringraziamo papa Francesco, mentre in filiale obbedienza e in spirito di fraterna collaborazione ci stiamo preparando al Giubileo 2025 e abbiamo cominciato a celebrare il centenario francescano, che si articola negli anni in 5 anniversari, che culminerà nel 2026, quando vivremo gli ottocento anni dalla morte di san Francesco. Auguro al nostro caro padre Vescovo Domenico un gioioso e proficuo ministero pastorale alla guida delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, con piena vitalità e pieno affidamento al Signore. Lo ringrazio altresì di aver confermato la propria disponibilità alla richiesta della Chiesa, e gli assicuriamo come comunità di frati francescani, preghiera e vicinanza fraterna, nello stile di san Francesco, ‘uomo tutto cattolico e apostolico’".]]>
Il vescovo Domenico Sorrentino

Con una lettera a firma del nunzio apostolico in Italia, Emil Paul Tscherrig, il Santo Padre ha comunicato a mons. Domenico Sorrentino vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, che il suo mandato è stato prorogato per i prossimi anni. Monsignor Sorrentino aveva compiuto il 16 maggio scorso i 75 anni e, in conformità a quanto dispone il codice di diritto canonico, aveva presentato al Santo Padre la sua rinuncia dichiarando la piena disponibilità a qualunque superiore decisione. Nella lettera rivolta a mons. Sorrentino, il Nunzio precisa che si “proroga il suo governo di due anni, alla fine dei quali si valuterà l’opportunità di un coadiutore”. È stato lo stesso Vescovo a dare la comunicazione, giovedì 15 giugno alle ore 12, nella Sala della Spogliazione del palazzo Vescovile (sotto le foto e il video) ai rappresentanti degli uffici di Curia, dei presbiteri e diaconi, dei religiosi, e delle autorità civili delle due diocesi. Nell’occasione ha dichiarato la sua gratitudine al Santo Padre per questo ulteriore atto di fiducia nei suoi confronti, esprimendo la sua lode a Dio e la sua gioia per la possibilità che gli viene offerta di servire ancora le diocesi a lui affidate in questo arco di tempo che coinciderà con eventi importanti quali il giubileo della Chiesa universale del 2025 e il centenario francescano che avrà il suo culmine nel 2026. [gallery td_select_gallery_slide="slide" size="medium" ids="72070,72071,72072,72073"]

La nomina e l'ingresso in diocesi nel 2006

Mons. Sorrentino è stato nominato vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino (conservando il titolo personale di arcivescovo) il 19 novembre 2005 ed ha fatto il suo ingresso in diocesi l’11 febbraio 2006. Nel 2021 è stato nominato da Papa Francesco vescovo di Foligno che lo stesso Santo Padre ha così unito in persona episcopi con quella di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra. Ufficialmente rimarranno (almeno per il momento) due diocesi distinte, ma unite dalla figura del vescovo. La decisione, è stata presa dal Pontefice, e annunciata nella mattina di sabato 26 giugno dallo stesso mons. Sorrentino.

Il video di annuncio della proroga a vescovo di Assisi

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Fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento: "Una scelta nel segno della continuità"

A seguito dell'annuncio della proroga del mandato padre fra Marco Moroni, OfmConv, Custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, ha dichiarato: "Una scelta nel segno della continuità, di cui ringraziamo papa Francesco, mentre in filiale obbedienza e in spirito di fraterna collaborazione ci stiamo preparando al Giubileo 2025 e abbiamo cominciato a celebrare il centenario francescano, che si articola negli anni in 5 anniversari, che culminerà nel 2026, quando vivremo gli ottocento anni dalla morte di san Francesco. Auguro al nostro caro padre Vescovo Domenico un gioioso e proficuo ministero pastorale alla guida delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, con piena vitalità e pieno affidamento al Signore. Lo ringrazio altresì di aver confermato la propria disponibilità alla richiesta della Chiesa, e gli assicuriamo come comunità di frati francescani, preghiera e vicinanza fraterna, nello stile di san Francesco, ‘uomo tutto cattolico e apostolico’".]]>
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‘La Lettera’: un documentario sull’enciclica Laudato Si’ con riflessioni di Papa Francesco https://www.lavoce.it/la-lettera-un-documentario-sullenciclica-laudato-si-con-riflessioni-di-papa-francesco/ Tue, 17 Jan 2023 11:00:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70025 la lettera

Si terrà domenica 22 gennaio alle 20.30, nella sala Cimabue del Centro Convegni Colle del Paradiso del Sacro Convento di Assisi, la proiezione del film La Lettera: documentario nato con lo scopo di portare l’enciclica Laudato Si’ al grande pubblico attraverso il linguaggio del cinema. Il film, prodotto dal Movimento Laudato Si' e dai vincitori del premio Oscar 2021, Off The Fence, narra la storia di quattro voci, ciascuna delle quali mostra uno degli aspetti fondamentali dell’ecologia integrale. Il tutto impreziosito dalle riflessioni di Papa Francesco, che ha partecipato a una parte delle riprese. Alla presentazione, moderata dal direttore della rivista San Francesco, fra Riccardo Giacon, parteciperanno: Nicolas Brown, regista del film (da remoto), e Tomás Insua, fondatore e direttore esecutivo del Movimento Laudato Si’. Il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, aprirà l’evento. Saranno presenti tra gli altri il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco della Città, Stefania Proietti, e la responsabile ecumenismo della Diocesi, Marina Zola, che introdurrà al tema ecumenico della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il documentario, della durata di ottanta minuti, si snoda tra le vite, i racconti e le voci: dei poveri con la storia di Arouna Kande, rifugiato climatico che vive in Senegal; degli indigeni rappresentata da Cacique Dadá, capo della sua comunità a Novo Lugar del popolo Borarí, che racconta il suo impegno in Amazzonia; dei giovani con la storia di Ridhima Pandey, attivista per il clima di Hadiwar, Uttarakhand, India; della natura con le ricerche di Greg Asner e Robin Martin, due biologi marini e inventori di una tecnica per creare mappe 3D del mondo sottomarino. Le loro storie sono accompagnate dalle riflessioni di Lorna Gold, presidente del Movimento Laudato Si’, e arricchite dal prezioso contributo, del cardinale Raniero Cantalamessa, OFMCap. Alcune riprese sono state effettuate nel porticato e nella biblioteca del Sacro Convento di Assisi. La proiezione del film La Lettera è gratuita, ed è possibile partecipare compilando il modulo al link bit.ly/3XokrrH . Si accede alla sala dalla piazza inferiore di San Francesco in Assisi.  ]]>
la lettera

