animatori Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/animatori/ Settimanale di informazione regionale Wed, 15 May 2024 00:02:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg animatori Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/animatori/ 32 32 Verso un nuovo stile per vivere le relazioni interpersonali https://www.lavoce.it/nuovo-stile-relazioni-interpersonali/ Tue, 31 Mar 2020 07:16:25 +0000 https://www.lavoce.it/?p=56629 Relazioni. Giovani che si tengono per mano

Ritrovare una quotidianità diversa

Il tempo che stiamo attraversando ci obbliga a ripensare uno stile nuovo delle relazioni; siamo obbligati a scoprire ciò che conta e a ritrovare una quotidianità diversa. Stiamo riscoprendo la vicinanza, la gioia di preparare insieme un tavolo per mangiare, la chiacchierata in casa. Tutto questo stempera il senso di paura e di preoccupazione che questo nemico invisibile ci ha messo addosso. Siamo in ricerca di nuovi modi per valorizzare e rivalorizzare i modi di stare insieme.

Nuovo stile di relazioni sta coinvolgendo anche la scuola e l’università

Questa ricerca di un nuovo stile di relazioni non riguarda solo le famiglie ma sta coinvolgendo anche la scuola e l’università. Come docente universitario, mi trovo ad attendere la lezione con la passione di sempre. Sento gli studenti vicini, capaci più di me di interagire e di dare un contributo attivo alle lezioni, attraverso uno strumento che abitano e che sanno abitare più di quanto pensiamo.

Scoprire la bellezza del rapporto vivo con le persone

Vedo intorno a me realtà giovanili che non hanno interrotto le loro attività con i ragazzi. Vedo animatori di oratorio, educatori di associazioni e capi scout, che oggi sono in fermento per cercare con fantasia di mantenere vive le attività e le relazioni con i ragazzi. Certo si stanno scoprendo tutte le potenzialità dei mezzi di comunicazione. Non li voglio più chiamare mezzi “virtuali” perché oggi ci accorgiamo che in quelle videochiamate ci vediamo, ci parliamo, ci scambiamo idee e riusciamo pure a ridere e commuoverci. È l’ora di scoprire la bellezza del rapporto vivo con le persone! Ora che ci sta mancando l’incontro, stiamo imparando a dare il giusto valore a chat e cose del genere, e stiamo comprendendo che niente è bello come l’attesa dell’incontro. Intanto non possiamo perdere i nostri ragazzi. Non possiamo derogare dalla nostra vocazione di educatori. E così, sentendo animatori di oratorio (ho la fortuna di conoscerne molti) e capi scout (io stesso lo sono), puoi raccogliere storie di attività che ti lasciano stupito. Come dirle tutte in un articolo? Moltissimi educatori sono a fare attività e incontri, a organizzare tornei, cineforum, discussioni, sfide, letture di favole e racconti da scambiarsi; piccole recite o filmati che vengono montati e poi riprodotti con tanto di trama e qualche piccolo ma strabiliante effetto cinematografico. Disegni, cartelloni. Un gruppo scout ha pensato di riesumare la lettera; ne hanno spedita una ai ragazzi per fargli provare l’ebrezza della carta scritta e che ti arriva per posta; e i ragazzi hanno apprezzato che c’è una maniera per pensare a qualcuno scrivendogli (il che vuol dire pensare a lui). Gare di cucina e prove di abilità a non finire. Immagino che molte famiglie saranno travolte da questa vitalità dei ragazzi. Una madre di una ragazzina del mio gruppo ha scritto: “Aiuto, mi sono ritrovata in cucina 30 dolcetti al cioccolato! Lo hanno chiesto gli scout? Se sono gli scout, permetto tutto”. Attività che aiutano a non farli sentire separati da tutto il loro mondo. È un fermento di iniziative che coinvolge le famiglie, finalmente riscoperte come parte integrante dei percorsi educativi. Il loro mondo c’è sempre. Però questo è un tempo che pone domande serie. Non c’è gruppo o oratorio che nelle sue iniziative non scopra di nuovo l’importanza dell’informarsi e del discutere su tutti gli aspetti umani, morali, religiosi, che questa situazione - davvero difficile - ci mette davanti. Un animatore di oratorio di Bergamo mi diceva al telefono di come fosse toccato dalla richiesta che c’è nei ragazzi di capire il senso della vita e della morte. E così il pianto, che tocca molti in quella città, diventa l’occasione per affrontare un tema tanto delicato e tanto importante per la vita. Si cerca di non far spegnere il fuoco della carità, magari pensando a qualche nonno e nonna che stanno troppo soli e che magari attendono una chiamata. Un’animatrice di un oratorio di Catania, da Perugia, fa tenere ai suoi ragazzi un diario scritto nel quale porre i loro pensieri, le loro paure, i desideri in questo tempo di debolezza. Quanto è bello riunirsi (telematicamente) la sera e leggersi questi pensieri.

Abbeverarci a Dio. Non è cosa che un virus può fermare

È un tempo di preghiera. Tanta preghiera. Ci manca l’eucarestia, un digiuno difficile, ma è un desiderio che ci spinge a incontrare la Parola. Abbeverarci a Dio non è cosa che un virus può fermare. Quanta preghiera si sta sperimentando! Usciremo da tutto ciò ridimensionati, meno annoiati e meno assonati, perché sapremo che nulla è scontato e che la vita è bella perché va coltivata… con la fede prima e poi con creatività. Marco Moschini Docente di Filosofia teoretica e capo scout Agesci]]>
Relazioni. Giovani che si tengono per mano

Ritrovare una quotidianità diversa

Il tempo che stiamo attraversando ci obbliga a ripensare uno stile nuovo delle relazioni; siamo obbligati a scoprire ciò che conta e a ritrovare una quotidianità diversa. Stiamo riscoprendo la vicinanza, la gioia di preparare insieme un tavolo per mangiare, la chiacchierata in casa. Tutto questo stempera il senso di paura e di preoccupazione che questo nemico invisibile ci ha messo addosso. Siamo in ricerca di nuovi modi per valorizzare e rivalorizzare i modi di stare insieme.

Nuovo stile di relazioni sta coinvolgendo anche la scuola e l’università

Questa ricerca di un nuovo stile di relazioni non riguarda solo le famiglie ma sta coinvolgendo anche la scuola e l’università. Come docente universitario, mi trovo ad attendere la lezione con la passione di sempre. Sento gli studenti vicini, capaci più di me di interagire e di dare un contributo attivo alle lezioni, attraverso uno strumento che abitano e che sanno abitare più di quanto pensiamo.

Scoprire la bellezza del rapporto vivo con le persone

Vedo intorno a me realtà giovanili che non hanno interrotto le loro attività con i ragazzi. Vedo animatori di oratorio, educatori di associazioni e capi scout, che oggi sono in fermento per cercare con fantasia di mantenere vive le attività e le relazioni con i ragazzi. Certo si stanno scoprendo tutte le potenzialità dei mezzi di comunicazione. Non li voglio più chiamare mezzi “virtuali” perché oggi ci accorgiamo che in quelle videochiamate ci vediamo, ci parliamo, ci scambiamo idee e riusciamo pure a ridere e commuoverci. È l’ora di scoprire la bellezza del rapporto vivo con le persone! Ora che ci sta mancando l’incontro, stiamo imparando a dare il giusto valore a chat e cose del genere, e stiamo comprendendo che niente è bello come l’attesa dell’incontro. Intanto non possiamo perdere i nostri ragazzi. Non possiamo derogare dalla nostra vocazione di educatori. E così, sentendo animatori di oratorio (ho la fortuna di conoscerne molti) e capi scout (io stesso lo sono), puoi raccogliere storie di attività che ti lasciano stupito. Come dirle tutte in un articolo? Moltissimi educatori sono a fare attività e incontri, a organizzare tornei, cineforum, discussioni, sfide, letture di favole e racconti da scambiarsi; piccole recite o filmati che vengono montati e poi riprodotti con tanto di trama e qualche piccolo ma strabiliante effetto cinematografico. Disegni, cartelloni. Un gruppo scout ha pensato di riesumare la lettera; ne hanno spedita una ai ragazzi per fargli provare l’ebrezza della carta scritta e che ti arriva per posta; e i ragazzi hanno apprezzato che c’è una maniera per pensare a qualcuno scrivendogli (il che vuol dire pensare a lui). Gare di cucina e prove di abilità a non finire. Immagino che molte famiglie saranno travolte da questa vitalità dei ragazzi. Una madre di una ragazzina del mio gruppo ha scritto: “Aiuto, mi sono ritrovata in cucina 30 dolcetti al cioccolato! Lo hanno chiesto gli scout? Se sono gli scout, permetto tutto”. Attività che aiutano a non farli sentire separati da tutto il loro mondo. È un fermento di iniziative che coinvolge le famiglie, finalmente riscoperte come parte integrante dei percorsi educativi. Il loro mondo c’è sempre. Però questo è un tempo che pone domande serie. Non c’è gruppo o oratorio che nelle sue iniziative non scopra di nuovo l’importanza dell’informarsi e del discutere su tutti gli aspetti umani, morali, religiosi, che questa situazione - davvero difficile - ci mette davanti. Un animatore di oratorio di Bergamo mi diceva al telefono di come fosse toccato dalla richiesta che c’è nei ragazzi di capire il senso della vita e della morte. E così il pianto, che tocca molti in quella città, diventa l’occasione per affrontare un tema tanto delicato e tanto importante per la vita. Si cerca di non far spegnere il fuoco della carità, magari pensando a qualche nonno e nonna che stanno troppo soli e che magari attendono una chiamata. Un’animatrice di un oratorio di Catania, da Perugia, fa tenere ai suoi ragazzi un diario scritto nel quale porre i loro pensieri, le loro paure, i desideri in questo tempo di debolezza. Quanto è bello riunirsi (telematicamente) la sera e leggersi questi pensieri.

