arte contemporanea Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/arte-contemporanea/ Settimanale di informazione regionale Thu, 21 Dec 2023 11:46:38 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg arte contemporanea Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/arte-contemporanea/ 32 32 Consegnata all’arcivescovo Maffeis un’opera d’arte sacra https://www.lavoce.it/consegnata-allarcivescovo-maffeis-unopera-darte-sacra/ https://www.lavoce.it/consegnata-allarcivescovo-maffeis-unopera-darte-sacra/#respond Wed, 20 Dec 2023 11:09:30 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74342 opera di arte sacra

Nel pomeriggio dello scorso 15 dicembre, nell’Arcivescovado di Perugia, è stata consegnata all’arcivescovo monsignor Ivan Maffeis un’opera d’arte sacra realizzata nel 1991 dall’artista Osmida, al secolo Mirella Secca Temperini, scomparsa ventidue anni fa.

Quest’opera è stata donata dalla figlia dell’artista, la professoressa Cristina Temperini, che ha seguito la cerimonia di consegna da Klagenfurt (in Austria) in collegamento digitale, a cui sono intervenuti, oltre l’arcivescovo Maffeis, il critico d’arte Massimo Duranti con il collega Andrea Baffoni e il direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, arch. Alessandro Polidori.

A Massimo Duranti la professoressa Temperini ha delegato l’atto di consegna dell’opera d’arte che sarà custodita in un primo momento nei locali del Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, e di cui sarà poi valutata la collocazione in una chiesa dell’Archidiocesi.

"Si tratta -ha illustrato il critico d’arte- di una grande croce (tre metri per due) composta da quindici pannelli intelaiati di carta catramata sull’anima dei quali l’artista è intervenuta col colore a olio bianco a disegnare simboli e segni astratti.

L’opera concettuale di arte sacra, di grande suggestione estetica, è corredata da un bozzetto e un’immagine della Madonna rivolta verso la croce.

Osmida -ha sottolineato Duranti- è stata artista di vaglia riconosciuta come tale dalla critica in Italia e all’estero. Nativa di Passignano sul Trasimeno, formatasi all’Istituto d’Arte Bernardino di Betto di Perugia, poi residente a Macerata, quindi a Perugia dal 1974 dove è scomparsa nel 2006, si è resa famosa per l’accuratezza e la vastità della sua ricerca artistica. Sperimentatrice di ogni forma di moderna comunicazione, ha usato i materiali più particolari per le sue creazioni concettuali: oltre alla pittura tradizionale, ha usato la gomma di risulta, l’amianto, fino alla scoperta della carta catramata, usata per gli imballi marittimi e da lei svelta a scoprirle brani dell’anima di catrame e con interventi pittorici".

L’arcivescovo Maffeis ha espresso un sentito e vivo ringraziamento alla professoressa Temperini per l’attenzione e la sensibilità avuta nei confronti della Chiesa diocesana di Perugia-Città della Pieve impegnata da anni anche in attività e progetti di conservazione, tutela e valorizzazione di opere d’arte moderna.

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opera di arte sacra

Nel pomeriggio dello scorso 15 dicembre, nell’Arcivescovado di Perugia, è stata consegnata all’arcivescovo monsignor Ivan Maffeis un’opera d’arte sacra realizzata nel 1991 dall’artista Osmida, al secolo Mirella Secca Temperini, scomparsa ventidue anni fa.

Quest’opera è stata donata dalla figlia dell’artista, la professoressa Cristina Temperini, che ha seguito la cerimonia di consegna da Klagenfurt (in Austria) in collegamento digitale, a cui sono intervenuti, oltre l’arcivescovo Maffeis, il critico d’arte Massimo Duranti con il collega Andrea Baffoni e il direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, arch. Alessandro Polidori.

A Massimo Duranti la professoressa Temperini ha delegato l’atto di consegna dell’opera d’arte che sarà custodita in un primo momento nei locali del Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, e di cui sarà poi valutata la collocazione in una chiesa dell’Archidiocesi.

"Si tratta -ha illustrato il critico d’arte- di una grande croce (tre metri per due) composta da quindici pannelli intelaiati di carta catramata sull’anima dei quali l’artista è intervenuta col colore a olio bianco a disegnare simboli e segni astratti.

L’opera concettuale di arte sacra, di grande suggestione estetica, è corredata da un bozzetto e un’immagine della Madonna rivolta verso la croce.

Osmida -ha sottolineato Duranti- è stata artista di vaglia riconosciuta come tale dalla critica in Italia e all’estero. Nativa di Passignano sul Trasimeno, formatasi all’Istituto d’Arte Bernardino di Betto di Perugia, poi residente a Macerata, quindi a Perugia dal 1974 dove è scomparsa nel 2006, si è resa famosa per l’accuratezza e la vastità della sua ricerca artistica. Sperimentatrice di ogni forma di moderna comunicazione, ha usato i materiali più particolari per le sue creazioni concettuali: oltre alla pittura tradizionale, ha usato la gomma di risulta, l’amianto, fino alla scoperta della carta catramata, usata per gli imballi marittimi e da lei svelta a scoprirle brani dell’anima di catrame e con interventi pittorici".

L’arcivescovo Maffeis ha espresso un sentito e vivo ringraziamento alla professoressa Temperini per l’attenzione e la sensibilità avuta nei confronti della Chiesa diocesana di Perugia-Città della Pieve impegnata da anni anche in attività e progetti di conservazione, tutela e valorizzazione di opere d’arte moderna.

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La Galleria nazionale dell’Umbria compie 100 anni https://www.lavoce.it/la-galleria-nazionale-dellumbria-compie-100-anni/ Thu, 18 Jan 2018 16:58:15 +0000 https://www.lavoce.it/?p=51026

La Galleria nazionale dell’Umbria ha compiuto cento anni. Risale infatti al 17 gennaio 1918 la fondazione di una delle gallerie d’arte oggi tra le più importanti d’Italia. Per l’occasione sono in programma delle mostre ed eventi che rispondono all’intento di valorizzare opere che costituiscono i massimi vertici della scuola pittorica umbra, di scoprire capolavori assenti dai circuiti espositivi e custoditi nei depositi della Galleria nazionale e di avere come protagonista il patrimonio artistico proveniente dall’intera regione, in ossequio al motto “Tutta l’Umbria una Mostra” coniato per la storica esposizione del 1907, elemento ispiratore dell’iniziativa del centenario. “Per celebrare degnamente la ricorrenza – spiega a La Voce il direttore Marco Pierini, anticipando il programma presentato alla stampa il 17 gennaio – abbiamo dato incarico a Muttnik (tre grafici giovanissimi e bravissimi) di disegnare il nostro nuovo logo, di rielaborare tutta l’immagine della Galleria e, in collaborazione con numerose altre realtà, di approntare il nuovo sito web, un’audioguida estremamente innovativa per tecnologia e contenuti, una sezione didattica on line e la nuova comunicazione interna al museo. Per il 2019 è in programma un nuovo allestimento delle opere”. Leggi di più sull'edizione digitale de La Voce.]]>