Si terrà domenica 22 gennaio alle 20.30, nella sala Cimabue del Centro Convegni Colle del Paradiso del Sacro Convento di Assisi, la proiezione del film La Lettera: documentario nato con lo scopo di portare l’enciclica Laudato Si’ al grande pubblico attraverso il linguaggio del cinema. Il film, prodotto dal Movimento Laudato Si' e dai vincitori del premio Oscar 2021, Off The Fence, narra la storia di quattro voci, ciascuna delle quali mostra uno degli aspetti fondamentali dell’ecologia integrale. Il tutto impreziosito dalle riflessioni di Papa Francesco, che ha partecipato a una parte delle riprese. Alla presentazione, moderata dal direttore della rivista San Francesco, fra Riccardo Giacon, parteciperanno: Nicolas Brown, regista del film (da remoto), e Tomás Insua, fondatore e direttore esecutivo del Movimento Laudato Si’. Il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, aprirà l’evento. Saranno presenti tra gli altri il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco della Città, Stefania Proietti, e la responsabile ecumenismo della Diocesi, Marina Zola, che introdurrà al tema ecumenico della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il documentario, della durata di ottanta minuti, si snoda tra le vite, i racconti e le voci: dei poveri con la storia di Arouna Kande, rifugiato climatico che vive in Senegal; degli indigeni rappresentata da Cacique Dadá, capo della sua comunità a Novo Lugar del popolo Borarí, che racconta il suo impegno in Amazzonia; dei giovani con la storia di Ridhima Pandey, attivista per il clima di Hadiwar, Uttarakhand, India; della natura con le ricerche di Greg Asner e Robin Martin, due biologi marini e inventori di una tecnica per creare mappe 3D del mondo sottomarino. Le loro storie sono accompagnate dalle riflessioni di Lorna Gold, presidente del Movimento Laudato Si’, e arricchite dal prezioso contributo, del cardinale Raniero Cantalamessa, OFMCap. Alcune riprese sono state effettuate nel porticato e nella biblioteca del Sacro Convento di Assisi. La proiezione del film La Lettera è gratuita, ed è possibile partecipare compilando il modulo al link bit.ly/3XokrrH . Si accede alla sala dalla piazza inferiore di San Francesco in Assisi.  ]]>
Papa Francesco incontra il coordinamento ecclesiale per l’VIII Centenario Francescano https://www.lavoce.it/papa-francesco-incontra-il-coordinamento-ecclesiale-per-lviii-centenario-francescano/ Wed, 02 Nov 2022 11:36:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69141 Udienza Papa Francesco VIII Centenario

Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico il coordinamento ecclesiale per l'VIII Centenario Francescano. Costituito circa un anno fa a Greccio, dalle Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, di Rieti e di Arezzo, con rappresentanti di tutte le famiglie francescane del primo e secondo ordine, dell’ordine francescano secolare e delle congregazioni francescane. L’organismo ecclesiale sta curando l’organizzazione di una serie di eventi, dal 2023 al 2026, riguardanti eventi legati alla realizzazione del primo presepe, al cantico delle creature e al transito di San Francesco d’Assisi. Celebrazioni, che abbracceranno i territori dal Lazio alla Toscana per culminare in Umbria ad Assisi nel 2025 e 2026. "Siamo stati invitati -ha affermato il sindaco Stefania Proietti- dal coordinamento ecclesiale all’incontro con Papa Francesco, che ha dato il via a un percorso che auspichiamo diventi un passaggio spirituale ma anche culturale per le nostre città e per l’Italia intera. La volontà delle diocesi coinvolte e delle famiglie francescane, è di organizzare e celebrare insieme questi storici anniversari e anche noi amministratori vogliamo compiere questo percorso con spirito sinodale. Per questo ci siamo già dati appuntamento il prossimo 23 dicembre ad Assisi, dove sigleremo formalmente il patto di amicizia con il Comune di Greccio che si appresterà a vivere il centenario del primo presepe che culminerà a dicembre 2023. Sarà una occasione di coordinamento e di lavoro comune per partecipare tutti i nostri territori di questi importantissimi momenti celebrativi, valorizzando reciprocamente città e comunità nello spirito di San Francesco. Avere la benedizione del Papa per l’avvio di questo cammino -ha concluso il sindaco- è uno stimolo e un incitamento ad attuare sempre di più i valori francescani della pace e della fraternità, a lavorare insieme oltre i confini per valorizzare ogni posto dove il nostro Santo ha operato per evangelizzare". Nelle mani di Papa Francesco il sindaco di Assisi ha consegnato i disegni e i pensieri di pace raccolti dagli alunni e dagli studenti delle scuole del territorio comunale, per testimoniare come l’intera comunità assisana voglia essere ogni giorno coerente con il messaggio coraggioso di Papa Francesco per la pace e la giustizia sociale.]]>
Udienza Papa Francesco VIII Centenario

Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico il coordinamento ecclesiale per l'VIII Centenario Francescano. Costituito circa un anno fa a Greccio, dalle Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, di Rieti e di Arezzo, con rappresentanti di tutte le famiglie francescane del primo e secondo ordine, dell’ordine francescano secolare e delle congregazioni francescane. L’organismo ecclesiale sta curando l’organizzazione di una serie di eventi, dal 2023 al 2026, riguardanti eventi legati alla realizzazione del primo presepe, al cantico delle creature e al transito di San Francesco d’Assisi. Celebrazioni, che abbracceranno i territori dal Lazio alla Toscana per culminare in Umbria ad Assisi nel 2025 e 2026. "Siamo stati invitati -ha affermato il sindaco Stefania Proietti- dal coordinamento ecclesiale all’incontro con Papa Francesco, che ha dato il via a un percorso che auspichiamo diventi un passaggio spirituale ma anche culturale per le nostre città e per l’Italia intera. La volontà delle diocesi coinvolte e delle famiglie francescane, è di organizzare e celebrare insieme questi storici anniversari e anche noi amministratori vogliamo compiere questo percorso con spirito sinodale. Per questo ci siamo già dati appuntamento il prossimo 23 dicembre ad Assisi, dove sigleremo formalmente il patto di amicizia con il Comune di Greccio che si appresterà a vivere il centenario del primo presepe che culminerà a dicembre 2023. Sarà una occasione di coordinamento e di lavoro comune per partecipare tutti i nostri territori di questi importantissimi momenti celebrativi, valorizzando reciprocamente città e comunità nello spirito di San Francesco. Avere la benedizione del Papa per l’avvio di questo cammino -ha concluso il sindaco- è uno stimolo e un incitamento ad attuare sempre di più i valori francescani della pace e della fraternità, a lavorare insieme oltre i confini per valorizzare ogni posto dove il nostro Santo ha operato per evangelizzare". Nelle mani di Papa Francesco il sindaco di Assisi ha consegnato i disegni e i pensieri di pace raccolti dagli alunni e dagli studenti delle scuole del territorio comunale, per testimoniare come l’intera comunità assisana voglia essere ogni giorno coerente con il messaggio coraggioso di Papa Francesco per la pace e la giustizia sociale.]]>
“Spirito di Assisi”: il programma delle iniziative https://www.lavoce.it/spirito-assisi-programma-iniziative/ Fri, 21 Oct 2022 15:07:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69039

Il 27 ottobre ricorre il 36esimo anniversario dello Spirito di Assisi che si fa eco dello storico incontro interreligioso di preghiera per la pace del 1986, convocato da San Giovanni Paolo II

