associazione San Martino Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/associazione-san-martino/ Settimanale di informazione regionale Thu, 28 Dec 2023 13:57:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg associazione San Martino Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/associazione-san-martino/ 32 32 Caritas diocesana – San Martino: un anno di accoglienza e integrazione delle persone più disagiate https://www.lavoce.it/caritas-diocesana-san-martino-un-anno-di-accoglienza-e-integrazione-delle-persone-piu-disagiate/ https://www.lavoce.it/caritas-diocesana-san-martino-un-anno-di-accoglienza-e-integrazione-delle-persone-piu-disagiate/#respond Thu, 28 Dec 2023 13:56:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74403 caritas terni

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitti in atto e dalle conseguenti crisi sociali ed economiche,  la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino impresa sociale, operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione sociale. Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.

Nel 2023 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino impresa sociale, sono state 5.014, ossia 875 in più rispetto al 2022 (+ 20%).

La riflessione del vescovo Soddu

"Non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. La Caritas è l’espressione educativa della chiesa, che anima e sensibilizza alla dimensione della carità che è l’amore di Dio, facendo in modo che tutte le persone non trascurino questo aspetto della carità e che non può essere delegato agli altri.

La Caritas non è chiamata a gestire dei servizi, ma a mettersi accanto ai fratelli bisognosi, sostenendoli e considerandoli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità. Poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente e ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri".

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas

"Nel nostro territorio la povertà e i bisogni crescono in maniera considerevole in tutti i vari aspetti -sottolinea il neo direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen (nominato direttore nel settembre di questo anno). La fragilizzazione sistemica della società fa sì che anche a Terni cresca il disagio e di conseguenza i numeri della povertà. In particolare la condizione professionale che racconta molto delle fragilità di questo tempo. A chiedere aiuto sono per lo più persone che fanno fatica a trovare lavoro, disoccupati o inoccupati ma anche tanti working poor, a dimostrazione che la povertà è sempre più multidimensionale. Le persone presentano sempre più marcatamente vari ambiti di disagio con prevalenza di bisogni occupazionali e abitativi; problemi famigliari; problemi di salute, soprattutto fragilità e disagio psicologico. Mi preme rimarcare però che, al di là dei numeri e delle problematicità, i poveri sono persone con un volto e un’anima, e per chi crede questa persona, chiunque essa sia, è preziosa agli occhi di Dio".

I DATI DELLE ATTIVITA’ 2023

Mensa San Valentino: sono stati 30.000 i pasti consumati alla mensa e 7.000 consegnati da asporto.In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti 80 cesti natalizi, 25 confezioni per l’igiene, 60 confezioni di dolciumi. Alla mensa sono stati accolte 5 persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo. Hanno prestato servizio di volontariato 40 persone.

La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga.

L’Emporio della Solidarietà

Nel 2023 sono stati distribuiti 82.486 pezzi di prodotti alimentari(circa 44mila in più rispetto al 2022, raddoppiati rispetto al 2022) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco.

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’8 per mille della diocesi di Terni-Narni-Amelia, di raccolte presso supermercati effettuate durante l’anno, e l’iniziativa Dona la spesa e Regalo sospeso. È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione.

Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 35.000 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni; 91 persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano a Terni.

I servizi della Caritas - associazione San Martino nel 2023

"Tutte le persone che abbiamo incontrato -ha detto il presidente dell’associazione San Martino impresa sociale, Martina Tessicini- sono persone che soffrono di un disagio sia psicologico o dovuto a dipendenze da sostanze e da alcol, e che necessitano di una presa in carico strutturata. Per questo sono stati inserite nelle nostre attività delle figure professionali come assistenti sociali, educatori e psicologi.

Non è facile fare questo tipo di servizio perché la persona deve aderire al percorso di riabilitazione e di cura. Continua l’accoglienza e il sostegno delle persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e della violenza di genere. Altro tema importante è quello della formazione di coloro che si avvicinano ai servizi per cui puntiamo molto su questo aspetto con corsi e tirocini che abbiamo avviato".

I servizi offerti sono stati molteplici:

Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco, il Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati 20 nuovi colloqui, con la consegna a 250 detenuti di 3.265 beni di prima necessità

Sono stati accolti 240 immigrati, di cui 219 richiedenti asilo

Sono seguite 40 persone vittime di tratta, in accoglienza13 donne con 7 minori, per sfruttamento sessuale e 20 uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.

Sono 153 le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino. Di queste 145 donne, 7 sono in accoglienze residenziali con i loro 6 figli minori; inoltre 4 donne singole e altre 10 donne con 12 minori in pronta emergenza. Sono state 159 le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con 99 contributi per il pagamento delle utenze, 17 contributi per il pagamento degli affitti, 43 contributi per interventi vari.

 A Casa Parrabbi sono stati accolti 29 uominidi cui 5 italiani e 24 stranieri

Sono state 13 persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni.

196 (460 accessi) persone si sono rivolte al Centro Servizi di Contrasto alla povertà  - Via Vollusiano il Centro Servizi di Contrasto alla povertà a Terni (V.C.S.) con n. 446  per l’espletamento di pratiche burocratiche, per i buoni libro degli studenti, per il corso interno di lingua italiana, sportello legale, sportello di Orientamento al Lavoro, sportello di supporto psicologico, mediazione linguistico-culturale. Principalmente per le lingue: Ucraino, Arabo, Inglese, Urdu e Pahto. 5 tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di 34 richieste ricevute

Il progetto centro Servizi per la povertà ha aiutato 51 persone in carico allo sportello del lavoro di cui 34 sono e 17 sono italiani. Delle 51 persone prese in carico 14 (27.5%) sono giovani tra i 20 e i 35 anni di questi 7 sono donne (tutte straniere) e 7 sono uomini (di cui 1 italiano e 6 stranieri. 41 colloqui sono stati effettuati per lo sportello psicologico dal mese di luglio al mese di novembre.

Sono stati effettuati corsi di educazione finanziaria, di supporto alla genitorialità, di alfabetizzazione digitale, di sicurezza specifica e generale, di educazione alla salute

E 40 persone hanno aderito alla formazione per operatrici e volontarie Scarpe Rosse: formazione per fare la differenza. 57 volontari del servizio civile universale sono stati seguiti in attività di tutoraggio e orientamento lavorativo.

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caritas terni

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitti in atto e dalle conseguenti crisi sociali ed economiche,  la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino impresa sociale, operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione sociale. Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.

Nel 2023 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino impresa sociale, sono state 5.014, ossia 875 in più rispetto al 2022 (+ 20%).

La riflessione del vescovo Soddu

"Non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. La Caritas è l’espressione educativa della chiesa, che anima e sensibilizza alla dimensione della carità che è l’amore di Dio, facendo in modo che tutte le persone non trascurino questo aspetto della carità e che non può essere delegato agli altri.

La Caritas non è chiamata a gestire dei servizi, ma a mettersi accanto ai fratelli bisognosi, sostenendoli e considerandoli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità. Poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente e ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri".

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas

"Nel nostro territorio la povertà e i bisogni crescono in maniera considerevole in tutti i vari aspetti -sottolinea il neo direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen (nominato direttore nel settembre di questo anno). La fragilizzazione sistemica della società fa sì che anche a Terni cresca il disagio e di conseguenza i numeri della povertà. In particolare la condizione professionale che racconta molto delle fragilità di questo tempo. A chiedere aiuto sono per lo più persone che fanno fatica a trovare lavoro, disoccupati o inoccupati ma anche tanti working poor, a dimostrazione che la povertà è sempre più multidimensionale. Le persone presentano sempre più marcatamente vari ambiti di disagio con prevalenza di bisogni occupazionali e abitativi; problemi famigliari; problemi di salute, soprattutto fragilità e disagio psicologico. Mi preme rimarcare però che, al di là dei numeri e delle problematicità, i poveri sono persone con un volto e un’anima, e per chi crede questa persona, chiunque essa sia, è preziosa agli occhi di Dio".

I DATI DELLE ATTIVITA’ 2023

Mensa San Valentino: sono stati 30.000 i pasti consumati alla mensa e 7.000 consegnati da asporto.In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti 80 cesti natalizi, 25 confezioni per l’igiene, 60 confezioni di dolciumi. Alla mensa sono stati accolte 5 persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo. Hanno prestato servizio di volontariato 40 persone.

La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga.

L’Emporio della Solidarietà

Nel 2023 sono stati distribuiti 82.486 pezzi di prodotti alimentari(circa 44mila in più rispetto al 2022, raddoppiati rispetto al 2022) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco.

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’8 per mille della diocesi di Terni-Narni-Amelia, di raccolte presso supermercati effettuate durante l’anno, e l’iniziativa Dona la spesa e Regalo sospeso. È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione.

Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 35.000 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni; 91 persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano a Terni.

