Tra le iniziative assunte nei tempi più recenti in ambito diocesano per rinvigorire la Giornata interreligiosa di preghiera per la pace promossa da Giovanni Paolo II nella città serafica il 27 ottobre 1986, e rinsaldare lo “spirito di Assisi” inteso come impegno dialogante, fondato sulla preghiera, finalizzato a favorire un percorso di pacificazione, può essere inserita la pubblicazione di un libro fresco di stampe a cura di don Giovanni Raia, 27 ottobre – Memoria di pace appena edito da Cittadella.
Il testo si presenta sostanzialmente suddiviso in due sezioni. La prima parte riporta tre documenti: la lettera di Benedetto XVI al vescovo Sorrentino nel 20° anniversario della Giornata di preghiera del 1986; la lettera indirizzata dallo stesso Vescovo e dai responsabili delle famiglie francescane al Pontefice per invitarlo a celebrare il 25° anniversario di tale evento; l’intervento pronunciato presso la basilica di S. Maria degli Angeli il 27 ottobre 2011 da Papa Benedetto che rivolse una particolare attenzione anche al mondo dei non credenti disponibili alla ricerca del Vero.
In breve tempo si sarebbe ampliata la concezione dello “spirito di Assisi”: impegno ancor più dialogante, sorretto dalla preghiera e dalla riflessione, finalizzato, oltre che al recupero di un’integrità spirituale e di uno stile di vita compatibile, a favorire il superamento di ingiustizie e il sostegno per debellare conflitti e violenze.
La seconda parte del testo raccoglie gli Atti del convegno svoltosi il 29 ottobre 2012 presso il Sacro Convento. In ordine di esposizione vengono riportati gli interventi di qualificate personalità del mondo ecclesiale e dei rappresentanti della realtà francescana. Nella sua enunciazione conclusiva, il vescovo Sorrentino così dichiarava: “Come diocesi, mi piacerebbe mettere in campo per questo cammino comune un centro che nacque nella luce del Concilio: l’opera Casa Papa Giovanni, a cui si dedicò con particolare amore una figura assisana come don Aldo Brunacci e che fino a qualche mese fa è stata diretta dal mio predecessore mons. Sergio Goretti… Sarebbe davvero strano che lo ‘spirito di Assisi’ camminasse nel mondo senza Assisi”.
Utile nella sua agilità, lo strumento fornito da don Raia che raccoglie pregnanti testimonianze. Se si considera comunque l’attuale quadro internazionale, appare quasi ridimensionata la comune implorazione levatasi il 27 ottobre 1986 dalla piazza inferiore della basilica di San Francesco e quasi mortificate sembrano le varie espressioni oranti dei popoli. Ma perché arrendersi o rassegnarsi?