banca del tempo Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/banca-del-tempo/ Settimanale di informazione regionale Mon, 04 May 2015 11:22:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg banca del tempo Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/banca-del-tempo/ 32 32 Apre la Banca del tempo Alta Valle Tevere https://www.lavoce.it/apre-la-banca-del-tempo-alta-valle-tevere/ Fri, 13 Mar 2015 11:03:39 +0000 https://www.lavoce.it/?p=30871 La conferenza stampa di presentazione della “Banca del tempo Alta Valle del Tevere”.
La conferenza stampa di presentazione della “Banca del tempo Alta Valle del Tevere”.

Rimettere al centro la persona e le sue competenze: questo l’obiettivo alla base della nascita della “Banca del tempo Alta Valle del Tevere”.

L’idea di creare una Banca del tempo (Bdt) è partita dall’associazione “Genitori insieme per” di Umbertide e ha trovato sostegno da parte delle associazioni partner Gruppo volontari di Umbertide, Banca del tempo di Città di Castello, Genitori oggi onlus e associazione ricreativa Altomare di San Giustino, Alice Arci di Citerna.

I Comuni interessati quindi sono Umbertide, Città di Castello, San Giustino e Citerna. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Umbria con 8.000 euro, e il Comune di Umbertide ha messo a disposizione la sede presso la Palazzina dei servizi sociali.

La Banca del tempo è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente abilità e competenze ponendo al posto della moneta il tempo, in base al principio che un’ora vale sempre un’ora, a prescindere dal tipo di servizio effettuato.

La Banca del tempo in Italia nasce originariamente come risposta alle difficoltà riscontrate dalle donne nel conciliare i tempi di vita e di lavoro. La prima esperienza italiana di Banca del tempo si situa nel 1995 a Sant’Arcangelo di Romagna; oggi Bdt sono presenti in tutto il Paese e si rivolgono a tutti, specie ai giovani.

Chi aderisce specifica quali competenze può offrire (possono essere le più varie) e, come in una banca, attiva un proprio conto corrente dove al posto dei soldi sono contabilizzate le ore. Chi effettua un servizio acquisisce un credito di ore che potrà spendere ricevendo altri servizi.

Come spiega Leonella Zucchini in rappresentanza dell’associazione umbertidese “Genitori insieme per”: “In questo momento di crisi economica, abbiamo voluto cogliere l’opportunità di dare alle famiglie un piccolo aiuto, ricorrendo allo scambio organizzato e gratuito di servizi e competenze. Non solo: entrando a far parte della Banca del tempo, si ha la possibilità di poter esprimere le proprie capacità, in quanto ogni persona è portatrice di nuove idee e saperi e di allargare la propria rete di amicizie. Ogni lavoro/prestazione che viene scambiato nella Banca del tempo ha pari valore, un riconoscimento che dà dignità ad ogni singolo individuo”.

La Banca del tempo sarà inaugurata sabato 14 marzo alle ore 11 presso la Palazzina dei servizi sociali (sede Informagiovani) a Umbertide. L’iscrizione è gratuita. Per saperne di più, si può consultare il sito www.bancadeltempoavt.it.

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Insieme per eliminare lo spreco di alimenti https://www.lavoce.it/insieme-per-eliminare-lo-spreco-di-alimenti/ Fri, 23 Jan 2015 12:59:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=29924 cibo-sprecoOgni anno in Italia finiscono in discarica 10 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 37 miliardi di euro, mentre ci sarebbero circa 6 milioni di italiani in stato di ‘povertà alimentare’ che non sempre hanno soldi sufficienti per acquistare il latte, il pane, la carne e altri generi di prima necessità. Il cibo sprecato non è soltanto quello dei ristoranti o dei supermercati, ma anche quello della cucina e del frigorifero delle famiglie.

Anche in Umbria, il problema dello spreco mal si concilia con il fenomeno della povertà crescente. Per questo Regione e Cesvol di Perugia hanno promosso nelle scuole il concorso “Umbria che sì, Umbria che no – Rispettiamo il cibo, combattiamo lo spreco”.

