beni ecclesiastici Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/beni-ecclesiastici/ Settimanale di informazione regionale Wed, 05 Oct 2022 13:17:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg beni ecclesiastici Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/beni-ecclesiastici/ 32 32 Totem ‘intelligenti’ all’ingresso della Cattedrale e nelle chiese del centro storico https://www.lavoce.it/totem-intelligenti-allingresso-della-cattedrale-e-nelle-chiese-del-centro-storico/ Wed, 05 Oct 2022 13:16:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=68834 totem informativi città di castello

Totem intelligenti all’ingresso delle chiese del centro storico a portata di turisti e fedeli: attraverso lo smartphone puntando un codice Qr si potrà accedere alle informazioni di carattere storico, artistico e religioso di tutti gli edifici di culto. Il progetto, su iniziativa dell’Associazione Chiese Storiche, prevede l’istallazione di totem informativi presso il Duomo di Città di Castello e nelle chiese di San Domenico, San Francesco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Nova, San Michele Arcangelo e al Santuario della Madonna delle Grazie. Uno strumento che permetterà ai fedeli, ai visitatori di conoscere la storia del luogo. Inquadrando con il telefonino il display si potrà, tramite il codice QR, accedere al testo scritto e ad un messaggio audio, entrambi i contenuti saranno sia in lingua italiana che tradotti in lingua inglese. Una iniziativa, quindi, che punta a migliorare l’accoglienza nei luoghi ed edifici religiosi meta di molti visitatori. Ma potrebbe essere anche uno stimolo per i tifernati, per conoscere meglio queste chiese, che sono scrigni di memorie, di fede, di storia e di arte. E’ stato il vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini, nella mattina di mercoledì 5 ottobre in Cattedrale, nel corso della presentazione ufficiale del progetto a testarne per primo l’efficacia e utilità assieme al Presidente dell’Associazione Chiese Storiche, Paolo Bocci e all’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, Michela Botteghi. Semplice, intelligente e generosa, così il vescovo Paolucci Bedini al termine della prova col proprio smartphone, ha definito l’iniziativa ideata e realizzata dall’Associazione Chiese Storiche. L’Associazione Chiese Storiche ha presentato domanda di finanziamento alla CEI per installare totem informativi, in sette chiese della nostra città, presso: la Cattedrale, San Domenico, San Francesco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Nova, San Michele Arcangelo e il santuario della Madonna delle Grazie. "L’idea avanzata è stata ritenuta valida -ha precisato Bocci- poiché punta a migliorare l’accoglienza nei luoghi di culto sia per i fedeli che per gli ospiti. Il progetto è stato realizzato dalla ditta H24 di Perugia (società specializzata nella fornitura di servizi informatici consulenza, formazione, sviluppo e networking) grazie al contributo otto per mille alla Chiesa Cattolica ed in collaborazione con la Diocesi di Città di Castello". I sette pannelli sono costituti da una scheda in formato A4, nella quale vi sono riportate informazioni storico artistiche della chiesa in italiano e in inglese. Inoltre, grazie alla tecnologia QR code, le persone interessate potranno ascoltare un audioguida in italiano ed in inglese. I visitatori potranno accedere ai contenuti semplicemente inquadrando, con il proprio cellulare, il QR code. Le app che consentono questa operazione sono gratuite e facilmente scaricabili, ad esempio sia da app store - Apple che da Google play. "Con questa iniziativa -ha concluso Bocci- dotiamo importanti chiese di Città di Castello di uno strumento che permetterà, sia ai tifernati che hai visitatori, di conoscere meglio il luogo dove sono e quindi di apprezzarlo sia da un punto di vista storico- artistico che di fede. Ci poniamo l’obiettivo di fare memoria di storie del passato, per trasportarle nel presente, rendendole attuali, grazie ad un linguaggio aggiornato ai tempi, capace di trasmettere nuove emozioni e stimoli". I volontari dell’associazione continueranno a fare visite guidate per gli interessati, visite che arricchiranno le informazioni contenute nei totem.

