diocesi assisi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/diocesi-assisi/ Settimanale di informazione regionale Fri, 27 Sep 2024 14:54:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg diocesi assisi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/diocesi-assisi/ 32 32 Assisi. È morto don Cesare Provenzi https://www.lavoce.it/assisi-e-morto-don-cesare-provenzi/ https://www.lavoce.it/assisi-e-morto-don-cesare-provenzi/#respond Fri, 27 Sep 2024 14:23:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77792

È tornato alla Casa del Padre don Cesare Roberto Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino di Assisi.

Gli incarichi di don Cesare Provenzi

Era nato a Martinengo, in provincia di Bergamo il 25 luglio del 1962. È stato ordinato sacerdote il 23 settembre del 1995. Nel 2004 è stato parroco della parrocchia Madonna delle Grazie e Santa Tecla in Palazzo, nel ‘98 segretario personale del vescovo mons. Sergio Goretti e cerimoniere. È stato vicario foraneo del vicariato di Bastia Umbra dal 2002 al 2004, parroco della parrocchia di Torchiagina e San Gregorio e dall’ottobre del 2004 era parroco della parrocchia di San Rufino. In cattedrale aveva preso anche in mano la vita del Museo diocesano e Cripta di San Rufino ridandogli grande slancio e valorizzazione. Sempre nel 2004 e fino ad oggi è stato vicario foraneo del vicariato di Assisi. Era Canonico della cattedrale di San Rufino e presidente della Fondazione San Rufino e Rinaldo dal 2003 al 2009. Dal 2018 è stato nominato dal vescovo Sorrentino vicario episcopale per l’Economia. Dal 2021, con l’unità pastorale era parroco di San Rufino, Vitale, Santa Maria di Lignano, Porziano e Costa di Trex. Era presidente della Fondazione diocesana di religione Assisi-Caritas e della Fondazione Assisi-Santuario della Spogliazione dal 2021 che si occupa della gestione del Santuario della Spogliazione. Molto amato in Assisi per la sua vicinanza ai giovani, alle iniziative cittadine in particolare al Calendimaggio.

Le esequie

Sarà possibile dare l’ultimo saluto a don Cesare già dal primo pomeriggio di venerdì 27 settembre nella Cappella del Santissimo Sacramento all’interno della cattedrale di San Rufino fino a lunedì mattina 30 settembre quando alle ore 10 il vescovo monsignor Domenico Sorrentino celebrerà le esequie funebri. Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 21 recita del rosario in Cattedrale in suffragio del caro don Cesare. Il vescovo Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi, i religiosi, i parrocchiani e i collaboratori di Curia si stringono al dolore dei familiari.]]>

È tornato alla Casa del Padre don Cesare Roberto Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino di Assisi.

Gli incarichi di don Cesare Provenzi

Era nato a Martinengo, in provincia di Bergamo il 25 luglio del 1962. È stato ordinato sacerdote il 23 settembre del 1995. Nel 2004 è stato parroco della parrocchia Madonna delle Grazie e Santa Tecla in Palazzo, nel ‘98 segretario personale del vescovo mons. Sergio Goretti e cerimoniere. È stato vicario foraneo del vicariato di Bastia Umbra dal 2002 al 2004, parroco della parrocchia di Torchiagina e San Gregorio e dall’ottobre del 2004 era parroco della parrocchia di San Rufino. In cattedrale aveva preso anche in mano la vita del Museo diocesano e Cripta di San Rufino ridandogli grande slancio e valorizzazione. Sempre nel 2004 e fino ad oggi è stato vicario foraneo del vicariato di Assisi. Era Canonico della cattedrale di San Rufino e presidente della Fondazione San Rufino e Rinaldo dal 2003 al 2009. Dal 2018 è stato nominato dal vescovo Sorrentino vicario episcopale per l’Economia. Dal 2021, con l’unità pastorale era parroco di San Rufino, Vitale, Santa Maria di Lignano, Porziano e Costa di Trex. Era presidente della Fondazione diocesana di religione Assisi-Caritas e della Fondazione Assisi-Santuario della Spogliazione dal 2021 che si occupa della gestione del Santuario della Spogliazione. Molto amato in Assisi per la sua vicinanza ai giovani, alle iniziative cittadine in particolare al Calendimaggio.

Le esequie

Sarà possibile dare l’ultimo saluto a don Cesare già dal primo pomeriggio di venerdì 27 settembre nella Cappella del Santissimo Sacramento all’interno della cattedrale di San Rufino fino a lunedì mattina 30 settembre quando alle ore 10 il vescovo monsignor Domenico Sorrentino celebrerà le esequie funebri. Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 21 recita del rosario in Cattedrale in suffragio del caro don Cesare. Il vescovo Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi, i religiosi, i parrocchiani e i collaboratori di Curia si stringono al dolore dei familiari.]]>
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La neonata fondazione “The Economy of Francesco” dal Papa https://www.lavoce.it/la-neonata-fondazione-the-economy-of-francesco-dal-papa/ https://www.lavoce.it/la-neonata-fondazione-the-economy-of-francesco-dal-papa/#respond Thu, 26 Sep 2024 07:24:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77771 In primo piano seduti il Papa al centro con il veescovo Domenico Sorrentino e suor Alessandra Smerilli. Dietro seduti i componenti della numerosa delegazione

“Sono contento di sapere che avete dato vita, con il Vescovo di Assisi e gli altri promotori da me incaricati, alla 'Fondazione The economy of Francesco'. Dai vostri ideali è nata un’istituzione. Essa è importante perché servirà a sostenere gli ideali; e voi ne sarete non solo beneficiari, ma protagonisti, assumendo i compiti a voi assegnati con entusiasmo e senso di disponibilità”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza con una nutrita delegazione della fondazione di Eof, istituita formalmente lunedì 23 settembre.

Chi ha partecipato all'udienza con il Papa

All’incontro hanno partecipato i soci fondatori - il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, anche presidente della neonata fondazione, la presidente del Serafico Francesca Di Maolo e l’economista Luigino Bruni - e un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale dell’associazione, già al lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

Alcuni passaggi del discorso del Papa

“Ora - uno dei passaggi del discorso del Papa - comincia per voi una nuova fase. Bisogna che questa vostra bella realtà cresca, si rafforzi, arrivi a sempre più giovani, e porti i frutti tipici del Vangelo e del bene. Grazie a voi di tutto, di tutto quello che fate e che avete fatto, che è andato oltre le aspettative. Ho voluto puntare su di voi, perché i giovani hanno tutta la vita davanti, sono un ‘cammino’ vivente, e da un cammino possono nascere cose buone, stando attenti a prevenire quelle brutte. Il mondo dell’economia ha bisogno di un cambiamento. Non lo cambierete soltanto diventando ministri, o premi Nobel o grandi economisti – tutte cose belle –; lo cambierete soprattutto amandolo, alla luce di Dio, immettendo in esso i valori e la forza del bene, con lo spirito evangelico di Francesco d’Assisi: lui era figlio di un mercante, conosceva i pregi e i difetti di quel mondo! Amate l’economia, amate concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza. Non è il grande e il potente che cambia in meglio il mondo: è l’amore il primo e più grande fattore di cambiamento. Un economista di vita santa, il beato Giuseppe Toniolo, ha scritto a tale proposito che chi salverà davvero la società, ‘non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi, una società di santi’. Per questo ho voluto incardinare tutto il movimento Economy of Francesco su San Francesco d’Assisi che, semplicemente spogliandosi di tutto per amore di Gesù e dei poveri, ha dato anche un impulso nuovo allo sviluppo dell’economia. Oggi vorrei lasciarvi tre parole: essere testimoni (per avvicinare altri giovani con i vostri ideali all’economia), non avere paura (portate avanti il sogno e osate nuove parole) e sperare senza stancarsi (non è facile proporre una nuova economia in uno scenario di nuove e antiche guerre, mentre prospera l’industria delle armi togliendo risorse ai poveri, ma ricordiamo quello che Gesù diceva ai discepoli: ‘Non abbiate paura’)”.

Scopo della Fondazione "Economy of Francesco"

Nell’atto costitutivo c’è scritto che la nuova Fondazione ha lo scopo di “Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”.   [gallery ids="77787,77785,77786"]]]>
In primo piano seduti il Papa al centro con il veescovo Domenico Sorrentino e suor Alessandra Smerilli. Dietro seduti i componenti della numerosa delegazione

“Sono contento di sapere che avete dato vita, con il Vescovo di Assisi e gli altri promotori da me incaricati, alla 'Fondazione The economy of Francesco'. Dai vostri ideali è nata un’istituzione. Essa è importante perché servirà a sostenere gli ideali; e voi ne sarete non solo beneficiari, ma protagonisti, assumendo i compiti a voi assegnati con entusiasmo e senso di disponibilità”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza con una nutrita delegazione della fondazione di Eof, istituita formalmente lunedì 23 settembre.