Il programma ad Assisi

Una ricorrenza che anche quest’anno è caratterizzata da diversi momenti che prenderanno il via mercoledì 26 ottobre con la presenza di Marco Ramigni, di Operazione Colomba (Associazione Papa Giovanni XXIII) presente in Ucraina dall’inizio del conflitto che incontrerà alcuni studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città di Assisi. Nel pomeriggio alle ore 17.30 nella sala della Spogliazione si terrà la tavola rotonda dal titolo “Da Assisi a Nur Sultan per costruire la pace”. Dopo il saluto e l’introduzione di mons. Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, interverranno Azza Karam, segretaria generale di Religions for Peace e Silvina Perez, giornalista dell’Osservatore Romano che hanno partecipato al VII Congresso dei leader delle Religioni mondiali e tradizionali in Kazakhstan e Marco Ramigni di Operazione Colomba. Giovedì 27 ottobre in mattinata ci sarà un altro incontro con alcune classi degli istituti cittadini. Nel pomeriggio alle ore 17 nel Refettorietto della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli ci sarà la Preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti di alcune religioni presenti in Umbria. Domenica 30 ottobre alle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco avrà luogo la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

L'incontro in Kazakhstan

“L’incontro dei leader delle religioni in Kazakhstan – dichiara don Tonio Dell’Olio, presidente della Commissione Spirito di Assisi - è sicuramente un passo in avanti decisivo e per nulla scontato verso una maggiore concordia tra le religioni e per il contributo di queste alla pace nel mondo. A nessuno sfugge che tanto la posizione geografica che quella politica del luogo che ha ospitato il congresso è quanto mai significativo per il conflitto in corso in Ucraina. La partecipazione di Papa Francesco ha reso ancora più denso quel momento. Tutto questo ci conferma che 36 anni fa ad Assisi si è compiuta una profezia che fino a quel momento non si poteva immaginare e che il congresso a Nur-Sultan è figlio di quella gestazione”. La commissione Spirito di Assisi promuove ormai da diversi anni la diffusione mensile della preghiera per la pace, dedicata ogni 27 del mese a un territorio martoriato, a una popolazione oppressa o una situazione di non-pace. Nel mese di ottobre le comunità delle diverse religioni saranno invitate a pregare affinchè si allontani la minaccia della guerra atomica.]]>

Il 27 ottobre ricorre il 36esimo anniversario dello Spirito di Assisi che si fa eco dello storico incontro interreligioso di preghiera per la pace del 1986, convocato da San Giovanni Paolo II

Il programma ad Assisi

Una ricorrenza che anche quest’anno è caratterizzata da diversi momenti che prenderanno il via mercoledì 26 ottobre con la presenza di Marco Ramigni, di Operazione Colomba (Associazione Papa Giovanni XXIII) presente in Ucraina dall’inizio del conflitto che incontrerà alcuni studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città di Assisi. Nel pomeriggio alle ore 17.30 nella sala della Spogliazione si terrà la tavola rotonda dal titolo “Da Assisi a Nur Sultan per costruire la pace”. Dopo il saluto e l’introduzione di mons. Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, interverranno Azza Karam, segretaria generale di Religions for Peace e Silvina Perez, giornalista dell’Osservatore Romano che hanno partecipato al VII Congresso dei leader delle Religioni mondiali e tradizionali in Kazakhstan e Marco Ramigni di Operazione Colomba. Giovedì 27 ottobre in mattinata ci sarà un altro incontro con alcune classi degli istituti cittadini. Nel pomeriggio alle ore 17 nel Refettorietto della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli ci sarà la Preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti di alcune religioni presenti in Umbria. Domenica 30 ottobre alle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco avrà luogo la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

L'incontro in Kazakhstan

“L’incontro dei leader delle religioni in Kazakhstan – dichiara don Tonio Dell’Olio, presidente della Commissione Spirito di Assisi - è sicuramente un passo in avanti decisivo e per nulla scontato verso una maggiore concordia tra le religioni e per il contributo di queste alla pace nel mondo. A nessuno sfugge che tanto la posizione geografica che quella politica del luogo che ha ospitato il congresso è quanto mai significativo per il conflitto in corso in Ucraina. La partecipazione di Papa Francesco ha reso ancora più denso quel momento. Tutto questo ci conferma che 36 anni fa ad Assisi si è compiuta una profezia che fino a quel momento non si poteva immaginare e che il congresso a Nur-Sultan è figlio di quella gestazione”. La commissione Spirito di Assisi promuove ormai da diversi anni la diffusione mensile della preghiera per la pace, dedicata ogni 27 del mese a un territorio martoriato, a una popolazione oppressa o una situazione di non-pace. Nel mese di ottobre le comunità delle diverse religioni saranno invitate a pregare affinchè si allontani la minaccia della guerra atomica.]]>
Nella Cattedrale di San Rufino un altare dedicato al Beato Carlo Acutis https://www.lavoce.it/nella-cattedrale-di-san-rufino-un-altare-dedicato-al-beato-carlo-acutis/ Mon, 17 Oct 2022 14:47:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68991 carlo acutis altare s.rufino

"È bello che anche nella Chiesa madre ci sia uno spazio dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane milanese, assisano d’adozione, il cui corpo giace nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione di Assisi e il cuore qui nella Cattedrale". Lo ha detto don Cesare Provenzi, parroco e priore di San Rufino in occasione della dedicazione di un nuovo altare, nella navata sinistra della Cattedrale, dedicato al Beato con l’incoronazione del suo cuore che resterà lì per sempre. Alla cerimonia svoltasi domenica mattina 16 ottobre alla fine della messa presieduta da don Cesare e concelebrata da monsignor Anthony Figueiredo, vicario parrocchiale, sono stati tanti i fedeli presenti che hanno venerato la reliquia, ricordando le parole e la vita del Beato Carlo Acutis caratterizzata da una profonda fede. Il priore ha voluto ringraziare i benefattori che hanno permesso la realizzazione dell’altare tra cui la Conferenza episcopale statunitense.]]>
carlo acutis altare s.rufino

"È bello che anche nella Chiesa madre ci sia uno spazio dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane milanese, assisano d’adozione, il cui corpo giace nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione di Assisi e il cuore qui nella Cattedrale". Lo ha detto don Cesare Provenzi, parroco e priore di San Rufino in occasione della dedicazione di un nuovo altare, nella navata sinistra della Cattedrale, dedicato al Beato con l’incoronazione del suo cuore che resterà lì per sempre. Alla cerimonia svoltasi domenica mattina 16 ottobre alla fine della messa presieduta da don Cesare e concelebrata da monsignor Anthony Figueiredo, vicario parrocchiale, sono stati tanti i fedeli presenti che hanno venerato la reliquia, ricordando le parole e la vita del Beato Carlo Acutis caratterizzata da una profonda fede. Il priore ha voluto ringraziare i benefattori che hanno permesso la realizzazione dell’altare tra cui la Conferenza episcopale statunitense.]]>
Con la consegna del piano pastorale conclusa ad Assisi l’Assemblea diocesana https://www.lavoce.it/con-la-consegna-del-piano-pastorale-conclusa-ad-assisi-lassemblea-diocesana/ Mon, 12 Sep 2022 15:30:56 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68517 assemblea diocesana assisi

