assemblea diocesana Perugia 2015 Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/assemblea-diocesana-perugia-2015/ Settimanale di informazione regionale Mon, 01 May 2023 14:20:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg assemblea diocesana Perugia 2015 Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/assemblea-diocesana-perugia-2015/ 32 32 Una nuova, più ricca presenza di Chiesa https://www.lavoce.it/una-nuova-piu-ricca-presenza-di-chiesa/ Thu, 01 Oct 2015 12:26:57 +0000 https://www.lavoce.it/?p=43641

Prima dell’inizio dell’anno pastorale, sono state fatte alcune nomine di parroci e direttori di uffici di Curia, necessarie a sostituire presbiteri defunti o dimissionari per ragioni di età. Per ciò che attiene agli incarichi legati al territorio, la logica continua a essere quella delle Unità pastorali: gruppi di parrocchie che collaborano insieme, sotto la guida di piccole comunità di preti. Le modalità di attuazione variano secondo il contesto, ma lo spirito è il medesimo: realizzare una nuova presenza di Chiesa, più ricca di carismi e ministeri e maggiormente proiettata verso il proprio territorio, per servire l’uomo con l’annuncio del Vangelo e i gesti della misericordia. La recente Assemblea diocesana ha anche ribadito l’importanza degli uffici di Curia, come strumenti mediante i quali sostenere il cammino delle Unità pastorali, con particolare attenzione alla formazione degli operatori. In seguito alla Visita pastorale compiuta in alcune zone, sono stati anche varati dei provvedimenti di riconfinamento per meglio conformare il territorio delle parrocchie.   UNITÀ PASTORALI: NOMINE E RICONFINAMENTI UNITÀ PASTORALE 7 Don Jean Paul Wala Nguya (della Diocesi di Kikwit - RDC) è stato nominato vicario parrocchiale di Case Bruciate. UNITÀ PASTORALE 10 Don Marco Pezzanera è stato nominato vicario parrocchiale di Chiugiana, Olmo e Fontana. UNITÀ PASTORALE 11 Don Roberto Biagini è stato nominato parroco di Capocavallo, Canneto, Cenerente, Pantano e Prugneto e moderatore dell’UP n. 11. Insieme al diacono Marco Pigoni, con il quale farà comunità nella canonica di Capocavallo, e a don Giovanni Marconi, vicario parrocchiale, servirà le cinque comunità a lui affidate e coordinerà l’unità pastorale. UNITÀ PASTORALE 12 Don Lorenzo Perri è stato nominato vicario parrocchiale di San Mariano e Girasole. UNITÀ PASTORALE 20 Don Engjell Pitaqi (parroco di Colombella) è stato nominato parroco di Bosco e moderatore dell’UP n. 20; don Francesco Verzini è stato nominato parroco di Piccione, Ramazzano e Fratticiola selvatica. I due giovani sacerdoti, che abitano insieme a Colombella, cureranno le cinque parrocchie loro affidate anche con l’aiuto del religiosi francescani di Farneto. UNITÀ PASTORALE 21 Don Mauro Lironi è stato nominato parroco moderatore di Pierantonio, Solfagnano, Rancolfo e Civitella Benazzone; insieme a don Michele Pieravanti e ai diaconi Aristide Bortolato e Vincenzo Genovese curerà le quattro comunità a lui affidate. Don Gustavo Coletti (parroco di Ponte Pattoli) è stato nominato parroco di Cordigliano, il cui territorio è stato in larga parte ceduto alla parrocchia di Casamanza. Le parrocchie di Cordigliano e Ponte Pattoli cammineranno in piena unità pastorale e amministrativa. UNITÀ PASTORALE 22 Don Simone Sorbaioli è stato nominato parroco di Sant’Egidio e Lidarno e amministratore parrocchiale di Civitella d’Arna. Le tre parrocchie cammineranno in piena unità pastorale e amministrativa. S.E. Mons. Paolo Giulietti è stato nominato amministratore parrocchiale di Pilonico Paterno; tale parrocchia camminerà in piena unità pastorale e amministrativa con quella di Ripa. La parrocchia di Bosco ha ceduto parte del suo territorio a quella di Ponte Valleceppi. I sacerdoti dell’UP, che comprende anche le parrocchie di Ponte Valleceppi, Pretola, Ripa e Pioanello, saranno coadiuvati nella cura pastorale dai religiosi passionisti di Montescosso. UNITÀ PASTORALE 22 Mons. Stefano Orsini (parroco di Magione) è stato nominato parroco di Montecolognola, il cui territorio è stato in larga parte ceduto alla parrocchia di San Feliciano. Le parrocchie di Montecolognola e Magione cammineranno in piena unità pastorale e amministrativa. UNITÀ PASTORALE 28 Don Andrea Orlando (parroco di Passignano, Tuoro e Vernazzano) è stato nominato parroco di Borghetto di Tuoro.   Neo-Diaconi I sette diaconi permanenti ordinati il 9 agosto e i tre diaconi transeunti ordinati il 12 settembre sono stati assegnati come collaboratori parrocchiali ad altrettante comunità: Diac. Aristide Bortolato – UP 21 (parrocchie di Civitella Benazzone, Pierantonio, Rancolfo e Solfagnano); Diac. Marco Briziarelli – UP 8 e Centro Diocesano Vocazioni; Diac. Giovanni Brustenghi – UP 26 (parrocchie di Castiglione della Valle e Spina); Diac. Francesco Buono – UP 24; Diac. Lanfranco Cipolleti – UP 26 (parrocchie di Cerqueto e Papiano); Diac. Luigi Fioroni – UP 3 (parrocchia di San Barnaba); Diac. Francesco Germini – UP 9 (parrocchie di Pila e Castel del Piano); Diac. Gian Mauro Maggiurana - UP 24; Diac. Simone Pascarosa – UP 9 (parrocchie di Pila e Castel del Piano) e Ufficio per la pastorale giovanile; Diac. Marco Pigoni - UP 11.   UFFICI DIOCESANI E ALTRE NOMINE Il dott. Bruno Bandoli è stato nominato Economo diocesano Don Marco Pezzanera è stato nominato cancelliere arcivescovile. Don Alessandro Passerini è stato nominato cancelliere aggiunto, con la responsabilità dell’ufficio diocesano per i matrimoni. Il diac. Giovanni Lolli è stato nominato responsabile diocesano del Sovvenire. Don Giovanni Marconi è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese. Padre Marco Diale Ofm è stato nominato vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dell’Università; don Riccardo Pascolini, direttore dell’ufficio, è stato nominato cappellano della chiesa dell’università. Nell’ambito dell’Ufficio diocesano per la pastorale dei migranti, don Stephen Okwor è stato nominato cappellano degli africani angolofoni; don Gonzalo Franco è stato nominato cappellano dei latinoamericani. Don Francesco Verzini è stato nominato condirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile. Don Mauro Pesce è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Don Calogero Di Leo è stato nominato cappellano del cimitero di Monterone (Comune di Perugia). Don Francesco Benussi è stato nominato rettore della chiesa di Sant’Ercolano (Sodalizio San Martino).  ]]>