La Galleria nazionale dell’Umbria ha compiuto cento anni. Risale infatti al 17 gennaio 1918 la fondazione di una delle gallerie d’arte oggi tra le più importanti d’Italia. Per l’occasione sono in programma delle mostre ed eventi che rispondono all’intento di valorizzare opere che costituiscono i massimi vertici della scuola pittorica umbra, di scoprire capolavori assenti dai circuiti espositivi e custoditi nei depositi della Galleria nazionale e di avere come protagonista il patrimonio artistico proveniente dall’intera regione, in ossequio al motto “Tutta l’Umbria una Mostra” coniato per la storica esposizione del 1907, elemento ispiratore dell’iniziativa del centenario. “Per celebrare degnamente la ricorrenza – spiega a La Voce il direttore Marco Pierini, anticipando il programma presentato alla stampa il 17 gennaio – abbiamo dato incarico a Muttnik (tre grafici giovanissimi e bravissimi) di disegnare il nostro nuovo logo, di rielaborare tutta l’immagine della Galleria e, in collaborazione con numerose altre realtà, di approntare il nuovo sito web, un’audioguida estremamente innovativa per tecnologia e contenuti, una sezione didattica on line e la nuova comunicazione interna al museo. Per il 2019 è in programma un nuovo allestimento delle opere”. Leggi di più sull'edizione digitale de La Voce.]]>
Il Capitolo della Cattedrale mette in mostra i suoi “tesori” di arte contemporanea https://www.lavoce.it/il-capitolo-della-cattedrale-mette-in-mostra-i-suoi-tesori-di-arte-contemporanea/ Fri, 22 Apr 2016 08:43:29 +0000 https://www.lavoce.it/?p=46049 mostra-capitolo-duomo-opere-contemporanee-cmykUna ventina di opere contemporanee (pittoriche, grafiche e scultoree) saranno oggetto della mostra “Quadri per un’esposizione” che si aprirà sabato 23 aprile nella sala del Dottorato presso il chiostro della cattedrale di Perugia.
Si tratta di un piccolo corpus di opere facenti parte di una raccolta più vasta di artisti del XX secolo provenienti da lasciti e donazioni fatti al Capitolo della cattedrale di San Lorenzo e da tempo in deposito presso il museo, “in attesa – spiega la curatrice Alessandra Roila – che si verificheranno, come sostiene il presidente del Capitolo della cattedrale mons. Fausto Sciurpa, le condizioni per allestire l’auspicata sezione di arte contemporanea del Museo del Capitolo”.
“La parte più consistente della collezione – prosegue – è costituita dal lascito di mons. Dino Contini, sacerdote perugino, e dalle donazioni delle famiglie Giovagnoni, Maddoli, Briziarelli e Venanti. Perlopiù si tratta di opere che si rifanno al tema del Sacro, ma visto e interpretato attraverso le diverse sensibilità artistiche degli autori, tanto che le opere non rappresentano solo soggetti sacri. A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso c’è infatti una maggiore apertura culturale del mondo cattolico, con un conseguente ampliamento del concetto di Sacro nell’arte e un senso di rinnovamento dell’arte sacra”.
“Se infatti – aggiunge Roila – fino al XX secolo il genere sacro aveva coinciso con l’arte cristiana, espressione dell’incarnazione di Dio e del mistero di Cristo, nel corso del Novecento, confrontandosi con la diffusione della secolarizzazione e del nichilismo, con l’affermazione della ‘morte di Dio’, ciò che prima costituiva un senso condiviso adesso diventa frammentazione del senso.
Per cui, accanto all’esigenza di rinnovamento dell’iconografia cristiana di superare i limiti della rappresentazione tradizionale, si avverte una ricerca di senso, senza che questo assuma una dominazione confessionale. Nell’arte questo si esprime attraverso dominazioni differenti: invisibile, spiritualità, misticismo”.
Concetti ed espressioni che si ritrovano anche nelle opere esposte in mostra, quale la Crocifissione di Mariano Villalta, artista spagnolo che di questo rinnovamento è un grande protagonista. “È l’opera della sua maturità – spiega Alessandra Roila -, tipico esempio del Neoespressionismo astratto e materico, a metà tra rappresentazione e astrazione”.
Tracce riconducibili a un’ispirazione religiosa si ritrovano ad esempio nei paesaggi di Giorgio Maddoli, definito l’artista del “paesaggio mistico”, o ancor meglio in quelli di padre Diego Donati, o nei ritratti di Isabella Testoni. Particolare è la tela Suonatore di fisarmonica di Alessandro Bruschetti, opera simbolo della mostra: con la sua “pittura purilumetrica”, incentrata sulle tematiche della luce e dello spazio, è riuscito a realizzare un’opera di un astrattismo molto personale. L’elenco continua con opere di Gerardo Dottori, Nello Palloni, Domenico Purificato.

(La notizia sul sito www.diocesi.perugia.it)

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Carabinieri: inaugurata a Perugia la sede del Nucleo tutela patrimonio culturale https://www.lavoce.it/il-presidente-della-repubblica-mattarella-e-stato-a-perugia-per-inaugurare-la-sede-ddel-nucleo-dei-carabinieri/ Fri, 01 Apr 2016 10:21:29 +0000 https://www.lavoce.it/?p=45834 DSC00026Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella giovedì 31 marzo è stata inaugurata a Perugia, in corso Garibaldi, la sede umbra del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale. La nuova sede è stata dedicata alla memoria del colonnello Valerio Gildoni, medaglia d’oro al valore militare, originario di Città di Castello, ucciso da un pensionato che si era barricato in casa, il 17 luglio del 2009 a Nanto (Vicenza), mentre tentava di convincerlo ad arrendersi.
Il presidente si è fermato appena due ore nel capoluogo umbro dove, intorno alle 11, ha presieduto all’inaugurazione della sede del Nucleo Tcp, a cui è seguita, sempre in mattinata, la visita al Residence Chianelli presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia.