"Abbiamo bisogno tutti di misericordia. Ne ha bisogno la Chiesa. Ne ha bisogno il mondo che sta vivendo una fase di grande incertezza e dolore, per essere uscito a malapena dagli anni della pandemia per ritrovarsi nelle conseguenze di una guerra sciagurata che sta provando terribilmente quanti vi sono direttamente implicati, ma anche tanti che, anche nel nostro Paese, ne risentono gli effetti correlati". Lo ha detto il vescovo delle Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, nel pomeriggio di domenica 11 settembre nel corso della celebrazione eucaristica a conclusione dell'Assemblea diocesana con la consegna del piano pastorale dal titolo: Veni, Sancte Spiritus e dell’ordinazione sacerdotale di don Maurizio Biagioni. Il vescovo, commosso e felice della vicinanza dimostrata e della presenza di tanti fedeli che sono venuti anche per salutarlo dopo il periodo di malattia che lo ha colpito, ha espresso gratitudine. "È una grande gioia rivedervi -ha detto il presule- dopo un periodo, in verità non ancora concluso, in cui la prova della malattia mi ha costretto a un forzato riposo. Nella sua omelia monsignor Sorrentino ha invitato la comunità a rimboccarsi le maniche per costruire un mondo un po’ meno invivibile. Abbiamo bisogno di quella misericordia che Mosè invoca per il suo popolo, riconoscendone il peccato, ma facendo appello alla promessa di Dio. Di quella misericordia che fece di Paolo da persecutore un apostolo. Di quella misericordia con cui il Buon Pastore va a cercare la pecorella perduta e il Padre celeste riabbraccia il figlio prodigo e gli fa festa. Se andiamo in fondo al cuore di tutte le persone che la missione ci chiama ad incontrare, noi troveremo sempre, magari nascosto sotto visi ostinati e cuori induriti, un grande bisogno di tenerezza e di misericordia, che dovremo annunciare, e soprattutto testimoniare. E la misericordia, fatta di mille accortezze di accoglienza, di ascolto, di premura, di perdono, di concreto sostegno nel bisogno, di vicinanza nella malattia e nella solitudine, farà il suo lavoro di intenerimento, e i cuori si apriranno a Dio". Rivolgendosi al diacono Biagioni il vescovo ha, invece, detto "Caro Maurizio, mentre parlo di misericordia, so che il tuo cuore balza. È una parola a te particolarmente cara, dato che, non so da quando, la tua vita si è intrecciata con quella delle misericordie, che portano fin nel nome questo messaggio evangelico. Da diacono poi hai vissuto il servizio di carità, facendo per qualche tempo il direttore della Caritas diocesana. Ora la misericordia per essenza, che è lo Spirito Santo, si effonderà nuovamente su di te, plasmando ulteriormente in te l’immagine battesimale e diaconale di Gesù con i tratti specifici del presbiterato, che ti fa, a nome di Gesù, pastore e padre del popolo di Dio". Poi il vescovo ha posto l’accento sulla consegna del piano pastorale, illustrato già il giorno prima nel corso dell’Assemblea diocesana che si è svolta al centro pastorale della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. "Tutta questa grazia -ha spiegato monsignor Sorrentino- ben si accompagna all’altro motivo di gioia che oggi caratterizza la nostra celebrazione. Sto per consegnarvi le tracce del cammino pastorale annuale. Non è un nuovo piano pastorale: resta vigente quello intitolato Al di sopra di tutto, l’amore. Ve lo riconsegno con qualche accento speciale, offerto quest’anno anche alla diocesi sorella di Foligno. Vi prego di leggerli attentamente. In parte sono cose che conoscete, soprattutto per quanto riguarda il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità. Qualche novità troverete invece nel terzo punto, in cui provo a declinare il servizio che dobbiamo ai giovani con qualche proposta che lo renda più continuativo ed efficace. Vi raccomando. però, soprattutto il primo punto, in cui la missione strada-casa, che abbiamo messo dall’anno scorso all’ordine del giorno e che mi auguro trovi quest’anno slancio e concretezza, viene posta tutta sotto il segno della preghiera. Dobbiamo esserne convinti: la preghiera, fatta bene, in tutte le forme liturgiche e personali, è la prima via della missione. Ripropongo per questo con calore la nostra preghiera diocesana". A sottolineare e condividere i punti del piano pastorale erano stati, sabato mattina nel corso della prima giornata dell'Assemblea diocesana, il vescovo di Gubbio e Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, che ha condiviso e spiegato la bontà del rinnovamento parrocchiale a partire dalle piccole Comunità Maria Famiglie del Vangelo e don Giovanni Zampa, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Foligno, che ha messo in evidenza i punti di forza del piano pastorale, destinato anche alla sua diocesi.  ]]>
assemblea diocesana assisi

"Abbiamo bisogno tutti di misericordia. Ne ha bisogno la Chiesa. Ne ha bisogno il mondo che sta vivendo una fase di grande incertezza e dolore, per essere uscito a malapena dagli anni della pandemia per ritrovarsi nelle conseguenze di una guerra sciagurata che sta provando terribilmente quanti vi sono direttamente implicati, ma anche tanti che, anche nel nostro Paese, ne risentono gli effetti correlati". Lo ha detto il vescovo delle Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, nel pomeriggio di domenica 11 settembre nel corso della celebrazione eucaristica a conclusione dell'Assemblea diocesana con la consegna del piano pastorale dal titolo: Veni, Sancte Spiritus e dell’ordinazione sacerdotale di don Maurizio Biagioni. Il vescovo, commosso e felice della vicinanza dimostrata e della presenza di tanti fedeli che sono venuti anche per salutarlo dopo il periodo di malattia che lo ha colpito, ha espresso gratitudine. "È una grande gioia rivedervi -ha detto il presule- dopo un periodo, in verità non ancora concluso, in cui la prova della malattia mi ha costretto a un forzato riposo. Nella sua omelia monsignor Sorrentino ha invitato la comunità a rimboccarsi le maniche per costruire un mondo un po’ meno invivibile. Abbiamo bisogno di quella misericordia che Mosè invoca per il suo popolo, riconoscendone il peccato, ma facendo appello alla promessa di Dio. Di quella misericordia che fece di Paolo da persecutore un apostolo. Di quella misericordia con cui il Buon Pastore va a cercare la pecorella perduta e il Padre celeste riabbraccia il figlio prodigo e gli fa festa. Se andiamo in fondo al cuore di tutte le persone che la missione ci chiama ad incontrare, noi troveremo sempre, magari nascosto sotto visi ostinati e cuori induriti, un grande bisogno di tenerezza e di misericordia, che dovremo annunciare, e soprattutto testimoniare. E la misericordia, fatta di mille accortezze di accoglienza, di ascolto, di premura, di perdono, di concreto sostegno nel bisogno, di vicinanza nella malattia e nella solitudine, farà il suo lavoro di intenerimento, e i cuori si apriranno a Dio". Rivolgendosi al diacono Biagioni il vescovo ha, invece, detto "Caro Maurizio, mentre parlo di misericordia, so che il tuo cuore balza. È una parola a te particolarmente cara, dato che, non so da quando, la tua vita si è intrecciata con quella delle misericordie, che portano fin nel nome questo messaggio evangelico. Da diacono poi hai vissuto il servizio di carità, facendo per qualche tempo il direttore della Caritas diocesana. Ora la misericordia per essenza, che è lo Spirito Santo, si effonderà nuovamente su di te, plasmando ulteriormente in te l’immagine battesimale e diaconale di Gesù con i tratti specifici del presbiterato, che ti fa, a nome di Gesù, pastore e padre del popolo di Dio". Poi il vescovo ha posto l’accento sulla consegna del piano pastorale, illustrato già il giorno prima nel corso dell’Assemblea diocesana che si è svolta al centro pastorale della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. "Tutta questa grazia -ha spiegato monsignor Sorrentino- ben si accompagna all’altro motivo di gioia che oggi caratterizza la nostra celebrazione. Sto per consegnarvi le tracce del cammino pastorale annuale. Non è un nuovo piano pastorale: resta vigente quello intitolato Al di sopra di tutto, l’amore. Ve lo riconsegno con qualche accento speciale, offerto quest’anno anche alla diocesi sorella di Foligno. Vi prego di leggerli attentamente. In parte sono cose che conoscete, soprattutto per quanto riguarda il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità. Qualche novità troverete invece nel terzo punto, in cui provo a declinare il servizio che dobbiamo ai giovani con qualche proposta che lo renda più continuativo ed efficace. Vi raccomando. però, soprattutto il primo punto, in cui la missione strada-casa, che abbiamo messo dall’anno scorso all’ordine del giorno e che mi auguro trovi quest’anno slancio e concretezza, viene posta tutta sotto il segno della preghiera. Dobbiamo esserne convinti: la preghiera, fatta bene, in tutte le forme liturgiche e personali, è la prima via della missione. Ripropongo per questo con calore la nostra preghiera diocesana". A sottolineare e condividere i punti del piano pastorale erano stati, sabato mattina nel corso della prima giornata dell'Assemblea diocesana, il vescovo di Gubbio e Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, che ha condiviso e spiegato la bontà del rinnovamento parrocchiale a partire dalle piccole Comunità Maria Famiglie del Vangelo e don Giovanni Zampa, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Foligno, che ha messo in evidenza i punti di forza del piano pastorale, destinato anche alla sua diocesi.  ]]>
Ad Assisi la solennità di santa Chiara e san Rufino https://www.lavoce.it/assisi-solennita-santa-chiara-san-rufino/ Thu, 04 Aug 2022 15:05:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67891