Chi ha partecipato all'udienza con il Papa

All’incontro hanno partecipato i soci fondatori - il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, anche presidente della neonata fondazione, la presidente del Serafico Francesca Di Maolo e l’economista Luigino Bruni - e un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale dell’associazione, già al lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

Alcuni passaggi del discorso del Papa

“Ora - uno dei passaggi del discorso del Papa - comincia per voi una nuova fase. Bisogna che questa vostra bella realtà cresca, si rafforzi, arrivi a sempre più giovani, e porti i frutti tipici del Vangelo e del bene. Grazie a voi di tutto, di tutto quello che fate e che avete fatto, che è andato oltre le aspettative. Ho voluto puntare su di voi, perché i giovani hanno tutta la vita davanti, sono un ‘cammino’ vivente, e da un cammino possono nascere cose buone, stando attenti a prevenire quelle brutte. Il mondo dell’economia ha bisogno di un cambiamento. Non lo cambierete soltanto diventando ministri, o premi Nobel o grandi economisti – tutte cose belle –; lo cambierete soprattutto amandolo, alla luce di Dio, immettendo in esso i valori e la forza del bene, con lo spirito evangelico di Francesco d’Assisi: lui era figlio di un mercante, conosceva i pregi e i difetti di quel mondo! Amate l’economia, amate concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza. Non è il grande e il potente che cambia in meglio il mondo: è l’amore il primo e più grande fattore di cambiamento. Un economista di vita santa, il beato Giuseppe Toniolo, ha scritto a tale proposito che chi salverà davvero la società, ‘non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi, una società di santi’. Per questo ho voluto incardinare tutto il movimento Economy of Francesco su San Francesco d’Assisi che, semplicemente spogliandosi di tutto per amore di Gesù e dei poveri, ha dato anche un impulso nuovo allo sviluppo dell’economia. Oggi vorrei lasciarvi tre parole: essere testimoni (per avvicinare altri giovani con i vostri ideali all’economia), non avere paura (portate avanti il sogno e osate nuove parole) e sperare senza stancarsi (non è facile proporre una nuova economia in uno scenario di nuove e antiche guerre, mentre prospera l’industria delle armi togliendo risorse ai poveri, ma ricordiamo quello che Gesù diceva ai discepoli: ‘Non abbiate paura’)”.

Scopo della Fondazione "Economy of Francesco"

Nell’atto costitutivo c’è scritto che la nuova Fondazione ha lo scopo di “Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”.   [gallery ids="77787,77785,77786"]]]>
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Il funerale di mons. Oscar Battaglia nella cattedrale di San Rufino https://www.lavoce.it/il-funerale-di-mons-oscar-battaglia-nella-cattedrale-di-san-rufino/ https://www.lavoce.it/il-funerale-di-mons-oscar-battaglia-nella-cattedrale-di-san-rufino/#respond Wed, 24 Jul 2024 16:21:30 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77167

“Per quanti lo abbiamo conosciuto, don Oscar si è come identificato con la Parola, meditata, insegnata, testimoniata. È forse il tratto della sua personalità che ci rimarrà più scolpito nella memoria.  Della Parola egli viveva. Ne era innamorato. La accostava con la sapienza di esegeta colto, attento alle tendenze della cultura biblica più aggiornata, ma sempre con equilibrio, senso critico e discernimento ecclesiale”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, all’omelia delle solenni esequie di monsignor Oscar Battaglia celebrate martedì 23 luglio nella cattedrale di San Rufino ad Assisi.

I funerali di mons. Oscar Battaglia

Il clero diocesano, religiosi e religiosi, autorità civili, tra le quali il sindaco di Assisi Stefania Proietti, ed ecclesiastiche ma anche tantissimi fedeli hanno partecipato ai funerali del sacerdote diocesano, importante biblista grande conoscitore della Sacra Scrittura e della Terra Santa che è stato, tra l’altro, preside del Seminario regionale e della Facoltà di scienze religiose. Ha concelebrato il vescovo emerito di Gubbio, monsignor Mario Ceccobelli in rappresentanza dei vescovi Umbri e tanti religiosi e sacerdoti diocesani e di altre diocesi.

L'omelia del vescovo Domenico Sorrentino

“Soprattutto – ha aggiunto il vescovo durante l’omelia - si era dato come programma di vita quello di renderla accessibile a tutti, riflettendone la luce sul versante del mistero divino, sempre più grande dei nostri pensieri, e sul versante del mistero dell’uomo, nella concretezza delle sue espressioni, delle sue traversie, delle sue sfide. Una Parola, insomma, che illumina tutto e a tutto dà senso, ma in modo non magico, dando risposte che suscitano domande ulteriori e chiedendo una ricerca inesausta, mai conclusa finché siamo su questa terra. Si è dedicato a questa missione con incredibile generosità. Non si negava ai mille inviti, dovunque scorgeva il bisogno sincero che la Parola venisse spezzata come pane nutriente. In diocesi lo abbiamo visto attivo nel preparare ogni anno i preziosi quaderni della Scuola di Bibbia e vita cristiana, e lo ha fatto fino a che le dita non sono diventate così tremule da non governare più la tastiera di un computer. Quando gliene feci l'ultima richiesta, non mi disse no, ma mi mostrò le dita. Lo sguardo diceva un infinito rammarico. Ha continuato a fare esegesi con la sua sofferenza accolta con fede. Tanti lo ricorderanno non solo come interprete del Libro santo, ma anche come guida alla Terra Santa, della quale conosceva tutti gli angoli, sapendo dire parole che si inchiodavano nell'animo per sempre”. Al termine del rito funebre la cara salma è stata tumulata presso la cappella del Seminario nel cimitero di Assisi. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77176,77177,77178,77179,77180"]]]>

“Per quanti lo abbiamo conosciuto, don Oscar si è come identificato con la Parola, meditata, insegnata, testimoniata. È forse il tratto della sua personalità che ci rimarrà più scolpito nella memoria.  Della Parola egli viveva. Ne era innamorato. La accostava con la sapienza di esegeta colto, attento alle tendenze della cultura biblica più aggiornata, ma sempre con equilibrio, senso critico e discernimento ecclesiale”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, all’omelia delle solenni esequie di monsignor Oscar Battaglia celebrate martedì 23 luglio nella cattedrale di San Rufino ad Assisi.

I funerali di mons. Oscar Battaglia

Il clero diocesano, religiosi e religiosi, autorità civili, tra le quali il sindaco di Assisi Stefania Proietti, ed ecclesiastiche ma anche tantissimi fedeli hanno partecipato ai funerali del sacerdote diocesano, importante biblista grande conoscitore della Sacra Scrittura e della Terra Santa che è stato, tra l’altro, preside del Seminario regionale e della Facoltà di scienze religiose. Ha concelebrato il vescovo emerito di Gubbio, monsignor Mario Ceccobelli in rappresentanza dei vescovi Umbri e tanti religiosi e sacerdoti diocesani e di altre diocesi.

L'omelia del vescovo Domenico Sorrentino

“Soprattutto – ha aggiunto il vescovo durante l’omelia - si era dato come programma di vita quello di renderla accessibile a tutti, riflettendone la luce sul versante del mistero divino, sempre più grande dei nostri pensieri, e sul versante del mistero dell’uomo, nella concretezza delle sue espressioni, delle sue traversie, delle sue sfide. Una Parola, insomma, che illumina tutto e a tutto dà senso, ma in modo non magico, dando risposte che suscitano domande ulteriori e chiedendo una ricerca inesausta, mai conclusa finché siamo su questa terra. Si è dedicato a questa missione con incredibile generosità. Non si negava ai mille inviti, dovunque scorgeva il bisogno sincero che la Parola venisse spezzata come pane nutriente. In diocesi lo abbiamo visto attivo nel preparare ogni anno i preziosi quaderni della Scuola di Bibbia e vita cristiana, e lo ha fatto fino a che le dita non sono diventate così tremule da non governare più la tastiera di un computer. Quando gliene feci l'ultima richiesta, non mi disse no, ma mi mostrò le dita. Lo sguardo diceva un infinito rammarico. Ha continuato a fare esegesi con la sua sofferenza accolta con fede. Tanti lo ricorderanno non solo come interprete del Libro santo, ma anche come guida alla Terra Santa, della quale conosceva tutti gli angoli, sapendo dire parole che si inchiodavano nell'animo per sempre”. Al termine del rito funebre la cara salma è stata tumulata presso la cappella del Seminario nel cimitero di Assisi. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77176,77177,77178,77179,77180"]]]>
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Monsignor Oscar Battaglia è tornato alla casa del Padre https://www.lavoce.it/monsignor-oscar-battaglia-e-tornato-alla-casa-del-padre/ https://www.lavoce.it/monsignor-oscar-battaglia-e-tornato-alla-casa-del-padre/#respond Sun, 21 Jul 2024 08:04:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77159 Don Oscar Battaglia seduto su una poltrona blu a sinistra il vescovo Sorrentino