Abbeverarci a Dio. Non è cosa che un virus può fermare

È un tempo di preghiera. Tanta preghiera. Ci manca l’eucarestia, un digiuno difficile, ma è un desiderio che ci spinge a incontrare la Parola. Abbeverarci a Dio non è cosa che un virus può fermare. Quanta preghiera si sta sperimentando! Usciremo da tutto ciò ridimensionati, meno annoiati e meno assonati, perché sapremo che nulla è scontato e che la vita è bella perché va coltivata… con la fede prima e poi con creatività. Marco Moschini Docente di Filosofia teoretica e capo scout Agesci]]>
GREST 2018. “Avete addosso la gioia della Pasqua!” (fotogallery) https://www.lavoce.it/grest-2018-avete-addosso-la-gioia-della-pasqua-fotogallery/ Wed, 18 Apr 2018 15:58:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=51674

Il card. Gualtiero Bassetti domenica scorsa ha avuto parole di affetto e di incoraggiamento per i numerosi giovani che erano al Centro congressi “Capitini” di Perugia, per la giornata di formazione degli animatori dei Gr.Est. 2018. “La gioia della Pasqua l’avete tutta addosso, grazie a Dio” ha esclamato. “Sono con voi - ha aggiunto - perché insieme possiamo affrontare queste bellissime sfide e a voi è toccata la parte migliore”. “Questo è un tempo meraviglioso per essere cristiani” ha detto nell’omelia ai giovani, invitandoli a ripeterla in coro. Gli oltre 600 giovani presenti hanno fatto risuonare la loro voce e poi sono tornati al lavoro per prepararsi ad essere gli animatori delle migliaia di giovani che quest’estate prenderanno parte ai Gr.Est. Di seguito la galleria fotografica (foto di Andrea Coli).  ]]>

Il card. Gualtiero Bassetti domenica scorsa ha avuto parole di affetto e di incoraggiamento per i numerosi giovani che erano al Centro congressi “Capitini” di Perugia, per la giornata di formazione degli animatori dei Gr.Est. 2018. “La gioia della Pasqua l’avete tutta addosso, grazie a Dio” ha esclamato. “Sono con voi - ha aggiunto - perché insieme possiamo affrontare queste bellissime sfide e a voi è toccata la parte migliore”. “Questo è un tempo meraviglioso per essere cristiani” ha detto nell’omelia ai giovani, invitandoli a ripeterla in coro. Gli oltre 600 giovani presenti hanno fatto risuonare la loro voce e poi sono tornati al lavoro per prepararsi ad essere gli animatori delle migliaia di giovani che quest’estate prenderanno parte ai Gr.Est. Di seguito la galleria fotografica (foto di Andrea Coli).  ]]>
Dieci giovani perugini missionari in Malawi https://www.lavoce.it/dieci-giovani-perugini-missionari-malawi/ Wed, 18 Oct 2017 15:46:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=50255

Primo giorno in Malawi, a Thondwe, a pochi chilometri da Zomba. Simone esce da Casa Perugia, scende in strada per vedere, capire dove è. Una bambina lo osserva un po’. Lui ha la pelle chiara, è alto e non parla la sua lingua. Lei è piccola (potrebbe avere 4 o 5 anni) ha la pelle scura e lo vede per la prima volta. Dopo poco gli va incontro, lo prende per mano e lo porta a vedere il suo villaggio. Nell’incontro con questa bambina Simone, uno dei dieci ragazzi che sono stati in missione a Zomba con l’associazione “Amici del Malawi” dal 17 settembre all’8 ottobre, vede riassunta tutta la sua esperienza: fiducia e accoglienza. Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale de "La Voce"]]>

Primo giorno in Malawi, a Thondwe, a pochi chilometri da Zomba. Simone esce da Casa Perugia, scende in strada per vedere, capire dove è. Una bambina lo osserva un po’. Lui ha la pelle chiara, è alto e non parla la sua lingua. Lei è piccola (potrebbe avere 4 o 5 anni) ha la pelle scura e lo vede per la prima volta. Dopo poco gli va incontro, lo prende per mano e lo porta a vedere il suo villaggio. Nell’incontro con questa bambina Simone, uno dei dieci ragazzi che sono stati in missione a Zomba con l’associazione “Amici del Malawi” dal 17 settembre all’8 ottobre, vede riassunta tutta la sua esperienza: fiducia e accoglienza. Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale de "La Voce"]]>
Il Ponte d’incontro a Ponte Felcino https://www.lavoce.it/il-ponte-dincontro-a-ponte-felcino/ Thu, 01 Dec 2016 09:00:53 +0000 https://www.lavoce.it/?p=47973 don-Alberto-Veschini-CMYKL’Anno santo della Misericordia ha segnato anche la mia vita di parroco, in una realtà complessa e variegata come Ponte Felcino. Sono qui da poco più di venti anni e posso affermare di essere testimone di un cambiamento “epocale” all’interno di un territorio che si trova a fronteggiare sfide inedite e impensabili fino a trent’anni fa.

Salta all’occhio, prima di tutto, la presenza di un mondo multietnico e internazionale, che si accompagna a un invecchiamento progressivo della popolazione residente. Questo porta come conseguenza l’assottigliamento delle fila dei presenti e la chiusura psicologica di molti, preoccupati da una “invasione” non cercata, che diventa sempre più marcata.

La presenza poi dell’Ostello della gioventù, trasformato in hot spot per l’accoglienza dei naufraghi, fa sì che la situazione non sia semplice. Ci sono persone che percepiscono tutta la problematicità della situazione. Ci si domanda se è questo il modo giusto per accogliere le persone… Per fortuna, però, ci sono anche tanti che offrono la loro disponibilità per portare una presenza, un sorriso e tanta solidarietà. È nata l’associazione chiamata “Ponte d’incontro 3.0” che si ispira a valori di solidarietà e accoglienza e promuove la propria azione per creare “ponti” d’integrazione tra esperienze, culture e popoli diversi tra loro e per abbattere i muri che ostacolano la comunicazione e la reciproca conoscenza. Associazione che vede molti parrocchiani come principali animatori.

Tornando all’Anno santo, abbiamo cercato di sfruttare la presenza del santuario giubilare di Montescosso. Il giorno dell’apertura, 21 dicembre 2015, la gente era tanta che non entrava in chiesa, e tutti i preti della Zona erano disponibili per le confessioni. Molte parrocchie, poi, hanno approfittato del santuario per vivere momenti di catechesi, di confessione per ragazzi, giovani e adulti. Noi di Ponte Felcino siamo andati in pellegrinaggio, una domenica pomeriggio, sotto una pioggia battente… quasi a ricordarci che la grazia lava l’anima e disseta in cuore!

Un’iniziativa che mi piace sottolineare è quella del Pellegrinaggio giubilare di Zona in cattedrale. Un’iniziativa che sembrava non appetibile, invece la partecipazione è stata notevole, e tutti hanno potuto sperimentare la bellezza di celebrare la misericordia di Dio nella cattedrale con una concelebrazione corale dei preti di tutta la Zona.

La quinquennale Festa del Crocifisso – che abbiamo vissuto nel mese di settembre – ha visto una “gara” ideale tra le due parti del paese nei momenti di preghiera, di catechesi, di socializzazione, all’insegna della fede nel Crocifisso. La sua immagine cinquecentesca viene poi portata in processione nelle strade del paese, con una presenza significativa di persone, attirate anche dai “quadri viventi” realizzati sulle opere di misericordia e i Santi della misericordia. Ci sono state scene molto toccanti che hanno fatto riflettere e pregare!

Una delle realtà più belle di cui parlare è l’unione pastorale con la parrocchia di Villa Pitignano. Si tratta di una comunità molto diversa da Ponte Felcino. Geograficamente siamo molto vicini: le due chiese distano meno di due chilometri. La distanza culturale, invece, è molto più evidente. Villa Pitignano ha la caratteristica di un paese coeso e unito. Le iniziative religiose sono molto sentite e partecipate. Ci sono poi due confraternite (una maschile e una femminile) che vedono la presenza di molte persone, anche giovani, che vivono il loro servizio con entusiasmo e passione.

Per grazia di Dio, posso dire che il rapporto delle due comunità sta crescendo. Quest’anno siamo anche riusciti a unificare le celebrazioni per il Triduo pasquale. A livello più “civile” poi, ci sono elementi che unificano, come la scuola media e la società sportiva.

Abbiamo anche un foglio settimanale che dal 2006 si chiama Camminare insieme, dove pubblichiamo orari delle iniziative e riflessioni, con una newsletter a esso collegata.

Come punto finale vorrei parlare dell’oratorio inter-parrocchiale che stiamo ultimando proprio in questo periodo. Si trova a metà strada tra le due parrocchie ed è costituito da un corpo centrale che tutti a Ponte Felcino conoscono come “il teatrino delle suore”. Era stato chiuso negli anni ’70 per motivi di sicurezza: ora si è provveduto al restauro e all’ampliamento. Quest’opera sarà molto importante per tutto il territorio. Abbiamo infatti un urgente bisogno di spazi adeguati, soprattutto per i giovani.

 

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A Roccaporena si è tenuto un corso di formazione Csi https://www.lavoce.it/a-roccaporena-si-e-tenuto-un-corso-di-formazione-csi/ Wed, 09 Sep 2015 11:33:08 +0000 https://www.lavoce.it/?p=43114 Roccaporena, il luogo che ha ospitato i corsi di formazione
Roccaporena, il luogo che ha ospitato i corsi di formazione

“Credenti e non credenti sono concordi nel ritenere che tutto quanto esiste sulla terra deve essere riferito all’uomo come suo centro e suo vertice” (Gaudium et spes, 12). È con questa profonda convinzione che lo scorso 29 e 30 agosto è stato dato il via ai lavori nell’ambito del Corso di formazione organizzato dal Csi, e in particolare dal Comitato regionale umbro, in collaborazione con i Comitati regionali di Abruzzo, Marche e Lazio.