Prima dell’inizio dell’anno pastorale, sono state fatte alcune nomine di parroci e direttori di uffici di Curia, necessarie a sostituire presbiteri defunti o dimissionari per ragioni di età. Per ciò che attiene agli incarichi legati al territorio, la logica continua a essere quella delle Unità pastorali: gruppi di parrocchie che collaborano insieme, sotto la guida di piccole comunità di preti. Le modalità di attuazione variano secondo il contesto, ma lo spirito è il medesimo: realizzare una nuova presenza di Chiesa, più ricca di carismi e ministeri e maggiormente proiettata verso il proprio territorio, per servire l’uomo con l’annuncio del Vangelo e i gesti della misericordia. La recente Assemblea diocesana ha anche ribadito l’importanza degli uffici di Curia, come strumenti mediante i quali sostenere il cammino delle Unità pastorali, con particolare attenzione alla formazione degli operatori. In seguito alla Visita pastorale compiuta in alcune zone, sono stati anche varati dei provvedimenti di riconfinamento per meglio conformare il territorio delle parrocchie.   UNITÀ PASTORALI: NOMINE E RICONFINAMENTI UNITÀ PASTORALE 7 Don Jean Paul Wala Nguya (della Diocesi di Kikwit - RDC) è stato nominato vicario parrocchiale di Case Bruciate. UNITÀ PASTORALE 10 Don Marco Pezzanera è stato nominato vicario parrocchiale di Chiugiana, Olmo e Fontana. UNITÀ PASTORALE 11 Don Roberto Biagini è stato nominato parroco di Capocavallo, Canneto, Cenerente, Pantano e Prugneto e moderatore dell’UP n. 11. Insieme al diacono Marco Pigoni, con il quale farà comunità nella canonica di Capocavallo, e a don Giovanni Marconi, vicario parrocchiale, servirà le cinque comunità a lui affidate e coordinerà l’unità pastorale. UNITÀ PASTORALE 12 Don Lorenzo Perri è stato nominato vicario parrocchiale di San Mariano e Girasole. UNITÀ PASTORALE 20 Don Engjell Pitaqi (parroco di Colombella) è stato nominato parroco di Bosco e moderatore dell’UP n. 20; don Francesco Verzini è stato nominato parroco di Piccione, Ramazzano e Fratticiola selvatica. I due giovani sacerdoti, che abitano insieme a Colombella, cureranno le cinque parrocchie loro affidate anche con l’aiuto del religiosi francescani di Farneto. UNITÀ PASTORALE 21 Don Mauro Lironi è stato nominato parroco moderatore di Pierantonio, Solfagnano, Rancolfo e Civitella Benazzone; insieme a don Michele Pieravanti e ai diaconi Aristide Bortolato e Vincenzo Genovese curerà le quattro comunità a lui affidate. Don Gustavo Coletti (parroco di Ponte Pattoli) è stato nominato parroco di Cordigliano, il cui territorio è stato in larga parte ceduto alla parrocchia di Casamanza. Le parrocchie di Cordigliano e Ponte Pattoli cammineranno in piena unità pastorale e amministrativa. UNITÀ PASTORALE 22 Don Simone Sorbaioli è stato nominato parroco di Sant’Egidio e Lidarno e amministratore parrocchiale di Civitella d’Arna. Le tre parrocchie cammineranno in piena unità pastorale e amministrativa. S.E. Mons. Paolo Giulietti è stato nominato amministratore parrocchiale di Pilonico Paterno; tale parrocchia camminerà in piena unità pastorale e amministrativa con quella di Ripa. La parrocchia di Bosco ha ceduto parte del suo territorio