Dopo aver passato in rassegna il picchetto d’onore dell’Arma dei carabinieri schierato nel cortile interno del complesso conventuale – un tempo parte dell’orto del monastero di Santa Caterina – Mattarella si è poi recato presso la lapide posta all’interno della sede del Nucleo Tutela dedicata al colonnello Gildoni dove ha incontrato i familiari: la moglie Barbara, il padre, la madre, il fratello don Alberto Gildoni. Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi in un’altra sala del complesso, il presidente ha incontrato, tra gli altri, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, la vicepresidente della Camera Marina Sereni,la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco Andrea Romizi e il sottosegretario Gianpiero Bocci.

“Intitoliamo questa nuova caserma dell’Arma a un eroe dei nostri giorni, il colonnello dei carabinieri Valerio Gildoni – ha detto il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, di fronte alle vaie autorità presenti -. Essa opererà a tutela dell’intera regione umbra a protezione e salvaguardia dei beni storico-artistici-archeologici e paesaggistici di questa antica, nobile, operosa, bellissima regione nel cuore del nostro Paese. Tutto questo è stato e sarà reso possibile grazie alla lungimiranza e determinazione del ministro dei Beni e attività culturali e del turismo Dario Franceschini a cui rivolgo sentiti ringraziamenti” per la sua opera di valorizzazione nell’esercizio delle sue funzioni dell’attività dell’Arma in questo settore. A tal proposito il comandante ha ricordato che la Bandiera dell’Arma ha ricevuto nel 2015 la medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte sottolineando la recente iniziativa della costituzione dei caschi blu della cultura sancita quest’anno dalla firma dell’accordo tra l’Italia e l’Unesco e di cui già si parla di un loro prossimo intervento in missione all’estero”.

E’ seguito l’intervento del ministro Dario Franceschini che ha ringraziato il presidente Mattarella per l’attenzione rivolta, con la sua presenza, al lavoro dell’Arma e al mondo della cultura. “Veniamo da giorni di festività pasquali che hanno visto numeri importanti sulla presenza nei musei e nelle città di tanti italiani oltre che stranieri – ha detto – in un momento in cui il turismo internazionale è profondamente minacciato con atti di terrorismo che puntano a creare paura. Il lavoro importante che dobbiamo fare – ha sottolineato – è riavvicinare gli italiani alla consapevolezza dello straordinario patrimonio culturale che abbiamo nel nostro Paese, riconoscendone l’importanza così come fanno gli stranieri quando vengono in Italia. L’Italia è uno straordinario museo diffuso, è il Paese dei 4500 musei, delle grandi capitali dell’arte. Abbiamo la possibilità, adempiendo all’obbligo costituzionale dell’art. 9, di tutelare il patrimonio artistico e paesaggistico, ma contemporaneamente possiamo far diventare il turismo culturale, non del mordi e fuggi, uno straordinario veicolo di crescita economica del nostro Paese e di creazione di nuova occupazione”. “Spesso non abbiamo l’orgoglio sufficiente – ha proseguito – per rivendicare le nostre eccellenze nazionali: non c’è incontro con altri ministri della cultura di altri Paesi in cui non veniamo ringraziati per l’operato dei nostri carabinieri, in collaborazione con quell’attività di formazione che già i carabinieri fanno con le altre forze di polizia. O per il nostro intervento in altri Paesi o ospitando persone di altri Paesi per la formazione del loro personale nel settore dei beni culturali”.

“E’ particolarmente importante avere questa eccellenza mentre vediamo nel mondo tanti luoghi minacciati e deturpati come Palmira – ha proseguito – Vengono distrutti perché sono il simbolo di una cultura o religione diversa. I terroristi filmano le distruzioni pensando che sia uno strumento di propaganda, ma poi, spente le telecamere, vendono i reperti per finanziare la loro attività. E’ per questo che abbiamo proposto già un anno e mezzo fa una task- force internazionale di tutela del patrimonio artistico-culturale patrimonio dell’umanità. E’ per questo che è stata messa in campo la proposta italiana all’assemblea generale delle Nazioni Unite che è diventata una risoluzione approvata all’unanimità dall’Unesco alcuni mesi fa e che ha originato la firma a Roma con il segretario generale dell’Unesco e il Governo italiano del primo accordo di applicazione di quella risoluzione di una task force nazionale italiana composta di carabinieri per la tutela del patrimonio e da civili del ministero come restauratori, architetti e archeologi che sono pronti e operativi per intervenire quando verremo chiamati dalle organizzazioni internazionali e in particolare dall’Unesco. Dopo la liberazione di Palmira i- ha proseguito – il segretario generale dell’Unesco ha già avviato un’attività in questo senso – ha detto – e domani (oggi ndr) ci sarà un primo momento di contatto tra l’Unesco e i rappresentanti di alcuni Paesi tra cui il nostro e siamo pronti ad intervenire essendo l’unico Paese pronto e che ha firmato un accordo formale con l’Unesco per una task force internazionale”.

Il Nucleo Tutela patrimonio culturale

Con un organico di soli 16 militari il 3 maggio 1969 veniva istituito il Nucleo Tutela patrimonio artistico, allora inquadrato nell’ambito del ministero della Pubblica istruzione. Veniva così costituito il primo reparto di polizia al mondo specializzato nella lotta al traffico illecito dei beni culturali dimostrando una particolare sensibilità verso la protezione e la salvaguardia dell’immenso patrimonio culturale italiano. Nel 1971 il reparto veniva elevato a Comando di Corpo e nel 2001 assumeva l’attuale denominazione. A seguito dell’istituzione del Ministero per i beni culturali nel 1975 il comando transitava alle dipendenze funzionali di quel ministero divenendo l’ufficio di diretta collaborazione. Fin dalla sua istituzione il Tpc, svolge compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale attraverso la prevenzione delle violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici. Il Tpc con un organico di 278 carabinieri specializzati è presente sul territorio nazionale con un reparto operativo articolato nelle sezioni antiquariato, archeologia, falsificazione e arte contemporanea con compiti di coordinamento investigativo. Quindici nuclei con competenza regionale ed interregionale ed una sezione per la Sicilia orientale con sede a Siracusa. Si avvale di uno strumento informatico di ausilio all’indagine di polizia giudiziaria, la Banca dati di beni culturali illecitamente sottratti che con più di 6 milioni di oggetti censiti e circa seicentomila immagini è la più grande a livello mondiale nello specifico settore. E’ possibile ricercare e consultare mediante i tradizionali siti informazioni su 14.500 beni culturali di elevato valore.