Tutto pronto per le due solennità di Santa Chiara e San Rufino che cadono rispettivamente l’11 e il 12 agosto. “Santa Chiara luce da Luce: memoria e profezia per la Chiesa di oggi” è la citazione riportata nel programma completo che prevede, per quanto riguarda la solennità della Santa, la novena e i vespri presieduti dai Frati minori e i Il canto delle sorelle Clarisse, tutti i giorni fino al 9 agosto alle ore 18 nell’omonima Basilica.

Programma per santa Chiara

Mercoledì 10 agosto sono previsti alle ore 17.30 i primi vespri e a seguire la messa della solennità. Alle ore 21 nel santuario di San Damiano la veglia di preghiera nel transito di Santa Chiara sarà presieduta da padre Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori. Nel giorno della solennità, 11 agosto, nella basilica di Santa Chiara, sono previste diverse celebrazioni a partire dalle ore 7.15 con la messa conventuale officiata da padre Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola. Seguirà la messa alle ore 9. Alle ore 11 la concelebrazione solenne sarà presieduta da monsignor Vittorio Francesco Viola, arcivescovo segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e animata dal Coro dei “Cantori di Assisi”. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, i secondi vespri e la messa del transito di Santa Chiara saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna

Programma per san Rufino

Per la solennità di San Rufino, patrono di Assisi e della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, le celebrazioni in cattedrale inizieranno giovedì 11 agosto alle ore 21 con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città. Venerdì 12 agosto sono previste la messa alle ore 8 e il pontificale delle ore 11. Nel pomeriggio la messa verrà celebrata alle ore 18, mentre alle ore 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del Santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino.

Dirette delle celebrazioni su Maria Vision

Le celebrazioni di mercoledì 10 agosto alle ore 17,30, giovedì 11 agosto alle ore 11 e venerdì 12 agosto alle ore 11 agosto saranno trasmesse in diretta dall’emittente Maria Vision (in streaming all’indirizzo https://www.mariavision.it/maria-vision-italia e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo).]]>

Tutto pronto per le due solennità di Santa Chiara e San Rufino che cadono rispettivamente l’11 e il 12 agosto. “Santa Chiara luce da Luce: memoria e profezia per la Chiesa di oggi” è la citazione riportata nel programma completo che prevede, per quanto riguarda la solennità della Santa, la novena e i vespri presieduti dai Frati minori e i Il canto delle sorelle Clarisse, tutti i giorni fino al 9 agosto alle ore 18 nell’omonima Basilica.

Programma per santa Chiara

Mercoledì 10 agosto sono previsti alle ore 17.30 i primi vespri e a seguire la messa della solennità. Alle ore 21 nel santuario di San Damiano la veglia di preghiera nel transito di Santa Chiara sarà presieduta da padre Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori. Nel giorno della solennità, 11 agosto, nella basilica di Santa Chiara, sono previste diverse celebrazioni a partire dalle ore 7.15 con la messa conventuale officiata da padre Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola. Seguirà la messa alle ore 9. Alle ore 11 la concelebrazione solenne sarà presieduta da monsignor Vittorio Francesco Viola, arcivescovo segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e animata dal Coro dei “Cantori di Assisi”. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, i secondi vespri e la messa del transito di Santa Chiara saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna

Programma per san Rufino

Per la solennità di San Rufino, patrono di Assisi e della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, le celebrazioni in cattedrale inizieranno giovedì 11 agosto alle ore 21 con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città. Venerdì 12 agosto sono previste la messa alle ore 8 e il pontificale delle ore 11. Nel pomeriggio la messa verrà celebrata alle ore 18, mentre alle ore 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del Santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino.

Dirette delle celebrazioni su Maria Vision

Le celebrazioni di mercoledì 10 agosto alle ore 17,30, giovedì 11 agosto alle ore 11 e venerdì 12 agosto alle ore 11 agosto saranno trasmesse in diretta dall’emittente Maria Vision (in streaming all’indirizzo https://www.mariavision.it/maria-vision-italia e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo).]]>
Papa Francesco ad Assisi il 24 settembre per Economy of Francesco https://www.lavoce.it/papa-francesco-assisi-24-settembre-economy-francesco/ Fri, 08 Jul 2022 10:34:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67643

Papa Francesco sarà ad Assisi il 24 settembre per l’evento The Economy of Francesco (EoF), in programma dal 22 al 24 settembre 2022 nella città serafica. Il Santo Padre ha espresso con entusiasmo il desiderio di essere presente e incontrare i giovani economisti, imprenditori e changemaker del mondo impegnati da tre anni in EoF, il processo, voluto dallo stesso Pontefice, per porre le basi di una nuova economia, più giusta, equa e fraterna. In questi anni il Santo Padre si è sempre tenuto aggiornato sulle attività portate avanti dai giovani ai quali ha donato parole di ispirazione e incoraggiamento in due video messaggi in occasione degli eventi EoF che si sono tenuti online nel 2020 e 2021. Ora la conferma dell’incontro in presenza ad Assisi.

