berklee college of music Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/berklee-college-of-music/ Settimanale di informazione regionale Thu, 06 Aug 2015 13:41:06 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg berklee college of music Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/berklee-college-of-music/ 32 32 Umbria jazz entra nel vivo https://www.lavoce.it/umbria-jazz-entra-nel-vivo/ Tue, 07 Jul 2015 14:17:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=37772 Tony Bennet e Lady Gaga
Tony Bennet e Lady Gaga, il duo più atteso del festival

La musica è arrivata. Da venerdì 10 luglio Umbria jazz entra nel vivo con tutto il carico di eventi, passione e musica live proposta da artisti italiani e internazionali.

Giovedì 9 in piazza IV Novembre a Perugia la Faculty Band di Larry Monroe e Donna McElroy, Alissia Benveniste & The Funketeers hanno celebrato con un concerto anteprima il trentennale delle Clinics nate dalla collaborazione fra Uj e la Berklee College of Music di Boston; per l’occasione il Berklee College ha consegnato le lauree honoris causa a due dei maestri in cartellone Charles Lloyd e Paolo Fresu.

Le Clinics, che si svolgono dal 7 al 19 luglio, sono una parte integrante di Umbria Jazz perché danno l’opportunità a centinaia di ragazzi che ottengono i migliori risultati di usufruire di borse di studio e facilitazioni per continuare gli studi nella sede madre di Boston.

Uj quest’anno ha voluto ricordare anche un altro anniversario, il centenario dalla nascita dell’artista Alberto Burri (morto venti anni fa) che per l’occasione ha “firmato” i tre manifesti del Festival – quando solitamente per la kermesse musicale ogni anno ne è stato realizzato soltanto uno – tratti dal ciclo di serigrafie Sestante realizzato nel 1986.

Altro dovuto ricordo è quello nei confronti di Sergio Piazzoli, scomparso nel 2014, per anni direttore tecnico di Uj: venerdì 10 luglio al Santa Giuliana Paolo Conte , uno dei più originali cantautori italiani, che ben lo conosceva, e la sua orchestra gli tributano un concerto (ore 21) dando il via ufficiale alla manifestazione.

Anche quest’anno gli appuntamenti sono tantissimi, in tutto 250, che fino al 19 luglio animeranno piazze e strade di Perugia. Tra questi i concerti al Santa Giuliana come quello di sabato 11 (ore 21) con i Subsonica con Mauro Ottolini e il suo trombone, la tromba di Flavio Boltro, il sax di Emanuele Cisi.

Domenica 12, sempre alle 21, aprono i Brass Bang sotto la guida di Fresu, segue “Sheik yer Zappa” l’omaggio di Stefano Bollani a Frank Zappa insieme al vibrafono di Jason Adasiewicz, la batteria di Jim Black, il contrabbasso di Larry Grenadier e il trombone di Josh Roseman.

Il 14 nella stessa sede la coppia d’assi del piano jazz Chick Corea ed Herbie Hancock. Il 15 l’attesissimo appuntamento (unico in Italia) con Lady Gaga e Tony Bennet (ore 21.30) che presenteranno il loro acclamatissimo album di standard jazz Cheek to cheek, vincitore del Grammy 2015 come Best traditional pop vocal album. Il 17 luglio “Two friends, a century of music”, Caetano Veloso & Gilberto Gil”.

Per i concerti al Morlacchi, nello stesso giorno, alle ore 17 “Beautiful life”, Dianne Reeves, winner of the 2015 Grammy for best jazz vocal album.

Ai Giardini Carducci appuntamento come sempre con i concerti non stop gratuiti a partire dalle 13 fino a notte inoltrata, con gruppi che proporranno jazz e varie contaminazioni. Tutti i giorni nel centro storico Street parade Funk Off, la sera concerti in piazza IV Novembre.

Il 19 luglio, concerto di chiusura (gratuito) al Santa Giuliana con Taylor McFerrin, Orlando Julius & the Heliocentris. Il programma completo su www.umbriajazz.com.

