Sorrentino alla diocesi: per quest’anno unico impegno: evangelizzazione!

Assisi ha celebrato il patrono Rufino
La lunetta sopra il portale della cattedrale di San Rufino rappresenta l’iconografia più antica del santo
La lunetta sopra il portale della cattedrale di San Rufino rappresenta l’iconografia più antica del santo

Anche quest’anno la solennità di San Rufino, celebrata mercoledì 12 agosto nella cattedrale di Assisi, è stata incentrata sul Sinodo diocesano ed ha visto la partecipazione delle autorità civili e religiose della diocesi. Nella celebrazione il vescovo mons. Domenico Sorrentino ha posto l’accento di gratitudine e lode in solenne ringraziamento per il Sinodo diocesano, indetto tre anni fa e conclusosi nella sua fase celebrativa.

“Il Sinodo non è finito – ha detto – resta la conclusione, l’aspetto affidato al mio ministero. Sono stati tre anni intensi di cui un anno di sensibilizzazione e preghiera ed un anno di consultazione, di sessioni plenarie precedute dal lavoro delle varie commissioni”.

“Per quest’anno – ha detto Sorrentino – solo le linee operative del Papa, a partire dalla sua ultima enciclica, Laudato sii, che riveste un’importanza fondamentale per noi assisani, e il Giubileo della misericordia. Unica linea da seguire è l’evangelizzazione per un grande scatto nella nostra chiesa diocesana di novità e di vitalità”.

L’omelia si è conclusa con l’esortazione del presule alla disponibilità di tutti e in specie dei preti per questo scatto, per questa novità di vita e un invito alla preghiera, perché ora “toccherà al pastore della diocesi, dopo gli elaborati e le proposizioni suggerite dalle commissioni sinodali, fare discernimento per redigere i decreti sinodali che saranno enunciati a dicembre”. A conclusione della santa messa, affinché tutti siano a conoscenza del lavoro e delle conclusioni emerse nelle sessioni sinodali è stato distribuito a tutti un opuscolo con la sintesi dei lavori sinodali.

Ricordando San Rufino, il vescovo ha affermato che è un “Santo che sta alle origini di questa comunità; Rufino ha gettato qui il seme del Vangelo. Il suo sangue unito a quello di Cristo ha portato grande frutto e da quel sangue sono germogliati santi come san Francesco e santa Chiara”.

Durante la cerimonia sono stati portati sull’altare due cesti, uno contenente i ceri e l’altro una casula bianca offerti dal sindaco di Assisi.

Al termine della celebrazione il vescovo Sorrentino si è recato sulla tomba di mons. Sergio Goretti, già vescovo della diocesi per benedire una stele di Fiorenzo Bacci, per ricordare l’opera e l’episcopato del suo predecessore. La stele nella parte alta raffigura monsignor Goretti che va incontro a Gesù e tra i due si trova raffigurato un ramoscello d’ulivo con la scritta “Pax et bonum”. Nella parte inferiore sono collocati altri elementi che identificano la sua identità e il suo impegno di guida e pastore.