a quella di Ponte Valleceppi. I sacerdoti dell’UP, che comprende anche le parrocchie di Ponte Valleceppi, Pretola, Ripa e Pioanello, saranno coadiuvati nella cura pastorale dai religiosi passionisti di Montescosso. UNITÀ PASTORALE 22 Mons. Stefano Orsini (parroco di Magione) è stato nominato parroco di Montecolognola, il cui territorio è stato in larga parte ceduto alla parrocchia di San Feliciano. Le parrocchie di Montecolognola e Magione cammineranno in piena unità pastorale e amministrativa. UNITÀ PASTORALE 28 Don Andrea Orlando (parroco di Passignano, Tuoro e Vernazzano) è stato nominato parroco di Borghetto di Tuoro.   Neo-Diaconi I sette diaconi permanenti ordinati il 9 agosto e i tre diaconi transeunti ordinati il 12 settembre sono stati assegnati come collaboratori parrocchiali ad altrettante comunità: Diac. Aristide Bortolato – UP 21 (parrocchie di Civitella Benazzone, Pierantonio, Rancolfo e Solfagnano); Diac. Marco Briziarelli – UP 8 e Centro Diocesano Vocazioni; Diac. Giovanni Brustenghi – UP 26 (parrocchie di Castiglione della Valle e Spina); Diac. Francesco Buono – UP 24; Diac. Lanfranco Cipolleti – UP 26 (parrocchie di Cerqueto e Papiano); Diac. Luigi Fioroni – UP 3 (parrocchia di San Barnaba); Diac. Francesco Germini – UP 9 (parrocchie di Pila e Castel del Piano); Diac. Gian Mauro Maggiurana - UP 24; Diac. Simone Pascarosa – UP 9 (parrocchie di Pila e Castel del Piano) e Ufficio per la pastorale giovanile; Diac. Marco Pigoni - UP 11.   UFFICI DIOCESANI E ALTRE NOMINE Il dott. Bruno Bandoli è stato nominato Economo diocesano Don Marco Pezzanera è stato nominato cancelliere arcivescovile. Don Alessandro Passerini è stato nominato cancelliere aggiunto, con la responsabilità dell’ufficio diocesano per i matrimoni. Il diac. Giovanni Lolli è stato nominato responsabile diocesano del Sovvenire. Don Giovanni Marconi è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese. Padre Marco Diale Ofm è stato nominato vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dell’Università; don Riccardo Pascolini, direttore dell’ufficio, è stato nominato cappellano della chiesa dell’università. Nell’ambito dell’Ufficio diocesano per la pastorale dei migranti, don Stephen Okwor è stato nominato cappellano degli africani angolofoni; don Gonzalo Franco è stato nominato cappellano dei latinoamericani. Don Francesco Verzini è stato nominato condirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile. Don Mauro Pesce è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Don Calogero Di Leo è stato nominato cappellano del cimitero di Monterone (Comune di Perugia). Don Francesco Benussi è stato nominato rettore della chiesa di Sant’Ercolano (Sodalizio San Martino).  ]]>
All’assemblea diocesana le testimonianze di chi vive appieno il Vangelo https://www.lavoce.it/allassemblea-diocesanan-le-testimonianze-di-chi-vive-appieno-il-vangelo/ Mon, 14 Sep 2015 18:40:13 +0000 https://www.lavoce.it/?p=43212 Sabato 12 settembre nella giornata conclusiva dell’Assemblea della diocesi di Perugia-Città della Pieve, nella cattedrale di San Lorenzo sono risuonate le  testimonianze di persone che hanno scelto di vivere appieno il Vangelo.