]]>
“Umbria jazz clinics”: la scuola con quel qualcosa in più https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/ https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/#comments Fri, 18 Jul 2014 13:07:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27110 clinics2014-011
Foto Andrea Coli

18/07/2014 – Con un programma ampliamente rinnovato nella forma e nei contenuti, anche quest’anno la scuola di specializzazione “Umbria Jazz Clinics” presenta una nuova offerta formativa. Dodici giorni (dall’ 8 al 20 luglio) dedicati all’approfondimento del Jazz e all’ascolto degli artisti che si esibiranno durante la manifestazione.

Gli iscritti provengono da ogni parte del mondo e quasi sempre da Conservatori e scuole private. Le lezioni sono organizzate presso le aule della scuola elementare A. Fabbretti di Perugia, dove gli studenti, suddivisi in gruppi (ensambles), seguiranno la didattica del Berklee College of Music di Boston: dopo quasi trent’anni di attività formativa, dai banchi di Umbria Jazz Clinics sono usciti oltre 5000 studenti.

Anche l’edizione 2014 ha fatto registrare quota duecento iscrizioni, suddivise tra i corsi di batteria, chitarra, contrabbasso/basso elettrico, piano, sax, tromba, trombone e voce. Due le novità importanti. La prima consiste nella presenza di una nuova classe/laboratorio dedicata alle tecniche di arrangiamento e di “song writing” (composizione musicale) e la seconda che prevede tre classi di canto, ciascuna con un diverso docente e una propria identità didattica.

La crescita continua di allievi (soprattutto stranieri) – spiega il direttore della scuola Giovanni Tommaso – “è motivo di orgoglio e di soddisfazione professionale”. Famose e valide scuole di Jazz ci sono in tutto il mondo – spiega il direttore – “la nostra scuola offre però qualcosa di più: l’atmosfera tipica che suscita Umbria Jazz e la possibilità per gli studenti di ascoltare gratuitamente e dal vivo grandi artisti di fama mondiale”. La giornata di studio è molto impegnativa ed è suddivisa in periodi. Si inizia alle 10 del mattino con la teoria. Dalle 12.15 alle 13 gli studenti possono scegliere di partecipare alle “Master Class”, approfittando della presenza degli artisti presenti alla manifestazione per approfondire determinati argomenti. Il pomeriggio è dedicato sempre allo studio: dalle 18.30 in poi gli studenti si ritrovano nelle “Jam Session” per suonare tra di loro, mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti.

Rispetto al 2013, le lezioni pomeridiane sono organizzate per preparare il repertorio musicale dei saggi che, per la prima volta, saranno parte integrante dell’attività concertistica del festival e si terranno nel giardino della scuola alla presenza del pubblico. Il Berklee College of Music assegnerà borse di studio per una cifra complessiva di 100 mila dollari e la possibilità, agli studenti più meritevoli, di recarsi nel famoso College di Boston per una formazione più ricca e proficua. Anche se per iscriversi è necessario un piccolo sforzo economico (l’iscrizione ammonta a 490 euro), tra gli studenti e le famiglie è condivisa l’idea che “ogni soldo speso in tal senso è un investimento in arte e cultura, destinato a portare risultati”.

]]>
https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/feed/ 2
A Umbria Jazz s’impara il jazz https://www.lavoce.it/a-umbria-jazz-simpara-il-jazz/ Thu, 11 Jul 2013 12:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=18017

