La Residenza Protetta Creusa Brizi Bittoni in Città della Pieve, una delle strutture-fiore all’occhiello di ospitalità per anziani dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che lo scorso anno ha compiuto un secolo di attività (1922-2022), ha fortemente voluto e supportato la pubblicazione dal titolo Star bene da grandi a cura di Francesco Delicati, che in questo suo libro sintetizza la propria esperienza danzamovimentoterapeuta con gli anziani ospiti della struttura di accoglienza.
A sottolinealo è il presidente della Fondazione Creusa Brizi Bittoni, Vincenzo Cappannini, nell’annunciare la presentazione di questa, in calendario sabato 16 settembre, alle ore 17.30, a Castiglione del Lago, nella suggestiva cornice del Palazzo della Corgna.
Interverranno l’autore con il supporto di Silvana Liberati, che darà la propria voce ai pensieri ed alle riflessioni degli anziani presentati nel volume, fornendo anche stimoli per il dibattito che seguirà, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Castiglione del Lago, Elisa Bruni, lo stesso presidente Vincenzo Cappannini e il direttore della Residenza Protetta, l’assistente sociale Maria Grazia Marcacci.
L’idea redazionale del volume, edito dalla casa editrice Morlacchi, nacque prima della pandemia e la sua pubblicazione rientra nel programma di formazione ed informazione permanente individuato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Composto da sei capitoli per complessive duecentotrentuno pagine, il volume, in primis, illustra il ruolo della Danzamovimentoterapia e lo specifico contesto della Residenza Protetta di Città della Pieve nel quale fu congiuntamente redatto il progetto Star bene da grandi. A seguire vengono affrontate le patologie ed il loro simbolismo nel gruppo degli anziani, per infine concludere con la valutazione dell’esperienza.
“Molto interessante -precisa il presidente Cappannini- è la parte in cui vengono descritte ed analizzate «le reazioni ed i comportamenti di ospiti, principalmente donne alcune delle quali con alto livello di non autosufficienza, alle stimolazione fatte da Delicati, evidenziandone le peculiarità personali ed esperienziali con particolare attenzione, grazie al costante ed attento lavoro di raccolta informazioni ed osservazione operato dal servizio sociale della Residenza Protetta, alla fase di vita trascorsa prima dell’ingresso in struttura”.