Per questi due giorni, Roccaporena, paese natale di santa Rita e luogo di forte devozione e preghiera, ha ospitato più di cento persone provenienti da quattro regioni, impegnate in due diversi corsi di formazione, quello per animatori sportivi e quello per dirigenti di comitato.

I lavori sono cominciati nella mattinata di sabato, ma lavorare non basta: prima ancora è necessario sapere per quale scopo si lavora e conoscere il progetto globale di ciò che si sta facendo.

Di questo ne sono pienamente consapevoli i dirigenti dei vari Comitati organizzativi, che hanno fatto sì che l’inizio dei lavori fosse scandito da una profonda riflessione sull’uomo e sulla sua identità.

Fin dal momento della sua fondazione, il Centro sportivo italiano si è dato come obiettivo quello di educare i giovani attraverso lo sport, ma non è possibile educare una persona attraverso lo sport se non si sa chi è la persona nella sua profonda identità. Ecco quindi che l’obiettivo ultimo di qualsiasi azione educativa deve essere l’uomo nella sua piena maturazione personale.

In questo processo educativo, il Csi ha identificato nello sport lo strumento privilegiato di trasmissione di valori, norme e stili di vita che forniscono alla persona, e in particolare ai bambini e ai ragazzi, gli strumenti necessari per una piena maturazione personale e sociale. Tutto questo deve essere svolto nell’ambito di un contesto sportivo che metta in primo piano la persona e la sua dignità.

In gran parte dell’attuale cultura sportiva assistiamo a una netta contrapposizione tra i risultati, le classifiche, le ambizioni ecc., e la dignità di chi gioca. C’è un tipo di cultura che privilegia i guadagni e le ambizioni, ed è quello stesso tipo di cultura che incontriamo in gran parte delle attività sportive frequentate giornalmente da milioni di giovani. Non sono realtà negative, ma troppo spesso si dimenticano dell’uomo e della sua dignità, per cui ciò che conta è solo il risultato e avere la condizione fisica e mentale adatta per poter vincere. Tutto questo porta a una svalutazione dell’uomo, perché si tende a concentrare l’attenzione solo su determinati aspetti, senza guardare la totalità della persona.

Se si valuta solo il risultato, l’uomo diventa una macchina da produzione; se si valuta solo il fisico, l’uomo è solo il corpo che ha; se lo si pone al servizio dei risultati, l’uomo diventa uno strumento. Il rischio principale delle associazioni sportive è dunque quello di svalutare la persona e identificarla con quelle che sono solo caratteristiche propedeutiche allo sport che pratica. Ma lo sport praticato in oratorio ha una finalità ben precisa: quella di aiutare i ragazzi a conoscere se stessi e la loro altissima vocazione di uomini e donne.

Per questo, durante il corso per animatori sportivi, i tecnici incaricati hanno proposto ai ragazzi attività di duplice prospettiva: giochi inerenti alla conoscenza di se stessi, del proprio corpo e delle proprie capacità sia fisiche che cognitive, e giochi di gruppo, nei quali veniva stimolata la capacità di accogliere l’altro nelle differenze che caratterizzano ciascun gruppo di persone e quella di dare un contributo nella squadra. Questa seconda tipologia di giochi è stata seguita da una riflessione che ha messo particolarmente in evidenza l’importanza di proporre, ai bambini e ai ragazzi con i quali lavoriamo, delle attività di squadra che siano volte a sottolineare l’importanza di ciascun membro del team nella propria specificità, per far sì che le differenze vengano esaltate, e viste non come fattori discriminanti ma come ricchezze.

Durante il corso per dirigenti di comitato è stata altresì esaltata la figura del dirigente, visto come colui che guida il gruppo verso un fine più alto che la semplice riuscita della manifestazione sportiva. Dato che il Csi è un’associazione profondamente animata dall’ispirazione cristiana, i dirigenti devono essere guide stabili e mature che, come buoni padri di famiglia, sanno guidare le diverse iniziative e attività verso la meta, sicuri della presenza di Dio nella propria vita.

Le due giornate di corso sono state favorite da un clima di incontro e di dialogo che hanno trovato il loro culmine nella celebrazione della messa, seguita dall’oramai storica Festa delle regioni, nella quale è stato ancora di più valorizzato lo scambio reciproco tra i partecipanti, provenienti da quattro regioni della Penisola. Anche la scelta della località è stata significativa e ci ha permesso di affidare a santa Rita noi stessi e tutti i bambini e i giovani con i quali ci confrontiamo quotidianamente nelle nostre realtà parrocchiali e sportive.

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Il Csi umbro oltre quota 23.000 https://www.lavoce.it/il-csi-umbro-oltre-quota-23-000/ Wed, 05 Aug 2015 10:50:03 +0000 https://www.lavoce.it/?p=41862 Carlo Moretti
Carlo Moretti

Un grande passo in avanti per il Csi in tutta l’Umbria: abbiamo superato la soglia dei 23 mila iscritti, attestandoci a 23.410 (Perugia 11.395, Foligno 7.279, Gubbio 2.486 e Terni 2.250).

Ma oltre ai numeri, sono molto soddisfatto per la mole di attività organizzata sia dal Comitato regionale sia da tutti i Comitati territoriali le cui attività sono riassunte negli articoli de La Voce, nel numero scorso e in questa pagina. Attività che hanno nello sport giovanile il loro indirizzo prevalente, come naturalmente deve essere.

La programmazione regionale mantiene e rilancia questo obiettivo: aumentare il numero dei ragazzi che attraverso il Csi fanno sport, cercando di far diminuire quegli indici nazionali e regionali secondo cui i ragazzi non praticano sport (ad oggi, 1 su 5 non lo pratica).

Questo grazie anche alle associazioni ed enti che condividono queste finalità con noi, tra cui mi piace segnalare Sussidia, Acli e Synago, e soprattutto a tutti coloro che hanno dato, e a quanti continueranno a farlo, il loro contributo al progetto principale del Csi Umbria, cioè “ Sport uguale per tutti”. Progetto che prevede l’organizzazione di un corso regionale per animatori il 29 e 30 agosto a Nocera Umbra.

Il corso è aperto ai ragazzi e ragazze dai 16 ai 70 anni. Per le iscrizioni e per info csi.umbria@libero.it o telefonare al 393 3765577.

Il settimanale va “in vacanza” per tre settimane: riaprirà a settembre. Così anche noi del Csi diamo appuntamento ai nostri lettori con il numero 31 del 4 settembre.

 

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Sorge a Oz la città dei ragazzi https://www.lavoce.it/sorge-a-oz-la-citta-dei-ragazzi/ Thu, 02 Jul 2015 08:18:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=37117 Un momento delle attività di “Nord Sud Ovest Oz” il Grest delle unità pastorali di San Fortunato e di San Filippo che quest’anno si è svolto nella casa diocesana di Spagliagrano
Un momento delle attività di “Nord Sud Ovest Oz” il Grest delle unità pastorali di San Fortunato e di San Filippo che quest’anno si è svolto nella casa diocesana di Spagliagrano

“La città dei ragazzi” è la felice espressione di un giovane animatore che ha colto cosa è stato Spagliagrano per due settimane.

Il Grest delle unità pastorali di San Fortunato e di San Filippo, che comprende le parrocchie di Todi e zone limitrofe, quest’anno si è svolto infatti nella casa diocesana di Spagliagrano.

La casa diocesana è una struttura adatta per questo genere di attività, soprattutto per l’ampio parco che la circonda, e la possibilità di avere una cucina funzionale.

Vista la distanza della casa da Todi, da dove provenivano la maggior parte di ragazzi, è stato necessario trattenerli anche per il pranzo e nel pomeriggio: la giornata iniziava alle ore 8.30 e terminava alle ore 17.

Questa nuova formula è stata accolta bene dalle famiglie, tanto che, tra animatori e ragazzi, si sfiorava quotidianamente la presenza di oltre 130 persone.

Negli spazi della casa gli animatori avevano costruito un grande castello di legno, con un palco per le recite, mentre i giochi si svolgevano nei campi all’inizio del parco.

Il Grest ha seguito il programma che l’Anspi nazionale ha preparato per gli oratori: Nord Sud Ovest Oz, che si basa sulla storia del Mago di Oz. La giornata iniziava al castello con la preghiera e la recita di una parte della storia di Oz, poi nel salone per vedere delle diapositive e cogliere il senso della storia, con la parola-chiave del giorno che veniva illuminata dalla Parola di Dio. Il sacerdote presente aiutava i ragazzi attraverso la parola-chiave a comprendere il messaggio del Signore.

Poi la colazione e i giochi a squadre; come al solito, un grande successo l’hanno avuto i giochi d’acqua. Ogni squadra compiva servizi utili a tutta la comunità: portare a tavola, sparecchiare, pulire il parco… Fino a quando alle ore 17 arrivavano i genitori a riprendersi i loro figli, anche se non era facile farli salire in macchina per andare a casa, perché, dopo il primo impatto un po’ faticoso, erano così coinvolti che non avevano nessuna voglia di partire. Gli animatori restavano per sistemare e preparare il giorno seguente.

Per una settimana si è svolta anche una convivenza di animatori insieme agli animatori di Pian di Porto, l’altro Grest che si svolge nella Vicaria di San Fortunato, per l’unità pastorale di San Martino, che inizia dalle ore 8 e termina alle 13 ed è tuttora in corso perché ha un settimana in più.

Il 26 giugno il gran finale con i genitori. La serata si è aperta con la preghiera seguita dalla cena, rallegrata da canti e proiezioni di foto dei momenti belli vissuti. Ai genitori è stato chiesto di collaborare con la Chiesa per far fare esperienze significative per i loro figli e rinnovare il catechismo.

