beatificazione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/beatificazione/ Settimanale di informazione regionale Mon, 24 Jun 2024 09:29:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg beatificazione Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/beatificazione/ 32 32 Carlo Acutis beato. Le testimonianze dei presenti alla cerimonia https://www.lavoce.it/carlo-acutis-beato-testimonianze/ https://www.lavoce.it/carlo-acutis-beato-testimonianze/#comments Sat, 10 Oct 2020 16:30:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=57975 Beatificazione Carlo Acutis

Una giornata splendida saluta ad Assisi la beatificazione di Carlo Acutis, organizzata nel rigoroso rispetto delle normative anti contagio. Circa tremila persone oggi hanno raggiunto la città serafica per assistere a questo evento, confezionato con grande impegno dalla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino per iscrivere il nome del ragazzo milanese, morto ad appena 15 anni in odore di santità, nella schiera dei beati. Accesso alle aree predisposte dall’organizzazione iniziato partire dalle 14.30, con misurazione della temperatura e sistemazione nei posti assegnati nelle cinque piazze allestite con maxi schermi.   Tantissimi i giovani presenti, come Diego di Modena: “Ho scoperto Carlo solo l’anno scorso e sono già venuto in pellegrinaggio da solo, ma appena ho saputo della beatificazione ci siamo affrettati a prenotare il nostro posto con la parrocchia. Per noi giovani è una figura importante, mi colpisce la sua energia nell’amore per l’Eucaristia, le ricerche su di essa che ha fatto, la mostra che ha inventato”. O il piccolo Giulio di Roma: “Penso che Carlo sia un ragazzo molto coraggioso”.]]>
Beatificazione Carlo Acutis

Una giornata splendida saluta ad Assisi la beatificazione di Carlo Acutis, organizzata nel rigoroso rispetto delle normative anti contagio. Circa tremila persone oggi hanno raggiunto la città serafica per assistere a questo evento, confezionato con grande impegno dalla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino per iscrivere il nome del ragazzo milanese, morto ad appena 15 anni in odore di santità, nella schiera dei beati. Accesso alle aree predisposte dall’organizzazione iniziato partire dalle 14.30, con misurazione della temperatura e sistemazione nei posti assegnati nelle cinque piazze allestite con maxi schermi.   Tantissimi i giovani presenti, come Diego di Modena: “Ho scoperto Carlo solo l’anno scorso e sono già venuto in pellegrinaggio da solo, ma appena ho saputo della beatificazione ci siamo affrettati a prenotare il nostro posto con la parrocchia. Per noi giovani è una figura importante, mi colpisce la sua energia nell’amore per l’Eucaristia, le ricerche su di essa che ha fatto, la mostra che ha inventato”. O il piccolo Giulio di Roma: “Penso che Carlo sia un ragazzo molto coraggioso”.]]>
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Carlo Acutis beato. Le parole del vescovo Sorrentino https://www.lavoce.it/carlo-acutis-beato-sorrentino/ Sat, 10 Oct 2020 10:09:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=57971 il Vesocvo mons. Sorrentino davanti alla tomba di Carlo Acutis

Un'escalation di eventi e di emozioni ha accompagnato ad Assisi la preparazione alla cerimonia di beatificazione di Carlo Acutis, il ragazzo di Milano innamorato di Gesù e dell'eucaristia, morto a 15 anni per una leucemia fulminante. Carlo era molto legato alla città di Assisi, dove sentiva forte la presenza e l'attrazione per san Francesco, con il suo immenso amore per i poveri. Così questo ragazzo, appassionato di tecnologia e dalla grande umanità, era conosciuto e amato da molti nella città serafica. Proprio a Santa Maria degli Angeli ieri sera, una veglia di preghiera con oltre 800 giovani presenti ha preceduto la giornata di oggi, che vedrà alle 16.30 nella basilica superiore di San Francesco, la cerimonia di beatificazione del giovane testimone di Cristo. Nelle parole del vescovo di Assisi, mons. Sorrentino, un ritratto luminoso di Carlo Acutis: "Carlo aveva capito che ogni minuto è importante. Quando gli facevano domande tipo 'Tu hai paura di morire?', lui rispondeva 'No, perchè non ho perduto un minuto della mia vita'. È bello questo sentire che il tempo è prezioso, anche quando è poco può essere speso bene e la nostra vita può fiorire. È la grazia della santità che fa questo miracolo". "Carlo è proprio un santo dei nostri giorni - continua il vescovo Sorrentino -, non tanto per la vicinanza cronologica, ma perchè si è tuffato anche nella contemporaneità del nostro modo di vivere, soprattutto in quella che è la vita tecnologica e mediatica. Carlo era un amante di queste cose e ci insegna a vivere bene dentro questa realtà complessa che nessuno ci vieta di far diventare realtà positiva, addirittura di santità, come nel suo caso".]]>
il Vesocvo mons. Sorrentino davanti alla tomba di Carlo Acutis