L’Associazione Chiese Storiche

Un gruppo di cittadini ha costituito nel 2020, a Città di Castello, l’Associazione Chiese Storiche. Si tratta di una associazione di volontari, senza scopo di lucro, che tra i suoi scopi avrà anche quello di promuovere azioni per la custodia, la tutela e la valorizzazione di edifici di culto. Le attività inizieranno nei prossimi mesi a San Francesco e a San Domenico; fondamentale sarà la collaborazione con i parroci, al fine di trasmettere alla collettività ed in particolare alle nuove generazioni, il valore religioso, culturale e storico che questi due edifici di culto rappresentano per la comunità tifernate e dell’intera valle. I soci fondatori sono diciotto, ma uno degli obiettivi sarà quello di ampliare la platea delle persone interessate, al fine di rafforzare il valore identitario che queste chiese rappresentano per la comunità, di migliorare l’offerta culturale del territorio favorendo anche la fruizione pubblica di questi edifici di culto. Un ruolo fondamentale lo eserciteranno i soci volontari, proprio per adempiere al meglio al servizio di accoglienza, ai cittadini e visitatori, in queste due chiese a settembre si prevede l’avvio di corsi di formazione per gli aderenti.]]>
totem informativi città di castello

Totem intelligenti all’ingresso delle chiese del centro storico a portata di turisti e fedeli: attraverso lo smartphone puntando un codice Qr si potrà accedere alle informazioni di carattere storico, artistico e religioso di tutti gli edifici di culto. Il progetto, su iniziativa dell’Associazione Chiese Storiche, prevede l’istallazione di totem informativi presso il Duomo di Città di Castello e nelle chiese di San Domenico, San Francesco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Nova, San Michele Arcangelo e al Santuario della Madonna delle Grazie. Uno strumento che permetterà ai fedeli, ai visitatori di conoscere la storia del luogo. Inquadrando con il telefonino il display si potrà, tramite il codice QR, accedere al testo scritto e ad un messaggio audio, entrambi i contenuti saranno sia in lingua italiana che tradotti in lingua inglese. Una iniziativa, quindi, che punta a migliorare l’accoglienza nei luoghi ed edifici religiosi meta di molti visitatori. Ma potrebbe essere anche uno stimolo per i tifernati, per conoscere meglio queste chiese, che sono scrigni di memorie, di fede, di storia e di arte. E’ stato il vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini, nella mattina di mercoledì 5 ottobre in Cattedrale, nel corso della presentazione ufficiale del progetto a testarne per primo l’efficacia e utilità assieme al Presidente dell’Associazione Chiese Storiche, Paolo Bocci e all’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, Michela Botteghi. Semplice, intelligente e generosa, così il vescovo Paolucci Bedini al termine della prova col proprio smartphone, ha definito l’iniziativa ideata e realizzata dall’Associazione Chiese Storiche. L’Associazione Chiese Storiche ha presentato domanda di finanziamento alla CEI per installare totem informativi, in sette chiese della nostra città, presso: la Cattedrale, San Domenico, San Francesco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Nova, San Michele Arcangelo e il santuario della Madonna delle Grazie. "L’idea avanzata è stata ritenuta valida -ha precisato Bocci- poiché punta a migliorare l’accoglienza nei luoghi di culto sia per i fedeli che per gli ospiti. Il progetto è stato realizzato dalla ditta H24 di Perugia (società specializzata nella fornitura di servizi informatici consulenza, formazione, sviluppo e networking) grazie al contributo otto per mille alla Chiesa Cattolica ed in collaborazione con la Diocesi di Città di Castello". I sette pannelli sono costituti da una scheda in formato A4, nella quale vi sono riportate informazioni storico artistiche della chiesa in italiano e in inglese. Inoltre, grazie alla tecnologia QR code, le persone interessate potranno ascoltare un audioguida in italiano ed in inglese. I visitatori potranno accedere ai contenuti semplicemente inquadrando, con il proprio cellulare, il QR code. Le app che consentono questa operazione sono gratuite e facilmente scaricabili, ad esempio sia da app store - Apple che da Google play. "Con questa iniziativa -ha concluso Bocci- dotiamo importanti chiese di Città di Castello di uno strumento che permetterà, sia ai tifernati che hai visitatori, di conoscere meglio il luogo dove sono e quindi di apprezzarlo sia da un punto di vista storico- artistico che di fede. Ci poniamo l’obiettivo di fare memoria di storie del passato, per trasportarle nel presente, rendendole attuali, grazie ad un linguaggio aggiornato ai tempi, capace di trasmettere nuove emozioni e stimoli". I volontari dell’associazione continueranno a fare visite guidate per gli interessati, visite che arricchiranno le informazioni contenute nei totem.