 

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Giornata diocesana del GREST: Gli oratori colorano di gioia Perugia https://www.lavoce.it/giornata-diocesana-del-grest-gli-oratori-colorano-di-gioia-perugia/ Tue, 30 Jun 2015 12:46:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=36783 grestIeri mattina, 27 giugno 2015, si sono ritrovati al “Percorso Verde” di Perugia circa 3000 persone tra bambini, ragazzi, animatori, coordinatori di Oratori accompagnati da genitori e nonni per la consueta “Giornata Diocesana del Grest”. L’appuntamento, divenuto ormai cruciale all’interno del calendario della Chiesa perugina, è stato occasione di grande festa in cui l’organizzazione ha desiderato ritagliare uno spazio anche per le famiglie dei bambini degli oratori diocesani, divenendo così “Festa diocesana del Grest e delle Famiglie”.

I partecipanti sono giunti da quasi tutte le parrocchie per vivere insieme un momento di comunione e condivisione all’insegna della gioia e del divertimento. Animazione, bans e giochi organizzati su 6 grandi aree del Percorso Verde, colorato e abbellito con giganti palloni volanti recanti la scritta “I Love Grest”, hanno intrattenuto i bambini presenti, accompagnati dai loro animatori, che in questo tempo estivo offrono il loro tempo al servizio degli altri con cura, passione ed entusiasmo.

Tema centrale, in questo tempo estivo di Grest, “NORD SUD OVEST OZ”, liberamente ispirato al libro di Frank Baum “The Wonderful Wizard of Oz (Il Mago di Oz)”, scritto dall’autore nel 1900. La storia scelta, oltre ad essere ricca di fantasia, divertimento e di contenuti, è un percorso studiato per far emergere come cuore, cervello e coraggio siano elementi fondamentali, irrinunciabili e intrinsecamente collegati, per la crescita integrale di ogni persona.

In contemporanea, all’interno del PalaEvangelisti, i genitori hanno vissuto un momento di confronto e di condivisione, nell’attesa dei propri figli festanti, che sono confluiti all’interno dell’impianto sportivo perugino prima di mezzogiorno, per la premiazione dell’oratorio vincitore dei giochi della mattina, ma soprattutto in trepidante attesa del Card. Gualtiero Bassetti, con cui concludere la giornata nella gioia della preghiera.

L’arrivo del Cardinal Bassetti, accompagnato dal vescovo ausiliare Mons. Paolo Giulietti, è stato accolto da un immenso boato dei bambini di tutto il PalaEvangelisti, letteralmente “colorato” dalle magliette dei Grest dei loro oratori e dalla splendida scenografia al centro del campo, che richiamava il castello di smeraldo, con cui anche il porporato ha fatto il proprio “ingresso” nel mondo di Oz.

Il Cardinale, nel rivolgersi alle migliaia di adolescenti e loro animatori e famiglie, ha espresso tutta la sua gioia per questo appuntamento così importante nella vita della chiesa diocesana: “È davvero meravigliosa questa presenza così viva e così diversa. È bello sapere che siete accompagnati non solo dai vostri animatori con cui in questo tempo avete condiviso l’esperienza del Grest, ma anche dai vostri genitori, che oggi sono qui a festeggiare con voi. Voglio dirvi una cosa: siete tanti, ma è come se ci conoscessimo da sempre. Sì! Perché il cardinale pensa sempre a voi, prega sempre per voi. Avete un posto tutto speciale nel mio cuore”.

Parole che sono il simbolo della vicinanza e della cura del prelato al mondo dei giovani, ma in particolare degli oratori; prima della preghiera finale dell’Angelus, Bassetti ha così concluso: “Ve lo ripeto: Beati voi che siete qui con le vostre famiglie. La famiglia è il dono più bello che Dio ha creato sulla terra. Ragazzi, io conto su di voi per fare più nuova, più bella e più giovane il volto della nostra chiesa. Perugia e l’Umbria hanno bisogno di voi, della vostra gioia e del vostro cuore generoso.”

Un messaggio di speranza colto anche dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e dall’assessore regionale alla salute e al welfare, Luca Barberini, (alla sua prima uscita ufficiale da assessore), – entrambi presenti sul palco centrale accanto al cardinale e al vescovo ausiliare – segno e testimonianza dell’importante funzione sociale che le istituzioni riconoscono all’oratorio.

Il commento conclusivo della giornata è affidato a Don Riccardo Pascolini, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile e responsabile del Coordinamento Oratori, promotore e organizzatore dell’evento in collaborazione con il Comitato Zonale Anspi di Perugia – Oratori e Circoli e l’Ufficio diocesano per la Pastorale Familiare: “La giornata di oggi ci fa assaporare il gusto e la bellezza di una chiesa che fa festa. Oggi, insieme, bambini e famiglie per testimoniare e vivere un momento di profonda comunione e gioia. Qualche giorno fa il papa a Torino, rivolgendosi al mondo degli oratori, ha detto che una delle caratteristiche fondamentali dell’oratorio è la gioia. Ho potuto constare che gli animatori dei nostri oratori hanno una gioia contagiosa: si spendono per gli altri con energia, entusiasmo e forza. Che siano dunque sempre capaci di servire e stare. Questa è la bellezza dell’oratorio.”

27/05/2015

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Da dieci anni una certezza https://www.lavoce.it/da-dieci-anni-una-certezza/ Wed, 17 Jun 2015 13:06:58 +0000 https://www.lavoce.it/?p=36118 I ragazzi del corso animatori del centro estivo Csi di Gubbio
I ragazzi del corso animatori del centro estivo Csi di Gubbio

Come ormai da dieci anni, l’estate dei bambini di Gubbio è allietata dagli animatori del Centro sportivo italiano. Era infatti il 2006 quando, per la prima volta, il comitato Csi di Gubbio decise di intrattenere i giovani creando il centro estivo “La Girandola”.

I punti di riferimento, i luoghi nei quali si svolgerà il centro estivo stesso sono due oratori cittadini, quello della parrocchia di San Martino (per i bambini dai 3 ai 6 anni) e l’oratorio Don Bosco (dai 6 ai 12 anni), che hanno a loro disposizione spazi esterni attrezzati con giochi, campi da calcio e da pallavolo.

Quest’anno si è iniziato il 15 giugno e si andrà avanti per tutto il periodo estivo, fino al 4 settembre, quando i bambini faranno di nuovo ritorno tra i banchi di scuola. In questo periodo i ragazzi avranno modo di praticare diverse attività sportive e motorie, ma anche di partecipare a giochi, laboratori e gite.

Come spiega Giordano Pannacci , vice presidente del Csi di Gubbio, “non c’è un motivo conduttore unico: ogni settimana sarà incentrata su un tema diverso. L’unico elemento che rimarrà immutato, e che farà da costante in tutte le giornate, sarà la preghiera con la quale avvieremo le attività ogni mattina. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che siamo all’interno di luoghi cristiani e che è un centro estivo Csi”.

In questo “percorso” i bambini non saranno soli, ma saranno sempre accompagnati da ragazzi poco più grandi di loro, che animeranno e organizzeranno le settimane. Come precisa ancora Panancci: “Abbiamo diviso questi nostri collaboratori (circa 60) in due gruppi: animatori (dai 15 anni in su) e aiuto-animatori (13-14 anni). Sono tutti giovani che partecipano attivamente all’interno dell’oratorio e che, da gennaio fino a giugno, hanno frequentato alcuni incontri formativi ed un ritiro spirituale”.

Il vice presidente si è poi soffermato sugli scopi e le finalità che il centro estivo “La Girandola” cercherà di perseguire: “Principalmente, sono due gli obiettivi che ci siamo posti. Il primo riguarda i bambini: cercheremo, in tutti i modi, di far vivere loro una bella esperienza, condivisa con altri loro coetanei. Tutto va visto come un grande momento di socializzazione, durante il quale i bambini potranno scoprire cose nuove, ad esempio attraverso i laboratori. Tenteremo anche di trasmettere loro un messaggio cristiano attraverso preghiere ben fatte e adattate a loro.

Il secondo obiettivo è rivolto, invece, agli animatori, che sono retribuiti e vivono un’esperienza formativa nella quale iniziano a mettersi in gioco, ad assumersi le proprie responsabilità, ad affrontare le prime difficoltà e a comprendere come ci si comporta in un ambiente di lavoro. Per molti è la prima esperienza lavorativa, e spero che per loro sia un bel banco di prova. Magari, quando cresceranno, torneranno loro in mente alcune conoscenze qui acquisite”.

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Quest’estate andremo a Oz https://www.lavoce.it/questestate-andremo-a-oz/ Fri, 20 Mar 2015 12:13:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=30995 La “rete imperfetta” una delle attività che  vengono fatte svolgere ai giovani animatori
La “rete imperfetta” una delle attività che vengono fatte svolgere ai giovani animatori

Più di 350 giovani della diocesi di Perugia e Città della Pieve si riuniranno il 22 marzo presso il Centro congressi “Aldo Capitini” per vivere una giornata di formazione per educatori Grest (gruppi estivi). Sono ormai sei anni che tutti gli animatori vivono insieme con gioia questo appuntamento. In vista del grande impegno estivo che li vedrà al servizio di oltre 3.000 bambini dell’intero comprensorio perugino, gli oratori si stanno già attivando: è il momento di raccogliere le forze, pianificare il lavoro, studiare la storia, mettere in campo ogni sinergia e collaborazione possibile per aprire ai più piccoli le porte di un sogno, di una fantastica nuova avventura.

I momenti di formazione dedicati agli animatori d’oratorio e agli animatori di Grest si stanno moltiplicando in diocesi e in tutta la regione perché è fondamentale che i ragazzi, oltre alla disponibilità e a un cuore oltremodo generoso, possano anche avere un supporto di esperienze e conoscenze adeguato, un bagaglio formativo a tutti gli effetti.

L’evento di domenica è realizzato in collaborazione con Anspi (Associazione nazionale San Paolo Italia), che coadiuva la formazione animatori insieme con la Pastorale giovanile diocesana ormai da un quinquennio. Proprio di Anspi è il sussidio per l’attività estiva 2015, Nord Sud Ovest Oz, adottato dal Coordinamento oratori perugini, liberamente ispirato al libro di Frank Baum Il Mago di Oz, scritto nel 1900.