I servizi della Caritas - associazione San Martino nel 2023

"Tutte le persone che abbiamo incontrato -ha detto il presidente dell’associazione San Martino impresa sociale, Martina Tessicini- sono persone che soffrono di un disagio sia psicologico o dovuto a dipendenze da sostanze e da alcol, e che necessitano di una presa in carico strutturata. Per questo sono stati inserite nelle nostre attività delle figure professionali come assistenti sociali, educatori e psicologi.

Non è facile fare questo tipo di servizio perché la persona deve aderire al percorso di riabilitazione e di cura. Continua l’accoglienza e il sostegno delle persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e della violenza di genere. Altro tema importante è quello della formazione di coloro che si avvicinano ai servizi per cui puntiamo molto su questo aspetto con corsi e tirocini che abbiamo avviato".

I servizi offerti sono stati molteplici:

Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco, il Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati 20 nuovi colloqui, con la consegna a 250 detenuti di 3.265 beni di prima necessità

Sono stati accolti 240 immigrati, di cui 219 richiedenti asilo

Sono seguite 40 persone vittime di tratta, in accoglienza13 donne con 7 minori, per sfruttamento sessuale e 20 uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.

Sono 153 le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino. Di queste 145 donne, 7 sono in accoglienze residenziali con i loro 6 figli minori; inoltre 4 donne singole e altre 10 donne con 12 minori in pronta emergenza. Sono state 159 le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con 99 contributi per il pagamento delle utenze, 17 contributi per il pagamento degli affitti, 43 contributi per interventi vari.

 A Casa Parrabbi sono stati accolti 29 uominidi cui 5 italiani e 24 stranieri

Sono state 13 persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni.

196 (460 accessi) persone si sono rivolte al Centro Servizi di Contrasto alla povertà  - Via Vollusiano il Centro Servizi di Contrasto alla povertà a Terni (V.C.S.) con n. 446  per l’espletamento di pratiche burocratiche, per i buoni libro degli studenti, per il corso interno di lingua italiana, sportello legale, sportello di Orientamento al Lavoro, sportello di supporto psicologico, mediazione linguistico-culturale. Principalmente per le lingue: Ucraino, Arabo, Inglese, Urdu e Pahto. 5 tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di 34 richieste ricevute

Il progetto centro Servizi per la povertà ha aiutato 51 persone in carico allo sportello del lavoro di cui 34 sono e 17 sono italiani. Delle 51 persone prese in carico 14 (27.5%) sono giovani tra i 20 e i 35 anni di questi 7 sono donne (tutte straniere) e 7 sono uomini (di cui 1 italiano e 6 stranieri. 41 colloqui sono stati effettuati per lo sportello psicologico dal mese di luglio al mese di novembre.

Sono stati effettuati corsi di educazione finanziaria, di supporto alla genitorialità, di alfabetizzazione digitale, di sicurezza specifica e generale, di educazione alla salute

E 40 persone hanno aderito alla formazione per operatrici e volontarie Scarpe Rosse: formazione per fare la differenza. 57 volontari del servizio civile universale sono stati seguiti in attività di tutoraggio e orientamento lavorativo.

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Emporio della Solidarietà, nuovi servizi per il contrasto alle povertà https://www.lavoce.it/emporio-della-solidarieta-nuovi-servizi-per-il-contrasto-alle-poverta/ https://www.lavoce.it/emporio-della-solidarieta-nuovi-servizi-per-il-contrasto-alle-poverta/#respond Fri, 14 Apr 2023 09:41:54 +0000 https://www.lavoce.it/?p=71150 interno emporio della solidarietà terni

L’Emporio della solidarietà di via Vollusiano a Terni è sempre vicino e al servizio delle famiglie bisognose del territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia, che si trovano in situazione di disagio economico e di emarginazione sociale, a cui si è aggiunta, nel 2022, la fase di emergenza e accoglienza di trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini. Un’opera segno della Caritas - associazione San Martino Impresa Sociale resa possibile anche grazie al contributo cinquantaquattro mila euro elargito dalla Fondazione Carit per il progetto Emporio della Solidarietà: Centro servizi per il contrasto alla povertà, nell'ambito del Bando 5/2022 Welfare di comunità. Il progetto, è volto alla crescita e al miglioramento dei servizi offerti dall’Emporio stesso anche a fronte del costante aumento delle richieste di aiuto nel reperimento di beni alimentari e di quelli per l’igiene.

Oltre 4000 le persone che si sono rivolte all'Emporio della Solidarietà nel 2022

Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino sono state 4.193. Presso l’emporio della Solidarietà in via Vollusiano a Terni e ad Amelia sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa quattordici mila in più rispetto al 2021, pari al trentacinque per cento in più). È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi, che prima non venivano distribuiti, dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. In gran parte sono state aiutate le trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini giunte nel territorio, ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi.

Il progetto finanziato dalla Fondazione Carit

Il progetto Emporio della Solidarietà: Centro servizi per il contrasto alla povertà si propone di dare supporto alle famiglie che si rivolgono ai Centri di Ascolto delle Caritas parrocchiali e a quello della Caritas Diocesane, con i quali avviano un percorso di presa in carico, al fine di migliorarne la contingente situazione economica. L’Emporio della solidarietà è soggetto attivo della rete dei servizi che operano con la finalità di supportare persone in stato di bisogno alimentare e disagio sociale, attraverso l’attribuzione di una tessera elettronica che permette all’utente di effettuare la spesa di generi di prima necessità (alimentare e non); ma anche la presa in carico e stesura di un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa, volto al superamento della condizione di povertà, e la messa a disposizione dei servizi del Centro servizi per il contrasto alla povertà.

I servizi offerti

Soddisfatto lo stato di bisogno, è previsto il supporto di personale specializzato (assistente sociale, educatore, mediatore al lavoro) con una presa in carico sociale e l’accesso ai servizi quali, orientamento al lavoro, servizio di fermo posta, residenza fittizia, distribuzione di indumenti, di farmaci, HUB digitale, consulenza legale e segretariato e orientamento per l’accesso a servizi, programmi e prestazioni. Inoltre, sarà possibile attivare anche il servizio di mediazione linguistica e interculturale. Grazie alla messa a disposizione di operatori con formazione professionale specifica, viene avviato un percorso individualizzato volto a promuovere la massima autonomia possibile, si mira a creare un  servizio di prossimità integrato e a costruire sicurezza sociale, organizzando una rete strutturata che offra certezza, a tutte le persone e le famiglie, che potranno contare su un sistema di protezione che risponda concretamente ai bisogni sociali, promuovendo il benessere non solo attraverso interventi di riduzione del disagio e della povertà, con l’erogazione di beni gratuiti di prima necessità alimentari e non, ma anche attraverso il coinvolgimento dei destinatari del sistema di assistenza nei loro percorsi di inclusione sociale ed economica.]]>
interno emporio della solidarietà terni

L’Emporio della solidarietà di via Vollusiano a Terni è sempre vicino e al servizio delle famiglie bisognose del territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia, che si trovano in situazione di disagio economico e di emarginazione sociale, a cui si è aggiunta, nel 2022, la fase di emergenza e accoglienza di trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini. Un’opera segno della Caritas - associazione San Martino Impresa Sociale resa possibile anche grazie al contributo cinquantaquattro mila euro elargito dalla Fondazione Carit per il progetto Emporio della Solidarietà: Centro servizi per il contrasto alla povertà, nell'ambito del Bando 5/2022 Welfare di comunità. Il progetto, è volto alla crescita e al miglioramento dei servizi offerti dall’Emporio stesso anche a fronte del costante aumento delle richieste di aiuto nel reperimento di beni alimentari e di quelli per l’igiene.

Oltre 4000 le persone che si sono rivolte all'Emporio della Solidarietà nel 2022

Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino sono state 4.193. Presso l’emporio della Solidarietà in via Vollusiano a Terni e ad Amelia sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa quattordici mila in più rispetto al 2021, pari al trentacinque per cento in più). È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi, che prima non venivano distribuiti, dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. In gran parte sono state aiutate le trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini giunte nel territorio, ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi.

Il progetto finanziato dalla Fondazione Carit

Il progetto Emporio della Solidarietà: Centro servizi per il contrasto alla povertà si propone di dare supporto alle famiglie che si rivolgono ai Centri di Ascolto delle Caritas parrocchiali e a quello della Caritas Diocesane, con i quali avviano un percorso di presa in carico, al fine di migliorarne la contingente situazione economica. L’Emporio della solidarietà è soggetto attivo della rete dei servizi che operano con la finalità di supportare persone in stato di bisogno alimentare e disagio sociale, attraverso l’attribuzione di una tessera elettronica che permette all’utente di effettuare la spesa di generi di prima necessità (alimentare e non); ma anche la presa in carico e stesura di un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa, volto al superamento della condizione di povertà, e la messa a disposizione dei servizi del Centro servizi per il contrasto alla povertà.