L’Associazione Chiese Storiche

Un gruppo di cittadini ha costituito nel 2020, a Città di Castello, l’Associazione Chiese Storiche. Si tratta di una associazione di volontari, senza scopo di lucro, che tra i suoi scopi avrà anche quello di promuovere azioni per la custodia, la tutela e la valorizzazione di edifici di culto. Le attività inizieranno nei prossimi mesi a San Francesco e a San Domenico; fondamentale sarà la collaborazione con i parroci, al fine di trasmettere alla collettività ed in particolare alle nuove generazioni, il valore religioso, culturale e storico che questi due edifici di culto rappresentano per la comunità tifernate e dell’intera valle. I soci fondatori sono diciotto, ma uno degli obiettivi sarà quello di ampliare la platea delle persone interessate, al fine di rafforzare il valore identitario che queste chiese rappresentano per la comunità, di migliorare l’offerta culturale del territorio favorendo anche la fruizione pubblica di questi edifici di culto. Un ruolo fondamentale lo eserciteranno i soci volontari, proprio per adempiere al meglio al servizio di accoglienza, ai cittadini e visitatori, in queste due chiese a settembre si prevede l’avvio di corsi di formazione per gli aderenti.]]>
17a edizione del Corso per la formazione di volontari in valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici https://www.lavoce.it/17a-edizione-del-corso-per-la-formazione-di-volontari-in-valorizzazione-dei-beni-culturali-ecclesiastici/ Tue, 15 Feb 2022 11:17:33 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64978 beni culturali ecclesiastici

Il prossimo 5 marzo prenderà il via la 17sima edizione del Corso per la formazione di volontari in valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Orvieto-Todi, che terminerà il 23 aprile. L’iniziativa, promossa dall’associazione Pietre Vive, in collaborazione con la stessa Diocesi, è rivolta ai volontari dell’Associazione e a tutti coloro che, manifestando interesse per gli argomenti trattati, volessero contribuire a vario titolo alla valorizzazione e al recupero del patrimonio ecclesiastico presente nel territorio. Il corso è gratuito e l’iscrizione potrà essere effettuata dal sito www.diocesiorvietotodi.it o recandosi presso l’ufficio diocesano per i Beni culturali dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 13). Al termine, sarà rilasciato un attestato di partecipazione (le assenze non possono superare il trenta per cento, delle ore dell’intero corso). A causa dell’ancora difficile situazione pandemica, gli incontri si svolgeranno online, anche se sono previsti dei sopralluoghi e delle visite guidate in presenza presso chiese, archivi e biblioteche della Diocesi. Per l’ingresso a questi luoghi sarà necessario essere muniti di Green Pass rafforzato. Gli appuntamenti in programma, incluse le visite guidate, sono diciotto, alcuni dei quali collegati anche con la Scuola di Teologia, recentemente riproposta dalla Diocesi. La formazione rimane, infatti, uno strumento fondamentale per la conoscenza del patrimonio ecclesiastico, in modo particolare per i volontari di Pietre Vive, chiamati i Custodi del passato. La 17sima edizione del Corso per la formazione di volontari in valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici, ha per titolo Il volto di Maria Vergine nella Diocesi di Orvieto-Todi. Il tema è stato individuato di comune accordo con il vescovo Gualtiero Sigismondi, il vicario episcopale e direttore dell’ufficio per i Beni culturali don Francesco Valentini, il direttore dell’ufficio Cultura don Alessandro Fortunati e grazie alla collaborazione e disponibilità di alcuni parroci delle comunità della Diocesi. Sarà incentrato, dunque, su Maria, che è al centro della Chiesa in cammino e alla quale, nel territorio di Orvieto-Todi, sono intitolati molti edifici sacri; tra questi, non possiamo non menzionare la Cattedrale di Orvieto e la Concattedrale di Todi. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli organizzatori al n. 0763 341264 o scrivere ad una delle seguenti e-mail: beniculturali@diocesiorvietotodi.it; pietrevive.associazione@gmail.com]]>
beni culturali ecclesiastici