 

 

 

 

 

 

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Il Concilio Vaticano II e Paolo VI https://www.lavoce.it/il-concilio-vaticano-ii-e-paolo-vi/ Thu, 06 Aug 2015 07:47:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=41873 Floriano-Bodini
Floriano Bodini “Papa Giovanni e cardinali”, bronzo, 1962

In occasione del 73° Corso di Studi cristiani: “Noi responsabili dell’immagine di Dio, per un mondo più umano” (Assisi 18/23 agosto, presso l’Auditorium della Pro Civitate Christiana) la Galleria d’arte contemporanea della Pro Civitate Christiana presenta la seconda e conclusiva parte della rassegna artistica “Il Concilio Vaticano II Paolo VI. Arte e testimonianza in Assisi” dedicata al 50° del Concilio Vaticano II e ai papi San Giovanni XXIII e il beato Paolo VI, a partire dalla documentazione archivistica della Pro Civitate Christiana e della sua rivista Rocca e attraverso l’arte e gli artisti che, nella memoria storica e nella attualità, hanno dato la loro testimonianza di bellezza.

L’inaugurazione della mostra, che si concluderà l’8 dicembre, avverrà il 19 agosto, alle ore 18, con la conferenza introduttiva di Mariano Apa – con proiezione di immagini – sui temi della mostra e delle opere degli artisti in esposizione. Mariano Apa è docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti a Roma e Visiting professor presso la Pontificia Università S. Anselmo a Roma. Alle ore 19 apertura esposizione e visita guidata.

Nell’ambito del Corso di Studi cristiani del 2014 l’attenzione si è focalizzata sulla figura di papa Giovanni XXIII e la prima fase del Concilio Vaticano II. In questo 2015 si vuole offrire l’occasione di ripensare allo svolgimento e alla conclusione del Concilio con la testimonianza del beato Paolo VI e tramite tre artisti storici – Floriano Bodini (Gemonio/Va, 1933-Milano 2005), Enrico Manfrini (Lugo di Romagna/Ravenna, 1917 – Milano 2004), Georges Rouault (Parigi, 1871-1958) le cui culture e stili di linguaggio hanno caratterizzato le modalità espressive di questo contesto storico-religioso.

Di questi artisti, legati alla realtà religiosa e culturale di Papa Montini, di mons. Pasquale Macchi e di don Giovanni Rossi, la mostra presenta numerosi bronzi, disegni e altre opere grafiche presenti nella raccolta della Galleria d’Arte. La sezione documentaria tratta dei rapporti tra il card. Montini – poi papa Paolo VI – e don Giovanni Rossi, attingendo alla documentazione fotografica e all’epistolario presente negli archivi dell’Associazione. La mostra è curata da Mariano Apa e da Anna Nabot, direttrice della Pro Civitate Christiana.

Il Corso di studi cristiani avrà inizio mercoledì 19 agosto alle ore 21.15 con l’intervento di Brunetto Salvarani su “Quando i cantautori intrecciano il divino”. Tra gli altri relatori presenti Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, Mostafa El Ayoubi, sociologo, caporedattore rivista Confronto e opinionista di Nigrizia, Raniero La Valle, giornalista e scrittore, Lidia Maggi, pastora battista, Roberto Mancini, filosofo, Alberto Melloni, storico, Fondazione scienze religiose Giovanni XXIII, Adnane Mokrani, docente al Pontifico istituto di studi arabi e islamici università Gregoriana. Per maggiori info: Galleria d’arte contemporanea, tel. 075.813231.

e-mail: galleria@cittadella.org.

 

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51° Corciano festival https://www.lavoce.it/51-corciano-festival/ Wed, 05 Aug 2015 10:03:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=41871 CorcianoFestival
Corciano Festival: la sfida dei Fanti

Pur in tempi di risorse finanziarie ridotte il Comune di Corciano non rinuncia a proporre il suo festival estivo, quest’anno dedicato alla memoria dei passati 50 anni.

Il Corciano festival quest’anno è infatti giunto alla 51esima edizione e forte di un passato glorioso, non si scoraggia e propone sì un programma ridotto, ma interessante dando spazio, come è ormai consuetudine consolidata, all’arte contemporanea, alla musica, cinema, arti visive, teatro e poesia.

Il tutto condito da serate gastronomiche, di folklore e rievocazioni storiche. Il programma è stato diviso in due tranche: dall’8 al 16 e dal 21 al 23 agosto.

Nell’anno dell’Expo non si poteva non dedicare attenzione al cibo, così dal 21 al 23 agosto spazio a “Nutre lo spirito solo ciò che lo rallegra” – Performances artistiche, letterarie e gastronomiche, a cura di Antonella Parlani in collaborazione con Slow Food Condotta Trasimeno.

Per commemorare i 50 anni di prolifica attività del festival il Comune ha chiesto alla Pro Loco di Corciano uno sforzo di creatività che si è concretizzato in un lavoro di ricerca e progettazione nei propri archivi e che ha portato alla realizzazione di tre mostre ed ha permesso la pubblicazione di un corposo volume che racconta la storia della manifestazione e dell’antico borgo.

Per il futuro – ha detto in sede di presentazione il sindaco di Corciano Cristian Betti – si dovrà ripensare a nuovi contenuti, in particolare per quanto riguarda le arti figurative e la musica. L’idea è di puntare maggiormente sul design, per attirare anche sponsor privati.

“Maestri del Novecento. Cinquanta anni di presenze a Corciano” è il tema delle tre mostre per i 50 anni del festival, a cura di Alessandra Migliorati, con la collaborazione di Alessandra Tiroli. Venti gli artisti selezionati, per ripercorrere il mezzo secolo nei suoi momenti più significativi: tra questi Alberto Burri, Leoncillo Leonardi, Gerardo Dottori, Brajo Fuso, Edgardo Abbozzo, Antonio Ranocchia, Alessandro Bruschetti, Maceo Angeli.

A cura di Andrea Baffoni e Francesca Duranti si terrà la mostra “Sapore d’incanto. Espressioni contemporanee di arte e design sui tempi del cibo”: la sezione contemporanea dedicata ai giovani artisti s’ispira al tema dell’alimentazione, affrontato attraverso i soggetti della fantasia e dell’immaginazione.

Per la sezione musica arrivano a Corciano (12 agosto) i “Pia – no – jaC”, un famoso duo giapponese, Hayato e Hiro, al piano e al Cajon, che proporranno musica classica e jazz, fino alla dance music.

Domenica 9 agosto appuntamento con il teatro con lo spettacolo “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame. Come ogni anno spazio anche alle rievocazioni storiche tra Medioevo e Rinascimento: il 13 agosto serenate dei Menestrelli, il 14 agosto processione del lume, il 15 agosto Corteo storico del Gonfalone.