È tornato alla Casa del Padre monsignor Oscar Battaglia, sacerdote diocesano, importante biblista grande conoscitore della Sacra Scrittura e della Terra Santa. Don Oscar, come tutti lo conoscevano, è morto nel pomeriggio di sabato 20 luglio alle ore 17.30 nell’infermeria dei Frati minori dell’Umbria e Sardegna a Santa Maria degli Angeli dove era accudito amorevolmente da ormai quasi due anni e dove nelle ultime ore prima della sua dipartita ha ricevuto la vicinanza dei frati e delle persone più care. Proprio due giorni fa aveva voluto ricevere l’unzione degli infermi. Don Oscar era nato nella frazione di Todiano a Preci in Valnerina e dopo brillanti e veloci studi si era specializzato nell’approfondimento della Bibbia e diventato professore di Sacra Scrittura. Ha ricoperto l’incarico di preside del Seminario regionale e della Facoltà di scienze religiose. È stato guida e maestro di riferimento puntuale per tanti pellegrini che ha accompagnato in Terra Santa nei circa centoventi pellegrinaggi effettuati. Il vescovo monsignor Domenico Sorrentino, il consiglio episcopale, il consiglio presbiterale, il collegio dei consultori e l’intera comunità si uniscono in preghiera per il confratello e sono vicini ai parenti del caro Don Oscar. Le esequie saranno celebrate dal vescovo martedì 23 luglio alle ore 16 nella cattedrale di San Rufino. Al termine del rito funebre la salma sarà tumulata presso la cappella del Seminario nel cimitero di Assisi.]]>
Don Oscar Battaglia seduto su una poltrona blu a sinistra il vescovo Sorrentino

È tornato alla Casa del Padre monsignor Oscar Battaglia, sacerdote diocesano, importante biblista grande conoscitore della Sacra Scrittura e della Terra Santa. Don Oscar, come tutti lo conoscevano, è morto nel pomeriggio di sabato 20 luglio alle ore 17.30 nell’infermeria dei Frati minori dell’Umbria e Sardegna a Santa Maria degli Angeli dove era accudito amorevolmente da ormai quasi due anni e dove nelle ultime ore prima della sua dipartita ha ricevuto la vicinanza dei frati e delle persone più care. Proprio due giorni fa aveva voluto ricevere l’unzione degli infermi. Don Oscar era nato nella frazione di Todiano a Preci in Valnerina e dopo brillanti e veloci studi si era specializzato nell’approfondimento della Bibbia e diventato professore di Sacra Scrittura. Ha ricoperto l’incarico di preside del Seminario regionale e della Facoltà di scienze religiose. È stato guida e maestro di riferimento puntuale per tanti pellegrini che ha accompagnato in Terra Santa nei circa centoventi pellegrinaggi effettuati. Il vescovo monsignor Domenico Sorrentino, il consiglio episcopale, il consiglio presbiterale, il collegio dei consultori e l’intera comunità si uniscono in preghiera per il confratello e sono vicini ai parenti del caro Don Oscar. Le esequie saranno celebrate dal vescovo martedì 23 luglio alle ore 16 nella cattedrale di San Rufino. Al termine del rito funebre la salma sarà tumulata presso la cappella del Seminario nel cimitero di Assisi.]]>
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Don Angelo Menichelli è tornato alla casa del Padre https://www.lavoce.it/don-angelo-menichelli-e-tornato-alla-casa-del-padre/ https://www.lavoce.it/don-angelo-menichelli-e-tornato-alla-casa-del-padre/#respond Thu, 27 Jul 2023 15:14:49 +0000 https://www.lavoce.it/?p=72729 Un primo piano di don Angelo Menichelli

È tornato alla casa del Padre, nella giornata del 26 luglio 2023, il sacerdote diocesano don Angelo Menichelli, nato il 19 agosto 1936 a Nocera Umbra. Ordinato presbitero il 29 giugno 1960 nella Cattedrale di Nocera, don Angelo si era laureato in lettere e filosofia nel 1974, aveva poi conseguito la licenza in teologia presso l'Università Lateranense a Roma. Successivamente aveva seguito un corso biennale in diplomatica e archivistica presso l’Archivio di Stato di Perugia.

Per mezzo secolo don Angelo Menichelli è stato parroco di Sorifa

Don Angelo mMenichelli, 87 anni, storico e appassionato di Nocera Umbra, è stato per mezzo secolo parroco di Sorifa, una delle frazioni dell’appennino nocerino, vivendo tra l’altro in prima persona l’unificazione della diocesi di Nocera con quella di Assisi, avvenuta nel 1986, e poi il terremoto del 1997. È stato insegnante di religione nelle scuole nocerine, oltreché archivista dell’archivio diocesano e della biblioteca Piervissani.

È stato rettore del seminario di Nocera Umbra

Lascia un vasto patrimonio di pubblicazioni sulla storia di Nocera. Tra i suoi incarichi, anche quello di rettore del seminario di Nocera Umbra e canonico della Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove oggi 27 luglio alle ore 17 si celebreranno i funerali.  Il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi e tutti i collaboratori di Curia sono “vicini ai familiari di don Angelo e in particolare alla sorella che in questi mesi di malattia non l’ha mai lasciato solo”.

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Un primo piano di don Angelo Menichelli

È tornato alla casa del Padre, nella giornata del 26 luglio 2023, il sacerdote diocesano don Angelo Menichelli, nato il 19 agosto 1936 a Nocera Umbra. Ordinato presbitero il 29 giugno 1960 nella Cattedrale di Nocera, don Angelo si era laureato in lettere e filosofia nel 1974, aveva poi conseguito la licenza in teologia presso l'Università Lateranense a Roma. Successivamente aveva seguito un corso biennale in diplomatica e archivistica presso l’Archivio di Stato di Perugia.

Per mezzo secolo don Angelo Menichelli è stato parroco di Sorifa

Don Angelo mMenichelli, 87 anni, storico e appassionato di Nocera Umbra, è stato per mezzo secolo parroco di Sorifa, una delle frazioni dell’appennino nocerino, vivendo tra l’altro in prima persona l’unificazione della diocesi di Nocera con quella di Assisi, avvenuta nel 1986, e poi il terremoto del 1997. È stato insegnante di religione nelle scuole nocerine, oltreché archivista dell’archivio diocesano e della biblioteca Piervissani.

È stato rettore del seminario di Nocera Umbra

Lascia un vasto patrimonio di pubblicazioni sulla storia di Nocera. Tra i suoi incarichi, anche quello di rettore del seminario di Nocera Umbra e canonico della Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove oggi 27 luglio alle ore 17 si celebreranno i funerali.  Il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi e tutti i collaboratori di Curia sono “vicini ai familiari di don Angelo e in particolare alla sorella che in questi mesi di malattia non l’ha mai lasciato solo”.

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Riaperta la tomba del beato Carlo Acutis https://www.lavoce.it/riaperta-tomba-carlo-acutis/ Fri, 03 Jun 2022 15:22:33 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67064

A pochi giorni dalla riapertura della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado di Assisi, si spogliò di tutti i beni terreni (la “porta” sarà tuttavia regolarmente visitabile solo nelle dovute condizioni di sicurezza, essendo ancora in corso i lavori), il 1 giugno, dopo la Messa serale al Santuario della Spogliazione, il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, ha riaperto anche la tomba del beato Carlo Acutis. “I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo sono vie per incontrare il Signore – ha detto monsignor Sorrentino – . Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù”. Il vescovo auspica che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”. Dato che il corpo del beato resterà esposto in modo permanente, i responsabili della Fondazione Santuario della Spogliazione invitano i fedeli a non affrettarsi per evitare possibili assembramenti nei giorni di punta.]]>

A pochi giorni dalla riapertura della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado di Assisi, si spogliò di tutti i beni terreni (la “porta” sarà tuttavia regolarmente visitabile solo nelle dovute condizioni di sicurezza, essendo ancora in corso i lavori), il 1 giugno, dopo la Messa serale al Santuario della Spogliazione, il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, ha riaperto anche la tomba del beato Carlo Acutis. “I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo sono vie per incontrare il Signore – ha detto monsignor Sorrentino – . Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù”. Il vescovo auspica che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”. Dato che il corpo del beato resterà esposto in modo permanente, i responsabili della Fondazione Santuario della Spogliazione invitano i fedeli a non affrettarsi per evitare possibili assembramenti nei giorni di punta.]]>
Consegnato il “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis” https://www.lavoce.it/consegnato-premio-internazionale-francesco-assisi-carlo-acutis/ Sun, 22 May 2022 15:14:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66881

“Dio vuole sentirci familiari, non restare un ospite. E questa è amicizia … Abitandoci ci porta in dono la sua pace: ‘Vi do la mia pace. Non come la dà il mondo’. Quella del mondo spesso sa poco di pace. È costruita con le armi, e ne vediamo i terribili risultati (Ucraina, Mediterraneo, Etiopia…). Né possiamo pensare che sia pace quella che cerchiamo quando ci estraniamo dagli altri chiedendo loro di lasciarci in pace!”. È uno dei passaggi dell’omelia della messa celebrata domenica 22 maggio mattina nel santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, con cui si è chiusa la tre giorni di  "#Nulladiproprio. Per un'economia più umana”.