Il prossimo 5 marzo prenderà il via la 17sima edizione del Corso per la formazione di volontari in valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Orvieto-Todi, che terminerà il 23 aprile. L’iniziativa, promossa dall’associazione Pietre Vive, in collaborazione con la stessa Diocesi, è rivolta ai volontari dell’Associazione e a tutti coloro che, manifestando interesse per gli argomenti trattati, volessero contribuire a vario titolo alla valorizzazione e al recupero del patrimonio ecclesiastico presente nel territorio. Il corso è gratuito e l’iscrizione potrà essere effettuata dal sito www.diocesiorvietotodi.it o recandosi presso l’ufficio diocesano per i Beni culturali dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 13). Al termine, sarà rilasciato un attestato di partecipazione (le assenze non possono superare il trenta per cento, delle ore dell’intero corso). A causa dell’ancora difficile situazione pandemica, gli incontri si svolgeranno online, anche se sono previsti dei sopralluoghi e delle visite guidate in presenza presso chiese, archivi e biblioteche della Diocesi. Per l’ingresso a questi luoghi sarà necessario essere muniti di Green Pass rafforzato. Gli appuntamenti in programma, incluse le visite guidate, sono diciotto, alcuni dei quali collegati anche con la Scuola di Teologia, recentemente riproposta dalla Diocesi. La formazione rimane, infatti, uno strumento fondamentale per la conoscenza del patrimonio ecclesiastico, in modo particolare per i volontari di Pietre Vive, chiamati i Custodi del passato. La 17sima edizione del Corso per la formazione di volontari in valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici, ha per titolo Il volto di Maria Vergine nella Diocesi di Orvieto-Todi. Il tema è stato individuato di comune accordo con il vescovo Gualtiero Sigismondi, il vicario episcopale e direttore dell’ufficio per i Beni culturali don Francesco Valentini, il direttore dell’ufficio Cultura don Alessandro Fortunati e grazie alla collaborazione e disponibilità di alcuni parroci delle comunità della Diocesi. Sarà incentrato, dunque, su Maria, che è al centro della Chiesa in cammino e alla quale, nel territorio di Orvieto-Todi, sono intitolati molti edifici sacri; tra questi, non possiamo non menzionare la Cattedrale di Orvieto e la Concattedrale di Todi. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli organizzatori al n. 0763 341264 o scrivere ad una delle seguenti e-mail: beniculturali@diocesiorvietotodi.it; pietrevive.associazione@gmail.com]]>
Firmata la convenzione tra l’Archidiocesi di Perugia e l’Associazione ‘Frammenti’ https://www.lavoce.it/firmata-la-convenzione-tra-larchidiocesi-di-perugia-e-lassociazione-frammenti/ Sun, 06 Feb 2022 11:01:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64868 convenzione

Una convenzione per far conoscere maggiormente gli edifici di culto e gli altri beni ecclesiastici dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, oltre alla loro custodia, tutela e valorizzazione, è stata firmata lo scorso 3 febbraio tra la stessa Archidiocesi e l’associazione Frammenti. Ad apporre la firma alla convenzione, in Arcivescovado, preceduta dalla presentazione delle sue finalità, sono stati il vescovo ausiliare e delegato del cardinale Gualtiero Bassetti per i beni culturali, monsignor Marco Salvi, e Duccio Medini, presidente di Frammenti.

Finalità della convenzione

Con questa convenzione l’associazione Frammenti, nata nel 2014 con la denominazione Perugia Community Art, si impegna a prestare la propria collaborazione alle iniziative per la custodia, la tutela e la valorizzazione degli edifici di culto e degli altri beni facenti parte del patrimonio ecclesiastico dell’Arcidiocesi. L’attività di volontariato, prestata ai fini della tutela e di una maggior fruizione dei beni culturali ecclesiastici si prefigge come obiettivo primario quello di far conoscere i beni non solo ai fedeli e ai visitatori ma anche ai parrocchiani.