L’iniziativa è parte di “un progetto ambizioso – ha detto la vice presidente della Regione con delega al welfare, Carla Casciari – per riflettere sullo spreco alimentare. Attraverso i giovani vogliamo coinvolgere le famiglie e gli adulti, per sviluppare la consapevolezza che, adottando corretti stili di vita e di consumo, si possono ridurre questi assurdi sprechi contribuendo così anche alla tutela dell’ambiente. Perché l’educazione al consumo consapevole comincia proporio in casa e in famiglia con la lista della spesa e la gestione del frigorifero”.

Alla presentazione del concorso a palazzo Donini sono intervenuti anche rappresentanti del Tavolo idee realizzabili, dell’associazione Amica Sofia e di Actionaid Umbria, che hanno collaborato alla sua realizzazione, e delle aziende private sponsor della iniziativa. Il premio – ha spiegato Casciari – fa parte del progetto Zero Waste per diffondere in Umbria la cultura del consumo consapevole e per la promozione e la valorizzazione di una rete di solidarietà sociale per il recupero di beni invenduti e la distribuzione a persone e famiglie bisognose.

Alessandra Stocchi, referente del Cesvol per questo progetto, ha detto che da ormai tre anni si sta operando su due fronti paralleli: la promozione di una cultura del consumo consapevole e l’attività operativa per il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione di alimenti che andrebbero sprecati. Con la collaborazione e il supporto di aziende private, supermercati e di una rete di associazioni di varia estrazione.

“In questa società degli sprechi – ha detto il presidente del Cesvol, Giancarlo Billi – operiamo per un’economia che tenda al recupero, ma dobbiamo fare rete, dato che soltanto in provincia di Perugia ci sono circa 1.800 associazioni di volontariato. Un fatto positivo, ma per interventi più efficaci si deve passare dall’io al noi”.

Nel caso del progetto Zero Waste non c’è infatti solo il problema della raccolta di generi alimentari in scadenza, ma bisogna anche organizzarne il controllo, lo stoccaggio e la distribuzione sul territorio. Serve insomma un’organizzazione complessa che può funzionare soltanto se le associazioni lavorano insieme.

Il concorso per le scuole
Negli ultimi anni lo spreco alimentare è andato crescendo, in un mondo in cui un miliardo di persone soffre la fame e dove si sprecano ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, pari a un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo umano. Il concorso, riservato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado dell’Umbria, vuole rappresentare una occasione di riflessione su questi temi. Si potrà partecipare con 3 tipi di elaborati: manifesti; pieghevoli con disegni, foto e testi; spot o brevi filmati. Dovranno essere inviati entro il 20 aprile in formato multimediale all’indirizzo info@zerosprechi.net. Previsti premi per 4.500 euro. Gli elaborati verranno quindi pubblicati sul sito www.zerosprechi.net e in un dvd.

Enzo Ferrini

 

Iniziative in tutta Umbria

A Perugia la Croce rossa ha attivato un servizio per persone in stato di povertà estrema con un numero telefonico, uno sportello di ascolto e un servizio di raccolta e distribuzione di viveri. La Caritas di Ponte San Giovanni e l’associazione Assolint forniscono servizi di sostegno, beni alimentari e abbigliamento a persone e famiglie bisognose, mentre il Banco alimentare e l’associazione Ipo con il progetto “Sano e solidale” svolgono anche una campagna di educazione alimentare. Sempre a Perugia sono in fase di partenza il progetto “Recupero solidale”, con capofila la cooperativa Babele, per il recupero di cibi cotti in mense scolastiche e aziendali e in ristoranti, e quello di Confcommercio e Comune per recuperare pane e prodotti da forno in panifici e supermercati.

A Città di Castello per rifornire di ortaggi e frutta l’Emporio della solidarietà San Giorgio, aperto dalla Caritas e che assiste 500 famiglie, volontari di varie associazioni coltivano un ‘orto sociale’ su un terreno concesso gratuitamente dal Comune. A Spoleto opera un Banco del recupero delle eccedenze alimentari per iniziativa del Comune e del consorzio Abn, mentre a Trevi sta per essere aperto un Emporio sociale promosso da Comune, Caritas e una rete di associazioni. Anche a Marsciano sta diventando operativo un Emporio solidale per iniziativa delle associazioni Laboratoriamo e Makeba, Banca del tempo, Caritas e Comune.

