Donatella Tesei, sposata, due figli, avvocato del Foro di Spoleto, figlia di commercianti, è il primo sindaco donna di Montefalco. È stata eletta nelle elezioni amministrative dello scorso giugno. La Tesei è anche il primo sindaco non di sinistra e poi di centro-sinistra nella storia di Montefalco. È espressione, infatti, di una lista di centro-destra. Ci ha accolto nel suo studio in Comune, parlandoci della vittoria elettorale, di Montefalco città della cultura e del vino, di idee e progetti per il futuro. “È una grande responsabilità essere sindaco di Montefalco, città importante che deve essere amministrata con attenzione particolare a tutti i settori, sia economici che culturali. Una grande responsabilità che – dice la Tesei – sono felice di dover affrontare perché amo la mia città e questo rende il servizio di primo cittadino meno gravoso di quello che potrebbe sembrare”. Il Sindaco che ha preceduto Donatella Tesei è stato Valentino Valentini, che ha guidato la città per ben due mandati, raggiungendo anche importanti risultati e molta popolarità. Questo, dunque, dà alla vittoria del centro-destra un grande significato. “Probabilmente i cittadini di Montefalco – afferma il Sindaco – non hanno ritenuto le ultime Amministrazioni in grado di gestire bene la città. Credo che i montefalchesi abbiano voluto dare una grandissima prova di democrazia, credendo nell’alternanza. Si sono fidati delle persone, della nostra squadra composta da professionisti, da gente che non proviene dalla politica, ma dalle libere professioni, che si è messa in gioco per amministrare la città, desiderosa di condividere con la gente la propria competenza. In noi hanno visto la possibilità di uscire dai soliti schemi”. Oltre a Montefalco anche Orvieto e Torgiano sono passate da una Giunta di centro-sinistra ad una di centro-destra. Come mai tutte le maggiori città del vino umbre hanno fatto questa svolta? “Il settore del vino è una grande risorsa per Montefalco. Il nostro Sagrantino ha forti radici storiche. In questi ultimi anni c’è stato uno sviluppo notevole di questa area vocata al Sagrantino. Come per tutte le cose, però, ci doveva essere una pianificazione politica di lungo raggio. Tutto questo non è stato fatto adeguatamente, tant’è che oggi c’è un eccesso di produzione rispetto alla domanda del mercato. Io sono convinta che abbiamo un prodotto di eccellenza da promuovere. Ma ciò va fatto insieme ad un’altra eccellenza, che è il nostro territorio, il paesaggio, le ricchezze architettoniche e monumentali che fanno di Montefalco, prima ancora che la città del vino, la città della cultura. Promuovere l’unicità del nostro Sagrantino va bene, ma va fatto insieme alla promozione di un territorio altrettanto unico”.
Sorpresa color rosa al Comune di Montefalco
Ora la città ha un sindaco donna, e di centrodestra
AUTORE:
Francesco Carlini