I servizi offerti

Soddisfatto lo stato di bisogno, è previsto il supporto di personale specializzato (assistente sociale, educatore, mediatore al lavoro) con una presa in carico sociale e l’accesso ai servizi quali, orientamento al lavoro, servizio di fermo posta, residenza fittizia, distribuzione di indumenti, di farmaci, HUB digitale, consulenza legale e segretariato e orientamento per l’accesso a servizi, programmi e prestazioni. Inoltre, sarà possibile attivare anche il servizio di mediazione linguistica e interculturale. Grazie alla messa a disposizione di operatori con formazione professionale specifica, viene avviato un percorso individualizzato volto a promuovere la massima autonomia possibile, si mira a creare un  servizio di prossimità integrato e a costruire sicurezza sociale, organizzando una rete strutturata che offra certezza, a tutte le persone e le famiglie, che potranno contare su un sistema di protezione che risponda concretamente ai bisogni sociali, promuovendo il benessere non solo attraverso interventi di riduzione del disagio e della povertà, con l’erogazione di beni gratuiti di prima necessità alimentari e non, ma anche attraverso il coinvolgimento dei destinatari del sistema di assistenza nei loro percorsi di inclusione sociale ed economica.]]>
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Raccolta alimentare per gli Empori solidali della Caritas diocesana https://www.lavoce.it/raccolta-alimentare-per-gli-empori-solidali-della-caritas-diocesana/ Wed, 01 Mar 2023 16:20:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=70680 raccolta empori solidali terni

Sabato 4 marzo si terrà nei supermercati di Terni la raccolta alimentare promossa dalla Caritas diocesana e l’associazione di volontariato San Martino aps, per sostenere l’attività degli empori solidali di Terni, presso il centro di ascolto di via Vollusiano, per incrementare la disponibilità di beni di prima necessità e svolgere un servizio sempre più esteso ed efficace a favore di quelle famiglie segnalate dalle parrocchie come particolarmente bisognose, a cui si aggiungono le molte famiglie ucraine in fuga dalla guerra, soprattutto mamme e bambini. La raccolta si terrà a Terni presso l’Iperconad Cospea, la Conad Borgo Rivo, Conad Superstore di Borgo Bovio, Conad di via Cesare Battisti, Conad via Urbinati, Superconti Borgo Rivo; Todis di via Narni. All’ingresso dei supermercati, sarà consegnato uno shopper giallo nel quale andranno i prodotti alimentari e per la casa, che sarà riconsegnato all’uscita al Punto Solidale. Si possono donare prodotti di facile conservazione e stoccaggio, in particolare: olio, pasta, riso, legumi, pelati, biscotti e merendine, tonno e carne in scatola, caffè, prodotti per l’infanzia e prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa.

Un aiuto concreto a famiglie bisognose

"La raccolta alimentare -spiega il direttore della Caritas diocesana, padre Stefano Tondelli-non è solo un aiuto concreto a queste famiglie bisognose, ma è anche un’opera molto importante che attiva volontari di ogni età in una bellissima esperienza di servizio, e che sensibilizza le persone, che donano una parte della loro spesa, a condividere ciò che hanno con i più bisognosi. In questa prima raccolta sono coinvolte alcune parrocchie e realtà che storicamente si sono sempre rese disponibili ad aiutare e a maggio ci sarà un’altra raccolta in supermercati diversi con il contributo di altri volontari".

Empori solidali punto di riferimento per molte persone

Gli empori solidali della Caritas diocesana sono punto di riferimento per molte persone in difficoltà che attraverso questo servizio hanno la possibilità di avere generi di prima necessità. Recandosi in quello che è un vero e proprio market si possono acquistare con una scheda a punti ciò di cui si ha bisogno. La tessera viene caricata di punti in base a dei parametri variabili a seconda della tipologia e situazione complessiva a livello economico-fiscale e sociale dei nuclei familiari.

Educazione al non-spreco

Questo per consentire una spesa equilibrata ed intelligente che educhi gli utenti degli empori solidali, alla logica del non-spreco. Inoltre, rimane il contatto con il Centro d’Ascolto Parrocchiale che indirizza le persone all’emporio, per un accompagnamento che sia efficace per un inserimento sociale e nella comunità parrocchiale. Un aiuto fondamentale per la comunità, visto l’elevato numero di individui che vive sotto la soglia della povertà e che aumenta di anno in anno, rendendo la situazione sempre più drammatica, aggravata dal perdurare del conflitto in Ucraina.]]>
raccolta empori solidali terni

Sabato 4 marzo si terrà nei supermercati di Terni la raccolta alimentare promossa dalla Caritas diocesana e l’associazione di volontariato San Martino aps, per sostenere l’attività degli empori solidali di Terni, presso il centro di ascolto di via Vollusiano, per incrementare la disponibilità di beni di prima necessità e svolgere un servizio sempre più esteso ed efficace a favore di quelle famiglie segnalate dalle parrocchie come particolarmente bisognose, a cui si aggiungono le molte famiglie ucraine in fuga dalla guerra, soprattutto mamme e bambini. La raccolta si terrà a Terni presso l’Iperconad Cospea, la Conad Borgo Rivo, Conad Superstore di Borgo Bovio, Conad di via Cesare Battisti, Conad via Urbinati, Superconti Borgo Rivo; Todis di via Narni. All’ingresso dei supermercati, sarà consegnato uno shopper giallo nel quale andranno i prodotti alimentari e per la casa, che sarà riconsegnato all’uscita al Punto Solidale. Si possono donare prodotti di facile conservazione e stoccaggio, in particolare: olio, pasta, riso, legumi, pelati, biscotti e merendine, tonno e carne in scatola, caffè, prodotti per l’infanzia e prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa.

Un aiuto concreto a famiglie bisognose

"La raccolta alimentare -spiega il direttore della Caritas diocesana, padre Stefano Tondelli-non è solo un aiuto concreto a queste famiglie bisognose, ma è anche un’opera molto importante che attiva volontari di ogni età in una bellissima esperienza di servizio, e che sensibilizza le persone, che donano una parte della loro spesa, a condividere ciò che hanno con i più bisognosi. In questa prima raccolta sono coinvolte alcune parrocchie e realtà che storicamente si sono sempre rese disponibili ad aiutare e a maggio ci sarà un’altra raccolta in supermercati diversi con il contributo di altri volontari".

Empori solidali punto di riferimento per molte persone

Gli empori solidali della Caritas diocesana sono punto di riferimento per molte persone in difficoltà che attraverso questo servizio hanno la possibilità di avere generi di prima necessità. Recandosi in quello che è un vero e proprio market si possono acquistare con una scheda a punti ciò di cui si ha bisogno. La tessera viene caricata di punti in base a dei parametri variabili a seconda della tipologia e situazione complessiva a livello economico-fiscale e sociale dei nuclei familiari.

Educazione al non-spreco

Questo per consentire una spesa equilibrata ed intelligente che educhi gli utenti degli empori solidali, alla logica del non-spreco. Inoltre, rimane il contatto con il Centro d’Ascolto Parrocchiale che indirizza le persone all’emporio, per un accompagnamento che sia efficace per un inserimento sociale e nella comunità parrocchiale. Un aiuto fondamentale per la comunità, visto l’elevato numero di individui che vive sotto la soglia della povertà e che aumenta di anno in anno, rendendo la situazione sempre più drammatica, aggravata dal perdurare del conflitto in Ucraina.]]>
Caritas diocesana – San Martino: un anno segnato dall’accoglienza e dall’integrazione https://www.lavoce.it/caritas-diocesana-san-martino-un-anno-segnato-dallaccoglienza-e-dallintegrazione/ Thu, 29 Dec 2022 15:51:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69797 Caritas diocesana - San Martino

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitto in Ucraina e dalle conseguenze della pandemia del Covid 19, la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione.

Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.

Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino sono state 4.193, ossia settanta in più rispetto al 2021 (più due per cento)

La riflessione del vescovo Soddu

"È importante mettere al centro la persona, con la ricchezza umana che la persona porta con sé. In tutto ciò che fa la Caritas deve emergere il Vangelo, perchè non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. È necessario trasformare i problemi in opportunità di vita. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente.

La Caritas non è chiamata a gestire dei problemi, ma a prendere quei problemi e trasformarli in opportunità, per rendere testimonianza dell’amore cristiano.

Mettersi davanti ai fratelli e considerarli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità, poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità, ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri".

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas

"Il 2022 è stato l'anno dell'emergenza Ucraina -evidenzia il direttore della Caritas padre Stefano Tondelli- che è diventata occasione di laboratorio per pensare al futuro. I cittadini sono riusciti ad accogliere tante persone in fuga dalla guerra, con generosità e apertura di cuore, che può essere estesa ad altri, alla presa in carico di problematiche del territorio favorendo l'integrazione delle persone. All'inizio del conflitto in Ucraina sono arrivati, all’improvviso e in maniera disorganizzata, centinaia di donne e bambini traumatizzati, in fuga dai bombardamenti e dalla guerra.