umbrialazz2013-029-bnUmbria Jazz non è solo musica e folklore, ma è anche formazione musicale di altissimo livello. Ogni anno infatti, parallelamente al festival del jazz più importante del mondo (che quest’anno ha raggiunto la 40a edizione), presso la scuola elementare “A. Fabretti” di Perugia vengono organizzati corsi di specializzazione di musica jazz. Le “Berklee at Umbria Jazz Clinics” sono un’opportunità per trascorrere due settimane di studio con alcuni docenti dell’acclamato Berklee College of Music di Boston: giorni di intenso lavoro tra lezioni ed esibizioni nel cuore della città di Perugia. Gli iscritti di questa stagione hanno toccato quota 210. “Due record in uno - ha commentato il direttore della scuola Giovanni Tommaso. - Sono 72 gli studenti che provengono da altri Paesi, di cui 9 dagli Stati Uniti d’America, la patria del jazz. La crescita continua di studenti stranieri è motivo di orgoglio e soddisfazione professionale, poiché famose e valide scuole di jazz ci sono in tutto il mondo”. Probabilmente - aggiunge il direttore - la nostra scuola offre qualcosa di più: “L’atmosfera tipica che suscita Umbria Jazz e la possibilità per gli studenti di ascoltare gratuitamente e dal vivo grandi artisti di fama mondiale. Tutti gli studenti iscritti alla scuola, infatti, possono assistere gratuitamente ai concerti organizzati presso l’arena Santa Giuliana. Nel programma didattico di quest’anno è presente un corso di canto con 60 studenti che studiano tecnica e teoria, tra cui gospel”. Quali sono gli strumenti che si studiano? “Quest’anno le classi sono così ripartite: oltre ai 60 studenti di canto, circa 40 studenti si sono iscritti per la classe di pianoforte, 40 per quella di batteria, 50 per chitarra, 20 per il basso e 10 tra sax e altri ottoni. La scuola è aperta a tutti - prosegue. - Mediamente il 10-15% degli studenti hanno poca esperienza e cultura musicale, tutti gli altri invece provengono da Conservatori e scuole private: molti sono i diplomati e i professionisti che si iscrivono per perfezionare la tecnica Jazz”. La giornata di studio - spiega ancora - “è molto impegnativa ed è suddivisa in periodi, ognuno dei quali prevede una sessione di insegnamento ben preciso. Si inizia alle 10 del mattino con la teoria. Dalle 12.15 alle 13 gli studenti possono scegliere di partecipare a una serie di ‘master class’ per approfondire determinati argomenti. Negli orari di pausa, la scuola rimane aperta e a disposizione degli studenti per suonare, studiare o ripassare le lezioni. Nel pomeriggio, a seconda della loro preparazione, gli studenti suonano in ensembles (in gruppo) sotto la guida dei docenti. L’ultima parte della giornata è riservata alle jam session, ovvero momenti in cui gli studenti si incontrano per suonare tra di loro”. Alla fine del percorso di studio, sono previsti saggi e concerti: il 12 e il 13 luglio gli studenti si esibiranno presso i giardini Carducci, mentre per il giorno 14 è prevista la cerimonia di consegna degli attestati di merito e di partecipazione. Non solo. Per gli studenti più meritevoli è prevista la consegna delle borse di studio per soggiornare a Boston e proseguire il perfezionamento presso il prestigioso College di Boston. “Molti degli studenti transitati per le clinics - conclude Giovanni Tommaso - sono diventati professionisti affermati in campo musicale, e questo non può essere che motivo di orgoglio sia per Umbria Jazz che per tutta la città”. [gallery ids="17929,17927,17930"]   Clicca qui per vedere la galleria fotografica sulla pagina Facebook de La Voce ]]>