Quest’anno i bambini di tutta la provincia di Perugia, appena finita la scuola, potranno varcare la soglia del fantastico mondo di Oz, percorrere la “strada delle pietre gialle” e, lungo il cammino, in compagnia di Dorothy, lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di latta, il Leone codardo e molti altri personaggi, vivere una meravigliosa avventura, un “sogno d’oratorio”.

La storia scelta per l’estate, oltre a essere ricca di fantasia, divertimento e di contenuti, è un percorso studiato per far emergere come cuore, cervello e coraggio siano elementi fondamentali, irrinunciabili e intrinsecamente collegati, per la crescita integrale di ogni persona.

Accoglierà i ragazzi e aprirà l’incontro il responsabile della Pastorale giovanile diocesana, del Coordinamento oratori umbri, e presidente del Forum oratori italiani don Riccardo Pascolini.

L’arcivescovo Gualtiero Bassetti, sempre assolutamente disponibile e contento di incontrare i giovani, concluderà la giornata, presiedendo la celebrazione della messa.

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ORATORI. Incontri di formazione per animatori https://www.lavoce.it/oratori-incontri-di-formazione-per-animatori/ Fri, 30 Jan 2015 15:09:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=30100 animatori_oratorioSi è svolta lunedì 26 gennaio presso il centro Mater Gratiae la formazione per gli animatori d’oratorio organizzata dal Coordinamento oratori della diocesi di Perugia – Città della Pieve.

Negli ultimi anni, la formazione per gli animatori si configura come un appuntamento fondamentale nel percorso di crescita di quei ragazzi che scelgono di spendere il proprio tempo offrendo il loro servizio nell’animazione in oratorio.

La partecipazione a questo primo incontro ha superato ogni più rosea aspettativa, con la presenza di 250 ragazzi provenienti da tutto il territorio diocesano: dalle parrocchie caratterizzate da una forte tradizionale oratoriale alle parrocchie in cui l’oratorio è agli albori, ma dove gli animatori sono mossi da un forte entusiasmo.

L’incontro, promosso dall’ufficio diocesano di Pastorale giovanile e organizzato dal Coordinamento oratori diocesano in collaborazione con il comitato zonale Anspi di Perugia e l’Ufficio catechistico diocesano, prevedeva due tematiche centrali, strutturate per gli animatori “junior” (ovvero alla prime esperienze di animazione in oratorio) e per gli animatori “senior” (ovvero animatori ed educatori più esperti): “Stile e identità dell’animatore. Identikit dell’animatore” e “La comunicazione come strumento efficiente ed efficace in oratorio”.

L’inizio dei lavori è stato affidato a don Riccardo Pascolini, direttore della Pastorale giovanile, che ha voluto sottolineare la bellezza del vivere l’oratorio come esperienza sempre in moto, come vocazione al servizio che si tramanda di generazione in generazione, testimoniato dalla presenza di numerosi giovani animatori alla loro prima esperienza di formazione.

L’incontro, iniziato alle ore 18, si è concluso verso le 22, rinnovando l’appuntamento per il secondo incontro formativo che si terrà lunedì 2 febbraio sempre presso il centro Mater Gratiae. I temi scelti per questo appuntamento saranno la relazione educativa per gli animatori “junior” e gli stili comunicativi e le osservazioni costruttive per gli animatori “senior”.

 

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Ognuno ha i suoi ritmi https://www.lavoce.it/ognuno-ha-i-suoi-ritmi/ Thu, 07 Aug 2014 12:44:42 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27475 atletica_su_pista_giochi_sull_erbaLa serie A va in ferie a fine maggio. A luglio saranno di nuovo tutti in ritiro, e ad agosto ricomincia il Campionato. Lo sport per tutti ha tempi diversi. Nelle società sportive di base si tira avanti fino a fine giugno e, dopo 10 mesi di impegno, luglio e agosto sono mesi nei quali tirare il fiato e staccare la spina; ed è così per molti allenatori, dirigenti, animatori, arbitri e presidenti. Il “campionato educativo” ricomincia tra settembre e ottobre; tra fine agosto e i primi di settembre riaprono gli oratori, riaprono le società sportive e quella grande avventura che è l’educare alla vita attraverso lo sport ricomincia a scendere in campo in centinaia di spogliatoi di tutta Italia. Ora è tempo di staccare la spina.

“Sarebbe bello poter stringere la mano a ciascuno di voi per ringraziarvi per quello che avete fatto durante la scorsa stagione sportiva. Sarebbe bello potervi augurare di persona ‘buona estate’ e buon riposo.

Sarebbe bello poter dire, guardandovi negli occhi: ‘A settembre i ragazzi contano su di te per vivere i valori della vita mentre giocano e fanno sport’. Sarebbe bello potervi ricordare che questo Paese ha bisogno di voi e di gente come voi per guardare al futuro con speranza.

Sarebbe bello chiacchierare in spiaggia, oppure camminare su un bel sentiero di montagna, e intanto discutere del fatto che Papa Francesco ci ha chiesto di giocare ‘in attacco’ la nostra partita educativa. Sarebbe bello… Ma quello che conta è che a settembre ripartirà il ‘campionato educativo’ con al via qualcosa come 13 mila società sportive. E come sempre sarà un avventura meravigliosa!”.

Ho voluto riportato il saluto che il presidente nazionale Csi Massimo Achini ci ha inviato, perché, come tutti coloro che condividono questa grande passione che è il Csi, mi ritrovo in queste righe. Parole che generano sentimenti, e che sono lo specchio della vita di chi si dedica anima e corpo agli altri, ai ragazzi in particolar modo, credendo nello sport come strumento di crescita a tutto tondo.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tutta l’attiva svolta, sportiva e formativa. In primis un ringraziamento a tutto il Consiglio regionale del Csi, ai vari direttori d’area, ai ragazzi, ai ragazzi dell’équipe, a tutti i Consigli dei Comitati territoriali e in particolare ai consulenti ecclesiastici che con la loro continua presenza indirizzano la nostra attività e vita.

Non mi resta che augurarvi buone vacanze, e darvi appuntamento al 4 settembre.

Ora è tempo di…

È tempo di dire grazie per tutte le emozioni, le esperienze, le amicizie che abbiamo vissuto e incontrato correndo dietro a un pallone. È tempo di riflettere con calma e serenità sulle motivazioni profonde che ci portano a passare una parte importante della nostra vita in società sportive o in Comitato. È tempo di tornare a dedicare attenzione ai propri affetti, alle persone a cui vogliamo bene… a tutti quelli e a tutto quello che abbiamo sacrificato durante l’anno perché eravamo sempre impegnati nelle società sportive o nei Comitati. È tempo di provare quella “sottile nostalgia” che prende ciascuno di noi dopo qualche settimana di lontananza dai propri ragazzi. È tempo di scoprire che, piano piano, dentro di noi la voglia di ricominciare diventerà irrefrenabile.

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Orvieto-Todi. Giovani dell’Ac, esperienza di santità a Torino, la terra dei grandi “santi sociali” https://www.lavoce.it/orvieto-todi-giovani-dellac-esperienza-di-santita-a-torino-la-terra-dei-grandi-santi-sociali/ Thu, 07 Aug 2014 12:32:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27466 giovani-azione-cattolicaQuest’anno il settore Giovani dell’Azione cattolica della diocesi di Orvieto-Todi ha voluto organizzare un campo estivo diverso dagli altri anni. Ossia a Torino-città, dal 4 al 10 agosto per un campo giovani che trova la sua ambientazione tra alcune importanti realtà: il Cottolengo, l’Arsenale della pace (Sermig), l’oratorio Don Bosco al Valdocco e il duomo, luogo in cui sono conservate la sacra Sindone e la tomba del beato Pier Giorgio Frassati.

L’idea è nata un anno fa, quando, di ritorno dall’“uscita” fatta a Torino durante il campeggio di Claviere (To), sacerdoti, animatori e anche alcuni ragazzi scoprirono e vollero approfondire la ricchezza di esperienze concentrate in quel quartiere cittadino in cui erano vissuti santi e beati dei quali continuano le opere. Allora, perché non proporre ai giovani un’esperienza forte che potesse essere un “assaggio” di tutte quelle realtà che ciascuno avrebbe poi potuto approfondire?

È così che è nata un’idea di campo-giovani che avrebbe posto una sfida grande e un cambiamento rispetto ai campeggi degli anni passati: far confrontare i ragazzi con realtà nuove e diverse. Nuove, perché è il primo anno che il campo estivo è strutturalmente allargato e inserito in altri contesti. Diverse, per le dimensioni che queste realtà giovanili e di carità assumono in una città come Torino.

Oltre ai consueti incontri di gruppo e momenti preghiera, le giornate dei ragazzi sono anche caratterizzate da momenti presso le strutture della Piccola Casa della Divina Provvidenza in cui i ragazzi sono chiamati ad animare le mattinate degli ospiti con giochi e intrattenimento musicale; visite guidate e momenti di incontro al Sermig – Arsenale della Pace che in quei giorni organizza un proprio campo estivo; momenti presso l’oratorio al Valdocco entrando da protagonisti nelle iniziative dell’“Estate ragazzi” (Grest che dura da giugno a settembre).

Per concludere, una delegazione dell’équipe Giovani dell’Azione cattolica di Torino ci guida in un percorso alla scoperta della figura del beato Pier Giorgio Frassati, dai luoghi in cui è vissuto fino alla sede in cui riposano le sue spoglie.

Insomma, una sfida con se stessi e il desiderio di “sporcarsi le mani” in prima persona sono le peculiarità di questo campo. Le fragilità e i limiti umani che emergeranno a contatto con persone, anzi “perle” aventi difficoltà fisiche e mentali, ci aiuteranno a sperimentare il bisogno che abbiamo di Dio.