La prima necessità era aprirsi all’ascolto, per questo abbiamo dedicato un numero all’emergenza ucraina sia per chi aveva qualsiasi bisogno, sia per chi voleva aiutare; a questo numero si sono alternati ventiquattro ore su ventiquattro alcuni volontari, elaborando un data base delle richieste di aiuto e delle offerte di aiuto per far incontrare la generosità di tanti ternani con i bisogni degli ucraini.

L’appello ha generato un’accoglienza generosa, diffusa e gratuita che ha permesso di accogliere così nella prima fase di emergenza circa settanta persone, quasi tutte donne con bambini. Per le esigenze di tutti i profughi ucraini sono stati messi a disposizione gli accessi all' Emporio della Solidarietà, cercando di dare quanto più potevamo, questo ci ha portato a finire le risorse economiche a metà novembre. Abbiamo sostenuto trecentocinquanta famiglie (circa ottocento persone).

La ricchezza vera della nostra Caritas diocesana sono le centinaia di volontari che anche in quest’anno hanno continuato a spendersi: tempo, denaro, energie, salute per i più bisognosi. Il volontario Caritas è colui che non può rimanere indifferente ma che si sente interpellato dal dolore e dal bisogno dell’altro, che riconosce come proprio fratello".

 I dati delle attività 2022 della Caritas di Terni-Narni-Amelia

 Mensa San Valentino

Sono stati trentamila i pasti consumati alla mensa e consegnati con l’asporto In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti trenta cesti natalizi, venti confezioni per l’igiene, cinquanta confezioni di dolciumi.

Alla mensa sono stati accolte quattro persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo.

La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga. Attualmente le persone che ogni sera usufruiscono della mensa sono cinquanta.

 L’Emporio della Solidarietà

Nel 2022 sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa quattordici mila in più rispetto al 2021, pari al più trentacinque per cento) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco. In gran parte sono state aiutate le trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini giunte nel nostro territorio ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi. Sono stati cinquecentotrentasette ucraini (donne e minori) che si sono rivolti allo Sportello Ucraina, gestito dall’associazione di volontariato San Martino per conto del Comune di Terni.

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’Otto per mille della Diocesi di Terni-Narni-Amelia.

È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 21.500 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni;  cinquanta persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano.

Progetto APRI

La Caritas diocesana a supporto dei bisogni del territorio ha avviato nel 2022, che sarà proseguito nel 2023, il progetto APRI di Caritas Italiana che subordina l’aiuto economico alla presenza di un tutor che aiuti l’integrazione del soggetto, e anche il contributo economico deve andare nella direzione dell’integrazione e della crescita del potenziale della persona (e non solo per bollette o alimenti), perchè le persone che vengono aiutate economicamente con spese o bollette se non sono anche prese in carico, cioè seguite personalmente e inserite nella comunità, molto difficilmente usciranno dalla loro situazione di necessità. Se invece la comunità si mette accanto a queste situazioni di bisogno, le coinvolge dentro un’amicizia e nella comunità, nel tempo si va oltre l’aiuto meccanico e materiale e si vanno a toccare le radici profonde del disagio, che emergono da una conoscenza approfondita. Questo permette che si più facile uscire dalla situazione di disagio o comunque permette che avvenga un miglioramento. Così l’aiuto materiale, necessario, è inserito dentro un progetto di crescita e non lasciato al rischio dell’assistenzialismo. Questo significa educare le comunità non solo all’aiuto ma anche all’accoglienza, inserimento e integrazione, cioè instaurare una relazione con i bisognosi non solo nel momento della necessità ma coinvolgendoli in tutti i momenti della comunità.

Progetto Animatore di Comunità

Inoltre è attivo il progetto Animatore di Comunità nato dall’ascolto che la diocesi col Vescovo in prima fila, ha operato durante il periodo di San Valentino, che ha portato, tra le altre iniziative, ad inserire nella parrocchia di Santa Maria del Carmelo - Piazza della Pace degli educatori di strada per mettersi accanto a chi vive situazioni di difficoltà economico, educativo e sociale, stimolando la comunità tutta ad aprirsi ai tanti doni (e non solo problemi) presenti su quel territorio. Si tratta di un intervento rigenerativo di comunità, che vuole aiutare una comunità in frontiera a ristrutturarsi in maniera missionaria e solidale.

I servizi della Caritas - associazione San Martino nel 2022

"Tutte le opere di carità -ha detto il presidente dell’associazione San Martino, Francesco Venturini - sono segni-semi coltivati in questi anni che faremo in modo che diventino alberi che portano sempre più frutti.

Ne semineremo di nuovi che aiuteranno le persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e tutti quelli che vorranno crescere con la nostra Chiesa diocesana".

I servizi offerti sono stati molteplici:

Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco; Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati quaranta nuovi colloqui, con la consegna a duecento detenuti 2.562 beni di prima necessità. Sono stati accolti trecentoquattro immigrati, di cui duecentodiciannove richiedenti asilo. Sono seguite cinquantasei persone vittime di tratta, in accoglienza sei donne per sfruttamento sessuale e quattro uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.

Sono centoquarantacinque le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino dal 1 gennaio 2022. Di queste, otto sono in accoglienze residenziali con i loro nove figli minori; inoltre quattro donne singole e altre otto donne con otto minori in pronta emergenza.

Sono state ottanta le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con centoventotto interventi consistiti in: settantacinque contributi per il pagamento delle utenze, dodici  contributi per il pagamento degli affitti, quaranta contributi per interventi vari.

A Casa Parrabbi sono stati accolti trentadue uomini, di cui sei italiani e ventisei stranieri.

Sono state tredici persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni. Sono state quarantaquattro le persone che si sono rivolte allo Sportello immigrati che è gestito per conto del Comune di Terni.

Sei tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di trentaquattro richieste ricevute.

Ottantasei persone selezionate di cui diciassette hanno già ottenuto un BUL nell’ambito dell’ avviso RE-WORK– Buono Umbro per il Lavoro e accesso alla Rete dei servizi per l’inserimento lavorativo in Umbria e i primi risultati sono: otto Contratti a tempo indeterminato, un contratto di apprendistato, tre contratti a tempo determinato,  un contratto Co.Co., tre Lavoro intermittente un tirocinio.

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Caritas diocesana - San Martino

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitto in Ucraina e dalle conseguenze della pandemia del Covid 19, la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione.

Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.

Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino sono state 4.193, ossia settanta in più rispetto al 2021 (più due per cento)

La riflessione del vescovo Soddu

"È importante mettere al centro la persona, con la ricchezza umana che la persona porta con sé. In tutto ciò che fa la Caritas deve emergere il Vangelo, perchè non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. È necessario trasformare i problemi in opportunità di vita. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente.

La Caritas non è chiamata a gestire dei problemi, ma a prendere quei problemi e trasformarli in opportunità, per rendere testimonianza dell’amore cristiano.

Mettersi davanti ai fratelli e considerarli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità, poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità, ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri".

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas

"Il 2022 è stato l'anno dell'emergenza Ucraina -evidenzia il direttore della Caritas padre Stefano Tondelli- che è diventata occasione di laboratorio per pensare al futuro. I cittadini sono riusciti ad accogliere tante persone in fuga dalla guerra, con generosità e apertura di cuore, che può essere estesa ad altri, alla presa in carico di problematiche del territorio favorendo l'integrazione delle persone. All'inizio del conflitto in Ucraina sono arrivati, all’improvviso e in maniera disorganizzata, centinaia di donne e bambini traumatizzati, in fuga dai bombardamenti e dalla guerra.

La prima necessità era aprirsi all’ascolto, per questo abbiamo dedicato un numero all’emergenza ucraina sia per chi aveva qualsiasi bisogno, sia per chi voleva aiutare; a questo numero si sono alternati ventiquattro ore su ventiquattro alcuni volontari, elaborando un data base delle richieste di aiuto e delle offerte di aiuto per far incontrare la generosità di tanti ternani con i bisogni degli ucraini.

L’appello ha generato un’accoglienza generosa, diffusa e gratuita che ha permesso di accogliere così nella prima fase di emergenza circa settanta persone, quasi tutte donne con bambini. Per le esigenze di tutti i profughi ucraini sono stati messi a disposizione gli accessi all' Emporio della Solidarietà, cercando di dare quanto più potevamo, questo ci ha portato a finire le risorse economiche a metà novembre. Abbiamo sostenuto trecentocinquanta famiglie (circa ottocento persone).

La ricchezza vera della nostra Caritas diocesana sono le centinaia di volontari che anche in quest’anno hanno continuato a spendersi: tempo, denaro, energie, salute per i più bisognosi. Il volontario Caritas è colui che non può rimanere indifferente ma che si sente interpellato dal dolore e dal bisogno dell’altro, che riconosce come proprio fratello".

 I dati delle attività 2022 della Caritas di Terni-Narni-Amelia

 Mensa San Valentino

Sono stati trentamila i pasti consumati alla mensa e consegnati con l’asporto In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti trenta cesti natalizi, venti confezioni per l’igiene, cinquanta confezioni di dolciumi.