Le parole del card. Francesco Montenegro

“È la pace - ha detto ancora Montenegro - che permette a Francesco di dire quando non è accolto dai suoi: ‘questa è perfetta letizia’. Oppure, nonostante gli occhi malati, di farsi portavoce del creato col Cantico delle creature, o di dire al Signore: Tu sei santo, forte, grande, amore, sapienza, umiltà, bellezza, quiete, letizia, speranza, giustizia.  Francesco può rivolgersi così a Dio perché, spogliandosi delle proprietà parentali, decide di farsi sua proprietà. Il vaso di creta, - lui - rimasto vuoto, togliendosi le vesti, ora diventa uno scrigno così pieno che – come è stato scritto - chi vede lui vede Gesù, era infatti definito 'alter Christus'. E il Vescovo, quasi a siglare il gesto del giovane, è vero che lo ricopre dei suoi vestimenti per nascondere la nudità, ma in effetti lo riveste di Cristo. La spogliazione può lasciare perplessi per la sua radicalità, ma non è questo l’amore? Amare non è scegliere di consegnarsi a un’altra persona perché diventi il centro della propria vita? Non è offrirsi nudo all’altro, cioè per quello che si è, e ricevere l’abbraccio che fa diventare insieme una sola cosa? Per Francesco spogliarsi per Dio - ha concluso Montenegro - significa eliminare quanto può ostacolare tale abbraccio, fondersi, sentirne la tenerezza, mettersi addosso l’odore della sua paternità e del suo amore”.

"Premio internazionale San Francesco d'Assisi e Carlo Acutis"

Il 21 maggio nel corso dei festeggiamenti per i cinque anni del Santuario della Spogliazione è stato anche consegnato il Premio internazionale Francesco d'Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità. Come da statuto, il Premio è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità. La diocesi di Assisi vuole dare il suo contributo a quel rinnovamento dell’economia che Papa Francesco auspica tramite “change-makers” (promotori di cambiamento), impegnati nel praticare un’economia diversa. Ossia, per usare le parole del Pontefice, un’economia “che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="66891,66892,66893,66895,66896,66897,66898"]

Mons. Sorrentino: "Complimenti a tutti i partecipanti"

Ad annunciare il progetto vincitore è stato il vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino: “La premiazione di un progetto - ha detto - non esclude l'apprezzamento per la genialità apparsa in tante di queste iniziative. Il Premio Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità è un premio simbolico, che vogliamo intendere anche come stimolante e generativo e per questo rilanceremo i progetti anche dal nostro sito. Complimenti a tutti i partecipanti e un grande grazie agli sponsor sostenitori che sono stati coinvolti in questa economia della fraternità”.

Il progetto vincitore

Il riconoscimento da 50 mila euro che andrà a sostenere iniziative imprenditoriali nate dal basso è stato assegnato a Ecobriqs Charcoal Briquettes: si tratta di un gruppo di 15 persone con disabilità dalla diocesi di Pasig, Filippine (Manila metropolitana), senza lavoro e poverissimi, che con l’aiuto della parrocchia hanno accolto l’invito della città: usando rifiuti, scarti, e, prima di tutto, le ninfee, producono – tramite una tecnologia rivoluzionaria – i bricchetti di carbone. Per lungo tempo la crescita incontrollabile delle ninfee ha rovinato i fiumi e altri sistemi di drenaggio nella città. Adesso, le piante diventano una fonte di energia con meno rischi per la salute, meno inquinamento, e senza la necessità di tagliare migliaia di alberi per produrre il carbone. È una vera “economia di fraternità”: con la collaborazione della parrocchia locale e la diocesi di Pasig, i fratelli con disabilità, che sono di solito esclusi, abbandonati sulle strade e senza lavoro, sono invece inseriti nella società e nella Chiesa tramite una formazione professionale e cristiana. Trovano un lavoro dignitoso con altri fratelli e sorelle per vivere con un sostentamento regolare una vita normale.

Monsignor Figueiredo: "Queste 15 persone con disabilità possono generare un'economia nuova per il loro popolo"

Monsignor Anthony Figueiredo, membro del cda della Fondazione diocesana di religione Assisi–Santuario della Spogliazione e responsabile delle relazioni internazionali della diocesi, ha aggiunto: “Questo premio è stato dato a una diocesi poverissima, nelle Filippine, con 4 milioni di cattolici e 40 sacerdoti. Queste 15 persone con disabilità, che ora possono lavorare per l’ambiente e per generare un’economia nuova per il loro popolo. Come ci ricorda Papa Francesco, bisogna creare una nuova economia che include e non esclude, che non uccide. Questo premio ci invita a cambiare i nostri cuori nei confronti delle povertà degli altri: chi ha le risorse deve condividerle, non dando semplicemente dei soldi, ma stanziando fondi per nuovi progetti innovativi, che proteggono l’ambiente e valorizzino la persona".

Il dono del foulard di Brunello Cucinelli

Oltre al denaro, Ecobriqs Charcoal Briquettes ha ricevuto il foulard di Brunello Cucinelli con la riproduzione dell’affresco della rinuncia dei beni, presente nella sala della Spogliazione, che intende ricordare simbolicamente il mantello con cui il vescovo Guido coprì il corpo di san Francesco nel momento in cui si spogliò nella pubblica piazza e restituì i suoi averi al padre Pietro Di Bernardone, e un’icona con il logo del premio. “Questo premio - ha detto don Danilo Flores, sacerdote di origini filippine- è un riconoscimento dello sforzo di questa azienda, è un incoraggiamento a continuare nella produzione di energia pulita. Grazie al denaro verrà ampliato questo progetto, così che non soltanto 15 persone con disabilità ma anche persone che vivono nella zona possano riappropriarsi della loro dignità e vivere in modo produttivo”.

Un contributo anche a "Farm of Francesco"

I promotori hanno anche deciso di sostenere Farm of Francesco con un contributo di 15.000 euro: è un progetto frutto di Agriculture & Justice Village, uno dei villaggi di Economy of Francesco, che ha lo scopo di combattere la desertificazione del suolo, questo progetto studia metodologie che permettono di coltivare la terra in maniera sostenibile, senza renderla sterile. Siccome la maggior parte dei coltivatori non le conosce, Farm of Francesco mira a creare ambienti in cui i produttori possano imparare queste pratiche. La Nigeria è uno dei due paesi scelti per una fattoria ‘demo’ (l'altro è Brasile), coinvolgendo un gruppo di giovani. Proprio tramite i giovani si applica l’agricoltura rigenerativa e, allo stesso tempo, si insegna questa pratica ad altri piccoli produttori.

I sostenitori del premio internazionale

Il Premio internazionale Francesco d'Assisi e Carlo Acutis, per un'economia della fraternità è sostenuto da Fratelli Branca Distillerie, La Mediterranea Srl, Azienda florovivaistica siciliana, Azienda Campagnolo di Vicenza, Mediolanum, Brunello Cucinelli, Pedrollo Spa e da alcuni benefattori americani.]]>

“Dio vuole sentirci familiari, non restare un ospite. E questa è amicizia … Abitandoci ci porta in dono la sua pace: ‘Vi do la mia pace. Non come la dà il mondo’. Quella del mondo spesso sa poco di pace. È costruita con le armi, e ne vediamo i terribili risultati (Ucraina, Mediterraneo, Etiopia…). Né possiamo pensare che sia pace quella che cerchiamo quando ci estraniamo dagli altri chiedendo loro di lasciarci in pace!”. È uno dei passaggi dell’omelia della messa celebrata domenica 22 maggio mattina nel santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, con cui si è chiusa la tre giorni di  "#Nulladiproprio. Per un'economia più umana”.

Le parole del card. Francesco Montenegro

“È la pace - ha detto ancora Montenegro - che permette a Francesco di dire quando non è accolto dai suoi: ‘questa è perfetta letizia’. Oppure, nonostante gli occhi malati, di farsi portavoce del creato col Cantico delle creature, o di dire al Signore: Tu sei santo, forte, grande, amore, sapienza, umiltà, bellezza, quiete, letizia, speranza, giustizia.  Francesco può rivolgersi così a Dio perché, spogliandosi delle proprietà parentali, decide di farsi sua proprietà. Il vaso di creta, - lui - rimasto vuoto, togliendosi le vesti, ora diventa uno scrigno così pieno che – come è stato scritto - chi vede lui vede Gesù, era infatti definito 'alter Christus'. E il Vescovo, quasi a siglare il gesto del giovane, è vero che lo ricopre dei suoi vestimenti per nascondere la nudità, ma in effetti lo riveste di Cristo. La spogliazione può lasciare perplessi per la sua radicalità, ma non è questo l’amore? Amare non è scegliere di consegnarsi a un’altra persona perché diventi il centro della propria vita? Non è offrirsi nudo all’altro, cioè per quello che si è, e ricevere l’abbraccio che fa diventare insieme una sola cosa? Per Francesco spogliarsi per Dio - ha concluso Montenegro - significa eliminare quanto può ostacolare tale abbraccio, fondersi, sentirne la tenerezza, mettersi addosso l’odore della sua paternità e del suo amore”.

