Smaltire i rifiuti della Campania? La disponibilità non manca, ma…

Favorevoli Regione e Legambiente. Polemico il centro-destra. Cauto il sindaco di Orvieto, città su cui in passato questo genere di aiuto ha pesato fortemente in bilancio

Guido Bertolaso, capo della Protezione civile e commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, ha un problema serio: smaltire l’immondizia che sommerge la Campania, possibilmente entro la prossima settimana. ‘Tiene’, come direbbero gli stessi napoletani, circa 60 mila tonnellate di spazzatura da smaltire un po’ qua e un po là per l’Italia e, qualcuna, potrebbe presto arrivare anche in Umbria. La presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, sulla scia di Piemonte ed Emilia Romagna, avrebbe già detto sì a Bertolaso. I rifiuti dei campani dovrebbero finire, con ogni probabilità, alla discarica ‘Le Crete’ di Orvieto. In Regione, il centro-destra insorge, temendo che l’Umbria diventi la pattumiera d’Italia (e della Campania, in particolare). Intanto il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, invita alla cautela: deve ancora far quadrare i conti del precedente smaltimento di rifiuti campani. Per gli umbri, fu una brutta esperienza. Infatti il Comune di Orvieto ha maturato un credito di oltre 2 milioni di euro che risale all’emergenza rifiuti del 2000, quando altri rifiuti campani vennero smaltiti alla discarica ‘Le Crete’. Ma Napoli non pagò e il passivo delle casse municipali orvietane si aggravò fortemente. Guido Bertolaso già ‘canta vittoria’: il 13 ottobre scorso, ha dichiarato all’agenzia di stampa Ansa: ‘Entro la fine della settimana sarà possibile avviare il trasferimento fuori regione dei rifiuti della Campania’. Prima però ci pagateL’assessore regionale all’Ambiente, Lamberto Bottini, è chiaro: ‘L’Umbria sarà solidale con la Campania nel gestire l’emergenza rifiuti, come loro lo furono con noi al tempo del terremoto. Noi abbiamo ricevuto una domanda ufficiale dal commissario Bertolaso, che ci chiede di smaltire 500 tonnellate di rifiuti che giungerebbero dalla Campania. Noi ci impegneremo se Napoli onorerà il suo precedente debito economico sia con la Regione Umbria, sia con il Comune di Orvieto’. La solidarietà verso la Campania sull’emergenza rifiuti è ben giudicata da Legambiente Umbria: ‘Non si può non aiutare la Campania invasa dai rifiuti, anche perché la loro gestione delle discariche è tutta in mano alla camorra – afferma Alessandra Paciotto. – Smaltire da noi una parte di questa spazzatura, significa aiutare anche chi sta cercando di ripristinare la legalità in quella regione’.Rifiuti ‘di casa’, c’è in gioco il termovalorizzatoreCi sono anche altre importanti questioni che riguardano i rifiuti. Quelli umbri, stavolta. La prima è quella del nuovo Piano regionale. ‘Sarà pronto entro il 2007 – afferma Bottini. – Punteremo fortemente sulla raccolta differenziata e sullo smaltimento tramite tecnologie di avanguardia’. In vista, c’è dunque anche la realizzazione del secondo termovalorizzatore dell’Umbria, un impianto che molto probabilmente dovrebbe sorgere nella provincia di Perugia, visto che a Terni già c’è. Legambiente: senza raccolta differenziata, tutto è inutile’Noi siamo sempre stati contrari agli inceneritori – ribadisce Lauro Ciornelli di Legambiente Perugia – ma non escludiamo, a priori, la termovalorizzazione, ossia la produzione di energia bruciando spazzatura. Il vero problema – continua – è che, se prima non si raggiungerà un’elevata percentuale di raccolta differenziata, il nuovo termovalorizzatore, di cui tanto si parla, sarà del tutto inutile’. A Ciornelli fa eco Paciotto: ‘È sotto gli occhi di tutti che, in Umbria, la raccolta differenziata è molto indietro, specie in alcune zone come la Valnerina. Ci sono poi delle discariche, come quella di Pietramelina e di Spoleto, che stanno arrivando ad esaurimento. È quindi giunto il tempo, anche da noi, di affrontare seriamente il problema dei rifiuti, se vogliamo evitare future pericolose emergenze’.

AUTORE: Paolo Giovannelli