Alla mensa sono stati accolte quattro persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo.

La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga. Attualmente le persone che ogni sera usufruiscono della mensa sono cinquanta.

 L’Emporio della Solidarietà

Nel 2022 sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa quattordici mila in più rispetto al 2021, pari al più trentacinque per cento) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco. In gran parte sono state aiutate le trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini giunte nel nostro territorio ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi. Sono stati cinquecentotrentasette ucraini (donne e minori) che si sono rivolti allo Sportello Ucraina, gestito dall’associazione di volontariato San Martino per conto del Comune di Terni.

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’Otto per mille della Diocesi di Terni-Narni-Amelia.

È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 21.500 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni;  cinquanta persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano.

Progetto APRI

La Caritas diocesana a supporto dei bisogni del territorio ha avviato nel 2022, che sarà proseguito nel 2023, il progetto APRI di Caritas Italiana che subordina l’aiuto economico alla presenza di un tutor che aiuti l’integrazione del soggetto, e anche il contributo economico deve andare nella direzione dell’integrazione e della crescita del potenziale della persona (e non solo per bollette o alimenti), perchè le persone che vengono aiutate economicamente con spese o bollette se non sono anche prese in carico, cioè seguite personalmente e inserite nella comunità, molto difficilmente usciranno dalla loro situazione di necessità. Se invece la comunità si mette accanto a queste situazioni di bisogno, le coinvolge dentro un’amicizia e nella comunità, nel tempo si va oltre l’aiuto meccanico e materiale e si vanno a toccare le radici profonde del disagio, che emergono da una conoscenza approfondita. Questo permette che si più facile uscire dalla situazione di disagio o comunque permette che avvenga un miglioramento. Così l’aiuto materiale, necessario, è inserito dentro un progetto di crescita e non lasciato al rischio dell’assistenzialismo. Questo significa educare le comunità non solo all’aiuto ma anche all’accoglienza, inserimento e integrazione, cioè instaurare una relazione con i bisognosi non solo nel momento della necessità ma coinvolgendoli in tutti i momenti della comunità.

Progetto Animatore di Comunità

Inoltre è attivo il progetto Animatore di Comunità nato dall’ascolto che la diocesi col Vescovo in prima fila, ha operato durante il periodo di San Valentino, che ha portato, tra le altre iniziative, ad inserire nella parrocchia di Santa Maria del Carmelo - Piazza della Pace degli educatori di strada per mettersi accanto a chi vive situazioni di difficoltà economico, educativo e sociale, stimolando la comunità tutta ad aprirsi ai tanti doni (e non solo problemi) presenti su quel territorio. Si tratta di un intervento rigenerativo di comunità, che vuole aiutare una comunità in frontiera a ristrutturarsi in maniera missionaria e solidale.

I servizi della Caritas - associazione San Martino nel 2022

"Tutte le opere di carità -ha detto il presidente dell’associazione San Martino, Francesco Venturini - sono segni-semi coltivati in questi anni che faremo in modo che diventino alberi che portano sempre più frutti.

Ne semineremo di nuovi che aiuteranno le persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e tutti quelli che vorranno crescere con la nostra Chiesa diocesana".

I servizi offerti sono stati molteplici:

Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco; Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati quaranta nuovi colloqui, con la consegna a duecento detenuti 2.562 beni di prima necessità. Sono stati accolti trecentoquattro immigrati, di cui duecentodiciannove richiedenti asilo. Sono seguite cinquantasei persone vittime di tratta, in accoglienza sei donne per sfruttamento sessuale e quattro uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.

Sono centoquarantacinque le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino dal 1 gennaio 2022. Di queste, otto sono in accoglienze residenziali con i loro nove figli minori; inoltre quattro donne singole e altre otto donne con otto minori in pronta emergenza.

Sono state ottanta le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con centoventotto interventi consistiti in: settantacinque contributi per il pagamento delle utenze, dodici  contributi per il pagamento degli affitti, quaranta contributi per interventi vari.

A Casa Parrabbi sono stati accolti trentadue uomini, di cui sei italiani e ventisei stranieri.

Sono state tredici persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni. Sono state quarantaquattro le persone che si sono rivolte allo Sportello immigrati che è gestito per conto del Comune di Terni.

Sei tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di trentaquattro richieste ricevute.

Ottantasei persone selezionate di cui diciassette hanno già ottenuto un BUL nell’ambito dell’ avviso RE-WORK– Buono Umbro per il Lavoro e accesso alla Rete dei servizi per l’inserimento lavorativo in Umbria e i primi risultati sono: otto Contratti a tempo indeterminato, un contratto di apprendistato, tre contratti a tempo determinato,  un contratto Co.Co., tre Lavoro intermittente un tirocinio.

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Bilancio positivo per la Caritas e l’associazione S.Martino: aiutate oltre 4000 persone https://www.lavoce.it/bilancio-positivo-per-la-caritas-e-lassociazione-s-martino-aiutate-oltre-4000-persone/ Thu, 30 Dec 2021 16:37:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64304 caritas terni

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda sanitaria, sociale ed economica  a causa dell'emergenza Covid 19, la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino operano attraverso vari servizi per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente una grave situazione di emarginazione sociale. Nel particolare contesto attuale si evidenziano, grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, situazioni più critiche, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, tantissime nuove povertà determinate soprattutto dalla crisi economica e occupazionale. Nel 2021 le persone che si sono rivolte alla Caritas e di conseguenza all’associazione di volontariato San Martino sono state 4.193, centoventi in più rispetto al 2020 (tre per cento).

Un anno di speranza

"Il 2021 potrebbe essere definito l’anno della speranza da alimentare -evidenzia il direttore della Caritas padre Stefano Tondelli- in cui si sono manifestate criticità nuove, ma anche una ripresa da parte di persone che hanno superato con il nostro aiuto la fase emergenziale. Il centro della nostra Caritas è lì dove tante persone semplici e umili, assieme ai loro parroci, che sono ogni giorno in trincea per dare ascolto, tendere una mano e farsi carico delle sofferenze del prossimo. Sparsi su tutto il territorio diocesano, come piccole sentinelle della carità, spesso nel silenzio e nella semplicità, le parrocchie assistono più di  duemila nuclei famigliari. La ricchezza vera della nostra Caritas diocesana sono le centinaia di volontari che anche in quest’anno hanno continuato a spendersi: tempo, denaro, energie, salute per i più bisognosi. Il volontario Caritas è colui che non può rimanere indifferente ma che si sente interpellato dal dolore e dal bisogno dell’altro, che riconosce come proprio fratello".

 La riflessione del vescovo Piemontese

"La pandemia ha moltiplicato le nostre energie e anche le nostre attività nel campo della Carità, oltre che in tutti gli altri campi soprattutto attraverso contatti, comunicazioni, nel mettere in atto iniziative di carità e di solidarietà. Il terreno della carità non ha bisogno di riposo, ma più viene coltivato e più produce frutti. Così è stato per noi. Un grazie grandissimo a tutti i volontari della Caritas dell'associazione San Martino, e a tutti coloro tanti altri di associazioni cattoliche che si sono dati da fare per alleviare le sofferenze e le difficoltà che hanno toccato tantissime persone. Oggi però è necessario anche superare la fase dell’emergenza ed avere una visione diversa che educhi all'umanità, che si sta prendendo, che educhi alla solidarietà e all'autonomia. Educare alla dignità quelle persone che hanno raggiunto una condizione diversa di dignità di sussistenza sociale e materiale. Inoltre è necessario allargare la cura delle diverse povertà, anche povertà sociale e culturale che è in crescita nelle nostre comunità. Ci sono dei meccanismi che nella società di stanno sviluppando fatti di sussidi e bonus. In questa fase è necessario che avvenga ciò perché la situazione della pandemia è veramente complicata, ma non può essere questa la soluzione perché spinge alla pigrizia e ad accontentarsi di quello che si riceve, e si smetta di crescere e affrontare le sfide della vita. Svegliare le forze sane che sono presenti nel cuore dei giovani per la crescita spirituale, umana e anche economico questa è la sfida altrimenti dovremmo allargare la mensa perché le persone aumenteranno sempre di più anche senza reale necessità e bisogno".

