Terni cresce il numero dei residenti stranieri, che rappresentano la componente più giovane e demograficamente in crescita della popolazione cittadina. I dati presentati in occasione della Giornata italiana della statistica e del World Statistics Day, rilevano 12.806 stranieri su un totale di 112.133 residenti iscritti all’Anagrafe, pari all’11,4% dell’intera popolazione. Erano il 3,9% nel 2003 e il 9,7% nel 2009. Valore superiore a quello nazionale, pari a 8,2%, e di poco rispetto a quello della nostra regione.
Il tasso di crescita annuo della presenza straniera si sta via via ridimensionando, ma, a differenza che nel resto della regione, rimane comunque positivo (+1%). I residenti stranieri sono in media più giovani rispetto a quelli di cittadinanza italiana, e in forte prevalenza di sesso femminile. Hanno un’età media pari a 34,2 anni contro i 46,8 anni dell’intera popolazione. Gli uomini stranieri sono mediamente più giovani delle donne di ben 5 anni e mezzo (età media maschi 31, età media femmine 36,5).
Il fenomeno migratorio a Terni è caratterizzato da una certa stabilità; ciò è confermato dall’innalzamento dell’età media degli stranieri residenti. Infatti nell’ultimo decennio la composizione per età si è notevolmente modificata a favore delle età più avanzate. La comunità più presente a Terni a partire dal 2008 è quella dei romeni: attualmente sono 4.442, oltre il 34% del complesso degli stranieri, seguiti a distanza da albanesi, ucraini, indiani e filippini.
Negli ultimi anni si è rilevata un’inversione di tendenza nei flussi migratori dei cittadini albanesi e polacchi, che stanno lasciando la città per tornare nel proprio Paese d’origine. Sono invece in crescita costante, in particolare, nigeriani e pakistani. Rispetto al 2009 il numero di stranieri provenienti dalla Nigeria è cresciuto del 125% e quello dei pakistani del 76%. In crescita anche filippini e cinesi.
Gli stranieri residenti a Terni hanno un buon livello di scolarizzazione, il 32%, possiede un diploma di scuola media inferiore o avviamento professionale, mentre oltre il 40% ha un diploma di scuola secondaria superiore e il 6,8% una laurea. Circa la metà degli stranieri risulta occupato, in prevalenza uomini; è infatti più alta la percentuale delle donne disoccupate rispetto agli uomini.