“Uscire” è il tema della testimonianza di Pietro Squarta, giovane seminarista attivo nella parrocchia di Ponte San Giovanni, impegnato in un’iniziativa di educazione di strada con giovani immigrati. “Dall’esperienza della Start Cup – racconta Pietro – è nata un’occasione di evangelizzazione nei confronti di un gruppo di 18enni di altre culture e altre fedi. Con loro siamo letteralmente usciti da quelli che sono i classici incontri di catechismo in favore di una serie di momenti condivisi nel gioco o nella convivialità che ci hanno permesso di affrontare grandi temi veicolati dalla figura di Madre Teresa”.

La seconda testimonianza, dal tema “Annunciare”, è affidata a padre Francesco Bonucci Ofm, parroco di San Giovanni Apostolo a Ponte D’Oddi, dove si è scelto di offrire il primo annuncio del Vangelo attraverso il metodo Alpha, che prevede una serie di incontri primariamente rivolti a coloro che non frequentano spesso la Chiesa aperti da un momento conviviale che veicola poi la discussione su diversi temi.

Andrea Cruciani, giovane imprenditore locale, ha raccontato come “abitare” questo mondo rispettando l’uomo e come fare impresa migliorando il mondo. Nella sua azienda, la Team Dev Software House, che si occupa di sviluppo software e sistemi cartografici, Andrea ha applicato la filosofia dell’“economia di comunione” ideata da Chiara Lubich. “Noi crediamo – spiega – che le persone non sono strumento di profitto, ma attori protagonisti di questa azienda insieme a noi. Per questo abbiamo scelto di rispettare le persone attraverso la stabilizzazione e la legalità. Due scelte apparentemente in contrasto con l’idea classica di imprenditoria e che, invece, ci hanno portato inaspettati frutti positivi”.

L’esperienza dell’“educare” nella famiglia, nella società e nella Chiesa doveva essere al centro della testimonianza di Cecilia Piazza, madre di 4 figli e oggi nonna di 13 nipoti, residente a Castel del Piano, che ha scelto con il marito Gino di vivere appieno l’accoglienza del Vangelo. “La mia famiglia – spiega a La Voce Cecilia che per un imprevisto non è potuta essere in cattedrale, – ha accolto per anni in casa coloro che ne avevano bisogno, in particolare ragazze madri che erano state rifiutate dalla famiglia, ma anche bambini in difficoltà. Siamo sempre stati aperti alla vita”.

Alla storia di Patience Dodo, immigrata del Gabon e oggi non vedente a seguito di una lunga malattia, era affidata l’ultima testimonianza, dal tema “Trasfigurare”. La sua è veramente una storia di trasfigurazione per opera dell’incontro con il Vangelo, che l’ha portata dalle tenebre della cecità fisica alla luce della fede e della preghiera attraverso l’aiuto dei fratelli, in particolare della Comunità Magnificat che l’ha accolta e le ha dato una nuova famiglia nel momento più duro della solitudine e della malattia.

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Perugia. Essere Chiesa che annuncia ed evangelizza https://www.lavoce.it/perugia-essere-chiesa-che-annuncia-ed-evangelizza/ https://www.lavoce.it/perugia-essere-chiesa-che-annuncia-ed-evangelizza/#comments Fri, 11 Sep 2015 13:40:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=43209 Perugia-cattedraleInsegnare, santificare, governare, sono funzioni proprie del Vescovo di una diocesi. In quanto “Pastore” si prende cura del gregge e lo fa non in solitudine ma con la collaborazione dei presbiteri, in primis, dei religiosi e dei laici.