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Attività all’oratorio di Scheggia https://www.lavoce.it/attivita-alloratorio-di-scheggia/ Fri, 25 Jul 2014 14:26:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27242 Oratorio-ScheggiaUna ventata di allegria ha invaso Scheggia nelle prime settimane di luglio con l’oratorio estivo per i bambini e ragazzi, dal titolo “Sai fischiare?”, animato dalla parrocchia. La cena conclusiva è stata occasione per condividere con le famiglie i momenti più significativi dell’iniziativa e per salutare suor Corradina della scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” che dopo diversi anni verrà trasferita in diocesi di Città di Castello. Gli iscritti sono stati una settantina, e l’orario era espressione della collaborazione tra il Comune, che come al solito ha messo a disposizione le proprie strutture, e la parrocchia, con il suo gruppo di animatori/volontari.

Le giornate sono trascorse tra canti (bans), sfide tra le squadre, lavoretti manuali e momenti di riflessione accompagnati dalla figura di san Giovanni Bosco. Non sono mancate le uscite: alla basilica di S. Ubaldo a Gubbio, in piscina, sul monte Acuto e, per le medie, il rafting a Serravalle di Norcia. I più piccoli, una ventina tra i 3 e i 6 anni, hanno seguito una proposta più adatta alla loro età. Apprezzata l’esperienza all’“Aratorio familiare” di Gubbio, un’associazione che, con l’appoggio della diocesi, promuove attività a fini sociali ed educativi attraverso il lavoro agricolo.

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Grest cup 2014 all’oratorio Osma di Marsciano https://www.lavoce.it/grest-cup-2014-alloratorio-osma-di-marsciano/ Sat, 19 Jul 2014 08:56:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27179

4 settimane di Gr.Est, 2 mesi di preparazione, oltre 20 appuntamenti di formazione tra Terni, Gubbio, Assisi, Foligno, Spoleto, Perugia, Città di Castello, Todi, Sant'Arcangelo sul Trasimeno, 3.000 animatori volontari, 98 circoli/oratori, più di 5.000 bambini coinvolti nelle attività invernali ed estive. Un anno di grande impegno sul campo che ha visto la realizzazione di convegni, incontri, laboratori e giornate di formazione sul tema scelto per l'anno 2014 da ANSPI, Generazioni: dall'esigenza di pensare al ruolo degli adulti che frequentano l'oratorio, all'oratorio come luogo di amicizia, incontro e svago per giovani e famiglie. I Comitati zonali si sono messi al servizio delle realtà oratoriali e giovanili della propria Diocesi per sostenere la formazione degli animatori con incontri di approfondimento sul tema dell'educazione alla legalità, al bene comune, al servizio, allo scambio tra anziani e giovani in un rapporto di crescita reciproca. Ricordiamo la giornata organizzata dal Comitato zonale ANSPI di Gubbio sul tema Generazioni e Relazioni, la saggezza degli anziani ai giovani e l'ultimo Convegno, svoltosi ad Arrone e organizzato dallo Zonale di Terni, nell'ambito della II Festa Provinciale, sul tema "L'Oratorio oggi", una riflessione organica sulla nota pastorale CEI, il Laboratorio dei Talenti. Visitando le realtà di ogni zona e toccando con mano l'impegno di tanti operatori sul territorio, salta subito all'occhio una caratteristica peculiare degli eventi organizzati da ANSPI in Umbria quest'anno: la condivisione di spazi e momenti tra bambini, giovani ed adulti. Ogni manifestazione è stata organizzata con momenti di riflessione per gli adulti ma anche e, soprattutto, con spazi dedicati ai più piccoli: giochi, danze, piccoli spettacoli teatrali, momenti di attività ludico-motoria e di avviamento all'animazione sportiva. Al termine di questo lungo inverno di impegni, quindi, lo scorso fine settimana all'Oratorio OSMA di Marsciano, si è svolta la I edizione della Gr.Est. Cup: torneo dedicato agli animatore dei Gr.Est. degli Oratori ANSPI: 10 squadre partecipanti provenienti da Assisi, Gualdo Tadino, Perugia, Terni, Rocca San Zenone, San Martino in Trignano, Marsciano. Più di 80 ragazzi e ragazze si sono avvicendati e scontrati amichevolmente con l'obiettivo di arrivare in finale. Nella splendida cornice dell'Oratorio OSMA, che ringraziamo sentitamente per l'accoglienza, la disponibilità e lo spirito di servizio dimostrato, tra famiglie, amici, parroci e curiosi, si sono avvicendate almeno 250 persone, nonostante l'impietoso nubifragio di venerdì. Prima del fischio d'inizio di ogni partita un momento di preghiera intorno alla lunetta del centro campo e nelle parole del Presidente dell'Oratorio ospitante, Diacono Carlo Cerati, prima del fischio d'inizio della finale femminile, il senso pieno dell'evento: " Affrontatevi con un sano agonismo ma portando con voi le parole di San Paolo "Gareggiate nello stimarvi a vicenda" fuori e dentro il campo, nella vita"; di seguito la Presidente Claudia Ciacci, a nome dell'associazione, ha ringraziato tutti gli animatori volontari che per settimane e settimane si sono impegnati gratuitamente a servizio dei bambini in tutti i Gr,Est. attivati in regione, ha annunciato per il prossimo anno la II edizione dell'evento perchè quest'anno un primo bell'obiettivo è stato raggiunto: CONOSCERCI. Raccogliendo qualche parola dai ragazzi infatti una su tutte mi ha colpito :"Un bel gemellaggio, neanche sapevo che esistessero certi oratori e certe realtà"!!! Ma alla fine chi ha vinto? L'Oratorio Pingo, Preferisco il Paradiso, dello zonale di Perugia, con la squadra "LE FIAMME" si è aggiudicata la vittoria nel girone femminile, mentre per i ragazzi la coppa più grande è andata a San Martino in Trignano, del Comitato zonale di Assisi. Secondo classificato maschile e femminile l'Oratorio Le Sentinelle del Mattino di San Sisto, che, comunque, ha riportato in Parrocchia ben due coppe. A premiare i ragazzi erano presenti anche il Presidente ANSPI di Perugia, don Riccardo Pascolini, accanto al Vicedirettore della Pastorale Giovanile di Perugia don Francesco Verzini e il delegato sport regionale ANSPI, Pietro Solani. Un grazie particolare alla segreteria che ha curato l'evento e ai volontari dell'oratorio di Marsciano che per concludere hanno preparato un bel momento conviviale per i ragazzi che, superata la tensione agonistica, si sono ritrovati a cantare e ballare tutti insieme sulle note dell'Inno del Gr.Est. di quest'anno. Buona estate!]]>

4 settimane di Gr.Est, 2 mesi di preparazione, oltre 20 appuntamenti di formazione tra Terni, Gubbio, Assisi, Foligno, Spoleto, Perugia, Città di Castello, Todi, Sant'Arcangelo sul Trasimeno, 3.000 animatori volontari, 98 circoli/oratori, più di 5.000 bambini coinvolti nelle attività invernali ed estive. Un anno di grande impegno sul campo che ha visto la realizzazione di convegni, incontri, laboratori e giornate di formazione sul tema scelto per l'anno 2014 da ANSPI, Generazioni: dall'esigenza di pensare al ruolo degli adulti che frequentano l'oratorio, all'oratorio come luogo di amicizia, incontro e svago per giovani e famiglie. I Comitati zonali si sono messi al servizio delle realtà oratoriali e giovanili della propria Diocesi per sostenere la formazione degli animatori con incontri di approfondimento sul tema dell'educazione alla legalità, al bene comune, al servizio, allo scambio tra anziani e giovani in un rapporto di crescita reciproca. Ricordiamo la giornata organizzata dal Comitato zonale ANSPI di Gubbio sul tema Generazioni e Relazioni, la saggezza degli anziani ai giovani e l'ultimo Convegno, svoltosi ad Arrone e organizzato dallo Zonale di Terni, nell'ambito della II Festa Provinciale, sul tema "L'Oratorio oggi", una riflessione organica sulla nota pastorale CEI, il Laboratorio dei Talenti. Visitando le realtà di ogni zona e toccando con mano l'impegno di tanti operatori sul territorio, salta subito all'occhio una caratteristica peculiare degli eventi organizzati da ANSPI in Umbria quest'anno: la condivisione di spazi e momenti tra bambini, giovani ed adulti. Ogni manifestazione è stata organizzata con momenti di riflessione per gli adulti ma anche e, soprattutto, con spazi dedicati ai più piccoli: giochi, danze, piccoli spettacoli teatrali, momenti di attività ludico-motoria e di avviamento all'animazione sportiva. Al termine di questo lungo inverno di impegni, quindi, lo scorso fine settimana all'Oratorio OSMA di Marsciano, si è svolta la I edizione della Gr.Est. Cup: torneo dedicato agli animatore dei Gr.Est. degli Oratori ANSPI: 10 squadre partecipanti provenienti da Assisi, Gualdo Tadino, Perugia, Terni, Rocca San Zenone, San Martino in Trignano, Marsciano. Più di 80 ragazzi e ragazze si sono avvicendati e scontrati amichevolmente con l'obiettivo di arrivare in finale. Nella splendida cornice dell'Oratorio OSMA, che ringraziamo sentitamente per l'accoglienza, la disponibilità e lo spirito di servizio dimostrato, tra famiglie, amici, parroci e curiosi, si sono avvicendate almeno 250 persone, nonostante l'impietoso nubifragio di venerdì. Prima del fischio d'inizio di ogni partita un momento di preghiera intorno alla lunetta del centro campo e nelle parole del Presidente dell'Oratorio ospitante, Diacono Carlo Cerati, prima del fischio d'inizio della finale femminile, il senso pieno dell'evento: " Affrontatevi con un sano agonismo ma portando con voi le parole di San Paolo "Gareggiate nello stimarvi a vicenda" fuori e dentro il campo, nella vita"; di seguito la Presidente Claudia Ciacci, a nome dell'associazione, ha ringraziato tutti gli animatori volontari che per settimane e settimane si sono impegnati gratuitamente a servizio dei bambini in tutti i Gr,Est. attivati in regione, ha annunciato per il prossimo anno la II edizione dell'evento perchè quest'anno un primo bell'obiettivo è stato raggiunto: CONOSCERCI. Raccogliendo qualche parola dai ragazzi infatti una su tutte mi ha colpito :"Un bel gemellaggio, neanche sapevo che esistessero certi oratori e certe realtà"!!! Ma alla fine chi ha vinto? L'Oratorio Pingo, Preferisco il Paradiso, dello zonale di Perugia, con la squadra "LE FIAMME" si è aggiudicata la vittoria nel girone femminile, mentre per i ragazzi la coppa più grande è andata a San Martino in Trignano, del Comitato zonale di Assisi. Secondo classificato maschile e femminile l'Oratorio Le Sentinelle del Mattino di San Sisto, che, comunque, ha riportato in Parrocchia ben due coppe. A premiare i ragazzi erano presenti anche il Presidente ANSPI di Perugia, don Riccardo Pascolini, accanto al Vicedirettore della Pastorale Giovanile di Perugia don Francesco Verzini e il delegato sport regionale ANSPI, Pietro Solani. Un grazie particolare alla segreteria che ha curato l'evento e ai volontari dell'oratorio di Marsciano che per concludere hanno preparato un bel momento conviviale per i ragazzi che, superata la tensione agonistica, si sono ritrovati a cantare e ballare tutti insieme sulle note dell'Inno del Gr.Est. di quest'anno. Buona estate!]]>
La “Fest Grest” di Todi https://www.lavoce.it/la-fest-grest-di-todi/ Fri, 18 Jul 2014 12:44:58 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27096 Accoglienza-bnAmicizia, preghiera, gioia, divertimento e cultura: questi alcuni degli ingredienti che hanno caratterizzato il pomeriggio e la serata di sabato 12 luglio a Todi, dove si è svolta la “Fest Grest” cui hanno preso parte ragazzi, genitori e animatori di alcuni oratori della zona.

