Canoscio Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/canoscio/ Settimanale di informazione regionale Fri, 31 Aug 2018 15:46:41 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Canoscio Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/canoscio/ 32 32 Il santuario di Canoscio celebra una serie di anniversari speciali https://www.lavoce.it/santuario-canoscio-anniversari/ Sat, 01 Sep 2018 10:00:13 +0000 https://www.lavoce.it/?p=52736 Canoscio santuario

La basilica di Canoscio si prepara ad un mese di settembre ricco di festeggiamenti. Frequentata da migliaia di persone anche quest’anno per la solennità di Maria santissima assunta in cielo, il giorno di ferragosto.

I fedeli sono invitati a condividere il ricco programma di festeggiamenti. Quest’anno ricorrono infatti i 670 anni dalla realizzazione dell’affresco della Madonna del Transito; i 140 anni dalla consacrazione del santuario; i 130 anni dall’incoronazione dell’immagine della Madonna; i 20 anni dalla concessione pontificia del titolo di basilica.

Il rettore del santuario, don Franco Sgoluppi, sottolinea cosa significa fare “memoria gioiosa e grata” di tutti questi fatti per riscoprire e rivivere la presenza materna di Maria nella vita della Chiesa e del singolo cristiano. “Per l’amore e la fiducia alla Madonna da secoli il popolo di Dio sale il colle di Canoscio per incontrare la Madre, per affidare a lei la propria vita fatta di gioie e di dolori, di sogni e delusioni e tutti ripartono con più forza e speranza, tanti tornano a ringraziare.

Fare memoria vuol dire riconoscere la presenza e la protezione di Maria che sempre accompagna i discepoli di Gesù e per que- sto lodare e benedire Dio; vuol dire rinnovare il nostro impegno per pregare e onorare sempre meglio la santa Madre dì Dio; vuol dire imitare Maria nella sua disponibilità a compiere la volontà di Dio e a mettersi al servizio degli altri; vuol dire ascoltare e mettere in pratica ciò che Maria sempre ripete: ‘Fate quello che Gesù vi dice!’.

I festeggiamenti a Canoscio vogliono pure esprimere la gratitudine che scaturisce dal riconoscere che la presenza del santuario ha segnato in modo forte la vita cristiana della diocesi e dei territori vicini (in particolare della zona di Cortona e Castiglion Fiorentino); una gratitudine che sgorga da tanti cuori di persone che a Canoscio hanno trovato consolazione, forza, coraggio, luce, salute, fede”.

Il programma

Domenica 2 settembre alle ore 11 sarà il vescovo mons. Domenico Cancian ad aprire, con la celebrazione della messa solenne, i festeggiamenti.

Domenica 9 settembre sarà celebrata la giornata della famiglia. Sono invitati in modo particolare tutti coloro che hanno celebrato a Canoscio il matrimonio. Sarà l’occasione per rinnovare le promesse matrimoniali. Il card. Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio consiglio per la famiglia, presiederà la messa alle ore 11 e alle ore 18.

Domenica 16 settembre avrà luogo la giornata degli anziani e dei malati. Alle ore 11 la messa presieduta da mons. Domenico Cancian. Alle 16.30 la messa celebrata da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra.

Il 23 settembre la giornata del ringraziamento con la presenza del card. Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona- Osimo, che celebrerà la messa delle 11. Inoltre il 22 settembre si svolgerà il concerto- testimonianza di Debora Vezzani.

Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale del santuario.

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Canoscio santuario

La basilica di Canoscio si prepara ad un mese di settembre ricco di festeggiamenti. Frequentata da migliaia di persone anche quest’anno per la solennità di Maria santissima assunta in cielo, il giorno di ferragosto.

I fedeli sono invitati a condividere il ricco programma di festeggiamenti. Quest’anno ricorrono infatti i 670 anni dalla realizzazione dell’affresco della Madonna del Transito; i 140 anni dalla consacrazione del santuario; i 130 anni dall’incoronazione dell’immagine della Madonna; i 20 anni dalla concessione pontificia del titolo di basilica.

Il rettore del santuario, don Franco Sgoluppi, sottolinea cosa significa fare “memoria gioiosa e grata” di tutti questi fatti per riscoprire e rivivere la presenza materna di Maria nella vita della Chiesa e del singolo cristiano. “Per l’amore e la fiducia alla Madonna da secoli il popolo di Dio sale il colle di Canoscio per incontrare la Madre, per affidare a lei la propria vita fatta di gioie e di dolori, di sogni e delusioni e tutti ripartono con più forza e speranza, tanti tornano a ringraziare.

Fare memoria vuol dire riconoscere la presenza e la protezione di Maria che sempre accompagna i discepoli di Gesù e per que- sto lodare e benedire Dio; vuol dire rinnovare il nostro impegno per pregare e onorare sempre meglio la santa Madre dì Dio; vuol dire imitare Maria nella sua disponibilità a compiere la volontà di Dio e a mettersi al servizio degli altri; vuol dire ascoltare e mettere in pratica ciò che Maria sempre ripete: ‘Fate quello che Gesù vi dice!’.

I festeggiamenti a Canoscio vogliono pure esprimere la gratitudine che scaturisce dal riconoscere che la presenza del santuario ha segnato in modo forte la vita cristiana della diocesi e dei territori vicini (in particolare della zona di Cortona e Castiglion Fiorentino); una gratitudine che sgorga da tanti cuori di persone che a Canoscio hanno trovato consolazione, forza, coraggio, luce, salute, fede”.