La gratitudine del comitato organizzatore

“Una conferma che ci riempie di gioia: siamo immensamente grati al Santo Padre – il commento del comitato organizzatore formato dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, dal professor Luigino Bruni, dalla presidente del Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, con il patrocinio del dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale (Dssui) - . Preghiamo per la salute di Papa Francesco e continuiamo ad andare avanti con ancora più entusiasmo e forza nelle attività di organizzazione del primo incontro globale in presenza ad Assisi. Siamo al lavoro per accogliere i giovani, di oltre 100 paesi del mondo – spiegano gli organizzatori - che hanno lavorato attivamente in questi mesi e quelli che hanno il desiderio di contribuire ad una nuova stagione di pensiero e prassi economiche”. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=ieXQAOLOXqo[/embed]

Il programma della visita del Papa

Il programma della visita del Papa prevede la partenza alle ore 9 del 24 dall’eliporto del Vaticano, l’atterraggio nel piazzale vicino al Paleventi e lo spostamento del Santo Padre in auto fino al vicino teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli. Ad accoglierlo ci saranno tre giovani di EoF, il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, il vescovo monsignor Domenico Sorrentino, le massime autorità civili, i membri del Comitato organizzatore, i rappresentanti delle famiglie francescane e della Pro Civitate Christiana. Il Pontefice, alle ore 10 raggiungerà il palco dove, dopo un momento artistico-culturale, il benvenuto, l’introduzione e otto testimonianze di giovani da tutto il mondo, terrà il suo discorso e siglerà il Patto con i giovani di Economy per avviare il cambiamento dell’economia da lui stesso voluto.

Il programma della tre giorni di Economy of Francesco

Il programma completo della tre giorni, che si svolgerà tra il teatro Lyrick, il Palaeventi a Santa Maria degli Angeli e il centro storico attraverso alcune conferenze, workshop e villaggi tematici, si concentrerà sul racconto delle idee ed esperienze generate in tutto il mondo in questi tre anni di lavoro. “Ci sarà spazio - anticipa il comitato organizzatore - per momenti di dialogo dei giovani con figure di fama internazionale, per discutere le loro proposte e continuare ad approfondire le grandi sfide del nostro tempo, a partire dalla costruzione di una economia di pace. Disponibile un’area permanente incubatore di idee-progetti, sessioni networking e workshop tematici”. Tra gli speaker della manifestazione, Vandana Shiva, Jeffrey Sachs, Kate Raworth, Gael Giraud, Sabina Alkire, Helen Alford, Vilson Groh e Stefano Zamagni.

I partecipanti e i villaggi di Economy of Francesco

Arrivano da tutto il mondo i giovani che in questi tre anni hanno creato una vera community che ha prodotto progetto, iniziativa, materiali di studio e approfondimento. Ma chi sono i giovani di EoF? L’età media dei partecipanti a Economy of Francesco è di 28 anni, il 30% arriva dal mondo dell’impresa e un altro 30% dalla ricerca, mentre al 40% sono changemakers (studenti, movimenti sociali, Ong). La maggior parte di loro arriveranno da Europa (35%) e Centro – Sud America (30%), Africa (20%), ma saranno rappresentate anche Asia e Nord America, da cui giungeranno rispettivamente l’8 e il 6% dei partecipanti

I villaggi

I giovani ad Assisi si riuniranno nei 12 “villaggi” tematici che faranno seguito a quelli virtuali in cui si è lavorato in questi due anni di pandemia: Lavoro e cura; Management e dono; Finanza e umanità; Agricoltura e giustizia; Energia e povertà; Vocazione e profitto; Politiche per la felicità; CO2 della disuguaglianza; Business e pace; Economia è donna; Imprese in transizione; Vita e stili di vita.

I numeri di Economy of Francesco

Tutto è cominciato con l’invito che Papa Francesco ha inviato il primo maggio 2019 a economisti, change makers, imprenditori ed imprenditrici under 35 del mondo. Nei due anni precedenti, nonostante la pandemia, dai cinque continenti sono stati coinvolti migliaia di giovani provenienti da 120 Paesi, principalmente da Italia, Brasile, Usa, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Germania e Regno Unito. Sono stati due gli eventi online globali realizzati in diretta streaming con oltre 500.000 visualizzazioni, oltre 50 webinar, circa 25 progetti imprenditoriali, 2 EoF School online e una Summer School in presenza, una EoF Academy con 18 ricercatori e 25 membri senior. Sono stati inoltre coinvolti oltre 50 esperti di fama internazionale (tra cui 3 Premi Nobel) e il Papa ha rivolto ai giovani due videomessaggi. Tutte le informazioni e le novità sono disponibili sul sito www.francescoeconomy.org e i canali social ufficiali dell’evento: Facebook @francescoeconomy; Instagram @francesco_economy; Twitter @FrancescoEcon; YouTube e Flickr.]]>

Papa Francesco sarà ad Assisi il 24 settembre per l’evento The Economy of Francesco (EoF), in programma dal 22 al 24 settembre 2022 nella città serafica. Il Santo Padre ha espresso con entusiasmo il desiderio di essere presente e incontrare i giovani economisti, imprenditori e changemaker del mondo impegnati da tre anni in EoF, il processo, voluto dallo stesso Pontefice, per porre le basi di una nuova economia, più giusta, equa e fraterna. In questi anni il Santo Padre si è sempre tenuto aggiornato sulle attività portate avanti dai giovani ai quali ha donato parole di ispirazione e incoraggiamento in due video messaggi in occasione degli eventi EoF che si sono tenuti online nel 2020 e 2021. Ora la conferma dell’incontro in presenza ad Assisi.

La gratitudine del comitato organizzatore

“Una conferma che ci riempie di gioia: siamo immensamente grati al Santo Padre – il commento del comitato organizzatore formato dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, dal professor Luigino Bruni, dalla presidente del Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, con il patrocinio del dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale (Dssui) - . Preghiamo per la salute di Papa Francesco e continuiamo ad andare avanti con ancora più entusiasmo e forza nelle attività di organizzazione del primo incontro globale in presenza ad Assisi. Siamo al lavoro per accogliere i giovani, di oltre 100 paesi del mondo – spiegano gli organizzatori - che hanno lavorato attivamente in questi mesi e quelli che hanno il desiderio di contribuire ad una nuova stagione di pensiero e prassi economiche”. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=ieXQAOLOXqo[/embed]

Il programma della visita del Papa

Il programma della visita del Papa prevede la partenza alle ore 9 del 24 dall’eliporto del Vaticano, l’atterraggio nel piazzale vicino al Paleventi e lo spostamento del Santo Padre in auto fino al vicino teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli. Ad accoglierlo ci saranno tre giovani di EoF, il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, il vescovo monsignor Domenico Sorrentino, le massime autorità civili, i membri del Comitato organizzatore, i rappresentanti delle famiglie francescane e della Pro Civitate Christiana. Il Pontefice, alle ore 10 raggiungerà il palco dove, dopo un momento artistico-culturale, il benvenuto, l’introduzione e otto testimonianze di giovani da tutto il mondo, terrà il suo discorso e siglerà il Patto con i giovani di Economy per avviare il cambiamento dell’economia da lui stesso voluto.

