L’ufficio di Pastorale familiare da tempo ha riorganizzato i corsi di preparazione al matrimonio, limitandoli di numero e ridefinendo gli argomenti. Si è voluto ripartire dalla denominazione: non “corso” ma “itinerario”, volendo con ciò far emergere che non bastano alcune “lezioni” per dar vita a una famiglia per sempre, ma che la vita coniugale è un itinerario che necessità continuamente di “tagliandi” per continuare ad amarsi nonostante i limiti umani di ciascuno.
Anche i contenuti sono stati rivisti introducendo argomenti quali il dialogo, il perdono, e soprattutto una modalità di interazione tra l’équipe e i fidanzati per renderli protagonisti attivi e non meramente passivi. Queste modifiche hanno fatto sì che i ragazzi che partecipano agli itinerari arrivano alla fine molto contenti del percorso fatto.
Vale ricordare la riflessione di una coppia che ha partecipato agli incontri di preparazione al matrimonio nel 2017 e oggi fa parte di un’équipe.
“Siamo sposi ‘giovani’ – si presentano Paola e Giovanni – che hanno ricevuto il sacramento del matrimonio nell’agosto scorso, dopo aver frequentato il corso prematrimoniale. Ci ricordiamo ancora la sensazione di quando la prima sera siamo arrivati in parrocchia, ignari di quello che avremo fatto, visto e sentito. Con nostra grande sorpresa, ci siamo resi con- to di aver intrapreso un percorso bellissimo che ci ha arricchito culturalmente e spiritualmente.
Da buoni cristiani, conoscevamo la Parola di Dio, ma durante il corso ci siamo ritrovati a viverla grazie alla grande fede delle persone; coppie che ci hanno guidato in questo cammino e che ci hanno fatto avvicinare ancora di più alla Trinità. Molti sono stati gli insegnamenti, molti sono stati i consigli e gli spunti di riflessione. Quando, quest’anno, ci hanno chiesto se ci avrebbe fatto piacere unirci all’équipe, con estrema gioia abbiamo accettato, memori della bellissima esperienza che avevamo vissuto in prima persona. Avevamo piacere che anche altre giovani coppie potessero godere della gioia di arricchirsi, come era avvenuto per noi.
Questo cammino da collaboratori ci ha responsabilizzato di un ruolo bellissimo: donare spunti di riflessione e portare la nostra esperienza al servizio di questi giovani che si apprestano a ricevere il sacramento.
Ciò che è cambiato da essere partecipanti a collaboratori è strettamente legato al ruolo di responsabilità (inteso come corretto ‘indirizzamento’ a capire cosa sia il matrimonio cristiano, di come cambierà la vita di coppia con la guida del Signore), l’organizzazione pratica, l’essere un punto di riferimento per queste giovani coppie. Per il resto, stiamo continuando a confrontarci con la stessa umiltà di buoni fratelli come ci hanno insegnato le coppie guida nel precedente corso, sperando di migliorare sempre di più nel tempo in questo percorso”.