Un'escalation di eventi e di emozioni ha accompagnato ad Assisi la preparazione alla cerimonia di beatificazione di Carlo Acutis, il ragazzo di Milano innamorato di Gesù e dell'eucaristia, morto a 15 anni per una leucemia fulminante. Carlo era molto legato alla città di Assisi, dove sentiva forte la presenza e l'attrazione per san Francesco, con il suo immenso amore per i poveri. Così questo ragazzo, appassionato di tecnologia e dalla grande umanità, era conosciuto e amato da molti nella città serafica. Proprio a Santa Maria degli Angeli ieri sera, una veglia di preghiera con oltre 800 giovani presenti ha preceduto la giornata di oggi, che vedrà alle 16.30 nella basilica superiore di San Francesco, la cerimonia di beatificazione del giovane testimone di Cristo. Nelle parole del vescovo di Assisi, mons. Sorrentino, un ritratto luminoso di Carlo Acutis: "Carlo aveva capito che ogni minuto è importante. Quando gli facevano domande tipo 'Tu hai paura di morire?', lui rispondeva 'No, perchè non ho perduto un minuto della mia vita'. È bello questo sentire che il tempo è prezioso, anche quando è poco può essere speso bene e la nostra vita può fiorire. È la grazia della santità che fa questo miracolo". "Carlo è proprio un santo dei nostri giorni - continua il vescovo Sorrentino -, non tanto per la vicinanza cronologica, ma perchè si è tuffato anche nella contemporaneità del nostro modo di vivere, soprattutto in quella che è la vita tecnologica e mediatica. Carlo era un amante di queste cose e ci insegna a vivere bene dentro questa realtà complessa che nessuno ci vieta di far diventare realtà positiva, addirittura di santità, come nel suo caso".]]>
Carlo Acutis. La verità di quel giovane volto oltre la teca. Parla il Vescovo Sorrentino – Le immagini https://www.lavoce.it/carlo-acutis-la-verita-di-quel-giovane-volto-oltre-la-teca-parla-il-vescovo-sorrentino-le-immagini/ Fri, 02 Oct 2020 14:57:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=57866

[caption id="attachment_57880" align="aligncenter" width="1200"] Fedeli davanti al santuario della Spogliazione di Assisi, sulla piazza il grande schermo dove scorrono le immagini di Carlo[/caption] [gallery ids="57882,57885,57883,57884"] Il corpo di Carlo Acutis non avrebbe subito la corruzione della morte? È la tesi circolata in questi ultimi tempi nel web e rilanciata in vista della beatificazione del giovane e della esposizione del corpo alla venerazione dei fedeli. Il fatto non è vero e l'equivoco, su cui si stava creando tanto clamore, è stato chiarito dal Vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino che ha spiegato anche il "mistero" di quel volto che pare ancora vivo che i fedeli possono vedere oltre la teca che lo protegge. In una nota inviata oggi - 2 ottobre 2020 - il vescovo comunica che non risponde a verità che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto, e racconta la verità.

Sorrentino: per il volto di Carlo una maschera in silicone

“All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario,  – spiega mons. Sorrentino – esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro  connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi. Un’operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”. [gallery td_gallery_title_input="Carlo Acutis - Venerazione dei fedeli" ids="57867,57868,57869,57870,57871,57872,57873,57874,57875"]

Il Cardinale Vallini presiederà il rito della beatificazione

Nella stessa nota della Curia asisiate è annunciato che il cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella Basilica di San Francesco, presiederà il rito della beatificazione del  venerabile Carlo Acutis, sepolto al Santuario della Spogliazione (per il quale era prevista la presenza del Card. Becciu ora non più tale per volontà del Papa). Al fine di evitare un eccessivo assembramento nel giorno dell’evento, il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino ha aperto la tomba del prossimo beato, che resterà visibile, per ora, solo fino al 17 ottobre, data la difficoltà a gestire in sicurezza per  un periodo più lungo  i flussi di devoti in questo periodo di pandemia.  ]]>

[caption id="attachment_57880" align="aligncenter" width="1200"] Fedeli davanti al santuario della Spogliazione di Assisi, sulla piazza il grande schermo dove scorrono le immagini di Carlo[/caption] [gallery ids="57882,57885,57883,57884"] Il corpo di Carlo Acutis non avrebbe subito la corruzione della morte? È la tesi circolata in questi ultimi tempi nel web e rilanciata in vista della beatificazione del giovane e della esposizione del corpo alla venerazione dei fedeli. Il fatto non è vero e l'equivoco, su cui si stava creando tanto clamore, è stato chiarito dal Vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino che ha spiegato anche il "mistero" di quel volto che pare ancora vivo che i fedeli possono vedere oltre la teca che lo protegge. In una nota inviata oggi - 2 ottobre 2020 - il vescovo comunica che non risponde a verità che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto, e racconta la verità.

Sorrentino: per il volto di Carlo una maschera in silicone

“All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario,  – spiega mons. Sorrentino – esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro  connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi. Un’operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”. [gallery td_gallery_title_input="Carlo Acutis - Venerazione dei fedeli" ids="57867,57868,57869,57870,57871,57872,57873,57874,57875"]

Il Cardinale Vallini presiederà il rito della beatificazione

Nella stessa nota della Curia asisiate è annunciato che il cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella Basilica di San Francesco, presiederà il rito della beatificazione del  venerabile Carlo Acutis, sepolto al Santuario della Spogliazione (per il quale era prevista la presenza del Card. Becciu ora non più tale per volontà del Papa). Al fine di evitare un eccessivo assembramento nel giorno dell’evento, il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino ha aperto la tomba del prossimo beato, che resterà visibile, per ora, solo fino al 17 ottobre, data la difficoltà a gestire in sicurezza per  un periodo più lungo  i flussi di devoti in questo periodo di pandemia.  ]]>