Oltre 170 Rangers hanno invaso Spoleto nello scorso fine settimana, in occasione del “campo di primavera”, attività che vede coinvolte tutte le fasce di età di tutti i gruppi territoriali appartenenti all’associazione di ragazzi in prossimità dell’arrivo della bella stagione. Alcuni giorni in preparazione all’impegno ancora più grande e faticoso, quello del campo estivo che anche quest’anno si terrà a Rumo, in Trentino, a luglio. Sono arrivati nella serata di sabato 29 aprile i centocinquanta ragazzi, tra i 5 e i 30 anni, provenienti da Collegno di Torino, Genova e Sant’Omobono (Bg), ai quali domenica mattina si sono uniti gli altri del Gruppo ragazzi Spoleto.
Tutti insieme sono poi andati ad Assisi, patria di san Francesco, e proprio su questa figura è stata basata la tematica del campo o, meglio, sul senso di libertà che ha reso il Santo patrono d’Italia schiavo di Cristo. “Il segreto della Libertà”, quella con la L maiuscola, è stato infatti il titolo di questa esperienza e anche dello spettacolo, che poi gli stessi ragazzi hanno rappresentato nella sera di domenica in piazza Garibaldi a Spoleto, di fronte ad un pubblico vario, sfidando il tempo atmosferico che, fino a dieci minuti prima, aveva lasciato in “suspence”. È così che ancora una volta i Rangers hanno interpretato la storia, ideata da alcuni dello stesso gruppo, della marionetta che voleva essere libera dai fili, già proposta a Spoleto in altre occasioni (l’ultima volta nel giugno scorso, in occasione della festa della comunità di Montepincio), ma che ha comunque richiamato l’attenzione di molti e che questa volta contava la presenza di oltre 170 giovani, che si sono alternati sul palco. Ospitati nella palestra della scuola XX Settembre, i ragazzi, lunedì mattina, hanno assistito alla messa nella chiesa dei Santi Domenico e Francesco, celebrata dal presidente dell’associazione movimento Rangers, padre Modesto Paris, presente anche lui in occasione del campo, consegnando la “promessa” ai nuovi entrati: due promesse per Spoleto (che ne aveva già consegnate cinque il mese scorso, durante un bivacco a Borgo Cerreto), due per Torino, due per il gruppo di Sestri Ponente e tre per quello della Madonnetta di Genova. Al termine della celebrazione, don Tommaso Chianella, parroco di San Domenico, ha tenuto a sottolineare l’importanza della celebrazione in un sito dedicato anche a san Francesco, vista la tematica del campo Rangers. I gruppi sono poi ripartiti, ma con un ricordino in più da appendere alla promessa: una cordicina, simbolo dei “fili buoni” che rendono liberi, come il legame con il Signore, fondamento di ogni iniziativa.