Dopo la prima iniziativa del 27 giugno scorso, con uscita alla Città della Domenica, gli oratori di Todi, Ponterio, Pantalla e dell’Up con Avigliano Umbro, Castel dell’Aquila e Dunarobba-Sismano, ai quali si è aggiunto sabato anche l’oratorio di Montecastrilli, hanno voluto proporre e vivere insieme questa ulteriore e significativa esperienza.

Alle ore 16.30 i partecipanti sono stati accolti presso il Parco della Rocca, che si è tinto di quattro colori: giallo, rosso, blu e verde, con cui i ragazzi sono stati divisi in altrettante squadre. Dopo una breve scenetta ispirata al comune tema sviluppato nei rispettivi Grest, dal titolo “Narnia – Cronache d’estate”, sono iniziati i giochi/sfide tra i vari gruppi di oratori.

Le attività iniziate al parco sono poi proseguite presso il cortile del vescovado e per le vie del centro storico della città. Giochi assai divertenti e ben organizzati, tra cui la caccia al tesoro, che hanno scatenato l’entusiasmo dei più piccoli e dei loro animatori e dato vita a una sana competizione.

Nel frattempo, ai genitori è stato proposto un pomeriggio culturale con la visita guidata di Todi, in particolare di alcune chiese e del palazzo vescovile (sec. XVI), del quale hanno potuto ammirare la struttura architettonica, gli affreschi che lo ornano e decorano e l’antica biblioteca. Visibilmente soddisfatti i genitori, alcuni provenienti anche da Roma, gli altri della zona: per quasi tutti, comunque, la scoperta di splendidi monumenti ed opere d’arte.

Altrettanto felici i bambini per questo pomeriggio carico di divertimento e novità. Alle ore 19 tutti in duomo per la celebrazione della messa presieduta da don Marcello Cruciani, vicario episcopale per la pastorale della diocesi e coordinatore della Pastorale giovanile regionale. Don Marcello, commentando il Vangelo di Matteo 13,1-23, ha augurato a tutti di essere sempre quel terreno “buono” capace di accogliere i semi e portare frutto.

Dopo la celebrazione eucaristica, la festa è proseguita con la cena nei locali a piano terra del vescovado e con l’ultimo gioco in notturna, una piccola e divertente battaglia contro la Strega di Narnia, che è finita con qualche gavettone. Nella preghiera conclusiva, don Riccardo Ceccobelli, prima della benedizione finale, ha sottolineato che questa “battaglia” voleva rappresentare la battaglia che nella vita tutti dobbiamo fare con noi stessi per vincere, in primis, il nostro egoismo.

Al momento dei saluti si è sentita la voce di qualche bambino che chiedeva ai genitori di non tornare a casa e di poter dormire “lì”. Un bel segno. Grazie a chi ha pensato questa e la precedente iniziativa, a don Riccardo, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, e agli organizzatori che si sono adoperati per la migliore riuscita dell’evento.

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La giornata dei ragazzi degli oratori perugini con Bassetti e Romizi https://www.lavoce.it/la-giornata-dei-ragazzi-degli-oratori-perugini-con-bassetti-e-romizi/ Thu, 19 Jun 2014 16:11:19 +0000 https://www.lavoce.it/?p=25644 card. bassetti, sindaco romizi, vescovo ausiliare mons. giulietti, don pascolini e don claudio regni parroco di san sistoQuesta mattina, 19 giugno, si sono ritrovati al “Percorso Verde” di Perugia ben 5.000 tra bambini, ragazzi, giovani educatori-animatori e coordinatori di Oratorio e non pochi genitori e nonni coinvolti nelle attività dei Gr.Est (Gruppi Estivi). Sono attività aggregativo-sportive e formativo-culturali promosse da 28 Oratori parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, avviate alla chiusura delle scuole e che proseguiranno fino a luglio inoltrato.

I partecipanti all’annuale Giornata diocesana dei Gr.Est. – Oratori sono giunti dalle loro parrocchie (molte di periferia) con decine di autobus nell’accogliente grande area ricreativo-sportiva del “Percorso Verde” per vivere insieme momenti di festa e giochi all’insegna della solidarietà. Soprattutto è stata occasione per imparare ad andare oltre le apparenze della vita, per stare in guardia dal male e per gridare al mondo la speranza generata dalla fede cristiana. Come spunto di riflessione tra un gioco e l’altro il messaggio del libro “Cronache di Narnia. Il leone, la strega e l’armadio” scritto da C.S. Lewis nel 1950.

Prima di mezzogiorno tutti i partecipanti, che indossavano magliette con i colori dei loro Gr.Est. – Oratori, hanno invaso pacificamente il PalaEvangelisti “colorando” le sue grigie gradinate nell’attesa dell’arrivo del cardinale Gualtiero Bassetti, accolto da mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare eletto, don Riccardo Pascolini, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, e dal diversi parroci.

Non ha voluto mancare a questo significativo appuntamento il neo sindaco Andrea Romizi, un giovane tra tanti giovani. La sua presenza ha rinnovato l’attenzione dell’Amministrazione comunale che ha sempre avuto per questa ed altre importanti manifestazioni a favore dei più piccoli e dei giovani, rilanciando con forza il legame tra Oratori e territorio. «Oggi questo Palazzetto dello Sport è uno scrigno con il tesoro più prezioso di Perugia, che siete voi ragazzi – ha commentato il sindaco –, perché siete la nostra speranza, il nostro futuro e dovete sentire forte questa responsabilità. Noi abbiamo bisogno più che mai di voi che vi accingete a trascorrere un periodo importante per la vostra crescita, quello delle vacanze estive. Fatelo con intelligenza, con generosità. Cercate di crescere e formarvi nella bontà, nella correttezza fra di voi e nel rispetto reciproco, perché abbiamo bisogno di voi che avete una forza d’animo importante per aiutare tutta la nostra comunità a ritrovarsi. Ringrazio – ha concluso il primo cittadino – gli organizzatori di questa significativa Giornata».

Il cardinale Bassetti, che ha preceduto Romizi nel rivolgersi alle migliaia di adolescenti e loro educatori-animatori, ha voluto ringraziare il «giovanissimo sindaco» per la sua presenza, augurandogli buon lavoro con queste parole: «lo vogliamo accompagnare con la preghiera dell’Angelus perché ha dinanzi a sé una sfida forte e anche piena di entusiasmo, quella di governare la nostra città. Ha bisogno di voi giovani, della vostra bontà e generosità per il bene della nostra città, come io ho bisogno di voi per camminare al vostro fianco».

Il cardinale, prendendo spunto dal tema dei Gr.Est. di quest’anno, ispirato al libro di Lewis, ha detto ai ragazzi: «anch’io ho attraversato la “stretta porta di Narnia” ed anche voi nella vita troverete qualche porta stretta, ma con l’aiuto di Dio le attraverserete tutte». Il cardinale, che non ha nascosto la sua immensa gioia nel vedere tantissimi ragazzi pieni di entusiasmo, ha ricordato loro che «la battaglia contro il male si vince solo con la bontà e la generosità che si sprigionano dentro di voi per raggiungere e avvolgere gli altri». Le giovani generazioni, ha evidenziato il cardinale a margine della riuscita Giornata dei Gr.Est, «sono il nostro futuro e per questo vanno ben educate ad apprezzare i valori della vita. Continuiamo a dare attraverso la splendida esperienza degli Oratori, che sta rifiorendo da alcuni anni un po’ in tutta l’Umbria e non solo, un contributo di formazione alle giovani generazioni affinché rinasca la nostra società messa a dura prova dalla crisi di valori che sta attualmente attraversando».