Non è sempre stato così. Prima del Concilio Vaticano II i semplici battezzati sembravano quasi non esistere tanto che Papa Giovanni XXIII usò l’immagine di una Chiesa con una grande testa ed un piccolo corpo per descrivere la situazione.

Con la Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II “Lumen gentium” i laici rientrano a pieno titolo in quel “popolo di Dio” al quale i Padri conciliari dedicano il capitolo II del documento, dopo quello dedicato al “Mistero della Chiesa” e prima del capitolo dedicato alla “Costituzione gerarchica della Chiesa e in particolare dell’episcopato”.

Il cambiamento di prospettiva prende anche forme concrete quali sono, per esempio, i consigli pastorali ai quali sono chiamati a partecipare i laici e le assemblee diocesane come quella che vive in questi giorni (11 e 12 settembre) la Chiesa di Perugia – Città della Pieve.

Un cambiamento di mentalità, prima che di strutture, che don Paolo Asolan sottolinea quando gli chiediamo di anticipare a La Voce alcuni temi delle relazioni con cui si apre l’assemblea diocesana.

Don Asolan, sacerdote della diocesi di Treviso docente di teologia pastorale, ha ricevuto le relazioni che le Unità pastorali e le consulte degli uffici pastorali diocesani hanno redatto in preparazione all’assemblea. Le ha lette con attenzione avendo avuto il compito “leggere la situazione” che da queste emerge e proporre piste di riflessione.

Non farà una relazione per dare indicazioni sul da farsi. “Non sono un oracolo – dice – e poi questo sarà il compito dell’assemblea”. È stato fatto un “lavoro ricco e interessante” e leggendo i contributi ne ha ricavato una “buona impressione”, di apertura e di ricerca.

Per esempio la riorganizzazione in Unità pastorali è “ben accolta” nella “consapevolezza che la parrocchia da sola non ce la fa”, anche se, sottolinea, c’è un cambiamento di mentalità che si fatica a fare. “Si tratta di superare 500 anni di parrocchia tridentina”, osserva Asolan. “La parrocchia passa dall’essere luogo di servizi religiosi a soggetto di evangelizzazione” e si tratta di capire “come intendere l’evangelizzazione oggi”.

Su questo cambiamento, che il cardinale Gualtiero Bassetti chiede alla comunità diocesana con la Lettera pastorale “Missione e conversione pastorale”, l’assemblea diocesana dovrà portare proposte per un cammino di rinnovamento rispondendo all’invito a essere una “Chiesa, popolo che annuncia e testimonia Cristo – Vivere e agire da credenti in stile missionario”, come recita il tema dell’assemblea.

Due in particolare le parole fondamentali che don Asolan proporrà all’assemblea: speranza e fraternità da offrire alla gente che non ha uno sguardo sul futuro, immersa in realtà disgregate.

Si tratta, dice don Asolan, di vedere le Unità pastorali come Chiesa situata in un territorio con il quale dialoga, di comprendere la missione in termini di “cultura cristianamente intesa” ovvero far vedere “il rapporto con Gesù come la luce attraverso cui vedere il rapporto con la comunità”, superando il linguaggio a volte troppo sociologico che si ritrova nei contributi elaborati.

Ai gruppi che si riuniranno sabato mattina il compito di elaborare proposte coraggiose per una Chiesa missionaria.

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“Dio ci ha affidato il futuro dell’umanità” https://www.lavoce.it/dio-ci-ha-affidato-il-futuro-dellumanita/ Thu, 06 Aug 2015 08:17:42 +0000 https://www.lavoce.it/?p=42049 Perugia-cattedrale“La Chiesa, popolo che annuncia e testimonia Cristo – Vivere e agire da credenti in stile missionario” è il tema della assemblea diocesana convocata dall’arcivescovo cardinale Gualtiero Bassetti per l’11 e 12 settembre prossimi.

Il Cardinale l’ha preparata consultandosi con gli organismi pastorali, tra cui il Consiglio pastorale diocesano, e questo coinvolgimento “previo” lo ha esteso alle unità pastorali e agli uffici ai quali ha chiesto di dare il proprio contributo attraverso la compilazione di schede che servivano da traccia per la preparazione all’assemblea.

“I contributi raccolti – spiega il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti – sono stati affidati a don Paolo Asolan, il pastoralista che terrà le relazione all’Assemblea diocesana. Le risposte sono state complessivamente circa due terzi, di qualità e mole diversa. Ne emergerà comunque un quadro interessante della situazione della Chiesa perusino-pievese in relazione all’attitudine all’annuncio del Vangelo”.