"Premio internazionale San Francesco d'Assisi e Carlo Acutis"

Il 21 maggio nel corso dei festeggiamenti per i cinque anni del Santuario della Spogliazione è stato anche consegnato il Premio internazionale Francesco d'Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità. Come da statuto, il Premio è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità. La diocesi di Assisi vuole dare il suo contributo a quel rinnovamento dell’economia che Papa Francesco auspica tramite “change-makers” (promotori di cambiamento), impegnati nel praticare un’economia diversa. Ossia, per usare le parole del Pontefice, un’economia “che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="66891,66892,66893,66895,66896,66897,66898"]

Mons. Sorrentino: "Complimenti a tutti i partecipanti"

Ad annunciare il progetto vincitore è stato il vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino: “La premiazione di un progetto - ha detto - non esclude l'apprezzamento per la genialità apparsa in tante di queste iniziative. Il Premio Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità è un premio simbolico, che vogliamo intendere anche come stimolante e generativo e per questo rilanceremo i progetti anche dal nostro sito. Complimenti a tutti i partecipanti e un grande grazie agli sponsor sostenitori che sono stati coinvolti in questa economia della fraternità”.

Il progetto vincitore

Il riconoscimento da 50 mila euro che andrà a sostenere iniziative imprenditoriali nate dal basso è stato assegnato a Ecobriqs Charcoal Briquettes: si tratta di un gruppo di 15 persone con disabilità dalla diocesi di Pasig, Filippine (Manila metropolitana), senza lavoro e poverissimi, che con l’aiuto della parrocchia hanno accolto l’invito della città: usando rifiuti, scarti, e, prima di tutto, le ninfee, producono – tramite una tecnologia rivoluzionaria – i bricchetti di carbone. Per lungo tempo la crescita incontrollabile delle ninfee ha rovinato i fiumi e altri sistemi di drenaggio nella città. Adesso, le piante diventano una fonte di energia con meno rischi per la salute, meno inquinamento, e senza la necessità di tagliare migliaia di alberi per produrre il carbone. È una vera “economia di fraternità”: con la collaborazione della parrocchia locale e la diocesi di Pasig, i fratelli con disabilità, che sono di solito esclusi, abbandonati sulle strade e senza lavoro, sono invece inseriti nella società e nella Chiesa tramite una formazione professionale e cristiana. Trovano un lavoro dignitoso con altri fratelli e sorelle per vivere con un sostentamento regolare una vita normale.

Monsignor Figueiredo: "Queste 15 persone con disabilità possono generare un'economia nuova per il loro popolo"

Monsignor Anthony Figueiredo, membro del cda della Fondazione diocesana di religione Assisi–Santuario della Spogliazione e responsabile delle relazioni internazionali della diocesi, ha aggiunto: “Questo premio è stato dato a una diocesi poverissima, nelle Filippine, con 4 milioni di cattolici e 40 sacerdoti. Queste 15 persone con disabilità, che ora possono lavorare per l’ambiente e per generare un’economia nuova per il loro popolo. Come ci ricorda Papa Francesco, bisogna creare una nuova economia che include e non esclude, che non uccide. Questo premio ci invita a cambiare i nostri cuori nei confronti delle povertà degli altri: chi ha le risorse deve condividerle, non dando semplicemente dei soldi, ma stanziando fondi per nuovi progetti innovativi, che proteggono l’ambiente e valorizzino la persona".

Il dono del foulard di Brunello Cucinelli

Oltre al denaro, Ecobriqs Charcoal Briquettes ha ricevuto il foulard di Brunello Cucinelli con la riproduzione dell’affresco della rinuncia dei beni, presente nella sala della Spogliazione, che intende ricordare simbolicamente il mantello con cui il vescovo Guido coprì il corpo di san Francesco nel momento in cui si spogliò nella pubblica piazza e restituì i suoi averi al padre Pietro Di Bernardone, e un’icona con il logo del premio. “Questo premio - ha detto don Danilo Flores, sacerdote di origini filippine- è un riconoscimento dello sforzo di questa azienda, è un incoraggiamento a continuare nella produzione di energia pulita. Grazie al denaro verrà ampliato questo progetto, così che non soltanto 15 persone con disabilità ma anche persone che vivono nella zona possano riappropriarsi della loro dignità e vivere in modo produttivo”.

Un contributo anche a "Farm of Francesco"

I promotori hanno anche deciso di sostenere Farm of Francesco con un contributo di 15.000 euro: è un progetto frutto di Agriculture & Justice Village, uno dei villaggi di Economy of Francesco, che ha lo scopo di combattere la desertificazione del suolo, questo progetto studia metodologie che permettono di coltivare la terra in maniera sostenibile, senza renderla sterile. Siccome la maggior parte dei coltivatori non le conosce, Farm of Francesco mira a creare ambienti in cui i produttori possano imparare queste pratiche. La Nigeria è uno dei due paesi scelti per una fattoria ‘demo’ (l'altro è Brasile), coinvolgendo un gruppo di giovani. Proprio tramite i giovani si applica l’agricoltura rigenerativa e, allo stesso tempo, si insegna questa pratica ad altri piccoli produttori.

I sostenitori del premio internazionale

Il Premio internazionale Francesco d'Assisi e Carlo Acutis, per un'economia della fraternità è sostenuto da Fratelli Branca Distillerie, La Mediterranea Srl, Azienda florovivaistica siciliana, Azienda Campagnolo di Vicenza, Mediolanum, Brunello Cucinelli, Pedrollo Spa e da alcuni benefattori americani.]]>
A Santa Maria degli Angeli e Foligno l’atto di consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina https://www.lavoce.it/santa-maria-angeli-atto-consacrazione-affidamento-russia-ucraina/ Thu, 24 Mar 2022 10:20:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65739

Anche il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e i sacerdoti e religiosi diocesani venerdì 25 marzo, nella solennità dell’Annunciazione del Signore, si uniranno a Papa Francesco nella preghiera per la pace e nella consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria Il vescovo Sorrentino lo farà celebrando la messa alle ore 7 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e partecipando ai vespri e all’adorazione eucaristica nel monastero di Santa Lucia a Foligno alle ore 17.30. In un messaggio ai vicari delle due diocesi monsignor Sorrentino invita tutti ad “unirsi alla preghiera del Santo Padre per dare un grande segno di unità. Ove è possibile, alla stessa ora (ma suppongo che a quell’ora molti seguiranno lui stesso per televisione). Oppure in una qualunque ora del giorno, come è detto nella stessa lettera papale. Nelle Basiliche e nelle Chiese si potrà comunque, in orario conveniente, recitarla”.]]>

Anche il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e i sacerdoti e religiosi diocesani venerdì 25 marzo, nella solennità dell’Annunciazione del Signore, si uniranno a Papa Francesco nella preghiera per la pace e nella consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria Il vescovo Sorrentino lo farà celebrando la messa alle ore 7 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e partecipando ai vespri e all’adorazione eucaristica nel monastero di Santa Lucia a Foligno alle ore 17.30. In un messaggio ai vicari delle due diocesi monsignor Sorrentino invita tutti ad “unirsi alla preghiera del Santo Padre per dare un grande segno di unità. Ove è possibile, alla stessa ora (ma suppongo che a quell’ora molti seguiranno lui stesso per televisione). Oppure in una qualunque ora del giorno, come è detto nella stessa lettera papale. Nelle Basiliche e nelle Chiese si potrà comunque, in orario conveniente, recitarla”.]]>
Prosegue il cammino sinodale, filo diretto con la diocesi di Assisi https://www.lavoce.it/cammino-sinodale-filo-diretto-diocesi-assisi/ Thu, 24 Mar 2022 09:55:12 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65735

Linea diretta per i fedeli e non, per i loro commenti, suggerimenti e riflessioni. La diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino ha accolto l’invito di Papa Francesco e della Chiesa italiana a mettersi in ascolto e in cammino, attraverso il Sinodo (dal greco “camminare insieme”) per dare modo a tutti, credenti e non credenti, praticanti e coloro che sono lontani dalle chiese, di esprimersi. Tra le iniziative "chiediamo di inviare una nota, un commento, una riflessione - l'invito dei referenti diocesani per il Sinodo 2021-2023 Marina Zola e Luca Viaro - o semplicemente due righe per raccontare la propria esperienza di Chiesa oppure cosa si pensi della Chiesa o quanto sia significativa la sua presenza nella comunità cittadina di cui si fa parte. Pregheremmo di far pervenire queste riflessioni entro il 31 marzo all’indirizzo e-mail sinodo2123assisinoceragualdo@gmail.com. Ve ne saremo molto grati perché, ne siamo certi, ci aiuterebbe a cambiare in meglio e, in un mondo in cui sempre di più pare prevalere l'IO, a camminare di più insieme". Oltre alla possibilità di inviare una email si può rispondere ad alcune domande e suggestioni al link https://forms.gle/FWUEDA2T6LHhNf276. È in programma anche un'iniziativa di confronto diretto dal titolo “Le voci di tutti… anche la tua” prevista per martedì 29 marzo alle 21, cui si può aderire mandando un messaggio sempre all’indirizzo email sinodo2123assisinoceragualdo@gmail.com per ricevere il link per l’incontro via Zoom. “Stiamo percorrendo – sottolineano i referenti - la prima delle tre fasi del processo sinodale, proprio la fase dell’ascolto, quella che riguarda le singole chiese diocesane, una ‘consultazione del popolo di Dio’, un ascolto dal basso della gente, cara al Pontefice, già presente nella nostra esperienza diocesana con il sinodo celebrato dopo la prima visita pastorale e la seconda ancora in corso, ma che certo è sempre da accrescere e migliorare”. Come afferma il Santo Padre “una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare è più che sentire”.  ]]>