Il programma della tre giorni di Economy of Francesco

Il programma completo della tre giorni, che si svolgerà tra il teatro Lyrick, il Palaeventi a Santa Maria degli Angeli e il centro storico attraverso alcune conferenze, workshop e villaggi tematici, si concentrerà sul racconto delle idee ed esperienze generate in tutto il mondo in questi tre anni di lavoro. “Ci sarà spazio - anticipa il comitato organizzatore - per momenti di dialogo dei giovani con figure di fama internazionale, per discutere le loro proposte e continuare ad approfondire le grandi sfide del nostro tempo, a partire dalla costruzione di una economia di pace. Disponibile un’area permanente incubatore di idee-progetti, sessioni networking e workshop tematici”. Tra gli speaker della manifestazione, Vandana Shiva, Jeffrey Sachs, Kate Raworth, Gael Giraud, Sabina Alkire, Helen Alford, Vilson Groh e Stefano Zamagni.

I partecipanti e i villaggi di Economy of Francesco

Arrivano da tutto il mondo i giovani che in questi tre anni hanno creato una vera community che ha prodotto progetto, iniziativa, materiali di studio e approfondimento. Ma chi sono i giovani di EoF? L’età media dei partecipanti a Economy of Francesco è di 28 anni, il 30% arriva dal mondo dell’impresa e un altro 30% dalla ricerca, mentre al 40% sono changemakers (studenti, movimenti sociali, Ong). La maggior parte di loro arriveranno da Europa (35%) e Centro – Sud America (30%), Africa (20%), ma saranno rappresentate anche Asia e Nord America, da cui giungeranno rispettivamente l’8 e il 6% dei partecipanti

I villaggi

I giovani ad Assisi si riuniranno nei 12 “villaggi” tematici che faranno seguito a quelli virtuali in cui si è lavorato in questi due anni di pandemia: Lavoro e cura; Management e dono; Finanza e umanità; Agricoltura e giustizia; Energia e povertà; Vocazione e profitto; Politiche per la felicità; CO2 della disuguaglianza; Business e pace; Economia è donna; Imprese in transizione; Vita e stili di vita.

I numeri di Economy of Francesco

Tutto è cominciato con l’invito che Papa Francesco ha inviato il primo maggio 2019 a economisti, change makers, imprenditori ed imprenditrici under 35 del mondo. Nei due anni precedenti, nonostante la pandemia, dai cinque continenti sono stati coinvolti migliaia di giovani provenienti da 120 Paesi, principalmente da Italia, Brasile, Usa, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Germania e Regno Unito. Sono stati due gli eventi online globali realizzati in diretta streaming con oltre 500.000 visualizzazioni, oltre 50 webinar, circa 25 progetti imprenditoriali, 2 EoF School online e una Summer School in presenza, una EoF Academy con 18 ricercatori e 25 membri senior. Sono stati inoltre coinvolti oltre 50 esperti di fama internazionale (tra cui 3 Premi Nobel) e il Papa ha rivolto ai giovani due videomessaggi. Tutte le informazioni e le novità sono disponibili sul sito www.francescoeconomy.org e i canali social ufficiali dell’evento: Facebook @francescoeconomy; Instagram @francesco_economy; Twitter @FrancescoEcon; YouTube e Flickr.]]>
Riaperta l’antica porta del vescovado di Assisi https://www.lavoce.it/riaperta-antica-porta-vescovado-di-assisi/ Sun, 22 May 2022 09:33:30 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66841 Il vescovo Sorrentino solc la soglia dell'anttica porta del vescovado, con il card. Montenegro e i frati

“In occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del Santuario della Spogliazione, dove San Francesco d’Assisi rinunciò ai suoi beni e si spogliò delle sue vesti, assicuro la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Vergine Maria, di cuore imparto la mia benedizione a quanti prenderanno parte al sacro rito”. È stata impreziosita anche da una benedizione di Papa Francesco, indirizzata al vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, la cerimonia della riapertura dell’antica porta di accesso del vescovado di Assisi, in cui il Poverello entrò prima di spogliarsi davanti al vescovo Guido, al popolo e al padre pronunciando le parole: "Padre nostro, che sei nei cieli", e non più "padre mio Pietro di Bernardone".

Le parole del vescovo Domenico Sorrentino

Come spiega monsignor Sorrentino, “Abbiamo riscoperto una parte del cuore di quell'antica storia che vide Francesco d'Assisi incontrarsi nella sua conversione con il suo vescovo, dunque con la Chiesa, e partire per la sua missione che fa parte della storia della Chiesa e della storia dell'umanità. Una missione che è stata un impulso notevole di cui oggi ancora godiamo. Abbiamo riscoperto l’antico vescovado, con l'antica porta in cui Francesco è entrato come il giovane più ricco, uno dei più ricchi di Assisi e ne è uscito povero, spogliato di tutto, perché aveva deciso di essere un uomo libero, tutto di Dio e tutto dei fratelli, ricevendo, con l'abbraccio e il mantello del vescovo, il sigillo della Chiesa.

Inaugurata la soglia che Francesco ha attraversato e calcato

Crediamo sia importante che queste pietre tornino a parlare: erano state coperte, le abbiamo dissepolte. E oggi abbiamo inaugurato e benedetto proprio la porta dell'antico vescovado, la soglia che Francesco ha attraversato e calcato. Da questo luogo - ancora Sorrentino - riproponiamo l'esigenza di una conversione radicale al Vangelo e di un modo bello, grande di guardare al mondo e alla società.  La benedizione di Papa Francesco è stata una emozione grande, in qualche maniera ho rivissuto quando nel 2013 nella Sala della Spogliazione ha incontrato i poveri e quindi è bello che oggi sia stato presente a questo nostro gesto di riscoperta. Ha voluto mandarci un segno della sua vicinanza spirituale, la sua benedizione”. [gallery ids="66851,66852,66853,66854,66855,66856"]

Finanziamento della Cei e del ministero della Cultura

Grazie a un finanziamento della Conferenza episcopale italiana e del ministero della Cultura, il vescovado tornerà come era al tempo di San Francesco: il primo step è stato appunto la riapertura dell’antica porta di accesso nell’ambito dell’intervento di recupero del palazzo vescovile. Un momento doppiamente significativo, anche grazie alla presenza delle famiglie francescane che, ottocento anni dopo il loro Padre Serafico, hanno ripercorso i passi e il terreno in cui Francesco, letteralmente, scelse di spogliarsi di tutto fino a rinnegare il genitore terreno, per abbracciare il padre celeste. Al termine dei lavori di recupero il complesso potrà essere visitato anche dai turisti e pellegrini che giungeranno ad Assisi.

La scoperta grazie a Francesco Santucci

Una possibilità e una scoperta avvenute grazie al lavoro dello storico Francesco Santucci, collegato in streaming e autore del libro Nuove testimonianze storiche sul palazzo vescovile di Assisi, in cui viene raccontata la scoperta della porta. “Nel 1994 in seguito ai lavoro di sistemazione di alcuni sotterranei del vescovado - si legge tra l’altro nel volume - è tornato una porta monumentale che, al tempo di San Francesco, doveva fungere da accesso al palazzo vescovile”.