Ora sono in corso le iscrizioni dei delegati che ogni UP e ufficio è stato invitato a esprimere, “con la speranza che siano più numerosi del ‘minimo’ richiesto” perché il desiderio del cardinale è che vi sia la più ampia partecipazione.

“Quello che ci aspettiamo – dice il Cardinale a La Voce – anche per le modalità con cui l’assemblea è stata preparata, è un coinvolgimento da parte di tutti. Non si tratta di una manifestazione esteriore tanto meno di una parata ma di una Chiesa che intende continuare il proprio cammino non percorrendo i viottoli della malinconia ma la via grande della gioia cristiana come continua a insegnarci san Francesco”.

L’assemblea ha come documento di base la Lettera pastorale del cardinale Missione e conversione pastorale che riprende e ripropone alla chiesa diocesana la sollecitazione che Papa Francesco rivolge a tutta la Chiesa.

vescovo-BassettiMa nella nostra diocesi si sta concretizzando in qualche modo o siamo ancora in una fase di discernimento e di ricerca? Il Cardinale resta un attimo in silenzio, poi dice: “È la domanda che mi ha fatto il Papa l’ultima volta che mi ha visto: ‘ma nella Chiesa italiana sta entrando la conversione pastorale? Sta entrando l’Evangelii gaudium?’ Io – continua Bassetti – gli ho risposto ‘qualcosa stiamo facendo’ e il Papa ha sorriso e ha detto: ‘non si tratta di cambiare qualcosa o molto nella pastorale si tratta di un cambiamento della mente, della testa e del cuore’. Allora – aggiunge Bassetti – direi che siamo ancora nella fase del ‘qualcosa si fa’, ma questa conversione della mente e del cuore tarda ancora a venire”.

“Il problema della ‘conversione pastorale’” – aggiunge Bassetti – alla fine è il Concilio Vaticano II. Sta entrando il Concilio nella nostra Chiesa?”.

Di questo si parlerà all’Assemblea diocesana, ma non senza segnali positivi come quello che segnala il cardinale sul piano della carità. “Ma mi ha fatto molto piacere vedere l’entusiasmo sulla proposta di costituire nelle zone della diocesi gli empori della carità. Questo è significativo perché coinvolge parrocchie, unità pastorali, operatori, famiglie. Questo è nella logica del dare”.

La Parola annunciata, è quella che cambia i cuori e le menti, ma sulla formazione e sulla catechesi ci sono cambiamenti che vanno nel senso della “conversione pastorale”? Dal suo osservatorio di Pastore il Cardinale vede e conosce le diverse proposte ed esperienze, “però – dice -mi sembra che tutto questo sia ancora sul piano di una conversione personale, non è ancora qualche cosa che muove… insomma, se arrivano i profughi da noi gli mandiamo i cani o l’accogliamo? Parliamo di periferie, di accoglienza, ma la gente è molto chiusa, ha paura, difende quello che ha, più che dare quello che è”.

Nelle parole di Bassetti si avverte la stessa urgenza che anima Papa Francesco. Non è questo il tempo di rifugiarsi nell’esistente perché “siamo giunti ad una plenitudo temporum” dice il cardinale. “Credo che sia finito il tempo delle chiacchiere, dei programmi. O si ha il coraggio di cambiare oppure saremo sopraffatti da una tale serie di problemi … A cominciare, come dice il Papa, dall’ecologia perché qui è proprio la natura che si sta ribellando perché è stata forzata. Siamo di fronte a dei cambiamenti epocali quindi o noi diventiamo veramente sale della terra, luce del mondo, e sappiamo ridare vita, speranza, fiducia, con gesti concreti, alle nostre comunità oppure…”.

Nelle sue parole si coglie un’ansia di presenza e testimonianza sul piano pubblico, sociale, che è, però, la dimensione che in molti nella Chiesa indicano come mancante nella formazione e nelle attenzioni delle nostre comunità.

Il Cardinale avverte anche “un clima di troppa attesa di chi dice ‘qui fa caldo aspettiamo il temporale’”, un’attesa fatalistica delle cose, “mentre l’attesa evangelica è cogliere i segni dei tempi, è essere svegli, andare sempre incontro al mondo vivi, consapevoli. Dio ci ha affidato il destino dell’umanità, l’ha messo nelle nostre mani, ciascuno per la propria responsabilità”.

 

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