I dati delle attività 2021 della Caritas - Un bicchiere mezzo pieno (o mezzo vuoto)

Rispetto alla pre-pandemia c’è ancora una situazione di emergenza con gli assistiti più che raddoppiati (da ottantotto del prepandemia al duecentodue del 2021). Ma rispetto al 2020 meno della metà delle persone che si erano rivolte alla Caritas durante l’emergenza più dura durante il lockdown, ossia trecentodue, in questo periodo di vaccinazioni e di ripartenza sono uscite dalla situazione emergenziale (cento nuclei in meno). "La buona notizia -spiega padre Stefano Tondelli- è che circa il quaranta per cento dei nuclei che nel 2020 si erano rivolti alla Caritas sono riusciti ad uscire dall’emergenza. La cattiva notizia, invece, che circa il sessanta per cento delle persone che si sono rivolte alla Caritas durante l’emergenza del 2020, hanno continuato ad essere in difficoltà anche nel 2021. Nel periodo dell’emergenza si sono rivolte alla Caritas e all’emporio categorie che non si erano mai affacciate prima e che sono tornate a sparire nel 2021. Ecco spiegati i numeri. Alcune categorie si sono rivolte alla Caritas proprio nel momento più difficile, in prevalenza famiglie numerose con diversi minori, sia italiane che straniere, persone che non hanno potuto più svolgere la loro attività lavorative: ora alcune di quelle categorie ce l’hanno fatta a riprendersi, mentre molti altri non ancora. Siamo ancora ben lontani dalla normalità".

Il bicchiere mezzo vuoto

"Rispetto alla pre-pandemia siamo ancora in emergenza con i nuclei famigliari assistiti più che raddoppiati (da ottantotto del pre-pandemia ai duecentodue del 2021). Significa che non siamo ancora fuori dalla crisi, che certe situazioni che nel 2020 erano emergenziali stanno continuando a venire, si stanno cronicizzando, e che queste situazioni sono tante, troppe".

Il bicchiere mezzo pieno

"I dati ci dicono però anche una seconda cosa, ci danno anche una buona notizia. Circa il quaranta per cento delle persone che nel 2020 si erano rivolte all’Emporio, quest’anno non sono più venute. cento nuclei in meno si sono rivolti all’Emporio quest’anno: nel 2021 abbiamo assistito duecentodue. Ci sono categorie che sono apparse a chiedere aiuto alla Caritas nel 2020 e precedentemente non erano mai venute; alcune di queste categorie nel 2021 non si sono ripresentate, segno che la crisi li aveva colti alla sprovvista ma che col tempo e con le parziali riaperture sono riusciti a riprendersi. Una buona percentuale di nuclei, con la ripresa delle attività lavorative e degli spostamenti a seguito della campagna di vaccinazione, sono riuscite a ritrovare una loro autonomia".

 Mensa San Valentino

Nel 2021 sono stati 25.500 i pasti consumati ai tavoli e consegnati. In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti cinquanta cesti natalizi, cinquanta confezioni per l’igiene e mascherine, novantotto confezioni di dolciumi. La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo. L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga. L’ingresso in sala di una persona alla volta fino al numero di dieci presenti a turno. L’accesso è consentito previo controllo temperatura con termometro laser, sia dei volontari che dei commensali, qualora la temperatura dovesse superare 37,5°, si consegnerà il sacchetto con il cibo da consumare nella propria abitazione e si inviteranno le persone a contattare il proprio medico di base. Gli ambienti e la cucina vengono igienizzati costantemente e continuativamente l’acqua viene data in bottiglia singola dose, le posate monouso, raccolta differenziata dei guanti e mascherine, ricambi d'aria (non forzata). Attualmente le persone che ogni sera usufruiscono della mensa sono cinquanta.

 L’Emporio della Solidarietà

Nel 2020 l’anno dell’emergenza e del lockdown, sono stati seguiti trecentodue nuclei familiari (duecentoquattordici in più rispetto al pre-pandemia). Nel 2021: l’anno dei vaccini e delle graduali e parziali riaperture duecentodue nuclei seguiti (centoquattordici in più rispetto al pre-pandemia, ma cento in meno rispetto al 2020, l’anno più duro) Sono stati distribuiti 24.706 pezzi di prodotti alimentari tramite il servizio dell’emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco. E’ aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento, previo controllo temperatura con termometro laser, uso della mascherina, lavaggio mani e uso di guanti. Possono prelevare gli alimenti ogni quindici giorni per un massimo di mille punti/cuori, mentre un singolo cinquecento punti/cuori che corrispondono a 25 euro.

I servizi offerti dalla Caritas – associazione San Martino nel 2021

"Tutte le opere di carità -ha detto il presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini- si sono realizzate con la costante presenza di padre Giuseppe Piemontese che in questi anni ci ha conosciuti, ci ha apprezzato e sempre sostenuto con la preghiera, la presenza, suggerendo modalità e proponendo iniziative per aiutare chi ha bisogno di aiuto. Le opere sono segni-semi coltivati in questi anni che faremo in modo che diventino alberi che portano sempre più frutti. Ne semineremo di nuovi che aiuteranno le persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e tutti quelli che vorranno crescere con la nostra Chiesa diocesana". I servizi offerti sono stati molteplici: - Alla mensa San Valentino sono stati 25.500 i pasti consumati ai tavoli e consegnati. In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti cinquanta cesti natalizi, cinquanta confezioni per l’igiene e mascherine, novantotto confezioni di dolciumi. - Sono stati distribuiti 24.706 pezzi di prodotti alimentari tramite il servizio dell’emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco. - Sono stati distribuiti 15.448 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà di Terni - cinquantadue persone hanno usufruito del servizio doccia al centro Caritas di via Vollusiano a Terni - Sono stati effettuati diciassette colloqui al Centro di Ascolto nel carcere di Terni, che ha consegnato a centosette detenuti 1.708 beni di prima necessità - Sono stati accolti trecentoventuno immigrati, di cui duecentosei richiedenti asilo - Nell’ambito del progetto Free life Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione sono state accolte nove persone vittime di tratta di cui cinque donne per sfruttamento sessuale e quattro uomini per sfruttamento lavorativo. - Con il progetto Adme Terni (Accoglienza Donne e Minori in Emergenza) sono state accolte undici persone maltrattate (cinque donne con sei minori), il cui ente attuatore è il Comune di Terni per garantire la tutela e messa in protezione - Sono state duecentotre le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con duecentottantacinque interventi consistiti in: centottantanove contributi per il pagamento delle utenze cinquantatre contributi per il pagamento degli affitti quarantatre contributi per interventi vari - Sono state accolte a casa Parrabbi ventidue persone, di cui otto italiani e quattordici stranieri - Sono stati attivati quattordici tirocini formativi con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di centodiciassette richieste ricevute. Sono state selezionate centotrentaquattro persone, di cui ventiquattro hanno già ottenuto un BUL nell’ambito dell’Avviso RE-WORK– Buono Umbro per il Lavoro e accesso alla Rete dei servizi per l’inserimento lavorativo in Umbria. Con il progetto INNOVATER, reti comunitarie per l’INNOVAzione e l’inclusione sociale a TERni, finanziato dalla Regione Umbria, terminato il 30 novembre 2021 è stato realizzato un centro polifunzionale di servizi integrati che ha consentito l’avvio di quattro servizi nuovi quali: assistente sociale con seicentosettantotto accessi, accompagnamento lavoro di trecentoquaranta, ascolto e supporto psicologico per  settantasei utenti, sportello digitale (quest’ultimo non previsto inizialmente ma attivato in risposta ai bisogni emersi nel corso del progetto) per venti utenti. Inoltre è stato realizzato un centro di produzione e post-produzione video canale YouTube Innovater Terni. 

Emergenza freddo

E’ stato affidato all’Associazione San Martino Impresa Sociale il servizio di accoglienza invernale notturna a favore delle persone senza fissa dimora. Il Servizio è operativo dal 16 dicembre 2021 sino al 15 aprile 2022. ]]>
caritas terni

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda sanitaria, sociale ed economica  a causa dell'emergenza Covid 19, la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino operano attraverso vari servizi per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente una grave situazione di emarginazione sociale. Nel particolare contesto attuale si evidenziano, grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, situazioni più critiche, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, tantissime nuove povertà determinate soprattutto dalla crisi economica e occupazionale. Nel 2021 le persone che si sono rivolte alla Caritas e di conseguenza all’associazione di volontariato San Martino sono state 4.193, centoventi in più rispetto al 2020 (tre per cento).

Un anno di speranza

"Il 2021 potrebbe essere definito l’anno della speranza da alimentare -evidenzia il direttore della Caritas padre Stefano Tondelli- in cui si sono manifestate criticità nuove, ma anche una ripresa da parte di persone che hanno superato con il nostro aiuto la fase emergenziale. Il centro della nostra Caritas è lì dove tante persone semplici e umili, assieme ai loro parroci, che sono ogni giorno in trincea per dare ascolto, tendere una mano e farsi carico delle sofferenze del prossimo. Sparsi su tutto il territorio diocesano, come piccole sentinelle della carità, spesso nel silenzio e nella semplicità, le parrocchie assistono più di  duemila nuclei famigliari. La ricchezza vera della nostra Caritas diocesana sono le centinaia di volontari che anche in quest’anno hanno continuato a spendersi: tempo, denaro, energie, salute per i più bisognosi. Il volontario Caritas è colui che non può rimanere indifferente ma che si sente interpellato dal dolore e dal bisogno dell’altro, che riconosce come proprio fratello".