"L’interazione tra volontari e parrocchiani -fa notare il presidente Medini- è orientata alla piena sinergia e collaborazione: attraverso il rapporto con il sacerdote e i parrocchiani, il volontario accresce la propria conoscenza di un sito, migliorando allo stesso tempo la capacità di contribuire alla tutela e alla promozione del bene".

Importanza pastorale

L'associazione, attraverso i suoi volontari, si propone di valorizzare i luoghi sacri anche mediante avvenimenti legati alle attività pastorali delle Parrocchie e della stessa Diocesi, partecipando e contribuendo collaborativamente agli eventi della propria comunità, riscoprendo l’importante funzione pastorale dei beni culturali.

Iniziative formative

 "Per fare questo -osserva il vescovo ausiliare monsignor Salvi- Diocesi e Associazione concorderanno ogni anno le iniziative di formazione e di aggiornamento da proporre ai volontari dando avvio, come primo passo, ad un percorso di formazione proprio in vista del V anniversario della morte di Pietro Perugino che ricorrerà nel 2023. L’importanza di queste celebrazioni per l’intero territorio diocesano, non deve essere esclusivamente legata all’anno della ricorrenza, ma deve andare oltre e creare un’offerta culturale stabile per valorizzare il ricco patrimonio storico-artistico delle nostre parrocchie".

Progetti annuali

 Nel ringraziare il vescovo ausiliare Salvi per l’opportunità, il presidente Medini ha annunciato che sono in corso di elaborazione una serie di progetti annuali per far conoscere il patrimonio artistico e formare i volontari, con lezioni tenute da storici dell’arte e professionisti del settore dei beni culturali, iniziando da un ciclo di incontri preparatori in vista delle prossime celebrazioni peruginesche, al fine di poter aprire le porte a molte chiese spesso chiuse o poco fruibili, creando proprio dei percorsi e degli itinerari specifici.

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Una convenzione per far conoscere maggiormente gli edifici di culto e gli altri beni ecclesiastici dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, oltre alla loro custodia, tutela e valorizzazione, è stata firmata lo scorso 3 febbraio tra la stessa Archidiocesi e l’associazione Frammenti. Ad apporre la firma alla convenzione, in Arcivescovado, preceduta dalla presentazione delle sue finalità, sono stati il vescovo ausiliare e delegato del cardinale Gualtiero Bassetti per i beni culturali, monsignor Marco Salvi, e Duccio Medini, presidente di Frammenti.

Finalità della convenzione

Con questa convenzione l’associazione Frammenti, nata nel 2014 con la denominazione Perugia Community Art, si impegna a prestare la propria collaborazione alle iniziative per la custodia, la tutela e la valorizzazione degli edifici di culto e degli altri beni facenti parte del patrimonio ecclesiastico dell’Arcidiocesi. L’attività di volontariato, prestata ai fini della tutela e di una maggior fruizione dei beni culturali ecclesiastici si prefigge come obiettivo primario quello di far conoscere i beni non solo ai fedeli e ai visitatori ma anche ai parrocchiani.

"L’interazione tra volontari e parrocchiani -fa notare il presidente Medini- è orientata alla piena sinergia e collaborazione: attraverso il rapporto con il sacerdote e i parrocchiani, il volontario accresce la propria conoscenza di un sito, migliorando allo stesso tempo la capacità di contribuire alla tutela e alla promozione del bene".

Importanza pastorale

L'associazione, attraverso i suoi volontari, si propone di valorizzare i luoghi sacri anche mediante avvenimenti legati alle attività pastorali delle Parrocchie e della stessa Diocesi, partecipando e contribuendo collaborativamente agli eventi della propria comunità, riscoprendo l’importante funzione pastorale dei beni culturali.

Iniziative formative

 "Per fare questo -osserva il vescovo ausiliare monsignor Salvi- Diocesi e Associazione concorderanno ogni anno le iniziative di formazione e di aggiornamento da proporre ai volontari dando avvio, come primo passo, ad un percorso di formazione proprio in vista del V anniversario della morte di Pietro Perugino che ricorrerà nel 2023. L’importanza di queste celebrazioni per l’intero territorio diocesano, non deve essere esclusivamente legata all’anno della ricorrenza, ma deve andare oltre e creare un’offerta culturale stabile per valorizzare il ricco patrimonio storico-artistico delle nostre parrocchie".