Si chiude il 23 agosto con… “L magna” e “l beve”… a modo nostro, divagazioni enogastronomiche in dialetto perugino con il Trio perugino del Donca, ideazione e coordinamento di Sandro Allegrini.

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Tutto il bello dell’Umanesimo https://www.lavoce.it/tutto-il-bello-dellumanesimo/ Thu, 02 Jul 2015 09:55:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=37142  L’Angelus di Millet
L’Angelus di Millet

“Non si può capire Firenze se non nel segno di una visione che mette insieme, e non distingue, la dimensione caritativa e quella culturale: una fede cristiana che si fa immagine di bellezza e vita di carità. L’unità di questi due elementi è il contesto in cui vogliamo accogliere il Convegno ecclesiale nazionale di novembre”.

Lo ha affermato l’arcivescovo della città, card. Giuseppe Betori , nel presentare le iniziative culturali che l’arcidiocesi promuove in occasione del Convegno che vedrà la Chiesa italiana riunirsi proprio a Firenze per riflettere sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.

Le iniziative culturali, ha aggiunto Betori, serviranno “a far vedere che l’Umanesimo fiorentino non è stato una voce che distacca l’uomo da Dio, o che pone l’uomo sopra Dio, ma un riscoprire l’uomo alla luce della fede”.

La proposta culturale si articolerà essenzialmente in quattro iniziative. La prima è la mostra “Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana”; si svolgerà a palazzo Strozzi.

Un percorso sul rapporto tra arte e Sacro tra metà Ottocento e metà Novecento. In esposizione opere come la Pietà di Van Gogh in prestito dai Musei Vaticani, la Crocifissione bianca di Chagall, da Chicago, e l’Angelus di Millet dal Musée d’Orsay di Parigi.

Gli spazi sotterranei della basilica di San Lorenzo ospiteranno invece la mostra “Si fece carne. L’arte contemporanea e il Sacro”: dall’ex-voto di Yves Klein ad artisti come Mimmo Paladino e Giuliano Vangi, con una sezione dedicata anche a una selezione delle opera commissionate ad artisti contemporanei in occasione della pubblicazione del Nuovo lezionario Cei .

Le iniziative culturali promosse dall’arcidiocesi di Firenze comprendono inoltre la pubblicazione di un volume, che sarà offerto a tutti i convegnisti, dal titolo Icone dell’uomo. Arte e fede a Firenze nel Rinascimento (ed. Mandragora) in cui quattro tra i massimi esperti di arte sacra – Cristina Acidini, Antonio Natali, Antonio Paolucci, Timothy Verdon – rileggono venti opere d’arte di scuola fiorentina, da Giotto a Michelangelo, alla luce della teologia e della fede del tempo in cui sono nate.

“Nell’arte dell’Umanesimo e del Rinascimento – ha ricordato mons. Verdon – l’iconografia cristiana è dominante: possiamo dire che è nella raffigurazione di Cristo e di Maria che l’arte di quel periodo ha ridefinito l’immagine dell’uomo”.

L’ultima iniziativa sarà dedicata a Dante, nel 750’ anniversario della nascita: un percorso a cura dell’associazione Culter che farà ripercorrere, nel complesso della basilica di Santa Croce, gli ambienti e i personaggi della Divina Commedia attraverso suoni, profumi e colori, secondo lo stile della “lettura popolare” che ha sempre reso accessibile Dante a un vasto pubblico di appassionati, esperti e gente comune.

 

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Spoleto vetrina di artisti internazionali https://www.lavoce.it/vetrina-di-artisti-internazionali/ Thu, 11 Jun 2015 09:25:36 +0000 https://www.lavoce.it/?p=35381 Spoleto-Festival“Un appuntamento antico che si rinnova, mai eguale tuttavia, se non nei luoghi e nell’amore per ciò che è bello. Un appuntamento per ritrovarsi nel suono delle voci e delle musiche, per perdersi nel gridio delle rondini alto sulle piazze, in questi vicoli d’ombra e di sole”.

Sono le parole che Giorgio Ferrara, direttore artistico ormai da otto anni, ha dedicato alla prossima edizione del Festival dei Due mondi di Spoleto che si terrà dal 26 giugno al 12 luglio .

Parole che ben rispecchiano il senso di una manifestazione che anche quest’anno, pur nel solco della tradizione, apre i suoi confini a tutte le espressione artistiche più vitali creando come sempre un dialogo tra passato e presente, avanguardia e tradizione, nuove generazioni e mostri sacri, restando fedele alla qualità e all’eccellenza delle proposte.

Giunto alla sua 58a edizione, il Festival conferma il suo carattere originale e il prestigio di un importante appuntamento internazionale. Storico luogo di incontro tra culture diverse, offre ancora una consolidata vetrina ai grandi artisti e a quelli emergenti e soprattutto è inarrestabile officina di produzioni originali.

Il programma propone 17 giorni di grande spettacolo, con opere, concerti, balletti, recital, pièce teatrali, insieme a rassegne di cinema, laboratori, convegni, incontri, premi, concorsi, eventi speciali, con uno sguardo attento anche all’arte contemporanea.

L’appuntamento inaugurale del 26 giugno sarà con l’opera Così fan tutte dramma giocoso in due atti di W. A. Mozart, su libretto di Lorenzo Da Ponte, una nuova produzione in collaborazione con il Ravenna Festival e la Fondazione Teatro Coccia di Novara (al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, ore 19.30).

Il 10 luglio alle ore 21.30, piazza Duomo ospiterà in anteprima il più prestigioso omaggio mai realizzato alle colonne sonore italiane: La dolce vita, The Music of Italian Cinema. Un concerto-evento in cui il pubblico seguirà un percorso musicale creato dalle più belle e importanti colonne sonore della storia del cinema italiano. A eseguirli sarà una delle più importanti orchestre sinfoniche italiane, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Steven Mercurio.

La sezione Danza si apre con Sara Baras, fra le più rinomate e versatili stelle spagnole del flamenco, che porta lo spettacolo Voces, di cui è allo stesso tempo regale interprete e appassionata coreografa.

Per la sezione mostre per la prima volta ci sarà un’esposizione di quarantotto “gessi” provenienti dalla collezione privata di Fernando Botero che rappresenteranno un’ampia sintesi della sua attività scultorea.

Nel centenario della nascita di Leoncillo verranno promossi due convegni (9 luglio e 10 luglio) che riuniranno storici dell’arte, critici e collezionisti per riconsiderare la centralità nell’arte del Novecento del grande scultore spoletino. Il 10 luglio “Il festival per Luca Ronconi”, incontri e ricordi alla sala Frau.