umbrialazz2013-029-bnUmbria Jazz non è solo musica e folklore, ma è anche formazione musicale di altissimo livello. Ogni anno infatti, parallelamente al festival del jazz più importante del mondo (che quest’anno ha raggiunto la 40a edizione), presso la scuola elementare “A. Fabretti” di Perugia vengono organizzati corsi di specializzazione di musica jazz. Le “Berklee at Umbria Jazz Clinics” sono un’opportunità per trascorrere due settimane di studio con alcuni docenti dell’acclamato Berklee College of Music di Boston: giorni di intenso lavoro tra lezioni ed esibizioni nel cuore della città di Perugia. Gli iscritti di questa stagione hanno toccato quota 210. “Due record in uno - ha commentato il direttore della scuola Giovanni Tommaso. - Sono 72 gli studenti che provengono da altri Paesi, di cui 9 dagli Stati Uniti d’America, la patria del jazz. La crescita continua di studenti stranieri è motivo di orgoglio e soddisfazione professionale, poiché famose e valide scuole di jazz ci sono in tutto il mondo”. Probabilmente - aggiunge il direttore - la nostra scuola offre qualcosa di più: “L’atmosfera tipica che suscita Umbria Jazz e la possibilità per gli studenti di ascoltare gratuitamente e dal vivo grandi artisti di fama mondiale. Tutti gli studenti iscritti alla scuola, infatti, possono assistere gratuitamente ai concerti organizzati presso l’arena Santa Giuliana. Nel programma didattico di quest’anno è presente un corso di canto con 60 studenti che studiano tecnica e teoria, tra cui gospel”. Quali sono gli strumenti che si studiano? “Quest’anno le classi sono così ripartite: oltre ai 60 studenti di canto, circa 40 studenti si sono iscritti per la classe di pianoforte, 40 per quella di batteria, 50 per chitarra, 20 per il basso e 10 tra sax e altri ottoni. La scuola è aperta a tutti - prosegue. - Mediamente il 10-15% degli studenti hanno poca esperienza e cultura musicale, tutti gli altri invece provengono da Conservatori e scuole private: molti sono i diplomati e i professionisti che si iscrivono per perfezionare la tecnica Jazz”. La giornata di studio - spiega ancora - “è molto impegnativa ed è suddivisa in periodi, ognuno dei quali prevede una sessione di insegnamento ben preciso. Si inizia alle 10 del mattino con la teoria. Dalle 12.15 alle 13 gli studenti possono scegliere di partecipare a una serie di ‘master class’ per approfondire determinati argomenti. Negli orari di pausa, la scuola rimane aperta e a disposizione degli studenti per suonare, studiare o ripassare le lezioni. Nel pomeriggio, a seconda della loro preparazione, gli studenti suonano in ensembles (in gruppo) sotto la guida dei docenti. L’ultima parte della giornata è riservata alle jam session, ovvero momenti in cui gli studenti si incontrano per suonare tra di loro”. Alla fine del percorso di studio, sono previsti saggi e concerti: il 12 e il 13 luglio gli studenti si esibiranno presso i giardini Carducci, mentre per il giorno 14 è prevista la cerimonia di consegna degli attestati di merito e di partecipazione. Non solo. Per gli studenti più meritevoli è prevista la consegna delle borse di studio per soggiornare a Boston e proseguire il perfezionamento presso il prestigioso College di Boston. “Molti degli studenti transitati per le clinics - conclude Giovanni Tommaso - sono diventati professionisti affermati in campo musicale, e questo non può essere che motivo di orgoglio sia per Umbria Jazz che per tutta la città”. [gallery ids="17929,17927,17930"]   Clicca qui per vedere la galleria fotografica sulla pagina Facebook de La Voce ]]>
