Lunedì 7 ottobre, quando era ancora ben viva nei partecipanti la metafora evangelica della vigna simbolo della Chiesa, proposta nella domenica precedente dalla liturgia della Parola, si è svolta presso la parrocchia di San Michele Arcangelo in Bastia Umbra una riflessione sul sostegno economico alla Chiesa e, in particolare, sul sistema delle “Offerte deducibili” che ancora, dopo 13 anni di esperienza, stenta a decollare rimanendo ancorato ad una situazione di stallo. Il sociologo Luca Diotallevi ha tracciato un preciso profilo “endoscopico” che, con l’eloquenza diretta dei numeri, ha sollecitato la riflessione di circa 60 soggetti, alcuni rappresentanti dei vicariati della diocesi per il sostegno economico alla Chiesa, la maggior parte impegnati a vario titolo nelle parrocchie del vicariato foraneo di Bastia Umbra. E’ emerso che su 1.000 abitanti sono 600 quelli che destinano denaro alle realtà ecclesiali più diverse (anche se appena 200 frequentano regolarmente la Chiesa), ma soltanto 3 su 1.000 (tre su mille!!!) partecipano al progetto delle “Offerte deducibili” che è nato esclusivamente per garantire ai 38.000 sacerdoti del clero italiano un dignitoso sostentamento. Per evolvere da una situazione passiva e marginale di “consumatori” a quella molto più appagante di “protagonisti corresponsabili” occorre superare diffuse concezioni particolaristiche, vincendo diffidenze e prevenzioni con totale trasparenza dei bilanci parrocchiali e di ogni altro rilevamento concernente l’impiego di risorse finanziarie all’interno della Chiesa. E a questo fine occorre una adesione convinta dei sacerdoti che, ormai, hanno avuto modo di constatare la validità delle scelte coraggiose che hanno ispirato il nuovo regime concordatario. L’intervento di Paolo Mascarino, responsabile del Servizio centrale del sostegno economico alla Chiesa, ha chiarito con grande efficacia come – tutte le volte che una comunità (avendone la possibilità) non assicura con le offerte deducibili dei singoli componenti la piena copertura degli oneri del dignitoso sostentamento dei propri sacerdoti – sottrae risorse ai nobili scopi dell’ “ottopermille” e, quindi, in qualche parte del mondo un malato non può essere curato, un orfano non può essere assistito, una ragazza madre non può essere aiutata a superare le sue difficoltà. Questo sarà il tema della giornata nazionale di sensibilizzazione fissata per domenica 24 novembre p.v., ma intanto si può iniziare a lavorare partendo dalle realtà che dimostrano nei fatti di aver raggiunto un più alto livello di partecipazione responsabile dei fedeli: per questo è stata scelta Bastia Umbra ed è stato impegnato il suo parroco, don Francesco Fongo, perché dalla comunità a lui affidata possa scaturire un metodo di lavoro capace di assicurare questo significativo momento di crescita e, perciò, valido, da estendere gradualmente all’intera diocesi. La benedizione iniziale e le esortazioni del vescovo Sergio Goretti hanno trovato piena consonanza nelle riflessioni conclusive del vicario generale, mons.Orlando Gori, che hanno sancito il pieno successo dell’iniziativa organizzata dall’incaricato diocesano Giovan Battista Elisei con la partecipazione attenta ed interessata – non soltanto “ratione officii” – del referente regionale per l’Umbria Giulio Nicoletti. Con i dati di consuntivo dell’anno 2002 si potrà verificare se e quanto il seme gettato in questa occasione avrà germogliato offrendo al progetto complessivo la forza trainante di un esempio positivo.
Stentano a decollare le “Offerte deducibili”
Un incontro sul tema del sostegno economico alla Chiesa
AUTORE:
Pio De Giuli