A cura dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia in collaborazione con Spoleto58 Festival dei 2Mondi e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione anche quest’anno a San Domenico di Spoleto (ore 17) verranno proposte “Parole per la felicità” “Le beatitudini / Prediche, un itinerario proposto da voci diverse e autorevoli.

Tra gli altri appuntamenti i “Concerti in piazza” con gli studenti del Conservatorio “Morlacchi” di Perugia con musiche di vari autori (tutti i giorni ore 22), il concerto pianistico di Laura Magnani (28 giugno), gli “Incontri di Paolo Mieli”, storico e giornalista. In occasione del Concerto finale, Jeffrey Tate, tra i più rinomati e versatili direttori d’orchestra inglesi della sua generazione, conduce l’Orchestra giovanile italiana della Scuola di musica di Fiesole, con musiche di Franz Schubert e Johannes Brahms (Piazza Duomo, 12 luglio).

 

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Mostra antologica di Gerardo Dottori all’Estorick di Londra https://www.lavoce.it/mostra-antologica-di-gerardo-dottori-allestorick-di-londra/ Thu, 10 Jul 2014 18:30:25 +0000 https://www.lavoce.it/?p=26034 Dottori a Londra-DurantiPer Gerardo Dottori questo è veramente un anno fortunato. È ancora in corso al Guggenheim di New York, fino al 1° settembre, la mostra “Italian Futurism”, dove nella rosa delle opere esposte c’è anche “Il trittico della velocità” del maestro futurista, concessa dal Museo di arte contemporanea di Palazzo Penna di Perugia. A Santa Maria degli Angeli, al Museo della Porziuncola fino al 31 agosto, la mostra “Santo Francesco” raccoglie le opere realizzate da Dottori sul Poverello di Assisi.

Martedì 8 luglio scorso l’inaugurazione all’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra di una antologica su “Gerardo Dottori. The futurism wiev” che per la prima volta sbarca oltremanica con una cinquantina di opere, tra dipinti e disegni, (di proprietà sia privata che pubblica) che comprendono non solo le ormai note aeropitture, ma anche opere della fase giovanile divisionista (Fanciulla nel bosco, 1908, Trittico degli alberi, 1909-10), di quella futurista (Primavera, 1912, Incendio città, 1926, Forme ascensionali, 1930) e astratto – futurista. La mostra è realizzata in collaborazione con gli Archivi Dottori, il Comune di Perugia (Museo di arte contemporanea di palazzo Penna), Regione Umbria e Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. “All’inaugurazione – racconta Massimo Duranti, curatore della mostra (in collaborazione con Francesca Duranti e Andrea Baffoni) appena tornato da Londra – erano presenti la direttrice del museo Roberta Cremoncini, l’addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia a Londra, il primo consigliere Nicola Todaro Marescotti ed un pubblico numeroso composto anche da uomini di cultura, artisti e giornalisti specializzati.

La mostra, che ha avuto il patrocinio del Ministero per i Beni culturali – spiega – è stata particolarmente apprezzata, un’occasione unica per comprendere bene l’itinerario estetico del futurista umbro. Le opere sono state disposte nei due saloni del piano terra del museo dove nei piani superiori sono conservati capolavori futuristi di Boccioni (Idolo moderno), Balla (Il violinista), Severini (Promenade) e Carrà (Uscita da teatro) che i visitatori hanno potuto così contestualizzare con le opere coeve di Dottori”.

Duranti non si è lasciato sfuggire l’occasione per polemizzare con la stampa sul mancato prestito da parte della Tate Gallery di Londra dell’opera “Esplosione di rosso su verde”, il capolavoro che Dottori donò al famoso museo inglese nel 1972 (fu proprio Duranti, insieme al compianto Alfredo De Poi, a consegnarlo) che non è stato prestato perché non richiesto nove mesi prima: “C’è più burocrazia a Londra che in Italia!” – sottolinea – il che ha impedito la visione simultanea di opere dei primi anni Dieci e una corretta datazione della stessa “Esplosione”. La serata è stata allietata da prodotti tipici umbri di Ferretti e cioccolatini Sandri.

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In giro per mostre a Natale https://www.lavoce.it/in-giro-per-mostre-a-natale/ Fri, 20 Dec 2013 09:42:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=21241 barberisAndar per mostre. Perché non cogliere l’opportunità delle vacanze natalizie per godersi le occasioni offerte nel nostro territorio? Tante sono a soggetto natalizio, non mancano quelle con i presepi artistici, molte di arte contemporanea, allestite sia in sedi museali stabili che in locali nei centri storici dei nostri bei borghi umbri. Ne segnaliamo alcune.

Alla Galleria nazionale dell’Umbria, a Perugia, fino al 28 febbraio, mostra “Riserva aurea” dell’artista Bizhan Bassiri. Nelle sue opere “la luce prende corpo e il corpo si illumina”. Il visitatore sarà accompagnato dalla luce dell’oro delle opere dell’artista lungo tutto il percorso della galleria per percepire in modo nuovo i capolavori ivi conservati.

A Palazzo Penna, a Perugia, dal 22 dicembre al 6 aprile, mostra fotografica e documentaria “Perugia in cammino, storie che fanno la storia” a cura di Alberto Mori con la collaborazione di Luigi Petruzzellis. Info www.comune.perugia.it. Aperture straordinarie il 23 e 30 gennaio e il 6 gennaio.

Nell’ex – chiesa della Misericordia di via Oberdan, a Perugia, fino al 24 dicembre, gli studenti del Liceo artistico “B. di Betto” di Perugia hanno realizzato la mostra che è la conclusione di un percorso intitolato “La città che vogliamo” progetto sperimentale che ha voluto promuovere la cultura della legalità.

Alla Casa Museo di Palazzo Sorbello in piazza Piccinino, a Perugia “Amici di Carta, Raccontare il mondo attraverso l’albo illustrato per l’infanzia” è il titolo della nuova sezione espositiva. La nuova sezione temporanea verrà inaugurata sabato 21 dicembre alle ore 16.30 presso la Fondazione Ranieri di Sorbello a Perugia. Aperture straordinarie 26 e 28 dicembre e 1, 4, 5, 6, 12, 19 e 26 gennaio. Info www.casamuseosorbello.org

Ad Assisi, a palazzo Frumentario, mostra su Antonio Canova. In esposizione sessanta tra sculture e quadri. Al suo interno un laboratorio didattico che illustrerà il modo di operare del grande scultore, massimo esponente del neoclassicismo. Info 342. 7506074.