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Presentiamo la famiglia Sereni, che da questa settimana commenta la Parola di Dio domenicale https://www.lavoce.it/presentiamo-la-famiglia-sereni-che-da-questa-settimana-commenta-la-parola-di-dio-domenicale/ Thu, 19 Jun 2014 15:39:03 +0000 https://www.lavoce.it/?p=25637 sereni-famiglia-cmykDa questa settimana, una nuova coppia commenterà per La Voce la Parola di Dio domenicale. Ringraziando ancora i coniugi Rossi che ci hanno accompagnato in queste settimane, e con loro tutti coloro che li hanno preceduti, presentiamo subito i nuovi arrivati. Lei, Rita Pileri, è impiegata presso un sindacato per agenti di commercio. Lui, Stefano Sereni, lavora presso la Fabbrica d’armi di Terni. Ma… non lo trova un po’ incompatibile con l’annuncio del Vangelo? “Guardi – risponde – sono 32 anni ormai che lavoro lì, e ciò che posso dire è che ho trovato una grande umanità. Ho anche imparato che i mezzi non sono buoni o cattivi in sé, dipende da come li si usa: una pistola può servire a un carabiniere, e per compiere un delitto può bastare un comune badile”.

“Siamo sposati dal 2005 – dice Rita – e abbiamo due figli: Tommaso di 22 anni e Marta di 15 (nati dal primo matrimonio di Stefano con Cinzia Perissinotto, che è scomparsa nel 2000). Da molti anni siamo nell’Azione cattolica, prima come educatori Acr e Giovani, poi animatori di gruppi di adulti”. Per alcuni anni sono stati responsabili della Pastorale familiare della diocesi di Terni, incarico che hanno lasciato quando Stefano è stato nominato, per due trienni, presidente diocesano dell’Ac, fino al 2011. “Dal novembre 2011 – prosegue Rita – siamo ‘coppia cooptata’ in Consiglio nazionale di Ac e dirigiamo l’area Famiglia e vita. Ci occupiamo anche dei percorsi di preparazione al matrimonio”.

Dal 2004 inoltre, in collaborazione con la Presidenza nazionale di Ac e il settore Giovani, organizzano a Terni, in occasione della festa di san Valentino, un weekend per fidanzati e per coppie che si occupano di cammini con e per i fidanzati. “L’appuntamento, che si chiama ‘Disegni di affettività’, è un’occasione per riflettere e per pregare intorno a temi che riguardano la vita affettiva e matrimoniale in un clima di amicizia, e con il tipico stile dei campi di Ac. Al weekend partecipano coppie di fidanzati e di sposi provenienti da tutte le diocesi italiane”.

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Memori del passato, radicati nel presente, protesi verso il futuro https://www.lavoce.it/memori-del-passato-radicati-nel-presente-protesi-verso-il-futuro/ Thu, 15 May 2014 22:46:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=24978 Ottobre 1955, il CSI festeggia a Roma i primi dieci anni di vita
Ottobre 1955, il CSI festeggia a Roma i primi dieci anni di vita

Cari amici, vi chiedo perdono per l’enfasi del titolo, ma in quelle righe c’è l’uomo, la sua storia, il suo presente e il suo avvenire. Ciò vale anche per quella originalissima famiglia che è il Csi. È da un secolo che questa famiglia calca i terreni di gioco, ma è anche un secolo che calca chiese e sacrestie e tutti gli ambienti della Ecclesia: quell’aeropago suggestivo e bellissimo che unisce la terra al cielo e fa sì che anche uno specifico così concreto e terreno come lo sport possa elevarsi a educazione e ricerca dell’Assoluto: da un secolo sotto altro nome (Fasci: Federazione associazioni sportive cattoliche italiane) e da settanta anni con il logo attuale Centro sportivo italiano. (Per inciso, ma ormai lo sanno tutti, il 7 giugno Papa Francesco ci attende in piazza San Pietro per i 70 anni di storia). L’Umbria con le rispettive diocesi ha seguito il percorso delle altre regioni e il nostro è stato un cammino importante nel suo passato, in questo presente e, siamo certi, lo sarà anche negli anni a venire. Seppellite le ceneri del dopoguerra e gli ostracismi del fascismo, le associazioni cattoliche – e non solo – sono rinate, insieme alla società civile, con nuova lena ed entusiasmo. Pio XII è stato il primo grande Papa degli sportivi (ma lo sport come espressione sociale nasce in quegli anni) e sponsor della nostra associazione, che negli anni ’50 partecipò perfino al giro d’Italia. Poi si capì che bisognava andare dagli ultimi, “dal terzo in giù” come qualcuno disse: ai primi c’era già chi ci pensava. Ed ecco allora sorgere in ogni diocesi i Comitati provinciali, il più delle volte nella “casa” del Vescovo. Il nostro Comitato perugino è stato in via Maestà delle Volte e a Montemorcino per tanti anni: sono gli anni ’50-70 e oltre. La stessa cosa è avvenuta a Terni in via Barbarasa, a Gubbio presso il Centro della gioventù, a Foligno e Castello accanto alla cattedrale. In questo periodo hanno “imperversato” a Perugia i vari Ottolenghi, Scarponi poeta e missionario dello sport, Pula, Rossi e oggi Banditelli, in Umbria due personaggi storici: Araldo Vispi e don Vittorio Peri, sponsorizzati dal segretario nazionale Giuseppe Burdisso, diventato poi “don” intorno al ’75.

Luigi Gedda e Papa Pio XII
Luigi Gedda e Papa Pio XII

Negli anni ’50-60 era l’Azione cattolica a formare i “quadri”, in seguito ci siamo dovuti arrangiare. Memorabili i corsi di formazione a Roccaporena; don Vittorio leggendo ricorderà con commozione quegli anni. Ma don Vittorio poi ha lasciato il segno nell’associazione per dieci anni come “consulente ecclesiastico nazionale”. Quando lo incontro, dico: “Tu sei lo mio maestro e ’l mio autore”. Il presente vede il Csi umbro in piena attività, dovendo pagare il fio comunque alle mutate situazioni, per cui alcuni Comitati (diocesi) si sono accompagnati con altri. Al momento abbiamo Perugia con il presidente Claudio Banditelli con circa 150 società sportive, Terni con il commissario Alessandro Rossi, ma in netta ripresa, Città di Castello (centro zona) molto efficiente, bene gli altri due Comitati di Gubbio con il presidente Panfili e di Foligno con il presidente storico Noli. Questi Comitati operano in stretta collaborazione con la Pastorale giovanile delle rispettive diocesi, e questa è una conquista degli ultimi anni: queste due espressioni della Chiesa locale hanno capito che “bisogna” fare (come si dice) “pastorale integrata”: lavorare insieme insomma per l’unico obiettivo, in quella sfida educativa che i Vescovi hanno indicato per questi anni, Educare alla vita buona del Vangelo. A fronte di un importante impegno, attendiamo i risultati, ma si sa, in educazione i risultati rendono pegno a quell’assioma evangelico: “C’è chi semina e chi raccoglie”. Il futuro, dice il proverbio, è nelle mani di Dio. Vero e falso insieme: è soprattutto nelle nostre mani, e Dio benedirà il nostro lavoro. Per questo ogni fine settimana – ma per dirigenti, allenatori, animatori anche ogni giorno – ritrovandosi sui campi di gara si cerca soprattutto il gioco, la festa e il confronto… poi qualcuno arriverà primo: ma certamente vincerà anche il secondo e il terzo. Questo hanno insegnato per anni e anni in Umbria Araldo Vispi e don Vittorio Peri. Grazie di cuore ad ambedue!

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Al via a Terni l’Oratorio Cup https://www.lavoce.it/al-via-a-terni-loratorio-cup/ Fri, 09 May 2014 12:00:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=24828 Piccoli atleti insieme al vescovo “uscente” di Terni, mons. Vecchi
Piccoli atleti insieme al vescovo “uscente” di Terni, mons. Vecchi

Lunedì 21 aprile presso la parrocchia di San Francesco a Terni si è svolta la giornata inaugurale dell’Oratorio Cup 2014, manifestazione organizzata da Pastorale giovanile, Anspi (associazione di promozione sociale) e Centro sportivo italiano. Ben 8 gli oratori presenti, che hanno dato vita a una lunga giornata di sport, affrontandosi con i tanti ragazzi presenti in gare di calcio a 5 per i nati negli anni 2000-2003. Prima del fischio d’inizio è intervenuto il vescovo mons. Ernesto Vecchi che con entusiasmo ha esortato i ragazzi a vivere attraverso lo sport la parrocchia. Anzitutto – ha detto – il gioco e lo sport sono attività umane che rivelano una dimensione ludica e una cultura umanizzante, e hanno un valore pedagogico; costituiscono una via privilegiata e immediata di educazione integrale della persona. Inoltre ha esortato i ragazzi al rispetto e a vivere l’esperienza sportiva insieme ai propri genitori. Nel bellissimo impianto dell’oratorio “Don Bosco” (due campi di calcio a 5 su terreno sintetico) si sono affrontate le squadre in un unico girone, con gare di 15 minuti, con l’obiettivo principale che tutti incontrassero tutti. Incontri ben guidati dagli arbitri del Csi: abbiamo potuto ammirare gare vere, dove ha vinto la correttezza e l’entusiasmo dei tanti partecipanti. Le gare sono state sospese per il pranzo (che sapientemente alcuni genitori ci avevano preparato sul posto) per poi riprendere fino al termine dell’evento. Successivamente, si sono svolte le premiazioni di tutti i partecipanti con una targa ricordo a celebrare la giornata inaugurale. Il torneo Oratorio Cup 2014 proseguirà con altre tre giornate (11 e 25 maggio, 1° giugno) in cui le 8 squadre, divise in due gironi da quattro, si affronteranno con gare che verranno disputate in ogni oratorio fino alla giornata conclusiva, prevista per il 15 giugno, in cui ci saranno le premiazioni e dove l’oratorio vincente ritirerà l’ambito premio di un biliardino. Un grande ringraziamento per la bella giornata trascorsa va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione dell’evento, i sacerdoti presenti, l’oratorio Don Bosco che ha messo a disposizione gli spazi, la Pastorale giovanile e gli animatori dell’Anspi e del Csi.

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