Il programma

Domenica 2 settembre alle ore 11 sarà il vescovo mons. Domenico Cancian ad aprire, con la celebrazione della messa solenne, i festeggiamenti.

Domenica 9 settembre sarà celebrata la giornata della famiglia. Sono invitati in modo particolare tutti coloro che hanno celebrato a Canoscio il matrimonio. Sarà l’occasione per rinnovare le promesse matrimoniali. Il card. Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio consiglio per la famiglia, presiederà la messa alle ore 11 e alle ore 18.

Domenica 16 settembre avrà luogo la giornata degli anziani e dei malati. Alle ore 11 la messa presieduta da mons. Domenico Cancian. Alle 16.30 la messa celebrata da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra.

Il 23 settembre la giornata del ringraziamento con la presenza del card. Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona- Osimo, che celebrerà la messa delle 11. Inoltre il 22 settembre si svolgerà il concerto- testimonianza di Debora Vezzani.

Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale del santuario.

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Dalla comunità romena al Santuario di Canoscio https://www.lavoce.it/dalla-comunita-romena-al-santuario-di-canoscio/ Wed, 15 Jun 2016 15:00:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=46471 Don-Cristian--CMYKSono don Cristian Burca, prete romeno collaboratore al santuario di Canoscio dove si venera la Madonna del Transito, la cui festa ricorre il 15 agosto. Nel 2015 sono arrivato a Città di Castello, nominato assistente pastorale per la comunità cattolica romena della diocesi. Fra le attività pastorali che svolgo con la mia comunità di origine, in primo luogo la celebrazione eucaristica ogni domenica alle ore 15 presso la chiesa di San Francesco, in lingua romena. In questa occasione i fedeli hanno la possibilità di pregare nella lingua madre. Ciò permette loro di vivere in modo più profondo la preghiera e di professare la propria fede, sentendosi parte viva della Chiesa cattolica universale. Inoltre, ogni martedì mi trovo con alcune famiglie per un incontro di preghiera incentrato sulla lectio divina: in questa occasione abbiamo la possibilità di approfondire il nostro rapporto interiore con il Signore. Le varie celebrazioni liturgiche che vengono svolte sono un momento forte e nello stesso tempo edificante per sentirsi una vera famiglia unita nel cammino di fede che porta ad avere la continua presenza del Signore in mezzo a noi. Grazie a essa lo Spirito santo fortifica le nostre vite per affrontare con coraggio e serenità le difficoltà che ogni giorno si possono incontrare. Dal 24 gennaio il vescovo mons. Domenico Cancian mi ha affidato inoltre la missione di prestare servizio sacerdotale al santuario e alla parrocchia di Canoscio come collaboratore del rettore mons. Franco Sgoluppi. Il santuario mi offre una miriade di esperienze che mi permettono di crescere e maturare la mia vocazione sacerdotale. Intorno alla Madonna del Transito di Canoscio accorre sempre tanta gente bisognosa di conforto e sostegno spirituale. Qui ho l’opportunità di accogliere le persone e i numerosi gruppi di pellegrini che, specialmente nell’Anno della Misericordia e nei giorni festivi, arrivano con devozione al santuario. Svolgo anche l’attività pastorale per la comunità parrocchiale di Canoscio e Fabbrecce. Ogni giorno sono a disposizione delle persone che vengono al santuario e hanno bisogno di essere sostenute nelle loro necessità. Qui mi appresto al confessionale per facilitare i fedeli ad aprirsi al cuore misericordioso di Gesù che perdona tutti coloro che si pentono con sincerità e umiltà. Questo ministero mi offre continuamente la possibilità di crescere nel cammino sacerdotale. Desidero, con l’aiuto di Dio, di poter essere un prete disponibile a fare sempre la Sua volontà; un prete che ama il Signore e che, insieme a Lui, ama la gente che gli sta attorno, le persone che, prima di ogni altra cosa, hanno bisogno di essere amate; un prete che abbia la caratteristica del pastore che sente “l’odore delle pecore” che si smarriscono e cercano la strada giusta per arrivare alla meta che è Dio; un prete che si sforza di conoscere, di ascoltare e di comprendere per poter aiutare; un prete capace di farsi vicino alle gioie e alle sofferenze degli altri, vicini e lontani, credenti e non credenti; un prete che predica la Verità in nome della quale è sempre pronto a confessare per offrire il perdono di Dio; un prete che ha viva la consapevolezza che Dio ha fatto di lui un grande miracolo: lo ha ritenuto degno di fiducia, chiamandolo al ministero sacerdotale, nonostante sia un povero peccatore; un prete che non cerca a tutti i costi di essere amato, ma che, pur amando disinteressatamente le altre persone, è capace di tirarsi in disparte quando gli viene richiesto; un prete che sappia creare un’autentica comunità cristiana come una famiglia unita intorno allo stesso altare; un prete che sappia giocare con i ragazzi, avvicinare e guidare i giovani, dialogare con gli adulti e incoraggiare gli anziani e i malati a vivere serenamente la loro vita cristiana; un prete che costruisca la comunità a partire dalla celebrazione dell’eucarestia per viverla con intensità e profondità; un prete che prega per tutti; un prete che ama la Vergine Maria, il Papa e la Chiesa. Affido al sacratissimo Cuore di Gesù e alla sua santa Madre la mia missione sacerdotale, tutti i fedeli e le loro intenzioni affinché possano trovare la forza necessaria per avvicinarsi sempre di più a Dio, gioia, consolazione e porto sicuro di ogni anima.

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