Il card. Francesco Montenegro e la soprintendente Elvira Cajano

Presente alla riapertura, oltre al cardinale Francesco Montenegro arcivescovo emerito di Agrigento, anche  Elvira Cajano, soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio dell'Umbria, che ha raccontato la sua "emozione che viene da dentro per la riapertura di questo luogo che ha un grande significato religioso, storico e culturale. Un'importanza sostenuta dal ministro Dario Franceschini che ha dato un finanziamento cospicuo che permetterà di riunire le tante realtà presenti nel palazzo vescovile - come il Museo della Memoria, il Santuario della Spogliazione e il restauro delle mura - permettendo un restauro effettivo. Si tratta di un lavoro di grande importanza per la città, ma anche per l'Italia e per il mondo, una ricchezza per i turisti e per tutti che permetterà di conoscere e ritrovare le proprie radici. Ringrazio tantissimo il vescovo, perché ha veramente voluto e sostenuto fortemente tutto questo, i funzionari della Sovrintendenza".

L'architetto Alfio Barabani

“L’apertura della porta della Spogliazione - ha sottolineato invece l’architetto Alfio Barabani - rappresenta un passo molto importante. Il progetto nel suo complesso riguarda sommariamente la realizzazione del Santuario della Spogliazione, il riallestimento del Museo della Memoria, interventi sulla cinta muraria di terrazzamento del III sec. a. C. con la realizzazione del Giardino dei Giusti, la realizzazione di un nuovo ingresso alla Domus di Properzio e ricollocazione dei reperti. L’insieme di questi interventi farà dell’Antico Episcopio, un polo spirituale, architettonico, archeologico, storico di rara importanza abbracciando 2400 anni di storia”.]]>
Il vescovo Sorrentino solc la soglia dell'anttica porta del vescovado, con il card. Montenegro e i frati

“In occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del Santuario della Spogliazione, dove San Francesco d’Assisi rinunciò ai suoi beni e si spogliò delle sue vesti, assicuro la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Vergine Maria, di cuore imparto la mia benedizione a quanti prenderanno parte al sacro rito”. È stata impreziosita anche da una benedizione di Papa Francesco, indirizzata al vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, la cerimonia della riapertura dell’antica porta di accesso del vescovado di Assisi, in cui il Poverello entrò prima di spogliarsi davanti al vescovo Guido, al popolo e al padre pronunciando le parole: "Padre nostro, che sei nei cieli", e non più "padre mio Pietro di Bernardone".

Le parole del vescovo Domenico Sorrentino

Come spiega monsignor Sorrentino, “Abbiamo riscoperto una parte del cuore di quell'antica storia che vide Francesco d'Assisi incontrarsi nella sua conversione con il suo vescovo, dunque con la Chiesa, e partire per la sua missione che fa parte della storia della Chiesa e della storia dell'umanità. Una missione che è stata un impulso notevole di cui oggi ancora godiamo. Abbiamo riscoperto l’antico vescovado, con l'antica porta in cui Francesco è entrato come il giovane più ricco, uno dei più ricchi di Assisi e ne è uscito povero, spogliato di tutto, perché aveva deciso di essere un uomo libero, tutto di Dio e tutto dei fratelli, ricevendo, con l'abbraccio e il mantello del vescovo, il sigillo della Chiesa.

Inaugurata la soglia che Francesco ha attraversato e calcato

Crediamo sia importante che queste pietre tornino a parlare: erano state coperte, le abbiamo dissepolte. E oggi abbiamo inaugurato e benedetto proprio la porta dell'antico vescovado, la soglia che Francesco ha attraversato e calcato. Da questo luogo - ancora Sorrentino - riproponiamo l'esigenza di una conversione radicale al Vangelo e di un modo bello, grande di guardare al mondo e alla società.  La benedizione di Papa Francesco è stata una emozione grande, in qualche maniera ho rivissuto quando nel 2013 nella Sala della Spogliazione ha incontrato i poveri e quindi è bello che oggi sia stato presente a questo nostro gesto di riscoperta. Ha voluto mandarci un segno della sua vicinanza spirituale, la sua benedizione”. [gallery ids="66851,66852,66853,66854,66855,66856"]

Finanziamento della Cei e del ministero della Cultura

Grazie a un finanziamento della Conferenza episcopale italiana e del ministero della Cultura, il vescovado tornerà come era al tempo di San Francesco: il primo step è stato appunto la riapertura dell’antica porta di accesso nell’ambito dell’intervento di recupero del palazzo vescovile. Un momento doppiamente significativo, anche grazie alla presenza delle famiglie francescane che, ottocento anni dopo il loro Padre Serafico, hanno ripercorso i passi e il terreno in cui Francesco, letteralmente, scelse di spogliarsi di tutto fino a rinnegare il genitore terreno, per abbracciare il padre celeste. Al termine dei lavori di recupero il complesso potrà essere visitato anche dai turisti e pellegrini che giungeranno ad Assisi.

La scoperta grazie a Francesco Santucci

Una possibilità e una scoperta avvenute grazie al lavoro dello storico Francesco Santucci, collegato in streaming e autore del libro Nuove testimonianze storiche sul palazzo vescovile di Assisi, in cui viene raccontata la scoperta della porta. “Nel 1994 in seguito ai lavoro di sistemazione di alcuni sotterranei del vescovado - si legge tra l’altro nel volume - è tornato una porta monumentale che, al tempo di San Francesco, doveva fungere da accesso al palazzo vescovile”.

Il card. Francesco Montenegro e la soprintendente Elvira Cajano

Presente alla riapertura, oltre al cardinale Francesco Montenegro arcivescovo emerito di Agrigento, anche  Elvira Cajano, soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio dell'Umbria, che ha raccontato la sua "emozione che viene da dentro per la riapertura di questo luogo che ha un grande significato religioso, storico e culturale. Un'importanza sostenuta dal ministro Dario Franceschini che ha dato un finanziamento cospicuo che permetterà di riunire le tante realtà presenti nel palazzo vescovile - come il Museo della Memoria, il Santuario della Spogliazione e il restauro delle mura - permettendo un restauro effettivo. Si tratta di un lavoro di grande importanza per la città, ma anche per l'Italia e per il mondo, una ricchezza per i turisti e per tutti che permetterà di conoscere e ritrovare le proprie radici. Ringrazio tantissimo il vescovo, perché ha veramente voluto e sostenuto fortemente tutto questo, i funzionari della Sovrintendenza".

L'architetto Alfio Barabani

“L’apertura della porta della Spogliazione - ha sottolineato invece l’architetto Alfio Barabani - rappresenta un passo molto importante. Il progetto nel suo complesso riguarda sommariamente la realizzazione del Santuario della Spogliazione, il riallestimento del Museo della Memoria, interventi sulla cinta muraria di terrazzamento del III sec. a. C. con la realizzazione del Giardino dei Giusti, la realizzazione di un nuovo ingresso alla Domus di Properzio e ricollocazione dei reperti. L’insieme di questi interventi farà dell’Antico Episcopio, un polo spirituale, architettonico, archeologico, storico di rara importanza abbracciando 2400 anni di storia”.]]>