Alla sala Mostre Cappuccini, in via San Francesco 19, ad Assisi, fino al 26 dicembre, si tiene la mostra di pittura “La Donna vestita di Sole” dell’artista Mario Barberis. Si tratta di una serie di dodici dipinti che l’artista ha licenziato per i Frati Cappuccini della Provincia dell’Umbria, nella persona di padre Mariangelo da Cerqueto (alias Frate Indovino), in occasione del primo centenario delle apparizioni mariane di Lourdes (1858). Alla prima Biennale di Roma (1921) fu presentata la sua prima grande opera di soggetto religioso il “Convito della luce” il cui straordinario successo lo portò sino a Gerusalemme dove si dedicò, nel 1922-23 e negli anni ’40, alla decorazione della nuova Basilica dell’Agonia (o Chiesa di tutte le Nazioni). Muore a Roma nel 1960.

A Montefalco e Trevi (in ambedue i centri le sedi espositive sono nel complesso di San Francesco) fino al 30 marzo mostra di arte contemporanea di Vittorio Paris “Il mio mondo fantastico”. L’artista, nato a Montefalco, ma residente a Trevi, è uno dei più interessanti pittori naif del nostro tempo. Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti tra cui il 1° premio internazionale Leone di Venezia nel 1981. Info: Montefalco 0742. 379598, Trevi 0742.381628.

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Umbrialibri riparte con un nuovo “format” https://www.lavoce.it/umbrialibri-riparte-con-un-nuovo-format/ Thu, 07 Nov 2013 15:04:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=20469 Da sinistra Giuliano Casciarri, Andrea Cernicchi, Fabrizio Bracco, Simone Guerra alla presentazione
Da sinistra Giuliano Casciarri, Andrea Cernicchi, Fabrizio Bracco, Simone Guerra alla presentazione

Umbrialibri torna ad animare la vita culturale di Perugia con l’intento, quest’anno, di dare una scossa alla crisi del settore. In Umbria, secondo i recenti dati Istat, ben il 43% degli abitanti non legge nemmeno un libro, dato che posiziona la nostra regione ultima tra quelle del Centro-Nord. Novità di questa edizione il cambio della location, che non sarà più la Rocca paolina ma il centro di arte contemporanea di palazzo Penna di Perugia (dal 7 al 10 novembre) e il centro culturale Caos di Terni (dal 15 al 17). Una piccola tappa è prevista anche a Gubbio, alla biblioteca Sperelliana (6 e 16-17). Sede privilegiata della kermesse culturale sarà comunque palazzo della Penna, attuale centro di arte contemporanea, nonché sede del Circolo dei lettori che ad oggi vanta un numero di soci di tutto rispetto, oltre 1.100 iscritti. Si intensifica così la collaborazione tra il Comune di Perugia e la Regione dell’Umbria.

Il nuovo centro di arte contemporanea diverrà dunque, da spazio dedicato unicamente alla conservazione ed esposizione delle collezioni d’arte, un luogo di produzione e realizzazione di attività e progetti legati al contemporaneo. Tema della manifestazione è “La cultura che…” resiste, occupa, collabora, muore, cambia, libera, imprende, connette.

Un tema che verrà dunque declinato in varie azioni e lo farà grazie alla continua interazione tra scrittori, lettori, editori, ma anche giornalisti, artisti, opinionisti che verranno sollecitati ad essere protagonisti attraverso la presentazione di una carrellata di libri e vari incontri. Con oltre 130 appuntamenti, tutti gratuiti, l’iniziativa prevede anche dibattiti, conferenze, tavole rotonde che vedranno protagonisti nomi di primo piano come Franco Cardini, Riccardo Di Segni, Arrigo Levi, Fabrizio Cicchitto, Ilaria Borletti Buitoni, Vittorio Sermonti, Fausto Bertinotti, Achille Occhetto. Tra gli eventi di rilievo il convegno di domenica 10 novembre (ore 11.30) alla sala dei Notari di palazzo dei Priori, su “Il futuro delle politiche per i beni culturali tra pubblico e privato”, promosso dal Comune di Perugia e dalla Fondazione Fitzcarraldo. Interverranno il sottosegretario del ministero dei Beni e le attività culturali e del Turismo Ilaria Borletti Buitoni, l’assessore regionale Fabrizio Bracco, l’assessore comunale Andrea Cernicchi, Giuliano Segre presidente della Fondazione di Venezia, Ugo Bacchella presidente della Fondazione Fitzcarraldo e vari rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche, privati ed esponenti della società civile. Modererà Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3.

Venerdì 8 novembre, alle ore 18.30, in sala della Vaccara di palazzo dei Priori incontro su “Perugia 2019. Candidatura europea della cultura”, nel corso del quale verrà presentato il manifesto. Palazzo Penna ospiterà anche due appuntamenti: “Detective di gola”, quattro serate speciali con cene tematiche sulle tracce dei più grandi detective letterari, curate da Alberto Sorbini, direttore dell’Isuc (prenotazione obbligatoria te. 075 5716233) e “Umbrialibri noir”, con otto appuntamenti. Per i bambini, speranzosi che saranno i lettori di domani, due gli appuntamenti: Umbrialibri Junior che prevede uno spazio apposito al secondo piano di palazzo Penna, per l’editoria per bambini e ragazzi; Sottobanco, un concorso letterario per ragazzi dai 13 ai 18 anni, i cui finalisti verranno presentati l’8 novembre e premiati i vincitori.

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“Arte in Terapia” all’Albornoz Palace hotel inaugurata in occasione del Festival dei Due Mondi https://www.lavoce.it/arte-in-terapia-allalbornoz-palace-hotel-inaugurata-in-occasione-del-festival-dei-due-mondi/ Thu, 11 Jul 2013 11:03:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=17995 “Arte in Terapia. 33 diagnosi d’artista”, questo il titolo della mostra itinerante presso l’Albornoz Palace Hotel di Spoleto, inaugurata in occasione del Festival dei Due Mondi e che sarà presente nell’albergo fino al prossimo 20 luglio. Si tratta di un’esposizione itinerante che trova la sua base proprio nei luoghi deputati alla battaglia contro il dolore, ovvero i reparti di medicina e oncologia dell’ospedale di Spoleto San Matteo degli infermi. I curatori sono Alberto D’Anastasio, insegnante e docente di Storia dell’Arte e il primario del reparto di medicina intensiva del nosocomio spoletino ma anche grande appassionato d’arte contemporanea. Un ciclo di opere in mostra che hanno dato, inoltre, un importante premio intitolato: “Giuseppe D’Anastasio 2013”. Un premio che verrà dato a tutti coloro che hanno regalato alla collettività inconsapevolmente una testimonianza d’arte. Questa volta è stato donato alla carriera e alla memoria del pittore Afranio Metelli, un interprete d’arte contemporanea del ‘900, scomparso nel 2011.