Umbria jazz 2001 https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2001/ Thu, 12 Jul 2001 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=1694 Già da qualche giorno una certa animazione, un “non so che” di festa e allegria, sta invadendo le strade di Perugia: è il segnale inequivocabile dell’apertura di Umbria jazz che, a partire da oggi, fino al 22 luglio, trasformerà il capoluogo umbro da “sonnacchiosa” città a capitale della musica jazz. Come ogni anno si ritrovano i rituali, lungo corso Vannucci, poeti, mimi e musicisti che anticipano la maratona musicale, sicuramente una delle manifestazioni più amate dagli italiani. Come sempre, un successo annunciato, e tutto scorrerà come previsto tra le attese dei grandi eventi e le immancabili polemiche di chi vuole, a tutti i costi, trovare “buchi neri” in una kermesse che porta all’Umbria, e a Perugia in particolare, un introito economico notevole. Già da stasera grande attesa per Marc Ribot & Los cubanos postizos Vinicio Capossela Band, la musica cubana che avrà l’onore di “aprire le danze” di Umbria jazz 2001 ai giardini del Frontone. Ma la musica jazz entrerà nel vivo subito, con l’attesissima performance de The Gil Evans orchestra al Teatro Pavone nella categoria Round midnight, un’orchestra che si presenterà al pubblico nella sua formazione integrale con il gruppo di 17 elementi. Un’altro incontro “stellare” avverrà al Frontone domenica 15 luglio, tra due dei più grandi artisti brasiliani: Gilberto Gil e Milton Nascimento. Da non mancare anche al grande appuntamento con il jazz nostrano: martedì 17 luglio, sempre al Frontone, Enrico Rava e Paolo Fresu proporranno un “omaggio” a Miles Davis, per arrivare a quello che si può considerare il “grande evento” di Umbria jazz 2001: i tre pianisti più amati dagli italiani Keith Jarret con il favoloso trio con Gary Peacock e Jack Dejohnette si esibiranno ai giardini del Frontone venerdì 20 luglio. Ma un’altra sorpresa è in arrivo per gli appassionati: da lunedì 16 luglio, alle 21.30 al Teatro Morlacchi, torna la grande danza con la compagnia di David Parsons che riscosse un grande successo proprio a Perugia qualche edizione fa; questa volta Parsons presenterà alcune coreografie inedite commissionategli apposta per Perugia. Le musiche sono nientedimeno che i brani di Kind of blue, il disco di Miles Davis, considerato uno dei migliori del grande jazzista. Ma Umbria jazz non è solo questo: si stanno già svolgendo, infatti, dal 10 luglio, i seminari del Berklee College of Music di Boston. Le Clinics sono un fatto molto importante di Umbria Jazz, e l’associazione che le organiza, autonoma rispetto a quella che si occupa del festival vero e proprio, riesce a superare notevoli difficoltà finanziarie per poter dare ai ragazzi che si iscrivono da tutta l’Europa l’opportunità di studiare in una scuola come il Berklee che non ha concorrenti al mondo per prestigio, storia, risultati. La prima edizione risale al 1982: in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti, le scuole di jazz vivevano un vero e proprio boom, e la tendenza si affermò anche in Italia. Il primo anno i seminari perugini furono abbastanza occasionali e improvvisati, ma già l’anno dopo trovano un migliore assetto organizzativo con gli insegnanti della Rutgers University. Nel 1984 è la Duke University a tenere i corsi sotto la direzione di Paul Jeffrey, che i più attenti fans del jazz ricorderanno certamente per aver suonato a lungo con Thelonious Monk. Ma è solo con la Berklee, due anni dopo ancora, che le Clinics fanno il salto di qualità definitivo. Dalle aule di Boston non per nulla sono usciti decine e decine di personaggi che hanno fatto e stanno facendo la storia moderna del jazz, da Joe Zawinul a John Scofield, da Keith Jarrett a Quincy Jones, da Gary Burton a Bill Frisell, da Miroslav Vitous a Al di Meola, fino a Branford Marsalis. I seminari perugini sono diretti da Larry Monroe e da Giovanni Tommaso. Carlo Pagnotta ne è il presidente, e Sauro Peducci il responsabile organizzativo. Spesso, in aggiunta alle diverse classi, si sono tenuti seminari speciali con insegnanti famosi: vale la pena di citare Jim Hall, Johnny Griffin, Zawinul, Joe Pass, Milt Jackson, Frisell, Paul Motian, e l’ anno scorso, anche Wynton Marsalis. Agli allievi migliori il Berklee offre borse di studio per un totale di cinquantamila dollari. Nei quindici anni di Berklee a Perugia si calcola che sono stati più di tremila gli studenti iscritti, tutti accettati ai corsi dopo aver sostenuto un esame introduttivo.