Linea diretta per i fedeli e non, per i loro commenti, suggerimenti e riflessioni. La diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino ha accolto l’invito di Papa Francesco e della Chiesa italiana a mettersi in ascolto e in cammino, attraverso il Sinodo (dal greco “camminare insieme”) per dare modo a tutti, credenti e non credenti, praticanti e coloro che sono lontani dalle chiese, di esprimersi. Tra le iniziative "chiediamo di inviare una nota, un commento, una riflessione - l'invito dei referenti diocesani per il Sinodo 2021-2023 Marina Zola e Luca Viaro - o semplicemente due righe per raccontare la propria esperienza di Chiesa oppure cosa si pensi della Chiesa o quanto sia significativa la sua presenza nella comunità cittadina di cui si fa parte. Pregheremmo di far pervenire queste riflessioni entro il 31 marzo all’indirizzo e-mail sinodo2123assisinoceragualdo@gmail.com. Ve ne saremo molto grati perché, ne siamo certi, ci aiuterebbe a cambiare in meglio e, in un mondo in cui sempre di più pare prevalere l'IO, a camminare di più insieme". Oltre alla possibilità di inviare una email si può rispondere ad alcune domande e suggestioni al link https://forms.gle/FWUEDA2T6LHhNf276. È in programma anche un'iniziativa di confronto diretto dal titolo “Le voci di tutti… anche la tua” prevista per martedì 29 marzo alle 21, cui si può aderire mandando un messaggio sempre all’indirizzo email sinodo2123assisinoceragualdo@gmail.com per ricevere il link per l’incontro via Zoom. “Stiamo percorrendo – sottolineano i referenti - la prima delle tre fasi del processo sinodale, proprio la fase dell’ascolto, quella che riguarda le singole chiese diocesane, una ‘consultazione del popolo di Dio’, un ascolto dal basso della gente, cara al Pontefice, già presente nella nostra esperienza diocesana con il sinodo celebrato dopo la prima visita pastorale e la seconda ancora in corso, ma che certo è sempre da accrescere e migliorare”. Come afferma il Santo Padre “una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare è più che sentire”.  ]]>
Guerra in Ucraina: appello per la pace dalla città e dalla comunità ecclesiale di Assisi https://www.lavoce.it/guerra-ucraina-appello-pace-citta-e-diocesi-di-assisi/ Thu, 24 Feb 2022 17:05:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65141

La comunità cittadina e quella ecclesiale di Assisi, a seguito delle grave situazione venutasi a creare in Ucraina con l'invasione del Paese da parte delle milizie russe ha emanato un corale appello alla pace. Lo riportiamo di seguito.

L'appello

La comunità cittadina e la comunità ecclesiale di Assisi, custodi del messaggio di pace di San Francesco e Santa Chiara non possono restare in silenzio di fronte alla guerra che torna ad affacciarsi nel vecchio continente. A chi la sta fomentando e avviando, con conseguenze che possono essere terribili, gridiamo: in nome di Dio, dell’umanità e del buon senso, fermatevi! Vogliamo farci voce innanzitutto delle vittime che la guerra non la scelgono ma la subiscono e vogliamo farci eco delle parole di Papa Francesco che, rivolgendosi “a tutti, credenti e non credenti”, ha richiamato l’insegnamento di Gesù “beati i costruttori di pace” sottolineando “l’insensatezza diabolica della violenza”.

Tornare al tavolo del dialogo e del negoziato

Per questo chiediamo a tutte le forze in campo di rinunciare all’uso della forza e di ritornare al tavolo del dialogo e del negoziato, a ridare la parola alla diplomazia e alla politica che, per sua stessa natura, deve essere sempre al servizio del bene. Ci rivolgiamo all’Organizzazione delle Nazioni Unite che nasce proprio per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra” affinché torni a esercitare un ruolo centrale in questa crisi.

L'esposizione della bandiera della pace

Per riproporre questi valori primari, presso le sedi comunali di Assisi sarà esposta da oggi la bandiera della pace: sia un segno per tutti, cittadini, pellegrini e turisti

Messaggi dei bambini delle scuole

L’Amministrazione comunale chiederà alle scuole di portare, il 2 marzo, scolari e studenti a sostare in silenzio nella piazza del Comune anche per pochi minuti per riflettere sul valore centrale della pace. Nello stesso tempo l’Amministrazione chiede alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi di tutte le scuole di Assisi di preparare messaggi, tantissimi messaggi, nella forma del disegno o delle parole più semplici che il Comune farà arrivare ai presidenti di Ucraina e Russia oltre al Segretario delle Nazioni Unite: un appello di pace che giunga dai più piccoli e che tocchi i cuori di chi ha nelle proprie mani le sorti del mondo. Questi piccoli segni vogliono levare, da Assisi, un appello alla pace, per risvegliare in tutte e tutti il desiderio sincero della pace autentica che non passa mai attraverso la via della guerra ma solo attraverso il dialogo e la comprensione reciproca.

Veglia di preghiera nella basilica di Santa Maria degli Angeli

La diocesi, da parte sua, invita i fedeli alla preghiera costante, facendolo in modo speciale, con il coordinamento della Commissione Spirito di Assisi, sabato 26 febbraio alle ore 21, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli con una veglia di preghiera, domenica 27 settembre, giornata mensile di preghiera per la pace, con un’intenzione di preghiera in tutte le messe e specie nella messa presieduta dal vescovo a mezzogiorno nella Basilica di San Francesco; il 2 marzo, giornata indicata dal Papa, con un avvicendamento nell’adorazione eucaristica nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva, nel cuore della città.

Da Assisi la richiesta di fermare ogni atto di violenza e di dare spazio al dialogo

Ci facciamo interpreti del sentimento della comunità civile e religiosa di Assisi, per esprimere la ferma condanna della guerra e della violenza, di ogni forma di sopruso e di aggressione, e al contempo per gridare al mondo che la pace è possibile e che ciascuno di noi ha un ruolo e per questo nessuno deve rimanere indifferente! Francesco e Chiara ci insegnano a sognare l’impossibile e a sperare anche nelle situazioni più disperate. Da Assisi, città messaggio della pace e per la pace, chiediamo a tutti coloro che ne hanno il potere, di fermare ogni atto di violenza e di fare spazio alla diplomazia, al dialogo, alla speranza, alla pace!

Stefania Proietti Mons. Domenico Sorrentino

Sindaco di Assisi ArciVescovo di Assisi Nocera Umbra Gualdo Tadino e Foligno

Fr. Marco Moroni ofm conv Fr. Francesco Piloni

Custode della Basilica Papale Ministro Provinciale Umbria - Sardegna

di San Francesco e del Sacro Convento

don Tonio Dell’Olio Fr. Matteo Siro ofm capp

Presidente Commissione Ministro della Provincia dei Frati minori Cappuccini

spirito di Assisi Centro Italia

Fr. Paolo Benanti

Fr. Paolo Benanti Ministro della Provincia di San Francesco d'Assisi del Terz'Ordine Regolare

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La comunità cittadina e quella ecclesiale di Assisi, a seguito delle grave situazione venutasi a creare in Ucraina con l'invasione del Paese da parte delle milizie russe ha emanato un corale appello alla pace. Lo riportiamo di seguito.

L'appello

La comunità cittadina e la comunità ecclesiale di Assisi, custodi del messaggio di pace di San Francesco e Santa Chiara non possono restare in silenzio di fronte alla guerra che torna ad affacciarsi nel vecchio continente. A chi la sta fomentando e avviando, con conseguenze che possono essere terribili, gridiamo: in nome di Dio, dell’umanità e del buon senso, fermatevi! Vogliamo farci voce innanzitutto delle vittime che la guerra non la scelgono ma la subiscono e vogliamo farci eco delle parole di Papa Francesco che, rivolgendosi “a tutti, credenti e non credenti”, ha richiamato l’insegnamento di Gesù “beati i costruttori di pace” sottolineando “l’insensatezza diabolica della violenza”.

Tornare al tavolo del dialogo e del negoziato

Per questo chiediamo a tutte le forze in campo di rinunciare all’uso della forza e di ritornare al tavolo del dialogo e del negoziato, a ridare la parola alla diplomazia e alla politica che, per sua stessa natura, deve essere sempre al servizio del bene. Ci rivolgiamo all’Organizzazione delle Nazioni Unite che nasce proprio per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra” affinché torni a esercitare un ruolo centrale in questa crisi.