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Don Nello, il sacerdote-pittore https://www.lavoce.it/don-nello-il-sacerdote-pittore/ Fri, 07 Aug 2009 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=7769 ‘Era nato per fare il pittore, eppure ha fatto soprattutto il prete, e molto bene. Il mattino dopo la messa, percorreva la ripida salita che dalle due chiese di San Barnaba, la vecchia e la nuova, lo conduceva a una cappella dove indossava il camice bianco per officiare l’arte, il restauro e il magistero del disegno e della pittura, arte sacra soprattutto, ma anche profana a non pochi giovani’.

Così Massimo Duranti ricorda l’amico sacerdote ‘ pittore don Nello Palloni nel suo saggio contenuto nel catalogo sulla mostra ‘Don Nello Palloni e i suoi maestri’ inaugurata sabato scorso a Corciano alla presenza, tra gli altri, del sindaco Nadia Ginetti, di mons. Giuseppe Chiaretti e dei curatori Antonio Carlo Ponti e Alessandra Tiroli. Quest’anno ricorre il centenario del Futurismo e ‘quale occasione migliore se non questa – spiega Duranti – per celebrare l’arte di don Nello considerato, a torto o a ragione, l’erede perugino del Futurismo’.

Accanto alle sue opere, esposte presso la Sala dell’Antico Mulino del Palazzo Comunale, sono state raccolte anche quelle di due tra i suoi principali maestri: Gerardo Dottori e Alessandro Bruschetti protagonisti indiscussi del Futurismo umbro. ‘Dottori, il grande maestro a livello internazionale dell’aereopittura – sottolinea Duranti – col quale l’approccio fu molto graduale, quando ormai il maestro era avanti con gli anni. Bruschetti, seppure molto più giovane di Dottori, ‘nominato’ futurista nel 1931 dallo stesso Marinetti, accostato ai futuristi in molte edizioni della Biennale di Venezia e in quella di Roma, col quale imbastì una vera amicizia’. Di loro sono state raccolte quasi una trentina di opere: dei due maestri solo pochi, ma significativi, esempi di pittura delle stagioni più mature. ‘Di don Nello, invece, abbiamo esposto anche le primissime esperienze, forse un po’ incerte, ma che chi come noi fa storia dell’arte – sostiene Duranti – deve avere il coraggio di esporle insieme alla produzione più matura’.

Un excursus artistico che comprende anche la produzione della pittura su acciaio, realizzata tra gli anni ’70 e ’80 e che ricorda molto la lezione dei due maestri, oltre ad alcuni bozzetti inediti di arte sacra realizzati in mosaico o in vetro nelle chiese perugine. Tra questi quello relativo al recente mosaico della cappella di Santa Maria della Misericordia e alcuni bozzetti della sua chiesa di San Barnaba.

‘Sappiamo che Palloni apprese tutte le tecniche possibili da Bruschetti – ricorda Duranti – dall’affresco al restauro, dalla pittura murale alla progettazione di vetrate. Il suo eclettismo lo portò negli ultimi anni a realizzare molte vetrate per le chiese di Perugia: da quelle per la chiesa del Bellocchio alla chiesa di Tuoro sul Trasimeno, di Castel del Piano, di Preggio fino alla parrocchiale di San Biagio e Savino a Perugia e alla modernissima vetrata per concezione e tema della cattedrale di San Lorenzo a Perugina voluta da mons. Giuseppe Chiaretti per il Giubileo.

Manuela Acito

Don Guerriero Giappesi, oltre 40 opere in mostra.

Fu maestro di disegno di don Nello e grande artistaIn una sala accanto, sempre nel Palazzo comunale, Corciano, sua città natale, ha voluto dedicare una mostra anche a don Guerriero Giappesi. Il maestro vicino all’allievo. Di Nello, don Guerriero fu infatti maestro di disegno al tempo del seminario. Un maestro esigente che si diceva in giro dicesse di lui ‘non capezza niente’. Salvo poi ricredersi anni dopo ‘ racconta Duranti – ‘ammettendo che ‘Giotto aveva superato Cimabue”.

Nato nel 1885, terminati gli studi teologici si iscrisse all’Accademia di Belle Arti ‘Pietro Vannucci di Perugia’ dove ottenne l’abilitazione all’insegnamento del disegno nelle scuole. Fu per un breve periodo parroco di Fontana, poi di Taverne di Corciano fino alla morte avvenuta nel 1977. Il suo stile non si rifà a nessun movimento particolare e, secondo chi lo ha conosciuto, gli si farebbe un gran torto a volergliene affibbiare uno, poiché lui mai si pose questo problema. Dipingere per lui significava meditare, pregare, cantare. Di lui si conserva un’autobiografia nella quale sono raccolte, a mo’ di catalogo, le numerose opere realizzate. Una guida preziosa ‘ spiega Alessandra Tiroli nel suo saggio al catalogo ‘ anche se incompleta del suo lungo lavoro.

‘In cima all’elenco – scrive Tiroli – cita le pergamene, nelle quali profuse tutte le sue abilità di decoratore paziente e fantasioso e per le quali era diventato ricercatissimo. Tra le opere grafiche segnala invece tra le altre la cartolina realizzata ‘come ricordo mostra d’arte sacra a Perugia 1907′ e il libricino miniato con la messa degli sposi per le nozze di Imelde Sticco, sorella di Maria. Eseguì miniature, tele e pitture murali per molte chiese come diverse decorazioni di edicole. Suoi cavalli di battaglia furono i battisteri: eseguì Battesimi di Cristo a Santa Lucia dei sobborghi, a Pruneto, a San Mariano, a Corciano. Molte opere sono conservate in collezioni private. Realizzò inoltre scenari e quinte per teatri. Per le sue doti disegnative fu richiesto anche per la progettazione di bende: nel 1909 ideò quella di Sant’Antonio abate di Corciano’.

Una carriera lunga e prolifica la sua, alla quale si rende parziale giustizia con questa mostra espositiva di circa una quarantina di opere. Tra quelle esposte molte sono di proprietà della famiglia, soprattutto miniature e pergamene. Ci sono poi pitture su tela e tavola come quelle di San Vito, della Madonna delle rose, di sant’Antonio abate o opere provenienti dalla parrocchia della Pievania, o da Taverne.

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