]]>
Umbria jazz 2001 https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2001-2/ Thu, 12 Jul 2001 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=1896 Già da qualche giorno una certa animazione, un “non so che” di festa e allegria, sta invadendo le strade di Perugia: è il segnale inequivocabile dell’apertura di Umbria jazz che, a partire da oggi, fino al 22 luglio, trasformerà il capoluogo umbro da “sonnacchiosa” città a capitale della musica jazz. Come ogni anno si ritrovano i rituali, lungo corso Vannucci, poeti, mimi e musicisti che anticipano la maratona musicale, sicuramente una delle manifestazioni più amate dagli italiani. Come sempre, un successo annunciato, e tutto scorrerà come previsto tra le attese dei grandi eventi e le immancabili polemiche di chi vuole, a tutti i costi, trovare “buchi neri” in una kermesse che porta all’Umbria, e a Perugia in particolare, un introito economico notevole. Già da stasera grande attesa per Marc Ribot & Los cubanos postizos Vinicio Capossela Band, la musica cubana che avrà l’onore di “aprire le danze” di Umbria jazz 2001 ai giardini del Frontone. Ma la musica jazz entrerà nel vivo subito, con l’attesissima performance de The Gil Evans orchestra al Teatro Pavone nella categoria Round midnight, un’orchestra che si presenterà al pubblico nella sua formazione integrale con il gruppo di 17 elementi. Un’altro incontro “stellare” avverrà al Frontone domenica 15 luglio, tra due dei più grandi artisti brasiliani: Gilberto Gil e Milton Nascimento. Da non mancare anche al grande appuntamento con il jazz nostrano: martedì 17 luglio, sempre al Frontone, Enrico Rava e Paolo Fresu proporranno un “omaggio” a Miles Davis, per arrivare a quello che si può considerare il “grande evento” di Umbria jazz 2001: i tre pianisti più amati dagli italiani Keith Jarret con il favoloso trio con Gary Peacock e Jack Dejohnette si esibiranno ai giardini del Frontone venerdì 20 luglio. Ma un’altra sorpresa è in arrivo per gli appassionati: da lunedì 16 luglio, alle 21.30 al Teatro Morlacchi, torna la grande danza con la compagnia di David Parsons che riscosse un grande successo proprio a Perugia qualche edizione fa; questa volta Parsons presenterà alcune coreografie inedite commissionategli apposta per Perugia. Le musiche sono nientedimeno che i brani di Kind of blue, il disco di Miles Davis, considerato uno dei migliori del grande jazzista. Ma Umbria jazz non è solo questo: si stanno già svolgendo, infatti, dal 10 luglio, i seminari del Berklee College of Music di Boston. Le Clinics sono un fatto molto importante di Umbria Jazz, e l’associazione che le organiza, autonoma rispetto a quella che si occupa del festival vero e proprio, riesce a superare notevoli difficoltà finanziarie per poter dare ai ragazzi che si iscrivono da tutta l’Europa l’opportunità di studiare in una scuola come il Berklee che non ha concorrenti al mondo per prestigio, storia, risultati. La prima edizione risale al 1982: in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti, le scuole di jazz vivevano un vero e proprio boom, e la tendenza si affermò anche in Italia. Il primo anno i seminari perugini furono abbastanza occasionali e improvvisati, ma già l’anno dopo trovano un migliore assetto organizzativo con gli insegnanti della Rutgers University. Nel 1984 è la Duke University a tenere i corsi sotto la direzione di Paul Jeffrey, che i più attenti fans del jazz ricorderanno certamente per aver suonato a lungo con Thelonious Monk. Ma è solo con la Berklee, due anni dopo ancora, che le Clinics fanno il salto di qualità definitivo. Dalle aule di Boston non per nulla sono usciti decine e decine di personaggi che hanno fatto e stanno facendo la storia moderna del jazz, da Joe Zawinul a John Scofield, da Keith Jarrett a Quincy Jones, da Gary Burton a Bill Frisell, da Miroslav Vitous a Al di Meola, fino a Branford Marsalis. I seminari perugini sono diretti da Larry Monroe e da Giovanni Tommaso. Carlo Pagnotta ne è il presidente, e Sauro Peducci il responsabile organizzativo. Spesso, in aggiunta alle diverse classi, si sono tenuti seminari speciali con insegnanti famosi: vale la pena di citare Jim Hall, Johnny Griffin, Zawinul, Joe Pass, Milt Jackson, Frisell, Paul Motian, e l’ anno scorso, anche Wynton Marsalis. Agli allievi migliori il Berklee offre borse di studio per un totale di cinquantamila dollari. Nei quindici anni di Berklee a Perugia si calcola che sono stati più di tremila gli studenti iscritti, tutti accettati ai corsi dopo aver sostenuto un esame introduttivo.

]]>