L'esposizione della bandiera della pace

Per riproporre questi valori primari, presso le sedi comunali di Assisi sarà esposta da oggi la bandiera della pace: sia un segno per tutti, cittadini, pellegrini e turisti

Messaggi dei bambini delle scuole

L’Amministrazione comunale chiederà alle scuole di portare, il 2 marzo, scolari e studenti a sostare in silenzio nella piazza del Comune anche per pochi minuti per riflettere sul valore centrale della pace. Nello stesso tempo l’Amministrazione chiede alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi di tutte le scuole di Assisi di preparare messaggi, tantissimi messaggi, nella forma del disegno o delle parole più semplici che il Comune farà arrivare ai presidenti di Ucraina e Russia oltre al Segretario delle Nazioni Unite: un appello di pace che giunga dai più piccoli e che tocchi i cuori di chi ha nelle proprie mani le sorti del mondo. Questi piccoli segni vogliono levare, da Assisi, un appello alla pace, per risvegliare in tutte e tutti il desiderio sincero della pace autentica che non passa mai attraverso la via della guerra ma solo attraverso il dialogo e la comprensione reciproca.

Veglia di preghiera nella basilica di Santa Maria degli Angeli

La diocesi, da parte sua, invita i fedeli alla preghiera costante, facendolo in modo speciale, con il coordinamento della Commissione Spirito di Assisi, sabato 26 febbraio alle ore 21, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli con una veglia di preghiera, domenica 27 settembre, giornata mensile di preghiera per la pace, con un’intenzione di preghiera in tutte le messe e specie nella messa presieduta dal vescovo a mezzogiorno nella Basilica di San Francesco; il 2 marzo, giornata indicata dal Papa, con un avvicendamento nell’adorazione eucaristica nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva, nel cuore della città.

Da Assisi la richiesta di fermare ogni atto di violenza e di dare spazio al dialogo

Ci facciamo interpreti del sentimento della comunità civile e religiosa di Assisi, per esprimere la ferma condanna della guerra e della violenza, di ogni forma di sopruso e di aggressione, e al contempo per gridare al mondo che la pace è possibile e che ciascuno di noi ha un ruolo e per questo nessuno deve rimanere indifferente! Francesco e Chiara ci insegnano a sognare l’impossibile e a sperare anche nelle situazioni più disperate. Da Assisi, città messaggio della pace e per la pace, chiediamo a tutti coloro che ne hanno il potere, di fermare ogni atto di violenza e di fare spazio alla diplomazia, al dialogo, alla speranza, alla pace!

Stefania Proietti Mons. Domenico Sorrentino

Sindaco di Assisi ArciVescovo di Assisi Nocera Umbra Gualdo Tadino e Foligno

Fr. Marco Moroni ofm conv Fr. Francesco Piloni

Custode della Basilica Papale Ministro Provinciale Umbria - Sardegna

di San Francesco e del Sacro Convento

don Tonio Dell’Olio Fr. Matteo Siro ofm capp

Presidente Commissione Ministro della Provincia dei Frati minori Cappuccini

spirito di Assisi Centro Italia

Fr. Paolo Benanti

Fr. Paolo Benanti Ministro della Provincia di San Francesco d'Assisi del Terz'Ordine Regolare

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Senatori Nencini e Alessandrini in visita al santuario della Spogliazione di Assisi https://www.lavoce.it/senatori-nencini-e-alessandrini-in-visita-al-santuario-della-spogliazione-di-assisi/ Tue, 04 Jan 2022 08:42:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64349

Visita ufficiale al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino del senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione culturale di Palazzo Madama e relatore del Disegno di Legge sulle celebrazioni per l’VIII centenario dalla morte di San Francesco D’Assisi e della senatrice Valeria Alessandrini, membro della 7a commissione del Senato e referente umbra per l'VIII centenario francescano.

La visita al santuario della Spogliazione

I due parlamentari sono stati accolti nel Santuario della Spogliazione e accompagnati dal Vescovo e dal vicario per l'economia, don Cesare Provenzi, alla scoperta di questo luogo, prima icona francescana e simbolo di diverse stratificazioni storiche che partono dall'era pre-cristiana con la Domus di Properzio all'epoca contemporanea con il Museo della Memoria e la presenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore del corpo del Beato Carlo Acutis. All'incontro erano presenti anche l'architetto Alfio Barabani e la collega Elisa Brunelli che hanno guidato i due parlamentari nell'area del cantiere dove sono in corso i lavori di riscoperta dell'antico episcopio all'epoca di San Francesco.

Mons. Sorrentino: "il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui"

“Siamo felici di questa visita – ha detto mons. Domenico Sorrentino – perché il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui; qui dove il giovane re delle feste si fece povero per essere tutto di Dio e dei fratelli. In questo luogo si è consumato un altro momento importante della storia di Santo – ha aggiunto il vescovo – quando, prima di andare a morire alla Porziuncola, Francesco passò qui gli ultimi giorni della sua vita, forse componendo l'ultima strofa del Cantico di Frate Sole dedicato proprio a sorella morte”.

"L'importanza di far conoscere la storia attraverso la valorizzazione dei luoghi"

Vivo apprezzamento per l'opera di riscoperta dell'antico Episcopio e alla promozione del polo spirituale e culturale del Santuario della Spogliazione è stata espressa dai due senatori che hanno sottolineato “l'importanza di far conoscere la storia, attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei momenti della vita di San Francesco, santo del mondo, simbolo di fratellanza, pace, custodia del Creato e amore universale”.

Nencini: "Visita indispensabile per definire il disegno di legge per l'ottavo centenario"

Nencini ha aggiunto: “Una visita indispensabile per definire il disegno di legge per l’ottavo centenario coinvolgendo da subito i tanti protagonisti a partire dal mondo ecclesiastico”.]]>

Visita ufficiale al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino del senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione culturale di Palazzo Madama e relatore del Disegno di Legge sulle celebrazioni per l’VIII centenario dalla morte di San Francesco D’Assisi e della senatrice Valeria Alessandrini, membro della 7a commissione del Senato e referente umbra per l'VIII centenario francescano.

La visita al santuario della Spogliazione

I due parlamentari sono stati accolti nel Santuario della Spogliazione e accompagnati dal Vescovo e dal vicario per l'economia, don Cesare Provenzi, alla scoperta di questo luogo, prima icona francescana e simbolo di diverse stratificazioni storiche che partono dall'era pre-cristiana con la Domus di Properzio all'epoca contemporanea con il Museo della Memoria e la presenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore del corpo del Beato Carlo Acutis. All'incontro erano presenti anche l'architetto Alfio Barabani e la collega Elisa Brunelli che hanno guidato i due parlamentari nell'area del cantiere dove sono in corso i lavori di riscoperta dell'antico episcopio all'epoca di San Francesco.

Mons. Sorrentino: "il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui"

“Siamo felici di questa visita – ha detto mons. Domenico Sorrentino – perché il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui; qui dove il giovane re delle feste si fece povero per essere tutto di Dio e dei fratelli. In questo luogo si è consumato un altro momento importante della storia di Santo – ha aggiunto il vescovo – quando, prima di andare a morire alla Porziuncola, Francesco passò qui gli ultimi giorni della sua vita, forse componendo l'ultima strofa del Cantico di Frate Sole dedicato proprio a sorella morte”.

"L'importanza di far conoscere la storia attraverso la valorizzazione dei luoghi"

Vivo apprezzamento per l'opera di riscoperta dell'antico Episcopio e alla promozione del polo spirituale e culturale del Santuario della Spogliazione è stata espressa dai due senatori che hanno sottolineato “l'importanza di far conoscere la storia, attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei momenti della vita di San Francesco, santo del mondo, simbolo di fratellanza, pace, custodia del Creato e amore universale”.

Nencini: "Visita indispensabile per definire il disegno di legge per l'ottavo centenario"

Nencini ha aggiunto: “Una visita indispensabile per definire il disegno di legge per l’ottavo centenario coinvolgendo da subito i tanti protagonisti a partire dal mondo ecclesiastico”.]]>
Premio internazionale “Francesco di Assisi e Carlo Acutis per un’economia di fraternità” https://www.lavoce.it/premio-internazionale-francesco-di-assisi-e-carlo-acutis-per-uneconomia-di-fraternita/ Fri, 07 May 2021 14:45:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=60523

Dal santuario della Spogliazione di Assisi, a distanza di quattro anni dalla sua inaugurazione, parte un ulteriore impulso per un’economia solidale e fraterna con l’istituzione del premio internazionale “Francesco di Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità”, annunciato in occasione della Beatificazione dello scorso ottobre.

Il premio sarà assegnato all'Istituto Serafico di Assisi il 15 maggio

Il premio, nato per promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna della fraternità a cominciare dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nell’edizione inaugurale, che si terrà il 15 maggio, sarà assegnato all’Istituto Serafico di Assisi in occasione del 150° anniversario della sua fondazione.  