Progetti annuali

 Nel ringraziare il vescovo ausiliare Salvi per l’opportunità, il presidente Medini ha annunciato che sono in corso di elaborazione una serie di progetti annuali per far conoscere il patrimonio artistico e formare i volontari, con lezioni tenute da storici dell’arte e professionisti del settore dei beni culturali, iniziando da un ciclo di incontri preparatori in vista delle prossime celebrazioni peruginesche, al fine di poter aprire le porte a molte chiese spesso chiuse o poco fruibili, creando proprio dei percorsi e degli itinerari specifici.

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Nasce l’elenco delle imprese edili del territorio della Diocesi di Gubbio https://www.lavoce.it/nasce-lelenco-delle-imprese-edili-del-territorio-della-diocesi-di-gubbio/ Fri, 04 Feb 2022 11:17:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64835 imprese edili

Nasce l'elenco delle imprese edili del territorio della Diocesi di Gubbio. Continua così l’impegno per il mantenimento, il restauro e la valorizzazione degli edifici ecclesiastici, straordinari esempi di architettura e contenitori d’arte che raccontano la storia millenaria della Chiesa eugubina. Ora anche con un nuovo strumento dedicato alle aziende che operano nel settore. "Spesso ci troviamo di fronte -spiega il vescovo Luciano Paolucci Bedini- a veri e propri gioielli e scrigni di bellezza per i quali è necessario, al fine di conservarne intatto lo splendore e la funzionalità, investire ingenti risorse. Tale attività di custodia e valorizzazione non sarebbe possibile per la nostra piccola diocesi senza il sostegno della Conferenza episcopale italiana, che mette annualmente a disposizione per questi scopi dei fondi dedicati, provenienti dalle contribuzioni volontarie dei cittadini attraverso la scelta di destinare l’8 per mille delle proprie imposte alla Chiesa cattolica". Parole che il vescovo scrive in una lettera pubblicata sul sito diocesano (all’indirizzo www.diocesigubbio.it/elenco-imprese-edili) e indirizzata alle aziende che operano nel settore edile. "Per finanziare e realizzare concretamente questa attività di restauro e manutenzione straordinaria per la conservazione e l’uso di tale patrimonio -aggiunge monsignor Paolucci Bedini- è pertanto necessario uno sforzo progettuale notevole, che vede coinvolte diverse figure professionali e soggetti qualificati a vari livelli; tra questi un ruolo fondamentale è quello delle imprese che operano nel settore edilizio, che devono essere molto spesso altamente qualificate per realizzare interventi complessi e sfidanti dal punto di vista tecnologico ed organizzativo". Proprio in questi ultimi anni e nei prossimi, gli uffici amministrativi della Curia eugubina sono impegnati a coordinare numerosi cantieri che hanno già restituito, o lo faranno prossimamente, chiese ed edifici parrocchiali alle comunità diocesane. "Occorre -scrive ancora il vescovo Luciano- un costante sforzo di aggiornamento rispetto alle procedure, ai materiali e alle tecniche da utilizzare sul campo, non disgiunto da un’attenzione altrettanto importante per gli aspetti etici che riguardano l’organizzazione dei cantieri e degli addetti coinvolti sotto tutti gli aspetti, compresi quelli della sicurezza e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Ci sono gli aspetti normativi e di certificazione che la Curia diocesana ha sempre preso in considerazione per l’affidamento dei lavori di carattere edile, ma per una comunità ecclesiale sono altrettanto importanti aspetti umani di solidarietà, condivisione e fiducia, rispetto ai quali la nostra diocesi intende rivolgere la giusta attenzione". Ecco allora l’idea di istituire un elenco di imprese edili qualificate e con tutte le caratteristiche richieste, con le quali poter collaborare per l’affidamento di lavori di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo del patrimonio edilizio ecclesiastico. L’iniziativa della diocesi eugubina sarà divulgata nei prossimi giorni anche attraverso le associazioni e le organizzazioni di categoria. Per fare richiesta di inserimento nell’elenco è sufficiente scaricare, compilare e rispedire il modulo disponibile sul sito Internet www.diocesigubbio.it. Una commissione interna, nominata dal Vescovo, verificherà le richieste arrivate e stilerà l’elenco, che avrà una validità di cinque anni e potrà essere costantemente aggiornato. Per tutte le informazioni è possibile contattare l’ufficio diocesano per l’Edilizia di culto, tel. 0759273980 - email edilizia@diocesigubbio.it.]]>
imprese edili