 La riflessione del vescovo Piemontese

"La pandemia ha moltiplicato le nostre energie e anche le nostre attività nel campo della Carità, oltre che in tutti gli altri campi soprattutto attraverso contatti, comunicazioni, nel mettere in atto iniziative di carità e di solidarietà. Il terreno della carità non ha bisogno di riposo, ma più viene coltivato e più produce frutti. Così è stato per noi. Un grazie grandissimo a tutti i volontari della Caritas dell'associazione San Martino, e a tutti coloro tanti altri di associazioni cattoliche che si sono dati da fare per alleviare le sofferenze e le difficoltà che hanno toccato tantissime persone. Oggi però è necessario anche superare la fase dell’emergenza ed avere una visione diversa che educhi all'umanità, che si sta prendendo, che educhi alla solidarietà e all'autonomia. Educare alla dignità quelle persone che hanno raggiunto una condizione diversa di dignità di sussistenza sociale e materiale. Inoltre è necessario allargare la cura delle diverse povertà, anche povertà sociale e culturale che è in crescita nelle nostre comunità. Ci sono dei meccanismi che nella società di stanno sviluppando fatti di sussidi e bonus. In questa fase è necessario che avvenga ciò perché la situazione della pandemia è veramente complicata, ma non può essere questa la soluzione perché spinge alla pigrizia e ad accontentarsi di quello che si riceve, e si smetta di crescere e affrontare le sfide della vita. Svegliare le forze sane che sono presenti nel cuore dei giovani per la crescita spirituale, umana e anche economico questa è la sfida altrimenti dovremmo allargare la mensa perché le persone aumenteranno sempre di più anche senza reale necessità e bisogno".

I dati delle attività 2021 della Caritas - Un bicchiere mezzo pieno (o mezzo vuoto)

Rispetto alla pre-pandemia c’è ancora una situazione di emergenza con gli assistiti più che raddoppiati (da ottantotto del prepandemia al duecentodue del 2021). Ma rispetto al 2020 meno della metà delle persone che si erano rivolte alla Caritas durante l’emergenza più dura durante il lockdown, ossia trecentodue, in questo periodo di vaccinazioni e di ripartenza sono uscite dalla situazione emergenziale (cento nuclei in meno). "La buona notizia -spiega padre Stefano Tondelli- è che circa il quaranta per cento dei nuclei che nel 2020 si erano rivolti alla Caritas sono riusciti ad uscire dall’emergenza. La cattiva notizia, invece, che circa il sessanta per cento delle persone che si sono rivolte alla Caritas durante l’emergenza del 2020, hanno continuato ad essere in difficoltà anche nel 2021. Nel periodo dell’emergenza si sono rivolte alla Caritas e all’emporio categorie che non si erano mai affacciate prima e che sono tornate a sparire nel 2021. Ecco spiegati i numeri. Alcune categorie si sono rivolte alla Caritas proprio nel momento più difficile, in prevalenza famiglie numerose con diversi minori, sia italiane che straniere, persone che non hanno potuto più svolgere la loro attività lavorative: ora alcune di quelle categorie ce l’hanno fatta a riprendersi, mentre molti altri non ancora. Siamo ancora ben lontani dalla normalità".

Il bicchiere mezzo vuoto

"Rispetto alla pre-pandemia siamo ancora in emergenza con i nuclei famigliari assistiti più che raddoppiati (da ottantotto del pre-pandemia ai duecentodue del 2021). Significa che non siamo ancora fuori dalla crisi, che certe situazioni che nel 2020 erano emergenziali stanno continuando a venire, si stanno cronicizzando, e che queste situazioni sono tante, troppe".

Il bicchiere mezzo pieno

"I dati ci dicono però anche una seconda cosa, ci danno anche una buona notizia. Circa il quaranta per cento delle persone che nel 2020 si erano rivolte all’Emporio, quest’anno non sono più venute. cento nuclei in meno si sono rivolti all’Emporio quest’anno: nel 2021 abbiamo assistito duecentodue. Ci sono categorie che sono apparse a chiedere aiuto alla Caritas nel 2020 e precedentemente non erano mai venute; alcune di queste categorie nel 2021 non si sono ripresentate, segno che la crisi li aveva colti alla sprovvista ma che col tempo e con le parziali riaperture sono riusciti a riprendersi. Una buona percentuale di nuclei, con la ripresa delle attività lavorative e degli spostamenti a seguito della campagna di vaccinazione, sono riuscite a ritrovare una loro autonomia".

 Mensa San Valentino

Nel 2021 sono stati 25.500 i pasti consumati ai tavoli e consegnati. In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti cinquanta cesti natalizi, cinquanta confezioni per l’igiene e mascherine, novantotto confezioni di dolciumi. La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo. L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga. L’ingresso in sala di una persona alla volta fino al numero di dieci presenti a turno. L’accesso è consentito previo controllo temperatura con termometro laser, sia dei volontari che dei commensali, qualora la temperatura dovesse superare 37,5°, si consegnerà il sacchetto con il cibo da consumare nella propria abitazione e si inviteranno le persone a contattare il proprio medico di base. Gli ambienti e la cucina vengono igienizzati costantemente e continuativamente l’acqua viene data in bottiglia singola dose, le posate monouso, raccolta differenziata dei guanti e mascherine, ricambi d'aria (non forzata). Attualmente le persone che ogni sera usufruiscono della mensa sono cinquanta.

 L’Emporio della Solidarietà

Nel 2020 l’anno dell’emergenza e del lockdown, sono stati seguiti trecentodue nuclei familiari (duecentoquattordici in più rispetto al pre-pandemia). Nel 2021: l’anno dei vaccini e delle graduali e parziali riaperture duecentodue nuclei seguiti (centoquattordici in più rispetto al pre-pandemia, ma cento in meno rispetto al 2020, l’anno più duro) Sono stati distribuiti 24.706 pezzi di prodotti alimentari tramite il servizio dell’emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco. E’ aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento, previo controllo temperatura con termometro laser, uso della mascherina, lavaggio mani e uso di guanti. Possono prelevare gli alimenti ogni quindici giorni per un massimo di mille punti/cuori, mentre un singolo cinquecento punti/cuori che corrispondono a 25 euro.

I servizi offerti dalla Caritas – associazione San Martino nel 2021

"Tutte le opere di carità -ha detto il presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini- si sono realizzate con la costante presenza di padre Giuseppe Piemontese che in questi anni ci ha conosciuti, ci ha apprezzato e sempre sostenuto con la preghiera, la presenza, suggerendo modalità e proponendo iniziative per aiutare chi ha bisogno di aiuto. Le opere sono segni-semi coltivati in questi anni che faremo in modo che diventino alberi che portano sempre più frutti. Ne semineremo di nuovi che aiuteranno le persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e tutti quelli che vorranno crescere con la nostra Chiesa diocesana". I servizi offerti sono stati molteplici: - Alla mensa San Valentino sono stati 25.500 i pasti consumati ai tavoli e consegnati. In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti cinquanta cesti natalizi, cinquanta confezioni per l’igiene e mascherine, novantotto confezioni di dolciumi. - Sono stati distribuiti 24.706 pezzi di prodotti alimentari tramite il servizio dell’emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco. - Sono stati distribuiti 15.448 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà di Terni - cinquantadue persone hanno usufruito del servizio doccia al centro Caritas di via Vollusiano a Terni - Sono stati effettuati diciassette colloqui al Centro di Ascolto nel carcere di Terni, che ha consegnato a centosette detenuti 1.708 beni di prima necessità - Sono stati accolti trecentoventuno immigrati, di cui duecentosei richiedenti asilo - Nell’ambito del progetto Free life Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione sono state accolte nove persone vittime di tratta di cui cinque donne per sfruttamento sessuale e quattro uomini per sfruttamento lavorativo. - Con il progetto Adme Terni (Accoglienza Donne e Minori in Emergenza) sono state accolte undici persone maltrattate (cinque donne con sei minori), il cui ente attuatore è il Comune di Terni per garantire la tutela e messa in protezione - Sono state duecentotre le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con duecentottantacinque interventi consistiti in: centottantanove contributi per il pagamento delle utenze cinquantatre contributi per il pagamento degli affitti quarantatre contributi per interventi vari - Sono state accolte a casa Parrabbi ventidue persone, di cui otto italiani e quattordici stranieri - Sono stati attivati quattordici tirocini formativi con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di centodiciassette richieste ricevute. Sono state selezionate centotrentaquattro persone, di cui ventiquattro hanno già ottenuto un BUL nell’ambito dell’Avviso RE-WORK– Buono Umbro per il Lavoro e accesso alla Rete dei servizi per l’inserimento lavorativo in Umbria. Con il progetto INNOVATER, reti comunitarie per l’INNOVAzione e l’inclusione sociale a TERni, finanziato dalla Regione Umbria, terminato il 30 novembre 2021 è stato realizzato un centro polifunzionale di servizi integrati che ha consentito l’avvio di quattro servizi nuovi quali: assistente sociale con seicentosettantotto accessi, accompagnamento lavoro di trecentoquaranta, ascolto e supporto psicologico per  settantasei utenti, sportello digitale (quest’ultimo non previsto inizialmente ma attivato in risposta ai bisogni emersi nel corso del progetto) per venti utenti. Inoltre è stato realizzato un centro di produzione e post-produzione video canale YouTube Innovater Terni. 