A Narni e Corciano, con il progetto “Solidarietà a domicilio”, la coop. Babele, in collaborazione con i due Comuni e varie associazioni, intende rifornire famiglie e persone bisognose di prodotti alimentari (anche cucinati) donati da aziende locali. Il progetto Zero Waste (“Zero rifiuti”) è promosso dalla Regione in collaborazione con i Comuni di Perugia e Città di Castello e il Cesvol Perugia. Tra i partner operativi ci sono il Banco alimentare, la Caritas diocesana di Città di Castello e l’associazione “Il Samaritano”. Il progetto fa parte di un protocollo di intesa con la Regione per “il sostegno, promozione e valorizzazione della rete di solidarietà sociale a supporto delle situazioni di disagio sociale”. Tante le iniziative già avviate (o che stanno per esserlo) elencate in un opuscolo di Regione e Cesvol. “Le nuove povertà – ha detto la vice presidente della Regione Carla Casciari – coinvolgono sempre di più persone. In Umbria sarebbero dalle 30 alle 40 mila”.

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Promuovere e migliorare i rapporti sociali mediante lo scambio del tempo https://www.lavoce.it/promuovere-e-migliorare-i-rapporti-sociali-mediante-lo-scambio-del-tempo/ Fri, 17 Sep 2004 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=4020 Hai bisogno di piccoli lavori di elettricità o di idraulica in casa? Ti serve un’assistenza scolastica per tuo figlio o un po’ di compagnia per tuo padre in pensione? Oppure vuoi riparare quella vecchia madia della nonna? Devi potare la siepe del giardino? Devi piastrellare un terrazzo? Ti piacerebbe imparare l’inglese? Rivolgiti agli sportelli della Banca del tempo di Spoleto, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo. Manderanno Mario a curare il tuo giardino, Laura ad aiutare tuo figlio nei compiti e Patrizia a far compagnia a tuo padre.

La Banca del tempo, che ha sportelli in tutta Italia, è stata promossa anche dai Comuni di Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Spoleto. L’obbiettivo è quello di promuovere e migliorare i rapporti sociali e la qualità di vita dei cittadini, mediante lo scambio del tempo, secondo le necessità e gli interessi. Ad esempio, le locali Banche del tempo hanno già attivato dei laboratori in collaborazione con gli insegnanti delle scuole, condotti attraverso attività di gioco ed animazione. Questo è avvenuto nelle elementari e medie di Castel Ritaldi, così come nelle elementari di Giano dell’Umbria e nelle materne, elementari e medie di Gualdo Cattaneo, dove vengono gestiti dai volontari della Banca del tempo laboratori di informatica e corsi di lingua francese e inglese per i giovani.

Inoltre, in collaborazione con i Comuni, vengono effettuati corsi di informatica per i genitori degli alunni. “Un’ora ha lo stesso valore per tutti indipendentemente dall’età, dalla ricchezza e dalla professione – afferma la coordinatrice della Banca del tempo, Natalia Filippi -. È naturale che la Banca del Tempo si basa su un rapporto di fiducia reciproca fra i soci e su un forte senso di responsabilità. Infatti tale idea di scambio di tempo si pone l’obiettivo di recuperare quelle relazioni di ‘buon vicinato allargato’, quegli scambi sommersi che non hanno valore di mercato ma che rendono meno faticosa la vita quotidiana: ciò significa dare al tempo un significato che non è solo lavorare, fare, denaro, ma anche relazioni fra le persone, cura di sé”.

Progetti futuri, quali saranno le prossime mosse della Banca del tempo? “Oltre a ripristinare i laboratori già in atto, sono in programmazione nelle varie scuole, progetti di animazione teatrale, di rinforzo per l’apprendimento della lingua italiana per bambini immigrati. In particolare, a Castel Ritaldi, la Banca del tempo, in collaborazione con le associazioni Il Cerchio e il Mappamondo, sta progettando un programma sulle emozioni e i sentimenti da proporre ai bambini che frequenteranno il tempo prolungato nella scuola elementare”.

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