Nasce l'elenco delle imprese edili del territorio della Diocesi di Gubbio. Continua così l’impegno per il mantenimento, il restauro e la valorizzazione degli edifici ecclesiastici, straordinari esempi di architettura e contenitori d’arte che raccontano la storia millenaria della Chiesa eugubina. Ora anche con un nuovo strumento dedicato alle aziende che operano nel settore. "Spesso ci troviamo di fronte -spiega il vescovo Luciano Paolucci Bedini- a veri e propri gioielli e scrigni di bellezza per i quali è necessario, al fine di conservarne intatto lo splendore e la funzionalità, investire ingenti risorse. Tale attività di custodia e valorizzazione non sarebbe possibile per la nostra piccola diocesi senza il sostegno della Conferenza episcopale italiana, che mette annualmente a disposizione per questi scopi dei fondi dedicati, provenienti dalle contribuzioni volontarie dei cittadini attraverso la scelta di destinare l’8 per mille delle proprie imposte alla Chiesa cattolica". Parole che il vescovo scrive in una lettera pubblicata sul sito diocesano (all’indirizzo www.diocesigubbio.it/elenco-imprese-edili) e indirizzata alle aziende che operano nel settore edile. "Per finanziare e realizzare concretamente questa attività di restauro e manutenzione straordinaria per la conservazione e l’uso di tale patrimonio -aggiunge monsignor Paolucci Bedini- è pertanto necessario uno sforzo progettuale notevole, che vede coinvolte diverse figure professionali e soggetti qualificati a vari livelli; tra questi un ruolo fondamentale è quello delle imprese che operano nel settore edilizio, che devono essere molto spesso altamente qualificate per realizzare interventi complessi e sfidanti dal punto di vista tecnologico ed organizzativo". Proprio in questi ultimi anni e nei prossimi, gli uffici amministrativi della Curia eugubina sono impegnati a coordinare numerosi cantieri che hanno già restituito, o lo faranno prossimamente, chiese ed edifici parrocchiali alle comunità diocesane. "Occorre -scrive ancora il vescovo Luciano- un costante sforzo di aggiornamento rispetto alle procedure, ai materiali e alle tecniche da utilizzare sul campo, non disgiunto da un’attenzione altrettanto importante per gli aspetti etici che riguardano l’organizzazione dei cantieri e degli addetti coinvolti sotto tutti gli aspetti, compresi quelli della sicurezza e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Ci sono gli aspetti normativi e di certificazione che la Curia diocesana ha sempre preso in considerazione per l’affidamento dei lavori di carattere edile, ma per una comunità ecclesiale sono altrettanto importanti aspetti umani di solidarietà, condivisione e fiducia, rispetto ai quali la nostra diocesi intende rivolgere la giusta attenzione". Ecco allora l’idea di istituire un elenco di imprese edili qualificate e con tutte le caratteristiche richieste, con le quali poter collaborare per l’affidamento di lavori di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo del patrimonio edilizio ecclesiastico. L’iniziativa della diocesi eugubina sarà divulgata nei prossimi giorni anche attraverso le associazioni e le organizzazioni di categoria. Per fare richiesta di inserimento nell’elenco è sufficiente scaricare, compilare e rispedire il modulo disponibile sul sito Internet www.diocesigubbio.it. Una commissione interna, nominata dal Vescovo, verificherà le richieste arrivate e stilerà l’elenco, che avrà una validità di cinque anni e potrà essere costantemente aggiornato. Per tutte le informazioni è possibile contattare l’ufficio diocesano per l’Edilizia di culto, tel. 0759273980 - email edilizia@diocesigubbio.it.]]>