Le parole di mons. Domenico Sorrentino

“Era il 1 maggio 2019 – spiega il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino - quando papa Francesco indirizzava un messaggio ai giovani economisti, change makers ed operatori economici di tutto il mondo, invitandoli a un convegno nella nostra Assisi, chiedendo loro una specifica riflessione da sigillare con un ‘patto’ per il rinnovamento dell’economia. Più volte aveva  denunciato una economia che uccide. Ora chiedeva alle nuove generazioni di avviare un cambiamento. Con la firma  dell’Enciclica Fratelli tutti sulla tomba del Poverello – continua monsignor Sorrentino – il Santo Padre ha dato un ulteriore impulso a questo processo. Come nostro contributo, nel quadro delle attività del Santuario della Spogliazione, ha preso corpo l’idea di questo premio finalizzato ad incoraggiare quei processi economici fraterni ‘dal basso’, in cui persone con scarse possibilità economiche, in qualunque parte del mondo, ma specie nelle regioni più povere, si mettono insieme intorno a valide idee progettuali, contando soprattutto sul ‘capitale della fraternità’. Quest’anno il premio, a titolo inaugurale, sarà conferito all’Istituto Serafico che sgorgò dal cuore di san Ludovico da Casoria. Nacque per i ciechi e sordomuti, oggi accoglie persone con gravi disabilità plurime. Un luogo dove l’amore si respira concretamente, e le tecnologie più avanzate sono messe a servizio dei più svantaggiati. Non c’è dubbio che, dalle sue origini e nel suo sviluppo, abbia operato nella logica dell’economia della fraternità”.

Momento di riflessione on line sul tema "Un'economia della fraternità nel post pandemia"

Sabato la consegna del premio sarà preceduta da un momento di riflessione online che inizierà alle ore 16 e si concentrerà sul tema: “Un’economia della fraternità nel post pandemia”. Il sindaco di Assisi, Stefania Proietti aprirà l’evento che vedrà la partecipazione di Simona Sala, direttrice Rai radio 1 e Grr, dell’imprenditore Brunello Cucinelli, di suor Alessandra Smerilli, economista e sottosegretario del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale per il settore fede e sviluppo e della presidente del Serafico, Francesca Di Maolo. Alle ore 17.30 seguirà la presentazione e consegna del premio con la relazione del vescovo e le conclusioni online del ministro per le Disabilità, Erika Stefani.

Al santuario della Spogliazione celebrazione eucaristica presieduta dal card. Raniero Cantalamessa

La due giorni si chiuderà domenica 16 maggio alle ore 11 nel Santuario della Spogliazione-Chiesa di Santa Maria Maggiore dove si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Raniero Cantalamessa, teologo e predicatore della Casa Pontificia. L’evento di sabato e la messa saranno trasmessi in diretta su Maria Vision (canale 602) sui canali social della diocesi e Santuario della Spogliazione (Facebook e YouTube), sul sito www.diocesiassisi.it  (Live diocesi) e su quello del Santuario (www.assisisantuariodellaspogliazione.it).]]>

Dal santuario della Spogliazione di Assisi, a distanza di quattro anni dalla sua inaugurazione, parte un ulteriore impulso per un’economia solidale e fraterna con l’istituzione del premio internazionale “Francesco di Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità”, annunciato in occasione della Beatificazione dello scorso ottobre.

Il premio sarà assegnato all'Istituto Serafico di Assisi il 15 maggio

Il premio, nato per promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna della fraternità a cominciare dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nell’edizione inaugurale, che si terrà il 15 maggio, sarà assegnato all’Istituto Serafico di Assisi in occasione del 150° anniversario della sua fondazione.  

Le parole di mons. Domenico Sorrentino

“Era il 1 maggio 2019 – spiega il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino - quando papa Francesco indirizzava un messaggio ai giovani economisti, change makers ed operatori economici di tutto il mondo, invitandoli a un convegno nella nostra Assisi, chiedendo loro una specifica riflessione da sigillare con un ‘patto’ per il rinnovamento dell’economia. Più volte aveva  denunciato una economia che uccide. Ora chiedeva alle nuove generazioni di avviare un cambiamento. Con la firma  dell’Enciclica Fratelli tutti sulla tomba del Poverello – continua monsignor Sorrentino – il Santo Padre ha dato un ulteriore impulso a questo processo. Come nostro contributo, nel quadro delle attività del Santuario della Spogliazione, ha preso corpo l’idea di questo premio finalizzato ad incoraggiare quei processi economici fraterni ‘dal basso’, in cui persone con scarse possibilità economiche, in qualunque parte del mondo, ma specie nelle regioni più povere, si mettono insieme intorno a valide idee progettuali, contando soprattutto sul ‘capitale della fraternità’. Quest’anno il premio, a titolo inaugurale, sarà conferito all’Istituto Serafico che sgorgò dal cuore di san Ludovico da Casoria. Nacque per i ciechi e sordomuti, oggi accoglie persone con gravi disabilità plurime. Un luogo dove l’amore si respira concretamente, e le tecnologie più avanzate sono messe a servizio dei più svantaggiati. Non c’è dubbio che, dalle sue origini e nel suo sviluppo, abbia operato nella logica dell’economia della fraternità”.

Momento di riflessione on line sul tema "Un'economia della fraternità nel post pandemia"

Sabato la consegna del premio sarà preceduta da un momento di riflessione online che inizierà alle ore 16 e si concentrerà sul tema: “Un’economia della fraternità nel post pandemia”. Il sindaco di Assisi, Stefania Proietti aprirà l’evento che vedrà la partecipazione di Simona Sala, direttrice Rai radio 1 e Grr, dell’imprenditore Brunello Cucinelli, di suor Alessandra Smerilli, economista e sottosegretario del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale per il settore fede e sviluppo e della presidente del Serafico, Francesca Di Maolo. Alle ore 17.30 seguirà la presentazione e consegna del premio con la relazione del vescovo e le conclusioni online del ministro per le Disabilità, Erika Stefani.

Al santuario della Spogliazione celebrazione eucaristica presieduta dal card. Raniero Cantalamessa

La due giorni si chiuderà domenica 16 maggio alle ore 11 nel Santuario della Spogliazione-Chiesa di Santa Maria Maggiore dove si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Raniero Cantalamessa, teologo e predicatore della Casa Pontificia. L’evento di sabato e la messa saranno trasmessi in diretta su Maria Vision (canale 602) sui canali social della diocesi e Santuario della Spogliazione (Facebook e YouTube), sul sito www.diocesiassisi.it  (Live diocesi) e su quello del Santuario (www.assisisantuariodellaspogliazione.it).]]>
A Gualdo Tadino si celebra il beato Angelo, compatrono della diocesi di Assisi https://www.lavoce.it/a-gualdo-tadino-si-celebra-il-beato-angelo-compatrono-della-diocesi-di-assisi/ Wed, 13 Jan 2021 16:57:32 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58855

GUALDO TADINO – La comunità diocesana si appresta ad onorare, venerdì 15 gennaio, il beato Angelo, compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, in ottemperanza delle normative anticovid. Giovedì 14 gennaio, alle ore 18, nella concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino è in programma la solenne celebrazione dei vespri con la cerimonia dell’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte dell’amministrazione comunale. Venerdì 15 gennaio messe alle ore 7, 8, 9 e 10; alle 11.15 solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino. Subito dopo il vescovo parteciperà alla cerimonia di consegna del Premio Beato Angelo 2021 che la Giunta comunale ha deciso di assegnare a tutto il personale del Distretto sanitario locale, avamposto fondamentale della lotta al Covid-19. La cerimonia si svolgerà in forma strettamente limitata ai premiati sempre all’interno della Basilica. Nel pomeriggio, alle ore 16.30, si svolgerà la funzione del transito, alle ore 17,30 la celebrazione dei vespri e alle ore 18 la celebrazione eucaristica. Nei giorni 14 e 15 gennaio la Basilica concattedrale rimarrà aperta fino alle ore 20. Sabato 16 gennaio alle ore 18 Ufficio delle messe per i soci vivi e defunti della Pia Associazione del Beato Angelo.]]>

GUALDO TADINO – La comunità diocesana si appresta ad onorare, venerdì 15 gennaio, il beato Angelo, compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, in ottemperanza delle normative anticovid. Giovedì 14 gennaio, alle ore 18, nella concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino è in programma la solenne celebrazione dei vespri con la cerimonia dell’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte dell’amministrazione comunale. Venerdì 15 gennaio messe alle ore 7, 8, 9 e 10; alle 11.15 solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino. Subito dopo il vescovo parteciperà alla cerimonia di consegna del Premio Beato Angelo 2021 che la Giunta comunale ha deciso di assegnare a tutto il personale del Distretto sanitario locale, avamposto fondamentale della lotta al Covid-19. La cerimonia si svolgerà in forma strettamente limitata ai premiati sempre all’interno della Basilica. Nel pomeriggio, alle ore 16.30, si svolgerà la funzione del transito, alle ore 17,30 la celebrazione dei vespri e alle ore 18 la celebrazione eucaristica. Nei giorni 14 e 15 gennaio la Basilica concattedrale rimarrà aperta fino alle ore 20. Sabato 16 gennaio alle ore 18 Ufficio delle messe per i soci vivi e defunti della Pia Associazione del Beato Angelo.]]>