Emergenza freddo

E’ stato affidato all’Associazione San Martino Impresa Sociale il servizio di accoglienza invernale notturna a favore delle persone senza fissa dimora. Il Servizio è operativo dal 16 dicembre 2021 sino al 15 aprile 2022. ]]>
Concluse attività di formazione per 48 detenuti della casa circondariale di Terni https://www.lavoce.it/concluse-attivita-formazione-settore-ristorazione-48-detenuti-casa-circondariale-terni/ Fri, 03 Sep 2021 16:26:39 +0000 https://www.lavoce.it/?p=62054

Si è concluso con la consegna degli attestati, il progetto Filar - Formazione per l’Inclusione socio Lavorativa nel settore della Ristorazione, svoltosi presso la Casa Circondariale di Terni sotto la guida di Università dei Sapori scarl, assieme all’Associazione di Volontariato San Martino - Caritas di Terni Narni e Amelia e ITER scarl impresa sociale. Il progetto nasce con l’intento di favorire il miglioramento della condizione sociale e lavorativa di 48 detenuti della Casa circondariale di Terni, attraverso percorsi di formazione specifici nel settore della ristorazione. Anche nell’espressione della partnership creata, l’attività ha voluto mettere a disposizione dei detenuti un’esperienza formativa qualificante, strumenti e supporti dedicati ed espressamente tarati sulle esigenze del singolo, sulle caratteristiche e la durata della pena da scontare, in modo da inserire la persona ristretta in attività occupazionali capaci di aiutarla e ridefinire il proprio recupero sociale.

Obiettivo del progetto

Obiettivo del progetto, inoltre, è stato quello di creare un modello condiviso di lavoro tra tutti i soggetti coinvolti (Soggetti proponenti, Istituto penitenziario, mondo del lavoro, mondo del volontariato, Istituzioni pubbliche), favorendo la predisposizione di percorsi didattici attivi e motivanti, fondati sui bisogni reali dei detenuti e finalizzati ad orientarli ad un progetto di vita futuro, coniugando il sapere ed il saper fare verso l’acquisizione di competenze coerenti con le esigenze del mercato del lavoro per implementare il reinserimento e contrastare il fenomeno della recidiva.

Le attività laboratoriali erogate dall'Università dei sapori

Le attività laboratoriali, precedute da momenti di Orientamento tra gli operatori dell’Associazione di volontariato San Martino e i detenuti, sono iniziate a gennaio 2020 e terminate, con non molte difficoltà causa Covid, lo scorso 31 agosto. Sono stati erogate, sotto il coordinamento di Marilena Liccardo di Università dei Sapori e sotto la guida degli Chef esperti Simone Minelli, Edi Dottori, Daniele Guerra e Donatella Aquili, 2 edizioni del percorso di cucina dedicato alle Preparazioni gastronomiche della durata di 120 ore e 2 edizioni del corso di Pizzeria, sempre della durata di 120 ore totali.

Presidente UniSapori Lupi: "ripristinato il laboratorio di panificazione allestito all'interno della casa circondariale"

Riteniamo questa esperienza per i detenuti del carcere di Terni estremamente utile per le professionalità formate e per i contenuti valoriali espressi” dice Stefano Lupi presidente di Università dei Sapori. “Grazie ai due corsi di Pizzeria è stato recuperato e ripristinato il laboratorio di panificazione allestito all'interno della casa circondariale, che era in disuso da anni. Il laboratorio, in virtù delle competenze tecniche acquisite da 27 detenuti (15 nella prima edizione e 12 nella seconda) potrebbe essere riavviato permanentemente per la produzione del pane, biscotti ed altri prodotti ai fini del consumo interno per i detenuti della casa circondariale. Ciò costituirebbe un elemento importante e concreto di integrazione dando, attraverso il lavoro, dignità e gratificazione alle persone. Avanzeremo tale proposta alla direzione del carcere, offrendo la nostra disponibilità come Università dei Sapori”.

Vescovo Piemontese: "la conclusione del progetto è motivo di speranza"

“La conclusione di questo progetto con la consegna degli attestati – ha detto il vescovo Piemontese ai detenuti – è motivo di speranza, perché l’attività, l’impegno, il lavoro competente e la formazione sono fondamentali nella vita della persona. Vi auguro che queste competenze si traducano in un lavoro che sia di sostegno alla vostra realizzazione. Il pane per i cristiani è l’elemento fondamentale dell’Eucarestia e riconoscimento della presenza del Signore e dono del corpo di Cristo per la nostra redenzione”. [gallery ids="62063,62064,62065,62066,62067,62068"]]]>

Si è concluso con la consegna degli attestati, il progetto Filar - Formazione per l’Inclusione socio Lavorativa nel settore della Ristorazione, svoltosi presso la Casa Circondariale di Terni sotto la guida di Università dei Sapori scarl, assieme all’Associazione di Volontariato San Martino - Caritas di Terni Narni e Amelia e ITER scarl impresa sociale. Il progetto nasce con l’intento di favorire il miglioramento della condizione sociale e lavorativa di 48 detenuti della Casa circondariale di Terni, attraverso percorsi di formazione specifici nel settore della ristorazione. Anche nell’espressione della partnership creata, l’attività ha voluto mettere a disposizione dei detenuti un’esperienza formativa qualificante, strumenti e supporti dedicati ed espressamente tarati sulle esigenze del singolo, sulle caratteristiche e la durata della pena da scontare, in modo da inserire la persona ristretta in attività occupazionali capaci di aiutarla e ridefinire il proprio recupero sociale.

Obiettivo del progetto

Obiettivo del progetto, inoltre, è stato quello di creare un modello condiviso di lavoro tra tutti i soggetti coinvolti (Soggetti proponenti, Istituto penitenziario, mondo del lavoro, mondo del volontariato, Istituzioni pubbliche), favorendo la predisposizione di percorsi didattici attivi e motivanti, fondati sui bisogni reali dei detenuti e finalizzati ad orientarli ad un progetto di vita futuro, coniugando il sapere ed il saper fare verso l’acquisizione di competenze coerenti con le esigenze del mercato del lavoro per implementare il reinserimento e contrastare il fenomeno della recidiva.

Le attività laboratoriali erogate dall'Università dei sapori

Le attività laboratoriali, precedute da momenti di Orientamento tra gli operatori dell’Associazione di volontariato San Martino e i detenuti, sono iniziate a gennaio 2020 e terminate, con non molte difficoltà causa Covid, lo scorso 31 agosto. Sono stati erogate, sotto il coordinamento di Marilena Liccardo di Università dei Sapori e sotto la guida degli Chef esperti Simone Minelli, Edi Dottori, Daniele Guerra e Donatella Aquili, 2 edizioni del percorso di cucina dedicato alle Preparazioni gastronomiche della durata di 120 ore e 2 edizioni del corso di Pizzeria, sempre della durata di 120 ore totali.

Presidente UniSapori Lupi: "ripristinato il laboratorio di panificazione allestito all'interno della casa circondariale"

Riteniamo questa esperienza per i detenuti del carcere di Terni estremamente utile per le professionalità formate e per i contenuti valoriali espressi” dice Stefano Lupi presidente di Università dei Sapori. “Grazie ai due corsi di Pizzeria è stato recuperato e ripristinato il laboratorio di panificazione allestito all'interno della casa circondariale, che era in disuso da anni. Il laboratorio, in virtù delle competenze tecniche acquisite da 27 detenuti (15 nella prima edizione e 12 nella seconda) potrebbe essere riavviato permanentemente per la produzione del pane, biscotti ed altri prodotti ai fini del consumo interno per i detenuti della casa circondariale. Ciò costituirebbe un elemento importante e concreto di integrazione dando, attraverso il lavoro, dignità e gratificazione alle persone. Avanzeremo tale proposta alla direzione del carcere, offrendo la nostra disponibilità come Università dei Sapori”.

Vescovo Piemontese: "la conclusione del progetto è motivo di speranza"

“La conclusione di questo progetto con la consegna degli attestati – ha detto il vescovo Piemontese ai detenuti – è motivo di speranza, perché l’attività, l’impegno, il lavoro competente e la formazione sono fondamentali nella vita della persona. Vi auguro che queste competenze si traducano in un lavoro che sia di sostegno alla vostra realizzazione. Il pane per i cristiani è l’elemento fondamentale dell’Eucarestia e riconoscimento della presenza del Signore e dono del corpo di Cristo per la nostra redenzione”. [gallery ids="62063,62064,62065,62066,62067,62068"]]]>